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In Italia in vendita abbinata obbligatoria con Biblioteca
Multimediale – L'Economia per la Famiglia, fino ad esaurimento
copie (Il Sole 24 Ore € 1,50 + L'Economia per la Famiglia € 0,50)
Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003
conv. L. 46/2004, art.1, c. 1, DCB Milano
Martedì
19 Luglio 2016
PRIMA MAXI-ACQUISIZIONE DOPO BREXIT
Chip, alla giapponese Softbank
l’inglese Arm per 29 miliardi
Stefano Carreru pagina 26
LA CONVENTION DI TRUMP
Le sfide
globali
di un’America
assediata
di Mario Platero
Q
uesta convention repubblicana di Cleveland, questa grande celebrazione della democrazia
americana non poteva aprirsi in
modo peggiore: gli eventi delle
ultime settimane, il fallito golpe
in Turchia, l’attacco a Nizza,
Brexit, le fortissime tensioni
razziali, le esecuzioni di poliziotti a Dallas e a Baton Rouge,
sono lo specchio di un Paese in
stato d’assedio, di un Paese ferito, diviso, impaurito.
Per questo oggi, la riflessione
politica attorno a Cleveland
non riguarda soltanto l’incoronazione di Donald Trump, un
candidato anomalo arrivato dove è arrivato proprio per il senso
di profondo disagio in cui vive
l’America del 2016. O il futuro
dei repubblicani e i percorsi per
la grande riunificazione dopo
primarie che hanno stremato
sia la base che la leadership del
partito. Sono certamente temi
centrali, che seguiamo nel racconto di cronaca su quello che
sta capitando in questa città dell’Ohio da dove parte la volata finale per la Casa Bianca del 2016.
Ma oggi, con il pressing sull’America e per la coincidenza
dei gravissimi eventi internazionali, la settimana repubblicana di Cleveland e quella democratica che seguirà a Filadelfia ci costringono a riflettere
sulla solidità stessa di questa
nazione. Sotto la superficie di
una festa politica che avrà nonostante tutto successo,
Washington si trova in stato
d’assedio su tre fronti diversi:
quello per la tenuta del suo ordine interno, per la credibilità del
suo ruolo di leadership globale
e, soprattutto, per la tenuta del
suo modello economico. La
“trilogia” non è causale, ciascuna delle sfide è allo stesso tempo
figlia e madre delle altre. E oggi
la più urgente riguarda la coesione morale del Paese e la tenuta dell’ordine interno.
Abbiamo visto l’America
scrivere una pagina di storia
con l’elezione del primo presidente afroamericano per ritrovarci otto anni dopo con episodi
di discriminazione razziale ed
esecuzioni per strada, per vendetta, di poliziotti innocenti. Le
parole di Barack Obama, il suo
appello per la ragionevolezza e
per il dialogo non bastano più.
Continua u pagina 10
GERMANIA
Un ragazzo afgano di 17 anni ha
aggredito ieri sera con un’ascia
i passeggeri di un treno nel sud
della Germania: quattro i feriti,
di cui tre gravi. L’assalitore ha
tentato di fuggire ma è stato
ucciso dalla polizia.
di Luca De Biase
S
oftbank è una conglomerata che conosce la
tecnologia e ha saputo mantenere un certo dinamismo nonostante le difficoltà storiche
dell'economia giapponese.
Ue e Usa avvisano Erdogan: Europa e ruolo Nato a rischio se diritti violati
pIlfallitocolpodiStatoinTurchiaelacon- La lira turca recupera a sorpresa: +1,75% sul dollaro dopo il crollo iniziale
seguente pesante repressione ordinata da
Erdogan non spaventano le borse europee.
Dopo una mattinata in rosso gli indici hanno
girato in positivo sulla scia di Wall Street per
chiudere con Milano a +0,08%, Londra a +
0,39% e le altre comunque piatte. Sale il dollaro. A Istanbul, invece la lira turca tiene ma
la borsa perde il 7%. Intanto Ue e Usa avvisano Erdogan: Europa e ruolo Nato a rischio se
diritti violati.
Servizi e analisi u pagine 2-4
L’andamento della lira turca contro il dollaro
0,350
APERTURA
11 luglio
0,3459
LE ANALISI DEL SOLE
IERI
La valuta
recupera
parzialmente
terreno dopo
il fallito colpo
di Stato
0,340
Uno Stato parallelo
dopo il contro-golpe
0,335
0,3358
15 luglio
La lira turca crolla
per i timori sul
golpe in corso
di Alberto Negri u pagina 2
Dietro le quinte
la sfida Usa-Russia Il rischio-Paese e la tutela degli imprenditori
0,330
di Vittorio Da Rold u pagina 4
di Ugo Tramballi u pagina 2
L’editore: «A me le deleghe» - Bonomi restituisce le azioni conferite all’Opa - L’attuale cda verso le dimissioni
Rcs, Cairo può salire fino al 62%
pSi spengono le luci sulla contesa per
Fca, indagine in Usa sui dati delle vendite
L’azienda: noi corretti, piena collaborazione
La caccia di Borsellino alla «Cosa Unica»
di Roberto Galullo
servati” e degli “invisibili” che facevano
parte del “consorzio” tra le mafie nazionali e dei suoi raccordi con quelle internazionali. Stava, in altre parole, correndo
contro il tempo per raccogliere il testimone di Giovanni Falcone, pur sapendo
che, come lui, avrebbe trovato di fronte
Q
uell’agenda rossa doveva sparire ad
ogni costo perché, da poche settimane, tra mille e puntigliose annotazioni,
Paolo Borsellino stava scrivendo anche
circostanze, luoghi e alcuni nomi dei “ri-
FTSE Mib
A
0,08 variaz. % 0,09
-29,47 var. % ann. 2,47
L
Dow Jones I.
18533,05
L
variaz. %
var. % ann.
hiusura sulla parità per Piazza Affari. L'indice Ftse ha segnato un +0,08%, l’All Share +0,33% al
termine di una giornata attesa con apprensione a causa delle nuove tensioni geopolitiche legate al fallito
golpe in Turchia e all'attentato di Nizza della scorsa
settimana. La Borsa di Istanbul ha chiuso a -7,1%. Pocomossiiprincipalilistinieuropei:nonostanteilclima
di incertezza i mercati hanno reagito senza scossoni.
BORSA ITALIANA
Var%
18.07
15.07 Var% in.an.
FTSE It. All Share (31.12.02=23356,22) 18365,66 18334,86
0,17 -20,96
FTSE MIB (31.12.97=24401,54)
16762,73 16748,59
0,08 -21,74
FTSE It. Mid Cap (31.12.02=20146,67) 29628,30 29419,28
0,71 -15,04
FTSE It. Star (28.12.01=10000)
0,77
24034,08 23851,32
-7,89
Mediobanca (2.1.06=100)
49,01
48,92
0,18 -22,87
Comit Globale (1972=100)
987,79
985,97
0,18 -18,88
Servizio u pagina 11
Per Mps
avanza
la soluzione
di mercato
Il doppio “cantiere” per
mettere in sicurezza Mps
avanza. Da una parte
prosegue l’analisi del
portafoglio di 10 miliardi
di Npl netti da parte di
Atlante. Dall’altra si
lavora alla cordata di
banche d’affari che
garantirà l’oramai scontato aumento di capitale.
Una doppia manovra che
dovrebbe prendere
forma senza il supporto
pubblico.
Luca Daviupagina 7
con l’analisi di Morya Longo
Bundesbank:
affidare all’Esm
il coordinamento
dei salvataggi
Alessandro Merliu pagina 6
Convegno Cisl. Furlan presenta le proposte di politica industriale
Calenda: per il salario
di produttività ulteriori
defiscalizzazioni
Boccia: aumentare le imprese
che fanno contrattazione aziendale
pUlteriori defiscalizzazioni sul
salario di produttività. L’apertura
èdelministroCalenda,intervenuto al convegno Cisl sull’industria.
Il presidente di Confindustria,
Boccia: aumentare le imprese che
fanno contrattazione aziendale.
Picchio, Pogliottiu pagina 9
FOCUS. PREMI DI PRODUTTIVITÀ E WELFARE AZIENDALE
Finora 13.543 intese aziende-sindacati
Giorgio Pogliottiu pagina 9
PANORAMA
Strage di Nizza, la rete porta in Puglia
Identificata la prima vittima italiana
Contestazioni contro il governo francese a Nizza alla commemorazione delle vittime dell’attentato del 14 luglio. Il premier Valls: «Siamo in
guerra, la Francia non si divida». La Farnesina: tra le vittime identificato
un italiano. Dalle indagini sul killer emerge una pista italiana: l’Antiterrorismo indaga su un tunisino in passato residente in Puglia.u pagina 11
Amianto, De Benedetti condannato in primo grado
IltribunalediIvreahacondannatoin1°gradoCarloDeBenedettieilfratello
Franco a 5 anni e due mesi ciascuno per le morti da amianto di 13 operai Olivetti.L’ingegnere:reatichenonhocommesso,ricorrerò.Corrado Passera
condannato a un anno e 11 mesi, Roberto Colaninno assolto. u pagina 14
Legge elettorale, minoranza Pd per Mattarellum corretto
Continua la “saga” della legge elettorale: la minoranza Pd oggi proporrà un Mattarellum corretto con premio fisso alla lista o alla coalizione che arriva prima sul territorio nazionale. Governo freddo
ma «il Parlamento è sovrano». Forza Italia si sfila.
u pagina 12
Hotels & Spa Carinzia ffffS
Wellness
Hotel Schladming ffffS
Wellness
Andrea Malanu pagina 26
A 24 ANNI DALLA STRAGE DI VIA D’AMELIO
Mercati
FOCUS
BANCHE
INCHIESTA DI SEC E FBI
Rcs. Cairo rinuncia all’ok unanime delle
banche creditrici al passaggio del controllo, e la cordata Bonomi rende i titoli consegnati in Opa. Da venerdì chi vorrà potrà girare le azioni dall’Opa Bonomi e Cairo - ch
ha annunciato di volere per sè le deleghe potrà salire fino a un massimo del 62% nel
capitale di Rcs. L’attuale cda verso le dimissioni. Antonella Olivieri u pagine 23-25
Indici Generali
i fascicolI a 0,50 euro oltre il quotidiano
L’analisi u pagine 23-26
C
Afgano attacca con un’ascia
su un treno: quattro feriti
L’Economia
per la famiglia:
settori del futuro
e globalizzazione
Scommessa coraggiosa
Borse e dollaro in rialzo:
scende il rischio-Turchia
16762,73
OGGI E DOMANI CON IL SOLE
INTERNET DELLE COSE
Nella prima seduta post-golpe la lira turca tiene ma Istanbul perde il 7%: Wall Street sale con Londra e Piazza Affari
Anno 152˚
Numero 197
Xetra Dax
10063,13
-0,04
-13,79
B
variaz. %
var. % ann.
Nikkei 225
16497,85
0,68
-19,91
L
variaz. %
var. % ann.
FTSE 100
6695,42
0,39
-1,18
L
variaz. %
var. % ann.
un ostacolo insormontabile: gli apparati
deviati dello Stato.
In coincidenza con l’anniversario della
strage di via D’Amelio, dove 24 anni fa
persero la vita il giudice e cinque agenti di
scorta, si apre un filone delicatissimo.
¤/$
-0,67
1,51
Brent dtd
B
1,1053
45,29
B
Oro Fixing
1334,70
-1,22 variaz. % 0,58
-19,74 var. % ann. 17,82
variaz. %
var. % ann.
L
var. % ann.
QUANTITATIVI TRATTATI ¤
INDICI
18.07
Azioni: numero
851.722.640
Azioni: valore
1.855.741.961
Titoli di Stato
578.075.435
Obbligazioni
33.711.393
Paese/Indice
BORSE EUROPEE
D.J. EuroStoxx
Amsterdam Am. Exc.
Bruxelles Bel 20
Francoforte Dax
Helsinki Omxh Gen
Lisbona Psi 20
Londra Ftse 100
Madrid Ibex 35
Parigi Cac 40
Vienna Atx Index
Zurigo Swiss Mkt
315,89
448,32
3412,47
10063,13
8240,14
4575,89
6695,42
8524,40
4357,74
2220,01
8161,60
ALTRE BORSE
New York DJ Ind.
New York S&P 500
New York Nasdaq C.
Tokyo Nikkei 225#
Hong Kong Hang S.
San Paolo Brsp Bov.
Shanghai Comp.
Sydney All Ordin.
Singapore Straits T.
Toronto 300 Comp.
18533,05 0,09
2166,89 0,24
5055,78 0,52
16497,85 0,68
21803,18 0,66
56375,75 1,43
3043,91 -0,34
5538,90 0,52
2928,76 0,12
14532,40 0,35
A2A
Atlantia
Azimut H.
B. Popolare
B.P. E.Romagna
B.P. Milano
Banca Mediolanum
Buzzi Unicem
Campari
CNH Industrial
Enel
Eni
Exor
FCA-Fiat Chrysler
1,204
22,240
15,220
2,410
3,424
0,433
6,340
17,260
8,815
6,205
3,996
14,560
34,010
6,200
-0,50
-1,11
2,91
1,52
0,59
0,05
—
1,17
1,61
-0,96
0,10
-1,09
1,16
1,97
FTSE ITALIA
ALL SHARE
+0,17
Base 31/12/02=23.356,22
18620
18480
18340
18200
apertura chiusura
Titolo
Ferrari
FinecoBank
Generali
Intesa Sanpaolo
Italcementi
Leonardo-Finmecc.
Luxottica
Mediaset
Mediobanca
Moncler
Monte Paschi Si
Poste Italiane
Prysmian
Recordati
S. Ferragamo
Saipem
Snam
STMicroelectr.
Telecom Italia
Tenaris
Terna
UBI Banca
Unicredit
Unipol
UnipolSai
Yoox Net-A-Porter
Pr.Rif.¤
Var.%
38,330
5,640
11,350
1,935
10,590
9,745
44,370
3,290
5,935
14,420
0,334
6,230
20,250
27,680
18,940
0,421
5,170
5,520
0,694
12,710
4,818
2,800
2,220
2,476
1,494
24,020
-0,08
0,80
0,53
0,21
—
0,57
-1,42
-0,06
1,71
-0,07
-1,82
0,08
0,40
-0,50
0,37
1,84
-0,86
2,13
3,20
-1,63
0,58
0,36
1,83
1,14
1,91
-0,87
15.07
893.348.438
2.077.729.979
483.506.735
35.026.706
FUTURES
18.07 Var
FTSE MIB set 2016
16729
—
Eurex Bund 10a(set 16) 166,36 0,30
I CAMBI DELL’EURO (rilev. BCE)
Valuta
18.07
Dollaro Usa
1,1053
Yen giapponese 116,8200
Sterlina inglese
0,8337
Franco svizzero
1,0869
Renminbi cinese 7,4089
Dollaro canadese 1,4315
Corona svedese
9,4679
Dollaro austral.
1,4557
Diff.
-0,0075
-0,8100
0,0010
-0,0030
-0,0266
-0,0002
0,0123
0,0019
MATERIE PRIME
Prezzi uff. a Londra ($/t)
Alluminio
Caffè rob
18.07 Var.%
1645,0 -0,60
1805,0 -0,30
Club Funimation Katschberg ffff
Family
variaz. %
Titolo
Var.%
Hotel Cristallo ffff
Family
Continua u pagina 20
PRINCIPALI TITOLI - Componenti dell’indice FTSE MIB
Pr.Rif.¤
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e
t
a
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t
s
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Hotel Sonnenalpe ffff
Family
18.07 Var.%
-0,04
0,18
0,05
-0,04
-0,03
0,31
0,39
-0,08
-0,34
0,04
0,07
INDICE CAMBI (22 valute)
Indice Sole-24Ore
106,28 -0,14
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Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
2
La crisi in Turchia
LA RISPOSTA AL COLPO DI STATO
L’Europa si allontana
Angela Merkel ha ricordato al «Sultano»
che i negoziati per l’adesione sono in pericolo
L’accordo sui migranti
La deriva autoritaria turca renderebbe
impossibile la liberalizzazione dei visti
«Ankara rischia sulla Nato e sulla Ue»
L’avvertimento da Bruxelles: «Pena di morte incompatibile con i principi dell’Unione»
Beda Romano
BRUXELLES. Dal nostro corrispondente
pÈ con visibile preoccupa-
zione che l’Unione, la Nato e gli
Stati Uniti hanno ieri condannato in coro il fallito colpo di
Stato in Turchia, ma soprattutto esortato il governo turco a rispettare i principi democratici.
La presa di posizione denota tra
le altre cose paure crescenti per
la stabilità di un Paese cruciale
per gli equilibri del Medio
Oriente. In particolare per l’Europa, la situazione turca crea
nuove incertezze sul futuro dell’accordo firmato con Ankara
per meglio gestire gli arrivi di
migranti da Est.
«L’Unione condanna fermamente il tentato colpo di Stato in
Turchia e ribadisce il suo pieno
sostegno alle istituzioni legittime del Paese», si legge in una dichiarazione dei ministri degli
Esteri europei riuniti qui a Bru-
L’IRA DI WASHINGTON
In merito alla richiesta
di estradizione dell’ex imam
Gulen, Kerry ha invitato
il governo turco a presentare
«prove, non accuse»
xelles, mentre il Paese continua
a essere segnato da tensioni. Al
tempo stesso, i Ventotto hanno
chiesto alle autorità «moderazione» nell’uso della forza da
parte della polizia. L’Unione ha
anche esortato la Turchia a rispettare «l’ordine costituzionale» e «lo stato di diritto».
Lo sguardo corre ai 3.000 magistrati rimossi dall’incarico fin
da sabato e alle violente epurazioni delle ultime ore. «Le notizie provenienti dalla Turchia
danno il senso della gravità della
situazione, anche alla luce della
stabilità del Paese», ha avvertito
in un punto stampa l’Alto Rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza Federica Mogherini. Con l’occasione, i Ventotto hanno voluto ricordare al
Paese che il ritorno della pena di
morte precluderebbe la partecipazione del Paese all’Unione.
PRIMO CONSIGLIO ESTERI
A Bruxelles il debutto
«diplomatico»
di Boris Johnson
Fortunatamente Boris Johnson
non è superstizioso: al suo
primo viaggio come ministro
degli Esteri, diretto a Bruxelles,
il suo aereo ha avuto «problemi
tecnici» e ha dovuto fare un
atterraggio di emergenza
all’aeroporto di Luton (di Nicol
Degli Innocenti).
www.ilsole24ore.com
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha ribadito lo stesso
principio in una conversazione
telefonica con il presidente Recep Tayyip Erdogan. Dal canto
suo, preoccupato anch’egli dalla stabilità della regione, il segretario generale della Nato,
Jens Stoltenberg, ha avvertito
Ankara come sia «essenziale»
che la Turchia, Paese membro
dell’organizzazione militare, rispetti «la democrazia, e le sue
istituzioni, l’ordine costituzionale, lo stato di diritto e le libertà
fondamentali».
Qui a Bruxelles, dopo un incontro con i Ventotto, il segretario di Stato John Kerry ha affermato: «La Nato ha requisiti
in termini di rispetto della democrazia; la Nato valuterà
molto attentamente ciò che sta
accadendo». Gli Stati Uniti
«sono a fianco del potere eletto, ma voglio anche fermamente esortare quest’ultimo a mantenere l’ordine e la stabilità, rispettando le istituzioni democratiche e lo stato di diritto (…)
I responsabili del golpe devono
essere giudicati, ma nel rispetto della legge».
Interpellato sulle accuse turche contro Fethullah Gülen,
Kerry ha spiegato che «gli Stati
Uniti non hanno ricevuto alcuna richiesta formale di estradizione» da parte di Ankara.
L’uomo è accusato dalla Turchia di avere organizzato il tentato colpo di Stato di venerdì
sera. Il segretario di Stato ha
esortato il governo turco a presentare «prove, non accuse».
Ha poi assicurato: «Non stiamo facendo nulla per bloccare» un’eventuale estradizione,
ma questa deve avvenire «secondo le regole».
«Siamo stati molto chiari nel
condannare il tentativo di golpe
- ha spiegato dal canto suo il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni - e al tempo stesso siamo
molto chiari nel dire che la reazione al golpe militare non può
essere di vendetta ma deve tenere conto dello stato di diritto». L’Europa è alla ricerca di un
delicato equilibrio tra la condanna del golpe e il sostegno al
potere democratico ma sempre
più autoritario del presidente
Erdogan, in un contesto nel quale ormai in pericolo è la stabilità
stessa del Paese.
Per l’Europa, il rapporto con
la Turchia è infatti fonte di crescenti dilemmi. Il Paese è un
partner decisivo nella gestione degli arrivi di migranti da
Est. In cambio dell’aiuto,
l’Unione ha promesso la liberalizzazione dei visti, purché
la Turchia rispetti alcuni criteri, tra cui quelli relativi alla lotta al terrorismo. Il rischio è che
la deriva autoritaria renda impossibile per i Ventotto la liberalizzazione dei visti e che
quindi l’intesa stessa con
Ankara venga disapplicata,
provocando un nuovo aumento dei flussi migratori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSA
L’ANALISI
Alberto
Negri
assegnazione di 20 milioni di
“Yesil Kard”, le carte verdi per
avere accesso alla sanità
gratuita. Lavoratori e strati
bassi della popolazione non
sono protetti dalla leggi ma
dallo stesso Erdogan e dall’Akp
che per il momento ha ancora
buon gioco nello sfruttare le
pulsioni di un elettorato che
nelle sue derive populiste e
talvolta irrazionali si avvicina
all’Occidente europeo di oggi. E
per allevare un docile bacino
elettorale ha cominciato a dare
la cittadinanza a tre milioni di
profughi siriani, giusto per
complicare ancora un po’ la già
ribollente demografia turca.
La tempesta perfetta di
venerdì ha fatto avanzare
l’ipotesi dell’”autogolpe”: in
realtà questo è stato un putsch
quasi suicida animato non
soltanto dai gulenisti ma anche
da frange di kemalisti che
inseriti nella lista nera degli
epurati sapevano di non avere
altra scelta.
È fallito non perché “finto”
ma in quanto non ha ottenuto
alcun sostegno politico
riproponendo un modello di
colpo di stato superato dalla
storia.
I punti oscuri sono due. Nella
base aerea di Incirlik, dove
partono i raid Nato sul Califfato,
sono di stanza due squadroni
americani con armi nucleari
tattiche: da qui è decollato
l’aereo cisterna che riforniva in
volo gli F-16 dei ribelli. Cosa
sapevano gli Stati Uniti del
golpe e come mai i due caccia
che hanno affiancato l’aereo di
Erdogan in fuga da Marmaris
non l’hanno abbattuto?
Interrogativi che per il
momento non avranno risposta.
Dietro ai soliti sospetti ci
sono evidenti e solide realtà. La
rottura con l’Occidente sugli
interessi strategici della
Turchia di Erdogan, che
puntava a diventare il leader del
mondo musulmano, la caduta di
Morsi in Egitto, quella mancata
di Assad, perseguita facendo
affluire migliaia di jihadisti in
Siria, l’incubo strategico di un
possibile stato curdo ai confini,
la guerra nell’Anatolia del SudEst contro il Pkk e anche contro
i civili, una spaventosa raffica di
attentati in casa con il
terrorismo locale del Pkk e
quello importato dal Medio
Oriente. Il bilancio delle vittime
turche e curde nell’ultimo anno
è quello di centinaia di vittime
in conflitti su più fronti, dentro e
fuori.
Questa è la grande
responsabilità che Erdogan
cerca di occultare: ha trascinato
il Paese in guerra, polarizzato la
società e ora rischia di giocarsi
gli alleati storici mentre gli altri
partner, da Putin a Israele, lo
guardano con strumentale
diffidenza.
Dall’anatomia di questo
golpe emerge soltanto una
certezza. Un’altra Turchia sta
per sorgere, con un Erdogan in
apparenza più forte, deciso a
blindare il potere della sua
cerchia e una democrazia in
liquidazione: non sono buone
notizie per noi e un Medio
Oriente in disgregazione.
Dal contro-golpe
nasce uno Stato
parallelo
a quello di diritto
I
Resa dei conti. In un’immagine pubblicata su Twitter, la palestra/prigione in cui sono stati rinchiusi i soldati golpisti
La reazione del presidente. «Purghe» contro i golpisti, espatrio vietato e ferie cancellate ai dipendenti pubblici
Stretta di Erdogan: soldati e agenti
in arresto, epurati giudici e statali
Alberto Negri
ISTANBUL. Dal nostro inviato
pPer un momento tornano alla
memoria i ricordi del colpo di stato del settembre 1980 del generale Kenan Evren. Allora gli oppositori penzolavano dai patiboli. «Se
non impiccate quelli che lo meritano si propagheranno come un
virus», disse il generale, le stesse
parole che ha usato Erdogan per
definire i gulenisti, un virus. L’immagine di dozzine di soldati legati, a torso nudo e sdraiati, stipati
come sardine, ammassati in una
palestra in cui è stato allestito un
tribunale a Bakirkoy, non è quella
che si vorrebbe vedere in un Paese che aspirava all’Europa.
Non scorre il sangue come nei
linciaggi per strada ma è cruda
perché è quella di una Turchia
tornata tristemente indietro nel
tempo. Assassinii politici compresi: il vice sindaco del distretto
Sisli di Istanbul è stato ucciso ieri
da una coppia di assalitori che gli
hanno sparato alla testa. L’aggressore è entrato nell’ufficio di Cemil Candas quando sono stati uditi degli spari. A governare il distretto è il Partito popolare repubblicano Chp, all’opposizione.
La tensione non si allenta mentre si susseguono le notizie di migliaia di arresti, la più colossale
epurazione nella storia della Turchia recente. Le purghe hanno
colpito le forze armate, almeno
3mila i soldati senza stellette, e anche la polizia. Sono 7.850 gli agenti costretti a riconsegnare arma
d’ordinanza e distintivo per poi
essere esonerati dal servizio. I dipendenti del ministero dell’Interno sollevati dai loro incarichi in
totale sono quasi 9 mila di cui
7.850 poliziotti, 614 gendarmi, 30
RITORNO AL PASSATO?
Il capo dello Stato,
intervistato dalla Cnn, non ha
escluso il ripristino della pena
di morte se il Parlamento
dovesse decidere in tal senso
prefetti e 47 governatori di distretti provinciali. In manette sono finiti anche 103 tra generali e
ammiragli (un terzo del totale).
Poi c’è il personale legato alla magistratura: il 36% dei giudici e dei
procuratori è stato eliminato e infine circa 1.500 dipendenti del ministero della Finanze sono stati
sollevati dai loro incarichi per
presunti legami con il religioso
Fethullah Gulen, predicatore
islamico moderato passato da al-
leato di Erdogan a suo acerrimo
oppositore, esiliato negli Usa, al
quale il presidente turco ha subito
addossato la regia occulta del tentato golpe. Le autorità turche hanno inoltre vietato l’espatrio ai dipendenti pubblici, provvedimento che riguarda quasi il 5% della
popolazione turca, e cancellato le
ferie annuali.
Proviamo ad analizzare gli
eventi con Yavuz Baydar, giornalista eccellente e sopravvissuto
alle purghe erdoganiane: «Non
c’è dubbio che il golpe di venerdì
ha riproposto un modello di presa
del potere fuori dalla storia ma
non è corretto affermare che si è
trattato di autogolpe orchestrato
da Erdogan. Da mesi arrivavano
segnali di insofferenza: i militari
erano stanchi della drammatica
situazione sul confine siriano, poi
era arrivata la sentenza della Cassazione che riabilitava gli ufficiali
finiti sotto processo per Ergenekon (presunta organizzazione
clandestina kemalista). Credo
che il colpo di stato sia stato preparato a lungo ma male organizzato: è probabile che la decisione
di entrare in azione sia stata accelerata da elementi delle forze armate che sapevano di essere già
nella lista nera degli epurati».
Uno di questi, che sicuramen-
te sarebbe saltato alla prossima
riunione dell’Alto consiglio militare, è il capo dell’Aviazione,
Akin Ozturk, che ha confessato di
essere la mente del golpe. Il colpo
di stato, cui hanno aderito non solo gulenisti ma anche kemalisti,
non ha avuto l’appoggio di gran
parte delle Forze Armate che però sono restate a guardare senza
intervenire e infatti nelle strade i
ribelli sono stati fermati dalla polizia, non dai militari. Non solo.
Anche i poliziotti sono rimasti
senza ordini, con plotoni di giovani leve impaurite. Il comandante della base Nato di Istanbul,
come quello di Incirlik, è stato arrestato mentre il suo vice ucciso
da un proiettile sul ponte del Bosforo. Quando cadono anche i generali è difficile immaginare che
il colpo di stato sia stata una messa in scena. E non lo è certamente
per quei soldati a torso nudo che
rischiano assai se il Parlamento
introdurrà di nuovo la pena di
morte, cancellata un decennio fa
per compiacere le richieste dell’Unione europea. Ancora ieri, in
un’intervista alla Cnn, Erdogan
ha sottolineato che il popolo la invoca e ha detto di non poterla
escludere se il Parlamento dovesse decidere in tal senso.
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l contro-golpe di Erdogan è
un imbarazzante paradosso:
dal fantasma di una dittatura
militare si è passati a una
dittatura elettorale della
maggioranza, con un
regolamento di conti così
profondo ed esteso che cambia
il volto e la posizione
internazionale dello stato turco
aprendo una crisi senza
precedenti con Usa, Unione
europea e Nato.
I presupposti c’erano già
esaminando l’anatomia del
golpe da cui sta nascendo in
queste ore lo Stato “parallelo” di
Erdogan - parallelo alla
democrazia autentica - dove
potrebbe tornare la pena di
morte, abolita nel 2004 quando
serviva l’appoggio dell’Europa
per far fuori i militari kemalisti,
guardiani della repubblica
secolarista ereditata da Ataturk.
C’è una strategia da purga
staliniana in queste migliaia di
arresti. Si procede a cerchi
concentrici: il primo cerchio ha
riguardato militari e poliziotti. Il
secondo ha colpito la
magistratura e i governatori. Un
terzo dei giudici di questo Paese
è stato rimosso: è un concetto di
giustizia che prevede non la
fedeltà al codice ma al capo. Il
terzo cerchio investe
università, istituti culturali,
intellettuali e giornalisti che
non si sono piegati nelle
precedenti repressioni.
È evidente che Erdogan sta
frantumando lo stato di diritto,
una tendenza autoritaria già
emersa con chiarezza ma
contro la quale ben poco hanno
fatto gli Usa e l’Europa,
assecondando la Turchia per
firmare accordi di comodo
come quello sui migranti. Ma
sta anche rischiando molto:
tagliando le gambe ai militari si
farà ancora più nemici che
condivideranno l’idea che deve
essere rovesciato mentre le
lotte interne alle strutture di
sicurezza potrebbero rendere la
Turchia più vulnerabile agli
attacchi terroristici.
Erdogan ha accusato il suo ex
alleato Fetullah Gulen, in esilio
negli Usa, di avere costituito
uno Stato parallelo infiltrando
tutti i gangli
dell’amministrazione e ne
reclama l’estradizione agli Stati
Uniti. Ma lo stesso presidente
con la reazione al fallito colpo di
stato di venerdì scorso sta
trasformando la Turchia in uno
Stato-Erdogan.
Questo nuovo sistema fonda i
suoi consensi non su un boom
economico, sgonfiato da tempo,
ma sul “Welfare state
all’Erdogan”: distribuzione di
alloggi popolari, pasta e
carbone in Anatolia,
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Le conseguenze geopolitiche. La Nato, che una settimana fa aveva deciso di rafforzarsi ai confini russi, rischia di indebolirsi sul fianco sud-orientale, dove Ankara assume posizioni anti-americane
Dietro le quinte del golpe la sfida Usa-Russia
di Ugo Tramballi
L
a sera del 19 agosto la “Banda degli otto” diceva di avere il potere in pugno, ma per
le strade di Mosca non sembrava
fosse in corso da due giorni un
colpo di stato. La gente circondava i pochi carri armati agli incroci
e discuteva con i soldati. Nessuno
stava rispettando il coprifuoco. I
golpisti avevano isolato Gorbaciov nella dacia di Soros, in
Crimea. Ma alla Casa Bianca di
Mosca dove si era barricato, Boris Eltsin lanciava proclami alla
stampa russa, ebbra di glasnost, e
a quella di tutto il mondo. Alla
conferenza stampa, convocata
per annunciare il ritorno al vecchio comunismo, il portavoce
degli otto golpisti si presentò
ubriaco.
Ma almeno quell’improbabile
colpo di stato durò quasi cinque
giorni, dal 17 agosto quando arrestarono Gorbaciov, al 22, quando
lo liberarono. L’evanescente golpe turco, molto più breve e più
sanguinoso di quello sovietico,
sembra il prodotto di un dilettantismo sconfortante. Interrogando alcuni esperti della materia,
domenica il New York Times
elencava il manuale del golpe tecnicamente perfetto che i militari
turchi hanno ignorato. Una presa
di potere così male organizzata e
velleitaria da suscitare più di un
sospetto e da esaltare i teorici del
complotto. Perché come quello
di Mosca che fu la pietra tombale
dell’Unione Sovietica, anche il
putsch di Istanbul/Ankara è gravido d’importanti cambiamenti.
Prima della sera di venerdì la
visione geopolitica delle cose
sembrava positiva. Il segretario
di Stato John Kerry aveva appena
incontrato a Mosca Vladimir Putin e Serghej Lavrov, il suo ministro degli Esteri: segno di un dialogo intenso per arrivare a obiettivi comuni in Siria e forse altrove. In Turchia Erdogan aveva
rafforzato il controllo sul suo governo, mandando via ministri e
arruolandone altri, più fedeli. Poco dopo aveva ripristinato le relazioni con Israele e con la Russia,
partner militari ed economici
strategici per la Turchia.
Poi il golpe: le grida anti-americane di Erdogan, l’imbarazzo di
Washington, il pacato silenzio di
Mosca. Perché è anche chiaro
che in questa rappresentazione la
scena appartiene al presidente
turco ma dietro le quinte i protagonisti, i vincenti o i perdenti sono gli Stati Uniti e la Russia. In
questo golpe alla ricerca di un au-
tore, quanto meno di un istigatore, il primo sospettato in ordine
casuale è Vladimir Putin. Una
settimana fa al vertice di Varsavia, la Nato aveva deciso di mettere più uomini e più armi ai confini russi. Oggi, dopo un colpo volutamente fallimentare, la seconda forza armata dell’Alleanza,
garante del suo fianco Sud-orientale, diventa anti-americana, circonda e fa chiudere per qualche
ora la più importante base Nato
della regione, accusa Washington di golpismo. Qualsiasi cosa
accadrà, è difficile che in Medio
Oriente la Turchia sunnita, governata dai Fratelli musulmani,
passi dalla parte dell’Iran, di
Bashar Assad e, per conseguenza, dei russi. Ma una Turchia antiamericana, contraria ad assecondare la prova di forza della Nato
in Polonia e repubbliche baltiche,
indebolisce l’Alleanza di fronte
alla questione ucraina ancora
aperta.
È circa mezzo secolo che la Cia
commette errori imbarazzanti.
Che non sapesse nulla di un golpe
che stava maturando nei gangli di
potere dell’alleato strategicamente più importante della regione, è un indizio di colpa o di
mediocrità. La tardiva reazione a
un golpe in un Paese tecnicamente democratico, dimostra quanto
poco Washington e l’Europa stimino Erdogan. È chiaro - ora anche più di prima - che il modello
politico al quale aspira il presidente turco sia una versione islamica di Vladimir Putin. Gli Stati
Uniti potrebbero avere istigato
(più che organizzato) il golpe per
questo e per impedire il riavvicinamento strategico fra Ankara e
Mosca.
L’arresto di migliaia di persone
in corso in Turchia non è un ripristino della legalità ma l’esecuzione di una lista di proscrizione
preparata da tempo. È come se la
struttura di potere di Erdogan
aspettasse il momento opportuno: aiutati che Dio ti aiuta. Il golpe, soprattutto un golpe così fallimentare, è una fortuna per il presidente: potrà disfarsi di tutti gli
oppositori, imporre la sua politica regionale, quella con i curdi
amici degli americani, con l’Isis,
la Russia e l’Iran, senza dover rendere conto.
La quarta e ultima variante è
che il colpo di stato sia un semplice episodio accidentale nel percorso tormentato della vicenda
euro-mediorientale. Come l’attentato di Gavrilo Princip all’erede al trono austriaco, a Sarajevo:
l’evento imprevedibile che fa
precipitare degli eventi. È estremamente probabile che anche
dopo il golpe turco nulla resterà
come prima.
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Un alleato strategico
ROMANIA
RUSSIA
Mar Nero
BULGARIA
GEORGIA
Ankara
TURCHIA
GRECIA
Incirlik
Base Nato
Mar Mediterraneo
L’importanza della base di Incirlik
 Il ruolo strategico della Turchia
nell’ambito della Nato è ben
esemplificato dalla base aerea di
Incirlik, operativa da più di 60 anni.
Già dai primi anni della sua
costruzione la base si rivelò
fondamentale, non solo per
CIPRO
SIRIA
IRAQ
LIBANO
contrastare le minacce del blocco
sovietico, ma anche per gli
interventi in Medio Oriente. Da qui
oggi partono i raid contro l’Isis della
coalizione internazionale a guida
americana. Domenica il capo della
base è stato arrestato con l’accusa
di aver collaborato al tentato golpe.
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
3
La crisi in Turchia
Materie prime
Traffico regolare delle petroliere sul Bosforo,
nessun rincaro per i prezzi del greggio
LA REAZIONE DEI MERCATI
Azioni
Per l’indice Istanbul 100 peggior ribasso
giornaliero degli ultimi tre anni
Le Borse «tengono» dopo lo shock turco
Listini europei poco mossi: Piazza Affari +0,08% - Crolla Istanbul (-7,08%), recupera la lira
Andrea Franceschi
pIl fallito colpo di Stato in
Turchia e la conseguente pesante repressione ordinata dal
presidente Erdogan hanno assestato l’ennesimo colpo al precario equilibrio geopolitico
mediorientale. I mercati europei hanno tuttavia reagito con
un’alzata di spalle ai drammatici eventi del weekend. Le piazze
azionarie del Vecchio Continente hanno mostrato di assorbire bene il colpo. Dopo una
mattinata in rosso gli indici
hanno girato in positivo sulla
scia di Wall Street per chiudere gli scambi contrastati con
Milano poco sopra la parità
(+0,08%), Londra in rialzo
BOND SOTTO TIRO
Balzo dei rendimenti dei titoli
di Stato turchi. Impennata
dei prezzi dei derivati antidefault di Ankara. Fitch: shock
negativi per il rating
dello 0,39% e le piazze di Francoforte e Parigi in calo rispettivamente dello 0,08% e dello
0,34 per cento.
Altro discorso per tutte le asset class locali: la Borsa di
Istanbul, i titoli di Stato turchi e
la lira. Sebbene la valuta locale
ieri abbia rifiatato dopo il tracollo di venerdì (-4,6%) il cambio con il dollaro resta ancora
sotto di circa il 2,5% rispetto ai
livelli pre-golpe ed è sui minimi da fine giugno. Per arginare
il crollo della valuta domenica
la Banca centrale turca ha deciso che avrebbe garantito liquidità illimitata al settore bancario e che avrebbe rimosso i li-
LA PAROLA
CHIAVE
Credit default swap
7I credit default swap (Cds) sono
strumenti finanziari derivati del
credito che funzionano come
polizze assicurative per chi vuole
proteggersi dal rischio di
insolvenza di un'emittente di
titoli obbligazionari.
Pagando un premio (misurato in
centesimi di punto percentuale
dell'importo che si vuole
assicurare), qualunque
investitore può comprare una
polizza contro il default di
qualunque emittente: azienda,
banca o Stato. Chi gli vende la
polizza (e incassa il premio) deve
rimborsargli l'intero capitale
investito nel caso in cui il default
si verificasse, restituendo il valore
nominale dei titoli obbligazionari
coperti con i crediti default swap.
miti all’utilizzo dei depositi in
valuta estera utilizzati come
collaterale (cioè garanzia) per
ottenere prestiti.
Il mercato valutario era l’unico che poteva registrare una reazione agli eventi di venerdì
scorso perché l’unico aperto in
quelle ore. Le reazione su azioni
e i titoli di Stato, le cui contrattazioni erano chiuse venerdì, si è
vista ieri. La piazza di Istanbul è
arrivata a perdere fino all’8,9%
per chiudere gli scambi in calo
del 7,08 per cento. L’indice
Istanbul 100 ha registrato la sua
peggior performance giornaliera degli ultimi tre anni azzerando in un sol giorno il rally
messo a segno da fine giugno in
scia alle altre piazze emergenti.
Forti vendite si sono poi viste
sui titoli di Stato i cui rendimenti (il cui andamento è inversamente proporzionale ai
prezzi) hanno registrato
un’impennata. Sulla scadenza a
cinque, sette e dieci anni l’incremento è stato di oltre 50
punti base. Il rendimento del titolo decennale in valuta locale,
che venerdì scorso viaggiava
intorno all’8,9%, ieri ha superato quota 9,5% sui massimi da fine giugno. Anche sul mercato
dei derivati si è vista una certa
tensione. Il prezzo dei credit
default swap a 5 anni (polizze di
assicurazione sul rischio insolvenza di Ankara) ieri è balzato
di oltre il 10 per cento.
Ieri diversi analisti hanno
messo in luce i rischi che questa
situazione estremamente tesa
pongono per l’economia del Paese e per gli equilibri internazionali nell'area. La brutale repressione di questi giorni dimostra chiaramente le intenzioni
di Erdogan di voler sfruttare il
più possibile la situazione. Prima facendo piazza pulita degli
oppositori nella magistratura,
nelle forze armate e nei media. E
in un secondo momento con
elezioni anticipate che possano
offrirgli la maggioranza necessaria per modificare la costituzione a suo favore. «Questi
shock rischiano di danneggiare
molto la percezione esterna
sull’affidabilità creditizia del
Paese» segnalano gli analisti di
Fitch che il prossimo 19 di agosto dovranno rivedere il proprio rating sul Paese.
Tra le classi di investimento
sotto osservazione ieri c’era anche il petrolio vista l’importanza strategica della Turchia nelle rotte del commercio di greggio. Dopo una breve chiusura lo
stretto del Bosforo, attraverso
cui passa circa il 3% del greggio
su nave, è stato riaperto e il passaggio delle petroliere è tornato alla normalità. Per questo
non c’è stata alcun rincaro ieri
per Brent e Wti i cui prezzi sono
sono scesi attestandosi rispettivamente sotto quota 47 e 46
dollari al barile.
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La giornata
LE BORSE
Variazioni % di ieri e da inizio anno
Londra
Europa
Milano
Zurigo
Francoforte
Madrid
Parigi
Istanbul
Ftse 100
Eurostoxx
Ftse Mib
Swiss Mkt
Dax
Ibex 35
Cac 40
Bist 100
-0,04%
-0,08%
+0,39% +0,23% +0,08% +0,07%
0,00
-2,00
-0,34%
-4,00
-6,00
-7,08%
-8,00
DA INIZIO ANNO
+7,26%
DA INIZIO ANNO
−7,41%
DA INIZIO ANNO
−21,74%
DA INIZIO ANNO
−7,44%
DA INIZIO ANNO
−6,33%
DA INIZIO ANNO
−10,69%
L’ANDAMENTO DELLA LIRA TURCA
Cambio con il dollaro
DA INIZIO ANNO
−6,02%
DA INIZIO ANNO
+7,29%
18 luglio
La valuta recupera
parzialmente terreno
dopo il fallito colpo
di Stato
0,350
0,3459
0,340
0,3358
0,335
0,330
15 luglio. La lira turca crolla per i
timori sul golpe in corso
0,325
11/7
18/7
Reddito fisso. Il decennale tedesco scivola di nuovo a -0,01%, ma scendono anche i tassi di BTp e Bonos
Il rendimento del Bund torna negativo
Maximilian Cellino
pAlla fine è durato soltanto una
seduta il tentativo del Bund di riportare sopra lo zero almeno il
rendimento a dieci anni. Dopo la
pausa di venerdì i tassi dei titoli tedeschi sono tornati infatti negativi anche sulla scadenza decennale: un solo centesimo che, se pur
del tutto simbolico, non può però
certo essere legato alle nuove tensioni scatenate dalla crisi turca.
Oltre ai Bund, ieri gli investitori
hanno infatti acquistato moderatamente anche i titoli della «periferia» europea, prova ne sia che lo
spread fra Italia e Germania, tanto
per fare un esempio di un indicatore in passato utilizzato come barometro della tensione, si è mantenuto sostanzialmente invariato
a 127 punti base.
Se poi si nota che ieri non si sono visti acquisti sui Treasury (an-
zi, il rendimento del titolo decennale statunitense è leggermente
risalito all’1,60%), né sull’oro, sullo yen o sul franco svizzero, tradizionali beni rifugio di questi tempi, è altrettanto logico pensare
che non vi sia stata la temuta fuga
dal rischio (se non per le attività
legate direttamente alla Turchia).
Per quanto si parli di centesimi,
l’inversione di rotta del tasso sul
Bund dopo cinque sedute consecutive di rialzo (risalendo dai minimi di -0,19% dell’8 luglio ha inanellato la «peggiore» settimana
OCCHI SULL’EUROTOWER
Non c’è la «fuga dal rischio»
dietro il movimento sui titoli,
ma una generale revisione
delle attese per la riunione Bce
in programma giovedì prossimo
dallo scorso dicembre) può avere
la sua importanza. Parte di quel
movimento era in effetti dovuto al
parziale riassorbimento dello
shock post Brexit (che aveva fatto
sprofondare i rendimenti tedeschi su tutta la curva), parte però
anche all’avvicinamento della
riunione Bce, la prima post referendum britannico.
Sotto questo aspetto, il fatto
che oltre la metà dei titoli tedeschi con scadenze comprese fra i
due e i trenta anni avesse rendimento inferiore a -0,40% e fosse
quindi non più riacquistabile dall’Eurotower nell’ambito del Pspp
(Public sector purchasing programme) aveva alimentato nelle
scorse settimane indiscrezioni
su possibili cambiamenti alle regole del piano per ovviare alla penuria di Bund.
Gli ultimi report diffusi dagli
analisti tendono però a ridimensionare le aspettative, almeno sull’appuntamento di dopodomani.
Una possibile variazione dei criteri di eleggibilità dei titoli (al momento legati alle quote detenute
dai singoli Paesi nel capitale Bce, e
quindi «favorevoli» alla Germania) o un alleggerimento del vincolo che vieta di detenere più del
33% di una singola emissione, se
non proprio un abbassamento del
tasso sui depositi che segna il limite di riacquisto, sono misure forse
necessarie nel caso a Francoforte
si decidesse di estendere il piano
oltre il marzo del 2017. Ma di questo, secondo la maggior parte degli economisti, si parlerà probabilmente nelle riunioni successive, quando si avrà anche un’idea
più chiara delle conseguenze del
voto britannico.
L’ANALISI
Walter
Riolfi
I record
a Wall Street
e i malanni
sull’eurozona
I
l grande sconvolgimento
della Brexit ha prodotto
un nuovo record per Wall
Street e il massimo da 15 mesi
per il Footsie di Londra (che
ora dista appena un 5% dal
record). Ma l’indice delle
povere borse d’eurozona è
sotto dell’8,5% da inizio anno
e non ha recuperato
nemmeno quanto aveva
perso dopo il referendum
britannico. Calcolare quanto
disti dal suo massimo storico
sarebbe un ozioso esercizio,
dal momento che occorre
tornare indietro di oltre 16
anni. E ieri i nostri mercati
azionari, in solitario disagio,
hanno pure subìto il
contraccolpo di uno
sconquasso turco che
nemmeno la borsa di
Istanbul, calando del 7%, s’è
sentita di drammatizzare. Se
la malattia dell’eurozona è
cronica e sotto gli occhi di
tutti, l’esuberanza di Wall
Street e, in particolare, la
stranissima effervescenza di
Londra si spiegano più con la
disaffezione degli investitori
internazionali verso l’area
euro che per virtù intrinseche
all’economia e agli utili
aziendali dell’America e
dell’Inghilterra.
Il buon momento di Wall
Street trova sì origine in una
crescita economica attorno al
2,5% (cosa di cui solo i
pessimisti per convenienza
negavano qualche mese fa),
ma soprattutto nello
straordinario supporto
monetario garantito dalla Fed
per almeno altri cinque mesi.
I rischi legati alla Brexit, come
a inizio anno quelli enfatizzati
sulla Cina, hanno fornito
l’occasione per lasciare
intatta una politica espansiva
che non si giustificherebbe nè
con l’andamento del pil, nè
dall’occupazione e nemmeno
31/12/2015=100
Ftse 100
110,0
106,72
S&P 500
102,5
104,91
100
95,0
Euro Stoxx
91,03
87,5
80,0
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2016
FEB
MAR
APR
Presidente GA.FI.
Cocktail-Meeting
Mercoledì, 20 Luglio 2016 ore 18,00
La Terrazza Hotel Excelsior
Via Partenope, 48 - Napoli
Antimo Caputo
Presidente Confidi Regione Campania
Vice Presidente Unione Industriali Napoli
Intervengono
Francesco Guido
Presidente ABI Campania
Mario Mustilli
Confidi: prospettive future
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Il confronto
Introduzione e saluti
Rosario Caputo
dai prezzi al consumo (2,3%
quelli core misurati dal cpi).
Ma che invece si spiega con
l’imminenza delle elezioni
presidenziali americane,
perchè la droga monetaria
oltre a sostenere l’economia
spinge in alto la Borsa con
quella sensazione di
ricchezza che ne consegue: e,
naturalmente, favorisce
l’attuale partito della Casa
bianca. Per questi motivi è
molto probabile che l’S&P
continui la sua strada fino a
dopo le elezioni di novembre.
L’imbarazzo delle grandi
case d’investimento nel vedere
nuovi record e livelli
dell’indice superiori a quelli
che 7 mesi fa si stimavano per
fine 2016, è evidente nelle
analisi di Goldman Sachs o di
Morgan Stanley, dalle quali
infatti già traspare lo sforzo
degli analisti per giustificare il
presente. Tra le più curiose
motivazioni, spicca quella del
confronto tra azioni e titoli di
Stato: per la precisione, tra
rendimento di un’azione
(spread tra utili su prezzo e
rendimento del Treasury
decennale) e quello del
Treasury stesso. Se la
medesima metodologia si
applicasse alla borsa tedesca
e ai Bund, che rendono meno
di zero, bisognerebbe
comprare l’intero listino di
Francoforte, di Amsterdam e
forse anche di Parigi.
Ma dalle borse d’eurozona
sono fuggiti gli investitori e
continuano a farlo spinti da
argomentazioni valide
(l’incertezza politica, utili
societari in calo, effetto Brexit)
e da motivazioni che, come per
le banche ritenute quasi «tutte
insolventi», rinnovano antichi
pregiudizi. Che gli utili
aziendali americani siano in
calo per il 7° trimestre è cosa
che invece si cerca di
minimizzare. Nella generale
euforia, non si fa caso che gli
utili dell’intero 2016 saranno
probabilmente in calo e ci si
illude che quelli 2017
cresceranno a due cifre: come
ci si era illusi lo scorso anno e
quello precedente. A multipli
di 18,5, Wall Street non
sarebbe nemmeno tanto cara,
se a sostenerla è la psicologia
di chi pensa che all’America
(e ai Paesi emergenti) non vi
sia alternativa.
Professore Ordinario di Finanza Aziendale
Andrea Prete
Presidente Unioncamere Campania
Antonio Ricciardi
Segretario Generale IPE
Ingresso esclusivamente su invito
Conclusioni
Vincenzo De Luca
www.garanziafidi.com
Presidente Regione Campania
MAG
GIU
LUG Ieri
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
4
La crisi in Turchia
Le rassicurazioni di Ankara
Il vicepremier Simsek: non è detto
che si rispetti l’obiettivo di crescita al 4,5%
IL QUADRO ECONOMICO
Il debito estero
È di 120 miliardi di dollari la somma che
le banche turche devono a creditori stranieri
Sull’economia turca allarme instabilità
Investitori preoccupati dall’aggravarsi delle tensioni politiche - Hsbc: le riserve in valuta solo 30 miliardi
Vittorio Da Rold
pIl dopo-golpe sul Bosforo ve-
de una borsa di Istanbul in caduta
libera a - 7%, i Crediti default
swap in rialzo e la banca d’affari
Goldam Sachs che porta la previsione a tre mesi sul cambio liradollaro in rialzo a 3,10 «a causa di
un elevato rischio politico con riflessi per l’economia».
Non solo. Le banche turche
hanno 120 miliardi di dollari di
debiti nei confronti di istituti di
credito stranieri e istituzioni non
bancarie, una massa di pagherò
che avranno bisogno di essere
rinnovati, segnala la Bri, la Banca
dei regolamenti internazionali.
I Cds sui bond turchi a cinque
anni sono balzati da 218 a 242 punti base, segno evidente del nervosimo degli investitori sul futuro
del Paese e del surriscaldamento
del rischio geo-politico. Anche
l’agenzia di rating Fitch è intervenuta affermando che il tentativo
di colpo di Stato in Turchia «ha
messo in evidenza i rischi politici» del paese sul Bosforo e la sua
stabilità. Ma a preoccupare
l’agenzia di rating è la dura risposta ai drammatici eventi di venerdì che potrebbe «tradursi in forte
pressione sul rating del debito
sovrano». Fitch punta il dito sugli
arresti di massa che «potrebbero
mettere ulteriori tensioni sull’architettura istituzionale e aumentare formalmente i poteri della
presidenza». Alla lunga questa
instabilità potrebbe mettere in
discussione l’attuale rating BBB-,
se il governo dovesse minare il sistema di «pesi e contrappesi e di
ridurre le possibilità di riforme
economiche strutturali».
Certo la borsa di Istanbul è
crollata per effetto dell’instabilità politica del Paese, perdendo il
7%, ma la lira turca ha recuperato
dopo essere scesa ai minimi storici: il cambio lira/dollaro da 3,04
è passato a 2,97 dollari e il cambio
sull’euro a 3,29 dopo la perdita del
4,8% di venerdì (3,34).
Reazioni emotive destinate a
svanire a breve? Non pare proprio. A preoccupare anche la
banca britannica Hsbc è l’aumento del rischio che potrebbe
allontanare gli investitori stranieri e il fatto che le riserve in valuta depositati nei forzieri della
banca centrale turca siano di circa 100 miliardi di dollari, ma le riserve nette in valuta sono solo intorno a 30 miliardi di dollari, dato
INCOGNITE
Se i fondi istituzionali
stranieri dovessero decidere
di ridurre la loro esposizione
agli asset turchi, si potrebbe
arrivare a una fuga di capitali
che tiene conto delle passività
potenziali dell’istituto centrale.
Troppo poco per sostenere la lira se il mercato dovesse perdere
fiducia nel paese e cercare lidi
più sicuri nella classica fuga verso la qualità. Ma c’è di più. «Gli investitori stranieri attualmente
detengono circa il 22% del mercato obbligazionario sovrano
della Turchia. Quindi se i fondi
istituzionali stranieri dovessero
decidere di ridurre la loro esposizione agli asset turchi a causa
dell’aumento del rischio politico
questo potrebbe portare a una
fuga del paese», ha scritto in un
report fresco di inchiostro la
banca Hsbc ieri.
Che la Turchia sia sotto osservazione da parte dei mercati non
è certo una novità. L’economia
turca, con un Pil di 780 miliardi di
dollari annui, ha ricevuto 16 miliardi di euro di investimenti diretti stranieri nei primi cinque
mesi dell’anno, ma secondo dati
Bloomberg, ben 13,5 miliardi sono stati investimenti finanziari a
breve, i più rapidi a fuggire come
lepri in caso di instabilità politica
in vista. Per questo il vice primo
ministro, Mehemt Simsek, ex
bancghiere di Merrill Lynch, ha
escluso interventi sul mercato
dei cambi nel corso di una conference call durata due ore e mezza
e tenuta in tutta fretta domenica
pomeriggio con 560 investitori
istituzionali ed analisti per convincerli che il tentato golpe non
avrà conseguenze sui consumi
domestici pur ammettendo che
al momento non è chiaro se la
Turchia riuscirà a raggiungere
l’obiettivo di crescita del 4,5% di
quest’anno. Il calo delle presenze
turistiche, a meno 30% ad aprile
rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dopo gli scontri
con Israele e Russia (ora rientrati
dopo la ripresa delle relazioni
con Tel Aviv e il disgelo con Putin) dovrebbe ridurre di mezzo
punto la crescita.
Più ottimista l’analista di Ubs
Serhan Gok, secondo cui il quadro dei mercati turchi dovrebbe
stabilizzarsi rapidamente e
l’epurazione che il governo ha
immediatamente lanciato, non
solo nelle forze armate ma anche
nella magistratura, potrebbe
rafforzare il potere di Erdogan.
Stabilità dunque ma a quale
prezzo? La Banca centrale aveva
tagliato il tasso overnight di 175
punti da marzo, ma nella riunione odierna se va bene non verranno alzati. Il quadro è cambiato drammaticamente.
REUTERS
dai minimi da agosto 2015.
Non è escluso però che le
difficoltà crescenti della Turchia e della sua valuta - la
maggiore incertezza, la flessione del turismo, già in calo
del 23% annuo tra gennaio e
maggio - possano per una volta aiutare altri mercati: i capitali in cerca di rendimenti potrebbero abbandonare il Bosforo e spostarsi altrove.
Questa è almeno la speranza
di alcuni traders. «Alcuni investitori potrebbero spostare
i propri investimenti dalla
Turchia alla Russia per le incertezze dopo il fallito tentativo di golpe», ha così detto
Alexei Egorov, analista alla
Promsvyazbank di Mosca.
Anche se il rialzo della valuta
russa sembra per ora legato
alle necessità di pagare imposte e dividendi.
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Il golpe del Bosforo. Un blindato della polizia disperde le forze antigovernative dal primo ponte di Istanbul, in un’immagine di sabato scorso
Gli Stretti del grano e del petrolio
IL BOSFORO
OLEODOTTI DEL CASPIO
IL PETROLIO DEI CURDI
GRANO E ORO
Nella notte di venerdì scorso la
chiusura al traffico mercantile
dello Stretto del Bosforoanche se per poche ore - ha
ricordato l’importanza della
Turchia come via di transito
merci tra Europa e Asia.
Attraverso il Bosforo passa più
del 3% delle forniture globali
di petrolio, 3 milioni di barili al
giorno, e un quarto delle
esportazioni mondiali di
grano. La Turchia stabilisce le
regole per la navigazione sul
fronte della sicurezza e
ambientale, ma il traffico
commerciale ha diritto - in
tempo di pace - ad attraversare
liberamente lo Stretto.
Il Bosforo è attrversato da
oleodotti che trasportano 0,7
milioni di barili al giorno dai
Paesi del Mar Caspio come
l’Azerbaijan al Mediterraneo.
Oltre al proprio ruolo di Paese
di transito, la Turchia è un
importante consumatore di
materie prime. È uno dei primi
cinque consumatori di gas in
Europa, alla pari della
Francia. Nel campo della
raffinazione, la Turchia lavora
poco meno di 1 milione di
barili al giorno. Acquista il
proprio gas soprattutto da
Russia, Azerbaijan e Iran, e il
petrolio da Iraq, Mar Caspio,
Iran e Russia.
Sul Mediterraneo, il porto di
Ceyhan è anche la
destinazione finale di un
oleodotto in arrivo dal
Kurdistan iracheno (0,5
milioni di barili al giorno).
Secondo fonti curde, le
operazioni di export non
hanno subìto rallentamenti in
questi giorni. La Turchia riceve
inoltre il gas e alcuni prodotti
petrolchimici dal vicino Iran. E
secondo l’agenzia iraniana
Mehr, l’Iran avrebbe fermato
temporaneamente le proprie
esportazioni di prodotti
petrolchimici diretti in
Turchia, a causa della chiusura
del confine tra i due Paesi.
La Turchia è il secondo
principale importatore di
grano russo, dopo l’Egitto. Tra
il luglio 2015 e il maggio 2016
ne ha acquistato 3 milioni di
tonnellate , oltre a importare
segale e mais dai porti russi del
Mar Nero. Importazioni
comunque in calo, a causa di
un aumento della produzione
interna. La Turchia è anche uno
dei primi dieci mercati
mondiali per l’oro,
investimento tradizionale per
molti turchi in cerca di
copertura rispetto alle grandi
fluttuazioni della loro moneta.
Nel 2015 la domanda ha
raggiunto le 72 tonnellate.
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TORINO
pA pochi giorni dal fallito col-
po di Stato e dalla controffensiva dei sostenitori del presidente
Erdogan, sono inevitabili i dubbi sulle ripercussioni che la vicenda turca avrà sull’economia
italiana. Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, ritiene che le incertezze potrebbero
avere ripercussioni sul Pil italiano ma sottolinea che «dire ora
quali saranno gli effetti è ancora
prematuro».
Una prudenza condivisa dal
ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda. A suo avviso il tentato golpe in Turchia
non è certo una buona notizia
ma «sarebbe puro azzardo fare
le stime di un possibile impatto
sul Pil italiano». Ciò che preoccupa maggiormente è l’effetto
incertezza che viene generato
da questi episodi. Che, per Calenda, assumono un peso ancor
più rilevante quando è coinvolto un Paese come la Turchia,
«membro della Nato, candidato
GLI SCENARI
Boccia: è prematuro dire quali
saranno gli effetti
sull’economia italiana
Calenda: parlare di possibile
impatto ora è puro azzardo
Quanto alla Turchia, Boccia
ricorda che la quota di export
dell’Italia è marginale rispetto
al totale. Lo scorso anno le
esportazioni italiane verso
Ankara hanno raggiunto i 10 miliardi di euro a fronte di 6,6 miliardi di importazioni.
Per il momento, però, le
aziende italiane presenti in Tur-
chia, circa 1.300, non lamentano
particolari problemi. Fca, che
produce con Tofas a Bursa (dove vengono realizzate le Tipo),
ha regolarmente iniziato il lavoro sabato mattina. E non sono
cambiate le regole per la sicurezza dei lavoratori italiani, invitati a non utilizzare il metrò o i
traghetti, spostandosi con l’auto di servizio. In pratica i consigli della Farnesina.
Ma la situazione appare sostanzialmente tranquilla sia per
le aziende italiane che hanno
stabilimenti produttivi nel Paese sia per chi ha solo rapporti
commerciali. A partire dal
gruppo tessile Miroglio che
opera da alcuni anni in Turchia
con la joint venture Ayaydin
Miroglio per la produzione, a
Istanbul,di capi di abbigliamento femminile e che sta lavorando in tutta sicurezza.
«Non abbiamo registrato alcuna difficoltà», assicura Paolo
Vitelle, presidente della Azimut
Benetti che ha chiuso l’esercizio
con un valore della produzione
di 680milioni ed un fatturato di
740. In Turchia l’azienda italiana che produce yacht ha conservato alcune produzioni esternalizzate che stanno proseguendo
regolarmente, senza risentire
della tensioni interna al Paese.
Che rimane, tra l’altro, un cliente di notevole livello per le grandi barche prodotte in Italia.
E lo stesso vale per Leondardo Finmeccanica. «Per noi - assicurano al gruppo - la Turchia
era un mercato importante e resta tale. Chi lavora con noi e per
noi è regolarmente in attività».
Anche alla Maina non si attendono contraccolpi negativi
per l’importazione di materie
prime come l’uva sultanina o le
nocciole turche che si aggiungono a quelle piemontesi per la
preparazione dei dolci: i contratti sono stati siglati da tempo e non si registrano segnali
relativi ad eventuali mancate
consegne.
Persino il turismo non ha registrato particolari contraccolpi, al di là della paura che aveva
Le esportazioni italiane in Turchia
spinto ad una riduzione del 45%
del numero degli italiani partiti
verso la Turchia nei primi 5 mesi dell’anno. Alla Eden Viaggi
assicurano che da sabato mattina non è arrivata né una richiesta anticipata da parte di chi si
trovava in Turchia né un annullamento di chi aveva prenotato
un viaggio per i prossimi giorni.
Pare, dunque, che persino gli
italiani si stiano rassegnando all’insicurezza ma non per questo
rinunciano a viaggiare. Chi ha
timori scegli altre mete, ma chi
parte affronta anche le difficoltà del viaggio.
Preoccupano forse di più i
movimenti che stanno coinvolgendo altri Paesi dell’Asia Centrale, con incidenti e sparatorie
dall’Armenia al Kazakhstan. E
anche gli effetti di una ripresa
dei rapporti “normali” tra Ankara e Mosca, con la Russia che potrebbe rivolgersi alla Turchia
per sopperire alla mancanza dei
prodotti italiani soggetti alle
sanzioni ed alle contro sanzioni.
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In miliardi di euro
Var. 2011/19
+18,95%
11,5
11,3
10,9
11,0
10,5
10,5
10,5
10,2
10,1
10
10,0
9,7
9,5
9,0
‘11
‘12
‘13
‘14
‘15
(* stime)
‘16* ‘17* ‘18*
‘19*
Fonte: Sace
Emergenti. Le possibili ricadute su altri Paesi con deficit correnti con l’estero potrebbero rivelarsi limitate e temporanee anche grazie al sostegno della politica monetaria ovunque espansiva
Il rimbalzo della lira ferma il contagio
Riccardo Sorrentino
P
er qualche ora hanno
tremato in tanti. Non è
stata solo la lira turca ad
essere colpita dalla fuga dall’incertezza. Come spesso avviene in questi casi, anche le
valute di altri paesi emergenti,
già sotto pressione dopo i positivi dati americani che hanno rimesso all’ordine del giorno un rialzo dei tassi Usa a settembre e quindi un possibile
rafforzamento del dollaro,
hanno reagito con nervosismo. Soprattutto quelle penalizzate da forti deficit con
l’estero, che rivelano il bisogno di attirare capitali stranieri per finanziare importazioni
e altri flussi in uscita. La ripre-
sa della moneta di Ankara ha
poi riportato un po’ di tranquillità, ma fino a quando?
Al momento la situazione
sembra essersi calmata. Se la
lira è calata del 4,7% dopo la
notizia del golpe, ieri ha recuperato fino al 3%; il rand africano, dopo una flessione del
2,4%, ha poi recuperato il 2,2%;
il peso messicano è salito dello 0,6% malgrado la flessione
AUMENTA L’INCERTEZZA
Il parziale recupero registrato
da molte valute è stato però
accompagnato da un rialzo
degli indici di volatilità
dei mercati emergenti
del greggio - i flussi che attraversano la Turchia non si sono
interrotti - accompagnato in
questo rialzo dal rublo. A conferma dell’inversione di marcia dei capitali finanziari, lo
yen, considerato un porto sicuro, è calato rispetto al dollaro dopo il rialzo registrato venerdì malgrado le voci di una
forte espansione monetaria,
probabilmente in una forma
leggera di helicopter money
(in questo caso la monetizzazione del deficit pubblico) che
in questa fase stanno penalizzato la valuta giapponese.
La chiave sembra essere
stata, soprattutto, l’atteggiamento della Banca centrale
turca: anche se non sono man-
Il rischio paese
e la sicurezza
che serve
agli imprenditori
G
Le imprese italiane: produzione regolare
all’ingresso nell’Unione europea, un alleato importante». Per
fronteggiare questo rischio di
incertezza sullo scacchiere
mondiale, Calenda spiega che
l’Italia sta cercando di identificare mercati sicuri sui quali
puntare, in particolare Stati
Uniti e Canada.
Vittorio
Da Rold
olpe fallito in
Turchia, il
drammatico e
sanguinoso attentato a
Dacca in Bangladesh ai
nostri imprenditori, i
sequestri di persona in Libia
di connazionali impegnati in
attività economiche. Tre
episodi avvenuti negli ultimi
tempi le cui conseguenze
sulle nostre esportazioni, gli
investimenti diretti
all’estero e la sicurezza dei
nostri imprenditori
impegnati fuori dai confini
nazionali sono tutte ancora
da verificare sul campo.
Che fare di fronte a questa
rinnovata pericolosità ed
estrema volatilità degli
scenari per le nostre
imprese proiettate
all’estero? La prima cosa da
fare è censire le migliori
esperienze internazionali da
cui prendere spunto per
verificare come la
diplomazia e l’intelligence
del governo si coordinino
con la libera impresa. Il
Dipartimento di Stato
americano tiene stretti
collegamenti e supporta sul
terreno le proprie imprese e
multinazionali impegnate
all’estero anche in aree
molto complicate e
pericolose sotto ogni
profilo. Un esempio di
successo su cui riflettere.
Di fronte ad eventi e
situazioni sempre più
pericolose, in un quadro
dove le emergenze e
rischi si moltiplicano
quotidianamente come in un
videogioco, rischiamo che
una situazione di iniziale
incertezza possa
trasformarsi in vera e
propria paura. A quel punto
gli imprenditori possono
scoraggiarsi e lasciare il
Paese. Invece in queste
situazioni di tensioni e
pericolo occorre potenziare
l’opera di intelligence a
difesa delle nostre imprese
più esposte per non lasciarle
sole in un ambiente ostile.
Questa è la svolta di
strategia, peraltro già
annunciata da vari
esponenti politici di primo
piano, che occorre
predisporre per affrontare
con successo i nuovi rischi
di una situazione globale
densa di incertezze.
Uno sforzo per migliorare
la sicurezza delle nostre
imprese all’estero così come
è avvenuto con l’invio dei
nostri soldati a protezione
degli operai italiani della
Trevis Spa di Cesena che
lavoreranno alla diga di
Mosul in Iraq.
Un cambio di strategia
che permetterà una salto di
qualità ala presenza delle
nostre imprese all’estero e
di colmare il gap di
sicurezza rispetto ai nostri
concorrenti sui mercati
internazionali. Soprattutto
non dobbiamo lasciare soli i
nostri imprenditori più
dinamici che hanno cercato
la soluzione al calo della
domanda interna aprendo
sbocchi verso i mercati oltre
frontiera e fronteggiando
una concorrenza sempre
più agguerrita.
Le imprese proiettate sui
mercati globali si devono
sempre più sentire
sostenute da un sistema
Paese che le affianchi,
monitori le emergenze,
sappia allertare e
proteggere dai pericoli e le
volatilità in arrivo.
Gli ultimi eventi
internazionali e la loro
ricaduta economica
porteranno tensione sui
mercati: non lasciamo soli i
nostri imprenditori.
L’impatto sull’economia. Sul territorio presenti 1.300 aziende con stabilimenti o rappresentanze commerciali: ai dipendenti vietato l’uso dei mezzi pubblici
Augusto Grandi
L’ANALISI
cati fattori locali a sostenere
valute e quotazioni, è stata la
determinazione della Tcmb a
sostenere la liquidità nel sistema a riportare la calma sulla lira e, di riflesso, sugli emergenti: «Saranno prese tutte le
misure per assicurare la stabilità finanziaria, se necessario», ha spiegato il comunicato di domenica con il quale sono state annunciate alcune
misure di emergenza.
Sono state però importanti
anche le nuove aspettative
sulla politica monetaria di
Ankara. Oggi era attesa un’ulteriore riduzione dei tassi ufficiali, altri 0,50 punti, all’8,5%,
dopo gli 1,75 punti già tagliati
da marzo a oggi grazie a una
moderatissima flessione dell’inflazione di fondo, core. Ora
queste attese sono svanite:
troppo debole la lira, troppo
alto il rischio di una ripresa
dell’inflazione. Gli investitori
si aspettano che il costo del
credito resti fermo, anche se
l’orientamento espansivo potrebbe essere confermato.
L’idea di fondo è che le banche centrali di tutti i paesi
emergenti saranno in grado
di frenare queste turbolenze.
Quasi ovunque, del resto,
l’orientamento della politica
monetaria sembra espansivo:
in America latina, dove la crescita rallenta, come in Asia e
persino in India malgrado la
ripresa dell’inflazione. «I
mercati sembrano abbastanza resilienti agli eventi in
Turchia - ha spiegato alla
Bloomberg Christian Gattiker della Julius Baer - La
chiave sono le aspettative
sulle politiche monetarie, c’è
una diffusa attesa che le banche centrali saranno d’aiuto». Per questo motivo, aggiunge il team di analisti della
Ubs Wealth, «ci aspettiamo
che le ricadute sui mercati finanziari globali saranno limitate e temporanee».
Non si può dire, però, che
tutto sia tornato “come prima”. Le valute emergenti hanno comunque accusato il colpo, se qualcuna ha recuperato
quasi tutte le perdite subìte
venerdì, il JPMorgan Emerging Market Volatility Index,
che misura la volatilità sui
mercati emergenti, è salito
dell’1,3%, sia pure partendo
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
5
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
6
La questione bancaria
LA TRATTATIVA CON LA UE
Il direttore dell’Fmi
Misure possibili all’interno della flessibilità Ue
«Non farei paragoni fra l’Italia e la Grecia»
La riforma delle Bcc
In consultazione i provvedimenti Bankitalia: obiezioni
su forti poteri alla capogruppo e obblighi patrimoniali
Lagarde: banche italiane, soluzioni in norme Ue
Roma punta a un’intesa con Bruxelles in tempi brevi per avere strumenti disponibili in occasione degli stress test
Gianni Trovati
ROMA
pPotrebbe essere la setti-
mana giusta per la definizione di modalità e confini per
l’eventuale sostegno pubblico straordinario negli interventi sul capitale delle
banche in difficoltà. E a indicare la strada è il direttore
generale del Fmi Christine
Lagarde: «Le soluzioni per
le banche italiane possono
essere trovate all’interno
del contesto normativo
Ue». Lagarde ribadisce così
quanto affermato dallo stesso Fmi nell’Article IV sull’Italia, cioè che nelle regole
europee c’è abbastanza flessibilità per risolvere le difficoltà delle banche italiane.
In un’intervista a Bloomberg Christine Lagarde ha
messo in evidenza «come la
trasparenza sia necessaria
per risolvere i problemi delle banche italiane» e ha sottolineato che non paragonerebbe l’Italia con la Grecia:
«Hanno economie e fondamentali diversi. Sulle banche – ha aggiunto – le autorità italiane non sono solo
consapevoli ma sanno anche quale struttura usare».
Intanto proseguono i lavori per la «soluzione di
mercato» al nodo dei crediti
deteriorati del Monte dei
Paschi, l’obiettivo è quello
di arrivare a una risposta
certa sulla possibilità di sospensione ad ampio raggio
dei meccanismi di condivisione dei costi a carico degli
investitori subordinati pri-
ma del 29 luglio, quando saranno resi noti i risultati degli stress test condotti dall’Autorità bancaria europea: la possibilità di contare
su un’infrastruttura già predisposta anche per il caso in
cui le pagelle si rivelassero
particolarmente severe, è il
ragionamento, potrebbe avere un effetto preventivo anche per attenuare una nuova
fiammata di volatilità sui
mercati, reduci già da settimane di altalena.
Il lavorio sulla possibilità
I NODI
I nodi restano l’estensione
della sospensione del burden
sharing e le ricapitalizzazioni
precauzionali: ipotesi
in aiuto a soluzioni di mercato
di stendere una rete pubblica, del resto, non è in contraddizione con l’avanzare
della soluzione “autonoma”
per Mps, per due ragioni. La
sospensione del burden sharing, cioè in pratica dell’obbligo di caricare sulle spalle
degli obbligazionisti subordinati i costi di riduzione o
conversione dei loro titoli
per le banche che si appoggiassero al sostegno pubblico straordinario, è prima di
tutto una soluzione di sistema, che ha l’obiettivo di evitare il rischio di crisi a catena. L’eventuale sostegno
pubblico straordinario, come spiegano le regole euro-
pee e come ha ribadito in più
di un’occasione il governo
italiano, ha un carattere
«prudenziale» che potrebbe rivelarsi utile per aiutare
le soluzioni di mercato; la
stessa prospettiva, del resto,
è stata seguita per la garanzia pubblica sulle emissioni
di bond senior per ottenere
liquidità, che al momento
non è stata richiesta dagli
istituti di credito (non è la liquidità il problema delle
banche italiane oggi) ma
viene vista come uno strumento utile per abbassare la
temperatura intorno alle
banche.
Sul fronte delle banche di
credito cooperativo, infine,
nei giorni scorsi Bankitalia
ha posto in consultazione le
regole attuative della riforma, che però non sembrano
accendere l’entusiasmo degli istituti interessati. In particolare, le critiche si concentrano sui poteri della capogruppo e sugli obblighi
patrimoniali che peccherebbero di «eccesso di dirigismo» e produrrebbero
trattamenti indifferenziati
fra istituti virtuosi e non.
L’obiettivo ribadito da Via
Nazionale nel documento è
però quello di evitare che
«le procedure di gestione
delle crisi» investano in pieno il settore permettendo la
mobilitazione di capitale e
liquidità per centrare gli
obiettivi imposti da regolamenti e autorità di vigilanza.
