PIANO S TRATEGICO - Comune di Monopoli
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PIANO S TRATEGICO La Murgia dei Trulli: dal mare alla Valle d’Itria “Qualità dell’Ambiente, del Lavoro e della Vita” Amministrazioni interessate Comuni di: Monopoli - Capofila Alberobello Castellana Grotte Cisternino Locorotondo Martina Franca Noci Putignano Provincia di Bari Provincia di Brindisi Provincia di Taranto Sintesi del DOCUMENTO GUIDA del Piano Strategico I PROCESSI ORGANIZZATIVI DEL PIANO Materiale di lavoro 1° Incontro “FORUM delle Istituzioni” Monopoli, 29 Ottobre 2007 Primo FORUM delle Istituzioni INTRODUZIONE Alla lettura dei Documenti Il primo documento sottoposto alla discussione del Forum delle Istituzioni è LA PROPOSTA PROGETTUALE, documento Guida alla Costruzione del Piano Strategico “ La Murgia dei Trulli: dal mare alla Valle d’Itria”, documento redatto in attuazione a quanto richiesto dalla Linea di attività del Primo Sottoprocesso “Avvio del Percorso di Pianificazione Strategica” previsto dalle “Linee guida per la Pianificazione Strategica Territoriale di Area Vasta” emanate dalla Regione Puglia. Il lavoro richiesto, svolto dall’Ufficio di Piano, ha riguardato l’ allineamento del Dossier di candidatura del Piano Strategico della Valle d’Itria - approvato dal Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti con parere n. 138 del 5 dicembre 2006 - al DSR Puglia e relativi PO 2007/2013 ed agli altri strumenti ed ai documenti di pianificazione regionale, non ha comportato modifiche sostanziali alle scelte strategiche delineate dal territorio. Il lavoro di aggiornamento, condotto con riferimento alle linee dettate dalla Regione, è partito dalla rilettura della Proposta in parallelo ai Documenti elaborati ed approvati dalla Regione con riferimento all’intero contesto. L’esame condotto ha evidenziato l’esistenza di una perfetta sintonia fra quanto proposto nel Documento a suo tempo elaborato dal territorio con la Vision globale emergente dai Documenti di Programmazione regionale e le relative scelte operate. Le linee d’intervento delineate dai documenti Regionali appaiono, già in prima istanza, atte a fornire risposte, in termini anche di risorse, per l’attuazione degli obiettivi fissati nel nostro Piano Strategico. Tale sintonia ha indotto a scegliere di riproporre la traccia di Piano Strategico a suo tempo approvata, emendando lo stesso con l’introduzione dei collegamenti con il DSR ed i relativi PO 2007-2013 e gli altri documenti di Programmazione regionale disponibili. La modalità scelta consente alla Relazione di aggiornamento di assumere, in sede di processo di Costruzione del Piano, la sua caratteristica di Documento Guida per tutti gli attori che contribuiranno al processo. Si è pertanto pensato di allestire una Teca dei Processi del Piano Strategico che contiene i seguenti 4 Dossier: Dossier 1 LA PROPOSTA PROGETTUALE – Documento Guida al Processo di costruzione del Piano. In tale Documento ciascuna Azione delineata dal Piano è stata posta in relazione a quanto definito dal DSR Puglia e relativi PO 2007/2013 e dagli altri strumenti e documenti di pianificazione regionale. Dossier 2 IL PIANO URBANO DI MOBILITA’ – Documento Guida Dossier 3 I processi organizzativi del PIANO Dossier 4 Il piano economico e finanziario ed il cronoprogramma delle attività In questa prima Riunione, saranno posti all’attenzione del FORUM “I processi organizzativi del PIANO” (Dossier 3), dal quale emergono chiaramente il ruolo e le funzioni del FORUM delle Istituzioni e “LA PROPOSTA PROGETTUALE – Documento Guida al Processo di costruzione del Piano” (Dossier 1), nella Versione che verrà consegnata alla Regione, unitamente a quanto richiesto per questa prima fase dalle Linee Guida. Di seguito si fornisce una sintesi dei due Dossier che saranno consultabili, nella loro versione integrale sul sito: www.comune.monopoli.ba.it/valleditria/ LA PROPOSTA PROGETTUALE DOCUMENTO GUIDA AL PERCORSO DI COSTRUZIONE DEL PIANO STRATEGICO SINTESI PREDISPOSTA PER LA 1^ RIUNIONE DEL FORUM DELLE ISTITUZIONI Monopoli, Sala Consigliare 29 ottobre 2007 La Versione integrale DOSSIER 1 sarà consultabile dal giorno 25 ottobre 2007 sul sito www.comune.monopoli.ba.it/valleditria/ PREMESSA La crescente necessità avvertita dalle Amministrazioni proponenti di migliorare la capacità di svolgere in modo adeguato la propria missione istituzionale: progettare ed attuare le politiche pubbliche, trova logica attuazione nell’adozione di strumenti innovativi quali la Pianificazione Strategica. Il Piano Strategico sembra infatti poter fornire una risposta efficace a questa esigenza in quanto, da un lato consente di superare un approccio incentrato sulla semplice lettura dei problemi della collettività e quindi sull’adozione delle decisioni (la dimensione di piano), dall’altro introduce nello stesso processo di pianificazione le forme di flessibilità e di dinamicità proprie del coinvolgimento degli attori (la dimensione strategica), richiedendo però competenze manageriali specifiche in termini di visione e capacità “politiche”. Negli ultimi anni il ricorso alla pianificazione strategica, seppur in contesti e con metodi spesso assai diversi, presenta alcuni tratti comuni: il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati, la ricerca di interessi comuni