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€2* In Italia in vendita abbinata obbligatoria con Biblioteca Multimediale – L'Economia per la Famiglia, fino ad esaurimento copie (Il Sole 24 Ore € 1,50 + L'Economia per la Famiglia € 0,50) Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art.1, c. 1, DCB Milano Martedì 19 Luglio 2016 PRIMA MAXI-ACQUISIZIONE DOPO BREXIT Chip, alla giapponese Softbank l’inglese Arm per 29 miliardi Stefano Carreru pagina 26 LA CONVENTION DI TRUMP Le sfide globali di un’America assediata di Mario Platero Q uesta convention repubblicana di Cleveland, questa grande celebrazione della democrazia americana non poteva aprirsi in modo peggiore: gli eventi delle ultime settimane, il fallito golpe in Turchia, l’attacco a Nizza, Brexit, le fortissime tensioni razziali, le esecuzioni di poliziotti a Dallas e a Baton Rouge, sono lo specchio di un Paese in stato d’assedio, di un Paese ferito, diviso, impaurito. Per questo oggi, la riflessione politica attorno a Cleveland non riguarda soltanto l’incoronazione di Donald Trump, un candidato anomalo arrivato dove è arrivato proprio per il senso di profondo disagio in cui vive l’America del 2016. O il futuro dei repubblicani e i percorsi per la grande riunificazione dopo primarie che hanno stremato sia la base che la leadership del partito. Sono certamente temi centrali, che seguiamo nel racconto di cronaca su quello che sta capitando in questa città dell’Ohio da dove parte la volata finale per la Casa Bianca del 2016. Ma oggi, con il pressing sull’America e per la coincidenza dei gravissimi eventi internazionali, la settimana repubblicana di Cleveland e quella democratica che seguirà a Filadelfia ci costringono a riflettere sulla solidità stessa di questa nazione. Sotto la superficie di una festa politica che avrà nonostante tutto successo, Washington si trova in stato d’assedio su tre fronti diversi: quello per la tenuta del suo ordine interno, per la credibilità del suo ruolo di leadership globale e, soprattutto, per la tenuta del suo modello economico. La “trilogia” non è causale, ciascuna delle sfide è allo stesso tempo figlia e madre delle altre. E oggi la più urgente riguarda la coesione morale del Paese e la tenuta dell’ordine interno. Abbiamo visto l’America scrivere una pagina di storia con l’elezione del primo presidente afroamericano per ritrovarci otto anni dopo con episodi di discriminazione razziale ed esecuzioni per strada, per vendetta, di poliziotti innocenti. Le parole di Barack Obama, il suo appello per la ragionevolezza e per il dialogo non bastano più. Continua u pagina 10 GERMANIA Un ragazzo afgano di 17 anni ha aggredito ieri sera con un’ascia i passeggeri di un treno nel sud della Germania: quattro i feriti, di cui tre gravi. L’assalitore ha tentato di fuggire ma è stato ucciso dalla polizia. di Luca De Biase S oftbank è una conglomerata che conosce la tecnologia e ha saputo mantenere un certo dinamismo nonostante le difficoltà storiche dell'economia giapponese. Ue e Usa avvisano Erdogan: Europa e ruolo Nato a rischio se diritti violati pIlfallitocolpodiStatoinTurchiaelacon- La lira turca recupera a sorpresa: +1,75% sul dollaro dopo il crollo iniziale seguente pesante repressione ordinata da Erdogan non spaventano le borse europee. Dopo una mattinata in rosso gli indici hanno girato in positivo sulla scia di Wall Street per chiudere con Milano a +0,08%, Londra a + 0,39% e le altre comunque piatte. Sale il dollaro. A Istanbul, invece la lira turca tiene ma la borsa perde il 7%. Intanto Ue e Usa avvisano Erdogan: Europa e ruolo Nato a rischio se diritti violati. Servizi e analisi u pagine 2-4 L’andamento della lira turca contro il dollaro 0,350 APERTURA 11 luglio 0,3459 LE ANALISI DEL SOLE IERI La valuta recupera parzialmente terreno dopo il fallito colpo di Stato 0,340 Uno Stato parallelo dopo il contro-golpe 0,335 0,3358 15 luglio La lira turca crolla per i timori sul golpe in corso di Alberto Negri u pagina 2 Dietro le quinte la sfida Usa-Russia Il rischio-Paese e la tutela degli imprenditori 0,330 di Vittorio Da Rold u pagina 4 di Ugo Tramballi u pagina 2 L’editore: «A me le deleghe» - Bonomi restituisce le azioni conferite all’Opa - L’attuale cda verso le dimissioni Rcs, Cairo può salire fino al 62% pSi spengono le luci sulla contesa per Fca, indagine in Usa sui dati delle vendite L’azienda: noi corretti, piena collaborazione La caccia di Borsellino alla «Cosa Unica» di Roberto Galullo servati” e degli “invisibili” che facevano parte del “consorzio” tra le mafie nazionali e dei suoi raccordi con quelle internazionali. Stava, in altre parole, correndo contro il tempo per raccogliere il testimone di Giovanni Falcone, pur sapendo che, come lui, avrebbe trovato di fronte Q uell’agenda rossa doveva sparire ad ogni costo perché, da poche settimane, tra mille e puntigliose annotazioni, Paolo Borsellino stava scrivendo anche circostanze, luoghi e alcuni nomi dei “ri- FTSE Mib A 0,08 variaz. % 0,09 -29,47 var. % ann. 2,47 L Dow Jones I. 18533,05 L variaz. % var. % ann. hiusura sulla parità per Piazza Affari. L'indice Ftse ha segnato un +0,08%, l’All Share +0,33% al termine di una giornata attesa con apprensione a causa delle nuove tensioni geopolitiche legate al fallito golpe in Turchia e all'attentato di Nizza della scorsa settimana. La Borsa di Istanbul ha chiuso a -7,1%. Pocomossiiprincipalilistinieuropei:nonostanteilclima di incertezza i mercati hanno reagito senza scossoni. BORSA ITALIANA Var% 18.07 15.07 Var% in.an. FTSE It. All Share (31.12.02=23356,22) 18365,66 18334,86 0,17 -20,96 FTSE MIB (31.12.97=24401,54) 16762,73 16748,59 0,08 -21,74 FTSE It. Mid Cap (31.12.02=20146,67) 29628,30 29419,28 0,71 -15,04 FTSE It. Star (28.12.01=10000) 0,77 24034,08 23851,32 -7,89 Mediobanca (2.1.06=100) 49,01 48,92 0,18 -22,87 Comit Globale (1972=100) 987,79 985,97 0,18 -18,88 Servizio u pagina 11 Per Mps avanza la soluzione di mercato Il doppio “cantiere” per mettere in sicurezza Mps avanza. Da una parte prosegue l’analisi del portafoglio di 10 miliardi di Npl netti da parte di Atlante. Dall’altra si lavora alla cordata di banche d’affari che garantirà l’oramai scontato aumento di capitale. Una doppia manovra che dovrebbe prendere forma senza il supporto pubblico. Luca Daviupagina 7 con l’analisi di Morya Longo Bundesbank: affidare all’Esm il coordinamento dei salvataggi Alessandro Merliu pagina 6 Convegno Cisl. Furlan presenta le proposte di politica industriale Calenda: per il salario di produttività ulteriori defiscalizzazioni Boccia: aumentare le imprese che fanno contrattazione aziendale pUlteriori defiscalizzazioni sul salario di produttività. L’apertura èdelministroCalenda,intervenuto al convegno Cisl sull’industria. Il presidente di Confindustria, Boccia: aumentare le imprese che fanno contrattazione aziendale. Picchio, Pogliottiu pagina 9 FOCUS. PREMI DI PRODUTTIVITÀ E WELFARE AZIENDALE Finora 13.543 intese aziende-sindacati Giorgio Pogliottiu pagina 9 PANORAMA Strage di Nizza, la rete porta in Puglia Identificata la prima vittima italiana Contestazioni contro il governo francese a Nizza alla commemorazione delle vittime dell’attentato del 14 luglio. Il premier Valls: «Siamo in guerra, la Francia non si divida». La Farnesina: tra le vittime identificato un italiano. Dalle indagini sul killer emerge una pista italiana: l’Antiterrorismo indaga su un tunisino in passato residente in Puglia.u pagina 11 Amianto, De Benedetti condannato in primo grado IltribunalediIvreahacondannatoin1°gradoCarloDeBenedettieilfratello Franco a 5 anni e due mesi ciascuno per le morti da amianto di 13 operai Olivetti.L’ingegnere:reatichenonhocommesso,ricorrerò.Corrado Passera condannato a un anno e 11 mesi, Roberto Colaninno assolto. u pagina 14 Legge elettorale, minoranza Pd per Mattarellum corretto Continua la “saga” della legge elettorale: la minoranza Pd oggi proporrà un Mattarellum corretto con premio fisso alla lista o alla coalizione che arriva prima sul territorio nazionale. Governo freddo ma «il Parlamento è sovrano». Forza Italia si sfila. u pagina 12 Hotels & Spa Carinzia ffffS Wellness Hotel Schladming ffffS Wellness Andrea Malanu pagina 26 A 24 ANNI DALLA STRAGE DI VIA D’AMELIO Mercati FOCUS BANCHE INCHIESTA DI SEC E FBI Rcs. Cairo rinuncia all’ok unanime delle banche creditrici al passaggio del controllo, e la cordata Bonomi rende i titoli consegnati in Opa. Da venerdì chi vorrà potrà girare le azioni dall’Opa Bonomi e Cairo - ch ha annunciato di volere per sè le deleghe potrà salire fino a un massimo del 62% nel capitale di Rcs. L’attuale cda verso le dimissioni. Antonella Olivieri u pagine 23-25 Indici Generali i fascicolI a 0,50 euro oltre il quotidiano L’analisi u pagine 23-26 C Afgano attacca con un’ascia su un treno: quattro feriti L’Economia per la famiglia: settori del futuro e globalizzazione Scommessa coraggiosa Borse e dollaro in rialzo: scende il rischio-Turchia 16762,73 OGGI E DOMANI CON IL SOLE INTERNET DELLE COSE Nella prima seduta post-golpe la lira turca tiene ma Istanbul perde il 7%: Wall Street sale con Londra e Piazza Affari Anno 152˚ Numero 197 Xetra Dax 10063,13 -0,04 -13,79 B variaz. % var. % ann. Nikkei 225 16497,85 0,68 -19,91 L variaz. % var. % ann. FTSE 100 6695,42 0,39 -1,18 L variaz. % var. % ann. un ostacolo insormontabile: gli apparati deviati dello Stato. In coincidenza con l’anniversario della strage di via D’Amelio, dove 24 anni fa persero la vita il giudice e cinque agenti di scorta, si apre un filone delicatissimo. ¤/$ -0,67 1,51 Brent dtd B 1,1053 45,29 B Oro Fixing 1334,70 -1,22 variaz. % 0,58 -19,74 var. % ann. 17,82 variaz. % var. % ann. L var. % ann. QUANTITATIVI TRATTATI ¤ INDICI 18.07 Azioni: numero 851.722.640 Azioni: valore 1.855.741.961 Titoli di Stato 578.075.435 Obbligazioni 33.711.393 Paese/Indice BORSE EUROPEE D.J. EuroStoxx Amsterdam Am. Exc. Bruxelles Bel 20 Francoforte Dax Helsinki Omxh Gen Lisbona Psi 20 Londra Ftse 100 Madrid Ibex 35 Parigi Cac 40 Vienna Atx Index Zurigo Swiss Mkt 315,89 448,32 3412,47 10063,13 8240,14 4575,89 6695,42 8524,40 4357,74 2220,01 8161,60 ALTRE BORSE New York DJ Ind. New York S&P 500 New York Nasdaq C. Tokyo Nikkei 225# Hong Kong Hang S. San Paolo Brsp Bov. Shanghai Comp. Sydney All Ordin. Singapore Straits T. Toronto 300 Comp. 18533,05 0,09 2166,89 0,24 5055,78 0,52 16497,85 0,68 21803,18 0,66 56375,75 1,43 3043,91 -0,34 5538,90 0,52 2928,76 0,12 14532,40 0,35 A2A Atlantia Azimut H. B. Popolare B.P. E.Romagna B.P. Milano Banca Mediolanum Buzzi Unicem Campari CNH Industrial Enel Eni Exor FCA-Fiat Chrysler 1,204 22,240 15,220 2,410 3,424 0,433 6,340 17,260 8,815 6,205 3,996 14,560 34,010 6,200 -0,50 -1,11 2,91 1,52 0,59 0,05 — 1,17 1,61 -0,96 0,10 -1,09 1,16 1,97 FTSE ITALIA ALL SHARE +0,17 Base 31/12/02=23.356,22 18620 18480 18340 18200 apertura chiusura Titolo Ferrari FinecoBank Generali Intesa Sanpaolo Italcementi Leonardo-Finmecc. Luxottica Mediaset Mediobanca Moncler Monte Paschi Si Poste Italiane Prysmian Recordati S. Ferragamo Saipem Snam STMicroelectr. Telecom Italia Tenaris Terna UBI Banca Unicredit Unipol UnipolSai Yoox Net-A-Porter Pr.Rif.¤ Var.% 38,330 5,640 11,350 1,935 10,590 9,745 44,370 3,290 5,935 14,420 0,334 6,230 20,250 27,680 18,940 0,421 5,170 5,520 0,694 12,710 4,818 2,800 2,220 2,476 1,494 24,020 -0,08 0,80 0,53 0,21 — 0,57 -1,42 -0,06 1,71 -0,07 -1,82 0,08 0,40 -0,50 0,37 1,84 -0,86 2,13 3,20 -1,63 0,58 0,36 1,83 1,14 1,91 -0,87 15.07 893.348.438 2.077.729.979 483.506.735 35.026.706 FUTURES 18.07 Var FTSE MIB set 2016 16729 — Eurex Bund 10a(set 16) 166,36 0,30 I CAMBI DELL’EURO (rilev. BCE) Valuta 18.07 Dollaro Usa 1,1053 Yen giapponese 116,8200 Sterlina inglese 0,8337 Franco svizzero 1,0869 Renminbi cinese 7,4089 Dollaro canadese 1,4315 Corona svedese 9,4679 Dollaro austral. 1,4557 Diff. -0,0075 -0,8100 0,0010 -0,0030 -0,0266 -0,0002 0,0123 0,0019 MATERIE PRIME Prezzi uff. a Londra ($/t) Alluminio Caffè rob 18.07 Var.% 1645,0 -0,60 1805,0 -0,30 Club Funimation Katschberg ffff Family variaz. % Titolo Var.% Hotel Cristallo ffff Family Continua u pagina 20 PRINCIPALI TITOLI - Componenti dell’indice FTSE MIB Pr.Rif.¤ , e t a t Es ! a i r t s Au Hotel Sonnenalpe ffff Family 18.07 Var.% -0,04 0,18 0,05 -0,04 -0,03 0,31 0,39 -0,08 -0,34 0,04 0,07 INDICE CAMBI (22 valute) Indice Sole-24Ore 106,28 -0,14 # Borsa chiusa SPECIALE AGOSTO IN WELLNESS E FAMILY HOTEL Estate nel fresco delle montagne austriache, tra boschi e colline, percorsi di trekking e bici, parchi avventura, baite e laghi. Per le famiglie l‘Hotel Sonnenalpe, l‘Hotel Cristallo e il Club Funimation Katschberg offrono Falky Land con assistenza per i bimbi e uno splendido reparto AcquapuraSpa per i genitori; per tutti gli amanti del benessere l‘Hotel & Spa Carinzia, l‘Hotel Schladming offrono ambienti da favola e di design, idromassaggi e piscine, centro benessere e tramonti mozzafiato. 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Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 2 La crisi in Turchia LA RISPOSTA AL COLPO DI STATO L’Europa si allontana Angela Merkel ha ricordato al «Sultano» che i negoziati per l’adesione sono in pericolo L’accordo sui migranti La deriva autoritaria turca renderebbe impossibile la liberalizzazione dei visti «Ankara rischia sulla Nato e sulla Ue» L’avvertimento da Bruxelles: «Pena di morte incompatibile con i principi dell’Unione» Beda Romano BRUXELLES. Dal nostro corrispondente pÈ con visibile preoccupa- zione che l’Unione, la Nato e gli Stati Uniti hanno ieri condannato in coro il fallito colpo di Stato in Turchia, ma soprattutto esortato il governo turco a rispettare i principi democratici. La presa di posizione denota tra le altre cose paure crescenti per la stabilità di un Paese cruciale per gli equilibri del Medio Oriente. In particolare per l’Europa, la situazione turca crea nuove incertezze sul futuro dell’accordo firmato con Ankara per meglio gestire gli arrivi di migranti da Est. «L’Unione condanna fermamente il tentato colpo di Stato in Turchia e ribadisce il suo pieno sostegno alle istituzioni legittime del Paese», si legge in una dichiarazione dei ministri degli Esteri europei riuniti qui a Bru- L’IRA DI WASHINGTON In merito alla richiesta di estradizione dell’ex imam Gulen, Kerry ha invitato il governo turco a presentare «prove, non accuse» xelles, mentre il Paese continua a essere segnato da tensioni. Al tempo stesso, i Ventotto hanno chiesto alle autorità «moderazione» nell’uso della forza da parte della polizia. L’Unione ha anche esortato la Turchia a rispettare «l’ordine costituzionale» e «lo stato di diritto». Lo sguardo corre ai 3.000 magistrati rimossi dall’incarico fin da sabato e alle violente epurazioni delle ultime ore. «Le notizie provenienti dalla Turchia danno il senso della gravità della situazione, anche alla luce della stabilità del Paese», ha avvertito in un punto stampa l’Alto Rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza Federica Mogherini. Con l’occasione, i Ventotto hanno voluto ricordare al Paese che il ritorno della pena di morte precluderebbe la partecipazione del Paese all’Unione. PRIMO CONSIGLIO ESTERI A Bruxelles il debutto «diplomatico» di Boris Johnson Fortunatamente Boris Johnson non è superstizioso: al suo primo viaggio come ministro degli Esteri, diretto a Bruxelles, il suo aereo ha avuto «problemi tecnici» e ha dovuto fare un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Luton (di Nicol Degli Innocenti). www.ilsole24ore.com La cancelliera tedesca Angela Merkel ha ribadito lo stesso principio in una conversazione telefonica con il presidente Recep Tayyip Erdogan. Dal canto suo, preoccupato anch’egli dalla stabilità della regione, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha avvertito Ankara come sia «essenziale» che la Turchia, Paese membro dell’organizzazione militare, rispetti «la democrazia, e le sue istituzioni, l’ordine costituzionale, lo stato di diritto e le libertà fondamentali». Qui a Bruxelles, dopo un incontro con i Ventotto, il segretario di Stato John Kerry ha affermato: «La Nato ha requisiti in termini di rispetto della democrazia; la Nato valuterà molto attentamente ciò che sta accadendo». Gli Stati Uniti «sono a fianco del potere eletto, ma voglio anche fermamente esortare quest’ultimo a mantenere l’ordine e la stabilità, rispettando le istituzioni democratiche e lo stato di diritto (…) I responsabili del golpe devono essere giudicati, ma nel rispetto della legge». Interpellato sulle accuse turche contro Fethullah Gülen, Kerry ha spiegato che «gli Stati Uniti non hanno ricevuto alcuna richiesta formale di estradizione» da parte di Ankara. L’uomo è accusato dalla Turchia di avere organizzato il tentato colpo di Stato di venerdì sera. Il segretario di Stato ha esortato il governo turco a presentare «prove, non accuse». Ha poi assicurato: «Non stiamo facendo nulla per bloccare» un’eventuale estradizione, ma questa deve avvenire «secondo le regole». «Siamo stati molto chiari nel condannare il tentativo di golpe - ha spiegato dal canto suo il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni - e al tempo stesso siamo molto chiari nel dire che la reazione al golpe militare non può essere di vendetta ma deve tenere conto dello stato di diritto». L’Europa è alla ricerca di un delicato equilibrio tra la condanna del golpe e il sostegno al potere democratico ma sempre più autoritario del presidente Erdogan, in un contesto nel quale ormai in pericolo è la stabilità stessa del Paese. Per l’Europa, il rapporto con la Turchia è infatti fonte di crescenti dilemmi. Il Paese è un partner decisivo nella gestione degli arrivi di migranti da Est. In cambio dell’aiuto, l’Unione ha promesso la liberalizzazione dei visti, purché la Turchia rispetti alcuni criteri, tra cui quelli relativi alla lotta al terrorismo. Il rischio è che la deriva autoritaria renda impossibile per i Ventotto la liberalizzazione dei visti e che quindi l’intesa stessa con Ankara venga disapplicata, provocando un nuovo aumento dei flussi migratori. © RIPRODUZIONE RISERVATA ANSA L’ANALISI Alberto Negri assegnazione di 20 milioni di “Yesil Kard”, le carte verdi per avere accesso alla sanità gratuita. Lavoratori e strati bassi della popolazione non sono protetti dalla leggi ma dallo stesso Erdogan e dall’Akp che per il momento ha ancora buon gioco nello sfruttare le pulsioni di un elettorato che nelle sue derive populiste e talvolta irrazionali si avvicina all’Occidente europeo di oggi. E per allevare un docile bacino elettorale ha cominciato a dare la cittadinanza a tre milioni di profughi siriani, giusto per complicare ancora un po’ la già ribollente demografia turca. La tempesta perfetta di venerdì ha fatto avanzare l’ipotesi dell’”autogolpe”: in realtà questo è stato un putsch quasi suicida animato non soltanto dai gulenisti ma anche da frange di kemalisti che inseriti nella lista nera degli epurati sapevano di non avere altra scelta. È fallito non perché “finto” ma in quanto non ha ottenuto alcun sostegno politico riproponendo un modello di colpo di stato superato dalla storia. I punti oscuri sono due. Nella base aerea di Incirlik, dove partono i raid Nato sul Califfato, sono di stanza due squadroni americani con armi nucleari tattiche: da qui è decollato l’aereo cisterna che riforniva in volo gli F-16 dei ribelli. Cosa sapevano gli Stati Uniti del golpe e come mai i due caccia che hanno affiancato l’aereo di Erdogan in fuga da Marmaris non l’hanno abbattuto? Interrogativi che per il momento non avranno risposta. Dietro ai soliti sospetti ci sono evidenti e solide realtà. La rottura con l’Occidente sugli interessi strategici della Turchia di Erdogan, che puntava a diventare il leader del mondo musulmano, la caduta di Morsi in Egitto, quella mancata di Assad, perseguita facendo affluire migliaia di jihadisti in Siria, l’incubo strategico di un possibile stato curdo ai confini, la guerra nell’Anatolia del SudEst contro il Pkk e anche contro i civili, una spaventosa raffica di attentati in casa con il terrorismo locale del Pkk e quello importato dal Medio Oriente. Il bilancio delle vittime turche e curde nell’ultimo anno è quello di centinaia di vittime in conflitti su più fronti, dentro e fuori. Questa è la grande responsabilità che Erdogan cerca di occultare: ha trascinato il Paese in guerra, polarizzato la società e ora rischia di giocarsi gli alleati storici mentre gli altri partner, da Putin a Israele, lo guardano con strumentale diffidenza. Dall’anatomia di questo golpe emerge soltanto una certezza. Un’altra Turchia sta per sorgere, con un Erdogan in apparenza più forte, deciso a blindare il potere della sua cerchia e una democrazia in liquidazione: non sono buone notizie per noi e un Medio Oriente in disgregazione. Dal contro-golpe nasce uno Stato parallelo a quello di diritto I Resa dei conti. In un’immagine pubblicata su Twitter, la palestra/prigione in cui sono stati rinchiusi i soldati golpisti La reazione del presidente. «Purghe» contro i golpisti, espatrio vietato e ferie cancellate ai dipendenti pubblici Stretta di Erdogan: soldati e agenti in arresto, epurati giudici e statali Alberto Negri ISTANBUL. Dal nostro inviato pPer un momento tornano alla memoria i ricordi del colpo di stato del settembre 1980 del generale Kenan Evren. Allora gli oppositori penzolavano dai patiboli. «Se non impiccate quelli che lo meritano si propagheranno come un virus», disse il generale, le stesse parole che ha usato Erdogan per definire i gulenisti, un virus. L’immagine di dozzine di soldati legati, a torso nudo e sdraiati, stipati come sardine, ammassati in una palestra in cui è stato allestito un tribunale a Bakirkoy, non è quella che si vorrebbe vedere in un Paese che aspirava all’Europa. Non scorre il sangue come nei linciaggi per strada ma è cruda perché è quella di una Turchia tornata tristemente indietro nel tempo. Assassinii politici compresi: il vice sindaco del distretto Sisli di Istanbul è stato ucciso ieri da una coppia di assalitori che gli hanno sparato alla testa. L’aggressore è entrato nell’ufficio di Cemil Candas quando sono stati uditi degli spari. A governare il distretto è il Partito popolare repubblicano Chp, all’opposizione. La tensione non si allenta mentre si susseguono le notizie di migliaia di arresti, la più colossale epurazione nella storia della Turchia recente. Le purghe hanno colpito le forze armate, almeno 3mila i soldati senza stellette, e anche la polizia. Sono 7.850 gli agenti costretti a riconsegnare arma d’ordinanza e distintivo per poi essere esonerati dal servizio. I dipendenti del ministero dell’Interno sollevati dai loro incarichi in totale sono quasi 9 mila di cui 7.850 poliziotti, 614 gendarmi, 30 RITORNO AL PASSATO? Il capo dello Stato, intervistato dalla Cnn, non ha escluso il ripristino della pena di morte se il Parlamento dovesse decidere in tal senso prefetti e 47 governatori di distretti provinciali. In manette sono finiti anche 103 tra generali e ammiragli (un terzo del totale). Poi c’è il personale legato alla magistratura: il 36% dei giudici e dei procuratori è stato eliminato e infine circa 1.500 dipendenti del ministero della Finanze sono stati sollevati dai loro incarichi per presunti legami con il religioso Fethullah Gulen, predicatore islamico moderato passato da al- leato di Erdogan a suo acerrimo oppositore, esiliato negli Usa, al quale il presidente turco ha subito addossato la regia occulta del tentato golpe. Le autorità turche hanno inoltre vietato l’espatrio ai dipendenti pubblici, provvedimento che riguarda quasi il 5% della popolazione turca, e cancellato le ferie annuali. Proviamo ad analizzare gli eventi con Yavuz Baydar, giornalista eccellente e sopravvissuto alle purghe erdoganiane: «Non c’è dubbio che il golpe di venerdì ha riproposto un modello di presa del potere fuori dalla storia ma non è corretto affermare che si è trattato di autogolpe orchestrato da Erdogan. Da mesi arrivavano segnali di insofferenza: i militari erano stanchi della drammatica situazione sul confine siriano, poi era arrivata la sentenza della Cassazione che riabilitava gli ufficiali finiti sotto processo per Ergenekon (presunta organizzazione clandestina kemalista). Credo che il colpo di stato sia stato preparato a lungo ma male organizzato: è probabile che la decisione di entrare in azione sia stata accelerata da elementi delle forze armate che sapevano di essere già nella lista nera degli epurati». Uno di questi, che sicuramen- te sarebbe saltato alla prossima riunione dell’Alto consiglio militare, è il capo dell’Aviazione, Akin Ozturk, che ha confessato di essere la mente del golpe. Il colpo di stato, cui hanno aderito non solo gulenisti ma anche kemalisti, non ha avuto l’appoggio di gran parte delle Forze Armate che però sono restate a guardare senza intervenire e infatti nelle strade i ribelli sono stati fermati dalla polizia, non dai militari. Non solo. Anche i poliziotti sono rimasti senza ordini, con plotoni di giovani leve impaurite. Il comandante della base Nato di Istanbul, come quello di Incirlik, è stato arrestato mentre il suo vice ucciso da un proiettile sul ponte del Bosforo. Quando cadono anche i generali è difficile immaginare che il colpo di stato sia stata una messa in scena. E non lo è certamente per quei soldati a torso nudo che rischiano assai se il Parlamento introdurrà di nuovo la pena di morte, cancellata un decennio fa per compiacere le richieste dell’Unione europea. Ancora ieri, in un’intervista alla Cnn, Erdogan ha sottolineato che il popolo la invoca e ha detto di non poterla escludere se il Parlamento dovesse decidere in tal senso. © RIPRODUZIONE RISERVATA l contro-golpe di Erdogan è un imbarazzante paradosso: dal fantasma di una dittatura militare si è passati a una dittatura elettorale della maggioranza, con un regolamento di conti così profondo ed esteso che cambia il volto e la posizione internazionale dello stato turco aprendo una crisi senza precedenti con Usa, Unione europea e Nato. I presupposti c’erano già esaminando l’anatomia del golpe da cui sta nascendo in queste ore lo Stato “parallelo” di Erdogan - parallelo alla democrazia autentica - dove potrebbe tornare la pena di morte, abolita nel 2004 quando serviva l’appoggio dell’Europa per far fuori i militari kemalisti, guardiani della repubblica secolarista ereditata da Ataturk. C’è una strategia da purga staliniana in queste migliaia di arresti. Si procede a cerchi concentrici: il primo cerchio ha riguardato militari e poliziotti. Il secondo ha colpito la magistratura e i governatori. Un terzo dei giudici di questo Paese è stato rimosso: è un concetto di giustizia che prevede non la fedeltà al codice ma al capo. Il terzo cerchio investe università, istituti culturali, intellettuali e giornalisti che non si sono piegati nelle precedenti repressioni. È evidente che Erdogan sta frantumando lo stato di diritto, una tendenza autoritaria già emersa con chiarezza ma contro la quale ben poco hanno fatto gli Usa e l’Europa, assecondando la Turchia per firmare accordi di comodo come quello sui migranti. Ma sta anche rischiando molto: tagliando le gambe ai militari si farà ancora più nemici che condivideranno l’idea che deve essere rovesciato mentre le lotte interne alle strutture di sicurezza potrebbero rendere la Turchia più vulnerabile agli attacchi terroristici. Erdogan ha accusato il suo ex alleato Fetullah Gulen, in esilio negli Usa, di avere costituito uno Stato parallelo infiltrando tutti i gangli dell’amministrazione e ne reclama l’estradizione agli Stati Uniti. Ma lo stesso presidente con la reazione al fallito colpo di stato di venerdì scorso sta trasformando la Turchia in uno Stato-Erdogan. Questo nuovo sistema fonda i suoi consensi non su un boom economico, sgonfiato da tempo, ma sul “Welfare state all’Erdogan”: distribuzione di alloggi popolari, pasta e carbone in Anatolia, © RIPRODUZIONE RISERVATA Le conseguenze geopolitiche. La Nato, che una settimana fa aveva deciso di rafforzarsi ai confini russi, rischia di indebolirsi sul fianco sud-orientale, dove Ankara assume posizioni anti-americane Dietro le quinte del golpe la sfida Usa-Russia di Ugo Tramballi L a sera del 19 agosto la “Banda degli otto” diceva di avere il potere in pugno, ma per le strade di Mosca non sembrava fosse in corso da due giorni un colpo di stato. La gente circondava i pochi carri armati agli incroci e discuteva con i soldati. Nessuno stava rispettando il coprifuoco. I golpisti avevano isolato Gorbaciov nella dacia di Soros, in Crimea. Ma alla Casa Bianca di Mosca dove si era barricato, Boris Eltsin lanciava proclami alla stampa russa, ebbra di glasnost, e a quella di tutto il mondo. Alla conferenza stampa, convocata per annunciare il ritorno al vecchio comunismo, il portavoce degli otto golpisti si presentò ubriaco. Ma almeno quell’improbabile colpo di stato durò quasi cinque giorni, dal 17 agosto quando arrestarono Gorbaciov, al 22, quando lo liberarono. L’evanescente golpe turco, molto più breve e più sanguinoso di quello sovietico, sembra il prodotto di un dilettantismo sconfortante. Interrogando alcuni esperti della materia, domenica il New York Times elencava il manuale del golpe tecnicamente perfetto che i militari turchi hanno ignorato. Una presa di potere così male organizzata e velleitaria da suscitare più di un sospetto e da esaltare i teorici del complotto. Perché come quello di Mosca che fu la pietra tombale dell’Unione Sovietica, anche il putsch di Istanbul/Ankara è gravido d’importanti cambiamenti. Prima della sera di venerdì la visione geopolitica delle cose sembrava positiva. Il segretario di Stato John Kerry aveva appena incontrato a Mosca Vladimir Putin e Serghej Lavrov, il suo ministro degli Esteri: segno di un dialogo intenso per arrivare a obiettivi comuni in Siria e forse altrove. In Turchia Erdogan aveva rafforzato il controllo sul suo governo, mandando via ministri e arruolandone altri, più fedeli. Poco dopo aveva ripristinato le relazioni con Israele e con la Russia, partner militari ed economici strategici per la Turchia. Poi il golpe: le grida anti-americane di Erdogan, l’imbarazzo di Washington, il pacato silenzio di Mosca. Perché è anche chiaro che in questa rappresentazione la scena appartiene al presidente turco ma dietro le quinte i protagonisti, i vincenti o i perdenti sono gli Stati Uniti e la Russia. In questo golpe alla ricerca di un au- tore, quanto meno di un istigatore, il primo sospettato in ordine casuale è Vladimir Putin. Una settimana fa al vertice di Varsavia, la Nato aveva deciso di mettere più uomini e più armi ai confini russi. Oggi, dopo un colpo volutamente fallimentare, la seconda forza armata dell’Alleanza, garante del suo fianco Sud-orientale, diventa anti-americana, circonda e fa chiudere per qualche ora la più importante base Nato della regione, accusa Washington di golpismo. Qualsiasi cosa accadrà, è difficile che in Medio Oriente la Turchia sunnita, governata dai Fratelli musulmani, passi dalla parte dell’Iran, di Bashar Assad e, per conseguenza, dei russi. Ma una Turchia antiamericana, contraria ad assecondare la prova di forza della Nato in Polonia e repubbliche baltiche, indebolisce l’Alleanza di fronte alla questione ucraina ancora aperta. È circa mezzo secolo che la Cia commette errori imbarazzanti. Che non sapesse nulla di un golpe che stava maturando nei gangli di potere dell’alleato strategicamente più importante della regione, è un indizio di colpa o di mediocrità. La tardiva reazione a un golpe in un Paese tecnicamente democratico, dimostra quanto poco Washington e l’Europa stimino Erdogan. È chiaro - ora anche più di prima - che il modello politico al quale aspira il presidente turco sia una versione islamica di Vladimir Putin. Gli Stati Uniti potrebbero avere istigato (più che organizzato) il golpe per questo e per impedire il riavvicinamento strategico fra Ankara e Mosca. L’arresto di migliaia di persone in corso in Turchia non è un ripristino della legalità ma l’esecuzione di una lista di proscrizione preparata da tempo. È come se la struttura di potere di Erdogan aspettasse il momento opportuno: aiutati che Dio ti aiuta. Il golpe, soprattutto un golpe così fallimentare, è una fortuna per il presidente: potrà disfarsi di tutti gli oppositori, imporre la sua politica regionale, quella con i curdi amici degli americani, con l’Isis, la Russia e l’Iran, senza dover rendere conto. La quarta e ultima variante è che il colpo di stato sia un semplice episodio accidentale nel percorso tormentato della vicenda euro-mediorientale. Come l’attentato di Gavrilo Princip all’erede al trono austriaco, a Sarajevo: l’evento imprevedibile che fa precipitare degli eventi. È estremamente probabile che anche dopo il golpe turco nulla resterà come prima. © RIPRODUZIONE RISERVATA Un alleato strategico ROMANIA RUSSIA Mar Nero BULGARIA GEORGIA Ankara TURCHIA GRECIA Incirlik Base Nato Mar Mediterraneo L’importanza della base di Incirlik Il ruolo strategico della Turchia nell’ambito della Nato è ben esemplificato dalla base aerea di Incirlik, operativa da più di 60 anni. Già dai primi anni della sua costruzione la base si rivelò fondamentale, non solo per CIPRO SIRIA IRAQ LIBANO contrastare le minacce del blocco sovietico, ma anche per gli interventi in Medio Oriente. Da qui oggi partono i raid contro l’Isis della coalizione internazionale a guida americana. Domenica il capo della base è stato arrestato con l’accusa di aver collaborato al tentato golpe. Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 3 La crisi in Turchia Materie prime Traffico regolare delle petroliere sul Bosforo, nessun rincaro per i prezzi del greggio LA REAZIONE DEI MERCATI Azioni Per l’indice Istanbul 100 peggior ribasso giornaliero degli ultimi tre anni Le Borse «tengono» dopo lo shock turco Listini europei poco mossi: Piazza Affari +0,08% - Crolla Istanbul (-7,08%), recupera la lira Andrea Franceschi pIl fallito colpo di Stato in Turchia e la conseguente pesante repressione ordinata dal presidente Erdogan hanno assestato l’ennesimo colpo al precario equilibrio geopolitico mediorientale. I mercati europei hanno tuttavia reagito con un’alzata di spalle ai drammatici eventi del weekend. Le piazze azionarie del Vecchio Continente hanno mostrato di assorbire bene il colpo. Dopo una mattinata in rosso gli indici hanno girato in positivo sulla scia di Wall Street per chiudere gli scambi contrastati con Milano poco sopra la parità (+0,08%), Londra in rialzo BOND SOTTO TIRO Balzo dei rendimenti dei titoli di Stato turchi. Impennata dei prezzi dei derivati antidefault di Ankara. Fitch: shock negativi per il rating dello 0,39% e le piazze di Francoforte e Parigi in calo rispettivamente dello 0,08% e dello 0,34 per cento. Altro discorso per tutte le asset class locali: la Borsa di Istanbul, i titoli di Stato turchi e la lira. Sebbene la valuta locale ieri abbia rifiatato dopo il tracollo di venerdì (-4,6%) il cambio con il dollaro resta ancora sotto di circa il 2,5% rispetto ai livelli pre-golpe ed è sui minimi da fine giugno. Per arginare il crollo della valuta domenica la Banca centrale turca ha deciso che avrebbe garantito liquidità illimitata al settore bancario e che avrebbe rimosso i li- LA PAROLA CHIAVE Credit default swap 7I credit default swap (Cds) sono strumenti finanziari derivati del credito che funzionano come polizze assicurative per chi vuole proteggersi dal rischio di insolvenza di un'emittente di titoli obbligazionari. Pagando un premio (misurato in centesimi di punto percentuale dell'importo che si vuole assicurare), qualunque investitore può comprare una polizza contro il default di qualunque emittente: azienda, banca o Stato. Chi gli vende la polizza (e incassa il premio) deve rimborsargli l'intero capitale investito nel caso in cui il default si verificasse, restituendo il valore nominale dei titoli obbligazionari coperti con i crediti default swap. miti all’utilizzo dei depositi in valuta estera utilizzati come collaterale (cioè garanzia) per ottenere prestiti. Il mercato valutario era l’unico che poteva registrare una reazione agli eventi di venerdì scorso perché l’unico aperto in quelle ore. Le reazione su azioni e i titoli di Stato, le cui contrattazioni erano chiuse venerdì, si è vista ieri. La piazza di Istanbul è arrivata a perdere fino all’8,9% per chiudere gli scambi in calo del 7,08 per cento. L’indice Istanbul 100 ha registrato la sua peggior performance giornaliera degli ultimi tre anni azzerando in un sol giorno il rally messo a segno da fine giugno in scia alle altre piazze emergenti. Forti vendite si sono poi viste sui titoli di Stato i cui rendimenti (il cui andamento è inversamente proporzionale ai prezzi) hanno registrato un’impennata. Sulla scadenza a cinque, sette e dieci anni l’incremento è stato di oltre 50 punti base. Il rendimento del titolo decennale in valuta locale, che venerdì scorso viaggiava intorno all’8,9%, ieri ha superato quota 9,5% sui massimi da fine giugno. Anche sul mercato dei derivati si è vista una certa tensione. Il prezzo dei credit default swap a 5 anni (polizze di assicurazione sul rischio insolvenza di Ankara) ieri è balzato di oltre il 10 per cento. Ieri diversi analisti hanno messo in luce i rischi che questa situazione estremamente tesa pongono per l’economia del Paese e per gli equilibri internazionali nell'area. La brutale repressione di questi giorni dimostra chiaramente le intenzioni di Erdogan di voler sfruttare il più possibile la situazione. Prima facendo piazza pulita degli oppositori nella magistratura, nelle forze armate e nei media. E in un secondo momento con elezioni anticipate che possano offrirgli la maggioranza necessaria per modificare la costituzione a suo favore. «Questi shock rischiano di danneggiare molto la percezione esterna sull’affidabilità creditizia del Paese» segnalano gli analisti di Fitch che il prossimo 19 di agosto dovranno rivedere il proprio rating sul Paese. Tra le classi di investimento sotto osservazione ieri c’era anche il petrolio vista l’importanza strategica della Turchia nelle rotte del commercio di greggio. Dopo una breve chiusura lo stretto del Bosforo, attraverso cui passa circa il 3% del greggio su nave, è stato riaperto e il passaggio delle petroliere è tornato alla normalità. Per questo non c’è stata alcun rincaro ieri per Brent e Wti i cui prezzi sono sono scesi attestandosi rispettivamente sotto quota 47 e 46 dollari al barile. © RIPRODUZIONE RISERVATA La giornata LE BORSE Variazioni % di ieri e da inizio anno Londra Europa Milano Zurigo Francoforte Madrid Parigi Istanbul Ftse 100 Eurostoxx Ftse Mib Swiss Mkt Dax Ibex 35 Cac 40 Bist 100 -0,04% -0,08% +0,39% +0,23% +0,08% +0,07% 0,00 -2,00 -0,34% -4,00 -6,00 -7,08% -8,00 DA INIZIO ANNO +7,26% DA INIZIO ANNO −7,41% DA INIZIO ANNO −21,74% DA INIZIO ANNO −7,44% DA INIZIO ANNO −6,33% DA INIZIO ANNO −10,69% L’ANDAMENTO DELLA LIRA TURCA Cambio con il dollaro DA INIZIO ANNO −6,02% DA INIZIO ANNO +7,29% 18 luglio La valuta recupera parzialmente terreno dopo il fallito colpo di Stato 0,350 0,3459 0,340 0,3358 0,335 0,330 15 luglio. La lira turca crolla per i timori sul golpe in corso 0,325 11/7 18/7 Reddito fisso. Il decennale tedesco scivola di nuovo a -0,01%, ma scendono anche i tassi di BTp e Bonos Il rendimento del Bund torna negativo Maximilian Cellino pAlla fine è durato soltanto una seduta il tentativo del Bund di riportare sopra lo zero almeno il rendimento a dieci anni. Dopo la pausa di venerdì i tassi dei titoli tedeschi sono tornati infatti negativi anche sulla scadenza decennale: un solo centesimo che, se pur del tutto simbolico, non può però certo essere legato alle nuove tensioni scatenate dalla crisi turca. Oltre ai Bund, ieri gli investitori hanno infatti acquistato moderatamente anche i titoli della «periferia» europea, prova ne sia che lo spread fra Italia e Germania, tanto per fare un esempio di un indicatore in passato utilizzato come barometro della tensione, si è mantenuto sostanzialmente invariato a 127 punti base. Se poi si nota che ieri non si sono visti acquisti sui Treasury (an- zi, il rendimento del titolo decennale statunitense è leggermente risalito all’1,60%), né sull’oro, sullo yen o sul franco svizzero, tradizionali beni rifugio di questi tempi, è altrettanto logico pensare che non vi sia stata la temuta fuga dal rischio (se non per le attività legate direttamente alla Turchia). Per quanto si parli di centesimi, l’inversione di rotta del tasso sul Bund dopo cinque sedute consecutive di rialzo (risalendo dai minimi di -0,19% dell’8 luglio ha inanellato la «peggiore» settimana OCCHI SULL’EUROTOWER Non c’è la «fuga dal rischio» dietro il movimento sui titoli, ma una generale revisione delle attese per la riunione Bce in programma giovedì prossimo dallo scorso dicembre) può avere la sua importanza. Parte di quel movimento era in effetti dovuto al parziale riassorbimento dello shock post Brexit (che aveva fatto sprofondare i rendimenti tedeschi su tutta la curva), parte però anche all’avvicinamento della riunione Bce, la prima post referendum britannico. Sotto questo aspetto, il fatto che oltre la metà dei titoli tedeschi con scadenze comprese fra i due e i trenta anni avesse rendimento inferiore a -0,40% e fosse quindi non più riacquistabile dall’Eurotower nell’ambito del Pspp (Public sector purchasing programme) aveva alimentato nelle scorse settimane indiscrezioni su possibili cambiamenti alle regole del piano per ovviare alla penuria di Bund. Gli ultimi report diffusi dagli analisti tendono però a ridimensionare le aspettative, almeno sull’appuntamento di dopodomani. Una possibile variazione dei criteri di eleggibilità dei titoli (al momento legati alle quote detenute dai singoli Paesi nel capitale Bce, e quindi «favorevoli» alla Germania) o un alleggerimento del vincolo che vieta di detenere più del 33% di una singola emissione, se non proprio un abbassamento del tasso sui depositi che segna il limite di riacquisto, sono misure forse necessarie nel caso a Francoforte si decidesse di estendere il piano oltre il marzo del 2017. Ma di questo, secondo la maggior parte degli economisti, si parlerà probabilmente nelle riunioni successive, quando si avrà anche un’idea più chiara delle conseguenze del voto britannico. L’ANALISI Walter Riolfi I record a Wall Street e i malanni sull’eurozona I l grande sconvolgimento della Brexit ha prodotto un nuovo record per Wall Street e il massimo da 15 mesi per il Footsie di Londra (che ora dista appena un 5% dal record). Ma l’indice delle povere borse d’eurozona è sotto dell’8,5% da inizio anno e non ha recuperato nemmeno quanto aveva perso dopo il referendum britannico. Calcolare quanto disti dal suo massimo storico sarebbe un ozioso esercizio, dal momento che occorre tornare indietro di oltre 16 anni. E ieri i nostri mercati azionari, in solitario disagio, hanno pure subìto il contraccolpo di uno sconquasso turco che nemmeno la borsa di Istanbul, calando del 7%, s’è sentita di drammatizzare. Se la malattia dell’eurozona è cronica e sotto gli occhi di tutti, l’esuberanza di Wall Street e, in particolare, la stranissima effervescenza di Londra si spiegano più con la disaffezione degli investitori internazionali verso l’area euro che per virtù intrinseche all’economia e agli utili aziendali dell’America e dell’Inghilterra. Il buon momento di Wall Street trova sì origine in una crescita economica attorno al 2,5% (cosa di cui solo i pessimisti per convenienza negavano qualche mese fa), ma soprattutto nello straordinario supporto monetario garantito dalla Fed per almeno altri cinque mesi. I rischi legati alla Brexit, come a inizio anno quelli enfatizzati sulla Cina, hanno fornito l’occasione per lasciare intatta una politica espansiva che non si giustificherebbe nè con l’andamento del pil, nè dall’occupazione e nemmeno 31/12/2015=100 Ftse 100 110,0 106,72 S&P 500 102,5 104,91 100 95,0 Euro Stoxx 91,03 87,5 80,0 © RIPRODUZIONE RISERVATA 2016 FEB MAR APR Presidente GA.FI. Cocktail-Meeting Mercoledì, 20 Luglio 2016 ore 18,00 La Terrazza Hotel Excelsior Via Partenope, 48 - Napoli Antimo Caputo Presidente Confidi Regione Campania Vice Presidente Unione Industriali Napoli Intervengono Francesco Guido Presidente ABI Campania Mario Mustilli Confidi: prospettive future © RIPRODUZIONE RISERVATA Il confronto Introduzione e saluti Rosario Caputo dai prezzi al consumo (2,3% quelli core misurati dal cpi). Ma che invece si spiega con l’imminenza delle elezioni presidenziali americane, perchè la droga monetaria oltre a sostenere l’economia spinge in alto la Borsa con quella sensazione di ricchezza che ne consegue: e, naturalmente, favorisce l’attuale partito della Casa bianca. Per questi motivi è molto probabile che l’S&P continui la sua strada fino a dopo le elezioni di novembre. L’imbarazzo delle grandi case d’investimento nel vedere nuovi record e livelli dell’indice superiori a quelli che 7 mesi fa si stimavano per fine 2016, è evidente nelle analisi di Goldman Sachs o di Morgan Stanley, dalle quali infatti già traspare lo sforzo degli analisti per giustificare il presente. Tra le più curiose motivazioni, spicca quella del confronto tra azioni e titoli di Stato: per la precisione, tra rendimento di un’azione (spread tra utili su prezzo e rendimento del Treasury decennale) e quello del Treasury stesso. Se la medesima metodologia si applicasse alla borsa tedesca e ai Bund, che rendono meno di zero, bisognerebbe comprare l’intero listino di Francoforte, di Amsterdam e forse anche di Parigi. Ma dalle borse d’eurozona sono fuggiti gli investitori e continuano a farlo spinti da argomentazioni valide (l’incertezza politica, utili societari in calo, effetto Brexit) e da motivazioni che, come per le banche ritenute quasi «tutte insolventi», rinnovano antichi pregiudizi. Che gli utili aziendali americani siano in calo per il 7° trimestre è cosa che invece si cerca di minimizzare. Nella generale euforia, non si fa caso che gli utili dell’intero 2016 saranno probabilmente in calo e ci si illude che quelli 2017 cresceranno a due cifre: come ci si era illusi lo scorso anno e quello precedente. A multipli di 18,5, Wall Street non sarebbe nemmeno tanto cara, se a sostenerla è la psicologia di chi pensa che all’America (e ai Paesi emergenti) non vi sia alternativa. Professore Ordinario di Finanza Aziendale Andrea Prete Presidente Unioncamere Campania Antonio Ricciardi Segretario Generale IPE Ingresso esclusivamente su invito Conclusioni Vincenzo De Luca www.garanziafidi.com Presidente Regione Campania MAG GIU LUG Ieri Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 4 La crisi in Turchia Le rassicurazioni di Ankara Il vicepremier Simsek: non è detto che si rispetti l’obiettivo di crescita al 4,5% IL QUADRO ECONOMICO Il debito estero È di 120 miliardi di dollari la somma che le banche turche devono a creditori stranieri Sull’economia turca allarme instabilità Investitori preoccupati dall’aggravarsi delle tensioni politiche - Hsbc: le riserve in valuta solo 30 miliardi Vittorio Da Rold pIl dopo-golpe sul Bosforo ve- de una borsa di Istanbul in caduta libera a - 7%, i Crediti default swap in rialzo e la banca d’affari Goldam Sachs che porta la previsione a tre mesi sul cambio liradollaro in rialzo a 3,10 «a causa di un elevato rischio politico con riflessi per l’economia». Non solo. Le banche turche hanno 120 miliardi di dollari di debiti nei confronti di istituti di credito stranieri e istituzioni non bancarie, una massa di pagherò che avranno bisogno di essere rinnovati, segnala la Bri, la Banca dei regolamenti internazionali. I Cds sui bond turchi a cinque anni sono balzati da 218 a 242 punti base, segno evidente del nervosimo degli investitori sul futuro del Paese e del surriscaldamento del rischio geo-politico. Anche l’agenzia di rating Fitch è intervenuta affermando che il tentativo di colpo di Stato in Turchia «ha messo in evidenza i rischi politici» del paese sul Bosforo e la sua stabilità. Ma a preoccupare l’agenzia di rating è la dura risposta ai drammatici eventi di venerdì che potrebbe «tradursi in forte pressione sul rating del debito sovrano». Fitch punta il dito sugli arresti di massa che «potrebbero mettere ulteriori tensioni sull’architettura istituzionale e aumentare formalmente i poteri della presidenza». Alla lunga questa instabilità potrebbe mettere in discussione l’attuale rating BBB-, se il governo dovesse minare il sistema di «pesi e contrappesi e di ridurre le possibilità di riforme economiche strutturali». Certo la borsa di Istanbul è crollata per effetto dell’instabilità politica del Paese, perdendo il 7%, ma la lira turca ha recuperato dopo essere scesa ai minimi storici: il cambio lira/dollaro da 3,04 è passato a 2,97 dollari e il cambio sull’euro a 3,29 dopo la perdita del 4,8% di venerdì (3,34). Reazioni emotive destinate a svanire a breve? Non pare proprio. A preoccupare anche la banca britannica Hsbc è l’aumento del rischio che potrebbe allontanare gli investitori stranieri e il fatto che le riserve in valuta depositati nei forzieri della banca centrale turca siano di circa 100 miliardi di dollari, ma le riserve nette in valuta sono solo intorno a 30 miliardi di dollari, dato INCOGNITE Se i fondi istituzionali stranieri dovessero decidere di ridurre la loro esposizione agli asset turchi, si potrebbe arrivare a una fuga di capitali che tiene conto delle passività potenziali dell’istituto centrale. Troppo poco per sostenere la lira se il mercato dovesse perdere fiducia nel paese e cercare lidi più sicuri nella classica fuga verso la qualità. Ma c’è di più. «Gli investitori stranieri attualmente detengono circa il 22% del mercato obbligazionario sovrano della Turchia. Quindi se i fondi istituzionali stranieri dovessero decidere di ridurre la loro esposizione agli asset turchi a causa dell’aumento del rischio politico questo potrebbe portare a una fuga del paese», ha scritto in un report fresco di inchiostro la banca Hsbc ieri. Che la Turchia sia sotto osservazione da parte dei mercati non è certo una novità. L’economia turca, con un Pil di 780 miliardi di dollari annui, ha ricevuto 16 miliardi di euro di investimenti diretti stranieri nei primi cinque mesi dell’anno, ma secondo dati Bloomberg, ben 13,5 miliardi sono stati investimenti finanziari a breve, i più rapidi a fuggire come lepri in caso di instabilità politica in vista. Per questo il vice primo ministro, Mehemt Simsek, ex bancghiere di Merrill Lynch, ha escluso interventi sul mercato dei cambi nel corso di una conference call durata due ore e mezza e tenuta in tutta fretta domenica pomeriggio con 560 investitori istituzionali ed analisti per convincerli che il tentato golpe non avrà conseguenze sui consumi domestici pur ammettendo che al momento non è chiaro se la Turchia riuscirà a raggiungere l’obiettivo di crescita del 4,5% di quest’anno. Il calo delle presenze turistiche, a meno 30% ad aprile rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dopo gli scontri con Israele e Russia (ora rientrati dopo la ripresa delle relazioni con Tel Aviv e il disgelo con Putin) dovrebbe ridurre di mezzo punto la crescita. Più ottimista l’analista di Ubs Serhan Gok, secondo cui il quadro dei mercati turchi dovrebbe stabilizzarsi rapidamente e l’epurazione che il governo ha immediatamente lanciato, non solo nelle forze armate ma anche nella magistratura, potrebbe rafforzare il potere di Erdogan. Stabilità dunque ma a quale prezzo? La Banca centrale aveva tagliato il tasso overnight di 175 punti da marzo, ma nella riunione odierna se va bene non verranno alzati. Il quadro è cambiato drammaticamente. REUTERS dai minimi da agosto 2015. Non è escluso però che le difficoltà crescenti della Turchia e della sua valuta - la maggiore incertezza, la flessione del turismo, già in calo del 23% annuo tra gennaio e maggio - possano per una volta aiutare altri mercati: i capitali in cerca di rendimenti potrebbero abbandonare il Bosforo e spostarsi altrove. Questa è almeno la speranza di alcuni traders. «Alcuni investitori potrebbero spostare i propri investimenti dalla Turchia alla Russia per le incertezze dopo il fallito tentativo di golpe», ha così detto Alexei Egorov, analista alla Promsvyazbank di Mosca. Anche se il rialzo della valuta russa sembra per ora legato alle necessità di pagare imposte e dividendi. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Il golpe del Bosforo. Un blindato della polizia disperde le forze antigovernative dal primo ponte di Istanbul, in un’immagine di sabato scorso Gli Stretti del grano e del petrolio IL BOSFORO OLEODOTTI DEL CASPIO IL PETROLIO DEI CURDI GRANO E ORO Nella notte di venerdì scorso la chiusura al traffico mercantile dello Stretto del Bosforoanche se per poche ore - ha ricordato l’importanza della Turchia come via di transito merci tra Europa e Asia. Attraverso il Bosforo passa più del 3% delle forniture globali di petrolio, 3 milioni di barili al giorno, e un quarto delle esportazioni mondiali di grano. La Turchia stabilisce le regole per la navigazione sul fronte della sicurezza e ambientale, ma il traffico commerciale ha diritto - in tempo di pace - ad attraversare liberamente lo Stretto. Il Bosforo è attrversato da oleodotti che trasportano 0,7 milioni di barili al giorno dai Paesi del Mar Caspio come l’Azerbaijan al Mediterraneo. Oltre al proprio ruolo di Paese di transito, la Turchia è un importante consumatore di materie prime. È uno dei primi cinque consumatori di gas in Europa, alla pari della Francia. Nel campo della raffinazione, la Turchia lavora poco meno di 1 milione di barili al giorno. Acquista il proprio gas soprattutto da Russia, Azerbaijan e Iran, e il petrolio da Iraq, Mar Caspio, Iran e Russia. Sul Mediterraneo, il porto di Ceyhan è anche la destinazione finale di un oleodotto in arrivo dal Kurdistan iracheno (0,5 milioni di barili al giorno). Secondo fonti curde, le operazioni di export non hanno subìto rallentamenti in questi giorni. La Turchia riceve inoltre il gas e alcuni prodotti petrolchimici dal vicino Iran. E secondo l’agenzia iraniana Mehr, l’Iran avrebbe fermato temporaneamente le proprie esportazioni di prodotti petrolchimici diretti in Turchia, a causa della chiusura del confine tra i due Paesi. La Turchia è il secondo principale importatore di grano russo, dopo l’Egitto. Tra il luglio 2015 e il maggio 2016 ne ha acquistato 3 milioni di tonnellate , oltre a importare segale e mais dai porti russi del Mar Nero. Importazioni comunque in calo, a causa di un aumento della produzione interna. La Turchia è anche uno dei primi dieci mercati mondiali per l’oro, investimento tradizionale per molti turchi in cerca di copertura rispetto alle grandi fluttuazioni della loro moneta. Nel 2015 la domanda ha raggiunto le 72 tonnellate. © RIPRODUZIONE RISERVATA TORINO pA pochi giorni dal fallito col- po di Stato e dalla controffensiva dei sostenitori del presidente Erdogan, sono inevitabili i dubbi sulle ripercussioni che la vicenda turca avrà sull’economia italiana. Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, ritiene che le incertezze potrebbero avere ripercussioni sul Pil italiano ma sottolinea che «dire ora quali saranno gli effetti è ancora prematuro». Una prudenza condivisa dal ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda. A suo avviso il tentato golpe in Turchia non è certo una buona notizia ma «sarebbe puro azzardo fare le stime di un possibile impatto sul Pil italiano». Ciò che preoccupa maggiormente è l’effetto incertezza che viene generato da questi episodi. Che, per Calenda, assumono un peso ancor più rilevante quando è coinvolto un Paese come la Turchia, «membro della Nato, candidato GLI SCENARI Boccia: è prematuro dire quali saranno gli effetti sull’economia italiana Calenda: parlare di possibile impatto ora è puro azzardo Quanto alla Turchia, Boccia ricorda che la quota di export dell’Italia è marginale rispetto al totale. Lo scorso anno le esportazioni italiane verso Ankara hanno raggiunto i 10 miliardi di euro a fronte di 6,6 miliardi di importazioni. Per il momento, però, le aziende italiane presenti in Tur- chia, circa 1.300, non lamentano particolari problemi. Fca, che produce con Tofas a Bursa (dove vengono realizzate le Tipo), ha regolarmente iniziato il lavoro sabato mattina. E non sono cambiate le regole per la sicurezza dei lavoratori italiani, invitati a non utilizzare il metrò o i traghetti, spostandosi con l’auto di servizio. In pratica i consigli della Farnesina. Ma la situazione appare sostanzialmente tranquilla sia per le aziende italiane che hanno stabilimenti produttivi nel Paese sia per chi ha solo rapporti commerciali. A partire dal gruppo tessile Miroglio che opera da alcuni anni in Turchia con la joint venture Ayaydin Miroglio per la produzione, a Istanbul,di capi di abbigliamento femminile e che sta lavorando in tutta sicurezza. «Non abbiamo registrato alcuna difficoltà», assicura Paolo Vitelle, presidente della Azimut Benetti che ha chiuso l’esercizio con un valore della produzione di 680milioni ed un fatturato di 740. In Turchia l’azienda italiana che produce yacht ha conservato alcune produzioni esternalizzate che stanno proseguendo regolarmente, senza risentire della tensioni interna al Paese. Che rimane, tra l’altro, un cliente di notevole livello per le grandi barche prodotte in Italia. E lo stesso vale per Leondardo Finmeccanica. «Per noi - assicurano al gruppo - la Turchia era un mercato importante e resta tale. Chi lavora con noi e per noi è regolarmente in attività». Anche alla Maina non si attendono contraccolpi negativi per l’importazione di materie prime come l’uva sultanina o le nocciole turche che si aggiungono a quelle piemontesi per la preparazione dei dolci: i contratti sono stati siglati da tempo e non si registrano segnali relativi ad eventuali mancate consegne. Persino il turismo non ha registrato particolari contraccolpi, al di là della paura che aveva Le esportazioni italiane in Turchia spinto ad una riduzione del 45% del numero degli italiani partiti verso la Turchia nei primi 5 mesi dell’anno. Alla Eden Viaggi assicurano che da sabato mattina non è arrivata né una richiesta anticipata da parte di chi si trovava in Turchia né un annullamento di chi aveva prenotato un viaggio per i prossimi giorni. Pare, dunque, che persino gli italiani si stiano rassegnando all’insicurezza ma non per questo rinunciano a viaggiare. Chi ha timori scegli altre mete, ma chi parte affronta anche le difficoltà del viaggio. Preoccupano forse di più i movimenti che stanno coinvolgendo altri Paesi dell’Asia Centrale, con incidenti e sparatorie dall’Armenia al Kazakhstan. E anche gli effetti di una ripresa dei rapporti “normali” tra Ankara e Mosca, con la Russia che potrebbe rivolgersi alla Turchia per sopperire alla mancanza dei prodotti italiani soggetti alle sanzioni ed alle contro sanzioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA In miliardi di euro Var. 2011/19 +18,95% 11,5 11,3 10,9 11,0 10,5 10,5 10,5 10,2 10,1 10 10,0 9,7 9,5 9,0 ‘11 ‘12 ‘13 ‘14 ‘15 (* stime) ‘16* ‘17* ‘18* ‘19* Fonte: Sace Emergenti. Le possibili ricadute su altri Paesi con deficit correnti con l’estero potrebbero rivelarsi limitate e temporanee anche grazie al sostegno della politica monetaria ovunque espansiva Il rimbalzo della lira ferma il contagio Riccardo Sorrentino P er qualche ora hanno tremato in tanti. Non è stata solo la lira turca ad essere colpita dalla fuga dall’incertezza. Come spesso avviene in questi casi, anche le valute di altri paesi emergenti, già sotto pressione dopo i positivi dati americani che hanno rimesso all’ordine del giorno un rialzo dei tassi Usa a settembre e quindi un possibile rafforzamento del dollaro, hanno reagito con nervosismo. Soprattutto quelle penalizzate da forti deficit con l’estero, che rivelano il bisogno di attirare capitali stranieri per finanziare importazioni e altri flussi in uscita. La ripre- sa della moneta di Ankara ha poi riportato un po’ di tranquillità, ma fino a quando? Al momento la situazione sembra essersi calmata. Se la lira è calata del 4,7% dopo la notizia del golpe, ieri ha recuperato fino al 3%; il rand africano, dopo una flessione del 2,4%, ha poi recuperato il 2,2%; il peso messicano è salito dello 0,6% malgrado la flessione AUMENTA L’INCERTEZZA Il parziale recupero registrato da molte valute è stato però accompagnato da un rialzo degli indici di volatilità dei mercati emergenti del greggio - i flussi che attraversano la Turchia non si sono interrotti - accompagnato in questo rialzo dal rublo. A conferma dell’inversione di marcia dei capitali finanziari, lo yen, considerato un porto sicuro, è calato rispetto al dollaro dopo il rialzo registrato venerdì malgrado le voci di una forte espansione monetaria, probabilmente in una forma leggera di helicopter money (in questo caso la monetizzazione del deficit pubblico) che in questa fase stanno penalizzato la valuta giapponese. La chiave sembra essere stata, soprattutto, l’atteggiamento della Banca centrale turca: anche se non sono man- Il rischio paese e la sicurezza che serve agli imprenditori G Le imprese italiane: produzione regolare all’ingresso nell’Unione europea, un alleato importante». Per fronteggiare questo rischio di incertezza sullo scacchiere mondiale, Calenda spiega che l’Italia sta cercando di identificare mercati sicuri sui quali puntare, in particolare Stati Uniti e Canada. Vittorio Da Rold olpe fallito in Turchia, il drammatico e sanguinoso attentato a Dacca in Bangladesh ai nostri imprenditori, i sequestri di persona in Libia di connazionali impegnati in attività economiche. Tre episodi avvenuti negli ultimi tempi le cui conseguenze sulle nostre esportazioni, gli investimenti diretti all’estero e la sicurezza dei nostri imprenditori impegnati fuori dai confini nazionali sono tutte ancora da verificare sul campo. Che fare di fronte a questa rinnovata pericolosità ed estrema volatilità degli scenari per le nostre imprese proiettate all’estero? La prima cosa da fare è censire le migliori esperienze internazionali da cui prendere spunto per verificare come la diplomazia e l’intelligence del governo si coordinino con la libera impresa. Il Dipartimento di Stato americano tiene stretti collegamenti e supporta sul terreno le proprie imprese e multinazionali impegnate all’estero anche in aree molto complicate e pericolose sotto ogni profilo. Un esempio di successo su cui riflettere. Di fronte ad eventi e situazioni sempre più pericolose, in un quadro dove le emergenze e rischi si moltiplicano quotidianamente come in un videogioco, rischiamo che una situazione di iniziale incertezza possa trasformarsi in vera e propria paura. A quel punto gli imprenditori possono scoraggiarsi e lasciare il Paese. Invece in queste situazioni di tensioni e pericolo occorre potenziare l’opera di intelligence a difesa delle nostre imprese più esposte per non lasciarle sole in un ambiente ostile. Questa è la svolta di strategia, peraltro già annunciata da vari esponenti politici di primo piano, che occorre predisporre per affrontare con successo i nuovi rischi di una situazione globale densa di incertezze. Uno sforzo per migliorare la sicurezza delle nostre imprese all’estero così come è avvenuto con l’invio dei nostri soldati a protezione degli operai italiani della Trevis Spa di Cesena che lavoreranno alla diga di Mosul in Iraq. Un cambio di strategia che permetterà una salto di qualità ala presenza delle nostre imprese all’estero e di colmare il gap di sicurezza rispetto ai nostri concorrenti sui mercati internazionali. Soprattutto non dobbiamo lasciare soli i nostri imprenditori più dinamici che hanno cercato la soluzione al calo della domanda interna aprendo sbocchi verso i mercati oltre frontiera e fronteggiando una concorrenza sempre più agguerrita. Le imprese proiettate sui mercati globali si devono sempre più sentire sostenute da un sistema Paese che le affianchi, monitori le emergenze, sappia allertare e proteggere dai pericoli e le volatilità in arrivo. Gli ultimi eventi internazionali e la loro ricaduta economica porteranno tensione sui mercati: non lasciamo soli i nostri imprenditori. L’impatto sull’economia. Sul territorio presenti 1.300 aziende con stabilimenti o rappresentanze commerciali: ai dipendenti vietato l’uso dei mezzi pubblici Augusto Grandi L’ANALISI cati fattori locali a sostenere valute e quotazioni, è stata la determinazione della Tcmb a sostenere la liquidità nel sistema a riportare la calma sulla lira e, di riflesso, sugli emergenti: «Saranno prese tutte le misure per assicurare la stabilità finanziaria, se necessario», ha spiegato il comunicato di domenica con il quale sono state annunciate alcune misure di emergenza. Sono state però importanti anche le nuove aspettative sulla politica monetaria di Ankara. Oggi era attesa un’ulteriore riduzione dei tassi ufficiali, altri 0,50 punti, all’8,5%, dopo gli 1,75 punti già tagliati da marzo a oggi grazie a una moderatissima flessione dell’inflazione di fondo, core. Ora queste attese sono svanite: troppo debole la lira, troppo alto il rischio di una ripresa dell’inflazione. Gli investitori si aspettano che il costo del credito resti fermo, anche se l’orientamento espansivo potrebbe essere confermato. L’idea di fondo è che le banche centrali di tutti i paesi emergenti saranno in grado di frenare queste turbolenze. Quasi ovunque, del resto, l’orientamento della politica monetaria sembra espansivo: in America latina, dove la crescita rallenta, come in Asia e persino in India malgrado la ripresa dell’inflazione. «I mercati sembrano abbastanza resilienti agli eventi in Turchia - ha spiegato alla Bloomberg Christian Gattiker della Julius Baer - La chiave sono le aspettative sulle politiche monetarie, c’è una diffusa attesa che le banche centrali saranno d’aiuto». Per questo motivo, aggiunge il team di analisti della Ubs Wealth, «ci aspettiamo che le ricadute sui mercati finanziari globali saranno limitate e temporanee». Non si può dire, però, che tutto sia tornato “come prima”. Le valute emergenti hanno comunque accusato il colpo, se qualcuna ha recuperato quasi tutte le perdite subìte venerdì, il JPMorgan Emerging Market Volatility Index, che misura la volatilità sui mercati emergenti, è salito dell’1,3%, sia pure partendo Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 5 Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 6 La questione bancaria LA TRATTATIVA CON LA UE Il direttore dell’Fmi Misure possibili all’interno della flessibilità Ue «Non farei paragoni fra l’Italia e la Grecia» La riforma delle Bcc In consultazione i provvedimenti Bankitalia: obiezioni su forti poteri alla capogruppo e obblighi patrimoniali Lagarde: banche italiane, soluzioni in norme Ue Roma punta a un’intesa con Bruxelles in tempi brevi per avere strumenti disponibili in occasione degli stress test Gianni Trovati ROMA pPotrebbe essere la setti- mana giusta per la definizione di modalità e confini per l’eventuale sostegno pubblico straordinario negli interventi sul capitale delle banche in difficoltà. E a indicare la strada è il direttore generale del Fmi Christine Lagarde: «Le soluzioni per le banche italiane possono essere trovate all’interno del contesto normativo Ue». Lagarde ribadisce così quanto affermato dallo stesso Fmi nell’Article IV sull’Italia, cioè che nelle regole europee c’è abbastanza flessibilità per risolvere le difficoltà delle banche italiane. In un’intervista a Bloomberg Christine Lagarde ha messo in evidenza «come la trasparenza sia necessaria per risolvere i problemi delle banche italiane» e ha sottolineato che non paragonerebbe l’Italia con la Grecia: «Hanno economie e fondamentali diversi. Sulle banche – ha aggiunto – le autorità italiane non sono solo consapevoli ma sanno anche quale struttura usare». Intanto proseguono i lavori per la «soluzione di mercato» al nodo dei crediti deteriorati del Monte dei Paschi, l’obiettivo è quello di arrivare a una risposta certa sulla possibilità di sospensione ad ampio raggio dei meccanismi di condivisione dei costi a carico degli investitori subordinati pri- ma del 29 luglio, quando saranno resi noti i risultati degli stress test condotti dall’Autorità bancaria europea: la possibilità di contare su un’infrastruttura già predisposta anche per il caso in cui le pagelle si rivelassero particolarmente severe, è il ragionamento, potrebbe avere un effetto preventivo anche per attenuare una nuova fiammata di volatilità sui mercati, reduci già da settimane di altalena. Il lavorio sulla possibilità I NODI I nodi restano l’estensione della sospensione del burden sharing e le ricapitalizzazioni precauzionali: ipotesi in aiuto a soluzioni di mercato di stendere una rete pubblica, del resto, non è in contraddizione con l’avanzare della soluzione “autonoma” per Mps, per due ragioni. La sospensione del burden sharing, cioè in pratica dell’obbligo di caricare sulle spalle degli obbligazionisti subordinati i costi di riduzione o conversione dei loro titoli per le banche che si appoggiassero al sostegno pubblico straordinario, è prima di tutto una soluzione di sistema, che ha l’obiettivo di evitare il rischio di crisi a catena. L’eventuale sostegno pubblico straordinario, come spiegano le regole euro- pee e come ha ribadito in più di un’occasione il governo italiano, ha un carattere «prudenziale» che potrebbe rivelarsi utile per aiutare le soluzioni di mercato; la stessa prospettiva, del resto, è stata seguita per la garanzia pubblica sulle emissioni di bond senior per ottenere liquidità, che al momento non è stata richiesta dagli istituti di credito (non è la liquidità il problema delle banche italiane oggi) ma viene vista come uno strumento utile per abbassare la temperatura intorno alle banche. Sul fronte delle banche di credito cooperativo, infine, nei giorni scorsi Bankitalia ha posto in consultazione le regole attuative della riforma, che però non sembrano accendere l’entusiasmo degli istituti interessati. In particolare, le critiche si concentrano sui poteri della capogruppo e sugli obblighi patrimoniali che peccherebbero di «eccesso di dirigismo» e produrrebbero trattamenti indifferenziati fra istituti virtuosi e non. L’obiettivo ribadito da Via Nazionale nel documento è però quello di evitare che «le procedure di gestione delle crisi» investano in pieno il settore permettendo la mobilitazione di capitale e liquidità per centrare gli obiettivi imposti da regolamenti e autorità di vigilanza. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA La proposta. Nel bollettino mensile anche l’ipotesi ristrutturazione automatica del debito Bundesbank: affidare all’Esm il coordinamento dei salvataggi Alessandro Merli FRANCOFORTE. Dal nostro corrispondente pLa Bundesbank mantiene alta la pressione per la disciplina dei conti pubblici nell’area dell’euro con la pubblicazione dei dettagli di una proposta per trasferire alcuni poteri al fondo salva-Stati Esm e ristrutturare automaticamente il debito dei Paesi che richiedono aiuti europei. In questo modo, l’onere si sposta sui Paesi debitori e sui loro creditori, in particolare sui detentori di titoli di Stato, invece di ripartirsi fra gli altri membri dell’eurozona. È difficile che l’iniziativa incontri il sostegno politico necessario nell’eurozona, in quanto è probabile che i Paesi più indebitati si oppongano, invocando il fatto che essa rischia di far aumentare il costo del debito pubblico, in quanto i salvataggi diventerebbero meno accessibili. La proposta, contenuta in un articolo pubblicato ieri nel bollettino mensile della banca centrale tedesca, ricalca l’orientamento già espresso dalla Germania, contrario a ogni tipo di mutualizzazione del debito nell’eurozona e le grandi linee di idee già avanzate. Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, ha detto in più occasioni che per rendere più solida l’area dell’euro contro future crisi è necessaria una maggiore integrazione, per la quale tuttavia al momento non sembrano esserci le condizioni politiche, oppure il rafforzamento delle regole esistenti, soprattutto sul controllo dei conti pubblici. L’articolo del bollettino segue questa seconda strada. Il primo elemento è l’affidamento al fondo Esm, il Meccanismo europeo di stabilità, creato al culmine della crisi per raccogliere fondi sui mercati ed erogare aiuti ai Paesi in difficoltà, di poteri di controllo più severo sui bilanci degli Stati membri. L’Esm diventerebbe una sorta di autorità fiscale in- dipendente. Questi poteri verrebbero trasferiti quindi dalla Commissione europea, dei cui giudizi le autorità tedesche non si fidano, in quanto li ritengono troppo “politici”, a un organismo intergovernativo come l'Esm, nel quale in ultima analisi la decisione viene presa dai ministri finanziari dell’eurozona. Spetterebbe all’Esm far rispettare le regole di bilancio che POTERI RAFFORZATI Il Fondo diventerebbe una sorta di autorità fiscale indipendente con poteri di controllo più severi sui bilanci degli stati membri DOPPIA IPOTESI Il ruolo dell’Esm La proposta della Bundesbank contenuta in un articolo pubblicato ieri sul suo bollettino mensile è di affidare al meccanismo europeo di stabilità (Esm) poteri di controllo più severo sui conti degli stati membri. Il fondo diventerebbe una sorta di autorità fiscale indipendente con il compito di far rispettare le regole di bilancio dell’eurozona e coordinare eventuali salvataggi (ruolo quest’ultimo attualmente in capo alla troika) Ristrutturazione del debito La banca centrale tedesca propone inoltre l’inserimento, nel debito di nuova emissione, di una clausola che ne prevede la ristrutturazione automatica, con un allungamento della scadenza pari alla durata del programma di aiuti nel caso che un Paese richieda un programma di sostegno europeo l’eurozona si è data, e che vengono spesso disattese sulla base di decisioni ad hoc, e coordinare eventuali salvataggi. Quest’ultimo compito è stato assolto finora dalla cosiddetta troika, formata dalla Commissione europea, dalla Banca centrale europea e dal Fondo monetario, che appare sempre più riluttante a partecipare. Alle tre istituzioni si affianca già una rappresentanza dell’Esm. In genere, la Bundesbank è a favore di un regime basato su regole e non sulla discrezione decisionale. La proposta potenzialmente più dirompente, tuttavia, è l’inserimento, nel debito di nuova emissione, di una clausola che ne prevede la ristrutturazione automatica, con un allungamento della scadenza pari alla durata del programma di aiuti, quindi tipicamente per tre anni, nel caso che un Paese richieda un programma di sostegno europeo. Questo non dovrebbe dar luogo a default, secondo la proposta della Bundesbank. La modifica dovrebbe anche lasciare più risorse a disposizione dell’Esm, in quanto i prestiti ai Paesi in difficoltà non verrebbero impiegati per rimborsare debito in scadenza nel corso del programma di aiuti. Non ci sarebbe quindi una via d’uscita per i creditori privati. La Bundesbank propone inoltre l’adozione di clausole di azione collettiva che possano far scattare la ristrutturazione del debito con una maggioranza qualificata di tutti i creditori di un Paese e non dei detentori delle singole emissioni, per rendere più facile la ristrutturazione e ridurre gli incentivi per gli holdout. L’accelerazione della ristrutturazione, secondo la Bundesbank, aiuterebbe a rimuovere l’incertezza per gli investitori. Le proposte, osserva la banca centrale tedesca, non esentano comunque i Paesi ad alto debito dal continuare l’opera di risanamento dei conti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Le misure allo studio e quelle già attivate LA MATERIA LA BASE NORMATIVA LA DIRETTIVA BRRD LE POSIZIONI Il confronto in atto in questi giorni tra Roma e Bruxelles è incentrato sulla necessità di trovare il modo di rendere meno impattante la normativa sul bailin, ovvero la compartecipazione di investitori e correntisti al salvataggio della banca. In particolare si vuole evitare che a pagare l’onere dl salvataggio siano gli investitori in obbligazioni subordinate o chi ha depositi bancari oltre 100mila euro La Commissione già nel 2013 (art. 45 della Comunicazione per il settore bancario) indicava la possibilità di deroghe alle misure per il salvataggio delle banche in caso di carenze di capitale (aiuti di Stato solo dopo l’utilizzo a copertura di capitale proprio, capitale ibrido e debito subordinato) se la loro applicazione mette in pericolo la stabilità finanziaria Nella direttiva sul bail-in si prevede la possibilità di un intervento dello Stato per salvare le banche, magari in forma di aumento di capitale, in casi di particolare gravità, come potrebbe essere l’uscita del Regno Unito dalla Ue: solo in questi casi gli investitori con bond subordinati, bond senior o depositi oltre 100mila euro possono essere esentati dall’onere del salvataggio La scorsa settimana sono arrivati pareri positivi, dal ministro delle Finanze francese alla cancelliera tedesca Angela Merkel fino, ieri, alla dg del Fmi Christine Lagarde, all’ipotesi di trovare tra le pieghe della normativa europea deroghe alle regole del bail in. Ma la commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager, giovedì ha affermato di non vedere rischi per la stabilità finanziaria italiana che possano giustificare queste deroghe FONDO INTERBANCARIO GACS ATLANTE GARANZIA BOND Tra le misure di sostegno alle banche è già attivo lo schema volontario del fondo interbancario, a cui ha aderito il 91,5% delle banche consorziate, che raccolgono il 99,6% dei depositi. Lo schema, attivabile se la banca è in dissesto, a rischio dissesto o in amministrazione straordinaria, è già stato utilizzato per il caso di banca Tercas; però la Ue lo ha considerato aiuto di Stato Per l’Unione europa non va considerata aiuto di Stato la garanzia per la cartolarizzazione dei crediti in sofferenza (Gacs), meccanismo disposto dal decreto legge 18/2016 che prevede la possibilità di richiedere la garanzia da parte delle banche che cartolarizzano e cedono i crediti deteriorati, in cambio del pagamento di una commissione periodica al Tesoro Il fondo Atlante è il fondo d’investimento alternativo nato a fine aprile scorso che serve a sostenere le banche italiane nelle proprie operazioni di ricapitalizzazione e a favorire la gestione dei crediti in sofferenza del settore. È già stato utilizzato per gli aumenti di capitale di Popolare di Vicenza e Veneto Banca Nelle scorse settimane governo italiano e Ue hanno trovato un’intesa che permette fino al 31 dicembre di attivare una garanzia pubblica sulle emissioni di bond senior da parte delle banche per ottenere liquidità. La garanzia scatta su eventuale richiesta della banca, e per questo non ha impatto immediato su deficit e debito L’ANALISI Isabella Bufacchi I troppi paletti all’azione Esm, anche nel sostegno alle banche L’ Esm, il meccanismo europeo di stabilità che dopo i salvataggi di Irlanda, Portogallo, Grecia, Cipro e banche spagnole ha ancora una capacità di intervento inutilizzata pari a 371,98 miliardi di euro, dal 2012 può anche ricapitalizzare direttamente una banca europea di rilevanza sistemica. Uno strumento in più, nella sua cassetta degli attrezzi, per spezzare la catena tra banche e Stato. Ma andando a ben leggere il complesso regolamento di questo speciale aiuto esterno concesso al settore bancario, all’Esm è stata interdetta la possibilità di effettuare la ricapitalizzazione precauzionale, quella dell’articolo 32, comma 4, lettera d) iii che è ancora motivo del contendere tra l’Italia e Bruxelles sul caso Mps. Quella smania di fissare paletti, divieti e vincoli, tipica del legislatore europeo, obbliga l’Esm a intervenire sulle banche solo dopo il bailin e dopo l’esborso del fondo di risoluzione (nazionale o europeo) e gli impone di dialogare solo con gli Stati. Quindi la ricapitalizzazione di una banca a carico del Meccanismo europeo anticrisi deve necessariamente essere avviata da una richiesta avanzata da uno Stato: tra un cavillo e l’altro, lo Stato che chiede aiuto per una banca rischia di finire lui stesso in qualche modo sotto controllo, con Esm e troika che possono mettere il naso nella politica economica di un Paese non in grado di sostenere una grande banca in difficoltà. Insomma, il diavolo come sempre sta nei dettagli e le norme europee sono per questo un inferno. Intanto la Bundebank ieri ha rilanciato l’idea di rafforzare i poteri dell’Esm, anzi, di dare pieni poteri a questo fondo. Prima della Buba, il ministero dell’Economia italiano, in un position paper presentato lo scorso febbraio, aveva esortato i partners europei a “concentrarci su come sfruttare a pieno i benefici delle risorse comuni dell’ESM ... Un obiettivo ambizioso sarebbe la trasformazione dell’Esm in un fondo monetario europeo”. Nel breve termine, per il Mef l’Esm dovrebbe diventare “il prestatore di ultima istanza affinché il Fondo Unico di Risoluzione salvaguardi realmente la stabilità finanziaria dell’Unione”. Ancora sul tema del potenziamento o della creazione di nuove istituzioni europee per velocizzare l’Unione europea e soprattutto la soluzione del problema banche, il capo economista della Deutsche bank David Folkerts-Landau sta per pubblicare una sua proposta personale (indipendente da DB) anticipata in un’intervista nei giorni scorsi: un programma europeo da 150 miliardi per la ricapitalizzazione delle banche non uscite del tutto dalla Grande Crisi Finanziaria. Le idee nonmancano, i mezzi neanche (371 miliardi sarebbero pronti): ma è il metodo che va affinato. Se l’Europa continua a emanare regole, regolamenti e norme incomprensibili o inapplicabili perchè in contraddizione tra loro o aperte alle più svariate interpretazioni, confondendo i mercati e allungando i tempi di reazioni e soluzioni, il processo di Unione continuerà ad arrancare. @isa_bufacchi [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 7 La questione bancaria IL CASO MONTEPASCHI L’intervento di Atlante Il fondo sembra disposto ad acquistare a un prezzo medio del 28-30 per cento Beneficio collettivo Un accordo soddisfacente darebbe spazio a valutazioni più distese sui titoli bancari Mps accelera la trattativa con Atlante Doppio cantiere: analisi del portafoglio e consorzio per il probabile aumento di capitale Luca Davi pIl doppio “cantiere” per met- tere in sicurezza Monte dei Paschi di Siena va avanti. Da una parte prosegue l’analisi del portafoglio di 10 miliardi di non performing loans netti da parte degli uomini di Atlante. Dall’altra, invece, si lavora alla costituzione della cordata di banche d’affari che avrà il compito di garantire l’oramai scontato aumento di capitale che si prospetta all’orizzonte. Una manovra “a tenaglia”, che però - come anticipato dal Sole 24Ore di sabato scorso - dovrebbe prendere forma senza il supporto pubblico. L’intero piano, infatti, sarebbe realizzato con capitali privati, nel quadro di una soluzione di mercato. Un progetto, questo, che troverebbe il consenso della Vigilanza Bce, con cui la banca basata a Siena è costantemente allineata, come dimostra l’incontro avvenuto venerdì scorso a Francoforte. Nella sede dell’Ssm si so- no incontrati il ceo Fabrizio Viola e il presidente Massimo Tononi e il team di ispettori dell’Ssm. Al centro del confronto, a quanto risulta, c’era appunto la road map del piano che prevede come detto lo smaltimento dei 26 miliardi di sofferenze lor- L’IPOTESI Il mercato ritiene probabile un intervento da 3 miliardi di nuovi mezzi , tale da portare l’indice Cet 1 sui livelli chiesti dalla Bce de richiesto dalla stessa Vigilanza entro il 2018. Sofferenze che, è la richiesta chiara di Francoforte, non dovranno essere cedute a prezzi troppo lontani da quelli di mercato. In questo stretto varco dovrà dunque inserirsi Atlante. Il fondo promosso da Quaestio Sgr sembra disposto ad acquistare a un prezzo medio del 28-30%. A questi prezzi, l’esborso reale per il veicolo guidato da Alessandro Penati dovrebbe aggirarsi attorno ai 2 miliardi, che si andrebbero a concentrare sulla metà delle tranche equity della maxicartolarizzazione formata anche da tranche mezzanine e senior (meno rischiose). Meglio ancora andrebbe qualora Atlante riuscisse a raggiungere l’obiettivo di raccolta di 3 miliardi, che è posta come asticella ideale per far partire Atlante 2, o Giasone, ovvero il braccio, interamente dedicato agli Npl, che investirà operativamente nelle sofferenze di Mps. Il tema del prezzo a cui saranno ceduti gli Npl - dossier a cui sta lavorando l’advisor di Mps, Jp Morgan - è di rilievo in verità per l’intero sistema bancario italiano. Una cessione dei crediti in sofferenza a un prezzo superiore a quello di mercato - sistema che ha già scontato una svalutazione pesante dopo il salvataggio delle 4 IMAGOECONOMICA Siena. La sede del Montepaschi banche regionali - permetterebbe un repricing collettivo di tutti gli asset del settore. Con un beneficio anche per le valutazioni di tutti i titoli bancari. Accanto al tema degli Npl, la banca guidata da Viola sta lavorando incessantemente al varo del consorzio di garanzia. Anche perchè la scadenza del 29 luglio del resto è in agguato. In quella data l’Eba alzerà il velo sugli stress test, che metteranno in evidenza una fragilità implicita della banca in uno scenario economico avverso.L’ipotesi che circola più insistentemente sul mercato è dunque di un aumento di 3 miliardi di euro, tale da riportare in equilibrio l’indice Cet 1 rispetto alle richieste della Bce. I colloqui con le banche d’affari sono in corso. E l’interesse non manca. Anche perchè la banca, sgravata integralmente dal fardello delle sofferenze, apparirebbe di colpo molto più attraente agli occhi degli investitori. © RIPRODUZIONE RISERVATA Radio24. Presidente Fitd Maccarone, rimborsi puntuali per le 4 banche p«È un’attività insolita per il fondo che esiste da molti anni con lo scopo di tutelare chi ha depositi sotto i 100mila euro». Il presidente del Fitd (Fondo interbancario tutela depositi), Salvatore Maccarone, intervistato a “Cuore e Denari” su Radio 24 sugli indennizzi degli obbligazionisti delle quattro banche risolte (CariFe, Etruria, Marche e Carichieti), spiega i prossimi passi. Si parte dal 22 luglio. «Ci stiamo organizzando per una procedura che è sicuramente complessa». Non per il modo in cui è articolata quanto per gestire migliaia di domande. «Vanno processate in un tempo che la legge fissa in due mesi dalla richiesta. C’è solo da augurarsi che le domande non arrivino tutte assieme, perché la capacità di processo sarà legata alle strutture che metteremo in atto e che già stavamo organizzando prima che la legge di conversione fosse emanata». Con le associazioni dei consumatori il dialogo è «costruttivo». Bisogna ricordare che «il Fondo di solidarietà non ha una propria dotazione patrimoniale. Il Fitd attinge alle sue risorse per effettuare i pagamenti. Il Fondo di solidarietà è invece una struttura nominale la cui gestione è stata attribuita al Fitd. Tutte le risorse che saranno necessarie per il rimborso degli obbligazionisti saranno attinte dal Fitd dalla dotazione che si sta costituendo per le finalità istituzionali, cioè la tutela dei depositi. Naturalmente tutto quello che uscirà per finalità diverse poi sarà ricostituito dalle banche che dovranno entro il termine stabilito dalla legge - il 2024 - aver aggiunto un certo plafond». Le criticità dell’operazione? Per Maccarone «Ci sono situazioni da verificare e che immaginiamo sulla base dell’esperienza: co-intestazioni, costituzioni in garanzia di questi titoli, successioni ereditarie, cessioni. Stiamo costruendo una sorta di anagrafe preventiva». «Vogliamo adempiere a questo impegno, - ha assicurato Maccarone - vogliamo farlo bene, dare il giusto a chi ha diritto di riceverlo.Siamo a ridosso delle ferie di tutti. Ognuno deve fare la sua parte. Tutti saranno pagati nel termine di due mesi dalla data della domanda». © RIPRODUZIONE RISERVATA GIOCHIAMO A CARTE SCOPERTE: mettersi in regola ora, conviene. C’è una nuova agevolazione dedicata alle piccole e micro imprese che importano merci imballate oppure che operano nella selezione o nella riparazione di pallet in legno. Se non hanno pagato il Contributo Ambientale sugli imballaggi delle merci acquistate dall’estero o sui pallet reimmessi al consumo, possono regolarizzare la loro posizione pagando solo 3 anni (dal 2013) invece di 10. Per maggiori informazioni www.conai.org/imprese/contributo-ambientale/tutti-in-regola DA COSA RINASCE COSA. L’ANALISI Morya Longo La difficoltà di riprezzare gli asset bancari «R epricing». È questo il desiderio che il Governo, le Autorità e le banche esprimono in Italia. «Riprezzamento». Quasi tutte le iniziative di questi mesi, dal fondo Atlante al piano sulle quattro banche salvate, tra le tante finalità hanno proprio questa: risollevare il valore di mercato a cui le varie attività delle banche (che siano i crediti in sofferenza o asset buoni) possono essere cedute. Dato che la Borsa esprime valutazioni molto basse e dato che gli investitori specializzati pretendono di acquistare crediti deteriorati dalle banche italiane a prezzi stracciati, l’idea di fondo di tante iniziative è proprio questa: ricalibrare al rialzo i prezzi. Evitare che le banche siano «svendute» o siano costrette a «svendere» i propri portafogli a prezzi di saldo regalando i profitti a qualche avvoltoio internazionale. «Repricing», appunto: questa è la parola magica. Poco italiana, ma magica. L’obiettivo è certamente condivisibile: se le banche italiane sono costrette a vendere crediti deteriorati o attivi a prezzi iper-svalutati, rischiano di indebolirsi troppo e di dover effettuare aumenti di capitale regalando eventuali profitti futuri ad altri. E soprattutto rischiano di abbattere le valutazioni degli stessi asset di tutte le altre banche, creando un danno all’intero sistema. Ma la domanda da porsi è: premesso che l’obiettivo sia condivisibile, è anche realizzabile? Possono iniziative sporadiche, più patriottiche che di mercato, ricalibrare davvero al rialzo i prezzi che gli investitori internazionali sono disposti a pagare per comprare asset bancari in Italia? O semplicemente gli investitori veri andranno altrove? Prima di rispondere bisogna capire come mai gli investitori specializzati pretendono di comprare a prezzi così bassi. Proviamo a fare due calcoli sui crediti deteriorati, con l'aiuto di alcuni esperti del settore. Attualmente le banche italiane hanno i crediti in sofferenza iscritti in bilancio a un valore medio pari a circa il 44% di quello originario: questo significa che hanno già spesato una perdita del 56% e che pensano di poter recuperare il restante 44%. Tra parentesi: si tratta di uno dei livelli più alti in Europa. Questa è una previsione verosimile, se si pensa che negli ultimi 4 anni il recupero medio dei crediti in sofferenza è stato intorno al 41%. Il problema è che i fondi specializzati che vengono in Italia per comprare questi crediti pretendono di pagare non più del 20% circa. LA PAROLA CHIAVE Npl 7 I non performing loans (prestiti non performanti) sono attività che non riescono più a ripagare il capitale e gli interessi dovuti ai creditori. Si tratta di crediti per i quali la riscossione è incerta in termini di rispetto della Ci si può chiedere: come mai se un credito verrà verosimilmente recuperato al 41%, questi fondi pretendono di acquistarlo al 20%? La risposta, incrociando i calcoli effettuati da Francesco Caputo Nassetti(ceo di Swiss Merchant Bank) con quelli di un operatore specializzato che preferisce restare anonimo, è semplice: perché la banca in quel 44% non mira a realizzare alcun utile e non considera i costi legali per gestire le sofferenze. Un investitore che acquista i crediti deteriorati da una banca punta invece ad avere un ritorno mediamente compreso tra il 15% e il 25% (certamente alto, ma l’attività è estremamente rischiosa). Per di più dal valore di acquisto l’investitore sconta i costi legali (avvocati, procedure ecc), che più o meno corrispondono al 6%. Morale: alla fine il fondo deve comprare al 24,1% se mira a un ritorno sull’investimento del 15%, oppure addirittura al 16,4% se mira a guadagnare il 25%. In media, insomma, il prezzo di mercato è 20%. RISCHIO SVENDITA Dal fondo Atlante, al piano sulle quattro banche salvate per risollevare il valore di mercato degli attivi Questo non significa che non sia verosimile il recupero che le banche attendono, cioè il 44%. Significa però che nessun investitore comprerà mai a 44%: perché alla fine ci perderebbe. O guadagnerebbe poco. Torniamo dunque alla domanda iniziale: se Atlante compra a prezzi più alti rispetto al 20%, l’intero mercato potrà davvero «riprezzarsi»? Tra gli addetti ai lavori prevale lo scetticismo: perché gli investitori internazionali difficilmente verranno in Italia a svolgere un’attività così rischiosa e specialistica per ricavare un rendimento risibile. E lo stesso discorso può valere anche per l’iniziativa del fondo di tutela dei depositi sulle quattro «good bank». Un minimo aumento dei prezzi ci può essere (qualcosina già si vede), ma nulla di risolutivo: per riprezzare il mercato difficilmente basteranno dunque le iniziative patriottiche. Forse per ridurre l’impatto negativo sui bilanci possono aiutare alcune soluzioni tecniche: ad esempio quella presentata in settimana dalla Swiss Merchant Corporation e dallo studio Chiomenti, che propongono di usare la tecnica della cartolarizzazione senza cessione e con scissione della banca. Ma, in fin dei conti, quello che serve davvero è una profonda ristrutturazione del sistema bancario: un nuovo modello di business adeguato all’era dei tassi bassi, una soluzione profonda per il nodo dei crediti in sofferenza, uno sfoltimento degli sportelli. Questo sarebbe il vero «repricing». Tutto il resto rischia di essere maquillage, o - peggio ancora - fumo negli occhi. © RIPRODUZIONE RISERVATA scadenza e per ammontare dell'esposizione. Gli Npl linguaggio bancario sono chiamati anche crediti deteriorati e si distinguono in varie categorie fra le quali le più importanti sono gli incagli e le sofferenze. Bankitalia definisce le sofferenze come crediti la cui riscossione non è certa da parte degli intermediari che hanno erogato i finanziamenti perché i soggetti debitori risultano in stato di insolvenza o in situazioni equiparabili. Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 8 Hotels & Spa Carinzia ffffS Wellness Hotel Schladming ffffS Wellness , e t a t Es ! a i r t s Au Hotel Sonnenalpe ffff Family Hotel Cristallo ffff Family Club Funimation Katschberg ffff Family SPECIALE AGOSTO IN WELLNESS E FAMILY HOTEL Estate nel fresco delle montagne austriache, tra boschi e colline, percorsi di trekking e bici, parchi avventura, baite e laghi. Per le famiglie l‘Hotel Sonnenalpe, l‘Hotel Cristallo e il Club Funimation Katschberg offrono Falky Land con assistenza per i bimbi e uno splendido reparto AcquapuraSpa per i genitori; per tutti gli amanti del benessere l‘Hotel & Spa Carinzia, l‘Hotel Schladming offrono ambienti da favola e di design, idromassaggi e piscine, centro benessere e tramonti mozzafiato. INFO & PRENOTAZIONI: [email protected] · www.falkensteiner.com/it 800 832 815 Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 9 La ripresa difficile Il percorso Per il leader di Confindustria va creato un «circolo virtuoso dell’economia» facendo politica dell’offerta LE MISURE PER IL RILANCIO La nuova opzione Depositati 2.290 accordi su prestazioni di tipo socio-assistenziale attraverso voucher esentasse Salario di produttività, Calenda apre «Ulteriori defiscalizzazioni» in stabilità - Boccia: aumentare le imprese che fanno contrattazione aziendale Nicoletta Picchio MILANO. Dal nostro inviato pLa questione industriale per crescere. E quindi una politica che intervenga sui fattori di competitività del paese e delle imprese. Partendo da questa considerazione, si tratta di individuare le priorità su come declinarle in concreto. La produttività è in primo piano, come è emerso ieri durante il dibattito organizzato dalla Cisl, dal titolo “Occupiamoci di industria” per presentare le proprie proposte per il rilancio del paese. La Cisl lo mette tra i suoi punti del progetto, insieme al credito, dimensione aziendale e innovazione, sottolineando l’importanza degli investimenti delle imprese e sottolineando che più produttività non debba significare salari più bassi. A fugare questo dubbio ci pensa Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria: la strada è quel «circolo virtuoso dell’economia», facendo una politica dell’offerta. E quindi «aziende più competitive, più investimenti, più occupazione, più domanda», con la crescita dei salari legata alla produttività. Aumentare gli investimenti, secondo Boccia, non basta: «C’è una parte di produttività che riguarda l’organizzazione aziendale e le relazioni industriali». È questa la sfida che hanno davanti le parti sociali, in una chiave di «corresponsabilità»: Boccia ha apprezzato che la Cisl abbia posto il tema della questione industriale, «che è una grande questione nazionale. Essere qui per noi ha un doppio valore, cominciare le prove tecniche di dialogo formale e sostanziale, porre l’importanza della questione industriale, vedere quali sono i punti di convergenza tra Confindustria e le organizzazioni sindacali». Definire le regole della contrattazione spetta alle parti sociali, hanno ripetuto ieri sia Boccia sia la numero uno della Cisl, Annamaria Furlan. Il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, su questo punto specifico non si è soffermato: «Non voglio entrare sui contratti», ha detto. Per poi aggiungere: dovendo scegliere dove concentrare le risorse nella prossima legge di Stabilità, oltre a finanziare strumenti che hanno funzionato come i superammortamenti e la nuova Sabatini, per Calenda ci dovranno essere «ulteriori interventi di defiscalizzazione del salario di produttività». Una richiesta che Boccia ha avanzato già dall’inizio della sua presidenza e che la Cisl ha indicato nelle proposte di ieri: più detassazione e decontribuzione del salario di produttività, superando i tetti dei premi e dei salari. «Si può arrivare ad avere per FURLAN Ha rilanciato la contrattazione di secondo livello, rivendicando il ruolo della Cisl nella spinta ai contratti aziendali LA PAROLA CHIAVE Salario di produttività 7La tassazione agevolata alle voci salariali legate all’andamento della produttività aziendale è stata introdotta nel 2008. È una misura non strutturale. La cedolare secca al 10% nel 2014 riguardava i premi fino a 3.000 euro e i lavoratori con reddito annuo fino a 40mila euro; nel 2013 il limite era di 2.500 euro. Nel 2015 il bonus non è stato confermato per problemi di copertura. convenienza ciò che non si fa per salto culturale. È un punto di caduta che potrebbe vedere insieme noi e il sindacato, in un atteggiamento di corresponsabilità. È uno dei nodi di sviluppo su cui costruire una politica industriale». La contrattazione di secondo livello è importante, ha sottolineato la Furlan, rivendicando il ruolo della Cisl nella spinta ai contratti aziendali. «Ma un po’ di salario sul primo livello dobbiamo metterlo», ha aggiunto la numero uno della confederazione, sottolineando che ad oggi sono il 20% delle imprese fa contrattazione aziendale e riferendosi inoltre a Federmeccanica: «Con la rigidità della sua proposta ha rimesso insieme Fiom, Fim e Uilm», invitando tutti a «non continuare in una sterile contrapposizione sui due livelli». Proprio venerdì scorso Confindustria, Cgil, Cisl e Uil hanno firmato un accordo per ampliare la contrattazione aziendale anche nelle Pmi dove non c’è rappresentanza sindacale. «Se scopriamo che quel 20% di imprese sono più produttive, più innovative, hanno salari più alti, ci fermiamo alla constatazione oppure dobbiamo aumentare questa percentuale?», si è chiesto Boccia, aggiungendo: «Il metodo che ci siamo dati con Furlan è capire le convergenze» valorizzando il «ruolo delle parti sociali che sognano un grande paese industriale». Siamo il secondo paese industriale d’Europa, ha sottolineato anche la leader della Cisl, «abbiamo tutte le potenzialità per recuperare i punti di produzione persi durante la crisi». Quindi la politica industriale «va messa al centro dell’agenda del paese. Noi con la contrattazione faremo la nostra parte fino in fondo, per arrivare ad un nuovo modello di contrattazione e saremo misurati su ciò». © RIPRODUZIONE RISERVATA Far ripartire il lavoro BASSA LA DINAMICA DELLA PRODUTTIVITÀ Manifatturiero, produttività oraria, 2000=100 FRA 150 140 SPA 130 GER 120 ITA 110 100 90 2000 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 ‘05 ‘06 ‘07 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘12 ‘13 ‘14 ‘15 ‘16 ‘17 Var. % 2000-2007 Var. % 2007-2015 140 130 120 110 ITA +16,3 +16,2 +14,6 +1,5 SPA -4,6 GER 100 90 -3,4 FRA +4,4 -11,4 80 2000 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 ‘05 ‘06 ‘07 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘12 ‘13 ‘14 ‘15 ‘16 ‘17 Fonte: Elaborazioni Centro studi Confindustria su dati Eurostat La proposta. La leader Annamaria Furlan al governo: al centro dell’agenda lo sviluppo e l’innovazione Rilancio Cisl sulla politica industriale pRidurre strutturalmente la tassazione sul lavoro e sulle retribuzioni: lo chiede a gran voce la Cisl che ieri ha presentato un pacchetto di proposte su cui lavorare con il mondo delle imprese con l’obiettivo di rilanciare l’industria e l’occupazione. La leader del sindacato di Via Po, Annamaria Furlan, chiede al governo di «mettere al centro dell’agenda del Paese lo sviluppo e, in modo particolare, lo sviluppo nel settore industriale». Ha ricordato come «nonostante la crisi, l’Italia dopo la Germania, è il secondo Paese per capacità di produzione industriale in Euro- pa», quindi per Furlan «abbiamo le potenzialità e le capacità per recuperare tutti i punti di produzione industriale persi, mettendo al centro l’innovazione, la ricerca, la contrattazione e la produttività». Nella relazione, il segretario confederale Giuseppe Farina ha indicato le cinque pro- LE PRIORITÀ DEL SINDACATO Meno tasse sul lavoro, crescita dimensionale dell’impresa , più credito per gli investimenti, sostegno alla ricerca e riduzione del divario con il Sud poste della Cisl, a partire dalla crescita della produttività, considerata «condizione indispensabile per recuperare posizioni competitive nei mercati e per far crescere salari e occupazione». Per far crescere la produttività e i salari secondo la Cisl occorre «costruire nuove e più moderne relazioni sindacali e contrattuali che condividano la sfida della crescita della produttività nelle imprese e nel Paese». La dimensione di impresa rappresenta un nodo critico: «In Italia ci sono troppe piccole imprese e troppo poche grandi imprese - ha scandito Farina -. È la criti- cità maggiore che può impedire o rallentare il riposizionamento dell’industria sull’innovazione e nei mercati internazionali». La crescita dimensionale delle imprese italiane è considerata decisiva per le prospettive di rilancio della nostra industria; va quindi «favorita la costruzione di filiere produttive collegate con le grandi catene globali del valore, incentivati gli accorpamenti e le fusioni tra le imprese e la costruzione di consorzi e reti di impresa che permettano di avere risorse da investire su progetti comuni di ricerca e di sviluppo di nuovi prodotti nelle attuali dimensioni competitive dei mercati». Un altro elemento di debolezza è il credito: «l’industria ha bisogno di un sistema bancario forte e articolato nei territori, in considerazione della composizione produttiva del sistema industriale, in grado di sostenere di più gli investimenti delle imprese e i consumi delle famiglie». Per la Cisl vanno separate le attività di banca commerciale da quelle di banca d’investimento, il sistema bancario deve riappropriarsi di competenze industriali capaci di accompagnare i progetti di investimento delle imprese e i programmi di sviluppo dei territori. Altro cardine la ricerca e l’innovazione: «L’industria italiana non ha alternative a competere sulla qualità dei pro- Premi e welfare aziendale, sono 13.543 le intese stipulate finora dalle parti di Giorgio Pogliotti 160 FUORI LINEA IL CLUP ITALIANO Manifatturiero, 2000=100 FOCUS. I DATI DEL MINISTERO DEL LAVORO dotti e sull’innovazione tecnologica - ha aggiunto Farina -. Occorre investire di più nella ricerca e nella creazione di diffuse e più qualificate competenze degli imprenditori, del management e dei lavoratori». Si tratta di una leva su cui puntare, nella convinzione che «la presenza di competenze diffuse e di attività di ricerca nei territori fa la differenza per lo sviluppo delle aziende e per l’attrazione degli investimenti». Al governo la Cisl chiede anche di assumere provvedimenti che contribuiscano a ridurre il divario economico e sociale tra il Sud e il resto del Paese per «dare slancio alla ripresa dell’economia meridionale». G.Pog. © RIPRODUZIONE RISERVAT S ono 13.543 i contratti aziendali e territoriali finora depositati dalle imprese per accedere alle agevolazioni fiscali destinate ai premi di produttività. Di questi, 10.547 si riferiscono a contratti sottoscritti nel 2015 - inviati entro la scadenza del 15 luglio -, i restanti sono relativi alle prime intese del 2016. I dati del ministero del Lavoro consentono di tracciare un primo bilancio della diffusione dell’incentivo ripristinato dal governo Renzi, dopo un anno di stop dovuto alla mancanza di finanziamenti, a vantaggio dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 50mila euro lordi annui. L’obiettivo è quello di rilanciare, attraverso la contrattazione decentrata, la produttività del lavoro e, con essa, far crescere le retribuzioni. Del resto è proprio questa la strada indicata all’Italia dai principali organismi internazionali (Bce, Fmi, Ue). Tra i contratti depositati, 1.351 accordi prevedono forme di coinvolgimento paritetico dei dipendenti, con l’effetto di far lievitare da 2mila a 2.500 euro l’importo dei premi a cui si applica la cedolare secca del 10%. Insieme ai premi variabili di produttività, ci sono altre due opzioni messe in campo dal governo per favorire, attraverso le agevolazioni fiscali, la diffusione della contrattazione decentrata: l’aliquota del 10% si applica anche alle somme erogate dall’azienda sotto forma di partecipazione agli utili di impresa. Ancora maggiore è il vantaggio fiscale per il welfare aziendale contrattato da azienda e sindacati. Il ministero ha censito 2.290 accordi che prevedono prestazioni erogate sotto forma di voucher (si va dai servizi di istruzione ed educazione per i figli, all’assistenza dei familiari anziani o non autosufficienti), diventati esentasse con la legge di Stabilità 2016. Sarà l’Agenzia delle entrate a verificare se nelle oltre 13mila richieste finora depositate sono rispettati i criteri fissati dal decreto interministeriale del 25 marzo 2016, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale lo scorso 14 maggio. Tra i contratti fin qui depositati sono 11.347 quelli aziendali (8.880 relativi ad accordi del 2015) e 2.169 quelli territoriali (di questi 1.667 riguardano il 2015). Quanto agli obiettivi indicati, 10.574 contratti si propongono di raggiungere miglioramenti di produttività, 7.907 di redditività e 6.121 di qualità (negli accordi si può far riferimento a più di un obiettivo). Quanto alla diffusione della contrattazione decentrata, finora mancavano dati ufficiali, ma la novità è che da quest’anno, con il deposito del contratto, vengono fornite tutte le informazioni necessarie per avviare il monitoraggio. Un recente studio della Fondazione Di Vittorio (su dati di un’indagine Istat 2012-2013) stima in 3,7 milioni i lavoratori interessati dalla contrattazione integrativa di secondo livello (aziendale o territoriale), diffusa nel 21,2% delle imprese con almeno 10 dipendenti, nel 69,1% delle imprese con almeno 500 dipendenti, il 60,5% nelle imprese tra 200 e 499 dipendenti, il 38,5% per quelle tra 50 e 199 addetti e il 17,5% tra 10 e 49. Secondo la Fdv la percentuale di copertura si riduce tra le piccole aziende, al Sud (11,6%) e nelle Isole (13,1%). Per consentire alle imprese prive di rappresentanze sindacali di erogare premi di risultato aziendali collegati a incrementi di produttività, venerdì scorso Confindustria, Cgil, Cisl e Uil hanno raggiunto un accordo. Le piccole imprese in cui non esiste il sindacato potranno recarsi presso l’associazione territoriale di riferimento (o inviare telematicamente i contratti), per validare le intese sui premi di produttività che beneficiano dell’incentivo fiscale. Al governo le parti sociali chiedono che le agevolazioni fiscali diventino strutturali e non siano soggette, di anno in anno, alle disponibilità della legge di Stabilità. © RIPRODUZIONE RISERVATA I NUMERI 11.347 I contratti aziendali Sui 13.543 accordi complessivi depositati finora per accedere alle agevolazioni fiscali destinate ai premi di produttività oltre 11mila sono quelli di provenienza aziendale.I restanti sono territoriali 10.574 Obiettivo produttività Posto che negli accordi si può far riferimento a più di un obiettivo, tra quelli depositati, 10.574 contratti si propongono di raggiungere miglioramenti di produttività, 7.907 di redditività e 6.121 di qualità 10 Mondo Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 Stati Uniti. Convention repubblicana al via con uno slogan e un manifesto elettorale: «Rendere l’America di nuovo sicura» Legge e ordine: le promesse di Trump Sul palco di Cleveland, oltre alla moglie del magnate, l’ex sindaco Rudolph Giuliani Marco Valsania CLEVELAND. Dal nostro inviato pDa Rudolph Giuliani a Me- lania. La Convention repubblicana che si prepara a incoronare Donald Trump candidato alla Casa Bianca ha preso il via ieri con una giornata dedicata allo slogan «Make America Safe Again». Vale a dire a «Rendere l’America di nuovo sicura», variazione scottante sul tema dell’intera campagna del costruttore e personaggio televisivo che sta rivoluzionando la politica americana, «Make America Great Again». Il sipario si è sollevato in serata sulla kermesse di quattro giorni con una successione di testimonianze personali e politiche dall’ex sindaco di New York durante l’11 Settembre, appunto, fino alla moglie e aspirante First Lady - volte a reintrodurre al Paese un candidato che fa spesso parlare di sè senza essere davvero conosciuto su scala nazionale. E con ancora molti, forse troppi ostacoli da superare in termini di percezione negativa, dall’inesperienza a commenti dai connotati razzisti e misogini, che lo vedono arrancare alle spalle dell’avversaria democratica Hillary Clinton, 41% a 46%, nell’ultimo sondaggio del Wall Street Journal e della Nbc. Melania, presentata dallo stesso Donald in una Cleveland presidiata da misure di ordine pubblico per garantire la calma durante un appuntamento preannunciato come sopra le righe, era la più attesa una volta esauriti i cerimoniali e l’ ultima protesta fallita dei repubblicani anti Trump: ha difeso sia il carattere sia la sensibilità del candidato alle tematiche dei diritti delle donne. Aspetti che non possono essere sottovalutati, dato il suo passato di grande sponsor di concorsi di bellezza quali Miss America e Miss Universo. Ma il decollo dei lavori è stato dominato anzitutto da protagonisti di delicate sfide militari e di antiterrorismo. Ecco Giuliani. Ed ecco il generale in pensione Michael Flynn, già direttore della Defense Intelligence Agency; Jason Beardsley, che guida l’organizzazione di veterani di guerra Concerned Veterans for America; il senatore Joni Ernst, ex colonnello della Guardia Nazionale. E due ex fanti d’assalto della marina e due ex marine, a cominciare dal deputato pluridecorato in Iraq Ryan Zinke e da Macus Luttrell, eroe dell’Afghanistan che ha ispirato il film Lone Survivor. L’obiettivo è stato proiettare un messaggio di determinazione e di “legge e ordine” in risposta alle recenti ondate di attentati - più o meno ispirate dall’Isis e dalla sua ideologia - che hanno colpito negli Stati Uniti San Bernardino e Orlando e in Francia Parigi e adesso Lione. Trump accusa la politica estera di Barack Obama e del suo ex segretario di Stato Clinton di essere stata falli- UNITÀ DA RITROVARE Sotto il profilo politico la vera sfida è mostrare coesione nel partito dopo le grandi defezioni dalla convention di leader storici come la dinastia Bush mentare e responsabile del peggioramento degli attacchi terroristici, affermando di essere lui il leader giusto per “distruggere” l’Isis. In evidenza anche la debâcle di Bengasi, l’assalto al Consolato americano in Libia costato nel 2012 la vita all’ambasciatore statunitense nel Paese quando Clinton era a capo della diplomazia. Parte del “manifesto” di sicurezza sono tuttavia diventate sempre più anche le tensioni interne all’America. Il Paese è sotto shock per una spirale di imboscate alla polizia, che ancora domenica hanno mietuto tre vittime a Baton Rouge in Louisiana, e di violenze a sfondo razziale. Nelle ultime settimane, prima degli agguati, agenti avevano ucciso due afroamericani proprio a Baton Rouge e nei pressi di St. Paul in Minnesota. Violen- za e discriminazione sono così prepotentemente tornate alla ribalta: Trump ha definito il Paese ormai come una «divisa scena del crimine», guadagnandosi la tagliente risposta di Obama che il candidato repubblicano «non ha idea» di quel che dice. Giuliani, uno degli oratori di ieri, è reduce dall’aver denunciato come razzista alla rovescia il movimento afroamericano contro gli abusi della polizia Black Lives Matter. Le controversie non finiscono qui. Trump è portabandiera di una linea dura sull’immigrazione: dalla proposta di costruire un muro al confine con il Messico alla deportazione in massa di clandestini, progetti considerati irrealistici dagli esperti ma sui quali insiste. E sul palco ieri ha fatto salire parenti di vittime di reati compiuti da immigrati illegali. La sfida maggiore per Trump, sul fronte dell’immagine, è però quella di garantire che in questi quattro giorni la Convention trovi eco nell’opinione pubblica. Se proteste all’esterno appaiono sicure, i grandi eventi di partito minacciano di perdere visibilità e influenza. Trump ha promesso uno spirito di «showbiz». Le iniziali stelle sono tuttavia parse poco brillanti: ieri è toccato al modello e attore di soap opera Anthony Sabato Jr. e al suo collega Scott Baio, rinomato per la parte di Chachi nella storica serie tv Happy Days. Sotto il profilo politico, dietro i discorsi, la posta in gioco è altrettanto difficile: creare e mostrare unità nel partito, dopo le grandi defezioni dalla Convention di leader storici quali la dinastia Bush. Il populista Trump dovrà inoltre gestire una assai scomoda piattaforma politica ultra-conservatrice, anti-abortista e contro i diritti dei gay, approvata alla vigilia dell’appuntamento di Cleveland e sulla quale ha avuto forte influenza la destra religiosa, una delle correnti più tradizionali del partito. © RIPRODUZIONE RISERVATA AP L’EDITORIALE Mario Platero Le sfide globali di un’America assediata u Continua da pagina 1 L Lo spettacolo al via. L’arrivo dei delegati a “The Q”, la Quicken Loans Arena di Cleveland L’attacco alla polizia. Primi risultati delle indagini, l’omicida avrebbe agito da solo «A Baton Rouge imboscata per uccidere» CLEVELAND. Dal nostro inviato pUna vera e propria imbosca- ta, ideata per colpire e uccidere poliziotti. L’uomo afroamericano che domenica ha ammazzato a sangue freddo a Baton Rouge, in Louisiana, tre agenti e ne ha feriti altri tre «voleva prendere di mira» le forze dell’ordine, ha fatto sapere ieri il portavoce della Louisiana State Police J. B. Slaton. Confermando i timori ormai dilaganti d’un nuovo capitolo della spirale di violenza contro la polizia negli Stati Uniti che, nonostante abbia spesso quali protagonisti individui squilibrati e disadattati, minaccia di rendere sempre più delicati e incandescenti i rapporti tra gli agenti e le minoranze etniche. Gli sviluppi sono arrivati nel giorno dell’apertura della Convention repubblicana a Cleveland, in Ohio, innescando un di- battito sulla necessità di limitare almeno temporaneamente il diritto vigente nello stato di portare apertamente armi in pubblico, in particolare nei pressi del grande appuntamento di partito. Un divieto esiste oggi soltanto nell’arena Quicken Loans, sede della Convention, e nelle sue immediate vicinanze. La richiesta di interventi straordinari è arrivata direttamente dal sindacato di polizia, senza ricevere però risposta dal governatore repubblicano ed ex candidato presidenziale John Kasich. Il partito ha fatto della difesa integrale del Secondo emendamento della Costituzione e della lotta ai controlli sulle armi, la cui diffusione è accusata dai rivali democratici di essere tra i grandi responsabili della violenza, uno dei cavalli di battaglia. «Le indagini preliminari mo- strano che è stata chiaramente un’imboscata - ha detto Slaton -. Stiamo ancora cercando di far luce sulle motivazioni ma l’obiettivo era chiaro». Gli inquirenti stanno cercando anzitutto di ricostruire i movimenti e le attività dell’assassino, identificato come Gavin Long, 29 anni e originario di Kansas City in Missouri, ex marine con una tormentata storia personale. Avrebbe agito da solo, stando all’Fbi, anche se sono in corso accertamenti per verificare la possibilità di complicità e di aiuti o la sua appartenenza a qualche gruppo. Gli agenti sono stati colpiti quando hanno risposto a chiamate che riportavano la presenza di una persona armata nei pressi del centro commerciale Hammond Aire Plaza. L’uccisione di un afroamericano arrestato a Baton Rouge nelle scorse settimane ha scatenato proteste e nuove polemiche nell’intero Paese su abusi e discriminazioni contro gli afroamericani da parte della polizia. M.Val. © RIPRODUZIONE RISERVATA o avevamo già ascoltato quell’appello struggente e sentito per l’unità nell’orazione funebre per i cinque poliziotti uccisi a Dallas. Per poi ritrovarci pochi giorni dopo con gli omicidi organizzati con metodo a Baton Rouge da un ex veterano della guerra in Iraq. L’opinione pubblica americana, teme che le sue forze dell’ordine possano sentirsi intimorite proprio quando hanno più bisogno di loro, perché dopo Nizza un attacco terroristico in questo anno elettorale, «non è questione di se ma di quando», come ha detto ieri un alto funzionario del Pentagono. Per questo Donald Trump ne ha approfitta e fa sua la questione chiave per il «rispetto dell’ordine e della legge», proponendo una svolta autoritaria e di chiusura verso immigrati e islamici. Il corollario di questa situazione? Per la prima volta sono arrivato a una convention politica, alla grande liturgia su cui poggiano i valori di fondo di questo Paese con la raccomandazione di avere a portata di mano un giubbotto antiproiettile. Per la prima volta a una Convention di partito sarà possibile arrivare armati e mostrare le proprie armi. Per la prima volta arrivare alla Convention di Cleveland è come arrivare in zona di guerra. Persino i sindacati di polizia implorano che le armi siano tenute a casa o nella fondina. Implorano un cambiamento della legge. Dallas e Baton Rouge hanno imposto un prezzo troppo caro per il presunto, strumentale, assurdo e soprattutto finto rispetto del Secondo emendamento della Costituzione. Poi c’è la ricaduta di Brexit. Non solo la questione tecnica che riguarda l’uscita di un Paese da un’Unione. Brexit è molto di più: il voto popolare disconosce l’ordine multilaterale su cui ha poggiato l’Occidente dalla fine della Seconda Mondiale a oggi. La sfide dirette a quell’ordine avvengono un po’ dappertutto: la Russia di Putin che invade l’Ucraina, la Cina che vanta diritti territoriali su isole che non le appartengono, l’Isis che prima conquista territori contro ogni risoluzione dell’Onu e poi ci attacca nelle nostre case, gli eccidi in Africa. Che dopo Brexit ci sia stato il tentativo di un colpo di Stato militare in Turchia non deve dunque sorprendere: la percezione di debolezza delle “regole” incoraggia gli attori a spingersi sempre più in là, per capire fin dove si può arrivare senza scatenare la reazione dura del guardiano americano dormiente. Infine arriviamo al terzo fronte, l’economia e i mercati. Gli indici di borsa in America sono ai massimi. In parte la reazione dei capitali internazionali è trovare un porto sicuro dove approdare. E l’America resta comunque una solida potenza continentale. Ma se non si troverà la chiave per un recupero del doppio ordine, interno ed esterno, mancheranno le fondamenta su cui hanno poggiato le espansioni dei commerci e della crescita mondiale. Chi, anche in America, sarà pronto a investire? Tanto più che in questo Paese ormai non è più solo la classe media a soffrire ma anche la classe medio-alta e alta. Non ci sono facili soluzioni davanti a questa triplice sfida che assedia il pianeta America. Ma saranno gli slogan facili, come quelli di Donald Trump, che in questi giorni promette “ordine e legge” a rassicurare chi è impaurito? L’America non è il Paese della chiusura delle frontiere, dell’autoritarismo individuale, della discriminazione religiosa, ma in questo 2016 forse ci capiterà, nostro malgrado, di vedere anche questo: il gigante buono che reagisce in modo scomposto al triplice assedio e rifiuta i valori chiave che negli ultimi 220 anni hanno definito il suo “eccezionalismo”. © RIPRODUZIONE RISERVATA Mondo 11 Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 Germania. Terrore su un convoglio in Baviera: tre persone in gravi condizioni, il giovane attentatore ucciso dalla polizia EPA Afgano attacca su un treno con un’ascia: 4 feriti pUn giovane afgano di 17 anni è salito ieri sera su un treno locale diretto verso Wurzburg, nella Germania del sud, armato di ascia, coltelli e oggetti appuntiti e ha cominciato a colpire dei passeggeri: vi sono quattro feriti, di cui tre gravi; gli altri 14 passeggeri sono rimasti illesi. Dopo poco sono intervenuti agenti che hanno neutralizzato l’attentatore, che cercava di fuggire. Intervenuti anche ambulanze e un elicottero arrivato nel quartiere della città di Wurzburg, dove si trova il più importante centro di accoglienza profughi della Baviera. L’identità dell’aggres- sore è stata appurata più tardi dal ministro degli Interni bavarese, Joachim Herrmann. Dalle prime indagini pare sia arrivato in Germania come minore non accompagnato. Il treno era in viaggio verso Wurzburg. L’azione dell’aggressore è iniziata attorno alle LA PISTA ISLAMISTA Non viene esclusa l’ipotesi di un altro “lupo solitario”: durante l’aggressione il diciassettenne urlava «Allah è grande» 22,10. I media tedeschi, tra cui la Dpa, affermano che l’uomo è stato ucciso dalla polizia, che però non ha confermato.ll treno era partito da Treuchtlingen verso Wurzburg, la linea ferroviaria tra Wurzburg-Heidingsfeld e Ochsenfurt è stata chiusa. Secondo il ministero dell’Interno bavarese, il giovane afghano durante l’aggressione ha urlato “Allah akbar”, Dio è grande. Il giovane aggressore, che sarebbe arrivato in Germania senza i genitori, ha vissuto per un certo periodo nella zona di Wuerzburg. Recentemente era stato affidato ad una famiglia. Le autorità ancora non sanno se abbia un passato da islamico radicale, ma sono in corso ulteriori indagini. Il giovane afghano, armato di diverse armi da taglio tra cui un’accetta e un coltellaccio, ha attaccato i passeggeri del treno subito dopo la partenza, seminando il terrore. Immediatamente è scattato l’allarme: il convoglio è stato subito bloccato nella stazione più vicina, ad Heidingsfeld. La linea ferroviaria è stata interrotta e sono intervenute le forze dell’ordine che hanno aperto il fuoco. In maggio il sedicente porta- voce dell'Isis, Abu Muhammad al Adnani, poco prima dell’inizio del mese islamico di Ramadan aveva esortato i «combattenti sulla via del jihad» ad attaccare i miscredenti ovunque essi fossero e di ucciderli con qualsiasi mezzo, anche «con un coltello». «Allah Akbar» era stato l’urlo con cui, sempre in maggio, un ventisettenne tedesco poi ricoverato in un ospedale psichiatrico, aveva Ucciso un uomo e ne ha feriti altri tre alla stazione di Grafing, un’altra città della Baviera. R. Es. L’incontro. Assenti soltanto i rappresentanti della Lega - Con il premier Alfano, Pinotti e Minniti Renzi: coesione contro il terrorismo A Palazzo Chigi vertice con tutti i capigruppo - Commissione sulla radicalizzazione dell’Islam Marco Ludovico ROMA pPalazzo Chigi rilancia l’azione antiterrorismo e chiama a raccolta tutte le forze politiche. Ieri il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha convocato i capigruppo di Camera e Senato: assenti solo quelli della Lega, tra il malumore e le critiche degli altri partiti presenti. La riunione non è la prima del genere ma il premier l’ha ritenuta necessaria ora dopo la strage di Nizza e il colpo di Stato in Turchia. La stesso eccidioin Bangladesh nel ristorante a Dacca, con nove italiani morti, risale al 1° luglio. Con Renzi per il governo parlano i ministri dell’Interno Angelino Alfano, della Difesa Roberta Pinotti, il sottosegretario con delega all’intelligence Marco Minniti. L’incontro con i parlamentari condivide intanto la linea di governo sulla Turchia: se Erdogan introduce la pena di morte è fuori dall’Europa. Minniti, poi, annuncia la costituzione di una commissione di esperti a palazzo Chigi per misurare il grado di radicalizzazione dell’Islam in Italia. Avrà novanta giorni di tempo per consegnare un rapporto in grado di orientare l’azione di prevenzione e misurare i rischi del fondamentalismo islamico. Una bussola in più, insomma, per le attività di informazione e sicurezza del comparto intelligence. Minniti sarà in audizione al Copasir (il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) giovedì prossimo; mercoledì al comitato sarà sentito il prefetto Franco Gabrielli, capo del dipartimento Ps, mentre oggi il Copasir discuterà il nuovo regolamento dell’Aise, l’agenzia informazioni e servizi esterni guidata dal generale Alberto Manenti. Proprio Gabrielli, in una lettera a tutti i questori d’Italia unita alle nuove indicazioni antiterrorismo (si veda IlSole24Ore di dome- nica) aveva sottolineato come «in questo contesto ogni operatore di polizia diventa un potenziale “obiettivo”» e per ogni agente c’è «una specifica esposizione a rischio». Tanto da sollecitare ai questori «lo scrupoloso rispetto dell’obbligo di portare l’arma in tutte le situazioni». Parole destinate alla Polizia di Stato ma valide a tutti gli effetti anche per l’Arma dei carabinieri, la Guardia di Finanza e chiunque operi per la pubblica sicurezza. Un progetto di antiradicalizzazione è già in fase avanzata al ministero dell’Interno. «Nelle IL RAPPORTO Il gruppo di lavoro formato da esperti presenterà un rapporto entro novanta giorni per orientare la prevenzione SULLA TURCHIA Il presidente del consiglio ha esposto la posizione italiana: in caso di ripristino della pena di morte, la Turchia si mette fuori della Ue moschee vogliamo che a predicare siano imam formatisi alla cultura italiana e consapevoli delle nostre regole giuridiche» ha detto Alfano in un’intervista. È un modello in discussione con il Consiglio per le relazioni con l’Islam al Viminale «per dire stop agli imam fai da te» come li ha definiti il ministro dell’Interno. Ma c’è anche uno schema allo studio dei tecnici di Alfano per definire, d’intesa con l’Ucigos e poi le prefetture, un’azione specifica di contrasto alla presenza e alla diffusione del radicalismo islamico. Pure il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi (Affari europei) ha intrapreso un’iniziativa in questo senso. Nella discussione di ieri è stata sollevata anche la questione del reato di tortura. Ne ha parlato sempre il ministro dell’Interno con l’auspicio che la formulazione della norma così come congegnata al Senato - dove si sta discutendo il disegno di legge - possa essere rivista nel passaggio successivo alla Camera in modo meno drastico per le forze dell’ordine. Le pressioni soprattutto dei sindacati di polizia e del centrodestra sono ripetute ma la revisione del testo attuale non è così scontata. Anche se Alfano ha affermato che in questo momento «non si può lanciare un messaggio fuorviante alle forze dell’ordine». Se restano le divisioni sul reato di tortura va detto che in linea generale le valutazioni politiche sull’incontro con Renzi sono positive. «Per noi questo tavolo è fondamentale» dice il Cinque Stelle Stefano Lucidi, che con la collega Laura Castelli (ma lo stesso fa anche Anna Cinzia Bonfrisco di Cor) scrive ai presidenti di Senato e Camera, Piero Grasso e Laura Boldrini, per chiedere la convocazione di un dibattito in Parlamento. «Bene il dialogo, sia il governo per primo ad abbassare i toni della propaganda» dice Arturo Scotto di Si. Mentre Renzi avanza una proposta: possiamo sostituire, se volete, i tradizionali interventi in aula prima dei vertici Ue, con dibattiti su temi specifici, dall’economia alla sicurezza. Secondo Luigi Zanda ed Ettore Rosato (Pd) «davanti al terrorismo internazionale e fondamentalista servono la massima unità del Paese e la massima coesione delle forze politiche democratiche. Maggioranza e opposizione possono discutere e dividersi su tutto - sottolineano - ma di fronte alla minaccia terroristica e alla violenza degli estremismi non si possono abbandonare a strumentalizzazioni e polemiche. Finirebbero per indebolire la posizione dell’Italia e minare ogni strategia di difesa dei cittadini e di lotta al terrorismo». © RIPRODUZIONE RISERVATA ANSA I soccorritori. Forze dell’ordine e operatori sanitari all’esterno della stazione bavarese subito dopo l’attacco L’inchiesta di Nizza. La folla fischia e contesta il premier Valls La rete del killer porta in Puglia Identificata prima vittima italiana Ivan Cimmarusti ROMA pLa strage di Nizza lascia sul Dopo l’attentato. Il presidente del Consiglio al vertice dei capigruppo di ieri I NUMERI 7.050 Le unità delle Forze armate Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica del Viminale venerdì scorso ha espresso parere favorevole all’impiego di un contingente di 7.050 militari, appartenenti alle Forze Armate, nei servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili 20 Le città Sono 20 le città italiane considerate obiettivi sensibili nelle quali agiscono le Unità operative di pronto intervento (Uopi) della Polizia e i Nuclei specializzati con formazione specifica antiterrorismo dei Carabinieri; entrambe sono unità intermedie tra le normali pattuglie e i reparti speciali antiterrorismo 2.717 Le persone perquisite Dal 1° gennaio 2015 al 5 luglio 2016 sono state controllate 154.136 persone ed eseguite 2.717 perquisizioni su soggetti ritenuti contigui ad ambienti dell’estremismo religioso; controllati anche 32.776 veicoli e i passeggeri di 344 navi; sono state tratte in arresto 531 persone e indagate a piede libero altre 837 persone; eseguite anche 99 espulsioni di soggetti sotto osservazione per il loro avanzato processo di radicalizzazione o per aver fornito sostegno ideologico allo Stato Islamico campo, oltre ai morti, anche l’orrore dei riconoscimenti, il dramma di alcuni dispersi e le tensioni politiche di una Francia smarrita. Il novantenne Mario Casati è la prima vittima italiana della strage di Nizza di cui viene annunciato il riconoscimento. Ieri a mezzogiorno si è fermato tutto: un minuto di silenzio nel luogo tra i fiori e le candele, la Marsigliese e Nizza la Bella. Poi la Promenade des Anglais è stata riaperta e poco dopo è stata invasa per applaudire le vittime. Tuttavia il primo ministro francese Manuel Valls è stato accolto tra i fischi. Valls, accompagnatodadueministrichepartecipavano alla cerimonia, è stato sommerso dalle contestazioni: «Assassini!» e «Dimissioni!». La sua replica, in una intervista a Bfm-Tv, è stata forte: «Siamo in guerra, certo una guerra non convenzionale ma pur sempre una guerra e ci potrebbero essere delle repliche». E poi ancora: «La Francia non si divida». Le indagini intanto procedono ma per gli investigatori non ci sono più dubbi. L’attentato di Nizza non è stato un gesto estemporaneo, nato dai problemi psichici di un individuo isolato. Bouhlel si era radicalizzato negli ultimi mesi, seguiva la propaganda del sedicente Stato islamico su Internet e aveva recentemente cominciato a farsi crescere la barba per motivi religiosi. Analizzato il suo pc e il suo cellulare. Spunta anche una possibile pista italiana. L’ultima telefonata prima di compiere la strage sulla Promenade Des Anglais Bouhlell’ha avuta con C.C., suo connazionale tunisino di 37 anni, residente a Bari per alcuni mesi e fermato a Nizza con l’accusa di essere un complice. Sono i risultati investigativi delle autorità francesi a estendere all’Italia la rete di supporto allo stragista. Il 14 luglio, poche ore prima di massacrare 84 persone durante la Festa nazionale francese, Bouhlel ha svolto alcune telefonate sempre col medesimo personaggio. A rivelarlo è stato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nel corso della riunione dedicata al terrorismo con i capigruppo di maggioranza e opposizione. Diventata pubblica, la notizia ha suscitato la reazione del procuratore nazionale, Franco Roberti, che ha detto non essere stato messo al corrente dell’informazione. Emerge insomma un buco nella catena informativa: la Francia chiede accertamenti al Viminale, che a sua volta trasmette tutto alla Digos di Bari; la procura nazionale, però, a quanto risulta non viene informata né dal Viminale né dai colleghi inquirenti di Bari. Sullo sfondo resta la questione irrisolta della partecipazione - finora non prevista - della procura di Roberti alle riunioni del Casa, il comitato IL GIALLO Alfano: uno dei complici arrestati a Nizza ha vissuto a Bari per alcuni mesi . Roberti: non ne sapevo nulla, scarsa circolazione di informazioni analisi strategiche antiterrosmo presso l’Interno. Certo è che a sei giorni dalla strage le autorità francesi hanno ricostruito la rete di supporto a Bouhlel, personaggi tutti stranieri che avrebbero operato a Nizza. Tra questi risulterebbe esserci anche il tunisino che avrebbe vissuto a Bari negli anni scorsi e che il 14 luglio, poco prima dell’attentato, ha avuto contatti telefonici con Bouhlel. Sulla segnalazione la Procura della Repubblica di Bari ha aperto un’inchiesta delegando maggiori accertamenti alla Digos del capoluogo pugliese, al comando del dirigente Michele De Tullio. Stando ai riscontri preliminari, nel telefono cellulare di Bouhlel sono state individuate numerose conversazioni telefoniche avute col tunisino. Gli accertamenti avrebbero però consentito di escludere sia che l’uomo fosse stato in contatto con l’attentatore di Nizza nel periodo trascorso nel nostro paese, sia che abbia avuto contatti con ambienti del radicalismo islamico. Tra l’altro, sarebbe anche stato accertato che quando nel 2015 Bouhlel fu fermato alla frontiera di Ventimiglia per un controllo identificato e fatto passare in quanto su di lui non c’era alcun elemento che lo facesse ritenere un soggetto pericoloso - il tunisino fermato ieri a Nizza aveva già abbandonato da tempo l’Italia. È probabile, dunque, che Bouhlel e il tunisino si siano conosciuti all’arrivo di quest’ultimo in Francia. In ogni caso gli accertamenti sono ancora in corso per ricostruire l’intera rete di contatti dell’uomo in Italia, capire se ha mantenuto legami con qualcuno ancora presente in Puglia e i suoi spostamenti. I riscontri investigativi sono stati affidati al sostituto procuratore Roberto Rossi, che già da tempo conduce delicate indagini sul fondamentalismo islamico nel capoluogo pugliese, indicato da tempo nelle informative investigative della Digos e dei carabinieri del Ros come una città di snodo per l’ingresso in Italia ed Europa di terroristi. In particolare sarebbe emerso un presunto supporto logistico al terrorismo internazionale, che trova conferma nel passaggio dal porto di Bari, a luglio 2015, di Kahalid El Bakraoui, l’attentatore suicida della metropolitana di Maelbeek a Bruxelles, e nel presunto traffico di documenti falsi di cui avrebbero beneficiato alcuni soggetti coinvolti in procedimenti giudiziarisulterrorismo.Suquest’ultimo fronte è stato accertato come nelle mani di presunti jihadisti sia finito il mercato illecito di passaporti e visti di ingresso nell’area Shengenfalsificatiall’esteroepoi portati nelle regioni del Sud, soprattutto Puglia e Campania, per essere ceduti a diversi soggetti diretti nel Nord Europa, tra Francia, Belgio, Germania e Inghilterra. Bari, dunque, rappresenta una sorta di porta d’ingresso, ma anche il luogo attraverso cui imbarcarsi per la Grecia, dove le autorità di polizia ritengono esserci cellule di matrice jihadista. © RIPRODUZIONE RISERVATA Terrorismo jihadista. Magistrati a confronto sulla nuova frontiera della minaccia internazionale «Serve una politica forte su web e intelligence» E sulla Turchia no alla «giustizia sommaria» Donatella Stasio ROMA pDa un lato c’è la «nuova frontiera» del terrorismo, quello di matrice jihadista, completamente «diverso» dal terrorismo interno di 40 anni fa, rosso o nero che fosse, e in «vorticosa evoluzione», che impone alla magistratura di «studiare, studiare, studiare» e alla politica di «prevenire» nonché di «stringere alleanze internazionali» su più fronti, anche per «bloccare le attività di proselitismo e di propaganda che si svolgono sul web». Dall’altro lato c’è la Turchia con la sua «mostruosa» caccia al magistrato per arrestarlo, «la giustizia sommaria» in atto nei confronti di 2.745 giudici destituiti, e in alcuni casi arrestati, dopo il fallito golpe, che impone una «straordinaria mobilitazione della comunità internazionale a tutela dell’irrinunciabile principio dell’indipendenza della magistratura, caposaldo principale di un sistema democratico». LEGNINI «Non possiamo permettere atti di giustizia sommaria a un Paese candidato ad aderire alla Ue, valuteremo le iniziative da intraprendere» PIGNATONE «È un mondo sconosciuto e sfaccettato. Il primo problema è quello della prevenzione e qui interviene l’Esecutivo con l’attività di intelligence» Se ne parla a Roma per un’intera giornata, prima alla cerimonia di intitolazione della Biblioteca della Procura generale presso la Corte d’appello a Vittorio Occorsio, il giudice ucciso 40 anni fa dal terrorismo di estrema destra, e poi a Palazzo dei Marescialli, durante un convegno sul terrorismo internazionale organizzato dal Csm e dalla Scuola della magistratura. Ma a farsi sentire, soprattutto sulle epurazioni in atto in Turchia, sono anche l’Anm e l’European Networks of Councils for the Judiciary, la Rete europea dei Csm, che esprimono, rispettivamente, «sgomento e sdegno» per la retata «senza precedenti nella storia» dei circa 3mila giudici turchi e «grave preoccupazione» per la sospensione e/o l’arresto di magistrati «anche dell’Alta Corte». L’Anm chiede agli organi istituzionali italiani di «attivarsi immediatamente presso gli organismi internazionali affinché venga con urgenza interrotta questa inaudita barbarie», ricordando che la Turchia - uno dei 47 Stati del Consiglio d’Europa – sta violando «platealmente» la Convenzione europea dei diritti dell’uomo con l’annullamento della concreta indipendenza e autonomia dei giudici. L’Encj chiede che i responsabili del colpo di Stato siano giudicati attraverso un processo «equo e imparziale in conformità con gli standard internazionali» e che le autorità turche rispettino «pienamente i principi fondamentali che garantiscono l’indipendenza dei giudici e i principi del giusto processo per tutti gli interessati». «Non è consentito a un Paese vicino a noi che era candidato ad aderire all’Ue di compiere atti di giustizia sommaria» tuona il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini che si riserva di «valutare nelle prossime ore le iniziative da intraprendere insieme alla Rete dei Csm europei per ribadire l’irrinunciabilità dell’indipendenza della magistratura». Il primo presidente della Cassazione Giovanni Canzio definisce «mostruoso» quel che sta avvenendo in Turchia e il ministro della Giustizia Andrea Orlando invoca «massima vigilanza» da parte della comunità internazionale per evitare che la reazione al colpo di Stato «sia il presupposto per un’ulteriore torsione autoritaria e per una restrizione delle libertà civili». Con questi sentimenti magistrati “famosi” come Giovanni Salvi (Procuratore generale presso la Corte d’appello di Roma), Franco Roberti (Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo), Giuseppe Pignatone (Procuratore capo a Roma) e Maurizio Romanelli (che dall’antiterrorismo di Milano è appena passato come Aggiunto alla Pna) hanno affrontato il tema della «nuova frontiera» del terrorismo jihadista. «I terribili fatti di questi giorni non ci colgono impreparati» ha esordito Salvi riferendosi all’attentato di Nizza, anche se Roberti ha parlato di «vorticosa evoluzione» del terrorismo internazionale, a tal punto che «non riusciamo a tenere dietro ai nuovi scenari», qual è quello di Nizza, dove «la figura dell’attentatore è un po’ atipica». Per il Procuratore antiterrorismo «la minaccia terroristica in Italia è alta» anche se non paragonabile a quella francese. Ma l’azione di contrasto non è sufficiente senza «una forte azione politica» su vari fronti. Per esempio, bisogna bloccare sul web le attività di proselitismo e di propaganda, altrimenti «tutto il resto sarà insufficiente»; così come essenziale è la «tempestività» della circolazione dei dati. Se davvero il ministro dell’Interno Alfano ha detto che ci sarebbe un collegamento tra l’attentatore di Nizza e alcuni soggetti che sono in Italia (in Puglia), allora c’è stato un «difetto di circolazione delle informazioni all’interno delle istituzioni, il che sarebbe grave perché noi questo dato non lo abbiamo avuto». Pignatone ha insistito sulla «diversità» del terrorismo internazionale da quello interno conosciuto in passato e dalla criminalità mafiosa. «È un mondo totalmente sconosciuto e sfaccettato, che ci impone di studiare. Ma - ha aggiunto - oggi il primo problema è quello della prevenzione e qui interviene l’Esecutivo con l’attività di intelligence». Quindi, giurisdizio- ne e prevenzione sono «distinte e diverse ed è bene che restino tali» ha concluso, evitando di attribuire alla prima compiti che non ha. Sull’evoluzione del terrorismo jihadista si è soffermato anche Romanelli, aggiungendo la sua voce a quella di chi ritiene necessario che la magistratura «studi, comprenda». Lo ha detto anche Canzio, che, citando Pignatone, ha insistito sulla diversità tra giurisdizione e prevenzione. «Lo sradicamento del fenomeno appartiene alla politica, alla cultura. Noi magistrati non ne siamo i protagonisti» ha osservato, ricordando che il ruolo del giudice è rimanere nell’«alveo della legalità». Che è poi il richiamo anche del presidente del Comitato direttivo della Scuola della magistratura, Gaetano Silvestri, secondo cui «dobbiamo capire la realtà per non cadere nell’illusione che basti una semplice repressione coercitiva per sradicare la malapianta del terrorismo». © RIPRODUZIONE RISERVATA 12 Politica e società Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 Lo scontro dei treni in Puglia. Piccarreta, capostazione di Andria, nega ai Pm di aver alterato l’orario «Non ho falsificato i registri delle partenze» Vincenzo Rutigliano ANDRIA pNega l’alterazione dei regi- stri delle partenze. Vito Piccarreta, il capostazione di Andria che ha ammesso di aver alzato la paletta verde e dato il via al treno che, da Andria, è andato incontro alla tragedia, non ha alterato il registro di viaggio della sua stazione. Davanti ai magistrati di Trani che lo hanno interrogato nella mattinata di ieri perché indagato, insieme ad altri 5, per il disastro ferroviario del 12 luglio (23 morti e 50 feriti), ha negato ogni responsbailità sul punto.Non è lui l’autore dell’alterazione fatta a penna sul registro proprio con riferimento all’orario di partenza. «Io non ho scritto questo», ha detto non appena i pm gli hanno mostrato il registro. E dunque Piccarreta, che è arrivato in procura intorno alle 9 e 30 ed è stato ascoltato verso le 11.00 appena terminata una riunione di coordinamento degli inquirenti, ha risposto alle domande e parlato di fatti e circostanze che gli investigatori hanno definito «molto interessanti». Lui dunque ha la sua versione: la modifica del- L’ALTRO INTERROGATORIO Il legale del capostazione di Corato: il collega di Andria non ha avvisato della partenza del convoglio e sapeva che da Corato erano in arrivo due treni l’orario di partenza del treno è posticcia, ma riporta comunque come orario di partenza le 10.59, orario in cui dice di aver fatto partire il treno, cosa su cui, ha ripetuto nel corso dell’interrogatorio durato molte ore, ha detto di «non avere dubbi: il treno è partito da Andria alle 10.59». Il resto è una sorta di tempesta perfetta: due treni sono fermi in stazione e quindi, in automatico, lui ha dato il via libera ad entrambi, unoversoBarlettael’altroperladirezione opposta, verso Corato. Quindi due treni fermi e per il capostazionediAndriaèstato«automatico» dare il via libera, come ha ammesso anche ieri davanti ai pm, al treno ET1021 poi scontratosi con l’ET1016. In realtà – secondo le in- dagini – il convoglio fermo ad Andria e diretto verso Corato non doveva partire perché Piccarreta sapeva che da Corato era in arrivo un altro convoglio, che lui stesso stava aspettando in stazione. Piccarreta, quindi, dopo l’arrivo in ritardo di 23 minuti ad Andria del primo treno proveniente da Corato (l’ET 1642), avrebbe agito in base ad un automatismo e fatto partire i due treni alle 10.59. Attorno alle 11.07, un minuto circa dopo il disastro, risulta dai tabulati acquisiti dalla polizia, il capostazione di Andria ha chiamato il collega di Corato e lo ha avvertito di aver dato la partenza al treno. A quell’ora nessuno dei due capistazione sapeva che c’era stato il disastro ferroviario. Tutto è accaduto in quei minu- ti e per questo la magistratura vuole capire cosa sia successo nel cronologico degli orari perché l’ora di partenza del treno di Andria (registrata attorno alle 11.05) è collocata temporalmente in maniera anomala perché non rispetta l’ordine cronologico crescente che parte dal mattino e va avanti nel corso della giornata. La partenza annotata attorno alle 11.05, sostiene chi ha visionato i registri, non si trova dopo quelle delle 11 e prima di quelle delle 11.30, ma è stata modificata a penna e posizionata molto prima. Un’annotazione ritenuta dunque sospetta perché potrebbe essere stata modificata in qualsiasi momento. Anche dopo il disastro. Sulla ricostruzione di Piccar- reta però il capostazione di Corato, Alessio Porcelli, l’altro indagato, sostiene cose diverse. Nega cioè che Piccarreta lo abbia avvisato di aver dato la partenza al convoglio ET1021 che si è poi scontrato con il treno ET1016 proveniente da Corato. Anzi secondo Porcelli – sempre secondo al ricostruzione del suo avvocato difensore – «Piccarreta sapeva che da Corato erano in arrivo due treni, uno dei quali, l’ET1642, era appena arrivato ad Andria». Intanto è sceso ancora, da 18 a 17, il numero dei feriti ricoverati negli ospedali pugliesi: ieri è stato dimesso un altro paziente da quello di Andria ed un altro paziente in prognosi riservata è stato trasferito alla “Fondazione Maugeri” di Cassano Murge. Nel Policlinico di Bari sono ricoverati ancora quattro feriti in condizioni gravi e in prognosi ancora riservata e a loro ha fatto visita ieri il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin. © RIPRODUZIONE RISERVATA Riforme. Oggi la presentazione della proposta: misto di collegi uninominali e sistema più rappresentativo con premio di governabilità La minoranza Pd lancia il Mattarellum corretto Il disastro. La scena dello scontro tra i due treni pendolari LA GIORNATA IL SENATORE: BATTAGLIA CHE VA OLTRE LA MIA PERSONA La giunta del Senato revoca Freddezza del governo, che però non chiude: «Il Parlamento è sovrano» - Forza Italia si sfila mandato a Minzolini, ora l’Aula pLa Giunta per le immunità Emilia Patta ROMA pUn Mattarellum corretto con un premio fisso alla lista o alla coalizione che arriva prima sul territorio nazionale. Questa, in sostanza, la proposta che la minoranza del Pd, nelle persone del senatore Federico Fornaro e del deputato Andrea Giorgis, proporrà oggi pomeriggio all’attenzione delle forze parlamentari interessate a rivedere l’Italicum (sulla carta Forza Italia, Lega Nord e i centristi della maggioranza). «Non c’è stato nessun presondaggio per una precisa scelta - spiega Fornaro -. Il nostro vuole essere il contributo per la ricerca di una soluzione parlamentare. La nostra idea è che la nostra proposta possa avere un interesse a 360 gradi, anche per il Movimento 5 stelle». Il Mattarellum, come si ricorderà, prevedeva l’elezione del 75% dei parlamentari tramite collegi uninominali e il restante 25% da attribuire proporzionalmente come “diritto di tribuna” per i piccoli partiti. La proposta della minoranza del Pd parte da questa base, ed è dunque un sistema misto tra collegi uninominali e una ripartizione dei seggi che rispetti più fedelmente il principio della rappresentanza. In più, rispetto al Mattarellum che era stato pensato in sistema bipolare, viene introdotto un “premio di governabilità” fisso attorno al 10%. Non grande, ma bastevole a una forza che conquistasse oltre il 35% dei voti di governare. E se nessuna delle tre forze principali - ossia Pd, M5s e il centrodestra più o meno riunito - arrivasse a prendere così tanti voti? «Allora, come avviene in tutti i sistemi parlamentari e non presidenziali, la maggioranza di governo si formerebbe in Parlamento sulla base di un programma condiviso», ammette Fornaro. Che sottolinea come il sistema elaborato dalla minoranza del Pd, naturalmente con il pla- cet dell’ex leader Pier Luigi Bersani, non è pensato contro il Movimento 5 stelle, dal momento che se fosse vincente nel Paese andrebbe comunque al governo. Ma è un sistema che evita il meccanismo «perverso» del ballottaggio. Che in Italia, come si è visto nelle ultime comunali, non ha la funzione di unire i partiti europeisti contro i partiti anti-euro e anti-sistema come avvenuto fino ad ora in Francia. Al contrario, da noi il ballottaggio sembra prestarsi a un voto «di pancia» che raccoglie tutti gli umori anti-sistema - di destra e din sinistra - e li convoglia sul Movimento 5 stelle. Si tratta naturalmente di riflessioni che all’indomani delle elezioni comunali di giugno sono state fatte anche a Palazzo Chigi e tra i dirigenti della maggioranza SNODO REFERENDUM Pd, centristi e Fi d’accordo sul fatto che prima del voto di novembre sulla riforma costituzionale non si interverrà sulla legge elettorale del Pd. E non è un caso che il Mattarellum corretto era stato proposto dallo stesso Matteo Renzi, appena insediatosi a Largo del Nazareno ma non ancora a Palazzo Chigi, all’interno di una rosa che comprendeva anche il “sistema dei sindaci” (poi divenuto Italicum) e un sistema simil-spagnolo basato su piccoli collegi con una soglia di sbarramento implicita. Il Mattarellum corretto fu poi scartato perché, all’epoca del patto del Nazareno, inviso a Silvio Berlusconi che ha sempre odiato i collegi uninominali. Se dunque Renzi era e resta contrario a reintrodurre il premio di coalizione al posto del premio alla lista come chiedono i centristi della maggioranza e come chiedeva la stessa minoranza del Pd, potrebbe invece presta- re orecchio ad una proposta che eliminando il ballottaggio elimina anche il forte rischio che il Movimento 5 stelle si ritrovi al governo del Paese in virtù di un voto «di pancia». Ma il punto è proprio questo: intervenire su una legge elettorale ancora mai testata a pochi mesi dalle elezioni (che si voti a febbraio 2018 o nella primavera del 2017 siamo sempre in fine legislatura) con l’intento neanche tanto nascosto di sfavorire il principale avversario politico, appunto il Movimento 5 stelle, potrebbe trasformarsi in un boomerang. La reazione di Renzi e del governo a questa nuova proposta, ad ogni modo, è la stessa concordata da qualche settimana: non dire no a priori, anche per non rompere con pezzi di maggioranza in vista del referendum di novembre sulla riforme, e lasciare la porta aperta rimandando al Parlamento. «L’Italicum è una buona legge - ripete Renzi - e a me pare di non vedere una maggioranza per una diversa legge elettorale, però se ci sono i numeri si può cambiare in Parlamento». Stessa indicazione dalla ministra per le Riforme Maria Elena Boschi: «Se il Parlamento decide di modificare l’Italicum perché ci sono i numeri su una proposta diversa, ovviamente il Parlamento è sovrano». La realtà è che tutti sanno che prima del pronunciamento della Corte costituzionale sui ricorsi contro l’Italicum (ad ottobre) e prima del referendum sulle riforme(a novembre, probabilmente il 20 o il 27), la legge elettorale non verrà toccata. Ieri Forza Italia lo ha ribadito: in caso se ne parla dopo il referendum. Perché se vince il No, come sperano gli avversari di Renzi, l’Italicum andrà cambiato per forza dal momento che è stato pensato per un sistema monocamerale. E se vince il Sì a decidere sarà Renzi, che a quel punto potrebbe trovare vantaggioso lasciare l’Italicum così com’è. © RIPRODUZIONE RISERVATA Inchiesta Labirinto. L’interrogatorio di garanzia del consulente che gestiva le presunte società-cartiere I sistemi elettorali in gioco L’ITALICUM IL MATTARELLUM LA NUOVA PROPOSTA Premio di maggioranza alla lista e ballottaggio sotto il 40% La nuova legge elettorale, l’Italicum, approvata dal parlamento a maggio 2015 ed entrato in vigore a luglio, si applica solo per la Camera deputati perché scritta tenendo conto del mutato quadro istituzionale ridisegnato dalla riforma costituzionale che prevede un Senato non più elettivo. È un sistema proporzionale che assegna un premio di maggioranza (340 seggi su 630) alla lista che supera il 40% dei voti. Se nessun partito raggiunge tale percentuale, si svolge un secondo turno di ballottaggio tra i due partiti più votati, per l’assegnazione del premio. Prevista anche una soglia di sbarramento al 3%. L’assegnazione dei seggi avviene proiettando le percentuali di voti ottenuti a livello nazionale dai partiti nei 100 collegi, in ognuno dei quali sono eletti da 3 a 9 nove deputati. In ogni collegio il capolista è bloccato (cioè eletto automaticamente se scatta il seggio) Sistema elettorale misto maggioritario e proporzionale Il Mattarellum prende il nome dalla legge elettorale messa a punto da Sergio Mattarella e attuata in seguito al referendum del 18 aprile 1993. È un sistema elettorale misto con il quale si è votato fino al 2001. Prevedeva l’assegnazione dei seggi per il 75% mediante l’elezione di candidati in collegi uninominali (475 per la Camera e 232 per il Senato) secondo un meccanismo maggioritario a turno unico: a essere eletto era il candidato che aveva riportato la maggioranza relativa dei suffragi nel collegio. Il restante 25% dei seggi era invece assegnato con metodo tendenzialmente proporzionale. A Montecitorio, accedevano le liste che avevano raggiunto la soglia di sbarramento del 4%. Per la ripartizione dei seggi scattava il meccanismo dello scorporo, sottraendo alla lista i voti ottenuti dal candidato a essa collegato che aveva vinto nel collegio Mattarellum corretto con premio di governabilità La proposta che sarà presentata oggi dalla minoranza del Pd parte dalla base del Mattarellum, ed è dunque un sistema misto tra collegi uninominali e una ripartizione dei seggi che rispetti più fedelmente il principio di rappresentanza a vantaggio dei partiti più piccoli. Ma a differenza del Mattarellum, pensato e utilizzato in epoca di bipolarismo come le coalizione di centrodestra e di centrosinistra che si sono fronteggiate per venti anni, la proposta prevede l’introduzione del cosiddetto premio di governabilità: un premio fisso non troppo ampio, attorno al 10%, da attribuire alla lista o alla coalizione che arriva prima sul territorio nazionale. Si tratta di un sistema che garantisce governabilità solo se una forza politica supera il 35% dei consensi, come ammettono gli stessi proponenti: in caso contrario la maggioranza di governo andrà formata in Parlamento PREMIO DI MAGGIORANZA 340 seggi SEGGI «UNINOMINALI» 75% PREMIO GOVERNABILITÀ 10% del Senato ha deciso di proporre all’Aula la decadenza dal mandatodiparlamentareperilsenatore di Forza Italia Augusto Minzolini, per via della condanna definitiva a due anni e 6 mesi per peculato, punito per l’uso delle carte di credito della Rai quando era direttore del Tg1. «Noi abbiamo svolto un’attività istruttoria - ha spiegato il presidente della Giunta, Dario Stefano (Misto)ora toccherà all’Aula decidere». Undici sì contro nove no. Una decisione presa a maggioranza e ancora non definitiva, perché sarà l’Aula a dire l’ultima parola (e in passato è già successo che si sia espressa in maniera difforme rispetto alla Giunta). «La battaglia che ho intrapreso va al di là della mia persona. Qualunque sia la vo- stra decisione io mi dimetterò», hadettoMinzoliniprimadelvoto. OralarelatricedelcasoMinzolini,DorisLomoro,dovràmettere apuntolarelazioneperl’Aulache, da regolamento, dovrà essere trasmessa entro 20 giorni all’Assemblea.Saràpoilaconferenzadeicapigruppo a decidere la calendarizzazione della discussione. «Minzolini rischia di essere estromesso dal Senato perché condannato in appello da un ex avversario politico. È giustizia o arbitrio?», ha scritto su Twitter la responsabile Comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini. «Le anomalie del caso Minzolini sono inquietanti. Spero che l’Aula del Senato rovesci il giudizio della Giunta», ha commentato il senatore di Fi, Lucio Malan. © RIPRODUZIONE RISERVATA MAFIA CAPITALE Assolto Venafro, ex capo di gabinetto di Zingaretti Ivan Cimmarusti ROMA pMaurizio Venafro, l’ex capo di gabinetto del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, è stato assolto in uno dei procedimenti del maxi processo Mafia Capitale. Stando ai giudici del Tribunale di Roma non avrebbe avuto responsabilità penali nella presunta manipolazione dell’appalto Cup (prenotazioni sanitarie) del valore di 60 milioni di euro, cui puntava la sospetta associazione mafiosa capeggiata da Massimo Carminati. «Sono contento per Maurizio – ha commentato Zingaretti –, ha affrontato questa vicenda in maniera esemplare». Nel medesimo filone, invece, è stato condannato a un anno e quattro mesi Mario Monge, dirigente della cooperativa Solco. Per gli stessi fatti è inoltre imputato nel maxi processo Luca Gramazio, ex capogruppo Pdl in Regione e attuale consigliere regionale (detenuto). Stando al capo d’imputazione, come formulato dalla Procura di Roma, Salvatore Buzzi – presunto «braccio imprenditoriale» del clan – e i suoi collaboratori, «elaboravano il progetto di partecipazione alla gara», assumendo «le determinazioni generali in ordine alla turbativa e utilizzavano il ruolo di Gramazio, espressione dell’opposizione in Consiglio regionale per rivendicare, nel quadro di un accordo lottizzatorio, una quota dell’appalto, ottenendo così da Venafro, in funzione di garanzia della realizzazione di tale accordo, la nomina di Angelo Scozzafava (in rapporti con Buzzi, ndr) quale membro della commissione aggiudicatrice, con l’accordo di Monge che metteva a disposizione lo strumento della cooperativa Solco». © RIPRODUZIONE RISERVATA Roma. Il deputato Vignaroli subentra alla Lombardi nel «mini direttorio» LA SORELLA SU FB: «SEI SEMPRE STATO MORTO» Orsini: così Pizza dava i soldi a Marotta Raggi vede lo staff, oggi prima giunta Cucchi, medici assolti Ivan Cimmarusti ROMA pI rapporti con l’avvocato e deputato di Ncd, Antonio Marotta, ma anche il presunto accesso alle intercettazioni che il «faccendiere» Raffaele Pizza affermava di poter avere. A chiarire alcuni contorni dell’inchiesta “Labirinto” della Procura di Roma è Alberto Orsini, il consulente fiscale con diploma di elettrotecnica, arrestato il 4 luglio scorso con altre 23 persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere, frode fiscale, truffa aggravata ai danni di enti pubblici, corruzione, falsa fatturazione, traffico di influenze illecite, ricettazione e finanziamento illecito. L’indagine ha svelato una presunta rete ideata dal “faccendiere” Raffaele Pizza per controllare gli affidamenti degli appalti pubblici e le nomine di importanti dirigenti nelle società pubbliche strategiche. Inoltre è stato accertato un vorticoso giro di false fatturazioni che avrebbe consentito di creare fondi neri finiti su un conto corrente “collet- tore” gestito da Orsini. Le rivelazioni di Orsini sono contenute nell’interrogatorio di garanzia svolto con il gip preliminari Giuseppina Guglielmi. Stando al verbale Raffaele Pizza avrebbe dato più «tranche» di denaro all’onorevole Marotta, indagato nel procedimento. Orsini racconta di aver riferito a Pizza che «“guarda io soldi non ne ho, c’ho soltanto questi”, erano 10mila euro, glieli ho dati davanti a un bar, poco prima dell’una, c’era Marotta, ma stava più in là». Aggiunge che «con Marotta nei paraggi ho dato a Lino due volte 10 più 10, una volta subito dopo che Marotta è diventato mio avvocato. Marotta – aggiunge – i soldi non li voleva toccare, forse neanche vedere. Stavamo in via Lucina (sede dello studio di Pizza, ndr), Lino stava seduto alla scrivania e io gli ho dato questi 10mila euro, Marotta nel corridoio ha visto Lino “ecco, questi sono i soldi” e ha chiuso il cassetto». Per il gip si tratterebbe di «tangenti», ma Orsini aggiunge che il denaro lo avrebbe dato (senza ri- cevere fattura) perché «loro mi dovevano aiutare in questa circostanza», la difesa che Marotta aveva assunto dopo che Orsini aveva subito una perquisizione dalla Guardia di finanza. Dal contenuto del verbale, infine, emerge anche un altro particolare: Raffaele Pizza era venuto in possesso di alcune intercettazioni telefoniche. Lo stesso gip domanda a Orsini: «Le hanno mai detto come hanno ottenuto queste intercettazioni?». «No – spiega Orsini – glielo giuro sui miei figli (...) Lino mi ripeteva sempre le stesse cose “devi stare tranquillo perché tanto tutto si sistema”». Stando agli accertamenti, infatti, Pizza era in stretti rapporti con l’imprenditore Gianni Nastri, della società Siline, che ha inventato il sistema di gestione degli atti giudiziari Tiap. Secondo le indagati potevano avere accesso ai documenti riservati della Procura di Roma, anche se l’ufficio requirente capitolino ha smentito il particolare. © RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA pLunga riunione di Virginia Raggi in Campidoglio con il mini-direttorio sulle linee programmatiche dell’amministrazione, oggi all’ordine del giorno della prima giunta operativa. Tra queste, rifiuti, trasparenza e mobilità, i capisaldi del programma M5S. Si discuterà anche delle misure più urgenti, tra cui l’assestamento di bilancio. Nell’organismo che aiuta la sindaca entra il deputato M5S Stefano Vignaroli al posto della dimissionaria Roberta Lombardi. Il parlamentare romano partecipa all’incontro, ma è già polemica dal Pd per il suo legame con la senatrice Paola Taverna, altro componente del mini-direttorio. Oggi la sindaca potrebbe incontrare l’ex commissario Francesco Paolo Tronca, poi con gli assessori sarà esaminata la delibera sul bilancio, che dovrebbe arrivare domani in Commissione e giovedì in Aula. Le linee programmatiche saranno illustrate in Campidoglio ai primi di agosto. Raggi, inoltre, oggi andrà al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella. Ieri la sindaca ha ricevuto una delegazione dei movimenti per la casa: «Possiamo aprire un tavolo, ma la legalità per noi è un punto imprescindibile». Oggi comunque sarà AL QUIRINALE La sindaca della Capitale attesa questa mattina da Mattarella. Poi con gli assessori l’esame della delibera sul bilancio attribuita la delega alle Politiche abitative. Eletti i presidenti delle Commissioni capitoline, tutti del M5S tranne quello della Trasparenza, del Pd. Sull’assestamento di Bilancio è intervenuto il neo presidente della omonima Commissione Marco Terranova: «Dovremo lavorare tutta la prossima set- timana per completare la discussione in commissione entro il 29. Abbiamo dato la nostra disponibilità per lavorare anche di sabato e di domenica». «Non si può pensare di andare in Aula a discutere di assestamento di Bilancio se prima la giunta non presenta le proprie linee programmatiche» afferma polemica la capogruppo Pd Michela Di Biase. È scontro anche con l’assessore regionale Mauro Buschini, che ha reso noto di aver inviato due mesi fa una nota a Roma Capitale nella quale si dà tempo fino a settembre per indicare il sito di una nuova discarica di rifiuti di servizio. «È un altro fronte che si apre per il sindaco Raggi proprio quando arriviamo noi – dice il capogruppo M5S Devid Porrello –. Zingaretti da tre anni sta qui in Regione, non ha mai chiesto nulla del genere: ora arriva il Cinque Stelle e vuole, più che risolvere, scaricare i problemi su un governo Cinque Stelle». © RIPRODUZIONE RISERVATA anche nell’appello-bis pNuova assoluzione nel pro- cesso di appello bis per i medici che ebbero in cura Stefano Cucchi. Secondo la terza sezione della Corte d’assise d’appello di Roma, i cinque medici dell’ospedale Sandro Pertini non avrebbero avuto alcuna responsabilità sulla morte del trentenne arrestato il 15 ottobre 2009 per una sospetta cessione di droga e morto, con un peso corporeo di 37 chili, il 22 ottobre successivo nel nosocomio capitolino. Il collegio giudicante ha escluso responsabilità penali per il primario Aldo Fierro e per i medici Stafania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite e Silvia Di Carlo. L’accusa era di omicidio colposo. In particolare, come aveva sostenuto il sostituto procuratore generale Eugenio Rubolino, «quell’ospedale per Stefano è stato un lager, viene privato anche del pane in quanto celiaco. Si è nutrito con acqua. Arriva bradi- cardico e per questo dovevano da subito fare qualcosa; invece, non viene neanche monitorato». Il rappresentante dell’accusa aveva «sposato» la sindrome da inanizione, da malnutrizione, indicata dai giudici di primo grado come concausa della morte di Cucchi. «Dal momento del ricovero di Cucchi comincia la non diagnosi – aveva concluso il pg – è stato un comportamento gravemente colposo dei medici. I nostri imputati erano lontani non solo dal formulare una corretta diagnosi, ma anche dal verificarla». Tuttavia il collegio ha respinto questa ricostruzione, disponendo l’assoluzione per i medici. Ilaria Cucchi, sorella del giovane, ha affidato a Facebook il suo sfogo dopo la nuova assoluzione accompagnando la foto del cadavere del fratello con il messaggio: «Sei sempre stato morto». I.Cimm. © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 19 Luglio 2016 www.ilsole24ore.com @ 24ImpresaTerr IL GIORNALE DELL’ECONOMIA REALE t DOPO EXPO SETTORE DEL LATTE Marco Morino u pagina 15 Roberto Iotti u pagina 17 Protocollo d’intesa imprese-istituzioni La Ue vara gli aiuti per gli agricoltori Macchine utensili. Acquisti di Pechino a -20% nel secondo trimestre mentre le sanzioni fanno crollare del 78% gli ordini da Mosca: domanda estera -10,5% La Cina zavorra i robot italiani Carlo Andrea Finotto Cresce ancora il mercato interno (+5%) grazie a Sabatini e superammortamento Matteo Meneghello MILANO pLa debolezza della domanda internazionale impatta sugli ordini di macchine utensili, che nel secondo trimestre dell’anno subiscono una battuta d’arresto del 6,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le performance di Germania (+11,9%) e Stati Uniti (+13,6%), primi due paesi di destinazione della produzione italiana, non bastano a compensare i tonfi di Cina (-20,1%) e soprattutto della Russia (-78%, calo legato al regime sanzionatorio conseguente alla crisi con l’Ucraina), che fanno arretrare l’indice degli ordini esteri del 10,5 per cento. Il mercato interno conferma però l’andamento positivo: il +5% dell’ultima frazione è il dodicesimo risultato trimestrale positivo consecutivo. Il mercato italiano continua a crescere. Un trend LE PROSPETTIVE Carboniero (Ucimu): le buone performance del mercato interno indice della necessità di prolungare le misure di sostegno che, come ricorda il neopresidente di Ucimu, Massimo Carboniero, «beneficia di provvedimenti quali Nuova Sabatini e Superammortamento. E proprio questo riscontro deve fare riflettere il Governo sulla necessità di prolungare l’operatività di entrambe le misure». In generale l’analisi dei dati, condotta attraverso il sistema della media mobile (rileva l’andamento degli ultimi quattro trimestri) registra un valore-indice pari a 132,1 (la base 100 è del 2010) per la raccolta ordini, e conferma il momento positivo attraversato dall’industria costruttrice di macchine utensili. I livelli del 2008 non sono ancora stati raggiunti (l’indice era 140) ma sul mercato interno questo confronto è già stato ampiamente superato. Ancora lontani, invece, i livelli di consumo precedenti alla crisi. Secondo il presidente Carboniero il risultato complessivo è, come detto, conseguenza del difficile momento dei mercati esteri. «La Cina – spiega – ha rallentato notevolmente il suo ritmo di crescita. In Russia le vendite di macchine utensili provenienti dai mercati europei risultano penalizzate dalle restrizioni imposte dall’Unione europea a vantaggio dei concorrenti asiatici». Sul mercato interno la tendenza è invece positiva, ma la preoccupazione di Ucimu è legata all’eventualità che i fondi della Nuova Sabatini si esauriscano entro settembre. «È uno strumento che in questi due anni ha fatto molto per la ripresa della domanda interna – spiega Carboniero –. Dopo un avvio lento, grazie alle modifiche operate, è oggi strumento largamente utilizzato dalle imprese: chiediamo al Governo che si adoperi affinché siano resi disponibili nuovi fondi per assicurare continuità alla legge». Allo stesso modo Ucimu ribadisce la necessità che il Superammortamento sia esteso a tutto il 2017, a maggior ragione in un momento in cui il paese, con la nuova strategia su Industria 4.0, guarda con convinzione all’ammodernamento tecnologico delle aziende. «L’anzianità media del parco macchine installato nelle fabbriche italiane, pari a quasi 13 anni», unito a un’automazione e integrazione degli impianti giudicata ancora troppo bassa, sono, nel giudizio del presidente di Ucimu, «segnali preoccupanti. Il rischio – spiega Massimo Carboniero – è la perdita di competitività del manifatturiero made in Italy». Per questo motivo «il Superammortamento può favorire il processo di ammodernamento delle tecnologie di produzione installate in Italia, in modo che macchine e stabilimenti possano rispondere alle nuove esigenze di produttività, risparmio energetico, rispetto delle norme di sicurezza, digitalizzazione, automatizzazione secondo i criteri previsti dal modello di Industria 4.0 che il mercato richiede». © RIPRODUZIONE RISERVATA L’altalena degli ordini Interni Indice degli ordini e variazione % sullo stesso trimestre dell’anno precedente. Base 2010=100 200 150 157,5 133,8 121,8 147,5 137,5 137,3 127,1 102,8 104,7 111,4 110,5 110,8 106,6 98,9 94,6 146,7 48,4 126 109 –10,5 96,6 91,2 66 33,7 28,3 27,8 +5,0 113 70,9 83,7 81,6 50 86,6 97,6 140,5 167,6 121,8 35,4 0 I II III 2011 IV I II III 2012 IV I II III 2013 IV I II III 2014 IV I II III 2015 IV I II 2016 Fonte: Centro Studi Ucimu-Sistemi per Produrre Il caso. L’azienda bresciana ottiene un ordine in Germania e investe 24 milioni Nuove linee hi-tech per Streparava ADRO (BS) pStreparava investe 24 milioni in nuove linee robotizzate ed entra nel mondo della fornitura auto dalla porta principale, grazie a una commessa che, da sola, vale a regime 18 milioni di fatturato all’anno per cinque anni. «Equipaggeremo con il nostro gruppo di sospensioni indipendenti il nuovo suv di una casa tedesca – spiegano l’amministratore delegato e il presidente, Paolo e Pier Luigi Streparava –. Si tratta del rinnovo di una piattaforma già esistente, per un vincolo di riservatezza non possiamo rivelare il nome. Per noi è una svolta storica e motivo di orgoglio: acquisire un ordine in Germania, in questo momento, è una conferma dell’eccellenza della meccanica italiana». Per il gruppo di Adro si tratta della prima volta nel settore del- l’auto (tecnicamente il segmento è definito «passenger») con la fornitura di un gruppo completo. Streparava ha il suo core business nella fornitura di componenti e sistemi per sospensioni indipendenti, oltre che componenti e sistemi powertrain, per veicoli industriali (tra i clienti Iveco, Man, e nel campo dei mezzi agricoli, Same Deutz-Fahr) . Nel 2015 è riuscita a salire sulla piattaforma delle Jeep in Brasile, dove opera la controllata Streparava Componentes Automotivos (non è consolidata AUTOMOTIVE Il gruppo annovera tra i propri clienti Iveco, Man e Same Deutz-Fahr. Nel 2015 accordo per una fornitura per Jeep allo stabilimento Fca in Brasile nel gruppo, fattura circa 10 milioni di euro), fornendo alcune componenti dello chassis per la Fca di Pernambuco. Il piano di investimenti a sostegno della commessa tedesca (centri di lavoro, torni, robot, sistemi di controllo e celle di montaggio) prevede una prima tranche di 5,8 milioni quest’anno, 11,2 milioni per l’anno prossimo e 7,3 milioni nel 2018. L’anno scorso i ricavi delle vendite sono stati 153 milioni, per un utile di 3,7 milioni e un ebitda pari all’8,5% del fatturato. Anche grazie alla nuova commessa (alla quale se ne affianca un’altra, da 9,5 milioni per 5 anni, per Magneti Marelli), il gruppo bresciano stima di raggiungere quest’anno un fatturato di 159 milioni, con una previsione di 166 per l’anno prossimo, raggiungendo così i volumi di vendita precedenti alla cri- Lavoro Una partita che riguarda l’intero made in Italy L 174,4 163,3 134,8 164,8 166,5 105,9 118,7 100 Esteri 193,4 165,1 ALL’INTERNO L’ANALISI si. «Non dobbiamo dimenticare – sottolinea il presidente – che nel 2009 avevamo registrato una frenata del 47 per cento». Sette anni dopo, Streparava è una realtà diversificata, anche grazie allo sviluppo per linee interne (in questi anni è stata avviata la controllata indiana) ed esterne (nel 2014 è stata acquisita Borroni Powertrain). La strategia di crescita del gruppo (circa 700 gli addetti, di cui 352 in Italia) non si ferma. «Siamo ancora in cerca di acquisizioni – spiega Streparava –, con Borroni abbiamo acquisito non solo volumi, ma anche competenze e clienti. Entrare in alcuni mercati solo come Streparava non è facile: l’ordine tedesco per le sospensioni indipendenti nasce anche da scelte di questo tipo». e imprese italiane delle macchine utensili e della robotica battono con la costanza di un maglio su un tema giustamente considerato prioritario: la prosecuzione al 2017 delle misure considerate strategiche nella ripresa del mercato interno – Nuova Sabatini e superammortamento – ma che potrebbero arrivare a fine corsa nei prossimi mesi senza un intervento del governo. Il tema non è nuovo ed è stato rilanciato dal nuovo presidente di Ucimu (l’associazione che raggruppa le imprese che realizzano i sistemi per produrre) proprio in virtù dell’importanza che riveste per l’intero universo manifatturiero. Non si tratta solo – e già basterebbe – di riportare il mercato interno a livelli accettabili; si tratta soprattutto di salvaguardare la competitività del made in Italy, che sull’evoluzione di macchine utensili e robot basa la propria capacità di imporsi oltreconfine. La questione su cui batte il mondo della meccanica strumentale – che nel suo complesso vale oltre 38,4 miliardi realizzati da 4.600 imprese con 180mila addetti (è il più recente identikit di Federmacchine) – è vitale per tutto il manifatturiero. Oggi l’età media dei macchinari installati nelle fabbriche italiane è di 13 anni: un’eternità in un’epoca di evoluzione iper-cinetica, in cui i competitor – dalla Germania alla Cina, dalla Corea del Sud al Giappone – non stanno ad aspettare. All’ultima rassegna mondiale dei robot, l’83% dei manager dell’industria si è detto sicuro che saranno gli impianti automatizzati la chiave della rivoluzione 4.0. Perdere questo treno, e quote di mercato, potrebbe innescare un effetto domino sulla competitività dei settori chiave del made in Italy. M. Me. @andreafin8 © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA INDAGINE PWC Gdo, posto fisso al 91% degli addetti Cristina Casadeiu pagina 17 WELFARE Da Luxottica il «bonus vita» Serviziou pagina 17 Attività marittima NAUTICA È tricolore il 23,7% del mercato Raoul de Forcadeu pagina 18 Stili&tendenze GIOIELLERIA Swarovski, Italia secondo mercato Giulia Crivelliu pagina 18 Mondo&mercati AMERICA LATINA In Argentina è l’ora delle imprese Roberto Da Rinu pagina 19 SU INTERNET Imprese INNOVAZIONE Nexive: la posta passa per edicole e digitale 14 Impresa & territori Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 Sentenze. L’ex presidente Olivetti e il fratello Franco giudicati colpevoli di omicidio colposo e lesioni per i decessi degli operai Amianto, condannato De Benedetti L’ingegnere: stupito e amareggiato, reati che non ho commesso, ricorrerò PIEMONTE Katy Mandurino pDopo due anni e otto mesi dal- l’apertura dell’inchiesta giudiziaria, è giunto a sentenza il processo di primo grado per le morti da amianto negli stabilimenti della Olivetti. Ieri mattina il tribunale di Ivrea ha condannato a 5 anni e due mesi Carlo De Benedetti, amministratore delegato e presidente del gruppo dal 1978 al 1996. Stessa pena è stata inflitta al fratello Franco, ad dal 1978 al 1989; entrambi sono stati riconosciuti colpevoli di lesioni colpose e omocidio colposo per i decessi di 10 operai, avvenuti tra il 2008 e il 2013, che tra la fine degli anni Settanta e l’inizio dei Novanta lavorarono negli stabilimenti Olivetti inalando le fibre tossiche di amianto e ammalandosi, anni dopo, della forma tumorale di mesotelioma pleurico. Corrado Passera, altro eccellente imputato, che ha ricoperto la carica di co-amministratore delegato dal 1992 al 1996, è stato condannato a 1 anno e 11 mesi. Assolti invece Roberto Colaninno (a cui era stato contestato un solo caso di lesioni), Camillo Olivetti, Silvio Preve e Onofrio Bono. L’accusa - i pubblici ministeri Laura Longo e Francesca Traverso aveva chiesto per Carlo De Benedetti 6 anni e 8 mesi, per Franco 6 anni e 4 mesi e per l’ex ministro Passera 3 anni e 6 mesi, mentre per Colaninno, ad nel 1996, era stata chiesta l’assoluzione «perché il fatto non sussiste». Gli imputati sono stati anche condannati al pagamento dei risarcimenti, la cui somma sarà stabilita in giudizio civile, ma già ieri il tribunale ha condannato al pagamento immediato di una provvisionale (un GLI EX AD Corrado Passera condannato a un anno e undici mesi Il suo difensore: «Ingiusto» Roberto Colaninno assolto perché il fatto non sussiste acconto sul risarcimento complessivo) a favore dell’Inail e di due famiglie di operai deceduti. In totale i risarcimenti richiesti ammontano a circa due milioni di euro: le somme dovranno essere versate «in solido» dagli imputati condannati, a seconda delle singole posizioni, e da Telecom, chiamata in causa come responsabile civile. Le parti civili, oltre ai familiari delle vittime, sono Inail, Fiom-Cgil, il Comune di Ivrea e la Città metropolitana di Torino. «Sono stupito e molto amareggiato per la decisione del tribunale di Ivrea - ha commentato subito Carlo De Benedetti -. Sono stato condannato per reati che non ho commesso». «I servizi interni preposti alla sicurezza e alla salute dei lavoratori e alla manutenzione degli stabili - ha continuato De Benedetti, annunciando che presenterà ricorso in appello non mi hanno mai segnalato situazioni allarmanti o anche solamente anomale in quanto, come emerso nel dibattimento, i ripetuti e costanti monitoraggi ambientali eseguiti in azienda hanno sempre riscontrato valori al di sotto delle soglie previste dalle normative all’epoca vigenti e in linea anche con quelle entrate in vigore successivamente». «Sentenza profondamente ingiusta», anche per l’avvocato Guido Carlo Alleva, difensore di Corrado Passera. «Passera - ha spiegato il legale - è stato amministratore delegato per poco tempo e nell’ultimo periodo contestato dall’accusa. Non c’è nessuna prova che le esposizioni all’amianto siano avvenute in questa epoca e non c’è nessuna prova di un suo comportamento omissivo». Secondo l’accusa, i vertici della società non potevano non essere al corrente dei rischi dovuti all’esposizione LE TAPPE Novembre 2013 La Procura di Ivrea apre un’inchiesta in seguito alle morti, avvenute tra il 2008 e il 2013, di alcuni ex operai degli stabilimenti Olivetti, deceduti per mesiotelioma pleurico, la forma tumorale di chi si espone per anni all’amianto Indagati eccellenti Fra gli indagati figurano i vertici dell’azienda operativi tra gli anni Settanta e Novanta. Tra questi l’ex ad e presidente Carlo De Benedetti, suo fratello Franco, l’ex ad Corrado Passera, Roberto Colaninno, ad nel 1996 Settembre 2014 Dopo la conclusione delle indagini preliminari gli indagati sono 39. Le acuse sono di omicidio colposo e lesioni. Nel dicembre 2014 la Procura di Ivrea nel dicembre rinvia a giudizio 33 persone Gennaio 2016 L’apertura del processo che si è concluso ieri. I pm avevano chiesto 15 condanne e due assoluzioni. Sono state emesse 13 condanne e 4 assoluzioni continuata degli operai all’amianto e non presero provvedimenti in tempo utile per salvaguardare la salute dei lavoratori. «Non possiamo non dirci soddisfatti - ha detto il segretario della Fiom torinese Federico Bellono - perché è stata riconosciuta la responsabilità dei massimi vertici». Entro90giornisarannodepositate le motivazioni della sentenza. L’inchiesta che ha portato al processo era stata aperta dalla Procura di Ivrea nel novembre 2013, ma già un anno prima la Corte d’Appello aveva condannato un ex dirigente Olivetti per violazione de «i principi basilari della sicurezza e igiene del lavoro». Gli indagati erano originariamente 39, nel dicembre 2014 la Procura di Ivrea chiese il rinvio a giudizio per 33 di essi. Nell’ottobre del 2015 il gup Cecilia Marino mandò a processo 17 imputati, tra cui Carlo e Franco DeBenedetti,ifigliRodolfoeMarco, l’ex ministro Corrado Passera e Roberto Colaninno. Il processo conclusodi ieri si è aperto lo scorso 11 gennaio. I pm avevano chiesto 15 condanne e due assoluzioni, il tribunale ha predisposto 13 condanne e quattro assoluzioni. La Procura di Ivrea ha già avviato un processo bis per le morti sopravvenute dopo la chiusura della prima inchiesta. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il caso. Ieri sera la decisione della Corte d’Assise - Per il dibattimento sulle vittime dell’amianto accolto il ricorso Riva Rimane a Taranto il processo Ilva PUGLIA Domenico Palmiotti TARANTO pApochigiornidalvialiberadel- la Camera al nuovo decreto sull’Ilva,cheoravaalSenatoperladefinitiva conversione in legge, il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, nomina i tre esperti che dovranno valutare i piani ambientalipropostidalleduecordateingara: Arcelor Mittal con Marcegaglia e Arvedi con Cassa Depositi e Prestiti e Delfin di Leonardo Del Vec- chio. Gli esperti sono Carlo Collivignarelli, ordinario di Ingegneria sanitaria-ambientale all’Università di Brescia, Antonio Fardelli, primo tecnologo del Cnr, Gigliola Spadoni, ordinario del settore degli impianti chimici all’Università di Bologna.Avranno120giorniditempo, dall’avvio dell’esame, per pronun- RISANAMENTO Nominati i tre esperti che dovranno valutare i piani ambientali proposti dalle due cordate in gara per acquisire il gruppo ciarsi sui piani ambientali. E la valutazione ambientale sarà prioritaria sul resto. Parla di «terna di alto profilo» Galletti e sottolinea: «Vogliamoribadirel’assolutacentralitàdel piano ambientale. Solo con un piano ambientale stringente e ambizioso rinasce l’Ilva di Taranto». E intanto tre ex direttori dell’Ilva di Taranto, Luigi Capogrosso, Adolfo Buffo e Antonio Lupoli, nonchè l’attuale, Ruggero Cola, hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini relativa all’ipotesi di reato di illecita gestione di una discarica di «rifiuti speciali, pericolosi ed ecotossici, solidi e liquidi». Stesso avviso notificato pure ad Ilva in amministrazione straordinaria per la legge sulla responsabilità delle imprese. I rifiuti in questione, ha accertato la Guardia di Finanza, provengono da un impianto di laminazione dismessoametàdeglianni80.Commenta l’Ilva: «La società è stata già autorizzata dal pubblico ministero a effettuare le attività di bonifica necessarieeindata24giugno2016sono stati emessi gli ordini di acquisto per procedere con le suddette attività ai fini di un immediato ripristino ambientale dei luoghi interessati dalla vicenda. La società prevede di concludere i lavori entro il 31 agosto 2016». Acciaio. Nel 2015 fatturato oltre 2 miliardi e 11 milioni di utili Arvedi resiste all’urto del dumping cinese LOMBARDIA Matteo Meneghello CREMONA pIl gruppo Arvedi resiste al- l’urto del dumping cinese sui coils (e al conseguente impatto sui prezzi) e riesce a chiudere il 2015 con ricavi stabili a 2,077 miliardi, in linea con i livelli del 2014, esercizio influenzato da un incendio che aveva fatto perdere circa 370mila tonnellate di produzione, «bruciando» 180 milioni di fatturato.L’annoscorsolaproduzione è cresciuta del 22%, a 4 milioni di tonnellate, le vendite sono aumentate del 18,9%, con un consolidamento soprattutto sul mercato estero (Germania in particolare), che oggi pesa per il 51% sui ricavi (il 37% dei ricavi). Le indicazioni per l’anno in corso sono positive «ci aspettiamo un 2016 di ripresa più decisa» spiega il presidente, Giovanni Arvedi. Il primo semestre si è concluso con risultati in linea con quelli del precedente esercizio in termini di redditività, ma nella seconda parte dell’anno ci si attende «una spinta verso una crescita più consistente», anche grazie a «un probabile miglioramento dei prezzi» e per «l’effetto positivo derivante da una più che auspicabile risoluzione del problema dumping» (la Commissione europea ha aperto due distinte indagini: una contro la Cina, un’altra contro Brasile, Iran, Russia, Ucraina e Serbia). L’anno scorso l’utile del gruppo (guida la cordata AcciaItalia che partecipa al bando per l’assegnazione degli asset dell’Ilva) è stato di 11,8 milioni, dopo avere contabilizzato 93 milioni di ammortamenti. Il margine operativo lordo è stato di 222 milioni, pari LE PROSPETTIVE Il sostegno agli investimenti fa salire il debito da 628 a 746 milioni Arvedi: dal 2017 la cassa sarà destinata alla riduzione al 10,7% del fatturato. La situazione finanziaria evidenzia un indebitamento di 745,8 milioni, in aumento rispetto ai 628,4 dell’anno precedente. «I due dati - spiega una nota del gruppo - non sono comparabili: nel 2015 Acciaieria Arvedi (la principale spa del gruppo) ha dovuto ricostituire il capitale circolante dal livello minimo del 2014 a causa del fermo produttivo dovuto all’incendio che si è verificato nell’ultima parte dell’anno». L’aumento della posizione finanziaria netta è legata anche al piano di investimenti (153,5 milioni nel 2015, di cui 47 in Acciaieria Arvedi) realizzato a sostegno dell’ultimo piano industriale (finanziato per 100 milioni da Bei con il piano Juncker), oltre che all’avvio dell’attività di Siderurgica Triestina (nella quale sono confluite le attività rilevate dalla ex Lucchini). A maggio di quest’anno il gruppo ha ottenuto un finanziamento a medio termine di 240 milioni, di cui 60 di nuova finanza. Il piano di investimenti, spiega Arvedi «è stato di fondamentale importanza per il nostro futuro. Ci ha permesso di ridurre i costi fissi e quelli variabili per unità di prodotto e di migliorare il mix di vendita, consentendoci di restare concorrenziali e di produrre a piena capacità». I dati mostrano che dal 2008 al 2015 il gruppo ha triplicato i volumi di produzione e di vendita da 1,5 a oltre 4 milioni di tonnellate, mantenendo un ebitda margin vicino al 9 per cento. Arvedi si è detto convinto che «già dal 2017, terminata questa fase di investimento» il gruppo potrà iniziare a destinare i flussi di cassa alla «decisa riduzione del debito finanziario», che secondo le previsioni dovrebbe scendere l’anno prossimo a 759 milioni, a 677 nel 2018, a 470 nel 2020. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’andamento di Arvedi Ieri sera, intanto, al termine di una lunga camera di consiglio, la Corte d’Assise ha deciso che anche il nuovo processo per il disastro ambientale dell’Ilva (47 rinviati a giudizio) resta a Taranto e non viene trasferito a Potenza. Respinte infatti le varie eccezioni di incompatibilità presentate al riguardo. Ma per un altro processo, però, quello che riguarda le vittime dell’amianto, la Cassazione ha accolto la richiesta degli avvocati di Fabio Riva e dell’ex direttore Capogrosso, i quali hanno ricusato i periti del processo di appello (Paolo Crosignani e Leonardo Bai) in quanto vicini a Legambiente. La Cassazione ha rimesso gli atti alla Corte d’Appello che invece aveva respinto la ricusazione. Dati in migliaia di tonnellate 1.596 1.802 2.814 3.101 3.361 3.466 3.731 Vendite interne Esportazioni Quota di produzione persa stimata per effetto dell’incendio 3.000 37% 29% 35% 41% 40% 39% 2.000 © RIPRODUZIONE RISERVATA 30% 27% 1.000 70% 73% 71% 65% 59% 60% 61% 63% 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 0 Fonte: Arvedi FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA UN’OFFERTA SU MISURA PER L’AZIENDA, FINANZIATA DA FONDIMPRESA 80 8 CORSI AREE • AMBIENTE, QUALITÀ, ETICA E SICUREZZA • AMMINISTRAZIONE, CONTROLLO E FINANZA PER ACCEDERE ALL’OFFERTA: www.fondo.ilsole24ore.com INFO - [email protected] Tel. 02.3030.0602 PER INFORMAZIONI SUL FONDO E/O ISCRIZIONI: www.fondimpresa.it 4.002 4.000 • APPRENDIMENTO, MANAGEMENT E COMPETENZE • DIGITAL TRANSFORMATION • EMPOWERMENT E SVILUPPO DELLE PERSONE • MULTICULTURALITÀ E INTERNAZIONALIZZAZIONE • PROJECT E SALES MANAGEMENT • STRATEGIA, MARKETING E PIANIFICAZIONE La formazione professionale a cura degli esperti del Gruppo 24 Ore, da oggi accreditata da Fondimpresa. 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Ieri in Regione Lombardia è stato sottoscritto un documento tra istituzioni e associazioni (tra i firmatari ci sono Regione Lombardia, Comune di Milano, Camera di commercio di Milano, Assolombarda, Confindustria Lombardia, Confcommercio, Federchimica, Agenzia italiana del farmaco, Arexpo), per proporre in sede europea Milano, la Lombardia e l'Italia come luogo dove sfruttare tutte le opportunità offerte dal post Brexit. Milano, in particolare, si offre come una delle nuove capitali della ricerca, del sapere e delle nuove frontiere in campo biomedico. Diana Bracco, presente al tavolo in rappresentanza dellaCameradicommerciodiMilano, spiega al Sole 24 Ore il senso di questa maxi alleanza pubblicoprivato per promuovere Milano sullo scenario internazionale. «Nonostante il difficile momento internazionale - sostiene Diana Bracco - vi sono tutti i presupposti per candidare il nostro territorio a polo attrattore di importanti investimenti con l'istituzione di una free tax area e la collocazione, nel sito di Expo, dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) e, a Milano città, dell'Autorità bancaria europea (Eba) e della sede della Sezione della Corte di prima istanza del Tribunale unificato dei brevetti, attualmente a Londra, per assumere un nuovo ruolo internazionale in materia di controversie nel campo brevettuale». «Camera di Commercio - continua Diana Bracco - guarda con fiducia al percorso che è stato avviato. Per raggiungere gli obiettivi indicati nel documento post Brexit occorre la piena collaborazione tra istituzioni (Regione, Comune, Cdc) e sistema economico: quel gioco di squadra pubblicoprivato che è risultato vincente per Expo. Dobbiamo essere tutti unitieconvinti.Esoprattuttorapidi.Milano–sottolineaDianaBracco - si deve impegnare a fondo in questa nuova sfida scegliendo bene l'obiettivo prioritario da raggiungere, senza disperdere le forze ed evitando nefasti derby tra città italiane che ci porterebbero a una sicura sconfitta». I prossimo passi consistono nell'aprire il negoziato con le istituzioni europee. E qui l’appoggio del governo a Mi- lano può risultare decisivo. Parigi, Francoforte, Madrid e Varsavia sono concorrenti temibili, per cui non c'è tempo da perdere. «Milano - continua Diana Bracco - deve sfruttare il successo ottenuto con l'Expo che ha rilanciato l'immagine della nostra città nel mondo. Dobbiamo usare lo stesso metodo che mettemmo in campo per ottenere l'assegnazione dell'Expo 2015. Un lavoro tempestivo e lungimirante realizzato I MESSAGGI «Fattore tempo decisivo: bisogna fare squadra e muoversi in fretta; evitare i derby tra le città italiane, ci porterebbero alla sconfitta» con spirito unitario bipartisan. Un impegno con alla base un ricco dossier che illustrava al mondo i punti di forza di Milano e dell'Italia. Oggi dobbiamo fare lo stesso, mettendo in campo una governance efficace bastata su una Cabina di regia e un vero comitato di candidatura». «La Camera che rappresento – sottolinea Diana Bracco - in questa nuova sfida è a disposizione, in particolare, per localizzare a Mila- no, nell'area Expo, l'Agenzia europea del farmaco di Londra. L'Ema, infatti, entrerebbe in sinergia con il grande progetto Human Technopole, nuova struttura di ricerca tra le più avanzate d'Europa e del mondo, facendo diventare Milano il punto di riferimento europeo per le biotecnologie e per le scienze della vita». «A Parma – nota Diana Bracco – c'è già l'Autorità per la sicurezza alimentare e la vicinanza con Milano potrebbe facilitare il coordinamento di due settori che ad esempio negli Stati Uniti, in Cina e in India sono coperti da un unico ente regolatorio. In Italia potrebbe nascere finalmente una Fda europea,cioèilpoloeuropeodedicato alla tutela della sicurezza alimentare, farmaceutica e delle biotecnologie». L'altro tema sensibile è l'accoglienza per le famiglie dei ricercatori: «Camera di commercio e Promos - conclude Diana Bracco sono pronte a muoversi con tempestività anche nel quadro del programma “Invest in Lombardy e Invest in Milan”. Ad esempio, studiando servizi necessari per l'insediamento: dall’assunzione di personale internazionale all’individuazione delle scuole internazionali del personale Ema». © RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA pSanzioni a Trenitalia per il Cdc di Milano. Diana Bracco POST BREXIT: LE PROPOSTE DI MILANO Ecco alcune proposte: la collocazione, nel sito di Expo Milano 2015, in coerenza con il progetto dell'Human Technopole, dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema); la collocazione, nella città di Milano, dell'Autorità bancaria europea (Eba), valorizzando la dimensione economicofinanziaria del capoluogo lombardo la collocazione, nella città di Milano, della sede della Sezione della Corte di prima istanza del Tribunale unificato dei brevetti, attualmente a Londra l'istituzione di una “free tax area”, corrispondente al sito di Expo Milano 2015, che preveda una defiscalizzazione, almeno per i primi tre anni di attività, per le start-up e le imprese con particolare propensione innovativa che si insedieranno nell'area Alitalia, nuovo volo Roma-Pechino pDopo tre anni di assenza Alita- lia torna in Cina con una nuova rotta per Pechino che segna un ulteriore passo in avanti nel piano di rilancio dei collegamenti a lungo raggio verso i mercati strategici per traffico business e turistico. Ieri il nuovo collegamento è stato inaugurato a Fiumicino dall’ad di Alitalia, Cramer Ball e dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini che poi si sono imbarcati per Pechino. «Torniamo in Cina e siamo determinati a crescere nel mercato cinese. Siamo una compagnia diversa da qualche anno fa: abbiamo investito molto nel prodotto e nel servizio, abbiamo stretto alleanze commerciali con partner cinesi e abbiamo un forte partner industriale che ci affianca in questa sfida», ha spiegato Ball ricordando come con le altre rotte per Santiago del Cile e Città del Messico sono aumentati dell’8% i voli a lungo raggio rispetto al 2015. Franceschini ha ringraziato Alitalia per questo collegamento atteso da molto tempoche«potenzieràeamplierà i rapporti tra i due Paesi sia per il turismo come per gli affari». Il nuovo volo quadrisettimanale Roma-Pechino decolla da Fiumicino ogni lunedì, mercoledì, venerdì e sabato alle ore 14:20 per atterrare alle ore 6:20 (orario locale) del giorno successivo e grazie agli accordi commerciali con le principali compagnie aeree cinesi - avverte Alitalia - sarà possibile raggiungere altre 30 destinazioni cinesi. Da Pechino il volo parte invece ogni martedì, giovedì, sabato e domenica alle 9:15 (orario locale) per arrivare a Roma alle 14:25. Il collegamento viene effettuato con aerei Airbus A330 con spazi nelle stive di 300 tonnellate che consentiranno alle imprese di spedire o ricevere merci. Con questonuovovoloAlitaliaconferma la sua proiezione verso l’Estremo Oriente, dove oggi effettua complessivamente 22 frequenze settimanali da e per Tokyo, Seoul e Pechino. «Per noi questa nuova rotta è importante, il fatto che poi sia di Alitalia la rende una notizia ancora più bella perché è il sistema italiano che si rinforza verso il mercato della Cina», ha aggiunto infine l’ad di Aeroporti di Roma Ugo De Carolis. Mar.B. © RIPRODUZIONE RISERVATA Multa a Trenitalia: non c’è l’indennizzo ai pendolari Giuseppe Latour Trasporto aereo. Dopo tre anni di assenza la compagnia torna in Cina - L’ad Ball: «Determinati a crescere anche in Asia» LAZIO Ferrovie. Dall’Autorità dei trasporti Taglio del nastro. Da sinistra: Cramer Ball, a.d. Alitalia, Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali e del Turismo e l’attrice Maria Grazia Cucinotta mancato indennizzo ai pendolari per i disservizi nel trasporto ferroviario su alcune tratte in Abruzzo, Emilia Romagna e Molise. È questo il cuore della delibera n. 78 del 2016, con la quale ieri il consiglio dell’Autorità di regolazione dei trasporti, guidata da Andrea Camanzi, ha deciso di irrogare tre multe nei confronti dell’operatore del gruppo Fs per un totale di 13mila euro. Una delibera che pesa poco in termini economici ma che potrebbe avere un seguito su scala molto più ampia: l’Art, infatti, sta studiando la possibilità di fissare a livello nazionale i diritti minimi degli abbonati del trasporto regionale, sul modello di quanto già fatto nei mesi scorsi nel settore dell’Alta velocità. «Le sanzioni - spiega l’Autorità in una nota - riguardano la violazione, segnalata da singoli passeggeri e da un comitato di pendolari, del diritto degli abbonati a ricevere dall’impresa ferroviaria un indennizzo adeguato, a fronte di ripetuti ritardi o soppressioni del servizio». I casi finiti sotto la lente dell’Art sono relativi a tratte ferroviarie che ricadono nell’ambito del servizio pubblico e che, quindi, sono regolati da contratti tra le singole Regioni e Trenitalia. Ed è proprio qui il nodo della vicenda. La posizione della società del gruppo Fs, sostenuta durante le fasi di contraddittorio degli ultimi mesi, è che queste situazioni sono disciplinate dal contratto di servizio. Se non vengono raggiunti i target di puntualità ed efficienza fissati dall’accordo con la Regione, Trenitalia è tenuta a versare delle penali. A quel punto, l’amministrazione regionale può decidere cosa fare con il denaro pagato, usandolo ad esempio per sconti sugli abbonamenti. Vista la difficoltà di collegare l’abbonato al ritardo di un treno specifico, è difficile indennizzare i pendolari singolarmente. Non la pensa così l’Autorità che considera «sussistenti» i presupposti «per irrogare nei confronti dell’impresa ferroviaria» una sanzione «per aver omesso di adempiere alle previsioni stabilite dalla norma europea». Al di là di quello che dice il contratto di servizio, quindi, l’operatore deve garantire gli indennizzi agli abbonati. Le sanzioni pesano per un totale di 13mila euro: 4mila euro per una segnalazione del 12 marzo 2015 sulla linea Cassino-Avezzano; LA DELIBERA Nel mirino i disservizi su alcune linee in Abruzzo, Emilia Romagna e Molise Le sanzioni pesano per un totale di 13mila euro 5mila euro per un reclamo del 7 agosto 2015 sulla Imola-Bologna; 4mila euro per un reclamo del 10 novembre 2015 sulla linea Isernia-Campobasso. Nessuna reazione nel merito, per adesso, da Trenitalia: «Stiamo valutando il da farsi». Anche se la strada da percorrere, a questo punto, è quella del ricorso al Tar Piemonte. Ci sono 60 giorni per dedicere di impugnare la delibera. © RIPRODUZIONE RISERVATA I NUMERI 13mila La multa È questo l’ammontare totale della sanzione che l’Autorità ha irrogato a carico di Trenitalia: 4mila fanno riferimento alla linea Cassino-Avezzano; 5mila alla Imola-Bologna; 4mila alla Isernia-Campobasso. 