Ecco l`asse Pd - Cinque Stelle

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Ecco l`asse Pd - Cinque Stelle
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i M
Le opinioni e i fatti
Giovani In Movimento - Vasto
Redazione: 346.2238227 - [email protected]
GiovaniInMovimento
@diMicheleMarisi
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Anno 2016 n. LV - aprile/agosto
Una legislatura di quindici anni per il centrosinistra, una notte infinita per la città
Buonanotte, Vasto
Cambia il volto del Primo Cittadino ma non la sostanza e nemmeno l’essenza
Tutto come prima. Le elezioni comunali non
hanno cambiato di una virgola lo stato delle
cose. Francesco Menna è Sindaco di Vasto,
l’Editoriale
“R” come riciclati
di Marco di Michele Marisi
Altro che rinnovamento! La prima repubblica cittadina è tornata al governo della città con
Francesco Menna. Anzi, è rimasta. D’altronde nessun altro più
di Lapenna ha rappresentato la
politica fatta di spartizioni col bilancino, strapuntini e soccorsi rossi. E Francesco Menna ne
è la prosecuzione. Altro che rinnovamento promesso in campagna elettorale, urlato dai palchi
per convincere chi aveva capito che dietro quel
volto angelico si nascondevano gli stessi personaggi che da dieci anni tengono sotto scacco una città intera! Ma chi anche difendeva il
38enne che prometteva un ricambio generazionale di stampo renziano, si è dovuto ricredere
nel giorno della nomina degli Assessori ed in
quello della prima seduta del Consiglio comunale. Tutto col manuale Cencelli alla mano: riconfermato Assessore Luigi Marcello, già componente della Giunta Lapenna; rinominata Lina
Marchesani, inconsistente amministratore per
ben due legislature con Lapenna Sindaco ed
ora ancora al suo posto; rieletto alla Presidenza del Consiglio Giuseppe Forte, da dieci anni
seduto lì. Tutti sulle stesse poltrone: Menna ha
voluto premiare la Giunta Lapenna che in dieci anni ha ridotto Vasto ad una periferia della
periferia. Lo stesso ex Sindaco ora siede tra i
banchi del Consiglio comunale e rimane saldo
all’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni
Italiani. E Vincenzo Sputore? Capogruppo del
Pd. D’altronde non poteva essere diversamente: Francesco Menna è stato lo strumento del
centrosinistra per tenere ancora la mani sulla
città. Un po’ di libertà in campagna elettorale
per non mostrare i fili con cui veniva mosso,
facce nuove appiccicate ai muri per dare la parvenza di novità e poi, una volta vinte le elezioni,
le mani dei soliti sono tornate sul Palazzo e su
Francesco Menna, costretto ad obbedire agli
ordini di scuderia. La “R” di rinnovamento non
è andata a farsi friggere…è rimasta. Ma solo
la “R”, la stessa di riciclati. I soliti noti sono
tornati nelle stanze del potere, a gestire quel
che è rimasto ancora.
ma Luciano Lapenna è ancora il Primo Cittadino, seppur ufficioso. Come se fosse un’unica legislatura di quindici anni. Cambia il volto
sotto il quale c’è scritto “Sindaco”, ma non
mutano i personaggi che gestiscono di fatto
il potere, non è diverso il modus operandi;
non cambieranno quegli amici delle associazioni di sinistra che vanno a pietire incarichi
e strapuntini, affidamenti diretti e assunzioni
clientelari. La fila di fronte la porta della stanza del Sindaco è sempre la stessa: le solite
persone, i soliti volti. C’è solo una presenza
ingombrante in più nella stanza del Primo Cittadino: l’ex, Lapenna. Piantonato in Comune
come se non fosse mai andato via. D’altronde è Consigliere comunale, entrato “grazie”
alla vittoria del centrosinistra. E Francesco
Menna deve tutto a lui, oltre che al comitato
(non quello elettorale) che lo ha mosso come
fosse un burattino. È un burattino, d’altronde.
Nei cinque anni precedenti in cui è stato Consigliere comunale, il lavoro che ha svolto è
stato praticamente pari allo zero. Tre o quattro interventi in Consiglio comunale, quando
L’inciucio
Lapenna glielo chiedeva o quando il Pd ne
aveva bisogno. Non un atto concreto per la
città. E ora qualcuno vorrebbe far credere che
è il nuovo salvatore della Patria? No. Imparare copioni a memoria non può significare
essere in grado di amministrare, soprattutto
in un momento difficile per gli Enti pubblici e
a maggior ragione con le casse svuotate da
dieci anni di pessima gestione finanziaria del
Comune di Vasto. Resta tutto come prima. Se
glielo consentiranno, qualche intervento di
facciata potrà non far rimpiangere Lapenna.
