Diapositiva 1
Transcript
Diapositiva 1
INTERVENTI PER FAVORIRE L’APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA IN CAMPO SPECIALISTICO Pasquale Caldarola Cardiologia –UTIC AUSL BA Terlizzi APPROPRIATEZZA Rapporto Rischio / Beneficio “… è appropriata quella prestazione per cui i BENEFICI per il paziente superano i RISCHI in misura tale da giustificarne l’erogazione...“ R. Brook Sicurezza del PAZIENTE APPROPRIATEZZA Esprime il GRADO intervento sanitario conoscenze in UTILITA’ di un relazione alle scientifiche disponibili e alle POSSIBILITA’ contesto di tecnico-organizzative del Collegamento con il Mondo reale APPROPRIATEZZA È: • la cosa giusta • al soggetto giusto • al momento giusto • da parte dell’operatore giusto • nella struttura giusta • nel modo giusto APPROPRIATEZZA CLINICAL COMPETENCE TEMPORALE ORGANIZZATIVA COSTO-EFFICACIA APPROPRIATEZZA ORGANIZATIVA O STRUTTURALE UNA PRESTAZIONE E’ APPROPRIATA SOLO SE ESEGUITA IN STRUTTURA ADEGUATA APPROPRIATEZZA TEMPORALE UNA PRESTAZIONE E’ APPROPRIATA SOLO SE ESEGUITA NEI TEMPI ADEGUATI CLINICAL COMPETENCE UNA PRESTAZIONE E’ APPROPRIATA SOLO SE FORNITA DA UN OPERATORE SANITARIO CON ADEGUATA COMPETENZA NELLO SPECIFICO SETTORE APPROPRIATEZZA COSTOEFFICACIA UNA PROCEDURA PUÒ ESSERE CONSIDERATA APPROPRIATA SOLO SE IL SUO RAPPORTO COSTO/UTILITÀ RISULTA, ALL’INTERNO DEL RANGE CONSIDERATO, SOSTENIBILE PER LA SOCIETÀ INAPPROPRIATEZZA PER “DIFETTO” EROGAZIONE DI PRESTAZIONI NON ALL’ALTEZZA DEL BISOGNO, PER CARENZE DELL’EROGATORE, PER MANCATA ADESIONE ALLE LINEE GUIDA O PER ALTRI FATTORI INAPPROPRIATEZZA distinzione SOTTO utilizzo delle metodiche problemi di outcome problemi etici INAPPROPRIATEZZA PER “ECCESSO” SOVRAUTILIZZO DI PROCEDURE DIAGNOSTICOTERAPEUTICHE IN CONTESTI CLINICI IN CUI NON SONO RACCOMANDATE RICHIESTA DI PRESTAZIONI SEMPLICI O GENERICHE A STRUTTURE AD ALTA COMPLESSITA’ O CON MISSION SPECIFICHE INAPPROPRIATEZZA SOVRA utilizzo delle metodiche problemi economici liste attesa problemi iatrogeni NON APPROPRIATEZZA APPROPRIATEZZA NON APPROPRIATEZZA APPROPRIATEZZA NON APPROPRIATEZZA APPROPRIATEZZA INAPPROPRIATEZZA COME PATOLOGIA Definizione Sindrome degenerativa della prescrizione diagnostico - terapeutica. Andamento cronico con acutizzazioni locali periodiche. Fattori di rischio Motivi socio-culturali Contesa degli assistiti Eccedenza di offerta di prestazioni Induzione degli specialisti Pressione dell’industria Soggetti a rischio Specialisti ambulatoriali ed ospedalieri Medici di medicina generale - Pediatri di libera scelta Segni e sintomi Elevata variabilità prescrittiva Predilizione dell’esperienza personale a scapito delle evidenze Rinuncia frequente alla propria funzione clinica Complicanze Scarsa capacità dell’ASL di incidere sui determinanti di comportamento Riduzione della sicurezza del Paziente Riduzione dell’efficacia della terapie ( antibiotici) Allungamento tempi di attesa per le prestazioni diagnostiche Quali sono gli strumenti dell’appropriatezza ? •Linee Guida •LEA •Percorsi diagnostico terapeutici •Procedure e Protocolli •Note AIFA •ecc. l’Appropriatezza in Italia: Legge 16 novembre 2001 n. 405 individua i livelli essenziali e uniformi d’assistenza: LEA “sono esclusi dai livelli assistenziali erogati dal SSN le tipologie di assistenza, i servizi e le prestazioni sanitarie che non soddisfano il principio dell’efficienza e dell’appropriatezza” appropriatezza METODI DI VALUTAZIONE DELL’APPROPRIATEZZA Metodo ACC/AHA: classe I: appropriata classe II (a – b) classe III: inappropriata Metodo della RAND/UCLA: 1 –3 indicaz. inappropriata (per sovra -sottoutilizzo) 4–6 “ incerta 7–9 “ appropriata Linee Guida Task Force dell’ACC/AHA Forniscono raccomandazioni che riguardano