60 Il ricorso Trenitalia, a questo punto, ha a disposizione 60 giorni per impugnare la delibera dell’Authority davanti al Tar Piemonte. Anche se, per adesso, l’operatore sta ancora valutando quali iniziative prendere. 16 Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 Impresa & territori 17 Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 Agroindustria. Operativo da settembre il pacchetto da 500 milioni per il lattiero caseario e l’ortofrutta: all’Italia 21 milioni Vino. Nel 2015 i ricavi balzano del 12% a 56 milioni Ue in soccorso degli agricoltori Bruxelles vara gli aiuti per contrastare la crisi dei mercati e la caduta dei redditi Roberto Iotti MILANO pDall’Unione europea sono in arrivo altri 500 milioni di euro per aiutare le aziende agricole e gli allevamenti da latte alle prese con una forte volatilità dei prezzi, quindi una caduta dei redditi. Dopo un primo pacchetto di interventi di analogo importo deciso nel settembre scorso, ieri il Consiglio agricolo Ue ha dato luce verde a una seconda tranche di misure: 150 milioni come incentivo compensativo per gli allevatori che ridurranno la produzione di latte (l’obiettivo è un taglio di quasi 1,5 milioni di tonnellate); 350 milioni andranno invece alle aziende agricole per sviluppare programmi di competitività, per sopperire alla carenza di liquidità, per sostenere i regimi di qualità e favorire le aggregazioni cooperative degli allevatori. Le misure, in questo caso, potranno essere integrate da fondi nazionali di pari importo e non saranno considerati aiuti di Stato. «Le proposte del commissa- rio Phil Hogan - spiega il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina - vanno nella direzione da noi indicata per dare risposte concrete agli allevatori e agli agricoltori. Finalmente non solo misure spot, ma anche potenzialmente interventi strutturali per affrontare la crisi LO SCENARIO Il ministro Martina: non sono misure spot, ma interventi strutturali per salvaguardare le imprese del settore latte del settore lattiero. C’è il sostegno alla programmazione produttiva del latte che varrà per tutta Europa con tempi e risorse certe, sul quale avremmo voluto ancora più coraggio da parte della Commissione. Il budget da 350 milioni su misure flessibili, anche di medio periodo, in qualche modo disegna un primo punto di partenza per la costru- zione di una Ocm latte ed è importante che sia indirizzato per la salvaguardia soprattutto dei piccoli produttori. Per l’Italia significa uno stanziamento da circa 21 milioni, che utilizzeremo anche per un supporto alla crisi del latte ovino». «Da parte nostra - dice ancora Martina - abbiamo chiesto che vengano inseriti tra le azioni ammesse anche la distribuzione gratuita di alimenti agli indigenti e la possibilità di sperimentare nuovi strumenti di gestione del rischio, più vicini alle esigenze delle imprese. Bene l’aumento dei prezzi di ritiro per l’ortofrutta, ora tuttavia attendiamo rapidamente maggiori dettagli nelle prossime giornate. La conferma dell’aumento al 70% degli anticipi Pac è un’ulteriore boccata d’ossigeno per le aziende. Siamo soddisfatti ma ora dobbiamo concretizzare al meglio queste novità per consolidare davvero un’inversione di tendenza sulla quale lavoriamo da tempo». Il commento del ministro e La trasformazione del latte Usi di latte intero nella Ue-28. Anno 2013 0% 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Trasformazione in formaggio 36,2% Trasformazione in burro 28,1% Latte da consumo 12,1% Trasformazione in panna 12,0% Altro 11,6% Totale 144 milioni di tonnelate prodotte l’auspicio di misure rapide fa riferimento al fatto che molti di questi interventi saranno operativi da metà settembre, mentre le aziende si attendevano misure più rapide. Il commissario Hogan si giustifica dicendo che all’accordo manca ancora l’apporto di molti confronti e approfondimenti tecnici. E rimarca in una nota emessa a Bruxelles dopo il Consiglio agricolo - come in pochi mesi la «Commissione agricoltura abbia deciso misure per un miliardo di euro per affrontare le crisi dei mercati e la volatilità dei listini». Dalla ripartizione dei fondi del nuovo pacchetto, l’Italia ottiene poco meno di 21milioni di euro, una buona dotazione ma certo molto lontana da quella di Francia (49,9 milioni), Germania (57,9 milioni) e Olanda (22,9 milioni). Un aiuto non secondario al lattiero caseario sarà l’estensione dell’intervento pubblico per lo stoccaggio della polvere di latte scremato per un quantitativo di 350mila tonnellate. Fonte: Eurostat © RIPRODUZIONE RISERVATA Olio d’oliva. Il commissario alla Salute preannuncia al governo una nuova lettera di messa in mora contro l’Italia Xylella, scatta la seconda infrazione europea PUGLIA Giorgio dell’Orefice pBruxelles alza la pressione sull'Italia per la gestione del dossier Xylella fastidiosa. Ieri a margine del Consiglio agricolo Ue, il Commissario alla Salute, Vytenis Andriukaitis ha preannunciato al ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina che il prossimo venerdì (e solo perché giovedì in Belgio è festa) sarà recapitata all'Italia una nuova lettera di messa in mora preludio di una nuova procedura d’infrazione. Provvedimento è motivato dai continui inadempimenti dell’Italia che non sta realizzando alcuna delle misure chieste da Bruxelles per ferma- LE CONTESTAZIONI La nuova procedura sintomo delle preoccupazioni di Bruxelles: l’Italia non ha mai messo in pratica le misure di contenimento del batterio re l'avanzata del batterio killer degli ulivi del Salento. La nuova richiesta di messa in mora è legata a doppio filo alle novità normative degli scorsi mesi. Infatti la prima procedura d’infrazione aperta a dicembre 2015 era legata alle inadempienze dell’Italia sulle prime misure anti-Xylella raccomandate da Bruxelles (decisione EU 2015/789). Successivamente sono state introdotte alcune modifiche (decisione della Commissione 2016/764 del Maggio 2016), che hanno rivisto e allargato verso Nord dell’area a rischio contagio, e questo ha reso necessaria l’apertura di una nuova procedura. Nel frattempo l’Italia, a scanso di equivoci, non ha messo in pratica né le prime né le successive raccomandazioni Ue. Insomma l’apertura di una nuova procedura potrebbe sembrare una necessità solo formale ma in realtà non è così. «Per la Commissione è fondamentale che l’Italia attui in pieno le decisioni Ue per fermare l’espansione della Xylella – ha detto ieri il Commissario Ue alla Salute, Vytenis Andriukaitis – e per questo ho informato il ministro Martina che non abbiamo altra scelta che aprire una nuova procedura d’infrazione. Procedimento che andrà avanti a meno che non intervenga una decisione immediata dell’Italia per combattere il batterio». In ambienti della Commissione sottolineano anche un altro aspetto e cioè che l’apertura di una nuova procedura non deve trarre in inganno: i tempi non saranno dilatati. Normalmente infatti l’iter prevede che dopo la lettera di messa in mora si giunga entro pochi mesi alla definizione di un parere motivato nel quale sono riportate in modo dettagliato le contestazioni. Ma le settimane trascorse dalla prima lettera potrebbero non essere trascorse invano «nel senso – spiegano a Bruxelles – che i tempi per arrivare al parere motivato potrebbero essere accelerati. E questo perché la preoccupazione a Bruxelles per la mancanza di risposte efficaci resta elevata». Una volta emesso il parere motivato,loStatosottoinfrazionepotrà formulare i propri rilievi. E se anche questi saranno ritenuti insufficienti scatterà il deferimento alla Corte di Giustizia Ue. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cantine Ferrari, ancora crescita a doppia cifra TRENTINO ALTO ADIGE Emanuele Scarci MILANO pIl 2015 è un anno da incorni- ciare per le Cantine Ferrari. «Uno dei migliori della nostra storia» sottolinea l’ad Matteo Lunelli. Nell’anno di Expo il fatturato di Ferrari F.lli Lunelli è balzato del 12% a 56,2 milioni con un utile netto quasi raddoppiato da 4 a 7,8 milioni. «Siamo cresciuti a doppia cifra sia in Italia che all’estero - aggiunge l’imprenditore 42enne E anche nel 2016 chiuderemo l’anno con una crescita a doppia cifra. Sta cambiando la percezione delle bollicine italiane: quello che un tempo era il monopolio dello champagne sta facendo spazio a un alternativa di qualità, il Trentodoc». All’estero la cantina spinge sull’Horeca (Hotellerie, ristorazione e catering) che recepisce uncambiamentodelmixafavore di tipologie di Ferrari Trentodoc di fascia più alta, come la linea Perlé e quella delle Riserve. «Il nostro obiettivo è di associare il Ferrari allo stile di vita italiano spiega Lunelli -. A Expo abbiamo guadagnato enorme visibilità e 80 delegazioni hanno brindato con Ferrari Trentodoc. Inoltre abbiamo sostenuto un’intensa attività di comunicazione, con importantiriconoscimentiinternazionali».Peresempio,lanomina a Londra di Ferrari a Sparkling wineproduceroftheyear,concorso internazionale promosso del “guru” inglese Tom Stevenson. Eppoi il titolo di European winery of the year della rivista americana Wine enthusiast. «Ormai i punteggi sono decisamente elevati ricorda Lunelli - Vanno dai 90 punti di Wine spectator al Ferrari Brut ai 98 punti attribuiti dall’inglese Decanter al Giulio Fer- rari 2004». Tra le altre cose Ferrari sarà bollicina ufficiale di Casa Italia in occasione delle Olimpiadi di Rio con lo chef stellato Davide Oldani. Per le Cantine Ferrari l’Italia rimane comunque centrale. «Siamo sempre concentrati specifica l’imprenditore - sul canale Horeca, quella di qualità. Trascuriamo la grande distribuzione troppo mirata sulle promozioni: ce lo possiamo permettere. La domanda per il Perlé e Giulio Ferrari è superiore alla disponibilità. Dobbiamo decidere solo a chi vendere e dove». Gli ottimi risultati di Ferrari hanno azzerato il debito: nel 2015 la posizione finanziaria netta è di -1,1 milioni (contro il -8,9 milioni del 2014), al netto della distribuzione di dividendi alla control- PRODOTTI DI SUCCESSO L’ad Lunelli: la domanda per il Perlé e il Giulio Ferrari è superiore alla disponibilità Saremo alle Olimpiadi di Rio con lo chef Davide Oldani lante per 4 milioni. Le Cantine Ferrari sono controllate dalla holding Lunelli spa, che fa capo, sostanzialmente, alla generazione dei quarantenni dei Lunelli: Marcello, Alessandro, Matteo, Camilla, Chiara. Recentemente la holding ha acquisito la maggioranza del Prosecco di Valdobbiadene di Bisol. «La holding fattura 84 milioni (24% all’export)- conclude Lunelli - e quest’anno arriveremo a 90. Il debito netto è intorno ai 30 milioni, generato però dalle diversificazioni e dall’acquisizione di Bisol. Ma per finanziare un ulteriore crescita del gruppo potremmo liquidare alcuni investimenti, senza contare che abbiamo giacenze che valgono oltre 50 milioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA LAVORO In breve EXPOTRAINING In Italia ancora poca formazione Per le aziende italiane la formazione è ancora un optional. A dirlo sono i dati dell’osservatorio Expotraining, la manifestazione che si terrà alla Fiera di Milano il 25 e 26 ottobre. In Italia si fa poca formazione e molta parte dei corsi riguardano tematiche “obbligatorie” come la sicurezza sul lavoro (18%) oppure aspetti che altrove in Europa sono in gran parte dati per scontati come le lingue (20%) o la qualità (5,50%, ed in questo caso i corsi sono legati alle certificazioni). Persino l’informatica, che dovrebbe essere uno dei fronti dell’innovazione, si limita al 10% delle attività di formazione, e solo una parte di queste sono effettivamente rivolte alle nuove tecnologie ed al web, spesso i corsi servono più per dare le basi dell'uso del PC che per dare alle aziende la forza di competere sul mercato globale. Anche i dati sugli investimenti nel 2016 e negli anni prossimi, evidenziano come non vi siano grandi prospettive, né da parte delle grandi aziende, né ancor meno dalle Pmi: l’80% delle risorse da destinare alla formazione sono proiettate in un futuro indeterminato e comunque non sono destinate ad aumentare. «Il problema principale che i nostri dati evidenziano non è solo la già grave bassa propensione all’investimento o lo scarso utilizzo dei fondi di vario genere pure disponibili, ma anche la qualità della formazione», dice Carlo Barberis, presidente dell’Osservatorio Expotraining. Report Pwc. Lo studio realizzato per Federdistribuzione: il 91% degli addetti è a tempo indeterminato Nella Gdo resiste il posto fisso Il calo delle vendite non frena investimenti e percorsi di carriera Cristina Casadei pChe lavorino in aziende pic- cole o grandi il mestiere degli addetti al commercio sempre intorno alle vendite ruota. Tutto simile eppure se si guarda a fondo la formazione, i percorsi e le opportunità non sono gli stessi ed è anche per questo che le aziende chiedono contratti diversi. A sostenere questa tesi è una ricerca di Federdistribuzione, realizzata da Pricewaterhousecoopers (Pwc), che ha intervistato 27 imprese dove lavorano il 68% dei circa 230mila occupati (200mila diretti, 230mila comprendendo anche il franchising). Francesco Quattrone, direttore area lavoro di Federdistribuzione dice che «malgrado l’impatto della crisi le aziende si sono fatte carico di resistere e hanno mantenuto i livelli occupazionali stabili». L’indice delle vendite al dettaglio mostra che il settore aveva un andamento di netta crescita fino al 2007. Nel 2008 è iniziata una prima fase di crisi che ha portato a un forte calo, seguito da una ripresa nel 2010 e nel 2011. Il 2012 è stato invece l’anno d’inizio di un calo inarrestabile. Se prendiamo il periodo gennaio-luglio del 2016 il montante annuo delle vendite a valore è in calo dell’1,48%. Costi e ricavi non vanno di pari passo. Presa come base 100, i ricavi sono passati da 100 del 2006 a 115,9 del 2015, mentre i costi sono passati da 100 a 117,9. Tra questi il costo del lavoro è passato dall’11,21% del 2006 al 12,68% del 2015. C’è stato un rallentamento delle assunzioni (presa come base 100 si è passati da 100 del 2006 a 45,9 del 2015) ma vi è stato un miglioramento della struttura. Infatti se diceci anni fa i contratti a tempo indeterminato erano l’85%, adesso sono il 91%. «Investiamo sui lavoratori fin dal loro ingresso nel punto vendita - spiega Quattrone - e questo fa sì che nelle nostre imprese non vi sia precarietà ma molta stabilità». L’apprendistato risulta una soluzione che per la gdo necessita ancora di aggiustamenti e che non è molto praticata: raggiunge solo il 2% nel 2015 e si è praticamente dimezzata rispetto al 2006 (4%). La maggior parte degli addetti si concentra nella fascia tra i 30 e i 50 anni (67%), mentre la scolarità si è alzata: nella distribuzione moderna e organizzata più di uno su due (55%) oggi è diplomato, uno su dieci (9%) ha la laurea e un terzo la licenza di scuola media (37%). Dieci anni fa in quest’ultimo gruppo si concentrava la metà della forza lavoro. La ricerca ha messo in luce che la crisi ha rallentato ma non ha fermato gli investimenti. Semmai li ha cambiati. Si investe sempre più per l’ammodernamento e l’ampliamento dei locali che per le nuove aperture, ma si investe molto anche sulla formazione. Presa come base 100 le aziende di Federdistribuzione sono passate dal 100 del 2006 al 241 del 2015. «Questo significa che le nostre associate non hanno mai mollato sulla crescita professionale dei lavoratori e sui percorsi di carriera. Quasi il 70% delle nostre imprese hanno un sistema di gestione delle risorse umane professionale». Il quadro che emerge «documenta le differenze della distribuzione moderna e organizzata col commercio tradizionale e le nostre particolarità. Noi vogliamo tenere conto delle esigenze dei lavoratori, ma anche delle nostre imprese», spiega Quattrone. Che in altre parole significa un contratto ad hoc. Contratto che però è scaduto da un paio di anni e il cui negoziato è bloccato. © RIPRODUZIONE RISERVATA FOTOGRAMMA Welfare. Due nuovi capitoli per sostenere i lavoratori Luxottica lancia patto generazionale e bonus vita VENETO pIl welfare Luxottica guarda Il mercato del lavoro della distribuzione moderna e organizzata LE ASSUNZIONI Variazione % delle assunzioni, (base 100); campione - All 99,1 96,7 100 100 80 68,8 67,4 74,6 60 64,1 43,3 48 40 45,9 20 0 2006 2007 2008 SUDDIVISIONE PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO Valori in %; campione - All 2009 2010 2011 2012 100 2013 2014 2015 4 9 3 7 3 5 3 6 3 5 2 6 85 88 89 90 90 91 2006 2011 2012 2013 2014 2015 Altre forme di contratto a termine Stage Apprendistato Tempo determinato Tempo indeterminato 0 Fonte: Federdistribuzione, PwC avanti e si arricchisce di due nuovi capitoli: il “Bonus vita” e il “Patto generazionale”. Il direttore delle risorse umane del gruppo, Piergiorgio Angeli, lo racconta come un «cantiere in costante evoluzione, ricco di sperimentazioni, di idee, di risposte innovative e tangibili ai bisogni reali delle persone». Dove si sono susseguite iniziative che «hanno garantito sicurezza ai lavoratori e alle loro famiglie attraverso un vasto programma di iniziative per sostenere concretamente il reddito e promuoverne il benessere. Ora iniziamo un nuovo percorso che guarda sempre di più al futuro. Sentiamo forte l’impegno verso le nuove generazioni e la società di domani che, insieme, rappresentano l’avvenire di tutti noi». È così che entrano nell’elenco «opportunità per i giovani, su cui continueremo ad investire perché la nostra azienda si confermi protagonista sui mercati internazionali e modello di successo nel nostro Paese». Nel merito, il bonus vita è un’iniziativa condivisa con i sindacati che prevede un sostegno per garantire maggiore serenità ai propri cari in un momento di difficoltà e sofferenza, tanto più nel caso di famiglie monoreddito o che includono soggetti più deboli. Prevede il riconoscimento di un contributo di 30mila euro per gli eredi legittimi o testamentari in casodidecessodeldipendenteanche fuori dal luogo di lavoro. L’importo del contributo sarà più che raddoppiato a 70mila euro in caso di figli minori, studenti fino ai 30 anni di età, persone con disabilità certificata o in caso di mutuo sulla prima casa (anche cointestato). L’altra iniziativa, il patto generazionale, favorisce la staffetta giovani anziani. È frutto di una convenzioneconl’Inpsperilversamento, da parte dell’azienda, dei contributi volontari a favore dei dipendenti aderenti al patto generazionale introdotto con l’integrativo dell’ottobre scorso. Cento lavoratori a tre anni dalla pensione (cinque anni se affetti da gravi patologie o malattie invalidanti) potranno chiedere il part time al 50% senza alcuna incidenza sul proprio trattamento pensionistico, offrendo ad un pari numero di giovani – selezionati esclusivamente secondo criteri IL RICONOSCIMENTO In caso di morte del dipendente, previsti 30mila euro per gli eredi legittimi o testamentari e 70mila euro in caso di figli minori dimerito–l’opportunitàdiun’assunzione a tempo indeterminato. Luxottica verserà direttamente all’Inps l’intero ammontare dei contributi volontari anche se la loro attività è part time. «Con il Patto generazionale – conclude Angeli – abbiamo intuito, in anticipo sui tempi, la necessità di promuovere uno scambio costruttivo fra generazioni, a vantaggio non solo dei dipendenti e dell’azienda, ma dell’intera comunità. Ai giovani, offriamo reali opportunità di occupazione e crescita professionale, ai meno giovani la possibilità di condividere con i nuovi assunti, valorizzandole, le competenze uniche acquisite negli anni». C.Cas. © RIPRODUZIONE RISERVATA 18 Impresa & territori Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 ATTIVITÀ MARITTIMA In breve CROCIERE Al via la scuola di hôtellerie Al via la prima Accademia di formazione per l’hôtellerie di bordo. Il nuovo centro è stato presentato ieri a Genova e l’inaugurazione vera e propria è prevista nella sede, Villa Figoli di Arenzano (Genova), a ottobre. Sarà la prima scuola in Italia dedicata esclusivamente alla formazione di professionisti dell’hôtellerie che lavoreranno sulle navi passeggeri, come ad esempio cuochi, pasticceri, panettieri, animatori, addetti al servizio clienti e altre figure legate all’accoglienza e all’intrattenimento di bordo. La scuola sarà gestita dalla Fondazione Its Accademia italiana marina mercantile, che ha già in previsione l’attivazione di corsi per animatori, addetti al servizio clienti, cuochi, per un totale di 60 utenti. Per questi corsi Costa Crociere si è già impegnata all’assunzione di almeno il 60% dei formati ovvero almeno 36 allievi. PORTI Diporto. Indagine di Ucina e Fondazione Edison: il fatturato del settore risulta in crescita del 7,5% nel 2016 Italia leader nell’export nautico Il Paese si attesta al 23,7% del mercato, davanti a Olanda e Germania Raoul de Forcade pSegnali sempre più decisi di crescita, anche sul fronte del mercato interno, per la nautica italiana, il cui fatturato (cantieristica, accessori e motori) è previsto in aumento, nell’anno nautico in corso, del 7,5%. Mentre il Paese resta al primo posto nel mondo, quanto a quote di mercato export per il settore (23,7%). A testimoniarlo i dati, incrociati, di Ucina, la Confindustria nautica guidata da Carla Demaria, e della Fondazione Edison, che hanno stretto un accordo di collaborazione (con la seconda nella veste di partner scientifico dell’associazione nell’analisi dei dati economici e di mercato) per la redazione della Nautica in cifre 2016, la storica pubblicazione sull’andamento del comparto che verrà presentata, come ogni anno, nel corso del Salone nautico di Genova (20-25 settembre 2016). «Da un’indagine campionaria sull’andamento dell’anno nautico in corso, con numeri raccolti tra settembre 2015 e maggio 2016 – spiega Stefano Pagani Isnardi, responsabile dell’ufficio studi di Ucina - possiamo confermare un trend positivo per l’industria nautica in Italia, con una crescita prevista intorno al 7,5%. Anche se per avere il risultato definitivo bisognerà vedere come va questa stagione estiva. Il dato, comunque, va visto anche alla luce del +12 di fatturato registrato nell’anno solare 2015, pari a circa 2,8 miliardi». Si delinea, inoltre, prosegue Isnardi, «una ripartenza anche del mercato interno che si evince dai contratti di leasing nautico, buona parte dei quali si fanno per l’Italia e risultano quindi un buon indicatore del trend nazionale. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nei primi cinque mesi del 2016 i contratti di leasing nautico italiani sono cresciuti del 44% in numero e del 26% in valore. Un dato incoraggiante, visto che non c’era un segno più dal 2008». Da parte sua, Marco Fortis, presidente della Fondazione Edison e docente all’università Cattolica, illustrando i numeri di uno studio messo a punto nei giorni scorsi, ricorda che «il settore italiano della nautica costituisce un fiore all’occhiello del made in Italy, non soltanto per i numeri che riguardano il fatturato, l’occupazione, l’export e il contributo alla bilancia commerciale italiana ma anche per il suo singolare mix tra tradizione e design, da un lato, e innovazione e tecnologie, dall’altro». L’Italia, peraltro, si legge nel report, è prima nel mondo come quote di export per le barche e gli yacht da diporto, con il 23,7% del mercato (pari a 1,74 miliardi di dollari di valore). Seguono i Paesi Bassi con 19,6% (1,44 miliardi); la Germania con il 15,9% (1,16 miliardi); l’Uk con il 9,8% (723 milioni) e gli Usa con il 9,7% (714 milioni). Ma il nostro Paese resta al primo posto anche quanto a costruzioni di grandi yacht: nel 2016 conta 286 barche in corso di realizzazione (per un totale di 10.907 metri) contro le 68 dei Pa- I NUMERI 2,8 miliardi Il fatturato Nel 2015 il fatturato della nautica italiana, che comprende cantieristica, accessori e motori, ha raggiunto i 2,8 miliardi di euro, con una crescita del 12% circa, rispetto al 2014. 286 Le barche lL’Italia si attesta al primo posto sia per l’export nautico sia quanto a costruzioni di grandi yacht. Nel 2016 si contano 286 barche in corso di realizzazione (per un totale di 10.907 metri) contro le 68 dei Paesi Bassi (3.858 metri), le 71 della Turchia (3.325 metri), le 74 di Taiwan (2.248 metri) e le 57 degli Usa (2.039 metri) esi Bassi (3.858 metri), le 71 della Turchia (3.325 metri), le 74 di Taiwan (2.248 metri) e le 57 degli Usa (2.039 metri). «Dai nostri cantieri – prosegue Fortis - escono imbarcazioni che abbinano allo stile della progettazione e alla qualità degli arredi le più avanzate tecnologie dei materiali, della motoristica e dell’elettronica. Mentre sta nascendo nel mondo l’industria 4.0, la nautica italiana ce l’ha già, ad esempio per quanto riguarda le tecnologie di controllo remoto». Un altro elemento interessante, aggiunge, «è la diffusione delle filiere sul territorio nazionale che, per la sola costruzione, vedono le province di Lucca (con 666 milioni di euro), Rimini (307), Genova (80), Gorizia (74) e Milano (61), ai primi cinque posti per fatturato. Questo è un tema d’indagine di assoluto interesse per il quale, in partnership con Ucina, al prossimo Salone nautico di Genova presenteremo uno studio». © RIPRODUZIONE RISERVATA Intesa Azimut-Alfa Shipyard Taranto, Prete resta commissario Nasce un polo per il refit a Varazze Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, ha rinnovato l’incarico di commissario dell’Autorità portuale di Taranto a Sergio Prete, il quale resterà in carica fino all’imminente completamento del percorso di riforma dei porti. Nella prima metà del 2016 il porto ha movimentato 13,1 milioni di tonnellate: + 22,3%, rispetto allo stesso periodo del 2015. Marina di Varazze, società che gestisce l’omonimo porto turistico del savonese (nella foto) e che fa capo al gruppo Azimut-Benetti, ha sottoscritto un accordo con Alfa Shipyard, azienda di servizi nautici con sede sempre a Varazze. L’intesa prevede una partnership per sviluppare le attività di refit, manutenzione e riparazione di navi da diporto nel cantiere ex Baglietto di Varazze. L’obiettivo è di creare un polo di servizi nel segmento yacht , che attragga la clientela del Tirreno settentrionale e della Costa Azzurra. Il centro è pensato per imbarcazioni fino a 50 metri di lunghezza. Il primo atto della nuova collaborazione tra le due società è stato dotare l’area di un nuovo travel lift con capacità di sollevamento fino a 400 tonnellate, che rimpiazzerà nell’operatività la macchina di sollevamento a suo tempo presente nel sito e che, spiega una nota, «sarà fondamentale per il rilancio, anche occupazionale, delle attività cantieristiche di Varazze». Il caso. Da formare circa 6mila lavoratori Sicurezza a bordo, marittimi italiani in ritardo sulla Ue pL’Italia è indietro sull’ag- giornamento, in tema di sicurezza, dei marittimi che lavorano sulle navi passeggeri. A lanciare l’allarme è Daniele Patuelli, responsabile dell’unità Marine and cranes di Abb, multinazionale specializzata nelle tecnologie per l’energia e l’automazione, la cui divisione marina realizza, tra l’altro, sistemi di propulsione elettrici per navi e ha creato la Marine academy, rivolta alla formazione del personale tecnico di bordo. Una struttura, quest’ultima, nata a Helsinki nel 2005, con un centro di eccellenza per l’Italia e Mediterraneo, a Genova, e altri cinque nel mondo. «Esiste un protocollo internazionale sulla sicurezza dell’International maritime organization, denominato Stcw 95 – spiega Patuelli – che obbliga i marittimi con ruoli di ufficiali di macchina, elettronici e di elettricisti, che lavorano su navi che operano con tensione maggiore di mille volt, e parliamo quindi di tutte le unità passeggeri, nonché di tutte quelle che hanno motori diesel-elettrici, a frequentare un corso di aggiornamento sulla sicurezza perla gestione della tecnologia ad alto voltaggio. Il protocollo è stato definito nel 2010 e i primi a partire sono stati gli inglesi. Tutti gli altri Paesi hanno preso esempio dal lavoro fatto dalla Gran Bretagna». L’Italia, invece, sottolinea Patuelli, «ha scelto una strada diversa. È partita in ritardo, perché le disposizioni per adeguarsi sono arrivate con un decreto (del comando delle Capitaneria, ndr) del febbraio 2016 e, anziché seguire l’iter anglosassone, ha prescritto che il corso, che prevede una parte teorica e una pratica, debba es- sere svolto da unità certificate, fra i quali figura anche quella di Abb, e in lingua italiana». Il problema, prosegue il manager, è che «ci saranno da formare, in pochissimo tempo, circa 6mila marittimi italiani, anche assunti in compagnie straniere, che saranno obbligati a fare il corso in Italia. La deadline fissata è la fine del 2016, mentre il protocollo internazionale comprende anche il 2017. Penso quindi che il ministero dei Trasporti dovrà fare una proroga al prossimo anno. Altrimenti sarà impossibile riuscire a formare tutti i marittimi coinvolti». Il rischio, ragiona Patuelli, è RINCORSA Patuelli (Abb): «Il personale che lavora sulle navi passeggeri deve aggiornarsi entro la fine del 2016. Ma i tempi sono stretti» che, se non si riuscirà a formare tutti i marittimi italiani, le compagnia siano spinte ad assumere, negli stessi ruoli, personale straniero. E questo acuirebbe un fenomeno di perdita di professionalità in campo marittimo che l’Italia sta già subendo. «Gli ufficiali elettrici e elettronici di bordo - dice Patuelli sulle navi passeggeri che operano nei nostri mari una volta erano per lo più italiani, ora vengono in gran parte dell’Est Ue. Le ragioni di questo sono da attribuire alla formazione: questi operatori dell’Est sono competenti, costano meno, ma soprattutto parlano molto bene l’inglese; e lo stesso non si può dire di molti italiani». R.d.F. © RIPRODUZIONE RISERVATA STILI&TENDENZE In breve LICENZE Due accordi Blufin per gli accessori Gioielleria. Nel 2015 il fatturato ha superato i 200 milioni - Forte spinta dagli orologi «Italia secondo mercato al mondo per Swarovski» Terzisti. B&G e Maroquinerie Thomas Pelle, in Toscana la prima alleanza tra Italia e Francia Silvia Pieraccini Blufin ha siglato due licenze: di 4 anni con La Compagnia delle Pelli per la produzione e distribuzione mondiale di Blumarine Handbags e di 5 anni con il Calzaturificio Rodolfo Zengarini per Blumarine Shoes. BEACHWEAR Albisetti rilancia il brand Emamò Albisetti International, nata dall'esperienza e dal knowhow di Albisetti, ha acquisito la licenza del brand di beachwear Emamò, nato nel 2001. I mercati di riferimento saranno: Italia, Europa, Paesi dell’est , Medio Oriente e in un secondo tempo Usa e Asia. PREZIOSI I gioielli couture presentati a Parigi Sono pezzi unici, molti dei quali di inestimabile valore, considerati delle vere e proprie opere d’arte. A Parigi sono state presentate le ultime creazioni di alta gioielleria realizzate dalle maison più note al mondo: da Bulgari a Cartier, da De Grisogono a Giampiero Bodino. www.moda24.ilsole24ore.com Il dg Molon: «Per pezzi venduti solo gli Stati Uniti fanno meglio» Giulia Crivelli pSwarovski Italia continua a raccogliere i frutti degli investimenti fatti negli ultimi anni. O meglio, della piccola grande rivoluzione portata da Michele Molon, dal 2010 managing director di Swarovski Italia Consumer goods business (Cgb), la divisione del gruppo che crea prodotti finiti (gioielli, orologi e linee di cristalli da collezione) e li distribuisce in oltre 40 Paesi. La filiale italiana e il gruppo nel suo complesso sono passati indenni dalla grande crisi economica iniziata nel 2008: quello di Molon non è stato quindi un turn-around, ma, come dice lui stesso, un impegno per «costruire e consolidare», basato su un rafforzamento del brand grazie a un rinnovamento degli orologi, su una svolta nel retail e su un approccio più contemporaneo alla comunicazione e al marke- ting, specie digitale. «Nel 2015 il fatturato ha superato i 200 milioni e l’Italia si è confermata secondo mercato per pezzi venduti, dietro agli Stati Uniti, e quarto per fatturato dopo Stati Uniti, Cina e Francia – spiega Molon –. La novità più importante nonché traino della crescita dello scorso anno e del 2016 sono stati gli orologi: da gennaio a maggio l’incidenza sul fatturato nei monobrand è stata dell’11,5%, con un aumento dell’80% rispetto allo stesso periodo del 2015». La felice intuizione di Molon è stata quella di allargare una categoria di prodotti che già esisteva puntando sia sulla fascia di prezzo (entry price sotto i 200 euro) sia sul design. «Non avrebbe avuto senso competere con big del settore o puntare tutto, ad esempio, sullo swiss made. L’elemento distintivo deve restare il cristallo ed è giusto che i nostri orologi siano percepiti come accessori moda. Presentiamo una collezione all’anAl vertice. Michele Molon, managing director di Swarovski Italia A destra, il flagshipstore di corso Vittorio Emanuele, a Milano. In alto, il bracciale Crystaldust e l’orologio Crystalline Oval no alla grande fiera di Basilea, in aprile, ma facciamo poi alcuni lanci durante l’anno». Altro importante sviluppo del 2015 e da qui al 2017 verrà da Lola&Grace, il marchio lanciato tre anni fa con monomarca separati da quelli a insegna Swarovski, un posizionamento prezzo più adatto ai giovani e una distribuzione wholesale che conta già 150 multimarca. Pensiamo di arrivare a 300 entro il 2017 – precisa Molon –. Oggi in Italia ci sono già quattro monomarca e quasi certamente ne apriremo altri». A Milano Swarovski nello scorso anno ha beneficiato di un forte effetto Expo, aggiunge il direttore generale: «Le cifre ufficiali parlano di oltre 20 milioni di visitatori nei sei mesi dell’evento. Non tutti hanno fatto shopping, ovviamente, ma si è comunque innescato un circolo virtuoso che ha spinto i milanesi e credo anche gli italiani che abitano in altri luoghi dai turisti di Expo prima o dopo essere stati a Milano, a riscoprire le rispettive città e a ritrovare, forse, un po’ della fiducia necessaria per aumentare i consumi». Swarovski nacque nel 1895 come produttore di macchine per tagliare il cristallo , ma la divisione consumer risale al 1976, quando fu creato il primo topolino in cristallo. «In ottobre festeggeremo i 40 anni della Cgb, ma nei prossimi mesi ci concentreremo su molti altri prodotti e in particolare sul Crystaldust, un bracciale “a serpente” appena arrivato nei negozi e disponibile in due lunghezze che montano, rispettivamente, 900 e 2mila cristalli, con tecniche di incastonatura che lo rendono molto difficilmente copiabile». Novità inoltre per la comunicazione, con la campagna #bebrilliant, che avrà come protagonista la modella Karlie Kloss. «Il messaggio che vogliamo dare alle donne è che sono loro le prime a essere brillanti. Swarovski aggiunge qualcosa, ma tutto parte dalla loro consapevolezza e sicurezza di sé – conclude Molon –. Svilupperemo la campagna su tutti i mezzi e a Facebook, dove abbiamo oltre 600mila follower, aggiungeremo Instagram e tutte le clienti potranno mandare le loro foto #bebrilliant». © RIPRODUZIONE RISERVATA Stone Island e Vhernier debuttano a New York pSe negli ultimi mesi le vendi- pDa una parte un'azienda fiorentina che produce borse per Gucci e Cartier e che vuole svilupparsi e accrescere le dimensioni. Dall'altra uno storico gruppo francese di pelletteria, che produce anch'esso per marchi del lusso come Vuitton, Hermes e Chanel, e che è interessato al savoir faire sedimentato nel più importante distretto mondiale della pelletteria di alta qualità, quello appunto alle porte di Firenze. Dall'incontro tra le due aziende familiari, la B&G di Franco Baccani e la Maroquinerie Thomas fondata da Auguste Thomas, nasce la prima partnership franco-italiana tra terzisti della pelletteria di lusso. L'alleanza si gioca sulle (diverse) dimensioni: Maroquinerie Thomas ha appena acquisito il 35% del capitale della B&G, che conta due stabilimenti produttivi a Lastra a Signa (Firenze) e Cavriglia (Arezzo), 65 dipendenti e un fatturato 2015 di 9,5 milioni di euro con un margine operativo lordo vicino al 5%. Maroquinerie Thomas, nata nel 1937 a Semur-en-Auxois, paesino della Borgogna, e' leader europeo nella produzione di pelletteria di lusso, con tre stabilimenti, 1.250 dipendenti e circa 100 milioni di euro di fatturato realizzato producendo borse e portafogli. I francesi si sono avvicinati alla B&G attratti dal fatto che è l'unico produttore italiano della pelletteria Cartier. «Questa operazione ha l'obiettivo di far crescere B&G senza minarne l'identità - spiega Baccani, che resta azionista di maggioranza e amministratore dell'azienda - in modo che possa proporsi con maggiore forza ai clienti internazionali. Le dimensioni d'impresa, del resto, oggi sono fondamentali: banche e Retail. Tre negozi Dettaglio. Lavorazione artigianale mercati chiedono aziende più strutturate, che però non siano spersonalizzate e mantengano artigianalita' e ricercatezza». I progetti di sviluppo di B&G, che saranno condensati nel piano industriale di prossima elaborazione, prevedono di far salire il fatturato a 25-30 milioni nei prossimi tre-cinque anni, grazie a investimenti produttivi e all'aumento dei marchi-clienti. L'intento è diventare un punto di riferimento sul mercato italiano, dove le dimensioni delle aziende di pelletteria oggi sono artigianal-industriali e dove finora ci sono state poche alleanze e aggregazioni. Cosa significa lo sbarco dei produttori francesi nel distretto fiorentino, che già conta tanti committenti d'Oltralpe, da Dior a Bulgari, da Celine a Fendi, da Gucci a Yves Saint Laurent fino a Cartier? «È una sinergia tra imprese che hanno lo stesso segmento operativo, gli stessi valori e che possono avviare collaborazioni», spiega Baccani. Maroquinerie Thomas è più votato all'industrializzazione di processo, B&G è più forte nello sviluppo stilistico e nelle produzioni “moda” col plus dell'etichetta made in italy. © RIPRODUZIONE RISERVATA te di moda italiana negli Stati Uniti hanno in parte deluso le (elevate) aspettative iniziali, le grandi città americane rimangonounavetrinadecisivaperimarchi nostrani.Lo sa bene Vhernier, marchio italiano di gioielleria,cheharaddoppiatolapropria presenza negli Usa con l’aperturadiduemonomarcanellaGrande Mela.«New York rappresentaunafinestrasulmondoesiamo entusiasti di aprire in due luoghi che ho sempre sognato, due vetrine perfette per le nostre creazioni» ha detto Carlo Traglio, presidente di Vhernier.I negozi si trovano rispettivamente al 783 diMadisonAvenueeal55diWall Street e rappresenteranno un volano per i conti dell’azienda in Usa: l’obiettivo di Vhernier è raddoppiarelacrescitarispettoa quella registrata nel 2015, mettendoasegnoun+40%.I segnali incoraggianti ci sono: nei primi sei mesi dell’anno lo store di Los Angeles ha registrato un fatturato superiore a quello dell’intero 2015. Anche Stone Island ha debuttato a New York con un monomarca,ilventesimo.Ilnegozioha aperto ieri e si trova al 41 di GreeneStreet,aSoHo.Èunpuntovendita spazioso - la superficie è di 320 metri quadrati - e fortemente identificativo sul piano del design: la scelta di Carlo Rivetti, che nel suo brand ha sempre promosso una sapiente comunione trastileetecnologia,iltuttomade in Italy, ha scelto materiali contrastanti come il rovere naturale e la fibra di carbonio degli arredi oppure la pietra tagliata e l’acciaio scuro del pavimento. Ma.Cas. © RIPRODUZIONE RISERVATA www.ilsole24ore.com/moda Le foto dei tre nuovi negozi Impresa & territori 19 Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 MONDO&MERCATI America Latina. La liberalizzazione del mercato dei cambi ha iniettato fiducia tra gli operatori economici In breve L’Argentina apre alle imprese CONVEGNO A MILANO Singapore opportunità per le aziende italiane Il presidente Macri ha introdotto una politica favorevole agli investimenti esteri Roberto Da Rin p«La svolta pro-business», «il governo amico delle imprese», «l’ora delle riforme», «il nuovo corso». Gli stilemi creati dal governo dell’Argentina di Mauricio Macri si sprecano. La comunicazione della Casa Rosada contiene un po’ di tutto: un po’ di verità, una dose abbondante di marketing politico, qualche omissione e un pizzico di mentiras, bugie. Macri ha svalutato il tasso di cambio tra peso e dollaro e conferito un assetto più aperturista all’economia. L’incubo del controllodelmercatodeicambi,ilcambio nero sempre più diffuso, incontrollato e pericoloso, ha lasciato spazioaunafluttuazionenaturale. Senza dubbio, questo provvedimento va inserito tra gli assets positivi della gestione attuale. Sul fronte doganale si registrano obiettivamente delle migliorìe anche se i dazi, in alcuni comparti, rimangono alti. I primi provvedimenti di politica commerciale adottati dal governo introducono il Simi. Ovvero un sistema che rende snelle le operazioni di importazione dei prodotti in Argentina. In altre parole le procedure di investimento e di import-export divengono più fluide rispetto a prima. Oggi sono in vigore le “licenze automatiche” per 12mila categorie merceologiche su 15mila, concesse in un breve lasso di tempo, tra 48 a 72 ore. Ciò che non è coperto dalle licenze automatiche (cioè 1.400 licenze), è sottoposto a procedure non-automatiche, che vengono valutate caso per caso, sottoposte ad autorizzazione governativa. Il 22 dicembre 2015 è stata quindi avviata dal ministero della Produzione una risoluzione semplificatrice che spazza via gran parte degli intralci burocratici che ingolfavano le importazioni e le esportazioni da e per l’Argentina. Anche questo è un asset positivo del governo. L’unica nota negativa riguarda però le categorie merceologiche: una parte rilevante delle esportazioni italiane verso l’Argentina ricade proprio nella categoria “licenze non automatiche”. E quindi colpisce “il made in Italy”: il tessile-abbigliamento, i giocattoli, le calzature, la componentistica automotive, gli pneumatici, i prodotti siderurgici. Il tema dei dazi alle importazione, spesso alti, è invece uno dei I SETTORI MERCEOLOGICI Le procedure doganali sonomolto più fluide anche se tessile, componentistica e automotive non ricadono nelle licenze automatiche PIL E INFLAZIONE Nel secondo semestre del 2016 dovrebbe ripartire l’economia dopo la lunga recessione. Resta il nodo dell’inflazione, oltre il 30% che punti dolenti della politica argentina. La tutela della produzione nazionale è un bastione concettuale incrollabile per i governi argentini che si sono succeduti negli ultimi 60 anni. Proprio così: il riflesso pavloviano dei governi argentini resta immutato ed è di impronta protezionistica. Il concetto si traduce nel mantenimento di dazi all’import che di certo non agevolano il commercio: i dazi ruotano attorno al 10% per i prodotti non agricoli e vicino al 14% per quelli agricoli. L’Argentina, va ricordato, è uno dei granai del mondo. Vediamo da vicino alcuni esempi di dazi applicati ad alcuni prodotti: il dazio applicato all’import alimentare è vicino al 15% mentre quello sul settore dell’arredo è del 18% e il tessile abbigliamento e calzature è del 35%. Il comparto meccanico è compreso tra il 10 e il 15%, mentre auto e componentistiche patiscono rispettivamente dazi compresi tra il 20% e del 15 per cento. Il presidente della Camera di Commercio italo-argentina a Buenos Aires, Giorgio Alliata di Montereale, esprime comunque opinioni molto positive sul nuovo governo: «L’Esecutivo sta cercando di ricomporre l’equazione, di implementare misure mirate alla liberalizzazionedeimercati.Insomma studiare provvedimenti che consentano in tempi brevi il reinserimento dell’Argentina sui mercati internazionali. Il viaggio di lavoro di Macri, in Germania e a Bruxelles, mira a quest’obiettivo». E poi ancora: «Alcuni cambiamenti non possono essere effettuati in pochi mesi, ci vuole più tempo, ma senzadubbioleregolestannocambiando nella direzione di una progressiva liberalizzazione». Un cambiamento radicale rispetto a quello degli ultimi 15 anni, in cui non è stato facile avere rapporti commerciali con Buenos Aires. Oggi la linea del governo è questa: « Non temere la globalizzazione ma approfittarne». Infine tra gli attivi della gestione Macri si può annoverare la Ley de blanqueo, un maxi condono. Che non ti impone il rimpatrio dei capitali, ma la semplice emersione. L’Esecutivo chiede di pagare le tasse ma dà libertà di mantenere i capitali all’estero. Un mix di politiche monetarie e commerciali dovrebbe consentire, secondo gli analisti, un recupero dell’attività economica già nel secondo semestre del 2016. Il Paese in cifre pUna piattaforma in India al Performance economica 2015 Contesto politico-sociale Business climate Crescita PIL vs anno precedente +2,1% Sviluppo umano Indice Doing Business 121° Paesi Crescita PIL procapite vs anno prec. +1,0% Registrare un’impresa 157 Ottenere una sentenza 590 giorni Recovery rate % 42,9 Competitività dell'economia 106° Paesi Corruzione percepita 107° Paesi Saldo pubblico (% del PIL) -5,0 Debito estero (% del PIL) 22,4 Debito pubblico (% del PIL) 52,1 Riserve (mesi import) 40° su 188 Paesi Disoccupazione 8,2% Distribuzione della ricchezza 47,2% detenuta dal 10% più ricco della popolazione 4,1 su 189 L © RIPRODUZIONE RISERVATA INDICI CONFINDUSTRIA Indici dei prezzi delle merci aventi mercato internaz., (34 prodotti) ponderati sul commercio mondiale (Usd) e sul commercio italiano (º) 129 82,95 184,64 117,94 141,61 280,54 196,7 327,95 268,85 355,44 214,05 291,96 Giu15 143,16 74,91 189,71 159,44 143,62 333,03 202,82 362,23 361,98 471,64 249,72 372 Euro correnti (base 1977=100) Giu16 Mag16 134,85 92,01 193,41 115,25 160,53 333,93 194,96 326,96 405,23 378,1 246,58 319,05 130,13 83,62 186,24 119,07 142,78 283,04 198,27 331,02 271,18 358,67 215,95 294,59 Giu15 145,57 76,1 192,87 162,24 145,98 338,64 206,06 368,49 367,99 479,66 253,93 378,31 BORSA ELETTRICA Prezzo unico nazionale del 19.07.2016 ¤/MWh Ore ¤/MWh Ore 39,785640 43,189070 09.00 01.00 37,861570 44,011300 10.00 02.00 33,285930 42,327510 11.00 03.00 34,143740 42,009800 12.00 04.00 33,397900 41,470990 13.00 05.00 33,217060 40,954980 14.00 06.00 38,992830 41,274890 15.00 07.00 41,630880 41,227780 16.00 08.00 Ore 17.00 18.00 19.00 20.00 21.00 22.00 23.00 24.00 giorni su 140 su 175 servizio delle aziende emilianoromagnole della filiera agroalimentare (meccanica agricola, tecnologie post-raccolto, trasformazionealimentareesettori ancillari),perfornireservizipromozionali e di business development e per preparare la domanda indiana di macchinari italiani, soprattutto organizzando dimostrazioni tecniche e sul campo. Consiste in questo il progetto “The Indo-Italian agri food tech center”, che sarà presentato oggi nella sede della Camera di commercio di Bologna. Nel dettaglio, spiegano dalla Camera di commercio, si tratta di «una nuova piattaforma per avviare collaborazioni commerciali e industriali con con- troparti indiane, sviluppare quelle già esistenti, dare visibilità ai marchi e prodotti italiani, facilitarne il corretto posizionamento in India attraverso attività promozionali e di creazione del consenso, e preparare la domanda indiana di prodotti italiani ed emiliano-romagnoli tramite dimostrazioni tecniche e in campo». L’iniziativa è organizzata da Indo-Italian Chamber of commerce & industry di Mumbai, in collaborazione con la Regione, che cofinanzia il progetto all’interno della Programmazione regionale “ER Go-Global”, e con il supporto di Unioncamere Emilia-Romagna, sistema camerale regionale, Federunacoma e Assocamerestero. © RIPRODUZIONE RISERVATA SULLE ALTRE PIAZZE Caseari Alessandria Rilevazione settimanale della Camera di Commercio di Milano del 18/07/2016. (Prezzi medi statistici riferiti alla situazione di mercato accertata nella settimana precedente).Franco partenza, pagamento in contanti, Iva esclusa, ¤ al kg. ¤. Burro e crema di latte a tendenza rialzista era in atto da tempo. Ma al giro di boa di metà luglio i listini dei limonihannoregistratounaveraepropriaimpennata.InbaseallerilevazionidelConsorzio Infomercatiieriilprodottoincontrostagione, inarrivosoprattuttodaArgentinaeSudafrica, è aumentato in media di 50 centesimi il chilo rispetto a venerdì, attestandosi a un range di prezzodi3-3,50euroilchilo.Glioperatoriparlanodiunfisiologicoaumentodelladomanda che sul mercato interno, in questo periodo, non trova un’offerta sufficiente. Posto che un rialzocosìrepentinoerilevantenoneraprevisto. Gli altri agrumi non hanno subito variazioni, con le arance scambiate ancora a una media di 1,20 euro. Tra le specie di stagione, a prezzi alti ma stabili le ciliegie trentine (7-7,50 euro), l’uva da tavola (3-3,50 per le varietà Vittoria e Italia), meloni e angurie (1,50-1,60 euro la prima scelta). Senza variazioni pesche e nettarine, a una media di 1,50 euro il chilo. Giu16 Mag16 © RIPRODUZIONE RISERVATA «Intesa Italia-India nell’agroalimentare» Svolta. Il presidente dell’Argentina, Mauricio Macri, al centro © RIPRODUZIONE RISERVATA A MILANO di Massimo Agostini 132,83 90,7 190,53 113,43 158,2 328,87 192,19 321,87 399,18 372,31 242,86 314,19 presidente di Assolombarda –. E per il World Economic Forum rappresenta il secondo Paese più competitivo al mondo. Non a caso, infatti, Singapore si candida a diventare la prima “Smart Nation”per il suo sistema universitario, per i talenti che attrae, per la sanità, le startup e le infrastrutture. Tasselli che appartengono anche alla nostra visione per il futuro di Milano». Singapore è un magnete per le aziende straniere; delle 421 aziende italiane che hanno investito nei 10 paesi Asean, ben 118 (il 28%) hanno scelto la CittàStato. Nel 2015 l’Italia ha esportato a Singapore beni equivalenti a 1.964 milioni di Euro, un valore che sfiora lo 0,5% delle esportazioni nazionali . Edizione domenicale su www.ilsole24ore.com/indicienumeri Per i limoni prezzi alle stelle Alimentari (tot.) Bevande Cereali Carni Grassi Non alimentari (tot.) Fibre Vari industriali Metalli Combustibili (totale) Totale (escl. combust.) Totale generale in Italia e le opportunità offerte dalla Città-Stato sono state al centro del dibattito “Italia e Singapore. Le differenze che avvicinano” che si è tenuto ieri nelal sede di Assolombarda, a Milano, in occasione della seconda pubblicazione dell’Associazione Italia-Asean, “Italy and Singapore. Converging differences”. «La crisi dell’euro e le difficoltà dell’Unione Europea hanno rafforzato il trasferimento del centro di gravità dell’economia mondiale verso il continente asiatico», ha sottolineato Enrico Letta, presidente di Italia-Asean. «La World Bank, in un recente confronto con 189 Paesi, ha decretato Singapore il luogo ideale per fare business – ha dichiarato da parte sua Gianfelice Rocca, PIATTAFORMA PER LE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA MERCATI IN ITALIA Dollari correnti (base 1977=100) pLa conoscenza di Singapore EPA ¤/MWh 42,639680 42,368200 43,523030 45,472770 45,281170 44,570910 45,426510 41,092750 DIAMANTI Valori Best - Average, in dollari Usa per carato. I prezzi indicati si intendono per la vendita all'ingrosso e all'origine nei Paesi di produzione, al netto di spese, valore aggiunto e imposte. Brillanti da 0.50 - 0.69 carati Colore Qualità Valori al 22.06.2016 D (bianco extra eccezionale +) if 5695 - 6709 E (bianco extra eccezionale) vvs1 3410 - 4464 E (bianco extra eccezionale) vvs2 2746 - 3518 F (bianco extra +) vs1 2520 - 3119 G (bianco extra) if 3380 - 3936 G (bianco extra) vvs1 2835 - 3492 H (bianco) vvs2 2402 - 2808 H (bianco) vs1 2338 - 2764 I (bianco sfumato) vs2 1680 - 2093 J (bianco sfumato) if 2013 - 2441 J (bianco sfumato) vvs1 1485 - 2000 K (bianco leggermente colorito) vvs2 1259 - 1655 K (bianco leggermente colorito) vs1 1166 - 1571 Valutazione riferita a pietre corredate da certificazione di validità internazionale, tagliate a «brillante», di buone proporzioni di taglio, esenti da particolarità naturali indesiderate. Fonte: Rapaport, New York (Internet: www.diamonds.net) Burro pastorizzato (comprensivo di premi quali-quantitativi, oneri trasporti provvigioni) 2,12; prodotto con crema di latte sottoposta a centrifugazione e pastorizzazione (regolamento CEE n.1234/07) 2,97; di centrifuga 3,12; zangolato di creme fresche per la burrificazione (comprensivo di premi quali-quantitativi, oneri trasporti provvigioni) 1,92; crema di latte (40% di sostanza grassa) 1,74; siero di latte scremato (compresa la scotta) 1000 kg. 89; latticello (uso zootecnico) 1000 kg. 5-6. Formaggi Franco caseificio o magazzino stagionatura, merce nuda, contenuto di grassi secondo la prescrizione di legge, pagamento in contanti, Iva esclusa, al kg..N.B.: Le forme o le confezioni dei prodotti di origine e tipici devono recare impresso il marchio dei rispettivi Consorzi di Tutela. Parmigiano reggiano (scelto 01) per frazione di partita: stagionatura 24 mesi e oltre 9,55-10,30; stagionatura 18 mesi e oltre 8,90-9,45; stagionatura 12 mesi e oltre 8,05-8,35; Grana Padano (scelto 01) per frazione di partita: stagionatura 15 mesi e oltre 7-7,65. stagionatura 9 mesi e oltre 6,256,35; stagionatura 60/90 giorni fuori sale 4,95-5,30. Provolone Valpadana fino a tre mesi di stagionatura 4,90-5,05; oltre tre mesi 5,15-5,40. Pecorino romano oltre cinque mesi stagionatura 6,70-6,90. Asiago I scelta d'allevo 60/90 gg. 5,30-5,60. pressato a latte intero 4,35-4,65; Gorgonzola fresco 4,755,05; maturo I scelta 5,75-6,05 Italico fresco 3,75-3,85; maturo 4,554,85. Taleggio fresco da salare 3,60-3,80; fresco fuori sale 3,80-4; maturo 4,55-4,95. Quartirolo lombardo 4,20-4,40. Crescenza matura 3,653,90. Mozzarella di latte vaccino conf. (125 gr. circa) 4-4,10. Mascarpone 3,703,80. Carni bovine e ovine Rilevazione settimanale del 18/07/2016 a cura della Camera di Commercio di Milano. (Prezzi riferiti alla situazione media di mercato accertata nella settimana precedente).Dal macellatore o grossista al dettagliante o all'industria, carne macellata a norma Cee, f.co partenza piazza Milano e provincia. Pagamento contanti, Iva esclusa, il kg..N.B.: I prezzi minimi si riferiscono a merce di importazione, i massimi al prodotto nazionale. Bovino adulto (Class. CEE-S.E.U.R.O.P. reg. n. 1208/81) Categoria A, vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi, mezzene s/rene classe E 3,95-4,50; classe U 3,40-3,90; classe R 2,50-2,90; classe O 1,95-2,45; posteriore s/rene taglio pistola classe E 5,90-6,60; classe U 5,30-6,30; classe R 4,35-5; classe O 3,954,10; anteriore c/pancia classe E 2,65-2,95; classe U 2,55-2,85; classe R 2,102,45; classe O 1,70-2,05. Categoria E, vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi: mezzene s/rene classe E 5,30-5,55; classe U 4,75-5,35; classe R 4,454,80; classe O 3,25-3,40; posteriore s/rene taglio pistola classe E 8,308,80; classe U 7-7,90; classe R 6-6,50; classe O 5,10-5,30; anteriore c/pancia classe E 2,50-2,65; classe U 2,20-2,40; classe R 1,80-1,90; classe O 1,551,65. Categoria D vacche: mezzene s/rene classe R 2,35-2,50; classe O 1,752,10; classe P 1,20-1,50. posteriore s/rene taglio pistola classe R 2,202,70; classe O 1,60-1,85; classe P 1,05-1,30. anteriore c/pancia classe R 1,401,50; classe O 1,30-1,35; classe P 1-1,10. Vitelli (in mezzene o carcasse) razze da carni pregiate qual. Extra 7,20-7,80; altre razze da carne di I 5,90-6,40; altre razze di II 4,55-5,20; selle (posteriori di vitello) razze da carni pregiate extra 9-9,80; razze da carne di I 7,40-7,90; altre razze di II 5,45-6,30; busti (anteriori di vitello) razze da carne pregiate extra 2,90-3,20; razze da carne di I 2,40-2,60; altre razze di II 1,80-2,10; carne bovina anteriore denervata, disossata e mondata per l'industria 3,80-4,60. Puledri mezzene s/rene 4,204,50. Cavalli mezzene s/rene 3,90-4,40. Ovini adulti 3,30-3,80. Agnelli fino a 8 kg. non quot.. oltre 8 kg. non quot.; Agnelloni età inf. a 1 da 8 a 12 kg 6,606,90. da 12 a 14 kg. 6,30-6,50; da 14 a 16 kg. 6-6,30; Capretti di I non quot.. Bovini, equini da macello Rilevazione settimanale del 18/07/2016 a cura della Camera di Commercio di Milano. (Prezzi riferiti alla situazione media di mercato accertata nella settimana precedente). Franco allevamento Milano e provincia. Pagamento contanti Iva esclusa, il kg. Vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi razze da carne pregiate extra 2,422,62; razze da carne di I 2,27-2,37; razza frisona o altre di I 1,07-1,22; di II 0,97-1,07. Vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi razze da carne pregiate extra 3,20-3,35; razze da carne I 3,05-3,15; razza frisona o altre di I 1,60-1,70; di II 1,50-1,60. Tori razze da carne di I 1,05-1,25; razza frisona o altre di I 0,850,95. Vacche razze da carne di I 1,05-1,15; razza frisona o altre di I 0,800,95; di II 0,55-0,75; di III 0,40-0,50. Vitelli razze da carne pregiate extra 3,80-3,90; razza frisona o altre di I 2,70-2,95; di II 2,20-2,30. Puledri di I 2,302,40. cavalli di I 1,70-2. Vitelli da ingrasso (baliotti) 45/55 kg: frisona f/m 22,40; incrocio f/m 2,80-3,30; incrocio pie bleu belga f/m 4,75-5,05. Suini Rilevazione settimanale del 18/07/2016 a cura della Camera di Commercio di Milano (prezzi riferiti alla situazione media di mercato accertata nella settimana precedente). Suini: d'allevamento (f.co allevamento, dall'allevamento al commerciante o all'ingrassatore) locali: 7 kg cad. 40,50; di 15 kg 3,92; di 25 kg 2,92; magroncelli locali 30 kg. 2,60; 40 kg. 2,29; magroni locali 50 kg. 2,02; 65 kg. 1,70; 80 kg. 1,61; 100 kg. 1,51; Capi da macello scrofe da macello a peso vivo (franco peso partenza): I cat. 0,58. Listino della Camera di Commercio di Alessandria del 18/07/2016. Prezzi in Cereali Frumento tenero varieta' speciali ( p.s. 77-78) non quot.; panificabile superiore ( p.s. 76-77) non quot.; panificabile (p.s. minimo 74-76) non quot.; mercantile non quot.; biscottiero (p.s. 74-75) non quot.; altri usi non quot.. Frumento duro nazionale: orig. prov. (p.s.77-78) non quot.; altri usi non quot.. Granoturco belgrano e similari non quot.; nazionale ibrido secco (um. 14%) non quot.; gritz non quot.; nazionale ibrido verde (um. 30%) non quot.. Orzo naz. Vestito non quot.. Sorgo rosso non quot.; bianco non quot.. Legumi proteici Pisello proteico ( umid. 14% - impur. 2% ) non quot.. Farine di grano tenero con caratteristiche sup. min. di legge: tipo 00 (prot. min. 14) non quot.; tipo 00 prot.min. 13 non quot.; tipo 00 prot.min. 11,5 non quot.. Sfarinati di grano duro: semola rimacinata per panificazione non quot.. Farine di granoturco a macinazione integrale non quot.; granoturco spezzato non quot.. Cascami di frumento farinaccio non quot.; crusca e cruschello non quot.. Brescia Prezzi rilevati dalla C.d.C. di Brescia del 14/07/2016. Cereali Prezzi al mercato libero. (Merce sana, secca, leale, mercantile, su veicolo all'azienda del produttore, alla rinfusa, pagamento alla consegna, tonn./¤). Frumento: varietà speciali di forza non quot.; fino p.s. base 79/80 non quot.; buono mercantile p.s. base 75/78 150-155; altri usi p.s. base 65/74 144149; Granoturco nazionale giallo 14% um. 184-185; mais da granella verde um. 30% non quot.; trinciato di mais in campo (30% sost. secca o amido) non quot.. Orzo nazionale leggero (p.s. 55/60) 137-140; pesante (p.s. 61/66) 144149; estero p.s. 66/67 (f.co magazzini interni) non quot.; p.s. 63/68 (f.co arrivo) 161-176. Sfarinati di frumento tenero: farine (con caratt. di legge) tipo "00" w 380/430 prot.ss min.14 435-445; w 280/330 prot.ss min.13 415435; w 180/230 prot.ss min. 11,5 380-390; Sfarinati di duro: semola (f.co pastificio alla rinfusa) 340-345. Derivati dal granoturco: farina nostrana 383387; fioretto 416-418; bramata 413-419; per mangime integrale rinfusa 202205; spezzato degerminato ibrido 282-285; germe 234-235. Cascami di frumento tenero (f.co molino rinfusa): farinaccio 135-137; tritello 97-98; 98 89-90. Paste alimentari: pasta semola grano duro in conf. gr.500, 0,370,42; gr. 1000, 0,75-0,80; da kg 5 o oltre 0,70-0,75. Risi: (merce f.co magazzino grossista, kg./¤) semifini: Padano 0,96-1,20; Vialone nano 1,501,55; Fini: Ribe 0,89-0,91; Parboiled fino Ribe 0,98-1,10; Superfini: Roma 1,09-1,14; Arborio 1,17-1,21. Foraggi Fieno maggengo ¤/t. 95-100; agostano non quot.; terzuolo non quot.; di erba medica 110-115; paglia 70-80. Caseari Merce resa al caseificio in panoni, kg./¤: burro I qualità (affioramento) 2,25; II qualità (siero) 2,05; siero di latte compresa la scotta 0,08; Formaggi. Contrattazioni tra produttori e grossisti, merce nuda, posta al caseificio salvo diversa indicazione, kg./¤: granamerce fresca 2/3 mesi f.s. non quot.; padano stagionato 9 mesi 6,30-6,40; stagionato 12/15 mesi 7,37-7,57. Provolone Valpadana fino a 3 mesi stagion. 5-5,10; oltre 5 mesi stagion. 5,305,50. Provolonea 40 gg fuori sale 4,80-4,90; con 3/4 mesi di stagion. 5,155,25. Taleggio tipico fresco fuori salamoia 3,95-4,10. Italico fresco fuori salamoia 3,80-3,90. Robiola (formaggella bresciana fuori sale) 4,174,27. Crescenza a latte intero fresca fuori sale 3,94-4,04. Gorgonzola fresco 3,85-4. Quartirolo lombardo 4,40-4,50. Suini A peso vivo, sul mercato di produzione: da allevamento lattonzoli da 15 kg. 3,84; da 25 kg. 2,87; magroncelli da 30 kg. 2,60; da 40 kg. 2,32; da 50 kg. 2,07; magroni da 65 kg. 1,73; da 80 kg. 1,60; da 100 kg. 1,51; da macello grassi da 115 a 130 kg. 1,32; da 130 a 144 kg. 1,34; da 144 a 156 kg. 1,40; da 156 a 176 kg. 1,49; da 176 a 180 kg. 1,47; da 180 a 185 kg. 1,43; oltre 185 kg. 1,38; scrofe I qualità 0,59; II qual. 0,57; III qual. non quot.. Forlì Prezzi rilevati il 18/07/2016 al mercato avicunicolo comunale, Iva esclusa, prezzi in ¤/kg. Pollame Polli a terra: leggeri ( fino a 1,85 kg. ) 0,81-0,83; bianchi a terra pesanti (oltre 2,1 kg) 0,81-0,83; gialli a terra pesanti (oltre 2,1 kg) 0,81-0,83; Galline a terra medie ( da 2 a 2,5 kg. ) non quot.; pesanti ( oltre 3 kg. ) 0,08-0,12; Rosse 0,060,08; Livornesi 0,02-0,04. Anatre mute maschi 2,35-2,39; femmine 2,352,39. Tacchini pesanti femmine 1,23-1,25; maschi 1,23-1,25; tacchine mini (fino a kg 3,8) non quot.. Faraone allev. tradizionale 2,35-2,49. Capponi allev. tradizionale non quot.. Piccioni 5,40-5,60. Pollastre rosse di 112 giorni (¤/CAD.) 3,65-3,75. Galletti livornesi 2,65-2,69; golden comet 2,552,59. Conigli leggeri (fino a kg 2,5) 1,35-1,39; pesanti (oltre kg 2,5) 1,421,48; Quaglie 3,08-3,12. Uova naz. fresche colorate in natura: Nat. S - meno di 53 g. 0,60-0,64; M - da 53 a 63 g. 0,73-0,77; L - da 63 a 73 g. 0,77-0,81. Uova naz. fresche guscio colorato selez. cat. A: per 100 pezzi S - meno di 53 g. 7,40-7,60; M - da 53 g. a 63 g. 7,90-8,10; L - da 63 g. a 73 g. 8,90-9,10; XL - da 73 g. e piu` 11,40-11,60. Modena Listino dei prezzi rilevati dalla Camera di Commercio di Modena presso la Borsa merci il 18/07/2016 per merce al netto dell'Iva, prezzi in ¤. Suini Allevamento intensivo: da allevatore ad acquirente f.co part. produttore:; lattonzoli 7 kg. Cadauno 40; 15 kg. 58; 25 kg. 71,70; 30 kg. 77; 40 kg. 89,90; magroni 50 kg. 101,50; 65 kg. 112; 80 kg. 131,20; 100 kg. 150,50. Magri da macelleria 90/115 kg. 1,61. Grassi da macello: alla prod. peso vivo f.co part. produttore: 115/130 kg 1,37; 130/144 kg. 1,38; 144/156 kg. 1,42; 156/176 kg. 1,49; 176/180 kg. 1,47; 180/185 kg. 1,41; oltre 185 kg 1,36. Scrofe da macello 0,59. Carni bovine fresche Da macellatore a dettagliante: Mezzene di vitello naz. qual. extra 8,208,60; I qual. 7,40-7,90; II qual. 5,80-6,20; di vitellone extra 5,50-6,20; I qual. 4,70-5,20; II qual. 4,20-4,60; di manzo e vitellone femmina qual. extra 5,906,20; I qual. 5,30-5,70; II qual. 5-5,20; di vacca di I cat. I qual. 4,06-4,33; II qual. non quot.. Da macellatore a grossista: Mezzene di vitello qual. Extra 7,808,20; I qual. 7-7,50; II qual. 5,40-5,80; di vitellone extra 5,10-5,80; I qual. 4,30-4,80; II qual. 3,80-4,20; di manzo e vitellone femmina qual. Extra 5,505,80; I qual. 4,90-5,30; II qual. 4,60-4,80; di vacca di I cat. I qual. 3,66-3,93; II qual. 3,28-3,45; di vacca di II cat. I qual. 3,19-3,50; II qual. 2,612,92. Qualifica griglia Cee. Carni bovine fresche: Vitelloni maschi mezzene E1 non quot.; E2 4,05-4,70; E3 4,05-4,70; U1 non quot.; U2 3,96-4,06; U3 3,964,06; R1 non quot.; R2 non quot.; R3 non quot.; O1 non quot.; O2 3,103,30; O3 3,10-3,30; P1 non quot.; P2 2,95-3,15; P3 2,95-3,15. Vitelloni femmine: mezzene E1 non quot.; E2 4,88-5,08; E3 4,88-5,08; U1 non quot.; U2 4,50-4,60; U3 4,50-4,60; R1 non quot.; R2 3,76-4,04; R3 3,76-4,04; O1 non quot.; O2 2,65-2,95; O3 2,65-2,95; P1 non quot.; P2 1,56-1,85; P3 1,561,85. Vacche: mezzene R1 2,14-2,19; R2 2,19-2,34; R3 2,19-2,34; O1 1,741,84; O2 2,05-2,14; O3 2,25-2,27; P1 1,14-1,69; P2 1,34-1,69; P3 1,34-1,69. Salumi e grassine Da industriale a dettagliante f.co partenza. Pancetta arrotolata senza cotenna 7,20-7,90; con cotenna 7,80-8,50; filettata coppata 1010,70; salame qual. sup. puro suino 10,70-11,60; salamini italiani alla cacciatora Dop 11,40-12,10; coppa nazionale (stag. min. 90gg) 10,8011,50; mortadella Bologna IGP 6,70-7,50; puro suino 5,70-6,50; zampone di Modena IGP (da cuocere) 7,80-8,60; di Modena IGP (precotto) 6,907,70; zampone (da cuocere) non quot.; (precotto) 5,90-6,70; cotechino di Modena IGP (da cuocere) 6,90-7,70; di Modena IGP (precotto) 6,106,90; cotechino puro suino (da cuocere) non quot.; puro suino (precotto) 5,206; prosciutto crudo Prosciutto di Modena DOP stag. con osso 10,40-11,40; di Parma DOP stag. con osso 11,90-12,60; di San Daniele DOP stag. con osso 12,20-13,10; nazionale stag. con osso : peso da Kg. 7 piu' 9,10-10,20; stag. con osso: peso da Kg. 6 piu' 6,50-6,90; cotto nazionale cotto di alta qualita' 13,5014,50; cotto di alta qualita' 11-12; cotto 6,25-7,15; spalla cotta 6,307; salsiccia di puro suino 6,30-7,10; strutto raffinato in pani da 10 a 25 kg. 1,75-1,95; speck IGP 9,50-10,10; speck 8-8,70; bresaola IGP (punta d'anca) 19,80-20,80; bresaola (punta d'anca) 19,30-20,30. Carni suine fresche Prezzo da macellatore a industriale o da industriale a industriale, f.co stabilimento venditore.; Mezzene nazionali taglio MEC extra 2,59; nazionali taglio MEC 2,54. Pancetta fresca non salata, disossata e squadrata, peso 3 kg. e oltre 3,34; pancettone con bronza peso 7,5/9,5 kg. 1,80; scotennato e lavorato da salame resa 60% 3; coppa fresca kg 2,4 3,54; kg 2,4-2,7 3,89; kg 2,7 e oltre 4,25; spalla fresca, disossata e sgrassata 2,77; denervata resa 75% 3,69; denervata resa 80% 3,46; lombi Modena interi 4,35; lombo Padova 4,90; alla bolognese senza costato 3,77; lardo fresco cm 3 e oltre 2,59; lardello con cotenna da lavorazione 1,02; gole con cotenna e magro 1,20. Lonza (filone) con cordone leggera fino a 4,3 kg 4; puro occhio o pulito leggera, fino a 4 kg 4,20. Trito di prima qualità 3,29; coscia fresca refilata per prosciutto da sale, peso 10/12 kg. (±10%) 3,04; superiore a 12 kg. e oltre (±10%) 3,88; per prosciutto DOP senza piede 10,5/12,5 kg. (±10%) 4,53; superiore a 12,5 kg. e oltre (±10%) 4,74. Grasso da fondere escluso lardello ¤/t 237. Strutto grezzo in cisterna ¤/t 682; raffinato in cisterna 982; raffinato in cartone da 25 kg 1132; raffinato in pacchetti e/0 vaschette fino a 1 kg 1782. Caseari Zangolato di creme fresche per burrificazione (f.co luogo produzione) 1,45; Formaggio parmigiano-reggiano qualita' scelto +12% fra 0-1 per lotti di partita, quantita' 100 forme circa; min. 30 mesi e oltre 10,40-11,25; min. 24 mesi e oltre 9,40-9,85; min. 18 mesi e oltre 8,85-9,20; min. 12 mesi e oltre 8,258,60. Novara Rilevazioni del 18/07/2016 della Camera di Commercio di Novara,merce al tenimento del produttore Iva esclusa. Risi e Risoni Risone (prezzi in ¤ per tonnellata): Tondo: Balilla - Centauro 285315; Selenio non quot.; Medio: Lido, Flipper non quot.; Lungo A: Loto 250- 285; Augusto non quot.; Dardo, Luna CL e similari 255-280; S. Andrea 260290; Baldo 290-330; Roma 300-340; Arborio, Volano 730-770; Carnaroli 870-900; Thaibonnet, Gladio e similari 285-305. Risi lavorati: Originario 665720; Lido 580-620; Ribe 640-670; Augusto 660-700; S. Andrea 750780; Roma 800-850; Baldo 830-880; Arborio 1570-1620; Carnaroli 17501800; Thaibonnet 635-665; Parboiled Ribe 720-750; Parboiled Baldo 900950; Parboiled Thaibonnet 735-765. Caseari Zangolato di creme fresche per burrificazione (prezzo medio in ¤) 1,75; burro pastorizzato (prezzo medio) 1,95. Gorgonzola: piccante fresco non quot.; maturo 5,95-6,25; dolce fresco non quot.; maturo 4,955,25; siero di gorgonzola freddo f.co caseificio per 100 litri 0,71. Piacenza Prezzi rilevati dalla CdC di Piacenza del 09/07/2016. Cereali Merce nuda posta sul veicolo partenza produttore, prod. 2014, prezzi tonn./¤. Grano tenero: nazionale prod. 2016 varietà spec. di forza p.s.79/80 kg 170175; superfino p.s. 78/79 kg. 160-164; fino p.s.78/79 kg 150-152; buono mercantile p.s.74/76 kg 146-148; mercantile p.s.71/73 kg non quot.; altri usi p.s 70 kg e oltre non quot.. Grano duro: nazionale prod. 2016 mercantile p.s. 75/78 kg. 190-192; fino p.s.79/80 kg 196-200. Granoturco naz. comune ibrido prod. 2015 um. 14% 180-184. Orzo nazionale prod. 2016 p.s.60/62 140142; p.s.63/65 146-148; p.s.66 e oltre non quot.. Soja in granella prod. 2015 380-385. Cascami di frumento tenero: farinaccio rinfusa 125-130; tritello sacco per merce 130-136; crusca e cruschello sacco per merce 127-128; alla rinfusa 88-89. Caseari Franco caseificio: formaggio grana padano fraz. di partita stagionato 20 mesi (riserva) il kg. 7,70-7,80; 12-15 mesi 7,30-7,60; 9 mesi 6,20-6,40. Burro (merce nuda f.co caseificio in pani da 10/20 kg da pr. a gross.) di affioramento 1,84-1,94; zangolato di creme fresche per la burrificazione 1,61-1,81. Siero di latte raffreddato uso industriale 0,55-0,65; residuato lavorazione formaggio grana e provolone 0,35-0,40. Bovini Da allevamento (peso vivo). Vitelli da latte (baliotti): da incrocio con razze da carne: maschi e femmine 2,20-2,80; incroci con extra Pie Blue Belga 34,30; nostrani: maschi e femmine, inferiori a 45 kg 1,20-1,40; da 45 a 50 1,802,20; da 50 a 55 2,30-2,50. Vitelloni nostrani da ingrasso da 6 a 12 mesi 1,251,35; oltre 12 e fino a 18 mesi 1,15-1,25; Limousine dell'annata naz., svezzati maschi 2,75-2,85; femmine 2,75-2,85; Charollaise maschi 2,702,80; femmine 2,55-2,75; incroci nazionali maschi 2,05-2,25; femmine 2,052,15; incorci importati maschi 2,75-2,85; femmine 2,45-2,65; Manzette(*) fino a 12 mesi (capo) 300-320; oltre 12 mesi 350-440; Manze gravide di oltre 6 mesi (I scelta) 830-930; II scelta 780-830; Vacche da latte(*) I scelta 630740; II scelta 560-660; (*) Se sprovvisti di I.B.R. diminuzione del 30% circa.. Da macello. Vitelli da latte: di razze da carne 3,45-3,85; comuni nostrani 2,10-2,35. Vitelloni e scottone extra razze da carne inferiori 24 mesi: Limousine maschi 2,40-2,50; femmine 2,38-2,52; Charollaise e incroci francesi maschi 2,25-2,40; femmine 2,28-2,45; Vitelloni inferiori ai 24 mesi extra incroci con razze da carne 1,85-1,95; nostrani di I qualità 1,22-1,32; II qualità 1,17-1,21. Scottone inferiori ai 24 mesi da incrocio da 380 a 500 kg 2-2,15; oltre 500 kg 1,80-2,05; nostrane di I qualità 1,05-1,20; II qualità 0,90-1. Vitelloni oltre 24 mesi : prezzo inferiore di Euro; Vacche I qual. 0,700,90; II qual. 0,54-0,68; III qual. 0,39-0,52; Manzi incroci 1,401,65; nostrani 1,10-1,20. Tori: I qual. 1,07-1,15; II qual. 0,87-0,99. Equini e ovini Puledri da latte il kg. 2,20-2,30; puledri 1,50-1,60; cavalli 1,50-2; Agnelli 2-2,50; capretti 2-2,50; pecore 0,80-0,90; castrati 1,10-1,50. Suini Capi muniti di Marchio di Qualità (f.co tenimento) da allevamento: lattonzoli da 15 kg 3,91; magroncelli da 25 kg 2,92; 30 kg 2,61; 40 kg 2,30; 50 kg 2,02; magroni da 65 kg 1,70; 80 kg 1,59; 100 kg 1,50; Da macello: grassi da 130 kg 1,32; 145 kg 1,36; 160 kg 1,45; 180 kg 1,35. Foraggi In cascina o luogo di produzione. Fieno di prato stabile I sfalcio prod. 2016 100 kg./¤ 5-6; II sfalcio 5-6; III sfalcio non quot.; di erba medica prod. 2016 I sfalcio 6-8; II sfalcio 6-8; III sfalcio non quot.; fieno in ballette 2016 non quot.; Trinciato di mais 2015 insilato maggengo 3,70-4,20; agostano non quot.; paglia di frumento pressata prod. 2016 in rotoballe 2-2,50; in ballette 4-5; balloni rettangolari 2,50-3,50. Pescara Listino dei prezzi rilevati dalla Camera di Commercio di Pescara presso la Borsa merci il 18/07/2016. Prezzi ¤/quintale. Iva esclusa. Cereali Merce nuda, partenza da produttore a grossista al q.le Grano tenero fino kg.hl. 79 160-165; mercantile kg.hl. 79 non quot.; Grano duro fino extra (bianconato massimo 25%) kg.hl. 78/80 205-210; fino (bianconato massimo 20%) kg.hl. 77/78 195-200; mercantile kg.hl. <74/76 non quot.; mercantile slavato kg.hl. <70/74 170-170. Granoturco nazionale 200-205; locale non quot.. Avena nazionale rossa 140-145. Orzo vestito nazionale kg. hl.62-64 non quot.; vestito nazionale kg. hl.65-67 155-160. Farina di soia nazionale prot 44% f.co gross. in sacc. carta 375-380. Legumi secchi Merce telata f.co grossista al q.le Ceci di prod. nazionale calibro grande non quot.; di massa prod. nazionale non quot.. Favino bianco di produzione nazionale commerciale 190-195; nero non quot.. Pisello proteico 190-200. Oli commestibili Da produttore a grossista f.co partenza sfuso al q.le.. Extra vergine di oliva DOP "Aprutino-Pescarese" non quot.; prod. Abruzzo prov.Pescara ac. max 0,6 500-520; ac. max 0,8 non quot.; di oliva vergine prod. Abruzzo - altre zone ac. max 0,6 non quot.; di oliva extra vergine prod. altre zone ac. max 0,6 365-375; di oliva rettificato raff. A 295-305; di sansa di oliva rettificato raff. B 140-144; di semi arachide 200-210; mais 108-110; girasole 85-87; soia 7374. Olio extra verg. DOP APR/PESC in conf. da 0,50 litri non quot.; da 0,75 litri non quot.; da 5 litri non quot.. Thiene Listino della Camera di Commercio di Vicenza rilevato alla sala Borsa di Thiene il 18/07/2016 (al netto dell'Iva). Prezzi in ¤. Caseari Asiago fresco Dop 20 gg di maturazione il kg. 4,15; stagionato con maturazione 2-3 mesi 5,10; stagionato Mezzano con maturazione 4-6 mesi 5,95; stagionato Dop "vecchio" 7,50-8; Burro di affioramento il kg. 2,90; zangolato di creme fresche per la burrificazione 1,85. Grana padano merce scelta 01 maturazione min.10 mesi 6,05-6,15; maturazione da 12 a 15 mesi 6,50-6,70. Siero di latte raffreddato ad uso industriale 1000 Kg 6,50-7; di latte ad uso zootecnico 1000 Kg 4,25-4,75; latticello uso zootecnico 1000 Kg 5-6. Latte spot latte crudo naz. sfuso in cisterna non quot.; Panna Crema di latte (40% m.g.) 1,70. Verona Listino della Borsa Merci di Verona. Prezzi all'ingrosso franco produttore rilevati il 18/07/2016. Prezzi in ¤. Cereali Grano Tenero - produzione nazionale 2001 (prezzo base per tonnellata) frumento Falling number mm. 220 n. 1 varietà grani di forza. Grano tenero naz. n. 1 di forza non quot.; n. 2 varietà speciali non quot.; n. 3 fino 151-153; n. 4 b. mercantile 147-150; n. 5 mercantile 144-146; prod. Est. Arrivo molino: Manitoba 2 non quot.; Northern Spring prot. Base 15% 233235; estero p.s. 76/77 f.co partenza porto alla rinfusa 162-163; estero p.s. 76/77 f.co arrivo alla rinfusa non quot.. Granoturco: ibrido prod. veronese non quot.; ibrido alimentare (secondo spec. Vigenti) 190-192; ibrido farinoso base Verona con gar. Aflatossina B1 max 5 ppb non quot.; ibrido farinoso base Verona con gar. Aflatossina B1 max 20 ppb 180-182; ibrido estero (franco arrivo alla rinfusa) 190-192; ibrido estero (franco partenza porto alla rinfusa) 180-185. Cereali minori: avena non quot.; orzo vestito naz. leggero p.s. 56/59 non quot.; medio p.s. 62/63 140-145; pesante p.s. 64/66 147-150; vestito estero (fr. arrivo alla rinfusa) 155-156; grano foraggero non quot.. Vini Vini della provincia di Verona amarone e recioto Valpolicella (al litro) amarone e recioto prod. 2012 d.o.c.g. non quot.; amarone e recioto prod. 2012 d.o.c.g. classico non quot.. Produzione 2013 - Amarone e Recioto (al litro) doc atto a superiore (gr.12/13) 8-9; doc classico Amarone e Recioto 8,50-9,50; Produzione 2014 - Amarone e Recioto (al litro) doc atto a superiore (gr.12/13) 7,50-8,50; doc classico Amarone e Recioto 8-9; Valpolicella doc produzione 2014 non quot.; doc atto a superiore (gr.12/13) non quot.; doc classico non quot.; doc classico atto a superiore (gr 12/13) non quot.; doc ripasso non quot.; doc classico ripasso non quot.; Vini I.G.T. Verona rosso veronese gr. 13.5/14 1,50-1,70; Merlot non quot.; Produzione 2015 - Bardolino doc 0,90-1,05; doc chiaretto 0,931,06; doc classico 1-1,10; Valpolicella doc produzione 2015 non quot.; doc atto a ripasso 3,40-3,60; doc classico 3,10-3,20; doc classico atto a ripasso 3,50-3,70; Soave doc 6-6,50; doc classico 0,90-1,10; docg classico superiore (gr 12,5/13) non quot.. Custoza doc 0,80-1. Valdadige doc rosso non quot.; doc bianco non quot.; pinot grigio non quot.. Lugana doc non quot.. Vini I.G.T. Verona rosso veronese gr. 10/12 5,20-5,80; rosso veronese gr. 13.5/14 1,30-1,50; bianco veronese gr. 10/13 3,90-4,50; chardonnay gr. 12 (Euro/litro) 0,85-0,95; durello 5,90-6,30; garganega 4,20-4,50; merlot 5,205,80; pinot bianco gr.12 (Euro/litro) non quot.; pinot grigio veneto - base 12 (prezzo E/litro) 1-1,15. Vino da tavola rosso non quot.; bianco 4-4,30. Latte spot In cisterna, franco arrivo. Latte spot nazionale crudo 325-338; estero prov. Germania - Austria 320-330; magro pastorizzato tipo 0,03 M.G. 200210. Panna di centrifuga 40 % M.G. 1650-1700. Suini Prezzi per suini lattonzoli, magroncelli e magroni f.co caseificio e, per i suini grassi da macello, alla pesa più vicina ai luoghi di vendita, pronta consegna e pagamento. Le quotazioni si riferiscono sempre ai suini di razza bianca pregiata. Di razza pregiata. Lattonzoli 15 kg. 3,82; 25 kg. 2,83; magroncelli 30 kg. 2,53; magroni 40 kg. 2,26; 50 kg. 2,02; 65 kg. 1,69; Grassi da macello 146/160 kg. 1,34. 161/180 kg. 1,43; oltre 180 kg. 1,36. 20 Commenti e inchieste Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 Lettere DIRETTORE RESPONSABILE Le risposte ai lettori Roberto Napoletano VICEDIRETTORI: Edoardo De Biasi (VICARIO), Alberto Orioli, Salvatore Padula, Alessandro Plateroti CAPOREDATTORE CENTRALE: Guido Palmieri (responsabile superdesk) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA: Giorgio Santilli UFFICIO CENTRALE-SUPERDESK: Daniele Bellasio (responsabile web), Luca Benecchi, Fabio Carducci (vice Roma), Giuseppe Chiellino, Franca Deponti, Federico Momoli, Alfredo Sessa, Alberto Trevissoi (vice superdesk) Segretario di redazione: Marco Mariani INFORMAZIONE NORMATIVA E LUNEDI: Mauro Meazza SUPERVISIONE E COORDINAMENTO AREA FINANZA: Christian Martino SUPERVISIONE E COORDINAMENTO AREA IMPRESA: Lello Naso UFFICIO GRAFICO CENTRALE: Adriano Attus (creative director) e Francesco Narracci (art director) RESPONSABILI DI SETTORE: Luca De Biase, Jean Marie Del Bo, Attilio Geroni, Laura La Posta, Armando Massarenti, Francesca Padula, Christian Rocca, Fernanda Roggero, Stefano Salis, Giovanni Uggeri SOCIAL MEDIA EDITOR: Michela Finizio, Marco lo Conte (coordinatore), Vito Lops e Francesca Milano PROPRIETARIO ED EDITORE: Il Sole 24 Ore S.p.A. PRESIDENTE: Giorgio Squinzi AMMINISTRATORE DELEGATO: Gabriele Del Torchio A Milano il salone di cultura e startup NON SOLO IL TRASLOCO DA TORINO di Armando Torno I l Salone del Libro è tornato all’attenzione delle cronache e si parla – sarà vero ? - di un possibile trasloco da Torino a Milano, con appendici in altre città. Proprio a Milano circola in questi giorni una notizia che sembra essere una risposta alle crisi subalpine si direbbe il nunzio dei progetti che formicolano nel capoluogo lombardo. Si tratta, per dirla in soldoni, di un salone dedicato contemporaneamente al libro e alla cultura. Cosa scontata, dirà qualcuno, ma non si creda che oggi libro sia sinonimo di cultura: ultimamente esso è utilizzato per spettacolarizzare gli incontri, si è trasformato in una specie di scusa. Al contrario, il nuovo salone - i cui contratti sono già stati siglati con Fiera Milano Congressi - desidera riportare i grandi valori culturali al centro dell’attenzione. Qualche dato. La Fiera del capoluogo lombardo, con ingresso da via Gattamelata, mette a disposizione per questo nuova iniziativa che si terrà l’ultimo weekend di novembre, una settimana dopo Bookcity, circa novemila metri quadri di esposizione e sedici sale convegni. Lo spazio sarà dedicato in parte ai libri antichi e di modernariato e in parte a editori grandi e piccoli (anche del genere artigianale); soprattutto l’iniziativa sarà consacrata a incontri culturali in cui saranno presentate le migliori start up operanti nel nostro Paese, legate al mondo dei musei, dei siti archeologici, dell’arte in genere, della comunicazione, dei libri ovviamente eccetera. Con start up si intende, in tal caso, un’impresa che cerca modelli di business ripetibili e sviluppabili o, come dicono gli addetti ai lavori, “scalabili”. In pratica a Milano sta sorgendo un salone intorno al libro e con il libro, nel quale le attività, i giovani, le scuole, le culture emergenti e quelle in cerca di uno spazio potranno darsi appuntamento. La Fiera ha creduto in questo progetto. Non staremo a elencare tutte le iniziative, che tra l’altro sono in corso di definizione, basterà aggiungere che ha aderito un premio come il Galdus (nato nella realtà della scuola professionale) e altri progetti legati al cinema innovativo realizzato dai ragazzi in età scolare. È insomma una valorizzazione a 360 gradi di tutto quello che non trova ospitalità in altre manifestazioni, meno che mai nei vecchi Saloni del Libro che ormai agognano di trasformarsi in spettacolo. Forse per salvare i numeri, forse perché invecchiati. Facciamo qualche nome. Le parti dedicate a modernariato e antiquariato sono organizzate da Sergio Malavasi, noto libraio milanese e fondatore del sito maremagnum, nonché organizzatore del mercatino Vecchi libri in Piazza Diaz, ormai un riferimento per il genere da oltre vent'anni. La parte moderna e gli incontri, di cui abbiamo dato solo un piccolo cenno, avranno la regia di Matteo Luteriani, fondatore e timoniere della casa editrice Luni. La segreteria organizzativa è stata affidata a Mara Vitali, che curerà anche l’ufficio stampa: un nome che vanta esperienza, noto a tutti gli operatori culturali italiani. Ci si chiede, a questo punto, quale sia la vera novità di codesta manifestazione e perché essa dovrebbe rappresentare qualcosa di più di un semplice salone del libro o di una serie di presentazioni. La risposta è presto data: tale laboratorio culturale mette in contatto, senza chiedere nemmeno un centesimo d'ingresso ai visitatori, i giovani che credono nella cultura, gli editori che investono ancora, gli eventuali laboratori, i libri nuovi e quelli dimenticati, scrittori e saggisti con ragazzi delle scuole. Un confronto continuo organizzato accanto ai libri, nel quale si desidera far cadere la barriera tra autore e lettore, editore e creatore. Uno spazio contaminante che in questi ultimi anni è venuto a mancare, sia per la virtualizzazione dei personaggi televisivi (poi diventati modelli e star anche nei saloni del libro), sia per la scarsità di dibattiti veri. Non è esagerato scrivere che stiamo vivendo un'epoca in cui i libri di evasione sembrano letture per evasi e i libri di alta cultura sono sempre più introvabili nei circuiti distributivi e si devono cercare su Internet. Confrontare i diversi momenti culturali significa riprendere un dialogo interrotto alcuni anni fa, quando nelle università si parlava di fantasia al potere. L'iniziativa che si svolgerà alla Fiera di Milano sarà anche un’occasione per conoscere un’Italia attiva e non nota: ragazzi che stampano libri in casa in cinque o sei copie, editori che realizzano volumi curati nei dettagli con tavole d'artista, progetti di start up che dialogano con la cultura solo con strumenti digitali, autori in cerca di nuove identità. E altre cose. A novembre. © RIPRODUZIONE RISERVATA Come funzionano i rami del Parlamento in Svizzera e negli Usa Caro Tommasi, mi sono permesso di tagliare la parte della sua lettera in cui spiega come anche in Italia il Senato non sia mai stato un doppione della Camera, sia per il numero dei componenti, sia per i limiti di età, sia per l’elezione su base regionale. Vorrei dedicare tuttavia lo spazio di questa risposta ai due esempi citati. Iniziamo dalla Svizzera. I due rami del Parlamento federale, il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati (il primo di 200 componenti eletti su base strettamente proporzionale, il secondo di 46 designati due per ogni Cantone e uno dei semi-cantoni) hanno le stesse competenze: ogni legge deve essere approvata dalle due assemblee. È interessante notare [email protected] Domenico Rosa che sono autonomamente i Cantoni a decidere come scegliere i loro rappresentanti. E sono gli stessi Cantoni IL VIGILE a pagare le loro indennità anche se comunque i senatori svolgono la loro attività “senza istruzioni”, non hanno cioè vincoli di mandato. Fondamentalmente il potere legislativo fa capo anche a Washington ad entrambi i rami del Parlamento. Al solo Senato tuttavia spettano le conferme di alcune nomine governative come quelle degli ambasciatori e degli alti funzionari e giudici federali. I senatori possono presentare proposte di legge; non possono però proporre leggi tributarie (questa funzione spetta in esclusiva ai rappresentanti), anche se possono modificarle senza limitazioni. Ogni proposta, per divenire legge, deve quindi essere esaminata e approvata da entrambe le CaURBANO mere. Se le due Camere approvano versioni diverse, di solito viene nominata una commissione congiunta (conference committee) che elabora un testo di compromesso, da sottoporre nuovamente alle due Camere per l’approvazione definitiva. Nel procedimento di impeachment (cioè di rimozione dalla carica di un funzionario o di un giudice federale) alla Camera spetta la formulazione dei capi di accusa nei confronti dell’imputato, che poi viene processato dal Senato. Una significativa differenza tra i due rami del Congresso degli Stati Uniti è data dalla metodo e dalla durata del Umanità nella tragedia Tra le tante storie di umanità che incorniciano i fatti sanguinosi di Nizza, non dobbiamo dimenticare quella degli otto studenti di Giurisprudenza di Torino (a Nizza per la summer school della locale Faculté de Droit) che hanno trovato rifugio nella casa di un imbianchino tunisino ventinovenne, Hamza di 29 anni. Lì hanno trovato sino alle due del mattino generi di conforto e soprattutto la generosità disinteressata e il calore della giovane famiglia musulmana: oltre ad Hamza, la moglie incinta e il bimbo di 2 anni. Un fiore profumato, spuntato dal dolore di quegli avvenimenti. Lettera firmata A 24 ANNI DA VIA D’AMELIO.LA DDA DI REGGIO INDAGA SUL CONSORZIO TRA MAFIE Borsellino cercava la «Cosa Unica» Nell’agenda rossa nomi di soggetti della massoneria e dello Stato deviato di Roberto Galullo u Continua da pagina 1 L a Procura della Repubblica di Reggio Calabria (il capo Federico Cafiero De Raho e il sostituto Giuseppe Lombardo) apre, con l’indagine Mammasantissima che la scorsa settimana ha portato in carcere quattro soggetti e fa pendere una richiesta di arresto per il senatore Antonio Stefano Caridi (Gal), un filone delicatissimo che trova nel lavoro delle Procure di Palermo e Caltanissetta sponde indispensabili per portare un anello di verità nella morte di Falcone e Borsellino e nella catena di depistaggi. Lo fa lavorando sottotraccia, con decine di interrogatori, riletture di vecchie deposizioni e mille incroci probatori affidati in primis ai Ros dei Carabinieri di Reggio (prima comandati da Valerio Giardina, poi da Gianluca Piasentin e infine con la stessa lena dei precedenti da Leandro Piccoli), alla Gdf (retta da Alessandro Barbera) e alla Dia (guidata da Gaetano Scillia). Il punto di partenza è uno e uno solo e corre sull’asse dei pentiti Tommaso Buscetta-Leonardo Messina. Il primo, rivolgendosi a Falcone, disse: «La camorra, non voglio neanche parlarne, non mi occupo di buffoni capaci perfino di arruolare guardie municipali. Quanto alla ’ndrangheta, ma è sicuro, signor giudice, che esista veramente?». Il secondo, il 30 giugno 1992, appena 19 giorni prima della strage di via D’Amelio, cominciò la sua collaborazione con Borsellino. Messina – di San Cataldo, feudo della mafia dei Madonia, uomo d’onore dal 21 aprile 1982 – il 4 dicembre 1992 riprenderà in Commissione parlamentare antimafia il filo drammaticamente interrotto con Borsellino e mai più – prima d’ora – approfondito. A partire dalla verità più sconvolgente: l’esistenza di una Commissione nazionale di strutture segrete e riservate in primis di Cosa nostra e ’ndrangheta che nel nome degli affari non solo aveva rapporti con la massoneria deviata e gli apparati infedeli dello Stato ma con essi si fondeva e influenzava politica ed economia. Messina dirà di più: almeno dall’86 aveva indicato allo Stato come dare la caccia ai vertici della Commissione nazionale e ai suoi rapporti con le altre consorterie mondiali ai cui vertici, nel 1991, sedevano come “vice” Totò Riina e Piddu Madonia. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici o meccanici quali la fotoriproduzione e la registrazione. DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE: via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel.023022.1-Fax023022.214-e-mail:[email protected] mandato. I deputati devono ripresentarsi alle urne ogni due anni e sono 435, eletti con il metodo maggioritario in altrettanti collegi. I senatori restano in carica sei anni, ma con scadenze differite dato che ogni due anni l’Assemblea viene rinnovata per un terzo. Il Senato americano è composto da cento membri, due per ognuno dei cinquanta Stati. La California, che ha quasi 36 milioni di abitanti, ha lo stesso numero di senatori dell’Alaska che ne ha 650mila. Così come in Svizzera dove il Canton Zurigo che ha quasi un milione e mezzo di abitanti ha due senatori come il Canton Uri che ne ha 36mila. Come dire: un federalismo che riconosce pari dignità a tutti. Un sistema che negli Usa ha avuto origine nel 1787 e in Svizzera nel 1848. IL VIGILE URBANO Giorgio Tommasi © Copyright Il Sole 24 ORE S.p.A. PUBBLICITÀ: Il Sole 24 ORE S.p.A. - SYSTEM Le lettere vanno inviate a: Il Sole-24 Ore "Lettere al Sole-24 Ore" Via Monte Rosa, 91 20149 Milano email: [email protected] includere per favore nome, indirizzo e qualifica C SEDE LEGALE - DIREZIONE E REDAZIONE: via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano - Tel. 023022.1 - Fax 0243510862 REDAZIONE DI ROMA: piazza dell’Indipendenza 23b/c - 00185 - Tel. 063022.1 Fax 063022.6390 - e-mail: [email protected] Gianfranco Fabi Fabrizio Galimberti Guido Gentili Adriana Cerretelli Salvatore Carrubba aro Fabi, nella sua ultima risposta (Il Sole 24 Ore di martedì 12 luglio) ha accennato al fatto che in Svizzera come negli Stati Uniti il Senato è eletto su base federale con due rappresentanti per ogni Stato in America e per ogni Cantone in Svizzera. Ma non ha chiarito come siano divise le competenze tra i due rami dei Parlamenti. Siamo di fronte anche a Washington e a Berna a inutili doppioni? PROPRIETARIO ED EDITORE: Il Sole 24 ORE S.p.A. AMMINISTRAZIONE: via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso il Servizio Cortesia, presso Progetto Lavoro, via Lario, 16 - 20159 Milano, telefono (02 o 06) 3022.2888, fax (02 o 06) 3022.2519, ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs. 196/03. Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Tutto o quasi è rimasto nel cassetto e ci sono voluti 21 anni (l’indagine Mammasantissima si sta dipanando da circa tre ed è il proseguimento di Meta, avviata nel 2010 e ostacolata perfino con fughe di notizie pilotate) per iniziare a riavvolgere il nastro di quella stagione stragista e delle motivazioni per le quali la morte di Borsellino, dopo quella di Falcone, era ormai diventata urgentissima e, con la sua fine, l’obbligo di far sparire i minuziosi e sconvolgenti appunti e tracce di lavoro anche sulla “Commissione nazionale” e i suoi uomini marci infiltrati ovunque. Il Gip Domenico Santoro, recependo il recentissimo lavoro della Dda di Reggio Calabria, mette nero su bianco che «ancora più elevato, poi, appare il programma della componente riservata, composta da pochi, che muovono le fila, che si muovono nell’ombra, nel gestire le relazioni riservate, in un sistema integrato che abbraccia anche altre organizzazioni criminali di tipo mafioso, che curano i rapporti con gli apparati pubblici e con quelli istituzionali, in grado di consentire alla struttura associativa di essere parte di una potentissima struttura organizzata di tipo mafioso, che si avvale delle potenzialità degli apparati massonici che la compongono senza più subire le limitazioni di confini territoriali o di angusti e superati ambiti operativi». Il comandante nazionale del Ros, il generale Giuseppe Governale, non a caso dirà: «Questa indagine è uno spartiacque e chiunque voglia affrontare seriamente la lotta alla criminalità organizzata, dovrà partire da qui». E su questa “Cosa Unica” riservata e invisibile – che a breve vedremo sarà ribattezzata anche “consorzio” – appare decisivo per la Dda reggina non solo quanto dirà il pentito Gioacchino Pennino, medico chirurgo mafioso del quartiere palermitano di Brancaccio, il primo a parlare per esperienza diretta dei rapporti tra Cosa nostra e Stato ma soprattutto quanto dirà in un interrogatorio del 18 marzo 2014 il collaboratore di giustizia messinese Gaetano Costa «…si arrivò, anche, a progettare e, poi, a dare forma ad una super-struttura che comprendeva le due organizza- Verso i Giochi di Rio de Janeiro AP Wada, Russia sotto accusa: fu doping di Stato Il report della Wada, l’agenzia internazionale antidoping, contiene pesanti accuse contro la Russia: sono 312 i casi di manipolazione riscontrati ai Giochi invernali di Sochi nel 2014. Nel rapporto Wada si parla di manipolazione di Mosca e Sochi per almeno 312 casi: si tratta di doping sistematico quindi, iniziato a Vancouver nel 2010 e di fatto allargato “a tutti gli sport”. L’atletica russa, già squalificata per doping di Stato, non sarà a Rio de Janeiro. MODALITÀ DI ABBONAMENTO AL QUOTIDIANO: prezzo di copertina in Italia ¤1,50 dal martedì al venerdì, ¤2 per le edizioni di sabato e domenica e lunedì. Abbonamento Italia 359 numeri del quotidiano in versione cartacea e digitale: ¤400,00 comprensivo di contributo spese di consegna (postale o in edicola). L'abbonamento Italia non comprende i magazine “IL – Intelligence in Lifestyle” e “How to spend it”. Per l'abbonamento estero Europa, rivolgersi al Servizio Abbonamenti (tel. 02.30.300.600 oppure [email protected]). Per il resto del Mondo è disponibile solo l'abbonamento al quotidiano in versione digitale. 