Altrimenti qualcuno dirà, tra cinque anni, che
forse forse “era meglio Luciano”. Per il resto,
ci aspettano anni drammatici, così come saranno tragici per quei pochi nuovi volti della
Giunta che tra incapacità ed ordini cui sottostare verranno fagocitati dal sistema della
sinistra. Una notte ancora molto lunga. Noi,
per vederci meglio, continueremo a tenere i
riflettori accesi sul Palazzo di Città; continueremo a denunciare quel che non va e vi racconteremo anche come dovrebbero andare
le cose. Non chiuderemo mai gli occhi. Per il
bene di Vasto.
MdMM
@diMicheleMarisi
Dall’8 agosto il ‘Mercatino
del Libro di Testo Usato’
di Redazione
Ecco l’asse
Pd - Cinque Stelle
È un combinato disposto esplosivo, gravido di
conseguenze. Sicuramente inedito. Ludovica
Cieri, sempre sorridente e impacciata, incassa
il primo risultato e si intestardisce nel pretendere il secondo. In ordine cronologico. Nel primo
consiglio comunale dell’era Menna, l’esponente grillina viene eletta alla vicepresidenza del
consiglio comunale con i voti determinanti della
maggioranza che, così, ipoteca pesantemente
un ruolo di pertinenza delle opposizioni. Sul pun-
to specifico, i pentastellati, i puri per statuto, gli
immacolati per autodefinizione, non vogliono capire e si ostinano, mostrando tutti i limiti di una
politica che si muove nella risacca dell’ingenua
impreparazione. Non che manchino di ambizioni, tutt’altro, come nel caso, e siamo al secondo
elemento, della pretesa di accedere alla presidenza della commissione di vigilanza, in virtù,
dice la Cieri, delle promesse fatte da Massimo
Desiati in campagna elettorale. Per la verità, il
candidato della coalizione del centrodestra e dei
movimenti civici disse una cosa semplicissima:
se verrò eletto sindaco offrirò la presidenza della commissione ai 5 stelle. Epperò la Cieri sorvola sul piccolo particolare della mancata elezione
di Desiati, sul presupposto, e, in quel discorso
scritto prima che cominciasse l’assise civica, per
la precisione tre giorni prima, già ha contezza
della sua nomina alla vicepresidenza del consiglio comunale. Eccoti dunque l’asse tra un Pd
mai satollo e un movimento che segue a ruota.
La vera novità dei prossimi cinque anni.
Giacinto Zappacosta
Riparte il ‘Mercatino del Libro di Testo Usato’, l’iniziativa dei giovani del centrodestra vastese che
consente di acquistare libri delle scuole superiori e
delle scuole medie inferiori, alla metà del prezzo di
copertina; oltre, naturalmente, a dare la possibilità
agli studenti di mettere in vendita i propri. Dall’8 agosto. Una iniziativa sociale, in controtendenza rispetto
ai tempi d’oggi. (in seconda)
Italico Amor, il poema cavalleresco
che si fa attuale
di Riccardo Marchiani
Un libro ambientato in un futuro prossimo, in un’Europa lacerata da intrighi interni e minacciata da una
invasione saracena. Per la verità, più che di futuro, si
tratta dei giorni d’oggi. Un poema epico dal sapore
medievale. La Patria italiana ed europea una comunità di destino. L’autore è un vastese. (in seconda)
Il Governo gioca d’azzardo
di G.B.
Quasi un italiano su due gioca d’azzardo. Con la complicità del Governo che implementa lotto, superenalotto e slot machine. E poi si trova di fronte il problema dei ludopatici, veri e propri dipendenti dal gioco
che mandano all’aria famiglie intere. Perché? Per
rimpinguare le casse dello Stato.
