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28/11/2015 PARTE PRIMA: panoramica delle tecnologie costruttive Dott. Arch. Maria Elisabetta Ripamonti PANORAMICA DELLE TECNOLOGIE COSTRUTTIVE Cambiano i parametri in edilizia, il modo di progettare e costruire Differenti metodologie e grande varietà dei prodotti da costruzione Le parti dell’edificio sono accuratamente progettate tenendo conto dei processi di produzione edilizia e delle successive operazioni di realizzazione I sistemi tradizionali e recupero a fine vita Sistemi a secco rappresentano un processo di costruzione reversibile 1 28/11/2015 PANORAMICA DELLE TECNOLOGIE COSTRUTTIVE Costruzioni con alto contenuto d’innovazione Tempi di costruzione e riduzione rischi in cantiere Organizzazione del cantiere Elevate prestazioni termoacustiche Grande attenzione al dettaglio Flessibilità PANORAMICA DELLE TECNOLOGIE COSTRUTTIVE tradizionale 2 28/11/2015 PANORAMICA DELLE TECNOLOGIE COSTRUTTIVE tecnologie a secco PANORAMICA DELLE TECNOLOGIE COSTRUTTIVE edifici mobili 3 28/11/2015 PANORAMICA DELLE TECNOLOGIE COSTRUTTIVE Al fine di ridurre i consumi energetici: approccio bioclimatico coibentazione risorse energetiche rinnovabili efficienza impianti PARTE SECONDA: materiali e tecniche bioedilizia 4 28/11/2015 MATERIALI E TECNICHE PER LA BIOEDILIZIA esposizione ombreggiatura venti EDIFICI PASSIVI _ NEARLY ZERO ENERGY Edificio con alto comfort igrometrico in cui le condizioni sono mantenute usando installazioni minime per il riscaldamento e raffrescamento L’energia per il riscaldamento non deve superare i 15 KWh per superficie netta in un anno. Per il raffrescamento non deve essere superiore a 15 KWh per metro quadro in un anno. La domanda totale di energia primaria per i servizi dell’edificio 120 KWh/sqma; mentre la potenza per il riscaldamento non deve superare i 10 W/m. eliminazione dei ponti termici 5 28/11/2015 PARTE TERZA: ponti termici, analisi e ipotesi risolutive PONTI TERMICI Cosa sono Cosa provocano Perchè risolverli Come risolverli 6 28/11/2015 PONTI TERMICI: COSA SONO I ponti termici sono punti dell ’ involucro in cui localmente si verificano cambiamenti del flusso di calore e delle temperature: in conseguenza a tali flussi le temperature superficiali interne nelle aree prossime al ponte termico diminuiscono e le perdite attraverso l’involucro aumentano. Le isoterme sono linee (nel programma)/ superfici (nella realtà) all’interno di un elemento della struttura con la stessa temperatura PONTI TERMICI: COSA SONO Ponte termico strutturale Ponte termico geometrico Ponti termici lineari (balconi, cassonetti, etc.) Ponti termici puntiformi 7 28/11/2015 PONTI TERMICI: COSA SONO Il Decreto Legislativo 311 del 2006 definisce il ponte termico in corrispondenza di innesti di elementi strutturali (quali i solai e le pareti verticali o tra pareti verticali) come discontinuità di isolamento termico. Quando la trasmittanza termica in corrispondenza del ponte termico non supera per più del 15% quella della parete corrente il ponte termico si dice corretto. PONTI TERMICI L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato che più del 40% del materiale usato nella totalità del settore edilizio può nuocere alla salute. La