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E a domanda dei pm su un esempio concreto delle sinergie fra Cosa nostra e ’ndrangheta Costa risponde: «sicuramente l’omicidio del giudice Scopelliti… omisiss…», ucciso il 9 agosto 1991 a Piale (Rc) mentre stava preparando, in sede di legittimità, il rigetto dei ricorsi per Cassazione avanzati dalle difese dei più pericolosi esponenti mafiosi condannati nel primo maxiprocesso a Cosa Nostra, istruito proprio da Falcone e Borsellino. Il pm reggino Lombardo – al cui fianco ha sempre lavorato il capo della Procura e via via altri pm con indagini parallele alcune delle quali confluiranno anche in sede processuale – ha trovato ampi riscontri anche in terra calabrese, tanto che il Gip Santoro scrive che i pentiti «confermano l’esistenza di una componente riservata della ’ndrangheta che risulta correlata in maniera stabile alle omologhe componenti siciliane». Fra tutti il pentito Antonino Fiume – quintessenza della cosca calabrese De Stefano – che il 16 maggio 2016 (dunque appena due mesi fa) confermerà quanto aveva già detto il 26 gennaio 2015 e cioè che «i componenti di tale struttura di vertice, che aveva sede a Milano ed era stato costituita nel 1986/87, erano: per la ’ndrangheta …omissis… Franco Coco Trovato e Antonio Papalia». Chiamerà questa struttura “consorzio” e di essa la Dda di Reggio sta scavando le parti massonico/ deviate e dei servitori infedeli dello Stato, vale a dire la parte più pericolosa (anche per se stessa). E qui la memoria della Procura reggina si riannoda al punto di partenza, in altre parole di Buscetta che rivolgendosi a Giovanni Falcone disse: «Non mi chiedete chi sono i politici compromessi con la mafia perché se rispondessi, potrei destabilizzare lo Stato». Guardie o ladri © RIPRODUZIONE RISERVATA GIRO DI PAROLE di Giorgio Squinzi Peter Sagan cala il tris a Berna ma Chris Froome resta irraggiungibile P eter Sagan, campione del mondo in carica, ha ottenuto la sua terza vittoria a questo Tour e la settima in carriera alla Grande Boucle. L’arrivo a Berna, che si pensava ben più impegnativo ma che è stato limitato nel numero dei partecipanti, è stato conquistato al fotofinish dal ciclista slovacco che ha dominato da vero finisseur qual è, precedendo di pochi centimetri il norvegese Alexander Kristoff (Katusha). A completare il podio di giornata un altro norvegese, Sondre Holst Enger (Iam Cycling). Grazie alla vittoria di Berna, Peter Sagan, sempre in maglia verde, rafforza la sua leadership nella classifica a punti, come nelle ultime quattro edizioni del Tour. Sul traguardo a ranghi ridotti (circa una sessantina di atleti) tutti aspettavano Fabian Cancellara, enfant du pays, che ha tentato il tutto per tutto nella volata ma si è classificato solo al sesto posto. Mi dispiace per il risultato dell’atleta svizzero, 35 enne, al suo ultimo Tour. Ha preparato con scrupolo questa stagione d’addio al grande ciclismo ma per ora i risultati sono davvero pochi. È vero che restano ancora altre gare, con l’appuntamento del 6 agosto a Rio de Janeiro per l’oro olimpico, ma immagino l’amarezza di un campione dello spessore di Cancellara che, secondo un recente studio sul ciclismo del dopoguerra, è fra i primi dieci migliori corridori di ogni epoca grazie alle tante classiche, ai mondiali vinti e ai 27 giorni in maglia gialla. La tappa di 209 chilometri è stata caratterizzata dalla fuga del tedesco Tony Martin e del francese Julian Alaphilippe, compagni del team Etixx-Quick Step. Hanno corso all’attacco per 170 chilometri e mi hanno ricordato i trofei Baracchi degli anni Cinquanta, con due compagni di squadra in fuga che si danno una mano. Dopo l’arrivo di Berna, in giallo resta sempre il britannico Chris Froome (Team Sky), che precede Bauke Mollema (a 1’47”) e Adam Yates (a 2’45”). Oggi ultimo giorno di riposo prima dell’arrivo, domenica 24 luglio, a Parigi, sui Campi Elisi. Domani la carovana gialla riparte con la 17esima frazione, la Berna-Finahut Emosson, di 184,5 chilometri, con arrivo in quota su un Gran premio della montagna horscategorie, ma credo che sarà davvero difficile portar via a Chris Froome la maglia gialla nelle prossime tappe. Neppure i nostri Fabio Aru (decimo a 5’16” da Froome) e Vincenzo Nibali (a un’ora di ritardo dalla vetta) mi paiono in grado di una tale impresa ma mi auguro che la migliore forma ritorni in vista della gara dei Giochi olimpici di Rio de Janeiro. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA TAPPA Sagan: il destino mi sta ridando tanto A Berna, Peter Sagan (a sinistra) vince al fotofinish: «È stato uno sprint durissimo, con lunghi attacchi. A volte, mi è capitato di perdere sprint per centimetri; ora il destino mi sta ridando quello che negli ultimi anni mi è stato tolto». L’arrivo di ieri e la classifica 1. Peter Sagan 2. A.Kristoff (s.t.) 3. S.Holst Enge (s.t.) 1. Chris Froome 2. B.Mollema (1’47”) 3. A.Yates (2’45”) robertogalullo.blog.ilsole24ore.com la spedizione del quotidiano e per l'invio di materiale promozionale. SERVIZIO ABBONAMENTI: Tel. 02.30.300.600 (con operatore da lunedì a venerdì 8:30-18:00) - Fax 023022.2885 - Email: [email protected]. 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Printing, Rue de Bosquet 16, Zona Ind. 1400 Nivelles (Belgio). DISTRIBUZIONE ITALIA: m-dis Distribuzione Media S.p.A., via Cazzaniga 1 20132 Milano, Tel. 022582.1 Certificato Ads n. 7879 del 19-02-2015 Registrazione Tribunale di Milano n. 322 del 28-11-1965 La tiratura del Sole 24 Ore di oggi 19 Luglio 2016 è stata di 166.554 copie Commenti e inchieste 21 Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 5 Usa più forti nel dopo-Brexit Scenari globali Quinta potenza economica. Con circa 3mila miliardi di dollari di Pil, il Regno Unito è una delle grandi economie del pianeta, ma Brexit porterà a un ridimensionamento LE CONSEGUENZE DELL’ISOLAZIONISMO Società aperta. Gli Stati Uniti hanno sempre accolto gli immigrati e stimolato la creatività: il benessere poggia su persone e idee La mossa di Londra indebolirà, per motivi diversi, Europa, Cina e Russia BLOOMBERG di Simon Johnson I l voto britannico a favore dell’uscita dall’Unione europea ha scosso violentemente i mercati finanziari internazionali. Le prospettive di crescita economica nel Regno Unito nell’immediato e a medio termine sono gravemente ridotte e l’impatto della Brexit sul resto d’Europa sarà negativo. Tra i più ovvi vincitori politici della Brexit ci sono coloro che non amano l’Europa occidentale e ciò che essa rappresenta. Paradossalmente, potrebbero beneficiarne gli Stati Uniti – l’alleato europeo più importante, nonché il più grande partner commerciale dell’Ue – ma soltanto se alle elezioni per la presidenza a novembre non dovesse vincere Donald Trump, di qui a poco candidato del partito repubblicano. Il Regno Unito ha una popolazione di poco superiore ai 65 milioni di persone e, almeno fino al referendum, era la quinta economia nazionale più grande del mondo, con un Pil annuo pari a quasi 3mila miliardi di dollari. Nel contesto di un’economia globale quantificabile in 75mila miliardi di dollari, la Gran Bretagna è un’economia relativamente piccola, aperta, che fa grande affidamento sul commercio estero, e le cui esportazioni si aggirano di solito nell’ordine del 28-30% dell’attività economica. Probabilmente, ora tutto ciò cambierà. Nell’Ue il Regno Unito spedisce circa la metà delle sue esportazioni, e le prospettive di un accesso completo e continuo a questo mercato sono scarse. Potrà quindi risentirne il commercio di beni e prodotti, ma l’impatto sull’esportazione di servizi, compresi quelli finanziari, sarà di gran lunga più grave. In linea teorica, la Gran Bretagna potrebbe ora negoziare un trattato a tutto campo per avere accesso al mercato Ue, ma quasi certamente ciò esigerebbe di accettare le regole fissate a Bruxelles, proprio quelle contro cui si è scagliato il voto britannico. Di conseguenza, nel Regno Unito la crescita sarà inferiore, e per molto tempo. L’impatto diretto sull’economia mondiale probabilmente sarà limitato dal fatto che gli altri Paesi in una certa misura avranno qualcosa da guadagnare dalle perdite britanniche. Per esempio, fino a tempi recenti il Regno Unito era la destinazione numero uno al mondo per gli investimenti esteri diretti, proprio perché le grandi aziende lo consideravano una buona base dalla quale vendere nel resto dell’Europa occidentale. Ne consegue che il fascino del Regno Unito, e con esso la creazione di posti di lavoro che ne deriva, da ora in poi svanirà. L’Ue è l’ovvio grande perdente politico della situazione, poiché senza un se- Auto simbolo. A Cowley (Oxford), la Mini del gruppo Bmw coniuga tecnologia tedesca e stile britannico LE DEMOCRAZIE OCCIDENTALI I REGIMI AUTORITARI sto circa del suo Pil attuale nei ranking economici scenderà da appena sotto il livello degli Stati Uniti – alcuni direbbero sotto e basta – più o meno al livello della Cina (misurato in base agli attuali tassi di cambio). La reazione politica dei leader dell’Ue è poco chiara. Tuttavia, tenuto conto di come la crisi della zona euro è stata gestita male e con incompetenza dal 2010, pare improbabile un ritorno a una crescita più dinamica. Un’Europa più debole è un male per il mondo, e oggi le persone come Vladimir Putin che disprezzano la democrazia staranno sicuramente sorridendo. Molti regimi autoritari, però, si finanziano con l’esportazione di risorse naturali: una crescita globale più lenta e prezzi petroliferi in ribasso non sono certo buone notizie per Paesi come la Russia di Putin e l’Iran. Infine, la Cina continua a rimanere un’economia nella quale la crescita si basa in gran parte sull’esportazione di manufatti in Paesi più ricchi, e di conseguenza un rallentamento dell’economia nel Regno Unito e nell’Ue non avvantaggerà neppure i cinesi. In termini geopolitici ed economici, gli Stati Uniti sono in teoria coloro che più hanno da guadagnare dalla disintegrazione dell’Ue. Gli Usa divennero una potenza globale mentre gli europei si facevano guerra e i loro imperi andavano incontro al declino. Il ruolo degli Usa nel Con la perdita di un sesto del Pil, la Ue è il grande sconfitto politico del referendum e la cattiva gestione della crisi del debito non fa ben sperare per il futuro TV A CURA DI LUIGI PAINI Il previsto rallentamento della crescita colpirà sia i grandi produttori di risorse naturali come Mosca e Teheran che gli esportatori come Pechino Dopoguerra è stato contrastato in un primo tempo dall’Unione Sovietica, che per un periodo ha ingaggiato anche una sfida tecnologica. Oggi la Russia ha un’economia piccola e in contrazione e una popolazione in calo demografico. In seguito, al primato degli Usa ha tenuto testa negli anni Ottanta il Giappone, con le sue innovative pratiche di management e le sue aziende ben amministrate. Il Giappone è molto più ricco della Russia odierna, ma anch’esso resta impantanato nella fiacchezza economica e potrebbe rimanere invischiato in una ininterrotta spirale demografica verso il basso. Negli ultimi tempi i leader dell’Ue si sono considerati antagonisti degli Stati Uniti sul palcoscenico globale. Oggi resta dunque da capire in quali parti dell’Europa, Usa e Ue continueranno a pensare e agire in sintonia e su quali premesse. Il benessere ha i suoi presupposti nelle persone e nelle idee. Chi saprà attirare le persone di maggior talento, istruire loro e i loro figli, dare al maggior numero possibile di esse l’opportunità di lavorare in modo proficuo? Gli Usa hanno alcuni gravi problemi, ma assorbire immigrati e stimolare la creatività sono alcuni dei suoi punti di forza da oltre due secoli. Anche il Regno Unito è stato una società relativamente aperta negli ultimi decenni, e molti dei suoi giovani vorrebbero che così continuasse a essere. I più anziani, che per lo più vivono fuori dai grandi centri urbani, hanno però votato a favore della costruzione di barriere e – in misura cospicua – vogliono una maggiore chiusura del Paese nei confronti del resto del mondo. Le politiche al centro delle elezioni del prossimo presidente degli Stati Uniti sono ovviamente assai diverse da quelle oggetto del dibattito nel Regno Unito per la Brexit. Ma Trump ha una visione simile – in modo quasi impressionante – a quella di Nigel Farage, capo dell’Ukip, il partito indipendentista del Regno Unito, ed entrambi sono apparsi soddisfatti per l’esito del referendum. Adesso la scelta che gli americani effettueranno a novembre è ancor più al centro dell’attenzione. Gli elettori americani si lasceranno ammaliare dal canto delle sirene di Trump? Infliggeranno all’economia statunitense e al mondo intero un grave danno abbracciando l’autodistruttiva decisione di erigere muri per isolarsi dalla comunità internazionale? Oppure sceglieranno il benessere e di assumere il ruolo di guida globale? Simon Johnson è professore alla Sloan School of Management dell’Mit ed ex chief economist del Fondo monetario internazionale (Traduzione di Anna Bissanti ) © PROJECT SYNDICATE, 2016 Tariffe. Clinton, Trump e la diffidenza verso il libero commercio Il veleno protezionista nutre la cattiva politica di Barry Eichengreen S u una cosa si hanno delle certezze in merito alle imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti: il futuro Presidente non sarà un liberoscambista impegnato. La probabile candidata democratica, Hillary Clinton, è nella migliore delle ipotesi, una indifferente sostenitrice del libero commercio e del Ttip in particolare. La sua controparte repubblicana, Donald Trump, è ostile agli accordi commerciali che renderebbero più aperti i mercati statunitensi. Andando contro la tradizione repubblicana moderna, Trump ha l’obiettivo di imporre un dazio del 35% su auto e parti importate dagli stabilimenti Ford in Messico e del 45% sulle importazioni dalla Cina. Gli economisti sono quasi del tutti unanimi nell’affermare che gli effetti macroeconomici del piano di Trump sarebbero disastrosi. Il rifiuto del commercio libero e aperto demolirebbe la fiducia e daneggerebbe gli investimenti. Altri Paesi si vendicherebbero imponendo essi stessi delle tariffe, indebolendo le esportazioni statunitensi. Le conseguenze sarebbero simili a quelle della legge Smoot-Hawley, introdotta dal Congresso nel 1930 e firmata da un precedente Presidente repubblicano, Herbert Hoover – una misura che ha portato all’esasperazione della Grande Depressione. Ma solo perché gli economisti sono d’accordo non significa che abbiano ragione. Quandol’economiasitrovainunatrappoladi liquidità – la domanda è carente, i prezzi sono stagnanti o in calo e i tassi di interesse sono vicini allo zero – la logica macroeconomica normale perde di importanza. Si consideri il seguente esperimento mentale. Il Presidente Trump firma un disegno di legge che colpisce una tariffa doganale sulle importazioni dalla Cina. Ciò sposta la spesa degli Stati Uniti verso i beni prodotti dalle imprese nazionali e pone pressioni al rialzo sui prezzi degli Stati Uniti, che si rivela utile quando vi è un rischio di deflazione. Ma il presidente cinese Xi Jinping risponde con una tariffa doganale, che sposta la domanda dalle merci statunitensi. Dal punto di vista dei consumatori americani, l’unico effetto è che le importazioni dalla Cina e i loro sostituti prodotti dagli Usa sono entrambi più costosi di prima. In circostanze normali, ciò sarebbe un risultato indesiderato. Ma quando la deflazione incombe, la pressione al rialzo sui prezzi è proprio quello che il medico ha ordinato. L’aumento dei prezzi incoraggia le imprese a incrementare la produzione e le famiglie ad aumentare la spesa. Esso riduce anche il peso dei debiti. E poiché l’inflazione è ancora bassa, a causa di condizioni macroeconomiche depresse, non vi è alcuna necessità che la Fed alzi i tassi di interesse e compensi eventuali effetti inflazionistici dell’aumento di spesa. Per evitare che questo esperimento men- RADIO 24 Barry Einchengreen è professore di economia all’Università della California (Traduzione di Rosa Marseglia) © PROJECT SYNDICATE, 2016 IL TEMPO Paolo Borsellino essendo Stato Gli Usa giorno per giorno 21.30 | RAI STORIA 13.45 | AMERICA 24 Mario Platero (foto) racconta fatti e le notizie americane delle ultime 24 ore Nella foto, il magistrato ucciso dalla mafia tale sia frainteso, voglio essere chiaro: ci sono modi migliori per aumentare i prezzi e stimolare l’attività economica in condizioni di trappola di liquidità, come tagli fiscali e aumenti della spesa pubblica. Eppure, il punto sulle tariffe è importante. Dal momento che la protezione attraverso i dazi doganali non è un problema macroeconomico in condizioni di deflazione e di trappola di liquidità, un commercio più libero non è una soluzione. Coloro che cercano una cura per il malessere attuale di “stagnazione secolare” – una crescita lenta e un’inflazione inferiore al 2% – non dovrebbero lamentarsi troppo per gli effetti macroeconomici positivi degli accordi commerciali. E non dovrebbero invocare il vecchio detto che la SmootHawley ha causato la Grande Depressione, perché non è così. False affermazioni, anche quando rese alla ricerca di una buona causa, non fanno bene a nessuno. Ma la Smoot-Hawley ha avuto una serie di altre conseguenze dannose. In primo luogo, ha interrotto il funzionamento del sistema finanziario internazionale. I Paesi che prendono in prestito all’estero devono esportare, al fine di onorare i loro debiti. La Smoot-Hawley e le ritorsioni estere hanno reso le esportazioni più difficili. Il risultato è stato il default diffuso sul debito estero, difficoltà finanziarie e crollo dei flussi internazionali di capitali. In secondo luogo, le guerre commerciali alimentano le tensioni geopolitiche. La Camera dei deputati francese si indignò per la tassazione americana sulle esportazioni di specialità francesi e sollecitò una guerra economica contro gli Stati Uniti. Il Regno Unito tassò le importazioni dagli Usa, privilegiando il Commonwealth e l’Impero, facendo arrabbiare Hoover e il suo successore, Franklin Delano Roosevelt. Il primo ministro canadese Mackenzie King parlò di “guerra di confine”, termine diplomatico per indicare il deterioramento delle relazioni. Gli sforzi per stabilizzare il sistema monetario e porre fine alla crisi finirono in secondo piano. Peggio ancora, i leader americani, inglesi, francesi e canadesi si scontrarono nel momento in cui avrebbero dovuto lavorare insieme per far progredire altri obiettivi comuni. Dopo tutto, politica economica a parte, vi era una minaccia ancora maggiore nel 1930, vale a dire l’ascesa di Hitler e la ri-militarizzazione tedesca. Il ricorso unilaterale alle restrizioni commerciali, mediante una cooperazione diplomatica più difficile, ha complicatoglisforzipermobilitareunacoalizionedi chi voleva contenere la minaccia nazista. La protezione attraverso le tariffe doganali può non essere una cattiva politica macroeconomica in una trappola di liquidità. Ma ciò non la rende una buona politica estera – per Trump o per chiunque altro. Frequenze:800-080408 Per intervenire alle trasmissioni: 800-240024 SMS 349-2386666 I Gr possono essere ascoltati anche su: www.radio24.it www.ilsole24ore.com/meteo Oggi Milano ALBA E TRAMONTO: 05:53 MINIMA Potenza 14 MASSIMA DA NON PERDERE 21.10 | RAITRE La meglio gioventù. Italia anni 70: vite intrecciate di giovani “alla ricerca di qualcosa che non trovano”, in un Paese che sta attraversando uno dei periodi più onvulsi della sua storia recente. Con Alessio Boni e Luigi Lo Cascio, regia di Marco Tullio Giordana. Seconda di quattro puntate. Brexit? Intervengono Daniele Archibugi ( Cnr), e Alessandro Politi, direttore della Nato Defense College Foundation. 6.15 | America 24 SPETTACOLO 7.00 | Gr 24 21.00 | SKY CLASSICS Un uomo tranquillo, diJohnFord,conJohnWayne,Maureen O’Hara,Usa1952(129’).JohnFordrende omaggioallaterrad’origine,la verdissimaIrlanda. 21.10 | SKY ARTE Sette meraviglie. Tra le splendide vie di Roma, una sola era la “Regina” assoluta, l’Appia Antica: scopriamo la sua storia. Segue alle 21,40 una puntata dedicata a Lecce e il Barocco. 21.10 | SKY CINEMA 1 Città di carta, diJakeSchreier,conNatWolff,Clara Delevigne,Usa2015(109’).Unamore chenonfinisce:luiè“cotto”dileidauna vita,maleisen’èaccortaono?Dal romanzodiJohnGreen. ATTUALITÀ 21.15 | RAI 5 Le mele di Adamo, di Anders Thomas Jensen, con Ulrich Thomsen, Germania-Danimarca 2005 (94’). Il ragazzo ha perniciose idee neonaziste: forse è il caso di farlo riflettere un po’... 21.00 | HISTORY Barbarians – Roma sotto attacco. Attraverso settecento anni di storia, le ribellioni delle popolazioni barbare che portarono al crollo dell’Impero Romano. La serie si avvale di esperti di fama internazionale. 21.35 | RAI SCUOLA Le sette meraviglie del mondo industriale. LasfortunatastoriadiIsambard KingdomBrunel,ingegnerebritannico chedopoenormisuccessi–LaGreat WesternRailway,ilpontesospesodi Clifton–progettòlapiùgrandenavemai costruita,manonriuscìmaiavederla salpare. 22.45 | RAI 5 Lo stato dell’arte. Come cambierà l’assetto dell’Europa dopo il voto della Gran Bretagna sulla 23.00 | PARAMOUNT CHANNEL Hollywoodland, diAllenCoulter,conAdrienBrody,Ben Affleck,Usa2006(126’).Omicidionella Hollywoodanni50:lavittimaèilcelebre attorecheinterpretaSuperman. 23.15 | RAIUNO Marilyn, di Simon Curtis, con Michelle Williams, Eddie Redmayne, Gran Bretagna 2011 (99’). Marilyn, oh Marilyn! Viaggio in Inghilterra per la favolosa star, chiamata a interpretare “Il principe e la ballerina” con Laurence Olivier. 6.30 | 24 mattino - L’Italia si desta di Alessandro Milan 7.20 | In primo piano 8.15 | 24 mattino - Attenti a noi due con Oscar Giannino e Alessandro Milan 9.30 | Mix 24 Estate di Giovanni Minoli, con Alessandra Fiori e Franco Schipani 9.35 | Musica e storia 10.30 | Cuore e denari di Nicoletta Carbone e Debora Rosciani Alessandria 35 14.00 Tutti convocati GIOVANNI VENTURA Èilgiornodell’ufficialitàdiGiampiero Ventura(nellafoto)sullapanchinaazzurra.E mentreilnuovocommissariotecnicodella nazionalearrivaaCovercianoconladiretta streamingdelsuoinsediamento(ore16), abbiamogiàassistitoallaprimaconferenza stampadiAntonioConte.Mal’exctnonèil soloitalianosbarcatonelRegnoUnito. AncheMazzarrièappenaarrivato. 12.05 | Melog, cronache meridiane di Gianluca Nicoletti 18.30 | Si può fare Estate di Alessio Maurizi 13.00 | Effetto giorno, le notizie in 60 minuti di Simone Spetia 20.05 | La zanzara Extra 13.45 | America 24 di Mario Platero 14.05 | Tutti convocati di Carlo Genta e Pierluigi Pardo 15.30 | Il falco e il gabbiano di Enrico Ruggeri 22.05 | Focus economia R 16.30 | La versione di Oscar di Oscar Giannino 17.05 | Focus economia di Sebastiano Barisoni 23.05 | Mix 24 Estate R 05:52 20:40 stabile e in prevalenza ben soleggiato, salvo qualche nube ad evoluzione diurna sulle Alpi orientali. Temperature in ulteriore aumento, massime tra 30 e 35. Centro e Sardegna: alta pressione protagonista con cieli ovunque sereni; poche le nubi diurne in prossimità dell'Appennino. Temperature in ulteriore rialzo, massime tra 30 e 35. 20.55 | Smart city di Maurizio Melis 21.00 | Effetto notte, le notizie in 60 minuti di Roberta Giordano Roma 21:05 Nord: Sud e Sicilia: bella giornata di sole su coste e pianure, qualche nube nel pomeriggio sulla dorsale campano-lucana con isolati temporali non esclusi. Temperature in aumento, massime tra 27 e 32. Domani Milano ALBA E TRAMONTO: 05:55 MINIMA GR 24: all’ora STRADE IN DIRETTA: ai 15’ e ai 45’ BORSE IN DIRETTA: alla mezz’ora Potenza 15 MASSIMA Bologna 36 Roma 21:04 05:53 20:39 Nord: prosegue la fase di bel tempo con cieli sereni, salvo cumuli diurni sui rilievi con isolati piovaschi sulla Carnia. Temperature in aumento, massime tra 30 e 36. Centro e Sardegna: il tempo si conferma splendido con cieli sereni pressoché ovunque, al più poco nuvolosi al pomeriggio sulle aree montuose. Temperature in lieve rialzo, massime tra 31 e 36. Sud e Sicilia: alta pressione e cieli sereni su tutte le regioni, salvo qualche nube diurna lungo la dorsale campano-lucana. Temperature perlopiù stazionarie, massime tra 28 e 32 Temperature Italia OGGI DOMANI Europa OGGI DOMANI Parigi 18 30 19 30 Ancona 23 29 22 29 Atene 21 32 22 32 Stoccolma 10 21 11 24 Bari 23 29 23 28 Berlino 14 23 13 27 Tirana 22 31 22 32 Bologna 22 35 22 36 Bruxelles 16 28 17 30 Vienna 14 27 14 25 Cagliari 19 30 20 30 Bucarest 18 29 17 31 Zurigo 14 29 Firenze 18 35 20 36 Copenaghen 15 19 17 20 Mondo Genova 21 29 22 29 Dublino 13 25 11 23 Hong Kong 26 31 26 32 Milano 23 33 24 33 Francoforte 13 28 15 30 Los Angeles 18 33 20 34 Napoli 21 33 23 31 Istanbul 16 28 15 30 New Delhi 25 34 27 37 Roma 23 30 24 30 Lisbona 14 31 16 27 New York 20 35 17 31 Palermo 20 34 21 34 Londra 18 29 16 28 Rio de Janeiro 12 21 14 23 Torino 19 33 21 34 Madrid 20 40 22 38 Singapore 28 30 28 29 Venezia 20 29 20 29 Mosca 17 21 17 22 Tokyo 23 32 OGGI Debole Moderato Sole Poco nuvoloso Nuvoloso Coperto Var Pioggia Pioggia Temporali Neve Nebbia Calmo Mosso 13 32 DOMANI 22 29 Forte Agitato 22 Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilsole24ore.com @ 24FinMerc IL GIORNALE DELLA FINANZA t AUTO INVESTIMENTI STARTUP CON IL SOLE Andrea Malan u pagina 26 Davide Colombo u pagina 24 Elena Delfino u pagina 27 Fca, indagine Sec su dati vendite Usa Editoria. L’attuale cda Rizzoli potrebbe dimettersi subito dopo l’approvazione della semestrale Rcs, Cairo: «A me le deleghe» Bonomi restituisce le azioni Cdp, cinque «vettori» per favorire il rilancio dell’economia italiana Dalle Fondazioni in arrivo 49 milioni in quattro anni Il motore di ricerca AP Emissioni corporate APPLICAZIONE DEL QE Bankitalia compra i bond dei big italiani Rossella Bocciarelli Al nuovo editore una quota fino al 62% in base alle adesioni ROMA pCi sono obbligazioni di Antonella Olivieri pSi spengono le luci sulla conte- Bilanci e quotazioni a Piazza Affari sa per Rcs. Cairo rinuncia alla condizione del change of control, cioè all'ok unanime delle banche creditrici al passaggio del controllo, e la cordata Bonomi dichiara la sua offerta decaduta, rinunciando a ritirare i titoli consegnati in Opa che, con le quote di Diego Della Valle, Mediobanca, UnipolSai e Pirelli, partiva da una base iniziale del 22,6%delcapitaleRcsesièfermata al 37,7% contro il 48,82% dell'Opas Cairo. Intesa-SanPaolo - che era nella schiera degli advisor dell'Opasecheèl'istitutopiùesposto sul fronte del debito Rcs - ha già dato disponibilità a subentrare nel finanziamento a fronte delle banche che dovessero eventualmente dissentire. Ma non si prevedono defezioni.VenerdìCairopagheràcon 0,18 azioni di Cairo Communication più 25 centesimi cash per ogni azione Rcs - il primo 48,82% del capitale che è stato consegnato all'Opas. Sempre da venerdì 22 decorreranno i cinque giorni di Borsa aperta nei quali chi vorrà potrà girare le azioni dall'Opa Bonomi. Cairo Communication potrà salire dunque fino a un massimo del 62% circa nel capitale di Rcs, con un esborso massimo di un'ottantina di milioni e la quota riconducibile a Urbano Cairo nella sua casa editrice scenderà in un range compresotrail52,7%eil47,91%aseconda delle adesioni definitive. Servizio u pagina 25 BILANCIO DI RCS MEDIA In milioni di euro Ricavi 1.200 Ebitda 120 ANDAMENTO DEL TITOLO Utile/perdita 300 Posizione finanziaria netta 0,60 0,91 0,8 80 71,8* 0 0 400 40 -300 0 0 -600 -175,7 -300 -600 -487 M&A. Maxi-acquisizione del colosso giapponese - Primo deal in Uk post-Brexit 0,4 4 GENNAIO 18 LUGLIO (*) Pre oneri straordinari contesa, hanno riversato le loro azioni sul mercato, in particolare nei primi tre giorni della settimana scorsa quando in Borsa è girato più del 24% del capitale di Rcs. Imh sarà sciolta e qul pacchetto di poco più del 2% acquistato sul mercato sarà suddiviso tra i soci. Tutti, con l’eccezione di Bonomi che non era azionista di Rcs, al momento non avrebbero intenzione di vendere. l’Asia in una società britannica -post-referendum sulla Brexit - segnala la possibilità che i timori correnti sul futuro dell’economia del Regno Unito possano essere eccessivi e che una Londra fuori dalla Ue non necessariamente risulterà più perdente dell’Europa. Softbank ha raggiunto l'accordo per acquisire il chip designer ARM Holdings in una operazione da 24,3 miliardi di sterline in contanti (più di 29,1 miliardi di euro), con cui il gruppo giapponese delle tlc rilancia la sua sfida nel mondo online allargando la sua sfera di azione verso una leadership nel comparto dei microchip per smartphone. Olivieri u pagina 25 Stefano Carreru pagina 26 Quella battaglia persa in tre giorni pAll’interno della cordata uscita sconfitta dalla contesa per Rcs si mastica amaro. L’Opa promossa da Imh - Andrea Bonomi con i soci storici Diego Della Valle, Mediobanca, Unipol-Sai e Pirelli - partiva avvantaggiata con una base iniziale del 22,6%. Ma non è riuscita a intercettare le azioni che erano state rastrellate da hedge fund e arbitraggisti che avrebbero dovuto essere gli interlocutori naturali di un’offerta tutta per contanti e a prezzi più che doppi rispetto a solo qualche mese fa. Questa categoria di operatori finanziari, a quanto risulta, aveva raccolto all’incirca il 15% del capitale di Rcs che poi, per le riserve della cordata a trasformare l’Opa da volontaria a obbligatoria (l’obbligo sarebbe scattato al superamento della soglia del 25%) e la volontà degli hedge di monetizzare i pacchetti senza incertezze sull’esito della offerte vincolanti relative alle quattro good banks. Domani a mezzanotte scade il termine ultimo per la presentazione delle binding offers sulle nuove Banca Marche, Etruria, Carife, Carichieti. E il clima che si respira, a quanto trapela da ambienti vicini ai potenziali offerenti, è quanto meno d’attesa. Alla scadenza sono attese le offerte vincolanti di tre private equity, che si erano fatti avanti in fase di manifestazioni d’interesse: cioè gli americani Apax, Lone Star e Apollo. Tuttavia i primi due sembrerebbero assai tiepidi. Per le good bank sarà infatti necessario un processo di rilancio e turnaround, e Apax è un private equity di tipo tradizionale poco propenso a investire in situazioni complesse. Lone Star da parte sua, secondo i rumors, non avrebbe ancora deciso se finalizzare un’offerta finale. Resta Apollo che finora sembra il più convinto sul dossier, anche se il disegno iniziale (mai concretizzatosi) era quello di unire Carige a Etruria e Marche. Apollo, a quanto risulta, dovrebbe manifestare un’of- ferta su tutte le quattro banche nel quadro di una valorizzazione che, d’altra parte, dovrebbe includere investimenti finalizzati al rilancio degli istituti. Sullo sfondo rimane l’ipotesi dell’intervento del braccio volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi. Il veicolo del Fitd (si veda Il Sole24Ore di domenica 17) ha analizzato in profondità il dossier valutando l’ipotesi di partecipare all’asta. Anche perché il rischio è che il sistema bancario si trovi a dover sborsare il capitale mancante necessario rimborsare il prestito da 1,6 miliar- Softbank rileva Arm per 29 miliardi pIl più grande investimento dal- La cordata Imh. Il ruolo decisivo degli hedge fund arbitraggisti Good banks, al rush finale i fondi Usa frenano pConto alla rovescia per le dollari previsti. «Continuiamo a fare progressi nel nostro piano. Oltre agli sforzi per migliorare il contesto operativo - ha detto Marissa Mayer, l'amministratore delegato - il consiglio di amministrazione ha fatto progressi sulle alternative strategiche». 0,6 Dopo i salvataggi. Domani scade il termine per la presentazione delle offerte vincolanti Luca Davi Carlo Festa Per Yahoo perdita di 144 milioni nel secondo trimestre Le perdite del gruppo Yahoo sono salite a 144 milioni di dollari nel secondo trimestre, dai 22 milioni di un anno fa. Il periodo si chiude con un utile per azione di 9 cent, inferiore alle attese degli analisti; i ricavi sono saliti a 1,31 miliardi di dollari, sopra gli 1,08 miliardi di 300 1.032,2 800 1,0 di di euro che le grandi banche italiane (Intesa Sanpaolo, Unicredit e Ubi, con la garanzia di Cdp) hanno concesso per mettere in sicurezza le banche. A fronte di una cessione attorno ai 3-500 milioni, l’esborso per il sistema bancario sarebbe pari a 1,1-1,3 miliardi. Per ora tra le banche italiane, tuttavia, non ci sarebbe pieno consenso sulla presentazione di un’offerta da parte dello “schema volontario”. Soluzione che però, in prospettiva, in caso di offerte inadeguate, non è detto che non possa tornare d’attualità. FOCUS L’ANALISI Una scommessa coraggiosa sull’«internet delle cose» di Luca De Biase S oftbank è una conglomerata che conosce la tecnologia e ha saputo mantenere un certo dinamismo nonostante le difficoltà storiche dell’economia giapponese. L’acquisizione di Arm è una mossa coraggiosa e di certo non poco costosa, anche se il compratore pensa in yen e compra in sterline un’azienda che vende in dollari. Ma la scommessa consente al business di Softbank di attualizzarsi ancora una volta: all’epoca dei siti web, Softbank era in Yahoo!, ha poi investito al momento opportuno nella banda larga fissa, ha comprato la Vodafone in Giappone all’epoca dei cellulari. Ora all’avvento dell’internet delle cose prende Arm. Continua u pagina 26 molte imprese legate al settore energetico - da Eni ed Enel, da 2I Rete Gas a Snam, passando per Hera, A2A, Acea, Iren - ma anche Ferrovie, Poste, Rai, Luxottica, Terna, Autostrade per l'Italia e Assicurazioni Generali, fra i titoli di cinquantacinque emissioni “corporate” acquistati dalla Banca d'Italia fino allo scorso 15 di luglio, nella nuova fase del Quantitative Easing recentemente varata dalla Bce. L'emittente più gettonato è l'Eni, con acquisti su nove diverse emissioni. Acquistate anche diverse emissioni di Enel Finance International. L'intera strategia del programma di acquisto titoli è iniziata a marzo del 2015 con riferimento all'acquisto dei titoli pubblici e un ritmo d'intervento pari a sessanta miliardi al mese. Continua u pagina 24 Assicurazioni GENERALI Caltagirone arrotonda la quota al 3,40% Francesco Gaetano Caltagirone ha aumentato la propria partecipazione in Generali passando dal 3,27% al 3,4%. L'imprenditore ha esercitato diritti compresi di opzioni put, call e warrant a un prezzo di 11,5 euro su 500mila titoli per un controvalore di circa 5,7 milioni di euro. L'operazione, che emerge dallecomunicazioni sull'internal dealing di Consob, e' stata effettuata lo scorso 7 luglio. Finanza 24 PIAZZA AFFARI I bilanci, le notizie e le analisi sulle società quotate in Borsa © RIPRODUZIONE RISERVATA Investitori arabi in Italia. Al-Thani tenta il rilancio dopo l’Agag Khan e la parentesi di Eurofly Il Qatar e la «terza vita» di Meridiana di Simone Filippetti E sattament dieci anni fa, le tv italiane mandavano in onda le immagini di un aereo che riportava a casa i neo Campioni del Mondo. L’Italia aveva vinto i Mondiali. L’aereo era della compagnia Eurofly e l’allora comandante Augusto Angioletti, un ex pilota diventato imprenditore (assieme a Banca Profilo), era alla cloche dell’Airbus sventolando una bandiera tricolore. Dal luglio 2006 al luglio 2016, la matricola di Borsa Eurofly è finita dentro Meridiana, e ora per lacompagnia sarda inizia una nuova terza vita. Sotto il segno del Qatar, che sta facendo shoppingg selvaggio in Italia. Fondata negli anni 60 per mano di Karim Aga Khan, Meridiana era nata per portare i ricchi turisti in Costa Smeralda, località di lusso inventata proprio dal principe ismaelita come meta per il Jet Set internazionale nell’Italia del boom. Ma negli ultimi tempi era finita in dissesto: circa 350 milioni di perdite cumulate in 8 anni, con ricavi scesi a 500 milioni , debiti per 340 milioni e 1000 dipendenti in cassa integrazione. Il Cavaliere Bianco dopo un anno di trattative tra continui rischi di fallimento ha preso la forma della Qatar Airways di Nawuf Al-Thani, ricchissimo emiro del Qatar. Ironia della sorte anche la Costa Smeralda, dopo un passaggio agli americani di Colony Capital, del finanzire Tom Barrack, è alla sua terza vita. Adesso pure la metà di mare più esclusiva d’Italia è finita nelle mani degli arabi: indovinate chi? Ancora lui, Al-Thani, l’emiro del Qatar. A prima vista quella della Qatar Airways sembra una risposta, tardiva, all’assalto all’Italia delle altre compagnie del Golfo Persico, Emirates ed Etihad. La compagnia di Dubai è sbarcata a Milano con un volo per New Yorkd, mentre la seconda si è comprata Alitalia. Ora arriva il Qatar ad affollare i cieli italiani. Dietro la mossa del Qatar, che ha rilevato il 49% di Alisarda, c’è un disegno preciso. Fare di Doha, la capitale meno glamour del Golfo, l’hub aereo del Medio Oriente. Continua upagina25 http://finanza24.ilsole24ore.com Le società di oggi Banca Generali 25 Cassa Depositi e Prestiti 24 Fondazione Bracco 26 Qatar Airways 25 Rcs 25 Softbank 26 Unicredit 26 24 Finanza & Mercati Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 Investimenti. Internazionalizzazione, sviluppo delle imprese, infrastrutture, efficienza della Pa e turismo per sostenere l’economia italiana Cdp, cinque «vettori» per la ripresa La relazione sull’attività della Cassa inviata a Camera e Senato dal ministro Padoan Davide Colombo ROMA pInternazionalizzazione, sviluppo delle imprese, infrastrutture, efficienza della Pa e turismo. Sono questi i “vettori” cruciali individuati dalla Cassa Depositi e Prestiti per sostenere la ripresa dell’economia italiana nei prossimi cinque anni. Un orizzonte entro il quale Cdp punta a svolgere appieno il suo nuovo ruolo di Istituto nazionale di promozione, come definito nell’ultima legge di stabilità (articolo 41), mobilitando risorse dirette per 160 miliardi (contro gli 87 del triennio 20132015), cui si aggiungeranno altre risorse di sistema per 105 miliardi, comprensivi dei fondi legati al piano Juncker. Una visione complessiva degli impieghi previsti da qui al 2020 (pari al 16% del Pil) è contenuta nella Relazione sull’attività di Cdp che il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha trasmesso a Camera e Senato. Le risorse mobilitate sono concentrare su quattro macrosettori per i quali il piano indica anche i molti- plicatori attesi, che vanno dal 2,3% del segmento Pa e infrastrutture al 3,8% del comparto real estate fino al 1,7% degli interventi a sostegno delle impresee le attività a favore dell’export e dell’internazionalizzazone. Il quadro macroeconomico, secondo la vision di Cdp, sembra IL PIANO A 5 ANNI Saranno mobilitate risorse dirette per 160 miliardi più altre risorse di sistema per 105 miliardi, comprensivi dei fondi legati al piano Juncker stabilizzato su una prospettiva di consolidamento nonostante le innumerevoli incertezze internazionali, da qui la “rifocalizzazione” su obiettivi che potrebbero meglio consentire il recupero del gap di produttività che ci divide dalla Germania, «riducendo tra l’altro il rapporto debito/Pil». Dei 160 miliardi di interventi previsti, entro la fine dell’anno verrà impiegato oltre il 10% (17 miliardi di cui 11 nel secondo semestre, come anticipato qualche giorno fa dal presidente Claudio Costamagna e dall’ad Fabio Gallia; si veda il Sole 24Ore del 15 luglio). Il “modus operandi”, si spiega nel documento inviato in Parlamento, prevede un allargamento di orizzonte dai settori tradizionali della Cdp (finanziatore degli enti locali e advisor della Pa) a quelli che più necessitano di iniezione di credito con un’ottica di lungo periodo. Tra questi si prevede di mobilitare risorse per 63 miliardi nel quinquennio in corso a favore dell’export e dell’internazionalizzazione in una logica complementare al credito bancario e con azioni dirette sostenute da Simest e Sace. Mentre per le imprese sono previsti interventi per 54 miliardi con attenzione alle start up, il sostegno agli investimenti per l’innovazione (anche di filiera) e per favorire l’accesso al credito bancario. E in questa prospettiva c’è da aspettarsi che un ruolo chiave verrà affidato alla Cdp per l’implementazione delle misure del pacchetto “finan- za per la crescita” che vedranno la luce con la nuova legge di bilancio 2017. Mentre nel settore “Government e Pa” gli interventi previsti sono per 15 miliardi e tra le azioni strategiche si indicano, oltre alla gestione dei fondi strutturali europei, anche gli investimenti in efficienza e per l’aggregazione di società che erogano servizi pubblici (nella direzione prevista dalla riforma Madia). Sul conto economico consolidato 2015, in perdita per 859 milioni, hanno pesato i risultati negativi della principale partecipata, l’Eni (-2,843 miliardi), ma le prospettive del Gruppo sono previste in miglioramento quest’anno «grazie alle azioni gestionali intraprese - si legge nella Relazione - sia sul lato degli impieghi sia sull’efficientamento del mix di raccolta». I numeri della capogruppo Cdp Spa hanno un profilo ben diverso nel 2015: a fronte di risorse mobilitate per 16,9 miliardi (-12,2% sul 2014) l’utile di esercizio normalizzato è stato di 1,1 miliardi (- 23% sull’anno precedente). © RIPRODUZIONE RISERVATA AFP pBank of America chiude un secondo trimestre con profitti in flessione del 20% a causa del contesto prolungato di bassi tassi di interesse e della conseguente erosione dei margini dall’attività tradizionale di erogazione del credito. Il colosso statunitense del North Carolina ha chiuso il trimestre con profitti netti di 3,87 miliardi di dollari, pari a 36 centesimi di dollaro per azione, prima dei dividendi per gli azionisti privilegiati. Un risultato in deciso calo rispetto ai 4,8 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2015, pari a 43 centesimi per azione, ma che è risultato decisamente migliore delle attese del mercato. Secondo il consensus registrato da FactSet, gli analisti stimavano infatti un risultato netto positivo per 33 centesimi di dollaro per azione. La trimestrale ha dunque spinto ieri a Wall Street il titolo di Bank of America, che nel corso della seduta è arrivato a guadagnare oltre il 4 per cen- to. «Abbiamo avuto un altro trimestre solido - ha sottolineato il ceo Brian Moynihan in un contesto sfidante». BofA, esattamente come Wells Fargo e JPMorgan Chase che settimana scorsa hanno comunicato i loro risultati trimestrali, continua a fare fronte a un contesto dei tassi di interesse eccessivamente basso per il core business tradizionale, con un margine di interesse in flessione del 2,03% dal 2,37 per cento. Il contesto dei tassi a zero ha comportato oneri per la banca di 1 miliardo di dollari per anticipare le richieste di clienti che chiedono di rifinanziare i propri mutui a condizioni più favorevoli. La divisione di consumer banking di Bank of America, la maggiore attività del gruppo per ricavi e profitti, ha comunque chiuso il trimestre con 1,72 miliardi di dollari di risultato netto, in crescita rispetto ai 1,66 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’esercizio 2015. Cre- Bankitalia compra i bond dei grandi corporate italiani Rossella Bocciarelli ROMA u Continua da pagina 23 pInizialmente, con l'intento Ministro dell’Economia. Pier Carlo Padoan IN CIFRE 345 miliardi I pricipali risultati di Cdp Spa Ecco i principali risultati Cdp Spa (non consolidato di Gruppo con “effetto Eni”): Attivo: 345 miliardi di euro, sostanzialmente stabile (-1,5%); Stock di crediti: in leggero aumento a 103,7 miliardi di euro (+0,6%); Patrimonio netto: 19,5 miliardi di euro (-0,5%); Utile netto normalizzato delle componenti non ricorrenti: 1,1 miliardi di euro; Utile netto contabile a circa 900 milioni di euro Wall Street. Pesa il contesto prolungato dei bassi tassi di interesse - Profitti per 3,87 miliardi di dollari Bofa oltre le attese ma l’utile cala del 20% Obbligazioni societarie. L’applicazione del Qe Bofa Andamento del titolo a New York 14,5 13,31 14,19 14,0 13,5 13,0 12,5 diti e depositi hanno registrato una crescita positiva. E Bank of America ha sottolineato in una nota che detiene il maggiore numero di carte di credito emesse negli Stati Uniti dal 2008. Come è già avvenuto negli ultimi anni, Bank of America ha tagliato le spese di gestione del gruppo, riducendo in particolare il numero delle filiali e dell’organico: la banca ha oltre 210.500 dipendenti, circa 6mila in meno dello stesso periodo dell’anno scorso. Mentre il numero di sportelli è sceso da 4.789 a 4.681. 12,0 16/06 18/07 R.Fi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Piazzetta Giordano Dell’Amore, 3 – 20121 Milano – www.epsilonsgr.it Società appartenente al Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo Ai sensi di quanto previsto dal Regolamento di gestione, si comunica che a partire dalla data odierna ha inizio il “Periodo di Sottoscrizione” del fondo comune di investimento mobiliare aperto denominato: EPSILON DIFESA ATTIVA SETTEMBRE 2021 Il “Periodo di Sottoscrizione” si concluderà il 20 settembre 2016, termine entro il quale le sottoscrizioni dovranno pervenire ad Epsilon SGR S.p.A.. di proseguire in quest'attività di Quantitative easing almeno fino a settembre del 2016 e comunque fino a quando l'andamento dell'inflazione dell'area non sarà coerente con l'obiettivo di medio termine dell'inflazione, ovvero il “close to 2 per cent”. In seguito la Bce ha rafforzato il programma, dapprima estendendone la durata temporale fino al marzo del 2017 e innalzando l'ammontare degli acquisti mensili a ottanta miliardi ogni mese, poi ampliando la gamma dei titoli pubblici ammissibili e, infine, includendo fra le attività acquistabili anche le obbligazioni di qualità elevata emesse da società non bancarie dell'euro area: quest'ultimo tipo di operazioni rientra nel Corporate Sector Purchase Program, (CSPP). La scelta di includere nel programma di acquisto titoli anche alcune attività private, come sono gli Abs, le obbligazioni garantite e più di recente, le obbligazioni “corporate”, è finalizzata all'obiettivo di potenziare ulteriormente la trasmissione dell'impulso monetario alle condizioni di finanziamento dell'economia reale. Nelle stime della Banca d'Italia, tutto quel che è stato realizzato finora con la politica monetaria ultra accomodante comporterà nel biennio 2015 -2016 per l'Italia un innalzamento dell'attività produttiva pari a un punto di Pil. Il programma di acquisto titoli delle società non bancarie, da ultimo, è stato esteso anche all'attività di prestito titoli che è realizzata dalle aziende di credito con la banca centrale nazionale come controparte, su titoli che abbiano una durata che va dai sei mesi ai trenta anni. L'emittente non deve essere controllato da una capogruppo che svolga attività bancaria né deve trattarsi di una società-veicolo per la gestione dell'attività ai sensi della direttiva Brrd. Gli interventi nel mercato delle obbligazioni non bancarie sono compiuti da sei banche centrali nazionali (oltre a Bankitalia ci sono quelle di Belgio, Finlandia, Francia, Germania e Spagna). Ciascuna banca centrale nazionale è il primario acquirente sul mercato del proprio pae- DEBUTTO È la prima operazione, condotta nell’ambito della CSPP. da via Nazionale sulla base delle indicazioni della Bce del 21 aprile scorso se mentre la Bce acquista titoli di ogni giurisdizione. Quella di ieri è la prima operazione condotta in quest'ambito dall'istituto centrale italiano. I bond, acquistati sulla base del CSPP, annunciato daMario Draghi il 21 aprile scorso, sono -ricorda una nota di via Nazionale- «utilizzabili nelle operazioni di prestito titoli, al fine di evitare fenomeni ripetuti di mancato regolamento e per contrastare episodi distorsivi dei prezzi sul mercato». Le transazioni – precisa Bankitalia - <saranno neutrali sotto il profilo della liquidità (cash-neutral); pertanto le operazioni a pronti garantite da collaterale saranno compensate da operazioni complementari a termine aventi stessa data valuta e in linea di principio stessa controparte>. © RIPRODUZIONE RISERVATA Prestito obbligazionario “MEDIOBANCA (MB19) 2013/2018 con opzioni digitali sull’indice Eurostoxx50®” (codice ISIN IT0004931090) Gli interessi relativi al periodo 24 luglio 2015 – 24 luglio 2016, determinati al tasso annuo lordo del 4,00%, saranno esigibili dal 24 luglio 2016. MEDIOBANCA BANCA DI CREDITO FINANZIARIO S.P.A. CAPITALE VERSATO € 435.510.047 - SEDE SOCIALE IN MILANO – PIAZZETTA ENRICO CUCCIA, 1 N. DI ISCRIZIONE NEL REGISTRO DELLE IMPRESE DI MILANO, CODICE FISCALE E P. IVA: 00714490158 ISCRITTA ALL’ ALBO DELLE BANCHE. CAPOGRUPPO DEL GRUPPO BANCARIO MEDIOBANCA ISCRITTO ALL’ALBO DEI GRUPPI BANCARI L’eventuale prolungamento del “Periodo di Sottoscrizione” o la cessazione anticipata dell’offerta saranno resi noti mediante apposito avviso su questo stesso quotidiano. Limitatamente ai primi 10 giorni di calcolo del valore unitario della quota, il valore giornaliero della stessa rimarrà invariato a 5 euro. Copia gratuita delle Informazioni Chiave per gli Investitori (KIID) e del Prospetto del Fondo sono disponibili presso Epsilon SGR S.p.A., nel sito Internet della stessa nonché presso gli intermediari incaricati del collocamento. Prima dell’adesione leggere le Informazioni Chiave per gli Investitori (KIID) ed il Prospetto COMUNE DI PESARO AVVISO PER ESTRATTO DI BANDO DI GARA 1. Ente appaltante: Comune di Pesaro, Piazza del Popolo n.1, 61121 Pesaro. 2. Oggetto dell’appalto: Procedura per l’affidamento della gestione del servizio di assistenza educativa per l’integrazione scolastica dei disabili nelle scuole di ogni ordine e grado e nei nidi d’infanzia come specificato in dettaglio all’art. 1 del Capitolato Speciale d’Appalto per un periodo dal 01/01/2017 al 31/12/2019. CIG n.: 67441107AO. 3. Criterio di aggiudicazione: Procedura Aperta ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. 50/2016 e con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 95 del D.Lgs. 50/2016. Valore presunto complessivo pari a € 4.500.000,00 oltre IVA, di cui oneri della sicurezza non soggetti a ribasso € 8.400,00. 4. Termine di ricevimento delle offerte: 06/09/2016 ore 13:00. 5. Modalità di apertura delle offerte: 08/09/2016 ore 10:00 Civica Residenza. 6. Garanzie: garanzia provvisoria come prescritto nel bando integrale di gara e nel Disciplinare di Gara. Garanzia definitiva: si veda Disciplinare di Gara. 7. Estremi di pubblicazione del bando integrale di gara: Guri 5^ Serie Speciale n. 80 del 13/07/2016. Il bando integrale di gara è stato inviato alla GUUE in data 07/07/2016. 8. Informazioni Complementari: Tassa gare: si veda il Disciplinare di Gara. Il Bando integrale di gara, il Disciplinare di gara, il Capitolato Speciale d’Appalto e la documentazione complementare sono disponibili sul sito Internet del Comune di Pesaro: www.comune.pesaro.pu.it. Avvio procedura con determinazione dirigenziale n. 1426 del 05/07/2016. Responsabile del Procedimento: Dirigente Servizio Politiche Educative Dott. Valter Chiani. IL DIRIGENTE SERVIZIO POLITICHE EDUCATIVE Dott. Valter Chiani Finanza & Mercati 25 Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 Media. L’attuale cda potrebbe dimettersi dopo l’approvazione della semestrale - Bonomi non ritira le azioni conferite all’Opa perdente PARTERRE ppp La mania per Pokemon Go fa volare Nintendo in Borsa I l successo planetario di Pokémon Go, il videogame a realtà aumentata che spopola sugli smartphone, ha fatto aumentare il valore di mercato di Nintendo in pochi giorni di ben 17 miliardi di dollari: la scorsa settimana i titoli della società alla Borsa di Tokyo sono saliti del 70,74 per cento. Dietro l’idea, geniale, del «giochino» con cui si va a caccia di personaggi virtuali con il telefonino in giro per le città, c’è lo sforzo di un’azienda che ha saputo reinventarsi: da storica e blasonata produttrice di console video per giochi elettronici, in affanno da tempo, si è saputa trasformare in una gaming company concentrata sul mobile. Il risultato è un fenomeno globale destinato ad espandersi, seguendo i prossimi lanci di Pokémon Go in altri paesi. Gli analisti hanno rivisto le loro valutazioni e hanno messo un deciso bollino «buy» sui titoli della società giapponese, bollino che in pochi giorni è già diventato «hold». Dicono che si è ancora lontani dai livelli raggiunti in Borsa nel 2009 con il lancio della Wii che rivoluzionò industria dei giochi elettronici. Ma l’aria in Nintendo è decisamente cambiata. E tra poco verrà lanciata la nuova console Nx. (Ri.Ba.) ppp Swatch: l’allarme utili è l’epilogo di una lunga caduta L’ allarme sui profitti per il semestre, attesi in calo di un abbondante 50%,lanciatodaSwatchvenerdìavràsorpresomoltiperl’entitàdellacontrazionemanondicertoglianalistidelsettore.Ilrallentamentonella corsa del produttore svizzero di orologi è assai pronunciato così come la contrazione dei ricavi visti in calo a due cifre, ma se si guarda al titolo in borsasiscoprecheladebolezzadiSwatch,comedialtrititolidellusso,viene da molto lontano. Quei massimi a sfiorare i 600 franchi datano ormai daoltredueanniemezzo.Dafinedel2013èiniziatalalentamainesorabile discesa del titolo caduto già da fine giugno di quest’anno sotto la soglia dei 300franchi.Sidiràoracheilprofitwarninghaachefareconletensionigeopolitiche,gliattentatiinFrancia,ilclimaditerrorechesirespirainEuropa. Forse varrà per il futuro. Per il passato c’è da mettere sul piatto in realtà il malessere cinese e le prime avvisaglie di un rallentamento dei mercati emergenti: fu allora che l’intero comparto, Swatch inclusa, mise la retromarcia sui listini dopo un lungo boom. Quando hai multipli elevati,basta anche solo l’accenno di un choc esogeno per farti cadere. Lusso sì, ma non sinonimo di guadagni sempiterni.(Fa.P.) ppp Telecom, ottimismo in attesa dei primi conti di Cattaneo T elecom Italia in netto recupero ieri a Piazza Affari, dove il titolo ha messo a segno un +3,2% a un soffio dalla soglia degli 0,7 euro. A favorire gli acquisti alcune notizie, prima tra tutte quella relativa alle dichiarazioni del presidente Giuseppe Recchi, ottimista sull’andamento dei conti che il neo ad Flavio Cattaneo presenterà il 26 luglio. «Non posso anticipare nulla - ha fatto sapere Recchi - dati e fatti parleranno per noi». E su un miglioramento della semestrale scommette anche Mediobanca, secondo cui saranno già ben visibili gli effetti della “cura” portata avanti da Cattaneo. Basti pensare che gli esperti non solo consigliano di acquistare le azioni di Telecom, ma addirittura sostengono che sia la scelta migliore nel settore della telefonia e dei media. Il target stimato per i titoli è ben superiore alle attuali quotazioni e pari a 1,27 euro per le ordinarie e 1,18 euro per le risparmio. Per Mediobanca il business della telefonia fissa in Italia continuerà a soffrire, ma quello del mobile sta migliorando. E miglioramenti sono attesi anche per le attività in Brasile. (R.Fi.) Cairo può salire fino al 62% di Rcs L’editore rinuncia alla condizione del cambio di controllo, con l’aiuto di Intesa Sanpaolo Antonella Olivieri pSi spengono i riflettori sulla personale di Urbano Cairo c’era inoltre l’ex gestore Massimo Ferrari, oggi dg e cfo di Salini-Impregilo. In sostanza quasi la stessa squadra che ha prevalso nella contesa per Impregilo. Prossimo passo sarà l'insediamento di Urbano Cairo in Rcs, con la nomina in tempi stretti di un nuovo consiglio di amministrazione che - ha anticipato l'editore piemontese - sarà molto operativo. Il nuovo azionista di maggioranza potrà a pieno titolo chiedere la convocazione di un’assemblea per il rinnovo del contesa per Rcs. La cordata Bonomi rinuncia a ritirare le azioni che sono state consegnate in Opa (circa il 13% del capitale) e Cairo rinuncia alla condizione del cambio del controllo, cioè a ottenere l’ok unanime delle banche creditrici di Rcs. Perché Intesa - che era nella schiera degli advisor dell’Opas e che è l’istituto più esposto sul fronte del debito - ha già dato disponibilità a subentrare al finanziamento di chi dovesse dissentire. Venerdì Cairo pagherà - con 0,18 azioni di Cairo Communication più 25 centesimi cash per ogni azione Rcs - il pri- IN BORSA mo 48,82% del capitale che è stato Cala la tensione sui titoli consegnato all’Opas. Sempre da coinvolti nella contesa: venerdì decorreranno i cinque Rcs cede il 3,19% a 0,91 euro, giorni di Borsa aperta nei quali chi vorrà potrà girare le azioni Cairo Communication scende a 4,14 euro (-5,95%) dall’Opa Bonomi. L’Opas di Cairo Communication potrà salire dunque fino al 62% circa nel capitale di Rcs, con board, ma - ha ricordato ieri Cairo un esborso massimo di un’ottan- - «tocca al presidente della societina di milioni. La quota ricondu- tà convocare l’assemblea». cibile a Urbano Cairo nella sua È possibile anche che il cda, apcasa editrice che ha lanciato l’of- provata la semestrale, decida di ferta scenderà tra il 52,7% e il dimettersi. Ad ogni modo - ha 47,91% a seconda delle adesioni chiarito Cairo a chi glielo chiededefinitive, tenuto conto anche va - «le regole per nominare il del 4,2% acquistato ai blocchi ve- consiglio di Rcs sono esattamente nerdì scorso e contestualmente le stesse di prima». Lo statuto della società, assegna un terzo dei pogirato all’Opas. Non potranno invece aderire i sti alle minoranze, di cui oggi solo soci storici Diego Della Valle, Me- uno su tre (Stefano Simontacchi diobanca, UnipolSai e Pirelli - che in quota Cairo) non è stato asseavevano, tutti insieme, un iniziale 22,6% - dal momento che facevano parte della cordata che ha lanciato la controfferta. Per girare le azioni all’offerta vincente c’è tempo fino al 28 luglio e il 4 agosto è previsto il pagamento dei titoli Rcs consegnati. Con chi chiedeva chi ha avuto la regia dell’operazione, l’editore piemontese ha osservato che il merito è di tutta la squadra: «C’erano gli advisor ciascuno con 7L’Opas è l’acronimo di Offerta un ruolo». C’era Imi, la banca d’af- pubblica di acquisto e scambio. fari di Intesa, che ha anche messo Le azioni della società sono a disposizione finanziamenti (a comprate dal promotore sua volta Intesa si è avvalsa dello dell'Offerta in parte con denaro studio Pedersoli); c’era l’interme- contante e in parte con azioni del diario di Borsa Equita; lo studio le- soggetto promotore. L’Opas si gale BonelliErede; e c’erano an- distingue dall’Opa (Offerta che Georgeson e Sodali che si oc- pubblica d'acquisto), in cui il cupano di relazioni con gli inve- promotore offre a chi gli vende le stitori istituzionali. Come advisor azioni un pagamento in cash. LA PAROLA CHIAVE Opas gnato ai fondi. «Non ho minimamente pensato finora a chi sarà il presidente», ha precisato l’editore che comunque ha intenzione di avere a disposizione tutte le leve operative. «Ho dato la disponibilità a rinunciare alle mie vacanze», ha ricordato Cairo, secondo il quale prima si inizia e meglio è. «Mi fa piacere se gli altri azionisti restano - ha aggiunto - C’è tutta la voglia di essere collaborativi». Qualche rimpianto per essere arrivato “tardi”, comunque c’è: «Molti asset sono stati venduti ed è un peccato. Io non avrei mai venduto la Libri, le radio, la sede di via Solferino. Comunque ora bisogna valorizzare gli asset che ci sono». Quanto al Corriere della Sera, Cairo ha respinto le illazioni secondo cui la nuova proprietà potrebbe il primo quotidiano italiano in un tabloid popolare. «I giornali vanno maneggiati con cautela - ha sottolineato - Credo che meno i lettori si accorgono che sono arrivato e meglio è, perché la gente si abitua: figurarsi davanti a una trasformazione radicale o a un cambio di linea!». Di Luciano Fontana, direttore del Corriere, ha detto: «È un buon direttore, conosce bene il Corriere e la macchina, sta facendo un giornale di buon livello. Dopodiché tutto si può migliorare». Sul dopo-scalata, Cairo si è lasciato aperte tutte le porte. L’assemblea straordinaria di Cairo Communication, ieri, ha approvato l’adeguamento dell’aumento di capitale per lo scambio azionario, la delega al cda per un aumento di capitale riservato fino a 70 milioni, il voto doppio a chi terrà le azioni per due anni. Ma, per evitare un’eccessiva diluizione in Cairo Communication, è stata considerata anche l’ipotesi di procedere con un reverse accelerated bookbuilding, in sostanza un buy-back rivolto agli investitori istituzionali. Passata l’adrenalina della contesa, si allentano anche le quotazioni dei titoli coinvolti nell’operazione: in Borsa Rcs ha chiuso a in calo del 3,19% a 0,91 euro (con un minimo di seduta di 88 centesimi), Cairo Communication è sceso del 5,95% a 4,14 euro (minimo di seduta 3,99 euro). © RIPRODUZIONE RISERVATA IPP Il cambio di controllo di Rcs Media. Il gruppo editoriale che pubblica il Corriere della Sera Quotazioni e bilanci ANDAMENTO DEL TITOLO A MILANO Prezzo (scala sx) 0,852 0,987 0,979 +6,81% Var. ultima settimana Volumi (scala dx) 0,9895 0,9425 0,94 0,91 1,00 10000000 0,95 8000000 0,90 6000000 0,85 4000000 0,80 2000000 0,75 0 08/07 11/07 12/07 13/07 14/07 15/07 18/07 BILANCIO DI RCS MEDIA In milioni di euro Ricavi 1.200 1.032,2 Ebitda 120 71,8* Posizione finanziaria netta Utile/perdita 300 300 0 0 800 80 400 40 -300 0 0 -600 -175,7 -300 -600 -487 (*) Pre oneri straordinari La cordata Imh. Gli hedge fund arbitraggisti hanno preferito monetizzare le loro posizioni riversando sul mercato le azioni Rizzoli M&A. Consolidamento nel settore editoriale Il quotidiano Il Tempo passa agli Angelucci Andrea Biondi pIn tempi di consolidamento sugli assi Rcs-Cairo e Gruppo L’Espresso-Itedi (editori di La Repubblica e La Stampa), in questi giorni arriva al “The End” un’altra operazione, ben più piccola, ma che va nella direzione del necessario serrare i ranghi dinanzi al difficile momento dell’editoria cartacea. Questa volta è davvero tutto pronto per il passaggio definitivo alla famiglia Angelucci (business nelle cliniche private e proprietari di “Libero”) del quotidiano “Il Tempo”. Il passaggio avverrà con la firma davanti al notaio il 28 luglio. Si conclude così, con un’operazione da 12,5 milioni di euro, una vicenda andata avanti un anno in cui dagli Angelucci è arrivata l’unica offerta nelle due aste e che, nel finale, si era anche impantanata con il rischio di portare la testata al fallimento. Ora però lo storico quotidiano (fondato nel 1944) con sede a Roma in Piazza Colonna attende solo l’atto formale per passare di mano dall’immobiliarista Domenico Bonifaci – che l’aveva acquisito da Francesco Gaetano Caltagirone nel 1996 – alla Tosinvest degli Angelucci. Il Tempo continuerà con 22 giornalisti e due poligrafici, con contratto di solidarietà al 30 per cento. Questo è l’approdo finale delle trattative che si sono tenute nei giorni scorsi fra le varie parti interessate, tra cui sindacati dei giornalisti e commissari giudiziali nominati dal Tribunale di Roma lo scorso anno (Tania Enzo Cassandro e Mario Venezia). I nuovi proprietari subentreranno operativamente dal 5 settembre. Le testate (al timone di “Li- bero” è rientrato da metà maggio Vittorio Feltri mentre il direttore de “Il Tempo” è Gian Marco Chiocci) stando ai piani del momento dovrebbero restare autonome, sfruttando invece altri tipi di sinergie, primariamente sui costi e sui servizi. Restano due nodi da sciogliere. Il primo, in realtà, ha la soluzione negli accordi finali, con la manleva richiesta a tutti i giornalisti (ora una quarantina) e ai poligrafici. Al momento della firma, il 28 luglio, nelle mani dei commissari dovrebbero esserci tutte le firme necessarie, per accordi comunque individuali. Ma la quadratura sembrerebbe essere stata trovata. L’altra questione riguarda la sede (che è fuori dal perimetro del concordato) di proprietà dell’Inps (con la sua controllata Igei) che ha proceduto allo sfratto, esecutivo dal 27 luglio. I contatti fra nuova proprietà e Inps si stanno intensificando. Giusto qualche numero per chiarire la situazione de Il Tempo: nell’esercizio 2014 ha chiuso con un rosso di 13 milioni a fronte di 6,7 milioni di valore della produzione. Nel 2013 la perdita netta è stata di 10,2 milioni, contro i 7,9 milioni di valore della produzione; nel 2012 rosso di 8,7 milioni a fronte di 8,9 milioni di ricavi e nel 2011 la perdita è stata di 6,4 milioni contro i 12,3 milioni di ricavi. A maggio di quest’anno ha diffuso giornalmente 16.853 copie fra cartacee e digitali (fonte Ads), contro le 28mila di un anno prima e le otre 38mila del 2014. Per Libero a maggio 2016 diffusioni erano poco sopra le 40mila copie giornaliere, fra carta e digitale. © RIPRODUZIONE RISERVATA Quella battaglia persa in tre giorni Antonella Olivieri pC’è stata discussione fino a notte fonda prima di alzare bandiera bianca. Alla fine ha prevalso la volontà dell’azionista di maggioranza (al 45%) dellla cordata, Andrea Bonomi che, svolgendo attività di private equity e non essendo esposto sul fronte Rcs, non ha voluto restare impigliato in un contenzioso dai tempi e dall’esito incerto. Così Imh - il veicolo che ha lanciato l’Opa a 1 euro sulla casa che edita il Corriere della Sera - ha dichiarato che l’obiettivo dell’offerta - raggiungere il 66,7% del capitale - non era stato centrato e dunque che, a offerta decaduta, non avrebbe ritirato comunque le azioni apportate all’Opa. La battaglia in realtà era già stata persa nei primi tre giorni della settimana scorsa, quando gli hedge fund-arbitraggisti hanno preferito monetizzare le loro LE PROSPETTIVE Ora la «scatola» sarà sciolta e il pacchetto del 2% comprato sul mercato sarà distribuito pro-quota fra gli azionisti posizioni riversando le azioni Rcs sul mercato, quando nel frattempo le quotazioni di Borsa si erano avvicinate al prezzo di 1 euro. Nei tre giorni utili per la consegna dei titoli alle offerte (salvo accordi differenti, i tempi di liquidazione standard sono di due giorni) è infatti girato più del 24% del capitale di Rcs. A quanto si apprende, la quota rastrellata da questa categoria di operatori finanziari sarebbe stata addirittura dell’ordine del 15%, un pacchetto complessivo che, nell’incertezza su chi avesse prevalso, era stato di fatto messo in ven- Investitori arabi in Italia. Il Paese del Golfo sempre più presente in Sardegna dita. Anche qui sull’opportunità di comprare fuori Opa e di fatto chiudere la partita ci sono state discussioni in seno alla cordata. E anche qui ha prevalso la volontà di Bonomi di non fare infrazioni nelle regole del gioco. Poichè la cordata partiva già col 22,6% complessivo in mano ai soci storici di Rcs Diego Della Valle, Mediobanca, UnipolSai e Pirelli, comprare direttamente dal mercato avrebbe voluto dire trasformare l’Opa da volontaria a obbligatoria. Al superamento del 25% sarebbe scattato infatti l’evento di cambio del controllo, con la necessità di ottenere l’assenso unanime dal pool di banche creditrici di Rcs, di cui è capofila Intesa-SanPaolo che oltre a essere l’istituto più esposto è anche advisor, con Banca Imi, dell’Opas di Cairo Communication. E il rischio, sollevato anche dai legali, sarebbe stato quello della sospensione dell’Opa concorrente, mentre appunto era in corso l’altra offerta mista. Ora la scatola Imh probabilmente sarà sciolta e quel pacchetto di poco più del 2% di Rcs comprato sul mercato in corso d’Opa sarà distribuito pro-quota tra gli azionisti. Non ci sarà bisogno invece di restituire le partecipazioni originarie dei soci storici, perchè le quote sarebbero state conferite solo nel caso di successo dell’offerta che invece non è andata a segno. Della Valle ha sempre detto di non voler cedere la sua quota. Gli altri soci, che pure avevano posizioni differenti in passato, al momento sarebbero orientati a mantenere le azioni in portafoglio. Mediobanca aveva iniziato lo smantellamento della partecipazione, che era arrivata oltre il 15%, fermandosi poi al 6,25% che ancora detiene. Pirelli aveva messo la quota della casa editrice tra le partecipazioni potenzialmente da dismettere, ma per ora non avrebbe intenzione di vendere. Unipol ha ereditato la quota da FondiariaSai, ma è probabile che al momento resti in attesa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Risparmio gestito. In autunno la prossima rilevazione La terza vita di Meridiana Il Private banking index e l’avanzata dell’emiro del Qatar compie un anno di attività di Simone Filippetti u Continua da pagina 23 pImbarcare i ricchi occidentali per portarli nel Far East volando con la Qatar Airways, che peraltro possiede il 15% della Iag, la holding che controlla l’inglese British Airways, la spagnola Iberia e l’irlandese Aer Lingus. Con Meridiana, seconda compagnia italiana, il quadro geografico è completo. Un piano cominciato una decina di anni fa con la costruzione del nuovo aeroporto Hamad International, oggi uno degli scali più moderni al mondo e sicuramente il più costoso. Il Qatar non è una top destinatio del turismo internazionale, ma i voli dall’Europa a Doha sono sempre pieni. Viaggiatori che fanno scalo per andare in Asia. Costa molto meno dei voli direttti. La geografia aiuta: il Golfo Persico è a meta strada tra Europa, Asia e Africa. Si spera che la Terza Vita di Meridiana sia più felice delle altre due, o quantomeno dell’ultima turbolenta fase. Per il Qatar, che ora ha in una mano i resort turistici esclusivi della Sardegna, e dall’altra la compagnia aerea per portare i ricchi ara- OBIETTIVI La strategia di Al-Thani, che controlla anche il 49% di Alisarda, punta a far diventare Doha l’hub aereo del Medio Oriente bi in vacanza in Italia, le sinergie, almeno sulla carta, non dovrebbero mancare. In Qatar, poi, si terranno i Mondiali di Calcio 2022; gie Doha à ospita una tappa del torneo internazionale Atp di Tennis ed è entrata nel gran circo della MotoGP. Meridiana potrà portare gli italiani, appassionati di sport, in Qatar.Le strade del Qatar e della Sardegna, non si incrociano solo nei cieli e nelle località di villeggiatura. A maggio dell’anno scorso il premier Matteo Renzi è volato a Olbia a mettere la posa della prima pietra del cantiere Ex San Raffaele, il gruppo ospedaliero finito in crack e guidato dallo scomparso Don Luigi Verzè, uomo molto vicino a Silvio Berlusconi. La struttura, ribattezzata Mater Olbia, è stata rilevata dalla Qatar Foundation Endowment. Ancora un salvataggio, ancora il Qatar. La sanità è uno dei settori strategici si cui l’emiro AlThani sta puntando. Per diversificare l’economia di un paese troppo dipendente dal petrolio. © RIPRODUZIONE RISERVATA @filippettinews pL’Osservatorio Private Banking promosso da LIUC Università Cattaneo e Banca Generali, con il supporto di Kairos Partners, compie un anno. L’ indicatore proprietario dell’Osservatorio, avente la finalità di ben raffigurare il trend che caratterizza il settore in esame, è il «Private Banking Index», che prevede la possibilità di una determinazione quantitativa su base annuale, a partire dal 2015 che costituisce l'anno zero con valore 100 punti base. Il secondo valore dell’indicatore sarà diffuso alla fine del terzo trimestre. «Ad oggi, l’indicatore non offre segnali univoci relativamente all’andamento del comparto. Tra le variabili che compongono l’equazione del «Private Banking Index», – afferma Anna Gervasoni, professore ordinario della LIUC e presidente del comitato scientifico dell'Osservatorio – risultano fornire un impatto positivo sul settore l’Indice di Gini di concentrazione della distribuzione del GLI ATTORI L’Osservatorio è promosso dalla Liuc e Banca Generali, con il supporto di Kairos Partners e da quest’anno anche di Morgan Stanley e di M&G Investments reddito e l’ammontare della ricchezza delle famiglie italiane, mentre un freno è costituito dall'andamento dei mercati regolamentati». Il secondo anno di attività, che vedrà il coinvolgimento di Mor- gan Stanley e di M&G Investments, avrà come obiettivo la creazione del «Private Banking Barometer», uno strumento utilizzabile con cadenza periodica per rappresentare il sentiment di mercato domestico, creato nell’intento di fornire con frequenza quadrimestrale un dato qualitativo di trend. «La discesa dei tassi, la forte volatilità dei mercati e le crescenti pressioni fiscali-normative, necessitano di nuove soluzioni e di un approccio innovativo ed efficiente da parte degli operatori che possono sicuramente arricchirsi delle loro ricerche ed analisi» dichiara Gian Maria Mossa, direttore generale di Banca Generali. R.Fi. © RIPRODUZIONE RISERVATA 26 Finanza & Mercati Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 M&A. Accordo per acquisire il gruppo britannico, leader nei chip per smartphone Softbank, maxi-acquisizione dell’inglese Arm per 29 miliardi L’ANALISI Antitrust Ue Luca De Biase Oggi Bruxelles multa il cartello dei camion Una scommessa coraggiosa sull’internet Prima operazione post-Brexit: premio del 43% sui prezzi di Borsa delle cose REUTERS Stefano Carrer TOKYO. Dal nostro corrispondente p Il più grande investimento dall’Asia in una società britannica -post-referendum sulla Brexit - segnala la possibilità che i timori correnti sul futuro dell’economia del Regno Unito possano essere eccessivi e che una Londra fuori dalla Ue non necessariamente risulterà più perdente dell’Europa. Softbank ha raggiunto l'accordo per acquisire il chip designer ARM Holdings in una operazione da 24,3 miliardi di sterline in contanti (piu' di 29,1 miliardi di euro), con cui il gruppo giapponese delle tlc rilancia la sua sfida nel mondo online allargando la sua sfera di azione verso una leadership nel comparto dei microchip per smartphone: in prospettiva ultima, la strategia di Softbank – come ha sottolineato il patron Masayoshi Son –e' quella di acquisire una posizione di tutto rilievo nella transizione tecnologica verso l'”Internet delle cose”. L'offerta per la maggiore societa' britannica per capitalizzazione rappresenta un premio del 43% sui corsi di una delle poche aziende inglesi che non aveva sofferto in Borsa per la Brexit, in quanto gruppo globale che realizza la maggior parte dei suo giro d'affari in dollari grazie alla sua avanzata tecnologia di design dei microprocessori. Ieri a Londra il titolo di Arm e' balzato in modo corrispondente. L’intesa farà risalire il debito del gruppo nipponico, che stava scendendo grazie ai 10 miliardi di dollari incassati dalla cessione di una parte della partecipazione in Alibaba e di circa 7 miliardi di dollari relative alla ven- Al vertice di SoftBank. Il ceo Masayoshi Son L’INTESA L’acquirente giapponese ha assicurato che il quartier generale resterà a Cambridge e l’autonomia della società sarà tutelata dita della quota nella finlandese Supercell. Dopo essersi separato a sorpresa (dopo poco più di un anno) da quello che aveva indicato come suo vice ed erede (Nikesh Arora, dimessosi all'improvviso), Son aveva dichiarato di voler restare ancora alla guida di Softbank per 5-10 anni e di avere molte idee un po' pazze: di certo dimostra una grande velocita' nel cercare di realizzarle. Son ha parlato di “eccellente combinazione strategica” e ha negato che la Brexit abbia influenzato le sue decisioni. Sara'. SCENARIO INGLESE Nick Jones (Cavendish): «È il maggior takeover di una società tecnologica europea. Un deal che contribuirà a rafforzare la fiducia» Ha pero‘ ammesso di aver incontrato solo due settimane fa il presidente di ARM, Stuart Chambers, oltre ad aver parlato del deal con il nuovo cancelliere dello schacchiere Philip Hammond. A sottolineare il significato politico dell'operazione e' intervenuta (oltre ad Hammond) la stessa premier Theresa May: finora contraria a takeover stranieri di big business britannici, la May ha telefonato personalmente a Son per congratularsi per quello che rappresenta un “voto di fiducia” per il Regno Unito. Fatto insolito: nel comunicato ufficiale sia AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA DI DEMM S.P.A. OGGETTO: INVITO A MANIFESTARE INTERESSE PER L’ACQUISTO DEI COMPLESSI AZIENDALI FACENTI CAPO ALLA SOCIETÀ. Si informa che, in esecuzione del programma di cessione dei complessi aziendali approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico con proprio decreto in data 28 aprile 2016, DEMM S.p.A. in Amministrazione Straordinaria (di seguito, ‘DEMM’ o ‘Società’) intende avviare una procedura volta alla cessione a terzi dei complessi aziendali facenti capo alla medesima Società. Il compendio aziendale oggetto della suddetta procedura di vendita è costituito dal complesso di beni, licenze, autorizzazioni, certificazioni e ogni altro bene, servizio o attività destinati all’esercizio dell’attività di impresa svolta da DEMM nel settore della produzione di ingranaggi e componenti meccanici ad alta precisione. Per una più dettagliata descrizione dei prodotti offerti, del mercato di riferimento e, più in generale, del profilo della Società, si rinvia al documento disponibile al seguente indirizzo web: www.demm.it. Per le ragioni sopra esposte, il Commissario Straordinario di DEMM INVITA chiunque sia interessato all’acquisto dei complessi aziendali della Società a rassegnare la propria manifestazione di interesse non vincolante secondo i termini e le modalità riportate nella versione integrale del presente bando, disponibile, in lingua italiana ed in lingua inglese, all’indirizzo web: www.demm.it. Tali manifestazioni di interesse dovranno pervenire, esclusivamente a mezzo di raccomandata postale con avviso di ricevimento o mediante corriere, entro e non oltre le ore 12:00 (ora Italiana) del giorno 12 settembre 2016, in plico sigillato recante al suo esterno la dicitura “Manifestazione di interesse – Procedura DEMM” e l’identificazione del mittente, presso lo studio del Commissario Straordinario Prof. Avv. Umberto Tombari, Piazza Dell’Indipendenza 21, 50129 Firenze (Fi). Eventuali richieste di chiarimento potranno essere formulate a mezzo posta elettronica, al seguente indirizzo: [email protected], indicando quale oggetto “Chiarimenti Procedura DEMM”. Il presente annuncio costituisce un invito a manifestare interesse e non un invito a offrire né un’offerta al pubblico ai sensi dell’articolo 1336 del Codice Civile, né una sollecitazione al pubblico risparmio ai sensi degli articoli 94 e segg. del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. Il Commissario Straordinario prof. avv. Umberto Tombari ColombiC&E CITTÀ DI SEVESO ESTRATTO DEL BANDO DI GARA MEDIANTE PUBBLICO INCANTO Oggetto: Servizio di smaltimento di rifiuti solidi urbani CIG 6739449141 Categoria n° 16: Servizi di smaltimento dei rifiuti solidi e delle acque reflue, servizi igienico-sanitari e simili. Importo base: euro 508.206,30 oltre IVA 22%. Aggiudicazione ai sensi dell’art. 95 comma 4 del D. Lgs. 50/16 e s.m.i. Le ditte interessate devono far pervenire domanda di partecipazione in lingua italiana al Comune di Seveso V.le V. Veneto, 3, 20822 SEVESO (MB) entro le ore 12.00 del 12 agosto 2016 secondo le modalità previste dal bando inviato in data 7 luglio 2016 all’U.P. della C.E. Informazioni c/o Ufficio Ecologia tel 0362/517214 e mail [email protected] RESPONSABILE SETTORE ECOLOGIA E AMBIENTE Raffaella Mariani COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA DIREZIONE GENERALE Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel. 02 3022 3003 - Fax. 02 3022 3214 email: [email protected] Son sia Stuart hanno sottolineato la volonta' di Softbank di raddoppiare in cinque anni i 1.600 dipendenti di ARM in Gran Bretagna (sui 4mila totali). Il quartier generale, è stato inoltre assicurato, resterà a Cambridge e l’autonomia della società garantita. «E' il maggior takeover di una societa' tecnologica europea – osserva Nick Jones, partner alla Cavendish Corporate Finance – Un deal che contribuirà a rafforzare la fiducia nelle aziende britanniche e a incoraggiare gli investitori stranieri esitanti dopo il referendum». Mentre già è chiara la volontà di Londra di fare “dumping” fiscale” tagliando oltre quanto internazionalmente onesto la tassazione sulle imprese, ogni eventuale dazio europeo – secondo vari osservatori – potrebbe essere compensato da indebolimenti della sterlina. Un po’ quanto successo al Giappone: inizialmente spaventato dall'eliminazione dei dazi europei all’import di auto coreane previsto dall’Fta tra Seul e Bruxelles, ha poi più che compensato con uno yen debole lo svantaggio tariffario. Londra sarà libera di cercare “aggressivi” accordi di libero scambio in proprio. E ora – al di là delle ragioni globali del maxiaccordo e della posizione di “maverick” del vulcanico Son proprio dalla Corporate Japan (che era stata tra le piu' decise nell'alzare la voce contro la Brexit) e' arrivato il maggior segnale di implicito adattamento a una situazione nuova, di cui a fare le spese rischia di essere l'Europa anche piu' di una Londra decisa a perseguire con durezza I suoi interessi. © RIPRODUZIONE RISERVATA AFP Secondo il «Wall Street Journal» la sanzione complessiva sarà di 3 miliardi di euro, la maggiore mai comminata. Tra le aziende ci sono Iveco, Daimler, Volvo e Scania. Iveco (gruppo CnhI) ha già accantonato 500 milioni di dollari per far fronte al potenziale onere. u Continua da pagina 23 L’ azienda inglese, in 25 anni si è fatta strada raggiungendo una posizione di rilievo tra i maggiori designer di chip e oggetti elettronici. È cresciuta molto all'epoca dei cellulari. È andata avanti con il disegno dei microprocessori per gli smartphone. E ora si è allargata ai chip per una quantità di oggetti connessi. Il fenomeno riguarda un po' di tutto: dalle automobili ai braccialetti per il controllo delle attività motorie delle persone, dagli orologi che registrano il battito cardiaco ai materassi che tengono sotto controllo la qualità del sonno, dai controlli per i droni agli oggetti della domotica elettronica, e così via. Arm fa il design di di questi chip che offre in licenza a chi effettivamente li produce. Si stima che l'anno scorso siano stati venduti 15 miliardi di oggetti con la sua tecnologia, 3 miliardi in più rispetto all'anno prima. Le società di ricerche fanno stime molto diverse sulle dimensioni che questo mercato raggiungerà nei prossimi anni ma sono d'accordo su un punto: il mercato dell'internet delle cose è destinato a esplodere. E Softbank si è assicurata una quota del valore che questo fenomeno potrà generare. I 23,4 miliardi di sterline che ha deciso di investire per l'acquisizione e la promessa al governo del dopo-Brexit di mantenere il quartier generale dov'è e di raddoppiare l'occupazione in Gran Bretagna costituiscono una scommessa forte: ma è forte anche la crescita attesa del settore. © RIPRODUZIONE RISERVATA Auto. L’inchiesta è nata dalla denuncia di un concessionario Usa, Sec e Fbi indagano sui dati di vendita di Fca Andrea Malan pLe autorità americane in- dagano sulle pratiche di vendita del gruppo Fiat Chrysler. Secondo quanto ha anticipato l’agenzia Bloomberg, il Dipartimento della Giustizia di Washington sta indagando sulla società olandese per un’eventuale violazione delle leggi sui mercati finanziari. Bloomberg, che cita due fonti a conoscenza dell’indagine, non specifica quale sarebbe l’oggetto dell’inchiesta ma fa riferimento a una causa civile intentata da un concessionario di Chicago, secondo il quale Fca avrebbe gonfiato le vendite mensili pagando i concessionari per registrare vendite l’ultimo giorno del mese e stornarle poi il giorno successivo, facendo così figurare giri d’affari più elevati. Secondo la rivista di settore «Automotive News» investigatori dell’Fbi e della Sec hanno visitato lo scorso 11 luglio uffici e abitazioni di alcuni dipendenti di Fiat Chrysler «nell’ambito di una indagine coordinata sulle modalità con cui il gruppo Fca riporta i dati di vendita»; lo stesso giorno, prosegue il periodico, avvoca- ti federali hanno anche visitato il quartier generale Usa di Fca ad Auburn Hills; perquisizioni o visite sarebbero inoltre stati effettuati a Orlando, Dallas e in California presso dipendenti ed ex-dipendenti del gruppo. Né la Fbi né la Sec hanno commentato. In un comunicato diffuso in serata da Londra, Fiat Chrysler LA DIFESA L’ipotesi è di violazione delle leggi sui mercati finanziari L’azienda respinge le accuse: bilanci corretti e «piena collaborazione» con la Sec «conferma di aver prestato la propria collaborazione in una inchiesta della Sec in merito ai dati relativi alle vendite da concessionari a clienti finali negli Usa. Nelle sue relazioni finanziarie annuali e trimestrali, Fca riporta i ricavi sulla base delle sue spedizioni a concessionari e clienti e non sulla base delle unità riportate come vendute a clienti finali dai concessionari». Qualsiasi siano i numeri di AVVISI ECONOMICI vendita a clienti riportati dai concessionari - dice in sostanza Fca - i bilanci del gruppo non ne vengono inficiati in quanto si basano sulle vetture spedite da Fca ai concessionari stessi. «Richieste in merito a questioni simili - prosegue la nota - sono state recentemente formulate dal Department of Justice statunitense. Fca presterà piena collaborazione a queste indagini». La causa civile cui fa riferimento Bloomberg, intentata dal gruppo Napleton, era venuta alla luce già nello scorso gennaio e aveva fatto scivolare il titolo in Borsa; all’epoca Fca aveva seccamente respinto le accuse, definendo la causa «infondata» e ipotizzando che all’origine ci fosse la reazione «di due concessionari scontenti». La reazione in Borsa ieri a Wall Street (a Milano le contrattazioni erano già chiuse) è stata significativa ma di breve durata: il titolo, che quotava 6,91 dollari sui massimi di seduta, ha ceduto il 5% in pochi minuti a 6,55 per poi riprendersi fino ai 6,76 dollari delle 21 ora italiana, appena sopra ai 6,75 della chiusura di venerdì. © RIPRODUZIONE RISERVATA Finanza & Mercati 27 Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 LA GIORNATA Startup con il Sole L’OSSERVATORIO NÒVA E FINANZA&MERCATI Indici e mercati in diretta su www.ilsole24ore.com/finanza Titoli di Stato e Obbligazioni Spread Treas. 5Y A -79 -76 -81 a ieri a un anno TITOLI IN SCADENZA NEI PROSSIMI MESI Dalle Fondazioni 49 milioni in quattro anni per le startup Diana Bracco: «Puntiamo sulla promozione dell’innovazione» Elena Delfino pLe startup giocano un ruolo primario nell’attività delle fondazioni di impresa per i giovani. Il dato emerge dall’ultima indagine realizzata dall’Istituto per la Ricerca Sociale e promossa da Fondazione Bracco in collaborazione con alcune delle principali fondazioni di impresa attive in Italia. Secondo l’analisi condotta su un campione di oltre un terzo delle fondazioni attive nel nostro paese, tra il 2011 e il 2014 sono state 334 le iniziative rivolte ai giovani, per un importo totale di quasi 49 milioni di euro. La maggior parte dei progetti censiti riguarda il sostegno all’incubazione d’impresa, start-up e concorsi di idee. Si tratta prevalentemente di forme di sostegno economico e consulenziale con il trasferimento di competenze e skill specifiche per la realizzazione di iniziative imprenditoriali che possano poi essere sviluppate in maniera autonoma anche in futuro. In altri casi, è prevista la messa a disposizione di risorse e spazi per la realizzazione di idee progettuali e d’impresa, rivolti a giovani con elevati livelli d’istruzione. Gli interventi riguardano soprattutto gli ambiti tecnico, scientifico, artistico e le risorse erogate vanno da un minimo di 3 mila euro, in premi, a contributi di circa 100 mila euro per la realizzazione di veri e propri progetti imprenditoriali, a importi che arrivano al milione di euro per la creazione di spazi e strumenti più complessi a sostegno dell’imprenditorialità giovanile. L’investimento in startup di Fondazione Bracco per il triennio 2016-2018 al momento è pari a 340mila euro. La Fondazione è tra i promotori, insieme a Fondazione Italiana Accenture e Ubi Banca, del concorso per idee “Welfare che impresa!”, 160mila euro in palio per le giovani start up sociali, aperto fino al 2 settembre. Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco: «La sfida da vincere per tutti è quella di ripensare il nostro sistema di welfare sperimentando nuovi servizi e rinnovando quelli esistenti, basandosi principalmente su tre elementi: la promozione di percorsi di innovazione, la costruzione di reti sociali e l’attenzione all’impatto prodotto per la comunità». Dall’industria alla consulenza. «La nostra mission è sostenere startup reali, che abbiano una vocazione imprenditoriale con impatto sociale» afferma Anna Puccio, segretario generale di Fondazione Italiana Accenture, aggiungendo: «Il nostro modello di selezione delle startup prevede l’attivazione di call for ideas attraverso la nostra piattaforma digitale ideaTRE60 e la successiva valutazionedeiprogettiattraverso una o più giurie. I requisiti essenziali per le startup, oltre all’impatto sociale, devono essere scalabilità, replicabilità e sostenibilità economica». Negli ultimi quattro anni la Fondazione Italiana Accenture ha investito in progetti di avviamento per startup e imprese sociali mediamente 600.000 euro l’anno (tra cash e in kind) con un picco di 1 milione nel 2013. «Stiamo assistendo a un cambiamento di paradigma a livello mondiale, dalla filantropia tradizionale a quella moderna, che non propone solo grant ma anche strumenti finanziari per rendere le imprese sociali economicamente sostenibili» commenta Sergio Urbani, segretario generale Fondazione Cariplo che non fa parte del panel dello studio in quanto di origine bancaria e non industriale, proseguendo: «In Fondazione Cariplo abbiamo iniziato a muoverci in questa direzione da una decina di anni e in questo percorso si iscrive Cariplo Factory, polo di open innovation a Milano, dove abbiamo investito 10 milioni di euro per i prossimi tre anni. L’obiettivo è che diventi il punto di atterraggio per progetti di innovazione e sviluppo startup». [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA La mappa degli investimenti delle Fondazioni industriali TREND DI FINANZIAMENTI PER I PROGETTI PER I GIOVANI Dati in milioni di euro IL RUOLO DELLE FONDAZIONI NEI PROGETTI CENSITI Numero di progetti per ruolo della fondazione 14 Var. 2014/11 13 -5,3% 13,3 12,6 11,6 12 Solo finanziatore Finanziatore promotore attuatore Promotore attuatore Solo attuatore 120 102 90 11,0 60 11 52 30 10 2011 2012 2013 2014* 18 12 Medicale/2. Fondazione Vodafone supporta il progetto Evar-planning Nell’e-learning cerca venture capital nasce Mirrorable Tiziana Pikler È stato uno dei tre progetti vincitori della prima edizione di BioUpper, la piattaforma di training e accelerazione che sostiene le nuove idee d’impresa nel campo delle scienze della vita, promossa da Novartis Italia e Fondazione Cariplo, realizzata in collaborazione con PoliHub, l’incubatore della Fondazione Politecnico di Milano, e Humanitas, gruppo ospedaliero e avanzata struttura di ricerca. Il suo nome è EVARplanning, un innovativo sistema computerizzato, destinato agli specialisti vascolari, per la pianificazione dell’impianto endoprotesico dell’aorta in pazienti colpiti da aneurisma, ideato dal chirurgo vascolare Paolo Spada. «L’idea è nata tre anni fa, mentre la startup sta nascendo in questi giorni» spiega Spada che lavora all’Istituto Clinico Humanitas. L’aneurisma dell’aorta prima veniva operato con un intervento invasivo, oggi la nuova tecnica EVAR permette di impiantare una protesi dall’esterno attraverso l’arteria femorale. L’American College of Surgeons ha stimato che il 50% degli utenti operati ha una protesi non del tutto adatta alle arterie. EVARplanning ha quindi colmato una lacuna tecnologica. «L’applicazione è un configuratore automatico in cui vengono integrati tutti i pezzi e tutte le informazioni dell’endoprotesi che consente con pochi clic di verificare, prima dell’intervento, le varie possibilità per il paziente. Ho investito migliaia di ore nello sviluppo dell’algoritmo, che è il cuore dell’applicazione, un unicum sul mercato» prosegue Spada. Alla realizzazione del software vascolare hanno collaborato Cineca, il consorzio uni- versitario di Bologna e il Politecnico di Milano nel laboratorio di meccanica delle strutture biologiche (LABS) del professor Migliavacca. «Abbiamo l’ambizione di diventare un punto di riferimento per i software medicali, anche fuori dall’ambito cardiovascolare, un paradigma di come si può realizzare un buon software partendo da un bisogno reale». EVARplanning conta oggi 1.100 iscritti e con il voucher Bioupper di 50.000 euro verrà completato un primo modulo per lo sviluppo del software 2.0. «Il bisogno finanziario per la start up innovativa si aggira intorno ai 700mila euro. Ci sono diversi partner che hanno mostrato interesse a cominciare dall’Istituto Humanitas ma io auspicherei una partecipazione varia, dai fondi di venture ai business angels» spiega Spada, aggiungendo: «Mi auguro di attirare l’attenzione di altri player nell’ambito della diagnostica e dell’industria dei prodotti medicali, alcuni hanno già manifestato il loro interessamento, però, al momento è prematuro definirne i percorsi». © RIPRODUZIONE RISERVATA EVAR-PLANNING Interventi innovativi Dalla ricerca alla stratup EVARplanning è un innovativo sistema computerizzato, destinato agli specialisti vascolari, per la pianificazione dell’impianto endo-protesico dell’aorta in pazienti colpiti da aneurisma, ideato dal chirurgo vascolare Paolo Spada. Dalla ricerca ora il progetto dovrebbe dar luogo a una vera startup. U n nuovo approccio alla riabilitazione motoria basato sulle nuove scoperte scientifiche sui neuroni specchio, responsabili delle tecniche del cervello legate all’imitazione e all’empatia, e su un uso all’avanguardia della tecnologia videoludica wireless. È la missione sociale di Fight the Stroke (FTS), associazione di promozione sociale nata nel 2014 grazie all’iniziativa di Francesca Fedeli e del marito Roberto D'Angelo. L’obiettivo di FTS, la prima fellow Italia del sistema internazionale di imprenditori sociali Ashoka, è quello di aiutare i 2 milionidibambinisopravvissutiall’ictus infantile e i 20 milioni di adulti colpiti dalla stessa malattia, i 7 milioni di individui affetti dal morbo di Parkinson, i 500 milioni di pazienti ortopedici, fino al miliardo di utenti interessati all’e-learning di abilità motorie nel mondo. «La combinazione della tecnologia videoludica con il potere della visualizzazione degli atti motori corretti ha il potenziale di trasformare la riabilitazione che si può fare anche a casa» spiega la Fedeli, professionista del marketing prima di diventare imprenditrice sociale. Il passo successivo è stata la creazione della piattaforma di riabilitazione motoria Mirrorable, sviluppata grazie a Microsoft e basata sul sistema Kinect, una consolle giochi. «A oggi non esiste ancora una startup» continua Fedeli, «stiamo definendo un ramo più commerciale, una srl a vocazione sociale, che andrà sotto il nome di Mirrorable, il servizio che venderemo». Quest’anno sarà ultimato lo sviluppo tecnico e di design della piattaforma e i test pilota con le famiglie. In questa fase è stato importante il sostegno — 13,380 — — — 13,828 Set-16 Ott-16 14,100 15,988 9,758 13,700 — 18,018 Nov-16 Dic-16 12,600 12,402 11,906 15,564 Gen-17 Feb-17 7,000 — 6,500 24,397 Mar-17 Apr-17 Mag-17 6,600 — — 7,865 6,075 — 17,056 — 6,500 26,392 — — 2,642 — 42,488 31,718 — — — 0,015 — — 0,719 0,112 25,721 27,597 — — — 12,043 0,150 — 7,150 42,940 0,719 — — 15,185 23,131 32,892 — — — — — Buoni ordinari Tesoro 29.07.16 12.08.16 31.08.16 14.09.16 30.09.16 14.10.16 31.10.16 14.11.16 30.11.16 14.12.16 30.12.16 13.01.17 14.02.17 14.03.17 13.04.17 12.05.17 14.06.17 14.07.17 IT0005160129 IT0005125627 IT0005162638 IT0005127375 IT0005171738 IT0005138208 IT0005176182 IT0005142739 IT0005186405 IT0005154775 IT0005199358 IT0005160111 IT0005162620 IT0005171720 IT0005176190 IT0005186397 IT0005199341 IT0005203523 100,005 100,023 100,038 100,049 100,068 100,074 100,080 100,081 100,090 100,107 100,114 100,114 100,110 100,141 100,146 100,157 100,191 100,182 Titolo Date Spread god. Tipo ind. Codice ISIN Ced. att. — 103 — 348 -0,33 180 -0,32 221 -0,34 — -0,31 207 -0,28 — -0,25 2001 -0,25 460 -0,27 — -0,25 — -0,23 123 -0,19 278 -0,22 2 -0,20 197 -0,19 236 -0,21 1 -0,18 441 Qtà º (mlg) 01-09s 1.3.17 +0,15s IT0004584204 0,13 100,197 -0,22 1860 15-12s 15.06.17 +2,5a 15-10s 15.10.17 +0,8a 15-10s 15.04.18 +1,0a 01-11s 01.11.18 +1,8a 15-11s 15.11.19 +1,2a 15-12s 15.12.20 +0,8a 15-12s 15.06.22 +0,55 15-12s 15.12.22 +0,70 15-01s 15.07.23 +0,70 IT0004809809 IT0004652175 IT0004716319 IT0004922909 IT0005009839 IT0005056541 IT0005104473 IT0005137614 IT0005185456 1,19 0,34 0,44 0,85 0,54 0,33 0,20 0,28 0,26 102,285 100,895 101,574 103,831 103,247 102,082 100,573 101,154 100,752 -0,17 -0,09 -0,08 -0,04 0,05 0,15 0,27 0,34 0,41 638 2571 2309 1276 352 1954 3340 11764 9192 — — — — IT0005044976 IT0005089955 IT0005126989 IT0005175366 — — — — 100,030 100,114 100,213 100,129 -0,27 -0,19 -0,19 -0,08 1105 1269 766 52 IT0004019581 IT0004761950 IT0004960826 IT0004987191 IT0004164775 IT0004793474 IT0005023459 IT0004820426 IT0003242747 IT0004867070 IT0005058463 IT0004273493 IT0005106049 3,75 4,75 2,75 1,50 4,00 4,75 1,15 4,75 5,25 3,50 0,75 4,50 0,25 100,124 100,766 100,962 100,684 102,239 103,866 101,095 104,269 105,569 104,638 101,259 107,008 100,542 — -0,19 -0,25 -0,19 -0,19 -0,18 -0,18 -0,17 -0,14 -0,11 -0,10 -0,07 -0,05 437 80 313 299 63 35 134 14 154 106 879 865 55 Certificati credito Tesoro Certificati credito Tesoro - 6mEuribor Certificati Tesoro zero coupon 30.8.16 27.2.17 30.8.17 28.3.18 Buoni Tesoro Poliennali 01-08s 1.8.2016 15-09s 15.9.2016 15-11s 15.11.2016 15-12s 15.12.2016 01-08s 1.2.2017 01-11s 1.5.2017 15-11s 15.5.2017 01-12s 1.6.2017 01-08s 1.8.2017 01-11s 1.11.2017 15-01s 15.1.2018 01-08s 1.2.2018 15-11s 15.5.2018 Cambi e tassi ¤/$ A -0,67 1,51 1w 2w 1m 2m 3m 6m 9m 1a -0,377 -0,372 -0,371 -0,331 -0,295 -0,191 -0,124 -0,061 -0,382 -0,377 -0,376 -0,336 -0,299 -0,194 -0,126 -0,062 Media % mese Giugno 1m -0,355 2m -0,305 3m -0,266 6m -0,160 -0,360 -0,309 -0,270 -0,162 -0,3340 O/N Euro -0,3681 O/N Usd 0,4143 1Y/6M 2Y/6M 3Y/6M 4Y/6M 5Y/6M 6Y/6M 7Y/6M 8Y/6M 9Y/6M 10Y/6M 11Y/6M 12Y/6M 15Y/6M 20Y/6M 25Y/6M 30Y/6M 40Y/6M 50Y/6M Il recupero delle facoltà Dal progetto alla startup L’obiettivo è quello di aiutare i 2 milioni di bambini sopravvissuti all’ictus infantile e i 20 milioni di adulti colpiti dalla stessa malattia, i 7 milioni di individui affetti dal morbo di Parkinson, i 500 milioni di pazienti ortopedici, fino al miliardo di utenti interessati all’e-learning di abilità motorie nel mondo. 