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La proposta. Nel bollettino mensile anche l’ipotesi ristrutturazione automatica del debito
Bundesbank: affidare all’Esm
il coordinamento dei salvataggi
Alessandro Merli
FRANCOFORTE. Dal nostro corrispondente
pLa
Bundesbank mantiene
alta la pressione per la disciplina dei conti pubblici nell’area
dell’euro con la pubblicazione
dei dettagli di una proposta per
trasferire alcuni poteri al fondo
salva-Stati Esm e ristrutturare
automaticamente il debito dei
Paesi che richiedono aiuti europei. In questo modo, l’onere si
sposta sui Paesi debitori e sui loro creditori, in particolare sui
detentori di titoli di Stato, invece di ripartirsi fra gli altri membri dell’eurozona.
È difficile che l’iniziativa incontri il sostegno politico necessario nell’eurozona, in
quanto è probabile che i Paesi
più indebitati si oppongano, invocando il fatto che essa rischia
di far aumentare il costo del debito pubblico, in quanto i salvataggi diventerebbero meno accessibili.
La proposta, contenuta in un
articolo pubblicato ieri nel bollettino mensile della banca centrale tedesca, ricalca l’orientamento già espresso dalla Germania, contrario a ogni tipo di
mutualizzazione del debito
nell’eurozona e le grandi linee
di idee già avanzate.
Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, ha detto in più occasioni che per rendere più solida l’area dell’euro
contro future crisi è necessaria
una maggiore integrazione, per
la quale tuttavia al momento
non sembrano esserci le condizioni politiche, oppure il rafforzamento delle regole esistenti,
soprattutto sul controllo dei
conti pubblici. L’articolo del
bollettino segue questa seconda strada.
Il primo elemento è l’affidamento al fondo Esm, il Meccanismo europeo di stabilità, creato al culmine della crisi per
raccogliere fondi sui mercati ed
erogare aiuti ai Paesi in difficoltà, di poteri di controllo più severo sui bilanci degli Stati
membri. L’Esm diventerebbe
una sorta di autorità fiscale in-
dipendente. Questi poteri verrebbero trasferiti quindi dalla
Commissione europea, dei cui
giudizi le autorità tedesche non
si fidano, in quanto li ritengono
troppo “politici”, a un organismo intergovernativo come
l'Esm, nel quale in ultima analisi
la decisione viene presa dai ministri finanziari dell’eurozona.
Spetterebbe all’Esm far rispettare le regole di bilancio che
POTERI RAFFORZATI
Il Fondo diventerebbe
una sorta di autorità fiscale
indipendente con poteri
di controllo più severi
sui bilanci degli stati membri
DOPPIA IPOTESI
Il ruolo dell’Esm
 La proposta della
Bundesbank contenuta in
un articolo pubblicato ieri
sul suo bollettino mensile è
di affidare al meccanismo
europeo di stabilità (Esm)
poteri di controllo più
severo sui conti degli stati
membri. Il fondo
diventerebbe una sorta di
autorità fiscale
indipendente con il compito
di far rispettare le regole di
bilancio dell’eurozona e
coordinare eventuali
salvataggi (ruolo
quest’ultimo attualmente in
capo alla troika)
Ristrutturazione del debito
 La banca centrale tedesca
propone inoltre
l’inserimento, nel debito di
nuova emissione, di una
clausola che ne prevede la
ristrutturazione
automatica, con un
allungamento della
scadenza pari alla durata
del programma di aiuti nel
caso che un Paese richieda
un programma di sostegno
europeo
l’eurozona si è data, e che vengono spesso disattese sulla base
di decisioni ad hoc, e coordinare eventuali salvataggi. Quest’ultimo compito è stato assolto finora dalla cosiddetta troika,
formata dalla Commissione europea, dalla Banca centrale europea e dal Fondo monetario,
che appare sempre più riluttante a partecipare. Alle tre istituzioni si affianca già una rappresentanza dell’Esm. In genere, la
Bundesbank è a favore di un regime basato su regole e non sulla discrezione decisionale.
La proposta potenzialmente
più dirompente, tuttavia, è l’inserimento, nel debito di nuova
emissione, di una clausola che
ne prevede la ristrutturazione
automatica, con un allungamento della scadenza pari alla
durata del programma di aiuti,
quindi tipicamente per tre anni,
nel caso che un Paese richieda
un programma di sostegno europeo. Questo non dovrebbe
dar luogo a default, secondo la
proposta della Bundesbank. La
modifica dovrebbe anche lasciare più risorse a disposizione dell’Esm, in quanto i prestiti
ai Paesi in difficoltà non verrebbero impiegati per rimborsare
debito in scadenza nel corso del
programma di aiuti. Non ci sarebbe quindi una via d’uscita
per i creditori privati.
La Bundesbank propone
inoltre l’adozione di clausole
di azione collettiva che possano far scattare la ristrutturazione del debito con una maggioranza qualificata di tutti i
creditori di un Paese e non dei
detentori delle singole emissioni, per rendere più facile la
ristrutturazione e ridurre gli
incentivi per gli holdout. L’accelerazione della ristrutturazione, secondo la Bundesbank,
aiuterebbe a rimuovere l’incertezza per gli investitori. Le
proposte, osserva la banca
centrale tedesca, non esentano
comunque i Paesi ad alto debito dal continuare l’opera di risanamento dei conti.
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Le misure allo studio e quelle già attivate
LA MATERIA
LA BASE NORMATIVA
LA DIRETTIVA BRRD
LE POSIZIONI
Il confronto in atto in questi
giorni tra Roma e Bruxelles è
incentrato sulla necessità di
trovare il modo di rendere meno
impattante la normativa sul bailin, ovvero la compartecipazione
di investitori e correntisti al
salvataggio della banca. In
particolare si vuole evitare che a
pagare l’onere dl salvataggio
siano gli investitori in
obbligazioni subordinate o chi
ha depositi bancari oltre
100mila euro
La Commissione già nel 2013
(art. 45 della Comunicazione
per il settore bancario)
indicava la possibilità di
deroghe alle misure per il
salvataggio delle banche in
caso di carenze di capitale
(aiuti di Stato solo dopo
l’utilizzo a copertura di
capitale proprio, capitale
ibrido e debito subordinato)
se la loro applicazione mette
in pericolo la stabilità
finanziaria
Nella direttiva sul bail-in si
prevede la possibilità di un
intervento dello Stato per
salvare le banche, magari in
forma di aumento di capitale,
in casi di particolare gravità,
come potrebbe essere l’uscita
del Regno Unito dalla Ue: solo
in questi casi gli investitori
con bond subordinati, bond
senior o depositi oltre
100mila euro possono essere
esentati dall’onere del
salvataggio
La scorsa settimana sono arrivati
pareri positivi, dal ministro delle
Finanze francese alla cancelliera
tedesca Angela Merkel fino, ieri,
alla dg del Fmi Christine
Lagarde, all’ipotesi di trovare tra
le pieghe della normativa
europea deroghe alle regole del
bail in. Ma la commissaria Ue alla
concorrenza, Margrethe
Vestager, giovedì ha affermato di
non vedere rischi per la stabilità
finanziaria italiana che possano
giustificare queste deroghe
FONDO INTERBANCARIO
GACS
ATLANTE
GARANZIA BOND
Tra le misure di sostegno alle
banche è già attivo lo schema
volontario del fondo
interbancario, a cui ha aderito
il 91,5% delle banche
consorziate, che raccolgono il
99,6% dei depositi. Lo schema,
attivabile se la banca è in
dissesto, a rischio dissesto o in
amministrazione straordinaria,
è già stato utilizzato per il caso
di banca Tercas; però la Ue lo
ha considerato aiuto di Stato
Per l’Unione europa non va
considerata aiuto di Stato la
garanzia per la
cartolarizzazione dei crediti in
sofferenza (Gacs), meccanismo
disposto dal decreto legge
18/2016 che prevede la
possibilità di richiedere la
garanzia da parte delle banche
che cartolarizzano e cedono i
crediti deteriorati, in cambio del
pagamento di una commissione
periodica al Tesoro
Il fondo Atlante è il fondo
d’investimento alternativo
nato a fine aprile scorso che
serve a sostenere le banche
italiane nelle proprie
operazioni di
ricapitalizzazione e a favorire
la gestione dei crediti in
sofferenza del settore. È già
stato utilizzato per gli
aumenti di capitale di
Popolare di Vicenza e Veneto
Banca
Nelle scorse settimane
governo italiano e Ue hanno
trovato un’intesa che
permette fino al 31 dicembre
di attivare una garanzia
pubblica sulle emissioni di
bond senior da parte delle
banche per ottenere liquidità.
La garanzia scatta su
eventuale richiesta della
banca, e per questo non ha
impatto immediato su deficit e
debito
L’ANALISI
Isabella
Bufacchi
I troppi paletti
all’azione Esm,
anche nel sostegno
alle banche
L’
Esm, il meccanismo
europeo di stabilità che
dopo i salvataggi di
Irlanda, Portogallo, Grecia,
Cipro e banche spagnole ha
ancora una capacità di
intervento inutilizzata pari a
371,98 miliardi di euro, dal 2012
può anche ricapitalizzare
direttamente una banca
europea di rilevanza sistemica.
Uno strumento in più, nella
sua cassetta degli attrezzi, per
spezzare la catena tra banche e
Stato. Ma andando a ben
leggere il complesso
regolamento di questo
speciale aiuto esterno
concesso al settore bancario,
all’Esm è stata interdetta la
possibilità di effettuare la
ricapitalizzazione
precauzionale, quella
dell’articolo 32, comma 4,
lettera d) iii che è ancora
motivo del contendere tra
l’Italia e Bruxelles sul caso
Mps. Quella smania di fissare
paletti, divieti e vincoli, tipica
del legislatore europeo,
obbliga l’Esm a intervenire
sulle banche solo dopo il bailin e dopo l’esborso del fondo di
risoluzione (nazionale o
europeo) e gli impone di
dialogare solo con gli Stati.
Quindi la ricapitalizzazione di
una banca a carico del
Meccanismo europeo anticrisi deve necessariamente
essere avviata da una richiesta
avanzata da uno Stato: tra un
cavillo e l’altro, lo Stato che
chiede aiuto per una banca
rischia di finire lui stesso in
qualche modo sotto controllo,
con Esm e troika che possono
mettere il naso nella politica
economica di un Paese non in
grado di sostenere una grande
banca in difficoltà. Insomma, il
diavolo come sempre sta nei
dettagli e le norme europee
sono per questo un inferno.
Intanto la Bundebank ieri ha
rilanciato l’idea di rafforzare i
poteri dell’Esm, anzi, di dare
pieni poteri a questo fondo.
Prima della Buba, il ministero
dell’Economia italiano, in un
position paper presentato lo
scorso febbraio, aveva
esortato i partners europei a
“concentrarci su come
sfruttare a pieno i benefici
delle risorse comuni dell’ESM
... Un obiettivo ambizioso
sarebbe la trasformazione
dell’Esm in un fondo
monetario europeo”. Nel
breve termine, per il Mef l’Esm
dovrebbe diventare “il
prestatore di ultima istanza
affinché il Fondo Unico di
Risoluzione salvaguardi
realmente la stabilità
finanziaria dell’Unione”.
Ancora sul tema del
potenziamento o della
creazione di nuove istituzioni
europee per velocizzare
l’Unione europea e soprattutto
la soluzione del problema
banche, il capo economista
della Deutsche bank David
Folkerts-Landau sta per
pubblicare una sua proposta
personale (indipendente da
DB) anticipata in un’intervista
nei giorni scorsi: un
programma europeo da 150
miliardi per la
ricapitalizzazione delle
banche non uscite del tutto
dalla Grande Crisi Finanziaria.
Le idee nonmancano, i mezzi
neanche (371 miliardi
sarebbero pronti): ma è il
metodo che va affinato. Se
l’Europa continua a emanare
regole, regolamenti e norme
incomprensibili o inapplicabili
perchè in contraddizione tra
loro o aperte alle più svariate
interpretazioni, confondendo i
mercati e allungando i tempi di
reazioni e soluzioni, il
processo di Unione
continuerà ad arrancare.
@isa_bufacchi
[email protected]
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Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
7
La questione bancaria
IL CASO MONTEPASCHI
L’intervento di Atlante
Il fondo sembra disposto ad acquistare
a un prezzo medio del 28-30 per cento
Beneficio collettivo
Un accordo soddisfacente darebbe spazio
a valutazioni più distese sui titoli bancari
Mps accelera la trattativa con Atlante
Doppio cantiere: analisi del portafoglio e consorzio per il probabile aumento di capitale
Luca Davi
pIl doppio “cantiere” per met-
tere in sicurezza Monte dei Paschi di Siena va avanti. Da una
parte prosegue l’analisi del portafoglio di 10 miliardi di non performing loans netti da parte degli uomini di Atlante. Dall’altra,
invece, si lavora alla costituzione della cordata di banche d’affari che avrà il compito di garantire l’oramai scontato aumento
di capitale che si prospetta all’orizzonte.
Una manovra “a tenaglia”,
che però - come anticipato dal
Sole 24Ore di sabato scorso - dovrebbe prendere forma senza il
supporto pubblico. L’intero piano, infatti, sarebbe realizzato
con capitali privati, nel quadro
di una soluzione di mercato. Un
progetto, questo, che troverebbe il consenso della Vigilanza
Bce, con cui la banca basata a
Siena è costantemente allineata,
come dimostra l’incontro avvenuto venerdì scorso a Francoforte. Nella sede dell’Ssm si so-
no incontrati il ceo Fabrizio Viola e il presidente Massimo Tononi e il team di ispettori
dell’Ssm. Al centro del confronto, a quanto risulta, c’era appunto la road map del piano che prevede come detto lo smaltimento
dei 26 miliardi di sofferenze lor-
L’IPOTESI
Il mercato ritiene probabile
un intervento da 3 miliardi
di nuovi mezzi , tale da
portare l’indice Cet 1
sui livelli chiesti dalla Bce
de richiesto dalla stessa Vigilanza entro il 2018. Sofferenze che, è
la richiesta chiara di Francoforte, non dovranno essere cedute
a prezzi troppo lontani da quelli
di mercato. In questo stretto
varco dovrà dunque inserirsi
Atlante. Il fondo promosso da
Quaestio Sgr sembra disposto
ad acquistare a un prezzo medio
del 28-30%. A questi prezzi,
l’esborso reale per il veicolo guidato da Alessandro Penati dovrebbe aggirarsi attorno ai 2 miliardi, che si andrebbero a concentrare sulla metà delle tranche equity della maxicartolarizzazione
formata
anche da tranche mezzanine e
senior (meno rischiose). Meglio
ancora andrebbe qualora Atlante riuscisse a raggiungere
l’obiettivo di raccolta di 3 miliardi, che è posta come asticella
ideale per far partire Atlante 2, o
Giasone, ovvero il braccio, interamente dedicato agli Npl, che
investirà operativamente nelle
sofferenze di Mps. Il tema del
prezzo a cui saranno ceduti gli
Npl - dossier a cui sta lavorando
l’advisor di Mps, Jp Morgan - è di
rilievo in verità per l’intero sistema bancario italiano. Una
cessione dei crediti in sofferenza a un prezzo superiore a quello
di mercato - sistema che ha già
scontato una svalutazione pesante dopo il salvataggio delle 4
IMAGOECONOMICA
Siena. La sede del Montepaschi
banche regionali - permetterebbe un repricing collettivo di tutti
gli asset del settore. Con un beneficio anche per le valutazioni
di tutti i titoli bancari.
Accanto al tema degli Npl, la
banca guidata da Viola sta lavorando incessantemente al varo
del consorzio di garanzia. Anche perchè la scadenza del 29 luglio del resto è in agguato. In
quella data l’Eba alzerà il velo sugli stress test, che metteranno in
evidenza una fragilità implicita
della banca in uno scenario economico avverso.L’ipotesi che
circola più insistentemente sul
mercato è dunque di un aumento di 3 miliardi di euro, tale da riportare in equilibrio l’indice Cet
1 rispetto alle richieste della Bce.
I colloqui con le banche d’affari
sono in corso. E l’interesse non
manca. Anche perchè la banca,
sgravata integralmente dal fardello delle sofferenze, apparirebbe di colpo molto più attraente agli occhi degli investitori.
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Radio24. Presidente Fitd
Maccarone,
rimborsi
puntuali per
le 4 banche
p«È
un’attività insolita
per il fondo che esiste da
molti anni con lo scopo di tutelare chi ha depositi sotto i
100mila euro». Il presidente
del Fitd (Fondo interbancario tutela depositi), Salvatore Maccarone, intervistato a
“Cuore e Denari” su Radio 24
sugli indennizzi degli obbligazionisti delle quattro banche risolte (CariFe, Etruria,
Marche e Carichieti), spiega
i prossimi passi. Si parte dal
22 luglio. «Ci stiamo organizzando per una procedura
che è sicuramente complessa». Non per il modo in cui è
articolata quanto per gestire
migliaia di domande. «Vanno processate in un tempo
che la legge fissa in due mesi
dalla richiesta. C’è solo da
augurarsi che le domande
non arrivino tutte assieme,
perché la capacità di processo sarà legata alle strutture
che metteremo in atto e che
già stavamo organizzando
prima che la legge di conversione fosse emanata». Con le
associazioni dei consumatori il dialogo è «costruttivo».
Bisogna ricordare che «il
Fondo di solidarietà non ha
una propria dotazione patrimoniale. Il Fitd attinge alle
sue risorse per effettuare i
pagamenti. Il Fondo di solidarietà è invece una struttura
nominale la cui gestione è
stata attribuita al Fitd. Tutte
le risorse che saranno necessarie per il rimborso degli obbligazionisti saranno attinte
dal Fitd dalla dotazione che si
sta costituendo per le finalità
istituzionali, cioè la tutela dei
depositi. Naturalmente tutto
quello che uscirà per finalità
diverse poi sarà ricostituito
dalle banche che dovranno
entro il termine stabilito dalla legge - il 2024 - aver aggiunto un certo plafond».
Le criticità dell’operazione? Per Maccarone «Ci sono
situazioni da verificare e che
immaginiamo sulla base dell’esperienza: co-intestazioni,
costituzioni in garanzia di
questi titoli, successioni ereditarie, cessioni. Stiamo costruendo una sorta di anagrafe preventiva».
«Vogliamo adempiere a
questo impegno, - ha assicurato Maccarone - vogliamo
farlo bene, dare il giusto a chi
ha diritto di riceverlo.Siamo
a ridosso delle ferie di tutti.
Ognuno deve fare la sua parte. Tutti saranno pagati nel
termine di due mesi dalla data della domanda».
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GIOCHIAMO
A CARTE SCOPERTE:
mettersi in regola ora, conviene.
C’è una nuova agevolazione dedicata alle piccole e micro imprese che importano merci imballate
oppure che operano nella selezione o nella riparazione di pallet in legno. Se non hanno pagato
il Contributo Ambientale sugli imballaggi delle merci acquistate dall’estero o sui pallet reimmessi
al consumo, possono regolarizzare la loro posizione pagando solo 3 anni (dal 2013) invece di 10.
Per maggiori informazioni
www.conai.org/imprese/contributo-ambientale/tutti-in-regola
DA COSA RINASCE COSA.
L’ANALISI
Morya
Longo
La difficoltà
di riprezzare
gli asset
bancari
«R
epricing». È questo
il desiderio che il
Governo, le
Autorità e le banche
esprimono in Italia.
«Riprezzamento». Quasi
tutte le iniziative di questi
mesi, dal fondo Atlante al
piano sulle quattro banche
salvate, tra le tante finalità
hanno proprio
questa: risollevare il valore di
mercato a cui le varie attività
delle banche (che siano i
crediti in sofferenza o asset
buoni) possono essere
cedute. Dato che la Borsa
esprime valutazioni molto
basse e dato che gli investitori
specializzati pretendono di
acquistare crediti deteriorati
dalle banche italiane a prezzi
stracciati, l’idea di fondo di
tante iniziative è proprio
questa: ricalibrare al rialzo
i prezzi. Evitare che le
banche siano «svendute» o
siano costrette a «svendere»
i propri portafogli a prezzi di
saldo regalando i profitti a
qualche avvoltoio
internazionale. «Repricing»,
appunto: questa è la parola
magica. Poco italiana,
ma magica.
L’obiettivo è certamente
condivisibile: se le banche
italiane sono costrette a
vendere crediti deteriorati o
attivi a prezzi iper-svalutati,
rischiano di indebolirsi
troppo e di dover effettuare
aumenti di capitale regalando
eventuali profitti futuri ad
altri. E soprattutto rischiano
di abbattere le valutazioni
degli stessi asset di tutte le
altre banche, creando un
danno all’intero sistema. Ma
la domanda da porsi è:
premesso che l’obiettivo sia
condivisibile, è anche
realizzabile? Possono
iniziative sporadiche, più
patriottiche che di mercato,
ricalibrare davvero al rialzo i
prezzi che gli investitori
internazionali sono disposti a
pagare per comprare asset
bancari in Italia? O
semplicemente gli investitori
veri andranno altrove?
Prima di rispondere
bisogna capire come mai gli
investitori specializzati
pretendono di comprare a
prezzi così bassi. Proviamo a
fare due calcoli sui crediti
deteriorati, con l'aiuto di
alcuni esperti del settore.
Attualmente le banche
italiane hanno i crediti in
sofferenza iscritti in bilancio
a un valore medio pari a
circa il 44% di quello
originario: questo significa
che hanno già spesato una
perdita del 56% e che pensano
di poter recuperare il restante
44%. Tra parentesi: si tratta di
uno dei livelli più alti in
Europa. Questa è una
previsione verosimile, se si
pensa che negli ultimi 4 anni il
recupero medio dei crediti in
sofferenza è stato intorno al
41%. Il problema è che i fondi
specializzati che vengono in
Italia per comprare questi
crediti pretendono di pagare
non più del 20% circa.
LA PAROLA
CHIAVE
Npl
7 I non performing loans
(prestiti non performanti)
sono attività che non
riescono più a ripagare il
capitale e gli interessi dovuti
ai creditori. Si tratta
di crediti per i quali la
riscossione è incerta in
termini di rispetto della
Ci si può chiedere: come
mai se un credito verrà
verosimilmente recuperato al
41%, questi fondi pretendono
di acquistarlo al 20%? La
risposta, incrociando i calcoli
effettuati da Francesco
Caputo Nassetti(ceo di Swiss
Merchant Bank) con quelli di
un operatore specializzato
che preferisce restare
anonimo, è
semplice: perché la banca in
quel 44% non mira a
realizzare alcun utile e non
considera i costi legali per
gestire le sofferenze. Un
investitore che acquista i
crediti deteriorati da una
banca punta invece ad avere
un ritorno mediamente
compreso tra il 15% e il 25%
(certamente alto, ma l’attività
è estremamente rischiosa).
Per di più dal valore di
acquisto l’investitore sconta i
costi legali (avvocati,
procedure ecc), che più o
meno corrispondono al 6%.
Morale: alla fine il fondo deve
comprare al 24,1% se mira a
un ritorno sull’investimento
del 15%, oppure addirittura al
16,4% se mira a guadagnare il
25%. In media, insomma, il
prezzo di mercato è 20%.
RISCHIO SVENDITA
Dal fondo Atlante,
al piano sulle quattro
banche salvate
per risollevare il valore
di mercato degli attivi
Questo non significa che non
sia verosimile il recupero
che le banche attendono, cioè
il 44%. Significa però
che nessun investitore
comprerà mai a 44%: perché
alla fine ci perderebbe. O
guadagnerebbe poco.
Torniamo dunque alla
domanda iniziale: se Atlante
compra a prezzi più alti
rispetto al 20%, l’intero
mercato potrà davvero
«riprezzarsi»? Tra gli addetti
ai lavori prevale lo
scetticismo: perché gli
investitori internazionali
difficilmente verranno in
Italia a svolgere un’attività
così rischiosa e specialistica
per ricavare un rendimento
risibile. E lo stesso discorso
può valere anche per
l’iniziativa del fondo di tutela
dei depositi sulle quattro
«good bank». Un minimo
aumento dei prezzi ci può
essere (qualcosina già si
vede), ma nulla di
risolutivo: per riprezzare il
mercato difficilmente
basteranno dunque le
iniziative patriottiche. Forse
per ridurre l’impatto negativo
sui bilanci possono aiutare
alcune soluzioni tecniche: ad
esempio quella presentata in
settimana dalla Swiss
Merchant Corporation e dallo
studio Chiomenti, che
propongono di usare la
tecnica della
cartolarizzazione senza
cessione e con scissione della
banca. Ma, in fin dei conti,
quello che serve davvero è
una profonda ristrutturazione
del sistema bancario: un
nuovo modello di business
adeguato all’era dei tassi
bassi, una soluzione profonda
per il nodo dei crediti in
sofferenza, uno sfoltimento
degli sportelli. Questo
sarebbe il vero «repricing».
Tutto il resto rischia di essere
maquillage, o - peggio ancora
- fumo negli occhi.
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scadenza e per ammontare
dell'esposizione. Gli Npl
linguaggio bancario sono
chiamati anche crediti
deteriorati e si distinguono
in varie categorie fra le quali
le più importanti sono gli
incagli e le sofferenze.
Bankitalia definisce le
sofferenze
come crediti la cui
riscossione non è certa da
parte degli intermediari
che hanno erogato i
finanziamenti perché i
soggetti debitori risultano
in stato di insolvenza o in
situazioni equiparabili.
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
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Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
9
La ripresa difficile
Il percorso
Per il leader di Confindustria va creato un «circolo
virtuoso dell’economia» facendo politica dell’offerta
LE MISURE PER IL RILANCIO
La nuova opzione
Depositati 2.290 accordi su prestazioni di tipo
socio-assistenziale attraverso voucher esentasse
Salario di produttività, Calenda apre
«Ulteriori defiscalizzazioni» in stabilità - Boccia: aumentare le imprese che fanno contrattazione aziendale
Nicoletta Picchio
MILANO. Dal nostro inviato
pLa questione industriale per
crescere. E quindi una politica
che intervenga sui fattori di competitività del paese e delle imprese. Partendo da questa considerazione, si tratta di individuare le
priorità su come declinarle in
concreto. La produttività è in primo piano, come è emerso ieri durante il dibattito organizzato dalla Cisl, dal titolo “Occupiamoci di
industria” per presentare le proprie proposte per il rilancio del
paese. La Cisl lo mette tra i suoi
punti del progetto, insieme al
credito, dimensione aziendale e
innovazione, sottolineando l’importanza degli investimenti delle
imprese e sottolineando che più
produttività non debba significare salari più bassi.
A fugare questo dubbio ci pensa Vincenzo Boccia, presidente
di Confindustria: la strada è quel
«circolo virtuoso dell’economia», facendo una politica dell’offerta. E quindi «aziende più
competitive, più investimenti,
più occupazione, più domanda»,
con la crescita dei salari legata alla produttività. Aumentare gli
investimenti, secondo Boccia,
non basta: «C’è una parte di produttività che riguarda l’organizzazione aziendale e le relazioni
industriali». È questa la sfida che
hanno davanti le parti sociali, in
una chiave di «corresponsabilità»: Boccia ha apprezzato che la
Cisl abbia posto il tema della
questione industriale, «che è
una grande questione nazionale.
Essere qui per noi ha un doppio
valore, cominciare le prove tecniche di dialogo formale e sostanziale, porre l’importanza
della questione industriale, vedere quali sono i punti di convergenza tra Confindustria e le organizzazioni sindacali».
Definire le regole della contrattazione spetta alle parti sociali, hanno ripetuto ieri sia Boccia sia la numero uno della Cisl,
Annamaria Furlan. Il ministro
dello Sviluppo, Carlo Calenda, su
questo punto specifico non si è
soffermato: «Non voglio entrare
sui contratti», ha detto. Per poi
aggiungere: dovendo scegliere
dove concentrare le risorse nella
prossima legge di Stabilità, oltre a
finanziare strumenti che hanno
funzionato come i superammortamenti e la nuova Sabatini, per
Calenda ci dovranno essere «ulteriori interventi di defiscalizzazione del salario di produttività».
Una richiesta che Boccia ha
avanzato già dall’inizio della sua
presidenza e che la Cisl ha indicato nelle proposte di ieri: più detassazione e decontribuzione del
salario di produttività, superando i tetti dei premi e dei salari.
«Si può arrivare ad avere per
FURLAN
Ha rilanciato la
contrattazione di secondo
livello, rivendicando il ruolo
della Cisl nella spinta
ai contratti aziendali
LA PAROLA
CHIAVE
Salario di produttività
7La tassazione agevolata alle
voci salariali legate
all’andamento della produttività
aziendale è stata introdotta nel
2008. È una misura non
strutturale. La cedolare secca al
10% nel 2014 riguardava i premi
fino a 3.000 euro e i lavoratori
con reddito annuo fino a 40mila
euro; nel 2013 il limite era di
2.500 euro. Nel 2015 il bonus non
è stato confermato per problemi
di copertura.
convenienza ciò che non si fa per
salto culturale. È un punto di caduta che potrebbe vedere insieme noi e il sindacato, in un atteggiamento di corresponsabilità. È
uno dei nodi di sviluppo su cui costruire una politica industriale».
La contrattazione di secondo
livello è importante, ha sottolineato la Furlan, rivendicando il ruolo della Cisl nella spinta ai contratti aziendali. «Ma un po’ di salario sul primo livello dobbiamo
metterlo», ha aggiunto la numero uno della confederazione, sottolineando che ad oggi sono il
20% delle imprese fa contrattazione aziendale e riferendosi
inoltre a Federmeccanica: «Con
la rigidità della sua proposta ha
rimesso insieme Fiom, Fim e
Uilm», invitando tutti a «non
continuare in una sterile contrapposizione sui due livelli».
Proprio venerdì scorso Confindustria, Cgil, Cisl e Uil hanno
firmato un accordo per ampliare
la contrattazione aziendale anche nelle Pmi dove non c’è rappresentanza sindacale. «Se scopriamo che quel 20% di imprese
sono più produttive, più innovative, hanno salari più alti, ci fermiamo alla constatazione oppure dobbiamo aumentare questa
percentuale?», si è chiesto Boccia, aggiungendo: «Il metodo
che ci siamo dati con Furlan è capire le convergenze» valorizzando il «ruolo delle parti sociali
che sognano un grande paese industriale».
Siamo il secondo paese industriale d’Europa, ha sottolineato
anche la leader della Cisl, «abbiamo tutte le potenzialità per recuperare i punti di produzione persi durante la crisi». Quindi la politica industriale «va messa al centro dell’agenda del paese. Noi
con la contrattazione faremo la
nostra parte fino in fondo, per arrivare ad un nuovo modello di
contrattazione e saremo misurati su ciò».
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Far ripartire il lavoro
BASSA LA DINAMICA DELLA PRODUTTIVITÀ
Manifatturiero, produttività oraria, 2000=100
FRA
150
140
SPA
130
GER
120
ITA
110
100
90
2000 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 ‘05 ‘06 ‘07 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘12 ‘13 ‘14 ‘15 ‘16 ‘17
Var. % 2000-2007
Var. % 2007-2015
140
130
120
110
ITA
+16,3
+16,2
+14,6
+1,5
SPA
-4,6
GER
100
90
-3,4
FRA
+4,4
-11,4
80
2000 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 ‘05 ‘06 ‘07 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘12 ‘13 ‘14 ‘15 ‘16 ‘17
Fonte: Elaborazioni Centro studi Confindustria su dati Eurostat
La proposta. La leader Annamaria Furlan al governo: al centro dell’agenda lo sviluppo e l’innovazione
Rilancio Cisl sulla politica industriale
pRidurre
strutturalmente la
tassazione sul lavoro e sulle retribuzioni: lo chiede a gran voce
la Cisl che ieri ha presentato un
pacchetto di proposte su cui lavorare con il mondo delle imprese con l’obiettivo di rilanciare
l’industria e l’occupazione.
La leader del sindacato di Via
Po, Annamaria Furlan, chiede al
governo di «mettere al centro
dell’agenda del Paese lo sviluppo
e, in modo particolare, lo sviluppo nel settore industriale». Ha ricordato come «nonostante la
crisi, l’Italia dopo la Germania, è
il secondo Paese per capacità di
produzione industriale in Euro-
pa», quindi per Furlan «abbiamo
le potenzialità e le capacità per
recuperare tutti i punti di produzione industriale persi, mettendo al centro l’innovazione, la ricerca, la contrattazione e la produttività». Nella relazione, il segretario confederale Giuseppe
Farina ha indicato le cinque pro-
LE PRIORITÀ DEL SINDACATO
Meno tasse sul lavoro, crescita
dimensionale dell’impresa ,
più credito per gli investimenti,
sostegno alla ricerca
e riduzione del divario con il Sud
poste della Cisl, a partire dalla
crescita della produttività, considerata «condizione indispensabile per recuperare posizioni
competitive nei mercati e per far
crescere salari e occupazione».
Per far crescere la produttività e i
salari secondo la Cisl occorre
«costruire nuove e più moderne
relazioni sindacali e contrattuali
che condividano la sfida della
crescita della produttività nelle
imprese e nel Paese».
La dimensione di impresa rappresenta un nodo critico: «In Italia ci sono troppe piccole imprese e troppo poche grandi imprese - ha scandito Farina -. È la criti-
cità maggiore che può impedire
o rallentare il riposizionamento
dell’industria sull’innovazione e
nei mercati internazionali». La
crescita dimensionale delle imprese italiane è considerata decisiva per le prospettive di rilancio
della nostra industria; va quindi
«favorita la costruzione di filiere
produttive collegate con le grandi catene globali del valore, incentivati gli accorpamenti e le
fusioni tra le imprese e la costruzione di consorzi e reti di impresa che permettano di avere risorse da investire su progetti comuni di ricerca e di sviluppo di nuovi
prodotti nelle attuali dimensioni
competitive dei mercati».
Un altro elemento di debolezza è il credito: «l’industria ha bisogno di un sistema bancario forte e articolato nei territori, in
considerazione della composizione produttiva del sistema industriale, in grado di sostenere di
più gli investimenti delle imprese e i consumi delle famiglie».
Per la Cisl vanno separate le attività di banca commerciale da
quelle di banca d’investimento, il
sistema bancario deve riappropriarsi di competenze industriali
capaci di accompagnare i progetti di investimento delle imprese e i programmi di sviluppo
dei territori. Altro cardine la ricerca e l’innovazione: «L’industria italiana non ha alternative a
competere sulla qualità dei pro-
Premi e welfare aziendale,
sono 13.543 le intese
stipulate finora dalle parti
di Giorgio Pogliotti
160
FUORI LINEA IL CLUP ITALIANO
Manifatturiero, 2000=100
FOCUS. I DATI DEL MINISTERO DEL LAVORO
dotti e sull’innovazione tecnologica - ha aggiunto Farina -. Occorre investire di più nella ricerca e nella creazione di diffuse e
più qualificate competenze degli
imprenditori, del management e
dei lavoratori». Si tratta di una leva su cui puntare, nella convinzione che «la presenza di competenze diffuse e di attività di ricerca nei territori fa la differenza per
lo sviluppo delle aziende e per
l’attrazione degli investimenti».
Al governo la Cisl chiede anche
di assumere provvedimenti che
contribuiscano a ridurre il divario economico e sociale tra il Sud
e il resto del Paese per «dare slancio alla ripresa dell’economia
meridionale».
G.Pog.
© RIPRODUZIONE RISERVAT
S
ono 13.543 i contratti
aziendali e territoriali finora depositati dalle imprese per accedere alle agevolazioni fiscali destinate ai premi di produttività. Di questi,
10.547 si riferiscono a contratti
sottoscritti nel 2015 - inviati entro la scadenza del 15 luglio -, i
restanti sono relativi alle prime intese del 2016.
I dati del ministero del Lavoro consentono di tracciare
un primo bilancio della diffusione dell’incentivo ripristinato dal governo Renzi, dopo
un anno di stop dovuto alla
mancanza di finanziamenti, a
vantaggio dei lavoratori dipendenti con redditi fino a
50mila euro lordi annui.
L’obiettivo è quello di rilanciare, attraverso la contrattazione decentrata, la produttività del lavoro e, con essa, far
crescere le retribuzioni. Del
resto è proprio questa la strada indicata all’Italia dai principali organismi internazionali
(Bce, Fmi, Ue). Tra i contratti
depositati, 1.351 accordi prevedono forme di coinvolgimento paritetico dei dipendenti,
con l’effetto di far lievitare da
2mila a 2.500 euro l’importo
dei premi a cui si applica la cedolare secca del 10%.
Insieme ai premi variabili
di produttività, ci sono altre
due opzioni messe in campo
dal governo per favorire, attraverso le agevolazioni fiscali, la diffusione della contrattazione decentrata: l’aliquota
del 10% si applica anche alle
somme erogate dall’azienda
sotto forma di partecipazione
agli utili di impresa. Ancora
maggiore è il vantaggio fiscale
per il welfare aziendale contrattato da azienda e sindacati. Il ministero ha censito 2.290
accordi che prevedono prestazioni erogate sotto forma
di voucher (si va dai servizi di
istruzione ed educazione per i
figli, all’assistenza dei familiari anziani o non autosufficienti), diventati esentasse con la
legge di Stabilità 2016. Sarà
l’Agenzia delle entrate a verificare se nelle oltre 13mila richieste finora depositate sono rispettati i criteri fissati dal
decreto interministeriale del
25 marzo 2016, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale lo scorso
14 maggio.
Tra i contratti fin qui depositati sono 11.347 quelli aziendali (8.880 relativi ad accordi
del 2015) e 2.169 quelli territoriali (di questi 1.667 riguardano il 2015). Quanto agli obiettivi indicati, 10.574 contratti si
propongono di raggiungere
miglioramenti di produttività,
7.907 di redditività e 6.121 di
qualità (negli accordi si può
far riferimento a più di un
obiettivo).
Quanto alla diffusione della
contrattazione decentrata, finora mancavano dati ufficiali,
ma la novità è che da quest’anno, con il deposito del contratto, vengono fornite tutte le informazioni necessarie per avviare il monitoraggio. Un recente studio della Fondazione
Di Vittorio (su dati di un’indagine Istat 2012-2013) stima in
3,7 milioni i lavoratori interessati dalla contrattazione integrativa di secondo livello
(aziendale o territoriale), diffusa nel 21,2% delle imprese
con almeno 10 dipendenti, nel
69,1% delle imprese con almeno 500 dipendenti, il 60,5%
nelle imprese tra 200 e 499 dipendenti, il 38,5% per quelle
tra 50 e 199 addetti e il 17,5% tra
10 e 49. Secondo la Fdv la percentuale di copertura si riduce
tra le piccole aziende, al Sud
(11,6%) e nelle Isole (13,1%).
Per consentire alle imprese
prive di rappresentanze sindacali di erogare premi di risultato aziendali collegati a incrementi di produttività, venerdì scorso Confindustria,
Cgil, Cisl e Uil hanno raggiunto un accordo. Le piccole imprese in cui non esiste il sindacato potranno recarsi presso
l’associazione territoriale di
riferimento (o inviare telematicamente i contratti), per validare le intese sui premi di produttività che beneficiano dell’incentivo fiscale. Al governo
le parti sociali chiedono che le
agevolazioni fiscali diventino
strutturali e non siano soggette, di anno in anno, alle disponibilità della legge di Stabilità.
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I NUMERI
11.347
I contratti aziendali
Sui 13.543 accordi complessivi
depositati finora per accedere
alle agevolazioni fiscali
destinate ai premi di
produttività oltre 11mila sono
quelli di provenienza
aziendale.I restanti sono
territoriali
10.574
Obiettivo produttività
Posto che negli accordi si può far
riferimento a più di un obiettivo,
tra quelli depositati, 10.574
contratti si propongono di
raggiungere miglioramenti di
produttività, 7.907 di redditività
e 6.121 di qualità
10 Mondo
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
Stati Uniti. Convention repubblicana al via con uno slogan e un manifesto elettorale: «Rendere l’America di nuovo sicura»
Legge e ordine: le promesse di Trump
Sul palco di Cleveland, oltre alla moglie del magnate, l’ex sindaco Rudolph Giuliani
Marco Valsania
CLEVELAND. Dal nostro inviato
pDa Rudolph Giuliani a Me-
lania. La Convention repubblicana che si prepara a incoronare Donald Trump candidato alla Casa Bianca ha preso il via ieri con una giornata dedicata
allo slogan «Make America Safe Again». Vale a dire a «Rendere l’America di nuovo sicura»,
variazione scottante sul tema
dell’intera campagna del costruttore e personaggio televisivo che sta rivoluzionando la
politica americana, «Make
America Great Again». Il sipario si è sollevato in serata sulla
kermesse di quattro giorni con
una successione di testimonianze personali e politiche dall’ex sindaco di New York
durante l’11 Settembre, appunto, fino alla moglie e aspirante
First Lady - volte a reintrodurre
al Paese un candidato che fa
spesso parlare di sè senza essere davvero conosciuto su scala
nazionale. E con ancora molti,
forse troppi ostacoli da superare in termini di percezione negativa, dall’inesperienza a
commenti dai connotati razzisti e misogini, che lo vedono arrancare alle spalle dell’avversaria democratica Hillary Clinton, 41% a 46%, nell’ultimo sondaggio del Wall Street Journal e
della Nbc.
Melania, presentata dallo
stesso Donald in una Cleveland presidiata da misure di ordine pubblico per garantire la
calma durante un appuntamento preannunciato come
sopra le righe, era la più attesa
una volta esauriti i cerimoniali
e l’ ultima protesta fallita dei repubblicani anti Trump: ha difeso sia il carattere sia la sensibilità del candidato alle tematiche dei diritti delle donne.
Aspetti che non possono essere sottovalutati, dato il suo passato di grande sponsor di concorsi di bellezza quali Miss
America e Miss Universo.
Ma il decollo dei lavori è stato
dominato anzitutto da protagonisti di delicate sfide militari e di
antiterrorismo. Ecco Giuliani.
Ed ecco il generale in pensione
Michael Flynn, già direttore
della Defense Intelligence
Agency; Jason Beardsley, che
guida l’organizzazione di veterani di guerra Concerned Veterans for America; il senatore Joni Ernst, ex colonnello della
Guardia Nazionale. E due ex
fanti d’assalto della marina e
due ex marine, a cominciare dal
deputato pluridecorato in Iraq
Ryan Zinke e da Macus Luttrell,
eroe dell’Afghanistan che ha
ispirato il film Lone Survivor.
L’obiettivo è stato proiettare
un messaggio di determinazione e di “legge e ordine” in risposta alle recenti ondate di attentati - più o meno ispirate dall’Isis e
dalla sua ideologia - che hanno
colpito negli Stati Uniti San Bernardino e Orlando e in Francia
Parigi e adesso Lione. Trump accusa la politica estera di Barack
Obama e del suo ex segretario di
Stato Clinton di essere stata falli-
UNITÀ DA RITROVARE
Sotto il profilo politico la vera
sfida è mostrare coesione nel
partito dopo le grandi defezioni
dalla convention di leader
storici come la dinastia Bush
mentare e responsabile del peggioramento degli attacchi terroristici, affermando di essere lui il
leader giusto per “distruggere”
l’Isis. In evidenza anche la
debâcle di Bengasi, l’assalto al
Consolato americano in Libia
costato nel 2012 la vita all’ambasciatore statunitense nel Paese
quando Clinton era a capo della
diplomazia.
Parte del “manifesto” di sicurezza sono tuttavia diventate
sempre più anche le tensioni interne all’America. Il Paese è sotto shock per una spirale di imboscate alla polizia, che ancora domenica hanno mietuto tre vittime a Baton Rouge in Louisiana,
e di violenze a sfondo razziale.
Nelle ultime settimane, prima
degli agguati, agenti avevano
ucciso due afroamericani proprio a Baton Rouge e nei pressi
di St. Paul in Minnesota. Violen-
za e discriminazione sono così
prepotentemente tornate alla
ribalta: Trump ha definito il Paese ormai come una «divisa scena del crimine», guadagnandosi la tagliente risposta di Obama
che il candidato repubblicano
«non ha idea» di quel che dice.
Giuliani, uno degli oratori di ieri, è reduce dall’aver denunciato come razzista alla rovescia il
movimento afroamericano
contro gli abusi della polizia
Black Lives Matter.
Le controversie non finiscono qui. Trump è portabandiera
di una linea dura sull’immigrazione: dalla proposta di costruire un muro al confine con il
Messico alla deportazione in
massa di clandestini, progetti
considerati irrealistici dagli
esperti ma sui quali insiste. E sul
palco ieri ha fatto salire parenti
di vittime di reati compiuti da
immigrati illegali.
La sfida maggiore per
Trump, sul fronte dell’immagine, è però quella di garantire
che in questi quattro giorni la
Convention trovi eco nell’opinione pubblica. Se proteste all’esterno appaiono sicure, i
grandi eventi di partito minacciano di perdere visibilità e influenza. Trump ha promesso
uno spirito di «showbiz». Le
iniziali stelle sono tuttavia parse poco brillanti: ieri è toccato
al modello e attore di soap opera Anthony Sabato Jr. e al suo
collega Scott Baio, rinomato
per la parte di Chachi nella storica serie tv Happy Days. Sotto
il profilo politico, dietro i discorsi, la posta in gioco è altrettanto difficile: creare e mostrare unità nel partito, dopo le
grandi defezioni dalla Convention di leader storici quali la dinastia Bush. Il populista
Trump dovrà inoltre gestire
una assai scomoda piattaforma
politica ultra-conservatrice,
anti-abortista e contro i diritti
dei gay, approvata alla vigilia
dell’appuntamento di Cleveland e sulla quale ha avuto forte
influenza la destra religiosa,
una delle correnti più tradizionali del partito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
AP
L’EDITORIALE
Mario
Platero
Le sfide
globali
di un’America
assediata
u Continua da pagina 1
L
Lo spettacolo al via. L’arrivo dei delegati a “The Q”, la Quicken Loans Arena di Cleveland
L’attacco alla polizia. Primi risultati delle indagini, l’omicida avrebbe agito da solo
«A Baton Rouge
imboscata per uccidere»
CLEVELAND. Dal nostro inviato
pUna vera e propria imbosca-
ta, ideata per colpire e uccidere
poliziotti. L’uomo afroamericano che domenica ha ammazzato
a sangue freddo a Baton Rouge,
in Louisiana, tre agenti e ne ha feriti altri tre «voleva prendere di
mira» le forze dell’ordine, ha fatto sapere ieri il portavoce della
Louisiana State Police J. B. Slaton. Confermando i timori ormai
dilaganti d’un nuovo capitolo
della spirale di violenza contro la
polizia negli Stati Uniti che, nonostante abbia spesso quali protagonisti individui squilibrati e
disadattati, minaccia di rendere
sempre più delicati e incandescenti i rapporti tra gli agenti e le
minoranze etniche.
Gli sviluppi sono arrivati nel
giorno dell’apertura della Convention repubblicana a Cleveland, in Ohio, innescando un di-
battito sulla necessità di limitare
almeno temporaneamente il diritto vigente nello stato di portare apertamente armi in pubblico, in particolare nei pressi del
grande appuntamento di partito. Un divieto esiste oggi soltanto nell’arena Quicken Loans, sede della Convention, e nelle sue
immediate vicinanze. La richiesta di interventi straordinari è
arrivata direttamente dal sindacato di polizia, senza ricevere
però risposta dal governatore
repubblicano ed ex candidato
presidenziale John Kasich. Il
partito ha fatto della difesa integrale del Secondo emendamento della Costituzione e della lotta
ai controlli sulle armi, la cui diffusione è accusata dai rivali democratici di essere tra i grandi
responsabili della violenza, uno
dei cavalli di battaglia.
«Le indagini preliminari mo-
strano che è stata chiaramente
un’imboscata - ha detto Slaton -.
Stiamo ancora cercando di far luce sulle motivazioni ma l’obiettivo era chiaro». Gli inquirenti
stanno cercando anzitutto di ricostruire i movimenti e le attività dell’assassino, identificato come Gavin Long, 29 anni e originario di Kansas City in Missouri, ex
marine con una tormentata storia personale. Avrebbe agito da
solo, stando all’Fbi, anche se sono in corso accertamenti per verificare la possibilità di complicità e di aiuti o la sua appartenenza
a qualche gruppo. Gli agenti sono stati colpiti quando hanno risposto a chiamate che riportavano la presenza di una persona armata nei pressi del centro commerciale Hammond Aire Plaza.
L’uccisione di un afroamericano arrestato a Baton Rouge
nelle scorse settimane ha scatenato proteste e nuove polemiche
nell’intero Paese su abusi e discriminazioni contro gli afroamericani da parte della polizia.
M.Val.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
o avevamo già ascoltato
quell’appello struggente
e sentito per l’unità
nell’orazione funebre per i
cinque poliziotti uccisi a
Dallas. Per poi ritrovarci pochi
giorni dopo con gli omicidi
organizzati con metodo a
Baton Rouge da un ex veterano
della guerra in Iraq. L’opinione
pubblica americana, teme che
le sue forze dell’ordine
possano sentirsi intimorite
proprio quando hanno più
bisogno di loro, perché dopo
Nizza un attacco terroristico
in questo anno elettorale, «non
è questione di se ma di
quando», come ha detto ieri un
alto funzionario del
Pentagono. Per questo Donald
Trump ne ha approfitta e fa
sua la questione chiave per il
«rispetto dell’ordine e della
legge», proponendo una svolta
autoritaria e di chiusura verso
immigrati e islamici.
Il corollario di questa
situazione? Per la prima volta
sono arrivato a una
convention politica, alla
grande liturgia su cui poggiano
i valori di fondo di questo
Paese con la raccomandazione
di avere a portata di mano un
giubbotto antiproiettile. Per la
prima volta a una Convention
di partito sarà possibile
arrivare armati e mostrare le
proprie armi. Per la prima
volta arrivare alla Convention
di Cleveland è come arrivare
in zona di guerra. Persino i
sindacati di polizia implorano
che le armi siano tenute a casa
o nella fondina. Implorano un
cambiamento della legge.
Dallas e Baton Rouge hanno
imposto un prezzo troppo
caro per il presunto,
strumentale, assurdo e
soprattutto finto rispetto del
Secondo emendamento
della Costituzione.
Poi c’è la ricaduta di Brexit.
Non solo la questione tecnica
che riguarda l’uscita di un
Paese da un’Unione. Brexit è
molto di più: il voto popolare
disconosce l’ordine
multilaterale su cui ha
poggiato l’Occidente dalla fine
della Seconda Mondiale a oggi.
La sfide dirette a quell’ordine
avvengono un po’ dappertutto:
la Russia di Putin che invade
l’Ucraina, la Cina che vanta
diritti territoriali su isole che
non le appartengono, l’Isis che
prima conquista territori
contro ogni risoluzione
dell’Onu e poi ci attacca nelle
nostre case, gli eccidi in Africa.
Che dopo Brexit ci sia stato il
tentativo di un colpo di Stato
militare in Turchia non deve
dunque sorprendere: la
percezione di debolezza delle
“regole” incoraggia gli attori a
spingersi sempre più in là,
per capire fin dove si può
arrivare senza scatenare la
reazione dura del guardiano
americano dormiente.
Infine arriviamo al terzo
fronte, l’economia e i mercati.
Gli indici di borsa in America
sono ai massimi. In parte la
reazione dei capitali
internazionali è trovare un
porto sicuro dove approdare. E
l’America resta comunque una
solida potenza continentale.
Ma se non si troverà la chiave
per un recupero del doppio
ordine, interno ed esterno,
mancheranno le fondamenta
su cui hanno poggiato le
espansioni dei commerci e
della crescita mondiale. Chi,
anche in America, sarà pronto
a investire? Tanto più che in
questo Paese ormai non è
più solo la classe media a
soffrire ma anche la classe
medio-alta e alta.
Non ci sono facili soluzioni
davanti a questa triplice sfida
che assedia il pianeta America.
Ma saranno gli slogan facili,
come quelli di Donald Trump,
che in questi giorni promette
“ordine e legge” a rassicurare
chi è impaurito? L’America
non è il Paese della
chiusura delle frontiere,
dell’autoritarismo individuale,
della discriminazione
religiosa, ma in questo 2016
forse ci capiterà, nostro
malgrado, di vedere anche
questo: il gigante buono che
reagisce in modo scomposto al
triplice assedio e rifiuta i valori
chiave che negli ultimi 220
anni hanno definito il suo
“eccezionalismo”.
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Mondo 11
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
Germania. Terrore su un convoglio in Baviera: tre persone in gravi condizioni, il giovane attentatore ucciso dalla polizia
EPA
Afgano attacca su un treno con un’ascia: 4 feriti
pUn giovane afgano di 17 anni
è salito ieri sera su un treno locale diretto verso Wurzburg, nella
Germania del sud, armato di
ascia, coltelli e oggetti appuntiti
e ha cominciato a colpire dei
passeggeri: vi sono quattro feriti, di cui tre gravi; gli altri 14 passeggeri sono rimasti illesi. Dopo
poco sono intervenuti agenti
che hanno neutralizzato l’attentatore, che cercava di fuggire.
Intervenuti anche ambulanze e
un elicottero arrivato nel quartiere della città di Wurzburg, dove si trova il più importante centro di accoglienza profughi della
Baviera. L’identità dell’aggres-
sore è stata appurata più tardi
dal ministro degli Interni bavarese, Joachim Herrmann. Dalle
prime indagini pare sia arrivato
in Germania come minore non
accompagnato.
Il treno era in viaggio verso
Wurzburg. L’azione dell’aggressore è iniziata attorno alle
LA PISTA ISLAMISTA
Non viene esclusa l’ipotesi
di un altro “lupo solitario”:
durante l’aggressione
il diciassettenne
urlava «Allah è grande»
22,10. I media tedeschi, tra cui la
Dpa, affermano che l’uomo è
stato ucciso dalla polizia, che
però non ha confermato.ll treno
era partito da Treuchtlingen
verso Wurzburg, la linea ferroviaria tra Wurzburg-Heidingsfeld e Ochsenfurt è stata chiusa.
Secondo il ministero dell’Interno bavarese, il giovane afghano durante l’aggressione ha urlato “Allah akbar”, Dio è grande.
Il giovane aggressore, che sarebbe arrivato in Germania senza i genitori, ha vissuto per un
certo periodo nella zona di
Wuerzburg. Recentemente era
stato affidato ad una famiglia. Le
autorità ancora non sanno se abbia un passato da islamico radicale, ma sono in corso ulteriori
indagini.
Il giovane afghano, armato di
diverse armi da taglio tra cui
un’accetta e un coltellaccio, ha
attaccato i passeggeri del treno
subito dopo la partenza, seminando il terrore. Immediatamente è scattato l’allarme: il
convoglio è stato subito bloccato nella stazione più vicina, ad
Heidingsfeld. La linea ferroviaria è stata interrotta e sono intervenute le forze dell’ordine che
hanno aperto il fuoco.
In maggio il sedicente porta-
voce dell'Isis, Abu Muhammad
al Adnani, poco prima dell’inizio del mese islamico di Ramadan aveva esortato i «combattenti sulla via del jihad» ad attaccare i miscredenti ovunque
essi fossero e di ucciderli con
qualsiasi mezzo, anche «con
un coltello».
«Allah Akbar» era stato l’urlo con cui, sempre in maggio,
un ventisettenne tedesco poi
ricoverato in un ospedale psichiatrico, aveva Ucciso un uomo e ne ha feriti altri tre alla stazione di Grafing, un’altra città
della Baviera.
R. Es.
L’incontro. Assenti soltanto i rappresentanti della Lega - Con il premier Alfano, Pinotti e Minniti
Renzi: coesione contro il terrorismo
A Palazzo Chigi vertice con tutti i capigruppo - Commissione sulla radicalizzazione dell’Islam
Marco Ludovico
ROMA
pPalazzo
Chigi rilancia
l’azione antiterrorismo e chiama a raccolta tutte le forze politiche. Ieri il presidente del
Consiglio, Matteo Renzi, ha
convocato i capigruppo di Camera e Senato: assenti solo
quelli della Lega, tra il malumore e le critiche degli altri
partiti presenti.
La riunione non è la prima
del genere ma il premier l’ha
ritenuta necessaria ora dopo
la strage di Nizza e il colpo di
Stato in Turchia. La stesso eccidioin Bangladesh nel ristorante a Dacca, con nove italiani morti, risale al 1° luglio. Con
Renzi per il governo parlano i
ministri dell’Interno Angelino Alfano, della Difesa Roberta Pinotti, il sottosegretario
con delega all’intelligence
Marco Minniti.
L’incontro con i parlamentari condivide intanto la linea
di governo sulla Turchia: se
Erdogan introduce la pena di
morte è fuori dall’Europa.
Minniti, poi, annuncia la costituzione di una commissione di
esperti a palazzo Chigi per misurare il grado di radicalizzazione dell’Islam in Italia. Avrà
novanta giorni di tempo per
consegnare un rapporto in
grado di orientare l’azione di
prevenzione e misurare i rischi del fondamentalismo
islamico. Una bussola in più,
insomma, per le attività di informazione e sicurezza del
comparto intelligence.
Minniti sarà in audizione al
Copasir (il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) giovedì prossimo;
mercoledì al comitato sarà sentito il prefetto Franco Gabrielli,
capo del dipartimento Ps, mentre oggi il Copasir discuterà il
nuovo regolamento dell’Aise,
l’agenzia informazioni e servizi esterni guidata dal generale
Alberto Manenti. Proprio Gabrielli, in una lettera a tutti i
questori d’Italia unita alle nuove indicazioni antiterrorismo
(si veda IlSole24Ore di dome-
nica) aveva sottolineato come
«in questo contesto ogni operatore di polizia diventa un potenziale “obiettivo”» e per ogni
agente c’è «una specifica esposizione a rischio». Tanto da
sollecitare ai questori «lo scrupoloso rispetto dell’obbligo di
portare l’arma in tutte le situazioni». Parole destinate alla
Polizia di Stato ma valide a tutti
gli effetti anche per l’Arma dei
carabinieri, la Guardia di Finanza e chiunque operi per la
pubblica sicurezza.
Un progetto di antiradicalizzazione è già in fase avanzata al
ministero dell’Interno. «Nelle
IL RAPPORTO
Il gruppo di lavoro formato
da esperti presenterà
un rapporto entro novanta
giorni per orientare
la prevenzione
SULLA TURCHIA
Il presidente del consiglio ha
esposto la posizione italiana:
in caso di ripristino della pena
di morte, la Turchia si mette
fuori della Ue
moschee vogliamo che a predicare siano imam formatisi alla
cultura italiana e consapevoli
delle nostre regole giuridiche»
ha detto Alfano in un’intervista. È un modello in discussione con il Consiglio per le relazioni con l’Islam al Viminale
«per dire stop agli imam fai da
te» come li ha definiti il ministro dell’Interno. Ma c’è anche
uno schema allo studio dei tecnici di Alfano per definire, d’intesa con l’Ucigos e poi le prefetture, un’azione specifica di
contrasto alla presenza e alla
diffusione del radicalismo islamico. Pure il sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Sandro Gozi (Affari europei)
ha intrapreso un’iniziativa in
questo senso. Nella discussione di ieri è stata sollevata anche
la questione del reato di tortura. Ne ha parlato sempre il ministro dell’Interno con l’auspicio che la formulazione della
norma così come congegnata
al Senato - dove si sta discutendo il disegno di legge - possa essere rivista nel passaggio successivo alla Camera in modo
meno drastico per le forze dell’ordine. Le pressioni soprattutto dei sindacati di polizia e
del centrodestra sono ripetute
ma la revisione del testo attuale
non è così scontata. Anche se
Alfano ha affermato che in questo momento «non si può lanciare un messaggio fuorviante
alle forze dell’ordine».
Se restano le divisioni sul reato di tortura va detto che in linea generale le valutazioni politiche sull’incontro con Renzi
sono positive. «Per noi questo
tavolo è fondamentale» dice il
Cinque Stelle Stefano Lucidi,
che con la collega Laura Castelli (ma lo stesso fa anche Anna
Cinzia Bonfrisco di Cor) scrive
ai presidenti di Senato e Camera, Piero Grasso e Laura Boldrini, per chiedere la convocazione di un dibattito in Parlamento. «Bene il dialogo, sia il governo per primo ad abbassare i toni
della propaganda» dice Arturo
Scotto di Si. Mentre Renzi
avanza una proposta: possiamo
sostituire, se volete, i tradizionali interventi in aula prima dei
vertici Ue, con dibattiti su temi
specifici, dall’economia alla sicurezza. Secondo Luigi Zanda
ed Ettore Rosato (Pd) «davanti
al terrorismo internazionale e
fondamentalista servono la
massima unità del Paese e la
massima coesione delle forze
politiche democratiche. Maggioranza e opposizione possono discutere e dividersi su tutto
- sottolineano - ma di fronte alla
minaccia terroristica e alla violenza degli estremismi non si
possono abbandonare a strumentalizzazioni e polemiche.
Finirebbero per indebolire la
posizione dell’Italia e minare
ogni strategia di difesa dei cittadini e di lotta al terrorismo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSA
I soccorritori. Forze dell’ordine e operatori sanitari all’esterno della stazione bavarese subito dopo l’attacco
L’inchiesta di Nizza. La folla fischia e contesta il premier Valls
La rete del killer porta in Puglia
Identificata prima vittima italiana
Ivan Cimmarusti
ROMA
pLa strage di Nizza lascia sul
Dopo l’attentato. Il presidente del Consiglio al vertice dei capigruppo di ieri
I NUMERI
7.050
Le unità delle Forze armate
Il Comitato nazionale per
l’ordine e la sicurezza pubblica
del Viminale venerdì scorso ha
espresso parere favorevole
all’impiego di un contingente di
7.050 militari, appartenenti alle
Forze Armate, nei servizi di
vigilanza a siti e obiettivi
sensibili
20
Le città
Sono 20 le città italiane
considerate obiettivi sensibili
nelle quali agiscono le Unità
operative di pronto intervento
(Uopi) della Polizia e i Nuclei
specializzati con formazione
specifica antiterrorismo dei
Carabinieri; entrambe sono
unità intermedie tra le normali
pattuglie e i reparti speciali
antiterrorismo
2.717
Le persone perquisite
Dal 1° gennaio 2015 al 5 luglio
2016 sono state controllate
154.136 persone ed eseguite
2.717 perquisizioni su soggetti
ritenuti contigui ad ambienti
dell’estremismo religioso;
controllati anche 32.776 veicoli
e i passeggeri di 344 navi; sono
state tratte in arresto 531
persone e indagate a piede
libero altre 837 persone;
eseguite anche 99 espulsioni di
soggetti sotto osservazione per il
loro avanzato processo di
radicalizzazione o per aver
fornito sostegno ideologico allo
Stato Islamico
campo, oltre ai morti, anche l’orrore dei riconoscimenti, il dramma di alcuni dispersi e le tensioni
politiche di una Francia smarrita.
Il novantenne Mario Casati è la
prima vittima italiana della strage di Nizza di cui viene annunciato il riconoscimento.
Ieri a mezzogiorno si è fermato
tutto: un minuto di silenzio nel
luogo tra i fiori e le candele, la
Marsigliese e Nizza la Bella. Poi la
Promenade des Anglais è stata
riaperta e poco dopo è stata invasa per applaudire le vittime.
Tuttavia il primo ministro
francese Manuel Valls è stato accolto tra i fischi. Valls, accompagnatodadueministrichepartecipavano alla cerimonia, è stato
sommerso dalle contestazioni:
«Assassini!» e «Dimissioni!». La
sua replica, in una intervista a
Bfm-Tv, è stata forte: «Siamo in
guerra, certo una guerra non convenzionale ma pur sempre una
guerra e ci potrebbero essere delle repliche». E poi ancora: «La
Francia non si divida».
Le indagini intanto procedono ma per gli investigatori non ci
sono più dubbi. L’attentato di
Nizza non è stato un gesto
estemporaneo, nato dai problemi psichici di un individuo isolato. Bouhlel si era radicalizzato
negli ultimi mesi, seguiva la propaganda del sedicente Stato islamico su Internet e aveva recentemente cominciato a farsi crescere la barba per motivi religiosi. Analizzato il suo pc e il suo
cellulare.
Spunta anche una possibile pista italiana. L’ultima telefonata
prima di compiere la strage sulla
Promenade Des Anglais Bouhlell’ha avuta con C.C., suo connazionale tunisino di 37 anni, residente a Bari per alcuni mesi e fermato a Nizza con l’accusa di essere un complice. Sono i risultati
investigativi delle autorità francesi a estendere all’Italia la rete di
supporto allo stragista. Il 14 luglio, poche ore prima di massacrare 84 persone durante la Festa
nazionale francese, Bouhlel ha
svolto alcune telefonate sempre
col medesimo personaggio. A rivelarlo è stato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nel corso
della riunione dedicata al terrorismo con i capigruppo di maggioranza e opposizione.
Diventata pubblica, la notizia
ha suscitato la reazione del procuratore nazionale, Franco Roberti, che ha detto non essere stato messo al corrente dell’informazione. Emerge insomma un
buco nella catena informativa: la
Francia chiede accertamenti al
Viminale, che a sua volta trasmette tutto alla Digos di Bari; la
procura nazionale, però, a quanto risulta non viene informata né
dal Viminale né dai colleghi inquirenti di Bari. Sullo sfondo resta la questione irrisolta della
partecipazione - finora non prevista - della procura di Roberti alle riunioni del Casa, il comitato
IL GIALLO
Alfano: uno dei complici
arrestati a Nizza ha vissuto
a Bari per alcuni mesi . Roberti:
non ne sapevo nulla, scarsa
circolazione di informazioni
analisi strategiche antiterrosmo
presso l’Interno.
Certo è che a sei giorni dalla
strage le autorità francesi hanno
ricostruito la rete di supporto a
Bouhlel, personaggi tutti stranieri che avrebbero operato a Nizza.
Tra questi risulterebbe esserci
anche il tunisino che avrebbe vissuto a Bari negli anni scorsi e che
il 14 luglio, poco prima dell’attentato, ha avuto contatti telefonici
con Bouhlel. Sulla segnalazione
la Procura della Repubblica di
Bari ha aperto un’inchiesta delegando maggiori accertamenti alla Digos del capoluogo pugliese,
al comando del dirigente Michele De Tullio. Stando ai riscontri
preliminari, nel telefono cellulare di Bouhlel sono state individuate numerose conversazioni
telefoniche avute col tunisino.
Gli accertamenti avrebbero però
consentito di escludere sia che
l’uomo fosse stato in contatto con
l’attentatore di Nizza nel periodo
trascorso nel nostro paese, sia
che abbia avuto contatti con ambienti del radicalismo islamico.
Tra l’altro, sarebbe anche stato
accertato che quando nel 2015
Bouhlel fu fermato alla frontiera
di Ventimiglia per un controllo identificato e fatto passare in
quanto su di lui non c’era alcun
elemento che lo facesse ritenere
un soggetto pericoloso - il tunisino fermato ieri a Nizza aveva già
abbandonato da tempo l’Italia. È
probabile, dunque, che Bouhlel e
il tunisino si siano conosciuti all’arrivo di quest’ultimo in Francia. In ogni caso gli accertamenti
sono ancora in corso per ricostruire l’intera rete di contatti
dell’uomo in Italia, capire se ha
mantenuto legami con qualcuno
ancora presente in Puglia e i suoi
spostamenti. I riscontri investigativi sono stati affidati al sostituto procuratore Roberto Rossi,
che già da tempo conduce delicate indagini sul fondamentalismo
islamico nel capoluogo pugliese,
indicato da tempo nelle informative investigative della Digos e
dei carabinieri del Ros come una
città di snodo per l’ingresso in Italia ed Europa di terroristi. In particolare sarebbe emerso un presunto supporto logistico al terrorismo internazionale, che trova
conferma nel passaggio dal porto
di Bari, a luglio 2015, di Kahalid El
Bakraoui, l’attentatore suicida
della metropolitana di Maelbeek
a Bruxelles, e nel presunto traffico di documenti falsi di cui avrebbero beneficiato alcuni soggetti
coinvolti in procedimenti giudiziarisulterrorismo.Suquest’ultimo fronte è stato accertato come
nelle mani di presunti jihadisti sia
finito il mercato illecito di passaporti e visti di ingresso nell’area
Shengenfalsificatiall’esteroepoi
portati nelle regioni del Sud, soprattutto Puglia e Campania, per
essere ceduti a diversi soggetti
diretti nel Nord Europa, tra Francia, Belgio, Germania e Inghilterra. Bari, dunque, rappresenta una
sorta di porta d’ingresso, ma anche il luogo attraverso cui imbarcarsi per la Grecia, dove le autorità di polizia ritengono esserci cellule di matrice jihadista.
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Terrorismo jihadista. Magistrati a confronto sulla nuova frontiera della minaccia internazionale
«Serve una politica forte su web e intelligence»
E sulla Turchia no alla «giustizia sommaria»
Donatella Stasio
ROMA
pDa un lato c’è la «nuova
frontiera» del terrorismo,
quello di matrice jihadista,
completamente «diverso»
dal terrorismo interno di 40
anni fa, rosso o nero che fosse,
e in «vorticosa evoluzione»,
che impone alla magistratura
di «studiare, studiare, studiare» e alla politica di «prevenire» nonché di «stringere alleanze internazionali» su più
fronti, anche per «bloccare le
attività di proselitismo e di
propaganda che si svolgono
sul web». Dall’altro lato c’è la
Turchia con la sua «mostruosa» caccia al magistrato per
arrestarlo, «la giustizia sommaria» in atto nei confronti di
2.745 giudici destituiti, e in alcuni casi arrestati, dopo il fallito golpe, che impone una
«straordinaria mobilitazione
della comunità internazionale a tutela dell’irrinunciabile
principio dell’indipendenza
della magistratura, caposaldo
principale di un sistema democratico».
LEGNINI
«Non possiamo permettere
atti di giustizia sommaria
a un Paese candidato ad
aderire alla Ue, valuteremo
le iniziative da intraprendere»
PIGNATONE
«È un mondo sconosciuto e
sfaccettato. Il primo problema
è quello della prevenzione e
qui interviene l’Esecutivo con
l’attività di intelligence»
Se ne parla a Roma per
un’intera giornata, prima alla
cerimonia di intitolazione
della Biblioteca della Procura
generale presso la Corte d’appello a Vittorio Occorsio, il
giudice ucciso 40 anni fa dal
terrorismo di estrema destra,
e poi a Palazzo dei Marescialli, durante un convegno sul
terrorismo internazionale organizzato dal Csm e dalla
Scuola della magistratura. Ma
a farsi sentire, soprattutto sulle epurazioni in atto in Turchia, sono anche l’Anm e l’European Networks of Councils
for the Judiciary, la Rete europea dei Csm, che esprimono,
rispettivamente, «sgomento
e sdegno» per la retata «senza
precedenti nella storia» dei
circa 3mila giudici turchi e
«grave preoccupazione» per
la sospensione e/o l’arresto di
magistrati «anche dell’Alta
Corte». L’Anm chiede agli organi istituzionali italiani di
«attivarsi immediatamente
presso gli organismi internazionali affinché venga con urgenza interrotta questa inaudita barbarie», ricordando
che la Turchia - uno dei 47 Stati del Consiglio d’Europa – sta
violando «platealmente» la
Convenzione europea dei diritti dell’uomo con l’annullamento della concreta indipendenza e autonomia dei
giudici. L’Encj chiede che i responsabili del colpo di Stato
siano giudicati attraverso un
processo «equo e imparziale
in conformità con gli standard
internazionali» e che le autorità turche rispettino «pienamente i principi fondamentali
che garantiscono l’indipendenza dei giudici e i principi
del giusto processo per tutti
gli interessati».
«Non è consentito a un Paese vicino a noi che era candidato ad aderire all’Ue di compiere atti di giustizia sommaria» tuona il vicepresidente
del Csm Giovanni Legnini
che si riserva di «valutare
nelle prossime ore le iniziative da intraprendere insieme
alla Rete dei Csm europei per
ribadire l’irrinunciabilità
dell’indipendenza della magistratura». Il primo presidente della Cassazione Giovanni Canzio definisce «mostruoso» quel che sta avvenendo in Turchia e il ministro
della Giustizia Andrea Orlando invoca «massima vigilanza» da parte della comunità
internazionale per evitare
che la reazione al colpo di Stato «sia il presupposto per
un’ulteriore torsione autoritaria e per una restrizione
delle libertà civili».
Con questi sentimenti magistrati “famosi” come Giovanni Salvi (Procuratore generale presso la Corte d’appello di Roma), Franco Roberti (Procuratore nazionale
antimafia e antiterrorismo),
Giuseppe Pignatone (Procuratore capo a Roma) e Maurizio Romanelli (che dall’antiterrorismo di Milano è appena passato come Aggiunto alla Pna) hanno affrontato il
tema della «nuova frontiera»
del terrorismo jihadista. «I
terribili fatti di questi giorni
non ci colgono impreparati»
ha esordito Salvi riferendosi
all’attentato di Nizza, anche
se Roberti ha parlato di «vorticosa evoluzione» del terrorismo internazionale, a tal
punto che «non riusciamo a
tenere dietro ai nuovi scenari», qual è quello di Nizza, dove «la figura dell’attentatore
è un po’ atipica». Per il Procuratore antiterrorismo «la minaccia terroristica in Italia è
alta» anche se non paragonabile a quella francese. Ma
l’azione di contrasto non è
sufficiente senza «una forte
azione politica» su vari fronti. Per esempio, bisogna bloccare sul web le attività di proselitismo e di propaganda, altrimenti «tutto il resto sarà
insufficiente»; così come essenziale è la «tempestività»
della circolazione dei dati. Se
davvero il ministro dell’Interno Alfano ha detto che ci
sarebbe un collegamento tra
l’attentatore di Nizza e alcuni soggetti che sono in Italia
(in Puglia), allora c’è stato un
«difetto di circolazione delle
informazioni all’interno delle istituzioni, il che sarebbe
grave perché noi questo dato
non lo abbiamo avuto». Pignatone ha insistito sulla «diversità» del terrorismo internazionale da quello interno conosciuto in passato e
dalla criminalità mafiosa. «È
un mondo totalmente sconosciuto e sfaccettato, che ci
impone di studiare. Ma - ha
aggiunto - oggi il primo problema è quello della prevenzione e qui interviene l’Esecutivo con l’attività di intelligence». Quindi, giurisdizio-
ne e prevenzione sono
«distinte e diverse ed è bene
che restino tali» ha concluso,
evitando di attribuire alla
prima compiti che non ha.
Sull’evoluzione del terrorismo jihadista si è soffermato
anche Romanelli, aggiungendo la sua voce a quella di
chi ritiene necessario che la
magistratura «studi, comprenda». Lo ha detto anche
Canzio, che, citando Pignatone, ha insistito sulla diversità tra giurisdizione e prevenzione. «Lo sradicamento
del fenomeno appartiene alla
politica, alla cultura. Noi magistrati non ne siamo i protagonisti» ha osservato, ricordando che il ruolo del giudice
è rimanere nell’«alveo della
legalità». Che è poi il richiamo anche del presidente del
Comitato direttivo della
Scuola della magistratura,
Gaetano Silvestri, secondo
cui «dobbiamo capire la realtà per non cadere nell’illusione che basti una semplice repressione coercitiva per sradicare la malapianta del terrorismo».
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12
Politica e società
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
Lo scontro dei treni in Puglia. Piccarreta, capostazione di Andria, nega ai Pm di aver alterato l’orario
«Non ho falsificato i registri delle partenze»
Vincenzo Rutigliano
ANDRIA
pNega l’alterazione dei regi-
stri delle partenze. Vito Piccarreta, il capostazione di Andria
che ha ammesso di aver alzato la
paletta verde e dato il via al treno
che, da Andria, è andato incontro
alla tragedia, non ha alterato il registro di viaggio della sua stazione. Davanti ai magistrati di Trani
che lo hanno interrogato nella
mattinata di ieri perché indagato, insieme ad altri 5, per il disastro ferroviario del 12 luglio (23
morti e 50 feriti), ha negato ogni
responsbailità sul punto.Non è
lui l’autore dell’alterazione fatta
a penna sul registro proprio con
riferimento all’orario di partenza. «Io non ho scritto questo», ha
detto non appena i pm gli hanno
mostrato il registro. E dunque
Piccarreta, che è arrivato in procura intorno alle 9 e 30 ed è stato
ascoltato verso le 11.00 appena
terminata una riunione di coordinamento degli inquirenti, ha
risposto alle domande e parlato
di fatti e circostanze che gli investigatori hanno definito «molto
interessanti». Lui dunque ha la
sua versione: la modifica del-
L’ALTRO INTERROGATORIO
Il legale del capostazione di
Corato: il collega di Andria non
ha avvisato della partenza del
convoglio e sapeva che da
Corato erano in arrivo due treni
l’orario di partenza del treno è
posticcia, ma riporta comunque
come orario di partenza le 10.59,
orario in cui dice di aver fatto
partire il treno, cosa su cui, ha ripetuto nel corso dell’interrogatorio durato molte ore, ha detto
di «non avere dubbi: il treno è
partito da Andria alle 10.59».