l’appropriatezza dell’uso delle procedure diagnostico-terapeutiche nelle varie condizioni cliniche, utilizzando il sistema standard in tre classi delle linee guida dell’ACC/AHA. METODO ACC / AHA CLASSE III CLASSE II II a CLASSE I II b APPROPRIATEZZA NELLE PROCEDURE DIAGNOSTICHE SITUAZIONE ATTUALE MEDICI DI MEDICINA GENERALE referto RICHIESTE DI PRESTAZIONI CLINICO-DIAGNOSTICO -STRUMENTALI referto referto SPECIALISTA AMBULATORIALE DEL DISTRETTO I LIVELLO (esami di base) SPECIALISTA OSPEDALIERO I LIVELLO(esami di base) II LIVELLO (esami ad alta complessità tecnologica) SPECIALISTA STRUTTURA ACCREDITATA I LIVELLO(esami di base) II LIVELLO (esami ad alta complessità tecnologica) APPROPRIATEZZA NELLE PROCEDURE DIAGNOSTICHE • • • • • Formazione Vs applicazione Linee Guida Ampio coinvolgimento degli operatori sanitari Percorsi preferenziali per alcune patologie Presa in carico temporanea da parte dello specialista Appropriata risposta ai quesiti posti dal MMG Linee guida per la prescrizione del doppler TSA (SPREAD) Diagnostica nei “non acuti” ¾ ¾ ¾ Tia o ictus pregressi Valutazione preoperatoria in stenosi carotidea Valutazione preoperatoria in pz da sottoporre ad interventi cardiovascolari in circolazione extracorporea Linee guida per la prescrizione del doppler TSA (SPREAD) ¾ ¾ ¾ Controllo periodico in pz già sottoposti ad endoarteriectomia carotidea (dopo 3 mesi, 9 mesi, annualmente) Valutazione in pz asintomatici e con aterosclerosi polidistrettuale Valutazione della placca carotidea a rischio Diagnostica negli “acuti” Aziende sanitarie coinvolte: 5 Casi valutati: 1.375 Esami prenotati: •Densitometria ossea (Moc) •Eco(color)doppler degli aa inf.(Eco.Ai) •Eco-Tsa Periodo valutato: marzo-aprile 2002 9 Nel 29% dei pz avviati ad Eco(color)doppler non era presente alcun fattore di rischio 9 Più della metà delle richieste di prestazioni faceva genericamente riferimento alla necessità di accertamenti e non era corredata da motivi di effettiva rilevanza clinica 9 Il 32% delle richieste di Eco-Tsa (come esame di prima diagnosi o di controllo) è risultato inappropriato CONCLUSIONI PERCORSI PREFERENZIALI ¾ URGENZA 24 ORE: prescrizione da eseguire entro le 24 h per il rischio di possibile peggioramento del quadro patologico ¾ URGENZA DIFFERIBILE: prestazione da eseguire nel breve-medio periodo (7 gg) per il rischio di peggioramento del quadro patologico nel breve-medio periodo PERCORSI PREFERENZIALI proposta di classificazione ¾ ¾ ¾ ¾ Classe A: priorità entro una settimana Classe B: entro un mese (sollecitudine) Classe C: oltre un mese (routine e controllo) Classe D: non determinata (per controlli predefiniti, indicati dalla struttura di riferimento) PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE ¾ CONCENTRARE IN UN UNICO ACCESSO PRESTAZIONI RELATIVE A UN PROBLEMA COMPLESSO (DAY SERVICE) ¾ INDIVIDUARE UN RESPONSABILE DELL’ITER CLINICO ASSISTENZIALE ¾ CONCENTRARE LE ATTIVITA’ STRUMENTALI IN UNICA STRUTTURA ♥ Richiesta del MMG: “Si richiede ecocardiogrammaDoppler per soffio cardiaco in Pz con cardiopalmo” ♥ Conclusione referto ecocardiogramma-Doppler: Risposta appropriata “Normali dimensioni del VS con IVS. Ampioai spostamento posteriore sistolico quesiti del LAM con ridondanza e lieve IM. clinici Normali dimensioni delle cavità atriali. IAO lieve” ♥ DiagnosiUtilità desumibile da dati esame: Normali dimensioni esito prestazione nel del ventricolo sinistro con ipertrofia ventricolare sinistra. percorso sanitario Prolassosuccessivo mitralico con lieve insufficienza valvolare. Normali dimensioni delle cavità atriali. Insufficienza aortica lieve” Corso ASL 3 Genovese sull’Appropriatezza delle Prestazioni Ambulatoriali Cardiologiche, 2000 SOLUZIONI AL