anche se in una visione multilaterale e talvolta conflittuale del territorio, una dimensione spaziale che difficilmente coincide con i rigidi confini formali dell’amministrazione, il tentativo di superamento della frammentazione istituzionale degli interventi. Le Amministrazioni interessate al Piano Strategico “ La Murgia dei Trulli: dal mare alla Valle d’Itria”, intendono utilizzate questo processo quale strumento permanente di supporto alla costruzione progressiva di una visione e di un progetto comune. Il Piano è destinato ad essere, quindi, una cornice, un luogo, fisico e virtuale, un filo che dovrà legare e tentare di armonizzare i diversi ambiti di programmazione settoriale e le sub-reti di relazioni sottostanti le diverse politiche di intervento (sviluppo economico, sicurezza, ambiente, salute, cultura, etc.). La scelta della Regione Puglia di conferire concretezza finanziaria allo Strumento dei Piani Strategici destinando ad essi - in relazione alla nuova programmazione dei fondi strutturali per il periodo 2007-2013 ed agli altri fondi nazionali (FAS) - risorse ed autonomia per l’attuazione dei principali interventi relativi alla scala territoriale decentrata, rende il Piano un’occasione unica ed irripetibile per attuare le politiche di sviluppo delineate nella proposta di Piano. L’approfondimento dei piani strategici più rilevanti, ha evidenziato elementi di criticità, sorti durante la costruzione degli stessi, che è bene conoscere e sui quali è opportuno riflettere prima di procedere alla stesura di nuovi piani. Innanzitutto è fondamentale che le PA che promuovono il piano, siano in gradi di assumere un ruolo di governo forte e autorevole di questi processi, per garantirne la continuità e l’indirizzo. Pur riconoscendo l’importanza della partecipazione e del consenso, è difficile che l’amministrazione pubblica possa perdere una posizione di centralità e di guida, pena la rinuncia al suo compito politico-istituzionale. Altro aspetto di rilevante criticità attiene alla dimensione attuativa del Piano e quindi agli aspetti di ordine organizzativo, professionale ma anche di comunicazione in quanto, processi di pianificazione di tale portata, sono anche processi di innovazione e cambiamento organizzativo, in cui la comunicazione occupa uno spazio rilevante dal momento che per la - Pagina 1 - creazione di una visione condivisa è fondamentale mobilitare gli attori e garantirne la partecipazione. La necessità di allineare il Dossier di candidatura al DSR Puglia e relativi PO 2007/2013 ed agli altri strumenti ed ai documenti di pianificazione regionale, si traduce nel presente Documento che delinea il metodo per la costruzione e la valutazione delle azioni ed identifica alcune direttici strategiche, delineandone le caratteristiche principali. Su ciascuna delle Linee di intervento, il Piano raccoglierà i Progetti e le idee che emergeranno dai confronti. Tali contributi daranno vita alla Teca dei progetti e delle idee che costituirà un primo strumento di raccolta ordinata di quanto è scaturiti da tali processi. A tale fase di raccolta, seguirà la fase di scelta ed attivazione degli studi di fattibilità attraverso la definizione di un processo di Reating che, come meglio illustrato nella specifica sezione del presente Documento, sarà attivato in seno agli Organi del Piano e precederà l’analisi Multicriteria della Regione. - Pagina 2 - L’AREA del Piano Sette degli otto comuni interessati dal Piano, fanno parte dell’ambito che la Regione individuò, nel Complemento di Programma relativo al POR 20002006, quali comuni appartenenti al Progetto Integrato Territoriale n. 5 “Valle d’Itria”. A tale originaria aggregazione si è aggiunto, , in relazione alle rilevanti affinità, il comune di Cisternino che inserito nel PIT n. 8 “Area Jonica Salentina”, ha ritenuto, per caratteristiche e condivisione degli obiettivi, di aderire alla presente Proposta di PS. Localizzati tra le tre province di Bari (6), Brindisi (1) e Taranto (1), i Comuni dell’aggregazione occupano una superficie di kmq 846,99, con una popolazione di circa 181.978 abitanti ed una densità superiore sia alla media italiana che a quella regionale (214,85 ab./kmq contro circa 188 ab./kmq di media italiana e 208 ab./kmq di media regionale). L’ambito presenta una posizione centrale rispetto al territorio della Puglia, si estende fino al bassopiano delle Murge sud Orientali, ed è bagnato a nordest dall’Adriatico. Pur nell’appartenenza a differenti province, l’Area, nella sua continuità territoriale, è caratterizzata da una pregnante tematizzazione con attrattori paesaggistici, ambientali, storico, culturali ed architettonici di notevole importanza. pop. totale (censimento 2001) sup. comunale 2 (Km ) Densità per 2 Km Alberobello 10.859 40,34 269,19 Castellana Grotte 18.276 67,93 269,04 Cisternino 12.078 54,04 223,50 Locorotondo 13.928 47,50 293,22 Martina Franca 48.756 295,37 165,07 Monopoli 46.708 156,38 298,68 Noci 19.564 148,82 131,46 Putignano 28.176 99,11 284,29 181.978 846,99 214,85 comune TOTALE - Pagina 3 - A. LA VISIONE, LE STRATEGIE E GLI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE L’obiettivo generale del PS Il Piano Strategico è inteso dalle attuali 8 Amministrazioni Comunali e dalle Province aderenti, quale strumento che consentirà di “progettare