La prestazione sportiva giovanile

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La prestazione sportiva giovanile
2014 CORSO DI FORMAZIONE CONI/FIGC – SGS A
CARATTERE PROVINCIALE PER ISTRUTTORI DI SCUOLE
CALCIO PRIVI DI QUALIFICA OPERANTI NELLE SCUOLE DI
CALCIO E C.C.B
Titolo della lezione:
“La prestazione sportiva
giovanile„
A cura di
Marco Valente
dell’Organico Didattico di SdS Coni Liguria
Genova, 29 giugno 2014
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Le coordinate dell’intervento
Prestazione: Opera od attività fornita
da persone, animali o cose
Sportiva: Di, dello sport
Giovanile: Tipico della giovinezza, dei
giovani
(N. Zingarelli)
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Settori dell’attività umana nei quali la
parola “prestazione” è utilizzata
correntemente
Arte (scrittura, arti figurative, danza,
teatro cinema…)
Scienza
Oratoria
Medicina e chirurgia
Economia
Sport
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Diversi significati del concetto di
prestazione
Con prestazione si intende:
il risultato di un’azione;
il percorso individuale che ha portato al risultato;
il lavoro compiuto in un determinato tempo
(rendimento meccanico)
il trasferimento di energia nell’unità di tempo
(rendimento fisiologico);
la quantità e la qualità delle risposte a problemi, fornite
da un soggetto nell’unità di tempo (area psicologica)
l’unità tra esecuzione e risultato (area pedagogica);
In ambito educativo Wulf indica la mancanza di unità di definizione del
termine, attribuendogli i seguenti usi:
a) la richiesta che viene posta; b) il processo per realizzare quanto
richiesto; c) il risultato del processo di realizzazione; d) la valutazione
del rendimento di un’attività.
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Ambiti del concetto di
Prestazione che ci riguardano
Attività fisiche utilitarie (produzioni di
arti e mestieri)
Attività fisiche non utilitarie (non
finalizzate al lavoro, gratuite)
Difficoltà distinzione limiti fra gioco e
sport.
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Sport
In origine divertimento (desport);
L’insieme delle gare e degli esercizi compiuti
individualmente o in gruppo come manifestazione
agonistica o per svago o per sviluppare la forza e
l’agilità del corpo.
N. Zingarelli
Qualsiasi forma di attività fisica che abbia per
obiettivo l’espressione o il miglioramento della
condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni
sociali o l’ottenimento di risultati in competizioni di
tutti i livelli.
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Carta Europea dello Sport
Classificazione semplificata
delle attività sportive
Sport collettivi
Sport individuale
Dual- sport
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PRESTAZIONE SPORTIVA
È il risultato di un’azione sportiva, che,
soprattutto nello sport competitivo, trova il
suo riflesso in una misura (o punteggio), che
viene attribuito all’azione motoria secondo
regole prestabilite.
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Evoluzione delle prestazioni
Lo studio dell’evoluzione delle prestazioni
permette:
Analisi storica del percorso di una
disciplina sportiva
Individuazione dei momenti di progresso e
stagnazione
Analisi e spiegazione dei differenti cicli
passati
Pianificazione del percorso futuro
Coerenza del modello di prestazione
utilizzato
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Modello di prestazione
sportiva agonistica
Cosa è un modello di prestazione
sportiva agonistica?
È uno schema teorico elaborato per
rappresentare gli elementi
fondamentali di un’attività sportiva
specifica
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Profilo specifico delle richieste organico-muscolari dello sport
calcio
Capacità organico-muscolari
Capacità
di forza
Capacità di
rapidità
Capacità di
resistenza
Mobilità
articolare
Resistenza
Forza
di breve
massima
Rapidità di
durata
reazione
Forza
Mobilità delle
Resistenza
rapida
articolazioni
Capacità di
di media
Resistenza accelerazione
Capacità di
durata
allungamento
alla forza
Rapidità di
Resistenza
movimento
Forza
di lunga
reattiva
durata
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Giovanile
 Progetto dell’UE"Gioventù in azione" per
il periodo 2007-2013 riguardava in
generale i giovani di età compresa tra i
15 e i 28 anni (con talune riserve i
giovani dai 13 ai 20 anni).
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Chi stabilisce l’età utile per
l’attività agonistica?
Sono le federazioni Sportive che stabiliscono le modalità
e l’età per effettuare la visita di idoneità sportiva
agonistica. L’età varia da sport a sport.
Alcuni esempi:
Anni 7 = Tennis tavolo, pattinaggio artistico, motominicross…
Anni 8 = nuoto, ginnastica, bocce, karting, pattinaggio su
ghiaccio…
Anni 9 = sci alpino e nordico, vela, tiro con l’arco,
canottaggio…
Anni 10 = tennis, taekundo, hockey su prato……
Anni 12 = calcio, pallacanestro, pallavolo, atletica
leggera, rugby, arti marziali, judo…..
