Una preziosa donazione di libri
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Una preziosa donazione di libri
Una preziosa donazione di libri PAOLO M. GALIMBERTI L’Ospedale Maggiore di Milano, da sempre all’avanguardia nella ricerca e negli studi medici, ha costituito nei secoli una ricchissima biblioteca storica. Il patrimonio ammonta a quasi 17.000 volumi pubblicati a partire dal secolo XV, 36.000 opuscoli ed estratti, 600 testate di periodici. Queste cifre aumentano fino a raddoppiare se si conta anche la biblioteca della Fondazione Donati (acquistata nel 1974) e piccoli, ma importanti, fondi librari pervenuti recentemente grazie a lasciti di privati; tra questi ricordiamo la donazione dott. Davanzo (1988), accompagnata anche da una collezione di strumenti chirurgici, e la donazione dott. Piraino (1990). Da alcuni anni è in corso la catalogazione scientifica in formato elettronico del nucleo principale, che dovrebbe consentire, in un futuro ormai prossimo, la consultazione anche remota (via internet) delle schede bibliografiche. Le biblioteche sono, come noto, un organismo continuamente in crescita e a questa legge non sfuggono nemmeno le biblioteche storiche e fondi antichi tutt’altro che statici. L’anno presente ha visto un significativo incremento, permesso dalla disinteressata donazione della raccolta di libri antichi di Medicina e Chirurgia del prof. Sergio Pliteri; questi, già primario al reparto di chirurgia “Resnati” dell’Ospedale San Carlo fin dalla sua fondazione, è legato all’Ospedale Maggiore dall’epoca dei propri studi. Il generoso donatore già nel 1999 aveva destinato alla biblioteca storica cinquanta volumi antichi, provenienti in parte dalla biblioteca di uno zio gastroenterologo e in parte dalla biblioteca personale. Si trattava per la maggior parte di testi in tedesco del secolo XIX e dei primi decenni del XX. Tra di essi spiccano inoltre: l’Opera omnia medico-practica, et anatomica, di Giorgio Baglivi (1668-1707), stampata a Venezia da Remondini nel 1754 e G. Bianchi, Osservazioni chirurgiche, Cremona: Ferrari,1758. 40 La nuova donazione comprende diciannove opere di Medicina e Chirurgia, per lo più testi del secolo XX, dal 1910 al 1953. Oltre a questi si rimarca la presenza di volumi estremamente preziosi. Il primo è un volume raro ed elegante; si tratta di un atlante di grandi dimensioni (cm 70x50), con 20 tavole calcografiche: Sulle ernie: memorie anatomico-chirurgiche di Antonio Scarpa, Milano, dalla Reale Stamperia, 1809. Segue poi, rilevante per antichità, un volume composto con le 47 tavole di incisioni calcografiche estratte dal Corso anatomico, o sia Universal commento nelle tavole del celebre Bartolomeo Eustachio di S. Severino della Marca fatto da Gaetano Petrioli romano… coll’aggiunta di molte sue osservazioni chirurgiche, ed anatomiche di somma importanza; oltre di quelle, che contener doveano li otto rami smarriti dell’Eustachio, pubblicato in Roma, nella stamperia di giovanni Zempel presso Monte Giordano, 1742. Meno vistosi, ma fondamentali per la storia della medicina, e certamente più ricchi di significato per l’Ospedale Maggiore di Milano, sono gli otto volumi della seconda edizione riveduta ed accresciuta dall’autore, edita tra 1813 e 1816, delle Istituzioni chirurgiche di Giovanni Battista Monteggia “D. Med. Chir., membro dell’istituto R.I., Professore di chirurgia nelle Scuole Speciali, Chirurgo Maggiore del grande Spedale di Milano, Socio dell’accademia Italiana, della Imperiale di Genova, ecc.”, Milano: presso Maspero e Buocher successori dei Galeazzi in contrada S. Margherita, n. 1108. Si tratta, come si può giudicare, di volumi di grande importanza, il cui possesso comporta un arricchimento notevole delle raccolte della biblioteca storica di medicina dell’Ospedale.