Il resto è una sorta di tempesta
perfetta: due treni sono fermi in
stazione e quindi, in automatico,
lui ha dato il via libera ad entrambi,
unoversoBarlettael’altroperladirezione opposta, verso Corato.
Quindi due treni fermi e per il capostazionediAndriaèstato«automatico» dare il via libera, come ha
ammesso anche ieri davanti ai pm,
al treno ET1021 poi scontratosi con
l’ET1016. In realtà – secondo le in-
dagini – il convoglio fermo ad Andria e diretto verso Corato non doveva partire perché Piccarreta sapeva che da Corato era in arrivo un
altro convoglio, che lui stesso stava aspettando in stazione. Piccarreta, quindi, dopo l’arrivo in ritardo di 23 minuti ad Andria del primo
treno proveniente da Corato (l’ET
1642), avrebbe agito in base ad un
automatismo e fatto partire i due
treni alle 10.59. Attorno alle 11.07,
un minuto circa dopo il disastro, risulta dai tabulati acquisiti dalla polizia, il capostazione di Andria ha
chiamato il collega di Corato e lo
ha avvertito di aver dato la partenza al treno. A quell’ora nessuno dei
due capistazione sapeva che c’era
stato il disastro ferroviario.
Tutto è accaduto in quei minu-
ti e per questo la magistratura
vuole capire cosa sia successo nel
cronologico degli orari perché
l’ora di partenza del treno di Andria (registrata attorno alle 11.05)
è collocata temporalmente in
maniera anomala perché non rispetta l’ordine cronologico crescente che parte dal mattino e va
avanti nel corso della giornata. La
partenza annotata attorno alle
11.05, sostiene chi ha visionato i
registri, non si trova dopo quelle
delle 11 e prima di quelle delle
11.30, ma è stata modificata a penna e posizionata molto prima.
Un’annotazione ritenuta dunque
sospetta perché potrebbe essere
stata modificata in qualsiasi momento. Anche dopo il disastro.
Sulla ricostruzione di Piccar-
reta però il capostazione di Corato, Alessio Porcelli, l’altro indagato, sostiene cose diverse. Nega
cioè che Piccarreta lo abbia avvisato di aver dato la partenza al
convoglio ET1021 che si è poi
scontrato con il treno ET1016
proveniente da Corato. Anzi secondo Porcelli – sempre secondo
al ricostruzione del suo avvocato
difensore – «Piccarreta sapeva
che da Corato erano in arrivo due
treni, uno dei quali, l’ET1642, era
appena arrivato ad Andria». Intanto è sceso ancora, da 18 a 17, il
numero dei feriti ricoverati negli
ospedali pugliesi: ieri è stato dimesso un altro paziente da quello
di Andria ed un altro paziente in
prognosi riservata è stato trasferito alla “Fondazione Maugeri” di
Cassano Murge. Nel Policlinico
di Bari sono ricoverati ancora
quattro feriti in condizioni gravi e
in prognosi ancora riservata e a
loro ha fatto visita ieri il ministro
della Sanità, Beatrice Lorenzin.
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Riforme. Oggi la presentazione della proposta: misto di collegi uninominali e sistema più rappresentativo con premio di governabilità
La minoranza Pd lancia il Mattarellum corretto
Il disastro. La scena dello scontro tra i due treni pendolari
LA GIORNATA
IL SENATORE: BATTAGLIA CHE VA OLTRE LA MIA PERSONA
La giunta del Senato revoca
Freddezza del governo, che però non chiude: «Il Parlamento è sovrano» - Forza Italia si sfila mandato a Minzolini, ora l’Aula
pLa Giunta per le immunità
Emilia Patta
ROMA
pUn Mattarellum corretto con
un premio fisso alla lista o alla coalizione che arriva prima sul territorio nazionale. Questa, in sostanza, la proposta che la minoranza
del Pd, nelle persone del senatore
Federico Fornaro e del deputato
Andrea Giorgis, proporrà oggi
pomeriggio all’attenzione delle
forze parlamentari interessate a
rivedere l’Italicum (sulla carta
Forza Italia, Lega Nord e i centristi della maggioranza). «Non c’è
stato nessun presondaggio per
una precisa scelta - spiega Fornaro -. Il nostro vuole essere il contributo per la ricerca di una soluzione parlamentare. La nostra
idea è che la nostra proposta possa avere un interesse a 360 gradi,
anche per il Movimento 5 stelle».
Il Mattarellum, come si ricorderà, prevedeva l’elezione del
75% dei parlamentari tramite collegi uninominali e il restante 25%
da attribuire proporzionalmente
come “diritto di tribuna” per i piccoli partiti. La proposta della minoranza del Pd parte da questa
base, ed è dunque un sistema misto tra collegi uninominali e una
ripartizione dei seggi che rispetti
più fedelmente il principio della
rappresentanza. In più, rispetto al
Mattarellum che era stato pensato in sistema bipolare, viene introdotto un “premio di governabilità” fisso attorno al 10%. Non
grande, ma bastevole a una forza
che conquistasse oltre il 35% dei
voti di governare.
E se nessuna delle tre forze
principali - ossia Pd, M5s e il centrodestra più o meno riunito - arrivasse a prendere così tanti voti?
«Allora, come avviene in tutti i sistemi parlamentari e non presidenziali, la maggioranza di governo si formerebbe in Parlamento sulla base di un programma condiviso», ammette
Fornaro. Che sottolinea come il
sistema elaborato dalla minoranza del Pd, naturalmente con il pla-
cet dell’ex leader Pier Luigi Bersani, non è pensato contro il Movimento 5 stelle, dal momento
che se fosse vincente nel Paese
andrebbe comunque al governo.
Ma è un sistema che evita il meccanismo «perverso» del ballottaggio. Che in Italia, come si è visto nelle ultime comunali, non ha
la funzione di unire i partiti europeisti contro i partiti anti-euro e
anti-sistema come avvenuto fino
ad ora in Francia. Al contrario, da
noi il ballottaggio sembra prestarsi a un voto «di pancia» che
raccoglie tutti gli umori anti-sistema - di destra e din sinistra - e li
convoglia sul Movimento 5 stelle.
Si tratta naturalmente di riflessioni che all’indomani delle elezioni comunali di giugno sono
state fatte anche a Palazzo Chigi e
tra i dirigenti della maggioranza
SNODO REFERENDUM
Pd, centristi e Fi d’accordo
sul fatto che prima del voto
di novembre sulla riforma
costituzionale non si interverrà
sulla legge elettorale
del Pd. E non è un caso che il Mattarellum corretto era stato proposto dallo stesso Matteo Renzi, appena insediatosi a Largo del Nazareno ma non ancora a Palazzo
Chigi, all’interno di una rosa che
comprendeva anche il “sistema
dei sindaci” (poi divenuto Italicum) e un sistema simil-spagnolo
basato su piccoli collegi con una
soglia di sbarramento implicita. Il
Mattarellum corretto fu poi scartato perché, all’epoca del patto del
Nazareno, inviso a Silvio Berlusconi che ha sempre odiato i collegi uninominali. Se dunque Renzi
era e resta contrario a reintrodurre il premio di coalizione al posto
del premio alla lista come chiedono i centristi della maggioranza e
come chiedeva la stessa minoranza del Pd, potrebbe invece presta-
re orecchio ad una proposta che
eliminando il ballottaggio elimina anche il forte rischio che il Movimento 5 stelle si ritrovi al governo del Paese in virtù di un voto «di
pancia». Ma il punto è proprio
questo: intervenire su una legge
elettorale ancora mai testata a pochi mesi dalle elezioni (che si voti
a febbraio 2018 o nella primavera
del 2017 siamo sempre in fine legislatura) con l’intento neanche
tanto nascosto di sfavorire il principale avversario politico, appunto il Movimento 5 stelle, potrebbe
trasformarsi in un boomerang.
La reazione di Renzi e del governo a questa nuova proposta,
ad ogni modo, è la stessa concordata da qualche settimana: non dire no a priori, anche per non rompere con pezzi di maggioranza in
vista del referendum di novembre sulla riforme, e lasciare la porta aperta rimandando al Parlamento. «L’Italicum è una buona
legge - ripete Renzi - e a me pare di
non vedere una maggioranza per
una diversa legge elettorale, però
se ci sono i numeri si può cambiare in Parlamento». Stessa indicazione dalla ministra per le Riforme Maria Elena Boschi: «Se il Parlamento decide di modificare
l’Italicum perché ci sono i numeri
su una proposta diversa, ovviamente il Parlamento è sovrano».
La realtà è che tutti sanno che prima del pronunciamento della
Corte costituzionale sui ricorsi
contro l’Italicum (ad ottobre) e
prima del referendum sulle riforme(a novembre, probabilmente
il 20 o il 27), la legge elettorale non
verrà toccata. Ieri Forza Italia lo
ha ribadito: in caso se ne parla dopo il referendum. Perché se vince
il No, come sperano gli avversari
di Renzi, l’Italicum andrà cambiato per forza dal momento che è
stato pensato per un sistema monocamerale. E se vince il Sì a decidere sarà Renzi, che a quel punto
potrebbe trovare vantaggioso lasciare l’Italicum così com’è.
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Inchiesta Labirinto. L’interrogatorio di garanzia del consulente che gestiva le presunte società-cartiere
I sistemi elettorali in gioco
L’ITALICUM
IL MATTARELLUM
LA NUOVA PROPOSTA
Premio di maggioranza alla
lista e ballottaggio sotto il 40%
La nuova legge elettorale,
l’Italicum, approvata dal
parlamento a maggio 2015 ed
entrato in vigore a luglio, si
applica solo per la Camera
deputati perché scritta tenendo
conto del mutato quadro
istituzionale ridisegnato dalla
riforma costituzionale che
prevede un Senato non più
elettivo. È un sistema
proporzionale che assegna un
premio di maggioranza (340
seggi su 630) alla lista che
supera il 40% dei voti. Se
nessun partito raggiunge tale
percentuale, si svolge un
secondo turno di ballottaggio
tra i due partiti più votati, per
l’assegnazione del premio.
Prevista anche una soglia di
sbarramento al 3%.
L’assegnazione dei seggi
avviene proiettando le
percentuali di voti ottenuti a
livello nazionale dai partiti nei
100 collegi, in ognuno dei quali
sono eletti da 3 a 9 nove
deputati. In ogni collegio il
capolista è bloccato (cioè eletto
automaticamente se scatta il
seggio)
Sistema elettorale misto
maggioritario e proporzionale
Il Mattarellum prende il nome
dalla legge elettorale messa a
punto da Sergio Mattarella e
attuata in seguito al
referendum del 18 aprile 1993.
È un sistema elettorale misto
con il quale si è votato fino al
2001. Prevedeva
l’assegnazione dei seggi per il
75% mediante l’elezione di
candidati in collegi
uninominali (475 per la
Camera e 232 per il Senato)
secondo un meccanismo
maggioritario a turno unico: a
essere eletto era il candidato
che aveva riportato la
maggioranza relativa dei
suffragi nel collegio. Il restante
25% dei seggi era invece
assegnato con metodo
tendenzialmente
proporzionale. A Montecitorio,
accedevano le liste che
avevano raggiunto la soglia di
sbarramento del 4%. Per la
ripartizione dei seggi scattava
il meccanismo dello scorporo,
sottraendo alla lista i voti
ottenuti dal candidato a essa
collegato che aveva vinto nel
collegio
Mattarellum corretto con
premio di governabilità
La proposta che sarà presentata
oggi dalla minoranza del Pd
parte dalla base del
Mattarellum, ed è dunque un
sistema misto tra collegi
uninominali e una ripartizione
dei seggi che rispetti più
fedelmente il principio di
rappresentanza a vantaggio dei
partiti più piccoli. Ma a
differenza del Mattarellum,
pensato e utilizzato in epoca di
bipolarismo come le coalizione
di centrodestra e di
centrosinistra che si sono
fronteggiate per venti anni, la
proposta prevede
l’introduzione del cosiddetto
premio di governabilità: un
premio fisso non troppo ampio,
attorno al 10%, da attribuire
alla lista o alla coalizione che
arriva prima sul territorio
nazionale. Si tratta di un
sistema che garantisce
governabilità solo se una forza
politica supera il 35% dei
consensi, come ammettono gli
stessi proponenti: in caso
contrario la maggioranza di
governo andrà formata in
Parlamento
PREMIO DI MAGGIORANZA
340
seggi
SEGGI «UNINOMINALI»
75%
PREMIO GOVERNABILITÀ
10%
del Senato ha deciso di proporre
all’Aula la decadenza dal mandatodiparlamentareperilsenatore
di Forza Italia Augusto Minzolini, per via della condanna definitiva a due anni e 6 mesi per peculato, punito per l’uso delle carte
di credito della Rai quando era
direttore del Tg1. «Noi abbiamo
svolto un’attività istruttoria - ha
spiegato il presidente della
Giunta, Dario Stefano (Misto)ora toccherà all’Aula decidere».
Undici sì contro nove no. Una
decisione presa a maggioranza e
ancora non definitiva, perché sarà l’Aula a dire l’ultima parola (e in
passato è già successo che si sia
espressa in maniera difforme rispetto alla Giunta). «La battaglia
che ho intrapreso va al di là della
mia persona. Qualunque sia la vo-
stra decisione io mi dimetterò»,
hadettoMinzoliniprimadelvoto.
OralarelatricedelcasoMinzolini,DorisLomoro,dovràmettere
apuntolarelazioneperl’Aulache,
da regolamento, dovrà essere trasmessa entro 20 giorni all’Assemblea.Saràpoilaconferenzadeicapigruppo a decidere la calendarizzazione della discussione.
«Minzolini rischia di essere
estromesso dal Senato perché
condannato in appello da un ex
avversario politico. È giustizia o
arbitrio?», ha scritto su Twitter la
responsabile Comunicazione di
Forza Italia, Deborah Bergamini.
«Le anomalie del caso Minzolini
sono inquietanti. Spero che l’Aula del Senato rovesci il giudizio
della Giunta», ha commentato il
senatore di Fi, Lucio Malan.
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MAFIA CAPITALE
Assolto Venafro, ex capo
di gabinetto di Zingaretti
Ivan Cimmarusti
ROMA
pMaurizio Venafro, l’ex capo
di gabinetto del governatore
del Lazio, Nicola Zingaretti, è
stato assolto in uno dei procedimenti del maxi processo Mafia
Capitale. Stando ai giudici del
Tribunale di Roma non avrebbe avuto responsabilità penali
nella presunta manipolazione
dell’appalto Cup (prenotazioni
sanitarie) del valore di 60 milioni di euro, cui puntava la sospetta associazione mafiosa capeggiata da Massimo Carminati.
«Sono contento per Maurizio –
ha commentato Zingaretti –, ha
affrontato questa vicenda in
maniera esemplare».
Nel medesimo filone, invece,
è stato condannato a un anno e
quattro mesi Mario Monge, dirigente della cooperativa Solco.
Per gli stessi fatti è inoltre imputato nel maxi processo Luca
Gramazio, ex capogruppo Pdl
in Regione e attuale consigliere
regionale (detenuto). Stando al
capo d’imputazione, come formulato dalla Procura di Roma,
Salvatore Buzzi – presunto
«braccio imprenditoriale» del
clan – e i suoi collaboratori, «elaboravano il progetto di partecipazione alla gara», assumendo
«le determinazioni generali in
ordine alla turbativa e utilizzavano il ruolo di Gramazio,
espressione dell’opposizione in
Consiglio regionale per rivendicare, nel quadro di un accordo
lottizzatorio, una quota dell’appalto, ottenendo così da Venafro, in funzione di garanzia della
realizzazione di tale accordo, la
nomina di Angelo Scozzafava
(in rapporti con Buzzi, ndr) quale membro della commissione
aggiudicatrice, con l’accordo di
Monge che metteva a disposizione lo strumento della cooperativa Solco».
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Roma. Il deputato Vignaroli subentra alla Lombardi nel «mini direttorio»
LA SORELLA SU FB: «SEI SEMPRE STATO MORTO»
Orsini: così Pizza dava i soldi a Marotta Raggi vede lo staff, oggi prima giunta Cucchi, medici assolti
Ivan Cimmarusti
ROMA
pI rapporti con l’avvocato e
deputato di Ncd, Antonio Marotta, ma anche il presunto accesso
alle intercettazioni che il «faccendiere» Raffaele Pizza affermava di poter avere. A chiarire
alcuni contorni dell’inchiesta
“Labirinto” della Procura di Roma è Alberto Orsini, il consulente fiscale con diploma di elettrotecnica, arrestato il 4 luglio scorso con altre 23 persone accusate,
a vario titolo, di associazione per
delinquere, frode fiscale, truffa
aggravata ai danni di enti pubblici, corruzione, falsa fatturazione,
traffico di influenze illecite, ricettazione e finanziamento illecito. L’indagine ha svelato una
presunta rete ideata dal “faccendiere” Raffaele Pizza per controllare gli affidamenti degli appalti pubblici e le nomine di importanti dirigenti nelle società
pubbliche strategiche. Inoltre è
stato accertato un vorticoso giro
di false fatturazioni che avrebbe
consentito di creare fondi neri finiti su un conto corrente “collet-
tore” gestito da Orsini.
Le rivelazioni di Orsini sono
contenute nell’interrogatorio di
garanzia svolto con il gip preliminari Giuseppina Guglielmi.
Stando al verbale Raffaele Pizza
avrebbe dato più «tranche» di
denaro all’onorevole Marotta,
indagato nel procedimento. Orsini racconta di aver riferito a
Pizza che «“guarda io soldi non
ne ho, c’ho soltanto questi”, erano 10mila euro, glieli ho dati davanti a un bar, poco prima dell’una, c’era Marotta, ma stava più
in là». Aggiunge che «con Marotta nei paraggi ho dato a Lino due
volte 10 più 10, una volta subito
dopo che Marotta è diventato
mio avvocato. Marotta – aggiunge – i soldi non li voleva toccare,
forse neanche vedere. Stavamo
in via Lucina (sede dello studio di
Pizza, ndr), Lino stava seduto alla
scrivania e io gli ho dato questi
10mila euro, Marotta nel corridoio ha visto Lino “ecco, questi sono i soldi” e ha chiuso il cassetto».
Per il gip si tratterebbe di «tangenti», ma Orsini aggiunge che il
denaro lo avrebbe dato (senza ri-
cevere fattura) perché «loro mi
dovevano aiutare in questa circostanza», la difesa che Marotta
aveva assunto dopo che Orsini
aveva subito una perquisizione
dalla Guardia di finanza.
Dal contenuto del verbale, infine, emerge anche un altro particolare: Raffaele Pizza era venuto in possesso di alcune intercettazioni telefoniche. Lo stesso gip domanda a Orsini: «Le
hanno mai detto come hanno ottenuto queste intercettazioni?».
«No – spiega Orsini – glielo giuro sui miei figli (...) Lino mi ripeteva sempre le stesse cose “devi
stare tranquillo perché tanto
tutto si sistema”». Stando agli
accertamenti, infatti, Pizza era
in stretti rapporti con l’imprenditore Gianni Nastri, della società Siline, che ha inventato il
sistema di gestione degli atti
giudiziari Tiap. Secondo le indagati potevano avere accesso
ai documenti riservati della
Procura di Roma, anche se l’ufficio requirente capitolino ha
smentito il particolare.
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ROMA
pLunga riunione di Virginia
Raggi in Campidoglio con il
mini-direttorio sulle linee programmatiche dell’amministrazione, oggi all’ordine del
giorno della prima giunta operativa. Tra queste, rifiuti, trasparenza e mobilità, i capisaldi
del programma M5S. Si discuterà anche delle misure più urgenti, tra cui l’assestamento di
bilancio. Nell’organismo che
aiuta la sindaca entra il deputato M5S Stefano Vignaroli al posto della dimissionaria Roberta Lombardi. Il parlamentare
romano partecipa all’incontro, ma è già polemica dal Pd
per il suo legame con la senatrice Paola Taverna, altro componente del mini-direttorio.
Oggi la sindaca potrebbe
incontrare l’ex commissario
Francesco Paolo Tronca, poi
con gli assessori sarà esaminata la delibera sul bilancio,
che dovrebbe arrivare domani in Commissione e giovedì
in Aula. Le linee programmatiche saranno illustrate in
Campidoglio ai primi di agosto. Raggi, inoltre, oggi andrà
al Quirinale dal presidente
Sergio Mattarella.
Ieri la sindaca ha ricevuto
una delegazione dei movimenti per la casa: «Possiamo
aprire un tavolo, ma la legalità
per noi è un punto imprescindibile». Oggi comunque sarà
AL QUIRINALE
La sindaca della Capitale
attesa questa mattina
da Mattarella.
Poi con gli assessori l’esame
della delibera sul bilancio
attribuita la delega alle Politiche abitative. Eletti i presidenti delle Commissioni capitoline, tutti del M5S tranne quello
della Trasparenza, del Pd. Sull’assestamento di Bilancio è intervenuto il neo presidente
della omonima Commissione
Marco Terranova: «Dovremo
lavorare tutta la prossima set-
timana per completare la discussione in commissione entro il 29. Abbiamo dato la nostra disponibilità per lavorare
anche di sabato e di domenica». «Non si può pensare di andare in Aula a discutere di assestamento di Bilancio se prima
la giunta non presenta le proprie linee programmatiche»
afferma polemica la capogruppo Pd Michela Di Biase.
È scontro anche con l’assessore regionale Mauro Buschini, che ha reso noto di aver inviato due mesi fa una nota a
Roma Capitale nella quale si
dà tempo fino a settembre per
indicare il sito di una nuova discarica di rifiuti di servizio. «È
un altro fronte che si apre per il
sindaco Raggi proprio quando
arriviamo noi – dice il capogruppo M5S Devid Porrello –.
Zingaretti da tre anni sta qui in
Regione, non ha mai chiesto
nulla del genere: ora arriva il
Cinque Stelle e vuole, più che
risolvere, scaricare i problemi
su un governo Cinque Stelle».
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anche nell’appello-bis
pNuova assoluzione nel pro-
cesso di appello bis per i medici
che ebbero in cura Stefano Cucchi. Secondo la terza sezione
della Corte d’assise d’appello di
Roma, i cinque medici dell’ospedale Sandro Pertini non
avrebbero avuto alcuna responsabilità sulla morte del
trentenne arrestato il 15 ottobre
2009 per una sospetta cessione
di droga e morto, con un peso
corporeo di 37 chili, il 22 ottobre
successivo nel nosocomio capitolino. Il collegio giudicante ha
escluso responsabilità penali
per il primario Aldo Fierro e per
i medici Stafania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis
Preite e Silvia Di Carlo. L’accusa
era di omicidio colposo. In particolare, come aveva sostenuto
il sostituto procuratore generale Eugenio Rubolino, «quell’ospedale per Stefano è stato un
lager, viene privato anche del
pane in quanto celiaco. Si è nutrito con acqua. Arriva bradi-
cardico e per questo dovevano
da subito fare qualcosa; invece,
non viene neanche monitorato». Il rappresentante dell’accusa aveva «sposato» la sindrome da inanizione, da malnutrizione, indicata dai giudici di primo grado come concausa della
morte di Cucchi. «Dal momento del ricovero di Cucchi comincia la non diagnosi – aveva
concluso il pg – è stato un comportamento gravemente colposo dei medici. I nostri imputati
erano lontani non solo dal formulare una corretta diagnosi,
ma anche dal verificarla». Tuttavia il collegio ha respinto questa ricostruzione, disponendo
l’assoluzione per i medici. Ilaria
Cucchi, sorella del giovane, ha
affidato a Facebook il suo sfogo
dopo la nuova assoluzione accompagnando la foto del cadavere del fratello con il messaggio: «Sei sempre stato morto».
I.Cimm.
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Martedì
19 Luglio 2016
www.ilsole24ore.com
@ 24ImpresaTerr
IL GIORNALE DELL’ECONOMIA REALE
t
DOPO EXPO
SETTORE DEL LATTE
Marco Morino u pagina 15
Roberto Iotti u pagina 17
Protocollo d’intesa
imprese-istituzioni
La Ue vara gli aiuti
per gli agricoltori
Macchine utensili. Acquisti di Pechino a -20% nel secondo trimestre mentre le sanzioni fanno crollare del 78% gli ordini da Mosca: domanda estera -10,5%
La Cina zavorra i robot italiani
Carlo Andrea
Finotto
Cresce ancora il mercato interno (+5%) grazie a Sabatini e superammortamento
Matteo Meneghello
MILANO
pLa debolezza della domanda
internazionale impatta sugli ordini di macchine utensili, che
nel secondo trimestre dell’anno
subiscono una battuta d’arresto
del 6,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le performance di Germania (+11,9%)
e Stati Uniti (+13,6%), primi due
paesi di destinazione della produzione italiana, non bastano a
compensare i tonfi di Cina
(-20,1%) e soprattutto della Russia (-78%, calo legato al regime
sanzionatorio conseguente alla
crisi con l’Ucraina), che fanno
arretrare l’indice degli ordini
esteri del 10,5 per cento. Il mercato interno conferma però l’andamento positivo: il +5% dell’ultima frazione è il dodicesimo risultato trimestrale positivo consecutivo. Il mercato italiano
continua a crescere. Un trend
LE PROSPETTIVE
Carboniero (Ucimu):
le buone performance
del mercato interno indice
della necessità di prolungare
le misure di sostegno
che, come ricorda il neopresidente di Ucimu, Massimo Carboniero, «beneficia di provvedimenti quali Nuova Sabatini e Superammortamento. E proprio
questo riscontro deve fare riflettere il Governo sulla necessità di
prolungare l’operatività di entrambe le misure».
In generale l’analisi dei dati,
condotta attraverso il sistema
della media mobile (rileva l’andamento degli ultimi quattro trimestri) registra un valore-indice
pari a 132,1 (la base 100 è del 2010)
per la raccolta ordini, e conferma
il momento positivo attraversato dall’industria costruttrice di
macchine utensili. I livelli del
2008 non sono ancora stati raggiunti (l’indice era 140) ma sul
mercato interno questo confronto è già stato ampiamente
superato. Ancora lontani, invece, i livelli di consumo precedenti alla crisi.
Secondo il presidente Carboniero il risultato complessivo è,
come detto, conseguenza del difficile momento dei mercati esteri. «La Cina – spiega – ha rallentato notevolmente il suo ritmo di
crescita. In Russia le vendite di
macchine utensili provenienti
dai mercati europei risultano penalizzate dalle restrizioni imposte dall’Unione europea a vantaggio dei concorrenti asiatici».
Sul mercato interno la tendenza è invece positiva, ma la preoccupazione di Ucimu è legata all’eventualità che i fondi della
Nuova Sabatini si esauriscano
entro settembre. «È uno strumento che in questi due anni ha
fatto molto per la ripresa della
domanda interna – spiega Carboniero –. Dopo un avvio lento,
grazie alle modifiche operate, è
oggi strumento largamente utilizzato dalle imprese: chiediamo
al Governo che si adoperi affinché siano resi disponibili nuovi
fondi per assicurare continuità
alla legge».
Allo stesso modo Ucimu ribadisce la necessità che il Superammortamento sia esteso a tutto il 2017, a maggior ragione in un
momento in cui il paese, con la
nuova strategia su Industria 4.0,
guarda con convinzione all’ammodernamento tecnologico delle aziende. «L’anzianità media
del parco macchine installato
nelle fabbriche italiane, pari a
quasi 13 anni», unito a un’automazione e integrazione degli impianti giudicata ancora troppo
bassa, sono, nel giudizio del presidente di Ucimu, «segnali preoccupanti. Il rischio – spiega
Massimo Carboniero – è la perdita di competitività del manifatturiero made in Italy». Per questo motivo «il Superammortamento può favorire il processo di
ammodernamento delle tecnologie di produzione installate in
Italia, in modo che macchine e
stabilimenti possano rispondere
alle nuove esigenze di produttività, risparmio energetico, rispetto delle norme di sicurezza,
digitalizzazione, automatizzazione secondo i criteri previsti
dal modello di Industria 4.0 che il
mercato richiede».
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L’altalena degli ordini
Interni
Indice degli ordini e variazione % sullo stesso trimestre dell’anno precedente. Base 2010=100
200
150
157,5
133,8
121,8
147,5
137,5
137,3
127,1
102,8
104,7
111,4
110,5
110,8
106,6
98,9
94,6
146,7
48,4
126
109
–10,5
96,6
91,2
66
33,7
28,3
27,8
+5,0
113
70,9
83,7
81,6
50
86,6
97,6
140,5
167,6
121,8
35,4
0
I
II
III
2011
IV
I
II
III
2012
IV
I
II
III
2013
IV
I
II
III
2014
IV
I
II
III
2015
IV
I
II
2016
Fonte: Centro Studi Ucimu-Sistemi per Produrre
Il caso. L’azienda bresciana ottiene un ordine in Germania e investe 24 milioni
Nuove linee hi-tech per Streparava
ADRO (BS)
pStreparava investe 24 milioni
in nuove linee robotizzate ed entra nel mondo della fornitura auto
dalla porta principale, grazie a una
commessa che, da sola, vale a regime 18 milioni di fatturato all’anno
per cinque anni. «Equipaggeremo con il nostro gruppo di sospensioni indipendenti il nuovo
suv di una casa tedesca – spiegano
l’amministratore delegato e il presidente, Paolo e Pier Luigi Streparava –. Si tratta del rinnovo di una
piattaforma già esistente, per un
vincolo di riservatezza non possiamo rivelare il nome. Per noi è
una svolta storica e motivo di orgoglio: acquisire un ordine in Germania, in questo momento, è una
conferma dell’eccellenza della
meccanica italiana».
Per il gruppo di Adro si tratta
della prima volta nel settore del-
l’auto (tecnicamente il segmento
è definito «passenger») con la fornitura di un gruppo completo.
Streparava ha il suo core business
nella fornitura di componenti e sistemi per sospensioni indipendenti, oltre che componenti e sistemi powertrain, per veicoli industriali (tra i clienti Iveco, Man, e
nel campo dei mezzi agricoli, Same Deutz-Fahr) . Nel 2015 è riuscita a salire sulla piattaforma delle
Jeep in Brasile, dove opera la controllata Streparava Componentes
Automotivos (non è consolidata
AUTOMOTIVE
Il gruppo annovera tra i propri
clienti Iveco, Man e Same
Deutz-Fahr. Nel 2015 accordo
per una fornitura per Jeep
allo stabilimento Fca in Brasile
nel gruppo, fattura circa 10 milioni
di euro), fornendo alcune componenti dello chassis per la Fca di
Pernambuco.
Il piano di investimenti a sostegno della commessa tedesca (centri di lavoro, torni, robot, sistemi di
controllo e celle di montaggio)
prevede una prima tranche di 5,8
milioni quest’anno, 11,2 milioni
per l’anno prossimo e 7,3 milioni
nel 2018. L’anno scorso i ricavi delle vendite sono stati 153 milioni,
per un utile di 3,7 milioni e un ebitda pari all’8,5% del fatturato. Anche grazie alla nuova commessa
(alla quale se ne affianca un’altra,
da 9,5 milioni per 5 anni, per Magneti Marelli), il gruppo bresciano stima di raggiungere quest’anno un fatturato di 159 milioni, con
una previsione di 166 per l’anno
prossimo, raggiungendo così i volumi di vendita precedenti alla cri-
Lavoro
Una partita
che riguarda
l’intero
made in Italy
L
174,4
163,3
134,8 164,8
166,5
105,9 118,7
100
Esteri
193,4
165,1
ALL’INTERNO
L’ANALISI
si. «Non dobbiamo dimenticare –
sottolinea il presidente – che nel
2009 avevamo registrato una frenata del 47 per cento». Sette anni
dopo, Streparava è una realtà diversificata, anche grazie allo sviluppo per linee interne (in questi
anni è stata avviata la controllata
indiana) ed esterne (nel 2014 è stata acquisita Borroni Powertrain).
La strategia di crescita del gruppo (circa 700 gli addetti, di cui 352
in Italia) non si ferma. «Siamo ancora in cerca di acquisizioni –
spiega Streparava –, con Borroni
abbiamo acquisito non solo volumi, ma anche competenze e clienti. Entrare in alcuni mercati solo
come Streparava non è facile: l’ordine tedesco per le sospensioni indipendenti nasce anche da scelte
di questo tipo».
e imprese italiane delle
macchine utensili e della
robotica battono con la
costanza di un maglio su un
tema giustamente considerato
prioritario: la prosecuzione al
2017 delle misure considerate
strategiche nella ripresa del
mercato interno – Nuova
Sabatini e
superammortamento – ma che
potrebbero arrivare a fine corsa
nei prossimi mesi senza un
intervento del governo. Il tema
non è nuovo ed è stato rilanciato
dal nuovo presidente di Ucimu
(l’associazione che raggruppa le
imprese che realizzano i sistemi
per produrre) proprio in virtù
dell’importanza che riveste per
l’intero universo
manifatturiero. Non si tratta
solo – e già basterebbe – di
riportare il mercato interno a
livelli accettabili; si tratta
soprattutto di salvaguardare la
competitività del made in Italy,
che sull’evoluzione di macchine
utensili e robot basa la propria
capacità di imporsi
oltreconfine. La questione su
cui batte il mondo della
meccanica strumentale – che
nel suo complesso vale oltre
38,4 miliardi realizzati da 4.600
imprese con 180mila addetti (è il
più recente identikit di
Federmacchine) – è vitale per
tutto il manifatturiero. Oggi l’età
media dei macchinari installati
nelle fabbriche italiane è di 13
anni: un’eternità in un’epoca di
evoluzione iper-cinetica, in cui i
competitor – dalla Germania
alla Cina, dalla Corea del Sud al
Giappone – non stanno ad
aspettare. All’ultima rassegna
mondiale dei robot, l’83% dei
manager dell’industria si è detto
sicuro che saranno gli impianti
automatizzati la chiave della
rivoluzione 4.0. Perdere questo
treno, e quote di mercato,
potrebbe innescare un effetto
domino sulla competitività dei
settori chiave del made in Italy.
M. Me.
@andreafin8
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
INDAGINE PWC
Gdo, posto fisso
al 91% degli addetti
Cristina Casadeiu pagina 17
WELFARE
Da Luxottica
il «bonus vita»
Serviziou pagina 17
Attività marittima
NAUTICA
È tricolore il 23,7%
del mercato
Raoul de Forcadeu pagina 18
Stili&tendenze
GIOIELLERIA
Swarovski, Italia
secondo mercato
Giulia Crivelliu pagina 18
Mondo&mercati
AMERICA LATINA
In Argentina è l’ora
delle imprese
Roberto Da Rinu pagina 19
SU INTERNET
Imprese
INNOVAZIONE
Nexive: la posta
passa per edicole
e digitale
14
Impresa & territori
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
Sentenze. L’ex presidente Olivetti e il fratello Franco giudicati colpevoli di omicidio colposo e lesioni per i decessi degli operai
Amianto, condannato De Benedetti
L’ingegnere: stupito e amareggiato, reati che non ho commesso, ricorrerò
PIEMONTE
Katy Mandurino
pDopo due anni e otto mesi dal-
l’apertura dell’inchiesta giudiziaria, è giunto a sentenza il processo
di primo grado per le morti da
amianto negli stabilimenti della
Olivetti. Ieri mattina il tribunale di
Ivrea ha condannato a 5 anni e due
mesi Carlo De Benedetti, amministratore delegato e presidente del
gruppo dal 1978 al 1996. Stessa pena è stata inflitta al fratello Franco,
ad dal 1978 al 1989; entrambi sono
stati riconosciuti colpevoli di lesioni colpose e omocidio colposo
per i decessi di 10 operai, avvenuti
tra il 2008 e il 2013, che tra la fine degli anni Settanta e l’inizio dei Novanta lavorarono negli stabilimenti Olivetti inalando le fibre
tossiche di amianto e ammalandosi, anni dopo, della forma tumorale di mesotelioma pleurico.
Corrado Passera, altro eccellente imputato, che ha ricoperto
la carica di co-amministratore
delegato dal 1992 al 1996, è stato
condannato a 1 anno e 11 mesi. Assolti invece Roberto Colaninno
(a cui era stato contestato un solo
caso di lesioni), Camillo Olivetti,
Silvio Preve e Onofrio Bono. L’accusa - i pubblici ministeri Laura
Longo e Francesca Traverso aveva chiesto per Carlo De Benedetti 6 anni e 8 mesi, per Franco 6
anni e 4 mesi e per l’ex ministro
Passera 3 anni e 6 mesi, mentre
per Colaninno, ad nel 1996, era
stata chiesta l’assoluzione «perché il fatto non sussiste». Gli imputati sono stati anche condannati al pagamento dei risarcimenti,
la cui somma sarà stabilita in giudizio civile, ma già ieri il tribunale
ha condannato al pagamento immediato di una provvisionale (un
GLI EX AD
Corrado Passera condannato
a un anno e undici mesi
Il suo difensore: «Ingiusto»
Roberto Colaninno assolto
perché il fatto non sussiste
acconto sul risarcimento complessivo) a favore dell’Inail e di
due famiglie di operai deceduti.
In totale i risarcimenti richiesti
ammontano a circa due milioni di
euro: le somme dovranno essere
versate «in solido» dagli imputati
condannati, a seconda delle singole posizioni, e da Telecom,
chiamata in causa come responsabile civile. Le parti civili, oltre ai
familiari delle vittime, sono Inail,
Fiom-Cgil, il Comune di Ivrea e la
Città metropolitana di Torino.
«Sono stupito e molto amareggiato per la decisione del tribunale di Ivrea - ha commentato subito
Carlo De Benedetti -. Sono stato
condannato per reati che non ho
commesso». «I servizi interni
preposti alla sicurezza e alla salute dei lavoratori e alla manutenzione degli stabili - ha continuato
De Benedetti, annunciando che
presenterà ricorso in appello non mi hanno mai segnalato situazioni allarmanti o anche solamente anomale in quanto, come
emerso nel dibattimento, i ripetuti e costanti monitoraggi ambientali eseguiti in azienda hanno
sempre riscontrato valori al di
sotto delle soglie previste dalle
normative all’epoca vigenti e in linea anche con quelle entrate in vigore successivamente». «Sentenza profondamente ingiusta»,
anche per l’avvocato Guido Carlo
Alleva, difensore di Corrado Passera. «Passera - ha spiegato il legale - è stato amministratore delegato per poco tempo e nell’ultimo
periodo contestato dall’accusa.
Non c’è nessuna prova che le
esposizioni all’amianto siano avvenute in questa epoca e non c’è
nessuna prova di un suo comportamento omissivo». Secondo
l’accusa, i vertici della società non
potevano non essere al corrente
dei rischi dovuti all’esposizione
LE TAPPE
Novembre 2013
 La Procura di Ivrea apre
un’inchiesta in seguito alle
morti, avvenute tra il 2008 e il
2013, di alcuni ex operai degli
stabilimenti Olivetti, deceduti
per mesiotelioma pleurico, la
forma tumorale di chi si
espone per anni all’amianto
Indagati eccellenti
 Fra gli indagati figurano i
vertici dell’azienda operativi
tra gli anni Settanta e Novanta.
Tra questi l’ex ad e presidente
Carlo De Benedetti, suo fratello
Franco, l’ex ad Corrado
Passera, Roberto Colaninno,
ad nel 1996
Settembre 2014
 Dopo la conclusione delle
indagini preliminari gli
indagati sono 39. Le acuse
sono di omicidio colposo e
lesioni. Nel dicembre 2014 la
Procura di Ivrea nel dicembre
rinvia a giudizio 33 persone
Gennaio 2016
 L’apertura del processo che
si è concluso ieri. I pm avevano
chiesto 15 condanne e due
assoluzioni. Sono state emesse
13 condanne e 4 assoluzioni
continuata degli operai all’amianto e non presero provvedimenti
in tempo utile per salvaguardare
la salute dei lavoratori. «Non possiamo non dirci soddisfatti - ha
detto il segretario della Fiom torinese Federico Bellono - perché è
stata riconosciuta la responsabilità dei massimi vertici».
Entro90giornisarannodepositate le motivazioni della sentenza.
L’inchiesta che ha portato al processo era stata aperta dalla Procura di Ivrea nel novembre 2013, ma
già un anno prima la Corte d’Appello aveva condannato un ex dirigente Olivetti per violazione de
«i principi basilari della sicurezza
e igiene del lavoro». Gli indagati
erano originariamente 39, nel dicembre 2014 la Procura di Ivrea
chiese il rinvio a giudizio per 33 di
essi. Nell’ottobre del 2015 il gup
Cecilia Marino mandò a processo
17 imputati, tra cui Carlo e Franco
DeBenedetti,ifigliRodolfoeMarco, l’ex ministro Corrado Passera
e Roberto Colaninno. Il processo
conclusodi ieri si è aperto lo scorso 11 gennaio. I pm avevano chiesto 15 condanne e due assoluzioni,
il tribunale ha predisposto 13 condanne e quattro assoluzioni. La
Procura di Ivrea ha già avviato un
processo bis per le morti sopravvenute dopo la chiusura della prima inchiesta.
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Il caso. Ieri sera la decisione della Corte d’Assise - Per il dibattimento sulle vittime dell’amianto accolto il ricorso Riva
Rimane a Taranto il processo Ilva
PUGLIA
Domenico Palmiotti
TARANTO
pApochigiornidalvialiberadel-
la Camera al nuovo decreto sull’Ilva,cheoravaalSenatoperladefinitiva conversione in legge, il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, nomina i tre esperti che
dovranno valutare i piani ambientalipropostidalleduecordateingara: Arcelor Mittal con Marcegaglia
e Arvedi con Cassa Depositi e Prestiti e Delfin di Leonardo Del Vec-
chio. Gli esperti sono Carlo Collivignarelli, ordinario di Ingegneria sanitaria-ambientale all’Università
di Brescia, Antonio Fardelli, primo
tecnologo del Cnr, Gigliola Spadoni, ordinario del settore degli impianti chimici all’Università di Bologna.Avranno120giorniditempo,
dall’avvio dell’esame, per pronun-
RISANAMENTO
Nominati i tre esperti
che dovranno valutare
i piani ambientali proposti
dalle due cordate in gara
per acquisire il gruppo
ciarsi sui piani ambientali. E la valutazione ambientale sarà prioritaria
sul resto. Parla di «terna di alto profilo» Galletti e sottolinea: «Vogliamoribadirel’assolutacentralitàdel
piano ambientale. Solo con un piano ambientale stringente e ambizioso rinasce l’Ilva di Taranto».
E intanto tre ex direttori dell’Ilva di Taranto, Luigi Capogrosso,
Adolfo Buffo e Antonio Lupoli,
nonchè l’attuale, Ruggero Cola,
hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini relativa all’ipotesi di reato di illecita gestione
di una discarica di «rifiuti speciali,
pericolosi ed ecotossici, solidi e liquidi». Stesso avviso notificato
pure ad Ilva in amministrazione
straordinaria per la legge sulla responsabilità delle imprese. I rifiuti
in questione, ha accertato la Guardia di Finanza, provengono da un
impianto di laminazione dismessoametàdeglianni80.Commenta
l’Ilva: «La società è stata già autorizzata dal pubblico ministero a effettuare le attività di bonifica necessarieeindata24giugno2016sono stati emessi gli ordini di acquisto per procedere con le suddette
attività ai fini di un immediato ripristino ambientale dei luoghi interessati dalla vicenda. La società
prevede di concludere i lavori entro il 31 agosto 2016».
Acciaio. Nel 2015 fatturato oltre 2 miliardi e 11 milioni di utili
Arvedi resiste all’urto
del dumping cinese
LOMBARDIA
Matteo Meneghello
CREMONA
pIl gruppo Arvedi resiste al-
l’urto del dumping cinese sui coils (e al conseguente impatto sui
prezzi) e riesce a chiudere il 2015
con ricavi stabili a 2,077 miliardi,
in linea con i livelli del 2014, esercizio influenzato da un incendio
che aveva fatto perdere circa
370mila tonnellate di produzione, «bruciando» 180 milioni di
fatturato.L’annoscorsolaproduzione è cresciuta del 22%, a 4 milioni di tonnellate, le vendite sono aumentate del 18,9%, con un
consolidamento soprattutto sul
mercato estero (Germania in
particolare), che oggi pesa per il
51% sui ricavi (il 37% dei ricavi).
Le indicazioni per l’anno in
corso sono positive «ci aspettiamo un 2016 di ripresa più decisa»
spiega il presidente, Giovanni
Arvedi. Il primo semestre si è
concluso con risultati in linea con
quelli del precedente esercizio in
termini di redditività, ma nella
seconda parte dell’anno ci si attende «una spinta verso una crescita più consistente», anche grazie a «un probabile miglioramento dei prezzi» e per «l’effetto positivo derivante da una più che
auspicabile risoluzione del problema dumping» (la Commissione europea ha aperto due distinte indagini: una contro la Cina, un’altra contro Brasile, Iran,
Russia, Ucraina e Serbia).
L’anno scorso l’utile del gruppo (guida la cordata AcciaItalia
che partecipa al bando per l’assegnazione degli asset dell’Ilva) è
stato di 11,8 milioni, dopo avere
contabilizzato 93 milioni di ammortamenti. Il margine operativo lordo è stato di 222 milioni, pari
LE PROSPETTIVE
Il sostegno agli investimenti
fa salire il debito
da 628 a 746 milioni
Arvedi: dal 2017 la cassa
sarà destinata alla riduzione
al 10,7% del fatturato. La situazione finanziaria evidenzia un indebitamento di 745,8 milioni, in aumento rispetto ai 628,4 dell’anno
precedente. «I due dati - spiega
una nota del gruppo - non sono
comparabili: nel 2015 Acciaieria
Arvedi (la principale spa del
gruppo) ha dovuto ricostituire il
capitale circolante dal livello minimo del 2014 a causa del fermo
produttivo dovuto all’incendio
che si è verificato nell’ultima parte dell’anno». L’aumento della
posizione finanziaria netta è legata anche al piano di investimenti (153,5 milioni nel 2015, di cui
47 in Acciaieria Arvedi) realizzato a sostegno dell’ultimo piano
industriale (finanziato per 100
milioni da Bei con il piano Juncker), oltre che all’avvio dell’attività di Siderurgica Triestina (nella quale sono confluite le attività
rilevate dalla ex Lucchini). A
maggio di quest’anno il gruppo
ha ottenuto un finanziamento a
medio termine di 240 milioni, di
cui 60 di nuova finanza.
Il piano di investimenti, spiega
Arvedi «è stato di fondamentale
importanza per il nostro futuro.
Ci ha permesso di ridurre i costi
fissi e quelli variabili per unità di
prodotto e di migliorare il mix di
vendita, consentendoci di restare concorrenziali e di produrre a
piena capacità». I dati mostrano
che dal 2008 al 2015 il gruppo ha
triplicato i volumi di produzione
e di vendita da 1,5 a oltre 4 milioni
di tonnellate, mantenendo un
ebitda margin vicino al 9 per cento. Arvedi si è detto convinto che
«già dal 2017, terminata questa fase di investimento» il gruppo potrà iniziare a destinare i flussi di
cassa alla «decisa riduzione del
debito finanziario», che secondo
le previsioni dovrebbe scendere
l’anno prossimo a 759 milioni, a
677 nel 2018, a 470 nel 2020.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’andamento di Arvedi
Ieri sera, intanto, al termine di
una lunga camera di consiglio, la
Corte d’Assise ha deciso che anche
il nuovo processo per il disastro
ambientale dell’Ilva (47 rinviati a
giudizio) resta a Taranto e non viene trasferito a Potenza. Respinte
infatti le varie eccezioni di incompatibilità presentate al riguardo.
Ma per un altro processo, però,
quello che riguarda le vittime dell’amianto, la Cassazione ha accolto
la richiesta degli avvocati di Fabio
Riva e dell’ex direttore Capogrosso, i quali hanno ricusato i periti del
processo di appello (Paolo Crosignani e Leonardo Bai) in quanto vicini a Legambiente. La Cassazione
ha rimesso gli atti alla Corte d’Appello che invece aveva respinto la
ricusazione.
Dati in migliaia di tonnellate
1.596
1.802
2.814
3.101
3.361
3.466
3.731
Vendite interne
Esportazioni
Quota di produzione
persa stimata per
effetto dell’incendio
3.000
37%
29%
35%
41%
40%
39%
2.000
© RIPRODUZIONE RISERVATA
30%
27%
1.000
70%
73%
71%
65%
59%
60%
61%
63%
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
0
Fonte: Arvedi
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Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
Dopo Expo. Istituzioni e associazioni firmano il documento per fare della città la nuova capitale europea della ricerca e del sapere
Post Brexit, Milano lancia la sfida
Diana Bracco: alleanza pubblico-privato per conquistare le agenzie basate a Londra
LOMBARDIA
Marco Morino
MILANO
pMilano lancia ufficialmente la
sfida del dopo Brexit. Ieri in Regione Lombardia è stato sottoscritto un documento tra istituzioni e associazioni (tra i firmatari
ci sono Regione Lombardia, Comune di Milano, Camera di commercio di Milano, Assolombarda,
Confindustria Lombardia, Confcommercio, Federchimica,
Agenzia italiana del farmaco,
Arexpo), per proporre in sede europea Milano, la Lombardia e
l'Italia come luogo dove sfruttare
tutte le opportunità offerte dal
post Brexit. Milano, in particolare, si offre come una delle nuove
capitali della ricerca, del sapere e
delle nuove frontiere in campo
biomedico. Diana Bracco, presente al tavolo in rappresentanza
dellaCameradicommerciodiMilano, spiega al Sole 24 Ore il senso
di questa maxi alleanza pubblicoprivato per promuovere Milano
sullo scenario internazionale.
«Nonostante il difficile momento internazionale - sostiene
Diana Bracco - vi sono tutti i presupposti per candidare il nostro
territorio a polo attrattore di importanti investimenti con l'istituzione di una free tax area e la collocazione, nel sito di Expo,
dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) e, a Milano città,
dell'Autorità bancaria europea
(Eba) e della sede della Sezione
della Corte di prima istanza del
Tribunale unificato dei brevetti,
attualmente a Londra, per assumere un nuovo ruolo internazionale in materia di controversie nel
campo brevettuale».
«Camera di Commercio - continua Diana Bracco - guarda con fiducia al percorso che è stato avviato. Per raggiungere gli obiettivi
indicati nel documento post
Brexit occorre la piena collaborazione tra istituzioni (Regione, Comune, Cdc) e sistema economico:
quel gioco di squadra pubblicoprivato che è risultato vincente
per Expo. Dobbiamo essere tutti
unitieconvinti.Esoprattuttorapidi.Milano–sottolineaDianaBracco - si deve impegnare a fondo in
questa nuova sfida scegliendo bene l'obiettivo prioritario da raggiungere, senza disperdere le forze ed evitando nefasti derby tra
città italiane che ci porterebbero a
una sicura sconfitta». I prossimo
passi consistono nell'aprire il negoziato con le istituzioni europee.
E qui l’appoggio del governo a Mi-
lano può risultare decisivo. Parigi,
Francoforte, Madrid e Varsavia
sono concorrenti temibili, per cui
non c'è tempo da perdere.
«Milano - continua Diana Bracco - deve sfruttare il successo ottenuto con l'Expo che ha rilanciato
l'immagine della nostra città nel
mondo. Dobbiamo usare lo stesso
metodo che mettemmo in campo
per ottenere l'assegnazione
dell'Expo 2015. Un lavoro tempestivo e lungimirante realizzato
I MESSAGGI
«Fattore tempo decisivo:
bisogna fare squadra e
muoversi in fretta; evitare i
derby tra le città italiane, ci
porterebbero alla sconfitta»
con spirito unitario bipartisan. Un
impegno con alla base un ricco
dossier che illustrava al mondo i
punti di forza di Milano e dell'Italia. Oggi dobbiamo fare lo stesso,
mettendo in campo una governance efficace bastata su una Cabina di regia e un vero comitato di
candidatura».
«La Camera che rappresento –
sottolinea Diana Bracco - in questa nuova sfida è a disposizione, in
particolare, per localizzare a Mila-
no, nell'area Expo, l'Agenzia europea del farmaco di Londra. L'Ema,
infatti, entrerebbe in sinergia con
il grande progetto Human Technopole, nuova struttura di ricerca
tra le più avanzate d'Europa e del
mondo, facendo diventare Milano il punto di riferimento europeo
per le biotecnologie e per le scienze della vita».
«A Parma – nota Diana Bracco –
c'è già l'Autorità per la sicurezza
alimentare e la vicinanza con Milano potrebbe facilitare il coordinamento di due settori che ad
esempio negli Stati Uniti, in Cina e
in India sono coperti da un unico
ente regolatorio. In Italia potrebbe nascere finalmente una Fda europea,cioèilpoloeuropeodedicato alla tutela della sicurezza alimentare, farmaceutica e delle biotecnologie».
L'altro tema sensibile è l'accoglienza per le famiglie dei ricercatori: «Camera di commercio e
Promos - conclude Diana Bracco sono pronte a muoversi con tempestività anche nel quadro del
programma “Invest in Lombardy
e Invest in Milan”. Ad esempio,
studiando servizi necessari per
l'insediamento: dall’assunzione
di personale internazionale all’individuazione delle scuole internazionali del personale Ema».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA
pSanzioni a Trenitalia per il
Cdc di Milano. Diana Bracco
POST BREXIT: LE PROPOSTE DI MILANO
Ecco alcune proposte:
 la collocazione, nel sito di
Expo Milano 2015, in coerenza
con il progetto dell'Human
Technopole, dell'Agenzia
europea per i medicinali (Ema);
 la collocazione, nella città di
Milano, dell'Autorità bancaria
europea (Eba), valorizzando la
dimensione economicofinanziaria del capoluogo
lombardo
 la collocazione, nella città di
Milano, della sede della Sezione
della Corte di prima istanza del
Tribunale unificato dei brevetti,
attualmente a Londra
 l'istituzione di una “free tax
area”, corrispondente al sito di
Expo Milano 2015, che preveda
una defiscalizzazione, almeno
per i primi tre anni di attività, per
le start-up e le imprese con
particolare propensione
innovativa che si insedieranno
nell'area
Alitalia, nuovo volo Roma-Pechino
pDopo tre anni di assenza Alita-
lia torna in Cina con una nuova
rotta per Pechino che segna un ulteriore passo in avanti nel piano di
rilancio dei collegamenti a lungo
raggio verso i mercati strategici
per traffico business e turistico.
Ieri il nuovo collegamento è stato
inaugurato a Fiumicino dall’ad di
Alitalia, Cramer Ball e dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini che poi si sono imbarcati
per Pechino.
«Torniamo in Cina e siamo determinati a crescere nel mercato
cinese. Siamo una compagnia diversa da qualche anno fa: abbiamo
investito molto nel prodotto e nel
servizio, abbiamo stretto alleanze
commerciali con partner cinesi e
abbiamo un forte partner industriale che ci affianca in questa sfida», ha spiegato Ball ricordando
come con le altre rotte per Santiago del Cile e Città del Messico sono aumentati dell’8% i voli a lungo
raggio rispetto al 2015. Franceschini ha ringraziato Alitalia per questo collegamento atteso da molto
tempoche«potenzieràeamplierà
i rapporti tra i due Paesi sia per il
turismo come per gli affari». Il
nuovo volo quadrisettimanale
Roma-Pechino decolla da Fiumicino ogni lunedì, mercoledì, venerdì e sabato alle ore 14:20 per atterrare alle ore 6:20 (orario locale)
del giorno successivo e grazie agli
accordi commerciali con le principali compagnie aeree cinesi - avverte Alitalia - sarà possibile raggiungere altre 30 destinazioni cinesi. Da Pechino il volo parte invece ogni martedì, giovedì, sabato e
domenica alle 9:15 (orario locale)
per arrivare a Roma alle 14:25. Il
collegamento viene effettuato
con aerei Airbus A330 con spazi
nelle stive di 300 tonnellate che
consentiranno alle imprese di
spedire o ricevere merci. Con
questonuovovoloAlitaliaconferma la sua proiezione verso l’Estremo Oriente, dove oggi effettua
complessivamente 22 frequenze
settimanali da e per Tokyo, Seoul
e Pechino.
«Per noi questa nuova rotta è
importante, il fatto che poi sia di
Alitalia la rende una notizia ancora più bella perché è il sistema italiano che si rinforza verso il mercato della Cina», ha aggiunto infine l’ad di Aeroporti di Roma Ugo
De Carolis.
Mar.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Multa a Trenitalia:
non c’è l’indennizzo
ai pendolari
Giuseppe Latour
Trasporto aereo. Dopo tre anni di assenza la compagnia torna in Cina - L’ad Ball: «Determinati a crescere anche in Asia»
LAZIO
Ferrovie. Dall’Autorità dei trasporti
Taglio del nastro. Da sinistra: Cramer Ball, a.d. Alitalia, Dario Franceschini,
ministro dei Beni culturali e del Turismo e l’attrice Maria Grazia Cucinotta
mancato indennizzo ai pendolari per i disservizi nel trasporto ferroviario su alcune tratte
in Abruzzo, Emilia Romagna e
Molise. È questo il cuore della
delibera n. 78 del 2016, con la
quale ieri il consiglio dell’Autorità di regolazione dei trasporti, guidata da Andrea Camanzi, ha deciso di irrogare tre
multe nei confronti dell’operatore del gruppo Fs per un totale
di 13mila euro. Una delibera
che pesa poco in termini economici ma che potrebbe avere
un seguito su scala molto più
ampia: l’Art, infatti, sta studiando la possibilità di fissare a
livello nazionale i diritti minimi degli abbonati del trasporto
regionale, sul modello di quanto già fatto nei mesi scorsi nel
settore dell’Alta velocità.
«Le sanzioni - spiega l’Autorità in una nota - riguardano la
violazione, segnalata da singoli
passeggeri e da un comitato di
pendolari, del diritto degli abbonati a ricevere dall’impresa
ferroviaria un indennizzo adeguato, a fronte di ripetuti ritardi o soppressioni del servizio».
I casi finiti sotto la lente dell’Art sono relativi a tratte ferroviarie che ricadono nell’ambito del servizio pubblico e che,
quindi, sono regolati da contratti tra le singole Regioni e
Trenitalia. Ed è proprio qui il
nodo della vicenda.
La posizione della società del
gruppo Fs, sostenuta durante le
fasi di contraddittorio degli ultimi mesi, è che queste situazioni sono disciplinate dal contratto di servizio. Se non vengono
raggiunti i target di puntualità
ed efficienza fissati dall’accordo con la Regione, Trenitalia è
tenuta a versare delle penali. A
quel punto, l’amministrazione
regionale può decidere cosa fare con il denaro pagato, usandolo ad esempio per sconti sugli
abbonamenti. Vista la difficoltà
di collegare l’abbonato al ritardo di un treno specifico, è difficile indennizzare i pendolari
singolarmente.
Non la pensa così l’Autorità
che considera «sussistenti» i
presupposti «per irrogare nei
confronti dell’impresa ferroviaria» una sanzione «per aver
omesso di adempiere alle previsioni stabilite dalla norma europea». Al di là di quello che dice il contratto di servizio, quindi, l’operatore deve garantire
gli indennizzi agli abbonati. Le
sanzioni pesano per un totale di
13mila euro: 4mila euro per una
segnalazione del 12 marzo 2015
sulla linea Cassino-Avezzano;
LA DELIBERA
Nel mirino i disservizi su
alcune linee in Abruzzo,
Emilia Romagna e Molise
Le sanzioni pesano per un
totale di 13mila euro
5mila euro per un reclamo del 7
agosto 2015 sulla Imola-Bologna; 4mila euro per un reclamo
del 10 novembre 2015 sulla linea
Isernia-Campobasso. Nessuna
reazione nel merito, per adesso,
da Trenitalia: «Stiamo valutando il da farsi». Anche se la strada
da percorrere, a questo punto, è
quella del ricorso al Tar Piemonte. Ci sono 60 giorni per dedicere di impugnare la delibera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I NUMERI
13mila
La multa
È questo l’ammontare totale
della sanzione che l’Autorità ha
irrogato a carico di Trenitalia:
4mila fanno riferimento alla
linea Cassino-Avezzano; 5mila
alla Imola-Bologna; 4mila alla
Isernia-Campobasso.
60
Il ricorso
Trenitalia, a questo punto, ha a
disposizione 60 giorni per
impugnare la delibera
dell’Authority davanti al Tar
Piemonte. Anche se, per
adesso, l’operatore sta ancora
valutando quali iniziative
prendere.
16
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
Impresa & territori 17
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
Agroindustria. Operativo da settembre il pacchetto da 500 milioni per il lattiero caseario e l’ortofrutta: all’Italia 21 milioni
Vino. Nel 2015 i ricavi balzano del 12% a 56 milioni
Ue in soccorso degli agricoltori
Bruxelles vara gli aiuti per contrastare la crisi dei mercati e la caduta dei redditi
Roberto Iotti
MILANO
pDall’Unione europea sono
in arrivo altri 500 milioni di euro
per aiutare le aziende agricole e
gli allevamenti da latte alle prese con una forte volatilità dei
prezzi, quindi una caduta dei
redditi. Dopo un primo pacchetto di interventi di analogo importo deciso nel settembre
scorso, ieri il Consiglio agricolo
Ue ha dato luce verde a una seconda tranche di misure: 150 milioni come incentivo compensativo per gli allevatori che ridurranno la produzione di latte
(l’obiettivo è un taglio di quasi 1,5
milioni di tonnellate); 350 milioni andranno invece alle aziende
agricole per sviluppare programmi di competitività, per
sopperire alla carenza di liquidità, per sostenere i regimi di qualità e favorire le aggregazioni
cooperative degli allevatori. Le
misure, in questo caso, potranno essere integrate da fondi nazionali di pari importo e non saranno considerati aiuti di Stato.
«Le proposte del commissa-
rio Phil Hogan - spiega il ministro delle Politiche agricole,
Maurizio Martina - vanno nella
direzione da noi indicata per dare risposte concrete agli allevatori e agli agricoltori. Finalmente non solo misure spot, ma anche potenzialmente interventi
strutturali per affrontare la crisi
LO SCENARIO
Il ministro Martina:
non sono misure spot,
ma interventi strutturali
per salvaguardare
le imprese del settore latte
del settore lattiero. C’è il sostegno alla programmazione produttiva del latte che varrà per
tutta Europa con tempi e risorse
certe, sul quale avremmo voluto
ancora più coraggio da parte
della Commissione. Il budget da
350 milioni su misure flessibili,
anche di medio periodo, in qualche modo disegna un primo
punto di partenza per la costru-
zione di una Ocm latte ed è importante che sia indirizzato per
la salvaguardia soprattutto dei
piccoli produttori. Per l’Italia significa uno stanziamento da circa 21 milioni, che utilizzeremo
anche per un supporto alla crisi
del latte ovino».
«Da parte nostra - dice ancora Martina - abbiamo chiesto
che vengano inseriti tra le azioni ammesse anche la distribuzione gratuita di alimenti agli
indigenti e la possibilità di sperimentare nuovi strumenti di
gestione del rischio, più vicini
alle esigenze delle imprese. Bene l’aumento dei prezzi di ritiro
per l’ortofrutta, ora tuttavia attendiamo rapidamente maggiori dettagli nelle prossime
giornate. La conferma dell’aumento al 70% degli anticipi Pac
è un’ulteriore boccata d’ossigeno per le aziende. Siamo soddisfatti ma ora dobbiamo concretizzare al meglio queste novità
per consolidare davvero un’inversione di tendenza sulla quale lavoriamo da tempo».
Il commento del ministro e
La trasformazione del latte
Usi di latte intero nella Ue-28. Anno 2013
0%
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Trasformazione in formaggio
36,2%
Trasformazione in burro
28,1%
Latte da consumo
12,1%
Trasformazione in panna
12,0%
Altro
11,6%
Totale
144 milioni di tonnelate prodotte
l’auspicio di misure rapide fa riferimento al fatto che molti di
questi interventi saranno operativi da metà settembre, mentre le aziende si attendevano misure più rapide. Il commissario
Hogan si giustifica dicendo che
all’accordo manca ancora l’apporto di molti confronti e approfondimenti tecnici. E rimarca in una nota emessa a Bruxelles
dopo il Consiglio agricolo - come in pochi mesi la «Commissione agricoltura abbia deciso
misure per un miliardo di euro
per affrontare le crisi dei mercati e la volatilità dei listini». Dalla
ripartizione dei fondi del nuovo
pacchetto, l’Italia ottiene poco
meno di 21milioni di euro, una
buona dotazione ma certo molto lontana da quella di Francia
(49,9 milioni), Germania (57,9
milioni) e Olanda (22,9 milioni).
Un aiuto non secondario al
lattiero caseario sarà l’estensione dell’intervento pubblico per
lo stoccaggio della polvere di
latte scremato per un quantitativo di 350mila tonnellate.
Fonte: Eurostat
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Olio d’oliva. Il commissario alla Salute preannuncia al governo una nuova lettera di messa in mora contro l’Italia
Xylella, scatta la seconda infrazione europea
PUGLIA
Giorgio dell’Orefice
pBruxelles
alza la pressione
sull'Italia per la gestione del dossier Xylella fastidiosa. Ieri a margine del Consiglio agricolo Ue, il
Commissario alla Salute, Vytenis
Andriukaitis ha preannunciato al
ministro per le Politiche agricole,
Maurizio Martina che il prossimo
venerdì (e solo perché giovedì in
Belgio è festa) sarà recapitata
all'Italia una nuova lettera di messa in mora preludio di una nuova
procedura d’infrazione. Provvedimento è motivato dai continui
inadempimenti dell’Italia che non
sta realizzando alcuna delle misure chieste da Bruxelles per ferma-
LE CONTESTAZIONI
La nuova procedura sintomo
delle preoccupazioni
di Bruxelles: l’Italia non ha mai
messo in pratica le misure
di contenimento del batterio
re l'avanzata del batterio killer degli ulivi del Salento.
La nuova richiesta di messa in
mora è legata a doppio filo alle novità normative degli scorsi mesi.
Infatti la prima procedura d’infrazione aperta a dicembre 2015 era
legata alle inadempienze dell’Italia sulle prime misure anti-Xylella raccomandate da Bruxelles
(decisione EU 2015/789). Successivamente sono state introdotte
alcune modifiche (decisione
della Commissione 2016/764 del
Maggio 2016), che hanno rivisto
e allargato verso Nord dell’area a
rischio contagio, e questo ha reso necessaria l’apertura di una
nuova procedura.
Nel frattempo l’Italia, a scanso
di equivoci, non ha messo in pratica né le prime né le successive raccomandazioni Ue.
Insomma l’apertura di una
nuova procedura potrebbe sembrare una necessità solo formale
ma in realtà non è così. «Per la
Commissione è fondamentale
che l’Italia attui in pieno le decisioni Ue per fermare l’espansione
della Xylella – ha detto ieri il Commissario Ue alla Salute, Vytenis
Andriukaitis – e per questo ho informato il ministro Martina che
non abbiamo altra scelta che aprire una nuova procedura d’infrazione. Procedimento che andrà
avanti a meno che non intervenga
una decisione immediata dell’Italia per combattere il batterio».
In ambienti della Commissione sottolineano anche un altro
aspetto e cioè che l’apertura di
una nuova procedura non deve
trarre in inganno: i tempi non saranno dilatati. Normalmente infatti l’iter prevede che dopo la lettera di messa in mora si giunga
entro pochi mesi alla definizione
di un parere motivato nel quale
sono riportate in modo dettagliato le contestazioni. Ma le settimane trascorse dalla prima lettera
potrebbero non essere trascorse
invano «nel senso – spiegano a
Bruxelles – che i tempi per arrivare al parere motivato potrebbero
essere accelerati. E questo perché la preoccupazione a Bruxelles per la mancanza di risposte efficaci resta elevata».
Una volta emesso il parere motivato,loStatosottoinfrazionepotrà formulare i propri rilievi. E se
anche questi saranno ritenuti insufficienti scatterà il deferimento
alla Corte di Giustizia Ue.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Cantine Ferrari,
ancora crescita
a doppia cifra
TRENTINO
ALTO
ADIGE
Emanuele Scarci
MILANO
pIl 2015 è un anno da incorni-
ciare per le Cantine Ferrari.
«Uno dei migliori della nostra
storia» sottolinea l’ad Matteo
Lunelli. Nell’anno di Expo il fatturato di Ferrari F.lli Lunelli è
balzato del 12% a 56,2 milioni
con un utile netto quasi raddoppiato da 4 a 7,8 milioni.
«Siamo cresciuti a doppia cifra sia in Italia che all’estero - aggiunge l’imprenditore 42enne E anche nel 2016 chiuderemo
l’anno con una crescita a doppia
cifra. Sta cambiando la percezione delle bollicine italiane:
quello che un tempo era il monopolio dello champagne sta facendo spazio a un alternativa di
qualità, il Trentodoc».
All’estero la cantina spinge
sull’Horeca (Hotellerie, ristorazione e catering) che recepisce
uncambiamentodelmixafavore
di tipologie di Ferrari Trentodoc
di fascia più alta, come la linea
Perlé e quella delle Riserve. «Il
nostro obiettivo è di associare il
Ferrari allo stile di vita italiano spiega Lunelli -. A Expo abbiamo
guadagnato enorme visibilità e
80 delegazioni hanno brindato
con Ferrari Trentodoc. Inoltre
abbiamo sostenuto un’intensa
attività di comunicazione, con
importantiriconoscimentiinternazionali».Peresempio,lanomina a Londra di Ferrari a Sparkling
wineproduceroftheyear,concorso internazionale promosso del
“guru” inglese Tom Stevenson.
Eppoi il titolo di European winery
of the year della rivista americana
Wine enthusiast. «Ormai i punteggi sono decisamente elevati ricorda Lunelli - Vanno dai 90
punti di Wine spectator al Ferrari Brut ai 98 punti attribuiti dall’inglese Decanter al Giulio Fer-
rari 2004». Tra le altre cose Ferrari sarà bollicina ufficiale di Casa Italia in occasione delle
Olimpiadi di Rio con lo chef stellato Davide Oldani.
Per le Cantine Ferrari l’Italia
rimane comunque centrale.
«Siamo sempre concentrati specifica l’imprenditore - sul canale Horeca, quella di qualità.
Trascuriamo la grande distribuzione troppo mirata sulle promozioni: ce lo possiamo permettere. La domanda per il Perlé e
Giulio Ferrari è superiore alla disponibilità. Dobbiamo decidere
solo a chi vendere e dove».
Gli ottimi risultati di Ferrari
hanno azzerato il debito: nel 2015
la posizione finanziaria netta è di
-1,1 milioni (contro il -8,9 milioni
del 2014), al netto della distribuzione di dividendi alla control-
PRODOTTI DI SUCCESSO
L’ad Lunelli: la domanda
per il Perlé e il Giulio Ferrari
è superiore alla disponibilità
Saremo alle Olimpiadi di Rio
con lo chef Davide Oldani
lante per 4 milioni.
Le Cantine Ferrari sono controllate dalla holding Lunelli spa,
che fa capo, sostanzialmente, alla
generazione dei quarantenni dei
Lunelli: Marcello, Alessandro,
Matteo, Camilla, Chiara. Recentemente la holding ha acquisito la
maggioranza del Prosecco di Valdobbiadene di Bisol. «La holding
fattura 84 milioni (24% all’export)- conclude Lunelli - e
quest’anno arriveremo a 90. Il debito netto è intorno ai 30 milioni,
generato però dalle diversificazioni e dall’acquisizione di Bisol.
Ma per finanziare un ulteriore
crescita del gruppo potremmo liquidare alcuni investimenti, senza contare che abbiamo giacenze
che valgono oltre 50 milioni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LAVORO
In breve
EXPOTRAINING
In Italia ancora
poca formazione
Per le aziende italiane la
formazione è ancora un
optional. A dirlo sono i dati
dell’osservatorio
Expotraining, la
manifestazione che si terrà
alla Fiera di Milano il 25 e 26
ottobre. In Italia si fa poca
formazione e molta parte
dei corsi riguardano
tematiche “obbligatorie”
come la sicurezza sul lavoro
(18%) oppure aspetti che
altrove in Europa sono in
gran parte dati per scontati
come le lingue (20%) o la
qualità (5,50%, ed in questo
caso i corsi sono legati alle
certificazioni). Persino
l’informatica, che dovrebbe
essere uno dei fronti
dell’innovazione, si limita al
10% delle attività di
formazione, e solo una
parte di queste sono
effettivamente rivolte alle
nuove tecnologie ed al web,
spesso i corsi servono più
per dare le basi dell'uso del
PC che per dare alle aziende
la forza di competere sul
mercato globale. Anche i
dati sugli investimenti nel
2016 e negli anni prossimi,
evidenziano come non vi
siano grandi prospettive, né
da parte delle grandi
aziende, né ancor meno
dalle Pmi: l’80% delle
risorse da destinare alla
formazione sono proiettate
in un futuro indeterminato
e comunque non sono
destinate ad aumentare. «Il
problema principale che i
nostri dati evidenziano non
è solo la già grave bassa
propensione
all’investimento o lo scarso
utilizzo dei fondi di vario
genere pure disponibili, ma
anche la qualità della
formazione», dice Carlo
Barberis, presidente
dell’Osservatorio
Expotraining.
Report Pwc. Lo studio realizzato per Federdistribuzione: il 91% degli addetti è a tempo indeterminato
Nella Gdo resiste il posto fisso
Il calo delle vendite non frena investimenti e percorsi di carriera
Cristina Casadei
pChe lavorino in aziende pic-
cole o grandi il mestiere degli
addetti al commercio sempre
intorno alle vendite ruota. Tutto
simile eppure se si guarda a fondo la formazione, i percorsi e le
opportunità non sono gli stessi
ed è anche per questo che le
aziende chiedono contratti diversi. A sostenere questa tesi è
una ricerca di Federdistribuzione, realizzata da Pricewaterhousecoopers (Pwc), che ha intervistato 27 imprese dove lavorano il 68% dei circa 230mila occupati (200mila diretti, 230mila
comprendendo anche il franchising). Francesco Quattrone,
direttore area lavoro di Federdistribuzione dice che «malgrado
l’impatto della crisi le aziende si
sono fatte carico di resistere e
hanno mantenuto i livelli occupazionali stabili». L’indice delle
vendite al dettaglio mostra che il
settore aveva un andamento di
netta crescita fino al 2007. Nel
2008 è iniziata una prima fase di
crisi che ha portato a un forte calo, seguito da una ripresa nel
2010 e nel 2011. Il 2012 è stato invece l’anno d’inizio di un calo inarrestabile. Se prendiamo il periodo gennaio-luglio del 2016 il
montante annuo delle vendite a
valore è in calo dell’1,48%.
Costi e ricavi non vanno di pari passo. Presa come base 100, i
ricavi sono passati da 100 del
2006 a 115,9 del 2015, mentre i costi sono passati da 100 a 117,9. Tra
questi il costo del lavoro è passato dall’11,21% del 2006 al 12,68%
del 2015. C’è stato un rallentamento delle assunzioni (presa
come base 100 si è passati da 100
del 2006 a 45,9 del 2015) ma vi è
stato un miglioramento della
struttura. Infatti se diceci anni fa
i contratti a tempo indeterminato erano l’85%, adesso sono il
91%. «Investiamo sui lavoratori
fin dal loro ingresso nel punto
vendita - spiega Quattrone - e
questo fa sì che nelle nostre imprese non vi sia precarietà ma
molta stabilità». L’apprendistato risulta una soluzione che per
la gdo necessita ancora di aggiustamenti e che non è molto praticata: raggiunge solo il 2% nel
2015 e si è praticamente dimezzata rispetto al 2006 (4%). La
maggior parte degli addetti si
concentra nella fascia tra i 30 e i
50 anni (67%), mentre la scolarità si è alzata: nella distribuzione
moderna e organizzata più di
uno su due (55%) oggi è diplomato, uno su dieci (9%) ha la laurea
e un terzo la licenza di scuola
media (37%). Dieci anni fa in
quest’ultimo gruppo si concentrava la metà della forza lavoro.
La ricerca ha messo in luce
che la crisi ha rallentato ma non
ha fermato gli investimenti.
Semmai li ha cambiati. Si investe
sempre più per l’ammodernamento e l’ampliamento dei locali che per le nuove aperture, ma
si investe molto anche sulla formazione. Presa come base 100 le
aziende di Federdistribuzione
sono passate dal 100 del 2006 al
241 del 2015. «Questo significa
che le nostre associate non hanno mai mollato sulla crescita
professionale dei lavoratori e
sui percorsi di carriera. Quasi il
70% delle nostre imprese hanno
un sistema di gestione delle risorse umane professionale».