Anni 14 = tiro a volo, moto, enduro, cross, trial, velocità,
pugilato …
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Inquadramento dello sport giovanile in
Italia
E’ curioso notare come sull’inquadramento dello
sport”giovanile” ci sia in Italia una notevole
disomogeneità e confusione, facilmente
rilevabile non solo dalla differente valutazione
dell’inizio dell’età considerata agonistica dalle
varie Federazioni, ma anche dalle differenti
suddivisioni in categorie competitive riferite a
differenti fasce d’età, proprie di ciascuna
Federazione, che in taluni casi, con nomi
differenti (cadetti, juniores o altri), si fermano ai
18 – 19 anni, in altri, danno luogo ad eventuali
ulteriori inquadramenti, under.., promesse, ecc.
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Periodo postnatale
Prima infanzia: ( 0 – 2 anni )
Seconda infanzia: ( 2 – 6 anni )
Terza infanzia: ( 6 anni – pubertà )
Adolescenza: [(F) 10 – 18 anni;
(M) 12 – 20 anni];
Tanner.
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Attività motoria in età evolutiva
Chi è il soggetto in età evolutiva?
Quali sono le sue capacità e come evolvono?
Come si modificano le sue caratteristiche somatiche e
funzionali?
Quale influenza può avere un’attività fisica regolare ed
adeguatamente sistemizzata sul processo di crescita?
In che modo la struttura biologica in accrescimento risponde
agli stimoli del processo di accrescimento?
L’allenabilità delle diverse capacità motorie varia in relazione al
processo di crescita?
In che misura le conoscenze acquisite con gli atleti adulti
possono essere riportate sui giovanissimi?
Come ci dobbiamo comportare nei confronti degli anticipi e dei
ritardi di sviluppo (v. età biologica/età cronologica)?
Con che criteri e quando possiamo avviare un soggetto ad una
attività sportiva specifica?
Come possiamo stabilire eventuali attitudini?
Quando si può avviare un processo di specializzazione?
…………………………………….?
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Età evolutiva
“la conoscenza del bambino è un
prerequisito per potersene
occupare”
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Composizione corporea 1
Fattori ormonali
Ormoni tiroidei  azione permissiva su GH;
Insulina  è mediata dai recettori per IGF-I;
Ormoni sessuali  accrescimento e
maturazione ossea;
Glicocorticoidi  nei bambini, inibiscono
direttamente la sintesi di GAG e compromettono
l’ultrastruttura dei condrociti
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Indice di massa coporea (BMI)
negli adulti
Emaciazione
< 14,9
Magrezza grave
15 – 15,9
Magrezza moderata
16 – 16,9
Magrezza lieve
17 – 18,4
Normopeso
18,5 – 24,9
Sovrappeso
25 – 29,9
Obesità
30 – 39,9
Obesità grave
> 40
Modello funzionale teorico di
gara
Bisogna conoscere cosa si verifica
realmente durante la competizione per
determinare su quali fattori agire
mediante l’allenamento. Quindi la prima
domanda che il Tecnico deve porsi è:
Che cosa devo allenare?
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In che modo..
Individuate le capacità da allenare è
conseguente la scelta dei mezzi e dei
metodi più utili per progredire in una
specialità sportiva.
La seconda domanda da porsi è quindi:
Come allenare?
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Il fattore tempo
Determinate le capacità sulle quali
intervenire con l’allenamento e trovate le
metodologie per stimolarle, rimane
l’interrogativo del tempo utile per la loro
applicazione; Cioè:
Quando allenare?
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OSSIFICAZIONE
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Modificazioni di alcuni segmenti
corporei durante la pubertà
I piedi sono i primi ad allungarsi e a smettere di
crescere
Le gambe cominciano ad allungarsi 6 mesi dopo l’inizio
dell’allungamento dei piedi
Alla crescita delle gambe fa seguito quella delle cosce
Gli arti superiori si allungano prima distalmente e poi
prossimalmente
I diametri trasversi di torace e bacino aumentano 4
mesi dopo la crescita delle gambe
Le ultime manifestazioni dello scatto di crescita
puberale sono l’allungamento del tronco e l’aumento
del diametro antero-posteriore del torace
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L’importanza della mobilità
articolare
Modalità esecuzione posizione 5
POSIZIONE 5
1. Braccia estese in alto
2. Palmo della mani aperto in avanti
3. Sguardo in avanti-alto
4. Piedi oltre larghezza delle spalle
5. Punte dei piedi divaricati di 15 – 30°
6. Angolo al ginocchio max 60°
Eseguire un piegamento che dovrà
essere lento e controllato
Se richiesto ci si deve fermare
mantenendo la posizione ed il
massimo controllo
Mantenere una respirazione
naturale
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SI
Valutazione laterale della
posizione 5 NO
Angolo al ginocchio
troppo aperto 65°
(blocco articolare
caviglie)
Mancanza lordosi
lombare
Le braccia non coprono
le orecchie (gran
pettorale, leg. Coracoomerale, capsula
articolare)
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A
Test di allungamento
del retto femorale:
A negatività del test
B positività del test
indicata dall’estensione
del ginocchio in risposta
alla flessione dell’anca
controlaterale
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B
Mobilità del
tronco
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La mobilità articolare
è il presupposto per
garantire al
movimento la
massima ampiezza.