insieme il futuro”, impegnando le Amministrazioni pubbliche a svolgere un ruolo di FACILITATORE DELLO SVILUPPO. Costruire, in un futuro vicino e misurabile, un territorio caratterizzato dall’alta qualità della vita dei suoi abitanti – nei suoi aspetti relazionali, lavorativi e culturali – dei suoi assetti fisici e ambientali e dello sviluppo è la visione del Piano Strategico. Tale visione delinea un territorio moderno, dinamico e competitivo, che ambisce ad essere parte qualificata e redditizia di un sistema complesso fortemente interrelato sia al contesto locale provinciale che ai contesti regionale, nazionale ed internazionale, capace di generare dai suoi punti di forza (turismo, cultura, ambiente, ecc.) e dalla soluzione dei suoi problemi (salvaguardia, infrastrutture, ecc.) nuove potenzialità di sviluppo. Le Amministrazioni proponenti da anni hanno attivato percorsi comuni che li vedono coinvolti in numerose esperienze di progettazione tesi alla gestione unitaria del territorio. In relazione a tali esperienze e ponendo a sistema i diversi progetti in atto (Patto Territoriale, PRUSST, PIT, PIS) è stato possibile, già nella fase di presentazione della proposta di Piano Strategico, definire le LINEE D’INTERVENTO, intese quali linee di forza, specifici patrimoni, sulle quali le Amministrazioni, gli operatori pubblici, gli attori economici, le forze sociali e del terzo settore sono chiamati a sviluppare le proprie azioni e i propri progetti. In particolare: Le 4 LINEE D’INTERVENTO del PS I. Ambiente e territorio: avvio di un percorso di “valorizzazione ambientale” che orienti verso la sostenibilità lo sviluppo economico e territoriale e miri alla ricerca della qualità nella realizzazione delle grandi e piccole trasformazioni urbane e nelle riconversioni insediative attraverso la progettazione di nuove centralità e l’utilizzo di sistemi innovativi, certi che essere virtuosi dal punto di vista ambientale non significa rinunciare al vero sviluppo moderno. II. Economia: promozione di una rinnovata “missione” economica e produttiva centrata sul potenziamento del settore turistico ed agroindustriale, sull’innovazione, sul sostegno al sistema delle imprese, sul rafforzamento e la qualificazione delle risorse umane per promuovere lo sviluppo, l’inclusione sociale e le pari opportunità. III. Infrastrutture: sviluppo di un sistema integrato di infrastrutture al servizio della mobilità interna e del sistema economico territoriale. Si tratta di migliorare le infrastrutture, la qualità urbana e i sistemi di comunicazione, potenziando, in tal modo, l’attrattività del territorio. IV. Identità dell’Area, servizi e welfare: costruzione di una nuova identità d’area e di una immagine unitaria del territorio attraverso la promozione della cooperazione istituzionale per rafforzare l’efficacia dei processi di sviluppo del territorio. Ripensare i servizi alla persona – verso un Welfare diffuso. L’articolazione del PS Per ciascuno di queste LINEE D’INTERVENTO ed in relazione alle condizioni strutturali, il Piano individua delle Strategie che saranno perseguiti attraverso la attuazione di una molteplicità di Azioni, di cui sarà delineata anche la concreta fattibilità, e che impegneranno una pluralità di attori. - Pagina 4 - Schema 2. L’articolazione del PS Visione: è l’idea di città e territorio alla quale si vuole pervenire nel medio e lungo periodo con l’attuazione del Piano Strategico. Condizioni strutturali: sono gli elementi attraverso i quali si possono leggere e interpretare strutturalmente le città e il territorio: i servizi, il welfare urbano, l’ambiente, le infrastrutture e la gestione del territorio. VISIONE CONDIZIONI STRUTTURALI Linee d’intervento: sono i punti di forza del sistema economico, produttivo e sociale, i fattori competitivi e di sviluppo che il territorio dovrà sviluppare, nel medio e lungo periodo, per realizzare la visione proposta dal piano strategico. LINEE D’INTERVENTO STRATEGIE Strategie: rappresentano i sottosistemi tematici degli obiettivi generali prefigurati dalle condizioni strutturali e dalle linee strategiche del piano, da conseguire con l’attivazione e la realizzazione di più obiettivi di intervento. Azioni: costituiscono la fase operativa del processo di implementazione del piano e considerano l’insieme delle interventi da attivare/realizzare per il conseguimento delle strategie. Tipologie di intervento: sono i progetti e programmi promossi dalle Amministrazioni comunali, da enti, istituzioni, associazioni pubbliche e private attraverso i quali si concretizzano le strategie proposte dal piano. AZIONI TIPOLOGIA DI INTERVENTO TIPOLOGIA DI INTERVENTO TIPOLOGIA DI INTERVENTO TIPOLOGIA DI INTERVENTO 1 2 3 4 - Pagina 5 - Schema 2. La visione, le condizioni strutturali, le linee d’intervento e le strategie VISIONE Linee d’intervento Condizioni strutturali Ambiente e territorio: avvio percorso di “valorizzazione ambientale Aspetti fisici e strutturali del territorio Economia: promozione di una rinnovata “missione” economica e turistica Mobilità Qualità dell’aria Trasporti pubblici Infrastrutture Servizi esistenti Risorse umane Aree protette Infrastrutture: sviluppo di un sistema integrato di infrastrutture Identità dell’Area: costruzione di una nuova identità d’area e di una immagine unitaria del territorio