Il quadro che emerge «documenta le differenze della distribuzione moderna e organizzata col commercio tradizionale
e le nostre particolarità. Noi
vogliamo tenere conto delle
esigenze dei lavoratori, ma anche delle nostre imprese»,
spiega Quattrone. Che in altre
parole significa un contratto ad
hoc. Contratto che però è scaduto da un paio di anni e il cui
negoziato è bloccato.
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FOTOGRAMMA
Welfare. Due nuovi capitoli per sostenere i lavoratori
Luxottica lancia
patto generazionale
e bonus vita
VENETO
pIl welfare Luxottica guarda
Il mercato del lavoro della distribuzione moderna e organizzata
LE ASSUNZIONI
Variazione % delle assunzioni, (base 100); campione - All
99,1
96,7
100
100
80
68,8
67,4
74,6
60
64,1
43,3
48
40
45,9
20
0
2006
2007
2008
SUDDIVISIONE PER TIPOLOGIA
DI CONTRATTO
Valori in %; campione - All
2009
2010
2011
2012
100
2013
2014
2015
4
9
3
7
3
5
3
6
3
5
2
6
85
88
89
90
90
91
2006
2011
2012
2013
2014
2015
Altre forme di contratto
a termine
Stage
Apprendistato
Tempo determinato
Tempo indeterminato
0
Fonte: Federdistribuzione, PwC
avanti e si arricchisce di due
nuovi capitoli: il “Bonus vita” e il
“Patto generazionale”. Il direttore delle risorse umane del
gruppo, Piergiorgio Angeli, lo
racconta come un «cantiere in
costante evoluzione, ricco di
sperimentazioni, di idee, di risposte innovative e tangibili ai
bisogni reali delle persone». Dove si sono susseguite iniziative
che «hanno garantito sicurezza
ai lavoratori e alle loro famiglie
attraverso un vasto programma
di iniziative per sostenere concretamente il reddito e promuoverne il benessere. Ora iniziamo
un nuovo percorso che guarda
sempre di più al futuro. Sentiamo forte l’impegno verso le
nuove generazioni e la società
di domani che, insieme, rappresentano l’avvenire di tutti noi».
È così che entrano nell’elenco
«opportunità per i giovani, su
cui continueremo ad investire
perché la nostra azienda si confermi protagonista sui mercati
internazionali e modello di successo nel nostro Paese».
Nel merito, il bonus vita è
un’iniziativa condivisa con i sindacati che prevede un sostegno
per garantire maggiore serenità ai
propri cari in un momento di difficoltà e sofferenza, tanto più nel caso di famiglie monoreddito o che
includono soggetti più deboli.
Prevede il riconoscimento di un
contributo di 30mila euro per gli
eredi legittimi o testamentari in
casodidecessodeldipendenteanche fuori dal luogo di lavoro. L’importo del contributo sarà più che
raddoppiato a 70mila euro in caso
di figli minori, studenti fino ai 30
anni di età, persone con disabilità
certificata o in caso di mutuo sulla
prima casa (anche cointestato).
L’altra iniziativa, il patto generazionale, favorisce la staffetta
giovani anziani. È frutto di una
convenzioneconl’Inpsperilversamento, da parte dell’azienda,
dei contributi volontari a favore
dei dipendenti aderenti al patto
generazionale introdotto con
l’integrativo dell’ottobre scorso.
Cento lavoratori a tre anni dalla
pensione (cinque anni se affetti
da gravi patologie o malattie invalidanti) potranno chiedere il
part time al 50% senza alcuna incidenza sul proprio trattamento
pensionistico, offrendo ad un pari numero di giovani – selezionati
esclusivamente secondo criteri
IL RICONOSCIMENTO
In caso di morte del
dipendente, previsti 30mila
euro per gli eredi legittimi o
testamentari e 70mila euro
in caso di figli minori
dimerito–l’opportunitàdiun’assunzione a tempo indeterminato. Luxottica verserà direttamente all’Inps l’intero ammontare dei contributi volontari anche se la loro attività è part time.
«Con il Patto generazionale –
conclude Angeli – abbiamo intuito, in anticipo sui tempi, la necessità di promuovere uno
scambio costruttivo fra generazioni, a vantaggio non solo dei dipendenti e dell’azienda, ma dell’intera comunità. Ai giovani, offriamo reali opportunità di occupazione e crescita professionale,
ai meno giovani la possibilità di
condividere con i nuovi assunti,
valorizzandole, le competenze
uniche acquisite negli anni».
C.Cas.
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18
Impresa & territori
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
ATTIVITÀ MARITTIMA
In breve
CROCIERE
Al via la scuola
di hôtellerie
Al via la prima Accademia
di formazione per
l’hôtellerie di bordo. Il
nuovo centro è stato
presentato ieri a Genova e
l’inaugurazione vera e
propria è prevista nella
sede, Villa Figoli di
Arenzano (Genova), a
ottobre. Sarà la prima
scuola in Italia dedicata
esclusivamente alla
formazione di
professionisti
dell’hôtellerie che
lavoreranno sulle navi
passeggeri, come ad
esempio cuochi, pasticceri,
panettieri, animatori,
addetti al servizio clienti e
altre figure legate
all’accoglienza e
all’intrattenimento di
bordo. La scuola sarà
gestita dalla Fondazione Its
Accademia italiana marina
mercantile, che ha già in
previsione l’attivazione di
corsi per animatori, addetti
al servizio clienti, cuochi,
per un totale di 60 utenti.
Per questi corsi Costa
Crociere si è già impegnata
all’assunzione di almeno il
60% dei formati ovvero
almeno 36 allievi.
PORTI
Diporto. Indagine di Ucina e Fondazione Edison: il fatturato del settore risulta in crescita del 7,5% nel 2016
Italia leader nell’export nautico
Il Paese si attesta al 23,7% del mercato, davanti a Olanda e Germania
Raoul de Forcade
pSegnali sempre più decisi di
crescita, anche sul fronte del
mercato interno, per la nautica
italiana, il cui fatturato (cantieristica, accessori e motori) è previsto in aumento, nell’anno nautico in corso, del 7,5%. Mentre il Paese resta al primo posto nel mondo, quanto a quote di mercato
export per il settore (23,7%).
A testimoniarlo i dati, incrociati, di Ucina, la Confindustria
nautica guidata da Carla Demaria, e della Fondazione Edison,
che hanno stretto un accordo di
collaborazione (con la seconda
nella veste di partner scientifico
dell’associazione nell’analisi dei
dati economici e di mercato) per
la redazione della Nautica in cifre
2016, la storica pubblicazione sull’andamento del comparto che
verrà presentata, come ogni anno, nel corso del Salone nautico di
Genova (20-25 settembre 2016).
«Da un’indagine campionaria
sull’andamento dell’anno nautico in corso, con numeri raccolti
tra settembre 2015 e maggio 2016
– spiega Stefano Pagani Isnardi,
responsabile dell’ufficio studi di
Ucina - possiamo confermare
un trend positivo per l’industria
nautica in Italia, con una crescita
prevista intorno al 7,5%. Anche
se per avere il risultato definitivo bisognerà vedere come va
questa stagione estiva. Il dato,
comunque, va visto anche alla
luce del +12 di fatturato registrato nell’anno solare 2015, pari a
circa 2,8 miliardi».
Si delinea, inoltre, prosegue
Isnardi, «una ripartenza anche
del mercato interno che si evince dai contratti di leasing nautico, buona parte dei quali si fanno
per l’Italia e risultano quindi un
buon indicatore del trend nazionale. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nei primi
cinque mesi del 2016 i contratti
di leasing nautico italiani sono
cresciuti del 44% in numero e
del 26% in valore. Un dato incoraggiante, visto che non c’era un
segno più dal 2008».
Da parte sua, Marco Fortis,
presidente della Fondazione
Edison e docente all’università
Cattolica, illustrando i numeri di
uno studio messo a punto nei
giorni scorsi, ricorda che «il settore italiano della nautica costituisce un fiore all’occhiello del
made in Italy, non soltanto per i
numeri che riguardano il fatturato, l’occupazione, l’export e il
contributo alla bilancia commerciale italiana ma anche per il suo
singolare mix tra tradizione e design, da un lato, e innovazione e
tecnologie, dall’altro».
L’Italia, peraltro, si legge nel report, è prima nel mondo come
quote di export per le barche e gli
yacht da diporto, con il 23,7% del
mercato (pari a 1,74 miliardi di
dollari di valore). Seguono i Paesi
Bassi con 19,6% (1,44 miliardi); la
Germania con il 15,9% (1,16 miliardi); l’Uk con il 9,8% (723 milioni) e
gli Usa con il 9,7% (714 milioni).
Ma il nostro Paese resta al primo posto anche quanto a costruzioni di grandi yacht: nel 2016
conta 286 barche in corso di realizzazione (per un totale di
10.907 metri) contro le 68 dei Pa-
I NUMERI
2,8 miliardi
Il fatturato
Nel 2015 il fatturato della
nautica italiana, che
comprende cantieristica,
accessori e motori, ha
raggiunto i 2,8 miliardi di
euro, con una crescita del
12% circa, rispetto al 2014.
286
Le barche
lL’Italia si attesta al primo
posto sia per l’export
nautico sia quanto a
costruzioni di grandi yacht.
Nel 2016 si contano 286
barche in corso di
realizzazione (per un totale
di 10.907 metri) contro le
68 dei Paesi Bassi (3.858
metri), le 71 della Turchia
(3.325 metri), le 74 di
Taiwan (2.248 metri) e le 57
degli Usa (2.039 metri)
esi Bassi (3.858 metri), le 71 della
Turchia (3.325 metri), le 74 di
Taiwan (2.248 metri) e le 57 degli
Usa (2.039 metri).
«Dai nostri cantieri – prosegue
Fortis - escono imbarcazioni che
abbinano allo stile della progettazione e alla qualità degli arredi le
più avanzate tecnologie dei materiali, della motoristica e dell’elettronica. Mentre sta nascendo nel mondo l’industria 4.0, la
nautica italiana ce l’ha già, ad
esempio per quanto riguarda le
tecnologie di controllo remoto».
Un altro elemento interessante, aggiunge, «è la diffusione
delle filiere sul territorio nazionale che, per la sola costruzione,
vedono le province di Lucca
(con 666 milioni di euro), Rimini (307), Genova (80), Gorizia
(74) e Milano (61), ai primi cinque posti per fatturato.
Questo è un tema d’indagine di
assoluto interesse per il quale, in
partnership con Ucina, al prossimo Salone nautico di Genova
presenteremo uno studio».
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Intesa Azimut-Alfa Shipyard
Taranto, Prete
resta commissario
Nasce un polo per il refit a Varazze
Il ministro delle
Infrastrutture e Trasporti,
Graziano Delrio, ha
rinnovato l’incarico di
commissario dell’Autorità
portuale di Taranto a
Sergio Prete, il quale resterà
in carica fino all’imminente
completamento del
percorso di riforma dei
porti. Nella prima metà del
2016 il porto ha
movimentato 13,1 milioni di
tonnellate: + 22,3%, rispetto
allo stesso periodo del 2015.
Marina di Varazze, società che
gestisce l’omonimo porto turistico
del savonese (nella foto) e che fa
capo al gruppo Azimut-Benetti, ha
sottoscritto un accordo con Alfa
Shipyard, azienda di servizi nautici
con sede sempre a Varazze. L’intesa
prevede una partnership per
sviluppare le attività di refit,
manutenzione e riparazione di navi
da diporto nel cantiere ex Baglietto
di Varazze. L’obiettivo è di creare un
polo di servizi nel segmento yacht ,
che attragga la clientela del Tirreno
settentrionale e della Costa Azzurra.
Il centro è pensato per imbarcazioni
fino a 50 metri di lunghezza. Il primo
atto della nuova collaborazione tra
le due società è stato dotare l’area di
un nuovo travel lift con capacità di
sollevamento fino a 400 tonnellate,
che rimpiazzerà nell’operatività la
macchina di sollevamento a suo
tempo presente nel sito e che,
spiega una nota, «sarà
fondamentale per il rilancio, anche
occupazionale, delle attività
cantieristiche di Varazze».
Il caso. Da formare circa 6mila lavoratori
Sicurezza a bordo,
marittimi italiani
in ritardo sulla Ue
pL’Italia è indietro sull’ag-
giornamento, in tema di sicurezza, dei marittimi che lavorano sulle navi passeggeri. A lanciare l’allarme è Daniele Patuelli, responsabile dell’unità
Marine and cranes di Abb, multinazionale specializzata nelle
tecnologie per l’energia e l’automazione, la cui divisione marina realizza, tra l’altro, sistemi
di propulsione elettrici per navi e ha creato la Marine academy, rivolta alla formazione
del personale tecnico di bordo.
Una struttura, quest’ultima,
nata a Helsinki nel 2005, con un
centro di eccellenza per l’Italia
e Mediterraneo, a Genova, e altri cinque nel mondo.
«Esiste un protocollo internazionale sulla sicurezza dell’International maritime organization, denominato Stcw 95 –
spiega Patuelli – che obbliga i
marittimi con ruoli di ufficiali
di macchina, elettronici e di
elettricisti, che lavorano su navi che operano con tensione
maggiore di mille volt, e parliamo quindi di tutte le unità passeggeri, nonché di tutte quelle
che hanno motori diesel-elettrici, a frequentare un corso di
aggiornamento sulla sicurezza
perla gestione della tecnologia
ad alto voltaggio. Il protocollo
è stato definito nel 2010 e i primi
a partire sono stati gli inglesi.
Tutti gli altri Paesi hanno preso
esempio dal lavoro fatto dalla
Gran Bretagna».
L’Italia, invece, sottolinea
Patuelli, «ha scelto una strada
diversa. È partita in ritardo,
perché le disposizioni per adeguarsi sono arrivate con un decreto (del comando delle Capitaneria, ndr) del febbraio 2016
e, anziché seguire l’iter anglosassone, ha prescritto che il
corso, che prevede una parte
teorica e una pratica, debba es-
sere svolto da unità certificate,
fra i quali figura anche quella di
Abb, e in lingua italiana». Il problema, prosegue il manager, è
che «ci saranno da formare, in
pochissimo tempo, circa 6mila
marittimi italiani, anche assunti in compagnie straniere, che
saranno obbligati a fare il corso
in Italia. La deadline fissata è la
fine del 2016, mentre il protocollo internazionale comprende anche il 2017. Penso quindi
che il ministero dei Trasporti
dovrà fare una proroga al prossimo anno. Altrimenti sarà impossibile riuscire a formare
tutti i marittimi coinvolti».
Il rischio, ragiona Patuelli, è
RINCORSA
Patuelli (Abb): «Il personale
che lavora sulle navi
passeggeri deve aggiornarsi
entro la fine del 2016.
Ma i tempi sono stretti»
che, se non si riuscirà a formare
tutti i marittimi italiani, le compagnia siano spinte ad assumere, negli stessi ruoli, personale
straniero. E questo acuirebbe
un fenomeno di perdita di professionalità in campo marittimo che l’Italia sta già subendo.
«Gli ufficiali elettrici e elettronici di bordo - dice Patuelli sulle navi passeggeri che operano nei nostri mari una volta
erano per lo più italiani, ora
vengono in gran parte dell’Est
Ue. Le ragioni di questo sono
da attribuire alla formazione:
questi operatori dell’Est sono
competenti, costano meno, ma
soprattutto parlano molto bene l’inglese; e lo stesso non si
può dire di molti italiani».
R.d.F.
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STILI&TENDENZE
In breve
LICENZE
Due accordi Blufin
per gli accessori
Gioielleria. Nel 2015 il fatturato ha superato i 200 milioni - Forte spinta dagli orologi
«Italia secondo mercato
al mondo per Swarovski»
Terzisti. B&G e Maroquinerie Thomas
Pelle, in Toscana
la prima alleanza
tra Italia e Francia
Silvia Pieraccini
Blufin ha siglato due
licenze: di 4 anni con La
Compagnia delle Pelli per
la produzione e
distribuzione mondiale di
Blumarine Handbags e di 5
anni con il Calzaturificio
Rodolfo Zengarini per
Blumarine Shoes.
BEACHWEAR
Albisetti rilancia
il brand Emamò
Albisetti International, nata
dall'esperienza e dal knowhow di Albisetti, ha
acquisito la licenza del
brand di beachwear
Emamò, nato nel 2001. I
mercati di riferimento
saranno: Italia, Europa,
Paesi dell’est , Medio
Oriente e in un secondo
tempo Usa e Asia.
PREZIOSI
I gioielli couture
presentati a Parigi
Sono pezzi unici, molti dei
quali di inestimabile valore,
considerati delle vere e
proprie opere d’arte.
A Parigi sono state
presentate le ultime
creazioni di alta gioielleria
realizzate dalle maison più
note al mondo: da Bulgari a
Cartier, da De Grisogono a
Giampiero Bodino.
www.moda24.ilsole24ore.com
Il dg Molon:
«Per pezzi venduti
solo gli Stati Uniti
fanno meglio»
Giulia Crivelli
pSwarovski Italia continua a
raccogliere i frutti degli investimenti fatti negli ultimi anni. O
meglio, della piccola grande rivoluzione portata da Michele Molon, dal 2010 managing director di
Swarovski Italia Consumer goods business (Cgb), la divisione
del gruppo che crea prodotti finiti (gioielli, orologi e linee di cristalli da collezione) e li distribuisce in oltre 40 Paesi.
La filiale italiana e il gruppo
nel suo complesso sono passati
indenni dalla grande crisi economica iniziata nel 2008: quello
di Molon non è stato quindi un
turn-around, ma, come dice lui
stesso, un impegno per «costruire e consolidare», basato su un
rafforzamento del brand grazie
a un rinnovamento degli orologi, su una svolta nel retail e su un
approccio più contemporaneo
alla comunicazione e al marke-
ting, specie digitale.
«Nel 2015 il fatturato ha superato i 200 milioni e l’Italia si è confermata secondo mercato per pezzi
venduti, dietro agli Stati Uniti, e
quarto per fatturato dopo Stati
Uniti, Cina e Francia – spiega
Molon –. La novità più importante nonché traino
della crescita dello
scorso anno e del 2016
sono stati gli orologi:
da gennaio a maggio
l’incidenza sul fatturato nei monobrand è
stata dell’11,5%, con un
aumento dell’80% rispetto allo stesso periodo
del 2015». La felice intuizione
di Molon è stata quella di allargare una categoria di prodotti che già esisteva
puntando sia sulla
fascia di prezzo
(entry price sotto
i 200 euro) sia
sul design.
«Non avrebbe
avuto senso competere
con big del settore o puntare
tutto, ad esempio, sullo swiss
made. L’elemento distintivo deve restare il cristallo ed è giusto
che i nostri orologi siano percepiti come accessori moda. Presentiamo una collezione all’anAl vertice.
Michele Molon,
managing
director di
Swarovski Italia
A destra, il
flagshipstore di
corso Vittorio
Emanuele, a
Milano. In alto, il
bracciale
Crystaldust e
l’orologio
Crystalline Oval
no alla grande fiera di Basilea, in
aprile, ma facciamo poi alcuni
lanci durante l’anno».
Altro importante sviluppo del
2015 e da qui al 2017 verrà da Lola&Grace, il marchio lanciato tre
anni fa con monomarca separati da quelli a insegna Swarovski, un posizionamento prezzo più adatto ai giovani e una distribuzione wholesale
che conta già 150 multimarca. Pensiamo di
arrivare a 300 entro il
2017 – precisa Molon –.
Oggi in Italia ci sono
già quattro monomarca e quasi certamente ne
apriremo altri».
A Milano Swarovski nello
scorso anno ha beneficiato di
un forte effetto Expo, aggiunge il direttore generale: «Le cifre
ufficiali parlano
di oltre 20 milioni
di visitatori nei
sei mesi dell’evento. Non tutti hanno fatto
shopping, ovviamente, ma
si è comunque innescato un circolo virtuoso che ha spinto i milanesi e credo anche gli italiani che
abitano in altri luoghi dai turisti di
Expo prima o dopo essere stati a
Milano, a riscoprire le rispettive
città e a ritrovare, forse, un po’
della fiducia necessaria per aumentare i consumi».
Swarovski nacque nel 1895 come produttore di macchine per tagliare il cristallo , ma la divisione
consumer risale al 1976, quando fu
creato il primo topolino in cristallo. «In ottobre festeggeremo i 40
anni della Cgb, ma nei prossimi
mesi ci concentreremo su molti
altri prodotti e in particolare sul
Crystaldust, un bracciale “a serpente” appena arrivato nei negozi
e disponibile in due lunghezze che
montano, rispettivamente, 900 e
2mila cristalli, con tecniche di incastonatura che lo rendono molto
difficilmente copiabile». Novità
inoltre per la comunicazione, con
la campagna #bebrilliant, che avrà
come protagonista la modella
Karlie Kloss. «Il messaggio che
vogliamo dare alle donne è che sono loro le prime a essere brillanti.
Swarovski aggiunge qualcosa, ma
tutto parte dalla loro consapevolezza e sicurezza di sé – conclude
Molon –. Svilupperemo la campagna su tutti i mezzi e a Facebook,
dove abbiamo oltre 600mila follower, aggiungeremo Instagram e
tutte le clienti potranno mandare
le loro foto #bebrilliant».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Stone Island
e Vhernier
debuttano
a New York
pSe negli ultimi mesi le vendi-
pDa una parte un'azienda
fiorentina che produce borse
per Gucci e Cartier e che vuole
svilupparsi e accrescere le dimensioni. Dall'altra uno storico gruppo francese di pelletteria, che produce anch'esso per
marchi del lusso come Vuitton, Hermes e Chanel, e che è
interessato al savoir faire sedimentato nel più importante distretto mondiale della pelletteria di alta qualità, quello appunto alle porte di Firenze.
Dall'incontro tra le due aziende familiari, la B&G di Franco
Baccani e la Maroquinerie Thomas fondata da Auguste Thomas, nasce la prima partnership
franco-italiana tra terzisti della
pelletteria di lusso. L'alleanza si
gioca sulle (diverse) dimensioni: Maroquinerie Thomas ha appena acquisito il 35% del capitale
della B&G, che conta due stabilimenti produttivi a Lastra a Signa
(Firenze) e Cavriglia (Arezzo),
65 dipendenti e un fatturato 2015
di 9,5 milioni di euro con un margine operativo lordo vicino al
5%. Maroquinerie Thomas, nata
nel 1937 a Semur-en-Auxois, paesino della Borgogna, e' leader
europeo nella produzione di pelletteria di lusso, con tre stabilimenti, 1.250 dipendenti e circa
100 milioni di euro di fatturato
realizzato producendo borse e
portafogli. I francesi si sono avvicinati alla B&G attratti dal fatto
che è l'unico produttore italiano
della pelletteria Cartier.
«Questa operazione ha
l'obiettivo di far crescere B&G
senza minarne l'identità - spiega
Baccani, che resta azionista di
maggioranza e amministratore
dell'azienda - in modo che possa
proporsi con maggiore forza ai
clienti internazionali. Le dimensioni d'impresa, del resto, oggi
sono fondamentali: banche e
Retail. Tre negozi
Dettaglio. Lavorazione artigianale
mercati chiedono aziende più
strutturate, che però non siano
spersonalizzate e mantengano
artigianalita' e ricercatezza».
I progetti di sviluppo di B&G,
che saranno condensati nel piano industriale di prossima elaborazione, prevedono di far salire il fatturato a 25-30 milioni nei
prossimi tre-cinque anni, grazie
a investimenti produttivi e
all'aumento dei marchi-clienti.
L'intento è diventare un punto
di riferimento sul mercato italiano, dove le dimensioni delle
aziende di pelletteria oggi sono
artigianal-industriali e dove finora ci sono state poche alleanze e aggregazioni.
Cosa significa lo sbarco dei
produttori francesi nel distretto fiorentino, che già conta tanti
committenti d'Oltralpe, da Dior
a Bulgari, da Celine a Fendi, da
Gucci a Yves Saint Laurent fino
a Cartier? «È una sinergia tra imprese che hanno lo stesso segmento operativo, gli stessi valori e che possono avviare collaborazioni», spiega Baccani.
Maroquinerie Thomas è più votato all'industrializzazione di
processo, B&G è più forte nello
sviluppo stilistico e nelle produzioni “moda” col plus
dell'etichetta made in italy.
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te di moda italiana negli Stati
Uniti hanno in parte deluso le
(elevate) aspettative iniziali, le
grandi città americane rimangonounavetrinadecisivaperimarchi nostrani.Lo sa bene Vhernier, marchio italiano di gioielleria,cheharaddoppiatolapropria
presenza negli Usa con l’aperturadiduemonomarcanellaGrande Mela.«New York rappresentaunafinestrasulmondoesiamo
entusiasti di aprire in due luoghi
che ho sempre sognato, due vetrine perfette per le nostre creazioni» ha detto Carlo Traglio,
presidente di Vhernier.I negozi
si trovano rispettivamente al 783
diMadisonAvenueeal55diWall
Street e rappresenteranno un
volano per i conti dell’azienda in
Usa: l’obiettivo di Vhernier è
raddoppiarelacrescitarispettoa
quella registrata nel 2015, mettendoasegnoun+40%.I segnali
incoraggianti ci sono: nei primi sei mesi dell’anno lo store
di Los Angeles ha registrato
un fatturato superiore a quello dell’intero 2015.
Anche Stone Island ha debuttato a New York con un monomarca,ilventesimo.Ilnegozioha
aperto ieri e si trova al 41 di GreeneStreet,aSoHo.Èunpuntovendita spazioso - la superficie è di
320 metri quadrati - e fortemente
identificativo sul piano del design: la scelta di Carlo Rivetti, che
nel suo brand ha sempre promosso una sapiente comunione
trastileetecnologia,iltuttomade
in Italy, ha scelto materiali contrastanti come il rovere naturale
e la fibra di carbonio degli arredi
oppure la pietra tagliata e l’acciaio scuro del pavimento.
Ma.Cas.
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www.ilsole24ore.com/moda
Le foto dei tre nuovi negozi
Impresa & territori 19
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
MONDO&MERCATI
America Latina. La liberalizzazione del mercato dei cambi ha iniettato fiducia tra gli operatori economici
In breve
L’Argentina apre alle imprese
CONVEGNO A MILANO
Singapore opportunità
per le aziende italiane
Il presidente Macri ha introdotto una politica favorevole agli investimenti esteri
Roberto Da Rin
p«La svolta pro-business», «il
governo amico delle imprese»,
«l’ora delle riforme», «il nuovo
corso». Gli stilemi creati dal governo dell’Argentina di Mauricio
Macri si sprecano. La comunicazione della Casa Rosada contiene
un po’ di tutto: un po’ di verità, una
dose abbondante di marketing
politico, qualche omissione e un
pizzico di mentiras, bugie.
Macri ha svalutato il tasso di
cambio tra peso e dollaro e conferito un assetto più aperturista all’economia. L’incubo del controllodelmercatodeicambi,ilcambio
nero sempre più diffuso, incontrollato e pericoloso, ha lasciato
spazioaunafluttuazionenaturale.
Senza dubbio, questo provvedimento va inserito tra gli assets positivi della gestione attuale.
Sul fronte doganale si registrano obiettivamente delle migliorìe anche se i dazi, in alcuni comparti, rimangono alti.
I primi provvedimenti di politica commerciale adottati dal governo introducono il Simi. Ovvero un sistema che rende snelle le
operazioni di importazione dei
prodotti in Argentina. In altre parole le procedure di investimento
e di import-export divengono più
fluide rispetto a prima. Oggi sono
in vigore le “licenze automatiche”
per 12mila categorie merceologiche su 15mila, concesse in un breve
lasso di tempo, tra 48 a 72 ore.
Ciò che non è coperto dalle licenze automatiche (cioè 1.400 licenze), è sottoposto a procedure
non-automatiche, che vengono
valutate caso per caso, sottoposte
ad autorizzazione governativa.
Il 22 dicembre 2015 è stata quindi avviata dal ministero della
Produzione una risoluzione
semplificatrice che spazza via
gran parte degli intralci burocratici che ingolfavano le importazioni e le esportazioni da e per
l’Argentina. Anche questo è un
asset positivo del governo.
L’unica nota negativa riguarda
però le categorie merceologiche:
una parte rilevante delle esportazioni italiane verso l’Argentina ricade proprio nella categoria “licenze non automatiche”. E quindi
colpisce “il made in Italy”: il tessile-abbigliamento, i giocattoli, le
calzature, la componentistica automotive, gli pneumatici, i prodotti siderurgici.
Il tema dei dazi alle importazione, spesso alti, è invece uno dei
I SETTORI MERCEOLOGICI
Le procedure doganali
sonomolto più fluide anche
se tessile, componentistica
e automotive non ricadono
nelle licenze automatiche
PIL E INFLAZIONE
Nel secondo semestre
del 2016 dovrebbe ripartire
l’economia dopo la lunga
recessione. Resta il nodo
dell’inflazione, oltre il 30%
che punti dolenti della politica argentina. La tutela della produzione nazionale è un bastione concettuale incrollabile per i governi
argentini che si sono succeduti
negli ultimi 60 anni.
Proprio così: il riflesso pavloviano dei governi argentini
resta immutato ed è di impronta protezionistica.
Il concetto si traduce nel mantenimento di dazi all’import che
di certo non agevolano il commercio: i dazi ruotano attorno al
10% per i prodotti non agricoli e
vicino al 14% per quelli agricoli.
L’Argentina, va ricordato, è uno
dei granai del mondo. Vediamo
da vicino alcuni esempi di dazi applicati ad alcuni prodotti: il dazio
applicato all’import alimentare è
vicino al 15% mentre quello sul
settore dell’arredo è del 18% e il
tessile abbigliamento e calzature
è del 35%. Il comparto meccanico
è compreso tra il 10 e il 15%, mentre
auto e componentistiche patiscono rispettivamente dazi compresi tra il 20% e del 15 per cento.
Il presidente della Camera di
Commercio italo-argentina a Buenos Aires, Giorgio Alliata di Montereale, esprime comunque opinioni molto positive sul nuovo governo: «L’Esecutivo sta cercando
di ricomporre l’equazione, di implementare misure mirate alla liberalizzazionedeimercati.Insomma studiare provvedimenti che
consentano in tempi brevi il reinserimento dell’Argentina sui mercati internazionali. Il viaggio di lavoro di Macri, in Germania e a Bruxelles, mira a quest’obiettivo». E
poi ancora: «Alcuni cambiamenti
non possono essere effettuati in
pochi mesi, ci vuole più tempo, ma
senzadubbioleregolestannocambiando nella direzione di una progressiva liberalizzazione».
Un cambiamento radicale rispetto a quello degli ultimi 15 anni,
in cui non è stato facile avere rapporti commerciali con Buenos Aires. Oggi la linea del governo è
questa: « Non temere la globalizzazione ma approfittarne».
Infine tra gli attivi della gestione Macri si può annoverare la Ley
de blanqueo, un maxi condono.
Che non ti impone il rimpatrio dei
capitali, ma la semplice emersione. L’Esecutivo chiede di pagare
le tasse ma dà libertà di mantenere i capitali all’estero.
Un mix di politiche monetarie e
commerciali dovrebbe consentire, secondo gli analisti, un recupero dell’attività economica già nel
secondo semestre del 2016.
Il Paese in cifre
pUna piattaforma in India al
Performance economica 2015
Contesto politico-sociale
Business climate
Crescita PIL
vs anno precedente
+2,1%
Sviluppo umano
Indice
Doing Business
121° Paesi
Crescita PIL procapite vs anno prec.
+1,0%
Registrare
un’impresa
157
Ottenere
una sentenza
590 giorni
Recovery
rate %
42,9
Competitività
dell'economia
106° Paesi
Corruzione
percepita
107° Paesi
Saldo pubblico
(% del PIL)
-5,0
Debito estero
(% del PIL)
22,4
Debito pubblico
(% del PIL)
52,1
Riserve
(mesi import)
40°
su 188 Paesi
Disoccupazione
8,2%
Distribuzione della ricchezza
47,2%
detenuta dal 10% più ricco
della popolazione
4,1
su 189
L
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INDICI CONFINDUSTRIA
Indici dei prezzi delle merci aventi mercato internaz., (34 prodotti) ponderati sul
commercio mondiale (Usd) e sul commercio italiano (º)
129
82,95
184,64
117,94
141,61
280,54
196,7
327,95
268,85
355,44
214,05
291,96
Giu15
143,16
74,91
189,71
159,44
143,62
333,03
202,82
362,23
361,98
471,64
249,72
372
Euro correnti
(base 1977=100)
Giu16 Mag16
134,85
92,01
193,41
115,25
160,53
333,93
194,96
326,96
405,23
378,1
246,58
319,05
130,13
83,62
186,24
119,07
142,78
283,04
198,27
331,02
271,18
358,67
215,95
294,59
Giu15
145,57
76,1
192,87
162,24
145,98
338,64
206,06
368,49
367,99
479,66
253,93
378,31
BORSA ELETTRICA
Prezzo unico nazionale del 19.07.2016
¤/MWh
Ore
¤/MWh
Ore
39,785640
43,189070
09.00
01.00
37,861570
44,011300
10.00
02.00
33,285930
42,327510
11.00
03.00
34,143740
42,009800
12.00
04.00
33,397900
41,470990
13.00
05.00
33,217060
40,954980
14.00
06.00
38,992830
41,274890
15.00
07.00
41,630880
41,227780
16.00
08.00
Ore
17.00
18.00
19.00
20.00
21.00
22.00
23.00
24.00
giorni
su 140
su 175
servizio delle aziende emilianoromagnole della filiera agroalimentare (meccanica agricola,
tecnologie post-raccolto, trasformazionealimentareesettori
ancillari),perfornireservizipromozionali e di business development e per preparare la domanda indiana di macchinari italiani,
soprattutto organizzando dimostrazioni tecniche e sul campo.
Consiste in questo il progetto
“The Indo-Italian agri food tech
center”, che sarà presentato oggi
nella sede della Camera di commercio di Bologna.
Nel dettaglio, spiegano dalla
Camera di commercio, si tratta
di «una nuova piattaforma per
avviare collaborazioni commerciali e industriali con con-
troparti indiane, sviluppare
quelle già esistenti, dare visibilità ai marchi e prodotti italiani, facilitarne il corretto posizionamento in India attraverso attività promozionali e di creazione
del consenso, e preparare la domanda indiana di prodotti italiani ed emiliano-romagnoli tramite dimostrazioni tecniche e in
campo». L’iniziativa è organizzata da Indo-Italian Chamber of
commerce & industry di Mumbai, in collaborazione con la Regione, che cofinanzia il progetto
all’interno della Programmazione regionale “ER Go-Global”, e
con il supporto di Unioncamere
Emilia-Romagna, sistema camerale regionale, Federunacoma e Assocamerestero.
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SULLE ALTRE PIAZZE
Caseari
Alessandria
Rilevazione settimanale della Camera di Commercio di Milano del
18/07/2016. (Prezzi medi statistici riferiti alla situazione di mercato accertata
nella settimana precedente).Franco partenza, pagamento in contanti, Iva
esclusa, ¤ al kg.
¤.
Burro e crema di latte
a tendenza rialzista era in atto da tempo.
Ma al giro di boa di metà luglio i listini dei
limonihannoregistratounaveraepropriaimpennata.InbaseallerilevazionidelConsorzio
Infomercatiieriilprodottoincontrostagione,
inarrivosoprattuttodaArgentinaeSudafrica,
è aumentato in media di 50 centesimi il chilo
rispetto a venerdì, attestandosi a un range di
prezzodi3-3,50euroilchilo.Glioperatoriparlanodiunfisiologicoaumentodelladomanda
che sul mercato interno, in questo periodo,
non trova un’offerta sufficiente. Posto che un
rialzocosìrepentinoerilevantenoneraprevisto. Gli altri agrumi non hanno subito variazioni, con le arance scambiate ancora a una
media di 1,20 euro. Tra le specie di stagione, a
prezzi alti ma stabili le ciliegie trentine (7-7,50
euro), l’uva da tavola (3-3,50 per le varietà Vittoria e Italia), meloni e angurie (1,50-1,60 euro
la prima scelta). Senza variazioni pesche e
nettarine, a una media di 1,50 euro il chilo.
Giu16 Mag16
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«Intesa Italia-India
nell’agroalimentare»
Svolta. Il presidente dell’Argentina, Mauricio Macri, al centro
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A MILANO
di Massimo Agostini
132,83
90,7
190,53
113,43
158,2
328,87
192,19
321,87
399,18
372,31
242,86
314,19
presidente di Assolombarda –. E
per il World Economic Forum
rappresenta il secondo Paese
più competitivo al mondo. Non a
caso, infatti, Singapore si candida a diventare la prima “Smart
Nation”per il suo sistema universitario, per i talenti che attrae,
per la sanità, le startup e le infrastrutture. Tasselli che appartengono anche alla nostra visione
per il futuro di Milano».
Singapore è un magnete per
le aziende straniere; delle 421
aziende italiane che hanno investito nei 10 paesi Asean, ben 118
(il 28%) hanno scelto la CittàStato. Nel 2015 l’Italia ha esportato a Singapore beni equivalenti a 1.964 milioni di Euro, un valore che sfiora lo 0,5% delle esportazioni nazionali .
Edizione domenicale su www.ilsole24ore.com/indicienumeri
Per i limoni
prezzi alle stelle
Alimentari (tot.)
Bevande
Cereali
Carni
Grassi
Non alimentari (tot.)
Fibre
Vari industriali
Metalli
Combustibili (totale)
Totale (escl. combust.)
Totale generale
in Italia e le opportunità offerte
dalla Città-Stato sono state al
centro del dibattito “Italia e Singapore. Le differenze che avvicinano” che si è tenuto ieri nelal sede di Assolombarda, a Milano, in
occasione della seconda pubblicazione dell’Associazione Italia-Asean, “Italy and Singapore.
Converging differences”.
«La crisi dell’euro e le difficoltà dell’Unione Europea hanno
rafforzato il trasferimento del
centro di gravità dell’economia
mondiale verso il continente
asiatico», ha sottolineato Enrico
Letta, presidente di Italia-Asean. «La World Bank, in un recente confronto con 189 Paesi, ha decretato Singapore il luogo ideale
per fare business – ha dichiarato
da parte sua Gianfelice Rocca,
PIATTAFORMA PER LE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA
MERCATI IN ITALIA
Dollari correnti
(base 1977=100)
pLa conoscenza di Singapore
EPA
¤/MWh
42,639680
42,368200
43,523030
45,472770
45,281170
44,570910
45,426510
41,092750
DIAMANTI
Valori Best - Average, in dollari Usa per carato. I prezzi indicati si intendono per la vendita
all'ingrosso e all'origine nei Paesi di produzione, al netto di spese, valore aggiunto e imposte.
Brillanti da 0.50 - 0.69 carati
Colore
Qualità
Valori al 22.06.2016
D (bianco extra eccezionale +)
if
5695 - 6709
E (bianco extra eccezionale)
vvs1
3410 - 4464
E (bianco extra eccezionale)
vvs2
2746 - 3518
F (bianco extra +)
vs1
2520 - 3119
G (bianco extra)
if
3380 - 3936
G (bianco extra)
vvs1
2835 - 3492
H (bianco)
vvs2
2402 - 2808
H (bianco)
vs1
2338 - 2764
I (bianco sfumato)
vs2
1680 - 2093
J (bianco sfumato)
if
2013 - 2441
J (bianco sfumato)
vvs1
1485 - 2000
K (bianco leggermente colorito)
vvs2
1259 - 1655
K (bianco leggermente colorito)
vs1
1166 - 1571
Valutazione riferita a pietre corredate da certificazione di validità internazionale, tagliate a
«brillante», di buone proporzioni di taglio, esenti da particolarità naturali indesiderate.
Fonte: Rapaport, New York (Internet: www.diamonds.net)
Burro pastorizzato (comprensivo di premi quali-quantitativi, oneri trasporti
provvigioni) 2,12; prodotto con crema di latte sottoposta a centrifugazione e
pastorizzazione (regolamento CEE n.1234/07) 2,97; di centrifuga
3,12; zangolato di creme fresche per la burrificazione (comprensivo di premi
quali-quantitativi, oneri trasporti provvigioni) 1,92; crema di latte (40% di
sostanza grassa) 1,74; siero di latte scremato (compresa la scotta) 1000 kg. 89; latticello (uso zootecnico) 1000 kg. 5-6.
Formaggi
Franco caseificio o magazzino stagionatura, merce nuda, contenuto di grassi
secondo la prescrizione di legge, pagamento in contanti, Iva esclusa, al kg..N.B.:
Le forme o le confezioni dei prodotti di origine e tipici devono recare impresso il
marchio dei rispettivi Consorzi di Tutela.
Parmigiano reggiano (scelto 01) per frazione di partita: stagionatura 24 mesi
e oltre 9,55-10,30; stagionatura 18 mesi e oltre 8,90-9,45; stagionatura 12
mesi e oltre 8,05-8,35; Grana Padano (scelto 01) per frazione di partita:
stagionatura 15 mesi e oltre 7-7,65. stagionatura 9 mesi e oltre 6,256,35; stagionatura 60/90 giorni fuori sale 4,95-5,30. Provolone Valpadana
fino a tre mesi di stagionatura 4,90-5,05; oltre tre mesi 5,15-5,40. Pecorino
romano oltre cinque mesi stagionatura 6,70-6,90. Asiago I scelta d'allevo
60/90 gg. 5,30-5,60. pressato a latte intero 4,35-4,65; Gorgonzola fresco 4,755,05; maturo I scelta 5,75-6,05 Italico fresco 3,75-3,85; maturo 4,554,85. Taleggio fresco da salare 3,60-3,80; fresco fuori sale 3,80-4; maturo
4,55-4,95. Quartirolo lombardo 4,20-4,40. Crescenza matura 3,653,90. Mozzarella di latte vaccino conf. (125 gr. circa) 4-4,10. Mascarpone 3,703,80.
Carni bovine e ovine
Rilevazione settimanale del 18/07/2016 a cura della Camera di Commercio
di Milano. (Prezzi riferiti alla situazione media di mercato accertata nella
settimana precedente).Dal macellatore o grossista al dettagliante o
all'industria, carne macellata a norma Cee, f.co partenza piazza Milano e
provincia. Pagamento contanti, Iva esclusa, il kg..N.B.: I prezzi minimi si
riferiscono a merce di importazione, i massimi al prodotto nazionale.
Bovino adulto (Class. CEE-S.E.U.R.O.P. reg. n. 1208/81) Categoria A,
vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi, mezzene s/rene classe E 3,95-4,50; classe
U 3,40-3,90; classe R 2,50-2,90; classe O 1,95-2,45; posteriore s/rene taglio
pistola classe E 5,90-6,60; classe U 5,30-6,30; classe R 4,35-5; classe O 3,954,10; anteriore c/pancia classe E 2,65-2,95; classe U 2,55-2,85; classe R 2,102,45; classe O 1,70-2,05. Categoria E, vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi:
mezzene s/rene classe E 5,30-5,55; classe U 4,75-5,35; classe R 4,454,80; classe O 3,25-3,40; posteriore s/rene taglio pistola classe E 8,308,80; classe U 7-7,90; classe R 6-6,50; classe O 5,10-5,30; anteriore c/pancia
classe E 2,50-2,65; classe U 2,20-2,40; classe R 1,80-1,90; classe O 1,551,65. Categoria D vacche: mezzene s/rene classe R 2,35-2,50; classe O 1,752,10; classe P 1,20-1,50. posteriore s/rene taglio pistola classe R 2,202,70; classe O 1,60-1,85; classe P 1,05-1,30. anteriore c/pancia classe R 1,401,50; classe O 1,30-1,35; classe P 1-1,10. Vitelli (in mezzene o carcasse) razze
da carni pregiate qual. Extra 7,20-7,80; altre razze da carne di I 5,90-6,40; altre
razze di II 4,55-5,20; selle (posteriori di vitello) razze da carni pregiate extra
9-9,80; razze da carne di I 7,40-7,90; altre razze di II 5,45-6,30; busti
(anteriori di vitello) razze da carne pregiate extra 2,90-3,20; razze da carne di I
2,40-2,60; altre razze di II 1,80-2,10; carne bovina anteriore denervata,
disossata e mondata per l'industria 3,80-4,60. Puledri mezzene s/rene 4,204,50. Cavalli mezzene s/rene 3,90-4,40. Ovini adulti 3,30-3,80. Agnelli fino a
8 kg. non quot.. oltre 8 kg. non quot.; Agnelloni età inf. a 1 da 8 a 12 kg 6,606,90. da 12 a 14 kg. 6,30-6,50; da 14 a 16 kg. 6-6,30; Capretti di I non quot..
Bovini, equini da macello
Rilevazione settimanale del 18/07/2016 a cura della Camera di Commercio
di Milano. (Prezzi riferiti alla situazione media di mercato accertata nella
settimana precedente). Franco allevamento Milano e provincia. Pagamento
contanti Iva esclusa, il kg.
Vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi razze da carne pregiate extra 2,422,62; razze da carne di I 2,27-2,37; razza frisona o altre di I 1,07-1,22; di II
0,97-1,07. Vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi razze da carne pregiate extra
3,20-3,35; razze da carne I 3,05-3,15; razza frisona o altre di I 1,60-1,70; di II
1,50-1,60. Tori razze da carne di I 1,05-1,25; razza frisona o altre di I 0,850,95. Vacche razze da carne di I 1,05-1,15; razza frisona o altre di I 0,800,95; di II 0,55-0,75; di III 0,40-0,50. Vitelli razze da carne pregiate extra
3,80-3,90; razza frisona o altre di I 2,70-2,95; di II 2,20-2,30. Puledri di I 2,302,40. cavalli di I 1,70-2. Vitelli da ingrasso (baliotti) 45/55 kg: frisona f/m 22,40; incrocio f/m 2,80-3,30; incrocio pie bleu belga f/m 4,75-5,05.
Suini
Rilevazione settimanale del 18/07/2016 a cura della Camera di Commercio
di Milano (prezzi riferiti alla situazione media di mercato accertata nella
settimana precedente).
Suini: d'allevamento (f.co allevamento, dall'allevamento al commerciante o
all'ingrassatore) locali: 7 kg cad. 40,50; di 15 kg 3,92; di 25 kg
2,92; magroncelli locali 30 kg. 2,60; 40 kg. 2,29; magroni locali 50 kg. 2,02; 65
kg. 1,70; 80 kg. 1,61; 100 kg. 1,51; Capi da macello scrofe da macello a peso
vivo (franco peso partenza): I cat. 0,58.
Listino della Camera di Commercio di Alessandria del 18/07/2016. Prezzi in
Cereali
Frumento tenero varieta' speciali ( p.s. 77-78) non quot.; panificabile
superiore ( p.s. 76-77) non quot.; panificabile (p.s. minimo 74-76) non
quot.; mercantile non quot.; biscottiero (p.s. 74-75) non quot.; altri usi non
quot.. Frumento duro nazionale: orig. prov. (p.s.77-78) non quot.; altri usi non
quot.. Granoturco belgrano e similari non quot.; nazionale ibrido secco (um.
14%) non quot.; gritz non quot.; nazionale ibrido verde (um. 30%) non
quot.. Orzo naz. Vestito non quot.. Sorgo rosso non quot.; bianco non
quot.. Legumi proteici Pisello proteico ( umid. 14% - impur. 2% ) non
quot.. Farine di grano tenero con caratteristiche sup. min. di legge: tipo 00
(prot. min. 14) non quot.; tipo 00 prot.min. 13 non quot.; tipo 00 prot.min. 11,5
non quot.. Sfarinati di grano duro: semola rimacinata per panificazione non
quot.. Farine di granoturco a macinazione integrale non quot.; granoturco
spezzato non quot.. Cascami di frumento farinaccio non quot.; crusca e
cruschello non quot..
Brescia
Prezzi rilevati dalla C.d.C. di Brescia del 14/07/2016.
Cereali
Prezzi al mercato libero. (Merce sana, secca, leale, mercantile, su veicolo
all'azienda del produttore, alla rinfusa, pagamento alla consegna, tonn./¤).
Frumento: varietà speciali di forza non quot.; fino p.s. base 79/80 non
quot.; buono mercantile p.s. base 75/78 150-155; altri usi p.s. base 65/74 144149; Granoturco nazionale giallo 14% um. 184-185; mais da granella verde
um. 30% non quot.; trinciato di mais in campo (30% sost. secca o amido) non
quot.. Orzo nazionale leggero (p.s. 55/60) 137-140; pesante (p.s. 61/66) 144149; estero p.s. 66/67 (f.co magazzini interni) non quot.; p.s. 63/68 (f.co
arrivo) 161-176. Sfarinati di frumento tenero: farine (con caratt. di legge) tipo
"00" w 380/430 prot.ss min.14 435-445; w 280/330 prot.ss min.13 415435; w 180/230 prot.ss min. 11,5 380-390; Sfarinati di duro: semola (f.co
pastificio alla rinfusa) 340-345. Derivati dal granoturco: farina nostrana 383387; fioretto 416-418; bramata 413-419; per mangime integrale rinfusa 202205; spezzato degerminato ibrido 282-285; germe 234-235. Cascami di
frumento tenero (f.co molino rinfusa): farinaccio 135-137; tritello 97-98; 98
89-90. Paste alimentari: pasta semola grano duro in conf. gr.500, 0,370,42; gr. 1000, 0,75-0,80; da kg 5 o oltre 0,70-0,75. Risi: (merce f.co
magazzino grossista, kg./¤) semifini: Padano 0,96-1,20; Vialone nano 1,501,55; Fini: Ribe 0,89-0,91; Parboiled fino Ribe 0,98-1,10; Superfini: Roma
1,09-1,14; Arborio 1,17-1,21.
Foraggi
Fieno maggengo ¤/t. 95-100; agostano non quot.; terzuolo non quot.; di
erba medica 110-115; paglia 70-80.
Caseari
Merce resa al caseificio in panoni, kg./¤: burro I qualità (affioramento)
2,25; II qualità (siero) 2,05; siero di latte compresa la scotta 0,08; Formaggi.
Contrattazioni tra produttori e grossisti, merce nuda, posta al caseificio salvo
diversa indicazione, kg./¤: granamerce fresca 2/3 mesi f.s. non quot.; padano
stagionato 9 mesi 6,30-6,40; stagionato 12/15 mesi 7,37-7,57. Provolone
Valpadana fino a 3 mesi stagion. 5-5,10; oltre 5 mesi stagion. 5,305,50. Provolonea 40 gg fuori sale 4,80-4,90; con 3/4 mesi di stagion. 5,155,25. Taleggio tipico fresco fuori salamoia 3,95-4,10. Italico fresco fuori
salamoia 3,80-3,90. Robiola (formaggella bresciana fuori sale) 4,174,27. Crescenza a latte intero fresca fuori sale 3,94-4,04. Gorgonzola fresco
3,85-4. Quartirolo lombardo 4,40-4,50.
Suini
A peso vivo, sul mercato di produzione: da allevamento lattonzoli da 15 kg.
3,84; da 25 kg. 2,87; magroncelli da 30 kg. 2,60; da 40 kg. 2,32; da 50 kg.
2,07; magroni da 65 kg. 1,73; da 80 kg. 1,60; da 100 kg. 1,51; da macello grassi
da 115 a 130 kg. 1,32; da 130 a 144 kg. 1,34; da 144 a 156 kg. 1,40; da 156 a
176 kg. 1,49; da 176 a 180 kg. 1,47; da 180 a 185 kg. 1,43; oltre 185 kg.
1,38; scrofe I qualità 0,59; II qual. 0,57; III qual. non quot..
Forlì
Prezzi rilevati il 18/07/2016 al mercato avicunicolo comunale, Iva esclusa,
prezzi in ¤/kg.
Pollame
Polli a terra: leggeri ( fino a 1,85 kg. ) 0,81-0,83; bianchi a terra pesanti (oltre
2,1 kg) 0,81-0,83; gialli a terra pesanti (oltre 2,1 kg) 0,81-0,83; Galline a terra
medie ( da 2 a 2,5 kg. ) non quot.; pesanti ( oltre 3 kg. ) 0,08-0,12; Rosse 0,060,08; Livornesi 0,02-0,04. Anatre mute maschi 2,35-2,39; femmine 2,352,39. Tacchini pesanti femmine 1,23-1,25; maschi 1,23-1,25; tacchine mini
(fino a kg 3,8) non quot.. Faraone allev. tradizionale 2,35-2,49. Capponi allev.
tradizionale non quot.. Piccioni 5,40-5,60. Pollastre rosse di 112 giorni
(¤/CAD.) 3,65-3,75. Galletti livornesi 2,65-2,69; golden comet 2,552,59. Conigli leggeri (fino a kg 2,5) 1,35-1,39; pesanti (oltre kg 2,5) 1,421,48; Quaglie 3,08-3,12. Uova naz. fresche colorate in natura: Nat. S - meno di
53 g. 0,60-0,64; M - da 53 a 63 g. 0,73-0,77; L - da 63 a 73 g. 0,77-0,81. Uova naz.
fresche guscio colorato selez. cat. A: per 100 pezzi S - meno di 53 g. 7,40-7,60; M
- da 53 g. a 63 g. 7,90-8,10; L - da 63 g. a 73 g. 8,90-9,10; XL - da 73 g. e piu`
11,40-11,60.
Modena
Listino dei prezzi rilevati dalla Camera di Commercio di Modena presso la
Borsa merci il 18/07/2016 per merce al netto dell'Iva, prezzi in ¤.
Suini
Allevamento intensivo: da allevatore ad acquirente f.co part.
produttore:; lattonzoli 7 kg. Cadauno 40; 15 kg. 58; 25 kg. 71,70; 30 kg. 77; 40
kg. 89,90; magroni 50 kg. 101,50; 65 kg. 112; 80 kg. 131,20; 100 kg.
150,50. Magri da macelleria 90/115 kg. 1,61. Grassi da macello: alla prod.
peso vivo f.co part. produttore: 115/130 kg 1,37; 130/144 kg. 1,38; 144/156
kg. 1,42; 156/176 kg. 1,49; 176/180 kg. 1,47; 180/185 kg. 1,41; oltre 185 kg
1,36. Scrofe da macello 0,59.
Carni bovine fresche
Da macellatore a dettagliante: Mezzene di vitello naz. qual. extra 8,208,60; I qual. 7,40-7,90; II qual. 5,80-6,20; di vitellone extra 5,50-6,20; I qual.
4,70-5,20; II qual. 4,20-4,60; di manzo e vitellone femmina qual. extra 5,906,20; I qual. 5,30-5,70; II qual. 5-5,20; di vacca di I cat. I qual. 4,06-4,33; II
qual. non quot.. Da macellatore a grossista: Mezzene di vitello qual. Extra 7,808,20; I qual. 7-7,50; II qual. 5,40-5,80; di vitellone extra 5,10-5,80; I qual.
4,30-4,80; II qual. 3,80-4,20; di manzo e vitellone femmina qual. Extra 5,505,80; I qual. 4,90-5,30; II qual. 4,60-4,80; di vacca di I cat. I qual. 3,66-3,93; II
qual. 3,28-3,45; di vacca di II cat. I qual. 3,19-3,50; II qual. 2,612,92. Qualifica griglia Cee. Carni bovine fresche: Vitelloni maschi mezzene E1
non quot.; E2 4,05-4,70; E3 4,05-4,70; U1 non quot.; U2 3,96-4,06; U3 3,964,06; R1 non quot.; R2 non quot.; R3 non quot.; O1 non quot.; O2 3,103,30; O3 3,10-3,30; P1 non quot.; P2 2,95-3,15; P3 2,95-3,15. Vitelloni
femmine: mezzene E1 non quot.; E2 4,88-5,08; E3 4,88-5,08; U1 non quot.; U2
4,50-4,60; U3 4,50-4,60; R1 non quot.; R2 3,76-4,04; R3 3,76-4,04; O1 non
quot.; O2 2,65-2,95; O3 2,65-2,95; P1 non quot.; P2 1,56-1,85; P3 1,561,85. Vacche: mezzene R1 2,14-2,19; R2 2,19-2,34; R3 2,19-2,34; O1 1,741,84; O2 2,05-2,14; O3 2,25-2,27; P1 1,14-1,69; P2 1,34-1,69; P3 1,34-1,69.
Salumi e grassine
Da industriale a dettagliante f.co partenza. Pancetta arrotolata senza
cotenna 7,20-7,90; con cotenna 7,80-8,50; filettata coppata 1010,70; salame qual. sup. puro suino 10,70-11,60; salamini italiani alla
cacciatora Dop 11,40-12,10; coppa nazionale (stag. min. 90gg) 10,8011,50; mortadella Bologna IGP 6,70-7,50; puro suino 5,70-6,50; zampone di
Modena IGP (da cuocere) 7,80-8,60; di Modena IGP (precotto) 6,907,70; zampone (da cuocere) non quot.; (precotto) 5,90-6,70; cotechino di
Modena IGP (da cuocere) 6,90-7,70; di Modena IGP (precotto) 6,106,90; cotechino puro suino (da cuocere) non quot.; puro suino (precotto) 5,206; prosciutto crudo Prosciutto di Modena DOP stag. con osso 10,40-11,40; di
Parma DOP stag. con osso 11,90-12,60; di San Daniele DOP stag. con osso
12,20-13,10; nazionale stag. con osso : peso da Kg. 7 piu' 9,10-10,20; stag. con
osso: peso da Kg. 6 piu' 6,50-6,90; cotto nazionale cotto di alta qualita' 13,5014,50; cotto di alta qualita' 11-12; cotto 6,25-7,15; spalla cotta 6,307; salsiccia di puro suino 6,30-7,10; strutto raffinato in pani da 10 a 25 kg.
1,75-1,95; speck IGP 9,50-10,10; speck 8-8,70; bresaola IGP (punta d'anca)
19,80-20,80; bresaola (punta d'anca) 19,30-20,30.
Carni suine fresche
Prezzo da macellatore a industriale o da industriale a industriale, f.co
stabilimento venditore.; Mezzene nazionali taglio MEC extra 2,59; nazionali
taglio MEC 2,54. Pancetta fresca non salata, disossata e squadrata, peso 3 kg. e
oltre 3,34; pancettone con bronza peso 7,5/9,5 kg. 1,80; scotennato e lavorato
da salame resa 60% 3; coppa fresca kg 2,4 3,54; kg 2,4-2,7 3,89; kg 2,7 e oltre
4,25; spalla fresca, disossata e sgrassata 2,77; denervata resa 75%
3,69; denervata resa 80% 3,46; lombi Modena interi 4,35; lombo Padova
4,90; alla bolognese senza costato 3,77; lardo fresco cm 3 e oltre
2,59; lardello con cotenna da lavorazione 1,02; gole con cotenna e magro
1,20. Lonza (filone) con cordone leggera fino a 4,3 kg 4; puro occhio o pulito
leggera, fino a 4 kg 4,20. Trito di prima qualità 3,29; coscia fresca refilata per
prosciutto da sale, peso 10/12 kg. (±10%) 3,04; superiore a 12 kg. e oltre
(±10%) 3,88; per prosciutto DOP senza piede 10,5/12,5 kg. (±10%)
4,53; superiore a 12,5 kg. e oltre (±10%) 4,74. Grasso da fondere escluso
lardello ¤/t 237. Strutto grezzo in cisterna ¤/t 682; raffinato in cisterna
982; raffinato in cartone da 25 kg 1132; raffinato in pacchetti e/0 vaschette
fino a 1 kg 1782.
Caseari
Zangolato di creme fresche per burrificazione (f.co luogo produzione)
1,45; Formaggio parmigiano-reggiano qualita' scelto +12% fra 0-1 per lotti di
partita, quantita' 100 forme circa; min. 30 mesi e oltre 10,40-11,25; min. 24
mesi e oltre 9,40-9,85; min. 18 mesi e oltre 8,85-9,20; min. 12 mesi e oltre 8,258,60.
Novara
Rilevazioni del 18/07/2016 della Camera di Commercio di Novara,merce al
tenimento del produttore Iva esclusa.
Risi e Risoni
Risone (prezzi in ¤ per tonnellata): Tondo: Balilla - Centauro 285315; Selenio non quot.; Medio: Lido, Flipper non quot.; Lungo A: Loto 250-
285; Augusto non quot.; Dardo, Luna CL e similari 255-280; S. Andrea 260290; Baldo 290-330; Roma 300-340; Arborio, Volano 730-770; Carnaroli
870-900; Thaibonnet, Gladio e similari 285-305. Risi lavorati: Originario 665720; Lido 580-620; Ribe 640-670; Augusto 660-700; S. Andrea 750780; Roma 800-850; Baldo 830-880; Arborio 1570-1620; Carnaroli 17501800; Thaibonnet 635-665; Parboiled Ribe 720-750; Parboiled Baldo 900950; Parboiled Thaibonnet 735-765.
Caseari
Zangolato di creme fresche per burrificazione (prezzo medio in ¤)
1,75; burro pastorizzato (prezzo medio) 1,95. Gorgonzola: piccante fresco
non quot.; maturo 5,95-6,25; dolce fresco non quot.; maturo 4,955,25; siero di gorgonzola freddo f.co caseificio per 100 litri 0,71.
Piacenza
Prezzi rilevati dalla CdC di Piacenza del 09/07/2016.
Cereali
Merce nuda posta sul veicolo partenza produttore, prod. 2014, prezzi
tonn./¤.
Grano tenero: nazionale prod. 2016 varietà spec. di forza p.s.79/80 kg 170175; superfino p.s. 78/79 kg. 160-164; fino p.s.78/79 kg 150-152; buono
mercantile p.s.74/76 kg 146-148; mercantile p.s.71/73 kg non quot.; altri usi
p.s 70 kg e oltre non quot.. Grano duro: nazionale prod. 2016 mercantile p.s.
75/78 kg. 190-192; fino p.s.79/80 kg 196-200. Granoturco naz. comune ibrido
prod. 2015 um. 14% 180-184. Orzo nazionale prod. 2016 p.s.60/62 140142; p.s.63/65 146-148; p.s.66 e oltre non quot.. Soja in granella prod. 2015
380-385. Cascami di frumento tenero: farinaccio rinfusa 125-130; tritello
sacco per merce 130-136; crusca e cruschello sacco per merce 127-128; alla
rinfusa 88-89.
Caseari
Franco caseificio: formaggio grana padano fraz. di partita stagionato 20 mesi
(riserva) il kg. 7,70-7,80; 12-15 mesi 7,30-7,60; 9 mesi 6,20-6,40. Burro
(merce nuda f.co caseificio in pani da 10/20 kg da pr. a gross.) di affioramento
1,84-1,94; zangolato di creme fresche per la burrificazione 1,61-1,81. Siero di
latte raffreddato uso industriale 0,55-0,65; residuato lavorazione formaggio
grana e provolone 0,35-0,40.
Bovini
Da allevamento (peso vivo). Vitelli da latte (baliotti): da incrocio con razze da
carne: maschi e femmine 2,20-2,80; incroci con extra Pie Blue Belga 34,30; nostrani: maschi e femmine, inferiori a 45 kg 1,20-1,40; da 45 a 50 1,802,20; da 50 a 55 2,30-2,50. Vitelloni nostrani da ingrasso da 6 a 12 mesi 1,251,35; oltre 12 e fino a 18 mesi 1,15-1,25; Limousine dell'annata naz., svezzati
maschi 2,75-2,85; femmine 2,75-2,85; Charollaise maschi 2,702,80; femmine 2,55-2,75; incroci nazionali maschi 2,05-2,25; femmine 2,052,15; incorci importati maschi 2,75-2,85; femmine 2,45-2,65; Manzette(*)
fino a 12 mesi (capo) 300-320; oltre 12 mesi 350-440; Manze gravide di oltre 6
mesi (I scelta) 830-930; II scelta 780-830; Vacche da latte(*) I scelta 630740; II scelta 560-660; (*) Se sprovvisti di I.B.R. diminuzione del 30% circa..
Da macello. Vitelli da latte: di razze da carne 3,45-3,85; comuni nostrani
2,10-2,35. Vitelloni e scottone extra razze da carne inferiori 24 mesi:
Limousine maschi 2,40-2,50; femmine 2,38-2,52; Charollaise e incroci
francesi maschi 2,25-2,40; femmine 2,28-2,45; Vitelloni inferiori ai 24 mesi
extra incroci con razze da carne 1,85-1,95; nostrani di I qualità 1,22-1,32; II
qualità 1,17-1,21. Scottone inferiori ai 24 mesi da incrocio da 380 a 500 kg
2-2,15; oltre 500 kg 1,80-2,05; nostrane di I qualità 1,05-1,20; II qualità
0,90-1. Vitelloni oltre 24 mesi : prezzo inferiore di Euro; Vacche I qual. 0,700,90; II qual. 0,54-0,68; III qual. 0,39-0,52; Manzi incroci 1,401,65; nostrani 1,10-1,20. Tori: I qual. 1,07-1,15; II qual. 0,87-0,99.
Equini e ovini
Puledri da latte il kg. 2,20-2,30; puledri 1,50-1,60; cavalli 1,50-2; Agnelli
2-2,50; capretti 2-2,50; pecore 0,80-0,90; castrati 1,10-1,50.
Suini
Capi muniti di Marchio di Qualità (f.co tenimento) da allevamento: lattonzoli
da 15 kg 3,91; magroncelli da 25 kg 2,92; 30 kg 2,61; 40 kg 2,30; 50 kg
2,02; magroni da 65 kg 1,70; 80 kg 1,59; 100 kg 1,50; Da macello: grassi da
130 kg 1,32; 145 kg 1,36; 160 kg 1,45; 180 kg 1,35.
Foraggi
In cascina o luogo di produzione. Fieno di prato stabile I sfalcio prod. 2016
100 kg./¤ 5-6; II sfalcio 5-6; III sfalcio non quot.; di erba medica prod. 2016 I
sfalcio 6-8; II sfalcio 6-8; III sfalcio non quot.; fieno in ballette 2016 non
quot.; Trinciato di mais 2015 insilato maggengo 3,70-4,20; agostano non
quot.; paglia di frumento pressata prod. 2016 in rotoballe 2-2,50; in ballette
4-5; balloni rettangolari 2,50-3,50.
Pescara
Listino dei prezzi rilevati dalla Camera di Commercio di Pescara presso la
Borsa merci il 18/07/2016. Prezzi ¤/quintale. Iva esclusa.
Cereali
Merce nuda, partenza da produttore a grossista al q.le Grano tenero fino
kg.hl. 79 160-165; mercantile kg.hl. 79 non quot.; Grano duro fino extra
(bianconato massimo 25%) kg.hl. 78/80 205-210; fino (bianconato massimo
20%) kg.hl. 77/78 195-200; mercantile kg.hl. <74/76 non quot.; mercantile
slavato kg.hl. <70/74 170-170. Granoturco nazionale 200-205; locale non
quot.. Avena nazionale rossa 140-145. Orzo vestito nazionale kg. hl.62-64
non quot.; vestito nazionale kg. hl.65-67 155-160. Farina di soia
nazionale prot 44% f.co gross. in sacc. carta 375-380.
Legumi secchi
Merce telata f.co grossista al q.le Ceci di prod. nazionale calibro grande non
quot.; di massa prod. nazionale non quot.. Favino bianco di produzione
nazionale commerciale 190-195; nero non quot.. Pisello proteico 190-200.
Oli commestibili
Da produttore a grossista f.co partenza sfuso al q.le.. Extra vergine di
oliva DOP "Aprutino-Pescarese" non quot.; prod. Abruzzo prov.Pescara ac.
max 0,6 500-520; ac. max 0,8 non quot.; di oliva vergine prod. Abruzzo - altre
zone ac. max 0,6 non quot.; di oliva extra vergine prod. altre zone ac. max 0,6
365-375; di oliva rettificato raff. A 295-305; di sansa di oliva rettificato raff. B
140-144; di semi arachide 200-210; mais 108-110; girasole 85-87; soia 7374. Olio extra verg. DOP APR/PESC in conf. da 0,50 litri non quot.; da 0,75 litri
non quot.; da 5 litri non quot..
Thiene
Listino della Camera di Commercio di Vicenza rilevato alla sala Borsa di
Thiene il 18/07/2016 (al netto dell'Iva). Prezzi in ¤.
Caseari
Asiago fresco Dop 20 gg di maturazione il kg. 4,15; stagionato con
maturazione 2-3 mesi 5,10; stagionato Mezzano con maturazione 4-6 mesi
5,95; stagionato Dop "vecchio" 7,50-8; Burro di affioramento il kg.
2,90; zangolato di creme fresche per la burrificazione 1,85. Grana padano
merce scelta 01 maturazione min.10 mesi 6,05-6,15; maturazione da 12 a 15
mesi 6,50-6,70. Siero di latte raffreddato ad uso industriale 1000 Kg 6,50-7; di
latte ad uso zootecnico 1000 Kg 4,25-4,75; latticello uso zootecnico 1000 Kg
5-6. Latte spot latte crudo naz. sfuso in cisterna non quot.; Panna Crema di latte
(40% m.g.) 1,70.
Verona
Listino della Borsa Merci di Verona. Prezzi all'ingrosso franco produttore
rilevati il 18/07/2016. Prezzi in ¤.
Cereali
Grano Tenero - produzione nazionale 2001 (prezzo base per tonnellata)
frumento Falling number mm. 220 n. 1 varietà grani di forza.
Grano tenero naz. n. 1 di forza non quot.; n. 2 varietà speciali non quot.; n. 3
fino 151-153; n. 4 b. mercantile 147-150; n. 5 mercantile 144-146; prod. Est.
Arrivo molino: Manitoba 2 non quot.; Northern Spring prot. Base 15% 233235; estero p.s. 76/77 f.co partenza porto alla rinfusa 162-163; estero p.s.
76/77 f.co arrivo alla rinfusa non quot.. Granoturco: ibrido prod. veronese non
quot.; ibrido alimentare (secondo spec. Vigenti) 190-192; ibrido farinoso base
Verona con gar. Aflatossina B1 max 5 ppb non quot.; ibrido farinoso base
Verona con gar. Aflatossina B1 max 20 ppb 180-182; ibrido estero (franco
arrivo alla rinfusa) 190-192; ibrido estero (franco partenza porto alla rinfusa)
180-185. Cereali minori: avena non quot.; orzo vestito naz. leggero p.s. 56/59
non quot.; medio p.s. 62/63 140-145; pesante p.s. 64/66 147-150; vestito
estero (fr. arrivo alla rinfusa) 155-156; grano foraggero non quot..
Vini
Vini della provincia di Verona amarone e recioto
Valpolicella (al litro) amarone e recioto prod. 2012 d.o.c.g. non
quot.; amarone e recioto prod. 2012 d.o.c.g. classico non quot.. Produzione
2013 - Amarone e Recioto (al litro) doc atto a superiore (gr.12/13) 8-9; doc
classico Amarone e Recioto 8,50-9,50; Produzione 2014 - Amarone e
Recioto (al litro) doc atto a superiore (gr.12/13) 7,50-8,50; doc classico
Amarone e Recioto 8-9; Valpolicella doc produzione 2014 non quot.; doc atto a
superiore (gr.12/13) non quot.; doc classico non quot.; doc classico atto a
superiore (gr 12/13) non quot.; doc ripasso non quot.; doc classico ripasso non
quot.; Vini I.G.T. Verona rosso veronese gr. 13.5/14 1,50-1,70; Merlot non
quot.; Produzione 2015 - Bardolino doc 0,90-1,05; doc chiaretto 0,931,06; doc classico 1-1,10; Valpolicella doc produzione 2015 non quot.; doc
atto a ripasso 3,40-3,60; doc classico 3,10-3,20; doc classico atto a ripasso
3,50-3,70; Soave doc 6-6,50; doc classico 0,90-1,10; docg classico superiore
(gr 12,5/13) non quot.. Custoza doc 0,80-1. Valdadige doc rosso non
quot.; doc bianco non quot.; pinot grigio non quot.. Lugana doc non quot.. Vini
I.G.T. Verona rosso veronese gr. 10/12 5,20-5,80; rosso veronese gr. 13.5/14
1,30-1,50; bianco veronese gr. 10/13 3,90-4,50; chardonnay gr. 12
(Euro/litro) 0,85-0,95; durello 5,90-6,30; garganega 4,20-4,50; merlot 5,205,80; pinot bianco gr.12 (Euro/litro) non quot.; pinot grigio veneto - base 12
(prezzo E/litro) 1-1,15. Vino da tavola rosso non quot.; bianco 4-4,30.
Latte spot
In cisterna, franco arrivo. Latte spot nazionale crudo 325-338; estero prov.
Germania - Austria 320-330; magro pastorizzato tipo 0,03 M.G. 200210. Panna di centrifuga 40 % M.G. 1650-1700.
Suini
Prezzi per suini lattonzoli, magroncelli e magroni f.co caseificio e, per i suini
grassi da macello, alla pesa più vicina ai luoghi di vendita, pronta consegna e
pagamento. Le quotazioni si riferiscono sempre ai suini di razza bianca
pregiata.
Di razza pregiata. Lattonzoli 15 kg. 3,82; 25 kg. 2,83; magroncelli 30 kg.
2,53; magroni 40 kg. 2,26; 50 kg. 2,02; 65 kg. 1,69; Grassi da
macello 146/160 kg. 1,34. 161/180 kg. 1,43; oltre 180 kg. 1,36.
20 Commenti e inchieste
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
Lettere
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A Milano il salone
di cultura e startup
NON SOLO IL TRASLOCO DA TORINO
di Armando Torno
I
l Salone del Libro è tornato all’attenzione delle cronache e si parla – sarà vero ? - di un possibile trasloco da
Torino a Milano, con appendici in altre città. Proprio a
Milano circola in questi giorni una notizia che sembra essere una risposta alle crisi subalpine si direbbe il nunzio dei
progetti che formicolano nel capoluogo lombardo. Si tratta, per dirla in soldoni, di un salone dedicato contemporaneamente al libro e alla cultura.
Cosa scontata, dirà qualcuno, ma non si creda che oggi
libro sia sinonimo di cultura: ultimamente esso è utilizzato
per spettacolarizzare gli incontri, si è trasformato in una
specie di scusa. Al contrario, il nuovo salone - i cui contratti
sono già stati siglati con Fiera Milano Congressi - desidera
riportare i grandi valori culturali al centro dell’attenzione.
Qualche dato. La Fiera del capoluogo lombardo, con ingresso da via Gattamelata, mette a disposizione per questo
nuova iniziativa che si terrà l’ultimo weekend di novembre, una settimana dopo Bookcity, circa novemila metri
quadri di esposizione e sedici sale convegni. Lo spazio sarà
dedicato in parte ai libri antichi e di modernariato e in parte
a editori grandi e piccoli (anche del genere artigianale); soprattutto l’iniziativa sarà consacrata a incontri culturali in
cui saranno presentate le migliori start up operanti nel nostro Paese, legate al mondo dei musei, dei siti archeologici,
dell’arte in genere, della comunicazione, dei libri ovviamente eccetera. Con start up si intende, in tal caso, un’impresa che cerca modelli di business ripetibili e sviluppabili
o, come dicono gli addetti ai lavori, “scalabili”.
In pratica a Milano sta sorgendo un salone intorno al
libro e con il libro, nel quale le attività, i giovani, le scuole,
le culture emergenti e quelle in cerca di uno spazio potranno darsi appuntamento. La Fiera ha creduto in questo progetto. Non staremo a elencare tutte le iniziative,
che tra l’altro sono in corso di definizione, basterà aggiungere che ha aderito un premio come il Galdus (nato
nella realtà della scuola professionale) e altri progetti legati al cinema innovativo realizzato dai ragazzi in età
scolare. È insomma una valorizzazione a 360 gradi di tutto quello che non trova ospitalità in altre manifestazioni,
meno che mai nei vecchi Saloni del Libro che ormai agognano di trasformarsi in spettacolo. Forse per salvare i
numeri, forse perché invecchiati.
Facciamo qualche nome. Le parti dedicate a modernariato e antiquariato sono organizzate da Sergio Malavasi,
noto libraio milanese e fondatore del sito maremagnum,
nonché organizzatore del mercatino Vecchi libri in Piazza
Diaz, ormai un riferimento per il genere da oltre vent'anni.
La parte moderna e gli incontri, di cui abbiamo dato solo un
piccolo cenno, avranno la regia di Matteo Luteriani, fondatore e timoniere della casa editrice Luni. La segreteria organizzativa è stata affidata a Mara Vitali, che curerà anche
l’ufficio stampa: un nome che vanta esperienza, noto a tutti
gli operatori culturali italiani.
Ci si chiede, a questo punto, quale sia la vera novità di
codesta manifestazione e perché essa dovrebbe rappresentare qualcosa di più di un semplice salone del libro o di
una serie di presentazioni. La risposta è presto data: tale laboratorio culturale mette in contatto, senza chiedere nemmeno un centesimo d'ingresso ai visitatori, i giovani che
credono nella cultura, gli editori che investono ancora, gli
eventuali laboratori, i libri nuovi e quelli dimenticati, scrittori e saggisti con ragazzi delle scuole. Un confronto continuo organizzato accanto ai libri, nel quale si desidera far
cadere la barriera tra autore e lettore, editore e creatore.