Direttiva CEE 89/106 (CEC 1993) ha definito i requisiti da applicare ai prodotti da costruzione e il CEN (Comité Européen de Normalisation) ha individuato i valori soglia per ambienti con presenza di persone, definendoli in funzione della concentrazione interna accettabile. Il termine coniato per definire quegli edifici con problemi di inquinamento indoor è la sindrome dell’edificio malato. Vi sono inquinanti di natura microbiologica quali le muffe, i funghi, gli acari o i pollini; altri di natura chimica (monossido e biossido di carbonio, ossidi di azoto, composti organici volatili) e altri di natura fisica come il radon e i campi elettromagnetici. In particolare i materiali da costruzione e l’arredo influiscono in modo sensibile sull’inquinamento dell’aria interna. 8 28/11/2015 PONTI TERMICI: COME RISOLVERLI Il principio del “pennarello rosso” Quando si progetta un edificio di nuova costruzione bisogna prestare particolare attenzione alla continuità dell’isolamento perché un involucro ben coibentato senza ponti termici è indice di basso consumo energetico e maggior comfort. PONTI TERMICI: COME RISOLVERLI Cosa fare per evitare i ponti termici? MANUALE TECNICO -Tutti gli elementi solidi, pilastri e architravi in c.a., pareti di tamponamento, ecc. devono trovarsi all’interno dell’involucro termico. -I collegamenti tra elementi costruttivi sono punti deboli. -I serramenti devono essere inseriti prestando molta attenzione al collegamento con le delimitazioni esterne. -I balconi, terrazze e gronde non devono essere in contatto con le strutture che si trovano all’interno dell’involucro termico. Le valutazioni di efficienza energetica delle Passivhaus considerano il ponte termico corretto e non lo inseriscono nella valutazione delle perdite dell’involucro quando: Ψ < 0,01 W/mK 9 28/11/2015 PONTI TERMICI: COME RISOLVERLI TECNOLOGIA TRADIZIONALE partico lare T 03.05 PARETE - S ERRAMENTO - chiusura verticale opaca con isolamento in intercapedine - solaio interpiano - cassonetto isolato in laterizio s c ala 1:10 1 2 1 2 3 4 5 6 7 6 8 9 10 11 12 13 14 15 16 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 7 17 16 17 18 19 20 21 22 23 pavime ntazione inte rna c aldana additivata pe r panne lli armata c o n re te e lettro s aldata panne llo is o lante s ag omato pe r ris c aldame nto a pavime nto mas s e tto alleg g e rito is o lante a bas e di g ranulato s intetic o c alibrato s o laio in latero c e me nto intonac o inte rno is o lante ac us tic o tavo lato interno in laterizio forato interc ape dine d'aria in quie te fre no al vapo re is o lante in po lis tire ne e s pans o s interizz ato (EPS ) rinzaffo blo c c o in late rizio alle gg e rito intonac o e s te rno is o lame nto in po lis tire ne e s pans o e s trus o (XPS ) da ins e rire c o ntro c as s e ro blo c c o in c e me nto c e llulare c as s o ne tto is o lato pe r avvolg ibile in late rizio rie mpito c o n pe rlite pro filo pe r ras atura into nac o fals o te laio in le g no c o n zanc he nas tro autoe s pande nte s c hiuma po liure tanic a e las tic a pro filo po rtaintonac o s e rrame nto in le g no 18 21 22 20 19 20 23 PONTI TERMICI: COME RISOLVERLI 10 28/11/2015 PONTI TERMICI: COME RISOLVERLI PONTI