STRATEGIE Qualità dell’ambiente come valore guida Qualificazione delle risorse umane Promozione dei sistemi locali sui mercati esteri Servizi, strutture e politiche per l’innovazione Interventi infrastrutturali Cultura come volano dello sviluppo Cooperazione come forma di governo - Pagina 6 - Le 7 Strategie Le LINEE D’INTERVENTO forniscono le direttrici su cui incentrare le strategie del PS necessarie per pianificare e gestire il futuro del territorio nell’attuale contesto di internazionalizzazione, per fronteggiare “la competizione globale”, tra città, sistemi territoriali e Regioni economiche. Le politiche urbane al pari delle politiche economiche, ambientali, sociali, possono favorire il potenziamento dei fattori competitivi di cui ogni comunità locale, città o regione ha bisogno per fronteggiare il confronto con altre città e regioni di un’Europa senza frontiere. A tal scopo sono state identificate sette strategie: 1. Le strategie ambientali: la qualità dell’ambiente come risorsa e valoreguida per lo sviluppo; 2. Le strategie culturali: la cultura ed il patrimonio storico ed artistico come volano dello sviluppo; 3. Le strategie per lo sviluppo dei sistemi locali: aumentare e promuovere la competitività dei sistemi locali nei confronti dei mercati esteri; 4. Le strategie per l’innovazione: servizi, strutture e politiche innovative a sostegno dello sviluppo; 5. Le strategie di sviluppo delle risorse umane: rafforzare e qualificare le risorse umane per promuovere lo sviluppo locale; 6. Le strategie territoriali: le infrastrutture come occasione di riqualificazione urbana e sviluppo territoriale; 7. Le strategie di cooperazione istituzionale: dagli accordi parziali alla cooperazione come forma di governo. - Pagina 7 - 2 - Le strategie culturali: la cultura ed il patrimonio storico ed artistico come volano dello sviluppo x x x x x x x 5 - Le strategie per l’innovazione: servizi, strutture e politiche innovative a sostegno dello sviluppo X Allineamento del Dossier ai documenti regionali relazioni dirette X IV. Identità dell’Area : costruzione di una nuova identità d’area e di una immagine unitaria del territorio attraverso la promozione della cooperazione istituzionale per rafforzare l’efficacia dei processi di sviluppo del territorio. x 4 - Le strategie per lo sviluppo dei sistemi locali: aumentare e promuovere la competitività dei sistemi locali nei confronti dei mercati esteri 7 - Le strategie di cooperazione istituzionale: dagli accordi parziali alla cooperazione come forma di governo III. Infrastrutture : sviluppo di un sistema integrato di infrastrutture al servizio della mobilità interna e del sistema economico territoriale. x 3 - Le strategie di sviluppo delle risorse umane: rafforzare e qualificare le risorse umane per promuovere lo sviluppo locale 6 - Le strategie territoriali: le infrastrutture come occasione di riqualificazione urbana e sviluppo territoriale II. Economia : promozione di una rinnovata “missione” economica e produttiva centrata sul potenziamento del settore turistico ed agro-industriale, sull’innovazione, sul sostegno al sistema delle imprese, sul rafforzamento e la qualificazione delle risorse umane per promuovere lo sviluppo, l’inclusione sociale e le pari opportunità. LINEE D'INTERVENTO STRATEGIE 1 - Le strategie ambientali: la qualità dell’ambiente come risorsa e valore-guida per lo sviluppo I. Ambiente e territorio : avvio di un percorso di “valorizzazione ambientale” che orienti verso la sostenibilità lo sviluppo economico e territoriale e miri alla ricerca della qualità nella realizzazione delle grandi e piccole trasformazioni urbane e nelle riconversioni insediative attraverso la progettazione di nuove centralità e l’utilizzo di sistemi innovativi. Schema 3. Matrice delle Linee d’intervento x x x x x x x relazioni indirette Rispetto a questa prima identificazione delle LINEE D’INTERVENTO, strategie sulle quali le Amministrazioni, gli operatori pubblici, gli attori economici, le forze sociali e del terzo settore sono chiamati a sviluppare le proprie azioni e i propri progetti, si è proceduto ad attuare un primo collegamento con il DSR ed i relativi PO 2007-2013 e gli altri documenti di Programmazione regionale disponibili. - Pagina 8 - Allineamento del DOSSIER DI CANDIDATURA Del. CIPE 35 con il DSR e relativi PO 2007-2013 e con gli altri strumenti ed i documenti di programmazione regionale Schema 4 - Le Linee d’intervento, le Strategie LINEE D’INTERVENTO PS Valle d’Itria Tematiche STRATEGIE PS Valle d’Itria Politiche prioritarie PSR – e PO 2007-2013 Regione Puglia Collegamento Assi PO Fesr 2007-2013 Regione Puglia (prevalenti) Asse II “Uso sostenibile e efficiente delle risorse ambientali per lo sviluppo” Ambiente I Ambiente e territorio Avvio di un percorso di valorizzazione ambientale Urbanistica Riqualificazione urbana Cultura - Turismo Sistemi produttivi II Economia e sviluppo Promozione di una rinnovata “missione” economica e produttiva Internazionalizzazione 1. Le strategie ambientali: la qualità dell’ambiente come risorsa e valore guida per lo sviluppo del territorio POLITICHE DI CONTESTO Asse VII “Competitività ed attrattività delle città e dei sistemi urbani” 2. Le strategie culturali: la cultura ed il patrimonio storico ed artistico come volano dello sviluppo 3. Le strategie