Uno spazio contaminante che in questi ultimi anni è venuto a mancare, sia per la virtualizzazione dei personaggi televisivi (poi diventati modelli e star anche nei saloni del libro), sia per la scarsità di dibattiti veri. Non è esagerato
scrivere che stiamo vivendo un'epoca in cui i libri di evasione sembrano letture per evasi e i libri di alta cultura sono
sempre più introvabili nei circuiti distributivi e si devono
cercare su Internet. Confrontare i diversi momenti culturali significa riprendere un dialogo interrotto alcuni anni
fa, quando nelle università si parlava di fantasia al potere.
L'iniziativa che si svolgerà alla Fiera di Milano sarà anche un’occasione per conoscere un’Italia attiva e non nota: ragazzi che stampano libri in casa in cinque o sei copie,
editori che realizzano volumi curati nei dettagli con tavole d'artista, progetti di start up che dialogano con la cultura solo con strumenti digitali, autori in cerca di nuove
identità. E altre cose. A novembre.
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Come funzionano
i rami del Parlamento
in Svizzera e negli Usa
Caro Tommasi, mi sono permesso di
tagliare la parte della sua lettera in cui
spiega come anche in Italia il Senato
non sia mai stato un doppione della
Camera, sia per il numero dei componenti, sia per i limiti di età, sia per
l’elezione su base regionale. Vorrei
dedicare tuttavia lo spazio di questa
risposta ai due esempi citati. Iniziamo dalla Svizzera. I due rami del Parlamento federale, il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati (il primo
di 200 componenti eletti su base
strettamente proporzionale, il secondo di 46 designati due per ogni
Cantone e uno dei semi-cantoni)
hanno le stesse competenze: ogni
legge deve essere approvata dalle
due assemblee. È interessante notare
[email protected]
Domenico Rosa
che sono autonomamente i Cantoni a
decidere come scegliere i loro rappresentanti. E sono gli stessi Cantoni
IL VIGILE
a pagare le loro indennità anche se
comunque i senatori svolgono la loro
attività “senza istruzioni”, non hanno
cioè vincoli di mandato.
Fondamentalmente il potere legislativo fa capo anche a Washington ad
entrambi i rami del Parlamento. Al solo Senato tuttavia spettano le conferme di alcune nomine governative come quelle degli ambasciatori e degli
alti funzionari e giudici federali. I senatori possono presentare proposte
di legge; non possono però proporre
leggi tributarie (questa funzione
spetta in esclusiva ai rappresentanti),
anche se possono modificarle senza
limitazioni. Ogni proposta, per divenire legge, deve quindi essere esaminata e approvata da entrambe le CaURBANO
mere. Se le due Camere approvano
versioni diverse, di solito viene nominata una commissione congiunta
(conference committee) che elabora
un testo di compromesso, da sottoporre nuovamente alle due Camere
per l’approvazione definitiva. Nel
procedimento di impeachment (cioè
di rimozione dalla carica di un funzionario o di un giudice federale) alla Camera spetta la formulazione dei capi
di accusa nei confronti dell’imputato,
che poi viene processato dal Senato.
Una significativa differenza tra i due
rami del Congresso degli Stati Uniti è
data dalla metodo e dalla durata del
Umanità nella tragedia
Tra le tante storie di umanità che
incorniciano i fatti sanguinosi di
Nizza, non dobbiamo dimenticare
quella degli otto studenti di
Giurisprudenza di Torino (a Nizza
per la summer school della locale
Faculté de Droit) che hanno trovato
rifugio nella casa di un imbianchino
tunisino ventinovenne, Hamza di 29
anni. Lì hanno trovato sino alle due
del mattino generi di conforto e
soprattutto la generosità
disinteressata e il calore della
giovane famiglia musulmana: oltre
ad Hamza, la moglie incinta e il
bimbo di 2 anni. Un fiore
profumato, spuntato dal dolore di
quegli avvenimenti.
Lettera firmata
A 24 ANNI DA VIA D’AMELIO.LA DDA DI REGGIO INDAGA SUL CONSORZIO TRA MAFIE
Borsellino cercava la «Cosa Unica»
Nell’agenda rossa nomi di soggetti della massoneria e dello Stato deviato
di Roberto Galullo
u Continua da pagina 1
L
a Procura della Repubblica di
Reggio Calabria (il capo Federico Cafiero De Raho e il
sostituto Giuseppe Lombardo) apre, con l’indagine Mammasantissima che la scorsa settimana ha
portato in carcere quattro soggetti e
fa pendere una richiesta di arresto
per il senatore Antonio Stefano Caridi (Gal), un filone delicatissimo che
trova nel lavoro delle Procure di Palermo e Caltanissetta sponde indispensabili per portare un anello di
verità nella morte di Falcone e Borsellino e nella catena di depistaggi.
Lo fa lavorando sottotraccia, con
decine di interrogatori, riletture di
vecchie deposizioni e mille incroci
probatori affidati in primis ai Ros
dei Carabinieri di Reggio (prima
comandati da Valerio Giardina, poi
da Gianluca Piasentin e infine con
la stessa lena dei precedenti da Leandro Piccoli), alla Gdf (retta da
Alessandro Barbera) e alla Dia
(guidata da Gaetano Scillia).
Il punto di partenza è uno e uno solo e corre sull’asse dei pentiti Tommaso Buscetta-Leonardo Messina.
Il primo, rivolgendosi a Falcone,
disse: «La camorra, non voglio neanche parlarne, non mi occupo di
buffoni capaci perfino di arruolare
guardie municipali. Quanto alla
’ndrangheta, ma è sicuro, signor giudice, che esista veramente?».
Il secondo, il 30 giugno 1992, appena 19 giorni prima della strage di via
D’Amelio, cominciò la sua collaborazione con Borsellino. Messina – di
San Cataldo, feudo della mafia dei
Madonia, uomo d’onore dal 21 aprile
1982 – il 4 dicembre 1992 riprenderà
in Commissione parlamentare antimafia il filo drammaticamente interrotto con Borsellino e mai più – prima d’ora – approfondito. A partire
dalla verità più sconvolgente: l’esistenza di una Commissione nazionale di strutture segrete e riservate
in primis di Cosa nostra e ’ndrangheta che nel nome degli affari non solo
aveva rapporti con la massoneria deviata e gli apparati infedeli dello Stato ma con essi si fondeva e influenzava politica ed economia. Messina dirà di più: almeno dall’86 aveva indicato allo Stato come dare la caccia ai
vertici della Commissione nazionale e ai suoi rapporti con le altre consorterie mondiali ai cui vertici, nel
1991, sedevano come “vice” Totò Riina e Piddu Madonia.
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mandato. I deputati devono ripresentarsi alle urne ogni due anni e sono 435,
eletti con il metodo maggioritario in
altrettanti collegi. I senatori restano
in carica sei anni, ma con scadenze
differite dato che ogni due anni l’Assemblea viene rinnovata per un terzo.
Il Senato americano è composto da
cento membri, due per ognuno dei
cinquanta Stati. La California, che ha
quasi 36 milioni di abitanti, ha lo stesso numero di senatori dell’Alaska che
ne ha 650mila. Così come in Svizzera
dove il Canton Zurigo che ha quasi un
milione e mezzo di abitanti ha due senatori come il Canton Uri che ne ha
36mila. Come dire: un federalismo
che riconosce pari dignità a tutti. Un
sistema che negli Usa ha avuto origine nel 1787 e in Svizzera nel 1848.
IL VIGILE URBANO
Giorgio Tommasi
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Gianfranco Fabi
Fabrizio Galimberti
Guido Gentili
Adriana Cerretelli
Salvatore Carrubba
aro Fabi, nella sua ultima
risposta (Il Sole 24 Ore di
martedì 12 luglio) ha
accennato al fatto che in Svizzera
come negli Stati Uniti il Senato è
eletto su base federale con due
rappresentanti per ogni Stato in
America e per ogni Cantone in
Svizzera. Ma non ha chiarito come
siano divise le competenze tra i due
rami dei Parlamenti. Siamo di fronte
anche a Washington e a Berna a
inutili doppioni?
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previsti dal D.Lgs. 196/03.
Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.
Tutto o quasi è rimasto nel cassetto
e ci sono voluti 21 anni (l’indagine
Mammasantissima si sta dipanando
da circa tre ed è il proseguimento di
Meta, avviata nel 2010 e ostacolata
perfino con fughe di notizie pilotate)
per iniziare a riavvolgere il nastro di
quella stagione stragista e delle motivazioni per le quali la morte di Borsellino, dopo quella di Falcone, era
ormai diventata urgentissima e, con
la sua fine, l’obbligo di far sparire i minuziosi e sconvolgenti appunti e
tracce di lavoro anche sulla “Commissione nazionale” e i suoi uomini
marci infiltrati ovunque.
Il Gip Domenico Santoro, recependo il recentissimo lavoro della
Dda di Reggio Calabria, mette nero
su bianco che «ancora più elevato,
poi, appare il programma della componente riservata, composta da pochi, che muovono le fila, che si muovono nell’ombra, nel gestire le relazioni riservate, in un sistema integrato che abbraccia anche altre
organizzazioni criminali di tipo mafioso, che curano i rapporti con gli
apparati pubblici e con quelli istituzionali, in grado di consentire alla
struttura associativa di essere parte
di una potentissima struttura organizzata di tipo mafioso, che si avvale
delle potenzialità degli apparati
massonici che la compongono senza
più subire le limitazioni di confini
territoriali o di angusti e superati
ambiti operativi». Il comandante nazionale del Ros, il generale Giuseppe
Governale, non a caso dirà: «Questa
indagine è uno spartiacque e chiunque voglia affrontare seriamente la
lotta alla criminalità organizzata,
dovrà partire da qui».
E su questa “Cosa Unica” riservata
e invisibile – che a breve vedremo sarà ribattezzata anche “consorzio” –
appare decisivo per la Dda reggina
non solo quanto dirà il pentito Gioacchino Pennino, medico chirurgo
mafioso del quartiere palermitano di
Brancaccio, il primo a parlare per
esperienza diretta dei rapporti tra
Cosa nostra e Stato ma soprattutto
quanto dirà in un interrogatorio del
18 marzo 2014 il collaboratore di giustizia messinese Gaetano Costa «…si
arrivò, anche, a progettare e, poi, a
dare forma ad una super-struttura
che comprendeva le due organizza-
Verso i Giochi di Rio de Janeiro
AP
Wada, Russia sotto accusa: fu doping di Stato
Il report della Wada, l’agenzia internazionale antidoping, contiene pesanti accuse contro
la Russia: sono 312 i casi di manipolazione riscontrati ai Giochi invernali di Sochi nel 2014.
Nel rapporto Wada si parla di manipolazione di Mosca e Sochi per almeno 312 casi: si tratta
di doping sistematico quindi, iniziato a Vancouver nel 2010 e di fatto allargato “a tutti gli
sport”. L’atletica russa, già squalificata per doping di Stato, non sarà a Rio de Janeiro.
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Pero (MI). I dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all'amministrazione e potranno essere comunicati alle società del Gruppo per le medesime finalità della raccolta e a società esterne per
zioni: la cosiddetta Cosa Nuova. Si
trattava di una sorta di organizzazione mafiosa di vertice che ricomprendeva sia gli elementi di spessore e di
peso di Cosa Nostra che quelli della
’ndrangheta. Ciò avrebbe consentito
uno scambio di favori ancora più intenso e continuo fra siciliani e calabresi. Ma non solo: Cosa Nuova serviva anche ad inserire in modo più
organico nel tessuto del crimine organizzato siciliano e calabrese, persone insospettabili, collegamenti
con entità politiche, istituzionali e
massoniche». E a domanda dei pm su
un esempio concreto delle sinergie
fra Cosa nostra e ’ndrangheta Costa
risponde: «sicuramente l’omicidio
del giudice Scopelliti… omisiss…»,
ucciso il 9 agosto 1991 a Piale (Rc)
mentre stava preparando, in sede di
legittimità, il rigetto dei ricorsi per
Cassazione avanzati dalle difese dei
più pericolosi esponenti mafiosi
condannati nel primo maxiprocesso
a Cosa Nostra, istruito proprio da
Falcone e Borsellino.
Il pm reggino Lombardo – al cui
fianco ha sempre lavorato il capo della Procura e via via altri pm con indagini parallele alcune delle quali confluiranno anche in sede processuale –
ha trovato ampi riscontri anche in
terra calabrese, tanto che il Gip Santoro scrive che i pentiti «confermano
l’esistenza di una componente riservata della ’ndrangheta che risulta
correlata in maniera stabile alle omologhe componenti siciliane».
Fra tutti il pentito Antonino Fiume
– quintessenza della cosca calabrese
De Stefano – che il 16 maggio 2016
(dunque appena due mesi fa) confermerà quanto aveva già detto il 26 gennaio 2015 e cioè che «i componenti di
tale struttura di vertice, che aveva sede a Milano ed era stato costituita nel
1986/87, erano: per la ’ndrangheta
…omissis… Franco Coco Trovato e
Antonio Papalia». Chiamerà questa
struttura “consorzio” e di essa la Dda
di Reggio sta scavando le parti massonico/ deviate e dei servitori infedeli dello Stato, vale a dire la parte più
pericolosa (anche per se stessa).
E qui la memoria della Procura
reggina si riannoda al punto di partenza, in altre parole di Buscetta che
rivolgendosi a Giovanni Falcone
disse: «Non mi chiedete chi sono i
politici compromessi con la mafia
perché se rispondessi, potrei destabilizzare lo Stato».
Guardie o ladri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GIRO DI PAROLE
di Giorgio Squinzi
Peter Sagan cala
il tris a Berna
ma Chris Froome
resta irraggiungibile
P
eter Sagan, campione del
mondo in carica, ha ottenuto
la sua terza vittoria a questo
Tour e la settima in carriera
alla Grande Boucle. L’arrivo a Berna,
che si pensava ben più impegnativo
ma che è stato limitato nel numero
dei partecipanti, è stato conquistato
al fotofinish dal ciclista slovacco che
ha dominato da vero finisseur qual è,
precedendo di pochi centimetri il
norvegese Alexander Kristoff
(Katusha). A completare il podio
di giornata un altro norvegese,
Sondre Holst Enger (Iam Cycling).
Grazie alla vittoria di Berna, Peter
Sagan, sempre in maglia verde,
rafforza la sua leadership nella
classifica a punti, come nelle ultime
quattro edizioni del Tour.
Sul traguardo a ranghi ridotti (circa
una sessantina di atleti) tutti
aspettavano Fabian Cancellara, enfant
du pays, che ha tentato il tutto per tutto
nella volata ma si è classificato solo al
sesto posto. Mi dispiace per il risultato
dell’atleta svizzero, 35 enne, al suo
ultimo Tour. Ha preparato con
scrupolo questa stagione d’addio al
grande ciclismo ma per ora i risultati
sono davvero pochi. È vero che
restano ancora altre gare, con
l’appuntamento del 6 agosto a Rio de
Janeiro per l’oro olimpico, ma
immagino l’amarezza di un campione
dello spessore di Cancellara che,
secondo un recente studio sul ciclismo
del dopoguerra, è fra i primi dieci
migliori corridori di ogni epoca grazie
alle tante classiche, ai mondiali vinti e
ai 27 giorni in maglia gialla.
La tappa di 209 chilometri è stata
caratterizzata dalla fuga del tedesco
Tony Martin e del francese Julian
Alaphilippe, compagni del team
Etixx-Quick Step. Hanno corso
all’attacco per 170 chilometri e mi
hanno ricordato i trofei Baracchi
degli anni Cinquanta, con due
compagni di squadra in fuga che si
danno una mano.
Dopo l’arrivo di Berna, in giallo
resta sempre il britannico Chris
Froome (Team Sky), che precede
Bauke Mollema (a 1’47”) e Adam
Yates (a 2’45”).
Oggi ultimo giorno di riposo prima
dell’arrivo, domenica 24 luglio, a
Parigi, sui Campi Elisi. Domani la
carovana gialla riparte con la 17esima
frazione, la Berna-Finahut Emosson, di
184,5 chilometri, con arrivo in quota su
un Gran premio della montagna horscategorie, ma credo che sarà davvero
difficile portar via a Chris Froome la
maglia gialla nelle prossime tappe.
Neppure i nostri Fabio Aru (decimo a
5’16” da Froome) e Vincenzo Nibali (a
un’ora di ritardo dalla vetta) mi paiono
in grado di una tale impresa ma mi
auguro che la migliore forma ritorni in
vista della gara dei Giochi olimpici
di Rio de Janeiro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA TAPPA
Sagan: il destino mi sta ridando tanto
A Berna, Peter Sagan (a sinistra) vince al
fotofinish: «È stato uno sprint durissimo,
con lunghi attacchi. A volte, mi è capitato di
perdere sprint per centimetri; ora il destino
mi sta ridando quello che negli ultimi anni
mi è stato tolto».
L’arrivo di ieri e la classifica
1. Peter Sagan
2. A.Kristoff (s.t.)
3. S.Holst Enge (s.t.)
1. Chris Froome
2. B.Mollema (1’47”)
3. A.Yates (2’45”)
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La tiratura del Sole 24 Ore di oggi 19 Luglio 2016
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Commenti e inchieste 21
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
5
Usa più forti nel dopo-Brexit
Scenari globali
Quinta potenza economica.
Con circa 3mila miliardi di dollari di
Pil, il Regno Unito è una delle grandi
economie del pianeta, ma Brexit
porterà a un ridimensionamento
LE CONSEGUENZE DELL’ISOLAZIONISMO
Società aperta. Gli Stati Uniti hanno sempre accolto gli immigrati
e stimolato la creatività: il benessere poggia su persone e idee
La mossa di Londra indebolirà, per motivi diversi, Europa, Cina e Russia
BLOOMBERG
di Simon Johnson
I
l voto britannico a favore dell’uscita
dall’Unione europea ha scosso violentemente i mercati finanziari internazionali. Le prospettive di crescita economica nel Regno Unito nell’immediato e a medio termine sono gravemente ridotte e l’impatto della Brexit sul
resto d’Europa sarà negativo.
Tra i più ovvi vincitori politici della
Brexit ci sono coloro che non amano
l’Europa occidentale e ciò che essa rappresenta. Paradossalmente, potrebbero
beneficiarne gli Stati Uniti – l’alleato europeo più importante, nonché il più
grande partner commerciale dell’Ue –
ma soltanto se alle elezioni per la presidenza a novembre non dovesse vincere
Donald Trump, di qui a poco candidato
del partito repubblicano.
Il Regno Unito ha una popolazione di
poco superiore ai 65 milioni di persone e,
almeno fino al referendum, era la quinta
economia nazionale più grande del mondo, con un Pil annuo pari a quasi 3mila miliardi di dollari. Nel contesto di un’economia globale quantificabile in 75mila
miliardi di dollari, la Gran Bretagna è
un’economia relativamente piccola,
aperta, che fa grande affidamento sul
commercio estero, e le cui esportazioni si
aggirano di solito nell’ordine del 28-30%
dell’attività economica.
Probabilmente, ora tutto ciò cambierà.
Nell’Ue il Regno Unito spedisce circa la
metà delle sue esportazioni, e le prospettive di un accesso completo e continuo a
questo mercato sono scarse. Potrà quindi
risentirne il commercio di beni e prodotti, ma l’impatto sull’esportazione di servizi, compresi quelli finanziari, sarà di
gran lunga più grave. In linea teorica, la
Gran Bretagna potrebbe ora negoziare
un trattato a tutto campo per avere accesso al mercato Ue, ma quasi certamente
ciò esigerebbe di accettare le regole fissate a Bruxelles, proprio quelle contro cui si
è scagliato il voto britannico. Di conseguenza, nel Regno Unito la crescita sarà
inferiore, e per molto tempo.
L’impatto diretto sull’economia mondiale probabilmente sarà limitato dal fatto che gli altri Paesi in una certa misura
avranno qualcosa da guadagnare dalle
perdite britanniche. Per esempio, fino a
tempi recenti il Regno Unito era la destinazione numero uno al mondo per gli investimenti esteri diretti, proprio perché
le grandi aziende lo consideravano una
buona base dalla quale vendere nel resto
dell’Europa occidentale. Ne consegue
che il fascino del Regno Unito, e con esso
la creazione di posti di lavoro che ne deriva, da ora in poi svanirà.
L’Ue è l’ovvio grande perdente politico della situazione, poiché senza un se-
Auto simbolo. A Cowley (Oxford), la Mini del gruppo Bmw coniuga tecnologia tedesca e stile britannico
LE DEMOCRAZIE OCCIDENTALI
I REGIMI AUTORITARI
sto circa del suo Pil attuale nei ranking
economici scenderà da appena sotto il livello degli Stati Uniti – alcuni direbbero
sotto e basta – più o meno al livello della
Cina (misurato in base agli attuali tassi di
cambio). La reazione politica dei leader
dell’Ue è poco chiara. Tuttavia, tenuto
conto di come la crisi della zona euro è
stata gestita male e con incompetenza
dal 2010, pare improbabile un ritorno a
una crescita più dinamica.
Un’Europa più debole è un male per il
mondo, e oggi le persone come Vladimir
Putin che disprezzano la democrazia
staranno sicuramente sorridendo. Molti regimi autoritari, però, si finanziano
con l’esportazione di risorse naturali:
una crescita globale più lenta e prezzi
petroliferi in ribasso non sono certo
buone notizie per Paesi come la Russia
di Putin e l’Iran. Infine, la Cina continua
a rimanere un’economia nella quale la
crescita si basa in gran parte sull’esportazione di manufatti in Paesi più ricchi, e
di conseguenza un rallentamento dell’economia nel Regno Unito e nell’Ue
non avvantaggerà neppure i cinesi.
In termini geopolitici ed economici, gli
Stati Uniti sono in teoria coloro che più
hanno da guadagnare dalla disintegrazione dell’Ue. Gli Usa divennero una potenza globale mentre gli europei si facevano guerra e i loro imperi andavano incontro al declino. Il ruolo degli Usa nel
Con la perdita di un sesto del Pil,
la Ue è il grande sconfitto politico
del referendum e la cattiva
gestione della crisi del debito
non fa ben sperare per il futuro
TV A CURA DI LUIGI PAINI
Il previsto rallentamento
della crescita colpirà sia i grandi
produttori di risorse naturali
come Mosca e Teheran
che gli esportatori come Pechino
Dopoguerra è stato contrastato in un primo tempo dall’Unione Sovietica, che per
un periodo ha ingaggiato anche una sfida
tecnologica. Oggi la Russia ha un’economia piccola e in contrazione e una popolazione in calo demografico.
In seguito, al primato degli Usa ha tenuto testa negli anni Ottanta il Giappone,
con le sue innovative pratiche di management e le sue aziende ben amministrate.
Il Giappone è molto più ricco della Russia
odierna, ma anch’esso resta impantanato
nella fiacchezza economica e potrebbe
rimanere invischiato in una ininterrotta
spirale demografica verso il basso.
Negli ultimi tempi i leader dell’Ue si
sono considerati antagonisti degli
Stati Uniti sul palcoscenico globale.
Oggi resta dunque da capire in quali
parti dell’Europa, Usa e Ue continueranno a pensare e agire in sintonia e su
quali premesse.
Il benessere ha i suoi presupposti nelle
persone e nelle idee. Chi saprà attirare le
persone di maggior talento, istruire loro e
i loro figli, dare al maggior numero possibile di esse l’opportunità di lavorare in
modo proficuo? Gli Usa hanno alcuni
gravi problemi, ma assorbire immigrati e
stimolare la creatività sono alcuni dei
suoi punti di forza da oltre due secoli.
Anche il Regno Unito è stato una società relativamente aperta negli ultimi
decenni, e molti dei suoi giovani vorrebbero che così continuasse a essere. I più
anziani, che per lo più vivono fuori dai
grandi centri urbani, hanno però votato
a favore della costruzione di barriere e –
in misura cospicua – vogliono una maggiore chiusura del Paese nei confronti
del resto del mondo.
Le politiche al centro delle elezioni del
prossimo presidente degli Stati Uniti sono ovviamente assai diverse da quelle oggetto del dibattito nel Regno Unito per la
Brexit. Ma Trump ha una visione simile –
in modo quasi impressionante – a quella
di Nigel Farage, capo dell’Ukip, il partito
indipendentista del Regno Unito, ed entrambi sono apparsi soddisfatti per l’esito del referendum.
Adesso la scelta che gli americani effettueranno a novembre è ancor più al centro dell’attenzione. Gli elettori americani
si lasceranno ammaliare dal canto delle
sirene di Trump? Infliggeranno all’economia statunitense e al mondo intero un
grave danno abbracciando l’autodistruttiva decisione di erigere muri per isolarsi
dalla comunità internazionale? Oppure
sceglieranno il benessere e di assumere il
ruolo di guida globale?
Simon Johnson è professore alla Sloan School
of Management dell’Mit ed ex chief economist
del Fondo monetario internazionale
(Traduzione di Anna Bissanti )
© PROJECT SYNDICATE, 2016
Tariffe. Clinton, Trump e la diffidenza verso il libero commercio
Il veleno protezionista
nutre la cattiva politica
di Barry Eichengreen
S
u una cosa si hanno delle certezze in
merito alle imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti: il futuro Presidente non sarà un liberoscambista
impegnato. La probabile candidata democratica, Hillary Clinton, è nella migliore delle ipotesi, una indifferente sostenitrice del libero commercio e del Ttip in particolare. La
sua controparte repubblicana, Donald
Trump, è ostile agli accordi commerciali che
renderebbero più aperti i mercati statunitensi. Andando contro la tradizione repubblicana moderna, Trump ha l’obiettivo di
imporre un dazio del 35% su auto e parti importate dagli stabilimenti Ford in Messico e
del 45% sulle importazioni dalla Cina.
Gli economisti sono quasi del tutti unanimi nell’affermare che gli effetti macroeconomici del piano di Trump sarebbero disastrosi. Il rifiuto del commercio libero e aperto demolirebbe la fiducia e daneggerebbe gli
investimenti. Altri Paesi si vendicherebbero imponendo essi stessi delle tariffe, indebolendo le esportazioni statunitensi. Le
conseguenze sarebbero simili a quelle della
legge Smoot-Hawley, introdotta dal Congresso nel 1930 e firmata da un precedente
Presidente repubblicano, Herbert Hoover –
una misura che ha portato all’esasperazione
della Grande Depressione.
Ma solo perché gli economisti sono d’accordo non significa che abbiano ragione.
Quandol’economiasitrovainunatrappoladi
liquidità – la domanda è carente, i prezzi sono
stagnanti o in calo e i tassi di interesse sono vicini allo zero – la logica macroeconomica
normale perde di importanza.
Si consideri il seguente esperimento mentale. Il Presidente Trump firma un disegno di
legge che colpisce una tariffa doganale sulle
importazioni dalla Cina. Ciò sposta la spesa
degli Stati Uniti verso i beni prodotti dalle imprese nazionali e pone pressioni al rialzo sui
prezzi degli Stati Uniti, che si rivela utile
quando vi è un rischio di deflazione.
Ma il presidente cinese Xi Jinping risponde con una tariffa doganale, che sposta la
domanda dalle merci statunitensi. Dal punto di vista dei consumatori americani, l’unico effetto è che le importazioni dalla Cina e i
loro sostituti prodotti dagli Usa sono entrambi più costosi di prima.
In circostanze normali, ciò sarebbe un risultato indesiderato. Ma quando la deflazione incombe, la pressione al rialzo sui prezzi è
proprio quello che il medico ha ordinato.
L’aumento dei prezzi incoraggia le imprese a
incrementare la produzione e le famiglie ad
aumentare la spesa. Esso riduce anche il peso
dei debiti. E poiché l’inflazione è ancora bassa, a causa di condizioni macroeconomiche
depresse, non vi è alcuna necessità che la Fed
alzi i tassi di interesse e compensi eventuali
effetti inflazionistici dell’aumento di spesa.
Per evitare che questo esperimento men-
RADIO 24
Barry Einchengreen è professore di economia
all’Università della California
(Traduzione di Rosa Marseglia)
© PROJECT SYNDICATE, 2016
IL TEMPO
Paolo Borsellino essendo Stato
Gli Usa giorno per giorno
21.30 | RAI STORIA
13.45 | AMERICA 24
Mario Platero (foto) racconta fatti e le notizie americane delle ultime 24 ore
Nella foto, il magistrato ucciso dalla mafia
tale sia frainteso, voglio essere chiaro: ci sono
modi migliori per aumentare i prezzi e stimolare l’attività economica in condizioni di
trappola di liquidità, come tagli fiscali e aumenti della spesa pubblica.
Eppure, il punto sulle tariffe è importante.
Dal momento che la protezione attraverso i
dazi doganali non è un problema macroeconomico in condizioni di deflazione e di trappola di liquidità, un commercio più libero
non è una soluzione. Coloro che cercano una
cura per il malessere attuale di “stagnazione
secolare” – una crescita lenta e un’inflazione
inferiore al 2% – non dovrebbero lamentarsi
troppo per gli effetti macroeconomici positivi degli accordi commerciali. E non dovrebbero invocare il vecchio detto che la SmootHawley ha causato la Grande Depressione,
perché non è così. False affermazioni, anche
quando rese alla ricerca di una buona causa,
non fanno bene a nessuno.
Ma la Smoot-Hawley ha avuto una serie di
altre conseguenze dannose. In primo luogo,
ha interrotto il funzionamento del sistema finanziario internazionale. I Paesi che prendono in prestito all’estero devono esportare, al
fine di onorare i loro debiti. La Smoot-Hawley e le ritorsioni estere hanno reso le esportazioni più difficili. Il risultato è stato il default
diffuso sul debito estero, difficoltà finanziarie e crollo dei flussi internazionali di capitali.
In secondo luogo, le guerre commerciali
alimentano le tensioni geopolitiche. La Camera dei deputati francese si indignò per la
tassazione americana sulle esportazioni di
specialità francesi e sollecitò una guerra economica contro gli Stati Uniti. Il Regno Unito
tassò le importazioni dagli Usa, privilegiando il Commonwealth e l’Impero, facendo arrabbiare Hoover e il suo successore, Franklin
Delano Roosevelt. Il primo ministro canadese Mackenzie King parlò di “guerra di confine”, termine diplomatico per indicare il deterioramento delle relazioni. Gli sforzi per stabilizzare il sistema monetario e porre fine alla
crisi finirono in secondo piano.
Peggio ancora, i leader americani, inglesi,
francesi e canadesi si scontrarono nel momento in cui avrebbero dovuto lavorare insieme per far progredire altri obiettivi comuni. Dopo tutto, politica economica a parte, vi
era una minaccia ancora maggiore nel 1930,
vale a dire l’ascesa di Hitler e la ri-militarizzazione tedesca. Il ricorso unilaterale alle restrizioni commerciali, mediante una cooperazione diplomatica più difficile, ha complicatoglisforzipermobilitareunacoalizionedi
chi voleva contenere la minaccia nazista.
La protezione attraverso le tariffe doganali
può non essere una cattiva politica macroeconomica in una trappola di liquidità. Ma
ciò non la rende una buona politica estera –
per Trump o per chiunque altro.
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Oggi
Milano
ALBA E TRAMONTO:
05:53
MINIMA
Potenza
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MASSIMA
DA NON PERDERE
21.10 | RAITRE
La meglio gioventù.
Italia anni 70: vite intrecciate di giovani
“alla ricerca di qualcosa che non
trovano”, in un Paese che sta
attraversando uno dei periodi più
onvulsi della sua storia recente. Con
Alessio Boni e Luigi Lo Cascio, regia di
Marco Tullio Giordana. Seconda di
quattro puntate.
Brexit? Intervengono Daniele Archibugi
( Cnr), e Alessandro Politi, direttore della
Nato Defense College Foundation.
6.15 | America 24
SPETTACOLO
7.00 | Gr 24
21.00 | SKY CLASSICS
Un uomo tranquillo,
diJohnFord,conJohnWayne,Maureen
O’Hara,Usa1952(129’).JohnFordrende
omaggioallaterrad’origine,la
verdissimaIrlanda.
21.10 | SKY ARTE
Sette meraviglie.
Tra le splendide vie di Roma, una sola
era la “Regina” assoluta, l’Appia Antica:
scopriamo la sua storia. Segue alle 21,40
una puntata dedicata a Lecce e il
Barocco.
21.10 | SKY CINEMA 1
Città di carta,
diJakeSchreier,conNatWolff,Clara
Delevigne,Usa2015(109’).Unamore
chenonfinisce:luiè“cotto”dileidauna
vita,maleisen’èaccortaono?Dal
romanzodiJohnGreen.
ATTUALITÀ
21.15 | RAI 5
Le mele di Adamo,
di Anders Thomas Jensen, con Ulrich
Thomsen, Germania-Danimarca 2005
(94’). Il ragazzo ha perniciose idee
neonaziste: forse è il caso di farlo
riflettere un po’...
21.00 | HISTORY
Barbarians – Roma sotto attacco.
Attraverso settecento anni di storia, le
ribellioni delle popolazioni barbare che
portarono al crollo dell’Impero Romano.
La serie si avvale di esperti di fama
internazionale.
21.35 | RAI SCUOLA
Le sette meraviglie del mondo
industriale.
LasfortunatastoriadiIsambard
KingdomBrunel,ingegnerebritannico
chedopoenormisuccessi–LaGreat
WesternRailway,ilpontesospesodi
Clifton–progettòlapiùgrandenavemai
costruita,manonriuscìmaiavederla
salpare.
22.45 | RAI 5
Lo stato dell’arte.
Come cambierà l’assetto dell’Europa
dopo il voto della Gran Bretagna sulla
23.00 | PARAMOUNT CHANNEL
Hollywoodland,
diAllenCoulter,conAdrienBrody,Ben
Affleck,Usa2006(126’).Omicidionella
Hollywoodanni50:lavittimaèilcelebre
attorecheinterpretaSuperman.
23.15 | RAIUNO
Marilyn,
di Simon Curtis, con Michelle
Williams, Eddie Redmayne, Gran
Bretagna 2011 (99’). Marilyn, oh
Marilyn! Viaggio in Inghilterra per la
favolosa star, chiamata a interpretare
“Il principe e la ballerina” con
Laurence Olivier.
6.30 | 24 mattino - L’Italia si desta
di Alessandro Milan
7.20 | In primo piano
8.15 | 24 mattino - Attenti a noi due
con Oscar Giannino
e Alessandro Milan
9.30 | Mix 24 Estate
di Giovanni Minoli, con Alessandra
Fiori e Franco Schipani
9.35 | Musica e storia
10.30 | Cuore e denari
di Nicoletta Carbone
e Debora Rosciani
Alessandria 35
14.00
Tutti
convocati
GIOVANNI VENTURA
Èilgiornodell’ufficialitàdiGiampiero
Ventura(nellafoto)sullapanchinaazzurra.E
mentreilnuovocommissariotecnicodella
nazionalearrivaaCovercianoconladiretta
streamingdelsuoinsediamento(ore16),
abbiamogiàassistitoallaprimaconferenza
stampadiAntonioConte.Mal’exctnonèil
soloitalianosbarcatonelRegnoUnito.
AncheMazzarrièappenaarrivato.
12.05 | Melog, cronache meridiane
di Gianluca Nicoletti
18.30 | Si può fare Estate
di Alessio Maurizi
13.00 | Effetto giorno,
le notizie in 60 minuti
di Simone Spetia
20.05 | La zanzara Extra
13.45 | America 24 di Mario Platero
14.05 | Tutti convocati
di Carlo Genta e Pierluigi Pardo
15.30 | Il falco e il gabbiano
di Enrico Ruggeri
22.05 | Focus economia R
16.30 | La versione di Oscar
di Oscar Giannino
17.05 | Focus economia
di Sebastiano Barisoni
23.05 | Mix 24 Estate R
05:52
20:40
stabile e in prevalenza ben soleggiato, salvo
qualche nube ad evoluzione diurna sulle Alpi
orientali. Temperature in ulteriore aumento,
massime tra 30 e 35.
Centro e Sardegna:
alta pressione protagonista con cieli ovunque
sereni; poche le nubi diurne in prossimità
dell'Appennino. Temperature in ulteriore rialzo,
massime tra 30 e 35.
20.55 | Smart city
di Maurizio Melis
21.00 | Effetto notte,
le notizie in 60 minuti
di Roberta Giordano
Roma
21:05
Nord:
Sud e Sicilia:
bella giornata di sole su coste e pianure, qualche
nube nel pomeriggio sulla dorsale
campano-lucana con isolati temporali non
esclusi. Temperature in aumento, massime tra
27 e 32.
Domani
Milano
ALBA E TRAMONTO:
05:55
MINIMA
GR 24: all’ora
STRADE IN DIRETTA: ai 15’ e ai 45’
BORSE IN DIRETTA: alla mezz’ora
Potenza
15
MASSIMA
Bologna
36
Roma
21:04
05:53
20:39
Nord:
prosegue la fase di bel tempo con cieli sereni,
salvo cumuli diurni sui rilievi con isolati
piovaschi sulla Carnia. Temperature in
aumento, massime tra 30 e 36.
Centro e Sardegna:
il tempo si conferma splendido con cieli
sereni pressoché ovunque, al più poco
nuvolosi al pomeriggio sulle aree montuose.
Temperature in lieve rialzo, massime tra 31 e
36.
Sud e Sicilia:
alta pressione e cieli sereni su tutte le regioni,
salvo qualche nube diurna lungo la dorsale
campano-lucana. Temperature perlopiù
stazionarie, massime tra 28 e 32
Temperature
Italia
OGGI
DOMANI
Europa
OGGI
DOMANI
Parigi
18 30
19 30
Ancona
23 29
22 29
Atene
21 32
22 32
Stoccolma
10 21
11 24
Bari
23 29
23 28
Berlino
14 23
13 27
Tirana
22 31
22 32
Bologna
22 35
22 36
Bruxelles
16 28
17 30
Vienna
14 27
14 25
Cagliari
19 30
20 30
Bucarest
18 29
17 31
Zurigo
14 29
Firenze
18 35
20 36
Copenaghen
15 19
17 20
Mondo
Genova
21 29
22 29
Dublino
13 25
11 23
Hong Kong
26 31
26 32
Milano
23 33
24 33
Francoforte
13 28
15 30
Los Angeles
18 33
20 34
Napoli
21 33
23 31
Istanbul
16 28
15 30
New Delhi
25 34
27 37
Roma
23 30
24 30
Lisbona
14 31
16 27
New York
20 35
17 31
Palermo
20 34
21 34
Londra
18 29
16 28
Rio de Janeiro
12 21
14 23
Torino
19 33
21 34
Madrid
20 40
22 38
Singapore
28 30
28 29
Venezia
20 29
20 29
Mosca
17 21
17 22
Tokyo
23 32
OGGI
Debole Moderato
Sole
Poco
nuvoloso Nuvoloso Coperto
Var
Pioggia
Pioggia Temporali
Neve
Nebbia
Calmo
Mosso
13 32
DOMANI
22 29
Forte
Agitato
22
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
Martedì
19 Luglio 2016
www.ilsole24ore.com
@ 24FinMerc
IL GIORNALE DELLA FINANZA
t
AUTO
INVESTIMENTI
STARTUP CON IL SOLE
Andrea Malan u pagina 26
Davide Colombo u pagina 24
Elena Delfino u pagina 27
Fca, indagine Sec
su dati vendite Usa
Editoria. L’attuale cda Rizzoli potrebbe dimettersi subito dopo l’approvazione della semestrale
Rcs, Cairo: «A me le deleghe»
Bonomi restituisce le azioni
Cdp, cinque «vettori»
per favorire il rilancio
dell’economia italiana
Dalle Fondazioni
in arrivo 49 milioni
in quattro anni
Il motore di ricerca
AP
Emissioni corporate
APPLICAZIONE DEL QE
Bankitalia
compra i bond
dei big italiani
Rossella Bocciarelli
Al nuovo editore una quota fino al 62% in base alle adesioni
ROMA
pCi sono obbligazioni di
Antonella Olivieri
pSi spengono le luci sulla conte- Bilanci e quotazioni a Piazza Affari
sa per Rcs. Cairo rinuncia alla condizione del change of control, cioè
all'ok unanime delle banche creditrici al passaggio del controllo, e la
cordata Bonomi dichiara la sua offerta decaduta, rinunciando a ritirare i titoli consegnati in Opa che,
con le quote di Diego Della Valle,
Mediobanca, UnipolSai e Pirelli,
partiva da una base iniziale del
22,6%delcapitaleRcsesièfermata
al 37,7% contro il 48,82% dell'Opas
Cairo. Intesa-SanPaolo - che era
nella schiera degli advisor
dell'Opasecheèl'istitutopiùesposto sul fronte del debito Rcs - ha già
dato disponibilità a subentrare nel
finanziamento a fronte delle banche che dovessero eventualmente
dissentire. Ma non si prevedono
defezioni.VenerdìCairopagheràcon 0,18 azioni di Cairo Communication più 25 centesimi cash per
ogni azione Rcs - il primo 48,82%
del capitale che è stato consegnato
all'Opas. Sempre da venerdì 22 decorreranno i cinque giorni di Borsa aperta nei quali chi vorrà potrà
girare le azioni dall'Opa Bonomi.
Cairo Communication potrà salire dunque fino a un massimo del
62% circa nel capitale di Rcs, con
un esborso massimo di un'ottantina di milioni e la quota riconducibile a Urbano Cairo nella sua casa
editrice scenderà in un range compresotrail52,7%eil47,91%aseconda delle adesioni definitive.
Servizio u pagina 25
BILANCIO DI RCS MEDIA
In milioni di euro
Ricavi
1.200
Ebitda
120
ANDAMENTO DEL TITOLO
Utile/perdita
300
Posizione
finanziaria netta
0,60
0,91
0,8
80
71,8*
0
0
400
40
-300
0
0
-600
-175,7
-300
-600
-487
M&A. Maxi-acquisizione del colosso giapponese - Primo deal in Uk post-Brexit
0,4
4 GENNAIO
18 LUGLIO
(*) Pre oneri straordinari
contesa, hanno riversato le loro
azioni sul mercato, in particolare nei primi tre giorni della settimana scorsa quando in Borsa è
girato più del 24% del capitale di
Rcs. Imh sarà sciolta e qul pacchetto di poco più del 2% acquistato sul mercato sarà suddiviso
tra i soci. Tutti, con l’eccezione
di Bonomi che non era azionista
di Rcs, al momento non avrebbero intenzione di vendere.
l’Asia in una società britannica
-post-referendum sulla Brexit - segnala la possibilità che i timori correnti sul futuro dell’economia del
Regno Unito possano essere eccessivi e che una Londra fuori dalla Ue
non necessariamente risulterà più
perdente dell’Europa. Softbank ha
raggiunto l'accordo per acquisire il
chip designer ARM Holdings in
una operazione da 24,3 miliardi di
sterline in contanti (più di 29,1 miliardi di euro), con cui il gruppo
giapponese delle tlc rilancia la sua
sfida nel mondo online allargando
la sua sfera di azione verso una leadership nel comparto dei microchip per smartphone.
Olivieri u pagina 25
Stefano Carreru pagina 26
Quella battaglia persa in tre giorni
pAll’interno
della cordata
uscita sconfitta dalla contesa per
Rcs si mastica amaro. L’Opa promossa da Imh - Andrea Bonomi
con i soci storici Diego Della Valle, Mediobanca, Unipol-Sai e Pirelli - partiva avvantaggiata con
una base iniziale del 22,6%. Ma
non è riuscita a intercettare le
azioni che erano state rastrellate
da hedge fund e arbitraggisti che
avrebbero dovuto essere gli interlocutori naturali di un’offerta
tutta per contanti e a prezzi più
che doppi rispetto a solo qualche
mese fa. Questa categoria di operatori finanziari, a quanto risulta, aveva raccolto all’incirca il
15% del capitale di Rcs che poi,
per le riserve della cordata a trasformare l’Opa da volontaria a
obbligatoria (l’obbligo sarebbe
scattato al superamento della
soglia del 25%) e la volontà degli
hedge di monetizzare i pacchetti
senza incertezze sull’esito della
offerte vincolanti relative alle
quattro good banks. Domani a
mezzanotte scade il termine ultimo per la presentazione delle
binding offers sulle nuove Banca Marche, Etruria, Carife, Carichieti. E il clima che si respira,
a quanto trapela da ambienti vicini ai potenziali offerenti, è
quanto meno d’attesa.
Alla scadenza sono attese le
offerte vincolanti di tre private
equity, che si erano fatti avanti
in fase di manifestazioni d’interesse: cioè gli americani Apax,
Lone Star e Apollo. Tuttavia i
primi due sembrerebbero assai
tiepidi. Per le good bank sarà infatti necessario un processo di
rilancio e turnaround, e Apax è
un private equity di tipo tradizionale poco propenso a investire in situazioni complesse.
Lone Star da parte sua, secondo
i rumors, non avrebbe ancora
deciso se finalizzare un’offerta
finale. Resta Apollo che finora
sembra il più convinto sul dossier, anche se il disegno iniziale
(mai concretizzatosi) era quello di unire Carige a Etruria e
Marche. Apollo, a quanto risulta, dovrebbe manifestare un’of-
ferta su tutte le quattro banche
nel quadro di una valorizzazione che, d’altra parte, dovrebbe
includere investimenti finalizzati al rilancio degli istituti.
Sullo sfondo rimane l’ipotesi
dell’intervento del braccio volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi. Il veicolo del Fitd (si veda Il Sole24Ore di domenica 17) ha analizzato in profondità il dossier
valutando l’ipotesi di partecipare all’asta. Anche perché il rischio è che il sistema bancario
si trovi a dover sborsare il capitale mancante necessario rimborsare il prestito da 1,6 miliar-
Softbank rileva Arm per 29 miliardi
pIl più grande investimento dal-
La cordata Imh. Il ruolo decisivo degli hedge fund arbitraggisti
Good banks, al rush finale i fondi Usa frenano
pConto alla rovescia per le
dollari previsti. «Continuiamo a fare progressi nel
nostro piano. Oltre agli sforzi per migliorare il contesto
operativo - ha detto Marissa Mayer, l'amministratore
delegato - il consiglio di amministrazione ha fatto
progressi sulle alternative strategiche».
0,6
Dopo i salvataggi. Domani scade il termine per la presentazione delle offerte vincolanti
Luca Davi
Carlo Festa
Per Yahoo perdita di 144 milioni nel secondo trimestre
Le perdite del gruppo Yahoo sono salite a 144 milioni
di dollari nel secondo trimestre, dai 22 milioni di un
anno fa. Il periodo si chiude con un utile per azione di
9 cent, inferiore alle attese degli analisti; i ricavi sono
saliti a 1,31 miliardi di dollari, sopra gli 1,08 miliardi di
300
1.032,2
800
1,0
di di euro che le grandi banche
italiane (Intesa Sanpaolo, Unicredit e Ubi, con la garanzia di
Cdp) hanno concesso per mettere in sicurezza le banche. A
fronte di una cessione attorno
ai 3-500 milioni, l’esborso per il
sistema bancario sarebbe pari a
1,1-1,3 miliardi. Per ora tra le
banche italiane, tuttavia, non ci
sarebbe pieno consenso sulla
presentazione di un’offerta da
parte dello “schema volontario”. Soluzione che però, in prospettiva, in caso di offerte inadeguate, non è detto che non
possa tornare d’attualità.
FOCUS
L’ANALISI
Una scommessa coraggiosa
sull’«internet delle cose»
di Luca De Biase
S
oftbank è una conglomerata
che conosce la tecnologia e ha
saputo mantenere un certo
dinamismo nonostante le
difficoltà storiche dell’economia
giapponese. L’acquisizione di
Arm è una mossa coraggiosa e di
certo non poco costosa, anche se
il compratore pensa in yen e
compra in sterline un’azienda
che vende in dollari. Ma la
scommessa consente al business
di Softbank di attualizzarsi
ancora una volta: all’epoca dei siti
web, Softbank era in Yahoo!, ha
poi investito al momento
opportuno nella banda larga
fissa, ha comprato la Vodafone in
Giappone all’epoca dei cellulari.
Ora all’avvento dell’internet
delle cose prende Arm.
Continua u pagina 26
molte imprese legate al settore energetico - da Eni ed
Enel, da 2I Rete Gas a Snam,
passando per Hera, A2A,
Acea, Iren - ma anche Ferrovie, Poste, Rai, Luxottica,
Terna, Autostrade per l'Italia e Assicurazioni Generali,
fra i titoli di cinquantacinque emissioni “corporate”
acquistati dalla Banca d'Italia fino allo scorso 15 di luglio, nella nuova fase del
Quantitative Easing recentemente varata dalla Bce.
L'emittente più gettonato
è l'Eni, con acquisti su nove
diverse emissioni. Acquistate anche diverse emissioni
di Enel Finance International. L'intera strategia del
programma di acquisto titoli
è iniziata a marzo del 2015
con riferimento all'acquisto
dei titoli pubblici e un ritmo
d'intervento pari a sessanta
miliardi al mese.
Continua u pagina 24
Assicurazioni
GENERALI
Caltagirone
arrotonda
la quota al 3,40%
Francesco Gaetano
Caltagirone ha aumentato la
propria partecipazione in
Generali passando dal 3,27%
al 3,4%. L'imprenditore ha
esercitato diritti compresi di
opzioni put, call e warrant a
un prezzo di 11,5 euro su
500mila titoli per un
controvalore di circa 5,7
milioni di euro.
L'operazione, che emerge
dallecomunicazioni
sull'internal dealing di
Consob, e' stata effettuata lo
scorso 7 luglio.
Finanza 24
PIAZZA AFFARI
I bilanci, le notizie
e le analisi
sulle società
quotate in Borsa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Investitori arabi in Italia. Al-Thani tenta il rilancio dopo l’Agag Khan e la parentesi di Eurofly
Il Qatar e la «terza vita» di Meridiana
di Simone Filippetti
E
sattament dieci anni fa, le
tv italiane mandavano in
onda le immagini di un
aereo che riportava a casa i neo
Campioni del Mondo. L’Italia
aveva vinto i Mondiali. L’aereo
era della compagnia Eurofly e
l’allora comandante Augusto
Angioletti, un ex pilota diventato
imprenditore (assieme a Banca
Profilo), era alla cloche
dell’Airbus sventolando una
bandiera tricolore. Dal luglio
2006 al luglio 2016, la matricola
di Borsa Eurofly è finita dentro
Meridiana, e ora per
lacompagnia sarda inizia una
nuova terza vita. Sotto il segno
del Qatar, che sta facendo
shoppingg selvaggio in Italia.
Fondata negli anni 60 per
mano di Karim Aga Khan,
Meridiana era nata per portare i
ricchi turisti in Costa Smeralda,
località di lusso inventata
proprio dal principe ismaelita
come meta per il Jet Set
internazionale nell’Italia del
boom. Ma negli ultimi tempi era
finita in dissesto: circa 350
milioni di perdite cumulate in 8
anni, con ricavi scesi a 500
milioni , debiti per 340 milioni e
1000 dipendenti in cassa
integrazione. Il Cavaliere Bianco
dopo un anno di trattative tra
continui rischi di fallimento ha
preso la forma della Qatar
Airways di Nawuf Al-Thani,
ricchissimo emiro del Qatar.
Ironia della sorte anche la Costa
Smeralda, dopo un passaggio
agli americani di Colony Capital,
del finanzire Tom Barrack, è alla
sua terza vita. Adesso pure la
metà di mare più esclusiva
d’Italia è finita nelle mani degli
arabi: indovinate chi? Ancora lui,
Al-Thani, l’emiro del Qatar. A
prima vista quella della Qatar
Airways sembra una risposta,
tardiva, all’assalto all’Italia delle
altre compagnie del Golfo
Persico, Emirates ed Etihad. La
compagnia di Dubai è sbarcata a
Milano con un volo per New
Yorkd, mentre la seconda si è
comprata Alitalia. Ora arriva il
Qatar ad affollare i cieli italiani.
Dietro la mossa del Qatar, che ha
rilevato il 49% di Alisarda, c’è un
disegno preciso. Fare di Doha,
la capitale meno glamour
del Golfo, l’hub aereo del
Medio Oriente.
Continua upagina25
http://finanza24.ilsole24ore.com
Le società di oggi
Banca Generali
25
Cassa Depositi e Prestiti 24
Fondazione Bracco
26
Qatar Airways
25
Rcs
25
Softbank
26
Unicredit
26
24
Finanza & Mercati
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
Investimenti. Internazionalizzazione, sviluppo delle imprese, infrastrutture, efficienza della Pa e turismo per sostenere l’economia italiana
Cdp, cinque «vettori» per la ripresa
La relazione sull’attività della Cassa inviata a Camera e Senato dal ministro Padoan
Davide Colombo
ROMA
pInternazionalizzazione,
sviluppo delle imprese, infrastrutture, efficienza della Pa e turismo.
Sono questi i “vettori” cruciali individuati dalla Cassa Depositi e
Prestiti per sostenere la ripresa
dell’economia italiana nei prossimi cinque anni. Un orizzonte entro il quale Cdp punta a svolgere
appieno il suo nuovo ruolo di Istituto nazionale di promozione, come definito nell’ultima legge di
stabilità (articolo 41), mobilitando
risorse dirette per 160 miliardi
(contro gli 87 del triennio 20132015), cui si aggiungeranno altre
risorse di sistema per 105 miliardi,
comprensivi dei fondi legati al
piano Juncker.
Una visione complessiva degli
impieghi previsti da qui al 2020
(pari al 16% del Pil) è contenuta
nella Relazione sull’attività di
Cdp che il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha trasmesso a Camera e Senato. Le risorse mobilitate sono concentrare su quattro macrosettori per i
quali il piano indica anche i molti-
plicatori attesi, che vanno dal
2,3% del segmento Pa e infrastrutture al 3,8% del comparto real
estate fino al 1,7% degli interventi
a sostegno delle impresee le attività a favore dell’export e dell’internazionalizzazone.
Il quadro macroeconomico, secondo la vision di Cdp, sembra
IL PIANO A 5 ANNI
Saranno mobilitate risorse
dirette per 160 miliardi
più altre risorse di sistema
per 105 miliardi, comprensivi
dei fondi legati al piano Juncker
stabilizzato su una prospettiva di
consolidamento nonostante le innumerevoli incertezze internazionali, da qui la “rifocalizzazione” su obiettivi che potrebbero
meglio consentire il recupero del
gap di produttività che ci divide
dalla Germania, «riducendo tra
l’altro il rapporto debito/Pil».
Dei 160 miliardi di interventi
previsti, entro la fine dell’anno
verrà impiegato oltre il 10% (17 miliardi di cui 11 nel secondo semestre, come anticipato qualche
giorno fa dal presidente Claudio
Costamagna e dall’ad Fabio Gallia; si veda il Sole 24Ore del 15 luglio). Il “modus operandi”, si spiega nel documento inviato in Parlamento, prevede un allargamento
di orizzonte dai settori tradizionali della Cdp (finanziatore degli enti locali e advisor della Pa) a quelli
che più necessitano di iniezione di
credito con un’ottica di lungo periodo. Tra questi si prevede di mobilitare risorse per 63 miliardi nel
quinquennio in corso a favore dell’export e dell’internazionalizzazione in una logica complementare al credito bancario e con azioni
dirette sostenute da Simest e Sace.
Mentre per le imprese sono previsti interventi per 54 miliardi con
attenzione alle start up, il sostegno
agli investimenti per l’innovazione (anche di filiera) e per favorire
l’accesso al credito bancario. E in
questa prospettiva c’è da aspettarsi che un ruolo chiave verrà affidato alla Cdp per l’implementazione
delle misure del pacchetto “finan-
za per la crescita” che vedranno la
luce con la nuova legge di bilancio
2017. Mentre nel settore “Government e Pa” gli interventi previsti
sono per 15 miliardi e tra le azioni
strategiche si indicano, oltre alla
gestione dei fondi strutturali europei, anche gli investimenti in efficienza e per l’aggregazione di società che erogano servizi pubblici
(nella direzione prevista dalla riforma Madia).
Sul conto economico consolidato 2015, in perdita per 859 milioni, hanno pesato i risultati negativi della principale partecipata,
l’Eni (-2,843 miliardi), ma le prospettive del Gruppo sono previste in miglioramento quest’anno
«grazie alle azioni gestionali intraprese - si legge nella Relazione
- sia sul lato degli impieghi sia sull’efficientamento del mix di raccolta». I numeri della capogruppo
Cdp Spa hanno un profilo ben diverso nel 2015: a fronte di risorse
mobilitate per 16,9 miliardi
(-12,2% sul 2014) l’utile di esercizio
normalizzato è stato di 1,1 miliardi
(- 23% sull’anno precedente).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
AFP
pBank of America chiude un
secondo trimestre con profitti
in flessione del 20% a causa del
contesto prolungato di bassi
tassi di interesse e della conseguente erosione dei margini
dall’attività tradizionale di erogazione del credito. Il colosso
statunitense del North Carolina
ha chiuso il trimestre con profitti netti di 3,87 miliardi di dollari,
pari a 36 centesimi di dollaro per
azione, prima dei dividendi per
gli azionisti privilegiati. Un risultato in deciso calo rispetto ai
4,8 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2015, pari a 43 centesimi per azione, ma che è risultato decisamente migliore
delle attese del mercato.
Secondo il consensus registrato da FactSet, gli analisti
stimavano infatti un risultato
netto positivo per 33 centesimi di dollaro per azione. La
trimestrale ha dunque spinto
ieri a Wall Street il titolo di
Bank of America, che nel corso della seduta è arrivato a
guadagnare oltre il 4 per cen-
to. «Abbiamo avuto un altro
trimestre solido - ha sottolineato il ceo Brian Moynihan in un contesto sfidante».
BofA, esattamente come
Wells Fargo e JPMorgan Chase
che settimana scorsa hanno comunicato i loro risultati trimestrali, continua a fare fronte a un
contesto dei tassi di interesse
eccessivamente basso per il core business tradizionale, con un
margine di interesse in flessione del 2,03% dal 2,37 per cento.
Il contesto dei tassi a zero ha
comportato oneri per la banca
di 1 miliardo di dollari per anticipare le richieste di clienti
che chiedono di rifinanziare i
propri mutui a condizioni più
favorevoli.
La divisione di consumer
banking di Bank of America, la
maggiore attività del gruppo
per ricavi e profitti, ha comunque chiuso il trimestre con 1,72
miliardi di dollari di risultato
netto, in crescita rispetto ai 1,66
miliardi di dollari dello stesso
periodo dell’esercizio 2015. Cre-
Bankitalia compra
i bond dei grandi
corporate italiani
Rossella Bocciarelli
ROMA
u Continua da pagina 23
pInizialmente, con l'intento
Ministro dell’Economia. Pier Carlo Padoan
IN CIFRE
345 miliardi
I pricipali risultati di Cdp Spa
Ecco i principali risultati Cdp Spa
(non consolidato di Gruppo con
“effetto Eni”): Attivo: 345
miliardi di euro, sostanzialmente
stabile (-1,5%); Stock di crediti:
in leggero aumento a 103,7
miliardi di euro (+0,6%);
Patrimonio netto: 19,5 miliardi
di euro (-0,5%); Utile netto
normalizzato delle componenti
non ricorrenti: 1,1 miliardi di
euro; Utile netto contabile a circa
900 milioni di euro
Wall Street. Pesa il contesto prolungato dei bassi tassi di interesse - Profitti per 3,87 miliardi di dollari
Bofa oltre le attese ma l’utile cala del 20%
Obbligazioni societarie. L’applicazione del Qe
Bofa
Andamento del titolo a New York
14,5
13,31
14,19
14,0
13,5
13,0
12,5
diti e depositi hanno registrato
una crescita positiva. E Bank of
America ha sottolineato in una
nota che detiene il maggiore numero di carte di credito emesse
negli Stati Uniti dal 2008.
Come è già avvenuto negli ultimi anni, Bank of America ha
tagliato le spese di gestione del
gruppo, riducendo in particolare il numero delle filiali e dell’organico: la banca ha oltre
210.500 dipendenti, circa 6mila
in meno dello stesso periodo
dell’anno scorso. Mentre il numero di sportelli è sceso da
4.789 a 4.681.
12,0
16/06
18/07
R.Fi.
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Piazzetta Giordano Dell’Amore, 3 – 20121 Milano – www.epsilonsgr.it
Società appartenente al Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo
Ai sensi di quanto previsto dal Regolamento di gestione, si comunica che a
partire dalla data odierna ha inizio il “Periodo di Sottoscrizione” del fondo
comune di investimento mobiliare aperto denominato:
EPSILON DIFESA ATTIVA SETTEMBRE 2021
Il “Periodo di Sottoscrizione” si concluderà il 20 settembre 2016, termine
entro il quale le sottoscrizioni dovranno pervenire ad Epsilon SGR S.p.A..
di proseguire in quest'attività
di Quantitative easing almeno
fino a settembre del 2016 e comunque fino a quando l'andamento
dell'inflazione
dell'area non sarà coerente
con l'obiettivo di medio termine dell'inflazione, ovvero il
“close to 2 per cent”.
In seguito la Bce ha rafforzato il programma, dapprima
estendendone la durata temporale fino al marzo del 2017 e
innalzando l'ammontare degli
acquisti mensili a ottanta miliardi ogni mese, poi ampliando la gamma dei titoli pubblici
ammissibili e, infine, includendo fra le attività acquistabili
anche le obbligazioni di qualità elevata emesse da società
non bancarie dell'euro area:
quest'ultimo tipo di operazioni rientra nel Corporate Sector
Purchase Program, (CSPP). La
scelta di includere nel programma di acquisto titoli anche alcune attività private, come sono gli Abs, le obbligazioni garantite e più di recente, le
obbligazioni “corporate”, è finalizzata all'obiettivo di potenziare ulteriormente la trasmissione dell'impulso monetario alle condizioni di finanziamento dell'economia reale.
Nelle stime della Banca
d'Italia, tutto quel che è stato
realizzato finora con la politica
monetaria ultra accomodante
comporterà nel biennio 2015
-2016 per l'Italia un innalzamento dell'attività produttiva
pari a un punto di Pil.
Il programma di acquisto titoli delle società non bancarie,
da ultimo, è stato esteso anche
all'attività di prestito titoli che
è realizzata dalle aziende di
credito con la banca centrale
nazionale come controparte,
su titoli che abbiano una durata che va dai sei mesi ai trenta
anni. L'emittente non deve essere controllato da una capogruppo che svolga attività
bancaria né deve trattarsi di
una società-veicolo per la gestione dell'attività ai sensi della direttiva Brrd. Gli interventi
nel mercato delle obbligazioni non bancarie sono compiuti
da sei banche centrali nazionali (oltre a Bankitalia ci sono
quelle di Belgio, Finlandia,
Francia, Germania e Spagna).
Ciascuna banca centrale nazionale è il primario acquirente sul mercato del proprio pae-
DEBUTTO
È la prima operazione,
condotta nell’ambito
della CSPP. da via Nazionale
sulla base delle indicazioni
della Bce del 21 aprile scorso
se mentre la Bce acquista titoli
di ogni giurisdizione. Quella
di ieri è la prima operazione
condotta in quest'ambito
dall'istituto centrale italiano. I
bond, acquistati sulla base del
CSPP, annunciato daMario
Draghi il 21 aprile scorso, sono
-ricorda una nota di via Nazionale- «utilizzabili nelle operazioni di prestito titoli, al fine di
evitare fenomeni ripetuti di
mancato regolamento e per
contrastare episodi distorsivi
dei prezzi sul mercato».
Le transazioni – precisa
Bankitalia - <saranno neutrali
sotto il profilo della liquidità
(cash-neutral); pertanto le
operazioni a pronti garantite
da collaterale saranno compensate da operazioni complementari a termine aventi
stessa data valuta e in linea di
principio stessa controparte>.
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Prestito obbligazionario
“MEDIOBANCA (MB19) 2013/2018 con opzioni digitali
sull’indice Eurostoxx50®”
(codice ISIN IT0004931090)
Gli interessi relativi al periodo 24 luglio 2015 – 24 luglio 2016,
determinati al tasso annuo lordo del 4,00%, saranno esigibili dal
24 luglio 2016.
MEDIOBANCA BANCA DI CREDITO FINANZIARIO S.P.A.
CAPITALE VERSATO € 435.510.047 - SEDE SOCIALE IN MILANO – PIAZZETTA ENRICO CUCCIA, 1
N. DI ISCRIZIONE NEL REGISTRO DELLE IMPRESE DI MILANO, CODICE FISCALE E P. IVA: 00714490158
ISCRITTA ALL’ ALBO DELLE BANCHE. CAPOGRUPPO DEL GRUPPO BANCARIO MEDIOBANCA ISCRITTO
ALL’ALBO DEI GRUPPI BANCARI
L’eventuale prolungamento del “Periodo di Sottoscrizione” o la cessazione
anticipata dell’offerta saranno resi noti mediante apposito avviso su questo
stesso quotidiano.
Limitatamente ai primi 10 giorni di calcolo del valore unitario della quota, il
valore giornaliero della stessa rimarrà invariato a 5 euro.
Copia gratuita delle Informazioni Chiave per gli Investitori (KIID) e del
Prospetto del Fondo sono disponibili presso Epsilon SGR S.p.A., nel sito Internet
della stessa nonché presso gli intermediari incaricati del collocamento.
Prima dell’adesione leggere
le Informazioni Chiave per gli Investitori (KIID) ed il Prospetto
COMUNE DI PESARO
AVVISO PER ESTRATTO DI BANDO DI GARA
1. Ente appaltante: Comune di Pesaro, Piazza del Popolo n.1, 61121 Pesaro.
2. Oggetto dell’appalto: Procedura per l’affidamento della gestione del servizio di assistenza educativa per l’integrazione scolastica dei disabili nelle scuole di ogni ordine
e grado e nei nidi d’infanzia come specificato in dettaglio all’art. 1 del Capitolato
Speciale d’Appalto per un periodo dal 01/01/2017 al 31/12/2019. CIG n.: 67441107AO.
3. Criterio di aggiudicazione: Procedura Aperta ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. 50/2016 e
con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 95 del
D.Lgs. 50/2016. Valore presunto complessivo pari a € 4.500.000,00 oltre IVA, di cui
oneri della sicurezza non soggetti a ribasso € 8.400,00.
4. Termine di ricevimento delle offerte: 06/09/2016 ore 13:00.
5. Modalità di apertura delle offerte: 08/09/2016 ore 10:00 Civica Residenza.
6. Garanzie: garanzia provvisoria come prescritto nel bando integrale di gara e nel Disciplinare di Gara. Garanzia definitiva: si veda Disciplinare di Gara.
7. Estremi di pubblicazione del bando integrale di gara: Guri 5^ Serie Speciale n. 80 del
13/07/2016. Il bando integrale di gara è stato inviato alla GUUE in data 07/07/2016.
8. Informazioni Complementari: Tassa gare: si veda il Disciplinare di Gara. Il Bando integrale di gara, il Disciplinare di gara, il Capitolato Speciale d’Appalto e la documentazione complementare sono disponibili sul sito Internet del Comune di Pesaro:
www.comune.pesaro.pu.it. Avvio procedura con determinazione dirigenziale n. 1426
del 05/07/2016. Responsabile del Procedimento: Dirigente Servizio Politiche Educative
Dott. Valter Chiani.
IL DIRIGENTE SERVIZIO POLITICHE EDUCATIVE Dott. Valter Chiani
Finanza & Mercati 25
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
Media. L’attuale cda potrebbe dimettersi dopo l’approvazione della semestrale - Bonomi non ritira le azioni conferite all’Opa perdente
PARTERRE
ppp
La mania per Pokemon Go
fa volare Nintendo in Borsa
I
l successo planetario di Pokémon Go, il videogame a realtà aumentata che spopola sugli smartphone, ha fatto aumentare il
valore di mercato di Nintendo in pochi giorni di ben 17 miliardi di
dollari: la scorsa settimana i titoli della società alla Borsa di Tokyo sono saliti del 70,74 per cento. Dietro l’idea, geniale, del «giochino» con cui si va a caccia di personaggi virtuali con il telefonino
in giro per le città, c’è lo sforzo di un’azienda che ha saputo reinventarsi: da storica e blasonata produttrice di console video per
giochi elettronici, in affanno da tempo, si è saputa trasformare in
una gaming company concentrata sul mobile. Il risultato è un fenomeno globale destinato ad espandersi, seguendo i prossimi lanci di Pokémon Go in altri paesi. Gli analisti hanno rivisto le loro
valutazioni e hanno messo un deciso bollino «buy» sui titoli della
società giapponese, bollino che in pochi giorni è già diventato
«hold». Dicono che si è ancora lontani dai livelli raggiunti in Borsa
nel 2009 con il lancio della Wii che rivoluzionò industria dei giochi
elettronici. Ma l’aria in Nintendo è decisamente cambiata. E tra
poco verrà lanciata la nuova console Nx. (Ri.Ba.)
ppp
Swatch: l’allarme utili
è l’epilogo di una lunga caduta
L’
allarme sui profitti per il semestre, attesi in calo di un abbondante
50%,lanciatodaSwatchvenerdìavràsorpresomoltiperl’entitàdellacontrazionemanondicertoglianalistidelsettore.Ilrallentamentonella
corsa del produttore svizzero di orologi è assai pronunciato così come la
contrazione dei ricavi visti in calo a due cifre, ma se si guarda al titolo in
borsasiscoprecheladebolezzadiSwatch,comedialtrititolidellusso,viene da molto lontano. Quei massimi a sfiorare i 600 franchi datano ormai
daoltredueanniemezzo.Dafinedel2013èiniziatalalentamainesorabile
discesa del titolo caduto già da fine giugno di quest’anno sotto la soglia dei
300franchi.Sidiràoracheilprofitwarninghaachefareconletensionigeopolitiche,gliattentatiinFrancia,ilclimaditerrorechesirespirainEuropa.
Forse varrà per il futuro. Per il passato c’è da mettere sul piatto in realtà il
malessere cinese e le prime avvisaglie di un rallentamento dei mercati
emergenti: fu allora che l’intero comparto, Swatch inclusa, mise la retromarcia sui listini dopo un lungo boom. Quando hai multipli elevati,basta
anche solo l’accenno di un choc esogeno per farti cadere. Lusso sì, ma non
sinonimo di guadagni sempiterni.(Fa.P.)
ppp
Telecom, ottimismo in attesa
dei primi conti di Cattaneo
T
elecom Italia in netto recupero ieri a Piazza Affari, dove il titolo
ha messo a segno un +3,2% a un soffio dalla soglia degli 0,7 euro.
A favorire gli acquisti alcune notizie, prima tra tutte quella relativa
alle dichiarazioni del presidente Giuseppe Recchi, ottimista sull’andamento dei conti che il neo ad Flavio Cattaneo presenterà il 26 luglio. «Non posso anticipare nulla - ha fatto sapere Recchi - dati e fatti
parleranno per noi». E su un miglioramento della semestrale scommette anche Mediobanca, secondo cui saranno già ben visibili gli effetti della “cura” portata avanti da Cattaneo. Basti pensare che gli
esperti non solo consigliano di acquistare le azioni di Telecom, ma
addirittura sostengono che sia la scelta migliore nel settore della telefonia e dei media. Il target stimato per i titoli è ben superiore alle
attuali quotazioni e pari a 1,27 euro per le ordinarie e 1,18 euro per le
risparmio. Per Mediobanca il business della telefonia fissa in Italia
continuerà a soffrire, ma quello del mobile sta migliorando. E miglioramenti sono attesi anche per le attività in Brasile. (R.Fi.)
Cairo può salire fino al 62% di Rcs
L’editore rinuncia alla condizione del cambio di controllo, con l’aiuto di Intesa Sanpaolo
Antonella Olivieri
pSi spengono i riflettori sulla
personale di Urbano Cairo c’era
inoltre l’ex gestore Massimo Ferrari, oggi dg e cfo di Salini-Impregilo. In sostanza quasi la stessa
squadra che ha prevalso nella
contesa per Impregilo.
Prossimo passo sarà l'insediamento di Urbano Cairo in Rcs,
con la nomina in tempi stretti di
un nuovo consiglio di amministrazione che - ha anticipato l'editore piemontese - sarà molto operativo. Il nuovo azionista di maggioranza potrà a pieno titolo chiedere la convocazione di
un’assemblea per il rinnovo del
contesa per Rcs. La cordata Bonomi rinuncia a ritirare le azioni
che sono state consegnate in Opa
(circa il 13% del capitale) e Cairo
rinuncia alla condizione del cambio del controllo, cioè a ottenere
l’ok unanime delle banche creditrici di Rcs. Perché Intesa - che
era nella schiera degli advisor
dell’Opas e che è l’istituto più
esposto sul fronte del debito - ha
già dato disponibilità a subentrare al finanziamento di chi dovesse dissentire. Venerdì Cairo pagherà - con 0,18 azioni di Cairo
Communication più 25 centesimi
cash per ogni azione Rcs - il pri- IN BORSA
mo 48,82% del capitale che è stato Cala la tensione sui titoli
consegnato all’Opas. Sempre da coinvolti nella contesa:
venerdì decorreranno i cinque
Rcs cede il 3,19% a 0,91 euro,
giorni di Borsa aperta nei quali
chi vorrà potrà girare le azioni Cairo Communication
scende a 4,14 euro (-5,95%)
dall’Opa Bonomi.
L’Opas di Cairo Communication potrà salire dunque fino al
62% circa nel capitale di Rcs, con board, ma - ha ricordato ieri Cairo
un esborso massimo di un’ottan- - «tocca al presidente della societina di milioni. La quota ricondu- tà convocare l’assemblea».
cibile a Urbano Cairo nella sua È possibile anche che il cda, apcasa editrice che ha lanciato l’of- provata la semestrale, decida di
ferta scenderà tra il 52,7% e il dimettersi. Ad ogni modo - ha
47,91% a seconda delle adesioni chiarito Cairo a chi glielo chiededefinitive, tenuto conto anche va - «le regole per nominare il
del 4,2% acquistato ai blocchi ve- consiglio di Rcs sono esattamente
nerdì scorso e contestualmente le stesse di prima». Lo statuto della società, assegna un terzo dei pogirato all’Opas.
Non potranno invece aderire i sti alle minoranze, di cui oggi solo
soci storici Diego Della Valle, Me- uno su tre (Stefano Simontacchi
diobanca, UnipolSai e Pirelli - che in quota Cairo) non è stato asseavevano, tutti insieme, un iniziale
22,6% - dal momento che facevano parte della cordata che ha lanciato la controfferta. Per girare le
azioni all’offerta vincente c’è tempo fino al 28 luglio e il 4 agosto è
previsto il pagamento dei titoli
Rcs consegnati.
Con chi chiedeva chi ha avuto
la regia dell’operazione, l’editore
piemontese ha osservato che il
merito è di tutta la squadra:
«C’erano gli advisor ciascuno con 7L’Opas è l’acronimo di Offerta
un ruolo». C’era Imi, la banca d’af- pubblica di acquisto e scambio.
fari di Intesa, che ha anche messo Le azioni della società sono
a disposizione finanziamenti (a comprate dal promotore
sua volta Intesa si è avvalsa dello dell'Offerta in parte con denaro
studio Pedersoli); c’era l’interme- contante e in parte con azioni del
diario di Borsa Equita; lo studio le- soggetto promotore. L’Opas si
gale BonelliErede; e c’erano an- distingue dall’Opa (Offerta
che Georgeson e Sodali che si oc- pubblica d'acquisto), in cui il
cupano di relazioni con gli inve- promotore offre a chi gli vende le
stitori istituzionali. Come advisor azioni un pagamento in cash.
LA PAROLA
CHIAVE
Opas
gnato ai fondi. «Non ho minimamente pensato finora a chi sarà il
presidente», ha precisato l’editore che comunque ha intenzione di
avere a disposizione tutte le leve
operative. «Ho dato la disponibilità a rinunciare alle mie vacanze», ha ricordato Cairo, secondo il
quale prima si inizia e meglio è.
«Mi fa piacere se gli altri azionisti restano - ha aggiunto - C’è tutta
la voglia di essere collaborativi».
Qualche rimpianto per essere arrivato “tardi”, comunque c’è:
«Molti asset sono stati venduti ed
è un peccato. Io non avrei mai
venduto la Libri, le radio, la sede di
via Solferino. Comunque ora bisogna valorizzare gli asset che ci
sono». Quanto al Corriere della
Sera, Cairo ha respinto le illazioni
secondo cui la nuova proprietà
potrebbe il primo quotidiano italiano in un tabloid popolare. «I
giornali vanno maneggiati con
cautela - ha sottolineato - Credo
che meno i lettori si accorgono
che sono arrivato e meglio è, perché la gente si abitua: figurarsi davanti a una trasformazione radicale o a un cambio di linea!». Di
Luciano Fontana, direttore del
Corriere, ha detto: «È un buon
direttore, conosce bene il Corriere e la macchina, sta facendo un
giornale di buon livello. Dopodiché tutto si può migliorare».