TERMICI: COME RISOLVERLI TECNOLOGIA TRADIZIONALE partic o lare T 02.08 PARETE - S OLAIO - chiusura verticale opaca con isolamento a cappotto - solaio interpiano - balcone con giunto strutturale isolato s c ala 1:10 1 2 3 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 13 14 15 16 17 15 18 19 13 7 20 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 pavime ntazio ne inte rna c aldana additivata pe r panne lli armata c o n rete e le ttro s aldata panne llo is olante s ag o mato pe r ris c aldame nto a pavime nto mas s e tto alle g ge rito is o lante a bas e di g ranulato s intetic o c alibrato s o laio in late ro c e me nto intonac o interno is o lante ac us tic o intonac o interno bloc c o in laterizio alle g g e rito rinzaffo is o lame nto in polis tire ne e s pans o s inte rizzato (EPS ) intonac o e s terno g uaina impe rme abilizzante is o lante in po lis tire ne e s pans o e s trus o (XPS H dalla quo ta es te rna >30 c m) me mbrana mo no c o mpo ne nte impe rme abilizzante zo c c o lino in c e ramic a inc ollato e s igillato pavime ntazio ne e s terna inc o llata mas s e tto alle g ge rito pe r pe nde nz a >1% c appa di pro tezio ne in c ls c on re te e lettro s aldata >4 c m e leme nto is olante po rtante 12 8 9 10 11 12 11 28/11/2015 PONTI TERMICI: COME RISOLVERLI ponti termici puntuali PONTI TERMICI: COME RISOLVERLI 12 28/11/2015 PARTE QUARTA: materiali naturali MATERIALI E TECNICHE PER LA BIOEDILIZIA ghiaia di vetro cellulare fibra di legno paglia fibrogesso lana di pecora canapa sughero 13 28/11/2015 GHIAIA DI VETRO CELLULARE Ghiaia in vetro cellulare GHIAIA DI VETRO CELLULARE Pulizia, lavaggio e macinazione ad UMIDO Essiccazione, macinazione e separazione a vento a SECCO Peso: 160 kg/m³ - 190 kg/mc dopo compattazione del 30% Classe di reazione al fuoco: A1 Conducibilità termica dopo comp. del 30%: λ = 0,08 W/mK Calore specif: 850 J/kgK Resistenza alla compressione: ≥ 560 kPa Macinazione finale vetro sotto 100 micron con controllo granulometrico 83 % VETRO VERDE SODICO CALCICO 15 % MISCELA DI VETRI SPECIALI Rottami vetro monitor Scarti fibra di vetro Vetro artistico + vetro lampade Cottura polvere all’interno del forno continuo a 950° 14 28/11/2015 GHIAIA DI VETRO CELLULARE Vantaggi del materiale: Ecologico Atossico Ignifugo Leggero Resistente Idrorepellente Inalterabilità nel tempo Facilità di posa GHIAIA DI VETRO CELLULARE L'inserimento con il sistema Wall Bag della ghiaia di vetro cellulare per l'isolamento delle pareti esterne interrate, permette di posare il materiale direttamente a contatto con il cemento armato, senza che quest'ultimo venga impermeabilizzato risparmiando così materiale e mano d'opera. Le caratteristiche del prodotto garantiscono che le superfici interrate rimangano sempre asciutte, prive di muffa e condensa, anche nel caso in cui precipitazioni di forte intensità riescano ad attraversare lo strato di ghiaia bagnando la parete in CLS. Uno spessore di 35 cm. di ghiaia di vetro cellulare Vitrex 10/60 garantisce un valore U=0,23. 