per lo sviluppo dei sistemi locali: aumentare e promuovere la competitività dei sistemi locali nei confronti dei mercati esteri 4. Le strategie per l’innovazione: servizi, strutture e politiche innovative a sostegno dello sviluppo - Pagina 9 - Asse IV “Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo” Asse IV “Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo” POLITICHE PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE Asse I “Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività” Asse VI “Competitività dei sistemi produttivi e occupazione” LINEE D’INTERVENTO PS Valle d’Itria Tematiche STRATEGIE PS Valle d’Itria Politiche prioritarie PSR – e PO 2007-2013 Regione Puglia Collegamento Assi PO Fesr 2007-2013 Regione Puglia (prevalenti) III Infrastrutture Sviluppo di un sistema integrato di infrastrutture a servizio della mobilità interna e del sistema economico territoriale Mobilità 7. Le strategie cooperazione istituzionale: dagli accordi parziali alla cooperazione quale forma di governo IV Identità dell’Area Servizi e welfare Costruzione di una nuova identità dell’Area e di un’immagine unitaria attraverso la cooperazione istituzionale e la qualità dei servizi 6. Le strategie territoriali: le infrastrutture come occasione di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile Innovazione delle PA 5. Le strategie di sviluppo delle risorse umane: rafforzare e qualificare le risorse umane per promuovere lo sviluppo locale - Pagina 10 - Asse V “Reti e collegamenti per la mobilità” POLITICHE DI CONTESTO Asse VII “Competitività ed attrattività delle città e dei sistemi urbani” Asse II “Uso sostenibile e efficiente delle risorse ambientali per lo sviluppo” POLITICHE PER L’INCLUSIONE SOCIALE POLITICHE PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE Asse III “Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale ” Asse VIII “Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci” Schema 4. Le Linee d’intervento, le Strategie e le Azioni LINEE D’INTERVENTO STRATEGIE AZIONI 1-1. Promuovere interventi di trasformazione e riqualificazione dell’ambiente urbano e far emergere nuove centralità territoriali per rivitalizzare le aree urbane; 1-2. Promuovere interventi di recupero e di difesa dell’ambiente marino e delle coste per migliorare la qualità delle acque e dei fondali; 1-3. Promuovere interventi di recupero e di difesa delle aree paesaggistiche antropizzate; 1-4. Affrontare i problemi e le criticità ambientali e ridurre i carichi inquinanti; I Ambiente e territorio avvio di un percorso di “valorizzazione ambientale” 1 - Le strategie ambientali: la qualità dell’ambiente come risorsa e valore-guida per lo sviluppo; 1-5. Assicurare l’uso e la fruizione sostenibile delle risorse naturali e dei parchi, riservando particolare attenzione alle aree di pregio ambientale; 1-6. Diffondere l’uso consapevole dell’energia e promuovere l’utilizzo di energie alternative o da fonti rinnovabili; 1-7. Riorganizzare e ottimizzare il sistema di raccolta, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti solidi urbani; 1-8. Realizzare un rapporto sullo stato dell’ambiente, completare il processo di implementazione della normativa vigente in materia di salvaguardia ambientale e tutela della salute. 1-9. Promuovere la cultura dell’ambiente assumendo il metodo della sostenibilità ambientale. 2-1. Sviluppare gli itinerari tematici del territorio (enogastronomici, sacri, archeologici, monumentali, ecc.) e gli attrattori turistici (mare, trulli, grotte, carnevale, ecc.); 2-2. Gestire i flussi e orientare il turista attraverso l’informazione; 2-3. Promuovere azioni per la fruizione dei beni culturali e la valorizzazione di feste, manifestazioni tradizionali, mercati artigianali e di antiquariato; II Economia promozione di una rinnovata “missione” economica e produttiva 2 - Le strategie culturali: la cultura ed il patrimonio storico ed artistico come volano dello sviluppo; 2-4. Identificare efficaci e coordinate strategie di comunicazione e marketing per promuovere e valorizzare il patrimonio culturale ed artistico per lo sviluppo turistico del territorio; 2-5. Aumentare la conoscenza del fenomeno turistico e ottimizzare le ricadute sul sistema territorio: il network e la comunicazione; 2-6. Dare sostegno logistico e agevolazioni amministrative e procedurali a fondazioni, enti, istituzioni e associazioni, sia pubbliche che private, aventi finalità culturali; 2-7. Sostenere ed ampliare l’offerta formativa specializzata esistente nel territorio; 2-8. Migliorare il rapporto qualità-prezzo dell’offerta; - Pagina 11 - LINEE D’INTERVENTO STRATEGIE AZIONI 3-1. Favorire l’insediamento di nuove attività che valorizzino le vocazioni del territorio e le opportunità offerte dalla ricerca applicata ; 3-2. Accompagnare lo sviluppo d elle piccole e medie imprese; 3 - Le strategie per lo sviluppo dei sistemi locali: aumentare e promuovere la competitività dei sistemi locali nei confronti dei mercati esteri; 3-3. Sviluppare atti vità di servizio p er il trasferimento delle nuove conoscenze per la loro traduzione in nuove iniziative imprenditoriali; 3-4. Valorizzare il tessuto produttivo diffuso (artigianato, terziario e co mmerciale); 3-5. Promuovere lo sviluppo d elle a ttività agricole e la tutela d el territorio rurale; 3-6. Promuovere la capa cità competitiva del sistema produttivo lo cale a nche attraverso lo sviluppo di azioni di marketing territoriale. 