Sul dopo-scalata, Cairo si è lasciato aperte tutte le porte. L’assemblea straordinaria di Cairo
Communication, ieri, ha approvato l’adeguamento dell’aumento di capitale per lo scambio azionario, la delega al cda per un aumento di capitale riservato fino a
70 milioni, il voto doppio a chi terrà le azioni per due anni. Ma, per
evitare un’eccessiva diluizione in
Cairo Communication, è stata
considerata anche l’ipotesi di procedere con un reverse accelerated bookbuilding, in sostanza un
buy-back rivolto agli investitori
istituzionali.
Passata l’adrenalina della contesa, si allentano anche le quotazioni dei titoli coinvolti nell’operazione: in Borsa Rcs ha chiuso a
in calo del 3,19% a 0,91 euro (con
un minimo di seduta di 88 centesimi), Cairo Communication è sceso del 5,95% a 4,14 euro (minimo di
seduta 3,99 euro).
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IPP
Il cambio di controllo di Rcs Media. Il gruppo editoriale che pubblica il Corriere della Sera
Quotazioni e bilanci
ANDAMENTO DEL TITOLO A MILANO
Prezzo (scala sx)
0,852
0,987
0,979
+6,81%
Var. ultima settimana
Volumi (scala dx)
0,9895
0,9425
0,94
0,91
1,00
10000000
0,95
8000000
0,90
6000000
0,85
4000000
0,80
2000000
0,75
0
08/07
11/07
12/07
13/07
14/07
15/07
18/07
BILANCIO DI RCS MEDIA
In milioni di euro
Ricavi
1.200
1.032,2
Ebitda
120
71,8*
Posizione
finanziaria netta
Utile/perdita
300
300
0
0
800
80
400
40
-300
0
0
-600
-175,7
-300
-600
-487
(*) Pre oneri straordinari
La cordata Imh. Gli hedge fund arbitraggisti hanno preferito monetizzare le loro posizioni riversando sul mercato le azioni Rizzoli
M&A. Consolidamento nel settore editoriale
Il quotidiano Il Tempo
passa agli Angelucci
Andrea Biondi
pIn tempi di consolidamento
sugli assi Rcs-Cairo e Gruppo
L’Espresso-Itedi (editori di La
Repubblica e La Stampa), in questi giorni arriva al “The End”
un’altra operazione, ben più piccola, ma che va nella direzione
del necessario serrare i ranghi
dinanzi al difficile momento dell’editoria cartacea.
Questa volta è davvero tutto
pronto per il passaggio definitivo alla famiglia Angelucci (business nelle cliniche private e proprietari di “Libero”) del quotidiano “Il Tempo”. Il passaggio
avverrà con la firma davanti al
notaio il 28 luglio. Si conclude così, con un’operazione da 12,5 milioni di euro, una vicenda andata
avanti un anno in cui dagli Angelucci è arrivata l’unica offerta
nelle due aste e che, nel finale, si
era anche impantanata con il rischio di portare la testata al fallimento. Ora però lo storico quotidiano (fondato nel 1944) con sede a Roma in Piazza Colonna attende solo l’atto formale per
passare di mano dall’immobiliarista Domenico Bonifaci – che
l’aveva acquisito da Francesco
Gaetano Caltagirone nel 1996 –
alla Tosinvest degli Angelucci.
Il Tempo continuerà con 22
giornalisti e due poligrafici, con
contratto di solidarietà al 30 per
cento. Questo è l’approdo finale
delle trattative che si sono tenute
nei giorni scorsi fra le varie parti
interessate, tra cui sindacati dei
giornalisti e commissari giudiziali nominati dal Tribunale di
Roma lo scorso anno (Tania Enzo Cassandro e Mario Venezia).
I nuovi proprietari subentreranno operativamente dal 5 settembre. Le testate (al timone di “Li-
bero” è rientrato da metà maggio
Vittorio Feltri mentre il direttore de “Il Tempo” è Gian Marco
Chiocci) stando ai piani del momento dovrebbero restare autonome, sfruttando invece altri tipi
di sinergie, primariamente sui
costi e sui servizi.
Restano due nodi da sciogliere. Il primo, in realtà, ha la soluzione negli accordi finali, con la
manleva richiesta a tutti i giornalisti (ora una quarantina) e ai
poligrafici. Al momento della
firma, il 28 luglio, nelle mani dei
commissari dovrebbero esserci
tutte le firme necessarie, per accordi comunque individuali.
Ma la quadratura sembrerebbe
essere stata trovata. L’altra questione riguarda la sede (che è
fuori dal perimetro del concordato) di proprietà dell’Inps (con
la sua controllata Igei) che ha
proceduto allo sfratto, esecutivo dal 27 luglio. I contatti fra
nuova proprietà e Inps si stanno
intensificando.
Giusto qualche numero per
chiarire la situazione de Il Tempo: nell’esercizio 2014 ha chiuso
con un rosso di 13 milioni a fronte
di 6,7 milioni di valore della produzione. Nel 2013 la perdita netta
è stata di 10,2 milioni, contro i 7,9
milioni di valore della produzione; nel 2012 rosso di 8,7 milioni a
fronte di 8,9 milioni di ricavi e nel
2011 la perdita è stata di 6,4 milioni contro i 12,3 milioni di ricavi. A
maggio di quest’anno ha diffuso
giornalmente 16.853 copie fra
cartacee e digitali (fonte Ads),
contro le 28mila di un anno prima e le otre 38mila del 2014. Per
Libero a maggio 2016 diffusioni
erano poco sopra le 40mila copie
giornaliere, fra carta e digitale.
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Quella battaglia persa in tre giorni
Antonella Olivieri
pC’è stata discussione fino a
notte fonda prima di alzare bandiera bianca. Alla fine ha prevalso
la volontà dell’azionista di maggioranza (al 45%) dellla cordata,
Andrea Bonomi che, svolgendo
attività di private equity e non essendo esposto sul fronte Rcs, non
ha voluto restare impigliato in un
contenzioso dai tempi e dall’esito
incerto. Così Imh - il veicolo che
ha lanciato l’Opa a 1 euro sulla casa
che edita il Corriere della Sera - ha
dichiarato che l’obiettivo dell’offerta - raggiungere il 66,7% del capitale - non era stato centrato e
dunque che, a offerta decaduta,
non avrebbe ritirato comunque le
azioni apportate all’Opa.
La battaglia in realtà era già
stata persa nei primi tre giorni
della settimana scorsa, quando
gli hedge fund-arbitraggisti hanno preferito monetizzare le loro
LE PROSPETTIVE
Ora la «scatola» sarà sciolta
e il pacchetto del 2%
comprato sul mercato
sarà distribuito
pro-quota fra gli azionisti
posizioni riversando le azioni
Rcs sul mercato, quando nel frattempo le quotazioni di Borsa si
erano avvicinate al prezzo di 1 euro. Nei tre giorni utili per la consegna dei titoli alle offerte (salvo
accordi differenti, i tempi di liquidazione standard sono di due
giorni) è infatti girato più del 24%
del capitale di Rcs.
A quanto si apprende, la quota
rastrellata da questa categoria di
operatori finanziari sarebbe stata
addirittura dell’ordine del 15%, un
pacchetto complessivo che, nell’incertezza su chi avesse prevalso, era stato di fatto messo in ven-
Investitori arabi in Italia. Il Paese del Golfo sempre più presente in Sardegna
dita. Anche qui sull’opportunità
di comprare fuori Opa e di fatto
chiudere la partita ci sono state discussioni in seno alla cordata. E
anche qui ha prevalso la volontà
di Bonomi di non fare infrazioni
nelle regole del gioco. Poichè la
cordata partiva già col 22,6% complessivo in mano ai soci storici di
Rcs Diego Della Valle, Mediobanca, UnipolSai e Pirelli, comprare direttamente dal mercato
avrebbe voluto dire trasformare
l’Opa da volontaria a obbligatoria.
Al superamento del 25% sarebbe
scattato infatti l’evento di cambio
del controllo, con la necessità di
ottenere l’assenso unanime dal
pool di banche creditrici di Rcs, di
cui è capofila Intesa-SanPaolo
che oltre a essere l’istituto più
esposto è anche advisor, con Banca Imi, dell’Opas di Cairo Communication. E il rischio, sollevato
anche dai legali, sarebbe stato
quello della sospensione dell’Opa
concorrente, mentre appunto era
in corso l’altra offerta mista.
Ora la scatola Imh probabilmente sarà sciolta e quel pacchetto di poco più del 2% di Rcs
comprato sul mercato in corso
d’Opa sarà distribuito pro-quota
tra gli azionisti. Non ci sarà bisogno invece di restituire le partecipazioni originarie dei soci storici, perchè le quote sarebbero
state conferite solo nel caso di
successo dell’offerta che invece
non è andata a segno. Della Valle
ha sempre detto di non voler cedere la sua quota. Gli altri soci,
che pure avevano posizioni differenti in passato, al momento sarebbero orientati a mantenere le
azioni in portafoglio. Mediobanca aveva iniziato lo smantellamento della partecipazione, che
era arrivata oltre il 15%, fermandosi poi al 6,25% che ancora detiene. Pirelli aveva messo la quota della casa editrice tra le partecipazioni potenzialmente da dismettere, ma per ora non avrebbe
intenzione di vendere. Unipol ha
ereditato la quota da FondiariaSai, ma è probabile che al momento resti in attesa.
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Risparmio gestito. In autunno la prossima rilevazione
La terza vita di Meridiana
Il Private banking index
e l’avanzata dell’emiro del Qatar compie un anno di attività
di Simone Filippetti
u Continua da pagina 23
pImbarcare i ricchi occidentali
per portarli nel Far East volando
con la Qatar Airways, che peraltro possiede il 15% della Iag, la holding che controlla l’inglese British Airways, la spagnola Iberia e
l’irlandese Aer Lingus. Con Meridiana, seconda compagnia italiana, il quadro geografico è completo. Un piano cominciato una decina di anni fa con la costruzione del
nuovo aeroporto Hamad International, oggi uno degli scali più
moderni al mondo e sicuramente
il più costoso. Il Qatar non è una
top destinatio del turismo internazionale, ma i voli dall’Europa a
Doha sono sempre pieni. Viaggiatori che fanno scalo per andare
in Asia. Costa molto meno dei voli direttti. La geografia aiuta: il
Golfo Persico è a meta strada tra
Europa, Asia e Africa. Si spera che
la Terza Vita di Meridiana sia più
felice delle altre due, o quantomeno dell’ultima turbolenta fase.
Per il Qatar, che ora ha in una mano i resort turistici esclusivi della
Sardegna, e dall’altra la compagnia aerea per portare i ricchi ara-
OBIETTIVI
La strategia di Al-Thani,
che controlla anche il 49%
di Alisarda, punta a far
diventare Doha l’hub aereo
del Medio Oriente
bi in vacanza in Italia, le sinergie,
almeno sulla carta, non dovrebbero mancare. In Qatar, poi, si terranno i Mondiali di Calcio 2022;
gie Doha à ospita una tappa del
torneo internazionale Atp di
Tennis ed è entrata nel gran circo
della MotoGP. Meridiana potrà
portare gli italiani, appassionati
di sport, in Qatar.Le strade del
Qatar e della Sardegna, non si incrociano solo nei cieli e nelle località di villeggiatura. A maggio dell’anno scorso il premier Matteo
Renzi è volato a Olbia a mettere la
posa della prima pietra del cantiere Ex San Raffaele, il gruppo ospedaliero finito in crack e guidato
dallo scomparso Don Luigi Verzè, uomo molto vicino a Silvio
Berlusconi. La struttura, ribattezzata Mater Olbia, è stata rilevata
dalla Qatar Foundation Endowment. Ancora un salvataggio, ancora il Qatar. La sanità è uno dei
settori strategici si cui l’emiro AlThani sta puntando. Per diversificare l’economia di un paese troppo dipendente dal petrolio.
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@filippettinews
pL’Osservatorio
Private
Banking promosso da LIUC
Università Cattaneo e Banca
Generali, con il supporto di
Kairos Partners, compie un
anno. L’ indicatore proprietario dell’Osservatorio, avente
la finalità di ben raffigurare il
trend che caratterizza il settore in esame, è il «Private
Banking Index», che prevede
la possibilità di una determinazione quantitativa su base
annuale, a partire dal 2015 che
costituisce l'anno zero con
valore 100 punti base. Il secondo valore dell’indicatore
sarà diffuso alla fine del terzo
trimestre. «Ad oggi, l’indicatore non offre segnali univoci
relativamente all’andamento
del comparto. Tra le variabili
che compongono l’equazione
del «Private Banking Index»,
– afferma Anna Gervasoni,
professore ordinario della
LIUC e presidente del comitato scientifico dell'Osservatorio – risultano fornire un
impatto positivo sul settore
l’Indice di Gini di concentrazione della distribuzione del
GLI ATTORI
L’Osservatorio è promosso
dalla Liuc e Banca Generali, con
il supporto di Kairos Partners e
da quest’anno anche di Morgan
Stanley e di M&G Investments
reddito e l’ammontare della
ricchezza delle famiglie italiane, mentre un freno è costituito dall'andamento dei
mercati regolamentati». Il secondo anno di attività, che vedrà il coinvolgimento di Mor-
gan Stanley e di M&G Investments, avrà come obiettivo la
creazione del «Private
Banking Barometer», uno
strumento utilizzabile con
cadenza periodica per rappresentare il sentiment di
mercato domestico, creato
nell’intento di fornire con
frequenza quadrimestrale un
dato qualitativo di trend. «La
discesa dei tassi, la forte volatilità dei mercati e le crescenti pressioni fiscali-normative, necessitano di nuove soluzioni e di un approccio innovativo ed efficiente da
parte degli operatori che possono sicuramente arricchirsi
delle loro ricerche ed analisi»
dichiara Gian Maria Mossa,
direttore generale di Banca
Generali.
R.Fi.
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26 Finanza & Mercati
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
M&A. Accordo per acquisire il gruppo britannico, leader nei chip per smartphone
Softbank, maxi-acquisizione
dell’inglese Arm per 29 miliardi
L’ANALISI
Antitrust Ue
Luca
De Biase
Oggi Bruxelles
multa il cartello
dei camion
Una scommessa
coraggiosa
sull’internet
Prima operazione post-Brexit: premio del 43% sui prezzi di Borsa delle cose
REUTERS
Stefano Carrer
TOKYO. Dal nostro corrispondente
p Il più grande investimento
dall’Asia in una società britannica -post-referendum sulla
Brexit - segnala la possibilità
che i timori correnti sul futuro
dell’economia del Regno Unito
possano essere eccessivi e che
una Londra fuori dalla Ue non
necessariamente risulterà più
perdente dell’Europa. Softbank
ha raggiunto l'accordo per acquisire il chip designer ARM
Holdings in una operazione da
24,3 miliardi di sterline in contanti (piu' di 29,1 miliardi di euro), con cui il gruppo giapponese delle tlc rilancia la sua sfida
nel mondo online allargando la
sua sfera di azione verso una
leadership nel comparto dei microchip per smartphone: in prospettiva ultima, la strategia di
Softbank – come ha sottolineato il patron Masayoshi Son –e'
quella di acquisire una posizione di tutto rilievo nella transizione tecnologica verso l'”Internet delle cose”.
L'offerta per la maggiore societa' britannica per capitalizzazione rappresenta un premio
del 43% sui corsi di una delle poche aziende inglesi che non aveva sofferto in Borsa per la
Brexit, in quanto gruppo globale che realizza la maggior parte
dei suo giro d'affari in dollari
grazie alla sua avanzata tecnologia di design dei microprocessori. Ieri a Londra il titolo di
Arm e' balzato in modo corrispondente.
L’intesa farà risalire il debito
del gruppo nipponico, che stava
scendendo grazie ai 10 miliardi
di dollari incassati dalla cessione di una parte della partecipazione in Alibaba e di circa 7 miliardi di dollari relative alla ven-
Al vertice di SoftBank. Il ceo Masayoshi Son
L’INTESA
L’acquirente giapponese
ha assicurato che il quartier
generale resterà a Cambridge
e l’autonomia della società
sarà tutelata
dita della quota nella finlandese
Supercell.
Dopo essersi separato a sorpresa (dopo poco più di un anno) da quello che aveva indicato come suo vice ed erede
(Nikesh Arora, dimessosi
all'improvviso), Son aveva dichiarato di voler restare ancora
alla guida di Softbank per 5-10
anni e di avere molte idee un po'
pazze: di certo dimostra una
grande velocita' nel cercare di
realizzarle.
Son ha parlato di “eccellente
combinazione strategica” e ha
negato che la Brexit abbia influenzato le sue decisioni. Sara'.
SCENARIO INGLESE
Nick Jones (Cavendish):
«È il maggior takeover di una
società tecnologica europea.
Un deal che contribuirà a
rafforzare la fiducia»
Ha pero‘ ammesso di aver incontrato solo due settimane fa il
presidente di ARM, Stuart
Chambers, oltre ad aver parlato
del deal con il nuovo cancelliere
dello schacchiere Philip Hammond. A sottolineare il significato politico dell'operazione e'
intervenuta (oltre ad Hammond) la stessa premier Theresa May: finora contraria a takeover stranieri di big business britannici, la May ha telefonato
personalmente a Son per congratularsi per quello che rappresenta un “voto di fiducia”
per il Regno Unito. Fatto insolito: nel comunicato ufficiale sia
AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA DI
DEMM S.P.A.
OGGETTO: INVITO A MANIFESTARE INTERESSE PER L’ACQUISTO DEI
COMPLESSI AZIENDALI FACENTI CAPO ALLA SOCIETÀ.
Si informa che, in esecuzione del programma di cessione dei complessi aziendali
approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico con proprio decreto in data
28 aprile 2016, DEMM S.p.A. in Amministrazione Straordinaria (di seguito,
‘DEMM’ o ‘Società’) intende avviare una procedura volta alla cessione a terzi
dei complessi aziendali facenti capo alla medesima Società.
Il compendio aziendale oggetto della suddetta procedura di vendita è costituito dal complesso di beni, licenze, autorizzazioni, certificazioni e ogni altro bene,
servizio o attività destinati all’esercizio dell’attività di impresa svolta da DEMM
nel settore della produzione di ingranaggi e componenti meccanici ad alta precisione. Per una più dettagliata descrizione dei prodotti offerti, del mercato di
riferimento e, più in generale, del profilo della Società, si rinvia al documento
disponibile al seguente indirizzo web: www.demm.it.
Per le ragioni sopra esposte, il Commissario Straordinario di DEMM
INVITA
chiunque sia interessato all’acquisto dei complessi aziendali della Società a rassegnare la propria manifestazione di interesse non vincolante secondo i termini e le modalità riportate nella versione integrale del presente bando, disponibile, in lingua italiana ed in lingua inglese, all’indirizzo web: www.demm.it.
Tali manifestazioni di interesse dovranno pervenire, esclusivamente a mezzo di
raccomandata postale con avviso di ricevimento o mediante corriere, entro e
non oltre le ore 12:00 (ora Italiana) del giorno 12 settembre 2016, in plico
sigillato recante al suo esterno la dicitura “Manifestazione di interesse – Procedura DEMM” e l’identificazione del mittente, presso lo studio del Commissario Straordinario Prof. Avv. Umberto Tombari, Piazza Dell’Indipendenza 21,
50129 Firenze (Fi).
Eventuali richieste di chiarimento potranno essere formulate a mezzo posta
elettronica, al seguente indirizzo: [email protected], indicando quale oggetto “Chiarimenti Procedura DEMM”.
Il presente annuncio costituisce un invito a manifestare interesse e non un invito a offrire né un’offerta al pubblico ai sensi dell’articolo 1336 del Codice Civile,
né una sollecitazione al pubblico risparmio ai sensi degli articoli 94 e segg. del
decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
Il Commissario Straordinario
prof. avv. Umberto Tombari
ColombiC&E
CITTÀ DI SEVESO
ESTRATTO DEL BANDO DI GARA
MEDIANTE PUBBLICO INCANTO
Oggetto: Servizio di smaltimento di rifiuti solidi urbani CIG 6739449141 Categoria n° 16: Servizi di smaltimento dei
rifiuti solidi e delle acque reflue, servizi
igienico-sanitari e simili. Importo base:
euro 508.206,30 oltre IVA 22%. Aggiudicazione ai sensi dell’art. 95 comma
4 del D. Lgs. 50/16 e s.m.i. Le ditte interessate devono far pervenire domanda di partecipazione in lingua italiana
al Comune di Seveso V.le V. Veneto, 3,
20822 SEVESO (MB) entro le ore 12.00 del
12 agosto 2016 secondo le modalità previste dal bando inviato in data 7 luglio
2016 all’U.P. della C.E. Informazioni c/o
Ufficio Ecologia tel 0362/517214 e mail
[email protected]
RESPONSABILE
SETTORE ECOLOGIA E AMBIENTE
Raffaella Mariani
COMUNICAZIONE
PUBBLICITARIA
DIREZIONE
GENERALE
Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano
Tel. 02 3022 3003 - Fax. 02 3022 3214
email: [email protected]
Son sia Stuart hanno sottolineato la volonta' di Softbank di raddoppiare in cinque anni i 1.600
dipendenti di ARM in Gran Bretagna (sui 4mila totali). Il quartier generale, è stato inoltre assicurato, resterà a Cambridge e
l’autonomia della società garantita. «E' il maggior takeover
di una societa' tecnologica europea – osserva Nick Jones,
partner alla Cavendish Corporate Finance – Un deal che contribuirà a rafforzare la fiducia
nelle aziende britanniche e a incoraggiare gli investitori stranieri esitanti dopo il referendum». Mentre già è chiara la volontà di Londra di fare “dumping” fiscale” tagliando oltre
quanto internazionalmente
onesto la tassazione sulle imprese, ogni eventuale dazio europeo – secondo vari osservatori – potrebbe essere compensato da indebolimenti della sterlina. Un po’ quanto successo al
Giappone: inizialmente spaventato dall'eliminazione dei
dazi europei all’import di auto
coreane previsto dall’Fta tra
Seul e Bruxelles, ha poi più che
compensato con uno yen debole lo svantaggio tariffario. Londra sarà libera di cercare “aggressivi” accordi di libero
scambio in proprio. E ora – al di
là delle ragioni globali del maxiaccordo e della posizione di
“maverick” del vulcanico Son proprio dalla Corporate Japan
(che era stata tra le piu' decise
nell'alzare la voce contro la
Brexit) e' arrivato il maggior segnale di implicito adattamento
a una situazione nuova, di cui a
fare le spese rischia di essere
l'Europa anche piu' di una Londra decisa a perseguire con durezza I suoi interessi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
AFP
Secondo il «Wall Street Journal»
la sanzione complessiva sarà di 3
miliardi di euro, la maggiore mai
comminata. Tra le aziende ci sono
Iveco, Daimler, Volvo e Scania.
Iveco (gruppo CnhI) ha già
accantonato 500 milioni di dollari
per far fronte al potenziale onere.
u Continua da pagina 23
L’
azienda inglese, in 25 anni
si è fatta strada
raggiungendo una
posizione di rilievo tra i maggiori
designer di chip e oggetti
elettronici. È cresciuta molto
all'epoca dei cellulari. È andata
avanti con il disegno dei
microprocessori per gli
smartphone. E ora si è allargata
ai chip per una quantità di
oggetti connessi. Il fenomeno
riguarda un po' di tutto: dalle
automobili ai braccialetti per il
controllo delle attività motorie
delle persone, dagli orologi che
registrano il battito cardiaco ai
materassi che tengono sotto
controllo la qualità del sonno, dai
controlli per i droni agli oggetti
della domotica elettronica, e così
via. Arm fa il design di di questi
chip che offre in licenza a chi
effettivamente li produce. Si
stima che l'anno scorso siano
stati venduti 15 miliardi di oggetti
con la sua tecnologia, 3 miliardi
in più rispetto all'anno prima. Le
società di ricerche fanno stime
molto diverse sulle dimensioni
che questo mercato raggiungerà
nei prossimi anni ma sono
d'accordo su un punto: il
mercato dell'internet delle cose
è destinato a esplodere. E
Softbank si è assicurata una
quota del valore che questo
fenomeno potrà generare. I 23,4
miliardi di sterline che ha
deciso di investire per
l'acquisizione e la promessa al
governo del dopo-Brexit di
mantenere il quartier generale
dov'è e di raddoppiare
l'occupazione in Gran Bretagna
costituiscono una scommessa
forte: ma è forte anche la
crescita attesa del settore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Auto. L’inchiesta è nata dalla denuncia di un concessionario
Usa, Sec e Fbi indagano
sui dati di vendita di Fca
Andrea Malan
pLe autorità americane in-
dagano sulle pratiche di vendita del gruppo Fiat Chrysler. Secondo quanto ha anticipato
l’agenzia Bloomberg, il Dipartimento della Giustizia di
Washington sta indagando
sulla società olandese per
un’eventuale violazione delle
leggi sui mercati finanziari.
Bloomberg, che cita due fonti a
conoscenza dell’indagine, non
specifica quale sarebbe l’oggetto dell’inchiesta ma fa riferimento a una causa civile intentata da un concessionario
di Chicago, secondo il quale
Fca avrebbe gonfiato le vendite mensili pagando i concessionari per registrare vendite
l’ultimo giorno del mese e stornarle poi il giorno successivo,
facendo così figurare giri d’affari più elevati.
Secondo la rivista di settore
«Automotive News» investigatori dell’Fbi e della Sec hanno visitato lo scorso 11 luglio
uffici e abitazioni di alcuni dipendenti di Fiat Chrysler «nell’ambito di una indagine coordinata sulle modalità con cui il
gruppo Fca riporta i dati di
vendita»; lo stesso giorno,
prosegue il periodico, avvoca-
ti federali hanno anche visitato il quartier generale Usa di
Fca ad Auburn Hills; perquisizioni o visite sarebbero inoltre
stati effettuati a Orlando, Dallas e in California presso dipendenti ed ex-dipendenti del
gruppo. Né la Fbi né la Sec hanno commentato.
In un comunicato diffuso in
serata da Londra, Fiat Chrysler
LA DIFESA
L’ipotesi è di violazione delle
leggi sui mercati finanziari
L’azienda respinge le accuse:
bilanci corretti e «piena
collaborazione» con la Sec
«conferma di aver prestato la
propria collaborazione in una
inchiesta della Sec in merito ai
dati relativi alle vendite da
concessionari a clienti finali
negli Usa. Nelle sue relazioni
finanziarie annuali e trimestrali, Fca riporta i ricavi sulla
base delle sue spedizioni a concessionari e clienti e non sulla
base delle unità riportate come
vendute a clienti finali dai concessionari».
Qualsiasi siano i numeri di
AVVISI
ECONOMICI
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vendita a clienti riportati dai
concessionari - dice in sostanza Fca - i bilanci del gruppo non
ne vengono inficiati in quanto
si basano sulle vetture spedite
da Fca ai concessionari stessi.
«Richieste in merito a questioni simili - prosegue la nota
- sono state recentemente formulate dal Department of Justice statunitense. Fca presterà piena collaborazione a queste indagini».
La causa civile cui fa riferimento Bloomberg, intentata
dal gruppo Napleton, era venuta alla luce già nello scorso
gennaio e aveva fatto scivolare
il titolo in Borsa; all’epoca Fca
aveva seccamente respinto le
accuse, definendo la causa «infondata» e ipotizzando che all’origine ci fosse la reazione «di
due concessionari scontenti».
La reazione in Borsa ieri a
Wall Street (a Milano le contrattazioni erano già chiuse) è
stata significativa ma di breve
durata: il titolo, che quotava
6,91 dollari sui massimi di seduta, ha ceduto il 5% in pochi
minuti a 6,55 per poi riprendersi fino ai 6,76 dollari delle 21 ora
italiana, appena sopra ai 6,75
della chiusura di venerdì.
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Finanza & Mercati 27
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
LA GIORNATA
Startup con il Sole
L’OSSERVATORIO NÒVA E FINANZA&MERCATI
Indici e mercati in diretta su www.ilsole24ore.com/finanza
Titoli di Stato e Obbligazioni
Spread Treas. 5Y
A
-79
-76
-81
a ieri
a un anno
TITOLI IN SCADENZA NEI PROSSIMI MESI
Dalle Fondazioni 49 milioni
in quattro anni per le startup
Diana Bracco: «Puntiamo sulla promozione dell’innovazione»
Elena Delfino
pLe startup giocano un ruolo
primario nell’attività delle fondazioni di impresa per i giovani.
Il dato emerge dall’ultima indagine realizzata dall’Istituto per la
Ricerca Sociale e promossa da
Fondazione Bracco in collaborazione con alcune delle principali fondazioni di impresa attive
in Italia. Secondo l’analisi condotta su un campione di oltre un
terzo delle fondazioni attive nel
nostro paese, tra il 2011 e il 2014
sono state 334 le iniziative rivolte
ai giovani, per un importo totale
di quasi 49 milioni di euro.
La maggior parte dei progetti
censiti riguarda il sostegno all’incubazione d’impresa, start-up e
concorsi di idee. Si tratta prevalentemente di forme di sostegno
economico e consulenziale con il
trasferimento di competenze e
skill specifiche per la realizzazione di iniziative imprenditoriali
che possano poi essere sviluppate in maniera autonoma anche in
futuro. In altri casi, è prevista la
messa a disposizione di risorse e
spazi per la realizzazione di idee
progettuali e d’impresa, rivolti a
giovani con elevati livelli d’istruzione. Gli interventi riguardano
soprattutto gli ambiti tecnico,
scientifico, artistico e le risorse
erogate vanno da un minimo di 3
mila euro, in premi, a contributi di
circa 100 mila euro per la realizzazione di veri e propri progetti imprenditoriali, a importi che arrivano al milione di euro per la creazione di spazi e strumenti più
complessi a sostegno dell’imprenditorialità giovanile.
L’investimento in startup di
Fondazione Bracco per il triennio 2016-2018 al momento è pari a
340mila euro. La Fondazione è tra
i promotori, insieme a Fondazione Italiana Accenture e Ubi Banca, del concorso per idee “Welfare che impresa!”, 160mila euro in
palio per le giovani start up sociali, aperto fino al 2 settembre. Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco: «La sfida da vincere per tutti è quella di ripensare il
nostro sistema di welfare sperimentando nuovi servizi e rinnovando quelli esistenti, basandosi
principalmente su tre elementi:
la promozione di percorsi di innovazione, la costruzione di reti
sociali e l’attenzione all’impatto
prodotto per la comunità».
Dall’industria alla consulenza.
«La nostra mission è sostenere
startup reali, che abbiano una vocazione imprenditoriale con impatto sociale» afferma Anna Puccio, segretario generale di Fondazione Italiana Accenture, aggiungendo: «Il nostro modello di
selezione delle startup prevede
l’attivazione di call for ideas attraverso la nostra piattaforma digitale ideaTRE60 e la successiva
valutazionedeiprogettiattraverso una o più giurie. I requisiti essenziali per le startup, oltre all’impatto sociale, devono essere
scalabilità, replicabilità e sostenibilità economica». Negli ultimi
quattro anni la Fondazione Italiana Accenture ha investito in progetti di avviamento per startup e
imprese sociali mediamente
600.000 euro l’anno (tra cash e in
kind) con un picco di 1 milione nel
2013. «Stiamo assistendo a un
cambiamento di paradigma a livello mondiale, dalla filantropia
tradizionale a quella moderna,
che non propone solo grant ma
anche strumenti finanziari per
rendere le imprese sociali economicamente sostenibili» commenta Sergio Urbani, segretario
generale Fondazione Cariplo
che non fa parte del panel dello
studio in quanto di origine bancaria e non industriale, proseguendo: «In Fondazione Cariplo abbiamo iniziato a muoverci in questa direzione da una decina di anni e in questo percorso si iscrive
Cariplo Factory, polo di open innovation a Milano, dove abbiamo investito 10 milioni di euro
per i prossimi tre anni. L’obiettivo è che diventi il punto di atterraggio per progetti di innovazione e sviluppo startup».
[email protected]
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La mappa degli investimenti delle Fondazioni industriali
TREND DI FINANZIAMENTI PER I PROGETTI PER I GIOVANI
Dati in milioni di euro
IL RUOLO DELLE FONDAZIONI NEI PROGETTI CENSITI
Numero di progetti per ruolo della fondazione
14
Var. 2014/11
13
-5,3%
13,3
12,6
11,6
12
Solo
finanziatore
Finanziatore
promotore
attuatore
Promotore
attuatore
Solo
attuatore
120
102
90
11,0
60
11
52
30
10
2011
2012
2013
2014*
18
12
Medicale/2. Fondazione Vodafone supporta il progetto
Evar-planning
Nell’e-learning
cerca venture capital nasce Mirrorable
Tiziana Pikler
È
stato uno dei tre progetti
vincitori della prima edizione di BioUpper, la piattaforma di training e accelerazione che sostiene le nuove idee
d’impresa nel campo delle
scienze della vita, promossa da
Novartis Italia e Fondazione Cariplo, realizzata in collaborazione con PoliHub, l’incubatore
della Fondazione Politecnico di
Milano, e Humanitas, gruppo
ospedaliero e avanzata struttura
di ricerca. Il suo nome è EVARplanning, un innovativo sistema
computerizzato, destinato agli
specialisti vascolari, per la pianificazione dell’impianto endoprotesico dell’aorta in pazienti
colpiti da aneurisma, ideato dal
chirurgo vascolare Paolo Spada.
«L’idea è nata tre anni fa, mentre
la startup sta nascendo in questi
giorni» spiega Spada che lavora
all’Istituto Clinico Humanitas.
L’aneurisma dell’aorta prima
veniva operato con un intervento invasivo, oggi la nuova tecnica EVAR permette di impiantare una protesi dall’esterno attraverso l’arteria femorale. L’American College of Surgeons ha
stimato che il 50% degli utenti
operati ha una protesi non del
tutto adatta alle arterie. EVARplanning ha quindi colmato una
lacuna tecnologica. «L’applicazione è un configuratore automatico in cui vengono integrati
tutti i pezzi e tutte le informazioni dell’endoprotesi che consente con pochi clic di verificare,
prima dell’intervento, le varie
possibilità per il paziente. Ho investito migliaia di ore nello sviluppo dell’algoritmo, che è il
cuore dell’applicazione, un unicum sul mercato» prosegue
Spada. Alla realizzazione del
software vascolare hanno collaborato Cineca, il consorzio uni-
versitario di Bologna e il Politecnico di Milano nel laboratorio di
meccanica delle strutture biologiche (LABS) del professor Migliavacca. «Abbiamo l’ambizione di diventare un punto di riferimento per i software medicali,
anche fuori dall’ambito cardiovascolare, un paradigma di come si può realizzare un buon software partendo da un bisogno
reale». EVARplanning conta
oggi 1.100 iscritti e con il voucher
Bioupper di 50.000 euro verrà
completato un primo modulo
per lo sviluppo del software 2.0.
«Il bisogno finanziario per la
start up innovativa si aggira intorno ai 700mila euro. Ci sono
diversi partner che hanno mostrato interesse a cominciare
dall’Istituto Humanitas ma io
auspicherei una partecipazione
varia, dai fondi di venture ai business angels» spiega Spada, aggiungendo: «Mi auguro di attirare l’attenzione di altri player
nell’ambito della diagnostica e
dell’industria dei prodotti medicali, alcuni hanno già manifestato il loro interessamento, però,
al momento è prematuro definirne i percorsi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
EVAR-PLANNING
Interventi innovativi
Dalla ricerca alla stratup
EVARplanning è un innovativo
sistema computerizzato, destinato agli specialisti vascolari, per
la pianificazione dell’impianto
endo-protesico dell’aorta in
pazienti colpiti da aneurisma,
ideato dal chirurgo vascolare
Paolo Spada. Dalla ricerca ora il
progetto dovrebbe dar luogo a
una vera startup.
U
n nuovo approccio alla
riabilitazione motoria
basato sulle nuove scoperte scientifiche sui neuroni
specchio, responsabili delle tecniche del cervello legate all’imitazione e all’empatia, e su un uso
all’avanguardia della tecnologia
videoludica wireless. È la missione sociale di Fight the Stroke
(FTS), associazione di promozione sociale nata nel 2014 grazie
all’iniziativa di Francesca Fedeli
e del marito Roberto D'Angelo.
L’obiettivo di FTS, la prima fellow Italia del sistema internazionale di imprenditori sociali
Ashoka, è quello di aiutare i 2 milionidibambinisopravvissutiall’ictus infantile e i 20 milioni di
adulti colpiti dalla stessa malattia, i 7 milioni di individui affetti
dal morbo di Parkinson, i 500 milioni di pazienti ortopedici, fino
al miliardo di utenti interessati
all’e-learning di abilità motorie
nel mondo. «La combinazione
della tecnologia videoludica
con il potere della visualizzazione degli atti motori corretti ha il
potenziale di trasformare la riabilitazione che si può fare anche
a casa» spiega la Fedeli, professionista del marketing prima di
diventare imprenditrice sociale.
Il passo successivo è stata la
creazione della piattaforma di
riabilitazione motoria Mirrorable, sviluppata grazie a Microsoft e basata sul sistema Kinect,
una consolle giochi. «A oggi
non esiste ancora una startup»
continua Fedeli, «stiamo definendo un ramo più commerciale, una srl a vocazione sociale,
che andrà sotto il nome di Mirrorable, il servizio che venderemo». Quest’anno sarà ultimato
lo sviluppo tecnico e di design
della piattaforma e i test pilota
con le famiglie. In questa fase è
stato importante il sostegno
— 13,380
—
—
— 13,828
Set-16
Ott-16
14,100 15,988 9,758
13,700
— 18,018
Nov-16
Dic-16
12,600 12,402
11,906 15,564
Gen-17
Feb-17
7,000
—
6,500 24,397
Mar-17
Apr-17
Mag-17
6,600
—
— 7,865
6,075
— 17,056
—
6,500 26,392
—
—
2,642
—
42,488
31,718
—
—
— 0,015
—
—
0,719
0,112
25,721
27,597
—
—
— 12,043
0,150
—
7,150
42,940
0,719
—
—
15,185
23,131
32,892
—
—
—
—
—
Buoni ordinari Tesoro
29.07.16
12.08.16
31.08.16
14.09.16
30.09.16
14.10.16
31.10.16
14.11.16
30.11.16
14.12.16
30.12.16
13.01.17
14.02.17
14.03.17
13.04.17
12.05.17
14.06.17
14.07.17
IT0005160129
IT0005125627
IT0005162638
IT0005127375
IT0005171738
IT0005138208
IT0005176182
IT0005142739
IT0005186405
IT0005154775
IT0005199358
IT0005160111
IT0005162620
IT0005171720
IT0005176190
IT0005186397
IT0005199341
IT0005203523
100,005
100,023
100,038
100,049
100,068
100,074
100,080
100,081
100,090
100,107
100,114
100,114
100,110
100,141
100,146
100,157
100,191
100,182
Titolo
Date Spread
god. Tipo ind.
Codice
ISIN
Ced.
att.
— 103
— 348
-0,33 180
-0,32 221
-0,34
—
-0,31 207
-0,28
—
-0,25 2001
-0,25 460
-0,27
—
-0,25
—
-0,23 123
-0,19 278
-0,22
2
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-0,19 236
-0,21
1
-0,18 441
Qtà
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01-09s 1.3.17 +0,15s
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15-12s 15.12.20 +0,8a
15-12s 15.06.22 +0,55
15-12s 15.12.22 +0,70
15-01s 15.07.23 +0,70
IT0004809809
IT0004652175
IT0004716319
IT0004922909
IT0005009839
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IT0005137614
IT0005185456
1,19
0,34
0,44
0,85
0,54
0,33
0,20
0,28
0,26
102,285
100,895
101,574
103,831
103,247
102,082
100,573
101,154
100,752
-0,17
-0,09
-0,08
-0,04
0,05
0,15
0,27
0,34
0,41
638
2571
2309
1276
352
1954
3340
11764
9192
—
—
—
—
IT0005044976
IT0005089955
IT0005126989
IT0005175366
—
—
—
—
100,030
100,114
100,213
100,129
-0,27
-0,19
-0,19
-0,08
1105
1269
766
52
IT0004019581
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IT0004987191
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IT0004273493
IT0005106049
3,75
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2,75
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4,00
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1,15
4,75
5,25
3,50
0,75
4,50
0,25
100,124
100,766
100,962
100,684
102,239
103,866
101,095
104,269
105,569
104,638
101,259
107,008
100,542
—
-0,19
-0,25
-0,19
-0,19
-0,18
-0,18
-0,17
-0,14
-0,11
-0,10
-0,07
-0,05
437
80
313
299
63
35
134
14
154
106
879
865
55
Certificati credito Tesoro
Certificati credito Tesoro - 6mEuribor
Certificati Tesoro zero coupon
30.8.16
27.2.17
30.8.17
28.3.18
Buoni Tesoro Poliennali
01-08s 1.8.2016
15-09s 15.9.2016
15-11s 15.11.2016
15-12s 15.12.2016
01-08s 1.2.2017
01-11s 1.5.2017
15-11s 15.5.2017
01-12s 1.6.2017
01-08s 1.8.2017
01-11s 1.11.2017
15-01s 15.1.2018
01-08s 1.2.2018
15-11s 15.5.2018
Cambi e tassi
¤/$
A
-0,67
1,51
1w
2w
1m
2m
3m
6m
9m
1a
-0,377
-0,372
-0,371
-0,331
-0,295
-0,191
-0,124
-0,061
-0,382
-0,377
-0,376
-0,336
-0,299
-0,194
-0,126
-0,062
Media % mese Giugno
1m
-0,355
2m
-0,305
3m
-0,266
6m
-0,160
-0,360
-0,309
-0,270
-0,162
-0,3340
O/N Euro
-0,3681
O/N Usd
0,4143
1Y/6M
2Y/6M
3Y/6M
4Y/6M
5Y/6M
6Y/6M
7Y/6M
8Y/6M
9Y/6M
10Y/6M
11Y/6M
12Y/6M
15Y/6M
20Y/6M
25Y/6M
30Y/6M
40Y/6M
50Y/6M
Il recupero delle facoltà
Dal progetto alla startup
L’obiettivo è quello di aiutare i 2
milioni di bambini sopravvissuti
all’ictus infantile e i 20 milioni di
adulti colpiti dalla stessa malattia, i 7 milioni di individui affetti
dal morbo di Parkinson, i 500
milioni di pazienti ortopedici,
fino al miliardo di utenti interessati all’e-learning di abilità
motorie nel mondo.
2,10
2,10
1,70
2,35
2,10
2,60
2,35
3,10
1,25
2,35
2,55
100,297
102,707
104,246
108,397
111,248
117,582
115,550
125,344
107,023
127,500
133,000
0,11
-0,24
-0,26
-0,29
-0,07
0,14
0,42
0,54
0,80
0,81
1,06
390
37
212
394
613
182
855
1124
7693
123
267
22-10s 22.10.2016
22-10s 22.4.2017
12-11s 12.11.2017
23-10s 23.4.2020
27-10s 27.10.2020
15-11s 15.05.2022
20-10s 20.04.2023
11-10s 11.04.2024
IT0004863608
IT0004917958
IT0004969207
IT0005012783
IT0005058919
IT0005188120
IT0005105843
IT0005174906
2,55
2,25
2,15
1,65
1,25
0,10
0,50
0,40
100,572
101,686
102,779
105,797
104,975
100,183
101,860
100,849
-0,08 113617
-0,11 24385
-0,06 10100
0,08 8659
0,05 9176
-0,08 2140
0,21 15090
0,32 11385
Buoni Tesoro Poliennali - Inflazione Italia
-0,22
-0,23
-0,25
-0,20
-0,14
-0,08
0,03
0,13
0,23
0,32
0,40
0,48
0,65
0,76
0,79
0,81
0,79
0,75
-0,21
-0,22
-0,20
-0,19
-0,14
-0,05
0,04
0,14
0,24
0,34
0,43
0,50
0,66
0,79
0,82
0,82
0,80
0,79
B
45,28
variaz. %
var. % ann.
In.Anno
47012,03
867,84
1700,57
1293,67
0,39
0,22
-0,16
—
5,68
9,28
2,27
1,25
18533,05
2166,89
5055,78
6517,68
711,29
7972,86
4619,68
509,97
14532,40
846,53
0,09
0,24
0,52
0,04
0,16
-0,15
0,65
-0,12
0,35
0,33
6,36
6,02
0,97
9,02
23,10
6,18
0,57
10,02
11,70
10,72
15999,10
46961,25
56375,75
2,27
0,53
1,43
37,04
9,27
30,05
53046,31
-0,08
4,64
America Latina
Buenos Aires Merval Idx
Città Messico Ipc Index
San Paolo Brsp Bovespa
Africa
Johannesburg All Share
Stati Uniti
Giappone
G. Bretagna
Svizzera
Australia
Brasile
Bulgaria
Canada
Croazia
Danimarca
Filippine
Hong Kong
India
Indonesia
Islanda m
Israele
Malaysia
Messico
Usd
Jpy
Gbp
Chf
Aud
Brl
Bgn
Cad
Hrk
Dkk
Php
Hkd
Inr
Idr
Isk
Ils
Myr
Mxn
-2,15
-11,45
L
variaz. %
var. % ann.
FTSE 100
6695,42
0,39
-1,18
Indici
Mumbai Sensitive
Hong Kong Hang Seng
Seul Kospi
Shanghai Composite
Singapore Straits Tim.
Taipei Taiwan Weighted
Tokyo Nikkei 225 #
Nikkei 500 #
Topix #
var. % ann.
Alluminio Alloy
-2,20
-1,11
Var.%
-0,79
Var.%
-0,23
Var.%
0,19
Var.%
-2,77
L
var. % ann.
Nasdaq Co.
0,52
-2,96
18.07
Var.%
variaz. %
-0,07
0,66
0,20
-0,34
0,12
0,65
0,68
-0,19
0,45
6,50
-0,51
4,63
-13,99
1,60
8,04
-13,32
-10,37
-14,88
5538,90
0,52
3,64
315,89
2949,17
2864,87
338,70
1535,58
2644,95
1365,26
448,32
555,26
-0,04
-0,32
-0,12
0,23
0,19
-0,08
-0,05
0,18
-0,38
-8,48
-9,74
-7,59
-7,41
-5,50
-7,11
-3,35
1,47
-12,05
Europa
D.J. EuroStoxx
D.J. EuroStoxx (50)
D.J. Stoxx (50)
D.J. Stoxx (600)
D.J. Stoxx Sel. Div. 30
FTSE EuroTop (100)
MSCI Europe #
Amsterdam Amst. Exch.
Atene Athens General
-1,51
-1,43
-0,33
-0,31
-0,90
-1,13
-1,63
-0,53
-0,31
-0,29
-0,96
-1,23
-1,71
-1,63
-0,26
-0,23
-0,96
-1,25
7a 10a
-1,79
-1,75
-0,07
-0,04
-0,91
-1,34
-1,61
-1,61
0,21
0,21
-0,84
-1,18
-0,74
-0,73
-0,59
-0,52
-0,62
-0,68
-0,58
-0,55
-0,62
-0,63
-0,53
-0,51
-0,64
-0,69
-0,58
-0,51
-0,65
-0,70
-0,56
-0,51
4a
5a
7a 10a
-0,61
-0,66
-0,53
-0,46
-0,55
-0,61
-0,47
-0,36
-0,38
—
-0,48 -0,17
-0,30 0,06
-0,20 0,16
Irs 6M/10Y
B
0,31
-6,99
-72,03
variaz. %
var. % ann.
Valute
Irs 6M/20Y
B
0,76
-3,41
-53,28
variaz. %
var. % ann.
Dati al
18.07
Var.%
giorn
Iniz
anno
N. Zelanda
Nzd
1,5555
0,135
-2,31
Norvegia
Nok
9,3627
0,476
-2,50
Polonia
Pln
4,3805
-0,667
2,73
Rep. Ceca
Czk
27,0240
-0,059
—
Rep.Pop.Cina
Cny
7,4089
-0,358
4,93
Romania
Ron
4,4686
-0,259
-1,22
Russia
Rub
69,7145
-0,933
-13,58
Singapore
Sgd
1,4900
-0,408
-3,35
Sud Corea
Krw
1257,6000
-0,195
-1,81
Sudafrica
Zar
15,7685
-1,242
-6,99
Svezia
Sek
9,4679
0,130
3,03
Thailandia
Thb
38,6470
-0,645
-1,53
Turchia
Try
3,2680
1,728
2,88
Ungheria
Huf
315,0100
0,019
-0,31
m Corona islandese: l'ultima rilevazione BCE pari a 290,00 è
avvenuta il 3.12.2008; a partire da lunedì 2.11.2009 Banca
d'Italia ha ripreso la quotazione della valuta sulla base di
rilevazioni di mercato.
Caffè Arabica
147,80
-1,47
16,06
B
variaz. %
var. % ann.
Zucchero raff.
534,00
1,99
49,41
L
variaz. %
var. % ann.
Denaro
262,41
265,51
265,51
217,43
215,11
214,05
214,05
214,05
259,89
613,95
619,74
1100,46
1130,51
516,34
1123,71
692,74
1135,72
1388,63
Lettera
300,58
302,16
302,16
242,73
241,91
233,56
233,56
232,77
289,22
636,89
642,09
1256,71
1273,47
568,33
1256,58
754,04
1275,67
1509,21
A cura di Confinvest F.L.
variaz. %
27816,46
21803,18
251,52
3043,91
2928,76
9008,21
16497,85
1571,84
1317,10
-1,34
-1,31
-0,31
-0,33
-0,81
-1,05
Milano - 18.07 (º)
Sterlina v.c.
Sterlina n.c.
Sterlina post 74
Marengo italiano
Marengo svizzero
Marengo francese
Marengo belga
Marengo austriaco
20 marchi
10 $ liberty
10 $ indiano
20 $ liberty
20 $ St. Gaudens
4 ducati Austria
100 corone Austria
100 pesos Cile
Krugerrand (SA)
50 pesos Messico
var. % ann.
In.Anno
-1,18
-1,07
-0,29
-0,27
-0,80
-0,99
MONETE D'ORO
L
5055,78
var. % ann.
B
variaz. %
In.Anno
6,33
In.Anno
16,20
In.Anno
10,49
In.Anno
31,00
-1,05
-0,96
-0,29
-0,23
-0,99
-1,03
Fonte Ufficio Studi de Il Sole 24Ore su dati Thomson-Reuters
1,52
-10,87
13,59
0,31
-2,28
-16,59
—
-5,30
-1,86
-0,32
1,28
1,58
3,13
-3,80
-4,47
0,40
-6,36
8,04
Australia
Sydney All Ordinaries
Ieri
Una sett. fa
Un mese fa
Due mesi fa
-0,674
-0,689
0,116
-0,275
0,131
-0,742
—
-0,014
-0,088
0,016
-0,577
-0,661
-0,415
-0,651
-0,259
-0,392
0,089
-0,034
variaz. %
-1,04
-0,86
-0,48
-0,35
-1,08
-1,05
Calcolati sui titoli benchmark dell'area Euro
Data
3m 6m 1a 2a 3a
var. % ann.
1645,00
99,29 0,97
100,58 5,20
99,60 0,53
98,65 9,28
98,65 2,73
98,65 1,21
99,87 4,16
57,69 9,39
100,10 0,81
100,11 9,19
82,11 1,93
95,60 9,04
94,16 8,09
101,71 0,91
100,27 0,86
92,96 9,02
94,73 9,19
98,48 9,10
99,53 10,76
97,04 8,94
98,57 9,08
99,33 9,35
106,65 9,24
99,26 8,61
100,30 9,80
100,03 9,09
101,14 1,74
105,18 9,15
98,32 1,83
99,74 1,79
97,88 1,08
100,17 0,36
76,39 2,35
101,07 1,97
96,73 6,90
90,29 8,88
103,73 3,82
109,98 1,06
109,12 2,73
106,68 3,12
113,93 3,40
100,68 2,77
100,13 3,73
99,27 5,09
99,66 4,93
101,77 4,65
104,78 1,57
122,82 3,59
104,50 3,78
101,45 4,96
102,07 3,97
98,06 3,10
103,41 2,98
103,80 3,69
Rendimenti per scadenze
1,1053
116,8200
0,8337
1,0869
1,4557
3,5963
1,9558
1,4315
7,4957
7,4387
51,6500
8,5713
74,2758
14468,9300
134,8108
4,2650
4,3971
20,4348
B
Prezzo Rend.
VWAP eff.%
18.07 lordo
Codice
ISIN
Titolo
Usa
un mese fa
Giappone
un mese fa
Regno Unito
un mese fa
Iniz
anno
4839,00
a ieri
a un anno
Calcolati sui titoli benchmark delle diverse aree valutarie
Paese
3 m 6 m 1a 2a 3a 4a 5a
Var.%
giorn
Rame A/LME
3
2
a ieri
a un anno
L
Differenziali tra l'Euro e i principali Paesi
Dati al
18.07
Valute
1
Dati anagrafici e calcolo dei rendimenti a cura di Skipper Informatica
variaz. %
Asia
America Settentrionale
New York Dow J. industr.
S&P 500
Nasdaq C.
Dow J. 65 stocks
Dow J. serv.
Dow J. trasp.
Nasdaq 100
S&P industr.
Toronto 300 Compos
Toronto Tse 60
var. % ann.
0,12
19,39
6
15
Spread Bonos 10Y
L
26-01 B. Imi 16-26 Tf/Tv Serie I
XS1341083555
18-11 B. Popolare 13-20 LT II
IT0004966823
30-06 B.Imi 10-17 TV
IT0004611932
06-07 B.Imi 16-18 8,5% Rub
XS1435073512
10-05 B.Imi 16-24 Tf/Tv Usd
XS1378969072
10-05 B.Imi 16-26 Tf/Tv
XS1379091546
30-07t B.Popolare 15-22 tv
IT0005120313
—
Bei 07-22 ZC Try
XS0318345971
14-10s Bei 11-16 1,25%
US298785FS04
20-07 Bei 11-18 9,25% BondsD.Try XS0648456167
—
Bei 11-26 zc Usd
XS0070553820
28-11 Bei 12-17 5,5% Bonds
XS0858481194
21-10 Bei 12-19 6% Bonds
XS0848049838
18-12s Bei 13-18 $ Notes
US298785GG56
15-12s Bei 13-18 1%
US298785GC43
03-09 Bei 13-18 5,25% Bonds
XS0935881853
03-04 Bei 13-18 5,75% Bonds
XS0877809375
25-07 Bei 13-19 8,5% Bonds
XS0995130712
21-12 Bei 14-17 10,5% Bonds due XS1014703851
01-04 Bei 14-20 8% Try
XS1139474206
18-09 Bei 14-21 8,75% Try
XS1075219763
03-10 Bei 14-24 9,25% Try
XS1115184753
29-04 Bei 14-24 10,5%
XS1059896016
17-09 Bei 14-24 8,5% Zar
XS1110395933
19-06 Bei 15-18 10% Brl
XS1136802615
07-10 Bei 15-20 9,125%
XS1224031903
10-08s Bei 15-25 1,875% Note D.
US298785GS94
11-03 Bei 16-19 11,50%
XS1374123732
31-05 Bei 16-26 Minimum Usd Call XS1398573136
29-09s Birs 16-26 1,75% Usd Call
XS1365236196
28-06 Birs 16-26 Tf/Tv Usd
XS1410230806
20-09t CassaDP 15-22 tf/tv
IT0005090995
—
Comit 98-28 zc
IT0001200390
20-06 Goldman Sachs 16-26 Tf/Tv UsdXS1318212633
17-07 HellenicRep. 14-17 3,375% GR0110029312
17-04 HellenicRep. 14-19 4,75% GR0114028534
15-11 IVS Gr. senior unsec. 15-22 4,5%XS1308021846
18-02 Med.Lombardo 99-19 3 tf/tv IT0001307286
15-11 Mediobanca 10-20 sub LowT.2IT0004645542
13-09t Mediobanca 11-21 Tv
IT0004720436
18-04 Mediobanca 13-23 sub LowT.2IT0004917842
02-10 Mediobanca 14-19 Dollaro 3% IT0005056483
16-06 Mediobanca 16-26 3,75%
IT0005188351
29-09# MPS 11-17 Cap&Flo BPosta3 IT0004739576
27-10# MPS 11-17 Cap&Flo BPosta4 IT0004761356
30-11 MPS 11-17 StepByStep
IT0004771710
30-07 Obligaciones 15-30 1,95% ES00000127A2
15-12s Rep.Italy 03-33 5,375%Usd US465410BG26
15-04 Rep.Portogallo 06-37 4,10% PTOTE5OE0007
15-10s Rep.Portogallo 14-24 5,125% UsdXS1085735899
15-02 Rep.Portogallo 15-45 4,10% PTOTEBOE0020
21-07 Rep.Portogallo 16-26 2,875% PTOTETOE0012
31-12s Ubi 11-18 5.4% Low Tier II IT0004723489
08-10s Ubi 12-19 6%
IT0004842370
L
Rilevazione Mensile
giu-16
lug-16 ago-16**
15,02
16,11
15,89
MAGI ¤/MWh
Rilevazione Trimestrale
Q1-16
Q2-16
Q3-16
MAGI-Q ¤/MWh
19,71
14,05
14,99
Per ulteriori dettagli www.magindex.org, www.albasoluzioni.com, www.itec.refe.com , www.tfsbrokers.com. * Media incrementale.
0,68
-19,91
MSCI em.mk free loc. #
MSCI em.mk free Usd #
MSCI world Usd #
MSCI world val. loc. #
variaz. %
4
Obbligazioni - MOT ed EuroMOT
0,8337
MAGI - INDICI GAS ITALIA Dati al 18.07.2016
16497,85
Var.%
-0,69
-13,47
Spread Bonos 5Y
Date
God.
¤/£
Costo termoelettrico
lug-16* ago-16**
set-16**
ITEC12/REF-E ¤/MWh
33,74
34,24
34,70
36,53
38,70
40,72
ITEC/REF-E ¤/MWh
38,88
41,43
43,92
ITECccgt/REF-E ¤/MWh
Per ulteriori dettagli http://itec/ref-online.it. * Valore consuntivo costruito da
REF-F su dati Platts. ** Valore forward calcolato da REF-E su dati di mercato.
A
18.07
B
116,8200
INDICI ITEC / REF-E Dati al 15.07.2016
Nikkei 225
Indici
¤/Y
Reuters
18.07
Reuters
2375,970
Moody's
18.07
Moody
5506,050
LME Index
18.07
Lmex
2434,200
The Steel Index
18.07
IO62 CN Import
56,200
* Var % da ieri. ** Var % da inizio anno
Mercati Azionari mondo
Mondo
MIRRORABLE
IT0004682107
IT0004085210
IT0004890882
IT0004380546
IT0004604671
IT0004243512
IT0005004426
IT0004735152
IT0005138828
IT0003745541
IT0004545890
Lett.
In.Anno
1,84
5,44
In.Anno
6,84
10,31
4,70
-9,05
31,18
2,53
13,42
8,10
In.Anno
10,15
10,31
8,14
8,31
1,59
12,02
30,38
In.Anno
15,12
5,01
4,85
a ieri
15-09s 15.9.2016
15-09s 15.9.2017
15-09s 15.9.2018
15-09s 15.9.2019
15-09s 15.9.2021
15-09s 15.9.2023
15-09s 15.9.2024
15-09s 15.9.2026
15-09s 15.09.2032
15-09s 15.9.2035
15-09s 15.9.2041
Buoni Tesoro Poliennali - Inflazione Eurostat
L
a un anno
Qtà
º
(mlg)
155
403
82
195
837
887
734
1217
1884
6490
1100
1643
5467
2172
3310
1167
8215
7302
2801
902
2743
1007
2035
1620
1613
2279
14138
6875
2578
857
—
4410
2330
6140
6167
7885
5403
9215
17708
1704
1926
2636
5175
3423
653
47786
307
905
11601
10814
1676
11473
4002
39939
23919
Den.
A
10
6
Rend.
eff.%
lordo
-0,04
-0,05
-0,03
-0,04
-0,03
-0,02
0,01
0,02
0,04
0,05
0,07
0,08
0,11
0,14
0,17
0,24
0,30
0,31
0,32
0,34
0,41
0,48
0,50
0,57
0,58
0,63
0,69
0,70
0,72
0,79
0,10
0,90
1,01
1,03
1,05
1,07
1,17
1,20
1,24
1,25
1,40
1,44
1,53
1,54
1,64
1,62
1,75
1,85
1,94
1,98
2,09
2,14
2,23
2,24
2,28
var. % ann.
-1,42
-11,01
8
Prezzo
VWAP
18.07
106,604
109,247
100,749
108,393
110,849
111,832
106,915
104,480
113,115
103,371
115,629
115,060
102,232
115,825
102,029
116,098
116,375
100,658
117,133
122,337
109,266
125,048
104,778
129,598
105,268
129,986
101,695
125,135
127,605
157,908
162,000
126,423
121,326
111,807
132,441
103,607
107,334
129,941
103,394
157,758
153,128
136,689
144,588
124,010
157,130
100,528
157,277
148,210
105,332
134,042
153,199
153,898
152,853
122,356
109,525
variaz. %
WTI
INDICI BORSE
a ieri
a un anno
RILEVAZIONI BCE
Tassi del 18.07
Scad.
Var.%
-0,05
-0,33
Var.%
-0,35
-0,11
1,07
-1,99
0,12
-0,01
-1,62
0,04
Var.%
-0,19
-0,20
-0,22
-0,22
-1,52
0,39
-0,04
Var.%
-0,65
-0,65
-0,65
-31
-40
Spread Bonos 2Y
Ced.
att.
3,50
4,50
0,30
3,50
4,25
4,50
2,50
1,50
4,25
1,05
4,50
4,25
0,70
4,00
0,65
3,75
3,75
0,45
3,75
4,75
2,15
5,00
1,35
5,50
1,45
5,50
0,95
4,50
4,75
9,00
8,50
4,50
3,75
2,50
5,00
1,50
2,00
4,50
1,60
7,25
6,50
4,75
5,25
3,50
6,00
1,65
5,75
5,00
2,25
4,00
5,00
5,00
4,75
3,25
2,70
IRS
18.07
1,466
1,317
18.07
188,190
372,000
298,000
326,360
891,630
138,350
435,480
162,190
18.07
86,530
174,640
107,610
217,200
35,160
101,310
189,190
18.07
358,770
2279,360
220,360
B
-33
Codice
ISIN
IT0004907843
IT0004361041
IT0005139099
IT0004957574
IT0003493258
IT0004423957
IT0004992308
IT0005030504
IT0004489610
IT0005069395
IT0003644769
IT0004536949
IT0005107708
IT0004594930
IT0005142143
IT0004634132
IT0004966401
IT0005175598
IT0004009673
IT0004695075
IT0005028003
IT0004759673
IT0005086886
IT0004801541
IT0005135840
IT0004848831
IT0005172322
IT0004898034
IT0004356843
IT0000366655
IT0000366721
IT0004953417
IT0005001547
IT0005045270
IT0004513641
IT0005090318
IT0005127086
IT0004644735
IT0005170839
IT0001086567
IT0001174611
IT0004889033
IT0001278511
IT0005024234
IT0001444378
IT0005094088
IT0003256820
IT0003535157
IT0005177909
IT0003934657
IT0004286966
IT0004532559
IT0004923998
IT0005083057
IT0005162828
B
Commodities
INDICI
NE Nomisma Energia
Benzina (self,¤/lit)
Gasolio (self,¤/lit)
CRB Index
Generale
Industriale
Cereali
Bestiame
Metalli Preziosi
Valuta
Energia 77
Tassi d'interesse
Bloomberg Commodity
Commodity
Commodity TR
Commodity Eur
Commodity EurTR
Energy
Industrial
Precious Metals
Goldman Sachs
Spot
Total Return
Excess Return
Spread Treas. 10Y
Titolo
Date Spread
god. Tipo ind.
01-12s 1.6.2018
01-08s 1.8.2018
15-10s 15.10.2018
01-12s 1.12.2018
01-08s 1.2.2019
01-09s 1.3.2019
01-11s 1.5.2019
01-08s 1.8.2019
01-09s 1.9.2019
01-12s 1.12.2019
01-08s 1.2.2020
01-09s 1.3.2020
01-11s 1.5.2020
01-09s 1.9.2020
01-11s 1.11.2020
01-09s 1.3.2021
01-11s 1.5.2021
01-12s 1.6.2021
01-08s 1.8.2021
01-09s 1.9.2021
15-12s 15.12.2021
01-09s 1.3.2022
15-10s 15.4.2022
01-09s 1.9.2022
15-09s 15.9.2022
01-11s 1.11.2022
15-09s 15.3.2023
01-11s 1.5.2023
01-08s 1.8.2023
01-11s 1.11.2023
22-12s 22.12.2023
01-09s 1.3.2024
01-09s 1.9.2024
01-12s 1.12.2024
01-09s 1.3.2025
01-12s 1.6.2025
01-12s 1.12.2025
01-09s 1.3.2026
01-12s 1.6.2026
01-11s 1.11.2026
01-11s 1.11.2027
01-09s 1.9.2028
01-11s 1.11.2029
01-09s 1.3.2030
01-11s 1.5.2031
01-09s 1.3.2032
01-08s 1.2.2033
01-08s 1.8.2034
01-09s 1.9.2036
01-08s 1.2.2037
01-08s 1.8.2039
01-09s 1.9.2040
01-09s 1.9.2044
01-09s 1.9.2046
01-09s 1.3.2047
1,1053
e-Mid/Atic (18/07/16)
Ti.P.
—
—
-0,33
-0,32
-0,34
-0,31
-0,28
-0,25
-0,25
-0,27
-0,25
-0,23
-0,19
-0,22
-0,20
-0,19
-0,21
-0,18
Prezzo Rend.
VWAP eff.%
18.07 lordo
Eonia (18/07/16)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
1,820 32,774
9,163 364,178
Prezzo 365 360
Qtà
º
VWAP Rend Rend
18.07 lordo lordo (mlg)
Codice
Isin
LIQUIDITÀ (TASSO 360)
della Fondazione Vodafone Italia, «il primo grande partner che
ha sostenuto finanziariamente
Mirrorable, non solo in termini
economici ma anche di supporto, a cominciare dalla trasmissione dati» sottolinea la Fedeli.
«FTS è uno dei più importanti
progetti del bando Digital 4 Social, attraverso il quale la Fondazione Vodafone ha erogato a 18
enti oltre 1,9 milioni di euro per
sostenere la digitalizzazione
nel terzo settore» conferma
Fondazione Vodafone Italia.
Verranno coinvolti altri capitali. «Ci siamo avvicinati al mondo dei capitali pazienti, un segmento abbastanza ristretto in
Italia. Per questo stiamo valutando di rivolgerci anche all’estero, a cominciare dai paesi
anglosassoni, visto che la piattaforma sarà multilingue: italiano, inglese e spagnolo» afferma
la Fedeli, che non prevede una
exit. «Il nostro obiettivo non è
vendere la piattaforma al prezzo più alto ma favorire il recupero della migliore performance
motoria dei pazienti» conclude
la fondatrice di FTS.
29,948
52,632
—
—
Giu-17
6,500 15,587
— 8,867
—
Totale 117,924 136,260 44,832 30,128 25,871
Titolo
Spread
god./Tipo ind.
Totale
3,000
—
—
—
Tassi del 18.07 . Valuta 20.07
Scad.
Tasso 360 Tasso 365
Fonte: Indagine IRS-ARS, 2015
Medicale/1. Nuovi fondi dopo il voucher BioUpper
13,567
—
12,875 25,930
EURIBOR
0
(*) Erogazioni programmate
Dati al 30-06-2016 in Mld di º. Fonte: Ministero del Tesoro
CcT
CTz
D.Est.
Scad.
BoT
BTpBTpº+Ita
Lug-16
Ago-16
B
Nasdaq 100
4619,68
0,65
-0,90
L
variaz. %
var. % ann.
Indici
Bruxelles Bel. 20 In.
Dublino Irish SE Idx
Francoforte Dax (Xetra)
Helsinki Omxh General
Madrid Ibex 35
Parigi Cac 40
Londra FTSE 100
Istanbul Ise-Nation. 100
Mosca Micex Comp. Idx
Zurigo Swiss Market In.
Indice VIX
12,49
-1,42
4,52
B
variaz. %
var. % ann.
18.07
Var.%
In.Anno
3412,47
5817,57
10063,13
8240,14
8524,40
4357,74
6695,42
76957,61
1936,07
8161,60
0,05
0,46
-0,04
-0,03
-0,08
-0,34
0,39
-7,08
-0,25
0,07
-7,78
-14,34
-6,33
-4,14
-10,69
-6,02
7,26
7,29
9,92
-7,44
11676,00
11699,00
-0,17
0,01
-3,68
-3,67
Indici Calcio
Il Sole 24 Ore Goal Idx
Premier Index
DATI AGGREGATI
Piazze
Totali
Rialzo
Ribasso
Invariati
Tokio
3608
1510
1736
362
Vol.mln
2781
Shanghai
1449
494
878
77
20211
New York
3105
1890
1101
114
741
Londra
1090
579
282
229
1752
Parigi
896
480
309
107
128
Francoforte
823
456
330
37
107
28
Finanza & Mercati
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
CAMBI E TASSI
MATERIE PRIME
Non ferrosi. Chiude miniera nelle Filippine: nickel ancora in aumento
Rame, i rialzi dei prezzi
frenati dalla debolezza
della domanda cinese
Stime Goldman prudenti per il medio periodo
Gianni Mattarelli
pRame in ribasso ieri al Lme su
timori per le condizioni del credito nel corrente semestre in Cina, ma in ripresa nel pomeriggio,
con aumenti anche su zinco e soprattutto nickel dopo la chiusura
di un’altra miniera nelle Filippine, mentre restavano in perdita
alluminio e piombo.
Tutto ciò quando solo venerdì
mattina notizie economiche dalla Cina migliori delle attese avevano spinto Londra ad aprire con
buoni rialzi, soprattutto per il rame giunto a toccare 5000 $, prima
di ripiegare nel pomeriggio verso 4900 $ (valori tre mesi).
L’economia cinese era sembrata infatti stabilizzarsi, perché
la crescita del Pil del secondo trimestre era stata fissata oltre le attese al 6,7 % e meglio del primo
trimestre, con la produzione industriale di giugno a + 6,2 % su base annua, mentre la vendite al
dettaglio erano salite del 10,6 %.
Anche nelle prime ore di mercoledì i prezzi del rame al Lme
erano schizzati all’insù sino a toccare 5032 $ (base tre mesi) scambiando per via elettronica 14mila
lotti (pari a 350 mila tonnellate)
invece degli abituali, per quell’ora, 1.000–2.000. Il tutto di riflesso al forte volume trattato
contemporaneamente
allo
Shanghai Futures Exchange
giunto a 1.2 milioni di lotti (pari a
240 mila lotti Lme) su reazione
alla notizia che in giugno le importazioni cinesi di rame erano
cresciute del 22 %. In giornata tuttavia i prezzi a Londra si riporta-
vano nell'area 4900 $, essendo
venuta meno la spinta dei cinesi.
Nel complesso il mercato ha
reagito positivamente alle statistiche economiche dalla Cina,
tanto che le quotazioni di quasi
tutti i metalli si sono portate verso livelli di resistenza tecnica a
salire, ossia in vista di soglie il cui
avvicinamento attira abitualmente vendite speculative da
parte di operatori ispirati dai grafici, salvo spingere, in caso di un
deciso superamento di quei valori, gli stessi operatori a diventare
acquirenti.
Ma anche se le notizie economiche dagli Usa continuano a es-
Rame
Lme - settlement. Dollari/tonn.
4.930,00
4950
4900
4.642,75
4850
4800
4750
4700
4650
4600
20/06
18/07
sere rassicuranti, la situazione
fondamentale generale non lascia immaginare che possa presto svilupparsi uno scenario rialzista, per cui eventuali spunti di
natura tecnica all'insù dovrebbero probabilmente essere di
breve durata.
La disponibilità di catodi continua infatti a rimanere sufficiente, anche se la domanda è settorialmente in aumento da parte di
quegli utilizzatori come le fabbriche di semilavorati) che hanno difficoltà a reperire materia
prima rottame per cui si approvvigionano di catodi.
La situazione è particolarmente acuta negli Usa, dove i
catodi sul mercato spot vengono venduti nel Midwest a premi
sopra la quotazione del Comex
tra 5,75 e 6,75 cent/lb (pari a 130 –
150 $/t) contribuendo a mantenere una certa tensione sul mercato che però non si ripercuote
sui prezzi del rame, bensì solo
sui premi, essendo la scarsità di
rottame prevista durare a lungo, originandosi meno ricuperi
da demolizioni di impianti nel
rallentamento globale dell'attività industriale.
Anche sul fronte delle previsioni degli analisti c'è molta cautela sul rame : la Goldman Sachs,
infatti, mentre si dichiara più rialzista rispetto alle precedenti stime su zinco, alluminio e nickel,
sul rame invece continua ad attendersi prezzi medi a tre, sei e
dodici mesi rispettivamente di
4.500, 4.200 e 4.000 dollari.
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RILEVAZIONI BANCA D'ITALIA
Energia
Petrolio
in discesa,
disponibilità
abbondante
pInizio settimana all’inse-
gna dei ribassi per il petrolio a
causa delle crescenti scorte
anche di carburanti. Il Brent
infatti durante la seduta ha
toccato un minimo di 46,50
dollari al barile - contro i 47,61
di venerdì scorso - per poi recuperare qualcosa; un andamento simile ha interessato il
nordamericano Wti. L’aumento degli stock, soprattutto di benzine e gasolio, lascia
infatti intravedere l’avvio di
un’altra fase caratterizzata
da un eccesso di offerta. La
società di analisi Genscape
infatti ha rilevato per la scorsa settimana un aumento dei
oltre 26mila barili presso Cushing (Oklaoma), il più grande centro di stoccaggio del
Nordamerica. E allo stesso
tempo un rapporto Morgan
Stanley ha sottolineato la debolezza (negli Usa) dei consumi di benzina e gasolio che
sta riportando qualche nube
sullo scenario dei mercati; e
questo anche perchè allo
stesso tempo si segnala
un’impennata dei consumi di
carburanti non derivanti dal
petrolio. La banca d’affari comunque ha ribadito le previsioni di un ribilanciamento
dell’offerta a livello globale
entro la metà del prossimo
anno. Tuttavia non si escludono forti oscillazioni dei
prezzi del barile a causa soprattutto di eventi geopolitici. Basti pensare ai riflessi alle
notizie che sono giunte dalla
Turchia sul Golpe tentato dai
militari che avrebbe potuto
rallentare le spedizioni di petrolio (sul Bosforo transita
circa il 3% dei trasporti di di
greggio).
18.07
Africa
Algeria dinaro
Angola new kwanza
Botswana pula
Burundi franc.
C. Avorio fran. cfa
Capo Verde esc.
Comore franc.
Egitto sterl. com.
Eritrea nakfa
Etiopia bir
Gambia dalasi
Ghana cedi
Gibuti franco
Guinea franco
Kenya scellino
Lesotho loti
Liberia $
Libia dinaro
Madagascar ariary
Malawi kwacha
Marocco dirham
Mauritania ougulya
Mauritius rupia
Mozambico metical
Namibia $
Nigeria naira
Rep. Congo franco
Rwanda franco
Sant'Elena sterlina
Sao Tome dobra
Seychelles rupia
Sierra Leone leone
Somalia scellino
Sudan sterlina
Swaziland lilageni
Tanzania scellino
Togo franco
Tunisia dinaro
Uganda scellino
Zambia kwacha
Zimbabwe $
¤ % in.an.
122,2516
183,6186
11,8701
1833,3679
655,9570
110,2650
491,9678
9,8066
17,4085
24,2642
48,0695
4,3562
196,4350
9944,5117
112,0862
15,7685
93,3979
1,5377
2665,0208
787,3706
10,8556
391,8233
39,1511
72,6403
15,7685
318,9896
1063,7929
864,3764
0,8337
24500,0000
14,7486
6123,1252
647,1532
6,7338
15,7685
2419,9096
655,9570
2,4510
3718,0684
6,8454
—
Euro
Stati Uniti
Giappone
Gr. Bretagna
Danimarca
Canada
Svizzera
Norvegia
Svezia
Australia
N. Zelanda
Rep. Ceca
18.07.16
Scadenze
Compartimento della viabilità per il Campania
ESITO DI GARA

 ­
Oggetto: BANDO NALAV001-16 –
GARA 01MS-16 €‚ƒ„…
†‡ˆ  Importo a base d’appalto: € ‰Š  ‹Œ € ‰Š 
Œ €Ž ‰Š‹Œ
‘’ƒ Offerte pervenute:
“ Aggiudicazione: “
Impresa Aggiudicataria:
”Š•–—˜”Š™ š › ‰™”Œ ’ œž Importo di
aggiudicazione: € ‡Ž
 ‰Š ‹‹ Œ€Ž ‰Š‹Œ
Ribasso di aggiudicazioneŸ … Ž‡“¡ Responsabile del Procedimento: ‘
ĥ
Il Dirigente dell’Area Amministrativa
Avv. Giuseppe SCISCI
VIALE KENNEDY, 25 - 80125 NAPOLI
Tel. 081-7356111 - Fax 081-621411 sito internet www.stradeanas.it
Si rende noto che questo Consiglio
regionale del Lazio intende esperire
una procedura aperta per l’affidamento triennale dei servizi di vigilanza attiva e passiva nelle sedi del
Consiglio regionale del Lazio. Importo
a base di gara € 6.674.833,00 + Iva
da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art. 95 c.2 del D. Lgs.
