BIOGRAFIA Greta Gerardi è una giovane designer, grafica e pittrice

BIOGRAFIA
Greta Gerardi è una giovane designer, grafica e pittrice, nata il 21 luglio 1992 a Monza. Nel 2015
ha conseguito la laurea in fashion design presso l’Istituto Marangoni di Milano. Sin da piccolo ha
nutrito una forte passione per l’arte e una spiccata creatività, elementi che l’hanno spinta a
concretizzare le proprie idee tramite la figurazione e la realizzazione di opere materiche, quali
dipinti e sculture. Col tempo il suo interesse ha iniziato a focalizzarsi sulla moda e la sartoria,
permettendole così di approcciarsi ad una forma d’arte che racchiude in sé estro, concettualismo
ma anche materialità. L’arte di Greta è poliedrica, aperta a diversi stimoli e tendente ad unire
design, innovazione ed un ricercato gusto personale. Nell’abito viene riprodotto lo stesso
processo presente nelle sue opere, la forma data ad un pezzo di stoffa si compara con quella che
definisce le sue sculture o con la figurazione riportata sulla tela. Le sue collezioni sono totalmente
introspettive, l’ispirazione che la designer cerca è dentro di sé, e viene esternata
nell’abbigliamento. Tutti i suoi pezzi sono comunque accomunati da uno stile e una ricerca ben
precisa, legati strettamente da un unico filo conduttore.
PROGETTO/CONCEPT
Il nuovo progetto di Greta Gerardi nasce da una collaborazione con Claudio Biganzoli, architetto e
falegname. In esso gli abiti assumono una forma innovativa grazie all’utilizzo di un materiale del
tutto singolare applicato al mondo della moda, il legno. Il concetto è quello di un ritorno alla natura
primigenia ed all’essenzialità, tramite lo studio dell’ossatura umana ed animale. L’abbigliamento
diviene allora un pezzo unico, un gioiello, un elemento prezioso ed inimitabile. Grazie alla
manualità di Claudio ed al gusto estetico di Greta nascono gli abiti “scomponibili”, smontabili e
rimontabili, i quali assumono la funzione di eleganti accessori. Realizzati interamente a mano,
questi oggetti si ispirano a tre tematiche principali: la prima è un richiamo a tempi e paesi lontani,
all’Oriente ed alle Odalische coi loro veli leggeri e sensuali. La seconda è legata al mondo della
natura, ai petali dei fiori ed alla freschezza della vegetazione. L’ultimo richiamo è invece più
complesso, configurando lo scontro fisico tra l’artista ed il blocco di legno. Il senso di bellezza di
questi oggetti è quindi legato all’armonia ed alla perfezione universale, sono accessori che si
adattano alla forma del corpo creando una sola unità con esso.