4.1 Accompa gnare lo sviluppo delle piccole imprese; 4 - Le strategie per l’innovazione: servizi, strutture e politiche innovative a sostegno dello sviluppo; II Economia promozione di una rinnovata “missione” economica e produttiva 4.2 Sostenere lo start up e la crescita d elle piccole imprese nelle nuove tecnologie 4.3 Innovare il sistema territorio e ci ttà attraverso l e nuove tecnolo gie 4.4 Innovare i pro cessi gestionali d el sistema delle P A con il massimo utilizzo d elle nuove tecnolo gie; 5.1 Sviluppare forme di coordinamento tra gli attori del territorio; 5.2 Definire relazioni stabili con le imprese locali e le rappresentanze sociali per la definizione di progetti di formazione permanente; 5.3 Integrare il sistema della formazione e dell’istruzione con i progetti di orientamento e con le politiche attive del lavoro; 5.4 Promuovere azioni formative rivolte alla Pubblica Amministrazione; 5 - Le strategie di sviluppo delle risorse umane: 5.5 Promuovere il ruolo del volontariato e dell’associazionismo nei servizi alla persona; 5.6 Incrementare le politiche giovanili e porre la centralità dei giovani nelle politiche di crescita del territorio; 5.7 Garantire il diritto all’istruzione, al lavoro, alle pari opportunità e ad un reddito dignitoso; 5.8 Sviluppare interventi di mediazione sociale per prevenire conflitti e governare le differenze; 5.9 Garantire il diritto alla salute e sviluppare e tutelare la risorsa tempo libero; 5.10 Sviluppare un sistema di città sicura; III Infrastrutture sviluppo di un sistema integrato di infrastrutture 6 - Le strategie territoriali: le infrastrutture come occasione di riqualificazione urbana e sviluppo territoriale; - Pagina 12 - 6-1. Sviluppare il sistema dell’accessibilità urbana, della mobilità interna del territorio e delle connessioni alle altre reti della mobilità; 6-2. Innalzare e potenziare il livello di dotazione infrastrutturale (standards urbanistici, reti tecnologiche e attrezzature di servizio); LINEE D’INTERVENTO STRATEGIE AZIONI 6-3. Qualificare l’offerta insediativa e governare la riconversione insediativi; 6-4. Rafforzare le polarità urbane e aumentare la qualità e la fruibilità degli spazi aperti pubblici; 6-5. Rapportare a criteri di qualità l’organizzazione urbana; 6-6. Integrare le politiche territoriali locali con quelle di area vasta; 6-7. Sviluppare la dotazione di strutture di area vasta; 7-1. Dare visibilità istituzionale e far crescere la programmazione sovracomunale; 7-2. Promuovere il reperimento delle risorse finanziarie pubbliche e private; IV Identità dell’Area costruzione di una nuova identità d’area e di una immagine unitaria del territorio 7 - Le strategie di cooperazione istituzionale: dagli accordi parziali alla cooperazione come forma di governo. 7-3. Favorire il coordinamento, l’integrazione, la cooperazione e le relazioni dirette tra le istituzioni; 7-4. Sviluppare un sistema di partecipazione diretta ai processi decisionali e facilitare il rapporto tra cittadini ed istituzioni; 7-5. Promuovere la nuova organizzazione amministrativa presso la cittadinanza e le attuali strutture comunali. - Pagina 13 - I PROCESSI ORGANIZZATIVI DEL PIANO D DO OSSSSIIEERR 33 Contenuti e metodologie Il perno del Piano Strategico sarà costituito dal metodo che si intende adottare per il governo del processo e del territorio che comprenderà due FASI: LA FASE DI COSTRUZIONE DEL PIANO che seguirà in termini di tempistica e definizione dei processi le indicazioni delle “Linee guida per la Pianificazione Strategica Territoriale di Area Vasta” emanate dalla Regione Puglia. In questa fase i rapporti tra le Amministrazioni proponenti e le tre Province territorialmente competenti sono regolate dalla Convenzione ex art. 30 del TUEL. Sotto il profilo organizzativo dei processi, nelle pagine seguenti, si sintetizzano le piste di implementazione e di controllo e le funzioni degli organismi che concorrono alla costruzione del Piano Strategico. A conclusione del processo di Costruzione ed a seguito dell’approvazione del Piano Strategico da parte dagli Organi deputati prenderà avvio LA FASE DI GESTIONE DEL PIANO. Le modalità e l’Organismo di gestione del Piano saranno definiti a seguito di approfondimenti che saranno condotti anche in relazione ai contenuti che il PS assumerà nella fase propositiva. Nella Fase di Costruzione, il Piano dovrà definire le caratteristiche funzionali idonee a costruire una strategia ed un insieme di procedure ed interventi attraverso cui perseguire gli obiettivi politici di sviluppo dell’AREA e governare i processi di trasformazione, di evoluzione, di “sviluppo compatibile” alla base del protocollo d’intesa sottoscritto dalle 8 amministrazioni comunali. Quindi, occorrerà: agevolare l’incontro di tutte le componenti della società e dell’economia, superando le divisioni nell’attribuzione di ruoli e responsabilità; comporre un quadro analitico condiviso come presupposto alle scelte da compiere; elaborare una strategia comune; articolare progetti per governare concretamente lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio, certamente in un quadro di compatibilità ambientale; garantire apertura al contributo