PROBLEMA DELLE LISTE D’ATTESA ¾ AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA ¾ RIORDINO ORGANIZZATIVO AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA ¾ ¾ ¾ ¾ UTILIZZO OTTIMALE DELLE ATTREZZATURE PRESENTI INAMBITO DIPARTIMENTALE AMPLIAMENTO DELLE FASCIE ORARIE DELL’ATTIVITA’ AMBULATORIALE INCENTIVI LEGATI AL SALARIO DI RISULTATO PRESTAZIONI AGGIUNTIVE ASSIMILATE ALL’ATTIVITA’ LIBERO-PROFESSIONALE (SIMIL-ALP) RIORDINO ORGANIZZATIVO ¾ MODALITA’ DI CONCERTAZIONE CON GLI SPECIALISTI AMBULATORIALI ED I MEDICI DI MEDICINA GENERALE ¾ FACILITAZIONE DEI PROCEDIMENTI BUROCRATICO-AMMINISTRATIVI E CLINICOORGANIZZATIVI ¾ CARATTERISTICA DELLA MODULISTICA DA INTRODURRE NELLE STRUTTURE AMBULATORIALI ¾ TIPOLOGIE DI AMBULATORIO E RELATIVE PRESTAZIONI GOVERNO DELLA DOMANDA CITTADINO ANALISI DEL BISOGNO DECISIONE CLINICA PRESCRIZIONE DIFFERENZIATA DI PRESTAZIONI DA PARTE DEL MEDICO PRESCRITTORE EROGATORE SUPPORTA LA DECISIONE DI CHI ANALIZZA IL BISOGNO IL DISTRETTO PARTECIPA ALL’INFORMAZIONE DEL CITTADINO E LEGITTIMA LE LINEE GUIDA CONDIVISE TRA PRESCRITTORI ED EROGATORI MA LE ISTITUZIONI….. possono sbagliare la via di somministrazione nella terapia dell’ inappropriatezza e fallire l’obiettivo di razionalizzare l’uso delle risorse. CARATTERISTICHE DI INTERVENTI SANITARI APPROPRIATI ¾ FACILITAZIONE ALL’ACCESSO ¾ TEMPESTIVITA’ DELL’INTERVENTO ¾ EQUITA’ DI TRATTAMENTO ¾ QUALITA’ DELLE CURE ¾ CONTINUITA’ ASSISTENZIALE Numerose esperienze dimostrano che i cambiamenti introdotti dalle azioni formative basate su audit & feedback consentono di raggiungere risultati economici profondi e persistenti. Terapia curativa basata su Audit & Feedback Gruppo di lavoro del progetto di audit & feedback di qualificazione - Coordina l'attività del gruppo - Garantisce le risorse organizztive necessarie - Riferisce alle figure interne all'Azienda Coordinatore ASL (medico) Esperto di epidemiologia - Determina il calendario degli incontri formativi - Sceglie gli esperti di patologia - Valuta i risultati raggiunti - Elabora i dati prescrittivi - Suggerisce la letteratura - Garantisce il trasferimento da altre esperienze analoghe Esperto della banca dati - Offre il supporto tecnico per l'acquisizione e l'elaborazione dei dati Tutor - medico di base Tutor - medico di base Tutor - medico di base Esperto di patologia - Differente per patologia - Effettua la supervisione del lavoro di preparazione dei PDT - E' garante della valenza scientifica di quanto elaborato - Presenta le ultime evidenze relative alla propria patogia - Commenta i dati prescrittivi relativi alla patologia per la quale interviene Tutor - medico di base ... Tutor - medico di base - Referente tecnico per i medici partecipanti, individuato dai colleghi di distretto - 1 Tutor ogni 15-20 MMG - Almeno 1 tutor per area geografica (distretto) - Partecipa alle riunioni del gruppo - Si occupa della stesura delle linee guida di una o più patologie - Testimonia della qualità del lavoro svolto e riferisce ogni informazione acquisita nell'ambito della sua partecipazione - E' responsabile della "qualità della partecipazione" dei suoi colleghi CONCLUSIONI Fornendo un continuo feedback ai medici in ambito educazionale è possibile incidere in maniera profonda e persistente sulle criticità emergenti sull’appropriatezza complessivamente intesa, non solo a fini economici Sono necessarie azioni sinergiche di sensibilizzazione da parte delle Aziende sanitarie, Assessorati regionali ed Associazioni di categoria (medici, farmacisti, industria farmaceutica) CONCLUSIONI L’appropriatezza non può essere un punto di arrivo ma un modo ordinario e normale di agire negli interessi del paziente, dell’amministrazione e dei medici stessi