achille ciabotto medico condotto

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achille ciabotto medico condotto
Associazione
La Famiglia
Comune
di Schio
Provincia
Di Vicenza
Consiglio di
Quartiere n. 3
La Compagnia Teatroinsieme
di Zugliano
presenta
ACHILLE
CIABOTTO
MEDICO
CONDOTTO
Commedia in due atti di Mario Amendola e Bruno Corbucci
Regia di Gabriella Loss
Sabato 13 Ottobre 2012 - ore 20.30
Salone Teatro - Centro Parrocchiale di SS. Trinità
Schio - Via dei Boldù 36
Ingresso libero
PERSONAGGI ED INTERPRETI
ACHILLE CIABOTTO
VIRGINIA
GIOVANNI BERRETTINI
LORENZO COLOMBO
MARIA PIA
medico condotto
sua sorella
maresciallo dei CC
industriale di Lugano
sua figlia
SALVATORE SPARAPAOLI barone siciliano
TERESA GAMBETTI
SANDRINO
SUOR ANGELA
contadina
suo marito
TOMMASO CANEVARI
MARISA
mutuato
Gian Stupiggia
Rita Busin
Valerio Dona’
Lorenzo Bozzetto
Lara Carollo
Micol Zambon
Francesco Zanin
Mirto Testolin
Doriana Caltran
Daniele Elipanni
Sandra Binotto
Luisa Illesi
Fabiano Zambon
Paola Gnata
Traduzione, adattamento
e regia di Gabriella Loss
Scene
Ideazione e decorazione
Costruzione
Costumi
Acconciature
Attrezzisti e tecnici
Direttrice di scena
Suggeritrice
Luci
Programma
Aiuto Regia
Gian Stupiggia
Giulio Magoni, Vasco Pigato,
Piero Bettanin
Maria Comparin, Rosalia Versiaggi,
Maria Busin più mogli e madri.
Studio Elle Zugliano
Antonio Aver, Antonio Bianchetto,
Antonio Bon, Iseo Bozzetto,
Franco Caltran, Gianni Mattei,
Alfonso Dalla Pellegrina.
Doriana Caltran
Caterina Valle
Fly Show di Sergio Borgo
Mirto Testolin
Alfonso Dalla Pellegrina
LA COMMEDIA
Achille Ciabotto, medico condotto, dentista, veterinario di un piccolo
paese del Veneto, visita nel suo ambulatorio, assistito dalla pudica ed
arcigna sorella Virginia che gli fa un po’ da infermiera e un po’ da
carabiniere, solerti marescialli e bizzarri pazienti tra i quali un malato
cronico “furbetto”, una suora affetta da una malattia “molto particolare”
e una neosposa con un “piccolo” problema molto singolare. L’arrivo di
una bella ragazza che si finge smemorata per sfuggire a un
matrimonio combinato, scatenerà un’esilarante girandola di situazioni
che Ciabotto gestirà con la sua stralunata comica ingenuità.
Ripensando ad un nostro vecchio medico di famiglia, al quale il
personaggio di Ciabotto assomiglia moltissimo, ed attratta dal testo
molto divertente e dalla sfida rappresentata da una commedia portata
al successo dal grande Macario, si è cercato, traducendo alcune parti
nella nostra sapida lingua veneta ed ampliandone altre nel rispetto
della fisionomia e delle potenzialità del gruppo, di farne un allestimento
leggero, veloce, divertente e con il consueto colpo di scena finale.
Mario Amendola (Genova 8 dicembre 1910 - Roma 22 dicembre 1993)
Figlio di attori girovaghi, si trasferì giovanissimo a Torino, lavorando dapprima come
attore di teatro e poi come autore di testi per l’avanspettacolo. Il suo stile e la sua
comicità, facili, ma brillanti e non volgari, attirarono ben presto l’attenzione delle grandi
compagnie di rivista, prime fra tutte quella diretta dalla celebre soubrette romana
Wanda Osiris, la “Wandissima”, e quella diretta dal comico torinese Erminio Macario,
di cui divenne il principale collaboratore, talora in coppia con Ruggero Maccari. Anche
attori come Carlo Campanini, Walter Chiari e Renato Rascel si servirono di copioni
scritti da lui. Dopo un’esperienza cinematografica come aiuto del regista Oreste
Biancoli, iniziò a scrivere copioni. sia comici che seri, per il grande schermo, ottenendo
un notevole successo. Alla collaborazione con Maccari fece seguito un vero e proprio
sodalizio con il regista romano Bruno Corbucci, con il quale diede vita ad un
personaggio di grande successo popolare, il commissario di polizia Giraldi,
dall’infallibile acume investigativo, dall’abbigliamento trucido e dal linguaggio
simpaticamente sboccato, interpretato da Tomas Milian, allora attore di rilievo anche in
alcuni film del genere “western all’italiana” molto in voga in quegli anni. Con lo
pseudonimo di Irving Jacobs, Amendola tentò anche l’esperienza della regia; dal 1949
al 1976 diresse trentasette film di vario genere, in cui predominano tuttavia vicende dai
risvolti sentimentali, comici e brillanti.