2,10 2,10 1,70 2,35 2,10 2,60 2,35 3,10 1,25 2,35 2,55 100,297 102,707 104,246 108,397 111,248 117,582 115,550 125,344 107,023 127,500 133,000 0,11 -0,24 -0,26 -0,29 -0,07 0,14 0,42 0,54 0,80 0,81 1,06 390 37 212 394 613 182 855 1124 7693 123 267 22-10s 22.10.2016 22-10s 22.4.2017 12-11s 12.11.2017 23-10s 23.4.2020 27-10s 27.10.2020 15-11s 15.05.2022 20-10s 20.04.2023 11-10s 11.04.2024 IT0004863608 IT0004917958 IT0004969207 IT0005012783 IT0005058919 IT0005188120 IT0005105843 IT0005174906 2,55 2,25 2,15 1,65 1,25 0,10 0,50 0,40 100,572 101,686 102,779 105,797 104,975 100,183 101,860 100,849 -0,08 113617 -0,11 24385 -0,06 10100 0,08 8659 0,05 9176 -0,08 2140 0,21 15090 0,32 11385 Buoni Tesoro Poliennali - Inflazione Italia -0,22 -0,23 -0,25 -0,20 -0,14 -0,08 0,03 0,13 0,23 0,32 0,40 0,48 0,65 0,76 0,79 0,81 0,79 0,75 -0,21 -0,22 -0,20 -0,19 -0,14 -0,05 0,04 0,14 0,24 0,34 0,43 0,50 0,66 0,79 0,82 0,82 0,80 0,79 B 45,28 variaz. % var. % ann. In.Anno 47012,03 867,84 1700,57 1293,67 0,39 0,22 -0,16 — 5,68 9,28 2,27 1,25 18533,05 2166,89 5055,78 6517,68 711,29 7972,86 4619,68 509,97 14532,40 846,53 0,09 0,24 0,52 0,04 0,16 -0,15 0,65 -0,12 0,35 0,33 6,36 6,02 0,97 9,02 23,10 6,18 0,57 10,02 11,70 10,72 15999,10 46961,25 56375,75 2,27 0,53 1,43 37,04 9,27 30,05 53046,31 -0,08 4,64 America Latina Buenos Aires Merval Idx Città Messico Ipc Index San Paolo Brsp Bovespa Africa Johannesburg All Share Stati Uniti Giappone G. Bretagna Svizzera Australia Brasile Bulgaria Canada Croazia Danimarca Filippine Hong Kong India Indonesia Islanda m Israele Malaysia Messico Usd Jpy Gbp Chf Aud Brl Bgn Cad Hrk Dkk Php Hkd Inr Idr Isk Ils Myr Mxn -2,15 -11,45 L variaz. % var. % ann. FTSE 100 6695,42 0,39 -1,18 Indici Mumbai Sensitive Hong Kong Hang Seng Seul Kospi Shanghai Composite Singapore Straits Tim. Taipei Taiwan Weighted Tokyo Nikkei 225 # Nikkei 500 # Topix # var. % ann. Alluminio Alloy -2,20 -1,11 Var.% -0,79 Var.% -0,23 Var.% 0,19 Var.% -2,77 L var. % ann. Nasdaq Co. 0,52 -2,96 18.07 Var.% variaz. % -0,07 0,66 0,20 -0,34 0,12 0,65 0,68 -0,19 0,45 6,50 -0,51 4,63 -13,99 1,60 8,04 -13,32 -10,37 -14,88 5538,90 0,52 3,64 315,89 2949,17 2864,87 338,70 1535,58 2644,95 1365,26 448,32 555,26 -0,04 -0,32 -0,12 0,23 0,19 -0,08 -0,05 0,18 -0,38 -8,48 -9,74 -7,59 -7,41 -5,50 -7,11 -3,35 1,47 -12,05 Europa D.J. EuroStoxx D.J. EuroStoxx (50) D.J. Stoxx (50) D.J. Stoxx (600) D.J. Stoxx Sel. Div. 30 FTSE EuroTop (100) MSCI Europe # Amsterdam Amst. Exch. Atene Athens General -1,51 -1,43 -0,33 -0,31 -0,90 -1,13 -1,63 -0,53 -0,31 -0,29 -0,96 -1,23 -1,71 -1,63 -0,26 -0,23 -0,96 -1,25 7a 10a -1,79 -1,75 -0,07 -0,04 -0,91 -1,34 -1,61 -1,61 0,21 0,21 -0,84 -1,18 -0,74 -0,73 -0,59 -0,52 -0,62 -0,68 -0,58 -0,55 -0,62 -0,63 -0,53 -0,51 -0,64 -0,69 -0,58 -0,51 -0,65 -0,70 -0,56 -0,51 4a 5a 7a 10a -0,61 -0,66 -0,53 -0,46 -0,55 -0,61 -0,47 -0,36 -0,38 — -0,48 -0,17 -0,30 0,06 -0,20 0,16 Irs 6M/10Y B 0,31 -6,99 -72,03 variaz. % var. % ann. Valute Irs 6M/20Y B 0,76 -3,41 -53,28 variaz. % var. % ann. Dati al 18.07 Var.% giorn Iniz anno N. Zelanda Nzd 1,5555 0,135 -2,31 Norvegia Nok 9,3627 0,476 -2,50 Polonia Pln 4,3805 -0,667 2,73 Rep. Ceca Czk 27,0240 -0,059 — Rep.Pop.Cina Cny 7,4089 -0,358 4,93 Romania Ron 4,4686 -0,259 -1,22 Russia Rub 69,7145 -0,933 -13,58 Singapore Sgd 1,4900 -0,408 -3,35 Sud Corea Krw 1257,6000 -0,195 -1,81 Sudafrica Zar 15,7685 -1,242 -6,99 Svezia Sek 9,4679 0,130 3,03 Thailandia Thb 38,6470 -0,645 -1,53 Turchia Try 3,2680 1,728 2,88 Ungheria Huf 315,0100 0,019 -0,31 m Corona islandese: l'ultima rilevazione BCE pari a 290,00 è avvenuta il 3.12.2008; a partire da lunedì 2.11.2009 Banca d'Italia ha ripreso la quotazione della valuta sulla base di rilevazioni di mercato. Caffè Arabica 147,80 -1,47 16,06 B variaz. % var. % ann. Zucchero raff. 534,00 1,99 49,41 L variaz. % var. % ann. Denaro 262,41 265,51 265,51 217,43 215,11 214,05 214,05 214,05 259,89 613,95 619,74 1100,46 1130,51 516,34 1123,71 692,74 1135,72 1388,63 Lettera 300,58 302,16 302,16 242,73 241,91 233,56 233,56 232,77 289,22 636,89 642,09 1256,71 1273,47 568,33 1256,58 754,04 1275,67 1509,21 A cura di Confinvest F.L. variaz. % 27816,46 21803,18 251,52 3043,91 2928,76 9008,21 16497,85 1571,84 1317,10 -1,34 -1,31 -0,31 -0,33 -0,81 -1,05 Milano - 18.07 (º) Sterlina v.c. Sterlina n.c. Sterlina post 74 Marengo italiano Marengo svizzero Marengo francese Marengo belga Marengo austriaco 20 marchi 10 $ liberty 10 $ indiano 20 $ liberty 20 $ St. Gaudens 4 ducati Austria 100 corone Austria 100 pesos Cile Krugerrand (SA) 50 pesos Messico var. % ann. In.Anno -1,18 -1,07 -0,29 -0,27 -0,80 -0,99 MONETE D'ORO L 5055,78 var. % ann. B variaz. % In.Anno 6,33 In.Anno 16,20 In.Anno 10,49 In.Anno 31,00 -1,05 -0,96 -0,29 -0,23 -0,99 -1,03 Fonte Ufficio Studi de Il Sole 24Ore su dati Thomson-Reuters 1,52 -10,87 13,59 0,31 -2,28 -16,59 — -5,30 -1,86 -0,32 1,28 1,58 3,13 -3,80 -4,47 0,40 -6,36 8,04 Australia Sydney All Ordinaries Ieri Una sett. fa Un mese fa Due mesi fa -0,674 -0,689 0,116 -0,275 0,131 -0,742 — -0,014 -0,088 0,016 -0,577 -0,661 -0,415 -0,651 -0,259 -0,392 0,089 -0,034 variaz. % -1,04 -0,86 -0,48 -0,35 -1,08 -1,05 Calcolati sui titoli benchmark dell'area Euro Data 3m 6m 1a 2a 3a var. % ann. 1645,00 99,29 0,97 100,58 5,20 99,60 0,53 98,65 9,28 98,65 2,73 98,65 1,21 99,87 4,16 57,69 9,39 100,10 0,81 100,11 9,19 82,11 1,93 95,60 9,04 94,16 8,09 101,71 0,91 100,27 0,86 92,96 9,02 94,73 9,19 98,48 9,10 99,53 10,76 97,04 8,94 98,57 9,08 99,33 9,35 106,65 9,24 99,26 8,61 100,30 9,80 100,03 9,09 101,14 1,74 105,18 9,15 98,32 1,83 99,74 1,79 97,88 1,08 100,17 0,36 76,39 2,35 101,07 1,97 96,73 6,90 90,29 8,88 103,73 3,82 109,98 1,06 109,12 2,73 106,68 3,12 113,93 3,40 100,68 2,77 100,13 3,73 99,27 5,09 99,66 4,93 101,77 4,65 104,78 1,57 122,82 3,59 104,50 3,78 101,45 4,96 102,07 3,97 98,06 3,10 103,41 2,98 103,80 3,69 Rendimenti per scadenze 1,1053 116,8200 0,8337 1,0869 1,4557 3,5963 1,9558 1,4315 7,4957 7,4387 51,6500 8,5713 74,2758 14468,9300 134,8108 4,2650 4,3971 20,4348 B Prezzo Rend. VWAP eff.% 18.07 lordo Codice ISIN Titolo Usa un mese fa Giappone un mese fa Regno Unito un mese fa Iniz anno 4839,00 a ieri a un anno Calcolati sui titoli benchmark delle diverse aree valutarie Paese 3 m 6 m 1a 2a 3a 4a 5a Var.% giorn Rame A/LME 3 2 a ieri a un anno L Differenziali tra l'Euro e i principali Paesi Dati al 18.07 Valute 1 Dati anagrafici e calcolo dei rendimenti a cura di Skipper Informatica variaz. % Asia America Settentrionale New York Dow J. industr. S&P 500 Nasdaq C. Dow J. 65 stocks Dow J. serv. Dow J. trasp. Nasdaq 100 S&P industr. Toronto 300 Compos Toronto Tse 60 var. % ann. 0,12 19,39 6 15 Spread Bonos 10Y L 26-01 B. Imi 16-26 Tf/Tv Serie I XS1341083555 18-11 B. Popolare 13-20 LT II IT0004966823 30-06 B.Imi 10-17 TV IT0004611932 06-07 B.Imi 16-18 8,5% Rub XS1435073512 10-05 B.Imi 16-24 Tf/Tv Usd XS1378969072 10-05 B.Imi 16-26 Tf/Tv XS1379091546 30-07t B.Popolare 15-22 tv IT0005120313 — Bei 07-22 ZC Try XS0318345971 14-10s Bei 11-16 1,25% US298785FS04 20-07 Bei 11-18 9,25% BondsD.Try XS0648456167 — Bei 11-26 zc Usd XS0070553820 28-11 Bei 12-17 5,5% Bonds XS0858481194 21-10 Bei 12-19 6% Bonds XS0848049838 18-12s Bei 13-18 $ Notes US298785GG56 15-12s Bei 13-18 1% US298785GC43 03-09 Bei 13-18 5,25% Bonds XS0935881853 03-04 Bei 13-18 5,75% Bonds XS0877809375 25-07 Bei 13-19 8,5% Bonds XS0995130712 21-12 Bei 14-17 10,5% Bonds due XS1014703851 01-04 Bei 14-20 8% Try XS1139474206 18-09 Bei 14-21 8,75% Try XS1075219763 03-10 Bei 14-24 9,25% Try XS1115184753 29-04 Bei 14-24 10,5% XS1059896016 17-09 Bei 14-24 8,5% Zar XS1110395933 19-06 Bei 15-18 10% Brl XS1136802615 07-10 Bei 15-20 9,125% XS1224031903 10-08s Bei 15-25 1,875% Note D. US298785GS94 11-03 Bei 16-19 11,50% XS1374123732 31-05 Bei 16-26 Minimum Usd Call XS1398573136 29-09s Birs 16-26 1,75% Usd Call XS1365236196 28-06 Birs 16-26 Tf/Tv Usd XS1410230806 20-09t CassaDP 15-22 tf/tv IT0005090995 — Comit 98-28 zc IT0001200390 20-06 Goldman Sachs 16-26 Tf/Tv UsdXS1318212633 17-07 HellenicRep. 14-17 3,375% GR0110029312 17-04 HellenicRep. 14-19 4,75% GR0114028534 15-11 IVS Gr. senior unsec. 15-22 4,5%XS1308021846 18-02 Med.Lombardo 99-19 3 tf/tv IT0001307286 15-11 Mediobanca 10-20 sub LowT.2IT0004645542 13-09t Mediobanca 11-21 Tv IT0004720436 18-04 Mediobanca 13-23 sub LowT.2IT0004917842 02-10 Mediobanca 14-19 Dollaro 3% IT0005056483 16-06 Mediobanca 16-26 3,75% IT0005188351 29-09# MPS 11-17 Cap&Flo BPosta3 IT0004739576 27-10# MPS 11-17 Cap&Flo BPosta4 IT0004761356 30-11 MPS 11-17 StepByStep IT0004771710 30-07 Obligaciones 15-30 1,95% ES00000127A2 15-12s Rep.Italy 03-33 5,375%Usd US465410BG26 15-04 Rep.Portogallo 06-37 4,10% PTOTE5OE0007 15-10s Rep.Portogallo 14-24 5,125% UsdXS1085735899 15-02 Rep.Portogallo 15-45 4,10% PTOTEBOE0020 21-07 Rep.Portogallo 16-26 2,875% PTOTETOE0012 31-12s Ubi 11-18 5.4% Low Tier II IT0004723489 08-10s Ubi 12-19 6% IT0004842370 L Rilevazione Mensile giu-16 lug-16 ago-16** 15,02 16,11 15,89 MAGI ¤/MWh Rilevazione Trimestrale Q1-16 Q2-16 Q3-16 MAGI-Q ¤/MWh 19,71 14,05 14,99 Per ulteriori dettagli www.magindex.org, www.albasoluzioni.com, www.itec.refe.com , www.tfsbrokers.com. * Media incrementale. 0,68 -19,91 MSCI em.mk free loc. # MSCI em.mk free Usd # MSCI world Usd # MSCI world val. loc. # variaz. % 4 Obbligazioni - MOT ed EuroMOT 0,8337 MAGI - INDICI GAS ITALIA Dati al 18.07.2016 16497,85 Var.% -0,69 -13,47 Spread Bonos 5Y Date God. ¤/£ Costo termoelettrico lug-16* ago-16** set-16** ITEC12/REF-E ¤/MWh 33,74 34,24 34,70 36,53 38,70 40,72 ITEC/REF-E ¤/MWh 38,88 41,43 43,92 ITECccgt/REF-E ¤/MWh Per ulteriori dettagli http://itec/ref-online.it. * Valore consuntivo costruito da REF-F su dati Platts. ** Valore forward calcolato da REF-E su dati di mercato. A 18.07 B 116,8200 INDICI ITEC / REF-E Dati al 15.07.2016 Nikkei 225 Indici ¤/Y Reuters 18.07 Reuters 2375,970 Moody's 18.07 Moody 5506,050 LME Index 18.07 Lmex 2434,200 The Steel Index 18.07 IO62 CN Import 56,200 * Var % da ieri. ** Var % da inizio anno Mercati Azionari mondo Mondo MIRRORABLE IT0004682107 IT0004085210 IT0004890882 IT0004380546 IT0004604671 IT0004243512 IT0005004426 IT0004735152 IT0005138828 IT0003745541 IT0004545890 Lett. In.Anno 1,84 5,44 In.Anno 6,84 10,31 4,70 -9,05 31,18 2,53 13,42 8,10 In.Anno 10,15 10,31 8,14 8,31 1,59 12,02 30,38 In.Anno 15,12 5,01 4,85 a ieri 15-09s 15.9.2016 15-09s 15.9.2017 15-09s 15.9.2018 15-09s 15.9.2019 15-09s 15.9.2021 15-09s 15.9.2023 15-09s 15.9.2024 15-09s 15.9.2026 15-09s 15.09.2032 15-09s 15.9.2035 15-09s 15.9.2041 Buoni Tesoro Poliennali - Inflazione Eurostat L a un anno Qtà º (mlg) 155 403 82 195 837 887 734 1217 1884 6490 1100 1643 5467 2172 3310 1167 8215 7302 2801 902 2743 1007 2035 1620 1613 2279 14138 6875 2578 857 — 4410 2330 6140 6167 7885 5403 9215 17708 1704 1926 2636 5175 3423 653 47786 307 905 11601 10814 1676 11473 4002 39939 23919 Den. A 10 6 Rend. eff.% lordo -0,04 -0,05 -0,03 -0,04 -0,03 -0,02 0,01 0,02 0,04 0,05 0,07 0,08 0,11 0,14 0,17 0,24 0,30 0,31 0,32 0,34 0,41 0,48 0,50 0,57 0,58 0,63 0,69 0,70 0,72 0,79 0,10 0,90 1,01 1,03 1,05 1,07 1,17 1,20 1,24 1,25 1,40 1,44 1,53 1,54 1,64 1,62 1,75 1,85 1,94 1,98 2,09 2,14 2,23 2,24 2,28 var. % ann. -1,42 -11,01 8 Prezzo VWAP 18.07 106,604 109,247 100,749 108,393 110,849 111,832 106,915 104,480 113,115 103,371 115,629 115,060 102,232 115,825 102,029 116,098 116,375 100,658 117,133 122,337 109,266 125,048 104,778 129,598 105,268 129,986 101,695 125,135 127,605 157,908 162,000 126,423 121,326 111,807 132,441 103,607 107,334 129,941 103,394 157,758 153,128 136,689 144,588 124,010 157,130 100,528 157,277 148,210 105,332 134,042 153,199 153,898 152,853 122,356 109,525 variaz. % WTI INDICI BORSE a ieri a un anno RILEVAZIONI BCE Tassi del 18.07 Scad. Var.% -0,05 -0,33 Var.% -0,35 -0,11 1,07 -1,99 0,12 -0,01 -1,62 0,04 Var.% -0,19 -0,20 -0,22 -0,22 -1,52 0,39 -0,04 Var.% -0,65 -0,65 -0,65 -31 -40 Spread Bonos 2Y Ced. att. 3,50 4,50 0,30 3,50 4,25 4,50 2,50 1,50 4,25 1,05 4,50 4,25 0,70 4,00 0,65 3,75 3,75 0,45 3,75 4,75 2,15 5,00 1,35 5,50 1,45 5,50 0,95 4,50 4,75 9,00 8,50 4,50 3,75 2,50 5,00 1,50 2,00 4,50 1,60 7,25 6,50 4,75 5,25 3,50 6,00 1,65 5,75 5,00 2,25 4,00 5,00 5,00 4,75 3,25 2,70 IRS 18.07 1,466 1,317 18.07 188,190 372,000 298,000 326,360 891,630 138,350 435,480 162,190 18.07 86,530 174,640 107,610 217,200 35,160 101,310 189,190 18.07 358,770 2279,360 220,360 B -33 Codice ISIN IT0004907843 IT0004361041 IT0005139099 IT0004957574 IT0003493258 IT0004423957 IT0004992308 IT0005030504 IT0004489610 IT0005069395 IT0003644769 IT0004536949 IT0005107708 IT0004594930 IT0005142143 IT0004634132 IT0004966401 IT0005175598 IT0004009673 IT0004695075 IT0005028003 IT0004759673 IT0005086886 IT0004801541 IT0005135840 IT0004848831 IT0005172322 IT0004898034 IT0004356843 IT0000366655 IT0000366721 IT0004953417 IT0005001547 IT0005045270 IT0004513641 IT0005090318 IT0005127086 IT0004644735 IT0005170839 IT0001086567 IT0001174611 IT0004889033 IT0001278511 IT0005024234 IT0001444378 IT0005094088 IT0003256820 IT0003535157 IT0005177909 IT0003934657 IT0004286966 IT0004532559 IT0004923998 IT0005083057 IT0005162828 B Commodities INDICI NE Nomisma Energia Benzina (self,¤/lit) Gasolio (self,¤/lit) CRB Index Generale Industriale Cereali Bestiame Metalli Preziosi Valuta Energia 77 Tassi d'interesse Bloomberg Commodity Commodity Commodity TR Commodity Eur Commodity EurTR Energy Industrial Precious Metals Goldman Sachs Spot Total Return Excess Return Spread Treas. 10Y Titolo Date Spread god. Tipo ind. 01-12s 1.6.2018 01-08s 1.8.2018 15-10s 15.10.2018 01-12s 1.12.2018 01-08s 1.2.2019 01-09s 1.3.2019 01-11s 1.5.2019 01-08s 1.8.2019 01-09s 1.9.2019 01-12s 1.12.2019 01-08s 1.2.2020 01-09s 1.3.2020 01-11s 1.5.2020 01-09s 1.9.2020 01-11s 1.11.2020 01-09s 1.3.2021 01-11s 1.5.2021 01-12s 1.6.2021 01-08s 1.8.2021 01-09s 1.9.2021 15-12s 15.12.2021 01-09s 1.3.2022 15-10s 15.4.2022 01-09s 1.9.2022 15-09s 15.9.2022 01-11s 1.11.2022 15-09s 15.3.2023 01-11s 1.5.2023 01-08s 1.8.2023 01-11s 1.11.2023 22-12s 22.12.2023 01-09s 1.3.2024 01-09s 1.9.2024 01-12s 1.12.2024 01-09s 1.3.2025 01-12s 1.6.2025 01-12s 1.12.2025 01-09s 1.3.2026 01-12s 1.6.2026 01-11s 1.11.2026 01-11s 1.11.2027 01-09s 1.9.2028 01-11s 1.11.2029 01-09s 1.3.2030 01-11s 1.5.2031 01-09s 1.3.2032 01-08s 1.2.2033 01-08s 1.8.2034 01-09s 1.9.2036 01-08s 1.2.2037 01-08s 1.8.2039 01-09s 1.9.2040 01-09s 1.9.2044 01-09s 1.9.2046 01-09s 1.3.2047 1,1053 e-Mid/Atic (18/07/16) Ti.P. — — -0,33 -0,32 -0,34 -0,31 -0,28 -0,25 -0,25 -0,27 -0,25 -0,23 -0,19 -0,22 -0,20 -0,19 -0,21 -0,18 Prezzo Rend. VWAP eff.% 18.07 lordo Eonia (18/07/16) © RIPRODUZIONE RISERVATA 1,820 32,774 9,163 364,178 Prezzo 365 360 Qtà º VWAP Rend Rend 18.07 lordo lordo (mlg) Codice Isin LIQUIDITÀ (TASSO 360) della Fondazione Vodafone Italia, «il primo grande partner che ha sostenuto finanziariamente Mirrorable, non solo in termini economici ma anche di supporto, a cominciare dalla trasmissione dati» sottolinea la Fedeli. «FTS è uno dei più importanti progetti del bando Digital 4 Social, attraverso il quale la Fondazione Vodafone ha erogato a 18 enti oltre 1,9 milioni di euro per sostenere la digitalizzazione nel terzo settore» conferma Fondazione Vodafone Italia. Verranno coinvolti altri capitali. «Ci siamo avvicinati al mondo dei capitali pazienti, un segmento abbastanza ristretto in Italia. Per questo stiamo valutando di rivolgerci anche all’estero, a cominciare dai paesi anglosassoni, visto che la piattaforma sarà multilingue: italiano, inglese e spagnolo» afferma la Fedeli, che non prevede una exit. «Il nostro obiettivo non è vendere la piattaforma al prezzo più alto ma favorire il recupero della migliore performance motoria dei pazienti» conclude la fondatrice di FTS. 29,948 52,632 — — Giu-17 6,500 15,587 — 8,867 — Totale 117,924 136,260 44,832 30,128 25,871 Titolo Spread god./Tipo ind. Totale 3,000 — — — Tassi del 18.07 . Valuta 20.07 Scad. Tasso 360 Tasso 365 Fonte: Indagine IRS-ARS, 2015 Medicale/1. Nuovi fondi dopo il voucher BioUpper 13,567 — 12,875 25,930 EURIBOR 0 (*) Erogazioni programmate Dati al 30-06-2016 in Mld di º. Fonte: Ministero del Tesoro CcT CTz D.Est. Scad. BoT BTpBTpº+Ita Lug-16 Ago-16 B Nasdaq 100 4619,68 0,65 -0,90 L variaz. % var. % ann. Indici Bruxelles Bel. 20 In. Dublino Irish SE Idx Francoforte Dax (Xetra) Helsinki Omxh General Madrid Ibex 35 Parigi Cac 40 Londra FTSE 100 Istanbul Ise-Nation. 100 Mosca Micex Comp. Idx Zurigo Swiss Market In. Indice VIX 12,49 -1,42 4,52 B variaz. % var. % ann. 18.07 Var.% In.Anno 3412,47 5817,57 10063,13 8240,14 8524,40 4357,74 6695,42 76957,61 1936,07 8161,60 0,05 0,46 -0,04 -0,03 -0,08 -0,34 0,39 -7,08 -0,25 0,07 -7,78 -14,34 -6,33 -4,14 -10,69 -6,02 7,26 7,29 9,92 -7,44 11676,00 11699,00 -0,17 0,01 -3,68 -3,67 Indici Calcio Il Sole 24 Ore Goal Idx Premier Index DATI AGGREGATI Piazze Totali Rialzo Ribasso Invariati Tokio 3608 1510 1736 362 Vol.mln 2781 Shanghai 1449 494 878 77 20211 New York 3105 1890 1101 114 741 Londra 1090 579 282 229 1752 Parigi 896 480 309 107 128 Francoforte 823 456 330 37 107 28 Finanza & Mercati Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 CAMBI E TASSI MATERIE PRIME Non ferrosi. Chiude miniera nelle Filippine: nickel ancora in aumento Rame, i rialzi dei prezzi frenati dalla debolezza della domanda cinese Stime Goldman prudenti per il medio periodo Gianni Mattarelli pRame in ribasso ieri al Lme su timori per le condizioni del credito nel corrente semestre in Cina, ma in ripresa nel pomeriggio, con aumenti anche su zinco e soprattutto nickel dopo la chiusura di un’altra miniera nelle Filippine, mentre restavano in perdita alluminio e piombo. Tutto ciò quando solo venerdì mattina notizie economiche dalla Cina migliori delle attese avevano spinto Londra ad aprire con buoni rialzi, soprattutto per il rame giunto a toccare 5000 $, prima di ripiegare nel pomeriggio verso 4900 $ (valori tre mesi). L’economia cinese era sembrata infatti stabilizzarsi, perché la crescita del Pil del secondo trimestre era stata fissata oltre le attese al 6,7 % e meglio del primo trimestre, con la produzione industriale di giugno a + 6,2 % su base annua, mentre la vendite al dettaglio erano salite del 10,6 %. Anche nelle prime ore di mercoledì i prezzi del rame al Lme erano schizzati all’insù sino a toccare 5032 $ (base tre mesi) scambiando per via elettronica 14mila lotti (pari a 350 mila tonnellate) invece degli abituali, per quell’ora, 1.000–2.000. Il tutto di riflesso al forte volume trattato contemporaneamente allo Shanghai Futures Exchange giunto a 1.2 milioni di lotti (pari a 240 mila lotti Lme) su reazione alla notizia che in giugno le importazioni cinesi di rame erano cresciute del 22 %. In giornata tuttavia i prezzi a Londra si riporta- vano nell'area 4900 $, essendo venuta meno la spinta dei cinesi. Nel complesso il mercato ha reagito positivamente alle statistiche economiche dalla Cina, tanto che le quotazioni di quasi tutti i metalli si sono portate verso livelli di resistenza tecnica a salire, ossia in vista di soglie il cui avvicinamento attira abitualmente vendite speculative da parte di operatori ispirati dai grafici, salvo spingere, in caso di un deciso superamento di quei valori, gli stessi operatori a diventare acquirenti. Ma anche se le notizie economiche dagli Usa continuano a es- Rame Lme - settlement. Dollari/tonn. 4.930,00 4950 4900 4.642,75 4850 4800 4750 4700 4650 4600 20/06 18/07 sere rassicuranti, la situazione fondamentale generale non lascia immaginare che possa presto svilupparsi uno scenario rialzista, per cui eventuali spunti di natura tecnica all'insù dovrebbero probabilmente essere di breve durata. La disponibilità di catodi continua infatti a rimanere sufficiente, anche se la domanda è settorialmente in aumento da parte di quegli utilizzatori come le fabbriche di semilavorati) che hanno difficoltà a reperire materia prima rottame per cui si approvvigionano di catodi. La situazione è particolarmente acuta negli Usa, dove i catodi sul mercato spot vengono venduti nel Midwest a premi sopra la quotazione del Comex tra 5,75 e 6,75 cent/lb (pari a 130 – 150 $/t) contribuendo a mantenere una certa tensione sul mercato che però non si ripercuote sui prezzi del rame, bensì solo sui premi, essendo la scarsità di rottame prevista durare a lungo, originandosi meno ricuperi da demolizioni di impianti nel rallentamento globale dell'attività industriale. Anche sul fronte delle previsioni degli analisti c'è molta cautela sul rame : la Goldman Sachs, infatti, mentre si dichiara più rialzista rispetto alle precedenti stime su zinco, alluminio e nickel, sul rame invece continua ad attendersi prezzi medi a tre, sei e dodici mesi rispettivamente di 4.500, 4.200 e 4.000 dollari. © RIPRODUZIONE RISERVATA RILEVAZIONI BANCA D'ITALIA Energia Petrolio in discesa, disponibilità abbondante pInizio settimana all’inse- gna dei ribassi per il petrolio a causa delle crescenti scorte anche di carburanti. Il Brent infatti durante la seduta ha toccato un minimo di 46,50 dollari al barile - contro i 47,61 di venerdì scorso - per poi recuperare qualcosa; un andamento simile ha interessato il nordamericano Wti. L’aumento degli stock, soprattutto di benzine e gasolio, lascia infatti intravedere l’avvio di un’altra fase caratterizzata da un eccesso di offerta. La società di analisi Genscape infatti ha rilevato per la scorsa settimana un aumento dei oltre 26mila barili presso Cushing (Oklaoma), il più grande centro di stoccaggio del Nordamerica. E allo stesso tempo un rapporto Morgan Stanley ha sottolineato la debolezza (negli Usa) dei consumi di benzina e gasolio che sta riportando qualche nube sullo scenario dei mercati; e questo anche perchè allo stesso tempo si segnala un’impennata dei consumi di carburanti non derivanti dal petrolio. La banca d’affari comunque ha ribadito le previsioni di un ribilanciamento dell’offerta a livello globale entro la metà del prossimo anno. Tuttavia non si escludono forti oscillazioni dei prezzi del barile a causa soprattutto di eventi geopolitici. Basti pensare ai riflessi alle notizie che sono giunte dalla Turchia sul Golpe tentato dai militari che avrebbe potuto rallentare le spedizioni di petrolio (sul Bosforo transita circa il 3% dei trasporti di di greggio). 18.07 Africa Algeria dinaro Angola new kwanza Botswana pula Burundi franc. C. Avorio fran. cfa Capo Verde esc. Comore franc. Egitto sterl. com. Eritrea nakfa Etiopia bir Gambia dalasi Ghana cedi Gibuti franco Guinea franco Kenya scellino Lesotho loti Liberia $ Libia dinaro Madagascar ariary Malawi kwacha Marocco dirham Mauritania ougulya Mauritius rupia Mozambico metical Namibia $ Nigeria naira Rep. Congo franco Rwanda franco Sant'Elena sterlina Sao Tome dobra Seychelles rupia Sierra Leone leone Somalia scellino Sudan sterlina Swaziland lilageni Tanzania scellino Togo franco Tunisia dinaro Uganda scellino Zambia kwacha Zimbabwe $ ¤ % in.an. 122,2516 183,6186 11,8701 1833,3679 655,9570 110,2650 491,9678 9,8066 17,4085 24,2642 48,0695 4,3562 196,4350 9944,5117 112,0862 15,7685 93,3979 1,5377 2665,0208 787,3706 10,8556 391,8233 39,1511 72,6403 15,7685 318,9896 1063,7929 864,3764 0,8337 24500,0000 14,7486 6123,1252 647,1532 6,7338 15,7685 2419,9096 655,9570 2,4510 3718,0684 6,8454 — Euro Stati Uniti Giappone Gr. Bretagna Danimarca Canada Svizzera Norvegia Svezia Australia N. Zelanda Rep. Ceca 18.07.16 Scadenze Compartimento della viabilità per il Campania ESITO DI GARA Oggetto: BANDO NALAV001-16 – GARA 01MS-16 Importo a base d’appalto: € € € Offerte pervenute: Aggiudicazione: Impresa Aggiudicataria: Importo di aggiudicazione: € € Ribasso di aggiudicazione ¡ Responsabile del Procedimento: Il Dirigente dell’Area Amministrativa Avv. Giuseppe SCISCI VIALE KENNEDY, 25 - 80125 NAPOLI Tel. 081-7356111 - Fax 081-621411 sito internet www.stradeanas.it Si rende noto che questo Consiglio regionale del Lazio intende esperire una procedura aperta per l’affidamento triennale dei servizi di vigilanza attiva e passiva nelle sedi del Consiglio regionale del Lazio. Importo a base di gara € 6.674.833,00 + Iva da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art. 95 c.2 del D. Lgs. 50/2016. CIG 672317290. Le condizioni di partecipazione sono indicate nel bando inviato alla G.U.U.E. il giorno 8.07.2016 e pubblicato su n.133 del 13.07.2016. Le offerte dovranno pervenire inderogabilmente entro le ore 12,00 del giorno 12.08.2016 ad esclusivo rischio del mittente al seguente indirizzo: Consiglio regionale del Lazio - Servizio Tecnico Strumentale, Sicurezza sui luoghi di lavoro, Ufficio Vigilanza, accesso sede - Via della Pisana 1301, 00163 Roma. Gli elaborati di gara potranno essere scaricati sul sito www.consiglio.regione.lazio.it – Sezione Bandi. Il R.U.P. è il dott. Augusto Rossi, tel. 06.65932417; [email protected]. IL DIRETTORE F.to Ing. Vincenzo Ialongo MINISTERO DELLA DIFESA Compartimento della viabilità per la Liguria ESITO DI GARA L’ANAS S.p.A. – Compartimento della Viabilità per la Liguria – comunica che è stata esperita la sotto indicata procedura aperta con il criterio del prezzo più basso, inferiore a quello posto a base di gara, determinato secondo le modalità previste dall’art. 82 comma 1 e comma 2 lettera a) del D.Lgs 163/2006 mediante ribasso sull’elenco prezzi posto a base di gara. GARA COD. GELAV007-16 – COD. CIG 6563370842 – CUP F36G16000040001. Strade Statali del Compartimento - Lavori di O.M. – ES. 2016 – 2017 – 2018 – Interventi sulle opere d’arte e gallerie. Numero offerte ricevute: 79 – Numero offerte valide ammesse: 79. Operatore economico aggiudicatario: SOTECO S.r.l. - Via Igino Cocchi, 1/F – 54011 Aulla (MS). Importo di aggiudicazione: € 763.448,40 di cui € 120.000,00 per oneri relativi alla sic urezza – Ribasso offerto: 30,812%. Data di aggiudicazione efficace: 06/07/2016. Responsabile del Procedimento: Arch. Renato Maria Giampaolino. L’avviso dell’appalto aggiudicato è pubblicato sulla GURI n. 81 del 15/07/2016 e sui siti internet www.stradeanas.it, www.appaltiliguria.it e www.serviziocontrattipubblici.it Il Dirigente Amministrativo Dott. Giovanni Camaiori VIA SAVONA, 3 - 16129 GENOVA Tel. 010-54771 - Fax 010-5477238 sito internet www.stradeanas.it Direzione Regionale per la Sicilia Si comunica che sulla GURI n° 81 del 15/07/2016 è stato pubblicato con procedura Aperta disposta a seguito di determina a contrarre n° CPA0031418-I del 06/06/2016 il BANDO DI GARA PALAV029-16 integrale relativo al sotto elencato lavoro. Perizia n° 43834 del 10/07/2015; Codice Appalto: PAUPMS151911; CUP: F97H15001900001; CIG: 6742608025; CPV: 45233141-9; Provincia di esecuzione dei lavori: Caltanissetta; Oggetto: Intervento di ripristino corticale e sistemazione idraulica dell’estradosso in corrispondenza dell’imbocco della Galleria “Fortolese” ubicata lungo l’autostrada A/19 “Palermo – Catania” in corrispondenza del km 105+700; Importo totale lordo lavori a misura: € 756.525,00;Importo soggetto a ribasso: € 720.500,00; Importo oneri sicurezza non soggetti a ribasso: € 36.025,00; Categoria Prevalente OG3 Class.ca. III°; Cauzione provvisoria 2%: € 15.130,50; I pagamenti in acconto: € 250.000,00; Il termine per l’esecuzione dei lavori è stabilito in giorni 180 (centottanta) consecutivi e continui dalla data del verbale di consegna dei lavori comprensivi di giorni 15 (quindici) per andamento stagionale sfavorevole. Il Responsabile del Procedimento Ing. CARLO PIRAINO; Il plico con la documentazione richiesta pena l’esclusione dalla gara stessa, dovrà pervenire ESCLUSIVAMENTE tramite raccomandata/posta celere del servizio postale (Poste Italiane o altro corriere autorizzato) entro e non oltre le ore 10:00 del giorno 07/09/2016 al seguente indirizzo: ANAS SpA - Direzione Regionale per la Sicilia – U.O. Gare - con sede in Via A/De Gasperi 247, C.A.P. 90146 – Palermo. La prima seduta pubblica si terrà il giorno 07/09/2016 alle ore 11:00 presso la sala gare della Stazione Appaltante all’indirizzo di cui sopra. Palermo, lì 15/07/2016 IL DIRIGENTE AMMINISTRATIVO Dott. Giuseppe ORSINO VIALE A. DE GASPERI, 247 - 90146 PALERMO Tel. 091-379111 - Fax 091-521722 sito internet www.stradeanas.it SEGRETARIATO GENERALE DIFESA/D.N.A. DIREZIONE DEGLI ARMAMENTI AERONAUTICI E PER L’AERONAVIGABILITÀ 3^ Reparto Servizio Carbolubrificanti AVVISO DI GARA Questa Direzione ha in programma l’acquisizione in ambito UE/WTO di combustibili e carburanti Avio tipo Jet A-1, JP.8, JP.5 per le esigenze della Aeronautica Militare e della Marina Militare, suddivisa in n. 3 lotti, per l’importo complessivo Euro 23.800.000,00 (oltre ad Euro 11.600.000,00 quale eventuale incremento opzionale) esente da I.V.A. ed ACCISA mediante procedura ristretta accelerata da espletare ai sensi del D. Lgs. 208/2011 in combinato disposto con l’articolo 61, comma 6, del D.Lgs. 50/2016, con aggiudicazione al prezzo più basso. Informazioni possono essere richieste a: ARMAEREO 3° Reparto - Servizio Carbolubrificanti - Via di Centocelle, 301 - 00175 ROMA Tel. 06/46913.2218 - 06/46913.2219 (ore 09,00 - 12,00). Al suddetto Ente dovranno pervenire entro e non oltre le ore 16:00 del 2 agosto 2016, le eventuali richieste di partecipazione. Il bando di gara è stato pubblicato sulle Gazzette Ufficiali della REPUBBLICA ITALIANA (G.U.R.I.) n. 79 dell’11 luglio 2016 e dell’Unione Europea (G.U.E.E.) cui è stato inviato l’1 luglio 2016 e sul sito internet: www.difesa.it - amministrazione trasparente - sezione bandi di gara e contratti - armaereo. IL DIRETTORE Gen. Isp. Capo G.A. LANGELLA Ing. Francesco Ente dotato di Personalità Giuridica Avviso al pubblico di appalto mediante procedura ristretta Ente appaltante: C.I.G. Comitato Italiano Gas - Ufficio Assicurazione - Via Larga 2 – 20122 Milano Telefono: 02-72490607 - Fax: 02-72001646 - Sito Internet www.cig.it. Oggetto: servizi assicurativi in favore dei clienti finali civili del gas ex Delibera 223/2016 dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) - Lotto Unico - Polizza multi-ramo Responsabilità Civile Verso Terzi - Incendio - Infortuni. Procedura: ristretta ex Art. 61 del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii., da aggiudicarsi sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa. I criteri di valutazione verranno indicati nella documentazione inviata alle imprese che avranno sottoposto una manifestazione di interesse e risulteranno in regola con i requisiti richiesti. Importo complessivo dell’appalto: 57.400.000,00 euro (comprese imposte governative). Durata del contratto: dalle ore 00:00 del 1 gennaio 2017 alle ore 00 del 01 gennaio 2021. Luogo di esecuzione del servizio: territorio italiano. Possono partecipare compagnie di assicurazione in possesso delle autorizzazioni di legge e dei requisiti richiesti dalla Stazione Appaltante come pubblicati sul bando di gara. Termine ricezione domande di partecipazione: ore 12:30 del 05/09/2016. Termine spedizione inviti dalla Stazione Appaltante: ore 17:00 del 16/09/2016. Termine ricezione offerte: ore 12:30 del 31/10/2016. Seduta di gara: 04/11/2016 ore 10:00 presso la sede del CIG. Data di spedizione del Bando all’Ufficio delle Pubblicazioni Ufficiali delle Comunità Europee: 01 luglio 2016. Numero di Gara su GUCE: 2016/S 128-230680. Codice CIG ANAC: 6740878C7D. Responsabile del procedimento: Ing. Michele Ronchi - email: [email protected]. Milano, 12 luglio 2016 Comitato Italiano Gas Il Direttore Generale - Ing. Michele Ronchi Titoli di Stato e Obblig. (Mot) Media settimanale A tasso fisso: Indicizzati: Media mobile A tasso fisso: Indicizzati: 1,7900 14,9000 1,7900 1,0000 2,0000 2,0079 1,0000 6,9100 0,8300 653,7378 2930,3830 546,5089 1,0000 45,9312 8,7500 1,3258 126,0474 7,6075 207,2100 63,5192 22,8287 28,6829 1,0000 5548,5500 3,2781 2,7000 3,3000 6,6865 30,2100 9,9875 76,0721 2,20 4,1452 1,44 526,9671 0,09 1,7243 50,84 0,4156 1,53 86,6571 1,51 1302,2013 -8,58 1,4900 -3,35 74,2758 3,13 4517,4072 2,38 68,8248 3,7503 476,7639 1,5600 0,3760 78,4014 1178,1429 1,3481 67,1997 4087,0417 Usd ¤ Jpy 1,1053 1,0000 0,9462 1,3257 1,4859 0,7721 1,0169 1,1805 1,1674 0,7593 0,7106 4,0901 1,0000 0,9047 0,8560 1,1994 1,3443 0,6986 0,9200 1,0681 1,0562 0,6870 0,6429 3,7004 116,8200 105,6908 100,0000 140,1190 157,0436 81,6067 107,4800 124,7717 123,3853 80,2501 75,1013 432,2824 Gbp Dkr 0,8337 0,7543 0,7137 1,0000 1,1208 0,5824 0,7671 0,8905 0,8806 0,5727 0,5360 3,0851 Cad 7,4387 6,7300 6,3677 8,9223 10,0000 5,1964 6,8440 7,9450 7,8568 5,1101 4,7822 27,5263 Corea Del Nord won Georgia lari Giordania dinaro Irak dinaro Iran rial Kazakistan tenge Kirghizistan som Kuwait dinaro Laos kip Libano sterlina Macao pataca Maldive rufiyaa Mongolia tugrik Nepal rupia Oman rial Pakistan rupia Qatar rial Siria sterlina Sri Lanka rupia Tagikistan somoni Taiwan $ Turkmenistan N.man. U.A.E. dirham Uzbekistan sum Vietnam dong Yemen rial Europa Albania lek Bielorussia rublo Bosnia Erz. marco Gibilterra pound Macedonia denar Moldavia leu Serbia dinaro Ucraina hryvnia Oceania Fiji $ I. Tonga pa anga Papua Guinea kina Polinesia Fr. franco Samoa tala Solomon $ Vanuatu vatu 2,4317 2,5871 0,7837 1287,6745 34134,9799 374,6077 74,3737 0,3342 8952,9300 1666,2398 8,8281 16,9332 2236,2430 118,8413 0,4250 116,0579 4,0233 238,9617 161,4585 8,6965 35,3478 3,8686 4,0576 3270,9367 24646,1406 276,6443 Chf 1,4315 1,2951 1,2254 1,7170 1,9244 1,0000 1,3170 1,5289 1,5120 0,9834 0,9203 5,2971 Nok 1,0869 0,9834 0,9304 1,3037 1,4611 0,7593 1,0000 1,1609 1,1480 0,7467 0,6987 4,0220 9,3627 8,4707 8,0146 11,2300 12,5865 6,5405 8,6141 10,0000 9,8889 6,4318 6,0191 34,6459 Scadenza Base Volatil. Call¤ Put¤ 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 12 mesi 1,1065 1,1075 1,1075 1,1075 1,1075 8,2400 8,3000 8,4000 9,0150 9,4750 0,0106 0,0149 0,0186 0,0282 0,0414 0,0106 0,0148 0,0186 0,0281 0,0412 15,8000 14,3600 13,7300 13,3000 13,0000 2,0700 2,5800 2,9900 3,9300 5,0900 2,2200 2,8500 3,4300 4,8700 7,0100 15,2000 13,5100 13,1300 12,4800 11,8400 1,8000 2,1800 2,5700 3,3000 4,1000 1,9300 2,4300 2,9700 4,1600 5,8700 1,53 -0,85 1,53 1,53 4,06 1,15 -10,36 1,10 0,93 1,53 1,57 0,93 2,93 11,06 1,53 1,70 1,53 -0,21 2,85 12,35 -1,24 1,53 1,53 7,65 0,70 18,25 2,2000 2,3406 0,7090 1165,0000 30883,0000 338,9195 67,2882 0,3023 8100,0000 1507,5000 7,9871 15,3200 2023,2000 107,5195 0,3845 105,0013 3,6400 216,1963 146,0766 7,8680 31,9803 3,5000 3,6710 2959,3203 22298,1458 250,2889 136,5397 -0,35 — — 1,9558 — 0,8337 13,59 61,4310 -0,05 21,8822 2,24 123,1970 1,44 27,4645 4,99 123,5318 — 1,7695 1,3258 55,5786 19,7975 111,4603 24,8480 2,2806 2,4045 3,4978 119,3317 2,8011 8,6963 119,0345 0,4847 0,4597 0,3160 107,9632 2,5342 0,1271 107,6943 1M 2M 3M 6M 12 M Czk 1M 2M 3M 6M 12 M -2,01 0,43 6,83 — -0,87 -0,95 -0,27 Sek Aud 9,4679 8,5659 8,1047 11,3562 12,7279 6,6140 8,7109 10,1124 10,0000 6,5040 6,0867 35,0352 Nzd 1,4557 1,3170 1,2461 1,7460 1,9569 1,0169 1,3393 1,5548 1,5375 1,0000 0,9358 5,3867 1,5555 27,0240 1,4073 24,4495 1,3315 23,1330 1,8657 32,4138 2,0911 36,3289 1,0866 18,8781 1,4311 24,8634 1,6614 28,8635 1,6429 28,5428 1,0686 18,5643 1,0000 17,3732 5,7560 100,0000 Opzioni ¤/Usd Opzioni ¤/Jpy 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 12 mesi 116,7200 116,7200 116,7200 116,7200 116,7200 Opzioni Usd/Jpy 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 12 mesi 105,4800 105,4800 105,4800 105,4800 105,4800 DEPO, OIS E FRA Scad. Depo Ois Den. Lett. Den. Lett. Fra Scad. Den. Lett. Euro -0,40 -0,30 -0,30 -0,20 -0,10 -0,30 -0,20 -0,20 -0,10 — -0,30 -0,30 -0,30 -0,30 -0,40 -0,30 -0,30 -0,30 -0,30 -0,30 3x6 6x9 9x12 6x12 12x18 -0,35 -0,35 -0,37 -0,24 -0,25 -0,33 -0,33 -0,35 -0,22 -0,22 0,96 1,00 1,12 1,24 1,40 1,05 1,20 1,32 1,44 1,50 0,38 0,38 0,39 0,42 0,46 0,40 0,40 0,41 0,44 0,49 3x6 6x9 9x12 6x12 12x18 0,76 0,82 0,86 1,04 1,06 0,77 0,83 0,87 1,08 1,10 -0,50 -0,29 -0,46 -0,24 -0,25 -0,26 -0,19 -0,21 -0,22 -0,15 -0,10 0,12 -0,15 0,20 0,25 -0,09 -0,11 -0,14 -0,19 -0,24 3x6 6x9 9x12 6x12 12x18 0,13 0,17 0,23 0,15 0,21 -0,10 -0,10 -0,20 -0,10 -0,10 Usd Jpy 1M 2M 3M 6M 12 M TASSI BCE Libor Usd Jpy Gbp Cibor Dkr Nibor Nok Stibor Skr Pribor Czk Wibor Pln — -0,32250 -0,23750 -0,22750 -0,18250 -0,02500 0,16000 — 0,71000 0,88000 0,92000 1,03000 1,18000 — — -0,56900 -0,61500 -0,57500 -0,53300 -0,37900 — — — — — — — — 1,60000 1,60000 1,65000 — 1,71000 1,79000 1,81000 Chf Operazioni Durata residua (anni) 3-5 5-7 Oltre 7 Settim. Media Settim. 15.07.16 08.07.16 15.07.16 08.07.16 2,479 2,443 1,944 1,863 3,456 2,515 2,016 2,110 1,830 1,874 2,111 1,951 2,264 2,385 1,983 2,057 15.07.16 08.07.16 15.07.16 08.07.16 2,563 2,570 1,667 1,631 1,915 1,869 1,198 1,114 1,952 1,973 1,885 1,864 2,652 2,680 2,411 2,418 Indice WGBI European EGBI EGBI 1-3 Yrs EGBI 3-7 Yrs EGBI 7-10 Yrs Eurobig ¤ giorn. 608,78 -0,33 237,47 -0,32 171,56 -0,02 218,66 -0,11 262,36 -0,31 233,83 -0,24 ¤ Data oper. mld 16.03.16 16.03.16 13.07.16 06.07.16 10.09.14 30.06.16 29.06.16 26.05.16 42 44 8 7 6 MUTUI PUBBLICI (Tasso massimo da applicare su mutui a carico degli Enti locali) Scadenza T. fisso(*) T. variabile Var% Chiusura Durata tasso Operazioni su iniziativa controparti Tasso di rifin. marginale 0,25 Tasso di deposito -0,40 Operazioni di mercato aperto Pronti/termine settimanale 7gg 0,00 7gg 0,00 Main Refinancing Fix Rate 0,05 Pronti/termine mensile 91gg 0,05 819gg 0,05 98gg 0,05 CITI FIXED INCOME INDICES Rendimenti odierni: fisso 2,449; indicizz. 1,886 mese in.an. 1,34 15,38 1,45 7,20 0,15 0,96 0,69 3,90 1,61 7,42 1,26 6,12 Rend. 0,59 0,23 -0,39 -0,16 0,36 0,27 Prezzo Preced. Merce Dur. 7,98 7,66 1,95 4,52 7,73 6,82 fino a 10 anni fino a 15 anni fino a 20 anni fino a 25 anni oltre 25 anni IRS 7yrs+0,90% IRS 10yrs+1,50% IRS 12yrs+1,70% IRS 15yrs+1,80% IRS 20yrs+2,30% Euribor 6m+0,90 Euribor 6m+1,50 Euribor 6m+1,65 Euribor 6m+1,80 Euribor 6m+2,35 (*) Per IRS si intende il tasso lettera verso Euribor a 6 mesi fissato a Francoforte alle h.11,00 del giorno precedente alla stipula del contratto. COMMODITIES Merce Mercato Mese Data Energia e Combustibili Brent Dated(Usd/bbl) Brent Crude Oil(Usd/bbl) Carbon Emiss(Euc/t) WTI Cushing(Usd/bbl) WTI(Usd/bbl) ICE Spot 18.07 IPE Set 18.07 IPE Ott 18.07 IPE Nov 18.07 ICE Mar 18.07 ICE Giu 18.07 NYMEX Ago 18.07 NYMEX Set 18.07 NYMEX Ott 18.07 IPE Ago 18.07 IPE Set 18.07 IPE Ott 18.07 NYMEX Ago 18.07 NYMEX Ago 18.07 NWE Spot 18.07 NYMEX Ago 18.07 NYMEX Set 18.07 CME Spot 18.07 NYMEX Ago 18.07 NYMEX Set 18.07 LME - London Metal Exchange LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME LME Settl Spot 3m 15m Spot 3m 15m Settl Spot 3m Spot 3m Settl Spot 3m Spot 3m Settl Spot 3m Spot 3m Settl Spot 3m Spot 3m Settl Spot 3m Spot 3m Settl Spot 3m 15m Spot 3m 15m Settl Spot 3m ASSOM NWE NWE ASSOM NWE NWE NWE NWE NWE NWE NWE NWE PAR NWE NWE NWE NWE Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Acciaio Bill Md(Usd/t) Acciaio Bill Md 1ª(Usd/t) Acciaio Bill Md 2ª(Usd/t) Alluminio Alloy(Usd/t) Alluminio Alloy 1ª(Usd/t) Alluminio Alloy 2ª(Usd/t) Alluminio HG(Usd/t) Alluminio HG 1ª(Usd/t) Alluminio HG 2ª(Usd/t) Nickel(Usd/t) Nickel 1ª(Usd/t) Nickel 2ª(Usd/t) Piombo(Usd/t) Piombo 1ª(Usd/t) Piombo 2ª(Usd/t) Rame grado A(Usd/t) Rame grado A 1ª(Usd/t) Rame grado A 2ª(Usd/t) Stagno HG(Usd/t) Stagno HG 1ª(Usd/t) Stagno HG 2ª(Usd/t) Zinco SHG(Usd/t) Zinco SHG 1ª(Usd/t) Altri metalli Si rende noto che CityLife S.p.A. procederà all’affidamento, mediante procedura ai sensi dell’art. 57 comma 6 del D.Lgs. 163/2006, dell’Appalto per la realizzazione di una struttura da adibire ad ASILO NIDO in attuazione del PII CityLife “Quartiere Storico di Fiera Milano”. L’importo a base della procedura è pari a € 3.775.596,01 di cui per oneri della Sicurezza, non soggetti a ribasso € 210.947,20. Gli operatori economici interessati possono presentare istanza di partecipazione, in busta chiusa, entro il 28 luglio 2016 ore 15:00 presso gli uffici di CityLife S.p.A., in Viale Duilio tra il n. 3 e il n. 5 in Milano, all’attenzione del Geom. Pietro Agosto. Per il contenuto dell’istanza e il maggiore dettaglio degli importi, si rimanda all’avviso sul sito www.city-life.it alla sezione gare e concorsi, bandi aperti, Asilo Nido. In ogni caso, CityLife S.p.A. si riserva ogni più ampia discrezionalità nella selezione dei soggetti da invitare alla procedura senza che i soggetti interessati possano avanzare pretese, richieste e/o eccezioni di alcun genere e tipo. 1,53 16,82 1,53 1,53 1,53 2,18 1,53 1,53 1,53 -6,49 -6,28 3,15 1,53 2,56 1,53 13,59 6,66 1,18 1,53 13,16 4,74 4,27 1,53 -2,99 -2,29 1,53 -1,99 5,71 2,41 61,15 RENDIMENTI MEDIOBANCA Zinco SHG 2ª(Usd/t) AVVISO PUBBLICO PER MANIFESTAZIONE DI INTERESSE 1,9785 16,4690 1,9785 1,1053 2,2106 2,2193 1,1053 7,6376 0,9174 722,5764 3238,9523 604,0563 1,1053 50,7678 9,6714 0,8337 139,3202 8,4086 229,0292 70,2077 25,2326 31,7032 1,1053 6132,8123 3,6233 2,9843 4,1851 7,3906 33,3911 11,0392 O/N -0,40071 -0,40628 0,41590 -0,10457 0,48000 -0,80280 1w -0,38714 -0,39252 0,43850 -0,10429 0,48800 -0,82140 1m -0,37000 -0,37514 0,48655 -0,07929 0,48850 -0,80460 2m -0,33357 -0,33820 0,57495 -0,04279 0,50500 -0,78480 3m -0,30643 -0,31069 0,69560 -0,03971 0,52313 -0,76700 6m -0,19271 -0,19539 1,00280 -0,03379 0,61731 -0,68300 12m -0,06729 -0,06822 1,32640 0,06393 0,82463 -0,56000 I dati del Cibor e Stibor sono relativi alla giornata precedente (Fonte:Nasdaq OMX) Gasoline Rbob(Usd/gal) Heating Oil(Usd/gal) Nafta(Usd/t) Natural Gas(Usc/mbtu) Ente Federato all’UNI 110,6049 166,1256 0,0931 1658,7061 593,4651 99,7603 445,0988 8,8724 15,7500 21,9526 43,4900 3,9412 177,7210 8997,1154 101,4079 14,2663 84,5000 1,3912 2101,4200 712,3591 9,8214 354,4950 35,4213 65,7200 14,2663 288,6000 962,4472 782,0287 1,3258 22165,9278 13,3435 5539,7857 585,5000 6,0923 14,2663 2189,3691 593,4651 2,2175 3363,8545 5,2431 — ¤ 365 ¤ CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO L’Italia si fa strada OPZIONI America Antille Oland. fiorino Argentina peso Aruba fiorino Bahamas $ Barbados $ Belize $ Bermuda $ Bolivia boliviano Cayman $ Cile peso Colombia peso Costarica colon Cuba peso Dominicana R. peso El Salvador colon Falkland pound Giamaica $ Guatemala quetzal Guyana $ Haiti gourde Honduras lempira Nicaragua cordoba Panama balboa Paraguay guar. Perù sol St.Kitts & Nevis $ Suriname $ Trinidad $ Uruguay peso Venezuela bolivar Asia Afghanistan afghni Arabia S. rial Armenia dram Azerbaidjian manat Bahrain dinaro Bangladesh taka Birmania kyat Brunei $ Buthan ngultrum Cambogia riel TASSI INTERBANCARI Gas Oil(Usd/t) Servizio Tecnico Strumentale, Sicurezza sui luoghi di lavoro Via della Pisana 1301 - 00163 Roma AVVISO DI GARA 4,76 24,66 -2,50 6,73 — — — 15,09 0,44 5,21 10,63 5,45 1,53 17,82 0,71 -6,99 1,53 1,82 -8,36 9,47 0,63 5,94 0,19 47,88 -6,99 47,20 5,43 6,27 13,59 — 2,98 35,59 -5,41 1,53 -6,99 2,93 — 10,91 1,04 — — (¤) (Usd) (Jpy) (Gbp) (Dkk) (Cad) (Chf) (Nok) (Sek) (Aud) (Nzd) (Czk) R.Fi. © RIPRODUZIONE RISERVATA $ CAMBI - CROSS RATES - RILEVAZIONI BCE Etanolo Mais(Usd/gal) ANAS S.p.A. Approfondimenti su www.ilsole24ore.com/indicienumeri Alpacca Cu64Ni18(Eur/t) Antimonio 99,65%(Usd/t) Bismuto 99,99%(Usd/lb) Bronzo Lega B6(Eur/t) Cadmio 99,95%(Usd/lb) Cadmio 99,99%(Usd/lb) Cobalto catodi(Usd/lb) Cromo Fe LoCarb(Usd/lb) Gallio ling 99,9%(Usd/kg) Germanio met(Usd/kg) Germanio bioss.(Usd/kg) Indio ling 99,97%(Usd/kg) Iridio(Eur/kg) Manganese 99,7%(Usd/t) Manganese Ferro(Usd/t) Molibdeno Ferro(Usd/kg) Molibdeno Ossido(Usd/lb) Prezzo Preced. 45,29 46,96 47,45 47,85 4,86 4,87 1,57 1,55 1,52 401,75 408,75 415,50 1,39 1,38 373,80 2,72 2,69 45,18 45,24 45,94 45,84 47,61 48,12 48,55 4,94 4,95 1,56 1,54 1,51 413,00 420,25 426,25 1,42 1,40 380,80 2,76 2,73 45,88 45,95 46,65 18.07 325,00 325,00 18.07 325,00 325,00 18.07 325,00 325,00 18.07 320,00 320,00 18.07 325,00 325,00 18.07 325,00 325,00 18.07 320,00 320,00 18.07 1502,00 1550,00 18.07 1502,00 1550,00 18.07 1530,00 1575,00 18.07 1510,00 1550,50 18.07 1535,00 1575,00 18.07 1645,00 1682,00 18.07 1645,00 1682,00 18.07 1652,50 1695,50 18.07 1648,00 1678,50 18.07 1662,00 1691,00 18.07 10310,00 10360,00 18.07 10310,00 10360,00 18.07 10360,00 10385,00 18.07 10435,00 10285,00 18.07 10475,00 10325,00 18.07 1851,00 1901,00 18.07 1851,00 1901,00 18.07 1861,00 1909,00 18.07 1863,50 1887,50 18.07 1872,00 1893,00 18.07 4839,00 4945,50 18.07 4839,00 4945,50 18.07 4855,00 4966,50 18.07 4893,50 4941,50 18.07 4909,00 4960,00 18.07 17950,00 18200,00 18.07 17950,00 18200,00 18.07 17900,00 18250,00 18.07 17765,00 18095,00 18.07 17880,00 17995,00 18.07 17900,00 18025,00 18.07 17745,00 17880,00 18.07 2207,50 2216,00 18.07 2207,50 2216,00 18.07 2210,00 2222,00 18.07 2211,50 2217,50 3m 18.07 2217,00 2221,00 18.07 6509,53 6554,04 20.06 6600,00 6600,00 20.06 4,50 4,50 18.07 6612,90 6695,11 20.06 0,75 0,75 20.06 0,77 0,77 20.06 11,20 11,20 20.06 1,85 1,85 04.06 160,00 160,00 20.06 1250,00 1250,00 20.06 950,00 950,00 20.06 230,00 230,00 18.07 15712,00 15676,00 20.06 1700,00 1700,00 01.04 650,00 650,00 20.06 20,50 20,50 20.06 7,80 7,80 Merce Mercato Mese Data Ottone base barra(Eur/t) Ottone 63(Eur/t) Ottone 67(Eur/t) Rame(Usc/lb) Rame catodi(Eur/t) Rame coils(Gbp/q) Rame elettrol(Eur/qle) Rame filo 8mm(Gbp/q) Rame merchant(Usc/lb) Rame semilav.(Eur/t) Rodio sp. 99,99%(Usd/oz) Selenio 99,5%(Usd/lb) Silicio blocchi(Usd/t) Silicio Ferro(Usd/t) Titanio Ferro(Usd/kg) Titanio spugna(Usd/kg) Tungsteno Ferro(Usd/kg) Vanadio Ferro(Usd/kg) Vanadio Pentoss.(Usd/lb) Zinco elettrol.(Eur/t) Metalli preziosi Argento Spot(Usc/oz) Argento(Usd/oz) Oro Londra fixing(Usd/oz) Oro AM(Eur/gr) Oro PM(Eur/gr) Oro(Usd/oz) Palladio PM fix(Usd/oz) Palladio(Eur/gr) Palladio(Usd/oz) Platino PM fix(Usd/oz) Platino(Eur/gr) Platino(Usd/oz) ASSOM ASSOM ASSOM COMEX COMEX COMEX PAR NWE FFT NWE COMEX ASSOM NWE NWE NWE NWE NWE NWE NWE NWE NWE PAR Spot Spot Spot Lug Ago Set Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 15.07 18.07 18.07 18.07 15.07 18.07 18.07 20.06 20.06 04.06 20.06 20.06 20.06 20.06 20.06 18.07 4240,00 4553,84 4649,23 2,23 2,23 2,24 4594,00 426,55 448,86 427,20 228,85 5436,13 640,00 8,00 1650,00 920,00 3,50 8,20 25,50 17,80 3,50 2320,00 4240,00 4597,45 4696,16 2,23 2,23 2,23 4594,00 424,62 455,73 425,27 228,60 5510,48 640,00 8,00 1650,00 920,00 3,50 8,20 25,50 17,80 3,50 2320,00 LBMA NYMEX NYMEX NYMEX LBMA ASORL ASORL NYMEX NYMEX NYMEX LBMA ASORL NYMEX NYMEX NYMEX LBMA ASORL NYMEX NYMEX NYMEX Spot Lug Ago Set Spot Spot Spot Lug Ago Set Spot Spot Lug Ago Set Spot Spot Lug Ago Set 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 15.07 18.07 18.07 18.07 18.07 15.07 18.07 18.07 18.07 18.07 20,02 20,04 20,05 20,08 1334,70 38,92 39,16 1328,40 1329,30 1331,10 645,00 19,78 646,55 646,90 646,05 1092,00 33,57 1098,50 1098,60 1100,30 20,04 20,13 20,14 20,17 1327,00 38,83 38,88 1326,50 1327,40 1329,30 645,00 19,54 647,90 648,25 647,40 1085,00 32,88 1090,50 1091,50 1093,50 CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT CBOT Set Dec Mar Ago Set Ott Set Dec Mar Set Dec Mar Ago Set Ott Set Nov Gen Ago Set Nov 18.07 207,00 204,25 18.07 204,75 203,50 18.07 211,75 211,25 18.07 373,00 369,40 18.07 372,20 368,30 18.07 370,80 366,60 18.07 429,50 424,75 18.07 454,50 449,75 18.07 477,75 472,75 18.07 357,00 352,25 18.07 363,25 358,25 18.07 371,75 366,25 18.07 30,94 30,89 18.07 31,06 31,02 18.07 31,18 31,14 18.07 10,76 10,52 18.07 11,03 10,80 18.07 11,29 11,06 18.07 1078,25 1072,50 18.07 1075,00 1065,50 18.07 1066,25 1057,25 CBOT - Chicago Board of Trade Avena(Usc/bu) Farina di soia(Usd/t) Frumento(Usc/bu) Granoturco(Usc/bu) Olio soia(Usc/lb) Riso grezzo(Usc/cwt) Semi di soia(Usc/bu) Altri cereali, olii e semi oleosi Copra Filippine(Usd/t) Far. pesce Cile(Usd/t) Far. pesce Danish(Usd/t) Far. pesce Islanda(Usd/t) Far. pesce Perù(Usd/t) Farina di soia HP(Usd/t) Frumento tenero(Eur/t) Granoturco(Eur/t) Olio Cocco Filipp.(Usd/t) Olio colza canola(Cad/t) Olio colza crude(Eur/t) Olio girasole UE(Usd/t) Olio lino(Usd/t) NWE P1 18.07 NWE P1 18.07 NWE P1 18.07 NWE P1 18.07 NWE P1 18.07 NWE P1 18.07 MATIF Set 18.07 MATIF Dec 18.07 MATIF Mar 18.07 MATIF Ago 18.07 MATIF Nov 18.07 MATIF Gen 18.07 NWE P1 18.07 ICE-CA Spot 18.07 NWE P1 18.07 NWE P2 18.07 NWE P1 18.07 NWE P2 18.07 NWE P1 18.07 801,50 1700,00 1860,00 1895,00 1600,00 437,00 161,00 164,50 168,50 171,75 163,25 166,00 1510,00 465,70 689,00 692,00 815,00 800,00 820,00 797,00 1700,00 1860,00 1895,00 1600,00 444,00 159,50 163,75 167,75 173,75 166,00 168,25 1505,00 472,00 684,00 687,00 812,50 800,00 820,00 Mercato Mese Data Olio palma crude(Usd/t) Olio palmkernel(Usd/t) Olio ricino(Usd/t) Olio soia crude(Eur/t) Olio tung crude(Usc/lb) Semi di colza(Eur/t) Semi soia Usa 2(Usd/t) Coloniali Caffè arabica(Usc/lb) Caffè robusta(Usd/t) Cacao(Usd/t) Cacao(Gbp/t) Ico caffè Comp(Usc/lb) Icco cacao Index(Usd/t) Isa zucch Index(Usc/lb) Succo arancia(Usc/lb) Zucchero grezz 11(Usc/lb) Zucchero raffin(Usd/t) ICE-US ICE-US ICE-US LIFFE LIFFE LIFFE ICE-US ICE-US ICE-US LIFFE LIFFE LIFFE ICO ICCO ISA ICE-US ICE-US ICE-US ICE-US ICE-US ICE-US LIFFE LIFFE LIFFE Lug Set Dec Lug Set Nov Set Dec Mar Set Dec Mar Spot Spot Spot Set Nov Gen Ott Mar Mag Ott Dec Mar 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 147,80 149,45 152,40 1805,00 1814,00 1836,00 3085,00 3073,00 3046,00 2470,00 2407,00 2356,00 135,12 3105,28 19,29 184,45 183,75 183,30 19,37 19,64 19,02 534,00 531,50 529,50 145,70 147,55 150,50 1810,00 1819,00 1841,00 3065,00 3050,00 3019,00 2450,00 2391,00 2341,00 137,36 3185,60 19,78 183,85 182,90 181,20 19,31 19,58 18,97 531,10 530,20 528,90 CME CME CME CME Ago Ott Dec Feb 18.07 18.07 18.07 18.07 77,83 65,38 59,30 63,35 77,93 66,00 59,58 NaN ICE-US ICE-US ICE-US ICE-US W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS W-AUS Ott Dec Mar Mag Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot Spot 18.07 18.07 18.07 18.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 73,63 73,95 73,95 73,83 1341,00 1571,00 1554,00 1535,00 1516,00 1508,00 1503,00 1492,00 1469,00 1306,00 1559,00 1545,00 1532,00 1520,00 1511,00 1503,00 1493,00 1466,00 1320,00 1423,00 73,86 74,28 74,19 73,88 1341,00 1571,00 1554,00 1535,00 1516,00 1508,00 1503,00 1492,00 1469,00 1306,00 1559,00 1545,00 1532,00 1520,00 1511,00 1503,00 1493,00 1466,00 1320,00 1423,00 SICOM SICOM SICOM TOCOM TOCOM TOCOM MRE MRE MRE MRE MRE SICOM SICOM SICOM CME CME CME Ago Set Ott Lug Ago Set Spot Spot Spot Spot Spot Ago Set Ott Lug Set Nov 18.07 18.07 18.07 15.07 15.07 15.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 15.07 18.07 18.07 183,90 159,50 148,00 173,50 168,90 161,80 179,20 170,10 131,00 128,45 127,95 130,00 127,10 126,60 318,30 328,30 333,80 183,00 166,50 151,00 173,50 168,90 161,80 181,15 172,10 132,45 129,85 129,35 130,00 128,10 128,20 318,30 336,20 340,10 Bestiame Suini macellati(Usc/lb) Cotone e Lane autraliane Cotone(Usc/lb) Northern Index(Auc/kgcl) 17,5 micron(Auc/kgcl) 18 micron(Auc/kgcl) 18,5 micron(Auc/kgcl) 19 micron(Auc/kgcl) 19,5 micron(Auc/kgcl) 20 micron(Auc/kgcl) 21 micron(Auc/kgcl) 22 micron(Auc/kgcl) Southern Index(Auc/kgcl) 17,5 micron(Auc/kgcl) 18 micron(Auc/kgcl) 18,5 micron(Auc/kgcl) 19 micron(Auc/kgcl) 19,5 micron(Auc/kgcl) 20 micron(Auc/kgcl) 21 micron(Auc/kgcl) 22 micron(Auc/kgcl) Eastern Index(Auc/kgcl) Western Index(Auc/kgcl) Varie industria Gomma Rss 3(Usc/kg) Gomma Rss 3(Usc/kg) Gomma Smr CV(Usc/kg) Gomma Smr L(Usc/kg) Gomma Smr 5(Usc/kg) Gomma Smr 10(Usc/kg) Gomma Smr 20(Usc/kg) Gomma Tsr 20(Usc/kg) Legname d'opera(Usd/bft) Prezzo Preced. NWE P1 18.07 700,00 700,00 NWE P2 18.07 642,50 645,00 NWE P1 18.07 1265,00 1250,00 NWE P1 18.07 1220,00 1220,00 NWE P1 18.07 730,00 710,00 NWE P2 18.07 720,00 705,00 NWE Spot 15.07 140,00 142,00 MATIF Ago 18.07 360,50 360,50 MATIF Nov 18.07 362,75 363,25 MATIF Feb 18.07 364,25 365,00 NWE P1 18.07 439,60 435,90 LEGENDA: Mercati: ASORL Associazione Orafa Lombarda. ASSOM Assomet. CBOT Chicago Board Of Trade. CME Chicago Mercantile Exchange. COMEX COmmodity Mercantile EXchange New York. CWB Canadian Wheat Board. FFT Francoforte. ICE Inter Continental Exchange, -US United States, -EU EUrope, -CA Canada. ICO International Coffe Organization. ICCO International CoCoa Organization. ISA International Sugar Agreement. IPE International Petroleum Exchange. LBMA London Bullion Market Association. LIFFE Euronext Londra. LME London Metal Exchange. MATIF Euronext Parigi. MRE Malaysian Rubber Exchange. NWE North West Europe (Rotterdam e Londra per i Metalli). NYMEX New York Mercantile EXchange. PAR Parigi. PVE Productschappen Vee, vlees en Eieren, Utrecht. SICOM SIngapore COMmodity exchange. TOCOM TOkyo COMmodity exchange. W-AUS Wool Australia. Sigle: bbl barile. bu bushel. cwt hundred weight. gal gallone. GBp Uk pence. gr grammo. kg chilo. kg cl kg clean - kilogram of clean yield. lb libbra. mbtu million british termal unit. oz oncia. ston short ton. BORSE ESTERE FRANCOFORTE (¤) Allianz Basf Bayer Bmw Daimler Deutsche Telek Henkel Pref. SAP Se Siemens Volkswagen Pref. HELSINKI (¤) Fortum Kone Corp Neste Oil Nokia Nordea Bank Sampo Plc Stora Enso R Telia Company AB Upm-Kymmene Wartsila B 18.07 127,25 71,68 92,90 74,91 58,31 15,31 109,40 71,73 93,94 117,25 Prec. 128 71,77 93,89 74,66 58,39 15,46 109,70 71,19 94,49 116,15 Var % -0,59 -0,13 -1,05 0,33 -0,14 -0,91 -0,27 0,76 -0,58 0,95 18.07 15,06 42,89 31,13 5,30 7,79 37,60 7,87 4,31 17,53 38,79 Prec. 15 43,04 31,55 5,34 7,70 37,44 7,76 4,35 17,47 38,92 Var % 0,40 -0,35 -1,33 -0,75 1,10 0,43 1,35 -0,83 0,34 -0,33 Approfondimenti su www.ilsole24ore.com/indicienumeri LONDRA (Pence GB) Bhp Billiton Bp Brit Am Tobacc Glaxosmithklin Hsbc Holdings Royal Dtch Shl A Royal Dtch Shl B Sabmiller Unilever Vodafone Group 18.07 Prec. 976,80 996,50 449,30 457,15 4776,50 4835 1652 1650 484,80 479,30 2071,50 2085,50 2110,50 2117,50 4429 4425 3577,50 3584 225,70 227,90 NEW YORK-NYSE (Usd) At&T Berkshre Cl B Exxon Mobil General Elec Co Johnson Johnson Jpmorgan Chase Philip Morris Procter & Gamble Wal-Mart Stores Wells Fargo & Co 18.07 42,85 146,57 94,82 32,91 123,14 63,96 103 85,93 73,84 48,28 Prec. 42,89 145,97 95,12 32,88 123 64,18 103,63 86,01 73,67 47,71 Var % -1,98 -1,72 -1,21 0,12 1,15 -0,67 -0,33 0,09 -0,18 -0,97 Var % -0,09 0,41 -0,32 0,09 0,11 -0,34 -0,61 -0,09 0,23 1,19 NEW YORK-Nasdaq 100 (Usd) Alphabet C Alphabet A Amazon Com Amgen Apple Inc Cisco Systems Comcast Corp A Facebook Intel Corp Microsoft Cp PARIGI (¤) Airbus Group Axa Bnp Paribas Danone L Oreal L.V.M.H. Orange Sanofi Total Vinci 18.07 733,78 753,20 736,07 162,93 99,83 29,91 66,86 119,37 35,05 53,96 Prec. 719,85 735,63 735,44 163,28 98,78 29,82 66,88 116,86 35,07 53,70 Var % 1,94 2,39 0,09 -0,21 1,06 0,30 -0,03 2,15 -0,06 0,48 18.07 52,20 18,17 42,45 65,28 173,85 140,35 14,45 75,17 43,48 65,90 Prec. 52,61 18,15 42,78 65,74 174,40 140 14,63 75,63 43,93 66,27 Var % -0,78 0,11 -0,76 -0,70 -0,32 0,25 -1,26 -0,61 -1,01 -0,56 Nella sezione Indici e Numeri del nostro sito internet sono pubblicati i titoli sottostanti agli indici delle principali Borse estere SEUL (Krw) Amorepacific Cheil Industries Hynix Semicon Hyundai Mobis Hyundai Motor Korea Elec Pow Nhn Posco Samsung Electr Samsung Life SHANGHAI (Cny) Agri Bank Of C Bank of China Bank Of Comm China Life China Petroleum & Chem Cn Ping An Insurance Icbc Merchants Bank Moutai Petrochina Borse chiuse: Tokio 18.07 423000 133000 32750 259500 132000 60400 712000 228000 1533000 98400 Prec. 424000 133000 32700 265500 133000 60300 716000 224500 1518000 98000 Var % -0,24 — 0,15 -2,26 -0,75 0,17 -0,56 1,56 0,99 0,41 18.07 3,12 3,35 5,68 21,63 4,85 32,69 4,34 17,25 316,25 7,37 Prec. 3,12 3,33 5,62 21,69 4,88 32,59 4,32 17,14 317,52 7,38 Var % — 0,60 1,07 -0,28 -0,61 0,31 0,46 0,64 -0,40 -0,14 TOKIO (Jpy) Honda Motor Japan Tobacco Kddi Keyence Mitsub Ufj Fg Nissan Motor C Ntt Ntt Docomo Smfg Toyota Motor C ZURIGO (Chf) Abb Ltd Lafargeholcim Nestle Sa Novartis Richemont I Roche Holding Ag Swiss Re Syngenta Ubs Group Zurich Fin 15.07 Prec. 2800 2700,50 4270 4351 3146 3191 70100 71840 518,80 497,50 1043 1010 4874 4900 2848 2858 3233 3113 5759 5648 Var % 3,68 -1,86 -1,41 -2,42 4,28 3,27 -0,53 -0,35 3,85 1,97 18.07 19,65 44,49 78,10 80,45 58,20 253,20 83,90 381,20 12,94 236,40 Var % -0,05 1,21 0,32 0,12 0,09 -0,94 0,72 0,66 — 0,68 Prec. 19,66 43,96 77,85 80,35 58,15 255,60 83,30 378,70 12,94 234,80 Risparmio gestito 29 Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 FONDI COMUNI APERTI - SICAV ITALIANE - LUSSEMBURGHESI STORICI Alpi Fondi __________________________________ tel.015-4508235 FLE Alpi Multi-Strategy A FLE Alpi Multi-Strategy I m OFL Alpi Soluzione Prudente A OFL Alpi Soluzione Prudente I tel.0332-251411 AAE 8a+ Eiger AAE 8a+ Eiger - cl Q FLE 8a+ Gran Paradiso FLE 8a+ Gran Paradiso - cl Q FLE 8a+ Latemar FLE 8a+ Latemar - cl Q 15.07 5,778 -0,38 15.07 86,286 -0,38 15.07 5,119 0,08 15.07 96,307 0,09 15.07 5,739 -0,07 15.07 95,911 -0,07 tel.800-893989 AAM AcomeA America A1 AAM AcomeA America A2 APA AcomeA Asia Pac. A2 APA AcomeA Asia Pacifico A1 OEB AcomeA Breve Term. A1 OEB AcomeA Breve Term. A2 FLE AcomeA Etf Attivo A1 FLE AcomeA Etf Attivo A2 OEM AcomeA Eurobb. A1 OEM AcomeA Eurobb. A2 AEU AcomeA Europa A1 AEU AcomeA Europa A2 AIN AcomeA Globale A1 AIN AcomeA Globale A2 AIT AcomeA Italia A1 AIT AcomeA Italia A2 MAE AcomeA Liquidita' A1 MAE AcomeA Liquidita' A2 AEM AcomeA Paesi Em. A1 AEM AcomeA Paesi Em. A2 FLE AcomeA Patr. Aggr. A2 FLE AcomeA Patr. Aggr.A1 FLE AcomeA Patr. Dinam.A1 FLE AcomeA Patr. Dinam.A2 FLE AcomeA Patr. Prud. A1 FLE AcomeA Patr. Prud. A2 OMI AcomeA Perform. A1 OMI AcomeA Perform. A2 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 tel.02-620808 FLE Alarico Cl A FLE Antelao Cl A # FLE Cristallo OFL Ritorni Reali Cl A 15.07 15.07 15.07 15.07 16,950 17,832 4,957 4,733 14,883 15,142 4,359 4,556 17,227 17,576 12,661 13,248 11,545 12,274 15,528 16,274 8,944 8,945 6,581 6,925 4,073 3,856 5,250 5,455 6,219 6,445 22,140 22,742 tel.800-388876 FLE Active Currency Flex m FLE Active Discovery Flex m FLE Active Global Flex m FLE Active Income Flex m FLE Active Opport. Flex m FLE Anima Alto Pot. Globale A FLE Anima Alto Pot. Globale F AAM Anima America A AAM Anima America B AAM Anima America F OFL Anima BlueBay Reddito Em. A OFL Anima BlueBay Reddito Em. AD OEM Anima Cap. Piu Obbl. A # OEM Anima Cap. Più Obbl. F # OEM Anima Cap. Più Obbl. N # BOB Anima Capitale Più 15 A # BOB Anima Capitale Più 15 F # OMI Anima Capitale Più 15 N # BOB Anima Capitale Più 30 A # BOB Anima Capitale Più 30 F # BOB Anima Capitale Più 30 N # BAZ Anima Capitale Più 70 A # BAZ Anima Capitale Più 70 F # BAZ Anima Capitale Più 70 N # BOB Anima Ced. A. P. 2021 BOB Anima Ced. A. P. 2021 II BOB Anima Ced. A. P. 2021 III BOB Anima Ced. A. P. 2022 I AEM Anima Emergenti A AEM Anima Emergenti B AEM Anima Emergenti F AEU Anima Europa A AEU Anima Europa B AEU Anima Europa F FLE Anima Evoluzione 2017 I FLE Anima Evoluzione 2019 I FLE Anima Evoluzione 2019 II FLE Anima Evoluzione 2019 III FLE Anima Evoluzione 2019 IV FLE Anima Evoluzione 2020 I FLE Anima Evoluzione 2020 II FLE Anima Evoluzione 2020 III FLE Anima Evoluzione 2020 IV FLE Anima Evoluzione 2021 FLE Anima Evoluzione 2021 II FLE Anima Evoluzione 2021 III OAS Anima Fix Emergenti A # OAS Anima Fix Emergenti Y # OEB Anima Fix Euro A OEB Anima Fix Euro I OEB Anima Fix Euro Y m OEH Anima Fix High Yield A OEH Anima Fix High Yield Y OEC Anima Fix Imprese A OEC Anima Fix Imprese Y OEB Anima Fix Obbl. BT A OEB Anima Fix Obbl. BT Y OIG Anima Fix Obbl. Glob A OIG Anima Fix Obbl. Glob Y OEM Anima Fix Obbl. MLT A OEM Anima Fix Obbl. MLT Y FLE Anima Fondo Trading A FLE Anima Fondo Trading F OAS Anima Forza 1 A OAS Anima Forza 1 B OAS Anima Forza 1 Y OAS Anima Forza 2 A OAS Anima Forza 2 B OAS Anima Forza 2 Y BOB Anima Forza 3 A # BOB Anima Forza 3 B # BOB Anima Forza 3 Y # BBI Anima Forza 4 A # BBI Anima Forza 4 B # BBI Anima Forza 4 Y # BAZ Anima Forza 5 A # BAZ Anima Forza 5 B # BAZ Anima Forza 5 Y # AAM Anima Geo America A AAM Anima Geo America Y APA Anima Geo Asia A # APA Anima Geo Asia Y # AEU Anima Geo Euro Pmi A AEU Anima Geo Euro Pmi Y AEU Anima Geo Europa A AEU Anima Geo Europa Y AIN Anima Geo Globale A AIN Anima Geo Globale Y AIT Anima Geo Italia A AIT Anima Geo Italia Y AEM Anima Geo PaesiEm. A # AEM Anima Geo PaesiEm. Y # FLE Anima Gl.Macro Divers. A FLE Anima Gl.Macro Divers. AD FLE Anima Gl.Macro Divers. YD m AEU Anima Iniz. Europa B AEU Anima Iniziativa Europa A AEU Anima Iniziativa Europa F AIT Anima Iniziativa Italia A AIT Anima Iniziativa Italia AD AIT Anima Iniziativa Italia YD m AIT Anima Italia A AIT Anima Italia B AIT Anima Italia F MAE Anima Liquidita Euro A MAE Anima Liquidita Euro F MAE Anima Liquidita Euro I OEC Anima Obbl. Corporate A OEC Anima Obbl. Corporate AD OEC Anima Obbl. Corporate F OPE Anima Obbl. Emergente A OPE Anima Obbl. Emergente AD OPE Anima Obbl. Emergente F OEM Anima Obbl. Euro A OEM Anima Obbl. Euro F OEH Anima Obbl. High Yield A OEH Anima Obbl. High Yield AD OEH Anima Obbl. High Yield F BOB Anima Obiettivo Ced 2022 APA Anima Pacifico A APA Anima Pacifico B APA Anima Pacifico F OIG Anima Pianeta A OIG Anima Pianeta F BOB Anima Pr Dinamico 2022 BOB Anima Pr Dinamico 22 II BOB Anima Pr Dinamico 22 III BOB Anima Pr Dinamico 22 Mu-As BOB Anima Pr Flessibile 2020 BOB Anima Pr Flessibile 2021 BBI Anima Prog Eur. 2021 Ced BOB Anima Prog Glob. 2022 Ced OAS Anima Prontodeposito X OFL Anima Redd. Flessibile A OFL Anima Redd. Flessibile AD OFL Anima Redd. Flessibile F m FLE Anima Reddito 2021 FLE Anima Reddito 2021 II FLE Anima Reddito 2021 S OFL Anima Rend.Ass.Obbl. H OFL Anima Rend.Ass.Obbligaz. A OFL Anima Rend.Ass.Obbligaz. Y ODB Anima Riserva Dollaro A ODB Anima Riserva Dollaro F ODB Anima Riserva Dollaro I OAS Anima Riserva Emerg. A OAS Anima Riserva Emerg. F 0,06 0,06 1,00 1,00 0,08 0,09 -0,32 -0,31 0,11 0,11 -0,23 -0,23 0,25 0,25 -0,22 -0,21 -0,01 -0,01 0,52 0,52 0,10 0,10 0,02 0,04 -0,22 -0,25 -0,23 -0,24 ADVAM SGR S.p.A. ________________________ tel.06-68809919 FLE Agora 4 Invest OFL Agora Bond FLE Agora Dynamic AAS Agora Materials OFL Agora Safe FLE Agora Stars # FLE Agora Valore Protetto FLE Agoraflex Q m FLE Agoraflex R 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 tel.800-337602 FLE Gestielle Absolute R FLE Gestielle Best Sel.Ced AR # FLE Gestielle Best Sel.Eq 20 # FLE Gestielle Best Sel.Eq.50 FLE Gestielle Best.Sel.Eq.20 E OEB Gestielle BT Cedola Cl.A OEB Gestielle BT Cedola Cl.B m FLE Gestielle Ced. Best Sel. FLE Gestielle Ced. Corp Plus OFL Gestielle Ced. Fissa III OFL Gestielle Ced. O.B.Prof. m FLE Gestielle Ced. Target HD FLE Gestielle Ced.Dual Brand FLE Gestielle Ced.Em.Mkts.Op FLE Gestielle Ced.EuroItalia OFL Gestielle Ced.Fissa II A OFL Gestielle Ced.Fissa II B m OFL Gestielle Ced.Fissa Prof. m FLE Gestielle Ced.For.Opp Usd FLE Gestielle Ced.Ita.Opp OMI Gestielle Ced.Multi Tar OMI Gestielle Ced.Multi Tar2 FLE Gestielle Ced.MultiAss II FLE Gestielle Ced.MultiAsset OFL Gestielle Cedola Fissa OFL Gestielle Cedola O.B.E. OFL Gestielle Cedola Più OMI Gestielle Cedola Più Ita FLE Gestielle Dual Brand Eq30 OPE Gestielle Em Mkts Bo Cl.A OPE Gestielle Em Mkts Bo Cl.B OEM Gestielle MT Euro Cl.A OEM Gestielle MT Euro Cl.B FLE Gestielle Ob. America FLE Gestielle Ob. Brasile FLE Gestielle Ob. Cina FLE Gestielle Ob. East Europe FLE Gestielle Ob. Em. Mkt FLE Gestielle Ob. Europa FLE Gestielle Ob. India FLE Gestielle Ob. Internaz. FLE Gestielle Ob. Italia FLE Gestielle Ob. Risp A FLE Gestielle Ob. Risp B OAS Gestielle Obbl. Corp. A OAS Gestielle Obbl. Corp. B OIG Gestielle Obbl. Intern. Cl.A OIG Gestielle Obbl. Intern. Cl.B FLE Gestielle Profilo Cedola FLE Volterra Absolute R FLE Volterra Dinamico 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 tel.0230370513 FLE Alkimis Cap Ucits Acc. FLE Alkimis Cap Ucits Coup. FLE Alkimis Capital Ucits I 15.07 15.07 15.07 tel.02-87047000 AIT Allianz Az. Ita. All Stars AEM Allianz Az. Paesi Emer AAM Allianz Azioni America AEU Allianz Azioni Europa APA Allianz Azioni Pacifico FLE Allianz Global Strategy 15 FLE Allianz Global Strategy 30 FLE Allianz Global Strategy 70 MAE Allianz Liquidita' A MAE Allianz Liquidita' B BOB Allianz Multi20 # BBI Allianz Multi50 # AIN Allianz Multi90 # OFL Allianz Obbligaz. Flessibile OEM Allianz Reddito Euro OIG Allianz Reddito Glob 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 4,239 -0,07 5,293 -0,09 4,277 — 6,753 0,06 5,154 5,954 5,455 5,378 5,964 3,933 6,936 7,916 7,428 0,04 — -0,18 -0,37 -0,03 — 0,04 -0,14 -0,12 15,530 5,349 5,638 5,103 5,648 6,044 6,178 4,800 5,004 5,000 5,103 4,717 4,960 4,921 5,595 5,104 5,329 5,029 5,014 4,639 5,105 4,865 4,972 4,861 5,381 5,020 5,322 5,386 5,113 14,292 15,475 17,196 17,983 11,455 4,223 10,099 14,763 15,877 7,485 6,029 21,379 10,859 8,298 8,561 9,947 10,399 7,944 8,512 4,805 5,971 5,646 0,03 — -0,02 -0,08 -0,02 0,03 0,02 -0,02 0,22 — 0,02 -0,08 0,02 0,24 0,04 0,04 0,04 0,14 -0,04 -0,04 0,06 0,08 0,51 0,33 0,02 — 0,04 0,04 0,10 0,03 0,04 -0,07 -0,07 0,29 -0,17 0,32 0,22 0,04 -0,25 -0,33 0,32 -0,26 0,01 0,02 0,04 0,04 -0,21 -0,22 — 0,05 -0,05 Alkimis SGR SpA ___________________________ 6,184 -0,29 5,107 -0,29 5,044 -0,34 Allianz Global Investors __________________ 4,295 11,011 25,115 25,136 6,883 5,832 5,801 34,391 5,675 5,911 7,830 6,891 5,762 17,002 42,211 20,275 15.07 15.07 15.07 15.07 -0,35 0,29 0,20 -0,29 0,42 -0,03 -0,03 -0,05 — — -0,13 -0,01 0,14 0,11 -0,23 -0,11 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 PENSIONE APERTI m m 5,097 5,109 5,109 5,325 5,109 15,590 16,104 18,925 18,573 19,535 5,473 5,474 6,122 6,279 6,100 6,005 6,197 5,990 5,936 6,150 5,920 6,902 7,213 6,879 10,047 9,851 9,572 9,726 10,181 9,971 10,563 5,390 5,303 5,555 4,989 5,163 5,082 5,085 5,042 4,953 4,980 5,041 5,026 5,039 5,001 4,999 15,916 17,247 8,672 8,893 8,900 11,399 12,339 8,514 8,967 10,830 11,142 11,703 12,269 7,397 7,681 14,857 15,537 5,793 5,794 5,951 5,688 5,690 5,883 6,257 6,257 6,581 6,190 6,190 6,570 5,707 5,703 6,133 8,726 9,832 7,913 8,957 34,519 38,921 15,638 17,646 41,896 47,284 15,550 17,491 5,567 6,294 5,169 5,169 5,170 10,586 10,660 11,042 5,097 5,096 4,989 16,596 16,124 17,070 6,890 6,959 6,939 9,418 8,963 9,587 7,747 7,452 7,890 7,896 8,156 22,417 20,511 23,255 9,370 6,442 6,343 6,656 12,689 12,912 4,729 4,888 4,904 4,988 5,082 5,057 5,061 4,985 5,000 5,041 5,041 5,059 10,130 10,109 10,081 5,814 5,772 5,979 5,640 5,712 5,695 5,278 5,311 -0,10 -0,11 0,03 0,03 -0,16 -0,16 -0,16 -0,15 -0,16 0,03 0,03 0,19 0,18 0,18 0,29 0,29 -0,03 -0,03 -0,03 0,10 0,11 0,10 0,13 0,15 0,14 0,45 0,46 0,45 1,45 1,15 0,85 1,33 0,37 0,38 0,38 -0,20 -0,21 -0,20 0,81 0,62 0,55 0,63 0,58 0,53 0,46 0,46 0,42 0,38 0,24 -0,02 -0,14 -0,13 — — -0,01 0,04 0,03 0,02 0,02 -0,03 -0,03 -0,21 -0,21 -0,14 -0,13 0,01 0,02 0,02 0,02 0,02 0,04 0,04 0,03 0,13 0,11 0,12 0,24 0,24 0,24 0,42 0,42 0,41 0,18 0,19 0,57 0,57 -0,64 -0,63 -0,20 -0,19 0,17 0,18 -0,47 -0,47 0,34 0,37 -0,12 -0,10 -0,10 -0,63 -0,63 -0,63 -0,64 -0,64 -0,64 -0,46 -0,46 -0,45 -0,03 -0,03 -0,03 -0,02 -0,01 -0,01 -0,13 -0,13 -0,13 -0,04 -0,04 0,04 0,03 0,03 0,98 0,69 0,70 0,70 -0,20 -0,20 0,81 0,72 0,74 0,69 0,47 0,60 0,62 0,50 — — — — 0,38 0,37 0,40 0,07 0,03 0,03 0,30 0,30 0,30 -0,25 -0,24 m m m m u a on M M M m M m M M m m m m m m m m m m X BAP V a e P ev den a m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m a a M M M M M AXA A m m m m C éd Ag o eV a m m 0,01 0,22 0,29 0,08 0,01 0,17 0,15 -0,16 -0,41 0,62 0,10 -0,23 0,01 tel.02-430281 OAS Aureo Cedola I - 2016 OAS Aureo Cedola II - 2017 OAS BCC Ced. Att. Dicembre 18 OAS BCC Ced. Att. Marzo 19 OAS BCC Ced. Dicembre 18 OAS BCC Ced. Marzo 19 FLE BCC Ced. Più Settembre 20 FLE BCC Ced. Piu' Dicembre19 OAS BCC Ced.Att. Dicembre19 OAS BCC Ced.Att. Settembre19 FLE BCC Ced.Più Settembre19 FLE BCC Ced.Piu' Marzo 20 OAS BCC Ced.Reale Dicembre19 OAS BCC Ced.Reale Marzo 20 OAS BCC Ced.Reale Settemb.19 OAS BCC Ced.Reale Settembre20 OAS BCC Cedola III - 2017 OAS BCC Cedola III Op - 2017 OAS BCC Cedola IV - 2018 OAS BCC Cedola IV Op - 2018 OAS BCC Cedola V - 2018 OAS BCC Cedola V Op - 2018 FLE BCC Crescita Bilanciato FLE BCC Investimento Azion. MAE BCC Monetario OFL BCC Risparmio Obbligaz. FLE BCC Selez. Crescita # FLE BCC Selez. Investimento # FLE BCC Selez. Opportunità # FLE BCC Selez. Risparmio # OAS Investiper Ced.Dic 20 OAS Investiper Ced.Mar 21 FLE Investiper Ced.Piu' Dic 20 OAS Investiper Ced.Re.Dic 20 OAS Investiper Ced.Re.Mar 21 15.07 5,456 -0,02 15.07 5,433 -0,02 15.07 4,979 0,06 15.07 4,943 0,06 15.07 5,143 0,02 15.07 5,099 0,02 15.07 4,917 -0,06 15.07 4,764 -0,06 15.07 4,954 — 15.07 5,071 0,04 15.07 4,975 -0,04 15.07 4,855 -0,02 15.07 5,022 — 15.07 5,017 0,02 15.07 5,111 — 15.07 5,020 — 15.07 5,260 0,02 15.07 5,058 0,06 15.07 5,373 0,04 15.07 5,251 0,08 15.07 5,356 0,02 15.07 5,163 0,08 15.07 7,015 -0,07 15.07 10,662 -0,06 15.07 5,748 -0,02 15.07 6,694 -0,01 15.07 4,981 0,08 15.07 4,593 0,09 15.07 5,318 -0,08 15.07 5,760 -0,05 15.07 5,050 -0,04 15.07 5,017 -0,04 15.07 5,034 -0,10 15.07 5,036 — 15.07 5,020 0,02 tel.800-900900 FLE BNL Assetto Comfort FLE BNL Assetto Dinamico # AAM Bnl Azioni America AEM Bnl Azioni Emerg. AEU Bnl Azioni Europa Div AIT Bnl Azioni Italia OPE Bnl Obbl. Emergenti OAS Bnl Obbl. Globali 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 5,616 5,181 30,673 10,387 2,923 17,550 35,199 8,651 -0,04 -0,02 0,16 0,55 -0,14 -0,39 0,24 0,01 -0,08 -0,08 -0,08 -0,08 -0,06 -0,06 -0,27 -0,27 -0,33 -0,31 -0,32 -0,32 -0,33 -0,33 -0,08 -0,08 -0,34 -0,36 — — -0,10 -0,10 — — 0,18 -0,21 0,51 0,14 -0,32 0,65 -0,23 -0,05 0,23 -0,16 -0,14 -0,05 -0,02 -0,02 -0,02 -0,02 0,02 0,02 -0,17 -0,17 -0,04 -0,04 -0,04 -0,04 -0,02 -0,02 -0,02 -0,02 — 0,02 -0,02 -0,02 -0,32 -0,32 -0,31 -0,33 -0,30 -0,32 -0,39 -0,39 -0,02 -0,04 — — -0,20 -0,20 — — 0,02 -0,04 — — tel.059-221311 FLE Consult Alto Div A FLE Consult Alto Div A1 FLE Consult Alto Div C FLE Consult Alto Div C1 OFL Consult Alto Rend B OFL Consult Alto Rend B1 OFL Consult Alto Rend C FLE Consult Alto Rend C1 OFL Consult Alto Rend I m BBI Consult Bilanciato C OEB Consult Breve Termine C FLE Consult Flex I m FLE Consult Multi High Vol A # FLE Consult Multi High Vol C # FLE Consult Multi Low Vol A # FLE Consult Multi Low Vol C # FLE Consult Multi Low Vol I m FLE Consult Multi Med Vol A # FLE Consult Multi Med Vol C # FLE Consult Multi Mkt Em A # FLE Consult Multi Mkt Em C # FLE Consult Opport A # FLE Consult Opport C # OFL Consult Reddito B OFL Consult Reddito B1 OFL Consult Reddito C OFL Consult Reddito C1 OFL Consult Valore C OFL Consult Valore C1 AEU Consultinvest Azione A AEU Consultinvest Azione C AEU Consultinvest Azione I m BBI Consultinvest Bil A FLE Consultinvest Flex A # FLE Consultinvest Flex C # AIN Consultinvest Global A AIN Consultinvest Global C AIN Consultinvest Global I m FLE Consultinvest Mkt Neutr A FLE Consultinvest Mkt Neutr C FLE Consultinvest Plus A FLE Consultinvest Plus C FLE Consultinvest Plus I m OFL Consultinvest Reddito I m FLE Consultinvest Rendita A FLE Consultinvest Rendita A1 FLE Consultinvest Rendita C FLE Consultinvest Rendita C1 OFL Consultinvest Valore B OFL Consultinvest Valore B1 OFL Consultinvest Valore I m BAZ IGM FdF Bilanciato Az. Cl.A # BAZ IGM FdF Bilanciato Az. Cl.B # FLE IGM FdF Flessibile Cl.A # FLE IGM FdF Flessibile Cl.B # 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 5,270 4,953 4,000 3,280 5,926 5,605 7,736 6,924 6,002 5,983 5,676 5,078 4,903 4,864 5,080 5,072 5,270 4,946 4,928 5,386 4,726 5,364 5,367 5,443 5,219 8,621 7,784 6,423 5,825 4,567 9,325 4,768 5,122 5,272 4,790 4,910 4,792 5,199 4,992 4,998 5,199 6,258 5,067 5,530 4,879 4,952 4,892 4,694 5,194 4,783 5,142 6,203 6,535 4,402 4,621 -0,11 -0,12 -0,12 -0,12 0,14 0,14 0,14 0,13 0,15 -0,05 0,09 -0,14 -0,02 -0,02 0,02 0,02 0,02 0,02 0,04 0,11 0,13 -0,06 -0,06 0,06 0,06 0,05 0,05 0,08 0,07 -0,35 -0,35 -0,36 -0,06 -0,13 -0,15 — — 0,02 0,02 0,04 0,06 0,05 0,04 0,05 -0,10 -0,12 -0,10 -0,13 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,07 0,09 tel.02 85961.311 BOB Amref Health Africa Cl. C BOB Amref Health Africa Cl. I m BOB Com. Maria Letizia Verga C BOB Com. Maria Letizia Verga I m FLE Diversified Income Cl. A m FLE Diversified Income Cl. B FLE Diversified Income Cl. C m FLE Diversified Income Cl. D BOB Duemme Banco Alimentare C BOB Duemme Banco Alimentare I m OAS Duemme CoCo Credit Fund m BOB Duemme Cometa CL. C BOB Duemme Cometa CL. I m 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 5,040 5,046 5,088 5,101 4,953 4,941 4,952 4,943 5,061 5,069 6,771 5,031 5,038 -0,04 -0,04 -0,02 -0,04 0,04 0,04 0,04 0,04 -0,02 -0,04 0,15 -0,04 -0,04 m m Consultinvest A. M. ________________________ Duemme SGR ______________________________ 14.07 15.07 15.07 15.07 15.07 5,063 5,011 5,013 5,076 5,103 -0,51 -0,04 -0,02 -0,04 -0,04 15.07 15.07 12.07 12.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 5,000 5,000 5,007 5,007 4,998 4,998 4,815 4,701 4,714 5,206 5,026 4,996 7,430 5,033 5,211 5,021 5,037 5,275 5,065 5,039 5,149 5,180 5,185 5,069 4,977 5,053 4,984 5,119 4,969 4,909 4,764 4,868 6,576 6,651 6,690 5,880 9,886 8,151 7,382 — — 0,28 0,28 -0,02 -0,02 -0,17 -0,15 -0,15 -0,15 -0,14 — -0,19 -0,10 0,19 0,22 0,10 0,19 0,28 0,08 0,14 0,23 0,39 0,36 0,50 0,36 0,44 0,22 -0,22 -0,20 -0,21 -0,23 -0,02 — — -0,42 -0,21 -0,15 -0,35 Epsilon _____________________________________ tel.02-88102070 FLE Eps Divers.Credit 09/21 A FLE Eps Divers.Credit 09/21 D FLE Eps MA Val Glob 06/21 A FLE Eps MA Val Glob 06/21 D FLE Eps MA Val Glob 09/21 A FLE Eps MA Val Glob 09/21 D FLE Epsilon All. Tattica 06/20 FLE Epsilon All.Tattica 02/20 FLE Epsilon All.Tattica 04/20 FLE Epsilon All.Tattica 09/19 FLE Epsilon All.Tattica 11/19 FLE Epsilon Dif.Att. 07/21 FLE Epsilon DLongRun FLE Epsilon Fle Az.Euro 06/21 FLE Epsilon Fle Forex C 02/19 FLE Epsilon Fle Forex C 02/20 FLE Epsilon Fle Forex C 02/21 FLE Epsilon Fle Forex C 04/19 FLE Epsilon Fle Forex C 04/20 FLE Epsilon Fle Forex C 04/21 FLE Epsilon Fle Forex C 06/20 FLE Epsilon Fle Forex C 07/19 FLE Epsilon Fle Forex C 09/18 FLE Epsilon Fle Forex C 09/19 FLE Epsilon Fle Forex C 09/20 FLE Epsilon Fle Forex C 11/19 FLE Epsilon Fle Forex C 11/20 FLE Epsilon Fle Forex C 12/18 FLE Epsilon Fles Az Eu 02/21 FLE Epsilon Fles Az Eu 04/21 FLE Epsilon Fles Az Eu 09/20 FLE Epsilon Fles Az Eu 11/20 OBI Epsilon Italy Bo.Sh.Term A OBI Epsilon Italy Bo.Sh.Term B OBI Epsilon Italy Bo.Sh.Term I AAE Epsilon QEquity OEM Epsilon Qincome FLE Epsilon QReturn AEU Epsilon QValue Ersel A. M. __________________________________ tel.011-5520306 BBI Fondersel FLE Fondersel Active Sel. # OEM Fondersel Euro AEU Fondersel Europa OIG Fondersel Int. # APA Fondersel Oriente # AIT Fondersel P.M.I. OEB Fondersel Reddito OAS Fondersel Sh. Term Asset FLE Fondersel World All. # AIN Talento Global Equity # 15.07 57,242 15.07 105,282 15.07 10,746 15.07 16,993 15.07 18,225 15.07 8,648 15.07 21,967 15.07 16,153 15.07 100,780 15.07 118,218 15.07 175,559 tel.02-67071422 AIN Etica Azionario E AIN Etica Azionario I E BBI Etica Bilanciato E BBI Etica Bilanciato I E OEB Etica Obb. Breve Ter. E OEB Etica Obb. Breve Ter. I E OMI Etica Obbligaz. Misto E OMI Etica Obbligaz. Misto I E BOB Etica Rendita Bil. I m E BOB Etica Rendita Bil. R E BOB Etica Rendita Bil. RD E 15.07 8,883 0,17 15.07 9,235 0,17 15.07 10,914 0,08 15.07 11,353 0,08 15.07 6,228 — 15.07 6,311 — 15.07 7,891 -0,09 15.07 8,103 -0,09 15.07 5,240 -0,02 15.07 5,215 -0,02 15.07 5,214 -0,02 tel.02-88101 FLE Euriz. Ced.Att.Top 06/23 A FLE Euriz. Ced.Att.Top 06/23 D FLE Euriz. Fle.Obb.+ 06/21 A FLE Euriz. Fle.Obb.+ 06/21 D FLE Euriz. MAsset Str.Fl 06/23 AAM Eurizon Az.America AAE Eurizon Az.Area Euro AEN Eurizon Az.EnMatPrime AEU Eurizon Az.Europa AFI Eurizon Az.Finanza AAS Eurizon Az.Int. Etico E AIN Eurizon Az.Internazionali AIT Eurizon Az.Italia AEM Eurizon Az.Paesi Emer AAM Eurizon Az.PMI Amer. AEU Eurizon Az.PMI Europa AIT Eurizon Az.PMI Italia AIF Eurizon Az.Tecn.Avanz ASA Eurizon Azioni Salute BBI Eurizon Bil.Euro Multi. # ODB Eurizon Br.Ter.Dollaro ODB Eurizon Br.Ter.Dollaro $ OFL Eurizon Ced. Doc 02/19 OFL Eurizon Ced. Doc 04/19 FLE Eurizon Ced.Att + 04/20 FLE Eurizon Ced.Att + 05/18 FLE Eurizon Ced.Att + 05/19 FLE Eurizon Ced.Att + 06/18 FLE Eurizon Ced.Att + 07/19 FLE Eurizon Ced.Att + 12/19 FLE Eurizon Ced.Att. + 10/19 FLE Eurizon Ced.Att. 04/20 FLE Eurizon Ced.Att. 05/18 FLE Eurizon Ced.Att. 05/19 FLE Eurizon Ced.Att. 06/18 FLE Eurizon Ced.Att. 07/19 FLE Eurizon Ced.Att. 10/19 FLE Eurizon Ced.Att. 12/19 FLE Eurizon Ced.Att.Top 04/21 FLE Eurizon Ced.Att.Top 04/22 FLE Eurizon Ced.Att.Top 04/23 FLE Eurizon Ced.Att.Top 05/20 FLE Eurizon Ced.Att.Top 05/21 FLE Eurizon Ced.Att.Top 05/22 FLE Eurizon Ced.Att.Top 05/23 FLE Eurizon Ced.Att.Top 06/20 FLE Eurizon Ced.Att.Top 06/22 FLE Eurizon Ced.Att.Top 07/20 FLE Eurizon Ced.Att.Top 07/21 FLE Eurizon Ced.Att.Top 10/20 FLE Eurizon Ced.Att.Top 10/21 FLE Eurizon Ced.Att.Top 10/22 FLE Eurizon Ced.Att.Top 10/23 A FLE Eurizon Ced.Att.Top 10/23 D FLE Eurizon Ced.Att.Top 11/22 FLE Eurizon Ced.Att.Top 12/20 FLE Eurizon Ced.Att.Top 12/21 FLE Eurizon Disci.Att. 10/21 A FLE Eurizon Disci.Att. 10/21 D OMI Eurizon DiversEtico E FLE Eurizon Fle.Obb. + 05/21 FLE Eurizon Fle.Obb. 05/21 FLE Eurizon Fle.Obb. 06/21 D FLE Eurizon Fle.Obb. 10/21 A FLE Eurizon Fle.Obb. 10/21 D FLE Eurizon Flex Ob. 06/21 A FLE Eurizon Ges.At.Cla 02/18 # FLE Eurizon Ges.At.Cla 04/18 # FLE Eurizon Ges.At.Cla 04/19 FLE Eurizon Ges.At.Cla 04/20 FLE Eurizon Ges.At.Cla 04/21 FLE Eurizon Ges.At.Cla 05/19 FLE Eurizon Ges.At.Cla 05/20 FLE Eurizon Ges.At.Cla 05/21 FLE Eurizon Ges.At.Cla 06/20 FLE Eurizon Ges.At.Cla 07/19 FLE Eurizon Ges.At.Cla 10/18 FLE Eurizon Ges.At.Cla 10/19 FLE Eurizon Ges.At.Cla 10/20 FLE Eurizon Ges.At.Cla 11/17 # 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 0,10 0,41 -0,35 -0,27 -0,01 0,52 -0,43 -0,01 — -0,03 0,32 Etica _______________________________________ 5,111 5,110 5,041 5,041 5,007 17,436 30,330 10,012 10,251 22,632 9,391 12,181 12,685 8,679 38,772 11,665 6,366 7,682 30,737 48,944 14,719 16,294 5,458 5,454 4,828 5,038 4,881 5,006 4,871 4,889 4,906 4,861 5,007 4,887 4,986 4,907 4,924 4,908 5,530 5,151 5,227 5,726 5,523 5,057 5,074 5,741 5,132 5,752 5,444 5,654 5,448 5,243 4,999 4,999 5,090 5,623 5,296 4,999 4,999 9,773 5,086 5,054 5,038 4,998 4,998 5,038 5,271 5,269 5,095 4,832 5,045 5,041 4,744 5,055 4,854 5,017 5,165 4,967 4,992 5,341 -0,08 -0,10 0,02 0,02 -0,02 0,15 -0,19 0,15 -0,07 0,16 0,16 0,15 -0,35 0,56 0,50 -0,38 -0,89 0,12 0,06 -0,20 0,31 — -0,02 -0,02 0,04 0,08 0,04 0,06 0,04 0,02 0,04 0,06 0,06 0,06 0,06 0,04 0,06 0,06 -0,09 -0,08 -0,08 -0,09 -0,09 -0,10 -0,12 -0,07 -0,06 -0,05 -0,06 -0,07 -0,09 -0,10 — — -0,08 -0,09 -0,09 — — 0,05 — 0,02 0,02 -0,02 -0,02 0,02 0,04 0,04 0,08 0,08 0,08 0,08 0,06 0,06 0,08 0,08 0,08 0,08 0,06 0,02 FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE OAS OAS OPE OAS OEM OEB OEB OEC OEC OEH OIG OFL OFL FLE FLE FLE FLE FLE FLE OMI OMI OFL OFL OFL FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE OMI BBI BBI FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE MAE MAE OFL Eurizon Ges.At.Cla 11/20 Eurizon Ges.At.Cla 12/18 Eurizon Ges.At.Cla 12/19 Eurizon Ges.At.Cla 6/18 # Eurizon Ges.At.Cla 7/17 # Eurizon Ges.At.Cla 7/18 # Eurizon Ges.At.Cla 9/17 # Eurizon Ges.At.Din 02/18 # Eurizon Ges.At.Din 04/18 # Eurizon Ges.At.Din 04/19 Eurizon Ges.At.Din 04/20 Eurizon Ges.At.Din 04/21 Eurizon Ges.At.Din 05/19 Eurizon Ges.At.Din 05/20 Eurizon Ges.At.Din 06/20 Eurizon Ges.At.Din 07/19 Eurizon Ges.At.Din 10/18 Eurizon Ges.At.Din 10/20 Eurizon Ges.At.Din 11/17 # Eurizon Ges.At.Din 11/20 Eurizon Ges.At.Din 12/18 Eurizon Ges.At.Din 12/19 Eurizon Ges.At.Din 6/18 # Eurizon Ges.At.Din 7/18 # Eurizon Ges.At.Din 9/17 # Eurizon Ges.At.Din. 7/17 # Eurizon Ges.At.Opp 02/18 # Eurizon Ges.At.Opp 04/18 # Eurizon Ges.At.Opp 04/19 Eurizon Ges.At.Opp 05/19 Eurizon Ges.At.Opp 10/18 Eurizon Ges.At.Opp 11/17 # Eurizon Ges.At.Opp 12/18 Eurizon Ges.At.Opp 6/18 # Eurizon Ges.At.Opp 7/18 # Eurizon Ges.At.Opp 9/17 # Eurizon Ges.At.Opp. 7/17 # Eurizon Ges.Att.Din 05/21 Eurizon Gest.At.Cla 12/17 # Eurizon Gest.At.Din 10/19 Eurizon Gest.At.Din 12/17 # Eurizon Gest.At.Opp 12/17 # Eurizon Guida Att + 04/21 Eurizon Guida Att + 11/20 Eurizon Guida Att. + 05/21 Eurizon Guida Att. 04/19 Eurizon Guida Att. 04/20 Eurizon Guida Att. 05/19 Eurizon Guida Att. 07/19 Eurizon Guida Att. 10/18 Eurizon Guida Att. 10/19 Eurizon Guida Att. 12/18 Eurizon Guida Att. 12/19 Eurizon Guida.Att.+ 06/21 Eurizon MAsset Cre. 06/21 Eurizon MAsset Cre. 10/21 Eurizon MAsset Equi. 06/21 Eurizon MAsset Equi. 10/21 Eurizon MAsset Prud. 06/21 Eurizon MAsset Prud. 10/21 Eurizon MAsset Red 06/21 A Eurizon MAsset Red 06/21 D Eurizon MAsset Red 10/21 A Eurizon MAsset Red 10/21 D Eurizon MAsset Red. 04/20 Eurizon MAsset Red. 04/21 Eurizon MAsset Red. 05/20 Eurizon MAsset Red. 05/21 Eurizon MAsset Red. 06/20 Eurizon MAsset Red. 10/19 Eurizon MAsset Red. 10/20 Eurizon MAsset Red. 11/20 Eurizon MAsset Red. 12/19 Eurizon MAsset St.Fl. 05/23 Eurizon MAsset St.Fl. 10/23 Eurizon Obbl. Cedola A Eurizon Obbl. Cedola D Eurizon Obbl. Emergenti Eurizon Obbl. Etico E Eurizon Obbl. Euro Eurizon Obbl. Euro BT A Eurizon Obbl. Euro BT D Eurizon Obbl. Euro Corp. Eurizon Obbl. Euro Corp. BT Eurizon Obbl. Euro HY Eurizon Obbl. Internaz. Eurizon Obbl.Strat.Fle A Eurizon Obbl.Strat.Fle D Eurizon Obiettivo Rend # Eurizon Profilo Fle Dif. # Eurizon Profilo Fle Equi # Eurizon Profilo Fle Svil # Eurizon Rend.Ass 2anni # Eurizon Rend.Ass 3anni # Eurizon Rendita A Eurizon Rendita D Eurizon Riserva 2 Anni A Eurizon Riserva 2 Anni B Eurizon Riserva 2 Anni C Eurizon Sol.Ced + 04/21 Eurizon Sol.Ced + 05/20 Eurizon Sol.Ced + 06/20 Eurizon Sol.Ced + 10/20 Eurizon Sol.Ced + 11/20 Eurizon Soluz.Ced 04/21 Eurizon Soluz.Ced 05/20 Eurizon Soluz.Ced 06/20 Eurizon Soluz.Ced 10/20 Eurizon Soluz.Ced 11/20 Eurizon Soluzione 10 Eurizon Soluzione 40 Eurizon Soluzione 60 Eurizon Stra Pro 1tri13 # Eurizon Stra. Flessib 15 Eurizon Stra.Pro 1tri12 # Eurizon Stra.Pro 2tri12 # Eurizon Stra.Pro IIITr11 # Eurizon Team 1 Cl A # Eurizon Team 1 Cl G # Eurizon Team 2 Cl A # Eurizon Team 2 Cl G # Eurizon Team 3 Cl A # Eurizon Team 3 Cl G # Eurizon Team 4 Cl A # Eurizon Team 4 Cl G # Eurizon Team 5 Cl A # Eurizon Team 5 Cl G # Eurizon Tesor.Euro A Eurizon Tesor.Euro B Passadore Riserva 2 Anni tel.02-62041 FLE Euromob. Az. Internaz. AIT Euromob. Azioni Italiane OFL Euromob. Cedola 2018 OFL Euromob. Cedola 3 - 2017 OEB Euromob. Conservativo OFL Euromob. Crescita Attiva OFL Euromob. Emerg Mkt Bond OEC Euromob. Euro Aggregate OFL Euromob. F2 FLE Euromob. F3 BOB Euromob. Fle Alloc.Glob FLE Euromob. Flex Stars FLE Euromob. Opportunity 2022 FLE Euromob. Progetto 2021 OEM Euromob. Reddito FLE Euromob. Rising Stars FLE Euromob. Science 4 Life FLE Euromob. Seven Stars tel.00352-262076651 OEH Foi Bnd Gl. High Yield T m OEH Foi Bond Gl.High Yield S ODM Foi Bond US Plus R Ge e e 0,10 0,10 0,01 0,19 0,19 0,05 0,05 0,05 0,15 -0,72 -0,71 0,59 0,59 -0,19 -0,18 -0,04 -0,03 0,01 — 0,01 -0,05 -0,04 -0,17 -0,17 -0,08 -0,08 -0,08 -0,07 -0,08 -0,07 -0,06 -0,05 -0,05 -0,19 -0,19 0,19 -0,10 -0,10 -0,10 -0,34 -0,65 -0,35 -0,35 -0,65 0,20 0,20 0,65 0,65 0,75 0,76 0,21 -0,11 -0,10 -0,69 -0,01 -0,01 -0,02 0,04 0,04 0,05 0,02 0,19 0,19 0,08 0,07 0,13 0,13 0,20 0,20 -0,02 -0,02 -0,49 -0,49 0,53 0,54 -0,69 -0,69 -0,04 -0,04 -0,01 — -0,40 -0,39 -0,06 -0,05 -0,27 -0,28 -0,04 -0,03 -0,14 -0,14 -0,14 -0,10 -0,11 0,18 0,12 -0,01 -0,01 -0,01 0,05 0,05 0,10 0,11 0,10 0,02 0,04 0,03 0,03 -0,47 -0,47 tel.800-546961 BBI Fideuram Bilanciato AIT Fideuram Italia MAE Fideuram Moneta OEM Fideuram Rendimento OEB Fideuram Risparmio FLE FMS - Absolute Return # BBI FMS - Balanced # I ASE FMS - Eq.Glob.Resources # APA FMS - Equity Asia # AEU FMS - Equity Europe # AEM FMS - Equity Gl Em Mkt # AEM FMS - Equity New World # AAM FMS - Equity Usa # 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 -0,07 -0,44 -0,01 -0,21 -0,01 0,09 0,01 0,35 0,19 -0,06 0,74 0,54 0,38 Fideuram Investimenti ____________________ tel.0438-360407 FLE Finint Equity-I m 15.075607,401 3,95 tel.0112309029 OEB Fondaco Euro Cash m OEB Fondaco Euro Cash B m OEM Fondaco Eurogov Beta m OEM Fondaco Eurogov Beta B m FLE Fondaco Glb Opp. Classic B m FLE Fondaco Income Classic A m # FLE Fondaco Income Classic B FLE Fondaco Income Instit. A m # FLE Fondaco Income Instit. B m # FLE Fondaco Income Profes. B m OIG Fondaco World G ABNoE I OIG Fondaco World G ABNoE B m 15.07 125,131 15.07 123,763 15.07 168,350 15.07 148,294 15.07 103,756 14.07 110,362 14.07 106,196 14.07 109,540 14.07 105,465 14.07 105,880 15.07 124,558 15.07 114,025 tel.02-60765711 OMI Alleanza Obbligaz. AAM Alto America Az. AAE Alto Azionario BBI Alto Bilanciato OFL Alto Euro Flessibile Ob. OEB Alto Euro Governativo B/T AIN Alto Internaz. Azionario OIG Alto Internaz. Obbligaz. APA Alto Pacifico Azionario OEB GI Focus Euro Gov. BT OFL GI Focus Obbligazionario 15.07 5,749 -0,19 15.07 8,898 0,24 15.07 15,930 -0,11 15.07 19,387 0,21 15.07 9,476 -0,04 15.07 7,836 — 15.07 5,652 0,16 15.07 7,610 -0,14 15.07 7,363 0,41 15.07 17,891 -0,01 15.07 6,411 0,06 tel.00352-262076651 OEH Ifu Bond Gl. High Yield ODM Ifu Bond US Plus 15.07 10,086 0,03 15.07 10,494 0,10 Fondaco Sgr _______________________________ m M M M M Nex am Pa ne m m m m m m P onee nve men M SGR m Generali Investments Europe SGR ________ Interfund __________________________________ 15.07 76,186 15.07 14,815 15.07 6,797 15.07 10,111 15.07 8,812 15.07 10,866 15.07 9,309 15.07 3,071 15.07 6,967 15.07 5,294 15.07 8,262 15.07 10,759 15.07 7,275 15.07 10,373 15.07 3,756 15.07 112,648 15.07 14,346 15.07 11,381 15.07 6,292 15.07 6,884 15.07 9,913 15.07 7,451 15.07 13,733 15.07 17,140 15.07 11,972 0,16 -0,07 -0,54 0,09 -0,62 -0,32 0,63 0,62 0,33 0,47 -0,05 0,25 -0,11 -0,46 0,54 0,15 -0,70 -0,25 -0,05 -0,01 -0,01 -0,01 -0,09 -0,49 -0,03 15.07 12,165 0,06 Investitori _________________________________ tel.02-72162500 AAM Investitori America AEU Investitori Europa APA Investitori Far East FLE Investitori Flessibile FLE Investitori Piazza Affari 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 7,418 6,317 6,596 7,442 4,751 Star Coll Multi As.Gl C m # Star Coll Multi As.Gl E # Star Coll Ob Inter. A # Star Coll Ob Inter. C m # Star Coll Ob Inter. E # Star Coll Ob M/L Ter A # Star Coll Ob M/L Ter C m # Star Coll Ob M/L Ter E # 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 5,165 5,008 6,046 6,134 6,009 5,654 5,744 5,637 0,02 0,02 0,15 0,15 0,13 -0,09 -0,10 -0,11 tel.055-263331 AIN Soprarno Esse Stock A AIN Soprarno Esse Stock B m FLE Soprarno Inflaz. 1,5% A FLE Soprarno Inflaz. 1,5% B m FLE Soprarno Oriz.Att.Ced A FLE Soprarno Oriz.Att.Ced B FLE Soprarno Orizzonte Attivo FLE Soprarno Orizzonte Dinam. OEB Soprarno Pronti Termine A m OEB Soprarno Pronti Termine B OFL Soprarno Redd.& Cresc. A OFL Soprarno Redd.& Cresc. B m FLE Soprarno Relat. Value A FLE Soprarno Relat. Value B m FLE Soprarno Rit. Ass A FLE Soprarno Rit. Ass. B m FLE Soprarno Tar.4% Fle Cl.B FLE Soprarno Targ.4% Fle Cl.A 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 7,011 7,235 6,711 6,837 5,060 5,046 5,021 5,043 5,012 5,460 5,140 5,169 6,748 7,008 6,693 6,976 4,617 4,541 0,01 0,01 -0,03 -0,03 0,02 0,02 0,02 — 0,02 — -0,08 -0,08 -0,09 -0,09 -0,06 -0,06 0,04 0,07 tel.800-614614 FLE Symphonia Asia Fles. AIT Symphonia Az. Sm.Cap It. AAE Symphonia Azionario Euro AAM Symphonia Azionario Usa FLE Symphonia Fortissimo FLE Symphonia Mult Emer Fle # OFL Symphonia Obb. Alto Pot. OEB Symphonia Obb. Breve Ter. OEC Symphonia Obb. Corp. OFL Symphonia Obb. Din. Val. OEM Symphonia Obb. Euro OEB Symphonia Obb. Rendita FLE Symphonia Patrim. Attivo FLE Symphonia Patrim. Ob. 2021 OMI Symphonia Patrim. Redd. AIT Symphonia Selez. Italia FLE Symphonia Tematico MAE Symphonia Tesoreria 15.07 9,171 0,21 15.07 8,246 -0,81 15.07 6,522 -0,21 15.07 11,072 -0,01 15.07 3,491 -0,11 15.07 14,245 -0,06 15.07 5,575 0,04 15.07 7,124 -0,01 15.07 6,868 -0,04 15.07 6,706 -0,07 15.07 8,710 -0,14 15.07 8,415 — 15.07 26,865 0,05 15.07 5,010 — 15.07 8,619 -0,01 15.07 7,208 -0,35 15.07 3,764 0,11 15.07 5,192 — tel.02-430241 OFL UBI Pra. Active Duration AEU UBI Pra. Az. Europa AEM UBI Pra. Az. Merc. Emerg. AAE UBI Pra. Azionario Etico E AAE UBI Pra. Azioni Euro AIN UBI Pra. Azioni Globali AIT UBI Pra. Azioni Italia APA UBI Pra. Azioni Pacifico AAM UBI Pra. Azioni Usa BOB UBI Pra. B. Euro Ris. Cont. FLE UBI Pra. Capital Growth P OEB UBI Pra. Euro BT MAE UBI Pra. Euro Cash OEC UBI Pra. Euro Corp. FLE UBI Pra. Euro Eq Risk Cont OEM UBI Pra. Euro M/L Term. BBI UBI Pra. Europe Multifund FLE UBI Pra. Gl. Multif. 