50/2016. CIG 672317290. Le condizioni
di partecipazione sono indicate nel
bando inviato alla G.U.U.E. il giorno
8.07.2016 e pubblicato su n.133 del
13.07.2016. Le offerte dovranno pervenire inderogabilmente entro le ore
12,00 del giorno 12.08.2016 ad esclusivo rischio del mittente al seguente indirizzo: Consiglio regionale del
Lazio - Servizio Tecnico Strumentale,
Sicurezza sui luoghi di lavoro, Ufficio
Vigilanza, accesso sede - Via della Pisana 1301, 00163 Roma. Gli elaborati
di gara potranno essere scaricati sul
sito
www.consiglio.regione.lazio.it
– Sezione Bandi. Il R.U.P. è il
dott. Augusto Rossi, tel. 06.65932417;
[email protected].
IL DIRETTORE
F.to Ing. Vincenzo Ialongo
…………………
MINISTERO DELLA DIFESA
Compartimento della viabilità per la Liguria
ESITO DI GARA
L’ANAS S.p.A. – Compartimento della Viabilità per la Liguria – comunica che
è stata esperita la sotto indicata procedura aperta con il criterio del prezzo più
basso, inferiore a quello posto a base di gara, determinato secondo le modalità
previste dall’art. 82 comma 1 e comma 2 lettera a) del D.Lgs 163/2006 mediante
ribasso sull’elenco prezzi posto a base di gara. GARA COD. GELAV007-16
– COD. CIG 6563370842 – CUP F36G16000040001. Strade Statali del
Compartimento - Lavori di O.M. – ES. 2016 – 2017 – 2018 – Interventi sulle
opere d’arte e gallerie. Numero offerte ricevute: 79 – Numero offerte valide
ammesse: 79. Operatore economico aggiudicatario: SOTECO S.r.l. - Via Igino
Cocchi, 1/F – 54011 Aulla (MS). Importo di aggiudicazione: € 763.448,40 di
cui € 120.000,00 per oneri relativi alla sic urezza – Ribasso offerto: 30,812%.
Data di aggiudicazione efficace: 06/07/2016. Responsabile del Procedimento:
Arch. Renato Maria Giampaolino. L’avviso dell’appalto aggiudicato è pubblicato
sulla GURI n. 81 del 15/07/2016 e sui siti internet www.stradeanas.it,
www.appaltiliguria.it e www.serviziocontrattipubblici.it
Il Dirigente Amministrativo
Dott. Giovanni Camaiori
VIA SAVONA, 3 - 16129 GENOVA
Tel. 010-54771 - Fax 010-5477238 sito internet www.stradeanas.it
…………………
Direzione Regionale per la Sicilia
Si comunica che sulla GURI n° 81 del 15/07/2016 è stato pubblicato con
procedura Aperta disposta a seguito di determina a contrarre n° CPA0031418-I del 06/06/2016 il BANDO DI GARA PALAV029-16 integrale relativo
al sotto elencato lavoro. Perizia n° 43834 del 10/07/2015; Codice Appalto:
PAUPMS151911; CUP: F97H15001900001; CIG: 6742608025; CPV: 45233141-9;
Provincia di esecuzione dei lavori: Caltanissetta; Oggetto: Intervento di ripristino
corticale e sistemazione idraulica dell’estradosso in corrispondenza dell’imbocco
della Galleria “Fortolese” ubicata lungo l’autostrada A/19 “Palermo – Catania”
in corrispondenza del km 105+700; Importo totale lordo lavori a misura: €
756.525,00;Importo soggetto a ribasso: € 720.500,00; Importo oneri sicurezza
non soggetti a ribasso: € 36.025,00; Categoria Prevalente OG3 Class.ca. III°;
Cauzione provvisoria 2%: € 15.130,50; I pagamenti in acconto: € 250.000,00;
Il termine per l’esecuzione dei lavori è stabilito in giorni 180 (centottanta)
consecutivi e continui dalla data del verbale di consegna dei lavori comprensivi
di giorni 15 (quindici) per andamento stagionale sfavorevole. Il Responsabile del
Procedimento Ing. CARLO PIRAINO; Il plico con la documentazione richiesta
pena l’esclusione dalla gara stessa, dovrà pervenire ESCLUSIVAMENTE tramite
raccomandata/posta celere del servizio postale (Poste Italiane o altro corriere
autorizzato) entro e non oltre le ore 10:00 del giorno 07/09/2016 al seguente
indirizzo: ANAS SpA - Direzione Regionale per la Sicilia – U.O. Gare - con sede in
Via A/De Gasperi 247, C.A.P. 90146 – Palermo. La prima seduta pubblica si terrà
il giorno 07/09/2016 alle ore 11:00 presso la sala gare della Stazione Appaltante
all’indirizzo di cui sopra.
Palermo, lì 15/07/2016
IL DIRIGENTE AMMINISTRATIVO
Dott. Giuseppe ORSINO
VIALE A. DE GASPERI, 247 - 90146 PALERMO
Tel. 091-379111 - Fax 091-521722 sito internet www.stradeanas.it
SEGRETARIATO GENERALE
DIFESA/D.N.A.
DIREZIONE DEGLI ARMAMENTI
AERONAUTICI E PER
L’AERONAVIGABILITÀ
3^ Reparto
Servizio Carbolubrificanti
AVVISO DI GARA
Questa Direzione ha in programma
l’acquisizione in ambito UE/WTO
di combustibili e carburanti Avio
tipo Jet A-1, JP.8, JP.5 per le esigenze della Aeronautica Militare e
della Marina Militare, suddivisa in
n. 3 lotti, per l’importo complessivo Euro 23.800.000,00 (oltre ad
Euro 11.600.000,00 quale eventuale incremento opzionale) esente da
I.V.A. ed ACCISA mediante procedura ristretta accelerata da espletare
ai sensi del D. Lgs. 208/2011 in combinato disposto con l’articolo 61,
comma 6, del D.Lgs. 50/2016, con
aggiudicazione al prezzo più basso.
Informazioni possono essere richieste a: ARMAEREO 3° Reparto
- Servizio Carbolubrificanti - Via
di Centocelle, 301 - 00175 ROMA Tel. 06/46913.2218 - 06/46913.2219
(ore 09,00 - 12,00).
Al suddetto Ente dovranno pervenire entro e non oltre le ore 16:00 del
2 agosto 2016, le eventuali richieste
di partecipazione.
Il bando di gara è stato pubblicato sulle Gazzette Ufficiali della REPUBBLICA ITALIANA (G.U.R.I.)
n. 79 dell’11 luglio 2016 e dell’Unione Europea (G.U.E.E.) cui è stato inviato l’1 luglio 2016 e sul sito
internet: www.difesa.it - amministrazione trasparente - sezione
bandi di gara e contratti - armaereo.
IL DIRETTORE
Gen. Isp. Capo G.A.
LANGELLA Ing. Francesco
Ente dotato di Personalità Giuridica
Avviso al pubblico di appalto mediante
procedura ristretta
Ente appaltante: C.I.G. Comitato Italiano Gas - Ufficio Assicurazione - Via Larga 2 – 20122 Milano Telefono: 02-72490607 - Fax: 02-72001646 - Sito
Internet www.cig.it. Oggetto: servizi assicurativi in
favore dei clienti finali civili del gas ex Delibera
223/2016 dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas
e il Sistema Idrico (AEEGSI) - Lotto Unico - Polizza
multi-ramo Responsabilità Civile Verso Terzi - Incendio - Infortuni. Procedura: ristretta ex Art. 61 del
D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii., da aggiudicarsi sulla
base dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
I criteri di valutazione verranno indicati nella documentazione inviata alle imprese che avranno sottoposto una manifestazione di interesse e risulteranno
in regola con i requisiti richiesti. Importo complessivo
dell’appalto: 57.400.000,00 euro (comprese imposte
governative). Durata del contratto: dalle ore 00:00
del 1 gennaio 2017 alle ore 00 del 01 gennaio 2021.
Luogo di esecuzione del servizio: territorio italiano.
Possono partecipare compagnie di assicurazione in
possesso delle autorizzazioni di legge e dei requisiti
richiesti dalla Stazione Appaltante come pubblicati
sul bando di gara. Termine ricezione domande di
partecipazione: ore 12:30 del 05/09/2016. Termine
spedizione inviti dalla Stazione Appaltante: ore 17:00
del 16/09/2016. Termine ricezione offerte: ore 12:30
del 31/10/2016. Seduta di gara: 04/11/2016 ore
10:00 presso la sede del CIG. Data di spedizione del
Bando all’Ufficio delle Pubblicazioni Ufficiali delle Comunità Europee: 01 luglio 2016. Numero di Gara su
GUCE: 2016/S 128-230680. Codice CIG ANAC:
6740878C7D. Responsabile del procedimento: Ing.
Michele Ronchi - email: [email protected].
Milano, 12 luglio 2016
Comitato Italiano Gas
Il Direttore Generale - Ing. Michele Ronchi
Titoli di Stato
e Obblig. (Mot)
Media settimanale
A tasso fisso:
Indicizzati:
Media mobile
A tasso fisso:
Indicizzati:
1,7900
14,9000
1,7900
1,0000
2,0000
2,0079
1,0000
6,9100
0,8300
653,7378
2930,3830
546,5089
1,0000
45,9312
8,7500
1,3258
126,0474
7,6075
207,2100
63,5192
22,8287
28,6829
1,0000
5548,5500
3,2781
2,7000
3,3000
6,6865
30,2100
9,9875
76,0721 2,20
4,1452 1,44
526,9671 0,09
1,7243 50,84
0,4156 1,53
86,6571 1,51
1302,2013 -8,58
1,4900 -3,35
74,2758 3,13
4517,4072 2,38
68,8248
3,7503
476,7639
1,5600
0,3760
78,4014
1178,1429
1,3481
67,1997
4087,0417
Usd
¤
Jpy
1,1053
1,0000
0,9462
1,3257
1,4859
0,7721
1,0169
1,1805
1,1674
0,7593
0,7106
4,0901
1,0000
0,9047
0,8560
1,1994
1,3443
0,6986
0,9200
1,0681
1,0562
0,6870
0,6429
3,7004
116,8200
105,6908
100,0000
140,1190
157,0436
81,6067
107,4800
124,7717
123,3853
80,2501
75,1013
432,2824
Gbp
Dkr
0,8337
0,7543
0,7137
1,0000
1,1208
0,5824
0,7671
0,8905
0,8806
0,5727
0,5360
3,0851
Cad
7,4387
6,7300
6,3677
8,9223
10,0000
5,1964
6,8440
7,9450
7,8568
5,1101
4,7822
27,5263
Corea Del Nord won
Georgia lari
Giordania dinaro
Irak dinaro
Iran rial
Kazakistan tenge
Kirghizistan som
Kuwait dinaro
Laos kip
Libano sterlina
Macao pataca
Maldive rufiyaa
Mongolia tugrik
Nepal rupia
Oman rial
Pakistan rupia
Qatar rial
Siria sterlina
Sri Lanka rupia
Tagikistan somoni
Taiwan $
Turkmenistan N.man.
U.A.E. dirham
Uzbekistan sum
Vietnam dong
Yemen rial
Europa
Albania lek
Bielorussia rublo
Bosnia Erz. marco
Gibilterra pound
Macedonia denar
Moldavia leu
Serbia dinaro
Ucraina hryvnia
Oceania
Fiji $
I. Tonga pa anga
Papua Guinea kina
Polinesia Fr. franco
Samoa tala
Solomon $
Vanuatu vatu
2,4317
2,5871
0,7837
1287,6745
34134,9799
374,6077
74,3737
0,3342
8952,9300
1666,2398
8,8281
16,9332
2236,2430
118,8413
0,4250
116,0579
4,0233
238,9617
161,4585
8,6965
35,3478
3,8686
4,0576
3270,9367
24646,1406
276,6443
Chf
1,4315
1,2951
1,2254
1,7170
1,9244
1,0000
1,3170
1,5289
1,5120
0,9834
0,9203
5,2971
Nok
1,0869
0,9834
0,9304
1,3037
1,4611
0,7593
1,0000
1,1609
1,1480
0,7467
0,6987
4,0220
9,3627
8,4707
8,0146
11,2300
12,5865
6,5405
8,6141
10,0000
9,8889
6,4318
6,0191
34,6459
Scadenza
Base
Volatil.
Call¤
Put¤
1 mese
2 mesi
3 mesi
6 mesi
12 mesi
1,1065
1,1075
1,1075
1,1075
1,1075
8,2400
8,3000
8,4000
9,0150
9,4750
0,0106
0,0149
0,0186
0,0282
0,0414
0,0106
0,0148
0,0186
0,0281
0,0412
15,8000
14,3600
13,7300
13,3000
13,0000
2,0700
2,5800
2,9900
3,9300
5,0900
2,2200
2,8500
3,4300
4,8700
7,0100
15,2000
13,5100
13,1300
12,4800
11,8400
1,8000
2,1800
2,5700
3,3000
4,1000
1,9300
2,4300
2,9700
4,1600
5,8700
1,53
-0,85
1,53
1,53
4,06
1,15
-10,36
1,10
0,93
1,53
1,57
0,93
2,93
11,06
1,53
1,70
1,53
-0,21
2,85
12,35
-1,24
1,53
1,53
7,65
0,70
18,25
2,2000
2,3406
0,7090
1165,0000
30883,0000
338,9195
67,2882
0,3023
8100,0000
1507,5000
7,9871
15,3200
2023,2000
107,5195
0,3845
105,0013
3,6400
216,1963
146,0766
7,8680
31,9803
3,5000
3,6710
2959,3203
22298,1458
250,2889
136,5397 -0,35
—
—
1,9558
—
0,8337 13,59
61,4310 -0,05
21,8822 2,24
123,1970 1,44
27,4645 4,99
123,5318
—
1,7695
1,3258
55,5786
19,7975
111,4603
24,8480
2,2806
2,4045
3,4978
119,3317
2,8011
8,6963
119,0345
0,4847
0,4597
0,3160
107,9632
2,5342
0,1271
107,6943
1M
2M
3M
6M
12 M
Czk
1M
2M
3M
6M
12 M
-2,01
0,43
6,83
—
-0,87
-0,95
-0,27
Sek
Aud
9,4679
8,5659
8,1047
11,3562
12,7279
6,6140
8,7109
10,1124
10,0000
6,5040
6,0867
35,0352
Nzd
1,4557
1,3170
1,2461
1,7460
1,9569
1,0169
1,3393
1,5548
1,5375
1,0000
0,9358
5,3867
1,5555 27,0240
1,4073 24,4495
1,3315 23,1330
1,8657 32,4138
2,0911 36,3289
1,0866 18,8781
1,4311 24,8634
1,6614 28,8635
1,6429 28,5428
1,0686 18,5643
1,0000 17,3732
5,7560 100,0000
Opzioni ¤/Usd
Opzioni ¤/Jpy
1 mese
2 mesi
3 mesi
6 mesi
12 mesi
116,7200
116,7200
116,7200
116,7200
116,7200
Opzioni Usd/Jpy
1 mese
2 mesi
3 mesi
6 mesi
12 mesi
105,4800
105,4800
105,4800
105,4800
105,4800
DEPO, OIS E FRA
Scad.
Depo
Ois
Den. Lett. Den. Lett.
Fra
Scad. Den. Lett.
Euro
-0,40
-0,30
-0,30
-0,20
-0,10
-0,30
-0,20
-0,20
-0,10
—
-0,30
-0,30
-0,30
-0,30
-0,40
-0,30
-0,30
-0,30
-0,30
-0,30
3x6
6x9
9x12
6x12
12x18
-0,35
-0,35
-0,37
-0,24
-0,25
-0,33
-0,33
-0,35
-0,22
-0,22
0,96
1,00
1,12
1,24
1,40
1,05
1,20
1,32
1,44
1,50
0,38
0,38
0,39
0,42
0,46
0,40
0,40
0,41
0,44
0,49
3x6
6x9
9x12
6x12
12x18
0,76
0,82
0,86
1,04
1,06
0,77
0,83
0,87
1,08
1,10
-0,50
-0,29
-0,46
-0,24
-0,25
-0,26
-0,19
-0,21
-0,22
-0,15
-0,10
0,12
-0,15
0,20
0,25
-0,09
-0,11
-0,14
-0,19
-0,24
3x6
6x9
9x12
6x12
12x18
0,13
0,17
0,23
0,15
0,21
-0,10
-0,10
-0,20
-0,10
-0,10
Usd
Jpy
1M
2M
3M
6M
12 M
TASSI BCE
Libor
Usd
Jpy
Gbp
Cibor
Dkr
Nibor
Nok
Stibor
Skr
Pribor
Czk
Wibor
Pln
—
-0,32250
-0,23750
-0,22750
-0,18250
-0,02500
0,16000
—
0,71000
0,88000
0,92000
1,03000
1,18000
—
—
-0,56900
-0,61500
-0,57500
-0,53300
-0,37900
—
—
—
—
—
—
—
—
1,60000
1,60000
1,65000
—
1,71000
1,79000
1,81000
Chf
Operazioni
Durata residua (anni)
3-5
5-7
Oltre 7
Settim.
Media
Settim.
15.07.16
08.07.16
15.07.16
08.07.16
2,479
2,443
1,944
1,863
3,456
2,515
2,016
2,110
1,830
1,874
2,111
1,951
2,264
2,385
1,983
2,057
15.07.16
08.07.16
15.07.16
08.07.16
2,563
2,570
1,667
1,631
1,915
1,869
1,198
1,114
1,952
1,973
1,885
1,864
2,652
2,680
2,411
2,418
Indice
WGBI European
EGBI
EGBI 1-3 Yrs
EGBI 3-7 Yrs
EGBI 7-10 Yrs
Eurobig
¤ giorn.
608,78 -0,33
237,47 -0,32
171,56 -0,02
218,66 -0,11
262,36 -0,31
233,83 -0,24
¤
Data
oper. mld
16.03.16
16.03.16
13.07.16
06.07.16
10.09.14
30.06.16
29.06.16
26.05.16
42
44
8
7
6
MUTUI PUBBLICI
(Tasso massimo da applicare su mutui a carico degli
Enti locali)
Scadenza
T. fisso(*)
T. variabile
Var%
Chiusura
Durata tasso
Operazioni su iniziativa controparti
Tasso di rifin. marginale
0,25
Tasso di deposito
-0,40
Operazioni di mercato aperto
Pronti/termine settimanale 7gg 0,00
7gg 0,00
Main Refinancing Fix Rate
0,05
Pronti/termine mensile 91gg 0,05
819gg 0,05
98gg 0,05
CITI FIXED INCOME INDICES
Rendimenti odierni: fisso 2,449; indicizz. 1,886
mese in.an.
1,34 15,38
1,45 7,20
0,15 0,96
0,69 3,90
1,61 7,42
1,26 6,12
Rend.
0,59
0,23
-0,39
-0,16
0,36
0,27
Prezzo Preced.
Merce
Dur.
7,98
7,66
1,95
4,52
7,73
6,82
fino a 10 anni
fino a 15 anni
fino a 20 anni
fino a 25 anni
oltre 25 anni
IRS 7yrs+0,90%
IRS 10yrs+1,50%
IRS 12yrs+1,70%
IRS 15yrs+1,80%
IRS 20yrs+2,30%
Euribor 6m+0,90
Euribor 6m+1,50
Euribor 6m+1,65
Euribor 6m+1,80
Euribor 6m+2,35
(*) Per IRS si intende il tasso lettera verso Euribor
a 6 mesi fissato a Francoforte alle h.11,00 del
giorno precedente alla stipula del contratto.
COMMODITIES
Merce
Mercato Mese Data
Energia e Combustibili
Brent Dated(Usd/bbl)
Brent Crude Oil(Usd/bbl)
Carbon Emiss(Euc/t)
WTI Cushing(Usd/bbl)
WTI(Usd/bbl)
ICE Spot 18.07
IPE Set 18.07
IPE Ott 18.07
IPE Nov 18.07
ICE Mar 18.07
ICE Giu 18.07
NYMEX Ago 18.07
NYMEX Set 18.07
NYMEX Ott 18.07
IPE Ago 18.07
IPE Set 18.07
IPE Ott 18.07
NYMEX Ago 18.07
NYMEX Ago 18.07
NWE Spot 18.07
NYMEX Ago 18.07
NYMEX Set 18.07
CME Spot 18.07
NYMEX Ago 18.07
NYMEX Set 18.07
LME - London Metal Exchange
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
LME
Settl
Spot
3m
15m
Spot
3m
15m
Settl
Spot
3m
Spot
3m
Settl
Spot
3m
Spot
3m
Settl
Spot
3m
Spot
3m
Settl
Spot
3m
Spot
3m
Settl
Spot
3m
Spot
3m
Settl
Spot
3m
15m
Spot
3m
15m
Settl
Spot
3m
ASSOM
NWE
NWE
ASSOM
NWE
NWE
NWE
NWE
NWE
NWE
NWE
NWE
PAR
NWE
NWE
NWE
NWE
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Acciaio Bill Md(Usd/t)
Acciaio Bill Md 1ª(Usd/t)
Acciaio Bill Md 2ª(Usd/t)
Alluminio Alloy(Usd/t)
Alluminio Alloy 1ª(Usd/t)
Alluminio Alloy 2ª(Usd/t)
Alluminio HG(Usd/t)
Alluminio HG 1ª(Usd/t)
Alluminio HG 2ª(Usd/t)
Nickel(Usd/t)
Nickel 1ª(Usd/t)
Nickel 2ª(Usd/t)
Piombo(Usd/t)
Piombo 1ª(Usd/t)
Piombo 2ª(Usd/t)
Rame grado A(Usd/t)
Rame grado A 1ª(Usd/t)
Rame grado A 2ª(Usd/t)
Stagno HG(Usd/t)
Stagno HG 1ª(Usd/t)
Stagno HG 2ª(Usd/t)
Zinco SHG(Usd/t)
Zinco SHG 1ª(Usd/t)
Altri metalli
Si rende noto che CityLife S.p.A.
procederà all’affidamento, mediante procedura ai sensi dell’art.
57 comma 6 del D.Lgs. 163/2006,
dell’Appalto per la realizzazione di
una struttura da adibire ad ASILO
NIDO in attuazione del PII CityLife
“Quartiere Storico di Fiera Milano”.
L’importo a base della procedura
è pari a € 3.775.596,01 di cui per
oneri della Sicurezza, non soggetti
a ribasso € 210.947,20.
Gli operatori economici interessati
possono presentare istanza di partecipazione, in busta chiusa, entro
il 28 luglio 2016 ore 15:00 presso
gli uffici di CityLife S.p.A., in Viale
Duilio tra il n. 3 e il n. 5 in Milano, all’attenzione del Geom. Pietro
Agosto. Per il contenuto dell’istanza e il maggiore dettaglio degli importi, si rimanda all’avviso sul sito
www.city-life.it alla sezione gare e
concorsi, bandi aperti, Asilo Nido.
In ogni caso, CityLife S.p.A. si riserva ogni più ampia discrezionalità nella selezione dei soggetti da
invitare alla procedura senza che i
soggetti interessati possano avanzare pretese, richieste e/o eccezioni
di alcun genere e tipo.
1,53
16,82
1,53
1,53
1,53
2,18
1,53
1,53
1,53
-6,49
-6,28
3,15
1,53
2,56
1,53
13,59
6,66
1,18
1,53
13,16
4,74
4,27
1,53
-2,99
-2,29
1,53
-1,99
5,71
2,41
61,15
RENDIMENTI MEDIOBANCA
Zinco SHG 2ª(Usd/t)
AVVISO PUBBLICO
PER MANIFESTAZIONE
DI INTERESSE
1,9785
16,4690
1,9785
1,1053
2,2106
2,2193
1,1053
7,6376
0,9174
722,5764
3238,9523
604,0563
1,1053
50,7678
9,6714
0,8337
139,3202
8,4086
229,0292
70,2077
25,2326
31,7032
1,1053
6132,8123
3,6233
2,9843
4,1851
7,3906
33,3911
11,0392
O/N
-0,40071 -0,40628 0,41590 -0,10457 0,48000 -0,80280
1w
-0,38714 -0,39252 0,43850 -0,10429 0,48800 -0,82140
1m
-0,37000 -0,37514 0,48655 -0,07929 0,48850 -0,80460
2m
-0,33357 -0,33820 0,57495 -0,04279 0,50500 -0,78480
3m
-0,30643 -0,31069 0,69560 -0,03971 0,52313 -0,76700
6m
-0,19271 -0,19539 1,00280 -0,03379 0,61731 -0,68300
12m
-0,06729 -0,06822 1,32640 0,06393 0,82463 -0,56000
I dati del Cibor e Stibor sono relativi alla giornata precedente (Fonte:Nasdaq OMX)
Gasoline Rbob(Usd/gal)
Heating Oil(Usd/gal)
Nafta(Usd/t)
Natural Gas(Usc/mbtu)
Ente Federato all’UNI
110,6049
166,1256
0,0931
1658,7061
593,4651
99,7603
445,0988
8,8724
15,7500
21,9526
43,4900
3,9412
177,7210
8997,1154
101,4079
14,2663
84,5000
1,3912
2101,4200
712,3591
9,8214
354,4950
35,4213
65,7200
14,2663
288,6000
962,4472
782,0287
1,3258
22165,9278
13,3435
5539,7857
585,5000
6,0923
14,2663
2189,3691
593,4651
2,2175
3363,8545
5,2431
—
¤ 365
¤
CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO
L’Italia si fa strada
OPZIONI
America
Antille Oland. fiorino
Argentina peso
Aruba fiorino
Bahamas $
Barbados $
Belize $
Bermuda $
Bolivia boliviano
Cayman $
Cile peso
Colombia peso
Costarica colon
Cuba peso
Dominicana R. peso
El Salvador colon
Falkland pound
Giamaica $
Guatemala quetzal
Guyana $
Haiti gourde
Honduras lempira
Nicaragua cordoba
Panama balboa
Paraguay guar.
Perù sol
St.Kitts & Nevis $
Suriname $
Trinidad $
Uruguay peso
Venezuela bolivar
Asia
Afghanistan afghni
Arabia S. rial
Armenia dram
Azerbaidjian manat
Bahrain dinaro
Bangladesh taka
Birmania kyat
Brunei $
Buthan ngultrum
Cambogia riel
TASSI INTERBANCARI
Gas Oil(Usd/t)
Servizio Tecnico Strumentale,
Sicurezza sui luoghi di lavoro
Via della Pisana 1301 - 00163 Roma
AVVISO DI GARA
4,76
24,66
-2,50
6,73
—
—
—
15,09
0,44
5,21
10,63
5,45
1,53
17,82
0,71
-6,99
1,53
1,82
-8,36
9,47
0,63
5,94
0,19
47,88
-6,99
47,20
5,43
6,27
13,59
—
2,98
35,59
-5,41
1,53
-6,99
2,93
—
10,91
1,04
—
—
(¤)
(Usd)
(Jpy)
(Gbp)
(Dkk)
(Cad)
(Chf)
(Nok)
(Sek)
(Aud)
(Nzd)
(Czk)
R.Fi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
$
CAMBI - CROSS RATES - RILEVAZIONI BCE
Etanolo Mais(Usd/gal)
ANAS S.p.A.
Approfondimenti su www.ilsole24ore.com/indicienumeri
Alpacca Cu64Ni18(Eur/t)
Antimonio 99,65%(Usd/t)
Bismuto 99,99%(Usd/lb)
Bronzo Lega B6(Eur/t)
Cadmio 99,95%(Usd/lb)
Cadmio 99,99%(Usd/lb)
Cobalto catodi(Usd/lb)
Cromo Fe LoCarb(Usd/lb)
Gallio ling 99,9%(Usd/kg)
Germanio met(Usd/kg)
Germanio bioss.(Usd/kg)
Indio ling 99,97%(Usd/kg)
Iridio(Eur/kg)
Manganese 99,7%(Usd/t)
Manganese Ferro(Usd/t)
Molibdeno Ferro(Usd/kg)
Molibdeno Ossido(Usd/lb)
Prezzo Preced.
45,29
46,96
47,45
47,85
4,86
4,87
1,57
1,55
1,52
401,75
408,75
415,50
1,39
1,38
373,80
2,72
2,69
45,18
45,24
45,94
45,84
47,61
48,12
48,55
4,94
4,95
1,56
1,54
1,51
413,00
420,25
426,25
1,42
1,40
380,80
2,76
2,73
45,88
45,95
46,65
18.07 325,00 325,00
18.07 325,00 325,00
18.07 325,00 325,00
18.07 320,00 320,00
18.07 325,00 325,00
18.07 325,00 325,00
18.07 320,00 320,00
18.07 1502,00 1550,00
18.07 1502,00 1550,00
18.07 1530,00 1575,00
18.07 1510,00 1550,50
18.07 1535,00 1575,00
18.07 1645,00 1682,00
18.07 1645,00 1682,00
18.07 1652,50 1695,50
18.07 1648,00 1678,50
18.07 1662,00 1691,00
18.07 10310,00 10360,00
18.07 10310,00 10360,00
18.07 10360,00 10385,00
18.07 10435,00 10285,00
18.07 10475,00 10325,00
18.07 1851,00 1901,00
18.07 1851,00 1901,00
18.07 1861,00 1909,00
18.07 1863,50 1887,50
18.07 1872,00 1893,00
18.07 4839,00 4945,50
18.07 4839,00 4945,50
18.07 4855,00 4966,50
18.07 4893,50 4941,50
18.07 4909,00 4960,00
18.07 17950,00 18200,00
18.07 17950,00 18200,00
18.07 17900,00 18250,00
18.07 17765,00 18095,00
18.07 17880,00 17995,00
18.07 17900,00 18025,00
18.07 17745,00 17880,00
18.07 2207,50 2216,00
18.07 2207,50 2216,00
18.07 2210,00 2222,00
18.07 2211,50 2217,50
3m 18.07 2217,00 2221,00
18.07 6509,53 6554,04
20.06 6600,00 6600,00
20.06
4,50
4,50
18.07 6612,90 6695,11
20.06
0,75
0,75
20.06
0,77
0,77
20.06
11,20
11,20
20.06
1,85
1,85
04.06 160,00 160,00
20.06 1250,00 1250,00
20.06 950,00 950,00
20.06 230,00 230,00
18.07 15712,00 15676,00
20.06 1700,00 1700,00
01.04 650,00 650,00
20.06
20,50
20,50
20.06
7,80
7,80
Merce
Mercato Mese Data
Ottone base barra(Eur/t)
Ottone 63(Eur/t)
Ottone 67(Eur/t)
Rame(Usc/lb)
Rame catodi(Eur/t)
Rame coils(Gbp/q)
Rame elettrol(Eur/qle)
Rame filo 8mm(Gbp/q)
Rame merchant(Usc/lb)
Rame semilav.(Eur/t)
Rodio sp. 99,99%(Usd/oz)
Selenio 99,5%(Usd/lb)
Silicio blocchi(Usd/t)
Silicio Ferro(Usd/t)
Titanio Ferro(Usd/kg)
Titanio spugna(Usd/kg)
Tungsteno Ferro(Usd/kg)
Vanadio Ferro(Usd/kg)
Vanadio Pentoss.(Usd/lb)
Zinco elettrol.(Eur/t)
Metalli preziosi
Argento Spot(Usc/oz)
Argento(Usd/oz)
Oro Londra fixing(Usd/oz)
Oro AM(Eur/gr)
Oro PM(Eur/gr)
Oro(Usd/oz)
Palladio PM fix(Usd/oz)
Palladio(Eur/gr)
Palladio(Usd/oz)
Platino PM fix(Usd/oz)
Platino(Eur/gr)
Platino(Usd/oz)
ASSOM
ASSOM
ASSOM
COMEX
COMEX
COMEX
PAR
NWE
FFT
NWE
COMEX
ASSOM
NWE
NWE
NWE
NWE
NWE
NWE
NWE
NWE
NWE
PAR
Spot
Spot
Spot
Lug
Ago
Set
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
15.07
18.07
18.07
18.07
15.07
18.07
18.07
20.06
20.06
04.06
20.06
20.06
20.06
20.06
20.06
18.07
4240,00
4553,84
4649,23
2,23
2,23
2,24
4594,00
426,55
448,86
427,20
228,85
5436,13
640,00
8,00
1650,00
920,00
3,50
8,20
25,50
17,80
3,50
2320,00
4240,00
4597,45
4696,16
2,23
2,23
2,23
4594,00
424,62
455,73
425,27
228,60
5510,48
640,00
8,00
1650,00
920,00
3,50
8,20
25,50
17,80
3,50
2320,00
LBMA
NYMEX
NYMEX
NYMEX
LBMA
ASORL
ASORL
NYMEX
NYMEX
NYMEX
LBMA
ASORL
NYMEX
NYMEX
NYMEX
LBMA
ASORL
NYMEX
NYMEX
NYMEX
Spot
Lug
Ago
Set
Spot
Spot
Spot
Lug
Ago
Set
Spot
Spot
Lug
Ago
Set
Spot
Spot
Lug
Ago
Set
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
15.07
18.07
18.07
18.07
18.07
15.07
18.07
18.07
18.07
18.07
20,02
20,04
20,05
20,08
1334,70
38,92
39,16
1328,40
1329,30
1331,10
645,00
19,78
646,55
646,90
646,05
1092,00
33,57
1098,50
1098,60
1100,30
20,04
20,13
20,14
20,17
1327,00
38,83
38,88
1326,50
1327,40
1329,30
645,00
19,54
647,90
648,25
647,40
1085,00
32,88
1090,50
1091,50
1093,50
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
CBOT
Set
Dec
Mar
Ago
Set
Ott
Set
Dec
Mar
Set
Dec
Mar
Ago
Set
Ott
Set
Nov
Gen
Ago
Set
Nov
18.07 207,00 204,25
18.07 204,75 203,50
18.07 211,75 211,25
18.07 373,00 369,40
18.07 372,20 368,30
18.07 370,80 366,60
18.07 429,50 424,75
18.07 454,50 449,75
18.07 477,75 472,75
18.07 357,00 352,25
18.07 363,25 358,25
18.07 371,75 366,25
18.07
30,94
30,89
18.07
31,06
31,02
18.07
31,18
31,14
18.07
10,76
10,52
18.07
11,03
10,80
18.07
11,29
11,06
18.07 1078,25 1072,50
18.07 1075,00 1065,50
18.07 1066,25 1057,25
CBOT - Chicago Board of Trade
Avena(Usc/bu)
Farina di soia(Usd/t)
Frumento(Usc/bu)
Granoturco(Usc/bu)
Olio soia(Usc/lb)
Riso grezzo(Usc/cwt)
Semi di soia(Usc/bu)
Altri cereali, olii e semi oleosi
Copra Filippine(Usd/t)
Far. pesce Cile(Usd/t)
Far. pesce Danish(Usd/t)
Far. pesce Islanda(Usd/t)
Far. pesce Perù(Usd/t)
Farina di soia HP(Usd/t)
Frumento tenero(Eur/t)
Granoturco(Eur/t)
Olio Cocco Filipp.(Usd/t)
Olio colza canola(Cad/t)
Olio colza crude(Eur/t)
Olio girasole UE(Usd/t)
Olio lino(Usd/t)
NWE P1 18.07
NWE P1 18.07
NWE P1 18.07
NWE P1 18.07
NWE P1 18.07
NWE P1 18.07
MATIF Set 18.07
MATIF Dec 18.07
MATIF Mar 18.07
MATIF Ago 18.07
MATIF Nov 18.07
MATIF Gen 18.07
NWE P1 18.07
ICE-CA Spot 18.07
NWE P1 18.07
NWE P2 18.07
NWE P1 18.07
NWE P2 18.07
NWE P1 18.07
801,50
1700,00
1860,00
1895,00
1600,00
437,00
161,00
164,50
168,50
171,75
163,25
166,00
1510,00
465,70
689,00
692,00
815,00
800,00
820,00
797,00
1700,00
1860,00
1895,00
1600,00
444,00
159,50
163,75
167,75
173,75
166,00
168,25
1505,00
472,00
684,00
687,00
812,50
800,00
820,00
Mercato Mese Data
Olio palma crude(Usd/t)
Olio palmkernel(Usd/t)
Olio ricino(Usd/t)
Olio soia crude(Eur/t)
Olio tung crude(Usc/lb)
Semi di colza(Eur/t)
Semi soia Usa 2(Usd/t)
Coloniali
Caffè arabica(Usc/lb)
Caffè robusta(Usd/t)
Cacao(Usd/t)
Cacao(Gbp/t)
Ico caffè Comp(Usc/lb)
Icco cacao Index(Usd/t)
Isa zucch Index(Usc/lb)
Succo arancia(Usc/lb)
Zucchero grezz 11(Usc/lb)
Zucchero raffin(Usd/t)
ICE-US
ICE-US
ICE-US
LIFFE
LIFFE
LIFFE
ICE-US
ICE-US
ICE-US
LIFFE
LIFFE
LIFFE
ICO
ICCO
ISA
ICE-US
ICE-US
ICE-US
ICE-US
ICE-US
ICE-US
LIFFE
LIFFE
LIFFE
Lug
Set
Dec
Lug
Set
Nov
Set
Dec
Mar
Set
Dec
Mar
Spot
Spot
Spot
Set
Nov
Gen
Ott
Mar
Mag
Ott
Dec
Mar
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
147,80
149,45
152,40
1805,00
1814,00
1836,00
3085,00
3073,00
3046,00
2470,00
2407,00
2356,00
135,12
3105,28
19,29
184,45
183,75
183,30
19,37
19,64
19,02
534,00
531,50
529,50
145,70
147,55
150,50
1810,00
1819,00
1841,00
3065,00
3050,00
3019,00
2450,00
2391,00
2341,00
137,36
3185,60
19,78
183,85
182,90
181,20
19,31
19,58
18,97
531,10
530,20
528,90
CME
CME
CME
CME
Ago
Ott
Dec
Feb
18.07
18.07
18.07
18.07
77,83
65,38
59,30
63,35
77,93
66,00
59,58
NaN
ICE-US
ICE-US
ICE-US
ICE-US
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
W-AUS
Ott
Dec
Mar
Mag
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
18.07
18.07
18.07
18.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
73,63
73,95
73,95
73,83
1341,00
1571,00
1554,00
1535,00
1516,00
1508,00
1503,00
1492,00
1469,00
1306,00
1559,00
1545,00
1532,00
1520,00
1511,00
1503,00
1493,00
1466,00
1320,00
1423,00
73,86
74,28
74,19
73,88
1341,00
1571,00
1554,00
1535,00
1516,00
1508,00
1503,00
1492,00
1469,00
1306,00
1559,00
1545,00
1532,00
1520,00
1511,00
1503,00
1493,00
1466,00
1320,00
1423,00
SICOM
SICOM
SICOM
TOCOM
TOCOM
TOCOM
MRE
MRE
MRE
MRE
MRE
SICOM
SICOM
SICOM
CME
CME
CME
Ago
Set
Ott
Lug
Ago
Set
Spot
Spot
Spot
Spot
Spot
Ago
Set
Ott
Lug
Set
Nov
18.07
18.07
18.07
15.07
15.07
15.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
15.07
18.07
18.07
183,90
159,50
148,00
173,50
168,90
161,80
179,20
170,10
131,00
128,45
127,95
130,00
127,10
126,60
318,30
328,30
333,80
183,00
166,50
151,00
173,50
168,90
161,80
181,15
172,10
132,45
129,85
129,35
130,00
128,10
128,20
318,30
336,20
340,10
Bestiame
Suini macellati(Usc/lb)
Cotone e Lane autraliane
Cotone(Usc/lb)
Northern Index(Auc/kgcl)
17,5 micron(Auc/kgcl)
18 micron(Auc/kgcl)
18,5 micron(Auc/kgcl)
19 micron(Auc/kgcl)
19,5 micron(Auc/kgcl)
20 micron(Auc/kgcl)
21 micron(Auc/kgcl)
22 micron(Auc/kgcl)
Southern Index(Auc/kgcl)
17,5 micron(Auc/kgcl)
18 micron(Auc/kgcl)
18,5 micron(Auc/kgcl)
19 micron(Auc/kgcl)
19,5 micron(Auc/kgcl)
20 micron(Auc/kgcl)
21 micron(Auc/kgcl)
22 micron(Auc/kgcl)
Eastern Index(Auc/kgcl)
Western Index(Auc/kgcl)
Varie industria
Gomma Rss 3(Usc/kg)
Gomma Rss 3(Usc/kg)
Gomma Smr CV(Usc/kg)
Gomma Smr L(Usc/kg)
Gomma Smr 5(Usc/kg)
Gomma Smr 10(Usc/kg)
Gomma Smr 20(Usc/kg)
Gomma Tsr 20(Usc/kg)
Legname d'opera(Usd/bft)
Prezzo Preced.
NWE P1 18.07 700,00 700,00
NWE P2 18.07 642,50 645,00
NWE P1 18.07 1265,00 1250,00
NWE P1 18.07 1220,00 1220,00
NWE P1 18.07 730,00 710,00
NWE P2 18.07 720,00 705,00
NWE Spot 15.07 140,00 142,00
MATIF Ago 18.07 360,50 360,50
MATIF Nov 18.07 362,75 363,25
MATIF Feb 18.07 364,25 365,00
NWE P1 18.07 439,60 435,90
LEGENDA: Mercati: ASORL Associazione Orafa Lombarda. ASSOM Assomet. CBOT Chicago Board Of Trade. CME Chicago Mercantile Exchange. COMEX COmmodity Mercantile EXchange New York. CWB Canadian Wheat Board. FFT
Francoforte. ICE Inter Continental Exchange, -US United States, -EU EUrope, -CA Canada. ICO International Coffe Organization. ICCO International CoCoa Organization. ISA International Sugar Agreement. IPE International
Petroleum Exchange. LBMA London Bullion Market Association. LIFFE Euronext Londra. LME London Metal Exchange. MATIF Euronext Parigi. MRE Malaysian Rubber Exchange. NWE North West Europe (Rotterdam e Londra per i
Metalli). NYMEX New York Mercantile EXchange. PAR Parigi. PVE Productschappen Vee, vlees en Eieren, Utrecht. SICOM SIngapore COMmodity exchange. TOCOM TOkyo COMmodity exchange. W-AUS Wool Australia. Sigle: bbl
barile. bu bushel. cwt hundred weight. gal gallone. GBp Uk pence. gr grammo. kg chilo. kg cl kg clean - kilogram of clean yield. lb libbra. mbtu million british termal unit. oz oncia. ston short ton.
BORSE ESTERE
FRANCOFORTE
(¤)
Allianz
Basf
Bayer
Bmw
Daimler
Deutsche Telek
Henkel Pref.
SAP Se
Siemens
Volkswagen Pref.
HELSINKI
(¤)
Fortum
Kone Corp
Neste Oil
Nokia
Nordea Bank
Sampo Plc
Stora Enso R
Telia Company AB
Upm-Kymmene
Wartsila B
18.07
127,25
71,68
92,90
74,91
58,31
15,31
109,40
71,73
93,94
117,25
Prec.
128
71,77
93,89
74,66
58,39
15,46
109,70
71,19
94,49
116,15
Var %
-0,59
-0,13
-1,05
0,33
-0,14
-0,91
-0,27
0,76
-0,58
0,95
18.07
15,06
42,89
31,13
5,30
7,79
37,60
7,87
4,31
17,53
38,79
Prec.
15
43,04
31,55
5,34
7,70
37,44
7,76
4,35
17,47
38,92
Var %
0,40
-0,35
-1,33
-0,75
1,10
0,43
1,35
-0,83
0,34
-0,33
Approfondimenti su www.ilsole24ore.com/indicienumeri
LONDRA
(Pence GB)
Bhp Billiton
Bp
Brit Am Tobacc
Glaxosmithklin
Hsbc Holdings
Royal Dtch Shl A
Royal Dtch Shl B
Sabmiller
Unilever
Vodafone Group
18.07
Prec.
976,80 996,50
449,30 457,15
4776,50
4835
1652
1650
484,80 479,30
2071,50 2085,50
2110,50 2117,50
4429
4425
3577,50
3584
225,70 227,90
NEW YORK-NYSE
(Usd)
At&T
Berkshre Cl B
Exxon Mobil
General Elec Co
Johnson Johnson
Jpmorgan Chase
Philip Morris
Procter & Gamble
Wal-Mart Stores
Wells Fargo & Co
18.07
42,85
146,57
94,82
32,91
123,14
63,96
103
85,93
73,84
48,28
Prec.
42,89
145,97
95,12
32,88
123
64,18
103,63
86,01
73,67
47,71
Var %
-1,98
-1,72
-1,21
0,12
1,15
-0,67
-0,33
0,09
-0,18
-0,97
Var %
-0,09
0,41
-0,32
0,09
0,11
-0,34
-0,61
-0,09
0,23
1,19
NEW YORK-Nasdaq 100
(Usd)
Alphabet C
Alphabet A
Amazon Com
Amgen
Apple Inc
Cisco Systems
Comcast Corp A
Facebook
Intel Corp
Microsoft Cp
PARIGI
(¤)
Airbus Group
Axa
Bnp Paribas
Danone
L Oreal
L.V.M.H.
Orange
Sanofi
Total
Vinci
18.07
733,78
753,20
736,07
162,93
99,83
29,91
66,86
119,37
35,05
53,96
Prec.
719,85
735,63
735,44
163,28
98,78
29,82
66,88
116,86
35,07
53,70
Var %
1,94
2,39
0,09
-0,21
1,06
0,30
-0,03
2,15
-0,06
0,48
18.07
52,20
18,17
42,45
65,28
173,85
140,35
14,45
75,17
43,48
65,90
Prec.
52,61
18,15
42,78
65,74
174,40
140
14,63
75,63
43,93
66,27
Var %
-0,78
0,11
-0,76
-0,70
-0,32
0,25
-1,26
-0,61
-1,01
-0,56
Nella sezione Indici e Numeri del nostro sito internet sono pubblicati i titoli sottostanti agli indici delle principali Borse estere
SEUL
(Krw)
Amorepacific
Cheil Industries
Hynix Semicon
Hyundai Mobis
Hyundai Motor
Korea Elec Pow
Nhn
Posco
Samsung Electr
Samsung Life
SHANGHAI
(Cny)
Agri Bank Of C
Bank of China
Bank Of Comm
China Life
China Petroleum & Chem
Cn Ping An Insurance
Icbc
Merchants Bank
Moutai
Petrochina
Borse chiuse: Tokio
18.07
423000
133000
32750
259500
132000
60400
712000
228000
1533000
98400
Prec.
424000
133000
32700
265500
133000
60300
716000
224500
1518000
98000
Var %
-0,24
—
0,15
-2,26
-0,75
0,17
-0,56
1,56
0,99
0,41
18.07
3,12
3,35
5,68
21,63
4,85
32,69
4,34
17,25
316,25
7,37
Prec.
3,12
3,33
5,62
21,69
4,88
32,59
4,32
17,14
317,52
7,38
Var %
—
0,60
1,07
-0,28
-0,61
0,31
0,46
0,64
-0,40
-0,14
TOKIO
(Jpy)
Honda Motor
Japan Tobacco
Kddi
Keyence
Mitsub Ufj Fg
Nissan Motor C
Ntt
Ntt Docomo
Smfg
Toyota Motor C
ZURIGO
(Chf)
Abb Ltd
Lafargeholcim
Nestle Sa
Novartis
Richemont I
Roche Holding Ag
Swiss Re
Syngenta
Ubs Group
Zurich Fin
15.07
Prec.
2800 2700,50
4270
4351
3146
3191
70100 71840
518,80 497,50
1043
1010
4874
4900
2848
2858
3233
3113
5759
5648
Var %
3,68
-1,86
-1,41
-2,42
4,28
3,27
-0,53
-0,35
3,85
1,97
18.07
19,65
44,49
78,10
80,45
58,20
253,20
83,90
381,20
12,94
236,40
Var %
-0,05
1,21
0,32
0,12
0,09
-0,94
0,72
0,66
—
0,68
Prec.
19,66
43,96
77,85
80,35
58,15
255,60
83,30
378,70
12,94
234,80
Risparmio gestito 29
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
FONDI COMUNI APERTI - SICAV ITALIANE - LUSSEMBURGHESI STORICI
Alpi Fondi __________________________________
tel.015-4508235
FLE Alpi Multi-Strategy A
FLE Alpi Multi-Strategy I m
OFL Alpi Soluzione Prudente A
OFL Alpi Soluzione Prudente I
tel.0332-251411
AAE 8a+ Eiger
AAE 8a+ Eiger - cl Q
FLE 8a+ Gran Paradiso
FLE 8a+ Gran Paradiso - cl Q
FLE 8a+ Latemar
FLE 8a+ Latemar - cl Q
15.07 5,778 -0,38
15.07 86,286 -0,38
15.07 5,119 0,08
15.07 96,307 0,09
15.07 5,739 -0,07
15.07 95,911 -0,07
tel.800-893989
AAM AcomeA America A1
AAM AcomeA America A2
APA AcomeA Asia Pac. A2
APA AcomeA Asia Pacifico A1
OEB AcomeA Breve Term. A1
OEB AcomeA Breve Term. A2
FLE AcomeA Etf Attivo A1
FLE AcomeA Etf Attivo A2
OEM AcomeA Eurobb. A1
OEM AcomeA Eurobb. A2
AEU AcomeA Europa A1
AEU AcomeA Europa A2
AIN AcomeA Globale A1
AIN AcomeA Globale A2
AIT AcomeA Italia A1
AIT AcomeA Italia A2
MAE AcomeA Liquidita' A1
MAE AcomeA Liquidita' A2
AEM AcomeA Paesi Em. A1
AEM AcomeA Paesi Em. A2
FLE AcomeA Patr. Aggr. A2
FLE AcomeA Patr. Aggr.A1
FLE AcomeA Patr. Dinam.A1
FLE AcomeA Patr. Dinam.A2
FLE AcomeA Patr. Prud. A1
FLE AcomeA Patr. Prud. A2
OMI AcomeA Perform. A1
OMI AcomeA Perform. A2
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
tel.02-620808
FLE Alarico Cl A
FLE Antelao Cl A #
FLE Cristallo
OFL Ritorni Reali Cl A
15.07
15.07
15.07
15.07
16,950
17,832
4,957
4,733
14,883
15,142
4,359
4,556
17,227
17,576
12,661
13,248
11,545
12,274
15,528
16,274
8,944
8,945
6,581
6,925
4,073
3,856
5,250
5,455
6,219
6,445
22,140
22,742
tel.800-388876
FLE Active Currency Flex m
FLE Active Discovery Flex m
FLE Active Global Flex m
FLE Active Income Flex m
FLE Active Opport. Flex m
FLE Anima Alto Pot. Globale A
FLE Anima Alto Pot. Globale F
AAM Anima America A
AAM Anima America B
AAM Anima America F
OFL Anima BlueBay Reddito Em. A
OFL Anima BlueBay Reddito Em. AD
OEM Anima Cap. Piu Obbl. A #
OEM Anima Cap. Più Obbl. F #
OEM Anima Cap. Più Obbl. N #
BOB Anima Capitale Più 15 A #
BOB Anima Capitale Più 15 F #
OMI Anima Capitale Più 15 N #
BOB Anima Capitale Più 30 A #
BOB Anima Capitale Più 30 F #
BOB Anima Capitale Più 30 N #
BAZ Anima Capitale Più 70 A #
BAZ Anima Capitale Più 70 F #
BAZ Anima Capitale Più 70 N #
BOB Anima Ced. A. P. 2021
BOB Anima Ced. A. P. 2021 II
BOB Anima Ced. A. P. 2021 III
BOB Anima Ced. A. P. 2022 I
AEM Anima Emergenti A
AEM Anima Emergenti B
AEM Anima Emergenti F
AEU Anima Europa A
AEU Anima Europa B
AEU Anima Europa F
FLE Anima Evoluzione 2017 I
FLE Anima Evoluzione 2019 I
FLE Anima Evoluzione 2019 II
FLE Anima Evoluzione 2019 III
FLE Anima Evoluzione 2019 IV
FLE Anima Evoluzione 2020 I
FLE Anima Evoluzione 2020 II
FLE Anima Evoluzione 2020 III
FLE Anima Evoluzione 2020 IV
FLE Anima Evoluzione 2021
FLE Anima Evoluzione 2021 II
FLE Anima Evoluzione 2021 III
OAS Anima Fix Emergenti A #
OAS Anima Fix Emergenti Y #
OEB Anima Fix Euro A
OEB Anima Fix Euro I
OEB Anima Fix Euro Y m
OEH Anima Fix High Yield A
OEH Anima Fix High Yield Y
OEC Anima Fix Imprese A
OEC Anima Fix Imprese Y
OEB Anima Fix Obbl. BT A
OEB Anima Fix Obbl. BT Y
OIG Anima Fix Obbl. Glob A
OIG Anima Fix Obbl. Glob Y
OEM Anima Fix Obbl. MLT A
OEM Anima Fix Obbl. MLT Y
FLE Anima Fondo Trading A
FLE Anima Fondo Trading F
OAS Anima Forza 1 A
OAS Anima Forza 1 B
OAS Anima Forza 1 Y
OAS Anima Forza 2 A
OAS Anima Forza 2 B
OAS Anima Forza 2 Y
BOB Anima Forza 3 A #
BOB Anima Forza 3 B #
BOB Anima Forza 3 Y #
BBI Anima Forza 4 A #
BBI Anima Forza 4 B #
BBI Anima Forza 4 Y #
BAZ Anima Forza 5 A #
BAZ Anima Forza 5 B #
BAZ Anima Forza 5 Y #
AAM Anima Geo America A
AAM Anima Geo America Y
APA Anima Geo Asia A #
APA Anima Geo Asia Y #
AEU Anima Geo Euro Pmi A
AEU Anima Geo Euro Pmi Y
AEU Anima Geo Europa A
AEU Anima Geo Europa Y
AIN Anima Geo Globale A
AIN Anima Geo Globale Y
AIT Anima Geo Italia A
AIT Anima Geo Italia Y
AEM Anima Geo PaesiEm. A #
AEM Anima Geo PaesiEm. Y #
FLE Anima Gl.Macro Divers. A
FLE Anima Gl.Macro Divers. AD
FLE Anima Gl.Macro Divers. YD m
AEU Anima Iniz. Europa B
AEU Anima Iniziativa Europa A
AEU Anima Iniziativa Europa F
AIT Anima Iniziativa Italia A
AIT Anima Iniziativa Italia AD
AIT Anima Iniziativa Italia YD m
AIT Anima Italia A
AIT Anima Italia B
AIT Anima Italia F
MAE Anima Liquidita Euro A
MAE Anima Liquidita Euro F
MAE Anima Liquidita Euro I
OEC Anima Obbl. Corporate A
OEC Anima Obbl. Corporate AD
OEC Anima Obbl. Corporate F
OPE Anima Obbl. Emergente A
OPE Anima Obbl. Emergente AD
OPE Anima Obbl. Emergente F
OEM Anima Obbl. Euro A
OEM Anima Obbl. Euro F
OEH Anima Obbl. High Yield A
OEH Anima Obbl. High Yield AD
OEH Anima Obbl. High Yield F
BOB Anima Obiettivo Ced 2022
APA Anima Pacifico A
APA Anima Pacifico B
APA Anima Pacifico F
OIG Anima Pianeta A
OIG Anima Pianeta F
BOB Anima Pr Dinamico 2022
BOB Anima Pr Dinamico 22 II
BOB Anima Pr Dinamico 22 III
BOB Anima Pr Dinamico 22 Mu-As
BOB Anima Pr Flessibile 2020
BOB Anima Pr Flessibile 2021
BBI Anima Prog Eur. 2021 Ced
BOB Anima Prog Glob. 2022 Ced
OAS Anima Prontodeposito X
OFL Anima Redd. Flessibile A
OFL Anima Redd. Flessibile AD
OFL Anima Redd. Flessibile F m
FLE Anima Reddito 2021
FLE Anima Reddito 2021 II
FLE Anima Reddito 2021 S
OFL Anima Rend.Ass.Obbl. H
OFL Anima Rend.Ass.Obbligaz. A
OFL Anima Rend.Ass.Obbligaz. Y
ODB Anima Riserva Dollaro A
ODB Anima Riserva Dollaro F
ODB Anima Riserva Dollaro I
OAS Anima Riserva Emerg. A
OAS Anima Riserva Emerg. F
0,06
0,06
1,00
1,00
0,08
0,09
-0,32
-0,31
0,11
0,11
-0,23
-0,23
0,25
0,25
-0,22
-0,21
-0,01
-0,01
0,52
0,52
0,10
0,10
0,02
0,04
-0,22
-0,25
-0,23
-0,24
ADVAM SGR S.p.A. ________________________
tel.06-68809919
FLE Agora 4 Invest
OFL Agora Bond
FLE Agora Dynamic
AAS Agora Materials
OFL Agora Safe
FLE Agora Stars #
FLE Agora Valore Protetto
FLE Agoraflex Q m
FLE Agoraflex R
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
tel.800-337602
FLE Gestielle Absolute R
FLE Gestielle Best Sel.Ced AR #
FLE Gestielle Best Sel.Eq 20 #
FLE Gestielle Best Sel.Eq.50
FLE Gestielle Best.Sel.Eq.20 E
OEB Gestielle BT Cedola Cl.A
OEB Gestielle BT Cedola Cl.B m
FLE Gestielle Ced. Best Sel.
FLE Gestielle Ced. Corp Plus
OFL Gestielle Ced. Fissa III
OFL Gestielle Ced. O.B.Prof. m
FLE Gestielle Ced. Target HD
FLE Gestielle Ced.Dual Brand
FLE Gestielle Ced.Em.Mkts.Op
FLE Gestielle Ced.EuroItalia
OFL Gestielle Ced.Fissa II A
OFL Gestielle Ced.Fissa II B m
OFL Gestielle Ced.Fissa Prof. m
FLE Gestielle Ced.For.Opp Usd
FLE Gestielle Ced.Ita.Opp
OMI Gestielle Ced.Multi Tar
OMI Gestielle Ced.Multi Tar2
FLE Gestielle Ced.MultiAss II
FLE Gestielle Ced.MultiAsset
OFL Gestielle Cedola Fissa
OFL Gestielle Cedola O.B.E.
OFL Gestielle Cedola Più
OMI Gestielle Cedola Più Ita
FLE Gestielle Dual Brand Eq30
OPE Gestielle Em Mkts Bo Cl.A
OPE Gestielle Em Mkts Bo Cl.B
OEM Gestielle MT Euro Cl.A
OEM Gestielle MT Euro Cl.B
FLE Gestielle Ob. America
FLE Gestielle Ob. Brasile
FLE Gestielle Ob. Cina
FLE Gestielle Ob. East Europe
FLE Gestielle Ob. Em. Mkt
FLE Gestielle Ob. Europa
FLE Gestielle Ob. India
FLE Gestielle Ob. Internaz.
FLE Gestielle Ob. Italia
FLE Gestielle Ob. Risp A
FLE Gestielle Ob. Risp B
OAS Gestielle Obbl. Corp. A
OAS Gestielle Obbl. Corp. B
OIG Gestielle Obbl. Intern. Cl.A
OIG Gestielle Obbl. Intern. Cl.B
FLE Gestielle Profilo Cedola
FLE Volterra Absolute R
FLE Volterra Dinamico
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
tel.0230370513
FLE Alkimis Cap Ucits Acc.
FLE Alkimis Cap Ucits Coup.
FLE Alkimis Capital Ucits I
15.07
15.07
15.07
tel.02-87047000
AIT Allianz Az. Ita. All Stars
AEM Allianz Az. Paesi Emer
AAM Allianz Azioni America
AEU Allianz Azioni Europa
APA Allianz Azioni Pacifico
FLE Allianz Global Strategy 15
FLE Allianz Global Strategy 30
FLE Allianz Global Strategy 70
MAE Allianz Liquidita' A
MAE Allianz Liquidita' B
BOB Allianz Multi20 #
BBI Allianz Multi50 #
AIN Allianz Multi90 #
OFL Allianz Obbligaz. Flessibile
OEM Allianz Reddito Euro
OIG Allianz Reddito Glob
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
4,239 -0,07
5,293 -0,09
4,277
—
6,753 0,06
5,154
5,954
5,455
5,378
5,964
3,933
6,936
7,916
7,428
0,04
—
-0,18
-0,37
-0,03
—
0,04
-0,14
-0,12
15,530
5,349
5,638
5,103
5,648
6,044
6,178
4,800
5,004
5,000
5,103
4,717
4,960
4,921
5,595
5,104
5,329
5,029
5,014
4,639
5,105
4,865
4,972
4,861
5,381
5,020
5,322
5,386
5,113
14,292
15,475
17,196
17,983
11,455
4,223
10,099
14,763
15,877
7,485
6,029
21,379
10,859
8,298
8,561
9,947
10,399
7,944
8,512
4,805
5,971
5,646
0,03
—
-0,02
-0,08
-0,02
0,03
0,02
-0,02
0,22
—
0,02
-0,08
0,02
0,24
0,04
0,04
0,04
0,14
-0,04
-0,04
0,06
0,08
0,51
0,33
0,02
—
0,04
0,04
0,10
0,03
0,04
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-0,07
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-0,17
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0,22
0,04
-0,25
-0,33
0,32
-0,26
0,01
0,02
0,04
0,04
-0,21
-0,22
—
0,05
-0,05
Alkimis SGR SpA ___________________________
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Allianz Global Investors __________________
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m
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u a on
M
M
M
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M
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M
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m
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M
M
M
M
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m
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OAS BCC Ced. Dicembre 18
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FLE BCC Crescita Bilanciato
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MAE BCC Monetario
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FLE BCC Selez. Investimento #
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15.07
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m
Consultinvest A. M. ________________________
Duemme SGR ______________________________
14.07
15.07
15.07
15.07
15.07
5,063
5,011
5,013
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-0,51
-0,04
-0,02
-0,04
-0,04
15.07
15.07
12.07
12.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
5,000
5,000
5,007
5,007
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4,998
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—
—
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—
—
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Epsilon _____________________________________
tel.02-88102070
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FLE Eps MA Val Glob 09/21 A
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FLE Epsilon Fles Az Eu 09/20
FLE Epsilon Fles Az Eu 11/20
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OBI Epsilon Italy Bo.Sh.Term B
OBI Epsilon Italy Bo.Sh.Term I
AAE Epsilon QEquity
OEM Epsilon Qincome
FLE Epsilon QReturn
AEU Epsilon QValue
Ersel A. M. __________________________________
tel.011-5520306
BBI Fondersel
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OEM Fondersel Euro
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OIG Fondersel Int. #
APA Fondersel Oriente #
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OAS Fondersel Sh. Term Asset
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AIN Talento Global Equity #
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tel.02-67071422
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OMI Etica Obbligaz. Misto I E
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—
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tel.02-88101
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FLE Euriz. Fle.Obb.+ 06/21 D
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AAE Eurizon Az.Area Euro
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AEU Eurizon Az.Europa
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AAM Eurizon Az.PMI Amer.
AEU Eurizon Az.PMI Europa
AIT Eurizon Az.PMI Italia
AIF Eurizon Az.Tecn.Avanz
ASA Eurizon Azioni Salute
BBI Eurizon Bil.Euro Multi. #
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ODB Eurizon Br.Ter.Dollaro $
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OFL Eurizon Ced. Doc 04/19
FLE Eurizon Ced.Att + 04/20
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FLE Eurizon Ced.Att. 04/20
FLE Eurizon Ced.Att. 05/18
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FLE Eurizon Disci.Att. 10/21 D
OMI Eurizon DiversEtico E
FLE Eurizon Fle.Obb. + 05/21
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15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
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15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
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—
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Etica _______________________________________
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0,02
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FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
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FLE
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FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
OAS
OAS
OPE
OAS
OEM
OEB
OEB
OEC
OEC
OEH
OIG
OFL
OFL
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
OMI
OMI
OFL
OFL
OFL
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
OMI
BBI
BBI
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
MAE
MAE
OFL
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Eurizon Ges.Att.Din 05/21
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Eurizon Gest.At.Din 10/19
Eurizon Gest.At.Din 12/17 #
Eurizon Gest.At.Opp 12/17 #
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Eurizon Guida Att + 11/20
Eurizon Guida Att. + 05/21
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Eurizon Guida Att. 07/19
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Eurizon Guida.Att.+ 06/21
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Eurizon MAsset Cre. 10/21
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Eurizon MAsset Equi. 10/21
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Eurizon MAsset Prud. 10/21
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Eurizon MAsset Red 10/21 A
Eurizon MAsset Red 10/21 D
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Eurizon MAsset St.Fl. 10/23
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Eurizon Obbl. Cedola D
Eurizon Obbl. Emergenti
Eurizon Obbl. Etico E
Eurizon Obbl. Euro
Eurizon Obbl. Euro BT A
Eurizon Obbl. Euro BT D
Eurizon Obbl. Euro Corp.
Eurizon Obbl. Euro Corp. BT
Eurizon Obbl. Euro HY
Eurizon Obbl. Internaz.
Eurizon Obbl.Strat.Fle A
Eurizon Obbl.Strat.Fle D
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Eurizon Profilo Fle Dif. #
Eurizon Profilo Fle Equi #
Eurizon Profilo Fle Svil #
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Eurizon Rendita D
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Eurizon Soluz.Ced 06/20
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Eurizon Soluzione 10
Eurizon Soluzione 40
Eurizon Soluzione 60
Eurizon Stra Pro 1tri13 #
Eurizon Stra. Flessib 15
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Eurizon Stra.Pro 2tri12 #
Eurizon Stra.Pro IIITr11 #
Eurizon Team 1 Cl A #
Eurizon Team 1 Cl G #
Eurizon Team 2 Cl A #
Eurizon Team 2 Cl G #
Eurizon Team 3 Cl A #
Eurizon Team 3 Cl G #
Eurizon Team 4 Cl A #
Eurizon Team 4 Cl G #
Eurizon Team 5 Cl A #
Eurizon Team 5 Cl G #
Eurizon Tesor.Euro A
Eurizon Tesor.Euro B
Passadore Riserva 2 Anni
tel.02-62041
FLE Euromob. Az. Internaz.
AIT Euromob. Azioni Italiane
OFL Euromob. Cedola 2018
OFL Euromob. Cedola 3 - 2017
OEB Euromob. Conservativo
OFL Euromob. Crescita Attiva
OFL Euromob. Emerg Mkt Bond
OEC Euromob. Euro Aggregate
OFL Euromob. F2
FLE Euromob. F3
BOB Euromob. Fle Alloc.Glob
FLE Euromob. Flex Stars
FLE Euromob. Opportunity 2022
FLE Euromob. Progetto 2021
OEM Euromob. Reddito
FLE Euromob. Rising Stars
FLE Euromob. Science 4 Life
FLE Euromob. Seven Stars
tel.00352-262076651
OEH Foi Bnd Gl. High Yield T m
OEH Foi Bond Gl.High Yield S
ODM Foi Bond US Plus R
Ge e e
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0,10
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0,19
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0,05
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—
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-0,69
-0,04
-0,04
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—
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-0,05
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-0,28
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-0,01
-0,01
-0,01
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0,05
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0,03
0,03
-0,47
-0,47
tel.800-546961
BBI Fideuram Bilanciato
AIT Fideuram Italia
MAE Fideuram Moneta
OEM Fideuram Rendimento
OEB Fideuram Risparmio
FLE FMS - Absolute Return #
BBI FMS - Balanced # I
ASE FMS - Eq.Glob.Resources #
APA FMS - Equity Asia #
AEU FMS - Equity Europe #
AEM FMS - Equity Gl Em Mkt #
AEM FMS - Equity New World #
AAM FMS - Equity Usa #
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
-0,07
-0,44
-0,01
-0,21
-0,01
0,09
0,01
0,35
0,19
-0,06
0,74
0,54
0,38
Fideuram Investimenti ____________________
tel.0438-360407
FLE Finint Equity-I m
15.075607,401 3,95
tel.0112309029
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OEB Fondaco Euro Cash B m
OEM Fondaco Eurogov Beta m
OEM Fondaco Eurogov Beta B m
FLE Fondaco Glb Opp. Classic B m
FLE Fondaco Income Classic A m #
FLE Fondaco Income Classic B
FLE Fondaco Income Instit. A m #
FLE Fondaco Income Instit. B m #
FLE Fondaco Income Profes. B m
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OIG Fondaco World G ABNoE B m
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15.07 114,025
tel.02-60765711
OMI Alleanza Obbligaz.
AAM Alto America Az.
AAE Alto Azionario
BBI Alto Bilanciato
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OEB Alto Euro Governativo B/T
AIN Alto Internaz. Azionario
OIG Alto Internaz. Obbligaz.
APA Alto Pacifico Azionario
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OFL GI Focus Obbligazionario
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—
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15.07 6,411 0,06
tel.00352-262076651
OEH Ifu Bond Gl. High Yield
ODM Ifu Bond US Plus
15.07 10,086 0,03
15.07 10,494 0,10
Fondaco Sgr _______________________________
m
M
M
M
M
Nex am Pa ne
m
m
m
m
m
m
P onee nve men M SGR
m
Generali Investments Europe SGR ________
Interfund __________________________________
15.07 76,186
15.07 14,815
15.07 6,797
15.07 10,111
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-0,01
-0,01
-0,01
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-0,03
15.07 12,165 0,06
Investitori _________________________________
tel.02-72162500
AAM Investitori America
AEU Investitori Europa
APA Investitori Far East
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15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
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6,317
6,596
7,442
4,751
Star Coll Multi As.Gl C m #
Star Coll Multi As.Gl E #
Star Coll Ob Inter. A #
Star Coll Ob Inter. C m #
Star Coll Ob Inter. E #
Star Coll Ob M/L Ter A #
Star Coll Ob M/L Ter C m #
Star Coll Ob M/L Ter E #
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
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5,637
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0,02
0,15
0,15
0,13
-0,09
-0,10
-0,11
tel.055-263331
AIN Soprarno Esse Stock A
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FLE Soprarno Inflaz. 1,5% B m
FLE Soprarno Oriz.Att.Ced A
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OFL Soprarno Redd.& Cresc. B m
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15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
7,011
7,235
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0,01
-0,03
-0,03
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—
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—
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-0,08
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-0,09
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-0,06
0,04
0,07
tel.800-614614
FLE Symphonia Asia Fles.
AIT Symphonia Az. Sm.Cap It.
AAE Symphonia Azionario Euro
AAM Symphonia Azionario Usa
FLE Symphonia Fortissimo
FLE Symphonia Mult Emer Fle #
OFL Symphonia Obb. Alto Pot.
OEB Symphonia Obb. Breve Ter.
OEC Symphonia Obb. Corp.
OFL Symphonia Obb. Din. Val.
OEM Symphonia Obb. Euro
OEB Symphonia Obb. Rendita
FLE Symphonia Patrim. Attivo
FLE Symphonia Patrim. Ob. 2021
OMI Symphonia Patrim. Redd.
AIT Symphonia Selez. Italia
FLE Symphonia Tematico
MAE Symphonia Tesoreria
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15.07 8,415
—
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15.07 5,010
—
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15.07 5,192
—
tel.02-430241
OFL UBI Pra. Active Duration
AEU UBI Pra. Az. Europa
AEM UBI Pra. Az. Merc. Emerg.
AAE UBI Pra. Azionario Etico E
AAE UBI Pra. Azioni Euro
AIN UBI Pra. Azioni Globali
AIT UBI Pra. Azioni Italia
APA UBI Pra. Azioni Pacifico
AAM UBI Pra. Azioni Usa
BOB UBI Pra. B. Euro Ris. Cont.
FLE UBI Pra. Capital Growth P
OEB UBI Pra. Euro BT
MAE UBI Pra. Euro Cash
OEC UBI Pra. Euro Corp.
FLE UBI Pra. Euro Eq Risk Cont
OEM UBI Pra. Euro M/L Term.
BBI UBI Pra. Europe Multifund
FLE UBI Pra. Gl. Multif. 50
OEH UBI Pra. Gl.High Yld Euro H
BOB UBI Pra. Glob. Multiasset
FLE UBI Pra. Goal
FLE UBI Pra. Inflat. Shield P
FLE UBI Pra. Mult.Vol.Target
BOB UBI Pra. Multiasset IT
OAS UBI Pra. Obb. Dollari
OIH UBI Pra. Obb. Gl. Alto Ren.
OIC UBI Pra. Obb. Glob. Corp.
OIG UBI Pra. Obb. Globali
OFL UBI Pra. Obb. Ob. Valore
OEC UBI Pra. Obb.Eu.Corp.Etico E
BOB UBI Pra. Obiettivo Controllo
OMI UBI Pra. Obiettivo Stabilita'
BAZ UBI Pra. Port. Aggressivo
BBI UBI Pra. Port. Dinamico
BOB UBI Pra. Port. Moderato
OMI UBI Pra. Port. Prudente
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FLE UBI Pra. Tot. Ret. Din.