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Esercizio dello squat con modesto sovraccarico
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Interventi articolari durante lo “squat”
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escursioni articolari proprie del tronco in
rapporto alla possibilità di escursione articolare
della tibio-tarsica
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La capacità di prestazione
La capacità di prestazione sportiva che si
sviluppa nel tempo è la risultante della relazione
che intercorre fra:
I presupposti individuali della prestazione
Le richieste oggettive di prestazione
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Presupposti
individuali della
prestazione
Richieste
oggettive
di prestazione
Capacità di
prestazione
sportiva
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Come si manifesta la capacità
di prestazione
La capacità di prestazione sportiva
si manifesta nel modo in cui,
globalmente sono affrontate e
realizzate le richieste di prestazione
fisica (sportiva) in allenamento, in
gara e nell’esecuzione di test.
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Sviluppo della prestazione di resistenza
D.Martin; J.Nicolaus
S.d.S- Scuola dello Sport 1997 n° 40
X = media totale dei campioni per fascia d’età; – – media del campione di soggetti
che effettuano 1 unità di allenamento (GPT); – – Media del campione di soggetti
che effettuano da 1 a 8 unità di allenamento aggiuntive oltre a GTP
Capacità di prestazione
sportiva
La capacità di prestazione sportiva nei bambini
(di 7 – 10 anni) ovvero quell’insieme di
capacità che sono rilevanti per l’attività sportiva
si accresce con continuità, di pari passo con
l’andamento temporale dello sviluppo.
Se i presupposti della prestazione sono
sollecitati la prestazione incrementa di pari
passo con l’incremento dello sviluppo, ma ad
un livello maggiore anche nel caso che gli
stimoli allenanti siano aspecifici o
semiaspecifici.
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Con la pratica sportiva diminuisce il numero delle
correlazioni fra i vari test; ciò è dovuto al minor effetto
di transfert fra capacità motorie e risultato tecnico.
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I presupposti individuali della
prestazione
Non sono facilmente definibili
operativamente in quanto:
È complessa la compagine di
fattori che condizionano la
prestazione;
È elevato il livello di
individualizzazione di questi
presupposti;
Non esiste una valutazione
dell’incidenza dei diversi
fattori su questi stessi
presupposti (ad es. fattori
genetici sull’insieme dei
presupposti)
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Presupposti individuali della prestazione
(lancio)
D.Martin; J.Nicolaus
S.d.S- Scuola dello Sport 1997 n° 40
La variabilità non calcolabile
Dai profili prestazionali e dagli indici
antropometrici non si può dedurre se le buone
prestazioni di lancio dipendono da:
Presupposti neuromuscolari favorevoli
Presupposti favorevoli rispetto alla regolazione
motoria
Indici di sviluppo corporeo favorevoli
Specifiche predisposizioni genetiche
Allenabilità
Interazione fra presupposti della prestazione e
predisposizione
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Età
Durata
dell'allenamento
(min.)
Resistenza:
Test di Cooper 8'
(m)
Forza di lancio:
lancio della palla
(m)
Coordinazione sotto
pressione temporale
(s)
zone
zone
zone
zone
zone
zone
zone
zone
urbane extraurbane urbane extraurbane urbane extraurbane urbane extraurbane
7
220
7,5
254
7
258
8,5
251
9
253
9,5
284
10
254
Ø (min)
253
Ø(h)
4h13min
43
52
61
76
70
69
76
64
1h04min
1274
1314
1321
1330
1390
1360
1371
1337
1264
1260
1293
1343
1353
1359
1377
1321
5,22
5,81
6,08
6,6
6,97
7,4
7,84
6,56
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5,25
5,79
6,07
6,96
7,16
7,59
7,97
6,68
60,09
58,61
53,65
51,65
49,01
47,31
48,21
52,65
54,97
53,85
52,62
52,42
48,25
47,97
47,86
51,13
Capacità di carico:
capacità di assimilare e tollerare
l’allenamento.
Capacità di prestazione:
massimo risultato realizzabile
con le esistenti potenzialità
psicofisiologiche dell’atleta
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Lo sviluppo della capacità di
carico:
Prevenzione dagli infortuni
Resistenza alla fatica
Migliori capacità di
apprendimento
Miglior recupero
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La Multilateralità: mezzo e obiettivo
La multilateralità è il principio che
permette lo sviluppo della capacità
di carico
Lo sviluppo delle capacità di carico
portano, forse più lentamente,
all’incremento della prestazione
fisica e tonica con maggiore
sicurezza e stabilità
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