50 OEH UBI Pra. Gl.High Yld Euro H BOB UBI Pra. Glob. Multiasset FLE UBI Pra. Goal FLE UBI Pra. Inflat. Shield P FLE UBI Pra. Mult.Vol.Target BOB UBI Pra. Multiasset IT OAS UBI Pra. Obb. Dollari OIH UBI Pra. Obb. Gl. Alto Ren. OIC UBI Pra. Obb. Glob. Corp. OIG UBI Pra. Obb. Globali OFL UBI Pra. Obb. Ob. Valore OEC UBI Pra. Obb.Eu.Corp.Etico E BOB UBI Pra. Obiettivo Controllo OMI UBI Pra. Obiettivo Stabilita' BAZ UBI Pra. Port. Aggressivo BBI UBI Pra. Port. Dinamico BOB UBI Pra. Port. Moderato OMI UBI Pra. Port. Prudente FLE UBI Pra. Protez. Mkt Euro P OFL UBI Pra. Tot Ret Pr FLE UBI Pra. Tot. Ret. Din. FLE UBI Pra. Tot.Ret. Moderato A FLE UBI Pra. Tot.Ret. Moderato B 15.07 5,829 0,14 15.07 7,310 -0,42 15.07 11,131 0,65 15.07 6,152 -0,29 15.07 7,726 -0,32 15.07 7,957 0,13 15.07 6,205 -0,24 15.07 8,876 0,37 15.07 7,588 0,32 15.07 6,227 -0,08 15.07 5,345 — 15.07 7,181 — 15.07 7,496 — 15.07 9,842 — 15.07 3,981 -0,10 15.07 8,530 -0,13 15.07 5,323 0,08 15.07 7,429 0,04 15.07 5,105 — 15.07 5,104 -0,12 15.07 4,862 — 15.07 4,757 -0,10 15.07 5,029 -0,02 15.07 5,192 -0,17 15.07 7,543 — 15.07 12,417 -0,01 15.07 9,112 -0,26 15.07 7,549 -0,34 15.07 4,947 -0,06 15.07 5,090 — 15.07 5,000 — 15.07 5,000 — 15.07 7,394 -0,01 15.07 7,454 -0,15 15.07 7,343 -0,20 15.07 7,058 -0,23 15.07 4,658 -0,06 15.07 11,201 -0,04 15.07 4,866 -0,14 15.07 4,965 -0,06 15.07 5,040 -0,06 tel.02-806071 FLE Pensaci Oggi Cl.I FLE Pensaci Oggi Cl.R OEB Zenit Breve Ter Cl.I OEB Zenit Breve Ter Cl.R FLE Zenit Evoluzione 2021 FLE Zenit Evoluzione Cl.I FLE Zenit Evoluzione Cl.R AIN Zenit Megatrend Cl.I AIN Zenit Megatrend Cl.R OMI Zenit Obbligaz. Cl.I OMI Zenit Obbligaz. Cl.R AIT Zenit Pianeta It Cl.I AIT Zenit Pianeta It Cl.R 15.07 4,558 0,22 15.07 4,311 0,21 15.07 8,350 0,02 15.07 8,124 0,04 15.07 4,906 0,06 15.07 5,902 0,19 15.07 5,424 0,18 15.07 4,892 0,33 15.07 4,621 0,33 15.07 9,628 0,07 15.07 9,261 0,06 15.07 10,494 -0,47 15.07 9,854 -0,47 Soprarno ___________________________________ 0,20 -0,16 0,38 0,05 -0,29 tel.02-777181 FLE Kairos Selection 15.07 10,517 0,12 tel.800-107107 FLE Mediolanum Fle Obb Glo LA OFL Mediolanum Fle Obb Glob L FLE Mediolanum Fle Strateg L FLE Mediolanum Fle Strateg LA FLE Mediolanum Fle Svi Ita LA FLE Mediolanum Fle Val.Att LA FLE Mediolanum Flex Glob LA FLE Mediolanum Flex Italia LA FLE Mediolanum Flex Svi Ita L FLE Mediolanum Flex Val.Att L OEB Mediolanum Risp Dinam L OEB Mediolanum Risp Dinam LA 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 tel.02-7645121 BBI Nextam Part. Bilanciato OMI Nextam Part. Obbl. Misto 15.07 15.07 tel.800-551-552 OEB Pion. Eur Gov BT (ex Mon.) A OEB Pion. Eur Gov BT (ex Mon.) B AAM Pioneer Az. Am. A AAM Pioneer Az. Am. B APA Pioneer Az. Area Pacif A APA Pioneer Az. Area Pacif B AIT Pioneer Az. Crescita A AIT Pioneer Az. Crescita B AEU Pioneer Az. Europa A AEU Pioneer Az. Europa B AEM Pioneer Az. Paesi Em. A AEM Pioneer Az. Paesi Em. B AEU Pioneer Az. Val Eu Dis A AEU Pioneer Az. Val Eu Dis B OEM Pioneer Eu Gov MT Dis A OEM Pioneer Eu Gov MT Dis B FLE Pioneer Innovaz.Att. B # MAE Pioneer Liquidita' Euro ODC Pioneer Ob Co Am Dis A ODC Pioneer Ob Co Am Dis B OEC Pioneer Ob Eu Co Et Dis A E OEC Pioneer Ob Eu Co Et Dis B E OPE Pioneer Ob Paesi Em Dis A OPE Pioneer Ob Paesi Em Dis B OMI Pioneer Ob. Piu' Dis A OMI Pioneer Ob. Piu' Dis B OBI Pioneer Ob.Sist.It Dis A OBI Pioneer Ob.Sist.It Dis B OEM Pioneer Obb. Euro Distr A OEM Pioneer Obb. Euro Distr B OIH Pioneer Obb. Glo HY Dis A OIH Pioneer Obb. Glo HY Dis B FLE Pioneer Target Controllo A FLE Pioneer Target Controllo B FLE Unicr. Evol. Eco Reale A # FLE Unicr. Evol. Eco Reale B # OMI Unicr. Evol. Reddito A # OMI Unicr. Evol. Reddito B # FLE Unicr. Evol. Trend A # FLE Unicr. Evol. Trend B # FLE UniCredit Sol. Pa. Em. A FLE UniCredit Sol. Pa. Em. B FLE UniCredit Soluzione 20A # FLE UniCredit Soluzione 20B # FLE UniCredit Soluzione 40A # FLE UniCredit Soluzione 40B # FLE UniCredit Soluzione 70A # FLE UniCredit Soluzione 70B # FLE UniCredit Soluzione BTA FLE UniCredit Soluzione BTB 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 13,881 5,061 13,490 8,405 4,166 6,169 12,769 6,699 18,503 6,634 10,502 5,068 9,433 7,143 5,822 5,789 4,792 5,202 6,228 6,188 5,212 5,626 11,035 5,559 9,345 5,598 6,296 6,255 7,538 5,815 5,909 5,891 5,414 5,425 5,687 5,612 5,270 5,219 5,976 5,897 5,333 5,208 5,426 5,300 5,751 5,603 6,067 5,897 5,105 4,975 -0,02 -0,02 0,26 0,26 0,51 0,51 -0,42 -0,42 -0,25 -0,26 0,08 0,08 -0,19 -0,20 -0,34 -0,34 0,10 — 0,16 0,19 -0,10 -0,09 0,14 0,14 -0,09 -0,07 -0,21 -0,21 -0,28 -0,27 0,25 0,27 0,13 0,11 0,04 0,05 -0,06 -0,04 0,05 0,05 0,23 0,23 -0,02 -0,04 -0,02 -0,02 -0,02 — -0,02 — tel.800-102010 AEU Gestnord Az.Europa A AEU Gestnord Az.Europa C m AIT Gestnord Az.Italia A AIT Gestnord Az.Italia C m BBI Gestnord Bil. Euro A BBI Gestnord Bil. Euro C m OMI Investimenti Sostenib.A E OMI Investimenti Sostenib.C m BBI Investimenti Strategici A BBI Investimenti Strategici C m BBI Investimenti Strategici E MAE Nordfondo Liquidità A MAE Nordfondo Liquidità C m OEC Nordfondo Ob.Euro Corp A OEC Nordfondo Ob.Euro Corp C m OEM Nordfondo Ob.Euro M.T. A OEM Nordfondo Ob.Euro M.T. C m OPE Nordfondo Ob.Paesi Em A OPE Nordfondo Ob.Paesi Em B OPE Nordfondo Ob.Paesi Em C m OEB Nordfondo Obbl. B.T A OEB Nordfondo Obbl. B.T B OEB Nordfondo Obbl. B.T C m OAS Nordfondo Obbl. Conv. A OAS Nordfondo Obbl. Conv. C m ODM Nordfondo Obbl. Dollari A ODM Nordfondo Obbl. Dollari C m FLE Star Coll 6 Dinamico A # FLE Star Coll 6 Dinamico C m # FLE Star Coll 6 Dinamico E # AIN Star Coll Az.Inter. A # AIN Star Coll Az.Inter. C m # AIN Star Coll Az.Inter. E # BBI Star Coll Bil.PaesiEm A # BBI Star Coll Bil.PaesiEm C m # BBI Star Coll Bil.PaesiEm E # FLE Star Coll Multi As.Gl A # 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 11,394 11,682 12,351 12,653 17,175 17,617 7,716 7,806 5,081 5,094 5,075 6,434 6,464 9,991 10,128 19,727 19,977 13,281 11,781 13,545 9,566 9,966 9,641 6,412 6,549 18,978 19,247 4,795 4,853 4,760 6,666 6,823 6,646 5,504 5,644 5,472 5,053 -0,24 -0,23 -0,42 -0,42 -0,08 -0,07 — — -0,08 -0,08 -0,08 — — -0,05 -0,05 -0,07 -0,07 0,11 0,12 0,12 -0,02 -0,01 -0,01 0,11 0,11 0,23 0,23 0,06 0,06 0,06 0,18 0,18 0,17 0,38 0,39 0,37 0,02 Mediolanum Gest. Fondi __________________ 9,676 9,179 6,452 6,610 10,261 10,004 17,844 18,396 10,131 9,704 5,232 5,331 FLE FLE OAS OAS OAS OAS OAS OAS -0,07 -0,07 -0,11 -0,12 -0,08 0,01 -0,03 -0,33 -0,08 — -0,04 -0,02 Nextam Partners __________________________ 6,698 -0,01 8,116 -0,05 Zenit _______________________________________ INDICI FIDEURAM Sella Gestioni _____________________________ Generale Fondi Azionari Az. Italia Az. Area Euro Az. Europa Az. America Az. Pacifico Az. Paesi Emergenti Az. Internazionali Az. Settoriali Fondi Bilanciati Bilanciati Bil. Obbligazionari Fondi Obbligazionari Ob. Italia Ob. Euro Governativi BT Ob. Euro Governativi M/L Term Ob. Euro Corporate Inv. Grade Ob. Area Dollaro Ob. Dollaro Govern. M/L Term Ob. Internaz m 126,37 119,94 111,99 111,34 132,00 156,45 147,87 260,20 133,11 112,07 142,48 118,81 133,37 157,02 — 140,91 174,44 143,41 176,42 — 126,39 119,90 112,37 111,61 132,31 156,18 147,32 258,91 132,91 111,96 142,57 118,86 133,47 157,11 100,59 140,90 174,73 143,45 176,04 123,63 % -0,02 0,03 -0,34 -0,24 -0,23 0,17 0,37 0,50 0,15 0,10 -0,06 -0,04 -0,07 -0,06 — 0,01 -0,17 -0,03 0,22 — M M M M m www ilsole24ore com/indicienumeri % M M M M M M M M M M M M M M M M M M M % M m M M M W M m m m m m W W W M m X M m m m m m m m M M X M M M Ca M M mm ma m m E e A e Managemen SGR m mm Eu on Cap a SGR M M M M M M M M M M M M M M M M M W m onda o SGR Spa m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m m Gene a nve men Eu ope SGR SpA M m m m m G oba Se e on M M M M M M M M W W m m m m m m m m m m m m m m m M m m M — m m m m m mM mM mM mM m m m m m M M m m m m m m M M Symphon a SGR m m m Tage Cap a LLP M m m a a SGR M M di DIRITTO ESTERO E ka o Cap a Man Sa M M M M M Tenax Cap a L d M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M m m X m W mm mm M Zu m m m m m m m m m m m m m m m m M m M W M M M W W W W W M M — — M M m m m M m M M M M M M M M M M M M M M M M m mM m m m m M m M m m m M M M M M M m M M M m M m M M M M M M M W M m M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M m W m m m W M — — — m m M m M m m m M M M M M M M M M m M m m M M m X m W m M M h Con bu on m M mm mM m M M m INDICI E CERTIFICATI m W W W W W W W W W W M m W a V a M M M M M M M M M M m m M UBS A e Managemen V o a o mu a Lavo o m m m m m 0,01 0,01 -0,32 -0,32 -0,12 0,21 0,21 0,21 0,21 0,21 -0,36 -0,36 ASE Inter.Int.Sec.New Ec OPE Interf. Bond Glb Em Mkt OAY Interf. Bond Japan FLE Interf. Crescita Prot.80 m OPE Interf. Em.Mkt Loc.Cur H m OPE Interf. Em.Mkt Loc.Curr AEM Interf. Eq. Glb Em Mkt APA Interf. Eq. Japan H APA Interf. Eq. Pacif. ex Japan APA Interf. Eq. Pacif. ex Japan H AAM Interf. Eq. USA H AAM Interf. Eq.USA AEU Interf. Equity Europe AIT Interf. Equity Italy APA Interf. Equity Japan AAM Interf. Equity Usa Adv OEM Interf. Euro Bond Long T OEM Interf. Euro Bond Med. T OEC Interf. Euro Corporate Bd OEB Interf. Euro Currency MAE Interf. Euro Liquidity m OEM Interf. Euro Short Term 1-3 OEM Interf. Euro Short Term 3-5 OAS Interf. Inflation Linked FLE Interf. System Evolution ODM Interfund Bond Us Plus H m OAS Interfund Glob.Convert FLE Interfund System 100 % m An ma 14,727 29,249 14,900 10,821 16,905 8,988 11,123 8,573 12,003 12,456 13,196 19,690 16,179 Finanziaria Internazionale Inv. SGR ______ M M M mM M M M M M M W M M M Pen P an nve SGR m 15.07 18,056 0,01 15.07 14,149 0,01 15.07 11,938 0,09 15.07 11,060 15.07 12,502 15.07 17,289 15.07 11,212 15.07 11,460 15.07 10,159 15.07 10,099 15.07 10,197 15.07 9,901 15.07 5,546 15.07 5,749 15.07 9,684 15.07 9,990 15.07 10,948 15.07 11,285 15.07 9,301 15.07 9,132 15.07 10,129 15.07 10,128 15.07 10,131 15.07 8,645 15.07 8,949 15.07 13,335 15.07 13,734 15.07 10,235 15.07 9,069 15.07 10,500 15.07 14,636 15.07 13,220 15.07 14,964 15.07 10,053 15.07 9,178 15.07 10,178 15.07 10,034 15.07 10,389 15.07 10,638 15.07 9,908 15.07 9,234 15.07 10,070 15.07 9,540 15.07 7,996 15.07 8,611 15.07 9,727 15.07 7,783 15.07 10,216 15.07 10,277 15.07 12,284 15.07 12,971 15.07 4,181 15.07 4,383 15.07 9,170 15.07 10,192 15.07 10,239 15.07 11,548 15.07 8,276 15.07 8,403 15.07 8,623 15.07 7,759 15.07 6,796 15.07 8,023 15.07 4,748 15.07 16,082 15.07 16,875 15.07 11,869 15.07 12,319 15.07 11,686 15.07 12,212 15.07 11,815 15.07 12,404 15.07 12,704 15.07 13,330 15.07 13,416 15.07 14,078 15.07 3,577 15.07 3,754 15.07 12,255 15.07 12,651 15.07 10,485 15.07 10,798 15.07 7,995 15.07 8,175 15.07 14,695 15.07 15,533 15.07 15,532 15.07 16,418 15.07 5,096 15.07 5,372 15.07 9,652 15.07 9,933 15.07 13,620 15.07 13,199 15.07 14,037 15.07 9,738 15.07 10,173 15.07 2,722 15.07 2,610 15.07 8,527 15.07 7,807 15.07 8,777 15.07 9,498 15.07 9,815 15.07 10,664 15.07 10,101 15.07 10,872 15.07 5,214 15.07 5,453 15.07 153,975 15.07 161,517 15.07 16,598 15.07 17,100 m X X 0,15 -0,14 0,04 0,04 -0,01 0,04 -0,11 -0,01 -0,01 — -0,08 -0,08 -0,02 0,02 -0,29 0,12 0,02 -0,28 ODM Foi Bond Us Plus S ODM Foi Bond Us Plus T m OEH Foi BondGlobHigh Yield R OAS Foi Core Bond R OAS Foi Core Bond T OFL Foi Credit Abs Return R OFL Foi Credit Abs Return S OFL Foi Credit Abs Return T FLE Foi Crescita Prot. 80 R APS Foi Eq Brazil R APS Foi Eq Brazil T APS Foi Eq China R APS Foi Eq China T APS Foi Eq India R APS Foi Eq India T OEC Foi Eu Corp Bnd S OAS Foi Eu Yield Pl S OFL Foi Fin Credit Bond R OFL Foi Fin Credit Bond S OFL Foi Fin Credit Bond T FLE Foi Flex Europe R FLE Foi Flex Europe T FLE Foi Flex Italy R FLE Foi Flex Italy T OFL Foi Global Bond R OFL Foi Global Bond S OFL Foi Global Bond T OPE Fondit Bnd Glb Em Mkt R OPE Fondit Bnd Glb Em Mkt S m OPE Fondit Bnd Glb Em Mkt T OIH Fondit Bond HY Short R OIH Fondit Bond HY Short S OIH Fondit Bond HY Short T ODM Fondit Bond US Plus RH ODM Fondit Bond US Plus TH OAS Fondit Core Bond S FLE Fondit Diver.Real Asset R FLE Fondit Diver.Real Asset S FLE Fondit Diver.Real Asset T OPE Fondit Em.Mkt.Loc.Cur. R OPE Fondit Em.Mkt.Loc.Cur. RH OPE Fondit Em.Mkt.Loc.Cur. S OPE Fondit Em.Mkt.Loc.Cur. T OPE Fondit Em.Mkt.Loc.Cur. TH ASE Fondit Eq Gl High Div R FLE Fondit Eq Gl High Div T AEM Fondit Eq Glb Em Mkt R AEM Fondit Eq Glb Em Mkt T APA Fondit Eq Pacif ex Japan R APA Fondit Eq Pacif ex Japan T AAS Fondit Eq.Gl.High Div. S OFL Fondit Ethical R OFL Fondit Ethical T m OEM Fondit Eur Bd Lng Term S OEB Fondit Eur Bond Defe. S OEB Fondit Eur Bond Defen R OEB Fondit Euro Bond Defen T FLE Fondit Flexib Strategy R FLE Fondit Flexib Strategy S FLE Fondit Flexib Strategy T FLE Fondit Global Income S AAM Fondit. Eq. Usa Blue Ch R AAM Fondit. Eq. Usa Blue Ch T BOB Fonditalia Core 1 R BOB Fonditalia Core 1 T BBI Fonditalia Core 2 R BBI Fonditalia Core 2 T BAZ Fonditalia Core 3 R BAZ Fonditalia Core 3 T AEU Fonditalia Eq. Europe R AEU Fonditalia Eq. Europe T AIT Fonditalia Eq. Italy R AIT Fonditalia Eq. Italy T APA Fonditalia Eq. Japan R APA Fonditalia Eq. Japan T OEM Fonditalia Eu B. Long T R OEM Fonditalia Eu B. Long T T OEC Fonditalia Eu Corp Bnd R OEC Fonditalia Eu Corp Bnd T OEB Fonditalia Eu Currency R OEB Fonditalia Eu Currency T ASE Fonditalia Eu Cyclicals R ASE Fonditalia Eu Cyclicals T ASE Fonditalia Eu Defensive R ASE Fonditalia Eu Defensive T AFI Fonditalia Eu Financials R AFI Fonditalia Eu Financials T OAS Fonditalia Eu Yield Pl R OAS Fonditalia Eu Yield Pl T OEM Fonditalia Euro Bond R OEM Fonditalia Euro Bond S OEM Fonditalia Euro Bond T FLE Fonditalia Fl Risk Par R FLE Fonditalia Fl Risk Par T ASE Fonditalia Flex Em. Mkts T ASE Fonditalia Flex Em.Mkts R OFL Fonditalia Flexib Bond R OFL Fonditalia Flexib Bond S OFL Fonditalia Flexib Bond T FLE Fonditalia Flexib Growth R FLE Fonditalia Flexib Growth T OAS Fonditalia Glob Conv. R OAS Fonditalia Glob Conv. S OAS Fonditalia Glob Conv. T ASE Fonditalia Glob Income R ASE Fonditalia Glob Income T AIN Fonditalia Global R AIN Fonditalia Global T OAS Fonditalia Inflat Linked R OAS Fonditalia Inflat Linked T 8a+ nve men m C ed a V a 17,476 21,871 4,912 5,243 11,665 4,977 8,273 9,170 6,819 4,889 35,439 4,874 5,010 5,001 20,016 5,179 5,524 5,066 0,08 0,10 0,08 0,04 0,02 0,08 0,02 0,09 0,11 0,10 0,09 0,06 0,10 0,09 0,09 0,10 0,11 0,10 0,03 0,08 0,09 0,08 0,09 0,09 0,03 0,03 0,15 0,15 0,17 0,15 0,17 0,17 0,17 0,17 0,19 0,17 0,17 0,04 0,02 0,10 0,09 0,20 0,06 0,06 0,06 0,08 0,06 0,08 0,08 0,08 0,06 0,08 0,08 0,04 0,08 -0,02 0,02 -0,02 0,02 -0,02 0,04 0,06 -0,04 -0,02 0,04 0,04 0,04 0,06 0,06 0,04 0,04 0,06 0,06 — -0,02 0,09 0,08 -0,04 -0,13 -0,24 0,02 0,03 -0,04 0,02 -0,01 -0,13 0,10 0,10 0,51 0,05 0,10 0,08 0,02 0,03 -0,04 -0,03 0,02 0,04 0,02 — 0,02 0,02 0,04 0,02 0,02 0,04 0,04 0,04 0,04 -0,08 0,06 0,14 -0,04 0,02 — -0,02 -0,02 0,09 0,08 0,08 0,10 0,11 0,11 0,15 0,14 0,06 0,06 — -0,01 0,03 % A p ond SGR SpA X m 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 4,897 5,137 4,956 5,306 5,398 5,187 5,374 5,528 5,493 5,196 4,705 5,070 5,152 4,505 4,678 5,080 5,402 4,938 5,743 4,767 5,347 4,967 5,547 5,417 5,783 5,843 5,432 5,437 5,257 5,172 5,352 5,787 5,414 5,451 5,415 5,776 5,800 5,104 5,296 5,071 5,714 5,487 5,034 4,887 5,053 5,090 4,831 5,046 5,027 5,155 4,984 5,140 4,967 5,004 5,055 4,996 5,041 4,996 5,005 4,997 5,052 5,053 4,998 4,999 4,892 5,062 4,813 5,037 4,951 5,130 5,073 4,943 5,041 5,020 4,998 6,901 6,083 14,642 6,171 18,658 16,192 14,772 6,938 8,401 9,969 11,160 5,017 5,018 8,875 5,912 6,056 6,356 5,691 5,987 6,665 6,262 4,946 4,955 4,958 5,035 4,680 4,690 4,951 4,846 5,028 4,735 4,741 4,969 4,875 7,872 8,530 33,928 5,217 5,434 5,493 5,332 5,563 6,408 6,492 6,216 6,317 5,396 5,577 4,711 4,891 4,791 4,992 7,955 8,116 7,674 ETFplus - Mercato Telematico di DIRITTO ITALIANO Ae Zed Omn und u a on 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 Fideuram Asset Management (Ireland) __ SPECULATIVI AUTORIZZATI u a on M X X 28,536 7,289 8,965 9,284 6,889 33,787 14,372 13,361 15,726 7,988 9,997 6,550 7,414 Duemme GCC Markets Duemme Mission Bambini C Duemme Mission Bambini I m San Patrignano Cl. C San Patrignano CL. I m nan a a n e na ona e nv SGR m M M 4,962 4,969 4,940 4,946 4,938 4,942 4,721 4,725 4,825 4,828 4,977 4,979 5,099 5,101 5,012 5,012 4,999 4,999 5,000 5,000 5,081 5,082 5,000 5,000 33,024 13,005 7,891 19,268 21,783 10,504 41,617 9,373 4,831 16,527 5,857 18,448 5,246 5,264 5,123 5,136 5,323 5,227 4,675 4,691 4,933 4,954 5,144 5,166 5,032 5,037 5,075 5,081 5,080 5,086 5,003 5,006 5,004 5,010 5,067 5,070 5,006 5,008 5,078 5,079 4,996 4,996 5,000 5,000 5,018 5,019 5,680 5,523 5,349 5,086 5,025 4,846 X m m 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 X X X X X X X m m m m C edemp ev den a 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 BBI BOB BOB BOB BOB X X B MV a m m m m m m m m m m tel.02-480971 OFL Arca 19 Red. Multiv. P OFL Arca 19 Red. Multiv. R OFL Arca 19 Red. Multiv.II P OFL Arca 19 Red. Multiv.II R OFL Arca 19 Red.Multiv.III P OFL Arca 19 Red.Multiv.III R FLE Arca 20 Red.Multiv.IV P FLE Arca 20 Red.Multiv.IV R FLE Arca 20 Red.Multiv.V P FLE Arca 20 Red.Multiv.V R FLE Arca 20 Red.Multiv.VI P FLE Arca 20 Red.Multiv.VI R FLE Arca 20 Red.Multival.VII P FLE Arca 20 Red.Multival.VII R FLE Arca 21 Red.Multiv.IX P FLE Arca 21 Red.Multiv.IX R FLE Arca 21 Red.Multiv.VIII P FLE Arca 21 Red.Multiv.VIII R FLE Arca 21 Redd.Multiv.X P FLE Arca 21 Redd.Multiv.X R FLE Arca 22 Red.Val.Glob. P FLE Arca 22 Red.Val.Glob. R FLE Arca 22 Red.Val.Glob.II P FLE Arca 22 Red.Val.Glob.II R AAM Arca Azioni America AEU Arca Azioni Europa APA Arca Azioni Far East AIN Arca Azioni Internaz. AIT Arca Azioni Italia AEM Arca Azioni Paesi Emerg. BBI Arca BB OEC Arca Bond Corporate FLE Arca Bond Flessibile OIG Arca Bond Globale OPE Arca Bond P.Em. Val. Loc OPE Arca Bond Paesi Em. OFL Arca Ced.18 Ob.Att.III P OFL Arca Ced.18 Ob.Att.III R OFL Arca Ced.18 Ob.Att.IV P OFL Arca Ced.18 Ob.Att.IV R OFL Arca Ced.18 Ob.Attiva II OFL Arca Ced.18 Obb.Attiva OFL Arca Ced.18 Paesi Em.VL P OFL Arca Ced.18 Paesi Em.VL R OFL Arca Ced.18 Paesi Em.VL2 P OFL Arca Ced.18 Paesi Em.VL2 R OFL Arca Ced.18 Paesi Em.VL3 P OFL Arca Ced.18 Paesi Em.VL3 R OFL Arca Ced.19 Ob.Att. VI P OFL Arca Ced.19 Ob.Att. VI R OFL Arca Ced.19 Ob.Att.V P OFL Arca Ced.19 Ob.Att.V R OFL Arca Ced.19 Ob.Att.VII P OFL Arca Ced.19 Ob.Att.VII R OFL Arca Ced.19 Ob.Att.VIII P OFL Arca Ced.19 Ob.Att.VIII R OFL Arca Ced.20 Ob.Att.IX P OFL Arca Ced.20 Ob.Att.IX R OFL Arca Ced.20 Ob.Att.X P OFL Arca Ced.20 Ob.Att.X R OFL Arca Ced.20 Ob.Att.XI P OFL Arca Ced.20 Ob.Att.XI R OFL Arca Ced.20 Ob.Att.XII P OFL Arca Ced.20 Ob.Att.XII R OFL Arca Ced.21 Plus II P OFL Arca Ced.21 Plus II R OFL Arca Ced.21 Plus III P OFL Arca Ced.21 Plus III R OFL Arca Ced.21 Plus P OFL Arca Ced.21 Plus R OFL Arca Ced.Bo.2016 Alto Pot.3 OFL Arca Ced.Bo.2017 Alto Pot.4 OFL Arca Ced.Bo.2017 Alto Pot.5 OFL Arca Ced.Bo.2017 Alto Pot.6 OFL Arca Ced.Bond Glob.Eu III OFL Arca Ced.Bond Paesi Em. m m m m m m m m m tel.02-88981 FLE Azimut Dinamico ODM Azimut Reddito Usa FLE Azimut Scudo OBI Azimut Solidity FLE Azimut Str. Trend FLE Azimut Trend FLE Azimut Trend America FLE Azimut Trend Europa FLE Azimut Trend Italia FLE Azimut Trend Pacifico OAS Azimut Trend Tassi FLE Formula 1 Absolute FLE Formula Target 17 Eq.Opt. 15.07 5,000 — 15.07 5,000 — 15.07 4,925 1,86 15.07 4,866 1,84 15.07 4,997 -0,02 15.07 4,951 0,12 15.07 4,878 0,08 15.07 11,437 -0,13 15.07 5,007 -0,02 15.07 11,389 0,03 15.07 6,154 0,11 15.07 6,546 0,23 15.07 22,417 -0,04 BNP PARIBAS Inv.Partners SGR SpA _____ m m m m m Hd A Ca a Cen a e Ra e en Arca Ced.Corporate 21 P Arca Ced.Corporate 21 R Arca Eco. Reale Eq. It I m Arca Eco. Reale Eq. It P Arca Impresa Rendita Arca Multiasset Balanced Arca Multiasset Dynamic Arca Obbligaz. Europa Arca Risparmio Arca RR Diversif. Bond Arca Strat.Gl.Crescita Arca Strat.Gl.Opportun. Arca TE Popo a e V a m m m m M 6,660 0,15 m m m m m m m m m m m m Av va 15.07 OFL OFL AIT AIT OFL BBI BAZ OMI OFL OEM FLE FLE BOB M m X X m m m -0,24 -0,08 -0,10 — — — — 0,18 0,18 -0,02 -0,02 0,79 0,79 0,77 0,81 0,82 0,28 0,28 -0,02 -0,02 -0,02 -0,02 -0,02 -0,02 -0,11 -0,07 0,02 0,02 0,02 — 1,01 -0,04 -0,02 -0,08 -0,08 -0,10 0,07 0,20 — 0,16 0,16 0,22 0,14 0,18 0,14 — — 0,56 0,54 0,27 0,27 0,29 0,30 0,48 0,23 0,25 0,44 0,73 1,10 0,80 0,31 -0,04 -0,20 -0,20 -0,20 0,15 0,17 0,15 -0,08 -0,09 -0,08 -0,08 -0,08 -0,08 X Gene a A an M tel.02-97386101 FLE Anthilia Yellow m u a on V a m M 5,505 5,054 5,113 7,505 7,178 7,511 7,587 5,118 5,117 12,184 12,333 9,731 10,031 9,931 9,577 10,217 5,086 5,085 12,469 12,346 12,751 5,036 5,037 5,048 2,796 2,974 6,014 6,359 6,348 5,000 9,406 5,534 4,960 5,299 5,018 4,989 5,875 5,034 4,948 5,023 5,048 5,113 5,116 5,093 5,067 4,948 5,158 5,554 5,554 5,240 5,148 5,106 5,001 5,194 5,329 5,318 5,219 5,367 5,035 5,054 5,159 5,629 6,505 6,505 6,875 34,615 33,976 35,384 43,723 43,097 44,608 5,045 5,045 5,058 Anthilia Capital Part Sgr __________________ m M m 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 P onee nve men Mgm AXA MPS A X X Anima Riserva Emergente H Anima Riserva Globale A Anima Riserva Globale f Anima Risparmio A Anima Risparmio AD Anima Risparmio F Anima Risparmio H Anima Russell Multi-Asset A Anima Russell Multi-Asset AD Anima Salvadanaio A Anima Salvadanaio F Anima Sel. Dinam. 2020 II Anima Sel. Dinam. 2020 III Anima Sel. Dinam. 2020 IV Anima Sel. Dinamica 2020 Anima Sel. Dinamica 2021 Anima Selection A Anima Selection AD Anima Sforzesco A Anima Sforzesco AD Anima Sforzesco F Anima Sforzesco Plus A Anima Sforzesco Plus AD Anima Sforzesco Plus F m Anima Star Eu AltoPot A Anima Star Eu AltoPot Y Anima Star It AltoPot A Anima Star It AltoPot Y Anima Star It AltoPot YD Anima Sviluppo Europa 2022 Anima Target Cedola 2022 Anima Trag. 2016 CED.3 Anima Trag. 2017 CED.4 Anima Trag. 2017 CED.4 II Anima Trag. 2017 CED.4 III Anima Trag. 2017 MultiCed Anima Trag. 2018 Anima Trag. 2018 Alto Pot. Anima Trag. 2018 Ced. Sem. Anima Trag. 2018 Eu. A. P. Anima Trag. 2018 Eu. A. P. II Anima Trag. 2018 Eu. A. P. III Anima Trag. 2018 IT. A. P. Anima Trag. 2018 IT. A. P. II Anima Trag. 2018 IT. A. P. III Anima Trag. 2018 MultiCed II Anima Trag. 2018 Target Ced. Anima Trag. 2019 Cre. Sost. Anima Trag. 2019 Cre. Sost. II Anima Trag. 2019 Flex Anima Trag. 2019 Flex II Anima Trag. 2019 Globale Anima Trag. 2019 Globale II Anima Trag. 2019 MultiAss Anima Trag. 2019 Plus Anima Trag. 2019 PLUS II Anima Trag. 2021 Globale Anima Trag. Ced. America Anima Trag. Ced. Europa Anima Trag. Cre. Italia Anima Trag. Dinamico Anima Trag. II 2016 Anima Tricolore A Anima Tricolore AD Anima Tricolore F Anima Valore Globale A Anima Valore Globale B Anima Valore Globale F Anima Visconteo A Anima Visconteo AD Anima Visconteo F Anima Visconteo Plus A Anima Visconteo Plus AD Anima Visconteo Plus F m m m A ean a A OBI OAS OAS OFL OFL OFL OFL FLE FLE OEB OEB FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE OMI OMI OMI OMI OMI OMI FLE FLE FLE FLE FLE BOB BOB OFL OFL OFL OFL OFL OFL OMI OFL OMI OMI OMI OMI OMI OMI OFL OFL OMI OMI OMI OMI OMI OMI OMI OMI OMI OMI OMI OMI OMI OMI OFL OBI OBI OBI AIN AIN AIN BOB OMI BOB BOB BOB BOB www ilsole24ore com/fondi24 m m m 6,156 6,164 7,632 7,633 Approfondimenti su www.ilsole24ore.com/fondi24 m m — m M M M m M M m — W W 30 Risparmio gestito Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 FONDI ASSICURATIVI UNIT LINKED Alleanza Assicurazioni ___________ Alleata Azionaria P Alleata Bilanciata P Fix Garantita Alleanza 06-16 Garantita Alleanza 06-21 Garantita Alleanza 06-26 Garantita Alleanza 06-31 Mix Stock Top 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 10,267 12,274 6,616 11,010 12,369 12,540 12,866 7,143 5,561 5,974 AIV Global Private 10 AIV Global Private 30 AIV Global Private 50 AIV Rainbow 10 AIV Rainbow 4 AIV Rainbow 7 AZ Azionario AZ Best in Class AZ Best in Class A AZ Flex I01 AZ Obbligazionario AZ Orizzonte 10 AZ Orizzonte 10 cl.A AZ Orizzonte 10 cl.B AZ Orizzonte 10 cl.C AZ Orizzonte 20 AZ Orizzonte 20 cl.A AZ Orizzonte 20 cl.B AZ Orizzonte 20 cl.C AZ Orizzonte Azionario AZ Orizzonte Azionario cl.A AZ Orizzonte Azionario cl.B AZ Orizzonte Azionario cl.C AZ Orizzonte Azionario cl.D AZ Orizzonte Bilanciato AZ Orizzonte Bilanciato cl.A AZ Orizzonte Bilanciato cl.B AZ Orizzonte Bilanciato cl.C AZ Orizzonte Bilanciato cl.D AZ Orizzonte Flessibile AZ Orizzonte Flessibile cl.A AZ Orizzonte Flessibile cl.B AZ Orizzonte Flessibile cl.C AZ Orizzonte Flessibile cl.D AZ Orizzonte Monetario AZ Orizzonte Monetario cl.A AZ Orizzonte Monetario cl.B AZ Orizzonte Monetario cl.C AZ Orizzonte Obblig.B.T. AZ Orizzonte Obblig.B.T. cl.A AZ Rendimento Italia 2018 AZ Rendimento Italia 2020 AZ Rendimento Italia 2030 AZ Selezione Reddito AZ Squadra Vincen.M.Stanley AZ Squadra Vincente AGI AZ Squadra Vincente BlackR. AZ Squadra Vincente Pictet AZ Squadra Vincente Pimco AZ Sviluppo AZ Sviluppo cl.A AZ Sviluppo cl.B AZB Monetario AZB Rendimento Italia 2018 AZB Rendimento Italia 2020 AZB Rendimento Italia 2030 AZS Obbligaz.Protetto Exclusive 25 Exclusive 50 Formula Attiva Formula Attiva Cl.A Formula Equilibrata Formula Equilibrata Cl.A Formula Moderata Glob. Assic. GPA 14 Glob. Assic. GPA 15 Glob. Assic. GPA 7 Glob. Assic. GPA 8 Glob. Assic. GPA 9 Glob. Assic. GPA B Glob. Glob. Assic. GPA b10 Glob. Assic. GPA b30 Glob. Assic. GPA b50 Glob. Assic. GPA b70 Glob. Assic. GPA b90 Glob. Assic. GPA Gz Glob. Assic. GPA S Em. Glob. Assic. GPA S Glob. LA BilanciatoPiù LA Capitale Prudente LA GarantitoPiù LA InternazionalePiù LA ProtettoPiù LA Vita Avanzato LA Vita Bilanciato LA Vita Cash LA Vita Convertibile LA Vita Focus LA Vita Integro LA Vita Ponderato LA Vita Prudente LA Vita Scudo Linea Equilibrio Linea Risparmio Linea Sviluppo Ras Obblig.Protetto Ras Oriente RB Vita America RB Vita Bilanciato RB Vita Capital - Unit 30 RB Vita Capital - Unit 60 RB Vita Capital - Unit 90 RB Vita Europa RB Vita Forza 1 RB Vita Forza 2 RB Vita Forza 3 RB Vita Forza 4 RB Vita Forza 5 RB Vita Forza 6 RB Vita Globale RB Vita Obbl. Protetto RB Vita Oriente RB Vita Settoriale 14.07 5,831 14.07 5,940 14.07 5,729 14.07 5,365 14.07 5,238 14.07 5,348 13.07 17,30 13.07 9,206 13.07 9,452 13.07 10,779 13.07 11,706 13.07 10,010 13.07 10,071 13.07 10,144 13.07 10,252 13.07 11,368 13.07 11,704 13.07 11,778 13.07 11,900 13.07 12,615 13.07 12,879 13.07 12,890 13.07 13,147 13.07 13,349 13.07 12,420 13.07 12,573 13.07 12,528 13.07 12,780 13.07 13,005 13.07 11,190 13.07 11,393 13.07 10,893 13.07 11,057 13.07 11,124 13.07 9,809 13.07 9,854 13.07 9,887 13.07 10,020 13.07 9,912 13.07 10,123 13.07 12,507 13.07 13,865 13.07 19,701 13.07 10,036 13.07 12,666 13.07 11,657 13.07 11,977 13.07 11,456 13.07 10,340 13.07 11,432 13.07 11,966 13.07 12,165 13.07 9,749 13.07 12,285 13.07 13,519 13.07 18,803 14.07 6,455 14.07 1302,247 14.07 1233,110 13.07 5,988 13.07 10,820 13.07 6,052 13.07 10,747 13.07 5,871 14.07 2,501 14.07 5,589 14.07 5,208 14.07 5,104 14.07 6,406 14.07 5,208 14.07 5,917 14.07 5,760 14.07 5,859 14.07 5,732 14.07 4,791 14.07 5,009 14.07 9,975 14.07 5,527 13.07 15,600 13.07 14,843 13.07 13,673 13.07 14,503 13.07 16,474 13.07 10,340 13.07 12,355 13.07 11,974 13.07 8,552 13.07 11,217 13.07 13,672 13.07 11,153 13.07 10,730 13.07 12,507 14.07 6,374 14.07 6,534 14.07 5,040 14.07 6,289 14.07 6,643 14.07 4,894 14.07 6,428 14.07 12,824 14.07 12,260 14.07 10,897 14.07 6,697 14.07 7,513 14.07 7,731 14.07 7,038 14.07 5,468 14.07 6,825 14.07 5,355 14.07 6,267 14.07 6,378 14.07 7,569 14.07 6,416 Allianz Strategy 15 Allianz Strategy 15-IT Allianz Strategy 50 Allianz Strategy 50-IT Liquidity Portfolio 0-20 Portfolio 20-40 Portfolio 30-50 T4L Asia Pacific ex Jap Eq. T4L Asian Equities T4L Commodities T4L Convertibles T4L Em. Market Bonds T4L Em. Market Equities T4L Em. Market Short Term T4L EMU Corporate Bonds T4L EMU Gov. Bonds T4L EUR Cash T4L European Equities T4L European High Yield B. T4L Fixed Inc. Medium Term T4L Fixed Inc. Short Term T4L Global Equities T4L High Yield Bonds T4L Japanese Equities T4L Multistrategy T4L US Equities T4L US High Yield Bonds T4L Volatility 14.07 156,030 14.07 1052,270 14.07 174,170 14.07 1307,990 14.07 9,969 14.07 10,117 14.07 10,206 14.07 10,227 14.07 10,000 14.07 10,000 14.07 10,000 14.07 10,000 14.07 10,523 14.07 9,859 14.07 10,000 14.07 10,010 14.07 10,000 14.07 9,592 14.07 10,000 14.07 10,000 14.07 10,092 14.07 9,744 14.07 10,382 14.07 9,808 14.07 10,000 14.07 9,597 14.07 10,000 14.07 10,000 14.07 10,000 Gestilink Aran. Dinamica Gestilink Blu Moderata Gestilink Verde Prudente Rosa dei Venti F.Levante Unitpiù Deciso Unitpiù Equilibrato Unitpiù Misurato 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 6,143 7,449 8,409 5,495 5,883 5,641 5,200 Armonico Armonico 2007 Attivo Attivo 2007 Az. Specializzato Azion. Globale Azionario Bilan. Globale Bilanciato Euro Dinamico Equilibrato Euromoneta Monetario Obblig. Euro Obblig. Misto Obbligazionario Protetto Protetto 2007 Sicuro Trend Trend Dinamico Trend Equilibrato Trend Plus Trend Protetto 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13,783 12,449 14,875 11,210 14,270 11,432 16,902 14,759 13,982 17,626 18,854 12,149 12,628 15,411 14,203 14,920 14,883 12,349 15,555 17,924 10,415 11,956 10,685 11,486 Aggr. classe Sprint Aggressive AV Total Return Bal. classe Moderate Balanced Capital Tutor Cons. classe Comfort Conservative Dyn. classe Fast Dynamic Flex. classe Active Flexible Gold Fund MultiAzionario MultiMonetario Pension Control Pension Medium Pension Power Percorso 18 Cl. A Percorso 40 Cl. A Percorso 61 Cl. A Percorso 83 Cl. A R.Est. classe D. Property Real Estate SinergiKa Azionario SinergiKa Oro 12.07 12.07 13.07 12.07 12.07 11.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 13.07 13.07 13.07 30.06 30.06 30.06 13.07 13.07 13.07 13.07 12.07 12.07 13.07 13.07 4,640 8,870 12,026 6,561 7,908 10,606 6,825 7,226 4,914 8,145 6,117 8,723 10,826 12,043 11,402 14,225 14,487 13,040 13,828 14,222 13,932 13,067 10,907 11,687 14,992 8,432 Em. Mkt Equities Euro Bonds Europ. Equities Force 25 Force 50 Force 90 Internat. Bonds Japan Equities Money Box UK Equities US Equities 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 17,556 14,914 9,451 12,234 10,747 8,184 13,772 4,824 11,335 8,144 7,580 Allianz ____________________________ Allianz Global Life Limited _______ Amissima Vita ____________________ Antonveneta Vita _________________ Arca Vita __________________________ Arca Vita International ___________ Area Life __________________________ Balance 2001 Balance 2001 - PIP Best World Best World - PIP Brick & Share Brick & Share - PIP Bull & Bear Bull & Bear - PIP Bull & Bear Equity Dynamic European Defensive Saving Units Note Trend 2001 Value 2001 Value 2001 - PIP World Bond 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 07.07 13.07 13.07 08.07 07.07 07.07 07.07 07.07 9,880 6,310 7,560 7,570 6,570 9,440 5,000 6,470 5,000 4,000 9,670 10,920 9,940 9,700 7,990 5,850 Multichance Allegro Multichance Moderato Multichance Vivace 08.07 08.07 08.07 69,140 74,810 78,610 European Equity FP 08.07 4,920 Bond Strategy Global Opportunities Sustainable Opportunities 18.07 18.07 18.07 50,000 50,000 50,000 Aviva D Az. Pacifico Aviva D Bond Mix Aviva E Az. Am. Latina Aviva E Az. America Aviva E Az. Europa Aviva E Az. Internaz. Aviva E Az. Pac. e Giapp. Aviva E Az.Em. EU e Med. Aviva E Azionario Cina Aviva E Azionario India Aviva E Inflazione Più Aviva E Obblig. Euro 1-3 Aviva E Obblig. Euro Corp. Aviva E Obblig. Euro Oltre 3 Aviva E Obblig. Misto Aviva E Obblig. US Aviva E Strategia 20 Aviva E Strategia 30 Aviva E Strategia 40 Aviva E Strategia 50 Aviva E Strategia 70 Aviva F Inflazione Stars Aviva Life Active 1 Aviva Life Active 2 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 4,960 6,350 6,200 11,590 9,360 9,780 9,520 8,410 10,390 12,210 6,390 5,100 6,030 6,740 6,310 6,780 5,420 5,480 6,000 6,490 6,990 4,670 5,520 5,680 Aspecta Assurance Intern. _______ Assicurazioni Generali SpA ______ Atlanticlux Lebensversicherung S.A. Aviva ______________________________ Aviva Life Active 3 Aviva Life Flessibile Aviva Obiettivo Inflaz.3/2018 Aviva Oppurtunità Az. Aviva Pip Azionario Aviva Pip Bilanciato Aviva Pip Flessibile Aviva Pip Obbligazionario Aviva Prev. Equity Pip Aviva UniAttiva 06/2017 Aviva UniAttiva 12/2017 CU A Bilanciato CU A Bilanciato Più CU A Cauto CU A Dinamico CU A Flessibile CU A Mix CU A Monetario CU A Prudente CU A Prudente Più CU A Total CU A1 CU A2 CU A3 CU A4 CU A6 CU Credit Alfa II CU Credit Beta IV CU Credit Delta VIII CU Credit Gamma VI CU Credit Garanzia CU Credit Omega X CU CRT B1 CU CRT B3 CU CRT B4 CU CRT B6 CU CRT D1 CU CRT D10 CU CRT D2 CU CRT D3 CU CRT D4 CU CRT D5 CU CRT D6 CU CRT D7 CU CRT D8 CU CRT D9 CU CRT Euro 10 CU CRT Euro 2 CU CRT Euro 5 CU CRT Euro 6 CU CRT Euro 8 CU CRT Fip 2 CU CRT Fip 5 CU CRT Fip 6 CU CRT Fip 8 CU CRT G2 CU CRT G5 CU CRT G6 CU CRT G8 CU D Az. America CU D Az. Europa CU D Az. Internazionale CU D Obbligaz. Internaz. CU D Prudente CU D Prudente Più CU Diamante CU Equity Growth CU Giada CU Mixed Growth CU Moderate Growth CU New Rubino CU New Smeraldo CU New Zaffiro CU Rubino CU Smeraldo CU Vita Balanced CU Vita Cronos 1 CU Vita Cronos 2 CU Vita Cronos 3 CU Vita EB Dollar Bond CU Vita EB Dutch Equity CU Vita EB Emu Bond CU Vita EB European Eq. CU Vita EB I. T. Fund CU Vita EB Japanese Eq. CU Vita EB NorthAm. Eq. CU Vita Eurofinancial Eq. CU Vita Europe Click CU Vita European Eq. CU Vita Global Bond CU Vita Global Equity CU Vita Japan Click CU Vita Liquidity Fund CU Vita Mosso CU Vita Prestige Equity CU Vita Protected 70 CU Vita Protected 80 CU Vita Protected 90 CU Vita Technology Eq. CU Vita Usa Click CU Zaffiro Equity Growth Plus F. Az. America Stars F. Az. Emergenti Stars F. Az. Europa Stars F. Crescita Stars F. Obbl. Euro BT Stars F. Obbl. Euro Stars F. Obbl. US Stars F. Reddito Stars F. Strategia Stars F.I.I. 102 F.I.I. 109 F.I.I. 110 F.I.I. 111 F.I.I. 115 F.I.I. 116 F.I.I. 117 F.I.I. 138 F.I.I. 148 F.I.I. 161 F.I.I. 162 F.I.I. 163 F.I.I. 164 F.I.I. 173 F.I.I. 195 Mixed Growth Plus Moderate Growth Plus RV CRT Azione RV CRT Bilancia RV CRT Euro Azione RV CRT Euro Bilancia RV CRT Euro Moneta RV CRT Moneta 14.07 14.07 12.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 12.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 12.07 14.07 14.07 14.07 12.07 14.07 12.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 12.07 14.07 12.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 12.07 12.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 5,490 5,060 5,260 7,570 4,320 5,830 5,060 6,620 6,090 5,220 5,400 6,660 6,640 5,780 6,560 5,160 6,550 5,020 6,490 6,690 5,130 6,34 5,790 7,51 8,11 8,92 8,620 9,030 9,580 9,870 7,180 9,150 6,400 6,890 6,930 6,450 6,530 6,200 5,670 6,340 6,100 5,630 9,970 5,860 6,200 6,590 5,150 6,360 6,230 5,720 4,910 6,370 6,920 6,990 6,960 7,260 7,140 6,700 5,740 6,400 5,200 5,390 6,080 6,370 6,610 5,950 6,110 6,920 5,970 5,530 6,280 6,340 5,860 16,130 19,160 6,970 7,710 7,220 7,320 7,700 4,290 9,470 5,540 2,540 3,600 5,810 4,960 30,470 8,150 6,390 7,040 28,230 5,410 7,100 7,620 5,500 5,610 5,720 3,440 29,390 14,990 5,350 6,980 5,230 5,970 5,620 5,000 5,560 5,940 5,440 5,290 8,790 6,770 6,040 6,390 8,050 8,050 8,040 7,750 6,970 8,010 7,490 9,280 9,700 6,580 5,450 5,830 5,700 7,380 8,170 5,020 6,820 8,040 7,880 AXA MPS VP 06 Eurozone C. AXA MPS VP 07 UK CH SE AXA MPS VP 08 Nord America AXA MPS VP 09 Am. Latina AXA MPS VP10 P. Euro Core AXA MPS VP11 U. Europee AXA MPS VP12 Imp Eurozona AXA MPS VP13 Salute AXA MPS VP14 Opp Europa AXA MPS VP15 Resp. Soc. AXA MPS VP16 Progresso AXA MPS VP17 Ob.Europa AXA MPS VP18 Ba.Comunic. AXA MPS VP19 Targ.Europa AXA MPS VP20 Foc.Globale AXA MPS VP21 Italia Spagna AXA MPS VP22 Mix Europa AXA MPS VP23 Small Caps Eu AXA MPS VP24 Strat. Glob. AXA MPS VP25 Dir. Eur. AXA MPS VP32 Eu Ut. AXA MPS VPB90 Eu Div. AXA MPS VPB90 Eu Oil&Gas AXA MPS VPB90 Eu Tar. AXA MPS VPB90 Eu Tar. 2 AXA MPS VPB90 Eu Utility AXA MPS VPB90 Eu Utility 2 Az. Internazionale Azionario Top Ten Balanced 2.0 Balanced Plus A Balanced Plus B China Equity Commodiities B Commodities Defensive 2.0 Defensive A Defensive B DPI - Large Caps 2019 DPI Asia 2018 DPI Emerging Mkts 2018 DPI Health Care 2019 DPI Real Asset 2018 DPI U.S. High Div. 2019 Dynamic 2.0 Dynamic A Dynamic B Em. Mkt Debt Emerging Markets Eq. A Emerging Markets Eq. B Euro Credit Euro Govern.Bonds A Euro Govern.Bonds B European Equity A European Equity B Global Bond Global Real Estate Global Real Estate B Liquidity 2.0 Liquidity A Liquidity B Obbligazionario Top Ten Pacific Equity A Pacific Equity B Secure 2.0 Secure A Secure B Secure Plus Usa Equity A Usa Equity B World Bonds Opportunities 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 110,990 116,640 110,580 109,150 108,310 115,390 104,870 115,270 110,070 102,390 102,540 101,820 102,180 101,390 102,870 101,140 101,600 103,050 101,010 101,690 100,937 94,560 95,580 88,122 88,510 95,110 94,834 16,618 17,098 10,600 15,935 15,518 10,878 8,712 11,936 10,521 14,445 14,197 119,150 114,410 112,540 133,700 112,660 123,960 10,605 16,841 17,194 11,019 25,738 16,440 10,261 13,357 13,242 20,494 19,697 10,064 25,189 12,330 9,831 9,767 9,534 15,226 17,375 16,541 10,403 15,755 12,496 10,121 11,717 25,733 15,874 CNP D Bond Mix CNP D Protection 80 CNP D Prudente CNP D Prudente Più CNP E Az. America Latina CNP E Az. Internazionale CNP E Az.Em.Eu Mediterraneo CNP E Az.Pacifico e Giappone CNP E Azionario America CNP E Azionario Cina CNP E Azionario Europa CNP E Azionario India CNP E Inflazione più CNP E Obblig. Euro 1-3 CNP E Obblig. Euro Corp. CNP E Obblig. Euro Oltre 3 CNP E Obbligazionario Misto CNP E Obbligazionario US CNP E Strategia 20 CNP E Strategia 30 CNP E Strategia 40 CNP E Strategia 50 CNP E Strategia 70 CNP Equity&Credit Stars CNP F Az. America Stars CNP F Az. Emergenti Stars CNP F Az. Europa Stars CNP F Crescita Stars CNP F Inflazione Stars CNP F Obbl. Euro BT Stars CNP F Obbl. Euro Stars CNP F Obbl. US Stars CNP F Reddito Stars CNP F Strategia Stars CNP Life Income 360 CNP Obiettivo Inflaz.03/2018 CNP Opportunità Az. CNP Patrimonio Stars CNP Previdenza Equity CNP Uniattiva (scad.06/2017) CNP Uniattiva- scad 12/2017 Green G.E. L. Dinamica L. Dinamica Plus L. Protetta 01 Gennaio L. Protetta 02 Febbraio L. Protetta 03 Marzo L. Protetta 04 Aprile L. Protetta 05 Maggio L. Protetta 06 Giugno L. Protetta 07 Luglio L. Protetta 08 Agosto L. Protetta 09 Settembre L. Protetta 10 Ottobre L. Protetta 11 Novembre L. Protetta 12 Dicembre Profilo Artemide 15 Profilo Attivo Profilo Bilanciato Prog. Opportunity Progetto Azionario Progetto Medium Progetto Obbligazion. Progetto Smart Progetto Sprint Red I.E. Risparmio Attivo Risparmio Bilanciato Risparmio Obbligaz. Yellow E.B. 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 12.07 14.07 14.07 12.07 14.07 14.07 12.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 6,306 5,081 6,462 6,718 3,834 7,873 4,163 6,964 9,718 7,122 7,332 7,260 5,483 5,026 6,028 6,564 5,982 6,623 5,130 5,145 5,536 5,759 6,013 5,164 7,015 5,161 6,022 5,535 4,661 4,981 5,604 5,893 5,454 5,283 5,465 5,222 7,827 5,017 6,145 5,217 5,384 9,356 6,990 5,109 5,460 5,491 5,535 5,519 5,483 5,371 5,339 5,212 5,176 5,396 5,546 5,488 11,603 6,643 9,578 11,540 13,855 12,768 13,946 12,014 10,997 10,747 5,834 8,073 11,697 14,566 Arianna 2003 Attivo Europa Base 75 Base 8 Base 85 Base Progressiva Conservativo Coupon 8% Dinamico Double Engine Aggressivo Double Engine Aggressivo B Double Engine Difensivo Double Engine Difensivo B Double Engine Equilibrato Double Engine Equilibrato B Equilibrato Flessibile Opera 13 Previdenza Aggessivo Previdenza Equilibrato Progr. Europa Quadrifoglio 7+7 Sereno Europa Suite II Target 48 Trend Globale 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 13.07 13.07 13.07 15.07 15.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 145,397 14,646 11,886 15,735 121,386 12,843 15,486 13,727 9,684 11,706 17,270 12,965 14,420 12,787 15,437 12,910 9,260 13,771 15,647 14,286 10,105 15,774 15,578 18,969 12,688 11,850 Crescendo+Base Crescita Global View 2 Global View 3 Global View 4 Global View 5 Global View Convertible Bond Global View Dream Team Global View Europe Equity Global View Flex Emerging Global View Global Bond Global View Global Equity Global View Liquidity Risparmio Sicurezza Soluzione 97 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 12,794 12,261 10,027 10,563 10,995 12,338 9,841 10,142 9,900 10,398 10,453 10,290 9,984 10,373 14,498 10,730 Alcyone Atlante AZ STYLE Blue I AZ STYLE Blue II AZ STYLE Blue III AZ STYLE Green I AZ STYLE Green II AZ STYLE Green III AZ STYLE Red I AZ STYLE Red II AZ STYLE Red III Elettra Maia Merope Navigator Bal. Flex. Navigator Equity Din. Navigator Low Vol. Private Selection Quasar Star B Equity Star F Equity Star Infinity Aggressive Star Infinity Balanced Star Infinity Conservative Star Infinity Income Star J Bond Star P Bond Star T Bond Star T Equity Style Money Market 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 5,406 5,427 5,648 5,816 5,920 4,915 4,863 4,785 5,587 6,006 6,119 5,442 6,187 5,378 4,983 4,567 5,000 5,149 5,036 6,052 6,746 4,315 4,785 4,969 5,305 5,243 5,330 5,397 5,862 5,002 E-Link Evoluz. 2005 E-Link Increm. 2005 E-Link Stabilità 2005 E-Link Sviluppo 2005 12.07 12.07 12.07 12.07 14,350 14,150 12,690 14,220 BFI Euro Target Vol 5% 15.07 99,640 Armonia Av. New BDM Corallo Av. New BDM Stella Marina Av. New BDM Tritone Aviva BNI Balanced Trend Aviva BNI Bond Aviva BNI Flexi Dynamic Aviva BNI Flexi Equity Aviva BNI Flexi Moderate Aviva BNI Trend Azimut Aggressivo Azimut Dinamico Azimut Moderato CU Azimut Accr.Int. CU Azimut Accr.Italia CU Azimut Conserv. CU Azimut Equilibrato CU BDM Conchiglia CU BDM Corallo CU BDM Giove CU BDM Marte CU BDM Mercurio CU BDM Stella Marina CU BDM Tritone CU BDM Urano CU Bond CU BPL Azionario CU BPL Bilanciato CU BPL Futuro Az. CU BPL Futuro Bil. CU BPL Futuro Obbl. CU BPL Gemini CU BPL Lyra CU BPL Obbl. CU BPL Orion CU BPL Pegasus CU BPL Taurus CU Cash CU Equity CU New Gemini CU New Lyra CU New Taurus CU Previd. Cronos 1 CU Previd. Cronos 2 CU Previd. Cronos 3 Flex Aggressivo Flex Dinamico Flex Moderato Ouverture 13.07 13.07 13.07 13.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 25,350 5,850 5,890 6,070 3,690 4,590 4,900 3,510 4,270 3,040 5,000 5,000 5,000 5,400 5,500 6,390 6,180 6,310 5,530 7,260 8,460 7,960 6,150 6,050 8,470 12,040 4,960 5,320 5,700 5,840 5,740 7,030 6,960 5,390 5,580 6,420 6,370 8,610 13,890 5,930 5,510 5,870 5,770 5,700 5,590 — — — 18,540 Aviva BPU 1 Aviva BPU 10 Aviva BPU 11 Aviva BPU 2 Aviva BPU 3 Aviva BPU 4 Aviva BPU 5 Aviva BPU 6 Aviva BPU 7 Aviva BPU 8 Aviva BPU 9 Aviva Sol. Inv. Glb M.Manager Aviva Str.Gl.M.ManagerUbi Ed. Aviva Strategy UBI Edition Aviva UBI 1 Aviva UBI 2 Aviva UBI 3 Aviva UBI 4 Aviva UBI Aggressivo A Aviva UBI Aggressivo B Aviva UBI Dinamico A Aviva UBI Dinamico B Aviva UBI Moderato A Aviva UBI Moderato B 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 5,990 5,900 6,200 6,590 6,680 6,470 6,170 6,210 5,890 6,290 6,210 10,210 5,520 6,020 6,320 6,340 6,590 6,500 4,720 4,770 4,800 4,820 4,890 4,900 AXA Azionazio Italia AXA Exclusive Azionaria AXA Exclusive Progressive AXA Exclusive Prudente AXA Investimento Assoluto AXA Investimento Europa AXA Investimento Internaz. DM Emerging Equity DM Global Equity DM Global Income DM Global Small Cap Easy Plan Az. High Dividend Easy Plan Obb. Dinamico Gestiplus Linea Dinamica Linea Equilibrata Linea Globale Linea Innovazione Linea Italia Linea Prudenziale Previdenza Assoluto FIP Previdenza Euro Small Cap Previdenza Europa FIP Previdenza Internaz. FIP Previdenza Megatrend 14.07 11.07 11.07 11.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 12.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 13,821 12,755 12,531 10,765 12,054 13,184 13,908 10,283 9,668 10,126 12,073 9,647 8,443 15,142 10,719 10,540 10,112 12,054 11,004 8,181 12,002 10,713 12,180 14,646 10,400 AXA Excellence Azionaria AXA Excellence Progressive AXA Excellence Prudente AXA Global Ass. b30 AXA Global Ass. b50 AXA Global Ass. b70 Life Absolute Value Life Az. Innovazione Life Az. Internazionale Life Az. Nord America Life Az. Paesi Emerg. Life Azion. Giappone Life Azionario Asia Life Azionario Europa Life Azionario Italia Life Azionario Svizzera Life Monetario Euro Life Multif. Flessibile Life Obbligaz. Europa Life Profilo Dinamico Life Profilo Equilibrato Life Profilo Prudente 08.07 08.07 10.07 14.07 14.07 14.07 07.07 02.03 14.07 14.07 02.10 14.07 14.07 14.07 14.07 30.12 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 8,916 8,594 9,228 11,611 11,768 12,046 8,399 13,038 7,517 10,721 13,415 7,603 11,741 10,543 11,025 10,000 7,998 7,341 15,765 10,319 10,573 8,473 Accumulator Best Mix Accumulator Best Perform. Accumulator Best Save 12.07 12.07 12.07 13,575 12,509 13,880 Alternative Strategies Alternative Strategies 2.0 AXA MPS Balanced AXA MPS Conservative AXA MPS Dynamic AXA MPS PC 01 Europ.Equity AXA MPS VP 01 Germania AXA MPS VP 02 U.K. AXA MPS VP 03 Svizzera AXA MPS VP 04 Sel. Ger. AXA MPS VP 05 Stati Uniti 15.07 15.07 12.07 12.07 12.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 06.07 9,160 9,806 12,580 12,971 12,134 9,697 114,460 111,620 117,230 113,710 113,570 Aviva Assicurazioni Vita _________ AXA MPS Vita _____________________ Baloise Luxembourg _____________ Aviva Life _________________________ Aviva Vita _________________________ AXA _______________________________ AXA Interlife _____________________ AXA Life Europe __________________ AXA MPS Financial _______________ Azionario Gl. Flessibile Equity America Equity America PIP Equity Asia Equity Asia PIP Equity Europa Equity Europa PIP Obbligazionario Gl. Flessibile World Global Bond World Global Bond PIP 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 4,678 10,560 9,400 7,371 6,762 6,440 5,794 5,010 6,546 6,165 Bim Vita Allegro Bim Vita Andante Bim Vita Moderato Bim Vita Plus 13.07 13.07 13.07 13.07 11,630 14,350 13,900 10,510 Azionario B Bilanciato B Fondo Fortune 33 Fondo Fortune 36 Fondo Fortune 7 MF 10036200 Obbligazionario B 12.07 185,093 12.07 234,922 12.07 1582,490 12.07 247,981 12.07 232,109 12.07 141,467 12.07 254,086 BIM Vita __________________________ Cardif Vita ________________________ Carismi Bil. Prudente Carismi Bilanciato Carismi Conservativo Carismi Flessibile Carismi Vivace Cattolica Azionario Cattolica Bilanciato Cattolica Obbligazionario Cp Flex Garantito 2020 Cp Flex Garantito 2025 Cp Flex Garantito 2030 Cp Flex Garantito 2035 Cp Unico Aggressivo Cp Unico Bilanciato Cp Unico Prudente Duomo Unit Moderate Ev Strategia Int.le Formula L In seconda Formula Life Az. Fuoriclasse Balanced Ges. Obbligazionario Gestivita Azionario Gestivita Bilanciato Linea Azionaria Globale Linea Obbligaz. Globale Nuove Rotte Previdenza Azionario Previdenza Bilanciato Progetto Attivo Equity Protezione Valore 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 12.07 12.07 12.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 12.07 15.07 15.07 12.07 12.07 15.07 15.07 15.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 15.07 12,467 10,849 8,307 15,042 8,547 5,819 5,894 5,974 12,336 15,075 14,296 13,173 13,929 13,535 13,854 6,525 15,914 14,016 5,895 6,494 13,711 12,691 15,090 10,230 12,512 7,343 13,221 12,680 5,573 10,000 Duet Azionario Europa Duet Monetario ETF Bilanciato & Prudente ETF Conservativo ETF Dinamico ETF Vivace Flex Azionario Europa Flex Monetario Guida Life America Guida Life Brillante Guida Life Commodities Guida Life Dinamico Guida Life Europa Guida Life Flex Active Guida Life Flex Defensive Guida Life Forex Guida Life High Yield Guida Life Pacifico Guida Life Paesi Emergenti Guida Life Prudente Guida Life Tesoreria Guida Life Wealth Life Bilanciato & Prudente Life Conservativo Life Dinamico Life Protezione III/2018 Life Vivace New Life Aggressivo New Life Bilanciato New Life Dinamico New Life Monetario New Life Prudente Priv. Insurance Linea Azzurra Protezione I/2016 Protezione I/2017 Protezione I/2018 Protezione I/2019 Protezione I/2020 Protezione I/2021 Protezione II/2016 Protezione II/2017 Protezione II/2018 Protezione II/2019 Protezione II/2020 Protezione II/2021 Protezione III/2016 Protezione III/2017 Protezione III/2019 Protezione III/2020 Protezione IV/2017 Protezione IV/2018 Protezione IV/2019 Protezione IX/2018 Protezione V/2017 Protezione V/2018 Protezione VI/2017 Protezione VI/2018 Protezione VII/2017 Protezione VII/2018 Protezione VIII/2017 Protezione VIII/2018 Protezione X/2018 14.07 14.07 15.07 15.07 15.07 15.07 14.07 14.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 31.05 20.05 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 01.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 12,459 10,454 4,752 4,796 5,359 5,636 12,630 10,604 10,139 7,364 4,465 6,871 8,761 5,438 4,406 5,097 6,644 7,924 5,177 6,650 5,316 9,994 10,371 10,119 12,044 9,989 13,980 4,926 6,576 5,730 7,172 7,286 5,299 11,650 10,026 9,801 10,521 10,320 9,947 11,844 9,876 9,732 9,498 10,122 9,864 10,194 10,056 9,494 10,665 9,857 10,465 9,993 10,501 9,982 10,002 10,623 9,646 10,490 11,083 11,281 12,046 10,374 Cattolica Life Limited ____________ CNP UniCredit Vita _______________ Blue E.M. CNP A Bilanciato CNP A Bilanciato Più CNP A Cauto CNP A Dinamico CNP A Flessibile CNP A Monetario CNP A Prudente CNP A Prudente Più CNP Abs Return Stars CNP Accumulo 03/2019 CNP D Az. America CNP D Az. Europa CNP D Az. Internazionale CNP D Az. Pacifico FONDI ASSICURATIVI INDEX LINKED Approfondimenti su www.ilsole24ore.com/fondi24 12.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 13,929 6,664 6,634 5,830 6,591 5,064 4,790 6,506 6,739 5,081 5,127 7,494 4,956 5,692 5,386 Credemvita _______________________ Crédit Agricole Vita ______________ CA Vita Top Selection Do Duemme Flex1 Duemme Flex2 Duemme Flex3 Duemme Flex4 Fa 2006 Fa 2009 Flex EZ Flex FT Flex JP Flex PT Flex SC Global Selection La 2007 Mi 2006 MI 2009 PIP Progetto Previdenza 2025 PIP Progetto Previdenza 2030 PIP Progetto Previdenza 2035 PIP Progetto Previdenza 2040 PIP Progetto Previdenza 2045 Progetto Domani 2015 Protezione 90 Dicembre 2022 Protezione 90 Giugno 2022 Protezione 90 Marzo 2022 Protezione 90 Settembre 2022 Protezione Agosto 2019 Protezione Agosto 2021 Protezione Aprile 2020 Protezione Dicembre 2019 Protezione Maggio 2021 Protezione Ottobre 2021 Protezione Settembre 2020 Re 2006 Re 2007 RE 2009 Si 2007 Sol 2006 Sol 2009 15.07 13.07 15.07 15.07 15.07 15.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 15.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 10,000 10,710 10,000 10,000 10,000 10,000 9,050 9,050 11,890 12,990 13,210 12,360 12,030 10,120 10,210 9,168 12,230 11,660 11,780 11,520 11,560 11,560 9,540 10,260 10,220 9,590 9,910 12,330 10,460 11,480 11,660 10,550 10,440 10,720 11,050 8,810 9,050 8,110 11,410 13,320 Creditras Vita _____________________ 2RV B1 14.07 6,314 2RV B3 14.07 6,895 2RV B4 14.07 6,888 2RV B6 14.07 6,650 2RV D1 14.07 5,923 2RV D10 14.07 6,520 2RV D2 14.07 5,928 2RV D3 14.07 6,043 2RV D4 14.07 6,172 2RV D5 14.07 6,239 2RV D6 14.07 — 2RV D7 14.07 5,935 2RV D8 14.07 5,881 2RV D9 14.07 5,531 2RV Dinamica 14.07 5,539 2RV Eurounit 1 14.07 5,977 2RV Eurounit 2 14.07 6,180 2RV Eurounit 3 14.07 5,986 2RV Eurounit 4 14.07 4,916 2RV Eurounit Plan 1 14.07 6,180 2RV Eurounit Plan 2 14.07 6,126 2RV Eurounit Plan 3 14.07 5,806 2RV Eurounit Plan 4 14.07 4,865 2RV Fip2 14.07 6,820 2RV Fip5 14.07 6,975 2RV Fip6 14.07 7,177 2RV Fip8 14.07 6,694 2RV Invest 1 14.07 6,211 2RV Invest 2 14.07 6,021 2RV Invest 3 14.07 5,762 2RV Invest 4 14.07 4,929 2RV Invest 5 14.07 5,581 2RV Plan 1 14.07 3,050 2RV Plan 2 14.07 5,298 2RV Plan 3 14.07 5,475 2RV Plan 4 14.07 4,178 2RV Serena 14.07 6,354 2RV Sicura 14.07 6,765 2RV Tranquilla 14.07 6,576 2RV VPP Riccardo 14.07 1264,197 2RV VPP Sequoia 14.07 1221,299 2RV VPP Vitiano 14.07 1171,811 CGV Futuroro Azione 14.07 7,363 CGV Futuroro Bilancia 14.07 8,225 CGV Futuroro Euro Azione 14.07 5,654 CGV Futuroro Euro Bilancia 14.07 6,537 CGV Futuroro Euro Moneta 14.07 6,496 CGV Futuroro Moneta 14.07 8,272 Creditras A Bilanc. 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India 14.07 11,998 Creditras E Az.Am.Latina 14.07 6,614 Creditras E Azion. Europa 14.07 9,526 Creditras E Azion. Internaz. 14.07 9,925 Creditras E Inflaz. Più 14.07 6,345 Creditras E Obbl. Euro 1-3 14.07 5,078 Creditras E Obbl. Euro Corp. 14.07 6,045 Creditras E Obbl. Euro Oltre 3 14.07 6,715 Creditras E Obbl. Misto 14.07 6,383 Creditras E Obbl. US 14.07 6,731 Creditras E Strategia 20 14.07 5,450 Creditras E Strategia 30 14.07 5,524 Creditras E Strategia 40 14.07 6,108 Creditras E Strategia 50 14.07 6,480 Creditras E Strategia 70 14.07 6,996 Creditras Em. Economy Eq. 14.07 4,338 Creditras Em.Europe&Med.Eq 14.07 5,852 Creditras Equity & Credit Stars 14.07 5,150 Creditras Euro B. Enhanced 14.07 6,531 Creditras Euro B. Over 3 14.07 7,587 Creditras Euro Bond 1-3 14.07 5,515 Creditras Euro Cash 14.07 4,880 Creditras Europe Equity 14.07 4,950 Creditras Income 14.07 5,713 Creditras Income Clock 14.07 7,894 Creditras India Equity 14.07 11,525 Creditras Intern. Equity 14.07 5,804 Creditras LatinAmerica Eq 14.07 5,332 Creditras Life Active1 14.07 5,699 Creditras Life Active2 14.07 5,630 Creditras Life Active3 14.07 5,755 Creditras Life Az. America 14.07 6,851 Creditras Life Az. Europa 14.07 5,241 Creditras Life Az. Internaz. 14.07 5,687 Creditras Life Az. Pacifico 14.07 4,826 Creditras Life Bond Selec. 14.07 6,248 Creditras Life Dinamico 14.07 6,285 Creditras Life Flessibile 14.07 5,120 Creditras Life Prudente 14.07 6,367 Creditras M1 14.07 4,537 Creditras M10 14.07 9,977 Creditras M2 14.07 6,718 Creditras M3 14.07 7,052 Creditras M4 14.07 6,028 Creditras M5 14.07 7,750 Creditras M6 14.07 8,008 Creditras M7 14.07 6,876 Creditras M8 14.07 10,506 Creditras M9 14.07 7,091 Creditras North A. Equity 14.07 7,380 Creditras Opportunità Az. 14.07 7,653 Creditras Pacific Equity 14.07 5,340 Creditras Patrimonio Stars 14.07 5,031 Creditras Total Return 14.07 5,169 Creditras Us Bond 14.07 8,255 CRV 2K 14.07 7,290 CRV 4K 14.07 7,246 CRV 5K 14.07 6,798 CRV 6K 14.07 6,272 CRV 8K 14.07 5,137 CRV A1 14.07 6,318 CRV A3 14.07 7,492 CRV A4 14.07 8,139 CRV A6 14.07 9,000 CRV B1 14.07 6,634 CRV B3 14.07 6,883 CRV B4 14.07 6,870 CRV B6 14.07 6,455 CRV Balanced 14.07 6,339 CRV Bond 14.07 4,859 CRV D1 14.07 6,699 CRV D10 14.07 6,143 CRV D2 14.07 5,770 CRV D3 14.07 6,413 CRV D4 14.07 6,203 CRV D5 CRV D6 CRV D7 CRV D8 CRV D9 CRV Equilibrio CRV Equity CRV Euro 10 CRV Euro 2 CRV Euro 5 CRV Euro 6 CRV Euro 8 CRV Eurodue CRV Eurotre CRV F Az.America Stars CRV F Az.Emergenti Stars CRV F Az.Europa Stars CRV F Crescita Stars CRV F Inflazione Stars CRV F Obbl.Euro BT Stars CRV F Obbl.Euro Stars CRV F Obbl.US Stars CRV F Reddito Stars CRV F Strategia Stars CRV Fip2 CRV Fip5 CRV Fip6 CRV Fip8 CRV Five CRV Four CRV G2 CRV G5 CRV G6 CRV G8 CRV Income 360 CRV Large CRV Medium CRV Ob.Inflazione 03/2018 CRV One CRV Previdenza Equity CRV Sicurezza CRV Small CRV Sviluppo CRV Three CRV Two CRV Uniattiva(scad. 06/2017) CRV Uniattiva(scad. 12/2017) Exclusive Beta Exclusive Cisles Exclusive F40 Exclusive Fusine Exclusive Futuro Exclusive Giuliano Exclusive Granata Exclusive Michele Exclusive Risparmio Attivo Exclusive Romano 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 12.07 14.07 12.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 5,511 10,339 5,817 6,289 6,635 8,125 5,017 5,382 6,577 6,382 6,025 5,128 — 4,582 6,913 5,231 6,002 5,584 4,674 5,019 5,572 5,899 5,438 5,285 7,117 7,258 7,336 6,900 6,796 7,799 5,626 6,963 6,784 5,849 5,522 3,724 6,044 5,251 7,413 6,033 6,724 — 7,231 8,037 7,933 5,210 5,391 2006,372 996,887 996,743 2019,384 1249,832 1192,294 1201,460 1214,278 996,594 1761,937 Advam Alarico Re AGI Capital Plus AGI Fund Strat AGI Strategy Plus Agora Dynamic Alkimis Capital Allianz Liquid Alternative AllianzGl Special Capital Plus Ch F Flex Bond Ch F Megatrend Ch OT Equity Ch OT New Talent Ch OT USD Ch Q Gold Ch Q-Selection Ch Q-Stone Ch Tg Ret Bond Chal. Formula Pimco Authy Challenge Formula SRI China CSOP HY Bond Darta Ch Team Invesco Darta Challenge OpenTeam Darta Challenge Tesoreria Darta ChallengeFormula100 Darta ChallengeFormula15 Darta ChallengeFormula30 Darta ChallengeFormula70 Darta ChallengeTeam GAM Darta Obiettivo Crescita Darta PIMCO Inc. Bond Darta PIMCO Inc. Bond Plus Darta PIMCO Inc. Eq. Focus Darta Target Diamond Darta Target Emerald Darta Target Gold Darta Target Platinum Darta Target Silver Darta Target Stone Darta Target Titanium Darta Team Blackrock Darta Team Carmignac Darta Team JPMorgan AM Darta Team Morgan Stanley Darta Team Pictet Darta Team Pimco Darta Team Schroders Darta Team Templeton Darta Total Return100 Darta Total Return50 OT Alpha OT Em Mkts Pimco Credit Navigator Pimco Special Strat. Income Selezione Reddito T Ret Bond US HY Team Allianz Gl. Investors Team Kairos Team M&G Team Pioneer TR Bond EM X Agi Eur Eq.Select X Agi Inc&Gr. X Agi Strat 50 X Bgf Eur Eq.Inc. X Bgf Fix Inc. Gl.Opp. X Bgf Glob.All. X Carm Gl.Eq. X Carm. Flex Bal. X Carm. Stab. X Inv. Eur Corp. Bond X Inv. Ibra X Inv. Paneur HI X Jpm Eur Eq.Plus X Jpm Glob.Inc. X Jpm Inc.Opp. X Kairos It. X Kairos Multi Strat. X Kairos Sel. X MS Dap X MS GBaR X Pict. Eur Sh.T. HY X Pict. Mago X Pict. Megatrend X Pimco Div. Inc. X Pimco Gmaf X Pimco Tot.Ret. X Pioneer Abs Ret. Bond X Pioneer Strat.Inc. X Pioneer Top Eur Pl. X Schr. Eur Divid.Max X Schr. Front.Mkts X Schr. MA Inc. X Templ. Africa X Templ. GF Strat. X Templ. Gl.Tr. X-TEAM MS Glb Brands XT AGI Agricultural XT AGI Big Japan XT AGI Conv XT AGI EM Def XT AGI Intellectual XT AGI Strat 15 XT Algebris Allocation XT Algebris Fin. Cred. XT Algebris Fin. Eq. XT Algebris Fin. Income XT BGF Gl Ma Inc XT BNY EM Debt XT BNY Gl Opp XT BNY SmallCap Eur XT BSF Fix Inc Str XT Carmignac Conserv XT Carmignac Gl Bond XT DNCA Eurose XT DNCA Evolutif XT DNCA Miuri XT Fidelity China Cons XT Fidelity Glb Div XT Fidelity GMAI XT GAM Abs. Return XT GAM EM Opp XT GAM Health Innov XT GAM L/S Equity XT GAM Luxury XT GS Gl. Equity Long Short XT GS Gl. Income Builder XT GS Strat. Inc. Bond XT GS Strategic Macro Bond XT INV America XT INV Fless XT INV PiazzAffari XT Invesco Gl Tgt Ret XT Invesco PanEur Eq Inc XT Janus Bal XT Janus Gl Flex Inc XT Janus Gl Life Sc XT JPM EM Strat Bond XT JPM Gl Bond Opp XT Kairos Bond Plus XT Kairos Key XT M&G Eur Div XT M&G G1 F R HY XT M&G Pr All XT MS Frontier EM Mkts XT MS Gl Fixed Inc Opp XT Pictet Em Loc Debt XT Pictet High Div XT Pimco Cap Sec XT Pimco Div Inc&Build XT Pimco Gl B XT Pimco Income XT Pimco Strat. Income XT Pioneer Eur Eq Inc XT Pioneer Multi Asset Inc XT Schroder Alpha Abs XT Schroder Italian Eq XT Schroder S US L/S XT Templeton Gl Inc XT Templeton Str Inc 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 11.07 11.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 7,580 10,092 10,304 9,775 9,520 9,748 9,971 11,544 9,969 12,274 12,131 11,491 10,613 9,540 11,014 11,658 11,369 10,897 11,658 8,504 11,339 12,162 9,852 8,542 11,070 10,860 9,728 11,967 9,859 10,128 10,174 9,944 7,023 5,895 6,967 6,726 6,488 7,020 5,747 13,249 12,203 13,344 15,490 13,210 12,403 12,765 12,601 5,447 5,479 9,998 10,081 10,230 10,988 10,236 9,722 12,921 11,419 10,095 10,804 10,104 12,282 10,279 11,922 11,382 9,961 9,778 11,063 10,926 9,816 10,562 10,859 10,678 11,015 10,715 9,741 9,933 9,258 9,308 7,920 11,347 10,205 10,893 9,968 10,768 10,611 10,335 9,126 12,508 10,415 9,412 10,534 9,648 7,799 11,349 9,229 11,161 9,521 11,014 10,346 9,767 9,899 10,318 9,257 10,119 8,160 8,517 9,792 9,770 10,435 11,952 10,012 10,013 11,098 10,060 10,252 10,334 10,907 11,451 11,952 9,393 9,630 12,463 9,710 10,226 8,684 10,263 9,725 9,941 11,956 10,133 9,699 10,228 10,505 9,920 9,548 10,808 9,888 10,306 11,075 10,786 9,630 10,096 10,119 9,493 9,722 8,480 10,962 10,072 9,115 10,455 10,418 10,119 9,902 11,657 10,688 9,989 9,798 8,953 9,606 Fondo Attivo Fondo Azionario Fondo Azione Più Fondo Bilanciato Fondo Dinamico Fondo Dinamico Cl. A Fondo Prima Base Fondo Seconda Base Fondo Terza Base 14.07 14.07 18.02 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 13,865 13,375 10,000 13,863 12,829 12,073 14,363 18,060 21,107 Ifis G.Dynamic Allocation Ifis G.Selective Allocation 14.07 14.07 111,944 100,492 Life Dinamico Life Obbligazionario 13.07 13.07 4,328 4,004 Az. Globale(Augusta) Az.Globale(Toro,L.Italico) Bilanciato Globale Cash Dynamic Euro Blue Chips European Equity P Fondo Ina Valore Attivo Fondo Valore Azione Fondo Valute Estere Global Bond Global Equity Il Meglio Azionario Il Meglio Bilanciato Il Meglio Obbligaz. INA F. Blunit Forza5 INA F. Blunit Forza6 INA F. Blunit Forza7 Italian Equity Nuovo Fondo Ina Target 2010 - 2025 Target 2011 - 2021 13.07 13.07 13.07 08.07 08.07 08.07 08.07 14.07 12.07 14.07 08.07 08.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 08.07 14.07 08.07 08.07 11,880 14,666 14,869 6,451 3,481 6,708 4,634 4,884 13,410 1,252 7,926 6,920 5,581 6,528 6,591 11,617 13,463 12,101 8,396 9,943 7,955 6,911 Adria Equilibrio Aptus I Aptus II Aptus III BG 2011-2016 BG 2011-2017 BG 2011-2020 BG 2011-2021 BG 2011-2022 BG 2011-2025 BG 2011-2026 BG 2011-2027 BG 2011-2030 BG 2011-2031 BG 2011-2032 BG A 2018 BG A 2023 BG A 2028 BG A 2033 BG Azionario I BG Azionario II BG Bilanciato I BG Bilanciato II 14.07 08.07 08.07 08.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 08.07 08.07 08.07 08.07 6,772 5,261 5,050 4,387 10,734 11,269 12,938 13,184 13,915 15,009 15,372 15,599 16,011 15,932 15,953 12,754 17,097 18,258 18,499 2,712 3,115 4,378 5,453 Darta Saving Life A. ______________ Ergo Previdenza __________________ Euresa-Life _______________________ Fata Vita di Genertellife __________ Generali Italia ____________________ Genertellife ______________________ BG Dinamico Espansione Espansione Duemila GLIFE Income Bond (Acc) GLIFE Income Bond (Dis) GLIFE Income Equity (Acc) GLIFE Income Equity (Dis) GT Bond 2023 GT Bond 2028 GT Bond 2033 GT Bond 2038 LVA Az. Previdenza P LVA Din Previdenza P LVA Din. Azionario LVA In Azione LVA Ob. Obbligazion. Premium Portfolio Model Stg Model Portfolio Sviluppo Sviluppo Duemila Tirreno Unit Equilibrio Tirreno Unit Protezione Tirreno Unit Sviluppo Valore 14.07 08.07 08.07 14.07 14.07 14.07 14.07 08.07 08.07 08.07 08.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 9,682 3,248 3,136 10,359 10,359 10,387 10,290 14,764 16,662 17,659 18,949 6,426 9,708 4,452 4,278 3,730 10,308 11,172 4,542 4,078 6,988 5,681 6,476 6,423 Groupama Bilanciato I Groupama Bilanciato N Groupama Dinamico I Groupama Dinamico N Groupama Prudente I Groupama Prudente N ValorePiù Azionario Cl.A ValorePiù Azionario Cl.B ValorePiù Azionario Prev. ValorePiù Bilanciato Cl.A ValorePìù Bilanciato Cl.B ValorePiù Obbligazionario 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 72,990 14,010 71,270 11,760 78,150 19,680 13,692 14,922 9,350 15,626 13,568 13,842 ING ClearFuture Euro Sh.T ING Global Bonds ING Pioneer Corp. Bonds ING Pioneer Eur. Equities ING Pioneer Euro Bonds ING Pioneer Glb Equities ING Pioneer Jap. Equities ING Pioneer US Equities 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 98,250 171,090 141,710 118,490 142,600 163,010 125,920 221,650 Groupama Assicurazioni _________ ING Life Luxembourg ____________ Alpha Mix7-Classe Deluxe 13.07 Alpha Mix7-Classe Exclusive 13.07 Alpha Mix7-Superior 13.07 Az. America 13.07 Az. America MM 13.07 Az. America SPIF 13.07 Az. Econ. Em. MM 13.07 Az. Econ. Em. SPIF 13.07 Az. Euro 13.07 Az. Europa MM 13.07 Az. Europa SPIF 13.07 Az. Flessibile 13.07 Az. Flessibile 7 anni 13.07 Az. Giappone 13.07 Az. Internazionale 13.07 Az. Italia 06.07 Az. Italia MM 06.07 Az. Italia SPIF 06.07 Az. Pacifico MM 13.07 Az. Pacifico SPIF 13.07 Az. Settoriale MM 13.07 Az. Settoriale SPIF 13.07 Base Target 04/2022 13.07 Base Target 04/2022 val. prot. 13.07 Base Target High Divid. 13.07 Base Target High Divid. val. prot. 13.07 Cap. Attivo Base 2 13.07 Cap. Attivo Plus 2 13.07 Cap. Attivo Standard 2 13.07 Dinamico 13.07 Dinamico MM 13.07 Dinamico SPIF 13.07 EL Base 24 13.07 EL Base 24 val.prot. 13.07 EL Base Più Bonus val.prot. 13.07 EL Base Più val.prot. 13.07 EL Base Piu' 13.07 EL Base Piu' Bonus 13.07 EL Capitale Attivo Base 13.07 EL Capitale Attivo Plus 13.07 EL Capitale Attivo Standard 13.07 EL Prosp. Az. Italia 13.07 EL Prosp. Conservativa 13.07 EL Prosp. Dinamica 13.07 EL Prosp. Moderata 13.07 EL Prosp. Ob. High Yield 13.07 EL Prosp. Obblig. Corpor. 13.07 EL Prosp. Prot. Val. Prot. 13.07 EL Prosp. Protetta 13.07 EL Prosp. Prot.V.Prot.2010 13.07 EL Prosp. Protetto 2010 13.07 Equilibrato 13.07 Equilibrato MM 13.07 Equilibrato SPIF 13.07 Excludive Base 13.07 Exclusive Plus 13.07 Exclusive Protetto 13.07 Exclusive Protetto val.prot. 13.07 Exclusive Standard 13.07 Extra 13.07 Extra MM 06.07 Extra SPIF 13.07 Far East 06.07 Forziere Dinamico 13.07 Forziere Equibrato 13.07 Forziere Prudente 13.07 Forziere Quota 90 13.07 Inv. con Me Att.Forte 13.07 Inv. con Me iFlex 13.07 Inv. con Me Obbl.Fless. 13.07 Invest Dinamico 13.07 Invest Equilibrato 13.07 Invest Prudente 13.07 Invest. Private 0-15 13.07 Invest. Private 0-30 13.07 Invest. Private 0-40 13.07 Invest. Private 20-60 13.07 ISPL Power 13.07 ISPL Power 2 13.07 Linea Conservativa 13.07 Linea Dinamica 13.07 Linea Equilibrata 13.07 Linea Moderata 13.07 Linea Molto Dinamica 13.07 Liquidita SPIF 13.07 Monet. 13.07 Monet. America SPIF 13.07 Monet. Euro SPIF 13.07 Multinvest Az. America 13.07 Multinvest Az. Econ. Em. 13.07 Multinvest Az. Europa 13.07 Multinvest Az. Italia 06.07 Multinvest Az. Pacifico 13.07 Multinvest Az. Settoriale 13.07 Multinvest Obb. America 13.07 Multinvest Obb. Euro 13.07 Multinvest Obb. Giappone 13.07 Multinvest Obb. Merc. Em. 13.07 Obb. America 13.07 Obb. America MM 13.07 Obb. America SPIF 13.07 Obb. Corpor. MM 13.07 Obb. Corpor. SPIF 13.07 Obb. Euro 13.07 Obb. Euro MM 13.07 Obb. Euro SPIF 13.07 Obb. Giappone MM 13.07 Obb. Giappone SPIF 13.07 Obb. Internazionale 13.07 Obb. M. Emerg. 13.07 Obb. Merc. Em. MM 13.07 Obb. Merc. Em. SPIF 13.07 Obb. Mercati Emergenti 13.07 Optima 12 - Classe Deluxe 13.07 Optima 12 - Classe Exclusive 13.07 Optima 12 - Superior 13.07 Optima 5 - Classe Deluxe 13.07 Optima 5 - Classe Exclusive 13.07 Optima 5 - Classe Superior 13.07 Optima 8 - Classe Deluxe 13.07 Optima 8 - Classe Exclusive 13.07 Optima 8 - Superior 13.07 Private Style Equity 13.07 Private Style Flexible 13.07 Private Style Income 13.07 Profilo 15 13.07 Profilo 30 13.07 Profilo 50 13.07 Profilo 70 13.07 Profilo 90 13.07 Profilo Base 13.07 Profilo Monetario 13.07 Profilo Obbligazionario 13.07 Profilo Plus 13.07 Profilo Protetto10-01/2017 13.07 Profilo Protetto10-09/2016 13.07 Profilo Standard 13.07 Prosp. Az. America 13.07 Prosp. Az. Europa 13.07 Prosp. Az. Giappone 13.07 Prosp. Az. Globale 13.07 Prosp. Az. Pac.exGiap 13.07 Prosp. Az. Paesi Emer. 13.07 Prosp. Monetario Euro 13.07 Prosp. Obbl. Corp. Cl.A 13.07 Prosp. Obbl. H.Y. Cl.A 13.07 Prosp. Obblig. Dollaro 13.07 Prosp. Obbligaz. Euro 13.07 Protetto 13.07 Protezione Dinamica 13.07 Protezione Dinamica val. prot. 13.07 Prudente 13.07 Prudente SPIF 13.07 Small Caps 06.07 Accumulazione Anni 40 Anni 50 Anni 60 Anni 70 Anni 80 Azionario Azionario Blue Azionario Flex Azionario Green Azionario Plus Bilanciato Bilanciato Plus Crescita Dinamica Eurounit Azionario Eurounit Dinamico Eurounit Equilibrato Eurounit Prudente Fondo Antonietta Fondo Brunello Fondo Ponti Fondo Tito Fourten Fund GpA Accordo GpA Accordo 2 GpA Acuto GpA Acuto 2 GpA Armonia GpA Armonia 2 GpA Motivo GpA Motivo 2 GpA Private Bond GpA Private Global Guar. GpA Private Global High GpA Private Global Low GpA Private Global Medium Intesa Vita Az Cina Intesa Vita AzAmerGrowth Intesa Vita AzAmerValue Intesa Vita AzEuropa Gr. Intesa Vita AzEuropa Value Intesa Vita Monet Dollaro Intesa Vita Monet Euro Intesa Vita Obblig Euro ISV CapAttivoBase ISV CapAttivoBaseReddito ISV CapAttivoPlus ISV CapAttivoStandard ISV CapAttivoStandardRedd. ISV Prosp. Az. America ISV Prosp. Az. Europa ISV Prosp. Az. Giappone ISV Prosp. Az. Internazionale ISV Prosp. Az. Italia ISV Prosp. Az. Pacif. ex Giapp. ISV Prosp. Az. PaesiEmergenti ISV Prosp. Dinamica ISV Prosp. Mon. Euro ISV Prosp. Obblig. Corporate ISV Prosp. Obblig. Dollaro ISV Prosp. Obblig. Euro ISV Prosp. Protetta val.corr. ISV Prosp. Protetta val.prot. ISV Prosp.Conservat.Reddito ISV Prosp.Conservativa ISV Prosp.Moderata ISV Prosp.ModerataReddito IV Prosp. Protetta2010 v.corr. 08.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 18.07 12.07 12.07 12.07 12.07 08.07 08.07 14.07 14.07 14.07 14.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 23.06 23.06 23.06 23.06 23.06 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 9,179 9,384 8,980 1,119 1,186 1,108 2,171 1,801 0,928 1,385 0,946 10,036 10,153 0,626 0,951 0,799 0,863 0,661 1,074 0,894 1,276 1,038 9,479 8,013 9,535 8,003 10,340 10,861 10,678 1,452 1,421 1,180 14,058 12,433 10,556 10,005 12,133 11,970 10,758 11,814 11,459 7,512 12,414 14,348 13,448 19,701 13,108 9,458 10,062 9,562 10,996 1,597 1,445 1,332 10,254 10,531 10,300 8,274 10,402 0,933 1,127 1,030 1,992 0,902 0,962 0,942 0,999 10,152 10,041 10,068 1,108 1,457 1,438 11,410 11,696 11,835 12,678 1,085 1,063 1,285 1,227 1,392 1,446 1,127 1,205 1,159 0,838 1,150 1,018 1,557 1,122 0,731 1,023 1,062 0,864 1,309 0,768 1,520 1,686 1,239 1,222 1,678 2,099 1,932 1,663 1,800 0,844 0,957 1,404 2,745 1,855 2,007 11,023 10,850 11,101 10,607 10,673 10,882 10,445 11,142 11,400 10,894 11,860 10,148 10,712 1,433 1,528 1,537 1,497 1,363 10,761 1,154 1,415 11,736 1,016 1,030 11,257 18,098 12,116 12,733 14,229 12,024 10,863 10,273 10,494 12,907 16,114 14,275 1,261 10,049 8,072 1,468 1,318 1,496 6,632 142,040 167,578 159,488 171,426 140,778 153,010 77,695 9,275 79,479 189,556 197,973 232,230 7,124 6,141 4,640 6,499 6,691 7,305 123,676 128,681 120,101 132,720 129,187 781,970 739,210 605,140 507,330 696,500 606,130 765,790 707,440 830,030 706,050 512,840 813,340 709,870 32,184 18,466 20,732 18,360 15,361 10,725 10,592 15,049 10,781 9,742 11,813 11,447 10,056 17,630 12,007 12,123 13,718 7,265 11,832 10,715 14,282 9,872 13,112 15,724 13,945 10,095 9,494 10,897 12,551 13,513 11,352 10,958 IV Prosp. Protetta2010 v.prot. Lungo Termine LV Cap, Att. Base Reddito LV Cap. Att. Base LV Cap. Att. Plus LV Cap. Att. Standard LV Cap. Att. Standard Redd. LV Prosp. Prot.2010 Val.Corr. LV Prosp. Prot.2010 Val.Prot. LV Prosp. Protetta Val.Corr. LV Prosp. Protetta Val.Prot. LV Prospettiva Conservativa LV Prospettiva Dinamica LV Prospettiva Moderata Medio Termine Multiasset Flex 10 Multiasset Flex 5 Mutiasset Flex 15 Obbligaz. Blue Obbligaz. Plus Obbligazionario Obbligazionario Flex ProtezAttiva 2010 val. corr. ProtezAttiva 2010 val. prot. ProtezAttiva set05 val.corr ProtezAttiva set05 val.prot ProtezAttiva val.corrente ProtezAttiva val.protetto SPV P.Protetta 2010 val.corr. SPV P.Protetta 2010 val.prot. Synthesis Mix 10 Synthesis Mix 20 Synthesis Mix 30 Synthesis Multiasset 30 Synthesis Multiasset Flex Total Return Unit Linea 1 Unit Linea 2 Unit Linea 3 Unit Linea 4 14.07 18.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 18.07 18.07 18.07 18.07 12.07 12.07 12.07 18.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 14.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 9,547 12,055 96,360 107,088 116,160 113,768 99,297 107,094 93,186 101,630 95,928 126,087 150,947 138,999 10,874 9,348 10,014 9,188 151,921 262,144 235,539 9,565 10,933 9,640 10,000 9,617 12,442 11,744 11,007 9,576 10,174 9,715 9,620 9,973 9,561 9,110 15,041 15,279 14,275 10,118 EV Strategia 15 P EV Strategia 30 P EV Strategia 40 P EV Strategia 55 P EV Strategia 70 P 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 12,116 11,769 11,248 11,178 10,598 Azionario Internazionale Bilanciato Euro Conservativo Dinamico Equilibrato Obbligazionario Euro Specializzato Valore Aggiunto 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 12,811 14,110 14,440 11,017 12,984 14,775 10,493 152,280 Global Equity Global Equity Plus Global Equity Previ P 18.07 18.07 18.07 16,508 13,814 12,906 Intesa Sanpaolo Vita L.Fideuram m Azionaria Indici Conservativa Dinamica Protetta Dinamica Protetta 2 FP Azionaria Indici Investire Emergenti Investire Italia Investire Mondo Italiana Linea Equilibrio P Italiana Linea Futuro P Italiana Linea Prudente P Italiana Unit 80+ L. Bilanciata Aggressiva L. Bilanciata Vivace L. Garantita L. Obbligazionaria L. Stabile L. Trasformazioni 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 12,323 11,448 16,815 16,35 9,972 13,486 7,987 9,465 10,969 8,911 16,141 9,943 11,949 11,784 9,823 12,967 9,977 9,999 Formula Bilanciata Previ Bilanciato Previ Dinamico 12.07 12.07 12.07 9,976 13,582 15,951 Adb Dyn.Asset Allocation Alba Prof. Balanced Alba Prof. Dynamic Alba Prof. Prudent Asfalia Custodia-Crescita Bgb Flex Alpha Bgb Multistrategy Bgb My Fund ELF Absolute Ret. Bond C Marigian Fund Neul Az. Europa Neul Az. Giappone Neul Az. Globale Neul Az. Tattico-Eur. Neul Az.Nord-America Neul Azionario UK Growth Neul Obblig. Europa Neul Obblig. Globale Neul Prof. Bilanciato Neul Prof. Dinamico Neul Prof. Prudente Ser Uk Equity Growth F. A Ser. American A Ser. Euro Bond Ser. Europe Tactical A Ser. Global Balanced Ser. Global Bond Ser. Global Equity Ser. Japan A Ser. Prof.Conservative Ser.Cash Fund 08.07 15.07 15.07 15.07 08.07 08.07 08.07 08.07 08.07 17.04 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 1238,910 8,410 7,038 10,744 1033,630 1011,100 905,370 1171,820 1074,570 730,980 4,701 2,775 3,505 3,679 4,048 4,914 9,767 7,178 5,731 4,443 6,203 5,026 3,919 11,546 3,774 9,837 11,519 8,822 2,908 8,739 5,835 Bilanciato Diapason II Dinamico Moderato Obiettivo Performance Smart Brand Smart Brand 2.0 Top Brand 06/14 Val. Aprile 2013 Val. Gennaio 2013 Val. Marzo 2012 Val. Marzo 2016 Val. Rend. 08/2011 Val. Rend. 08/2012 Valore Performance 15.07 31.05 15.07 15.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 11.07 18.07 17,441 7,872 16,128 16,773 10,110 9,750 9,770 10,670 10,980 10,940 11,720 10,370 10,410 10,730 10,000 Euro UL Bond A Euro UL Equity A Euro UL PP Bond A Euro UL PP Bond B Euro UL PP Equity A Euro UL PP Equity B Eurolife Perf. Plus ric.A Eurolife Perf. Plus ric.un.B Eurolife Perf. Plus un. A Eurolife Perf. ric.A Eurolife Perf. un.A Eurolife Perf. un.ric.B MultiManager UL A un.A MultiManager UL E un.A Myr Capital Increase 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 13.07 24.03 01.06 12.07 5,600 6,140 1,570 6,910 1,730 7,590 1,600 6,230 5,130 1,367 4,379 5,316 9,466 6,686 13,643 Direz. Futuro Prima Direz. Futuro Seconda Direz. Futuro Terza FLP Bond Plus Serie II A FLP Bond Plus Serie II B FLP Dynamic serie II A FLP Dynamic serie II B Linea Alpha Accumulo Linea Lybra Ob.2025 Linea Maxima Ob.2025 LV Aggressivo Cl. A LV Aggressivo Cl. B LV Dinamico Cl. A LV Dinamico Cl. B LV Moderato Cl. A LV Moderato Cl. B LV Strategy Ubi Edition MultiBalanced A MultiBalanced B MultiFlex A MultiFlex B Previnext Balanced Previnext Dynamic S.I. Globale Multimanager Terza 2002 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 12,927 6,692 8,668 13,019 13,409 12,044 12,609 7,496 12,179 9,081 10,242 9,389 9,807 9,936 10,189 10,112 11,978 15,253 15,908 15,371 15,963 14,003 14,975 10,205 — M m M Po e V a M m M M M — — — M M m m m m — m M m M M P M m — Sa a V a M M M M M M M M m P P M M M M m m m m m m — M — M — m M — m — — — — m — M — — CBA V a M m — — — M — C éd Ag m W W W m m m o eV a m — m — m — — m — — m — — m — m — m — m — C ed a V a m M — — — — m P a a V a d Gene e — e P — —Y M — — UN QA L e FONDI CHIUSI m m mm nve Amund RE a a m m M M M m mm mm mm mm BNP Pa ba RE M M mm V o a mm m mm mm mm — — — Bpm Rea E a e mm mm m W W W M Dea M T SGR mm mm m m m mM M W W W W W W W W W W m m MM mm m M M m m m Popo a e V a m M m m M M m M — m m m m m m M m m m m m m m mm mm mm mm — — ond mm — — Pe o mm To e SGR Spa mm Vegage mm mm mmob a e mm LEGENDA h L e A u an e p m Po C edem m mm mm M Ca e o SGR h nve men L e Med o anum Rea E a e P onee nve men mm Zu mm e SGR Spa mm mm mm m m m — — M M M M M M M M M m m m — m Zu M — Po e V a M M m m — — S P n e na ona m m — AXA MPS V a M m M Lomba da V a — m M M M — m m m M — — M m m m m m M — Med o anum n e na ona L e Med o anum V a M — P P Lombarda Vita ____________________ M m M m M — m Lombard __________________________ m m m m m M Lawrence Life ____________________ m m m m m — M m M La Mondiale Europartner _________ m m m m m m m m m — AXA MPS nan a Itas Vita __________________________ M M M M M M M M M u a on Av va Intesa Sanpaolo Vita L.Noricum _ Intesa Sanpaolo Vita L.Sanpaolo G oupama A m e So e d Ge one de ond ono u e o u e n o m d SGRpA CAT GOR ASSOG ST ON AZ ONAR A T AA A Eu o A U Eu op AAM Am APA P o A MP Em g n APS P A N n n on A N En g M p m A D ndu ABC B n d Con umo ASA S u A n n A no m AT S d T omun on APU S d Pubb U AS A S o AAS A Sp on B ANC AT BAZ A on BB B n BOB Obb g on S S B b OBB GAZ ONAR Obb g on OB O B Eu o Go n B T mn O M Eu o Go n M d o ungo T m n O C Eu o Co po n m n G d O H Eu o H gh Y d ODB Do o Go n B T m n ODM Do o Go n M d o ungo T m n ODC Do o Co po n m n G d ODH Do o H gh Y d O G n n on Go n O C n n on Co po n m n G d O H n n on H gh Y d OAY Y n OP P Em g n OAS A Sp on OM M O b MON TAR MA A Eu o MAD A Do o MAY A Y n MAV A V u OND H DG TA Qu he I nd o EE o PC p P o o GC p G n o p on o onn Eu o p on u nd n d on d OND TA AN ondo 1 Ogn S b o u P US n b OND COMUN A CON RONTO p n p o m n d quo d g u m 12 m n od d omm on d g on o u quo p n ¤ # 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Fondo Data www.animasgr.it Tel. 800.388.876 Anima Funds FLE Am.Lat.Ced.Plus2017Silver 11.07 FLE An. Ced.BRIC2018 Silver 11.07 FLE Anima Active Selection(7) 13.07 FLE Anima Att.Ced.Plus2018 I 11.07 OEC Anima ShortT.Corp. Bd I(7) 15.07 15.07 APA Asia Pacific Eq. I(7) APA Asia Pacific Eq. Prest. 15.07 APA Asia Pacific Eq. Silver 15.07 OFL Bd 2015 Multic. Din. Silver 16.03 OFL Bd 2015 Multic. Silver 16.03 OFL Bd 2016 Multic. Silver 15.07 OFL Bd 2017 Crescita Imprese 15.07 ODMBond Dollar I(7) 15.07 ODMBond Dollar Prest. 15.07 ODMBond Dollar Silver 15.07 FLE Ced.P.Scandin.2017Silver 11.07 FLE Cedola Italia 2017 Silver 11.07 OAS Credit Opportunities I(7) 15.07 FLE Crescita Europa Silver 13.07 AEM Emerging Mkts Eq. I(7) 15.07 AEM Emerging Mkts Eq.Prest. 15.07 AEM Emerging Mkts Eq.Silver 15.07 AAE Euro Equity I 15.07 OEM Euro Government Bomd I(7) 15.07 15.07 AEU Europe Eq. I(7) AEU Europe Eq. Prestige 15.07 AEU Europe Eq. Silver 15.07 FLE Flex 50 I(7) 15.07 OFL Flexible Income I 15.07 OIG Global Bond I(7) 15.07 OIG Global Bond Prest. 15.07 OIG Global Bond Silver 15.07 OAS Global Currencies I(7) 15.07 OAS Global Currencies Prest. 15.07 AIN Global Equity I(7) 15.07 AIN Global Equity Prest. 15.07 AIN Global Equity Silver 15.07 OEC Hybrid Bond I 15.07 OEB Life Short Term Silver 15.07 MAE Liquidity A 15.07 MAE Liquidity I(7) 15.07 MAE Liquidity Prestige 15.07 MAE Liquidity Silver 15.07 15.07 OEM Medium Term Bd I(7) OEM Medium Term Bd Prest. 15.07 OEM Medium Term Bd Silver 15.07 FLE Pro 100 Cedola BRIC/2 13.07 FLE Pro 100 En. Pulita Silver 13.07 OEB Short Term Bd I(7) 15.07 OEB Short Term Bd Prest. 15.07 OEB Short Term Bd Silver 15.07 FLE Smart Dividends Europe I 15.07 FLE Smart Volatility Europe I 15.07 FLE Smart Volatility Global I 15.07 FLE Smart Volatility Italy I 15.07 OFL Star Bond Classic A 15.07 OFL Star Bond Classic B 15.07 OFL Star Bond I 15.07 15.07 OFL Star Bond I Dist(7) OFL Star Bond Prestige 15.07 OFL Star Bond Silver 15.07 FLE Star High Potential Eur. B 15.07 FLE Star High Potential Eur. I(7) 15.07 FLE Star High Potential Eur.Classic A 15.07 FLE Star High Potential Eur.Prest. 15.07 FLE Star High Potential Eur.Silver 15.07 FLE Star High Potential Glb Classic A 15.07 FLE Star High Potential Glb Classic B 15.07 FLE Star High Potential Glb I(7) 15.07 FLE Star High Potential Glb Silver 15.07 FLE Star High Potential Italy Cl B 15.07 FLE Star High Potential Italy Classic A 15.07 FLE Star High Potential Italy I(7) 15.07 FLE Star High Potential Italy Prestige 15.07 FLE Star High Potential Italy Silver 15.07 FLE Tesoreria Imp. Prestige 15.07 OFL Traguardo III 2016 15.07 OFL Traguardo2017Gl.Bd Silver 15.07 AAM U.S. Equity I(7) 15.07 AAM U.S. Equity Prest. 15.07 AAM U.S. Equity Silver 15.07 OAS Var Rate Bond I 15.07 Nav Risc. 5,134 5,226 5,109 109,800 5,632 11,277 12,880 7,964 5,049 5,082 5,249 5,296 7,423 7,314 7,409 5,306 5,2978 5,066 5,915 5,300 5,201 5,017 6,740 5,207 10,548 7,829 6,771 5,332 4,984 7,013 8,050 6,972 4,777 4,653 10,181 7,281 8,017 5,133 5,100 6,431 5,714 5,081 5,487 7,359 9,674 7,187 5,049 5,036 5,689 6,254 5,735 4,970 4,835 4,831 4,651 5,046 4,922 5,511 5,014 5,511 5,454 4,787 7,285 5,693 8,207 5,959 4,855 5,068 5,066 4,939 4,614 4,727 4,954 4,935 4,827 5,282 5,257 5,41 13,774 10,804 8,309 5,172 Emis. — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — FLE DNCA Navigator 18.07 AEM Eastern Europe Eq 18.07 FLE Eurizon - Concerto 18.07 FLE Flexible Europe 18.07 BBI Franklin T. - Multi Alpha F. 18.07 FLE GAM Flexible Strategy 18.07 FLE Generali Inv. Eur - Div. Solution 18.07 BAZ Global Dynamic 18.07 FLE Global Real Assets 18.07 FLE Global Risk Managed 18.07 AEM Greater China Eq 18.07 BAZ HSBC - Em. Mkts Solution 18.07 AEM India&So.East Asia Eq 18.07 APA Invesco - Asia Gl. Opps 18.07 AEU Invesco - Europe Eq. 18.07 FLE Invesco - Real Ass Ret 18.07 FLE JPM - Best Ideas 18.07 FLE JPM Global MultiAsset Inc.F 18.07 FLE Kairos - Blend 18.07 FLE Kairos Real Return 18.07 FLE Lemanik - Glocal Investor 18.07 MAE Liquidity 18.07 FLE M&G - Multi Asset Allocation Fund 18.07 FLE Morgan Stanley - Act.All. 18.07 FLE Morgan Stanley Real A.Port 18.07 AAM Morgan Stanley-N.Am.Eq. 18.07 AEM Next 11 Equities 18.07 AEU Oddo AM Expertise Eu 18.07 --- Pictet - Dynamic Advisory 18.07 ASE Pictet World Opportun. 18.07 FLE Pimco - Smart Invest Flex All 18.07 FLE Schroder Multi Asset 18.07 FLE Short Strategies 18.07 AIN Smaller Companies 18.07 AIN T-Cube 18.07 FLE UBS - Top Em Mark Fund 18.07 AIN Vontobel - Gl. Elite 18.07 116,03 45,21 108,33 96,90 118,94 114,51 108,28 108,97 103,88 124,34 89,88 96,42 125,22 162,16 101,03 99,12 117,28 95,27 109,13 92,98 83,83 107,02 100,04 134,88 110,79 143,53 95,60 115,69 102,63 177,20 102,11 103,06 40,30 123,74 107,46 92,35 141,42 Approfondimenti su www.ilsole24ore.com/fondi24 — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — BG Sicav ___________________________________________________ FLE Algebris Best Ideas 18.07 FLE Amundi Absolute Forex 18.07 OAS Amundi Glob Inc Bond 18.07 OFL BlackRock Glb Opp Bd 18.07 AIN Columbia Thread Gl.Eq.Long Sh. 18.07 FLE Controlfida Global Macro 18.07 AEU Controlfida Low Vol Eur Eq 18.07 FLE EurizonMult.OptimalDiv.Appr. 18.07 OEM Euro Debt 18.07 OFL Euro Income Bond 18.07 AEU European Equities 18.07 FLE Flexible Global Eq 18.07 AEU Gen Inv Eur Eq Recovery F 18.07 OIG Global Supranational OAS HSBC Euro Credit Opportun 18.07 OAS Invesco Fin. Credit Bond 18.07 BOB JP Morgan - Capital Struct. Opp 18.07 AAS MS Gl Real Est&Infr Eq 18.07 APA Pictet Japanese Eq 18.07 OAS Schroder Conv Bond Opp 18.07 AEU Schroder High Div Eu 18.07 FLE Short Equities 18.07 AAE Small Mid Cap Eu Eq 18.07 AIN Tenax Gl F Eq Long Short 18.07 OIH UBS Dyn Cred High Yield 18.07 OFL UBS Glob Inc Alpha 18.07 AAM US Equities 18.07 OPE VONT New Front Debt 18.07 OFL Vontobel Glb Active Bd 18.07 FLE Vontobel Pure Strategy 18.07 www.bnpparibas-ip.it - tel. 800009944 OEC Bond Euro Corp 15.07 OAS Bond Europe Plus 15.07 OAS Bond World Plus 15.07 OAS Conv Bd Best Sel Eur 15.07 OMI Convertible Bond World 15.07 BBI Diversified World Balanced 14.07 BAZ Diversified World Growth 14.07 BOB Diversified World Stability 14.07 AAE Equity Euro 15.07 AEU Equity Europe 15.07 AAM Equity USA Core 15.07 AEM Equity World Emerging $ 15.07 BOB Sustainable Active All 15.07 Fondi comuni di diritto francese OFL BNPP ABC3 17.07 ASE BNPP Aqua 15.07 FLE BNPP Rend. 1 Anno 14.07 FLE BNPP Rend. Cedola C 13.07 OFL BNPP Seicedole 15.07 OFL Euro Flexi Bond Inc 15.07 OFL FQ Bond Opp. 13.07 FLE FQ Patrimoine 13.07 Cl. D 99,03 99,16 100,97 98,78 91,49 89,40 92,48 92,92 132,39 106,65 79,76 102,11 96,53 — 108,81 111,73 98,73 126,62 79,43 98,91 92,56 49,91 91,93 85,11 92,41 87,21 177,47 109,88 108,85 88,29 — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — 110,82 432,94 1698,15 78,91 109,24 193,22 195,70 188,97 302,31 518,75 210,86 99,14 422,62 — — — — — — — — — — — — — 98,62 307,57 101,36 96,33 97,66 101,45 1418,42 105,62 — — — — — — — — BPVN Strategic Inv. Fund _________________________________ Gruppo Azimut Cl. AZ Fund (ACC) FLE Active Selection 15.07 FLE Active Strategy 15.07 OIG Aggregate Bond Euro 15.07 FLE American Trend 15.07 FLE Arbitrage 15.07 FLE Arbitrage Plus 15.07 FLE Asia Absolute 15.07 FLE Asset Dynamic 15.07 BOB Asset Plus 15.07 BBI Asset Power 15.07 BBI Asset Timing 15.07 FLE Bd Target 2018 Eq. Opt. 15.07 OFL Bd Target Giugno 2016 15.07 OFL Bd Target Settembre 2016 15.07 OFL Best Bond 15.07 OFL Best Cedola 15.07 OFL Bond Target 2015 15.07 FLE Bond Target 2016 Eq.Opt. 15.07 FLE Bond Target 2017 Eq.Opt. 15.07 FLE Bond Target 2019 Eq. Opt. 15.07 OFL Bond Target Dic.2016 15.07 FLE Carry Strategies 15.07 MAE Cash 12 mesi 15.07 MAE Cash Overnight 15.07 FLE Cat Bond Fund Plus 14.07 OMI Cgm Opport. Corp. Bond 15.07 FLE Cgm Opport. European 15.07 FLE Cgm Opport. Global 15.07 OMI Cgm Opport. Gov. Bond 15.07 OMI Cgm Opportunistic Corporate Bond FLE Cgm Opportunistic European FLE Cgm Opportunistic Global FLE Cgm Opportunistic Government Bond BOB Conservative 15.07 FLE Convertible Bond AEU Core Brands 15.07 FLE Corporate Premium 15.07 OIH Credit 15.07 FLE Dividend Premium 15.07 OPE Em Mkts Hard Ccy Bd Hed 15.07 OPE Em Mkts Hard Ccy Bd NonHed 15.07 OPE Em Mkts Local Ccy Bd 15.07 OPE Em Mkts Local Ccy Bd 15.07 OPE Em Mkts Local Ccy Bd 15.07 OPE Em Mkts Local Ccy Bd 15.07 AEM Em. Market Asia 15.07 AEU Em. Market Europe 15.07 AEM Em. Market Latin America 15.07 FLE Equity Option BBI European Dynamic 15.07 FLE European Trend 15.07 FLE Formula 1 - Absolute 15.07 FLE Formula 1 - Alpha Plus 30.06 FLE Formula 1 - Conservative 15.07 FLE Formula Com. Trading 15.07 FLE Formula Macro Dyn.Trading 15.07 AEM Gl. Emerg. Mkt Eq 15.07 AIN Gl. Growth Sel. 15.07 OFL Global Currencies&Rates 15.07 AEM Global EmMkts Dividend 15.07 FLE Global Equity 15.07 FLE Global Macro 15.07 OPE Global Sukuk 15.07 OAS Hybrid Bonds 15.07 OEM Income 15.07 FLE Institutional Target 15.07 OFL Int. Bd Target Giugno 2016 15.07 FLE Italian Trend 15.07 FLE Japan Champion 15.07 FLE Japan Champion 15.07 AEM Lira Plus 15.07 AIN Long Term Value 15.07 FLE Macro Volatility 15.07 FLE Market Neutral 15.07 OEM Patriot 15.07 FLE QBond 15.07 FLE QInternational 15.07 FLE QProtection 15.07 FLE QTrend 15.07 OAS Real Plus 15.07 OAS Renminbi Opp. Hedge 15.07 OAS Renminbi Opp.Fix.Inc.Hdg 15.07 OAS Renminbi Opp.NoHdg 15.07 OAS RenminbiOp.Fix.Inc.NoHdg 15.07 MAE Reserve Short Term Euro 15.07 OIH Short Term Glb High Yield 15.07 AEU Small Cap Europe 15.07 OBI Solidity 15.07 FLE Strategic Trend 15.07 BOB Top Rating 15.07 FLE Trend 15.07 OIG US Income 15.07 Cl. AZ Fund (DIS) FLE Active Selection 15.07 FLE Arbitrage 15.07 FLE Arbitrage Plus 15.07 OFL Bd Target Giugno 2016 15.07 OFL Bd Target Settembre 2016 15.07 OFL Best Cedola 15.07 OFL Bond Target 2015 15.07 FLE Bond Target 2016 Eq.Opt. 15.07 FLE Bond Target 2017 Eq.Opt. 15.07 FLE Bond Target 2018 Eq. Opt. 15.07 FLE Bond Target 2019 Eq. Opt. 15.07 OFL Bond Target Dic.2016 15.07 FLE Carry Strategies 15.07 FLE Cat Bond Fund Plus 14.07 FLE Convertible Bond AEU Core Brands 15.07 FLE Corporate Premium 15.07 FLE Dividend Premium 15.07 OPE Em Mkts Hard Ccy Bd Hed 15.07 OPE Em Mkts Hard Ccy Bd NonHed 15.07 FLE Equity Option BBI European Dynamic 15.07 FLE Formula 1 - Alpha Plus 30.06 FLE Formula 1 Absolute 15.07 OFL Global Currencies&Rates 15.07 AEM Global EmMkts Dividend 15.07 OPE Global Sukuk 15.07 OAS Hybrid Bonds 15.07 OEM Income 15.07 FLE Institutional Target 15.07 OFL Int. Bd Target Giugno 2016 15.07 FLE Italian Trend 15.07 AEM Lira Plus 15.07 OEM Patriot 15.07 OAS Real Plus 15.07 OIH Short Term Glb High Yield 15.07 OBI Solidity 15.07 BOB Top Rating 15.07 Cl.D AZ Fund (DIS) FLE Bond Target 2018 Eq.Opt. 15.07 FLE Bond Target 2019 Eq.Opt. Cl. Azimut (ACC) FLE Cat Bond Fund 30.09 FLE Formula 1 - Alpha Plus 30.09 Cl. Azimut (DIS) FLE Cat Bond Fund 30.09 FLE Formula 1 - Alpha Plus 30.09 Az Multi Asset OEM BTPortfolio 15.07 OEM BTPortfolio dis 15.07 OAS CGM Valor Bd Strateg.F.(7) 15.07 BBI CGM Valor Flex. Strat.F.(7) 15.07 FLE Flex 15.07 FLE G.T.A.A. 15.07 OAS Renminbi Opportunities 15.07 FLE World Trading(7) 15.07 Az Multi Asset FLE Global Value 15.07 FLE Sust. Abs. Return A Euro 15.07 FLE Sust. Abs. Return A Euro Ret 15.07 FLE Sust. Abs. Return A Euro Ret Dis 15.07 FLE World Trading 15.07 FLE World Trading Z 15.07 Cl. A 4,970 5,002 7,247 3,621 5,020 5,018 4,301 3,975 5,746 5,923 4,851 4,807 5,747 5,971 5,517 5,714 5,977 5,516 5,286 6,193 5,718 4,997 5,440 5,321 5,279 6,339 6,499 6,548 5,827 — — — — 6,424 — 5,949 5,397 5,273 6,242 5,373 5,288 5,242 5,137 5,046 5,056 7,603 2,979 4,474 — 5,423 3,272 4,983 5,658 4,804 2,661 6,163 4,671 6,706 4,558 5,694 5,904 4,360 6,270 5,467 6,174 5,694 4,840 3,007 4,494 4,373 4,689 7,900 4,100 4,488 8,170 5,482 5,243 5,156 4,919 4,893 4,981 5,182 5,781 6,036 6,291 5,271 5,782 6,357 6,290 5,257 7,158 6,361 Cl. A 4,858 4,969 5,017 4,913 5,221 4,922 5,086 4,956 4,973 4,651 5,333 5,087 4,925 5,177 — 5,714 4,883 5,077 5,257 5,328 — 5,216 5,520 4,823 3,990 5,588 5,713 5,002 5,534 5,374 4,225 2,826 3,870 6,890 4,815 4,926 5,652 5,181 Cl. D 4,940 — Cl. A 5,328 5,643 Cl. A 5,255 5,523 Cl. A 5,813 5,256 4,995 4,892 5,602 4,640 5,237 5,392 Cl. A Ret 5,134 4,731 4,573 4,494 5,274 5,282 Cl. B 4,970 5,002 7,247 3,621 5,020 5,018 4,301 3,975 5,746 5,923 4,851 4,807 5,747 5,971 5,517 5,714 5,977 5,516 5,285 6,193 5,718 4,997 5,440 5,321 5,279 6,339 6,548 6,501 5,658 — — — — 6,424 — 5,949 5,397 5,273 6,242 5,353 5,280 5,242 5,137 5,157 5,056 7,603 2,979 4,474 — 5,423 3,272 4,983 5,658 4,804 2,661 6,163 4,671 6,706 4,558 5,694 5,904 4,360 6,270 5,467 6,174 — 4,840 3,007 4,492 4,373 4,689 7,900 4,100 4,488 8,170 5,482 5,243 5,156 4,919 4,893 4,981 5,182 5,781 6,036 6,291 5,271 5,782 6,357 6,290 5,257 7,158 6,361 Cl. B 4,858 4,969 5,017 4,913 5,221 4,922 5,086 4,956 4,973 4,651 5,333 5,087 4,925 5,177 — 5,714 4,883 5,077 5,236 5,325 — 5,216 5,520 4,823 3,990 5,668 5,713 5,002 5,534 — 4,225 2,826 3,870 6,890 4,815 4,926 5,652 5,181 — — Cl. B 5,328 5,643 Cl. B 5,255 5,523 Cl. B 5,749 5,543 — — 5,185 4,628 5,474 — Cl. B Ret 5,141 — — — 5,232 5,240 BG Selection Sicav ________________________________________ OPE Aberdeen EM Bd&CurrOpp 18.07 AEM Aberdeen Lat Am Eq 18.07 AEM Africa&Middle East Eq 18.07 FLE Anima - Club 18.07 AIT Anima - Italy Equities 18.07 FLE ARC 18.07 FLE ARC 10 18.07 FLE Black Rock - GL MA 18.07 FLE BlackR- Multi A.Infl F 18.07 AIN Columbia Thread. - Gl. Eq. Alpha 18.07 Cl.A 97,84 84,31 76,53 110,74 61,26 108,21 119,60 127,65 107,81 101,50 — — — — — — — — — — AEU Europ. Flex. Dyn. A EUR AEU Europ. Flex. Dyn. B EUR(7) FLE VIS in EUR 18.07 18.07 12.07 10,78 11,28 12,05 — — — CoRe Series _______________________________________________ AEU CoRe All Europe E FLE CoRe Alternative E BOB CoRe Bal. Cons. E BOB CoRe Bal. Opport. E MAE CoRe Cash E BBI CoRe Champ. Em. Mark. E BBI CoRe Champions E OMI CoRe Coupon E OMI CoRe Coupon E Dis AIN CoRe Dividend E AIN CoRe Dividend E Dis OPE CoRe Em. Mark. Bond E OPE CoRe Em. Mark. Bond E Dis AEM CoRe Em. Mark. Equity E OIG CoRe Global Curr. E OFL CoRe Global Opp. E OMI CoRe Income Opport. E Acc OMI CoRe Income Opport. E Dis BAZ CoRe Multi Ass. Aggr. E Acc BBI CoRe Multi Ass. Inc. E BBI CoRe Multi Ass. Inc. E Dis AAM CoRe US Strategy E 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 7,083 4,700 5,345 5,942 5,029 5,719 6,511 5,371 5,287 6,252 6,432 5,871 4,476 5,716 5,232 4,863 5,148 5,061 5,212 5,139 5,043 8,175 — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — Credit Suisse ______________________________________________ http://multiconcept.credit-suisse.com Umbrella White Fleet IV AIN IndexBlink B(7) 15.07 AIN Londinium Global Bds B 15.07 AIN Londinium Global Eq B 15.07 127,86 24,52 13,44 — — — Ersel Gestion Internationale _____________________________ FLE Globersel Active Strategies 15.07 OEC Globersel Corp. Bond 15.07 AIN Globersel Equity A 15.07 AIN Globersel Equity B 15.07 AEN Globersel Pact Nat Res A 15.07 AEN Globersel Pact Nat Res B 15.07 AAM Globersel US Eq. Sel. Cl.A 15.07 AAM Globersel US Eq. Sel. Cl.B 15.07 BBI Leadersel Balanced 15.07 AEN Leadersel Diver.Strategies 15.07 AEM Leadersel Em. Market Mult. 15.07 OPE Leadersel Em.Bond Opp. 15.07 FLE Leadersel Event Driven 08.07 FLE Leadersel Flex Mult. 15.07 FLE Leadersel Tot. Ret.Strategies 15.07 OMI Leadersel Total Ret 15.07 FLE Systematica Global Trend 15.07 102,17 297,15 643,58 138,98 89,71 86,55 142,430 153,35 113,74 102,87 146,84 112,71 99,67 95,77 98,55 118,51 100,66 — — — — — — — — — — — — — — — — — Esperia Funds Sicav ______________________________________ FLE Alkimis AIN Alpha C AIN Alpha I(6,7) OEM Bond Euro C OEM Bond Euro I(6,7) OPE C-Quadrat Asian Bd Op.(6) OPE C-Quadrat Asian Bd Op.I(6) BOB C-Quadrat Effic. Cl. I(6,7) BOB C-Quadrat Efficient Cl. C OEC C-Quadrat Eu I. Plus Cl. C OEC C-Quadrat Eu I.Pl. Cl. I(6,7) OMI C-Quadrat Gl. C. Pl. Cl. I(6) OMI C-Quadrat Gl. C. Plus Cl. C OMI Corporate Bd Euro C OMI Corporate Bd Euro I(6,7) AAE Euro Equities C AAE Euro Equities I(6,7) MAE Money Market C MAY Money Market I(6,7) AIN Private Eq.Strat C AIN Private Equity Str.I(6,7) AAS Russell Global Equity C AAS Russell Global Equity I(6,7) FLE Strategic Portfolio I(6,7) FLE Syst. Diversific. C FLE Syst. Diversific. I(6,7) FLE Total Return C FLE Total Return I(6,7) 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 18.07 118,33 105,890 107,36 161,20 121,22 107,04 107,97 130,57 123,02 133,91 142,49 108,14 105,30 152,29 132,99 108,35 155,62 109,35 103,40 147,02 197,93 140,07 179,33 150,87 120,87 121,18 111,04 112,45 — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — Help desk c/o Eurizon Capital Sgr; Gruppo Intesa Sanpaolo; tel. 02 88101 Eurizon Focus Capitale Protetto Cl. R FLE Protezione 03/2017 15.07 123,58 — FLE Protezione 06/2016 15.07 119,32 — FLE Protezione 09/2016 15.07 117,57 — FLE Protezione 12/2016 15.07 120,51 — Eurizon Manager Selection Fund Cl. R OMI MS 10 15.07 150,75 — BOB MS 20 15.07 149,82 — BBI MS 40 15.07 144,91 — BAZ MS 70 15.07 154,05 — Eurizon MM Collection Fund APA Daiwa Eq. Japan Cl.I 14.07 180,30 — OPE G. Rmb FixInc Cl.I 15.07 124,32 — OPE G. Rmb FixInc Cl.IS 15.07 126,38 — OPE G. Rmb FixInc Cl.R 15.07 122,07 — OPE G. Rmb FixInc Cl.RD 15.07 112,41 — OPE G. Rmb FixInc Cl.RU 15.07 104,92 — Eurizon MM Stars Fund Cl. R Cl. I FLE Private Style Equity 15.07 125,83 — FLE Private Style Flexible 15.07 105,08 — FLE Private Style Total Return 12.07 101,58 106,05 Cl.R1 Cl.R2 FLE Private Style Flexible 15.07 106,37 105,84 Cl.RD1 Cl.RD2 FLE Private Style Income 15.07 101,12 101,90 Cl.RD FLE Private Style Income 15.07 100,35 — Eurizon Opportunità Cl. RD Cl. I OFL Global Bond Cedola 06/2021 14.07 101,09 — OFL Obbligazioni Flessibile 15.07 104,10 110,41 Cl. R FLE Flessibile 15 15.07 100,17 — FLE Sparkasse Prime Fund cl R 15.07 95,70 — Cl. IDY Cl. IDZ OFL Obbligazioni Flessibile 15.07 101,09 101,09 Epsilon Fund Cl. R Cl. I OFL Em. Bond Total Return 15.07 132,15 138,12 FLE Enhanced C.Risk Contr. 15.07 — 104,06 OEM Euro Bond 15.07 169,89 176,65 MAE Euro Cash 15.07 110,30 111,53 AAE Euro Q-Equity 15.07 98,11 105,20 AEU European Q-Equity 15.07 106,60 114,08 FLE Q-Flexible 15.07 132,32 142,26 Cl. RA MAE Euro Cash 15.07 99,94 — Cl. S Cl. SD OFL Emerging Bond Total Return 15.07 100,81 100,72 Eurizon Strategia Flessibile Cl. RD OFL Obbligazioni 03/2016 07.07 103,38 — OFL Obbligazioni 06/2016 07.07 102,09 — OFL Obbligazioni 12/2015 07.07 105,29 — Investment Solutions by Epsilon Cl. R Cl. RD OFL Cedola x 4 02/2012 15.07 — 103,88 OFL Cedola x 4 03/2012 15.07 — 106,09 OFL Cedola x 4 06/2011 15.07 — 106,21 OFL Cedola x 4 07/2011 15.07 — 104,93 OFL Cedola x 4 09/2011 15.07 — 105,47 OFL Cedola x 4 11/2011 15.07 — 103,98 OFL Cedola x 4 12/2011 15.07 — 101,80 OFL Cedola X 4 Ind.05/2012 15.07 — 104,07 OFL Cedola X 4 Ind.07/2012 15.07 — 103,15 OFL Cedola X 4 Ind.09/2012 15.07 — 103,22 OFL Cedola x 4 Ind.10/2012 15.07 — 103,21 FLE Dynamic Inc. Multitr. 01/2016 14.07 — 98,91 FLE Dynamic Preservation 01/2016 14.07 101,41 — FLE Equity Coupon 02/2014 14.07 — 102,61 FLE Equity Coupon 04/2014 14.07 — 100,61 OFL Flexible Eq.Coupon 2017-1 12.07 — 130,20 OFL Forex Coupon 2016 12.07 — 97,24 OFL Forex Coupon 2017 12.07 — 92,69 OFL Forex Coupon 2017-2 12.07 — 96,24 OFL Forex Coupon 2017-3 12.07 — 95,24 OFL Forex Coupon 2017-4 12.07 — 96,02 OFL Forex Coupon 2017-5 12.07 — 93,13 OFL Forex Coupon 2017-6 12.07 — 91,48 OFL Forex Coupon 2017-7 12.07 — 94,78 OFL Forex Coupon 2018-1 12.07 — 96,50 FLE Glb Dyn. Multitrender 06/2015 14.07 95,79 95,80 FLE Global Absolute Strategy - 05/2016 14.07 101,36 — FLE Global Coupon 06/2014 14.07 — 99,22 FLE Global Coupon 10/2013 14.07 — 107,21 FLE Global Coupon 11/2014 14.07 — 98,29 FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE Global Div. Allocation 02/2015 14.07 Global Flexible Strategy - 04/2016 14.07 Global Inc. Multitrender 09/2015 14.07 Multiasset Absolute 3 anni 04/2016 14.07 Multiasset Cedola Globale 02/2016 12.07 Multiasset Cedola Globale 12/2015 12.07 Soluzione Attiva Pr12 2017 15.07 Soluzione Attiva Pr5 2017 15.07 Soluzione Attiva Pr6 2017 15.07 Soluzione Attiva Pr7 2017 15.07 Soluzione Attiva Pr9 2017 15.07 Soluzione Fless. Pr2 2014 15.07 Soluzione Fless. Pr4 2014 15.07 Valore Cedola Globale 02/2015 12.07 Valore Cedola Globale 04/2015 12.07 Valore Cedola Globale 07/2015 12.07 Valore Cedola Globale 09/2015 12.07 Valore Cedola X5 02/2013 12.07 Valore Cedola X5 02/2014 12.07 Valore Cedola X5 04/2013 12.07 Valore Cedola x5 04/2014 12.07 Valore Cedola X5 06/2013 12.07 Valore Cedola X5 07/2013 12.07 Valore Cedola X5 10/2013 12.07 Valore Cedola X5 11/2014 12.07 Valore Cedola X5 12/2012 12.07 Valore Cedola X5 12/2013 12.07 FLE Global Inc. Multitrender 09/2015 14.07 FLE Multiasset Absolute 3 anni - 07/2016 14.07 Rossini Lux Fund AAE Az. Euro 15.07 APA Az. Giapp. 15.07 AIN Az. Internat. 15.07 AAM Az. N. America 15.07 BBI Bilanciato 15.07 MAE Euro Monetario 15.07 OIG Obb. Dollari 15.07 OEB Obb.Euro B-T 15.07 OEM Obb.Euro L-T 15.07 OEM Obb.Euro M-T 15.07 OEB Obbligaz. TV 15.07 Soluzioni Eurizon OFL Cedola DOC 05/2017 15.07 OFL Cedola DOC 07/2017 15.07 OFL Cedola DOC 09/2017 15.07 OBI Cedola DOC It. 11/2017 15.07 FLE Strategia I 02/2020 12.07 FLE Strategia I 08/2019 12.07 FLE Strategia I 10/2019 12.07 FLE Strategia I 12/2019 12.07 — 100,98 97,54 99,89 99,97 101,78 126,52 113,00 116,87 120,11 116,88 104,61 103,67 — — 101,12 — — — — — — — — — — — Cl. RD1 97,46 — Cl. R 124,26 115,77 166,42 188,29 150,16 117,33 166,27 123,59 174,72 140,76 123,75 Cl. RD 106,710 108,410 107,210 109,580 — — — — 95,83 100,98 97,59 — 99,97 101,78 — — — — — — — 96,76 100,00 — 101,59 101,76 102,06 101,88 101,52 104,24 104,13 106,47 98,78 103,68 105,19 Cl. R1 — 99,99 Cl. I 135,47 126,13 181,37 205,20 — 120,07 176,03 128,19 183,46 146,04 127,13 Cl. R — — — — 121,700 130,190 128,530 125,850 Eurizon EasyFund _________________________________________ CL. A 116,19 — CL. R CL. Z 130,70 137,53 245,56 267,56 343,68 376,33 143,41 155,71 169,56 187,22 164,54 175,60 125,73 138,56 183,83 203,12 112,98 119,42 270,43 307,20 263,48 299,62 103,72 123,40 85,40 97,09 101,36 111,39 175,85 198,69 139,48 157,66 197,37 215,33 144,40 164,35 97,28 110,67 109,72 124,57 65,27 74,34 106,36 120,88 234,10 265,90 69,02 78,75 75,48 85,22 271,36 308,36 119,23 135,66 233,75 267,90 155,17 176,29 145,35 165,14 112,75 120,06 CL. RH CL. ZH 15.07 354,43 386,23 CL. R CL. Z 15.07 92,76 — 15.07 100,88 128,72 15.07 351,93 384,37 15.07 100,57 102,27 15.07 214,94 235,65 15.07 137,15 147,52 15.07 68,37 74,53 15.07 — 102,38 15.07 134,71 144,37 15.07 78,12 84,35 15.07 553,87 617,08 15.07 105,56 111,60 CL. Z CL. Zu OPE Bd Em.Mkts LocalCurr 15.07 98,27 80,07 CL.RD CL.ZD OFL Bond Flexible 15.07 98,89 100,44 CL. SD OAS Bond High Yield 15.07 102,15 — AIT Equity Italy 15.07 110,49 — CL. S OPE Bond Emerging Markets 15.07 105,96 — OAS Bond High Yield 15.07 103,61 — Active Strategy CL. R CL. Z FLE Absolute Attivo 15.07 119,37 129,41 OFL Absolute Prudente 15.07 119,09 126,36 FLE Azioni Strategia Flessibile 15.07 146,97 158,60 FLE Dynamic Asset All. 15.07 90,38 561,10 FLE Equity Absolute Return 15.07 95,85 — FLE Flexible Beta Tot.Return 15.07 99,48 694,96 FLE Flexible Multistrategy 15.07 100,11 100,96 FLE Focus Az.StratFlessRL 15.07 150,05 — FLE GT Asset Allocation 15.07 — 99,59 FLE Multiasset 15.07 103,94 105,56 FLE Trend 15.07 — 101,34 Active Strategy Cl. S Cl. SD FLE Absolute Attivo 15.07 100,30 — OFL Absolute Prudente 15.07 100,160 — FLE Azioni Strategia Flessibile 15.07 102,20 104,55 FLE Flexible Beta Total Return 15.07 104,07 — FLE Flexible Multistrategy 15.07 — 100,59 Cl.RD FLE Multiasset 15.07 103,37 — Linea LTE cop. rischio cambio CL. RH CL. ZH OAS Bond GBP 15.07 186,45 206,54 OAS Bond International 15.07 164,85 175,90 OAY Bond JPY 15.07 167,90 226,08 ODMBond USD 15.07 215,95 238,39 ABC Equity Cons.Discretionary 15.07 236,05 270,45 ABC Equity Consumer Staples 15.07 245,90 281,10 AEN Equity Energy & Materials 15.07 124,31 142,38 AEU Equity Europe 15.07 106,21 122,98 AFI Equity Financial RH 15.07 57,89 65,99 AIF Equity High Tech 15.07 95,82 109,29 AID Equity Industrials 15.07 213,46 241,98 APA Equity Japan 15.07 87,34 99,00 AAM Equity North America 15.07 141,51 160,42 APA Equity Oceania 15.07 167,55 193,66 ASA Equity Pharma 15.07 145,59 165,83 ATE Equity Telecommunication 15.07 81,47 92,76 APU Equity Utilities 15.07 135,53 154,52 Le Classi I, Z e ZH sono riservate a investitori istituzionali.. MAE Cash EUR Limited Tracking Error OAS Bond EUR Float.Rate LTE OEM Bond EUR Long T. LTE OEM Bond EUR Medium T. LTE OEB Bond EUR Short T. LTE OAS Bond GBP LTE OAS Bond International LTE OAY Bond JPY LTE ODMBond USD LTE MAE Cash EUR ABC Eq. Cons.Discretionary LTE ABC Eq. Consumer Staples LTE AEM Eq.Em.MktsN.Frontiers LTE ATE Eq.Telecommunication LTE APS Equity China LTE AEM Equity Em. Mkts Asia LTE AEM Equity Em. Mkts EMEA LTE AEM Equity Em. Mkts LTE AEN Equity En. & Materials LTE AAE Equity Euro LTE AEU Equity Europe LTE AFI Equity Financial LTE AIF Equity High Tech LTE AID Equity Industrials LTE AIT Equity Italy LTE APA Equity Japan LTE AEM Equity LatinAmerica LTE AAM Equity N.America LTE APA Equity Oceania LTE ASA Equity Pharma LTE APU Equity Utilities LTE MAD Treasury USD Active Market cop.rischio cambio OPE Bond Emerging Mkts Active Market OPE Bd Em.Mkts Local Curr OFL Bond Corporate EUR OPE Bond Emerging Mkts OFL Bond Flexible OAS Bond High Yield OAS Bond Inflation Linked OMI BondCorp.Eur ST AEM Equity Eastern Europe AEU Equity Europe AIT Equity Italy AEU Equity Small Cap Europe AAM Equity Usa 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 Eurizon Investment Sicav ________________________________ OFL Euro Reserve FLE Flexible Beta 1 I1 FLE Flexible Beta 2 I1 FLE Flexible Beta 4 I FLE Flexible Beta 5 OFL Flexible Duration 1 I1 OFL Flexible Duration 2 I1 OFL Flexible Duration 5 I FLE Flexible Eq.Strategy I1 OEM Ins Unit Europe Bds I OEB Ins Unit Europe S/Trm I OFL Ins Unit Tot Ret ID 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 FLE OFL OFL OFL OFL FLE FLE FLE OFL OFL OFL OFL OFL OFL OFL OFL OFL OIC OFL OFL OFL OFL OFL OFL OFL OFL OBI OEC FLE OFL OFL 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 12.07 15.07 15.07 15.07 15.07 Flexible Beta 3 Flexible Duration 3 Flexible Duration 4 Flexible Duration 6 Flexible Duration 7 Flexible Plus Flexible Plus 2 Flexible Plus 3 Ins. Unit Bond Strategy 1 Ins. Unit Bond Strategy 2 Ins. Unit Bond Strategy 3 Ins. Unit Bond Strategy 4 Ins. Unit Bond Strategy 5 Ins. Unit Bond Strategy 6 Ins. Unit Bond Strategy 7 Ins. Unit Bond Strategy 8 Ins. Unit Bond Strategy 9 Ins. Unit Corp Bond 2022 Ins. Unit High Yield 2018-1 Ins. Unit High Yield 2020-1 Ins. Unit High Yield 2020-2 Ins. Unit High Yield 2022-1 Ins. Unit Inv.Grade 2018-1 Ins. Unit Inv.Grade 2020-1 Ins. Unit Inv.Grade 2020-2 Ins. Unit Inv.Grade 2022-1 Ins. Unit Italian Bond 2022 PB Bond Corporate EUR PB Flexible Macro PIP Flexible 1 PIP Flexible 2 Eurofundlux OFL Alto Rendimento 2017 A 18.07 OFL Alto Rendimento 2017 B 18.07 OFL Alto Rendimento 2019 A 18.07 OFL Alto Rendimento 2019 B 18.07 OFL Alto Rendimento 2019 Plus B 18.07 OFL Alto Rendimento 2019 Plus D 18.07 OFL Cedola 2017 B 18.07 OFL Cedola 2017 D 18.07 AIN Dynamic Multimanager A 18.07 AIN Dynamic Multimanager B 18.07 OPE Emerging Mkt Bond B 18.07 FLE Equity Returns Absolute A 18.07 FLE Equity Returns Absolute B 18.07 FLE Equity Returns Absolute P 18.07 MAE Euro Cash A 18.07 MAE Euro Cash B 18.07 AAE Euro Equity B 18.07 AAE Euro Equity D 18.07 OEM Euro Govern. Bond B 18.07 OEC Europe Corp. Bond B 18.07 FLE Flex High Vol B 18.07 BAZ Gl. Enhanced Div.-GEDI A 18.07 BAZ Gl. Enhanced Div.-GEDI B 18.07 BAZ Gl. Enhanced Div.-GEDI D 18.07 BAZ Gl. Enhanced Div.