(in seconda)
Anno 2016 n. LV - aprile/agosto
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Dall’8 agosto il ‘Mercatino del Libro di Testo Usato’
Gli Enti pubblici tagliano risorse al sociale? Noi siamo l’alternativa
“Sempre e per sempre dalla stessa parte ci
troverai”. È questo lo slogan che contraddistingue la 42esima edizione del ‘Mercatino
del Libro di Testo Usato’, da lunedì 8 agosto presso la sede di Fratelli d’Italia-An, in
Corso Garibaldi n° 41 a Vasto. L’iniziativa di
‘Giovani In Movimento’, Fratelli d’Italia-An
e Gioventù Nazionale, non è di quelle spot
che spuntano solo in funzione di qualche appuntamento elettorale, ma rappresenta l’impegno costante di chi interpreta la Politica
come un vero e proprio servizio. Il ‘Mercatino
del Libro di Testo Usato’, infatti, consente di
acquistare i libri delle scuole superiori e delle scuole medie inferiori, alla metà del prezzo di copertina; oltre, naturalmente, a dare la
possibilità agli studenti di mettere in vendita
i propri, recuperandone l’intero ricavato, dunque senza che il mercatino ne trattenga una
percentuale. Una attività in controtendenza
rispetto ai tempi d’oggi, nei quali anche le
associazioni con i più nobili principi si trasformano in “macchine da soldi”. Da noi vige
la legge del volontariato, in favore di famiglie e studenti che devono fare i conti con i
costi dei testi scolastici; dalla nostra parte si
combattono gli speculatori, quelli che fondano la propria fortuna sul bisogno, in questo
caso su quello di chi ha il diritto-dovere di
istruirsi. Lo slogan di quest’anno vuole rimarcare, qualora ce ne fosse bisogno, la coerenza di una battaglia che viene da lontano, la
fermezza della nostra posizione in materia
di diritto allo studio e l’impegno costante di
chi, come noi, dà una mano concreta, tangibile, alle famiglie ed agli studenti di Vasto,
del territorio e delle vicine regioni. Abbiamo
la consapevolezza, che non è presunzione,
di rappresentare non solo un punto di riferimento per migliaia di persone e per intere
generazioni di studenti, ma anche di essere
gli unici che si mettono gratuitamente al servizio di chi, ogni anno, deve affrontare una
spesa non indifferente per mandare i propri
figli a scuola. È anche per questo, oltre che
per non dar tregua a chi continua a speculare
sui testi scolastici, che ogni anno sentiamo il
dovere morale e civile di sacrificare l’estate
per rimettere in moto e far funzionare una
struttura indispensabile anche e soprattutto
per le categorie svantaggiate. In un momento
difficile come questo, in cui gli Enti pubblici continuano a tagliare risorse destinate al
sociale piuttosto che raddoppiarle, vogliamo
rappresentare l’alternativa concreta. Il Mercatino, che non ha fini di lucro, è aperto dal
lunedì al venerdì, presso la sede di Fratelli
d’Italia-An, in Corso Garibaldi n° 41 (vicino il
Palazzo del Municipio di Vasto) osservando i
seguenti orari: mattina 9:30 – 13:00; pomeriggio 16:00 – 20:00 ed il sabato dalle 10:00
alle 12:00, dall’8 agosto fino al 3 ottobre,
precisando che dal 26 settembre al 3 ottobre,
avverrà solamente la restituzione dei soldi e
degli eventuali libri non venduti.
Redazione
Mercatino
del Libro
di TESTO USATO
Dall’8 agosto
C.so Garibaldi, 41
Vasto
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Italico Amor, il poema cavalleresco che si fa attuale
Recensione del primo libro del vastese Guido Santulli in uscita ad agosto
“Italico Amor”, il primo libro di Guido Santulli, prima fase della chanson de geste e acquista
è un poema epico dal sapore medievale ma toni più tipicamente medievali nell’ultima
ambientato in un futuro prossimo. Si tratta parte del libro, composta da alcuni sonetti
di un’opera composta
che richiamano i colori
in versi e sonetti. Nei
della bandiera italiana
sette canti, l’autore
e la porpora imperiale;
rielabora alcuni peralla fine, quasi a voler
sonaggi tipici del ciclo
indicare il culmine di
carolingio
(Chanson
un percorso verticale e
d’Aspremont, Orlando
metafisico, è collocata
Innamorato e Orlando
una corona di sonetti
Furioso)
integrandoli
dal sapore più spirituacon nuovi protagonisti.