di idee, di partecipazione e di collaborazione da parte di tutte le componenti della società; fornire un supporto metodologico che garantisca l’attuazione di azioni concrete e il monitoraggio dei risultati. I passaggi che porteranno alla costruzione del Piano Strategico sul Territorio sono stati concepiti secondo la seguente articolazione: • ascolto, lettura delle dinamiche in atto, diagnosi, individuazione di punti di forza e di debolezza, opportunità e rischi; • condivisione della lettura e definizione di una visione condivisa; • rappresentazione degli scenari (evolutivi / involutivi); • individuazione di un set di obiettivi; • determinazione di assi strategici coerenti con gli obiettivi; • individuazione degli attori, qualificazione delle risorse (umane e finanziarie), scelta delle modalità di azione e delle procedure operative; • definizione dei progetti; • attivazione delle azioni; • monitoraggio e verifica (bilancio finale). - Pagina 1 - Quindi, la caratterizzazione fondamentale del Piano Strategico sarà la “gestione sistematica, integrata, coordinata, condivisa e verificata delle politiche e delle azioni di autosviluppo”. Il Piano Strategico dovrà caratterizzarsi per la concretezza delle azioni intraprese. Fin dal concepimento del progetto sarà necessario verificarne la concretezza attuativa mediante indicatori oggettivi: soggetti e attori responsabili, procedura, partners, risorse umane e finanziarie, misurabilità dei risultati, programma dei tempi, controllo del risultato. SCHEMA DEGLI ORGANI DEL PIANO Consiglio del PS FORUM delle Istituzioni Tavolo conf. scientifico Ufficio di Piano Tavolo della concertazione economicosociale Ambiente e territorio Economia e sviluppo Confronti tematici sulle Linee d’intervento Del Piano Lavoro formazione e welfare Governance - Pagina 2 - SCHEMA DELLE FUNZIONI ATTRIBUITE AGLI ORGANI DEL PIANO Sotto il profilo degli attori coinvolti e in base alle esigenze organizzative, il Piano Strategico prevede i seguenti organismi : “Consiglio del Piano Strategico” / “Cabina di Regia” Il Consiglio del Piano Strategico è composto dai Sindaci degli 8 Comuni interessati e dai Presidenti delle Province di Bari, Brindisi e Taranto, ed è presieduto dal Sindaco del Comune di Monopoli. Ha funzioni di indirizzo politico nella fase di predisposizione del Piano Strategico e del PUM, ne approva i Processi organizzativi, e tutti i documenti da sottoporre all’approvazione della Regione. Il funzionamento del “Consiglio del Piano Strategico” è stabilito nella Convenzione sottoscritta tra gli Enti ai sensi dell’art. 30 e l’art. 42, lettere b) e c) del DLGS 18 agosto 2000, n. 267, che regolamenta i rapporti fra gli Enti sottoscrittori fino all’implementazione ed avvio operativo del PS. “FORUM delle Istituzioni” Comprende i principali rappresentanti degli interessi pubblici ovvero di interessi generali, nel territorio di riferimento del PS e del PUM. In relazione alla natura giuridica, a titolo indicativo, sono componenti del Forum gli enti e le associazioni pubbliche, le agenzie regionali, le aziende speciali, le aziende sanitarie pubbliche, le Camere di Commercio, l’Università, le istituzioni pubbliche e private riconosciute attive nell’ambito dell’istruzione e della formazione. Il Forum rappresenta un luogo di confronto progettuale del PS, ha il compito di esaminare e approvare i principali documenti del Piano. Questo organismo interviene sia nella fase di identificazione delle scelte e priorità ed è destinato ad essere “strumento operativo fondante” anche nel processi di traduzione in obiettivi e strumenti e successivamente, nella fase di implementazione del PS, quale organismo importante per la sorveglianza e valutazione. La costituzione del Forum è promossa dal “Consiglio del Piano Strategico”. (Allegato 1 – Elenco partecipanti al FORUM delle Istituzioni) (Allegato 3– DOCUMENTO 1 “Relazione delle attività per l’implementazione ed il rafforzamento della cooperazione inter-istituzionale e del partenariato economico-sociale”). “Tavoli della Concertazione economico-sociale” Comprende i principali rappresentanti degli interessi del territorio di riferimento del PS e del PUM. Costituisce uno spazio di mediazione economico-sociale indispensabile per l’analisi puntuale del fabbisogno territoriale al fine di definire priorità territoriali e settoriali del PS e la condivisione dei progetti strategici. Per assicurare il migliore funzionamento dei Tavoli saranno utilizzati, sulla base di un preciso piano di comunicazione, oltre ai consueti modelli di coinvolgimento, altresì le forme più innovative di coinvolgimento facendo riferimento a sperimentazioni di modelli di e-democracy, anche già attivate sul territorio di riferimento del PS. I partecipanti ai Tavoli di concertazione economico-sociale saranno invitati a fornire contributi sia generali che specifici, in relazione alle categorie d’interesse, attraverso la partecipazione strutturata ai tavoli tematici sotto elencati, definiti in relazione alle Linee di intervento del Piano: Ambiente e territorio Economia e sviluppo Lavoro, formazione e Welfare Governance - Pagina 3 - In relazione ai temi, in discussione, a detti tavoli parteciperanno i componenti del Forum delle Istituzioni interessati. Per ciascun Tavolo sarà definito un esperto cui sarà riservato il