15 28/11/2015 GHIAIA DI VETRO CELLULARE GHIAIA DI VETRO CELLULARE 16 28/11/2015 MATERIALI E TECNICHE PER LA BIOEDILIZIA Struttura tradizionale MATERIALI E TECNICHE PER LA BIOEDILIZIA Struttura tradizionale Due elementi naturali ecologici COR: per definire la massa, il laterizio ISO: materiale isolante è un granulato minerale costituito da basalto e acqua 17 28/11/2015 MATERIALI E TECNICHE PER LA BIOEDILIZIA • Conduttività termica λ R = 0,10/0,09 W/(mK) • Densità 900/800 kg/m³ • Comportamento al fuoco classe A • Abbattimento acustico 52,2/51,9 dB (con spessore cm.30) • Resistenza alla compressione σO =1,9/1,4 MN/m² λ=(W/mk) CORISO λ=(W/mk) W 0,16 Densità kg/m³ 750 W 0,14 750 WS 0,12 WS10/09 0,10/0,09 900/800 W 0,10 W08 0,08 650 W 0,09 W07 0,07 650 Novomur light e Novomur Resistenza alla comp.= 6/20 N/mm² Cond.termica orizzon. λ= 0,193/0,266 Cond.termica verticale λ= 0,80 MATERIALI E TECNICHE PER LA BIOEDILIZIA Struttura portante in legno Isolamenti in fibra di legno 18 28/11/2015 MATERIALI E TECNICHE PER LA BIOEDILIZIA FIBRA DI LEGNO CONFRONTO FRA ISOLANTI NATURALI E SINTETICI RW= 38 dB RW= 42dB Materiale A Tegola B Listellatura Spessore cm Materiale 1 Polietilene 3 2 Travetti Spessore cm C Controlistellatura 5 3 Assito in abete D Fibra di legno HD 2,2 4 Barriera al vapore E Fibra di legno MD 18 5 Lana di roccia HD 0,8 F Barriera antivapore 6 Isolante sintetico 12,0 G Assito in abete 7 OSB con imperm. 0,4 H Travetti 8 Tegole 4 2,5 19 28/11/2015 PONTI TERMICI: COME RISOLVERLI PONTI TERMICI: COME RISOLVERLI 20 28/11/2015 CANAPA Canapa CANAPA La canapa è una delle più antiche piante coltivate usata fin dall’antichità. La fibra di canapa ha una caratteristica unica, la capacita di assorbire e rilasciare l’umidità: questo è uno dei più grandi vantaggi rispetto ad altri materiali isolanti. elevata permeabilità e conducibilità dell’umidità, la canapa mantiene un salutare microclima nell'ambiente domestico, senza formazione e rilascio di batteri, microbi, e muffe elevata capacità di assorbimento dell’umidità e della condensa. Densità kg/m3= 30-50 Conduttività termica 0,040-0,038 Capacità termica 1700 J/kgK Resistenza al vapore 1-2 Reazione al fuoco classe B2 Dimensioni mm 1200x600 Spessori mm 40/60/80/100/120 21 28/11/2015 SISTEMA PER RISTRUTTURAZIONI PANORAMICA DELLE TECNOLOGIE COSTRUTTIVE Struttura a secco in acciaio 22 28/11/2015 PANORAMICA DELLE TECNOLOGIE COSTRUTTIVE PONTI TERMICI: COME RISOLVERLI 23 28/11/2015 PANORAMICA DELLE TECNOLOGIE COSTRUTTIVE Barriera radiante PANORAMICA DELLE TECNOLOGIE COSTRUTTIVE Sistema Tetto combinato a basso spessore con Actis Boostr Hybrid (CE) Fibra di legno Nordtex Therm 200 mm Resistenza termica: 5,09 m²K/W U tetto: 0,196 W/m²K Fibra di legno Nordtex Therm 100 mm + Boost’r Hybrid Resistenza termica: 5,36 m²K/W U tetto: 0,186 W/m²K 24 28/11/2015 PANORAMICA DELLE TECNOLOGIE COSTRUTTIVE Peso: 370 kg/m³ - nessuna compattazione Abbattimento acustico di 18 dB su 40 mm Classe di reazione al fuoco: B2 Conducibilità termica λ = 0,05/0,08 W/mK Resistenza alla compressione: 5 kN/m² Inalterabile nel tempo Riciclabile Ecologico Inattaccabile da roditori ed insetti Molteplici campi di impiego FIBRO GESSO Gesso fibrato 25 28/11/2015 GESSO FIBRATO Gesso fibrato Placca Carraro GF25 Composizione con gesso scagliola, acqua e fibra di vetro Assoluta assenza di cellulosa Elevata fonoassorbenza Impossibilitato a rigonfiamenti Non crea i presupposti per la