le, con chiari riferimenti
Sullo sfondo di un’Eualla mistica di Dionigi
ropa lacerata da intrighi
Areopagita e Bonaveninterni e minacciata da
tura da Bagnoregio. Un
un’imminente invasione
libro dunque piuttosto
saracena, al dir la verità
scorrevole, nonostante
attualissimo visti i rela sua composizione in
centi fatti di cronaca, si
versi ed i contenuti tratintrecciano nel più clastati, ed incredibilmente
sico stile ariostesco più
attuale seppur ambientrame caratterizzate da
tato tra passato e futuun profondo simbolismo
ro. Particolarmente indie da una valorizzazione
cato per tutti gli appasLa copertina del libro
dell’etica cavalleresca
sionati della letteratura
tradizionale; molto forti
fantastica ed epica e
sono i richiami ad una tradizione italico-ro- per coloro che vedono nella Patria italiana ed
mana, intesa come un continuum spirituale, europea una comunità di destino, consci del
dalla fondazione di Romolo al Sacro Romano fatto che militia est vita hominis super terram
Impero sulla scia del Dante più politico. Il po- cioè “la vita per l’uomo sulla terra è un comema si riallaccia, almeno per i contenuti, alla battimento”.
Riccardo Marchiani
L’Inchiesta
Il Governo gioca d’azzardo
Incassa (tanto) dalle slot machine e spende (poco) per la cura dei ludopatici
In Italia il fenomeno del gioco d’azzardo è molto
diffuso. I dati Istat dicono che quasi un italiano su due gioca alle slot machine, al superenalotto, lotto, alle schedine, ai gratta e vinci.
Un’enorme entrata per le casse dello Stato:
circa 11 miliardi di euro all’anno. Dalla diffusione del gioco d’azzardo alla malattia, il passo è
breve. I ludopatici, nel nostro Paese, sono circa
800 mila, e ogni anno aumentano sempre di più.
Per curarli, lo Stato spende ovviamente meno
di quanto incassa, sapendo anche che la ludopatia, in casi gravi, purtroppo, non è curabile.
Ma non finisce qui. Il fenomeno colpisce anche
i giovani, di cui la metà frequenta la scuola me-
dia. Ecco il quadro drammatico di oggi: un circolo vizioso, malato e perverso, che sta gettando
sul lastrico migliaia di italiani e conseguentemente distruggendo altrettante famiglie. Con
buona pace del Governo, che invece di offrire
soprattutto ai più giovani istruzione, educazione civica, implemento delle attività scolastiche,
preferisce incassare dal gioco d’azzardo…e poi
spendere per curare chi diventa ludopatico. Una
vera e propria speculazione. Perché, piuttosto,
non si occupa di lavoro, istruzione, cultura, lotta
alle mafie e alla corruzione? E soprattutto perché non si occupa delle giovani generazioni?
G.B.
M@ILBOX
Caro Direttore, ad un tiro di sputo c’è il negozio, ma l’acquisto avviene fuori regione. Che pensare?
Sono i misteri della politica vastese. Punto primo: a Vasto, grazie a Dio, pullulano i punti vendita
di auto, di tutte le marche e per tutti i gusti. Punto secondo: l’auto in questione è nuova, non di
seconda mano, non una di quelle occasioni, nelle quali un privato si disfa della vettura,
che ti costringe all’acquisto fuori piazza. Conclusione: non si capisce come mai uno, da
Vasto, vada a comprarsi l’auto nuova, bella, fiammante, a Castelpetroso, provincia
di Isernia, nel Molise, ridente borgo di 1.600 anime nel quale non risulta vi
siano straordinarie possibilità di acquisti. Cosa ci sia sotto non è dato sapere
ed in effetti non lo sa nessuno, a parte il diretto interessato. Che ci sia sotto un
parcheggio?
Paracelso alias Paracesso
Direttore Responsabile e di Redazione
Marco di Michele Marisi
Redazione
Guido Santulli, Christian Tana, Martina Fiore, Roberta Pepe, Andrea Febbo,
Giovanni Pollutri, Vitale Chirulli, Giuseppe Ciarallo, Mirko Pomilio, Michele Bozzelli,
Michele Di Bussolo, Marco Acquarola, Ivo Di Stefano, Andrea Marchesani,
Cristiano Caldarelli, Pierfrancesco Nardizzi, Andrea D’Adamo, Alessandro Cerella,
Marius Palladino, Roberto Bellu, Domenico Di Chiacchio, Flaviano Tata, Andrea Barbieri,
Oriano Bastonno, Emanuele La Verghetta, Martina Petruzzelli, Giuseppe Basilico,
Paride Rossi, Francesco Storto, Luca Celiberti, Marco Monopoli, Ludovica Ritucci.
All. aut. trib. Vasto n° 84 del 21.04.1998