ruolo di facilitatore ed a cui sarà affidata la stesura del Fascicolo delle riunioni. Il lavoro dei Tavoli sarà svolto in stretta connessione con quanto emergerà dai Tavoli di confronto scientifico che lavoreranno sugli stessi temi. La costituzione dei tavoli è promossa dal “Consiglio del Piano Strategico”. (Allegato 2 – Criteri di definizione dei partecipanti al Tavolo/i di confronto economico-sociale) (Allegato 3 – DOCUMENTO 1 “Relazione delle attività per l’implementazione ed il rafforzamento della cooperazione inter-istituzionale e del partenariato economico-sociale”). “Tavolo di Confronto Scientifico” E’ composto da esperti nelle diverse discipline d’interesse del PS. Ha il compito di fornire il supporto scientifico all’elaborazione ello scenario che rappresenti un quadro di analisi condivisa sullo sviluppo del territorio di riferimento apportando contributi di carattere generale e specifico che assicurino al Piano un’impostazione secondo criteri scientificamente corretti, anche con riferimento alle migliori pratiche di pianificazione territoriale strategica in campo nazionale e internazionale. Questo organismo interviene sia nella fase di identificazione delle scelte e definizione della priorità. Le riunioni tematiche saranno sviluppate con il metodo del confronto e i componenti, in relazione alle specifiche competenze, potranno altresì essere invitati a svolgere un ruolo di supporto ai Tavoli di parternariato economico sociale attivati in relazione ai tematismi del PS. Le figure professionali individuate dal “Consiglio del Piano Strategico”, in relazione ai vari temi contenuti nel Piano, proverranno dal mondo accademico, della ricerca e della consulenza. ”Ufficio di Piano” Rappresenta l’Ufficio Operativo del PS e del PUM, è diretto dal Responsabile Unico del Procedimento, nominato dal Comune di Monopoli. E’ garante dell’attuazione di quanto elaborato degli altri organi del Piano, secondo le metodologie ed i tempi approvati dagli stessi, assicurando il rispetto delle normative comunitarie, nazionali e regionali. Svolge funzioni di raccordo tra tutti gli Organi del Piano, i dirigenti degli Uffici degli Enti aderenti e di tutti gli attori che partecipano al processo. E’ coadiuvato nelle attività dal “Gruppo di coordinamento ed assistenza tecnica al Piano”, che ha funzioni di pianificazione e coordinamento del lavoro ed - agendo a supporto dell’Ufficio di Piano - è delegato alla costruzione del processo secondo le metodologie ed i tempi approvati dagli Organi di Piano. E’ composto da Società specializzate e/o professionisti con esperienza specifica in tema di elaborazione di progetti complessi per lo sviluppo del territorio. Fornisce assistenza e supporto tecnico all’Ufficio di Piano ed all’intera struttura in tutte le fasi di elaborazione del PS e del PUM, con riferimento altresì alle funzioni di monitoraggio e rendicontazione. - Pagina 4 - IL PERCORSO DELLA COSTRUZIONE DEL PIANO Lo Schema che segue, sintetizza il Processo di costruzione del Piano strategico: Consiglio del PS / Cabina di Regia Implementazione cooperazione interistituzionale Insediamento Tavoli FORUM delle Istituzioni Documento Guida Mappatura Tavoli di concertazione economico-sociale Ottobre 2007 Tavolo conf. scientifico Novembre2007 Febbraio 2008 Documento preliminare di Piano strategico FORUM delle Istituzioni Tavoli di concertazione economico-sociale FORUM PUBBLICI Marzo/Maggio 2008 FORUM TELEMATICI Versione finale Documento Emersione proposte “Progetti strategici di qualità” Consiglio del PS Consigli Comunali e provinciali Implementazione ed avvio operativo - Pagina 5 - Maggio/Giugno 2008 L’AGENDA DI PERCORSO Il flusso procedurale esposto nello Schema comprende molteplici attività rispetto alle quali è stata definita la seguente l’AGENDA DI PERCORSO. ai fini della presente esposizione, sono così sintetizzabili: Epoche ORGANI ATTIVITA’ 29 Ottobre 2007 Insediamento del Consiglio del Piano Strategico Condivisione del Documento guida e della Mappatura 29 Ottobre 2007 Costituzione ed insediamento della “FORUM delle Istituzioni” Presentazione e discussione del Documento guida del Piano Strategico Ottobre 2007 Organismi e attori deputati Avvio del processo di Valutazione Ambientale Strategica Novembre 2007 Costituzione ed insediamento dei “Tavoli di concertazione economico-sociale” Avvio del confronto del partenariato economico-sociale sulle Linee d’intervento del Piano Novembre 2007 Individuazione dei partecipanti al “Tavolo di confronto scientifico” Avvio del confronto scientifico sulle Linee d’intervento del Piano Gennaio 2008 Attori del Piano Definizione del “Documento Preliminare di Piano Strategico” Dicembre2007 /Febbraio 2008 FORUM CITTADINI TEMATICI Discussioni sui contenuti specifici del “Documento Preliminare di Piano Strategico” Marzo /Maggio 2008 Organi e Attori del Piano, Ufficio di Piano Progettazione operativa comprendente l’elaborazione del Quadro analitico degli interventi e la definizione dei “Progetti strategici di qualità” ed elaborazione della “Versione finale del Documento di Piano Strategico” Maggio 2008 FORUM CITTADINI TEMATICI Maggio/Giugno 2008 Consigli Comunali e provinciali Condivisione e Diffusione della “Versione finale del Documento di Piano Strategico” Approvazione del “Documento di Piano Strategico” - Pagina 6 -