-GEDI P 18.07 OFL Global Bond D 18.07 BBI IPAC Balanced A 18.07 OFL Multi Income F4 A 18.07 OFL Multi Income F4 B 18.07 OFL Multi Income F4 D 18.07 OFL Multi Income I4 A 18.07 OFL Multi Income I4 B 18.07 OFL Multi Income I4 D 18.07 OFL Obiettivo 2017 A 18.07 APA Pacific Eq. A 18.07 APA Pacific Eq. B 18.07 OFL QBond Absolute return A 18.07 OFL QBond Absolute return B 18.07 FLE TR Flex Aggressive A 18.07 FLE TR Flex Aggressive B 18.07 FLE TR Flex Aggressive P 18.07 495,46 625,02 581,04 499,94 456,59 567,21 580,10 501,93 525,90 569,08 555,08 529,18 Cl.A — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — 11,225 11,359 9,739 10,060 10,983 10,557 8,677 8,074 11,700 12,942 12,561 12,284 10,213 9,729 11,931 12,324 11,500 8,345 11,638 11,088 9,718 12,336 13,724 10,100 10,271 11,101 9,079 9,853 11,025 9,384 11,222 11,094 10,244 11,552 21,163 23,563 11,952 12,629 9,787 10,088 9,874 — — — — — — — — — — — — Cl.I 716,78 581,73 501,43 510,84 504,52 707,70 569,14 503,12 509,28 485,19 507,73 486,59 555,35 548,45 483,25 462,77 512,77 510,74 604,11 690,94 619,66 513,49 568,89 650,91 580,16 514,45 517,78 603,43 511,76 661,59 559,12 — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — European & Global Investments _________________________ FLE Diadema Algorithmic R 15.07 OMI Diadema Cap. Plus P 15.07 FLE Diadema Global Sel R 13.07 MAV JRC Inst EUR(7) 15.07 MAV JRC Ret EUR 15.07 FLE Plur. Apuano DE Inst(7) 15.07 FLE Plur. Apuano DE Ret Plus 15.07 FLE Plur. Apuano DE Ret Prem 15.07 OMI Plur. Apuano FB Ret Inst(7) 15.07 OMI Plur. Apuano FB Ret Plus 15.07 OMI Plur. Apuano FB Ret Prem 15.07 OMI Plur. Apuano FB Ret Ret 15.07 AEM Plurima CSV China Inst. USD(7) 13.07 BAZ Plurima Eur AbsRet Inst(7) 15.07 BAZ Plurima Eur AbsRet Ret 15.07 BAZ Plurima Eur AbsRet S2 15.07 BAZ Plurima EurAbsRet NL 15.07 FLE Plurima Fra.AlphaStr I(7) 14.07 FLE Plurima Fra.AlphaStrat 14.07 FLE Plurima Fra.AlphaStrChf 14.07 FLE Plurima Fra.AlphaStrNL 14.07 FLE Plurima Fra.AlphaStUsd 14.07 FLE Plurima Fra.AlphaStUsdI(7) 14.07 FLE Plurima Gamma Abs Inst(7) 15.07 FLE Plurima Gamma Abs Ret CHF 15.07 FLE Plurima Gamma Abs Ret EUR 15.07 FLE Plurima Gamma Abs Ret USD 15.07 MAV Plurima Gamma Dynamic Inst(7) 15.07 66,645 94,315 84,306 8,989 9,203 95,147 95,063 95,064 102,858 100,811 101,861 98,262 9,854 5,811 7,061 5,737 5,183 5,989 4,624 5,178 5,766 5,867 5,255 7,970 7,676 7,586 7,392 8,110 — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — MAV Plurima Gamma Dynamic Ret 15.07 AEN Plurima Junior Resources Prem 13.07 FLE Plurima LS Alpha Inst(7) 15.07 FLE Plurima LS Alpha Ret 15.07 BBI Plurima MultiAlphaPlusB 15.07 BBI Plurima MultiAlphaPlusI(7) 15.07 BBI Plurima MultiAlphaPlusR 15.07 FLE Plurima Pairst. Selection R 15.07 FLE Plurima Pairst. Tot Ret R 31.05 MAV Plurima Pairstech Strategy Ret 15.07 FLE Plurima Unifortune GS E(7) 15.07 MAV Plurima VB TR Bond Inst(7) 15.07 MAV Plurima VB TR Bond Ret 15.07 MAV Plurima VB TR Bond RetP 15.07 OMI Plurima Wave GS I(7) 15.07 OMI Plurima Wave GS Inst(7) 15.07 OMI Plurima Wave GS Ret 15.07 OFL Abs Ret Credit Strat 18.07 FLE Abs Ret Multi Strat 18.07 OAS AR Convertible Bond 18.07 OPE Asian Bond 18.07 OPE Central&East Eur. Bonds 18.07 AEM Central&Eastern Europ. Eq 18.07 OEM Euro Bond 18.07 OEB Euro Bond 1-3 years 18.07 OEM Euro Bond 3-5 years 18.07 OEC Euro Corporate Bond 18.07 OEC Euro Corporate Short Term Bd 18.07 OEC Euro Covered Bond 18.07 AAE Euro Equity 18.07 AAE Euro Equity Mid Cap 18.07 OEB Euro Short Term Bond 18.07 AAE European Equity Recovery 18.07 FLE Garant 1 18.07 FLE Garant 2 18.07 FLE Garant 3 18.07 FLE Garant 4 18.07 FLE Garant 5 18.07 FLE Global Equity 18.07 AEM Greater China Equity 18.07 AAE SRI Ageing Population 18.07 AEU SRI European Equity 18.07 OEH Total Return Euro High Yield 18.07 Generali Investments Global Solutions Fund OFL GIGS Fund - Bridge 2021 ID(7) 15.07 OFL GIGS Fund - Bridge 2021 RA2 15.07 OFL GIGS Fund - Bridge 2021 RD 15.07 OFL GIGS Fund - Bridge 2021 RD2 15.07 7,945 8,341 4,839 4,821 8,624 8,938 8,784 10,622 2,606 8,652 4,950 9,828 9,730 9,661 8,951 8,502 8,540 — — — — — — — — — — — — — — — — — Cl. D 106,42 111,96 108,36 94,30 167,21 188,14 168,49 119,47 135,15 157,38 112,86 126,42 95,84 120,00 122,64 81,50 117,42 110,21 117,96 107,06 106,75 116,19 151,15 96,99 147,76 201,47 Cl. E 104,19 109,29 109,63 93,04 163,38 176,91 164,02 117,54 133,72 153,42 111,34 126,45 — 115,15 119,42 80,43 — — — — — 108,41 147,24 100,48 138,62 177,45 102,58 102,40 102,40 102,40 — — — — Gestielle Inv. Sicav _______________________________________ Banco Popolare Società Cooperativa; www.bancopopolare.it OEM Bond Euro (I)(7) 15.07 162,000 OEM Bond Euro (R) 15.07 148,720 OFL Cedola Europlus 15.07 5,240 OFL Cedola Plus 15.07 5,350 OFL Cedola Sicura 15.07 5,090 OFL Cedola Sicura II 15.07 5,320 AEU Value Equity Europe (I)(7) 15.07 127,870 AEU Value Equity Europe (R) 15.07 114,380 — — — — — — — — Hedge Invest _____________________________________________ FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE OFL OFL OFL OFL OFL OFL OFL FLE FLE FLE FLE FLE FLE FLE Hi Africa Opp Fund Eur D(7) 15.07 Hi Africa Opp Fund Eur DM(7) 15.07 Hi Africa Opp Fund Eur I(7) 15.07 Hi Africa Opp Fund Usd D 15.07 Hi Africa Opp Fund Usd DM(7) 19.06 Hi Core Ucits F. Eur DM 14.07 Hi Core Ucits F. Eur I 14.07 Hi Core Ucits F. Eur R 14.07 Hi Core Ucits F. Usd DM(7) 14.07 Hi Core Ucits F. Usd R 14.07 Hi Numen Cr. F. Eur I Initial 15.07 Hi Numen Credit F. Eur D 15.07 Hi Numen Credit F. Eur DM(7) 15.07 Hi Numen Credit F. Eur DM2(7) 15.07 Hi Numen Credit F. Eur I 15.07 Hi Numen Credit F. Eur I2 15.07 Hi Numen Credit Fund Eur R 15.07 Hi Principia Fund Eur DM(7) 15.07 Hi Principia Fund Eur I 15.07 Hi Principia Fund Eur R 15.07 Hi Principia Fund Usd R 15.07 Hi Sibilla Macro F. Eur DM(7) 15.07 Hi Sibilla Macro F. Eur R 15.07 Hi Sibilla Macro F. Usd R 15.07 AAM KIS - America D AAM KIS - America P AAM KIS - America P Usd AAM KIS - America X OAS KIS - Bond D OAS KIS - Bond P OAS KIS - Bond P Usd OFL KIS - Bond Plus D OFL KIS - Bond Plus D Dist OFL KIS - Bond Plus P OFL KIS - Bond Plus P Dist OFL KIS - Bond Plus P Usd OFL KIS - Bond Plus X OFL KIS - Bond Plus Y OAS KIS - Bond Y OAS KIS - Bond Y USD OAS KIS - Bond Z APA KIS - Em. Markets D APA KIS - Em. Markets P APA KIS - Em. Markets P Usd AEU KIS - Europa D AEU KIS - Europa P AEU KIS - Europa X AEU KIS - Europa Y OAS KIS - Global Bond D OAS KIS - Global Bond P OAS KIS - Global Bond P Usd FLE KIS - Italia D FLE KIS - Italia P FLE KIS - Italia X FLE KIS - Italia X Dist FLE KIS - Italia Y AAS KIS - Key D AAS KIS - Key D Dist AAS KIS - Key P AAS KIS - Key P Dist AAS KIS - Key X AAS KIS - Key Y FLE KIS - Multi Strategy X FLE KIS - Multi-St.UCITS D FLE KIS - Multi-St.UCITS P FLE KIS - Multi-St.UCITS P Usd FLE KIS - Pagasus P FLE KIS - Pagasus X AIT KIS - Real Return D FLE KIS - Real Return D Dist AIT KIS - Real Return P FLE KIS - Real Return X AIT KIS - Risorgimento D AIT KIS - Risorgimento P AIT KIS - Risorgimento X FLE KIS - Selection D FLE KIS - Selection P FLE KIS - Selection P Usd FLE KIS - Selection X FLE KIS - Selection Y FLE KIS - Selection Y Usd AIT KIS - Target Italy Alpha S AIN KIS - World P AIN KIS - World X AIN KIS - World Y 14.07 14.07 14.07 14.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 14.07 14.07 14.07 15.07 15.07 15.07 15.07 14.07 14.07 14.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 14.07 14.07 14.07 14.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 95,590 96,620 99,73 95,50 95,060 107,320 105,410 102,450 95,27 104,700 120,08 97,52 112,02 98,93 115,43 98,00 112,96 122,90 121,11 120,56 121,20 103,98 101,67 102,46 197,20 202,00 289,08 205,39 125,24 131,17 178,98 133,50 98,58 138,22 122,15 102,39 102,94 102,29 101,61 102,44 101,21 117,57 121,49 164,05 122,99 128,39 130,20 102,01 97,65 102,71 141,80 97,36 134,50 135,58 94,29 101,55 106,42 103,27 154,40 143,31 157,14 110,82 100,28 107,59 111,45 148,11 — — 97,46 99,04 98,25 102,83 90,46 120,10 119,18 116,15 119,84 165,29 122,52 97,38 97,90 100,20 103,30 102,37 101,15 Website - www.mandgitalia.it. Email - [email protected] M&G Dynamic Allocation Fund FLE Dynamic Allocation ¤A 18.07 14,28 M&G Investment Funds (7) OIH Gl.l Floating Rate High Yield F. 18.07 10,06 M&G Investment Fund (14) BBI Income Allocation Fund A 18.07 11,43 BOB Prudent Allocation 18.07 9,74 M&G Investment Funds (3) OPE Emerging Market Bond F. A 18.07 14,83 — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — Mediolanum International F. _____________________________ www.bancamediolanum.it; tel. 800 107107 CH - Challenge Funds - Classi Mediolanum ASE Counter Cycl Eq L 18.07 5,376 ASE Counter Cycl Eq S 18.07 11,126 ASE Cyclical Eq L 18.07 6,263 ASE Cyclical Eq S 18.07 12,617 AEM Emerg. Mkts Eq. L 18.07 7,797 AEM Emerg. Mkts Eq. S 18.07 17,312 AEN Energy Eq. L 18.07 6,719 AEN Energy Eq. S 18.07 13,019 OEM Euro Bd L-A 18.07 10,469 OEM Euro Bd L-B 18.07 6,944 OEM Euro Bd S-A 18.07 18,272 OEM Euro Bd S-B 18.07 13,139 OEB Euro Income L-A 18.07 7,371 OEB Euro Income L-B 18.07 4,854 OEB Euro Income S-A 18.07 13,009 OEB Euro Income S-B 18.07 9,420 AEU European Eq L cop 18.07 7,157 AEU European Eq S cop 18.07 13,840 AEU European Eq. L 18.07 5,088 AEU European Eq. S 18.07 8,657 AFI Financial Eq. L 18.07 3,242 AFI Financial Eq. S 18.07 6,281 FLE Flexible L-A 18.07 4,490 FLE Flexible S-A 18.07 8,635 APS Germany Eq. L 18.07 5,618 APS Germany Eq. S 18.07 10,721 OIG Intern Bd L-A 18.07 6,765 OIG Intern Bd L-A Cop 18.07 9,075 OIG Intern Bd L-B 18.07 6,323 OIG Intern Bd L-B Cop 18.07 6,875 OIG Intern Bd S-A 18.07 13,323 OIG Intern Bd S-A Cop 18.07 15,636 OIG Intern Bd S-B 18.07 12,466 OIG Intern Bd S-B Cop 18.07 12,902 OIG Intern Inc L-A 18.07 5,608 OIG Intern Inc L-A Cop 18.07 6,793 OIG Intern Inc L-B 18.07 5,427 OIG Intern Inc L-B Cop 18.07 5,115 OIG Intern Inc S-A 18.07 11,049 OIG Intern Inc S-A Cop 18.07 11,969 OIG Intern Inc S-B 18.07 10,703 OIG Intern Inc S-B Cop 18.07 9,989 AIN International Eq L 18.07 7,670 AIN International Eq L cop 18.07 8,070 AIN International Eq S 18.07 9,873 AIN International Eq S cop 18.07 15,700 AIT Italian Eq. L 18.07 3,960 AIT Italian Eq. S 18.07 6,829 MAD Liquid. US$ L 18.07 4,768 MAD Liquid. US$ S 18.07 9,544 MAE Liquidity Euro L 18.07 6,770 MAE Liquidity Euro S 18.07 12,512 AAM North Amer Eq L cop 18.07 9,609 AAM North Amer Eq S cop 18.07 18,877 AAM North Amer. Eq. L 18.07 8,432 AAM North Amer. Eq. S 18.07 10,933 APA Pacific Eq L cop 18.07 5,989 APA Pacific Eq S cop 18.07 11,755 APA Pacific Eq. L 18.07 6,425 APA Pacific Eq. S 18.07 8,460 FLE Solidity& Return S-A 18.07 11,273 FLE Solidity& Return S-B 18.07 9,757 APS Spain Eq. L-A 18.07 6,578 APS Spain Eq. S-A 18.07 14,262 AIF Technology Eq. L 18.07 3,484 AIF Technology Eq. S 18.07 8,311 Legenda proventi: A = accumulazione; B = distribuzione Mediolanum Best Brands AIN BlackRock Glb L 18.07 6,835 AIN BlackRock Glb L cop 18.07 5,611 AIN BlackRock Glb S 18.07 13,217 AIN BlackRock Glb S cop 18.07 10,819 OEM Convertible Strat Col LA 18.07 5,603 OEM Convertible Strat Col LB 18.07 5,330 OEM Convertible Strat Col LHA 18.07 5,285 OEM Convertible Strat Col LHB 18.07 5,030 OEM Convertible Strat Col SA 18.07 11,100 OEM Convertible Strat Col SB 18.07 10,563 OEM Convertible Strat Col SHA 18.07 10,460 OEM Convertible Strat Col SHB 18.07 9,959 FLE Coupon Strat. Coll LA 18.07 6,467 FLE Coupon Strat. Coll LA cop 18.07 5,842 FLE Coupon Strat. Coll LB 18.07 5,170 FLE Coupon Strat. Coll LB cop 18.07 4,655 FLE Coupon Strat. Coll SA 18.07 12,667 FLE Coupon Strat. Coll SA cop 18.07 11,405 FLE Coupon Strat. Coll SB 18.07 10,128 FLE Coupon Strat. Coll SB cop 18.07 9,111 AIN DWS MegaTrend Sel L 18.07 6,055 AIN DWS MegaTrend Sel L cop 18.07 5,607 AIN DWS MegaTrend Sel S 18.07 11,811 AIN DWS MegaTrend Sel S cop 18.07 10,900 BBI Dynamic Coll L 18.07 6,752 — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — BBI Dynamic Coll L cop 18.07 6,742 — BBI Dynamic Coll S 18.07 11,614 — BBI Dynamic Coll S cop 18.07 13,052 — AIN Dynamic Int Val Opp LA 18.07 5,266 — AIN Dynamic Int Val Opp LHA 18.07 5,263 — AIN Dynamic Int Val Opp SA 18.07 10,530 — AIN Dynamic Int Val Opp SHA 18.07 10,513 — AEM Em Mkts Coll L 18.07 10,257 — AEM Em. Mkts Coll S 18.07 16,630 — AAS Eq. Power Coup. Coll L 18.07 6,681 — AAS Eq. Power Coup. Coll L cop 18.07 5,967 — AAS Eq. Power Coup. Coll S 18.07 10,361 — AAS Eq. Power Coup. Coll S cop 18.07 11,388 — AAS Eq. Power Coup. Coll. L B 18.07 5,243 — AAS Eq. Power Coup. Coll. LH B 18.07 4,959 — AAS Eq. Power Coup. Coll. S B 18.07 10,313 — AAS Eq. Power Coup. Coll. SH B 18.07 9,768 — OFL Equilibrium LA 18.07 4,765 — OFL Equilibrium LAH 18.07 4,782 — OFL Equilibrium LB 18.07 4,650 — OFL Equilibrium LBH 18.07 4,662 — OFL Equilibrium SA 18.07 9,498 — OFL Equilibrium SAH 18.07 9,529 — OFL Equilibrium SB 18.07 9,269 — OFL Equilibrium SBH 18.07 9,299 — FLE Euro Coup Strat Coll LA 18.07 5,008 — FLE Euro Coup Strat Coll LB 18.07 4,986 — FLE Euro Coup Strat Coll LHA 18.07 5,041 — FLE Euro Coup Strat Coll LHB 18.07 5,022 — FLE Euro Coup Strat Coll SA 18.07 10,007 — FLE Euro Coup Strat Coll SB 18.07 9,963 — FLE Euro Coup Strat Coll SHA 18.07 10,072 — FLE Euro Coup Strat Coll SHB 18.07 10,029 — OEM Euro Fixed Income L A 18.07 4,707 — OEM Euro Fixed Income L B 18.07 6,009 — OEM Euro Fixed Income S A 18.07 9,143 — OEM Euro Fixed Income S B 18.07 11,594 — AEU European Coll L 18.07 6,304 — AEU European Coll L cop 18.07 6,759 — AEU European Coll S 18.07 9,411 — AEU European Coll S cop 18.07 12,708 — FLE F.Templeton EM Sel L 18.07 5,281 — FLE F.Templeton EM Sel S 18.07 10,303 — OAS Financial Inc Strat LA 18.07 4,796 — OAS Financial Inc Strat LB 18.07 4,567 — OAS Financial Inc Strat SA 18.07 9,560 — OAS Financial Inc Strat SB 18.07 9,104 — OIH Glb High Yield cop L A 18.07 7,564 — OIH Glb High Yield cop L B 18.07 4,935 — OIH Glb High Yield cop S A 18.07 14,528 — OIH Glb High Yield cop S B 18.07 9,461 — OIH Glb High Yield L A 18.07 11,643 — OIH Glb High Yield L B 18.07 5,565 — OIH Glb High Yield S A 18.07 17,207 — OIH Glb High Yield S B 18.07 8,768 — AIF Glb Tech Coll L 18.07 2,460 — AIF Glb Tech Coll L cop 18.07 8,051 — AIF Glb Tech Coll S 18.07 7,318 — AIF Glb Tech Coll S cop 18.07 15,516 — AAS Infrastruct Opp Col LA 18.07 5,955 — AAS Infrastruct Opp Col LB 18.07 5,615 — AAS Infrastruct Opp Col LHA 18.07 5,707 — AAS Infrastruct Opp Col LHB 18.07 5,374 — AAS Infrastruct Opp Col SA 18.07 11,762 — AAS Infrastruct Opp Col SB 18.07 11,092 — AAS Infrastruct Opp Col SHA 18.07 11,270 — AAS Infrastruct Opp Col SHB 18.07 10,616 — AIN JPMorgan Glb L 18.07 6,998 — AIN JPMorgan Glb L cop 18.07 5,786 — AIN JPMorgan Glb S 18.07 13,530 — AIN JPMorgan Glb S cop 18.07 11,188 — FLE Long Short Strat Coll LA 18.07 4,880 — FLE Long Short Strat Coll SA 18.07 9,749 — FLE Med Carmignac Str Sel LA 18.07 5,476 — FLE Med Carmignac Str Sel SA 18.07 10,849 — FLE Med FidelityAsian Sel LA 18.07 5,285 — FLE Med FidelityAsian Sel LB 18.07 5,246 — FLE Med FidelityAsian Sel LHA 18.07 5,209 — FLE Med FidelityAsian Sel LHB 18.07 5,170 — FLE Med FidelityAsian Sel SA 18.07 10,561 — FLE Med FidelityAsian Sel SB 18.07 10,484 — FLE Med FidelityAsian Sel SHA 18.07 10,405 — FLE Med FidelityAsian Sel SHB 18.07 10,325 — FLE Med Invesco B Risk CS LA 18.07 5,482 — FLE Med Invesco B Risk CS LB 18.07 5,055 — FLE Med Invesco B Risk CS SA 18.07 10,861 — FLE Med Invesco B Risk CS SB 18.07 10,016 — FLE Med Pimco Inf Str Sel LB 18.07 4,423 — FLE Med Pimco Inf Str Sel SB 18.07 8,765 — AIN MStanley Glb L 18.07 7,924 — AIN MStanley Glb L cop 18.07 6,813 — AIN MStanley Glb S 18.07 15,323 — AIN MStanley Glb S cop 18.07 13,146 — FLE New Opportunity C. LAcop 18.07 5,379 — FLE New Opportunity C. SAcop 18.07 10,552 — FLE New Opportunity Coll. LA 18.07 5,893 — FLE New Opportunity Coll. SA 18.07 11,579 — APA Pacific Coll L 18.07 6,452 — APA Pacific Coll L cop 18.07 5,431 — APA Pacific Coll S 18.07 9,304 — APA Pacific Coll S cop 18.07 10,282 — FLE Pimco Inflat Strat Sel L 18.07 5,198 — FLE Pimco Inflat Strat Sel S 18.07 10,204 — BOB Premium Coup.Coll L 18.07 6,455 — BOB Premium Coup.Coll L B 18.07 5,201 — BOB Premium Coup.Coll L cop 18.07 6,150 — BOB Premium Coup.Coll LH B 18.07 4,987 — BOB Premium Coup.Coll S 18.07 12,611 — BOB Premium Coup.Coll S B 18.07 10,358 — BOB Premium Coup.Coll S cop 18.07 11,996 — BOB Premium Coup.Coll SH B 18.07 9,870 — AIN Socially Resp Coll LA 18.07 4,569 — AIN Socially Resp Coll LAH 18.07 4,588 — AIN Socially Resp Coll SA 18.07 9,101 — AIN Socially Resp Coll SAH 18.07 9,106 — AAM US Collection L 18.07 5,590 — AAM US Collection L cop 18.07 6,153 — AAM US Collection S 18.07 8,775 — AAM US Collection S cop 18.07 11,683 — FLE US Coupon Strat Coll LA 18.07 5,318 — FLE US Coupon Strat Coll LB 18.07 5,278 — FLE US Coupon Strat Coll LHA 18.07 5,222 — FLE US Coupon Strat Coll LHB 18.07 5,185 — FLE US Coupon Strat Coll SA 18.07 10,625 — FLE US Coupon Strat Coll SB 18.07 10,548 — FLE US Coupon Strat Coll SHA 18.07 10,420 — FLE US Coupon Strat Coll SHB 18.07 10,341 — Portfolio Fund - Classi Mediolanum OMI Active 10 S 18.07 10,796 — AIN Active 100 S 18.07 11,076 — BOB Active 40 S 18.07 11,048 — BBI Active 80 S 18.07 10,230 — AIN Aggressive Plus S 18.07 11,770 — AIN Aggressive Plus SH 18.07 10,670 — AIN Aggressive S 18.07 11,597 — AIN Aggressive SH 18.07 10,337 — BBI Balanced S 18.07 11,619 — BBI Balanced SH 18.07 11,139 — BAZ Dynamic S 18.07 11,608 — BAZ Dynamic SH 18.07 10,801 — MAE Liquidity S 18.07 11,086 — MAE Liquidity SA 18.07 11,237 — BOB Moderate S 18.07 11,376 — BOB Moderate SH 18.07 11,075 — Le quote esposte si riferiscono ai prezzi di chiusura del giorno lavorativo precedente quello sopra indicato Morgan Stanley Bank International Limited Milan Branch; Tel. 02 76331; www.morganstanleyinvestmentfunds.com Cl. A Cl. B OFL Absolute Returm FI 15.07 24,92 24,42 APA Asia Opportunity 15.07 23,99 23,92 APA Asia-Pacific Equity 15.07 22,02 20,90 APA Asian Equity 15.07 38,41 31,71 APA Asian Property 15.07 16,85 14,63 AEM Break Nations 15.07 21,78 — FLE Div Alph Pl LowVol Fd 15.07 21,97 21,49 FLE Diversified Alpha Plus 15.07 27,51 25,37 OPE Em Mkt FI Opp 15.07 24,71 — AEM Emerging Leaders Eq. 15.07 24,44 23,50 OPE Emerging Mkts Corp Dbt 15.07 30,01 28,44 OPE Emerging Mkts Debt 15.07 75,52 62,49 OPE Emerging Mkts Dom. Debt 15.07 26,57 24,21 AEM Emerging Mkts Equity 15.07 32,09 26,98 AEM EmEurop,M-East&Africa Eq 15.07 68,85 61,00 OEM Euro Bond 15.07 16,42 13,66 OEC Euro Corporate Bond 15.07 48,94 42,20 OEM Euro Strategic Bond 15.07 45,36 37,56 OEH Europ.Curr. HighYield Bd 15.07 22,49 18,74 AEU European Equity Alpha 15.07 40,33 33,35 AEU European Property 15.07 32,85 27,44 AAE Eurozone Equity Alpha 15.07 10,72 9,12 AEM Frontier Emerg. Mkts Eq. 15.07 25,02 24,21 AIN Global Advantage 15.07 28,55 27,58 FLE Global Balanced RC 15.07 35,31 33,72 OIG Global Bond 15.07 36,94 30,45 AIN Global Brands 15.07 95,25 81,47 OAS Global Convertible Bond 15.07 37,41 32,54 OIC Global Credit 15.07 24,78 23,89 AIN Global Discovery 15.07 24,33 — OFL Global FI Opport. 15.07 28,21 26,94 OIH Global High Yield Bond 15.07 31,85 30,41 AAS Global Infrastructure 15.07 47,02 44,23 OAS Global Mortgage Sec. 15.07 25,81 24,86 AIN Global Opportunity 15.07 41,99 39,69 OIC Global Premier Credit 15.07 23,18 22,37 ASE Global Property 15.07 25,97 23,53 AIN Global Quality 15.07 27,50 26,71 AEM Indian Equity 15.07 33,33 30,26 APS Japanese Equity 15.07 29,00 29,64 AEM Latin American Equity 15.07 41,29 33,96 OEB Short Maturity Euro Bond 15.07 20,40 17,11 AAM US Advantage 15.07 53,99 48,57 AAM US Growth 15.07 61,66 51,06 AAM US Insight 15.07 24,25 — AAM US Property 15.07 69,10 56,89 Cl. AH Cl. BH APA Asia Opportunity (EUR) 15.07 26,46 26,38 APA Asia-Pacific Equity 15.07 — 22,39 OPE Em.Mkts Domest.Debt 15.07 21,91 18,88 AEM Emerging Leaders Eq. 15.07 26,67 25,65 OPE Emerging Mkts Corp Dbt 15.07 32,70 30,97 OPE Emerging Mkts Debt 15.07 60,72 28,81 AEM Frontier Emerg. Mkts Eq. 15.07 27,30 26,41 OIG Global Bond 15.07 25,95 24,60 AIN Global Brands 15.07 65,24 57,23 OAS Global Convertib. Bd 15.07 35,12 30,52 OFL Global FI Opport. 15.07 29,17 27,96 OIH Global High Yield Bond 15.07 31,40 30,09 AAS Global Infrastructure 15.07 50,19 47,27 OAS Global Mortgage Sec. 15.07 28,11 27,11 AIN Global Opportunity 15.07 45,01 42,55 OAS Global Premier Credit 15.07 — 24,17 ASE Global Property 15.07 31,86 30,12 AIN Global Quality 15.07 30,14 29,28 FLE Liquid Alpha Capture 15.07 23,18 22,66 FLE Liquid Alternatives 15.07 22,82 22,33 AAM US Advantage 15.07 43,03 70,42 AAM US Growth 15.07 47,07 44,71 Cl. C Cl. CH OFL Absolute Return FI 15.07 24,65 — FLE Div Alph Pl LowVol Fd 15.07 21,60 — FLE Diversified Alpha Plus 15.07 25,62 — OPE Em.Mkts Domestic Debt 15.07 21,07 — AEM Emerging Leaders Eq. 15.07 23,68 26,01 OPE Emerging Mkts Debt 15.07 32,33 — AEM Emerging Mkts Equity 15.07 20,05 — OPE Emerging MktsCorpDbt 15.07 28,85 27,30 OEM Euro Bond 15.07 36,94 — OEC Euro Corporate Bond 15.07 37,94 — OEM Euro Strategic Bond 15.07 31,68 — OEH Europ.Curr. HighYield Bd 15.07 46,72 — AEU European Equity Alpha 15.07 33,93 — AEM Frontier Emerg. Mkts Eq. 15.07 24,53 26,76 OIH Glb High Yield Bond 15.07 26,22 28,43 AIN Global Advantage 15.07 27,77 — FLE Global Bal. Risk Control 15.07 31,43 — OIG Global Bond 15.07 27,88 — AIN Global Brands 15.07 41,69 39,85 OAS Global Convertib. Bd 15.07 — 27,40 OIC Global Credit 15.07 24,21 — OFL Global FI Opport. 15.07 24,58 26,75 AAS Global Infrastructure 15.07 44,78 33,82 OAS Global Mortgage Sec. 15.07 25,25 27,51 AIN Global Opportunity 15.07 40,14 — ASE Global Property 15.07 28,92 30,41 AIN Global Quality 15.07 26,86 29,43 APS Japanese Equity 15.07 29,97 — AEM Latin American Equity 15.07 13,60 — FLE Liquid Alpha Capture 15.07 — 22,85 FLE Liquid Alternatives 15.07 — 22,43 OEB Short Maturity Euro Bond 15.07 26,17 — AAM US Advantage 15.07 50,81 — AAM US Growth 15.07 42,81 43,12 myNEXT ___________________________________________________ OFL AAS BBI BBI myNEXT Bond E myNEXT Equity E myNEXT Multi Asset E myNEXT Plan 15.07 15.07 15.07 15.07 5,183 5,743 5,532 5,118 — — — — New Millennium Sicav ____________________________________ Banca Finnat Euramerica; tel. 06 699 33 1 OEC Augustum Corporate Bond OEB Augustum High Qual. Bond OBI Augustum Italian Div. Bond --- Augustum Mkt Timing BOB Balanced World C. OEB Euro Bonds Short Term 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 Cl.A 194,11 147,43 112,67 101,57 139,80 139,91 Cl.I 203,16 151,65 116,50 104,56 147,04 143,12 AAE Euro Equities --- Extra Euro HQB AIN Global Equities (Eur Hdg) OEM Inflation Lkd Bd Eur. OEC Large Europe Corporate FLE Total Return Flexible FLE VolActive 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 15.07 46,48 107,30 74,34 107,79 140,23 123,10 92,96 49,35 107,76 78,93 111,25 145,20 — 95,64 P P m P P P P www.pioneerinvestments.com; tel. 800551552 Pioneer Funds FLE Absolut Ret. Bond E 15.07 4,957 FLE Absolut Ret. M.Str. E 15.07 6,126 FLE Absolut Ret. M.Str.Gr. E 15.07 6,582 OFL Absolut Return Curr. E 15.07 5,613 OFL Absolut Return Curr. F 15.07 5,341 FLE Absolute R.Eur.Eq. EH($) 15.07 104,656 FLE Absolute Ret. As. Eq. E 15.07 5,747 FLE Absolute Ret. Eur. Eq. E 15.07 108,420 FLE Absolute Ret. M. Str. F. 15.07 5,426 APA Asia (ex Japan) Eq. E 15.07 8,258 APA Asia (ex Japan) Eq. F 15.07 7,307 APA China Eq. E 15.07 11,877 APA China Eq. F 15.07 10,442 FLE Commodity Alpha E 15.07 3,121 FLE Commodity Alpha E Hed 15.07 2,648 FLE Commodity Alpha F 15.07 2,932 AEU Core Europ. Eq. E 15.07 9,498 AEU Core Europ. Eq. F 15.07 8,345 AEM Em. Eur. Med. Eq. E 15.07 15,963 AEM Em. Eur. Med. Eq. F 15.07 13,439 OPE Em. Mark. Bond E DT 15.07 6,044 OPE Em. Mark. Bond F DT 15.07 6,022 OPE Em. Mark. Bond LC E 15.07 6,694 OPE Em. Mark. Bond LC E D. 15.07 4,498 OPE Em. Mark. Bond LC E DT 15.07 4,500 OPE Em. Mark. Bond LC F 15.07 6,429 OPE Em. Mark. Bond LC F D. 15.07 4,470 OPE Em. Mark. Bond LC F DT 15.07 4,494 OPE Em. Mark. Bond ST E 15.07 5,217 OPE Em. Mark. Bond ST E D 15.07 5,169 OPE Em. Mark. Bond ST E DT 15.07 5,197 OPE Em. Mark. Bond ST E Hed 15.07 5,229 OPE Em. Mark. Bond ST F DT 15.07 5,192 OPE Em. Mark. Cor. HY B. E 15.07 6,770 OPE Em. Mark. Cor. HY B. E DT 15.07 5,951 OPE Em. Mark. Corp. B. 2016 E 15.07 4,925 OPE Em. Mark. Corp. B. 2016 F 15.07 4,910 OPE Em. Mkts B.E Hed. 15.07 12,428 OPE Em. Mkts Bond E 15.07 16,132 OPE Em. Mkts Bond F 15.07 14,179 AEM Em. Mkts Eq. E 15.07 7,166 AEM Em. Mkts Eq. F 15.07 6,181 OAS Euro Aggr. Bond E 15.07 8,014 OAS Euro Aggr. Bond E D. 15.07 6,003 OAS Euro Aggr. Bond F 15.07 7,748 OAS Euro Aggr. Bond F D. 15.07 5,980 OAS Euro Aggreg. Bond E DT 15.07 5,975 OEM Euro Bond E 15.07 10,488 OEM Euro Bond E DT 15.07 5,618 OEM Euro Bond F 15.07 9,649 OAS Euro Cash Plus E 15.07 65,388 OAS Euro Cash Plus E DT 15.07 5,030 OEC Euro Corp. Short T. E 15.07 6,008 OEC Euro Corp. Short T. F 15.07 5,749 OEC Euro Corpor. Bond E DT 15.07 6,062 OEC Euro Corporate Bond E 15.07 9,664 OEC Euro Corporate Bond F 15.07 8,450 OEH Euro H. Y. E 15.07 10,365 OEH Euro H. Y. F 15.07 9,267 OEH Euro H. Y. F DT 15.07 5,490 OEH Euro High Yield E DT 15.07 6,057 MAE Euro Liquidity E 15.07 5,091 OAS Euro Short T. E 15.07 6,321 OAS Euro Short T. F 15.07 5,999 OFL Euro Strat. Bond E D. 15.07 4,939 OFL Euro Strat. Bond E DT 15.07 5,479 OFL Euro Strat. Bond F D. 15.07 4,905 OFL Euro Strat. Bond F DT 15.07 5,182 OFL Euro Strategic Bond E 15.07 10,397 OFL Euro Strategic Bond F 15.07 8,786 AAE Euroland Equity E 15.07 6,614 AAE Euroland Equity F 15.07 5,780 AEU Europ. Eq Income ED 15.07 5,852 OAS Europe Rec.Inc. 2017 E 15.07 5,383 AEU European Eq. Value E 15.07 6,244 AEU European Eq. Value F 15.07 9,289 AEU European Potential E 15.07 6,888 AEU European Potential F 15.07 6,347 AEU European Research E 15.07 5,693 AEU European Research F 15.07 4,993 FLE Flexible Opportunities E 15.07 5,115 FLE Flexible Opportunities F 15.07 5,105 OAS Gl. Sub. Bond E 15.07 5,194 AIN Glb Eq. Tar. Income E 15.07 7,467 AIN Glb Eq. Tar. Income E DT 15.07 4,387 AIN Glb Eq. Tar. Income F 15.07 7,053 AIN Glb Eq.Tar. Income ED 15.07 5,100 OIG Glb GDP Weig. Gov. Bd E DT 15.07 4,809 OIG Glb GDP Weig. Gov. Bd F DT 15.07 4,806 OIG Glb GDP Weig. Gov. Bond E 15.07 4,861 OIG Glb GDP Weig. Gov. Bond F 15.07 4,838 FLE Glb M.Asset TI E Hed. DS 15.07 4,747 FLE Glb Multi Asset TI E DS 15.07 4,204 FLE Glb Multi Asset TI E DT 15.07 5,534 OAS Glb Sub. Bond Cl. E 15.07 5,047 OAS Global Aggr. Bond E 15.07 8,499 OAS Global Aggr. Bond E DT 15.07 5,621 OAS Global Aggr. Bond F 15.07 8,219 ASE Global Ecology E 15.07 6,148 ASE Global Ecology F 15.07 5,719 OIH Global High Yield E 15.07 10,355 OIH Global High Yield E DT 15.07 5,826 OIH Global High Yield F 15.07 8,987 OIH Global High Yield F DT 15.07 5,525 OPE Global High Yield F DT 15.07 5,932 BOB Global Multi Asset Cons. E 15.07 5,662 BOB Global Multi Asset Cons. F 15.07 5,123 BAZ Global Multi Asset E 15.07 9,054 BAZ Global Multi Asset F 15.07 8,553 AIN Global Select E 15.07 6,352 AIN Global Select F 15.07 5,913 AEM Indian Equity E 15.07 8,016 AEM Indian Equity F 15.07 7,547 AIT Italian Equity E 15.07 6,226 AIT Italian Equity F 15.07 5,529 APA Japanese Eq. E 15.07 2,773 APA Japanese Eq. E Hed 15.07 7,987 APA Japanese Eq. F 15.07 2,459 AEM Latin Am. Equity E 15.07 3,442 AEM Latin Am. Equity F 15.07 3,266 AAM North Am. Bas. V. E Hed. 15.07 5,912 AAM North American Bas. Val. E 15.07 7,915 AAM North American Bas. Val. F 15.07 7,307 FLE Real Assets TI E 15.07 4,134 FLE Real Assets TI F 15.07 4,055 FLE Real Assets TI E Hed DS 15.07 4,757 APS Russian Equity E 15.07 4,078 APS Russian Equity F 15.07 3,917 OFL Strategic Income E 15.07 10,903 OFL Strategic Income E D. 15.07 6,233 OFL Strategic Income E DT 15.07 6,293 OFL Strategic Income E Hed. 15.07 9,521 OFL Strategic Income E Hed. D. 15.07 5,324 OFL Strategic Income F 15.07 9,855 OFL Strategic Income F D. 15.07 6,366 OFL Strategic Income F DT 15.07 6,108 OFL Strategic Income F Hed. 15.07 8,825 OFL Strategic Income F Hed. D. 15.07 5,092 AEU Top Europ. Play. E 15.07 7,865 AEU Top Europ. Play. F 15.07 6,796 ODMU.S. Dollar Aggregate Bd E 15.07 8,741 ODMU.S. Dollar Aggregate Bd F 15.07 8,277 ODB U.S. Dollar Short T. E 15.07 6,027 ODB U.S. Dollar Short T. F 15.07 5,721 AAM U.S. Fundam. Growth E 15.07 15,084 AAM U.S. Fundam. Growth E H 15.07 150,215 AAM U.S. Fundam. Growth F 15.07 17,811 AAM U.S. Pioneer Fund E 15.07 8,066 AAM U.S. Pioneer Fund E Hed. 15.07 5,891 AAM U.S. Pioneer Fund F 15.07 7,148 AAM U.S. Res. Value E 15.07 10,883 AAM U.S. Res. Value F 15.07 11,934 AAM U.S. Research E 15.07 8,655 AAM U.S. Research E Hed. 15.07 6,211 AAM U.S. Research F 15.07 7,635 ODH Us High Yield E 15.07 11,589 ODH Us High Yield E Hed. 15.07 7,749 ODH Us High Yield F 15.07 10,519 AAM Us Mid Cap Value E 15.07 11,254 AAM Us Mid Cap Value F 15.07 9,979 Pioneer Fund Solution BBI Balanced E 15.07 7,033 BBI Balanced F 15.07 6,322 BOB Conservative E 15.07 8,439 BOB Conservative F 15.07 7,549 BAZ Diversified Growth E 15.07 4,140 BAZ Diversified Growth F 15.07 3,869 Pioneer SF OAS Diver. Sub. Bond 2018 E 15.07 5,403 OPE Em. Mkts Bd 2019 E DA 15.07 6,028 OPE Em. Mkts Bd 2019 E Hd DA 15.07 4,952 BBI Equity Plan 60 E 15.07 5,030 FLE EUR Commodities E 15.07 2,309 FLE EUR Commodities F 15.07 2,152 OEB Euro Curve 1-3y E 15.07 5,978 OEB Euro Curve 1-3y F 15.07 5,777 OEM Euro Curve 10+y E 15.07 9,415 OEM Euro Curve 10+y F 15.07 8,875 OEM Euro Curve 10+year E Dis. 15.07 6,750 OEM Euro Curve 3-5y E 15.07 6,802 OEM Euro Curve 3-5y F 15.07 6,566 OEM Euro Curve 5-7year E 15.07 6,743 OEM Euro Curve 5-7year E Dis. 15.07 5,571 OEM Euro Curve 7-10y E 15.07 8,318 OEM Euro Curve 7-10y F 15.07 7,841 OEM Euro Curve 7-10year E Dis. 15.07 5,831 OAS Euro Fin. Rec. 05/2018 E 15.07 5,454 OAS Euro Finan. Rec. 18 E Dis. 15.07 5,705 OAS High Yield & Emerging Markets Bond Opp. 2021 15.07 5,029 FLE Saving Box I - E 15.07 5,007 FLE Saving Box I - U 15.07 50,070 FLE Target Eonia Plus - G 15.07 4,838 OAS US Doll. DCB B 17 E Dis. 15.07 5,861 OAS US Doll. DCB B 17 E Dis.H 15.07 5,018 Pioneer SSF FLE America AD 12/12/17 E 08.07 114,065 FLE America AD 20/12/17 E P 08.07 110,093 FLE Asia 05/2016 E P 08.07 106,403 FLE Asia 06/2016 E 08.07 111,674 FLE Asia 21/12/2015 E 08.07 104,934 FLE Bric 03/12/2015 E 08.07 101,673 FLE Bric 15/12/2015 E 08.07 100,583 FLE Bric 4/12/2015 E 08.07 100,700 FLE Cina 07/2018 E 08.07 102,603 FLE Cina 09/2018 E 08.07 107,409 FLE Crescita Europa 05/2018 E 0 P M P P P P P P P P P P M — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — mm m m M m m m m m m — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — M m — — — — — — — — — — — M m m m m m m m m m m m m m m m m M m m — — — — — M — — m — — — — — — — — — — m m m m — — — — — — — — — — — m m m M m M M M M M M M M m m m m m m m m m m m m m M M M M M M M M M M M M M — m m m M M M M M M M m m — M M M M M M M M M M M M M M M M — — — — m m m m m m m — — M — M — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — M m m m — M M M M M M — M W W m m — — — — — — — — — m m m — — — M — m M M m m — — — — — — — — — — — — — — — — — M M m m M M M m — — M M — — — — mM M M M M — m M M M M mM m M m M M — — — — — — — — — — — — — — — — M — — — — — m W M m m m — M M — — — — — — — — — — — — — — — — m W m m m W — m m mm — — — — — — — — — — — — — m — — M m m W m m @ — — — — — m @ m m m m M M — — — — — — — — — — — — — — — — — — — m m — — — — m — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — mM m W m m m M m — — m w — — — — — m m M M — m M — m m NONARMONIZZATIUE — — — m m m — — — — — M WM — — — — — — — — — — m m m m m W m M m M m M m m — — — m M @ m — — — — — — — — — — — — — — m m m m m m m m m — — — mM M — — — — m m mm m W mM mM — — — — — — — — — — mM mM M M m M m m — — — — O m — m mM m m M m Mm m m mm m mm — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — m — — — — — — mm m m M m m m m — — — M m M W W W m M M — — — M M m mM — M m — — — — M M M — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — M M M m m M m m m m m — — — m — — — — — — — — m m m M M M — — — — — — — — — — m ALTRIARMONIZZATIUE m m mM mM mM m M m m m m — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — M m — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — M M m m — — & — Mercati azionari in Italia Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 MERCATO AZIONARIO News, commenti e tutti i mercati in diretta su www.ilsole24ore.com/finanza BORSA ITALIANA Media Media 2015-2016 (1) 30 gg 30 gg Min ¤ Max ¤ prezzo quant. A 0,791 8,830 5,430 1,050 0,310 0,920 4,942 2,150 1,480 0,348 4,824 3,550 8,150 — 1,750 3,424 8,815 18,930 6,035 14,940 12,430 1,367 14,290 15,900 1,728 3,240 2,800 10,980 3,232 3,388 0,615 8,890 9,865 10,830 — 2,734 10,880 13,423 25,740 9,415 19,270 29,580 5,580 0,277 47,890 1,576 1,722 0,280 15,750 13,320 1,221 2,510 0,352 0,332 2,086 — 0,155 5,525 1,756 3,226 5,000 1,953 2,354 2,218 0,995 35,420 0,333 0,348 0,477 1,803 0,231 0,114 9,350 0,180 17,200 16,210 0,250 0,342 26,420 0,044 12,650 9,500 5,800 8,195 7,910 215,000 3,600 3,076 0,620 33,440 29,550 3,552 8,645 0,646 1,039 4,778 — 0,423 11,350 12,279 7,170 8,475 5,050 6,850 4,940 2,510 67,760 0,677 0,510 0,774 2,890 0,618 0,574 18,900 0,748 22,300 25,081 0,812 0,924 54,900 0,124 20,140 18,380 11,220 ZAzioni Contr. N.ro Quant. tot. in Cont. (mlg) ¤(mlg) p/mez. Capit. p/u propri Div/p in mln (7) (8) ¤ (9) Div. lordo ¤ (2) Data stacco 10803 1621 LC A2A 1X 196 1512 MD Acea 1X 6 1094 m Acotel 1X 19 1566 SM Acsm-Agam 1X 189 1005 SM Aedes 1X 76 1836 m Aeffe 1X 6 1084 Aeroporto di Bologna 1X — 1617 Alba 1X 31 1434 SM Alerion Cleanpwr 1X 31 1579 SM Ambienthesis 1X 494 1049 m Amplifon 1X 2206 1011 MD Anima Holding 1X 91 1212 m Ansaldo Sts 1X — 1528 SM Arena 397 1035 m Ascopiave 1X 587 1146 m Astaldi 1X 96 1020 MD ASTM 1X 2060 1338 LC Atlantia 1X 777 1574 MD Autogrill 1X 1 6135 MC Autostrade M. 1X 1340 1398 LC Azimut H. 1X 1,204 10,400 6,080 1,650 0,366 1,075 8,300 — 1,570 0,360 8,410 4,522 10,250 — 2,700 4,024 9,830 22,240 7,475 16,990 15,220 1,210 10,420 6,300 1,650 0,360 1,055 8,380 — 1,573 0,356 8,410 4,506 10,150 — 2,700 4,020 9,710 22,490 7,460 16,700 14,790 -0,50 -0,19 -3,49 — 1,58 1,90 -0,95 — -0,19 1,01 — 0,36 0,99 — — 0,10 1,24 -1,11 0,20 1,74 2,91 -3,65 -25,42 -26,63 3,21 -29,71 -29,64 34,66 — -34,34 -21,09 6,08 -43,50 3,88 — 22,57 -29,53 -15,56 -9,26 -15,06 -3,91 -34,96 1,205 10,468 6,174 1,640 0,363 1,052 8,281 — 1,577 0,357 8,438 4,546 10,240 — 2,699 3,993 9,829 22,299 7,472 16,709 15,098 1,209 10,390 6,150 1,630 0,367 1,029 8,350 — 1,593 0,356 8,400 4,500 10,200 — 2,700 3,970 9,805 22,550 7,510 16,690 14,860 1,195 10,390 5,800 1,621 0,361 1,028 8,140 — 1,555 0,356 8,400 4,466 10,120 — 2,684 3,892 9,765 22,170 7,425 16,690 14,790 1,219 10,550 6,685 1,660 0,367 1,075 8,350 — 1,593 0,360 8,500 4,646 10,280 — 2,700 4,050 9,915 22,610 7,545 17,000 15,360 1246 4673 5631 51,72 1,43 3,40 3775 0,0410 20.06.16 221 45 467 12,74 1,46 4,78 2229 0,5000 20.06.16 356 93 574 neg. 1,79 — 26 0,4000 26.05.03 9 4 6 10,53 0,77 2,74 126 0,0450 23.05.16 21 49 18 22,42 0,43 — 116 0,2500 07.05.07 63 158 166 74,17 0,86 — 113 0,0070 18.05.09 27 5 39 42,97 1,86 2,05 299 0,1700 02.05.16 — — — — — — — 0,2500 20.06.16 12 6 10 neg. 0,65 2,85 69 0,0450 20.06.16 2 3 1 neg. 0,69 — 33 0,0100 11.06.12 376 132 1118 40,72 3,82 0,51 1906 0,0430 23.05.16 1331 813 3696 10,74 1,71 5,50 1363 0,2500 23.05.16 281 67 683 21,97 3,13 1,76 2048 0,1800 23.05.16 — — — — — — — 0,0413 24.07.00 292 280 756 14,71 1,52 5,56 633 0,1500 09.05.16 661 384 1531 4,86 0,62 5,01 393 0,2000 09.05.16 290 59 579 9,00 0,63 4,58 865 0,4500 30.05.16 4241 1666 37142 21,59 2,71 3,95 18414 0,8800 23.05.16 526 209 1560 29,63 3,40 1,61 1901 0,1200 06.06.16 6 1 12 7,84 0,61 2,39 73 0,4000 18.04.16 4187 1218 18386 8,74 3,02 9,94 2163 0,5000 23.05.16 6,802 3 6020 SM B&C Speakers 1X 0,386 10565 1506 MD B. Carige 1X 71,888 — 1280 B. Carige r 1,766 31 1514 SM B. Desio 1X 1,946 2 1349 B. Desio r nc 0,331 84 1292 m B. Finnat 1X 19,689 362 1197 MD B. Generali 1X 19,789 109 1268 m B. Ifis 1X 1,513 18 1397 SM B. Intermobiliare 1X 3,608 9546 6014 LC B.P. E.Romagna 1X — — 1474 m B.P. Etruria e L. 0,425 124417 1472 LC B.P. Milano 1X 2,420 1445 6028 MD B.P. Sondrio 1X — — 1548 MC B.P. Spoleto 1X 0,182 460 1533 MD B. Profilo 1X 6,192 4 1029 SM B. Sard. r nc ) 2,491 21659 1143 LC B. Popolare 1X 3,697 29 1537 B. Santander 1X 6,419 1819 1539 LC Banca Mediolanum 1X 2,283 90 1080 m Banca Sistema 1X 3,344 75 1007 Banzai 1X 2,939 115 1582 SM BasicNet 1X 1,126 12 1033 SM Bastogi 1X 41,912 15 1325 m BB Biotech 1X 0,477 106 1103 m BE 1X 0,380 72 1610 SM Beghelli 1X 0,580 3494 1569 MD Beni Stabili 1X 2,465 2 6043 SM Best Union 1X 0,305 50 1874 SM Bialetti 1X 0,136 34 6035 m Biancamano 11,457 45 1048 m Biesse 1X 0,217 110 6018 Bioera 1X 18,062 1 1040 Boero 1X 18,193 1 1041 SM Bon. Ferraresi 1X 0,272 3 6115 MC Borgosesia 1X 0,342 1 6120 Borgosesia rnc 49,971 165 1516 m Brembo 1X 0,050 353 1045 SM Brioschi 1X 16,654 68 1025 B. Cucinelli 1X 16,203 872 1556 LC Buzzi Unicem 1X 9,263 63 1557 Buzzi Unic. r nc 6,700 0,377 — 1,725 1,840 0,331 19,440 20,050 1,479 3,424 — 0,433 2,422 — 0,186 6,200 2,410 3,780 6,340 2,254 3,262 2,854 1,050 42,750 0,478 0,383 0,545 — 0,296 0,126 11,600 0,210 — 18,600 0,272 — 49,580 0,050 16,500 17,260 9,400 6,650 0,375 60,000 1,725 1,840 0,331 19,300 19,720 1,479 3,404 — 0,432 2,404 — 0,189 6,140 2,374 3,862 6,340 2,254 3,368 2,854 1,049 42,210 0,478 0,383 0,536 2,370 0,296 0,120 11,510 0,213 — 18,400 — — 48,850 0,051 16,400 17,060 9,300 0,75 0,32 — — — -0,03 0,73 1,67 — 0,59 — 0,05 0,75 — -1,75 0,98 1,52 -2,12 — — -3,15 — 0,10 1,28 — -0,16 1,68 — -0,03 4,75 0,78 -1,41 — 1,09 — — 1,49 -1,38 0,61 1,17 1,08 -13,53 -70,32 — -38,44 -27,27 -22,58 -33,41 -30,55 -28,83 -51,96 — -53,08 -41,56 — -28,72 -25,74 -74,87 -17,73 -14,21 -42,27 -24,50 -40,82 -35,39 -21,13 -7,49 -18,91 -23,26 — -22,56 -57,46 -25,82 -42,76 — -1,73 -6,31 — 10,76 -42,02 1,66 4,18 -7,55 6,700 0,376 — 1,708 1,840 0,334 19,463 19,830 1,498 3,396 — 0,434 2,430 — 0,187 6,138 2,400 3,793 6,360 2,254 3,356 2,840 1,050 42,697 0,478 0,381 0,539 — 0,294 0,123 11,611 0,211 — 18,448 0,272 — 49,262 0,050 16,519 17,150 9,365 6,720 0,374 — 1,725 1,840 0,326 19,400 19,920 1,499 3,384 — 0,435 2,416 — 0,193 5,940 2,372 3,800 6,320 2,260 3,460 2,884 1,049 42,750 0,477 0,371 0,533 — 0,292 0,120 11,540 0,211 — 18,370 0,272 — 48,850 0,051 16,690 17,150 9,115 6,670 0,366 — 1,666 1,840 0,326 19,160 19,550 1,479 3,294 — 0,422 2,394 — 0,184 5,930 2,332 3,780 6,290 2,214 3,262 2,822 1,049 42,430 0,475 0,371 0,529 — 0,292 0,120 11,500 0,210 — 18,120 0,272 — 48,800 0,050 16,410 16,970 9,115 6,720 0,388 — 1,750 1,840 0,340 19,740 20,180 1,500 3,490 — 0,447 2,468 — 0,194 6,200 2,478 3,800 6,480 2,272 3,468 2,884 1,050 43,000 0,482 0,384 0,547 — 0,300 0,126 11,740 0,213 — 18,680 0,272 — 49,590 0,051 16,690 17,340 9,440 16 759 — 14 2 19 1444 355 7 4816 — 5721 928 — 48 5 6203 2 1272 72 291 101 3 86 19 11 413 — 12 4 199 9 — 7 1 — 921 8 241 1484 269 14,81 4,07 neg. 0,13 — — 5,83 0,26 6,28 0,28 14,55 0,55 11,10 3,55 6,59 1,86 neg. 0,70 7,41 0,33 — — 6,60 0,41 8,52 0,43 — — 21,91 0,78 neg. 0,26 2,02 0,10 9,18 0,62 10,71 2,27 10,29 1,94 neg. 1,64 10,33 1,87 neg.183,04 3,93 0,64 18,66 1,33 154,13 0,73 neg. 0,70 — — 7,77 2,40 neg. -0,89 15,17 2,25 neg. 0,62 — — 21,47 0,94 neg. 0,38 — — 17,88 4,83 neg. 0,37 33,69 5,90 28,20 1,38 15,40 0,76 5,22 — — 4,95 5,52 3,00 6,17 3,83 — 2,94 — 6,22 2,88 — 3,20 — 4,64 5,27 4,72 2,35 — 3,52 — 6,27 2,33 — 4,45 — — — 3,10 — — 0,35 — — 1,62 — 0,79 0,44 0,80 3,310 5,260 3,721 2 1327 m Cad It 1X 3,220 6,100 4,336 121 1066 m Cairo Comm. 1X 0,842 1,479 1,105 29 6021 SM Caleffi 1X 1,721 2,796 2,005 15 1306 Caltagirone 1X 0,740 1,178 0,821 15 1058 MC Caltagirone Ed. ) 4,890 8,985 8,580 1083 1061 LC Campari 1X 1,040 2,500 1,192 21 1527 SM Carraro 1X 5,175 8,800 5,700 470 1333 MD Cattolica Ass. 1X 10,210 16,920 13,524 5 1580 m Cembre 1X 3,300 7,155 3,778 121 1067 m Cementir Hldg. 1X 2,500 4,730 2,757 6 1329 m Cent. Latte To 1X 4,010 7,920 7,179 466 1053 Cerved Inf. 1X 0,015 0,058 0,017 388 1042 SM Chl 1X 0,168 0,367 0,184 24 6023 SM Cia 1X 0,207 0,257 — — 1087 Ciccolella 0,740 1,137 0,981 504 1070 MD Cir 1X 0,330 1,368 0,370 75 1317 SM Class 1X 5,170 8,920 6,365 4831 1475 LC CNH Industrial 1X 0,310 0,537 0,364 468 1073 MD Cofide 1X 7,320 9,500 8,026 18 Coima Res 1X 0,197 0,376 0,230 19 6038 SM Conafi Prestitò 1X 4,920 8,385 5,761 366 1100 MD Credem 1X 0,315 1,362 0,441 7982 1454 MD C. Valtellinese 1X 0,751 1,940 1,013 17 1570 SM Csp Int. 1X 0,230 2,830 0,349 1172 1312 CTI Biopharma 1X 3,600 4,140 1,110 2,178 0,820 8,815 1,189 5,790 13,330 3,762 2,724 7,050 0,017 0,185 — 0,992 0,388 6,205 0,390 7,700 0,211 5,760 0,406 1,040 0,335 3,546 4,402 1,090 2,120 0,791 8,675 1,188 5,720 13,070 3,832 2,768 6,995 0,017 0,181 — 0,990 0,387 6,265 0,379 7,750 0,211 5,675 0,390 1,010 0,337 1,52 -5,95 1,83 2,74 3,67 1,61 0,08 1,22 1,99 -1,83 -1,59 0,79 — 2,49 — 0,20 0,18 -0,96 2,88 -0,65 — 1,50 4,13 2,97 -0,62 -10,83 -9,95 8,52 -9,80 -19,14 9,55 -41,81 -21,73 -3,57 -36,33 -17,43 -9,42 -50,98 -18,51 — 4,87 -44,28 -2,57 -7,86 -23,89 -27,87 -17,38 -63,29 -5,90 -70,53 3,658 4,103 1,084 2,145 0,803 8,782 1,172 5,773 13,444 3,770 2,748 6,991 0,017 0,182 — 1,013 0,384 6,196 0,384 7,611 0,217 5,695 0,399 1,019 0,338 3,630 4,000 1,078 2,080 0,790 8,680 1,188 5,790 13,180 3,776 2,768 7,035 0,016 0,184 — 0,989 0,371 6,250 0,379 7,540 0,221 5,665 0,391 1,012 0,337 3,528 3,990 1,078 2,080 0,790 8,680 1,143 5,700 13,180 3,644 2,724 6,920 0,016 0,181 — 0,981 0,371 6,100 0,376 7,540 0,211 5,595 0,391 1,010 0,330 3,832 4,196 1,110 2,198 0,820 8,835 1,229 5,855 13,600 3,866 2,778 7,050 0,017 0,185 — 1,034 0,388 6,290 0,390 7,795 0,221 5,800 0,409 1,042 0,345 16 4 13 29,25 0,61 1637 939 3854 29,08 2,77 5 3 3 57,63 1,21 67 30 64 5,74 0,25 14 12 9 neg. 0,18 1153 626 5495 29,08 2,92 19 9 11 neg. 1,90 502 228 1316 16,52 0,53 8 1 10 14,34 1,74 246 111 419 8,89 0,57 11 2 7 53,20 0,67 508 200 1401 948,61 2,43 11 257 4 neg. 17,29 5 8 1 neg. 1,67 — — — — — 258 367 372 19,16 0,73 9 26 10 neg. 0,86 2506 2760 17104 48,99 2,58 113 458 176 14,78 0,49 12 1 5 15,88 0,78 9 17 4 neg. 0,37 391 167 949 11,39 0,76 836 4188 1672 3,74 0,20 17 15 15 17,99 0,47 176 756 256 neg. 1,98 4,10 4,87 — 2,33 — 1,02 — 6,06 3,42 2,65 2,18 2,80 — 1,21 — 4,34 — 2,10 3,65 — — 2,63 7,52 4,91 — 0,314 1,862 0,895 13,400 10,550 8,690 14,720 1,000 32,750 3,010 1,090 0,773 3,120 1,580 24,280 17,150 17,820 28,000 1,529 57,200 14,600 3,620 0,380 2,332 0,997 16,701 12,491 14,236 21,729 1,087 54,492 6,778 1,218 0,360 2,350 0,985 16,700 12,800 14,760 21,210 1,063 56,650 7,380 1,142 0,362 2,346 0,980 16,740 12,900 14,400 21,200 1,060 54,900 7,285 1,167 -0,69 0,17 0,46 -0,24 -0,78 2,50 0,05 0,28 3,19 1,30 -2,14 -47,90 10,62 -15,54 -5,68 -2,10 -10,13 -23,14 -16,81 17,77 -0,62 -41,27 0,359 2,350 1,008 16,602 12,867 14,850 21,241 1,062 56,573 7,455 1,170 0,367 2,350 1,017 16,640 12,800 14,590 21,140 1,074 55,550 7,240 1,161 0,357 2,350 0,985 16,450 12,780 14,590 20,950 1,052 55,150 7,240 1,126 0,367 2,350 1,017 16,770 12,950 15,080 21,420 1,074 57,200 7,690 1,218 0,585 0,670 0,060 40,000 6,638 1,391 0,593 3,330 1,972 10,930 8,504 0,042 4,558 0,856 1,080 23,130 0,595 0,880 1,307 0,200 59,750 15,290 2,346 0,990 4,500 4,458 17,660 13,028 0,138 10,450 1,250 2,280 47,180 0,973 0,652 97 1275 Edison r nc ) 0,779 257 1099 MD Ed. Espresso 1X 0,093 1226 1138 SM Eems ) 46,409 39 1359 m EI Towers 1X 12,801 17 1346 m El.En 1X 1,783 26 1188 m Elica 1X 0,693 21 1613 m Emak 1X 3,936 50023 1575 LC Enel 1X 2,245 9 6048 MC Enervit 1X 14,123 19843 1525 LC Eni 1X 10,175 258 1576 MD Erg 1X 0,048 190 1154 SM Ergycapital ) 5,448 152 1104 m Esprinet 1X 0,956 6 6025 SM Eukedos 1X 1,349 39 1088 m Eurotech 1X 32,401 548 1627 LC Exor 1X 0,645 43 1081 m Exprivia 1X 0,691 0,785 0,099 45,950 15,150 1,669 0,685 3,996 2,100 14,560 10,230 0,048 5,275 0,950 1,350 34,010 0,660 0,689 0,774 0,090 46,280 14,500 1,673 0,678 3,992 — 14,720 10,230 0,046 5,150 — 1,320 33,620 0,656 0,22 1,36 9,76 -0,71 4,48 -0,24 0,96 0,10 — -1,09 — 4,32 2,43 — 2,27 1,16 0,69 -3,94 -22,89 -0,65 -21,38 48,45 -15,51 -12,75 1,98 -25,47 5,58 -13,88 -40,71 -37,65 -9,95 -14,95 -19,98 -12,08 0,690 0,780 0,099 46,451 14,988 1,676 0,670 3,990 2,098 14,661 10,266 0,047 5,297 0,939 1,368 33,832 0,666 0,690 0,774 0,099 46,700 14,500 1,698 0,685 3,998 2,096 14,820 10,220 0,046 5,240 0,950 1,343 33,690 0,668 0,674 0,760 0,094 45,950 14,480 1,650 0,669 3,958 2,096 14,520 10,210 0,046 5,155 0,903 1,330 33,370 0,660 0,698 0,793 0,102 46,910 15,290 1,698 0,685 4,024 2,100 14,850 10,360 0,048 5,390 0,950 1,389 34,250 0,675 B C D E F 1,181 10,903 6,094 1,571 0,377 1,056 8,176 2,957 1,621 0,384 8,382 4,538 10,094 — 2,606 3,850 10,236 22,507 7,331 16,452 16,061 INDICI Pr. Chiusura (3) Var.% Vwap Apert. ¤ ¤ Var.% annua ¤ (6) (¤) Min.¤ Max¤ 18.07 15.07 (4) (5) 18.07 18.07 18.07 18.07 625 1355 m D'Amico 1X 7 1047 m Dada ) 14 1676 Damiani ) 50 1089 MD Danieli 65 1090 Danieli r nc 40 1018 m Datalogic 1X 124 1072 MD De' Longhi 1X 163 1003 m Dea Capital 1X 93 1598 MD Diasorin 1X 175 1326 m Digital Bros 9 1351 m Dmail Gr. 1X 126 1 11 223 52 322 661 135 656 829 36 7 4486 — 6 2 39 262 38 15 6907 — 71537 1469 — 206 1 13866 3 825 62 84 52 1 11 24 21 2099 — 36 8 23 23 — 1 3 — 100 167 29 415 72 48 1688 — 10 4 13 5100 746 23 23460 — 31042 3570 — 39 9 33276 11 5250 139 281 147 1 482 11 8 1132 — 11 1 262 5 — 10 1 — 4904 8 475 7116 677 411 147 3,07 0,44 — — 29,41 0,66 7 7 14,80 1,25 16 273 8,34 0,79 10 134 6,47 0,61 43 645 21,41 2,91 136 2896 21,24 3,52 80 85 7,93 0,60 41 2326 31,52 5,39 314 2338 11,55 3,11 18 21 neg. -0,04 74 0,3500 312 0,0700 — 0,0875 200 0,0846 24 0,1016 121 0,0100 2260 1,2000 1067 0,7600 234 0,4000 1635 0,1000 — 0,1000 1906 0,0270 1102 0,0700 — 0,0122 127 0,0060 41 0,2639 869 0,1500 54755 0,2000 4698 0,3000 181 0,0530 138 — 173 0,1000 130 — 2365 13,3825 64 0,0111 76 0,0200 1224 0,0240 — 0,0540 32 — 4 0,0400 318 0,3600 8 0,0100 — 0,1300 145 0,0650 10 — — 0,0600 3290 0,8000 40 0,0038 1123 0,1300 2836 0,0750 381 0,0750 33 321 17 258 100 5100 54 1006 229 600 27 1363 5 17 — 805 36 8445 276 274 10 1893 443 34 95 0,435 2,462 1,355 9,760 2,512 0,550 0,155 H 1,901 I 1,600 4,500 4,050 19,210 4,390 1,291 1,341 0,512 33 1369 SM Gabetti Prop. S. 1X 2,618 3 1332 SM Gasplus 1X 1,590 7 1607 m Gefran 1X 11,360 11555 1131 LC Generali 1X 2,843 453 1006 MD Geox 1X 0,913 50 1622 SM Grandi Viaggi 1X 0,184 240 1253 Gr. Waste Italia ) 2,676 2,463 2579 1251 MD Hera d 0,535 — — 11,350 2,734 0,934 0,180 0,519 2,600 1,640 11,290 2,776 0,935 0,178 3,08 — — 0,53 -1,51 -0,11 1,01 -36,65 — — -33,37 -33,27 5,36 -75,77 0,526 — — 11,336 2,737 0,942 0,178 0,540 — — 11,260 2,798 0,935 0,180 0,514 — — 11,220 2,690 0,919 0,174 sponsor museo 04.07.11 09.05.16 21.07.14 16.05.16 23.05.16 04.02.08 23.05.16 19.05.03 23.05.16 23.05.16 23.05.16 09.05.16 09.05.16 19.05.14 23.05.16 21.05.12 23.05.16 05.05.08 23.05.16 16.05.16 23.05.16 02.05.16 09.05.16 23.05.16 24.05.01 23.05.16 10.05.10 25.04.16 02.05.16 06.05.13 16.05.16 23.05.16 06.06.16 24 71 49 neg. 0,01 — 76 0,0500 14.04.14 99 136 106 18,94 0,55 — 321 0,0629 21.05.12 259 4058 401 1,02 -12,05 — 4 — 255 12 552 27,48 2,15 — 1313 1,1000 18.05.15 353 70 1053 20,13 1,70 2,00 289 1,2000 23.05.16 44 30 50 17,15 0,94 0,58 106 0,0098 23.05.16 5 10 7 12,42 0,66 3,73 110 0,0250 06.06.16 6857 26191 104490 18,47 1,25 4,01 40561 0,1600 20.06.16 3 1 1 206,56 1,83 1,43 37 0,0300 23.05.16 8276 11852 173772 neg. 1,03 5,46 53279 0,8000 23.05.16 393 98 1004 74,81 0,95 4,87 1543 1,0000 23.05.16 4 45 2 neg. 0,65 — 8 — 474 95 504 9,16 0,94 2,83 278 0,1500 09.05.16 6 3 2 neg. 0,70 — 21 — 92 91 125 neg. 0,46 — 49 — 2091 294 9934 10,95 0,80 1,03 8153 0,3500 20.06.16 8 8 5 7,65 0,47 3,20 35 0,0213 25.04.16 0,0450 0,4600 0,0140 0,0900 0,4000 0,2000 0,0900 — 0,2550 — K 0,366 L 23.05.16 23.05.16 23.05.16 09.05.11 09.05.11 23.05.16 23.05.16 23.05.16 18.06.01 23.05.16 23.05.16 22.06.15 Azioni 0,349 0,257 1006 1116 SM Juventus FC 1,028 0,462 M 0,082 1,604 14,260 6,100 0,650 2,770 4,600 0,091 3,910 1,160 0,223 0,971 10,580 0,712 1,595 0,156 0,254 4,552 N 0,166 3,246 19,730 11,850 1,749 4,930 10,150 0,194 7,300 1,748 0,480 2,340 19,000 1,190 7,335 0,398 2,643 8,990 0,158 2,317 17,462 7,339 1,232 3,439 5,688 — 4,271 1,384 0,334 2,196 14,620 1,004 3,746 0,183 0,430 7,640 1,903 4,404 0,266 3,400 2,271 8,000 7,378 1,250 0,275 0,115 6,350 3,932 0,439 — 7,500 7,075 6,745 5,355 O P Pr. Chiusura (3) Var.% Vwap Apert. ¤ ¤ Var.% annua ¤ (6) (¤) Min.¤ Max¤ 18.07 15.07 (4) (5) 18.07 18.07 18.07 18.07 1,204 1,209 1,018 1,018 1,465 — 10,590 10,590 2,160 2,140 — 299,000 39,350 39,300 30,000 29,990 8,350 8,060 -0,41 — — — 0,93 — 0,13 0,03 3,60 -19,82 -1,62 -11,11 3,12 -30,04 — -4,93 1,10 -7,05 1,196 1,009 1,430 10,587 2,166 — 39,334 29,890 8,160 1,189 1,022 1,431 10,580 2,150 — 39,690 29,750 8,060 1,189 0,998 1,414 10,570 2,110 — 38,990 29,570 8,060 Contr. N.ro Quant. tot. in Cont. (mlg) ¤(mlg) 1,208 1,022 1,465 10,590 2,190 — 39,800 30,110 8,350 p/mez. Capit. p/u propri Div/p in mln (7) (8) ¤ (9) 7 6 8 14,79 0,46 10 12 12 12,48 0,39 8 3 4 452,22 1,13 426 1309 13853 neg. 1,23 43 30 64 neg. 0,72 — — — — — 274 32 1250 217,91 0,82 923 273 8147 165,59 0,63 7 — 3 neg. 1,27 0,275 0,267 3,15 4,06 0,275 0,271 0,270 0,279 58 1358 SM K.R.Energy 1X 7,920 18,260 11,457 40 1524 m 0,370 1,357 0,458 65 1430 m 0,380 0,930 0,458 71 1594 SM 7,230 13,940 9,379 3009 1259 LC 42,050 67,800 44,953 1147 1344 LC 0,374 0,933 0,553 72 1503 SM 270 2404 0,446 0,451 -0,95 -31,54 0,463 0,451 0,446 0,477 24 660 120,44 6,20 41 19 neg. 0,62 Div. lordo ¤ (2) Data stacco 2,09 29 0,0250 16.05.16 29,72 14 0,3000 16.05.16 — 11 0,1300 02.02.09 — 3698 0,0900 18.05.15 — 249 0,0070 21.05.07 — — 0,0015 19.05.08 1,02 873 0,4000 09.05.16 1,60 489 0,4780 09.05.16 — 318 0,1200 29.06.15 — — 277 0,0120 04.11.02 15 — La Doria 1X Landi Renzo 1X Lazio Leonardo-Finmecc. 1X Luxottica 1X LVenture Group 1X 11,590 0,458 0,468 9,745 44,370 0,512 11,550 0,448 0,469 9,690 45,010 0,563 0,35 2,21 -0,21 0,57 -1,42 -8,98 -11,15 -40,11 -8,93 -24,64 -26,61 -22,79 11,564 0,446 0,468 9,709 44,555 0,516 11,500 0,450 0,468 9,725 44,910 0,517 11,400 0,439 0,468 9,590 44,190 0,510 11,680 0,458 0,468 9,830 45,160 0,519 110 12 134 8,00 1,81 2,42 358 0,2800 04.07.16 21 45 20 neg. 0,70 — 50 0,0550 23.05.11 2 1 1 5,45 1,47 — 32 — 3479 1555 15094 11,53 1,31 — 5613 0,4100 23.05.11 4388 749 33388 26,81 3,98 2,00 21559 0,8900 23.05.16 150 418 216 neg. 1,19 — 9 0,0500 29.04.02 51 1245 SM M & C 1X 585 1821 MD Maire Tecnimont 1X 125 1019 m Marr 1X 29 1060 m M.Zanetti Beverage 1X 23 1052 Mediacontech ) 5579 1543 LC Mediaset 1X 6658 1173 LC Mediobanca — 1706 MC Meridie 1X 3 1039 MC Mid Industry Cap (1)> 9 1178 SM Mittel 1X 1029 1010 SM MolMed 1X 280 1004 MD Moleskine 1X 930 1037 LC Moncler 1X 163 1014 MD Mondadori 1X 239 1046 m Mondo TV 1X 33 1095 SM Monrif 1X 97975 1500 LC Monte Paschi Si 1X 19 1451 m MutuiOnline 1X 0,154 2,400 18,080 7,835 1,110 3,290 5,935 — — 1,380 0,338 2,170 14,420 1,057 4,278 0,211 0,334 7,465 0,154 2,350 18,330 7,850 1,128 3,292 5,835 — — 1,414 0,339 2,146 14,430 1,057 3,990 0,213 0,340 7,100 — 2,13 -1,36 -0,19 -1,60 -0,06 1,71 — — -2,40 -0,32 1,12 -0,07 — 7,22 -0,85 -1,82 5,14 12,26 -5,51 -3,36 -17,38 36,06 -14,40 -33,76 — — -12,56 -7,27 26,66 11,08 1,26 -30,29 -20,71 -73,01 -7,69 0,154 2,367 18,246 7,768 1,102 3,294 5,893 — — 1,370 0,340 2,154 14,392 1,051 4,172 0,209 0,335 7,381 0,155 2,314 18,360 7,820 1,090 3,300 5,825 — — 1,371 0,340 2,136 14,460 1,041 4,042 0,204 0,330 7,165 0,151 2,314 18,080 7,705 1,090 3,260 5,785 — — 1,356 0,336 2,136 14,190 1,036 4,002 0,203 0,327 7,100 0,155 2,402 18,450 7,840 1,110 3,346 6,030 — — 1,380 0,343 2,170 14,650 1,059 4,288 0,212 0,347 7,500 20 90 14 neg. 0,98 — 423 386 913 16,45 5,79 1,99 389 50 915 20,90 4,47 3,62 48 15 117 23,18 0,91 1,16 5 4 4 46,59 16,91 — 1950 3315 10920 972,74 1,70 0,61 3421 4115 24250 8,70 0,59 4,24 — — — — — — — — — — — — 8 8 11 neg. 0,42 — 130 538 183 neg. 4,49 — 113 57 123 16,86 4,18 2,18 1959 815 11734 21,45 6,59 0,97 56 40 42 43,17 1,04 — 800 394 1642 35,68 2,82 0,96 22 35 7 8,50 1,65 — 6244 71129 23808 2,53 0,10 — 376 68 500 13,23 5,56 2,03 7 1236 m Nice 1X 13 6027 MC Noemalife ) 3 6136 Nova Re ) — 1529 SM Olidata 1X 2 Openjobmetis 1X 540 1065 OVS 1X 2,524 2,532 -0,32 0,98 2,503 2,508 2,490 2,526 7,400 7,400 — 12,25 7,400 7,400 7,400 7,400 — — — — — — — — 19 5 — — — — — — — — — 7,295 7,300 -0,07 -1,33 7,201 7,175 7,175 7,295 5,055 4,962 1,87 -22,06 5,050 5,040 4,996 5,125 — 3 976 1,240 4,048 2,729 32 1013 m Panariagroup I.C. 1X 3,060 2,970 2,220 2,540 2,342 999 1110 MD Parmalat 1X 2,368 2,360 1,451 3,178 1,590 889 1180 MD Piaggio 1X 1,492 1,500 0,231 1,069 0,270 145 6029 SM Pierrel ) 0,255 0,255 1,310 6,290 1,989 20 1206 SM Pininfarina 1X 1,841 1,860 0,944 1,950 1,094 18 6045 SM Piquadro ) 1,089 1,071 4,022 7,990 4,547 2 1567 m Poligrafica S.F. 1X 4,778 4,652 0,151 0,395 0,178 16 1213 SM Poligr. Ed. 1X 0,195 0,196 4,982 7,265 6,360 5174 1009 LC Poste Italiane 1X 6,230 6,225 0,070 0,532 0,076 2382 1151 SM Prelios 1X 0,082 0,082 0,048 0,293 0,057 537 1465 SM Premuda 1X 0,062 0,062 8,550 20,290 12,688 10 1558 m Prima Ind. 1X 12,690 12,720 14,150 22,450 20,078 1054 1353 LC Prysmian 1X 20,250 20,170 2,508 3,750 3,372 111 6022 MC Tamburi Inv. 1X 0,329 0,600 0,508 11 1031 Tas 1X 3,500 4,298 3,855 380 Technogym 0,627 1,316 0,741 136619 1193 LC Telecom Italia 1X 0,502 1,122 0,596 43840 1260 Telecom It. r nc 8,530 15,340 12,693 4604 1194 LC Tenaris 1X 3,536 5,120 4,850 8771 1360 LC Terna 1X 0,685 2,040 0,794 67 6049 m TerniEnergia 1X 0,441 0,815 0,491 76 1038 m Tesmec 1X 0,037 0,074 0,043 4819 1553 SM Tiscali 1X 45,760 98,000 50,832 76 1331 MD Tod's 1X 12,320 17,550 14,240 1 1837 Toscana Aeroporti 1X 1,025 3,544 1,259 516 1511 MD Trevi ) 6,605 9,482 7,276 8 1063 m Txt e-solutions 1X U 2,252 1,703 6,015 1,909 1,250 7,880 6,605 9,480 5,445 2,804 2,704 18379 1287 2,175 143900 1082 6,512 2 1083 2,506 5592 1352 1,480 12205 1243 V 5 6032 MC Valsoia 1X 8 1308 MC Vianini I. 1X 39 1310 m Vittoria 1X Y 15,510 36,780 22,527 4,882 0,008 0,111 LC UBI Banca 1X LC Unicredit 1X Unicredit r nc LC Unipol 1X LC UnipolSai 1X 3,108 2,378 1,508 0,255 1,861 1,092 5,000 0,203 6,320 0,084 0,063 12,850 20,440 290 0,0703 30.05.16 62 — — 0,0200 04.06.07 — — — — — — 0,0440 10.05.04 — 2 21,94 1,48 — 99 — 598 3023 13,23 1,39 2,97 1146 0,1500 06.06.16 8,775 13,620 5,760 14,180 4,852 10,790 6,230 15,220 0,283 1,618 3,900 11,041 2,464 4,560 6,135 10,770 17,260 32,550 0,785 2,546 10,800 13,780 3,102 5,510 12,190 17,370 7,295 11,090 0,015 0,080 0,520 1,820 3,874 5,575 1,127 3,368 6,570 9,795 0,440 0,935 9,210 10,090 0,140 0,380 145,000 146,000 4,480 9,600 T 3,008 2,354 1,479 0,255 1,800 1,065 4,644 0,195 6,175 0,080 0,060 12,410 20,000 18.04.16 23.05.16 23.05.11 23.05.16 22.05.06 23.05.11 02.05.16 3,45 1130 0,1432 23.05.16 4,30 64 0,1000 23.05.16 — 472 0,1100 19.05.08 2,17 5777 0,6000 18.04.16 1,72 114 0,0052 09.05.16 0,81 1150 1,0000 09.05.16 — 106 — — 14 0,0300 19.05.08 — — 0,1030 19.02.06 — 162 — — — — 5 1590 m Sabaf 1X 34 1481 m Saes G. 1X 8 1505 m Saes G. r nc 66 1091 MD Safilo Group 1X 91820 1247 LC Saipem 1X — 1248 Saipem r 1951 1075 LC Salini Impregilo 1X 1 1076 Salini Impregilo r nc 604 1057 LC S. Ferragamo 1X 7953 1222 MD Saras 1X 4 1008 MC Save 1X 6 6037 m Servizi Italia 1X 4 1068 m Sesa ) 194 1123 MD Sias 1X 270 6044 SM Sintesi 1X 83 1297 SM Snai 1X 16641 1115 LC Snam 1X 369 1276 m Sogefi ) 17 1618 Sol 1X 70 1032 SM Sole 24 Ore sp 10 Space2 1X 175 1283 SM Stefanel 1X — 1550 Stefanel r nc 3821 1596 LC STMicroelectr. 1X 3,024 2,378 1,500 0,255 1,861 1,065 4,644 0,196 6,240 0,082 0,063 12,850 20,120 01.06.15 28.02.11 109 18 77 29,01 7,09 1 — — 19,36 1,54 1703 3100 2803 neg. 4,72 1856 278 7673 29,06 6,64 6 7 2 11,63 0,75 179 4 432 20,26 3,89 59 163 105 30,99 0,80 43 353 59 neg. 0,14 — — — — — 25 88 36 neg. -1,59 — — — — — 9,301 11,464 8,502 6,707 0,378 5,907 2,764 7,137 18,730 1,535 13,034 3,597 14,135 8,134 0,020 0,674 5,127 1,348 8,387 0,499 9,745 0,185 — 5,185 3,059 2,368 1,494 0,255 1,814 1,083 4,774 0,199 6,227 0,081 0,062 12,540 20,210 10.08.09 02.05.16 23.05.16 16.05.16 22.04.02 23.05.16 23.11.15 3,130 5,450 3,961 110 1027 MD Rai Way 1X 4,160 4,104 1,36 -12,91 4,153 4,118 4,118 4,194 2,070 2,748 2,308 1 1342 SM Ratti 1X 2,326 2,300 1,13 -0,59 2,326 2,326 2,326 2,326 0,389 1,320 0,820 8150 1564 MD RCS Mediagroup 1X 0,910 0,940 -3,19 46,44 0,904 0,931 0,880 0,938 12,800 28,510 26,825 574 1221 LC Recordati 1X 27,680 27,820 -0,50 14,61 27,625 27,690 27,520 27,760 0,269 0,433 0,304 107 1238 m Reno De Medici 1X 0,301 0,306 -1,50 -16,97 0,302 0,309 0,301 0,309 58,450 136,300120,554 7 1345 m Reply 1X 122,800 120,400 1,99 -2,80 122,919 123,400 120,500 124,800 0,415 0,714 0,634 244 1085 SM Retelit 1X 0,648 0,642 0,86 8,20 0,645 0,639 0,639 0,648 0,147 0,330 0,165 49 1549 SM Ricchetti 1X 0,178 0,160 11,19 -29,66 0,167 0,160 0,157 0,178 0,070 0,226 0,086 133 1228 Risanamento ) — 0,087 — — — — — — 0,360 0,670 0,402 168 1028 SM Roma A.S. 0,410 0,408 0,59 -16,02 0,408 0,412 0,405 0,412 0,536 1,455 0,596 3 6047 SM Rosss 1X — 0,598 — — — — — — S -12,98 -1,18 -36,03 -53,80 -51,46 -20,21 -17,26 -21,46 -12,44 -70,25 -67,37 -15,04 -0,50 32 19,08 1,42 2,81 264 71,01 2,96 — — — — — 0,6200 0,0470 0,6600 0,0900 0,6000 0,0200 0,2500 — 0,5000 0,1000 — 0,0470 0,1400 0,1700 0,0400 0,0240 0,0245 0,1500 — 139 0,0300 11.05.09 0,72 4393 0,0170 23.05.16 3,35 540 0,0500 18.04.16 — 12 — — 55 0,3400 23.05.05 3,69 54 0,0400 03.08.15 — 41 0,3615 08.05.00 — 26 0,2634 21.05.07 5,46 8133 0,3400 20.06.16 — 94 2,0600 14.04.08 — 12 0,0300 20.06.11 1,99 131 0,2500 09.05.16 2,08 4380 0,4200 18.04.16 R 3,03 0,34 -0,53 — -1,02 1,68 2,71 -0,51 0,08 -0,12 0,16 -0,24 0,40 13 36 — 73 723 1214 266 20 3891 5133 — — 120 143 457 3601 275 110 31 981 292 0,87 1,46 1,33 -0,69 5,57 1,47 5,82 0,87 0,84 1,76 0,42 1,01 3,43 Z 895 1111 2706 20,15 1,54 3,70 3626 0,0900 20.06.16 0,0400 1,4000 0,0150 — 0,0110 0,0724 0,1900 0,1400 0,1510 0,0362 0,0945 0,0300 0,0550 0,216 18.04.16 2,432 2,438 -0,25 -0,37 2,434 2,436 2,418 2,450 621 2047 133 3 68 19 1550 30640 1716 — 2619 50 1635 J Z 2,090 1,228 24 1301 m Isagro 1X 1,467 0,980 12 1050 m Isagro Az. Svil. sp 2,726 1,478 4 1054 m It Way 1X 10,590 10,529 2294 1148 LC Italcementi 1X 5,500 2,164 6859 1256 SM Italiaonline 1X 320,000299,800 — 1257 Italiaonline rnc 44,650 35,895 16 1152 MD Italmobiliare 1X 31,870 26,940 105 1153 Italmobiliare r nc 8,960 8,191 3 1302 IVS Gr. A 1X 14,327 29,544 18,173 1,050 1,350 1,187 7,135 10,300 8,755 13 19 10 neg. 1,97 — 30 0,0700 15.05.06 — — — — — — — 0,1000 23.05.16 — — — — — — — 0,1500 30.04.12 6048 6445 73053 8,71 0,75 6,35 17682 0,7200 23.05.16 730 865 2367 70,89 1,91 2,19 709 0,0600 23.05.16 28 37 35 neg. 0,65 — 45 0,0300 07.04.08 32 134 24 neg. 0,55 — 10 0,0100 02.06.14 5,24 2,68 3,83 — — — 1,34 7,24 8,21 — 2,16 1,70 3,97 0,878 0,700 1,102 4,570 1,668 91,050 17,100 13,900 6,000 09.05.16 23.05.16 29.06.15 18.04.11 16.05.16 07.05.12 23.05.16 0,540 — — 11,490 2,816 0,957 0,180 0,615 1,006 0,728 1424 1036 MD Imm. Grande Dis. 1X 0,785 0,753 4,25 -14,51 0,764 0,751 0,750 0,785 459 1678 1281 13,60 0,61 34,360 59,150 52,146 157 1515 m Ima 1X 52,200 51,550 1,26 8,90 52,151 52,150 51,750 52,500 560 37 1916 29,29 12,88 0,318 0,740 0,397 130 1001 SM Immsi 1X 0,395 0,397 -0,48 -15,18 0,392 0,397 0,386 0,397 40 64 25 neg. 0,50 0,105 0,576 0,169 72 6031 MC Industria e Inn. 1X 0,135 0,120 12,93 -55,37 0,133 0,125 0,125 0,140 76 461 61 neg. -0,40 0,185 0,392 0,204 73 1269 SM Intek Group 1X 0,198 0,198 — -36,82 0,197 0,195 0,192 0,200 33 157 31 12,66 0,17 0,378 0,637 0,403 29 1270 Intek Group r nc 0,388 0,389 -0,15 -19,74 0,385 0,389 0,380 0,394 25 74 29 24,67 0,34 10,300 15,950 14,083 354 1554 m Interpump 1X 14,160 14,100 0,43 -0,56 14,231 14,200 14,110 14,400 691 206 2934 13,17 2,51 1,522 3,654 1,897 219054 1186 LC Intesa Sanpaolo 1X 1,935 1,931 0,21 -37,74 1,932 1,928 1,894 1,969 22285 158562 306410 11,84 0,68 1,460 3,150 1,794 15072 1187 Intesa Sanp. r nc 1,862 1,841 1,14 -35,03 1,840 1,845 1,805 1,869 1951 7540 13875 11,28 0,65 0,045 0,213 0,052 84 1361 SM Inv. e Sviluppo ) 0,059 0,059 -0,17 -39,11 0,058 0,059 0,057 0,059 6 14 1 neg. 0,41 3,692 5,180 4,130 917 1069 Inwit 1X 4,352 4,300 1,21 -13,14 4,365 4,330 4,312 4,410 1375 871 3801 41,62 1,82 m 1,582 2,350 1,702 3 1555 Irce 1X 1,760 1,750 0,57 -17,44 1,760 1,770 1,760 1,770 2 — 1 16,79 0,38 0,858 1,676 1,445 2642 1339 MD Iren 1X 1,378 1,365 0,95 -6,28 1,384 1,362 1,362 1,399 916 1827 2528 14,94 0,97 Via Tortona 56 23.05.16 21.03.16 23.05.16 25.06.12 02.05.16 09.05.16 7,55 154 0,0271 23.05.16 — 39 — — 83 — 0,60 679 0,1000 09.11.15 0,94 520 0,1207 09.11.15 1,68 868 0,2500 09.05.16 2,07 3175 0,4400 18.04.16 10,28 326 0,1200 16.05.16 1,15 3165 0,6500 23.05.16 1,74 105 0,1300 07.12.15 — 2 0,1000 19.05.08 0,650 1,290 0,754 558 1124 m Falck Renew 1X 0,739 0,742 -0,40 -33,53 0,737 0,740 0,727 0,750 150 221 163 40,74 0,45 6,10 215 27,910 46,190 37,307 605 1012 Ferrari 1X 38,330 38,360 -0,08 -10,73 38,384 38,280 38,030 38,740 1627 258 9922 25,86-296,29 1,20 7444 0,340 0,715 0,441 109 6066 SM FNM 1X 0,439 0,441 -0,50 -9,12 0,434 0,433 0,428 0,441 10 13 5 9,37 0,54 3,23 189 4,890 10,742 5,828 19042 1111 LC FCA-Fiat Chrysler 1X 6,200 6,080 1,97 -27,65 6,190 6,110 6,085 6,280 10276 15752 97511 30,19 0,63 — 7954 2,836 9,665 5,643 8 1335 m Fidia 1X 5,535 5,530 0,09 -13,67 5,555 5,530 5,520 5,595 15 2 14 10,45 1,72 7,20 28 1,331 6,123 1,620 49 1211 m Fiera Milano 1X 1,610 1,601 0,56 -30,78 1,615 1,610 1,607 1,650 32 20 33 114,52 1,37 — 116 7,519 13,300 12,329 20 1071 m Fila 1X 12,760 12,750 0,08 16,95 12,659 12,570 12,570 12,760 60 3 43 neg. 2,78 0,71 439 0,261 0,864 0,348 1341 1062 Fincantieri 1X 0,345 0,345 — -15,03 0,347 0,345 0,345 0,351 148 535 185 neg. 0,52 — 586 4,360 7,870 5,908 3033 1056 LC FinecoBank 1X 5,640 5,595 0,80 -26,02 5,620 5,620 5,565 5,680 3492 2843 15978 17,85 5,39 4,54 3411 0,983 2,230 1,202 2 1077 SM FullSix 1X 1,197 1,195 0,17 -33,99 1,157 1,150 1,150 1,198 7 2 2 91,73 1,78 — 13 G 0,1500 0,2000 0,0100 0,0500 0,0300 0,0900 0,1650 0,3500 0,4600 0,1000 0,0600 0,2300 — 0,0022 0,0516 0,0440 0,0100 0,1300 0,0140 — 0,0600 0,1500 0,0300 0,0500 — 02.05.16 21.05.12 21.05.12 18.04.16 18.04.16 16.05.16 23.05.16 29.03.16 05.05.08 23.05.16 11.05.09 23.05.16 23.05.16 11.04.16 02.05.16 11.05.15 18.04.16 28.04.16 18.04.16 09.05.16 Media Media 2015-2016 (1) 30 gg 30 gg Min ¤ Max ¤ prezzo quant. 46 20 62 114 72 170 435 590 882 6 23 6 54 50 91 3 1 1 19 3 13 8 10 2 1955 1851 11526 138 2601 212 26 178 11 35 5 57 1598 467 9443 9,130 12,300 8,750 6,700 0,421 — 2,798 6,590 18,940 1,438 12,870 3,580 14,500 8,190 0,016 0,700 5,170 1,400 8,520 0,499 9,800 0,218 — 5,520 9,160 12,390 9,000 6,700 0,413 — 2,794 — 18,870 1,423 12,700 3,582 14,400 8,120 0,015 0,701 5,215 1,350 8,500 0,498 9,800 0,220 — 5,405 -0,33 -0,73 -2,78 — 1,84 — 0,14 — 0,37 1,05 1,34 -0,06 0,69 0,86 5,33 -0,14 -0,86 3,70 0,24 0,14 — -0,73 — 2,13 -19,39 -4,67 -11,33 -37,56 -55,81 — -30,39 -30,70 -13,74 -19,74 -1,01 -7,56 -4,22 -16,37 -53,26 -22,43 7,16 -35,12 3,28 -22,41 -1,00 -9,78 — -12,78 9,205 12,351 8,849 6,755 0,419 — 2,778 6,590 18,892 1,428 12,837 3,551 14,446 8,186 0,016 0,694 5,196 1,388 8,481 0,495 9,795 0,215 — 5,497 9,310 12,470 9,060 6,700 0,413 — 2,776 — 18,760 1,426 12,830 3,570 14,450 8,140 0,016 0,685 5,210 1,367 8,500 0,498 9,750 0,220 — 5,505 9,100 12,200 8,690 6,665 0,413 — 2,756 6,590 18,620 1,400 12,670 3,500 14,400 8,120 0,015 0,678 5,170 1,367 8,365 0,484 9,750 0,210 — 5,435 9,310 12,560 9,090 6,865 0,423 — 2,816 6,590 19,090 1,460 12,870 3,582 14,620 8,240 0,017 0,708 5,245 1,416 8,520 0,499 9,800 0,220 — 5,580 8 195 74 215 3676 — 577 1 2144 2834 17 26 40 254 37 24 4294 172 25 26 8 54 — 3338 1 29 16 48 42924 — 492 — 545 14100 1 15 3 70 646 22 8908 258 3 78 24 180 — 4079 10 358 138 326 17970 — 1368 — 10303 20135 17 52 37 574 10 15 46281 358 26 39 236 39 — 22426 11,80 30,88 22,12 neg. neg. — 22,64 53,70 18,46 6,07 24,30 8,87 9,43 11,59 neg. neg. 14,69 149,83 23,71 neg. 989,41 neg. — 52,42 0,96 2,15 1,54 0,42 1,22 — 1,23 2,92 5,65 1,53 3,36 0,93 — 1,06 2,32 0,96 2,40 0,96 1,74 0,76 0,99 8,58 — 1,18 5,21 3,08 4,48 — — — 1,44 3,95 2,43 11,90 4,27 4,22 3,32 3,91 — — 4,81 — 1,41 — — — — 4,02 106 181 65 423 4232 — 1367 11 3189 1358 710 113 226 1863 1 81 18188 165 769 21 302 18 — 5008 0,4800 0,3800 0,3966 0,0850 0,6800 0,0500 0,0400 0,2600 0,4600 0,1700 0,5481 0,1500 0,4500 0,3200 0,0078 0,0387 0,2500 0,1300 0,1200 0,0980 — 0,0400 0,0750 0,0550 23.05.16 02.05.16 02.05.16 12.05.08 20.05.13 18.05.15 23.05.16 23.05.16 23.05.16 23.05.16 02.05.16 25.04.16 14.09.15 23.05.16 18.03.93 24.07.00 23.05.16 29.04.13 23.05.16 04.05.09 3,384 0,480 3,770 0,694 0,567 12,710 4,818 0,736 0,508 0,042 47,440 14,060 1,185 7,365 3,360 0,482 3,768 0,673 0,549 12,920 4,790 0,720 0,500 0,042 47,580 14,680 1,185 7,285 0,71 -0,48 0,05 3,20 3,28 -1,63 0,58 2,15 1,60 -0,71 -0,29 -4,22 — 1,10 -0,76 13,49 16,76 -41,83 -41,11 16,45 1,18 -53,70 -22,95 -26,57 -35,13 -3,65 -33,99 -10,76 3,358 0,460 3,795 0,687 0,558 12,815 4,830 0,733 0,498 0,042 47,643 14,299 1,189 7,303 3,388 0,460 3,760 0,680 0,556 12,900 4,784 0,735 0,491 0,042 47,420 14,680 1,198 7,305 3,292 0,460 3,760 0,672 0,547 12,680 4,784 0,730 0,491 0,042 47,000 14,060 1,170 7,270 3,388 0,480 3,830 0,700 0,568 13,010 4,856 0,737 0,508 0,043 48,520 14,680 1,208 7,365 139 45 4 6 161 69 9873 133829 2683 28955 3155 2265 2667 4283 20 29 18 58 103 2324 718 62 11 1 175 160 12 2 150 3 263 91920 16148 29031 20685 21 29 98 2935 8 190 13 19,67 neg. 27,44 neg. neg. neg. 16,30 14,16 7,69 neg. 17,00 31,32 neg. 24,47 1,36 36,95 17,72 0,76 0,62 1,41 2,92 0,50 0,98 -1,09 1,83 2,41 0,35 2,83 1,82 — — — 4,93 3,23 4,14 3,41 5,02 — 4,20 2,97 — 3,42 496 19 759 9272 3361 15128 9708 28 53 133 1577 266 196 95 0,0610 1,1694 — 0,0200 0,0275 0,4133 0,2000 0,0250 0,0250 — 2,0000 0,4240 0,0700 0,2500 30.05.16 05.05.03 2,800 2,220 6,260 2,476 1,494 2,790 2,180 6,260 2,448 1,466 0,36 1,83 — 1,14 1,91 -55,02 -57,31 -23,18 -48,53 -37,14 2,809 2,203 6,274 2,461 1,489 2,786 2,176 6,345 2,442 1,462 2,724 2,156 6,260 2,422 1,460 2,886 7045 15500 43544 21,69 0,25 3,92 2533 0,1100 2,248 21446 109786 241833 8,04 0,27 5,45 13608 0,1200 6,345 3 — 1 22,89 0,77 1,91 16 0,1200 2,522 3209 4286 10547 6,50 0,32 7,31 1766 0,1800 1,510 3003 8280 12331 5,92 0,67 10,07 4214 0,1500 23.05.16 18.04.16 18.04.16 23.05.16 23.05.16 18,740 18,500 1,30 -9,77 18,917 18,800 18,700 19,090 — — — — — — — — 8,920 8,920 — -10,33 8,924 8,810 8,810 8,940 18 — 32 903 1284 LC Yoox Net-A-Porter ) 24,020 24,230 -0,87 -30,56 24,024 24,370 23,570 24,680 3149 6,180 5,480 16 1239 m Zignago Vetro 1X 0,065 0,020 2481 1314 SM Zucchi 1X 0,210 0,153 23 1340 Zucchi r nc 23,66 30,13 45,46 neg. neg. 13,73 565,16 neg. 14,73 neg. neg. 21,85 20,47 5,570 5,515 1,00 -7,30 5,576 5,550 5,485 5,610 0,018 0,019 -3,21 -54,72 0,019 0,020 0,018 0,020 — 0,156 — — — — — — 2 — 2 30 16,51 3,70 1,59 — — — — 17 8,51 0,87 2,24 779 18706 193,40 1,58 86 9 53 2202 — — 22.04.13 20.06.16 23.05.16 20.06.16 23.05.16 23.05.16 23.05.16 09.05.16 06.07.15 16.05.16 198 0,5500 02.05.16 — 0,0200 23.05.16 601 0,2000 02.05.16 — 2133 51 16,89 3,37 4,21 41 neg. -0,18 — — — — — 08.05.06 08.05.06 20.06.16 — 491 0,2350 09.05.16 7 0,2500 24.05.04 — 0,0300 19.05.08 Elaborazione a cura de Il Sole 24 Ore su dati forniti da BIt Market Services WARRANT CONVERTIBILI Prz 2015-2016 Min ¤ Max ¤ Z Azioni Prz Prz Contr vwap ¤ vwap ¤ chi. ¤ Min ¤ Max ¤ 18.07 15.07 (1) 18.07 18.07 Quant. tot.in totali mlg¤ Prz Data Scad. Rap. Val. Date eserc. di Delta teorico ¤ (4) (WxA) (2) ¤(3) God. Titolo 30-06 26-06 0,027 0,079 1957 Aedes 20 — 0,036 0,038 — — — — 07.07.20 0,690 3 0,10 0,002 — 0,150 1363 Caleffi 20 — 0,135 0,135 — — — — 30.06.20 1,350 1 0,55 0,265 — 0,031 1366 Ergycapital 16 0,001 0,001 0,001 0,001 0,001 2 — 15.12.16 0,600 1 0,074 0,761 6030 Noema L.17 (A) 0,423 0,423 0,423 0,423 0,423 7970 3 31.10.17 6,980 1 0,550 0,979 1098 Space2 0,700 0,799 0,711 0,700 0,700 — — 31.07.20 9,500 1 0,290 0,715 1364 Tamburi 20 0,385 0,390 0,391 0,380 0,391 23250 9 30.06.20 4,150 1 — — 0,67 0,691 — — 0,49 0,583 P.Vwap Pr.Chi. Rend. 18.07 18.07 Eff.ld Pr./Sc. Qt ¤ Agronomia 14-19 8% (*) — — Bomi 6% 15-20 — — 5,69 86,43 — 30-06 CdR Advance 14-19 6,5% (*) — — 6,53 62,09 — 20-05 Chl 14-18 6% — — — 2947,90 — 30-06 Digitouch 15-20 6% (*) — — 5,19 88,76 — 30-11 Energy Lab 14-19 7% (*) — — 7,59 73,20 — 31-12 Enertronica 14-16 7,5% (*) — — 7,60 18,69 — 31-12 Eukedos 12-16 3% — — 3,19 43,33 — 11-09 Frendy Energy 13-18 (*) — — 1,31 28,42 — 05-12 Mod.Brambrilla 14-19 7%(*) — — 5,98 -22,55 — 25-07 Piteco 4,5% 15-20 — — 2,66 20,88 — 11-10 Sias 05-17 2,625% — — 0,50 31,90 — (1) % (mlg) 15,00 1830,68 — (*) Titoli quotati al mercato AIM. Fonte: Thomson Reuters FTSE ITALIA MIB STORICO E SCAMBI Controvalore Euro: 1.855.741.961 01/01/75 = 1000 Contratti Totali: 234.083 16100 Dati Aggregati: Titoli Quotati 267 In rialzo 134 In ribasso 75 Invariati 28 Non rilevati 30 Indice Ftse Mib Storico Scambi Milioni di euro 16/06 18/07 acqua ufficiale birra ufficiale lighting sponsor con il supporto di sponsor tecnici technology partner con il sostegno di 7000 15400 5000 14700 3000 1000 14000 Var Var % Indice 18.07 % annua FTSE MIB STORICO 2.1.75 = 1000 Generale 15182,58 0,18 -18,77 Settoriali 16403,67 -0,85 0,10 Energia Materiali di Base 34351,10 -1,61 14,79 13131,69 -0,41 -6,50 Chimico Risorse di Base 34132,13 -1,62 15,57 28261,93 -0,16 -8,01 Industriali Costruzioni/Mater. 32468,23 0,31 -7,29 Prodotti/Serv.Ind. 28207,81 -0,23 -8,11 Beni di Consumo 70813,85 0,22 -17,48 Auto/Componenti 84110,22 1,01 -18,69 Prodotti Alimentari 54617,06 1,22 5,25 Beni Person./Fam. 58244,18 -0,66 -21,04 110154,14 0,54 13,08 Salute 21472,41 -0,38 -15,74 Servizi Commercio 103752,44 -1,09 -24,76 Media 12081,13 -0,23 -10,49 Turismo/TempoLib. 27089,22 0,43 -13,24 Telecomunicazioni 12863,49 2,88 -37,95 23794,42 -0,09 2,32 Utilities 9936,95 0,79 -41,92 Finanziari Banche 8023,29 0,77 -47,86 Assicurazioni 12048,93 0,59 -30,55 Servizi Finanziari 63500,40 1,33 -27,62 24828,63 1,59 -12,84 Tecnologici ALTRI INDICI FTSE It. Micro Cap NaN FTSE It. Small Cap 16582,61 Caboto Bca Intesa 2225,77 Sole 24Ore 1166,01 Comit Glob.R 986,93 Comit Gl.+R 955,52 Comit Gl.R 10/40 62,69 Comit Per. R 3851,00 Comit Per.+R 3756,66 Comit Per.R 10/40 81,88 Comit NM R 56,19 Comit S.Cap R 83,66 Comit (1972=100) Bancario 478,62 Finanziario 460,32 Assicurativo 3317,90 Comunicazioni 1405,62 Immobiliare 101,57 Industriale 609,33 Trasp.-Tempo lib. 2225,77 Mediobanca (2006=100) Total Return 75,50 Assicurazioni 39,75 Banche 18,01 Industriale 77,93 30 maggiori 45,60 NaN NaN 0,72 -14,25 -0,53 -8,96 0,60 -25,46 0,15 -18,60 0,16 -18,48 0,27 -19,20 0,15 -16,12 0,16 -16,01 0,27 -17,44 1,28 -5,97 0,42 -13,58 0,34 -45,60 0,57 -23,14 0,22 -28,63 0,31 -8,13 0,16 -24,92 0,13 -7,34 -0,53 -8,96 0,19 -20,21 0,35 -31,88 0,45 -47,17 0,08 -7,63 0,13 -23,69 70 medie Minori Az. senza voto Star 90,49 27,94 74,53 146,57 INDICI ORA PER ORA FTSE MIB Apertura 16763,61 10:30 16912,01 11:30 16819,32 12:30 16745,94 13:30 16712,86 14:30 16747,41 15:30 16708,70 16:30 16666,43 17:30 16722,28 18:30 16791,73 11:00 16928,73 12:00 16763,09 13:00 16692,30 14:00 16745,40 15:00 16758,19 16:00 16641,95 17:00 16667,87 18:00 16779,47 Massimo 16964,18 Minimo 16602,02 0,39 -17,03 0,18 -13,31 1,07 -30,49 0,57 -6,14 MID Cap 29435,03 29675,55 29596,14 29531,09 29559,77 29631,55 29636,14 29547,46 29603,69 29691,78 29694,84 29534,24 29507,10 29625,24 29657,35 29572,71 29523,08 29657,24 29728,94 29435,03 All Share 18350,58 18507,25 18416,25 18341,51 18312,26 18346,71 18319,60 18266,72 18330,78 18396,76 18533,73 18362,36 18290,70 18349,03 18364,28 18246,87 18265,29 18381,86 18563,02 18203,64 AIM ITALIA Pr. Chiusura ¤ Var. Attuale Prec. Var.% Anno% Azioni Abitare In Agronomia Ambromobiliare Assiteca Axelero Bio On Biodue Blue Financial Blue Note Bomi Italia Bridge M. Caleido Capital Progress CdR Advance Clabo Cover 50 Digital Magics Digitouch Ecosuntek Elettra Invest Energica Motor Energy Lab Enertronica Exper Sytem rts Expert System Fintel Energia r First Capital Frendy Energy Gala Gambero Rosso Giglio Giorgio Fedon Glenalta Food Go Internet Green Power Gr H-Farm Ikf Imvest Ind Stars It2 wr Ind Stars Italy2 Iniziat. Bresciane Innovatec It Wine Brands Italia Independent KI Group Leone Film Gr Lucisano Med Gr Luve Mailup Spa Masi A. Mc-Link Methorios Mobyt Modell. Branbilla Mondo TV France Mondo TV Suisse MP7 Italia Net Insurance Neurosoft Notorius Pict Piteco Piteco CV 15-20 Plt Energia Poligrafici Printing Primi sui motori Rosetti Marino Safe Bag Siti B&T Smre Softec TBS Group TE Wind Tech Value Tecnoinvestimenti Tecnoinvestimenti rts Triboo Media Visibilia Editor Vita WM Capital Zephyro 166,700 166,700 0,053 0,055 2,830 3,090 1,320 1,320 2,202 2,300 12,090 11,970 4,038 4,130 2,020 2,020 2,726 2,726 2,000 1,960 3,030 3,030 1,820 1,820 9,750 9,750 0,674 0,680 0,991 0,970 9,000 9,000 4,120 4,120 1,602 1,637 5,100 5,100 3,900 3,900 2,600 2,660 1,210 1,210 5,055 5,055 0,017 — 1,809 1,860 3,550 3,550 0,800 0,800 0,415 0,415 1,690 1,480 0,485 0,481 1,997 2,000 13,520 13,520 9,800 9,680 1,498 1,499 3,360 3,360 0,785 0,785 — 0,024 0,345 0,340 0,630 0,630 9,505 9,550 16,800 16,800 0,441 0,460 9,250 9,250 6,640 6,645 2,898 2,900 2,490 2,500 1,460 1,460 9,590 9,590 1,900 2,016 4,108 4,058 4,950 4,950 0,057 0,059 1,996 1,996 4,036 4,030 0,126 0,127 1,490 1,479 1,172 1,172 9,900 9,900 1,401 1,420 1,045 1,039 3,826 3,716 106,950 106,950 2,016 2,000 0,253 0,253 1,042 1,190 35,380 35,380 0,778 0,788 8,110 8,110 2,388 2,450 2,100 2,150 1,580 1,544 — 0,295 2,774 2,774 3,590 3,500 0,040 — 2,358 2,410 0,100 0,105 0,061 0,061 0,194 0,194 7,380 7,380 OPZIONI Dati al 18.07 Base Mese T FTSE MIB Vol.tot. 12026 16500 Lug C 16600 Lug C 16600 Lug C 16700 Lug C 16800 Lug C 17000 Lug C 17000 Lug C 17100 Lug C 17200 Lug C 17300 Lug C 17500 Lug C 17700 Lug C 16000 Ago C 16500 Ago C 17000 Ago C 17500 Ago C 18000 Ago C 18500 Ago C 19000 Ago C 19500 Ago C 16000 Set C 16500 Set C 17000 Set C Prez. Vol. — -4,55 -8,41 — -4,26 1,00 -2,23 — — 2,04 — — — -0,88 2,16 — — -2,14 — — -2,26 — — — -2,74 — — — 14,19 0,92 -0,15 — 1,24 -0,07 — — — 1,44 — -0,47 — -4,04 — -0,08 -0,07 -0,40 — — -5,75 1,23 — -2,05 — 0,15 -0,95 0,74 — — -1,34 0,58 2,96 — 0,80 — -12,44 — -1,27 — -2,53 -2,33 2,33 — — 2,57 — -2,16 -4,40 — — — Vwap Apert. Min. Max 8,25 166,700 166,700 166,700 166,700 -92,01 0,053 0,058 0,046 0,058 -49,02 2,830 3,000 2,830 3,010 -30,08 1,320 — — — -59,96 2,202 2,250 2,202 2,250 99,50 12,090 11,830 11,830 12,100 -16,22 4,038 4,038 4,038 4,038 0,50 2,020 — — — -2,99 2,726 — — — -31,74 2,000 2,000 2,000 2,000 -56,59 3,030 — — — -60,94 1,820 — — — 0,98 9,750 9,750 9,750 9,750 -19,23 0,674 0,665 0,665 0,674 -60,98 0,991 0,970 0,970 0,991 -53,68 9,000 — — — -11,85 4,120 — — — -32,69 1,602 1,604 1,602 1,604 -62,50 5,100 — — — -36,79 3,900 — — — 2,600 2,600 2,600 2,600 -14,19 -40,39 1,210 — — — 37,66 5,055 — — — — 0,017 0,010 0,010 0,017 -3,65 1,809 1,823 1,800 1,823 -3,32 3,550 — — — -5,45 0,800 — — — -56,33 0,415 0,417 0,414 0,417 -86,15 1,880 1,539 1,520 1,690 -65,85 0,485 0,485 0,485 0,485 17,47 1,997 1,960 1,893 1,997 71,14 13,520 13,530 13,520 13,530 0,31 9,800 9,800 9,800 9,800 -49,56 1,498 1,526 1,484 1,587 -44,92 3,360 — — — -21,34 0,785 — — — — — — — — -35,53 0,345 0,345 0,345 0,345 23,53 0,630 — — — 9,505 9,505 9,505 9,505 -2,81 -26,89 16,800 16,800 16,800 16,800 -65,78 0,441 0,460 0,441 0,465 -14,43 9,250 — — — -80,61 6,640 6,485 6,485 7,000 -7,86 2,898 2,900 2,822 2,900 -8,12 2,490 2,500 2,450 2,500 -40,60 1,460 — — — -14,45 9,590 — — — -12,91 1,900 1,916 1,900 1,916 -8,30 4,108 4,106 4,106 4,108 -3,88 4,950 — — — -91,14 0,057 0,060 0,057 0,060 -16,42 1,996 — — — 46,55 4,036 3,872 3,872 4,036 3,80 0,126 — — — -53,44 1,490 1,503 1,443 1,515 -39,65 1,172 — — — -50,87 9,900 — — — 4,55 1,401 1,401 1,401 1,401 -59,12 1,045 1,038 1,030 1,045 16,29 3,826 3,816 3,816 3,830 — 106,950 — — — -5,79 2,016 2,010 2,000 2,040 68,49 0,253 — — — -89,67 1,042 1,200 1,042 1,212 -1,45 35,380 — — — -17,89 0,778 0,788 0,778 0,800 8,110 — — — 1,38 2,388 2,352 2,300 2,388 -21,40 -79,81 2,100 2,100 2,100 2,100 -1,92 1,580 1,598 1,580 1,600 — — — — — -32,34 2,774 — — — 13,21 3,590 3,470 3,420 3,590 — 0,040 0,028 0,024 0,040 -39,54 2,358 2,364 2,358 2,400 -89,54 0,100 0,100 0,100 0,100 -48,05 0,061 — — — -80,98 0,194 — — — -17,96 7,380 — — — Num. Contr. Cont. Quant. Tot.¤ 2 — 257 5066000 22 13000 — — 5 3000 8 2000 1 1000 — — — — 1 1000 — — — — 1 1000 2 3000 3 5000 — — — — 4 3000 — — — — 2 2000 — — — — 10 96000 10 13000 — — — — 6 13000 28 16000 1 10000 8 9000 2 1000 1 — 10 10000 — — — — — — 1 3000 — — 1 2000 1 — 13 19000 — — 27 3000 3 2000 4 2000 — — — — 4 4000 2 1000 — — 19 223000 — — 2 1000 — — 21 21000 — — — — 1 1000 6 8000 7 12000 — — 8 14000 — — 52 54000 — — 11 24000 — — 11 8000 1 1000 5 14000 — — — — 41 230000 20 32000 3 4000 2 4000 — — — — — — 44000 267000 38000 — 6000 24000 2000 — — 1000 — — 12000 2000 4000 — — 4000 — — 5000 — — 2000 24000 — — 5000 25000 5000 17000 8000 1000 15000 — — — 1000 — 19000 4000 9000 — 18000 7000 6000 — — 7000 4000 — 13000 — 5000 — 31000 — — 1000 8000 46000 — 27000 — 59000 — 19000 — 19000 2000 23000 — — 804000 1000 8000 — — — — Approfondimenti su www.ilsole24ore.com/indicienumeri Open Int. Op.Int. 432196 523 30 30 325 967 972 457 34 34 263 149 189 210 56 98 121 77 77 249 30 36 89 75 135 63 129 110 42 103 92 87 34 36 51 30 30 1075 23 941 739 24 2397 467 203 11467 268 77 1643 134 220 3478 55 112 1047 19 85 1215 5 24 393 1280 130 1505 955 862 1757 680 56 4586 Titolo A2A Acea Ansaldo STS Atlantia Autogrill Azimut Hold B. Cucinelli B.P. Milano B.P.E.Romagna Buzzi Unicem Campari Cnh Indust. Diasorin Enel Eni Erg Exor FCA Finmeccanica Generali Geox Intesa S.Paolo Intesa S.Paolo r Vol. Tot. Open Int. 59 0 0 224 37 55 0 97 24 113 91 127 0 5340 4092 10 398 2033 146 17358 0 6117 45 3920 288 42 9394 2906 5055 164 21138 3242 2769 681 8592 70 700812 389707 386 6573 154944 10197 966687 196 774229 9722 Titolo Italcementi Luxottica G. Mediaset Mediobanca Mondadori Monte Paschi Parmalat Prysmian S. Ferragamo Safilo Saipem Saras Snam Rete Gas STMicroelectr. Telecom It. Telecom It. r Tenaris Terna Tod's UBI Banca Unicredit Unipol UnipolSai Yoox Vol. Tot. Open Int. 0 66 87 533 2 0 0 16 3 6 214 10 95 1218 2611 336 71 121 8 152 1901 246 108 33 0 8092 8869 13945 393 5895 162 7674 1211 356 19402 2070 59009 19915 1159231 49917 4974 6707 1691 15303 424289 8191 5226 1650 LEGENDA BORSA ITALIANA CALENDARIO DI BORSA: Luglio 2016: Venerdì 15 (ore 8,45): scadenza futures su azioni e opzioni; scadenza futures su indice; revisione/ribilanciamento indici S&P/Mib, Midex, All Star. Giorni di Borsa chiusa: 2, 3, 9, 10, 16 , 17, 23, 24, 30, 31. ORARI: per tutti gli strumenti sul mercato MTA (inclusi quelli negoziati nel segmento STAR e MTA International): 8,00-9,00 Asta di apertura; 9,00-17,25 Negoziazione continua; 17,25-17,30 Asta di chiusura. NOTE: In neretto i titoli appartenenti al paniere dell’indice S&P/Mib. Dividendi: i dividendi di STMicroelectronics, Tenaris e BB Biotech, sono espressi in Euro al cambio Euro/US $ ed Euro/Franco Svizzero alla data di chiusura del bilancio o, in caso di chiusura dei mercati, dell’ultimo giorno lavorativo precedente. Le medie mobili sono calcolate tenendo conto solo dei giorni in cui sono stati effettuati scambi sul titolo. Per le quantità i valori si intendono in migliaia. Il numero di azioni dei titoli in fase di aumento di capitale (contrassegnati dalle apposite note) resta invariato fino arll’avvenuta pubblicazione del nuovo numero sul Listino Ufficiale della Borsa Italiana. Il numero delle azioni considerato nel calcolo degli indicatori di cui alle note (4) (5) e (10) è dato dal totale delle azioni che compongono il capitale sociale. LEGENDA: I prezzi esposti nella pagina sono arrotondati alla terza cifra decimale. (1) Minimi e massimi: calcolati a partire dal 2.1.2015, fino all’ultima seduta, sui prezzi minimi e massimi assoluti di contrattazione. In grassetto se si sono verificati nell’ultima seduta. (2) Dividendo lordo: l’ammontare percepito dal possessore di ogni azione inclusi gli eventuali acconti e l’eventuale parte straordinaria di dividendo. (3) Prezzo di chiusura ovvero Closing Price. (4) Variazione percentuale del prezzo di chiusura rispettoJ a quello della seduta precedente. (5) Variazione percentuale del prezzo VWAP rispetto a quello dell’ultima seduta dell’anno precedente. In grassetto se il titolo è entrato nel listino dopo l’inizio dell’anno, in tal caso come prezzo base viene utilizzato quello di collocamento o quello teorico. (6) VWAP: Volume Weghted Average Price, il prezzo medio ponderato calcolato sui dati dell'intera seduta di negoziazione, comprese le fasi di asta. (7) Prezzo/Utile per azione. L’utile considerato è il risultato d’esercizio dopo le imposte. Il bilancio preso in considerazione è l’ultimo approvato dall’assemblea degli azionisti. (8) Dividendo/Prezzo. Il dividendo utilizzato è quello dell’esercizio precedente fino al giorno di annuncio del dividendo relativo al nuovo bilancio. Da tale momento il calcolo viene effettuato sulla base del dividendo annunciato (provvisorio) sino allo stacco della cedola per l’esercizio appena chiuso, da allora verrà utilizzato il dividendo ordinario definitivo; per le società che hanno effettuato aumenti di capitale il dividendo viene rettificato; per quelle che distribuiscono dividendi riferiti a più anni, viene utilizzata la quota riferita all’ultimo esercizio. Allo stesso modo viene considerato il solo dividendo ordinario per le società che hanno distribuito una quota di dividendo straordinario dal punto di vista "borsistico". Per i titoli contrassegnati con (st) è stato messo in pagamento anche un dividendo straordinario (di qualunque natura esso sia) che viene incluso nel dividendo lordo di cui alla nota (2). (9) Capitalizzazione in mln ¤: La capitalizzazione viene calcolata utilizzando il prezzo VWAP. I ratio di bilancio sono calcolati utilizzando i prezzi non arrotondati. SIMBOLI: (1) Multipli di bilancio calcolati su dati approvati dal Cda ma non dall’Assemblea. | i rapporti borsistici: p/u, p/mez. propri, Div/p, sono stati calcolati utilizzando i dati annunciati nei vari CdA. Nelle colonne Dividendo Lordo e Data Stacco, l’ultimo dividendo – storicamente – distribuito. X : Dati di bilancio 2015. 1 : bilancio consolidato. z : dati di bilancio post fusione. # : L’importo distribuito è relativo ad un acconto per l’anno successivo. neg.: L’ultimo bilancio è in perdita. LC: Titolo appartenente all’indice FTSE MIB. m: Società appartenente al "segmento titoli con alti requisiti (STAR)". MD: Titolo appartenente all’indice FTSE Mid Cap. SM: Titolo appartenente all’indice FTSE Small Cap. MC: Titolo appartenente all’indice FTSE Micro Cap. d: Dividendo. Il calcolo della var. % rispetto al giorno precedente e di quella annua non tiene conto del dividendo distribuito; f: Frazionamento; g: Assegnazione gratuita; o: Stacco diritto opzione; r: Raggruppamento; s: Scissione; st: Dividendo straordinario; sp: azioni di categoria speciale, per maggiori dettagli consultare il sito www.gruppoilsole24ore.com. Abbreviazioni: c, conv: convertibile; p, priv: privilegiata; r, risp: risparmio; r nc: risparmio non convertibile; n.r.: non rilevato; n.s.: non signific. quando il rapporto supera mille. WARRANT: (1) Prezzo di chiusura: Closing Price. (2) Il delta è la variazione del valore nel prezzo del warrant dovuta ad una variazione di un centesimo di Euro nel prezzo dell’azione sottostante. (3) Valore teorico è il valore del warrant che si ottiene in base al modello probabilistico adottato (modello binominale per il calcolo di un’opzione di stile americano) e che tiene conto del livello dei tassi di interesse, dividendi e variabilità registrata dai prezzi del titolo sottostante negli ultimi 9 mesi. Il valore teorico viene inoltre calcolato nell’ipotesi di esercizio del warrant alla data di scadenza. (4) Prezzo d’esercizio riferito alla singola azione. (A) Prezzo di esercizio: ¤7,00 se esercitato in ottobre 2016; ¤7,20 se esercitato in ottobre 2017. CONVERTIBILI: Valuta di regol.: 3 giorni. Rendimento effettivo a scadenza della componente obbligazionaria, inteso come rendimento "to worst", ossia se callable il rendimento è calcolato alla data di esercizio CALL più prossimo. (1) Il premio di conversione indica lo svantaggio, lo sconto rappresenta il vantaggio derivante dalla conversione immediata in azioni. mneg: molto negativo. n.s.: non significativo. OPZIONI: La tabella delle opzioni include una selez. dei contratti più scambiati. A parità di volumi i contratti vengono scelti sulla base del numero delle pos. aperte (open interest). Base: prz di esercizio (strike) dell’opzione; nel caso dei contratti su indice di Borsa è espresso in punti indice, nel caso di contratti su azioni è espresso in Euro. T: tipologia dell’opzione, C (call) se è un diritto a comprare; P (put) se è un diritto a vendere. Prez: prezzo di chiusura, è espresso in punti indice nel caso di opzioni sugli indici e in Euro nel caso di opzioni su azioni. Viene calcolato sulla media dei prezzi, o quotazioni, degli ultimi minuti di contrattazione. Vol: volume. Numero dei contratti standard scambiati nel corso della seduta. Open Int.: open interest. É il num. dei contratti in essere (ancora aperti) dello stesso tipo. Il numero di titoli sottostanti ad ogni contratto è il seguente: Buzzi Unicem, Exor, Generali, Italcementi, Gtech, Prysmian, Tod’s 100; Acea, Ansaldo, Atlantia, Autogrill, Azimut, Enel, Eni, Erg, Diasorin, Fiat, Finmeccanica, Geox, Luxottica, Mediobanca, Mediolanum, Pirelli C., Saipem, S. Ferragamo, STMicroelectronics, Tenaris, Ubi Banca, Unipol 500; B.ca Popolare Em. Romagna, B.co Popolare, Campari, Enel Green Power, Fondiaria-Sai, Intesa-Sanpaolo, Intesa-Sanpaolo r, Mediaset, Mondadori, Parmalat, Saras, Snam Rete Gas, Telecom It., Telecom It. r, Unicredit 1000; A2A, B.P. Milano, Monte Paschi, Terna 5000. collezione mostre spazio junior forum della città mondo eventi formazione design store ristorante bistrot parcheggio mudec.it coffee partner Titoli trattati: 851.722.640 in collaborazione con © OSKAR DA RITZ 32 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilsole24ore.com @ 24NormeTributi IL GIORNALE DEI PROFESSIONISTI t LA SETTIMANA DI NORME & TRIBUTI PROFESSIONISTI Casse, contributi in aumento LUNEDÌ: Edilizia e ambiente, Il merito, Autonomie locali e Pa MARTEDÌ: Condominio MERCOLEDÌ: Diritto dell'economia GIOVEDÌ: Giurisprudenza / Il merito VENERDÌ: Incentivi e agevolazioni De Stefani e Olivi u pagina 37 Accertamento. Il piano delle Entrate: aumentano le lettere per l’adeguamento spontaneo e spazio alla cooperative compliance Fisco, più peso alla prevenzione Fra gli obiettivi 15 miliardi dalla lotta all’evasione per ogni anno dal 2016 al 2018 Giovanni Parente pIl «cambia verso» entra a pie- no titolo nel piano operativo delle Entrate da qui al 2018. Più spazio e più peso - anche in termini di valutazione dei risultati - alle attività finalizzate a migliorare l’adempimento spontaneo. Nello schema d’azione presentato nei giorni scorsi ai sindacati e che potrebbe essere oggetto di ulteriori messe a punto in vista dell’incontro al Mef sulle convenzioni, l’Agenzia punta in modo deciso a rafforzare gli obiettivi di quest’area strategica che si affianca a quella dei servizi ai contribuenti e del contrasto all’evasione fiscale. Quest’ultimo rimane comunque un’area «core» del lavoro dell’amministrazione finanziaria tanto è vero che si preventiva un risultato sostanzialmente in linea con il record raggiunto lo scorso anno (15 miliardi di euro rispettivamente nel 2016, 2017, 2018 a fronte dei 14,9 miliardi del 2015). Così come si prevede di mantenere costante a quota 700mila il numero dei controlli elettronici (si tratta di quelli realizzati in base agli articoli 36-ter e 41-bis del Dpr 600/1973) tra quest’anno e il 2018 mentre dovrebbero leggemente scendere le verifiche legate al comparto immobiliare come quelle per mancata presentazione di atti di aggiornamento e quelle sul classamento. Così come sul contenzioso si mira a mantenere alta l’asticella della percentuale di sentenze definitive totalmente favorevoli all’Agenzia (poco meno del 60% mentre la quota sarebbe destinata a salire di circa una decina di punti percentuali se si considerano gli importi). Ma la novità più corposa riguarda tutta l’area prevenzione, su cui vanno a insistere le ultime novità normative degli ultimi due anni: dal ravvedimento “sollecitato” con lettere alla voluntary disclosure, senza dimenticare la cooperative compliance. Prendiamo ad esempio, quelle che vengono definite «comunicazioni volte a favorire l’emersione dell’effettiva capacità contributiva di ciascun contribuente». Detto in altri termini, sono le lettere del Fisco di cui in questi giorni è in corso un’ulteriore tranche di invii (si veda quanto riportato su queste colonne venerdì e sabato scorso). In questo caso c’è una scommessa crescente sullo strumento per accompagnare i contribuenti ad adeguarsi spontaneamente: con 400mila invii nel 2015, 450mila nel 2017 e 500mila nel 2018. Invii da cui ci si aspettano, per ciascuno dei tre anni, versamenti per 250 milioni di euro. C’è poi la cooperative compliance, per ora riservata solo a un numero ristretto di operatori (imprese con volume d’affari o ricavi non inferiore a dieci miliardi di euro, i soggetti i con un volume d’affari o ricavi non inferiore a un miliardo di euro a patto che abbiano partecipato al progetto pilota, le imprese che si adegueranno alle risposte di interpello sui nuovi investimenti). Qui il target è fissato nel rapporto tra i provvedimenti emessi di accesso o esclusione rispetto alle richieste di adesione presentate entro il prossimo 30 agosto: 30% nel 2016 per poi salire al 35% nel 2018. Allo stesso tempo, si punta a migliorare anche le cifre relative alle istanze di rulig internazionale concluse, passando dal 20% del 2016 al 25% del 2017 e mantenendo lo stesso livello nel 2018. Mentre la quota di risposta agli interpelli ordinari entro 80 giorni dall’istanza dovrebbe attestarsi intorno al 20 per cento. E va ricordato l’obiettivo dei 2,1 miliardi di euro per il 2016 di adeguamento spontaneo agli studi di settore. Nell’area dei servizi ai contribuenti, oltre alle novità già note sulle precompilate, c’è anche l’indicazione a mantenere l’obiettivo del 100% nella pubblicazione di circolari e risoluzioni entro il sessantesimo giorno precedente l’applicazione di norme tributarie di maggiore interesse. Per raggiungere questi obiettivi c’è bisogno di personale. Tra il 2016 e il 2018 saranno 2mila i dipendenti che andranno in pensione e potranno essere effettuate assunzioni solo entro i limiti del 25% delle uscite dell’anno precedente. Dal prossimo autunno dovrebbero essere poi assunti i poco meno di 900 funzionari selezionati con il concorso bandito grazie alla legge sulla voluntary disclosure. © RIPRODUZIONE RISERVATA LOTTA ALL’EVASIONE GLI IMMOBILI LE LETTERE LA COMPLIANCE L’obiettivo è confermare il risultato 2015, quando le riscossioni da lotta all’evasione hanno portato a incassare 14,9 miliardi. Si punta a mantenere inalterato il numero di controlli elettronici (700mila) ma a far crescere il valore mediano della maggiore imposta definita in seguito ad avvisi a grandi e medie imprese: dai 16mila euro del 2016 ai 18mila del 2018 La circolare 16/E/2016 ha stabilito nuove garanzie per il contribuente negli accertamenti immobiliari. Intanto tra le prime bozze circolate del piano operativo si prevede una riduzione del numero di verifiche su unità immobiliari per mancata presentazione di atti di aggiornamento: dalle oltre 46mila del 2015 alle 30mila del 2016 L’attività di prevenzione dell’agenzia delle Entrate punta in modo deciso sull’invio delle lettere della compliance per invitare il contribuente a ravvedersi prima dell’arrivo di un vero e proprio accertamento. La progressione dovrebbe essere di 400mila invii per quest’anno, 450mila nel 2017 e 500mila nel 2018 Tra gli obiettivi debuttano anche quelli connessi al nuovo regime di cooperative compliance a cui per ora sono ammesse un numero limitato d’imprese e il ruling internazionale. Per quest’ultimo si punta a un incremento percentuale delle istanze concluse: dal 20% del 2016 al 25% del 2017 e del 2018 15 miliardi L’obiettivo degli incassi da lotta all’evasione previsto per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018 I CONTROLLI I VERSAMENTI 400 250 Le verifiche per il 2016 sul classamento delle unità immobiliari urbane nei documenti di aggiornamento I versamenti spontanei attesi per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018 dall’invio delle lettere della compliance mila milioni I PROVVEDIMENTI EMESSI 30 per cento La quota dei provvedimenti emessi nel 2016 rispetto alle istanze di adesione presentate al prossimo 30 agosto Gli adempimenti. Continua il confronto sulla revisione delle scadenze Calendario ancora sotto esame Francesca Milano MILANO pSemplificare il calendario fi- scale è l’obiettivo comune degli operatori e del ministero dell’Economia. Come raggiungerlo non è ancora chiaro. Le proposte avanzate dagli operatori non mancano, come quella di Rete Imprese sulla necessità di predisporre un canale unico per l’invio delle comunicazioni e per l’invio delle controdeduzioni che giustificano il comportamento del contribuente. Questo consentirebbe «di evitare l’invio di più comunicazioni in date diverse e con vari mezzi telematici che richiedono determinati modi di gestione dell’anomalia». Fondamentale, secondo Rete Imprese, sarebbe anche trovare il modo di rendere edotto l’intermediario Anagrafe tributaria, in arrivo la stretta sugli accessi indebiti pUn sistema di delimitazio- I numeri LE RISCOSSIONI Banche dati. Credenziali riservate e monitoraggio dell’anomalia riscontrata. Tra le altre proposte di semplificazioni ci sono anche quella relativa alla revisione dei termini di versamento di Imu e Tasi e la possibilità di rivedere i criteri di rateizzazione del debito dovuto in base alle dichiarazioni annuali. «La fiscalità locale è diventata una vera e propria Babele - spiega il presidente dei dottori commercialisti ed esperti contabili, Gerardo Longobardi - : è necessaria una local tax. Nel mentre, è DALLE CATEGORIE Rete Imprese chiede un canale unico per le comunicazioni I commercialisti puntano a superare il tax day ineludibile una standardizzazione delle delibere comunali relative a Imu e Tasi». Solo in questo caso, secondo Longobardi, «si può ipotizzare di mantenere immutato il termine di versamento dei tributi locali al 16 giugno». Il presidente dei commercialisti sottolinea anche la sua ferma opposizione al tax day di giugno che «sta diventando un vero incubo per i professionisti». Il Cndcec ha stilato alcune proposte che saranno sottoposte agli Ordini territoriali per una consultazione, prima di essere presentate al ministero. In particolare, per le certificazioni uniche, si propone di spostare l’attuale termine del 7 marzo al 15 marzo e per le dichiarazioni Iva in forma autonoma si chiede di fissare il termine di presentazione al 31 marzo. Anche i consulenti del lavoro hanno recentemente elaborato alcune proposte per la riscrittura del calendario fiscale (si veda Il Sole 24 Ore del 15 luglio): in primis, il Consiglio nazionale ha chiesto la sospensione dal 1° luglio al 31 agosto dei termini per l’invio delle risposte del contribuente alle richieste documentali dell’agenzia delle Entrate. I consulenti sperano, poi, nella revisione delle scadenze per le certificazioni uniche spostando la consegna al lavoratore dal 28 febbraio al 15 marzo e la trasmissione all’agenzia delle Entrate dal 7 al 31 marzo. Per quanto riguarda il 770, la richiesta è di allineare la scadenza di trasmissione a quella di Unico (ossia il 30 settembre). © RIPRODUZIONE RISERVATA ne degli accessi basato su credenziali informatiche. Tracciamento degli ingressi. Un avviso preventivo che richiama gli obblighi di legge a tutela delle informazioni presenti nelle banche dati e le responsabilità connesse all’accesso illegittimo o non autorizzato e al loro utilizzo indebito. Massima riservatezza nella custodia delle password. Individuazioni di aree di rischio e segnali di pericolo per rilevare condotte illecite. Per l’Anagrafe tributaria si delineano misure più severe per impedire gli accessi indebiti. Nelle linee guida definite dall’Agenzia si sottolinea la necessità di un corretto utilizzo dei database a disposizione dell’amministrazione finanziaria. Regole più stringenti per impedire sia ingressi finalizzati a commettere altre condotte illecite - anche di rilievo penale - sia quelli che avvengono per semplice curiosità. Così per ricondurre gli ingressi e le interrogazioni nell’alveo delle finalità istituzionali per cui devono essere effettuati, le Entrate hanno messo a punto un meccanismo che consente di entrare esclusivamente a fronte del rilascio di un codice identificativo a cui è associata una parola chiave conosciuta solo all’operatore che entra. Ma non solo perché la messa in sicurezza è garantita anche dal tracciamento degli accessi. Questo diventa una sorta di cartina di tornasole in grado di memorizzare chi è entrato in Anagrafe e quali informazioni ha consultato con la possibilità di ricostruire anche da quale postazione è avvenuto l’accesso. E per ricordare ai funzionari obblighi e responsabilità è stata prevista una finestra d’avviso nel momento in cui vengono digitate le credenziali per l’autenticazione. Tra l’altro si raccomanda di custodire le password personali con la massima riservatezza, dal momento che la responsabilità di eventuali illeciti o di un uso scorretto della banca dati è attribuibile in prima battuta al titolare oltre che al soggetto che le avesse sottratte o adoperate. Per garantire un monitoraggio sugli utilizzi impropri, non viene preso in esame il comportamento dei singoli dipendenti ma verranno individuate aree di rischio e segnali di pericolo. Questi ultimi potranno essere confrontati con altre informazioni in possesso dell’Agenzia. Un esempio? Tranne i casi di servizio esterno o telelavoro, gli accessi fuori dal luogo e dall’orario di lavoro non sono consentiti e, dunque, un accesso in simili situazioni darebbe luogo a un’anomalia passibile di approfondimenti. Approfondimenti e verifiche che saranno curati dalle strutture interne di audit. E nel caso di comportamenti illegittimi, oltre alle eventuali conseguenze civili e penali, scatteranno anche le sanzioni disciplinari a carico dei responsabili. G.Par. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA PAROLA CHIAVE Anagrafe tributaria 7La banca dati utilizzata per la raccolta e l’elaborazione di informazioni di natura fiscale dei contribuenti italiani è stata istituita con il Dpr 605/1973. L’implementazione è stata affidata alla Sogei (Società generale di informatica). Nel corso degli anni l’Anagrafe tributaria si è arricchita di informazioni aggiuntive inviate da soggetti pubblici e privatii. Questo patrimonio consente all’amministrazione finanziaria di incrociare i dati per controllare, nell’ottica del contrasto all’evasione fiscale, le posizioni dei contribuenti e verificare la reale rispondenza con i redditi dichiarati. 