Bruno Corbucci (Roma 23 ottobre 1931 - Roma 7 novembre 1996)
Sceneggiatore e regista italiano. Fra i più assidui sceneggiatori di Totò, per il quale a
partire dalla metà degli anni ‘50 scrive alcuni film di successo fra i quali Chi si ferma è
perduto (1961), Totò, Peppino e la dolce vita (1961), entrambi diretti dal fratello
Sergio, e I due colonnelli (1962) di Steno. Abile nell’assecondare il gusto popolare e
l’intreccio scacciapensieri, spazia in tutto il genere comico dirigendo anche in proprio
una cinquantina di pellicole fino alla fine degli anni ‘80. Le sue prove più efficaci
restano tuttavia quelle da soggettista e sceneggiatore, specialmente quando
abbandona momentaneamente i canovacci farseschi come nel caso di Django (1966),
diretto sempre dal fratello Sergio, uno dei migliori spaghetti-western, dopo quelli di S.
Leone.
LA COMPAGNIA
La TEATROINSIEME nasce nel gennaio del 1993 col proposito di
rinverdire la tradizione teatrale zuglianese viva fino agli anni ’50.
Per i suoi lavori si ispira al Teatro Veneto allestendo: El nome sul sfogio di
E. Zuccato (1993); I Balconi sul Canalazzo di A. Testoni (1994); El
congresso dei Nonzoli di E. Paoletti (1996); Nina, no far la stupida di A.
Rossato e Gian Capo (1997); Zogando a tresete di E. Baldanello (2001) ;
Gasparo Pagnotta ovvero El nome sul sfogio di E. Zuccato (2004) e
Largaspugna di Arnaldo Fraccaroli (2007). La compagnia allestisce anche
una sacra rappresentazione La Divina Tragedia (1995) sulla Passione di
Gesù e una ricostruzione storica L’Arrivo della Reliquia (2000), con più di
200 personaggi in costume del 1600. Partecipa inoltre a serate culturali
per la presentazione di libri di autori locali e a numerose iniziative di
carattere benefico; nel 2001 ha organizzato un laboratorio teatrale
dedicato ai giovani.
Premi e riconoscimenti
I balconi sul canalazzo: Miglior regia a Gabriella Loss nella Rassegna Teatro in
corte di Sandrigo 2002; Targa d’oro per il miglior spettacolo, migliore adattamento,
migliore regia a Gabriella Loss, migliore attrice non protagonista a Luigina Dalle Rive
nel 3° Festival di Spinea (VE) 2003.
El congresso dei Nonzoli: Migliore regia nella Rassegna Teatro in corte di
Sandrigo 1997; 1° Premio “Trofeo Ponte Vecio” nel “Teatrissimo”di Bassano 2003;
Miglior attore non protagonista a Mirto Testolin nel 4° Festival di Spinea (VE) 2004;
2° classificato nel “Trofeo Vasca D’Argento” di Montecchio Maggiore 2007.
Nina, no far la stupida: Miglior attore protagonista a Gian Stupiggia nel Festival di
Trieste 1999; Menzione speciale alla compagnia nel I° Festival di Spinea 2000;
Vincitore della 1° edizione “Premio D. Dal Maso” a Cavazzale 2008; 3° premio nel
festival “Raixe in scarsea “ di Mira 2010.
Zogando a tresete: 1° Premio “9° Trofeo Vasca d’argento” a Montecchio Maggiore
2001; Miglior scenografia e migliori costumi nel 2° Festival di Spinea 2002; Miglior
gradimento del pubblico, premio ex-equo per regia, recitazione e adattamento nel
XIV “ Teatro in corte” di Sandrigo 2003; 1° Premio “10° Trofeo Goldoni” nel
Lidoteatro15 del Lido di Venezia 2004; 1° premio per il gradimento del pubblico e
premio della critica nel Festival di Laives (BZ) 2007; 2° premio Festival “Raixe in
scarsea “ di Mira 2008; Vincitore della 2° edizione “Premio D. Dal Maso” Cavazzale
2009; Premio alla regia a Gabriella Loss nel Teatro in corte di Sandrigo 2009.
Largaspugna: 8° Festival di Spinea 2008: 2° premio nella gara “Napoli contro
Venezia” e premio per i migliori costumi.
Achille Ciabotto medico condotto: XII Festival del Teatro Comico d'autore 2012
di Spinea (VE): 2° premio Targa d'argento per il miglior spettacolo nel suo complesso,
premio al miglior attore protagonista Gian Stupiggia, premio per la migliore attrice
protagonista Rita Busin, premio per le migliori scenografie Gian Stupiggia.
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