Chamaerops humilis.pub

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Chamaerops humilis.pub
Nome italiano
Palma nana, Palma di
S. Pietro
Nome sardo
Pramma nana;
Parmixedda; Buatta;
Margagliò
Il palmeto
PALMA NANA; PALMA DI S. PIETRO
Chamaerops humilis L.
FAMIGLIA ARECACEAE
Descrizione
Piccola palma il cui fusto raggiunge in natura un altezza di 1-2
metri; coltivato può arrivare a 9m. Tronco spesso contorto, al cui
apice vi sono foglie a ventaglio rigide e dritte con lamina semicircolare coriacea, formata da numerosi segmenti biforcati all’apice. Il picciolo alla base è caratterizzato da un reticolo di fibre. Le
infiorescenze, fitte e ramificate, portano fiori giallo acceso e sono
unisessuali, anche se spesso contengono anche la parte dell’altro
sesso sterile (poligami). I frutti sono quasi sferici di 1-3 cm .
Forma biologica
Fanerofita (P)/ nanofanerofita (NP).
Fenologia
Fiorisce da Maggio a Giugno.
Habitat
Zone più calde ed aride delle aree costiere.
Corologia
Mediterraneo Occidentale e coste atlantiche del Marocco e della
Spagna meridionale. Presente soprattutto nella aree costiere,
sull’Atlante marocchino arriva sino a 2300 m di altitudine. In
Sardegna diffusa soprattutto sull’Isola di S. Pietro (da cui il nome), Isola di S. Antioco, coste del Sulcis (Sardegna S-W), Capo S.
Elia (Cagliari), Capo Caccia (Alghero).
Curiosità
E’ l’unica palma spontanea che cresce sul continente europeo, come tale ha da sempre un posto importante nelle nostre tradizioni.
Utilizzata come ornamento e per lavori di artigianato, si trova raffigurata in numerosi soggetti pittorici a partire da quelli rappresentati sui vasi dell’antica Grecia. Nell’Orto Botanico di Padova esiste
un esemplare di palma nana piantato nel 1545 che fu ammirato da
Goethe nel suo viaggio in Italia (1787). Attualmente si trova in una
serra che è stata costruita appositamente attorno all’esemplare ed è
ancora in ottime condizioni. In Sardegna se ne consumava il germoglio apicale in formazione, crudo o fritto e il frutto. In alcune
zone dell’isola il busto delle donne era irrigidito con stecche di palma nana dalla quale si ricavavano anche fibre ottenute per vari lavori di intreccio e cestineria.