34 Norme e tributi Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 FISCO www.quotidianofisco.ilsole24ore.com Contenzioso. L’istituto conquista spazio per la possibilie applicazione in secondo grado e per la riduzione delle sanzioni Conciliazione ad alto «appeal» Per le controversie pendenti al 1° gennaio 2016 possibili rate fino a 16 mensilità FOCUS PAGINA A CURA DI Gian Marco Committeri Paolo Stella Monfredini pLe novità più rilevanti che interessano la disciplina della conciliazione giudiziale, dopo le modifiche introdotte dal decreto legislativo 156/2015, sono rappresentate: 1 dall’estensione dell’istituto al secondo grado di giudizio; 1 dall’individuazione di un diverso momento di perfezionamento della conciliazione (sottoscrizione e non pagamento) e di nuove regole per il pagamento delle somme dovute; 1 dalla riduzione delle sanzioni. La conciliazione “fuori udienza” (articolo 48 del decreto legislativo 546/1992) prevede che la stessa possa avvenire mediante il deposito in giudizio - di primo o di secondo grado - di un’istanza congiunta, ovvero di una proposta conciliativa alla quale l’altra parte abbia preventivamente aderito. Il deposito dell’accordo conciliativo non deve avvenire oltre l’ultima udienza di trattazione del giudizio. La conciliazione si perfeziona al momento della sottoscrizione dell’accordo e non più al momento del pagamento. Ciò attribuisce all’accordo efficacia novativa del precedente rapporto, con la conseguenza che in caso di mancato pagamento delle somme concordate si avrà l’iscrizione a ruolo di quanto dovuto nonché l’applicazione della sanzione per omesso pagamento, applicata in misura doppia. Nella conciliazione “in udienza” (articolo 48-bis, decreto 546/1992), invece, ciascuna delle parti può presentare un’istanza per la conciliazione totale o parziale della controversia, entro il termine di dieci giorni liberi prima della data di trattazione, tanto in primo che in secondo grado. L’accordo, in tal caso, si perfeziona con la redazione del processo verbale nel quale sono indicate le somme dovute e le modalità di pagamento. Per quanto concerne le sanzioni, il comma 1 dell’articolo 48-ter del decreto 546/1992 ne stabilisce la riduzione al 40% del minimo se l’accordo conciliativo avviene in primo grado, elevata al 50% se la conciliazione avviene presso i giudici di seconde cure. L’amministrazione finanziaria (circolare 38/E del 2015) ha ricordato altresì che a seguito delle modifiche arrecate al sistema sanzionatorio dal decreto 158/2015 (decreto Sanzioni), la disciplina del cumulo giuridico in caso di conciliazione è identica a quella prevista per l’accertamento con adesione. Risulta estesa, quindi, anche alla conciliazione giudiziale la disciplina in tema di concorso di violazioni e continuazione (recata dall’articolo 12, comma 8 del decreto legislativo 472/1997). LA PAROLA CHIAVE Conciliazione 7Istituto deflativo del contenzioso tributario che consente di definire, in via parziale o totale, le controversie giudiziali pendenti, determinando la riduzione delle sanzioni amministrative al 40% ovvero al 50% del minimo previsto dalla legge, se l'accordo conciliativo avviene, rispettivamente, nel primo ovvero nel secondo grado del giudizio. La conciliazione può essere esperita quindi nei giudizi di merito e formalizzata fra le parti sia al di fuori dell'udienza (conciliazione “fuori in udienza” ai sensi dell’articolo 48 del Dlgs 546/1992) ovvero avanti alla commissione adita (conciliazione “in udienza” ai sensi dell’articolo 48-bis del Dlgs 546/1992). Dagli importi dovuti a titolo di conciliazione, ovviamente, vanno computate in diminuzione le eventuali somme medio tempore versate dal contribuente a seguito dell’iscrizione provvisoria a ruolo. Il versamento dell’ammontare complessivo di imposte, sanzioni e interessi oggetto di conciliazione (ovvero della prima rata) deve essere effettuato entro 20 giorni dalla data di sottoscrizione dell’accordo conciliativo o di redazione del processo verbale. Per il versamento rateale delle somme dovute, ai sensi del comma 4 dell’articolo 48-ter «si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni previste per l’accertamento con adesione dall’articolo 8 del decreto legislativo 19 giugno 1997, n. 218». Il legislatore, infatti, ha inteso uniformare le regole che presiedono alle modalità di pagamento delle somme dovute a seguito di accertamento con adesione, reclamo/mediazione e conciliazione. Si può procedere al pagamento in forma rateale delle somme dovute in un massimo di otto rate trimestrali di pari importo ovvero di 16 rate se le somme dovute superano i 50mila euro; sull’importo delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi calcolati dal giorno successivo al termine di versamento della prima rata. La dilazione delle somme secondo le più favorevoli modalità previste dall’articolo 8, comma 2, del Dlgs 218/97 è applicabile alle controversie pendenti alla data del 1° gennaio 2016, per le quali la conciliazione si sia perfezionata a decorrere dalla medesima data. Allo stesso modo deve ritenersi che trovi applicazione anche per la conciliazione giudiziale l’articolo 15-ter, comma 3, del Dpr 602/1973 concernente il cosiddetto “lieve inadempimento” (pagamento insufficiente per importo limitato – 3% del totale che non ecceda i 10 mila euro - o tardivo versamento della prima rata non superiore a sette giorni). © RIPRODUZIONE RISERVATA CONCILIAZIONE CONTRO ADESIONE BENEFICI CONCILIAZIONE POST RIFORMA AUTOTUTELA PARZIALE IN SEDE CONTENZIOSA AUTOTUTELA PARZIALE IN SEDE CONTENZIOSA Con l’autotutela la definizione torna nei termini pIl contribuente è rimesso Gli esempi CONCILIAZIONE IN PRIMO E IN SECONDO GRADO Il caso. L’annullamento parziale LA SITUAZIONE POSSIBILE COMPORTAMENTO L'Agenziaaccertaunamaggiore impostasuiredditiper50mila€, comminandolarelativasanzione previstadalDlgs471/1997nella misuradelminimoedittaleprevisto, parial90%dellamaggioreimposta dovuta(45mila€).Ilcontribuente decidediimpugnarel'avvisodi accertamento Se le parti in 1° grado hanno concordato la rideterminazione della maggiore Irpef dovuta per 40mila €, la sanzione ridotta è di 14.400 € (40% di 36mila € pari al minimo edittale, cioè il 90% di 40mila €). In 2° grado la sanzione ridotta ammonterebbe a 18mila € (50% di 36mila €) Una società di capitali riceve un avviso per omessa indicazione di ricavi nella dichiarazione dei redditi. L'avviso reca una maggiore imposta ai fini Ires per 100mila €, con sanzione di 180mila €, irrogata nella misura edittale massima del 180% della maggiore imposta dovuta Nel caso di accertamento con adesione, rideterminata l'imposta in 90mila €, la sanzione ridotta ammonta a 27mila euro (1/3 di 81mila € minimo edittale). In caso di giudizio con conciliazione, sanzione di 32.400 € in 1° grado o di 40.500 in 2° grado Contestata una somma dovuta ai fini Irap per 30mila €, con sanzione di 72mila €, irrogata nella misura edittale massima del 240% dell'imposta dovuta ai sensi del Dlgs 471/1997. Il contribuente e l'Ufficio convengono per la riduzione della pretesa al 50% (15mila €) Per la disciplina previgente la sanzione sarebbe stata di 14.400 € (il 40% di 36mila €, a sua volta il 240 % della maggiore imposta di 15mila €). Con le nuove regole la sanzione ammonta a 7.200 € in 1° grado (il 40 % di 18mila € pari al 120% di 15mila €) o a 9mila € in 2° grado (prima non ammissibile) Nel 2015 - non preceduto da Pvc accertata maggiore imposta sui redditi per 70mila €, comminando la sanzione ( Dlgs 471/1997) pari al minimo edittale previsto del 90% dell'imposta dovuta, per 63mila €. Il contribuente impugna l'avviso senza definire le sanzioni Notifica revoca parziale dell'atto in autotutela, rideterminando l'imposta in 45mila € e la sanzione in 40.500 €. Se si decide di definire il contenzioso, sanzione di 6.750 € (1/6 di quella comminata in base a quanto prima disposto dall'art. 15, c. 2-bis Dlgs 218/1997) Società di capitali riceve nel 2016 avviso di accertamento preceduto da Pvc per una maggiore Ires per 100mila €, con sanzione di 180mila €, irrogata nella misura edittale massima del 180% della maggiore imposta. La società impugna l'avviso di accertamento Notificata alla società una revoca parziale dell'atto in autotutela, rideterminando l'imposta a 70mila € e la sanzione a 126mila €. Se si decide di abbandonare il contenzioso in essere la sanzione scende a 42mila € (pari a 1/3, ai sensi dell'art. 15, c. 1 Dlgs 218/1997) in termini per esercitare la facoltà di definire il contenzioso con sanzioni ridotte in caso di autotutela parziale da parte dell’ufficio in pendenza di giudizio. L’agenzia delle Entrate ha precisato che il nuovo strumento deflattivo del contenzioso è volto a consentire al contribuente di prestare acquiescenza alla pretesa fiscale come rideterminata in autotutela, alle stesse condizioni esistenti al momento della notifica dell’atto oggetto di parziale annullamento. Quindi, se al momento della notifica dell’atto impugnato il contribuente poteva definire la sanzione con la riduzione a un sesto (possibilità prevista dall’articolo 15 comma 2-bis del decreto legislativo 218/1997 fino al 31 dicembre 2015, essendo stata successivamente abrogata dalla legge di stabilità 2015 con effetto dal 1° gennaio 2016), il contribuente, in caso di autotutela parziale in pendenza di giudizio, potrà chiudere la vertenza con il fisco pagando: 1 l’imposta nella misura rideterminata e i corrispondenti interessi; 1 la sanzione rideterminata in base al valore dell’imposta rettificata in autotutela (nel caso indicato pari a un sesto). Le spese del giudizio restano a carico delle parti che le hanno sostenute. L’annullamento o la revoca parziali non sono atti impugnabili autonomamente. Deve essere posta particolare attenzione allo stato in cui si trova la vertenza tra l’Agenzia e il contribuente al momento della notifica dell’atto di annullamento o revoca parziale. Se il primo atto notificato dall’Ufficio è già stato impugnato dal contribuente (ed è quindi pendente il contenzioso) questi potrà valutare solo se definire il giudizio in essere secondo le modalità precedentemente illustrate essendo preclusa la possibilità di continuare il processo tri- butario con definizione agevolata delle sole sanzioni. Viceversa, se nel momento in cui viene notificato dall’ufficio l’atto di annullamento o revoca parziale, sono ancora pendenti i termini per l’impugnazione dell’atto originario (poi rettificato), si ritiene possibile per il contribuente effettuare la scelta se: 1 avvalersi della possibilità prevista dall’articolo 2-quater, comma 1-sexies, del decreto legge 564/1994 e pertanto definire l’atto con le modalità indicate; 1 definire le sole sanzioni in base ai valori rideterminati dall’ufficio, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, decreto 472/1997, impugnando contestualmente l'atto i cui termini non sono ancora scaduti; 1 impugnare l’atto i cui termini non sono ancora scaduti senza definire le sanzioni. Si ritiene possibile il comportamento descritto sub b) in quanto al momento della notifica dell’annullamento o della revoca parziale dell’atto da parte dell'Ufficio, non è stato ancora incardinato il giudizio. Il divieto di definizione agevolata delle sole sanzioni, previsto dall’articolo 2-quater, comma 1-septies, decreto legge 564/1994, si riferisce infatti alle sole disposizioni del comma 1-sexies, ovvero quando le parti si sono già costituite in giudizio. Nel caso di specie viceversa, l’atto di annullamento o revoca parziale notificato dall'ufficio, rettifica entro i termini previsti per l’impugnazione, l’atto originario correggendolo dagli errori da cui era affetto. Non si vedono, infatti, motivi per negare la possibilità al contribuente di definire le sole sanzioni impugnando contestualmente l’atto. Esattamente come avrebbe potuto fare se l’atto notificato dall’Agenzia, fosse stato redatto in modo corretto sin dall'origine. © RIPRODUZIONE RISERVATA Norme e tributi 35 Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 FISCO ED ENTI LOCALI www.quotidianofisco.ilsole24ore.com Dl enti locali. La commissione Bilancio della Camera chiude l’esame - Dote da 136 milioni per l’estinzione anticipata dei contratti Comuni, un fondo per i mutui Salve le concessioni sulle spiagge in attesa della riforma complessiva del settore Marco Mobili Gianni Trovati ROMA pI Comuni che vogliono estin- guere in anticipo mutui e prestiti obbligazionari avranno tempo fino al 31 ottobre per quest’anno, e fino al 31 marzo per il 2017 e 2018, per fare domanda e ottenere la copertura statale delle penali. La nuova possibilità è arrivata ieri dalla commissione Bilancio della Camera, dove è stato approvato un emendamento a firma di Gian Franco Fragomeli (Pd) che istituisce un nuovo fondo statale per l’estinzione anticipata di mutui e obbligazioni locali. In campo per quest’anno ci sono 14 milioni, che possono salire a 40 dirottando a questo scopo le sanzioni finanziarie applicate a chi non ha rispettato il Patto di stabilità 2015 che dovrebbero finire nel fondo di solidarietà comunale, mentre per il 2017 e 2018 ci sono 48 milioni all’anno. Ieri la commissione ha portato avanti fino a tarda sera l’esame del provvedimento (il re- latore è Antonio Misiani, del Pd), atteso già oggi all’Aula per la prima lettura dove potrebbe essere accompagnato dalla questione di fiducia per accelerare i tempi dell’approvazione. In commissione è passato l’emendamento che salva le concessioni balneari già prorogate fino al 2020, in attesa di una LA STRETTA Dall’anno prossimo blocco delle assunzioni per Regioni ed enti locali che non rispettano i termini per preventivi e consuntivi riforma che andrà attuata entro la fine del prossimo anno: dopo questo «primo passo», commenta il ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa, si dovrà avviare la «revisione organica della disciplina, che terrà conto della professionalità, dell’esperienza e dei sacrifici di uomini e donne che da anni si dedicano ad attività di impresa nel turismo balneare». Discussione “notturna”, invece, per il correttivo che riapre la rateizzazione delle cartelle a chi è decaduto dal beneficio. I 136 milioni in tre anni messi sul piatto per l’estinzione parziale o integrale di mutui e obbligazioni locali rispondono a una richiesta avanzata da molti Comuni, e rilanciata nei giorni scorsi dal presidente della commissione Bilancio Francesco Boccia (Pd), si veda Il Sole 24 Ore del 6 luglio, per alleggerire i bilanci dagli oneri di ammortamento di finanziamenti nati anni fa, e quindi gravati da tassi anche del 5% e oltre, lontanissimi dai livelli attuali. Resta da capire se la dotazione trovata basterà a soddisfare le richieste, o rischierà di essere assorbita dai grandi Comuni che hanno in carico i debiti più alti in valore assoluto: l’Anci aveva chiesto di accompagnare questa misura con una replica, riservata ai Comuni più grandi, delle modalità di ristruttu- razione del debito concessa l’anno scorso alle Regioni dall’articolo 45 del decreto enti locali del 2015 (Dl 66), ma la proposta non è passata. In commissione è stato poi approvato un gruppo di correttivi proposti direttamente dal governo che, oltre a tradurre in legge la distribuzione di tagli e compensazioni fra Città metropolitane e Province già concordata in conferenza Stato-Città, hanno adottato una mini-semplificazione, che cancella l’obbligo per gli enti locali di trasmettere le variazioni di bilancio alla Banca dati della Pa, e una serie di sanzioni per blindare le scadenze di bilanci preventivi e consuntivi. Dalla prossima tornata, quindi dai preventivi 2017 e dai rendiconti 2016, Regioni ed enti locali che non rispetteranno le scadenze si vedranno bloccare tutte le facoltà assunzionali, come accade a chi sfora i vincoli di finanza pubblica. Tra le novità sugli adempimenti merita di essere sottolineato l’emendamento approvato venerdì che permette al- le giunte di presentare senza la relazione dei revisori non solo il Documento unico di programmazione, ma anche il bilancio di previsione (si veda anche Il Sole 24 Ore di sabato). Sempre sul Dup, oggi la conferenza Stato-Città discuterà l’ipotesi di slittamento del termine, dal 31 luglio al 30 settembre, per la sua presentazione al consiglio da parte della giunta. Va ricordato, in ogni caso, che il termine è ordinatorio, come era stato confermato dalla stessa Conferenza il 18 febbraio, per cui non scattano sanzioni a carico di chi non lo rispetta. Va ricordato che secondo le regole dell’armonizzazione il documento programmatico rappresenta «il presupposto indispensabile» per il preventivo (lo dice l’articolo 170, comma 5 del Dlgs 267/2000), e che i prossimi bilanci, insieme alla nota di aggiornamento al Dup, devono essere presentati entro il 15 novembre: salvo proroghe, naturalmente. pRipartono i lavori sul de- creto di riforma delle Camere di commercio, attuativo della delega sulla Pubblica amministrazione. Il testo ha vissuto settimane difficili, al punto che si è affacciata l’ipotesi di lasciare inattuato quell’articolo (il 10) della legge Madia, ma ora sembra aver ripreso vigore ed è al centro di riunioni decisive proprio in questi giorni. I termini, del resto, scadono il 28 agosto, ma prima della pausa estiva ci sono solo un paio di Consigli dei ministri utili. Compito del provvedimento è quello di tradurre in pratica l’alleggerimento già scritto nella legge delega, che prevede di passare da 105 a un massimo di 60 Camere di commercio tramite accorpamenti che potranno essere evitati solo dalle strutture che contano su una platea di 75mila imprese. L’ottica della riduzione dei costi informa anche le nuove re- gole sulla governance, che secondo la bozza ora all’esame del governo taglia quattro posti per ogni consiglio (tre, passando da 25 a 22, per le realtà intermedie, che servono fra le 40mila e le 80mila imprese) e riduce le dimensioni delle giunte, che saranno composte da 5 persone o da 7 nelle Camere più grandi. Confermato il piano di riduzione dei diritti annuali a carico delle imprese, che dopo il taglio del 40% rispetto al 2014 già imposto per quest’anno dovrebbero vedere un’ulteriore limatura del 10% dal prossimo anno. Un decreto successivo è poi incaricato di rivedere le indennità e rimborsi spese per i revisori dei conti, mentre per tutti gli altri incarichi è prevista la gratuità. Secondo la bozza di decreto legislativo, Unioncamere avrebbe 180 giorni di tempo per trasmettere al ministero dello Sviluppo economico una proposta per la nuova geografia delle circoscrizioni, tagliando anche il numero delle sedi secondarie o distaccate giudicate «non essenziali». La proposta deve puntare C QUOTIDIANO ENTI LOCALI Appalti, così il Codice cambia le commissioni Due approfondimenti di Antonella D’Angelo e Stefano Usai sulle novità del Codice appalti per la commissione di gara e l’utilizzo del Bim e un articolo di Michele Nico sulle regole dei compensi per gli organi collegiali. www.quotidianoentilocali.ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA a ridurre anche le aziende speciali ed a razionalizzare gli uffici indicando anche le percentuali di riduzione del personale. L’obiettivo minimo deve essere un taglio del 15% degli organici complessivi, e sale al 25% per il personale che svolge funzioni di supporto nelle Camere di commercio frutto delle fusioni. Tutta la transizione negli accorpamenti, se il decreto arriverà davvero al traguardo, sarà affidata a commissari ad acta, scelti di norma tra i segretari generali delle Camere che si uniscono. G.Tr. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Fisco ti aiuta su Facebook: al via con il canone Rai di Saverio Fossati Riforma Madia. Ripartono i lavori per il decreto di riordino - Nella bozza l’obiettivo di ridurre del 15% il personale Taglio alle Camere di commercio Agenzia delle Entrate. La nuova iniziativa QUOTIDIANO DEL FISCO Ogni giorno le news su pc e tablet Ogni giorno gli approfondimenti su sentenze, liti e adempimenti. www.quotidianofisco.ilsole24ore.com anone Rai, le risposta arriveranno su Facebook. Lo annuncia l’agenzia delle Entrate, che inaugura il proprio profilo sul social network (in aggiunta a quelli già esistenti su Twitter e Youtube) e che lancia in questo modo un nuovo canale di comunicazione diretta con i contribuenti che in futuro verrà utilizzato anche per altri temi. Le risposte arriveranno entro 24 ore o, per i casi più complessi entro cinque giorni. Le bollette che stanno arrivando a decine di milioni di famiglie sono la prova che il meccanismo sta funzionando: da gennaio a oggi si sono impegnati a fondo ministero delle Infrastrutture (attraverso il sottosegretario Antonello Giacomelli), agenzia delle Entrate, società elettriche e Acquirente Unico, che attraverso il Sistema Informativo Integrato (Sii) si avvale del know how tecnologico di Exprivia per integrare il sistema di gestione centralizzato delle forniture elettriche con le informazioni utili per inserire il canone in bolletta elettrica. Ma i dubbi sono sono ancora tanti e già affollano, in queste prime ore, il profilo Facebook dell’Agenzia (attenzione: non inviare i quesiti come “commenti” ma in messaggio privato #EntrateinContatto). Del resto c’era da aspettarselo, se si guardano le cifre: sino al 2015 a non pagare il canone erano 7 milioni di famiglie su 23, mentre le dichiarazioni di esenzione o per evitare duplicazioni arrivate alle Entrate entro il 16 maggio sono state solo 817mila. Quindi la grande massa degli evasori professionali si è probabilmente arresa ma chi riceve la bolletta deve fare attenzione che sia davve- ro l’unica a essere pagata per il suo nucleo familiare. In questi mesi, infatti, si è trattato di allineare i dati delle Entrate con quelli delle società elettriche: moltissimi italiani hanno due o più contratti elettrici, e moltissimi lo hanno nella seconda casa mentre per il luogo in cui abitano effettivamente l’intestatario è un altro (spesso il coniuge che non è neppure proprietario o inquilino dell’abitazione di residenza). I quesiti che arrivano su Facebook mirano spesso a chiarire questi problemi o quelli delle esenzioni per età e reddito. La legge, comunque, afferma che ogninucleofamiliaredevepaga- IL QUADRO Si parte dai quesiti per sciogliere i dubbi sulla tassa per le tv In futuro ci si sposterà anche su altri temi re una sola volta, indipendentemente dal numero dei componenti e da quello delle case possedute, quindi un sistema per evitare complicazioni c’è: sino al 16 maggio 2016 si poteva mandare alle Entrate una dichiarazione in cui chiarire la situazione o anche la «non possidenza» di apparecchi tv. Ma chi si è scordato di questi adempimento può presentare ora la dichiarazione che avrà valore solo dal 2017. Per i pagamenti 2016 si può recarsi presso gli uffici delle Entrate e chiedere in autotutela di cancellare l’addebito, spiegando la situazione; chiedere un rimborso dopo aver pagato ma per il modulo si aspetta il provvedimento delle Entrate (entro il 4 agosto). © RIPRODUZIONE RISERVATA Agricoltura. La risoluzione dell’agenzia delle Entrate: il requisito vale anche all’interno della franchigia Nel reddito agrario l’energia da fonti agroforestali «prevalenti» Gian Paolo Tosoni pLa produzione di energia elettrica da fonti agroforestali, usufruisce della tassazione in base al reddito agrario entro i limiti della franchigia (2.400.000 kWh), a condizione che rispetti il requisito della prevalenza. A prevederlo è la risoluzione 54/E dell’agenzia delle Entrate. In base al comma 423 della legge 266 del 2005, così come modificato dalla legge di Stabilità 2016, la produzione e la cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali, sino a 2.400.000 kWh e da fonti fotovoltaiche, sino a 260.000 kWh, costituiscono attività connesse a quella agricola e si considerano produttive di reddito agrario. La parte eccedente concorre a formare la base imponibile per il 25% del- l’ammontare dei corrispettivi registrati ai fini Iva al netto della tariffa incentivante. Questo regime, previsto in via transitoria solo per il 2014 e il 2015, è stato, invece, reso definitivo dalla legge di stabilità 2016. In merito alla produzione di energia da fonti fotovoltaiche, l’Agenzia aveva avuto modo di precisare, con la risoluzione 86/E del 15 ottobre 2015, che la produzione e la cessione di energia, entro il limite di 260.000 kWh, costituiscono sempre attività connesse a quella agricola e si considerano produttive di reddito agrario, mentre oltre la franchigia trova applicazione la tassazione forfetaria sempreché risultino verificati i requisiti di cui alla circolare 32/E/2009. La risoluzione 54 ribadisce che il regime forfetario, per gli impianti fotovoltaici, trova applicazione a condizione che l’impresa agricola rispetti i criteri di connessione con l’attività agricola fra i quali ricordiamo che la produzione fino a 200 kw (corrispondente a poco meno di 260.000 kWh) rientra comunque nel reddito agrario. Il mancato rispetto della connessione con l’attività agricola comporta che l’attività si considera produttiva di reddito di impresa e quindi assoggettata a tassazione ordinaria. Per quanto riguarda, invece, la produzione e la cessione di energia elettrica da fonti rinnovabili agroforestali, la risoluzione chiarisce che la tassazione su base catastale si applica solo nei limiti della franchigia nel presupposto, però, che ricorra il requisito della prevalenza di cui alla circolare 32E/2009. Secondo l’Agenzia, infatti, il concetto di “prevalenza” di prodotti agricoli propri in confronto a quelli utilizzati, come stabilito dal comma 423 della legge 266/2005, deve intendersi riferito anche per l’energia da fonte rinnovabile per via della assimilazione operata dal legislatore di questa produzione alle attività agricole connesse di cui al comma 3, dell’articolo 2135 del Codice civile. Ciò comporta che, in assenza del requisito della prevalenza, la produzione e la cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali saranno assoggettate a tassazione secondo le regole ordinarie in materia di reddito di impresa. Tale prevalenza deve essere rispettata anche all’interno della franchigia di 2.400.000 kWh che la norma fa rientrare nel reddito agrario. Ma il rispetto della prevalenza è fondamentale anche per non tassare a bilancio l’intero ricavo della tariffa incentivante che va ben oltre la franchigia. © RIPRODUZIONE RISERVATA Legge europea. L’aumento scatta con le consegne dal 23 luglio - Preparati per risotti al 10% Per basilico ed erbe aromatiche l’aliquota Iva sale al 5 per cento pDal 23 luglio scatta l’aumen- to dell’aliquota Iva dal 4% al 5% sul basilico ed altre piante aromatiche. Lo prevede l’articolo 21 della legge 7 luglio 2016, n. 122 (legge europea 2015/2016), pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 158 dell’ 8 luglio 2016. La legge modifica le aliquote Iva di alcuni prodotti alimentari. Viene soppresso il numero 12 bis della tabella A, parte II, allegata al Dpr 633/72; i prodotti ivi previsti sono il basilico, rosmarino e salvia freschi destinati all’alimentazione i quali vengono inseriti al numero 1 bis della tabella A, parte II bis, per i quali è prevista la aliquota Iva del 5 per cento. Questa nuova tabella è stata inserita dalla legge di stabilità 2016 e finora riguardava soltanto i servizi socio sanitari prestati dalle cooperative sociali. Contemporaneamente viene soppressa la voce n. 38 bis della Tabella A, parte III che prevedeva le piante allo stato vegetativo di basilico, rosmarino e salvia ed anche questi prodotti vengono inseriti nella tabella A, parte II bis con Iva 5%, mentre fino ad ora l’aliquotaIvaeraparial10percento. Infine viene inserito fra i prodotti con aliquota Iva al 5% anche l’origano in rametti o sgranato che sinora scontava l’Iva ordinaria del 22 per cento. Quindi per le consegne effettuate a luglio questi prodotti scontano due aliquote Iva: ad esempio per il basilico, rosmarino e salvia, rispetto alle consegne effettuate fino al 22 luglio, si applica l’Iva del 4% ovvero del 10% per le piante; invece per le consegne effettuate dal 23 luglio si applica la nuova aliquota Iva del 5 per cento. Ovviamente in caso di fattura anticipata,anchepereffettodiavvenuti pagamenti, si applica l’aliquota Iva vigente al momento della emissione della fattura. Per le cessioni di basilico, salvia e rosmarino, effettuate da imprenditori agricoli che adottano il regime speciale Iva di cui all’articolo 34 del Dpr 633/72, non cambia la percentuale di compensazione che rimane fissata al 4%; quindi applicando l’aliquota del 5% sulle cessioni, i produttori agricoli dovranno versare la differenza dell’Iva dell’1 per cento. I commercianti al minuto devono adeguare i registratori di cassa inserendo l’aliquota del 5 per cento. Inoltre, l’articolo 22 della legge europea aumenta l’aliquota Iva dal 4% al 10% sui preparati per risotti. Si tratta di alcune prepara- zioni a base di riso, sottoposte a trattamenti ulteriori rispetto alla materia prima; siccome il riso in grani risulta in misura preponderante a quella degli altri ingredienti, l’agenzia delle Entrate con la risoluzione 72/2014 aveva interpretato che la aliquota Iva fosse quella del 4 per cento. Ora viene soppressa la voce doganale di riferimento (21.07.02) nella tabella A, parte II, voce n. 9 e quindi dal 23 luglio si applica l’aliquota Iva del 10% rientrando nella voce 80 della tabella parte III «preparazioni alimentari non nominate, né comprese altrove». L’articolo 23 delle legge europea introduce infine una modifica normativa in materia di imposte dirette per i consorzi agrari che sono considerati per legge cooperative a mutualità prevalente. Per questi soggetti l’accantonamento a riserva indivisibile degli utili netti, non soggetti ad Ires, è pari al 50%, inferiore a quello della generalità delle cooperative che invece è del 60 per cento. G. P.T. © RIPRODUZIONE RISERVATA studia con noi Scienze Politiche e Sociali corsi di studio 2016/2017 Medicina L (3 anni) Scienze motorie LM (+2 anni) Biotecnologie mediche / Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate LMcu (6 anni) Medicina e chirurgia / Odontoiatria e protesi dentaria PROFESSIONI SANITARIE L (3 anni) Dietistica / Fisioterapia / Infermieristica / Logopedia / Ortottica e assistenza oftalmologica / Ostetricia / Tecnica della riabilitazione psichiatrica / Tecniche audioprotesiche / Tecniche di ƒ perfusione cardiovascolare / Tecniche di laboratorio biomedico / Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia LM (+2 anni) Scienze infermieristiche e ostetriche / Scienze riabilitative delle professioni sanitarie Scienze Umanistiche Ingegneria Civile e Architettura L (3 anni) ƒ / Lettere / Lingue e culture europee euroamericane e orientali / Scienze e lingue per la comunicazione LM (+2 anni) Archeologia / Comunicazione della cultura e dello spettacolo / Filologia classica / Filologia moderna / Lingue e letterature comparate / Lingue per la cooperazione ƒƒ L (3 anni) Ingegneria civile e ambientale LM (+2 anni) Chemical Engineering for Industrial Sustainability /Ingegneria civile delle acque e dei trasporti / Ingegneria civile strutturale e geotecnica / Ingegneria gestionale / Ingegneria meccanica / Ingegneria per l'ambiente e il territorio LMcu (5 anni) Ingegneria edile-architettura Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali L (3 anni) Scienze ambientali e naturali / Scienze biologiche / Scienze geologiche LM (+2 anni) Biologia ambientale / Biologia sanitaria e cellulare-molecolare / Scienze ƒ Scienze Chimiche Economia e Impresa L (3 anni) Chimica / Chimica industriale LM (+2 anni) Chimica biomolecolare / Chimica dei materiali / Chimica organica e biorganica L (3 anni) Economia / Economia aziendale LM (+2 anni) Direzione aziendale / Economia, politiche e management del territorio / Finanza aziendale Architettura (Siracusa) Fisica e Astronomia LMcu (5 anni) Architettura L (3 anni) Fisica LM (+2 anni) Fisica L (3 anni) Scienze dell'amministrazione e dell’organizzazione / Sociologia e servizio sociale / Storia, politica e relazioni internazionali LM (+2 anni) Internazionalizzazione delle relazioni commerciali / Global Politics and Euro-Mediterranean Relations / Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali / Scienze delle pubbliche amministrazioni / Sociologia / Storia e cultura dei Paesi mediterranei Matematica e Informatica L (3 anni) Informatica / Matematica LM (+2 anni) Informatica / Matematica Scienze della Formazione LMcu (5 anni) Giurisprudenza L (3 anni) Formazione di operatori turistici / Scienze dell'educazione e della formazione / Scienze e tecniche psicologiche LM (+2 anni) Psicologia / Scienze pedagogiche e progettazione educativa Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica Agricoltura, Alimentazione e Ambiente L (3 anni) Ingegneria elettronica / Ingegneria industriale / Ingegneria informatica LM (+2 anni) Automation Engineering and Control of Complex Systems / Ingegneria delle telecomunicazioni / Electrical Engineering / Ingegneria elettronica / Ingegneria L (3 anni) ƒ del territorio e del paesaggio / Scienze e tecnologie agrarie / Scienze e tecnologie alimentari LM (+2 anni) Biotecnologie agrarie / Salvaguardia del territorio, dell'ambiente e del paesaggio / Scienze e tecnologie agrarie / Scienze e tecnologie alimentari Lingue e Letterature straniere (Ragusa) Scienze del Farmaco L (3 anni) Mediazione linguistica e interculturale LM (+2 anni) Lingue e culture europee ed extraeuropee L (3 anni) Scienze farmaceutiche applicate LMcu (5 anni) Chimica e tecnologia farmaceutiche / Farmacia Giurisprudenza 36 Norme e tributi Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 LAVORO www.quotidianolavoro.ilsole24ore.com Regole Ue. Le nuove disposizioni prevedono l’applicazione delle norme del Paese ospitante in un numero limitato di materie Tutela circoscritta per i distacchi Solo per i lavoratori somministrati la parità di trattamento risulta completa Aldo Bottini pIl decreto legislativo sui di- stacchi all’interno dell’Unione europea (attuazione della direttiva 2014/67/Ue), approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri, accorpa in un unico testo l’intera materia, abrogando e riscrivendo anche il precedente decreto legislativo 72/2000 che aveva attuato la direttiva 96/71/ Ce. Nel fare ciò apporta al precedente testo legislativo delle modifiche. Alcune sono di mero raccordo con la nuova direttiva e con leggi nazionali nel frattempo intervenute (ad esempio con il codice dei contratti, il decreto legislativo 81/2015), altre sono più significative. Tra queste ultime vi è certamente la nuova formulazione della norma che stabilisce quali deb- banoesserelecondizionidilavoro da applicare ai lavoratori distaccati nel nostro Paese da imprese stabilite in un altro Stato dell’Unione. Per comprenderne la portata è necessario partire dalla direttiva 96/71/Ce. Quest’ultima muove dalla necessità dell’eliminazione, conformemente ai trattati comunitari, degli ostacoli alla libera circolazione delle persone e dei servizi. È evidente che la libertà di circolazione può entrare in conflitto con l’applicazione al lavoratore IL PRECEDENTE Il decreto legislativo 72/2000 richiedeva un’assimilazione ai lavoratori italiani, in contrasto con la Corte di giustizia europea temporaneamente distaccato in un paese diverso da quello di assunzione e di abituale lavoro dei trattamenti legali e contrattuali applicati nel paese ospitante, soprattutto se quest’ultimo ha standard protettivi più alti di quelli vigenti nel paese di provenienza. Va, dunque, trovato un equilibrio tra libera circolazione dei servizi e esigenze nazionali di protezione dei lavoratori. Il punto di equilibrio è individuato dalla direttiva 96/71/Ce nella individuazione di un “nocciolo duro” di norme protettive del Paese ospite cui deve attenersi il datore di lavoro distaccante. In sostanza deve essere garantita la parità di trattamento tra lavoratori distaccati e lavoratori del Paese ospite in un numero tassativamente indicato di materie: limiti massimi di lavo- ro e minimi di riposo, ferie, minimi retributivi, limiti alla cessione temporanea di lavoratori, salute e sicurezza, tutela della maternità e dei minori, parità di trattamento e non discriminazione. La direttiva prevede che lo Stato ospite possa estendere ai lavoratori distaccati l’applicazione delle proprie normative anche in altre materie, ma solo laddove si tratti di «disposizioni di ordine pubblico». Alcuni Stati (tra cui l’Italia con il decreto legislativo 72/2000) avevano fatto largo uso di tale eccezione, estendendo di fattoailavoratoridistaccatituttoil proprio diritto nazionale del lavoro, contratti collettivi compresi. La Corte di giustizia europea ha censurato tali scelte, affermando che l’applicazione della normativa nazionale ai distaccati in mate- rie diverse da quelle tassativamente elencate dalla direttiva deve avere natura assolutamente eccezionale, costituendo una deroga al principio fondamentale della libera prestazione dei servizi all’interno dell’Unione (si veda in particolare la sentenza Commissione contro Lussemburgo del 19 giugno 2008). Aggiunge la Corte che il concetto di ordine pubblico deve essere inteso in senso restrittivo e la sua portata non può essere determinata unilateralmente dagli Stati membri. Il nuovo decreto attuativo della direttiva approvato dal governo tiene evidentemente conto dei principi affermati dalla Corte, e modifica la norma attualmente in vigore, che estende ai distaccati l’intero corpus giuslavoristico nazionale. Il nuovo decreto, infat- ti, se all’articolo 4 dispone l’applicazione ai lavoratori distaccati, durante il periodo di distacco, delle medesime «condizioni di lavoro e occupazione» previste per gli addetti che effettuano prestazioni lavorative subordinate nel luogo dove si svolge il distacco, all’articolo 2 (punto e) definisce «condizioni di lavoro e di occupazione» (solo) quelle relative al “nocciolo duro” della direttiva 96/71/Ce, così restringendo il campo della parità di trattamento alle sole materie elencate dall’articolo 3 della direttiva stessa. La parità di trattamento rimane invece piena ed estesa a tutte le materie per i lavoratori somministrati in Italia da imprese di somministrazione stabilite in altri Stati membri. © RIPRODUZIONE RISERVATA Jobs act. Necessario licenziare il dipendente che non segue la procedura con pagamento di «ticket» e Naspi Costi extra se non ci sono dimissioni online Claudio Tucci pL’occasione poteva essere il primo Dlgs correttivo del Jobs act, all’esame ora del Parlamento. Ma neanche lì, finora, il governo è riuscito a chiarire la questione, legata alla nuova procedura per contrastare le dimissioni in bianco, del lavoratore che manifesta la propria volontà di recedere dal rapporto di impiego con un mero comportamento di fatto, vale a dire semplicemente smettendo di presentarsi in azienda. Si tratta di un tema delicato (si veda Sole 24 Ore dell’11 marzo) che, negli ultimi tempi, in assenza di soluzioni legislative, sta aprendo la strada a un numero crescente di comportamenti opportunistici (a danno non solo dell’impresa, ma anche dell’Erario). Il perché è presto detto. Oggi, in base alle nuove regole, spiega Arturo Maresca, ordinario di diritto del Lavoro alla Sapienza di Roma, le dimissioni e le risoluzioni consensuali del rapporto di impiego possono avvenire solo ed esclusiva- LA POSSIBILE SOLUZIONE Occorre introdurre la possibilità di risolvere il rapporto a fronte del comportamento concludente del lavoratore mente utilizzando un modulo generato dal sistema informatico del ministero del Lavoro, che viene rilasciato al lavoratore che, a sua volta, è tenuto a compilarlo e a ritrasmetterlo online. Qualsiasi altro modo di recedere dal rapporto, come per esempio abbandonare l’impresa, aggiunge Sandro Mainardi, ordinario di diritto del Lavoro all’università di Bologna, è considerato invalido e privo di effetto. In questi casi, toccherà al datore procedere alla rescissione del rapporto e l’unica strada percorribile è il licenziamento disciplinare per assenza ingiustificata, con un aggravio, non solo dal punto di Cave Sannite, leader nei conglomerati bituminosi e cementizi L’impianto di produzione di Calcestruzzo Lungo la strada provinciale che da Benevento conduce ad Apice, nel territorio del comune di San Nicola Manfredi all’altezza della contrada Palati, si incontra uno stabilimento che si estende su un’area di oltre 50 mila metri quadri, con 5 mila solo di parcheggio e all’incirca altrettanti occupati sia dall’officina impianti che dal piazzale destinato al caricamento delle betoniere. È l’area industriale di Cave Sannite, azienda che si occupa della produzione di conglomerati bituminosi e cementizi e di costruzione, frantumazione e distribuzione di materiali alluvionali, nonché di costruzioni stradali in genere e di tutti i lavori connessi. Quella di Cave Sannite è una realtà attiva dal 1963 ed è guidata oggi dall’Amministratrice Unica Anna Ciardiello. La sua politica di gestione aziendale? Continui e importanti investimenti tecnologici e un costante aggiornamento professionale di tutti i dipendenti; è con questa formula che è riuscita a portare la società che dirige a livelli d’eccellenza che oggi ricopre e a occupare un posto di as- soluto rilievo nel suo mercato di riferimento. Sei i silos per il cemento, cruciali per un’azienda specializzata nella lavorazione degli inerti calcarei e del calcestruzzo preconfezionato. A questo si aggiunge un impianto di produzione di conglomerati bituminosi, con una capacità di 300 metri cubi al giorno, per merciale di Benevento. Cave Sannite è alta tecnologia anche per quel che riguarda il parco automezzi, così può occuparsi anche del recupero dei materiali provenienti dalle demolizioni stradali. Una gamma di competenze tanto ampia consente all’azienda beneventana di offrire ai propri clienti un servizio completo, che va dalla consulenza sul tipo di intervento da svolgere fino alla realizzazione del lavoro. Tutto ovviamente accompagnato dalle necessarie certificazioni di legge. A rendere ancora più alto il livello di efficienza e affidabilità di Cave Sannite è la partnership con l’impresa di costruzioni dell’ingegner Pietro Ciardiello, di cui Anna Ciardiello, sua figlia, è Amministratore Delegato, che opera sia nel settore dei lavori pubblici che di quelli privati (realizza sia strade, ponti, viadotti, fognatu- Lavori eseguiti dall’impresa Ing. Pietro Ciardiello S.r.l. con materiali forniti da Cave Sannite S.r.l. qualsiasi tipo di manto stradale. Oltre ai classici tipi di pavimentazione, nello stabilimento di San Nicola Manfredi è stato realizzato anche un tappeto di usura chiuso colorato, destinato all’area di parcheggio di un importante centro com- re, che edifici civili e industriali). Le due società si completano e grazie alla capacità di lavorare in tandem sono sempre in grado di garantire un servizio a 360 gradi, che va dalla produzione dei materiali fino alla posa in opera. vista gestionale, ma anche economico: il ricorso allo strumento del licenziamento infatti determina per l’impresa, oltre al necessario preavviso, l’obbligo di corrispondere la “tassa di licenziamento”, prevista dalla legge Fornero del 2012, senza considerare la possibile alea giudiziale cui verrebbe comunque assoggettato l’atto di recesso datoriale. A ben vedere si tratta di “oneri ingiusti”, sottolinea Confindustria che nei giorni scorsi ha sollevato il problema davanti a governo e Parlamento. Il punto è che tali situazioni “fraudolente” non sono affatto sporadiche e limitate solo ai la- voratori immigrati, che a un certo punto lasciano l’impresa senza comunicare nulla. Si pensi, per esempio, al caso di un dipendente che vuole lasciare l’azienda per andare a lavorare da un datore concorrente e non vuole rispettare gli obblighi di preavviso; o semplicemente un dipendente che non ha la pazienza di dimettersi seguendo la complessa procedura e incurante di ogni cosa lascia all’improvviso il posto di lavoro. In tutte queste fattispecie il datore non ha altre strade che licenziare. E ciò, a ben vedere, si traduce anche in un aumento degli oneri a carico della finanza pubblica in quanto il la- voratore licenziato è un “disoccupato involontario” e, dunque, è legittimato anche a richiedere laNaspi. Siamo di fronte a un «vero e proprio corto circuito applicativo delle disposizioni per il contrasto delle dimissioni in bianco - incalza Confindustria che il primo Dlgs correttivo poteva evitare». Del resto, la soluzione è alla portata di mano: va attuato quel principio di delega contenuto nel Jobs act che invita il Legislatore a tener conto della necessità «di assicurare la certezza della cessazione del rapporto nel caso di comportamento concludente» del lavoratore o della lavoratrice. Una norma chiara, finora però rimasta inattuata. E invece, andrebbe resa subito operativa. © RIPRODUZIONE RISERVATA In breve FONDI DI SOLIDARIETÀ Possibile recuperare i contributi non dovuti per gli apprendisti I datori di lavoro che hanno versato i contributi ai fondi di solidarietà per gli apprendisti assunti non con contratto professionalizzante possono recuperare le relative somme. A fronte del quadro normativo che si è delineato dopo il Jobs act e delle precisazioni fornite dal ministero del Lavoro con la nota 8475/2016, è stato chiarito che il contributo ordinario ai fondi di solidarietà va versato solo per gli apprendisti con contratto professionalizzante. Di conseguenza, con il messaggio 3112/2016, l’Inps ha comunicato che i datori di lavoro possono recuperare i contributi eventualmente versati per le altre tipologie di apprendistato nel periodo settembre 2015-luglio 2016, utilizzando i relativi codici conguaglio contenuti nel messaggio. GIUSTIZIA/1 Per Consiglio di Stato e Tar provvedimenti con firma digitale gennaio prossimo», si legge nella nota. Lo scorso 30 giugno il Consiglio dei ministri aveva deciso di rinviare per la quarta volta il debutto del processo amministrativo telematico: il deposito telematico è oggi operativo, ma solo in modo facoltativo, in due regioni, che diventeranno otto entro fine anno. Il Consiglio di Stato informa in una nota che a partire da ieri tutti i provvedimenti dei giudici del Consiglio di Stato e dei Tribunali amministrativi regionali saranno firmati digitalmente. «Si tratta di un altro passo verso la piena attuazione del processo amministrativo telematico che - ai sensi del recente decreto legge 117 del 2016 - entrerà in vigore il 1° GIUSTIZIA/2 La Cassa forense promuove il decreto sul gratuito patrocinio «Il decreto firmato venerdì dal ministro della Giustizia Orlando sul gratuito patrocinio è una gran bella notizia per l’intera avvocatura italiana, specie per quei colleghi più giovani che versano, a causa degli effetti della recessione economica, in una situazione di grande difficoltà». Il presidente di Cassa forense, Nunzio Luciano, ha sottolineato come «il provvedimento consenta agli avvocati di risolvere l’annoso problema del ritardo dello Stato nel pagamento dei debiti». Il meccanismo - che ha ricevuto anche il gradimento del Consiglio nazionale forense - prevede la compensazione fra debiti e crediti relativi alle spese sostenute, per i diritti e gli onorari maturati non ancora saldati e per i quali non sia stata proposta opposizione. Qualità e precisione Primato PASELL Srl Un prodotto italiano Autolinee Sellitto, i bus del futuro Interno Mecsor Quello della meccanica di precisione, piccole componenti che fanno funzionare grandi ingranaggi, è un settore fondamentale per qualsiasi tipo di industria. In questo campo un ruolo di rilievo nel panorama italiano se lo è conquistato nel corso degli anni la Mecsor, società fondata nel 2004 a Lioni (Avellino) dai fratelli Soriano, provenienti da importanti esperienze anche in Svizzera, patria della meccanica di precisione. In pochi anni Mecsor ha saputo dotarsi di impianti tecnologici di ultimissima generazione che, utilizzati da un personale altamente motivato e altamente qualificato, l’hanno posta come interlocutore privilegiato per le lavorazioni di precisione (tornitura - fresatura da 3 /5 assi) di piccoli e medi componenti industriali, di aziende di ogni settore: dall’aeronautico al farmaceutico, sino alle aziende dell’industria all’alimentare. Mecsor, all’interno del proprio ciclo è in grado di provvedere dalla progettazione diretta interna, ma anche alla cooprogettazione con il cliente e alla produzione su specifica del cliente. www.mecsor.it La PASELL Srl fondata da Angelo Amitrano nel 1968 è tra le aziende leader in Europa nella progettazione e produzione di componenti in calcestruzzo, gomma e plastica per il settore degli elettrodomestici, in primo luogo per le lavatrici. Fornitore strategico per aziende come Whirlpool, Indesit, Arcelik ed Electrolux, la PASELL è oggi guidata da Salvatore, Francesco e Roberto, figli del fondatore Angelo Amitrano. Ben quattro gli stabilimenti produttivi: due in provincia di Avellino, dove c’è anche il centro di sviluppo, uno in Turchia e uno in Slovacchia. E’ da qui che nel 2011 è iniziato il processo d’internazionalizzazione con la creazione della PASELL Slovakia su impulso della Whirpool, poi con nuovi investimenti in Turchia e nata nel 2012 a Istanbul la PASSEL Beyaz per la produzione di componenti in calcestruzzo per la Arcelik. Questo ha portato il riconoscimento di Pasell Beyaz, da parte del colosso Arcelik, come miglior partner strategico nella divisione “Lavatrici”. E non finisce qui, il prossimo anno parte infatti PASELL Romania. Produzione contrappesi Il fiammifero è uno strumento usato da sempre, forse però senza pensare a quanta storia e tecnologia siano racchiuse in esso. In Italia la fabbricazione di fiammiferi risale al 1830 con il fiammifero fosforico a sfregamento denominato “Zolfanello”, la cui caratteristica era il bagno di zolfo allo stelo e accendendoli emanavano l’acre odore di zolfo. Ecco perché tra gli Anni 50 e 60 il fiammifero “Zolfanello” fu sostituito con il “Familiare” paraffinato inodore. Ancora oggi, dopo circa 200 anni di storia, il Familiare paraffinato continua ad essere prodotto in Italia da tre aziende. Una di queste è la SIRFA, che produce lo storico “Fiammifero Marsiglia” sin dal 1880. La SIRFA, a breve, immetterà sul mercato il suo prodotto storico con diverse vignette che promuoveranno la raccolta differenziata, elemento importante che l’umanità dovrà tenere presente per aiutare a salvaguardare il nostro Pianeta. Questa campagna promozionale è stata voluta ed ideata dalla SIRFA per dare questo suo breve messaggio: «Salva il tuo Pianeta con un piccolo gesto». C’è un modo di viaggiare immune dal rischio di scioperi, ritardi e improvvisi annullamenti: il bus. Si parte dal centro della città e si arriva a destinazione sempre nel centro cittadino. Si attraversano percorsi sempre differenti e gradevoli: borghi, campagne, grandi strade veloci. Si viaggia seduti in accoglienti poltrone, in ambienti climatizzati al punto giusto, insomma oggi con il bus si può arrivare ovunque. Ma bisogna affidarsi ai migliori. In questo senso le Autolinee Sellitto rappresentano una delle aziende italiane più importanti nel do i collegamenti tra l’Irpinia e le altre province. Un servizio importantissimo per i tanti pendolari che ogni giorno potevano raggiungere uffici, scuole e università grazie agli autobus. Ma Luigi Sellitto voleva offrire di più, puntava al grande salto. E lo ha fatto aprendo una sede a Roma, oltre ad ampliare quelle storiche di Pietrastornina e Arpaise, dove c’è una rimessa con officina e ci sono anche gli uffici direzionali. Ma soprattutto oggi le Autolinee Sellitto offrono collegamenti con Roma, Firenze e Bologna (e presto anche Verona) e raggiungono settore del trasporto passeggeri su gomma. Attiva dal 1964, con sede a Pietrastorinina, in provincia di Avellino, la società è oggi gestita da Luigi Sellitto che ne è diventato socio unico e amministratore dopo aver rilevato le quote che un tempo appartenevano al padre e allo zio. Con lui la politica aziendale ha puntato decisamente verso l’alto, mirando a un’espansione oltre i confini campani che si può dire sia perfettamente riuscita. In origine le Autolinee Sellitto lavoravano solo con concessioni regionali, copren- con il loro servizio di autobus anche importanti città francesi e svizzere, con la linea che parte da Avellino e arriva fino a Ginevra. La percorrenza annua dei 25 bus in dotazione alla Sellitto (tutti di recente costruzione e continuamente revisionati) è stata calcolata in circa 2 milioni e mezzo di chilometri. Un lavoro delicato per il quale la società si affida a 30 dipendenti tra i quali una squadra di autisti tutti altamente qualificati e ognuno con un importante bagaglio di esperienza alle spalle. Luigi Sellitto Norme e tributi 37 Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 LAVORO www.quotidianolavoro.ilsole24ore.com Previdenza. Importi, scadenze e modelli da utilizzare per presentare le dichiarazioni ed effettuare i versamenti previdenziali - Ragionieri con aliquota soggettiva tra il 12 e il 22% Nelle Casse continua l’aumento dei contributi Per periti industriali e geometri la quota integrativa sul fatturato è al 5% se il committente è un privato Luca De Stefani Elisa Olivi pDall’analisi delle dichiarazioni previdenziali che i professionisti iscritti alle Casse devono presentare nelle prossime settimane, emerge un generale aumento dei contributi soggettivi e integrativi 2015, rispetto a quelli relativi al reddito e al volume d’affari 2014. L’integrativo incrementa la pensione I geometri, per esempio, hanno adottato dal 1° gennaio 2015 la misura massima del contributo integrativo, in quanto hanno aumentato la percentuale dell’onere da mettere in fattura dal 4% al 5 per cento. Anche i periti industriali hanno previsto l’aumento al 5% del contributo integrativo dal 1° gennaio 2015, al fine di «rendere più adeguate le pensioni dei propri iscritti», destinando una «quota parte del contributo integrativo sui montanti previdenziali degli iscritti». Per migliorare i trattamenti pensionistici dei professionisti iscritti alle Casse individuate dal Dlgs 509/1994 e agli Enti del Dlgs 103/1996, che adottano il sistema di calcolo contributivo, infatti, è «riconosciuta la facoltà di destinare parte del contributo integrativo all’incremento dei montanti individuali, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica». Se il cliente è una pubblica amministrazione Questi aumenti al 5% non si applicano per le prestazioni professionali effettuate nei confronti delle pubbliche amministrazioni, verso le quali i periti industriali continuano ad addebitare il 2% e i geometri il 4 per cento. Quindi, anche i geometri e i periti industriali, come i biologi e gli infermieri professionali, devono prestare attenzione al tipo di cliente a cui stanno fatturando, per stabilire l’aliquota del contributo integrativo da indicare nel documento Iva. Se questo è la pubblica amministrazione, infatti, per i geometri non si applica l’aumento dal 4% al 5%, previsto per le fatture emesse dal 1° gennaio 2015, ma si continua a indicare l’aliquota del 4 per cento. Per i periti industriali, i biologi e gli infermieri professionali, la fattura per i lavori prestati alla pubblica amministrazione è scontata rispetto agli altri clienti, in quanto si applica la percentuale del 2%, a differenza dell’aliquota standard del 4% (5% per i periti industriali dal 1° gennaio 2015). Per pubblica amministrazione si devono intendere «le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300» (articolo 1, comma 2, del Dlgs 165/2001). La crescita dei contributi soggettivi Dai redditi professionali del 2012, il contributo soggettivo dei periti industriali del 10% (del 2011) sta aumentando di un punto percentuale ogni anno e arriverà al 18% nel 2019. Quindi, per il 2015, la percentuale del soggettivo è passata dal 13% al 14% e salirà al 15% per i redditi professionali del 2016. Dai redditi relativi al 2015, il contributo soggettivo dei geometri è passato dal 13% al 14%, fino a un massimale reddituale di 152.650 euro. Sulla parte di reddito eccedente, l’aliquota è rimasta del 3,5 per cento. Dal 1° giugno 2016, i geometri possono determinare, nell’area riservata del sito internet, i contributi dovuti e quindi rateizzare gli stessi in 10 rate con un interesse pari al 4% annuo, con bollettini postali o con carta di credito. La prima rata ha scadenza il 27 settembre 2016 e l’ultima il 27 giugno 2017. Questa modalità, però, non consente la compensazione con eventuali crediti fiscali, come invece accade con le consuete modalità di pagamento tramite F24. Ragionieri, consulenti del lavoro e avvocati Per i ragionieri le percentuali del contributo soggettivo, che fino ai redditi del 2012, erano, a scelta dell’iscritto, tra l’8% e il 15%, sono state aumentate per il 2013 al 10%, per l’aliquota minima, e al 20%, per quella massima. Dal 1° gennaio 2014 stanno aumentando, ogni anno, di un punto percentuale, fino al raggiungimento nel 2018 del 15%, per l’aliquota minima, e del 25%, per quella massima. Per il 2015, quindi, l’aliquota minima è al 12% e quella massima al 22 per cento. Dai redditi percepiti nel 2013 in poi è aumentato anche il contributo soggettivo supplementare, passando dallo 0,50% allo 0,75 per cento. Con la legge di Stabilità 2016 (articolo 1, comma 4, legge 208/2015), è stato stabilito che tutti gli «esperti contabili iscritti nella Sezione B» dell’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (legge 34/2005 e Dlgs 139/2005), che «esercitano la libera professione con carattere di continuità» devono essere iscritti «alla Cassa nazionale di previdenza ed assistenza a favore dei ragionieri e periti commerciali» e non quella dei dottori commercialisti. Dal 1° gennaio 2016 al 20 agosto 2016, i consulenti del lavoro possono effettuare versamenti spontanei in acconto del contributo soggettivo o integrativo. Questi pagamenti spontanei costituiscono un’anticipazione della contribuzione eccedente i minimi dovuta per l’anno di competenza 2015, escluso il contributo di maternità. In sede di versamento non è necessario specificare la tipologia di contributo (soggettivo o integrativo), in quanto solo in sede di dichiarazione, cioè entro il 16 settembre 2016, devono effettuare la ripartizione di quanto versato, decidendo di imputare le anticipazioni tra il soggettivo e l’integrativo. Per gli avvocati, il contributo soggettivo sul reddito professionale percepito nel 2015 è rimasto del 14% (nel 2013 era passato dal 13% al 14%), mentre dal 2017 aumenterà al 14,5% e dal 2021 al 15 per cento. Biologi, infermieri e veterinari Per i redditi del 2015, il contributo soggettivo dei biologi è aumentato dal 12% al 13 per cento. Per i redditi relativi al 2016, sarà del 14% e quelli del 2017 del 15 per cento. Il contributo integrativo sul volume d’affari, invece, è aumentato dal 2% al 4% dal primo gennaio 2013, mentre è rimasto del 2% solo per i lavori effettuato verso la pubblica amministrazione. Gli infermieri professionisti con partita Iva, per i redditi conseguiti nel 2015, devono applicare il 14 per cento. È previsto, infine, un ulteriore aumento al 15% per i redditi che saranno conseguiti dal 2016 in poi. Per i veterinari è previsto che dal 2010 il contributo soggettivo (pari al 13% per il 2015) aumenti di 0,5% ogni anno, fino ad arrivare al 19% nel 2025. © RIPRODUZIONE RISERVATA Enpaf. Ddl concorrenza La mappa Il calendario dei pagamenti Modalità e scadenza di Imponibile di presentazione dei modelli di Tipo di Contributo competenza 2015 dichiarazione dei redditi del 2015 Scadenza del pagamento del saldo 2015 EPAP - ENTE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA PLURICATEGORIALE DEGLI ATTUARI, DEI CHIMICI, DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI, DEI GEOLOGI Soggettivo del 10% sul reddito professionale netto (a) Fino a 100.324,00 • 15/09/2016 il saldo 2015, se si opta per il pagamento Solidarietà del 0,2% sul reddito professionale netto Fino a 100.324,00 Mod. 2/16 da inviare in via dei contributi in acconto in 4 scadenze (regime A); telematica entro il 31/07/2016 • 30/11/2016 il saldo 2015, se si opta per il pagamento Integrativo del 2% sul volume d'affari dei contributi in acconto in 2 scadenze (regime B) Maternità fisso FONDAZIONE ENPAIA - ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA PER GLI ADDETTI E PER GLI IMPIEGATI IN AGRICOLTURA Agrotecnici: soggettivo del 10% sul reddito professionale netto (b) Fino a 100.324,00 Mod. GSAG/CR da inviare in via telematica o con raccomandata Agrotecnici: integrativo del 2% sul volume d'affari 05/08/2016 il saldo 2015 con ricevuta di ritorno entro il Maternità fisso 31/10/2016 Periti agrari: soggettivo del 10% sul reddito professionale netto (i) Fino a 100.324,00 Mod. GSPA/CR da inviare in via Periti agrari: integrativo del 2% sul volume d'affari 05/08/2016 il saldo 2015 telematica entro il 31/10/2016 Maternità fisso CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE Soggettivo del 14% sul reddito professionale netto (o) Fino a 97.850,00 Saldo 2015: Soggettivo del 3% sul reddito professionale netto Oltre 97.850,00 Mod. 5/2016 da inviare in via in due rate di pari importo il 31/07/2016 telematica entro il 30/09/2016 Integrativo del 4% sul volume d'affari e il 31/12/2016 Maternità fisso ENTE NAZIONELE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA A FAVORE DEI BIOLOGI Soggettivo del 13% sul reddito professionale netto (c) Fino a 100.324,00 Integrativo del 4% sul volume d'affari (2% nel caso di lavoro con Mod. 1/2016 da inviare entro il • 30/09/2016 I^ rata del saldo 2015; Pubblica amministrazione) 07/08/2016 • 30/12/2016 II^ rata del saldo 2015 Maternità fisso ENPACL - ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA PER I CONSULENTI DEL LAVORO Soggettivo del 12% sul reddito professionale netto Fino a 96.237,00 Modello 17/red da inviare in via 16/09/2016 il saldo 2015 ovvero in 4 rate di pari importo il Integrativo del 4% sul volume d'affari telematica entro il 16/09/2016 16/09/2016, 16/10/2016, 16/11/2016, 16/12/2016 Maternità fisso CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI Soggettivo del 12% sul reddito professionale netto 15/12/2016 il saldo 2015 ovvero in 2, 3 o 4 rate di pari importo Fino a 173.050,00 Modello A/2016 da inviare in via per la sola eccedenza del contributo soggettivo (ma Integrativo del 4% sul volume d'affari telematica tramite il servizio SAT maggiorate di interessi legali) il 15/12/2016, 31/03/2017, PCE, entro il 15/11/2016 Maternità fisso 30/06/2017, 30/09/2017 ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Soggettivo dal 12% al 22% sul reddito professionale netto (d) Fino a 102.813,20 Soggettivo supplementare dello 0,75% sul reddito professionale netto Mod. A/19 da inviare in via • 15/09/2016 acconto eccedenze 2015; telematica entro il 31/07/2016 • 15/12/2016 saldo 2015 Integrativo del 4% sul volume d'affari Maternità fisso ENPAF - ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FARMACISTI Previdenziale fisso 2016 Assistenziale fisso 2016 Non prevista Maternità fisso CASSA ITALIANA DI PREVIDENZA E ASSISTENZA GEOMETRI LIBERI PROFESSIONISTI Soggettivo del 14% sul reddito professionale netto Fino a 152.650,00 Soggettivo del 3,5% sul reddito professionale netto Oltre 152.650,00 Quadro RR sezione III del modello Unico/2016 Persone Fisiche, da Integrativo del 5% sul volume d'affari (4% nel caso di lavoro con la Pubblica inviare telematicamente entro il amministrazione) 30/09/2016 Maternità fisso INPGI - ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA DEI GIORNALISTI ITALIANI - GESTIONE SEPARATA Soggettivo del 10% sul reddito professionale netto Fino a 100.324,00 Soggettivo aggiuntivo non inferiore al 5% del reddito professionale netto (d) Mod. RED-GS/2016 da inviare in Integrativo del 2% su tutti i corrispettivi che concorrono a formare il reddito imponibile via telematica entro il 31/07/2016 dell'attività giornalistica Mmaternità fisso ENPAPI - ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Soggettivo del 14% sul reddito professionale netto (l). Fino a 100.324,00 Modello UNI/2016 da inviare Integrativo del 4% sul volume d'affari (2% nel caso di lavoro con la Pubblica unicamente per via telematica amministrazione) entro il 10/09/2016 Maternità fisso INARCASSA - CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA INGEGNERI E ARCHITETTI LIBERI PROFESSIONISTI Soggettivo del 14,5% sul reddito professionale netto (m) Fino a 121.600,00 Modello DICH/2015 da inviare per Integrativo del 4% sul volume d'affari via telematica entro il 31/10/2016 Maternità fisso ENPAM - ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI Contributo fisso quota A in base all'età Fino a 100.323,52 Modello D/2016 per la quota B Contributo quota B del 14,5% sul reddito professionale netto (e) da inviare in via telematica o con Oltre 100.323,52 raccomandata semplice entro Contributo quota B del 1% sul reddito professionale netto il 31/07/2016 (e) Maternità fisso CASSA NAZIONALE DEL NOTARIATO Sul valore del repertorio notarile del mese precedente, il 22% per gli atti di valore negoziale inferiore a 37.000 euro e il 42% per tutti gli altri atti Non prevista Maternità fisso ENTE DI PREVIDENZA DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI Soggettivo del 14% sul reddito professionale netto (f) Fino a 100.324,00 Integrativo del 5% sul volume d'affari (2% nel caso di lavoro con la Mod. EPPI 03/15 da inviare in via Pubblica amministrazione) telematica entro il 30/09/2016 Maternità fisso ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA PER GLI PSICOLOGI Soggettivo del 10% sul reddito professionale netto (g) Fino a 100.324,00 Modello redditi/16 ORD. da Integrativo del 2% sul volume d'affari inviare in via telematica entro il 01/10/2016 Maternità fisso ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA DEI VETERINARI Soggettivo dal 13% sul reddito professionale netto (h) Fino a 92.000,00 Soggettivo del 3% sul reddito professionale netto Oltre 92.000,00 Mod. 1/2016 da inviare in via telematica il 30/11/2016 Integrativo del 2% sul volume d'affari Maternità fisso • 31/03/2016 I^ rata contributi • 31/05/2016 II^ rata contributi • 31/07/2016 III^ rata contributi 06/07/2016 in un’unica soluzione (22/08/2016 con maggiorazione dello 0,40%) o in forma rateizzata fino ad un massimo di 6 rate, tramite modello F24 accise. Possono essere anche compesate con crediti erariali oppure rateizazione in 10 rate mensili senza compensazione, con interesse del 4% annuo, prima rata scade il 27/09/2016 31/10/2016 il saldo 2015 oppure in tre rate di pari importo (maggiorate degli interessi): il 31/10/2016, il 30/11/2016, il 31/12/2016 10/12/2016 il saldo 2015 31/12/2016 il saldo 2015; 31/08/2016 il saldo 2015 del contributo integrativo (solo per i non iscritti alla Cassa e per le società di ingegneria) • 30/04/2016 la quota A (ovvero in 4 rate il 30/04/2016, il 30/06/2016, il 30/09/2016, il 30/11/2016); • 31/10/2016 il saldo 2015 della quota B (ovvero in 2 rate senza interessi 31/10/2016 e 31/12/2016 o in 5 rate 31/10/2016, 31/12/2016, 28/02/2017, 30/04/2017 e 30/06/2017 le rate che scadono nel 2017 sono maggiorate del l’interesse legale) Farmacie, società di capitali senza il 2% pLe società di capitali pro- prietarie di farmacie con capitale maggioritario di proprietà di non farmacisti non dovranno versare all’ente di previdenza dei farmacisti, Enpaf, il contributo integrativo del 2 per cento. L’apertura al capitale “privato” nelle farmacie è contenuta nel Ddl concorrenza ora in commissione X al Senato, ma sono stati respinti gli emendamenti bipartisan che prevedevano questa forma di sostegno alla previdenza della categoria. «Una brutta notizia - afferma il presidente Enpaf, Emilio Croce - perché aprire a un diverso modello gestionale senza compensare il calo contributivo che questo comporterà rischia di minare la stabilità della previdenza per la categoria». Croce sottolinea, inoltre, la disparità di trattamento tra Enpaf ed Enpam, l’ente di previdenza e assistenza di medici e odontoiatri a cui il legislatore (legge 243/2004, articolo 1, comma 39) riconosce da tempo il diritto a questo contributo da parte delle società di capitali. Fe. Mi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Enpab. L’iniziativa Dai biologi linee guida per il welfare pL’Ente di previdenza e assistenza dei biologi , nell’ambito della politica di welfare, ha deciso di dotarsi di specifiche Linee guida per le politiche di sostegno e promozione da adottare nei confronti dei sui 13mila iscritti e di monitorare i risultati ottenuti e il grado di soddisfazione. L’Enpab distingue tra welfare passivo, e quindi relativo alla persona - vi rientrano, ad esempio, contributo di maternità e indennità per malattia e infortunio - e il welfare attivo, che si rivolge all’attività professionale. Per quest’ultimo, in base alle recenti esperienze, ha individuato sei macroaree su cui agire: visibilità e promozione dell’attività professionale; aggiornamento, formazione e tirocini pratici; educazione previdenziale e contrasto all’evasione contributiva; borse di studio a sostegno del reddito, nell’ambito di iniziative volte a implementare il lavoro; iniziative volte a incrementare l’interdisciplinarità della professione e la ricerca di nuovi strumenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il contributo mensile va pagato entro la fine del mese successivo a quello di competenza. 30/09/2016 il saldo 2015 01/10/2016 il saldo 2015 QUOTIDIANO DEL LAVORO 28/02/2017 il saldo 2015 Nota: Sono stati riportati i termini ordinari di versamento dei contributi e di presentazione delle dichiarazioni, indicati nei modelli o nelle dichiarazioni da inviare alle Casse. Se il termine scade in giorno festivo, è prorogato di diritto al giorno seguente non festivo (articoli 1187 e 2963, comma 3, Codice Civile); (a): Gli iscritti possono versare un'aliquota superiore al soggettivo indicato, optando tra le seguenti aliquote contributive: 12%, 14%, 16%, 18%, 27%; (b): Gli iscritti possono versare un'aliquota superiore al soggettivo indicato, optando tra le seguenti aliquote contributive: 12%, 14%, 16%, 18%, 20%, 22%, 24% e 26%; (c): Gli iscritti possono versare un'aliquota superiore al soggettivo indicato, a scelta fino al 20%; (d): A scelta del professionista; (e): La quota B è dovuta solo se il reddito professionale netto annuo supera 5.268,69 euro per gli intraquarantenni e 9.730,34 euro per gli ultraquarantenni; (f): Gli iscritti possono versare un'aliquota superiore al soggettivo indicato, optando tra le aliquote contributive dal 14% al 26%; (g): Gli iscritti possono versare un'aliquota superiore al soggettivo indicato, optando tra le seguenti aliquote contributive: 14%, 16%, 18% o 20%; (h): Agli iscritti che aderiscono al progetto di pensione modulare, è consentito versare un'aliquota aggiuntiva che va da un minimo pari al 2% fino ad un massimo del 14%; (i): Gli iscritti possono versare un'aliquota superiore al soggettivo indicato, optando tra le aliquote contributive dal 12% al 30%; (l): Agli iscritti che lo richiedono è consentito versare una aliquota superiore al 14%, a scelta fino al 23%; (m): Gli iscritti possono versare un'aliquota superiore al soggettivo indicato, aumetandolo a scelta tra l'1% e 8,5%; (n): I professionisti, indicati a mero titolo esemplificativo e non esaustivo nell'allegato 1 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 20 dicembre 2012, che non hanno una propria Cassa di previdenza privata, pur essendo iscritti ad un ordine o ad un collegio riconosciuto, sono gli assistenti sociali, i tecnologi alimentari, i consulenti in proprietà industriale, le ostetriche, i tecnici di radiologia, le guide alpine; (o): Gli iscritti possono versare un contributo modulare superiore al soggettivo indicato, in misura compresa a scelta tra l'1% e il 10% Stranieri altamente qualificati, nuovi modelli dal ministero Sul quotidiano digitale un articolo di Virginio Villanova illustra le novità contenute nella circolare dei ministeri del Lavoro e dell’Interno del 14 luglio relativa all’ingresso in Italia di lavoratori altamente qualificati. www.quotidianolavoro.ilsole24ore.com 38 Norme e tributi Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 GIUSTIZIA E SENTENZE www.quotidianodiritto.ilsole24ore.com Cassazione penale. Chiarita la linea di confine con il delitto di impiego di denaro o di altra utilità di provenienza illecita Riciclaggio con sostituzione di denaro I proventi della «ripulitura» devono poi essere riutilizzati in attività economiche Giovanni Negri MILANO pL’impiego diretto di dena- ro di provenienza illecita in attività economiche o finanziarie in grado di “ripulirlo” non costituisce riciclaggio e va sanzionato sulla base dell’articolo 648 ter del Codice penale. La sostituzione invece di questo denaro e il suo successivo reimpiego è punito per riciclaggio. Lo puntualizza la Corte di cassazione con la sentenza n. 30429 depositata ieri. Certo, il lavoro di delimitazione tra le due diverse fattispecie di reato non è sempre facile e, nel caso approdato in Cassazione, non è stato svolto con efficacia dalla Corte d’appello. L’apparato argomentativo di quest’ultima, infatti, sottolinea la Cassazione, non offre elementi sufficienti per una corretta qualificazione del fatto. Fatto costituito nella ricostruzione effettuata dai giudici del tribunale di Pescara nell’impiego consapevole da parte degli amministratori di una società a responsabilità limitata di denaro proveniente dai reati di usura contestati ad altri in una pluralità di capi d’imputazione. La Cassazione, nell’affrontare il ricorso della difesa che contestava un’erronea applicazione della legge penale, ricorda innanzitutto che l’articolo 648 ter, che sanziona l’impiego di denaro o altre utilità di provenienza illecita, QUOTIDIANO DEL DIRITTO Responsabilità civile per attività pericolose Oggi le massime, a cura di PlusPlus24Diritto, sulla responsabilità civile e la presunzione di colpa per l’esercizio d’attività pericolosa. www.quotidianodiritto.ilsole24ore.com contiene una clausola di sussidiarietà che ne esclude l’applicabilità nei casi di concorso nel reato presupposto e nelle ipotesi in cui emerge la realizzazione di ipotesi di ricettazione o di riciclaggio. In questo modo riducendone la portata applicativa. In questo contesto, alla luce dei precedenti della stessa Cassazione, la soluzione del problema del rapporto tra l’una e l’altra fattispecie è stata fondata «sulla distinzione tra unicità o pluralità di comportamenti e determinazioni volitive: sono esclusi della punibilità ex articolo 648 ter del Codice penale coloro che abbiano già commesso il delitto di riciclaggio (o di ricettazione) e che, successivamente, con determinazione autonoma (al di fuori cioè della iniziale ricezione o sostituzione del denaro) abbiano poi impiegato quello che era già frutto di delitto a loro addebitato; sono invece punibili coloro che, con unicità di determinazione teleologica originaria, hanno sostituito (o ricevuto) denaro per impiegarlo in attività economiche o finanziarie». La linea di confine passa allora attraverso il criterio della pluralità oppure della unicità delle azioni e delle scelte a esse sottese. Nel primo caso, l’imputato risponde di riciclaggio con l’esclusione dell’impiego di denaro o utilità; nel secondo soltanto a titolo di articolo 648 ter, venendo assorbita in questa fattispecie anche la precedente attività di sostituzione o di ricezione. Questo sul piano giuridico. Su quello di fatto, la Cassazione mette nel mirino una ricostruzione almeno lacunosa. Non in grado cioè di chiarire a sufficienza la circolazione dei flussi finanziari e, anche, se i proventi di alcune attività illecite (come l’esercizio abusivo di attività finanziaria) siano poi state convogliate e impiegate nella gestione della società. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’incontro Appello salvo anche se le questioni sono le stesse pNon è inammisibile il ri- Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto ieri al Quirinale una delegazione del Consiglio nazionale del Notariato guidata dal presidente Salvatore Lombardo (nella foto con il presidente della Repubblica). La delegazione, oltre che da Lombardo, era composta dal vice presidente, Albino Farina, dal segretario, Vito Guglielmi, e dai componenti Edoardo Bernini, Pierluisa Cabiddu, Michele Nastri e Rosa Rubino. Lombardo ha fatto presente che il Notariato continuerà a lavorare nello Stato e per lo Stato per assicurare sicurezza e trasparenza alle transazioni economiche. Sequestro. Per mantenerlo non si possono far valere esigenze cautelari diverse Riesame, no al nuovo motivo Antonio Iorio pIl Tribunale del riesame nel momentoincuidecidesuunappello cautelare non può individuare autonomamente una nuova esigenza di mantenimento del sequestro non rappresentata nell’originario provvedimento del giudice oggetto di impugnazione. Lo precisalasentenza30410/2016dellaCassazione, depositata ieri. Lavicendainestremasintesitrae origine da un procedimento per presunti abusi edilizi e reati contro la Pa, commessi, secondo la tesi accusatoria, dagli amministratori di una società immobiliare. In tale contesto, il Gip, su richiesta del Pm, disponeva il sequestro preventivo dell’immobile della società. A seguito di un lungo contenzioso amministrativo, la società vedeva riconosciuta le proprie ragioni circa la regolarità delle opere com- piute. Richiedeva il dissequestro dell’immobile rigettato dal Gip. Dopo la conferma del Tribunale del riesame, la società impugnava per Cassazione tale ordinanza e, tra i vari motivi, rilevava l’illegittimità del mantenimento del sequestro preventivo: i giudici in sostanza avevano addotto un’esigenza cautelare (consolidamento di un ingiusto vantaggio patrimoniale conseguente al reato di abuso di ufficio) diversa da quella sottesa alla originaria misura (evitare le conseguenze derivanti agli abusi paesaggistici ed edilizi) La Suprema corte ha accolto il ricorso, condividendo la tesi ritenuta più aderente al principio delladomandacautelaresecondocui l’applicazione di una misura (reale o personale) presuppone la domanda del Pm. A maggior ragione ciò vale allor- chèsitratta,comenelcasoesaminato, di appello cautelare e non di riesame. Infatti mentre nel caso di riesame il tribunale, in base all’articolo 309, comma 9, del Codice di procedura penale, può annullare il provvedimento impugnato, o riformarlo in senso favorevole all’imputato anche per motivi diversi da quelli enunciati o ancora può confermarloperragionidiversedaquelleindividuatenellamotivazionedelprovvedimento, nel caso di appello la relativa norma (articolo 310) non richiama tale disposizione con la conseguenza che l’ambito cognitivo del giudice collegiale è determinato in modo più rigoroso Quindiinsedediappellocautelare il tribunale non può individuare autonomamente un’esigenza cautelare non rappresentata nell’originario provvedimento di sequestro. © RIPRODUZIONE RISERVATA Escluse scriminanti culturali: via da casa il marito violento Giorgio Vaccaro IL PRINCIPIO Mattarella riceve il vertice del Consiglio del Notariato Tribunale di Milano. Ordinanza urgente corso nel quale sono riproposte le stesse questioni sollevate in primo grado e disattese dal giudice di merito, se sono identificabili i punti a cui si riferiscono le doglienze. La Cassazione(sentenza 30388) consapevole di due contrapposti orientamenti sui criteri in base ai quali va valutata la genericità di un ricorso sceglie quello prevalente e meno rigoroso, che consente di “salvare” l’atto. Per la Corte in appello è permesso usare parametri meno rigidi di quelli fissati per il ricorso in sede di legittimità: maglie più larghe giustificate dal carattere del mezzo. La particolarità del giudizio di appello è, infatti, proprio quella di avere ad oggetto la riproposizione delle stesse questioni prospettate e e respinte in primo grado e una nuova valutazione degli elementi probatori, essendo l’appello finalizzato ad una revisione della sentenza di prima istanza. Si possono dunque riprospettare le stesse questioni ignorate in primo grado purché siano identificabili i punti a cui si riferiscono e le ragioni essenziali che le muovono. E il giudice non può bollare il ricorso come inammissibile, aderendo all’indirizzo più rigoroso secondo il quale l’ammissibilità dell’appello è subordinata ad una critica puntuale delle argomentazioni poste a base della sentenza impugnata. P.Mac. © RIPRODUZIONE RISERVATA pNel contesto familiare non possono essere tollerate compressioni dei diritti inalienabili della persona con la “giustificazione” di logiche culturali o sociali. Per il tribunale di Milano (ordinanza del presidente facente funzioni Giuseppe Buffone del 30 giugno 2016) anche un solo schiaffo del marito alla moglie, ove venga invocata la scriminante del fattore culturale é un intollerabile atto di violenza, che giustifica l’adozione del provvedimento di allontanamento dalla casa coniugale, con l’obbligo di non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie. Al fine di affermare con chiarezza un principio interpretativo di assoluto rilievo, il giudice della famiglia ricorda come «ciò va chiarito al fine di escludere che una determinata consuetudine o determinati costumi culturali, possano condurre ad accettare pratiche violente, al fine di rispettare l’altrui patrimonio culturale o sociale» di più «l’integrazione culturale presuppone l’esaltazione dei diritti e non la loro rinuncia. Per tali ragioni il fattore culturale non ha alcuna valenza scriminante». Nell’ordinanza si ricorda come la stessa «Costituzione italiana funge da “filtro” rispetto ad abitudini culturali che vogliano far ingresso nel Paese, nel senso di non tollerare e sopratutto ammettere quelle (abitudini) che violino i diritti fondamentali». Nel caso esaminato, premettendo come la “fase presidenziale” della separazione assorba in se, la tutela che l’ordinamento appresta contro le violenze familiari «mediante l’estensione del fascio dei provvedimenti che il presidente può adottare» il Tribunale di Milano ha rilevato la concorrenza di tutte le condizioni, richieste dalla norma, per l’emissione dell’ordine di allontanamento, coordinato con l’or- dine di non avvicinamento. Si è riconosciuto come, nei fatti, il marito fosse «proclive ad atteggiamenti violenti, sia fisicamente che psicologicamente, senza cura del fatto che i figli possano assistere agli agiti aggressivi» e come tale condotta si fosse protratta nel tempo, con il requisito, quindi, della abitualità. In particolare il certificato del Pronto soccorso ha consentito di rilevare come fosse stato diagnosticato «un trauma al volto determinato da aggressione perpetrata dal marito ubriaco; in quella occasione la moglie ha raccontato agli operatori sanitari di esser stata aggredita al volto dal coniuge con schiaffi e quindi di esser stata inseguita dal marito con un coltello». ALLONTANAMENTO Anche un solo schiaffo è un atto di violenza intollerabile, non giustificato dall’asserita diversa «sensibilità» Con l’ordinanza urgente è stato stabilito l’immediato allontanamento del marito dalla casa familiare, delegando la Polizia Locale ad eseguire la disposizione in forma coattiva ta. Con il provvedimento è stato ordinato all’uomo di cessare, immediatamente, da ogni condotta violenta, prescrivendogli di «non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie». Sono stati, infine, previsti sia un “contributo” per il mantenimento dei figli, sia una modalità “protetta” per gli incontri dei figli con il padre, delegando contestualmente i servizi sociali del comune competente, a dare assistenza ed a prendere in carico il nucleo familiare, disponendo la redazione di «brevi resoconti degli interventi, da trasmettere al giudice all’esito degli stessi». © RIPRODUZIONE RISERVATA Norme e tributi 39 Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197 CONDOMINIO In breve RATING FINANZIARIO ReviCond dà il voto ai condomìni www.quotidianocondominio.ilsole24ore.com Impianti. Il decreto di modifica del Dlgs 102/2014 conferma l’obbligo dei misuratori entro dicembre Contabilizzatori con deroga-costi Non c’è obbligo se le spese sono sproporzionate rispetto ai risparmi energetici Edoardo Riccio pLe modifiche al Dlgs 102/2014 Con la crescita dell’offerta di prodotti finanziari per i condomìni (indispensabili quando le spese per lavori straordinari sono impegnative) è nata anche l’esigenza di una analisi di solidità finanziariapatrimoniale e di merito creditizio per ottenere i finanziamenti. Per questo arriva il rating anche per i condomìni e ReviCond (www.revicond.it) è tra le prime aziende specializzate nel settore della revisione e verifica della contabilità condominiale a proporre questo nuovo servizio a banche e investitori. La solidità finanziaria e il merito creditizio dell’edificio vengono valutati attraverso l’analisi dei fattori finanziari, patrimoniali e giuridici, e si conclude con una vera e propria classificazione che parte dalla C per quelli più a rischio e finisce alla AAA per quelli più solidi. ANACI Diritto all’acqua, iniziativa a Genova Per l’economia della condivisione. Così è intitolata l'iniziativa di Anaci Genova, presieduta da Pierluigi D’Angelo, per il diritto all’acqua. L’iniziativa, ricordando il Dpcm del 4 marzo 1996, richiamato nel Ddl As 2343, vuole evidenziare la necessità di proteggere, anche in caso di morosità «per necessità», l’erogazione dell’acqua da parte delle aziende e prende le mosse dall’innalzamento dei costi e dai volantini (che Anaci definisce «terroristici» ) che le aziende lasciano nelle caselle postali dei condòmini minacciando la chiusura dei rubinetti. IN OTTOBRE Primo Forum delle associazioni È convocato per il 21 ottobre dalle 14, nell’ambito di CondominioItaliaExpo, la manifestazione organizzata da Il Condominio Editrice a Bologna Fiere, il primo forum delle associazioni di categoria degli amministratori. Saranno presenti il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri e il vice presidente della Confederazone Giudici di pace Massimo Libri. Interverranno alcune associazioni di amministratori e piccoli proprietari: Alac, Anaip, Anammi, Fna, Unai, Confappi e Uppi. hanno confermato il ruolo determinante della contabilizzazione e la suddivisione delle spese in base ai consumi effettivi delle singole unità immobiliari, quale strumento per favorire il contenimento dei consumi energetici. Ruolo essenziale è quindi quello dei contabilizzatori. Il legislatore, nel confermare la scadenza per gli adempimenti al 31 dicembre 2016, ha meglio definito l’esigenza di una precisa e trasparente contabilizzazione, non solo in fase di ripartizione, ma anche di fornitura. Infatti, in caso di teleriscaldamento o teleraffrescamento o di impianto centralizzato condominiale, le imprese distributrici, in qualità di esercenti l’attività di misura, dovranno installare un contatore di fornitura in corrispondenza dello scambiatore di calore di collegamento alla rete o del punto di fornitura dell’edificio. Il contatore dovrà riflettere con precisione il consumo effettivo e fornire informazioni sul tempoeffettivodiutilizzodell’energia (gas o altro vettore energetico) e sullerelativefascetemporali.Successivamente al punto di consegna (riferito all’intero edificio), occorrerà contabilizzare i consumi delle singole unità immobiliari e, in caso di supercondominio, anche del singolo edificio. Negli impianti a distribuzione orizzontale (“a zona”), bisognerà installare un sotto-contatore per la misura dei consumi individuali o di edifici a loro volta formati da una pluralità di unità immobiliari atto a misurare l’energia consumata dalla singola unità immobiliare o dal singolo edificio. In caso di distribuzione verticale, oppure di impossibilità tecnica o di inefficienza in termini di costi e sproporzione rispetto ai risparmi energetici potenziali, sarà pos- sibile invece installare ripartitori (oltre alle valvole termostatiche) in corrispondenza di ciascun corpo scaldante posto all’interno delle unità immobiliari. Uno dei casi più ricorrenti di impossibilità tecnica (con deroga all’obbligo di installazione) è costituito dai pannelli radianti annegati nella soletta del pavimento. In questa fattispecie impiantistica, infatti, poichè il pannello serve per una percentuale anche l’appartamento posto sotto, non è possibile scegliere la quantità di calore prelevato in quanto tale operazione andrebbe ad incidere sul riscaldamento dell’appartamento confinante. Per valutare l’eccessività dei costi, oc- QUOTIDIANO DEL CONDOMINIO Rapporto di mandato tra condòmini e amministratore Sul Quotidiano delCondominio tutti i giorni l’offerta informativa del Gruppo Sole 24 Ore per amministratori, legali e operatori professionali. Nell’edizione online oggi l’approfondimento di Selene Pascasi sul rapporto di mandato tra amministratore e condòmini. corre una attenta disamina per ogni singola realtà impiantistica. Si consideri che normalmente (comprese le detrazioni) la spesa per la termoregolazione e contabilizzazione può essere recuperata in tre-5cinque anni. Si pensi che in media ogni 10 anni devono essere sostituiti i ripartitori in quanto la pila che essi contengono si esaurisce. Al totale va aggiunto anche il costo per le letture annue. Se il risparmio presunto, rapportato alla spesa necessaria per l’installazione, non consentisse effettivamente un vantaggio economico, si ricadrebbe nel caso dell’esenzione. Per la ripartizione occorrerà fare riferimento alla norma Uni 10200. Va ricordato che la stessa è oggetto di revisione da parte dell’Uni. La nuova versione dovrebbe vedere la luce entro la fine di quest’anno. La precedente versione dell’articolo 9, comma 5, lettera d) del Dlgs 102/2014, nel richiamare la 10200, prevedeva però solo i successivi aggiornamenti della stessa. Anaci, con una nota all’Uni, all’Ue ed al Mise, aveva espresso perplessità circa l’applicabilità delle modifiche introdotte alla 10200 nel 2015, in quanto le stesse noneranooggettodimeri“aggiornamenti”. Il problema è ora risolto dalla nuova versione della lettera d) che, nel richiamare la 10200, fa riferimento anche alle modifiche e non solo agli aggiornamenti della norma. Non dovrebbero quindi porsi problemi al momento dell’approvazione della nuova 10200. Il legislatore ha anche previsto una norma transitoria. Molti condomìni, in ottemperanza alla legge, avevano già fatto effettuare i calcoli per la ripartizione della spesa del riscaldamento ai sensi della 10200 del 2013. In questi casi le nuove disposizioni sono facoltative. www.quotidianocondominio.ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA Amministratore. Anche se chiesti dopo le dimissioni Gli anticipi vanno rimborsati Silvio Rezzonico pL’amministratore cessato dall’incarico ha diritto di chiedere il rimborso delle somme da lui anticipate per la gestione condominiale sia nei confronti del condominio sia nei confronti di ogni singolo condòmino. L’obbligazione in capo al condominio e ai condòmini di restituire gli importi anticipati dall’amministratore nell’esecuzione dell’incarico deve considerarsi sorta nel momento stesso in cui l’anticipazione è avvenuta e non può considerarsi estinta dalla nomina del nuovo amministratore. È questo il principio affermato dalla I Sezione civile del Tribunale di Torino con la sentenza n. 544 del 29 gennaio 2016, chiamata a pronunciarsi sulla domanda di un amministratore di condominio il quale aveva citato il condominio precedentemente gestito, in persona del nuovo amministratore, affermando di avere pagato con disponibilità proprie alcuni debiti del condominio e chiedendo la condanna del medesimo alla rifusione di quanto anticipato. Il Tribunale di Torino ha accolto la domanda dell’amministratore, affermando che ai rapporti tra amministratore e condominio e singoli condòmini è applicabile la disciplina del mandato, la quale prevede, all’articolo 1720, primo comma, del Codice civile, che «il mandante (in questo caso il condominio ed i singoli condòmini) deve rimborsare al mandatario (l’amministratore) le anticipazioni, con gli interessi legali dal giorno in cui sono state fatte». Il giudice, inoltre, ha precisato che l’obbligazione restitutoria non si estingue a seguito della cessazione dell’incarico, che, infatti, non figura tra le cause di estinzione delle obbligazioni derivanti dal mandato. Infine, il Tribunale sabaudo ha chiarito che, in conformità alla giurisprudenza della Corte di cassazione che prevede, da un lato, che chi agisce per l’adempimento di un obbligazione è tenuto a provare l’esistenza del proprio diritto (il “titolo”) e, dall’altro lato, che spetta alla controparte provare l’eventuale adempimento, l’amministratore di condominio è tenuto a dar prova del diritto alla restituzione delle somme anticipate, e di aver pagato debiti del condominio con denaro proprio. Quest’ultima statuizione deve rappresentare un campanello d’allarme per tutti gli amministratori. È opportuno che, in caso di anticipazioni, l’amministratore usi sistemi di pagamento tracciati , perché la prova che sarebbe senza dubbio più complessa in caso di pagamento in contanti. © RIPRODUZIONE RISERVATA CONFAMMINISTRARE Contro tutte le barriere Si svolgerà dopodomani, 2o luglio, a Napoli, alle 10 presso Consorzio Del Bo Ascensori (Via Pisciarelli 79) il convegno organizzato da Confabitare e e Confamministrare sulle barriere architettoniche, di genere, e soprattutto sulle comunicazioni e relazioni umane in condominio. ENERGIA VERDE Habitech ottiene il Leed provider Il Green Building certification Institute ha assegnato a Habitech il riconoscimento Leed Proven Provider per il protocollo O+M Operation and Maintenance. Il riconoscimento viene assegnato tra le organizzazioni che «hanno l’esperienza per valorizzare gli edifici migliorandone le prestazioni su tutti gli aspetti di sostenibilità. Riscaldamento. Tribunale di Roma Spese per fotocopie. L’assemblea può approvarle anche se mancano le ricevute Giustificativi non sempre indispensabili Luana Tagliolini pL’amministratore può esse- re rimborsato per le spese sostenute per conto del condominio anche se prive di giustificativi. L’assemblea, in relazione alla natura e all’entità, può liquidare importi forfettari per spese non strettamente inerenti alla stessa gestione condominiale, come quelle sostenute per fotocopiature e spedizioni di raccomandate. Nel caso sottoposto all’esame della Corte di Cassazione (sentenza 13183/2016), l’assemblea di condominio approvava il bilancio consuntivo e quello preventivo. Nel consuntivo, l’amministratore aveva richiesto un importo irrisorio per spese difficilmente documentabili prive di riscontro contabile (fotocopie e postali). Un condomino impugnava la delibera, tra l’altro, perché era stato approvato il rimborso di spese sostenute dall’amministratore non documentate, lamentando la lesione del suo diritto al relativo esame. Il tribunale rigettava l’impugnazione della delibera così come veniva rigettato il gravame da parte della corte di appello la quale evidenziava che l’attore non aveva richiesto l’esibizione dei documenti giustificativi. Presentato il ricorso in Cassazione, la corte lo rigettava sostenendo che ‹‹si sottrae al sindacato di legittimità la delibera che approva il rendiconto riconoscendo forfettariamente all’amministratore, a titolo di rimborso una somma, per quanto esigua, senza l’esibizione dei giustificativi›› (sentenza 13183/2016). Se l’assemblea approva il bilancio e, quindi, concorda nel rimborsare, all’amministratore, spese che non sono né ur- genti né indifferibili, riguardo alle quali non sono state esibite le ”pezze di appoggio”, nulla si può obiettare perché prevale la volontà assembleare né la delibera è illegittima. La delibera di approvazione del rendiconto ha valore di riconoscimento del debito in relazione alle sole poste passive specificamente indicate e riguardo alle quali l’amministratore ha il dovere di esibire i giustificativi contabili. Peraltro i giudici di legittimità hanno precisato che l’approvazione di un rendiconto di cassa che presenti un disavanzo tra uscite ed entrate non consente di ritenere dimostrato, in via di prova deduttiva, che la differenza sia stata versata dall’amministratore (Cassazione, sentenza n. 10153/2011). Ma si veda anche l’articolo qui sopra. © RIPRODUZIONE RISERVATA FOTOGRAMMA Il distacco è illecito quando le spese sono «forfettizate» Rosario Dolce pNulla la delibera che auto- Impianti elettrici. Il nuovo manuale Prosiel Un «Libretto» per la sicurezza Silvia Berri pProsiel ha predisposto e pubblicato il nuovo Libretto d’impianto elettrico. Una sorta di carta d’identità dell’impianto elettrico da consegnare al proprietario o inquilino dell’abitazione, che si propone di fornire le istruzioni d’uso e manutenzione, tenendo conto delle istruzioni e della documentazione consegnate dalla impresa installatrice, per aderire agli obblighi del Dm 37/2008. Il Libretto contiene tutte le istruzioni d’uso e di manutenzione delle apparecchiature che formano l’impianto, le garanzie e ogni informazione fornita dall’impresa installatrice. Nel documento è indicata inoltre la frequenza prevista dall’impresa installatrice per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, affinché l'impianto mantenga le caratteristiche di sicurezza e prestazione di progetto. © RIPRODUZIONE RISERVATA rizza al distacco “forfettizzando” le spese di conservazione dell’impianto. Della questione si è recentemente occupato il Tribunale di Roma (estensore Fabiana Corbo), con sentenza del 4 maggio 2016. Il Tribunale ha ritenuto nulla la delibera che autorizzava il condòmino al distacco senza preoccuparsi di determinare, a monte e mediante ausilio di un tecnico, l’esatta quota di contribuzione da porre in capo al medesimo in termini di spesa di conservazione. E in effetti la deliberazione impugnata riconosceva ad alcuni compartecipi il diritto al distacco prefissando una quota di contribuzione forfettaria, pari al 10% del costo complessivo sulle spese di conservazione. Nel corso del giudizio è stato però acquisita una consulenza tecnica d’ufficio (Ctu), che ha certificato che il distacco dall’impianto da parte di alcuni condòmini abbia aggravato di gran lunga il costo di conservazione dello stesso a discapito degli altri (cioè dei ricorrenti). Dalla perizia tecnica emergeva che i condòmini rimasti allacciati all’impianto centralizzato si siano accollati maggiori oneri derivanti dal calo di efficienza e del maggior consumo di combustibile, per compensare le dispersioni di calore discendente dall’occorso distacco (pari, addirittura, circa al 60% della spesa complessiva da questi sostenuta nel biennio in questione). Secondo il decidente, pertanto, la delibera in disamina è da ritenersi nulla, in quanto adottata senza il consenso unanime dei condòmini e, in ogni caso, perché sprovvista di una analisi tecnica sulle conseguenze che ne sarebbero maturate, in termini di equilibrio termico (tra gli immobili serviti) e in termini di equilibrio contributivo (tra tutti i compartecipi). L’ormai consolidato orientamento della Cassazione distingue tra le spese di conservazione dell’impianto centrale e quelle dovute in relazione all’uso, stabilendosichesoloquest’ultimenon siano dovute quando l’impianto non sia utilizzato (Cassazione, sentenze 10214/1996, 11152/97 e 129/99). Questo orientamento è stato poi recepito dal “nuovo” articolo 1118 codice civile (dopo la riforma del 2012), dove è chiarito che il condòmino che rinuncia al diritto sul bene comune non può sottrarsi al contributo alle spese diconservazionemasoloaquelle d’esercizio. Il distacco, dunque, è da ritenersi giuridicamente possibile, purché non vada a discapito degli altri condòmini. © RIPRODUZIONE RISERVATA In sintesi 01 IL PRINCIPIO È nulla la delibera che autorizza il condòmino al distacco senza preoccuparsi di determinare, a monte e mediante ausilio di un tecnico, l’esatta quota di spesa di conservazione 02 IL CASO Dalla perizia tecnica emergeva che i condòmini rimasti allacciati si sarebbero accollati maggiori oneri ( per calo di efficienza e maggior consumo di combustibile), per compensare le dispersioni di calore , pari, addirittura, a circa il 60% della spesa complessiva 40 Il Sole 24 Ore Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197