formazione di muffe Classificazione di resistenza al fuoco A1 Massa elevata di circa 900 kg/m³ µ=4,3 λ=0,33 Elevata resistenza ai carichi, nessuna sottostruttura Elevata resistenza all’impatto Applicabile a parete, soffitto, tetto, pavimento Sistema a secco, cantieri poco invasivi Ampia gamma di accessori dedicati al sistema 15 anni di esperienza nell’edilizia alberghiera Prodotto italiano GESSO FIBRATO R.E.I. 180 Placca GF25 Struttura metallica da 28 mm Materassino di lana di roccia densità 40 kg/m³ Mattone forato intonaco R.E.I. 180 Placca GF25 Struttura metallica da 50 mm E.I. 60 Placca GF25 Struttura metallica da 28 mm R.E.I. 180 Placca GF25 Struttura metallica Meterassino in lana di roccia spessore 60 mm e densità 40 kg/m³ 26 28/11/2015 GESSO FIBRATO R’w (dB) 41,0 R’w (dB) 34,0 Placca GF25 Feltro o guaina Struttura metallica da 28 mm Spazio d’aria (consigliato 10 mm) Placca GF25 Lastra di Ecopolipiombo continua Feltro o guiana Struttura metallica Meterassino in lana di roccia spessore 40 mm e densità 40 kg/m³ Spazio d’aria (consigliato 10 mm) R’w (dB) 64,0 R’w (dB) 44,0 Placca GF25 Feltro o guaina Struttura metallica da 50 mm Placca GF25 Feltro o guaina Doppia struttura metallica Meterassino in lana di roccia spessore 60 mm e densità 40 kg/m³ Spazio d’aria da 30 mm fra le strutture R’w (dB) 56,0 R’w (dB) 39,0 Placca GF25 Feltro o guaina Struttura metallica da 50 mm Placca GF25 Feltro o guaina Doppia struttura metallica Meterassino in lana di roccia spessore 60 mm e densità 40 kg/m³ Spazio d’aria da 30 mm fra le strutture GESSO FIBRATO 27 28/11/2015 PANNELLI RADIANTI E MATERIALI NATURALI Sistemi radianti e materiali naturali PANNELLI RADIANTI E MATERIALI NATURALI Sistemi radianti a secco a pavimento, a soffitto o sulle superfici interne degli ambienti utilizzando come supporto materiali naturali quali: argilla fibra di legno gesso fibrato 28 28/11/2015 gesso fibrato fibra di legno PANNELLI RADIANTI E MATERIALI NATURALI 29 28/11/2015 PANNELLI RADIANTI E MATERIALI NATURALI ISOLAMENTO A CAPPOTTO Isolamento a cappotto 30 28/11/2015 ISOLAMENTO A CAPPOTTO Per la costruzione di una parete senza problemi di condensa : la resistenza termica dovrebbe aumentare dalla parte più calda a quella più fredda: la resistenza di diffusione dovrebbe diminuire dalla parte calda alla parte fredda. ISOLAMENTO A CAPPOTTO Errori da evitare 31 28/11/2015 ISOLAMENTO A CAPPOTTO ETAG 004 Linea guida per certificazioni tecniche europee per sistemi di isolamento termico a cappotto intonacati www.eota.be ETAG 014 Linea guida per certificazioni tecniche europee per tasselli per sistemi di isolamento termico a cappotto www.eota.be ISOLAMENTO A CAPPOTTO Errori da evitare 32 28/11/2015 XYLEVO Sistemi per la costruzione di edificio in legno XYLEVO TECNOLOGIA COSTRUTTIVA A SECCO IN LEGNO: XYLEVO 33 28/11/2015 TECNOLOGIA COSTRUTTIVA A SECCO IN LEGNO: XYLEVO Trasmittanza termica periodica XYLEVO 1° giorno 2° giorno 3° giorno 34 28/11/2015 XYLEVO 5° giorno 6° giorno 7° giorno XYLEVO Sistema Cappotto esterno con pannello in fibra di legno Nordtex System Dry 110 35 28/11/2015 XYLEVO Sistema Cappotto esterno con pannello in fibra di legno Nordtex System 230 Grazie per l’attenzione. www.hypatiastudio.eu 36