FLE UBI Pra. Tot.Ret. Moderato A
FLE UBI Pra. Tot.Ret. Moderato B
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FLE Pensaci Oggi Cl.R
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OEB Zenit Breve Ter Cl.R
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FLE Zenit Evoluzione Cl.I
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AIN Zenit Megatrend Cl.R
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OMI Zenit Obbligaz. Cl.R
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AIT Zenit Pianeta It Cl.R
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0,20
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-0,29
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FLE Mediolanum Flex Val.Att L
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OEB Mediolanum Risp Dinam LA
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
tel.02-7645121
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OMI Nextam Part. Obbl. Misto
15.07
15.07
tel.800-551-552
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APA Pioneer Az. Area Pacif B
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AEU Pioneer Az. Europa A
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AEU Pioneer Az. Val Eu Dis A
AEU Pioneer Az. Val Eu Dis B
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ODC Pioneer Ob Co Am Dis A
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OEC Pioneer Ob Eu Co Et Dis B E
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OMI Pioneer Ob. Piu' Dis B
OBI Pioneer Ob.Sist.It Dis A
OBI Pioneer Ob.Sist.It Dis B
OEM Pioneer Obb. Euro Distr A
OEM Pioneer Obb. Euro Distr B
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OIH Pioneer Obb. Glo HY Dis B
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FLE Unicr. Evol. Eco Reale B #
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OMI Unicr. Evol. Reddito B #
FLE Unicr. Evol. Trend A #
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FLE UniCredit Soluzione 20A #
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FLE UniCredit Soluzione 40B #
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FLE UniCredit Soluzione 70B #
FLE UniCredit Soluzione BTA
FLE UniCredit Soluzione BTB
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
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-0,02
—
-0,02
—
tel.800-102010
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AEU Gestnord Az.Europa C m
AIT Gestnord Az.Italia A
AIT Gestnord Az.Italia C m
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OEC Nordfondo Ob.Euro Corp C m
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OEM Nordfondo Ob.Euro M.T. C m
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OPE Nordfondo Ob.Paesi Em C m
OEB Nordfondo Obbl. B.T A
OEB Nordfondo Obbl. B.T B
OEB Nordfondo Obbl. B.T C m
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OAS Nordfondo Obbl. Conv. C m
ODM Nordfondo Obbl. Dollari A
ODM Nordfondo Obbl. Dollari C m
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FLE Star Coll 6 Dinamico C m #
FLE Star Coll 6 Dinamico E #
AIN Star Coll Az.Inter. A #
AIN Star Coll Az.Inter. C m #
AIN Star Coll Az.Inter. E #
BBI Star Coll Bil.PaesiEm A #
BBI Star Coll Bil.PaesiEm C m #
BBI Star Coll Bil.PaesiEm E #
FLE Star Coll Multi As.Gl A #
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
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15.07
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15.07
15.07
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15.07
15.07
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17,617
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7,806
5,081
5,094
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6,434
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11,781
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9,966
9,641
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18,978
19,247
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4,853
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6,823
6,646
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-0,23
-0,42
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-0,08
-0,07
—
—
-0,08
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—
—
-0,05
-0,05
-0,07
-0,07
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0,12
0,12
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-0,01
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0,23
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0,06
0,06
0,18
0,18
0,17
0,38
0,39
0,37
0,02
Mediolanum Gest. Fondi __________________
9,676
9,179
6,452
6,610
10,261
10,004
17,844
18,396
10,131
9,704
5,232
5,331
FLE
FLE
OAS
OAS
OAS
OAS
OAS
OAS
-0,07
-0,07
-0,11
-0,12
-0,08
0,01
-0,03
-0,33
-0,08
—
-0,04
-0,02
Nextam Partners __________________________
6,698 -0,01
8,116 -0,05
Zenit _______________________________________
INDICI FIDEURAM
Sella Gestioni _____________________________
Generale
Fondi Azionari
Az. Italia
Az. Area Euro
Az. Europa
Az. America
Az. Pacifico
Az. Paesi Emergenti
Az. Internazionali
Az. Settoriali
Fondi Bilanciati
Bilanciati
Bil. Obbligazionari
Fondi Obbligazionari
Ob. Italia
Ob. Euro Governativi BT
Ob. Euro Governativi M/L Term
Ob. Euro Corporate Inv. Grade
Ob. Area Dollaro
Ob. Dollaro Govern. M/L Term
Ob. Internaz
m
126,37
119,94
111,99
111,34
132,00
156,45
147,87
260,20
133,11
112,07
142,48
118,81
133,37
157,02
—
140,91
174,44
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176,42
—
126,39
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112,37
111,61
132,31
156,18
147,32
258,91
132,91
111,96
142,57
118,86
133,47
157,11
100,59
140,90
174,73
143,45
176,04
123,63
%
-0,02
0,03
-0,34
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—
0,01
-0,17
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—
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m
m
m
m
0,01
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0,21
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-0,36
-0,36
ASE Inter.Int.Sec.New Ec
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FLE Interf. Crescita Prot.80 m
OPE Interf. Em.Mkt Loc.Cur H m
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APA Interf. Eq. Pacif. ex Japan H
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X
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OPE Fondit Bnd Glb Em Mkt S m
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OIH Fondit Bond HY Short R
OIH Fondit Bond HY Short S
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APA Fondit Eq Pacif ex Japan T
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AAM Fondit. Eq. Usa Blue Ch T
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BOB Fonditalia Core 1 T
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BBI Fonditalia Core 2 T
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BAZ Fonditalia Core 3 T
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AIT Fonditalia Eq. Italy T
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APA Fonditalia Eq. Japan T
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OEM Fonditalia Eu B. Long T T
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OEC Fonditalia Eu Corp Bnd T
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ASE Fonditalia Flex Em.Mkts R
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OFL Fonditalia Flexib Bond S
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OAS Fonditalia Inflat Linked T
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6,819
4,889
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4,874
5,010
5,001
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—
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15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
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5,987
6,665
6,262
4,946
4,955
4,958
5,035
4,680
4,690
4,951
4,846
5,028
4,735
4,741
4,969
4,875
7,872
8,530
33,928
5,217
5,434
5,493
5,332
5,563
6,408
6,492
6,216
6,317
5,396
5,577
4,711
4,891
4,791
4,992
7,955
8,116
7,674
ETFplus - Mercato Telematico
di DIRITTO ITALIANO
Ae
Zed Omn und
u a on
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
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15.07
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15.07
15.07
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15.07
15.07
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15.07
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15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
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15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
Fideuram Asset Management (Ireland) __
SPECULATIVI AUTORIZZATI
u a on
M
X
X
28,536
7,289
8,965
9,284
6,889
33,787
14,372
13,361
15,726
7,988
9,997
6,550
7,414
Duemme GCC Markets
Duemme Mission Bambini C
Duemme Mission Bambini I m
San Patrignano Cl. C
San Patrignano CL. I m
nan a a n e na ona e nv SGR
m
M
M
4,962
4,969
4,940
4,946
4,938
4,942
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5,012
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5,000
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5,000
33,024
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9,373
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5,000
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15.07
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15.07
15.07
15.07
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15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
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15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
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15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
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15.07
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15.07
15.07
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15.07
BBI
BOB
BOB
BOB
BOB
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m
m
m
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m
m
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tel.02-480971
OFL Arca 19 Red. Multiv. P
OFL Arca 19 Red. Multiv. R
OFL Arca 19 Red. Multiv.II P
OFL Arca 19 Red. Multiv.II R
OFL Arca 19 Red.Multiv.III P
OFL Arca 19 Red.Multiv.III R
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FLE Arca 21 Redd.Multiv.X R
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FLE Arca 22 Red.Val.Glob. R
FLE Arca 22 Red.Val.Glob.II P
FLE Arca 22 Red.Val.Glob.II R
AAM Arca Azioni America
AEU Arca Azioni Europa
APA Arca Azioni Far East
AIN Arca Azioni Internaz.
AIT Arca Azioni Italia
AEM Arca Azioni Paesi Emerg.
BBI Arca BB
OEC Arca Bond Corporate
FLE Arca Bond Flessibile
OIG Arca Bond Globale
OPE Arca Bond P.Em. Val. Loc
OPE Arca Bond Paesi Em.
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OFL Arca Ced.18 Ob.Att.III R
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OFL Arca Ced.18 Ob.Att.IV R
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OFL Arca Ced.18 Obb.Attiva
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OFL Arca Ced.18 Paesi Em.VL3 R
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OFL Arca Ced.19 Ob.Att. VI R
OFL Arca Ced.19 Ob.Att.V P
OFL Arca Ced.19 Ob.Att.V R
OFL Arca Ced.19 Ob.Att.VII P
OFL Arca Ced.19 Ob.Att.VII R
OFL Arca Ced.19 Ob.Att.VIII P
OFL Arca Ced.19 Ob.Att.VIII R
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OFL Arca Ced.20 Ob.Att.IX R
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OFL Arca Ced.20 Ob.Att.X R
OFL Arca Ced.20 Ob.Att.XI P
OFL Arca Ced.20 Ob.Att.XI R
OFL Arca Ced.20 Ob.Att.XII P
OFL Arca Ced.20 Ob.Att.XII R
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OFL Arca Ced.21 Plus II R
OFL Arca Ced.21 Plus III P
OFL Arca Ced.21 Plus III R
OFL Arca Ced.21 Plus P
OFL Arca Ced.21 Plus R
OFL Arca Ced.Bo.2016 Alto Pot.3
OFL Arca Ced.Bo.2017 Alto Pot.4
OFL Arca Ced.Bo.2017 Alto Pot.5
OFL Arca Ced.Bo.2017 Alto Pot.6
OFL Arca Ced.Bond Glob.Eu III
OFL Arca Ced.Bond Paesi Em.
m
m
m
m
m
m
m
m
m
tel.02-88981
FLE Azimut Dinamico
ODM Azimut Reddito Usa
FLE Azimut Scudo
OBI Azimut Solidity
FLE Azimut Str. Trend
FLE Azimut Trend
FLE Azimut Trend America
FLE Azimut Trend Europa
FLE Azimut Trend Italia
FLE Azimut Trend Pacifico
OAS Azimut Trend Tassi
FLE Formula 1 Absolute
FLE Formula Target 17 Eq.Opt.
15.07 5,000
—
15.07 5,000
—
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15.07 5,007 -0,02
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15.07 6,154 0,11
15.07 6,546 0,23
15.07 22,417 -0,04
BNP PARIBAS Inv.Partners SGR SpA _____
m
m
m
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m
Hd A
Ca a Cen a e Ra e en
Arca Ced.Corporate 21 P
Arca Ced.Corporate 21 R
Arca Eco. Reale Eq. It I m
Arca Eco. Reale Eq. It P
Arca Impresa Rendita
Arca Multiasset Balanced
Arca Multiasset Dynamic
Arca Obbligaz. Europa
Arca Risparmio
Arca RR Diversif. Bond
Arca Strat.Gl.Crescita
Arca Strat.Gl.Opportun.
Arca TE
Popo a e V a
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M
6,660 0,15
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0,18
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-0,02
0,79
0,79
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-0,02
-0,02
-0,02
-0,02
-0,02
-0,02
-0,11
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0,02
0,02
0,02
—
1,01
-0,04
-0,02
-0,08
-0,08
-0,10
0,07
0,20
—
0,16
0,16
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0,14
0,18
0,14
—
—
0,56
0,54
0,27
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1,10
0,80
0,31
-0,04
-0,20
-0,20
-0,20
0,15
0,17
0,15
-0,08
-0,09
-0,08
-0,08
-0,08
-0,08
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tel.02-97386101
FLE Anthilia Yellow
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5,505
5,054
5,113
7,505
7,178
7,511
7,587
5,118
5,117
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9,731
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9,931
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5,086
5,085
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12,751
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5,037
5,048
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2,974
6,014
6,359
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5,000
9,406
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5,018
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5,034
4,948
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5,113
5,116
5,093
5,067
4,948
5,158
5,554
5,554
5,240
5,148
5,106
5,001
5,194
5,329
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5,219
5,367
5,035
5,054
5,159
5,629
6,505
6,505
6,875
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33,976
35,384
43,723
43,097
44,608
5,045
5,045
5,058
Anthilia Capital Part Sgr __________________
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15.07
15.07
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15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
P onee nve men Mgm
AXA MPS A
X
X
Anima Riserva Emergente H
Anima Riserva Globale A
Anima Riserva Globale f
Anima Risparmio A
Anima Risparmio AD
Anima Risparmio F
Anima Risparmio H
Anima Russell Multi-Asset A
Anima Russell Multi-Asset AD
Anima Salvadanaio A
Anima Salvadanaio F
Anima Sel. Dinam. 2020 II
Anima Sel. Dinam. 2020 III
Anima Sel. Dinam. 2020 IV
Anima Sel. Dinamica 2020
Anima Sel. Dinamica 2021
Anima Selection A
Anima Selection AD
Anima Sforzesco A
Anima Sforzesco AD
Anima Sforzesco F
Anima Sforzesco Plus A
Anima Sforzesco Plus AD
Anima Sforzesco Plus F m
Anima Star Eu AltoPot A
Anima Star Eu AltoPot Y
Anima Star It AltoPot A
Anima Star It AltoPot Y
Anima Star It AltoPot YD
Anima Sviluppo Europa 2022
Anima Target Cedola 2022
Anima Trag. 2016 CED.3
Anima Trag. 2017 CED.4
Anima Trag. 2017 CED.4 II
Anima Trag. 2017 CED.4 III
Anima Trag. 2017 MultiCed
Anima Trag. 2018
Anima Trag. 2018 Alto Pot.
Anima Trag. 2018 Ced. Sem.
Anima Trag. 2018 Eu. A. P.
Anima Trag. 2018 Eu. A. P. II
Anima Trag. 2018 Eu. A. P. III
Anima Trag. 2018 IT. A. P.
Anima Trag. 2018 IT. A. P. II
Anima Trag. 2018 IT. A. P. III
Anima Trag. 2018 MultiCed II
Anima Trag. 2018 Target Ced.
Anima Trag. 2019 Cre. Sost.
Anima Trag. 2019 Cre. Sost. II
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Anima Trag. 2019 Flex II
Anima Trag. 2019 Globale
Anima Trag. 2019 Globale II
Anima Trag. 2019 MultiAss
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Anima Trag. 2019 PLUS II
Anima Trag. 2021 Globale
Anima Trag. Ced. America
Anima Trag. Ced. Europa
Anima Trag. Cre. Italia
Anima Trag. Dinamico
Anima Trag. II 2016
Anima Tricolore A
Anima Tricolore AD
Anima Tricolore F
Anima Valore Globale A
Anima Valore Globale B
Anima Valore Globale F
Anima Visconteo A
Anima Visconteo AD
Anima Visconteo F
Anima Visconteo Plus A
Anima Visconteo Plus AD
Anima Visconteo Plus F m
m
m
A ean a A
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OAS
OAS
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OFL
OBI
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AIN
AIN
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BOB
OMI
BOB
BOB
BOB
BOB
www ilsole24ore com/fondi24
m
m
m
6,156
6,164
7,632
7,633
Approfondimenti su www.ilsole24ore.com/fondi24
m
m
—
m
M
M
M m
M
M
m
—
W
W
30 Risparmio gestito
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
FONDI ASSICURATIVI UNIT LINKED
Alleanza Assicurazioni ___________
Alleata Azionaria P
Alleata Bilanciata P
Fix
Garantita Alleanza 06-16
Garantita Alleanza 06-21
Garantita Alleanza 06-26
Garantita Alleanza 06-31
Mix
Stock
Top
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
10,267
12,274
6,616
11,010
12,369
12,540
12,866
7,143
5,561
5,974
AIV Global Private 10
AIV Global Private 30
AIV Global Private 50
AIV Rainbow 10
AIV Rainbow 4
AIV Rainbow 7
AZ Azionario
AZ Best in Class
AZ Best in Class A
AZ Flex I01
AZ Obbligazionario
AZ Orizzonte 10
AZ Orizzonte 10 cl.A
AZ Orizzonte 10 cl.B
AZ Orizzonte 10 cl.C
AZ Orizzonte 20
AZ Orizzonte 20 cl.A
AZ Orizzonte 20 cl.B
AZ Orizzonte 20 cl.C
AZ Orizzonte Azionario
AZ Orizzonte Azionario cl.A
AZ Orizzonte Azionario cl.B
AZ Orizzonte Azionario cl.C
AZ Orizzonte Azionario cl.D
AZ Orizzonte Bilanciato
AZ Orizzonte Bilanciato cl.A
AZ Orizzonte Bilanciato cl.B
AZ Orizzonte Bilanciato cl.C
AZ Orizzonte Bilanciato cl.D
AZ Orizzonte Flessibile
AZ Orizzonte Flessibile cl.A
AZ Orizzonte Flessibile cl.B
AZ Orizzonte Flessibile cl.C
AZ Orizzonte Flessibile cl.D
AZ Orizzonte Monetario
AZ Orizzonte Monetario cl.A
AZ Orizzonte Monetario cl.B
AZ Orizzonte Monetario cl.C
AZ Orizzonte Obblig.B.T.
AZ Orizzonte Obblig.B.T. cl.A
AZ Rendimento Italia 2018
AZ Rendimento Italia 2020
AZ Rendimento Italia 2030
AZ Selezione Reddito
AZ Squadra Vincen.M.Stanley
AZ Squadra Vincente AGI
AZ Squadra Vincente BlackR.
AZ Squadra Vincente Pictet
AZ Squadra Vincente Pimco
AZ Sviluppo
AZ Sviluppo cl.A
AZ Sviluppo cl.B
AZB Monetario
AZB Rendimento Italia 2018
AZB Rendimento Italia 2020
AZB Rendimento Italia 2030
AZS Obbligaz.Protetto
Exclusive 25
Exclusive 50
Formula Attiva
Formula Attiva Cl.A
Formula Equilibrata
Formula Equilibrata Cl.A
Formula Moderata
Glob. Assic. GPA 14
Glob. Assic. GPA 15
Glob. Assic. GPA 7
Glob. Assic. GPA 8
Glob. Assic. GPA 9
Glob. Assic. GPA B Glob.
Glob. Assic. GPA b10
Glob. Assic. GPA b30
Glob. Assic. GPA b50
Glob. Assic. GPA b70
Glob. Assic. GPA b90
Glob. Assic. GPA Gz
Glob. Assic. GPA S Em.
Glob. Assic. GPA S Glob.
LA BilanciatoPiù
LA Capitale Prudente
LA GarantitoPiù
LA InternazionalePiù
LA ProtettoPiù
LA Vita Avanzato
LA Vita Bilanciato
LA Vita Cash
LA Vita Convertibile
LA Vita Focus
LA Vita Integro
LA Vita Ponderato
LA Vita Prudente
LA Vita Scudo
Linea Equilibrio
Linea Risparmio
Linea Sviluppo
Ras Obblig.Protetto
Ras Oriente
RB Vita America
RB Vita Bilanciato
RB Vita Capital - Unit 30
RB Vita Capital - Unit 60
RB Vita Capital - Unit 90
RB Vita Europa
RB Vita Forza 1
RB Vita Forza 2
RB Vita Forza 3
RB Vita Forza 4
RB Vita Forza 5
RB Vita Forza 6
RB Vita Globale
RB Vita Obbl. Protetto
RB Vita Oriente
RB Vita Settoriale
14.07
5,831
14.07
5,940
14.07
5,729
14.07
5,365
14.07
5,238
14.07
5,348
13.07
17,30
13.07
9,206
13.07
9,452
13.07
10,779
13.07
11,706
13.07
10,010
13.07
10,071
13.07
10,144
13.07
10,252
13.07
11,368
13.07
11,704
13.07
11,778
13.07
11,900
13.07
12,615
13.07
12,879
13.07
12,890
13.07
13,147
13.07
13,349
13.07
12,420
13.07
12,573
13.07
12,528
13.07
12,780
13.07
13,005
13.07
11,190
13.07
11,393
13.07
10,893
13.07
11,057
13.07
11,124
13.07
9,809
13.07
9,854
13.07
9,887
13.07
10,020
13.07
9,912
13.07
10,123
13.07
12,507
13.07
13,865
13.07
19,701
13.07
10,036
13.07
12,666
13.07
11,657
13.07
11,977
13.07
11,456
13.07
10,340
13.07
11,432
13.07
11,966
13.07
12,165
13.07
9,749
13.07
12,285
13.07
13,519
13.07
18,803
14.07
6,455
14.07 1302,247
14.07 1233,110
13.07
5,988
13.07
10,820
13.07
6,052
13.07
10,747
13.07
5,871
14.07
2,501
14.07
5,589
14.07
5,208
14.07
5,104
14.07
6,406
14.07
5,208
14.07
5,917
14.07
5,760
14.07
5,859
14.07
5,732
14.07
4,791
14.07
5,009
14.07
9,975
14.07
5,527
13.07
15,600
13.07
14,843
13.07
13,673
13.07
14,503
13.07
16,474
13.07
10,340
13.07
12,355
13.07
11,974
13.07
8,552
13.07
11,217
13.07
13,672
13.07
11,153
13.07
10,730
13.07
12,507
14.07
6,374
14.07
6,534
14.07
5,040
14.07
6,289
14.07
6,643
14.07
4,894
14.07
6,428
14.07
12,824
14.07
12,260
14.07
10,897
14.07
6,697
14.07
7,513
14.07
7,731
14.07
7,038
14.07
5,468
14.07
6,825
14.07
5,355
14.07
6,267
14.07
6,378
14.07
7,569
14.07
6,416
Allianz Strategy 15
Allianz Strategy 15-IT
Allianz Strategy 50
Allianz Strategy 50-IT
Liquidity
Portfolio 0-20
Portfolio 20-40
Portfolio 30-50
T4L Asia Pacific ex Jap Eq.
T4L Asian Equities
T4L Commodities
T4L Convertibles
T4L Em. Market Bonds
T4L Em. Market Equities
T4L Em. Market Short Term
T4L EMU Corporate Bonds
T4L EMU Gov. Bonds
T4L EUR Cash
T4L European Equities
T4L European High Yield B.
T4L Fixed Inc. Medium Term
T4L Fixed Inc. Short Term
T4L Global Equities
T4L High Yield Bonds
T4L Japanese Equities
T4L Multistrategy
T4L US Equities
T4L US High Yield Bonds
T4L Volatility
14.07 156,030
14.07 1052,270
14.07 174,170
14.07 1307,990
14.07
9,969
14.07
10,117
14.07
10,206
14.07
10,227
14.07
10,000
14.07
10,000
14.07
10,000
14.07
10,000
14.07
10,523
14.07
9,859
14.07
10,000
14.07
10,010
14.07
10,000
14.07
9,592
14.07
10,000
14.07
10,000
14.07
10,092
14.07
9,744
14.07
10,382
14.07
9,808
14.07
10,000
14.07
9,597
14.07
10,000
14.07
10,000
14.07
10,000
Gestilink Aran. Dinamica
Gestilink Blu Moderata
Gestilink Verde Prudente
Rosa dei Venti F.Levante
Unitpiù Deciso
Unitpiù Equilibrato
Unitpiù Misurato
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
6,143
7,449
8,409
5,495
5,883
5,641
5,200
Armonico
Armonico 2007
Attivo
Attivo 2007
Az. Specializzato
Azion. Globale
Azionario
Bilan. Globale
Bilanciato Euro
Dinamico
Equilibrato
Euromoneta
Monetario
Obblig. Euro
Obblig. Misto
Obbligazionario
Protetto
Protetto 2007
Sicuro
Trend
Trend Dinamico
Trend Equilibrato
Trend Plus
Trend Protetto
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13,783
12,449
14,875
11,210
14,270
11,432
16,902
14,759
13,982
17,626
18,854
12,149
12,628
15,411
14,203
14,920
14,883
12,349
15,555
17,924
10,415
11,956
10,685
11,486
Aggr. classe Sprint
Aggressive
AV Total Return
Bal. classe Moderate
Balanced
Capital Tutor
Cons. classe Comfort
Conservative
Dyn. classe Fast
Dynamic
Flex. classe Active
Flexible
Gold Fund
MultiAzionario
MultiMonetario
Pension Control
Pension Medium
Pension Power
Percorso 18 Cl. A
Percorso 40 Cl. A
Percorso 61 Cl. A
Percorso 83 Cl. A
R.Est. classe D. Property
Real Estate
SinergiKa Azionario
SinergiKa Oro
12.07
12.07
13.07
12.07
12.07
11.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
13.07
13.07
13.07
30.06
30.06
30.06
13.07
13.07
13.07
13.07
12.07
12.07
13.07
13.07
4,640
8,870
12,026
6,561
7,908
10,606
6,825
7,226
4,914
8,145
6,117
8,723
10,826
12,043
11,402
14,225
14,487
13,040
13,828
14,222
13,932
13,067
10,907
11,687
14,992
8,432
Em. Mkt Equities
Euro Bonds
Europ. Equities
Force 25
Force 50
Force 90
Internat. Bonds
Japan Equities
Money Box
UK Equities
US Equities
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
17,556
14,914
9,451
12,234
10,747
8,184
13,772
4,824
11,335
8,144
7,580
Allianz ____________________________
Allianz Global Life Limited _______
Amissima Vita ____________________
Antonveneta Vita _________________
Arca Vita __________________________
Arca Vita International ___________
Area Life __________________________
Balance 2001
Balance 2001 - PIP
Best World
Best World - PIP
Brick & Share
Brick & Share - PIP
Bull & Bear
Bull & Bear - PIP
Bull & Bear Equity
Dynamic
European Defensive
Saving Units Note
Trend 2001
Value 2001
Value 2001 - PIP
World Bond
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
07.07
13.07
13.07
08.07
07.07
07.07
07.07
07.07
9,880
6,310
7,560
7,570
6,570
9,440
5,000
6,470
5,000
4,000
9,670
10,920
9,940
9,700
7,990
5,850
Multichance Allegro
Multichance Moderato
Multichance Vivace
08.07
08.07
08.07
69,140
74,810
78,610
European Equity FP
08.07
4,920
Bond Strategy
Global Opportunities
Sustainable Opportunities
18.07
18.07
18.07
50,000
50,000
50,000
Aviva D Az. Pacifico
Aviva D Bond Mix
Aviva E Az. Am. Latina
Aviva E Az. America
Aviva E Az. Europa
Aviva E Az. Internaz.
Aviva E Az. Pac. e Giapp.
Aviva E Az.Em. EU e Med.
Aviva E Azionario Cina
Aviva E Azionario India
Aviva E Inflazione Più
Aviva E Obblig. Euro 1-3
Aviva E Obblig. Euro Corp.
Aviva E Obblig. Euro Oltre 3
Aviva E Obblig. Misto
Aviva E Obblig. US
Aviva E Strategia 20
Aviva E Strategia 30
Aviva E Strategia 40
Aviva E Strategia 50
Aviva E Strategia 70
Aviva F Inflazione Stars
Aviva Life Active 1
Aviva Life Active 2
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
4,960
6,350
6,200
11,590
9,360
9,780
9,520
8,410
10,390
12,210
6,390
5,100
6,030
6,740
6,310
6,780
5,420
5,480
6,000
6,490
6,990
4,670
5,520
5,680
Aspecta Assurance Intern. _______
Assicurazioni Generali SpA ______
Atlanticlux Lebensversicherung S.A.
Aviva ______________________________
Aviva Life Active 3
Aviva Life Flessibile
Aviva Obiettivo Inflaz.3/2018
Aviva Oppurtunità Az.
Aviva Pip Azionario
Aviva Pip Bilanciato
Aviva Pip Flessibile
Aviva Pip Obbligazionario
Aviva Prev. Equity Pip
Aviva UniAttiva 06/2017
Aviva UniAttiva 12/2017
CU A Bilanciato
CU A Bilanciato Più
CU A Cauto
CU A Dinamico
CU A Flessibile
CU A Mix
CU A Monetario
CU A Prudente
CU A Prudente Più
CU A Total
CU A1
CU A2
CU A3
CU A4
CU A6
CU Credit Alfa II
CU Credit Beta IV
CU Credit Delta VIII
CU Credit Gamma VI
CU Credit Garanzia
CU Credit Omega X
CU CRT B1
CU CRT B3
CU CRT B4
CU CRT B6
CU CRT D1
CU CRT D10
CU CRT D2
CU CRT D3
CU CRT D4
CU CRT D5
CU CRT D6
CU CRT D7
CU CRT D8
CU CRT D9
CU CRT Euro 10
CU CRT Euro 2
CU CRT Euro 5
CU CRT Euro 6
CU CRT Euro 8
CU CRT Fip 2
CU CRT Fip 5
CU CRT Fip 6
CU CRT Fip 8
CU CRT G2
CU CRT G5
CU CRT G6
CU CRT G8
CU D Az. America
CU D Az. Europa
CU D Az. Internazionale
CU D Obbligaz. Internaz.
CU D Prudente
CU D Prudente Più
CU Diamante
CU Equity Growth
CU Giada
CU Mixed Growth
CU Moderate Growth
CU New Rubino
CU New Smeraldo
CU New Zaffiro
CU Rubino
CU Smeraldo
CU Vita Balanced
CU Vita Cronos 1
CU Vita Cronos 2
CU Vita Cronos 3
CU Vita EB Dollar Bond
CU Vita EB Dutch Equity
CU Vita EB Emu Bond
CU Vita EB European Eq.
CU Vita EB I. T. Fund
CU Vita EB Japanese Eq.
CU Vita EB NorthAm. Eq.
CU Vita Eurofinancial Eq.
CU Vita Europe Click
CU Vita European Eq.
CU Vita Global Bond
CU Vita Global Equity
CU Vita Japan Click
CU Vita Liquidity Fund
CU Vita Mosso
CU Vita Prestige Equity
CU Vita Protected 70
CU Vita Protected 80
CU Vita Protected 90
CU Vita Technology Eq.
CU Vita Usa Click
CU Zaffiro
Equity Growth Plus
F. Az. America Stars
F. Az. Emergenti Stars
F. Az. Europa Stars
F. Crescita Stars
F. Obbl. Euro BT Stars
F. Obbl. Euro Stars
F. Obbl. US Stars
F. Reddito Stars
F. Strategia Stars
F.I.I. 102
F.I.I. 109
F.I.I. 110
F.I.I. 111
F.I.I. 115
F.I.I. 116
F.I.I. 117
F.I.I. 138
F.I.I. 148
F.I.I. 161
F.I.I. 162
F.I.I. 163
F.I.I. 164
F.I.I. 173
F.I.I. 195
Mixed Growth Plus
Moderate Growth Plus
RV CRT Azione
RV CRT Bilancia
RV CRT Euro Azione
RV CRT Euro Bilancia
RV CRT Euro Moneta
RV CRT Moneta
14.07
14.07
12.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
12.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
12.07
14.07
14.07
14.07
12.07
14.07
12.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
12.07
14.07
12.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
12.07
12.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
5,490
5,060
5,260
7,570
4,320
5,830
5,060
6,620
6,090
5,220
5,400
6,660
6,640
5,780
6,560
5,160
6,550
5,020
6,490
6,690
5,130
6,34
5,790
7,51
8,11
8,92
8,620
9,030
9,580
9,870
7,180
9,150
6,400
6,890
6,930
6,450
6,530
6,200
5,670
6,340
6,100
5,630
9,970
5,860
6,200
6,590
5,150
6,360
6,230
5,720
4,910
6,370
6,920
6,990
6,960
7,260
7,140
6,700
5,740
6,400
5,200
5,390
6,080
6,370
6,610
5,950
6,110
6,920
5,970
5,530
6,280
6,340
5,860
16,130
19,160
6,970
7,710
7,220
7,320
7,700
4,290
9,470
5,540
2,540
3,600
5,810
4,960
30,470
8,150
6,390
7,040
28,230
5,410
7,100
7,620
5,500
5,610
5,720
3,440
29,390
14,990
5,350
6,980
5,230
5,970
5,620
5,000
5,560
5,940
5,440
5,290
8,790
6,770
6,040
6,390
8,050
8,050
8,040
7,750
6,970
8,010
7,490
9,280
9,700
6,580
5,450
5,830
5,700
7,380
8,170
5,020
6,820
8,040
7,880
AXA MPS VP 06 Eurozone C.
AXA MPS VP 07 UK CH SE
AXA MPS VP 08 Nord America
AXA MPS VP 09 Am. Latina
AXA MPS VP10 P. Euro Core
AXA MPS VP11 U. Europee
AXA MPS VP12 Imp Eurozona
AXA MPS VP13 Salute
AXA MPS VP14 Opp Europa
AXA MPS VP15 Resp. Soc.
AXA MPS VP16 Progresso
AXA MPS VP17 Ob.Europa
AXA MPS VP18 Ba.Comunic.
AXA MPS VP19 Targ.Europa
AXA MPS VP20 Foc.Globale
AXA MPS VP21 Italia Spagna
AXA MPS VP22 Mix Europa
AXA MPS VP23 Small Caps Eu
AXA MPS VP24 Strat. Glob.
AXA MPS VP25 Dir. Eur.
AXA MPS VP32 Eu Ut.
AXA MPS VPB90 Eu Div.
AXA MPS VPB90 Eu Oil&Gas
AXA MPS VPB90 Eu Tar.
AXA MPS VPB90 Eu Tar. 2
AXA MPS VPB90 Eu Utility
AXA MPS VPB90 Eu Utility 2
Az. Internazionale
Azionario Top Ten
Balanced 2.0
Balanced Plus A
Balanced Plus B
China Equity
Commodiities B
Commodities
Defensive 2.0
Defensive A
Defensive B
DPI - Large Caps 2019
DPI Asia 2018
DPI Emerging Mkts 2018
DPI Health Care 2019
DPI Real Asset 2018
DPI U.S. High Div. 2019
Dynamic 2.0
Dynamic A
Dynamic B
Em. Mkt Debt
Emerging Markets Eq. A
Emerging Markets Eq. B
Euro Credit
Euro Govern.Bonds A
Euro Govern.Bonds B
European Equity A
European Equity B
Global Bond
Global Real Estate
Global Real Estate B
Liquidity 2.0
Liquidity A
Liquidity B
Obbligazionario Top Ten
Pacific Equity A
Pacific Equity B
Secure 2.0
Secure A
Secure B
Secure Plus
Usa Equity A
Usa Equity B
World Bonds Opportunities
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
110,990
116,640
110,580
109,150
108,310
115,390
104,870
115,270
110,070
102,390
102,540
101,820
102,180
101,390
102,870
101,140
101,600
103,050
101,010
101,690
100,937
94,560
95,580
88,122
88,510
95,110
94,834
16,618
17,098
10,600
15,935
15,518
10,878
8,712
11,936
10,521
14,445
14,197
119,150
114,410
112,540
133,700
112,660
123,960
10,605
16,841
17,194
11,019
25,738
16,440
10,261
13,357
13,242
20,494
19,697
10,064
25,189
12,330
9,831
9,767
9,534
15,226
17,375
16,541
10,403
15,755
12,496
10,121
11,717
25,733
15,874
CNP D Bond Mix
CNP D Protection 80
CNP D Prudente
CNP D Prudente Più
CNP E Az. America Latina
CNP E Az. Internazionale
CNP E Az.Em.Eu Mediterraneo
CNP E Az.Pacifico e Giappone
CNP E Azionario America
CNP E Azionario Cina
CNP E Azionario Europa
CNP E Azionario India
CNP E Inflazione più
CNP E Obblig. Euro 1-3
CNP E Obblig. Euro Corp.
CNP E Obblig. Euro Oltre 3
CNP E Obbligazionario Misto
CNP E Obbligazionario US
CNP E Strategia 20
CNP E Strategia 30
CNP E Strategia 40
CNP E Strategia 50
CNP E Strategia 70
CNP Equity&Credit Stars
CNP F Az. America Stars
CNP F Az. Emergenti Stars
CNP F Az. Europa Stars
CNP F Crescita Stars
CNP F Inflazione Stars
CNP F Obbl. Euro BT Stars
CNP F Obbl. Euro Stars
CNP F Obbl. US Stars
CNP F Reddito Stars
CNP F Strategia Stars
CNP Life Income 360
CNP Obiettivo Inflaz.03/2018
CNP Opportunità Az.
CNP Patrimonio Stars
CNP Previdenza Equity
CNP Uniattiva (scad.06/2017)
CNP Uniattiva- scad 12/2017
Green G.E.
L. Dinamica
L. Dinamica Plus
L. Protetta 01 Gennaio
L. Protetta 02 Febbraio
L. Protetta 03 Marzo
L. Protetta 04 Aprile
L. Protetta 05 Maggio
L. Protetta 06 Giugno
L. Protetta 07 Luglio
L. Protetta 08 Agosto
L. Protetta 09 Settembre
L. Protetta 10 Ottobre
L. Protetta 11 Novembre
L. Protetta 12 Dicembre
Profilo Artemide 15
Profilo Attivo
Profilo Bilanciato
Prog. Opportunity
Progetto Azionario
Progetto Medium
Progetto Obbligazion.
Progetto Smart
Progetto Sprint
Red I.E.
Risparmio Attivo
Risparmio Bilanciato
Risparmio Obbligaz.
Yellow E.B.
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
12.07
14.07
14.07
12.07
14.07
14.07
12.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
6,306
5,081
6,462
6,718
3,834
7,873
4,163
6,964
9,718
7,122
7,332
7,260
5,483
5,026
6,028
6,564
5,982
6,623
5,130
5,145
5,536
5,759
6,013
5,164
7,015
5,161
6,022
5,535
4,661
4,981
5,604
5,893
5,454
5,283
5,465
5,222
7,827
5,017
6,145
5,217
5,384
9,356
6,990
5,109
5,460
5,491
5,535
5,519
5,483
5,371
5,339
5,212
5,176
5,396
5,546
5,488
11,603
6,643
9,578
11,540
13,855
12,768
13,946
12,014
10,997
10,747
5,834
8,073
11,697
14,566
Arianna 2003
Attivo Europa
Base 75
Base 8
Base 85
Base Progressiva
Conservativo
Coupon 8%
Dinamico
Double Engine Aggressivo
Double Engine Aggressivo B
Double Engine Difensivo
Double Engine Difensivo B
Double Engine Equilibrato
Double Engine Equilibrato B
Equilibrato
Flessibile
Opera 13
Previdenza Aggessivo
Previdenza Equilibrato
Progr. Europa
Quadrifoglio 7+7
Sereno Europa
Suite II
Target 48
Trend Globale
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
13.07
13.07
13.07
15.07
15.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
145,397
14,646
11,886
15,735
121,386
12,843
15,486
13,727
9,684
11,706
17,270
12,965
14,420
12,787
15,437
12,910
9,260
13,771
15,647
14,286
10,105
15,774
15,578
18,969
12,688
11,850
Crescendo+Base
Crescita
Global View 2
Global View 3
Global View 4
Global View 5
Global View Convertible Bond
Global View Dream Team
Global View Europe Equity
Global View Flex Emerging
Global View Global Bond
Global View Global Equity
Global View Liquidity
Risparmio
Sicurezza
Soluzione 97
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
12,794
12,261
10,027
10,563
10,995
12,338
9,841
10,142
9,900
10,398
10,453
10,290
9,984
10,373
14,498
10,730
Alcyone
Atlante
AZ STYLE Blue I
AZ STYLE Blue II
AZ STYLE Blue III
AZ STYLE Green I
AZ STYLE Green II
AZ STYLE Green III
AZ STYLE Red I
AZ STYLE Red II
AZ STYLE Red III
Elettra
Maia
Merope
Navigator Bal. Flex.
Navigator Equity Din.
Navigator Low Vol.
Private Selection
Quasar
Star B Equity
Star F Equity
Star Infinity Aggressive
Star Infinity Balanced
Star Infinity Conservative
Star Infinity Income
Star J Bond
Star P Bond
Star T Bond
Star T Equity
Style Money Market
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
5,406
5,427
5,648
5,816
5,920
4,915
4,863
4,785
5,587
6,006
6,119
5,442
6,187
5,378
4,983
4,567
5,000
5,149
5,036
6,052
6,746
4,315
4,785
4,969
5,305
5,243
5,330
5,397
5,862
5,002
E-Link Evoluz. 2005
E-Link Increm. 2005
E-Link Stabilità 2005
E-Link Sviluppo 2005
12.07
12.07
12.07
12.07
14,350
14,150
12,690
14,220
BFI Euro Target Vol 5%
15.07
99,640
Armonia
Av. New BDM Corallo
Av. New BDM Stella Marina
Av. New BDM Tritone
Aviva BNI Balanced Trend
Aviva BNI Bond
Aviva BNI Flexi Dynamic
Aviva BNI Flexi Equity
Aviva BNI Flexi Moderate
Aviva BNI Trend
Azimut Aggressivo
Azimut Dinamico
Azimut Moderato
CU Azimut Accr.Int.
CU Azimut Accr.Italia
CU Azimut Conserv.
CU Azimut Equilibrato
CU BDM Conchiglia
CU BDM Corallo
CU BDM Giove
CU BDM Marte
CU BDM Mercurio
CU BDM Stella Marina
CU BDM Tritone
CU BDM Urano
CU Bond
CU BPL Azionario
CU BPL Bilanciato
CU BPL Futuro Az.
CU BPL Futuro Bil.
CU BPL Futuro Obbl.
CU BPL Gemini
CU BPL Lyra
CU BPL Obbl.
CU BPL Orion
CU BPL Pegasus
CU BPL Taurus
CU Cash
CU Equity
CU New Gemini
CU New Lyra
CU New Taurus
CU Previd. Cronos 1
CU Previd. Cronos 2
CU Previd. Cronos 3
Flex Aggressivo
Flex Dinamico
Flex Moderato
Ouverture
13.07
13.07
13.07
13.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
25,350
5,850
5,890
6,070
3,690
4,590
4,900
3,510
4,270
3,040
5,000
5,000
5,000
5,400
5,500
6,390
6,180
6,310
5,530
7,260
8,460
7,960
6,150
6,050
8,470
12,040
4,960
5,320
5,700
5,840
5,740
7,030
6,960
5,390
5,580
6,420
6,370
8,610
13,890
5,930
5,510
5,870
5,770
5,700
5,590
—
—
—
18,540
Aviva BPU 1
Aviva BPU 10
Aviva BPU 11
Aviva BPU 2
Aviva BPU 3
Aviva BPU 4
Aviva BPU 5
Aviva BPU 6
Aviva BPU 7
Aviva BPU 8
Aviva BPU 9
Aviva Sol. Inv. Glb M.Manager
Aviva Str.Gl.M.ManagerUbi Ed.
Aviva Strategy UBI Edition
Aviva UBI 1
Aviva UBI 2
Aviva UBI 3
Aviva UBI 4
Aviva UBI Aggressivo A
Aviva UBI Aggressivo B
Aviva UBI Dinamico A
Aviva UBI Dinamico B
Aviva UBI Moderato A
Aviva UBI Moderato B
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
5,990
5,900
6,200
6,590
6,680
6,470
6,170
6,210
5,890
6,290
6,210
10,210
5,520
6,020
6,320
6,340
6,590
6,500
4,720
4,770
4,800
4,820
4,890
4,900
AXA Azionazio Italia
AXA Exclusive Azionaria
AXA Exclusive Progressive
AXA Exclusive Prudente
AXA Investimento Assoluto
AXA Investimento Europa
AXA Investimento Internaz.
DM Emerging Equity
DM Global Equity
DM Global Income
DM Global Small Cap
Easy Plan Az. High Dividend
Easy Plan Obb. Dinamico
Gestiplus
Linea Dinamica
Linea Equilibrata
Linea Globale
Linea Innovazione
Linea Italia
Linea Prudenziale
Previdenza Assoluto FIP
Previdenza Euro Small Cap
Previdenza Europa FIP
Previdenza Internaz. FIP
Previdenza Megatrend
14.07
11.07
11.07
11.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
12.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
13,821
12,755
12,531
10,765
12,054
13,184
13,908
10,283
9,668
10,126
12,073
9,647
8,443
15,142
10,719
10,540
10,112
12,054
11,004
8,181
12,002
10,713
12,180
14,646
10,400
AXA Excellence Azionaria
AXA Excellence Progressive
AXA Excellence Prudente
AXA Global Ass. b30
AXA Global Ass. b50
AXA Global Ass. b70
Life Absolute Value
Life Az. Innovazione
Life Az. Internazionale
Life Az. Nord America
Life Az. Paesi Emerg.
Life Azion. Giappone
Life Azionario Asia
Life Azionario Europa
Life Azionario Italia
Life Azionario Svizzera
Life Monetario Euro
Life Multif. Flessibile
Life Obbligaz. Europa
Life Profilo Dinamico
Life Profilo Equilibrato
Life Profilo Prudente
08.07
08.07
10.07
14.07
14.07
14.07
07.07
02.03
14.07
14.07
02.10
14.07
14.07
14.07
14.07
30.12
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
8,916
8,594
9,228
11,611
11,768
12,046
8,399
13,038
7,517
10,721
13,415
7,603
11,741
10,543
11,025
10,000
7,998
7,341
15,765
10,319
10,573
8,473
Accumulator Best Mix
Accumulator Best Perform.
Accumulator Best Save
12.07
12.07
12.07
13,575
12,509
13,880
Alternative Strategies
Alternative Strategies 2.0
AXA MPS Balanced
AXA MPS Conservative
AXA MPS Dynamic
AXA MPS PC 01 Europ.Equity
AXA MPS VP 01 Germania
AXA MPS VP 02 U.K.
AXA MPS VP 03 Svizzera
AXA MPS VP 04 Sel. Ger.
AXA MPS VP 05 Stati Uniti
15.07
15.07
12.07
12.07
12.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
06.07
9,160
9,806
12,580
12,971
12,134
9,697
114,460
111,620
117,230
113,710
113,570
Aviva Assicurazioni Vita _________
AXA MPS Vita _____________________
Baloise Luxembourg _____________
Aviva Life _________________________
Aviva Vita _________________________
AXA _______________________________
AXA Interlife _____________________
AXA Life Europe __________________
AXA MPS Financial _______________
Azionario Gl. Flessibile
Equity America
Equity America PIP
Equity Asia
Equity Asia PIP
Equity Europa
Equity Europa PIP
Obbligazionario Gl. Flessibile
World Global Bond
World Global Bond PIP
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
4,678
10,560
9,400
7,371
6,762
6,440
5,794
5,010
6,546
6,165
Bim Vita Allegro
Bim Vita Andante
Bim Vita Moderato
Bim Vita Plus
13.07
13.07
13.07
13.07
11,630
14,350
13,900
10,510
Azionario B
Bilanciato B
Fondo Fortune 33
Fondo Fortune 36
Fondo Fortune 7
MF 10036200
Obbligazionario B
12.07 185,093
12.07 234,922
12.07 1582,490
12.07 247,981
12.07 232,109
12.07 141,467
12.07 254,086
BIM Vita __________________________
Cardif Vita ________________________
Carismi Bil. Prudente
Carismi Bilanciato
Carismi Conservativo
Carismi Flessibile
Carismi Vivace
Cattolica Azionario
Cattolica Bilanciato
Cattolica Obbligazionario
Cp Flex Garantito 2020
Cp Flex Garantito 2025
Cp Flex Garantito 2030
Cp Flex Garantito 2035
Cp Unico Aggressivo
Cp Unico Bilanciato
Cp Unico Prudente
Duomo Unit Moderate
Ev Strategia Int.le
Formula L In seconda
Formula Life Az.
Fuoriclasse Balanced
Ges. Obbligazionario
Gestivita Azionario
Gestivita Bilanciato
Linea Azionaria Globale
Linea Obbligaz. Globale
Nuove Rotte
Previdenza Azionario
Previdenza Bilanciato
Progetto Attivo Equity
Protezione Valore
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
12.07
12.07
12.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
12.07
15.07
15.07
12.07
12.07
15.07
15.07
15.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
15.07
12,467
10,849
8,307
15,042
8,547
5,819
5,894
5,974
12,336
15,075
14,296
13,173
13,929
13,535
13,854
6,525
15,914
14,016
5,895
6,494
13,711
12,691
15,090
10,230
12,512
7,343
13,221
12,680
5,573
10,000
Duet Azionario Europa
Duet Monetario
ETF Bilanciato & Prudente
ETF Conservativo
ETF Dinamico
ETF Vivace
Flex Azionario Europa
Flex Monetario
Guida Life America
Guida Life Brillante
Guida Life Commodities
Guida Life Dinamico
Guida Life Europa
Guida Life Flex Active
Guida Life Flex Defensive
Guida Life Forex
Guida Life High Yield
Guida Life Pacifico
Guida Life Paesi Emergenti
Guida Life Prudente
Guida Life Tesoreria
Guida Life Wealth
Life Bilanciato & Prudente
Life Conservativo
Life Dinamico
Life Protezione III/2018
Life Vivace
New Life Aggressivo
New Life Bilanciato
New Life Dinamico
New Life Monetario
New Life Prudente
Priv. Insurance Linea Azzurra
Protezione I/2016
Protezione I/2017
Protezione I/2018
Protezione I/2019
Protezione I/2020
Protezione I/2021
Protezione II/2016
Protezione II/2017
Protezione II/2018
Protezione II/2019
Protezione II/2020
Protezione II/2021
Protezione III/2016
Protezione III/2017
Protezione III/2019
Protezione III/2020
Protezione IV/2017
Protezione IV/2018
Protezione IV/2019
Protezione IX/2018
Protezione V/2017
Protezione V/2018
Protezione VI/2017
Protezione VI/2018
Protezione VII/2017
Protezione VII/2018
Protezione VIII/2017
Protezione VIII/2018
Protezione X/2018
14.07
14.07
15.07
15.07
15.07
15.07
14.07
14.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
31.05
20.05
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
01.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
12,459
10,454
4,752
4,796
5,359
5,636
12,630
10,604
10,139
7,364
4,465
6,871
8,761
5,438
4,406
5,097
6,644
7,924
5,177
6,650
5,316
9,994
10,371
10,119
12,044
9,989
13,980
4,926
6,576
5,730
7,172
7,286
5,299
11,650
10,026
9,801
10,521
10,320
9,947
11,844
9,876
9,732
9,498
10,122
9,864
10,194
10,056
9,494
10,665
9,857
10,465
9,993
10,501
9,982
10,002
10,623
9,646
10,490
11,083
11,281
12,046
10,374
Cattolica Life Limited ____________
CNP UniCredit Vita _______________
Blue E.M.
CNP A Bilanciato
CNP A Bilanciato Più
CNP A Cauto
CNP A Dinamico
CNP A Flessibile
CNP A Monetario
CNP A Prudente
CNP A Prudente Più
CNP Abs Return Stars
CNP Accumulo 03/2019
CNP D Az. America
CNP D Az. Europa
CNP D Az. Internazionale
CNP D Az. Pacifico
FONDI ASSICURATIVI INDEX LINKED
Approfondimenti su www.ilsole24ore.com/fondi24
12.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
13,929
6,664
6,634
5,830
6,591
5,064
4,790
6,506
6,739
5,081
5,127
7,494
4,956
5,692
5,386
Credemvita _______________________
Crédit Agricole Vita ______________
CA Vita Top Selection
Do
Duemme Flex1
Duemme Flex2
Duemme Flex3
Duemme Flex4
Fa 2006
Fa 2009
Flex EZ
Flex FT
Flex JP
Flex PT
Flex SC
Global Selection
La 2007
Mi 2006
MI 2009
PIP Progetto Previdenza 2025
PIP Progetto Previdenza 2030
PIP Progetto Previdenza 2035
PIP Progetto Previdenza 2040
PIP Progetto Previdenza 2045
Progetto Domani 2015
Protezione 90 Dicembre 2022
Protezione 90 Giugno 2022
Protezione 90 Marzo 2022
Protezione 90 Settembre 2022
Protezione Agosto 2019
Protezione Agosto 2021
Protezione Aprile 2020
Protezione Dicembre 2019
Protezione Maggio 2021
Protezione Ottobre 2021
Protezione Settembre 2020
Re 2006
Re 2007
RE 2009
Si 2007
Sol 2006
Sol 2009
15.07
13.07
15.07
15.07
15.07
15.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
15.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
10,000
10,710
10,000
10,000
10,000
10,000
9,050
9,050
11,890
12,990
13,210
12,360
12,030
10,120
10,210
9,168
12,230
11,660
11,780
11,520
11,560
11,560
9,540
10,260
10,220
9,590
9,910
12,330
10,460
11,480
11,660
10,550
10,440
10,720
11,050
8,810
9,050
8,110
11,410
13,320
Creditras Vita _____________________
2RV B1
14.07
6,314
2RV B3
14.07
6,895
2RV B4
14.07
6,888
2RV B6
14.07
6,650
2RV D1
14.07
5,923
2RV D10
14.07
6,520
2RV D2
14.07
5,928
2RV D3
14.07
6,043
2RV D4
14.07
6,172
2RV D5
14.07
6,239
2RV D6
14.07
—
2RV D7
14.07
5,935
2RV D8
14.07
5,881
2RV D9
14.07
5,531
2RV Dinamica
14.07
5,539
2RV Eurounit 1
14.07
5,977
2RV Eurounit 2
14.07
6,180
2RV Eurounit 3
14.07
5,986
2RV Eurounit 4
14.07
4,916
2RV Eurounit Plan 1
14.07
6,180
2RV Eurounit Plan 2
14.07
6,126
2RV Eurounit Plan 3
14.07
5,806
2RV Eurounit Plan 4
14.07
4,865
2RV Fip2
14.07
6,820
2RV Fip5
14.07
6,975
2RV Fip6
14.07
7,177
2RV Fip8
14.07
6,694
2RV Invest 1
14.07
6,211
2RV Invest 2
14.07
6,021
2RV Invest 3
14.07
5,762
2RV Invest 4
14.07
4,929
2RV Invest 5
14.07
5,581
2RV Plan 1
14.07
3,050
2RV Plan 2
14.07
5,298
2RV Plan 3
14.07
5,475
2RV Plan 4
14.07
4,178
2RV Serena
14.07
6,354
2RV Sicura
14.07
6,765
2RV Tranquilla
14.07
6,576
2RV VPP Riccardo
14.07 1264,197
2RV VPP Sequoia
14.07 1221,299
2RV VPP Vitiano
14.07 1171,811
CGV Futuroro Azione
14.07
7,363
CGV Futuroro Bilancia
14.07
8,225
CGV Futuroro Euro Azione
14.07
5,654
CGV Futuroro Euro Bilancia
14.07
6,537
CGV Futuroro Euro Moneta
14.07
6,496
CGV Futuroro Moneta
14.07
8,272
Creditras A Bilanc. Più
14.07
6,631
Creditras A Bilanciato
14.07
6,638
Creditras A Cash
14.07
4,868
Creditras A Cauto
14.07
5,860
Creditras A Dinamico
14.07
6,565
Creditras A Flessibile
14.07
5,184
Creditras A Mix
14.07
6,519
Creditras A Monetario
14.07
4,732
Creditras A Prudente
14.07
6,497
Creditras A Prudente Più
14.07
6,738
Creditras A Total
14.07
5,284
Creditras A2
14.07
6,044
Creditras Absolute Return Stars 14.07
5,098
Creditras Accumulo 03/2019 14.07
5,124
Creditras China Equity
14.07
9,330
Creditras D Az. America
14.07
6,744
Creditras D Az. Europa
14.07
5,407
Creditras D Az. Intern.
14.07
5,804
Creditras D Az. Pacifico
14.07
5,075
Creditras D Bond Mix
14.07
6,369
Creditras D Obbl. Intern.
14.07
6,127
Creditras D Prudente
14.07
6,406
Creditras D Prudente Più
14.07
6,618
Creditras Dynamic Prot. 80
14.07
5,006
Creditras E Az. America
14.07
11,890
Creditras E Az. CIna
14.07
10,281
Creditras E Az. Em.EU e Med. 14.07
8,164
Creditras E Az. Giappone
14.07
9,701
Creditras E Az. India
14.07
11,998
Creditras E Az.Am.Latina
14.07
6,614
Creditras E Azion. Europa
14.07
9,526
Creditras E Azion. Internaz.
14.07
9,925
Creditras E Inflaz. Più
14.07
6,345
Creditras E Obbl. Euro 1-3
14.07
5,078
Creditras E Obbl. Euro Corp. 14.07
6,045
Creditras E Obbl. Euro Oltre 3 14.07
6,715
Creditras E Obbl. Misto
14.07
6,383
Creditras E Obbl. US
14.07
6,731
Creditras E Strategia 20
14.07
5,450
Creditras E Strategia 30
14.07
5,524
Creditras E Strategia 40
14.07
6,108
Creditras E Strategia 50
14.07
6,480
Creditras E Strategia 70
14.07
6,996
Creditras Em. Economy Eq.
14.07
4,338
Creditras Em.Europe&Med.Eq 14.07
5,852
Creditras Equity & Credit Stars 14.07
5,150
Creditras Euro B. Enhanced
14.07
6,531
Creditras Euro B. Over 3
14.07
7,587
Creditras Euro Bond 1-3
14.07
5,515
Creditras Euro Cash
14.07
4,880
Creditras Europe Equity
14.07
4,950
Creditras Income
14.07
5,713
Creditras Income Clock
14.07
7,894
Creditras India Equity
14.07
11,525
Creditras Intern. Equity
14.07
5,804
Creditras LatinAmerica Eq
14.07
5,332
Creditras Life Active1
14.07
5,699
Creditras Life Active2
14.07
5,630
Creditras Life Active3
14.07
5,755
Creditras Life Az. America
14.07
6,851
Creditras Life Az. Europa
14.07
5,241
Creditras Life Az. Internaz.
14.07
5,687
Creditras Life Az. Pacifico
14.07
4,826
Creditras Life Bond Selec.
14.07
6,248
Creditras Life Dinamico
14.07
6,285
Creditras Life Flessibile
14.07
5,120
Creditras Life Prudente
14.07
6,367
Creditras M1
14.07
4,537
Creditras M10
14.07
9,977
Creditras M2
14.07
6,718
Creditras M3
14.07
7,052
Creditras M4
14.07
6,028
Creditras M5
14.07
7,750
Creditras M6
14.07
8,008
Creditras M7
14.07
6,876
Creditras M8
14.07
10,506
Creditras M9
14.07
7,091
Creditras North A. Equity
14.07
7,380
Creditras Opportunità Az.
14.07
7,653
Creditras Pacific Equity
14.07
5,340
Creditras Patrimonio Stars
14.07
5,031
Creditras Total Return
14.07
5,169
Creditras Us Bond
14.07
8,255
CRV 2K
14.07
7,290
CRV 4K
14.07
7,246
CRV 5K
14.07
6,798
CRV 6K
14.07
6,272
CRV 8K
14.07
5,137
CRV A1
14.07
6,318
CRV A3
14.07
7,492
CRV A4
14.07
8,139
CRV A6
14.07
9,000
CRV B1
14.07
6,634
CRV B3
14.07
6,883
CRV B4
14.07
6,870
CRV B6
14.07
6,455
CRV Balanced
14.07
6,339
CRV Bond
14.07
4,859
CRV D1
14.07
6,699
CRV D10
14.07
6,143
CRV D2
14.07
5,770
CRV D3
14.07
6,413
CRV D4
14.07
6,203
CRV D5
CRV D6
CRV D7
CRV D8
CRV D9
CRV Equilibrio
CRV Equity
CRV Euro 10
CRV Euro 2
CRV Euro 5
CRV Euro 6
CRV Euro 8
CRV Eurodue
CRV Eurotre
CRV F Az.America Stars
CRV F Az.Emergenti Stars
CRV F Az.Europa Stars
CRV F Crescita Stars
CRV F Inflazione Stars
CRV F Obbl.Euro BT Stars
CRV F Obbl.Euro Stars
CRV F Obbl.US Stars
CRV F Reddito Stars
CRV F Strategia Stars
CRV Fip2
CRV Fip5
CRV Fip6
CRV Fip8
CRV Five
CRV Four
CRV G2
CRV G5
CRV G6
CRV G8
CRV Income 360
CRV Large
CRV Medium
CRV Ob.Inflazione 03/2018
CRV One
CRV Previdenza Equity
CRV Sicurezza
CRV Small
CRV Sviluppo
CRV Three
CRV Two
CRV Uniattiva(scad. 06/2017)
CRV Uniattiva(scad. 12/2017)
Exclusive Beta
Exclusive Cisles
Exclusive F40
Exclusive Fusine
Exclusive Futuro
Exclusive Giuliano
Exclusive Granata
Exclusive Michele
Exclusive Risparmio Attivo
Exclusive Romano
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
12.07
14.07
12.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
5,511
10,339
5,817
6,289
6,635
8,125
5,017
5,382
6,577
6,382
6,025
5,128
—
4,582
6,913
5,231
6,002
5,584
4,674
5,019
5,572
5,899
5,438
5,285
7,117
7,258
7,336
6,900
6,796
7,799
5,626
6,963
6,784
5,849
5,522
3,724
6,044
5,251
7,413
6,033
6,724
—
7,231
8,037
7,933
5,210
5,391
2006,372
996,887
996,743
2019,384
1249,832
1192,294
1201,460
1214,278
996,594
1761,937
Advam Alarico Re
AGI Capital Plus
AGI Fund Strat
AGI Strategy Plus
Agora Dynamic
Alkimis Capital
Allianz Liquid Alternative
AllianzGl Special Capital Plus
Ch F Flex Bond
Ch F Megatrend
Ch OT Equity
Ch OT New Talent
Ch OT USD
Ch Q Gold
Ch Q-Selection
Ch Q-Stone
Ch Tg Ret Bond
Chal. Formula Pimco Authy
Challenge Formula SRI
China CSOP HY Bond
Darta Ch Team Invesco
Darta Challenge OpenTeam
Darta Challenge Tesoreria
Darta ChallengeFormula100
Darta ChallengeFormula15
Darta ChallengeFormula30
Darta ChallengeFormula70
Darta ChallengeTeam GAM
Darta Obiettivo Crescita
Darta PIMCO Inc. Bond
Darta PIMCO Inc. Bond Plus
Darta PIMCO Inc. Eq. Focus
Darta Target Diamond
Darta Target Emerald
Darta Target Gold
Darta Target Platinum
Darta Target Silver
Darta Target Stone
Darta Target Titanium
Darta Team Blackrock
Darta Team Carmignac
Darta Team JPMorgan AM
Darta Team Morgan Stanley
Darta Team Pictet
Darta Team Pimco
Darta Team Schroders
Darta Team Templeton
Darta Total Return100
Darta Total Return50
OT Alpha
OT Em Mkts
Pimco Credit Navigator
Pimco Special Strat. Income
Selezione Reddito
T Ret Bond US HY
Team Allianz Gl. Investors
Team Kairos
Team M&G
Team Pioneer
TR Bond EM
X Agi Eur Eq.Select
X Agi Inc&Gr.
X Agi Strat 50
X Bgf Eur Eq.Inc.
X Bgf Fix Inc. Gl.Opp.
X Bgf Glob.All.
X Carm Gl.Eq.
X Carm. Flex Bal.
X Carm. Stab.
X Inv. Eur Corp. Bond
X Inv. Ibra
X Inv. Paneur HI
X Jpm Eur Eq.Plus
X Jpm Glob.Inc.
X Jpm Inc.Opp.
X Kairos It.
X Kairos Multi Strat.
X Kairos Sel.
X MS Dap
X MS GBaR
X Pict. Eur Sh.T. HY
X Pict. Mago
X Pict. Megatrend
X Pimco Div. Inc.
X Pimco Gmaf
X Pimco Tot.Ret.
X Pioneer Abs Ret. Bond
X Pioneer Strat.Inc.
X Pioneer Top Eur Pl.
X Schr. Eur Divid.Max
X Schr. Front.Mkts
X Schr. MA Inc.
X Templ. Africa
X Templ. GF Strat.
X Templ. Gl.Tr.
X-TEAM MS Glb Brands
XT AGI Agricultural
XT AGI Big Japan
XT AGI Conv
XT AGI EM Def
XT AGI Intellectual
XT AGI Strat 15
XT Algebris Allocation
XT Algebris Fin. Cred.
XT Algebris Fin. Eq.
XT Algebris Fin. Income
XT BGF Gl Ma Inc
XT BNY EM Debt
XT BNY Gl Opp
XT BNY SmallCap Eur
XT BSF Fix Inc Str
XT Carmignac Conserv
XT Carmignac Gl Bond
XT DNCA Eurose
XT DNCA Evolutif
XT DNCA Miuri
XT Fidelity China Cons
XT Fidelity Glb Div
XT Fidelity GMAI
XT GAM Abs. Return
XT GAM EM Opp
XT GAM Health Innov
XT GAM L/S Equity
XT GAM Luxury
XT GS Gl. Equity Long Short
XT GS Gl. Income Builder
XT GS Strat. Inc. Bond
XT GS Strategic Macro Bond
XT INV America
XT INV Fless
XT INV PiazzAffari
XT Invesco Gl Tgt Ret
XT Invesco PanEur Eq Inc
XT Janus Bal
XT Janus Gl Flex Inc
XT Janus Gl Life Sc
XT JPM EM Strat Bond
XT JPM Gl Bond Opp
XT Kairos Bond Plus
XT Kairos Key
XT M&G Eur Div
XT M&G G1 F R HY
XT M&G Pr All
XT MS Frontier EM Mkts
XT MS Gl Fixed Inc Opp
XT Pictet Em Loc Debt
XT Pictet High Div
XT Pimco Cap Sec
XT Pimco Div Inc&Build
XT Pimco Gl B
XT Pimco Income
XT Pimco Strat. Income
XT Pioneer Eur Eq Inc
XT Pioneer Multi Asset Inc
XT Schroder Alpha Abs
XT Schroder Italian Eq
XT Schroder S US L/S
XT Templeton Gl Inc
XT Templeton Str Inc
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
11.07
11.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
7,580
10,092
10,304
9,775
9,520
9,748
9,971
11,544
9,969
12,274
12,131
11,491
10,613
9,540
11,014
11,658
11,369
10,897
11,658
8,504
11,339
12,162
9,852
8,542
11,070
10,860
9,728
11,967
9,859
10,128
10,174
9,944
7,023
5,895
6,967
6,726
6,488
7,020
5,747
13,249
12,203
13,344
15,490
13,210
12,403
12,765
12,601
5,447
5,479
9,998
10,081
10,230
10,988
10,236
9,722
12,921
11,419
10,095
10,804
10,104
12,282
10,279
11,922
11,382
9,961
9,778
11,063
10,926
9,816
10,562
10,859
10,678
11,015
10,715
9,741
9,933
9,258
9,308
7,920
11,347
10,205
10,893
9,968
10,768
10,611
10,335
9,126
12,508
10,415
9,412
10,534
9,648
7,799
11,349
9,229
11,161
9,521
11,014
10,346
9,767
9,899
10,318
9,257
10,119
8,160
8,517
9,792
9,770
10,435
11,952
10,012
10,013
11,098
10,060
10,252
10,334
10,907
11,451
11,952
9,393
9,630
12,463
9,710
10,226
8,684
10,263
9,725
9,941
11,956
10,133
9,699
10,228
10,505
9,920
9,548
10,808
9,888
10,306
11,075
10,786
9,630
10,096
10,119
9,493
9,722
8,480
10,962
10,072
9,115
10,455
10,418
10,119
9,902
11,657
10,688
9,989
9,798
8,953
9,606
Fondo Attivo
Fondo Azionario
Fondo Azione Più
Fondo Bilanciato
Fondo Dinamico
Fondo Dinamico Cl. A
Fondo Prima Base
Fondo Seconda Base
Fondo Terza Base
14.07
14.07
18.02
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
13,865
13,375
10,000
13,863
12,829
12,073
14,363
18,060
21,107
Ifis G.Dynamic Allocation
Ifis G.Selective Allocation
14.07
14.07
111,944
100,492
Life Dinamico
Life Obbligazionario
13.07
13.07
4,328
4,004
Az. Globale(Augusta)
Az.Globale(Toro,L.Italico)
Bilanciato Globale
Cash
Dynamic
Euro Blue Chips
European Equity P
Fondo Ina Valore Attivo
Fondo Valore Azione
Fondo Valute Estere
Global Bond
Global Equity
Il Meglio Azionario
Il Meglio Bilanciato
Il Meglio Obbligaz.
INA F. Blunit Forza5
INA F. Blunit Forza6
INA F. Blunit Forza7
Italian Equity
Nuovo Fondo Ina
Target 2010 - 2025
Target 2011 - 2021
13.07
13.07
13.07
08.07
08.07
08.07
08.07
14.07
12.07
14.07
08.07
08.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
08.07
14.07
08.07
08.07
11,880
14,666
14,869
6,451
3,481
6,708
4,634
4,884
13,410
1,252
7,926
6,920
5,581
6,528
6,591
11,617
13,463
12,101
8,396
9,943
7,955
6,911
Adria Equilibrio
Aptus I
Aptus II
Aptus III
BG 2011-2016
BG 2011-2017
BG 2011-2020
BG 2011-2021
BG 2011-2022
BG 2011-2025
BG 2011-2026
BG 2011-2027
BG 2011-2030
BG 2011-2031
BG 2011-2032
BG A 2018
BG A 2023
BG A 2028
BG A 2033
BG Azionario I
BG Azionario II
BG Bilanciato I
BG Bilanciato II
14.07
08.07
08.07
08.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
08.07
08.07
08.07
08.07
6,772
5,261
5,050
4,387
10,734
11,269
12,938
13,184
13,915
15,009
15,372
15,599
16,011
15,932
15,953
12,754
17,097
18,258
18,499
2,712
3,115
4,378
5,453
Darta Saving Life A. ______________
Ergo Previdenza __________________
Euresa-Life _______________________
Fata Vita di Genertellife __________
Generali Italia ____________________
Genertellife ______________________
BG Dinamico
Espansione
Espansione Duemila
GLIFE Income Bond (Acc)
GLIFE Income Bond (Dis)
GLIFE Income Equity (Acc)
GLIFE Income Equity (Dis)
GT Bond 2023
GT Bond 2028
GT Bond 2033
GT Bond 2038
LVA Az. Previdenza P
LVA Din Previdenza P
LVA Din. Azionario
LVA In Azione
LVA Ob. Obbligazion.
Premium Portfolio Model
Stg Model Portfolio
Sviluppo
Sviluppo Duemila
Tirreno Unit Equilibrio
Tirreno Unit Protezione
Tirreno Unit Sviluppo
Valore
14.07
08.07
08.07
14.07
14.07
14.07
14.07
08.07
08.07
08.07
08.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
9,682
3,248
3,136
10,359
10,359
10,387
10,290
14,764
16,662
17,659
18,949
6,426
9,708
4,452
4,278
3,730
10,308
11,172
4,542
4,078
6,988
5,681
6,476
6,423
Groupama Bilanciato I
Groupama Bilanciato N
Groupama Dinamico I
Groupama Dinamico N
Groupama Prudente I
Groupama Prudente N
ValorePiù Azionario Cl.A
ValorePiù Azionario Cl.B
ValorePiù Azionario Prev.
ValorePiù Bilanciato Cl.A
ValorePìù Bilanciato Cl.B
ValorePiù Obbligazionario
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
72,990
14,010
71,270
11,760
78,150
19,680
13,692
14,922
9,350
15,626
13,568
13,842
ING ClearFuture Euro Sh.T
ING Global Bonds
ING Pioneer Corp. Bonds
ING Pioneer Eur. Equities
ING Pioneer Euro Bonds
ING Pioneer Glb Equities
ING Pioneer Jap. Equities
ING Pioneer US Equities
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
98,250
171,090
141,710
118,490
142,600
163,010
125,920
221,650
Groupama Assicurazioni _________
ING Life Luxembourg ____________
Alpha Mix7-Classe Deluxe
13.07
Alpha Mix7-Classe Exclusive 13.07
Alpha Mix7-Superior
13.07
Az. America
13.07
Az. America MM
13.07
Az. America SPIF
13.07
Az. Econ. Em. MM
13.07
Az. Econ. Em. SPIF
13.07
Az. Euro
13.07
Az. Europa MM
13.07
Az. Europa SPIF
13.07
Az. Flessibile
13.07
Az. Flessibile 7 anni
13.07
Az. Giappone
13.07
Az. Internazionale
13.07
Az. Italia
06.07
Az. Italia MM
06.07
Az. Italia SPIF
06.07
Az. Pacifico MM
13.07
Az. Pacifico SPIF
13.07
Az. Settoriale MM
13.07
Az. Settoriale SPIF
13.07
Base Target 04/2022
13.07
Base Target 04/2022 val. prot. 13.07
Base Target High Divid.
13.07
Base Target High Divid. val. prot. 13.07
Cap. Attivo Base 2
13.07
Cap. Attivo Plus 2
13.07
Cap. Attivo Standard 2
13.07
Dinamico
13.07
Dinamico MM
13.07
Dinamico SPIF
13.07
EL Base 24
13.07
EL Base 24 val.prot.
13.07
EL Base Più Bonus val.prot.
13.07
EL Base Più val.prot.
13.07
EL Base Piu'
13.07
EL Base Piu' Bonus
13.07
EL Capitale Attivo Base
13.07
EL Capitale Attivo Plus
13.07
EL Capitale Attivo Standard
13.07
EL Prosp. Az. Italia
13.07
EL Prosp. Conservativa
13.07
EL Prosp. Dinamica
13.07
EL Prosp. Moderata
13.07
EL Prosp. Ob. High Yield
13.07
EL Prosp. Obblig. Corpor.
13.07
EL Prosp. Prot. Val. Prot.
13.07
EL Prosp. Protetta
13.07
EL Prosp. Prot.V.Prot.2010
13.07
EL Prosp. Protetto 2010
13.07
Equilibrato
13.07
Equilibrato MM
13.07
Equilibrato SPIF
13.07
Excludive Base
13.07
Exclusive Plus
13.07
Exclusive Protetto
13.07
Exclusive Protetto val.prot.
13.07
Exclusive Standard
13.07
Extra
13.07
Extra MM
06.07
Extra SPIF
13.07
Far East
06.07
Forziere Dinamico
13.07
Forziere Equibrato
13.07
Forziere Prudente
13.07
Forziere Quota 90
13.07
Inv. con Me Att.Forte
13.07
Inv. con Me iFlex
13.07
Inv. con Me Obbl.Fless.
13.07
Invest Dinamico
13.07
Invest Equilibrato
13.07
Invest Prudente
13.07
Invest. Private 0-15
13.07
Invest. Private 0-30
13.07
Invest. Private 0-40
13.07
Invest. Private 20-60
13.07
ISPL Power
13.07
ISPL Power 2
13.07
Linea Conservativa
13.07
Linea Dinamica
13.07
Linea Equilibrata
13.07
Linea Moderata
13.07
Linea Molto Dinamica
13.07
Liquidita SPIF
13.07
Monet.
13.07
Monet. America SPIF
13.07
Monet. Euro SPIF
13.07
Multinvest Az. America
13.07
Multinvest Az. Econ. Em.
13.07
Multinvest Az. Europa
13.07
Multinvest Az. Italia
06.07
Multinvest Az. Pacifico
13.07
Multinvest Az. Settoriale
13.07
Multinvest Obb. America
13.07
Multinvest Obb. Euro
13.07
Multinvest Obb. Giappone
13.07
Multinvest Obb. Merc. Em.
13.07
Obb. America
13.07
Obb. America MM
13.07
Obb. America SPIF
13.07
Obb. Corpor. MM
13.07
Obb. Corpor. SPIF
13.07
Obb. Euro
13.07
Obb. Euro MM
13.07
Obb. Euro SPIF
13.07
Obb. Giappone MM
13.07
Obb. Giappone SPIF
13.07
Obb. Internazionale
13.07
Obb. M. Emerg.
13.07
Obb. Merc. Em. MM
13.07
Obb. Merc. Em. SPIF
13.07
Obb. Mercati Emergenti
13.07
Optima 12 - Classe Deluxe
13.07
Optima 12 - Classe Exclusive 13.07
Optima 12 - Superior
13.07
Optima 5 - Classe Deluxe
13.07
Optima 5 - Classe Exclusive
13.07
Optima 5 - Classe Superior
13.07
Optima 8 - Classe Deluxe
13.07
Optima 8 - Classe Exclusive
13.07
Optima 8 - Superior
13.07
Private Style Equity
13.07
Private Style Flexible
13.07
Private Style Income
13.07
Profilo 15
13.07
Profilo 30
13.07
Profilo 50
13.07
Profilo 70
13.07
Profilo 90
13.07
Profilo Base
13.07
Profilo Monetario
13.07
Profilo Obbligazionario
13.07
Profilo Plus
13.07
Profilo Protetto10-01/2017 13.07
Profilo Protetto10-09/2016 13.07
Profilo Standard
13.07
Prosp. Az. America
13.07
Prosp. Az. Europa
13.07
Prosp. Az. Giappone
13.07
Prosp. Az. Globale
13.07
Prosp. Az. Pac.exGiap
13.07
Prosp. Az. Paesi Emer.
13.07
Prosp. Monetario Euro
13.07
Prosp. Obbl. Corp. Cl.A
13.07
Prosp. Obbl. H.Y. Cl.A
13.07
Prosp. Obblig. Dollaro
13.07
Prosp. Obbligaz. Euro
13.07
Protetto
13.07
Protezione Dinamica
13.07
Protezione Dinamica val. prot. 13.07
Prudente
13.07
Prudente SPIF
13.07
Small Caps
06.07
Accumulazione
Anni 40
Anni 50
Anni 60
Anni 70
Anni 80
Azionario
Azionario Blue
Azionario Flex
Azionario Green
Azionario Plus
Bilanciato
Bilanciato Plus
Crescita
Dinamica
Eurounit Azionario
Eurounit Dinamico
Eurounit Equilibrato
Eurounit Prudente
Fondo Antonietta
Fondo Brunello
Fondo Ponti
Fondo Tito
Fourten Fund
GpA Accordo
GpA Accordo 2
GpA Acuto
GpA Acuto 2
GpA Armonia
GpA Armonia 2
GpA Motivo
GpA Motivo 2
GpA Private Bond
GpA Private Global Guar.
GpA Private Global High
GpA Private Global Low
GpA Private Global Medium
Intesa Vita Az Cina
Intesa Vita AzAmerGrowth
Intesa Vita AzAmerValue
Intesa Vita AzEuropa Gr.
Intesa Vita AzEuropa Value
Intesa Vita Monet Dollaro
Intesa Vita Monet Euro
Intesa Vita Obblig Euro
ISV CapAttivoBase
ISV CapAttivoBaseReddito
ISV CapAttivoPlus
ISV CapAttivoStandard
ISV CapAttivoStandardRedd.
ISV Prosp. Az. America
ISV Prosp. Az. Europa
ISV Prosp. Az. Giappone
ISV Prosp. Az. Internazionale
ISV Prosp. Az. Italia
ISV Prosp. Az. Pacif. ex Giapp.
ISV Prosp. Az. PaesiEmergenti
ISV Prosp. Dinamica
ISV Prosp. Mon. Euro
ISV Prosp. Obblig. Corporate
ISV Prosp. Obblig. Dollaro
ISV Prosp. Obblig. Euro
ISV Prosp. Protetta val.corr.
ISV Prosp. Protetta val.prot.
ISV Prosp.Conservat.Reddito
ISV Prosp.Conservativa
ISV Prosp.Moderata
ISV Prosp.ModerataReddito
IV Prosp. Protetta2010 v.corr.
08.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
18.07
12.07
12.07
12.07
12.07
08.07
08.07
14.07
14.07
14.07
14.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
23.06
23.06
23.06
23.06
23.06
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
9,179
9,384
8,980
1,119
1,186
1,108
2,171
1,801
0,928
1,385
0,946
10,036
10,153
0,626
0,951
0,799
0,863
0,661
1,074
0,894
1,276
1,038
9,479
8,013
9,535
8,003
10,340
10,861
10,678
1,452
1,421
1,180
14,058
12,433
10,556
10,005
12,133
11,970
10,758
11,814
11,459
7,512
12,414
14,348
13,448
19,701
13,108
9,458
10,062
9,562
10,996
1,597
1,445
1,332
10,254
10,531
10,300
8,274
10,402
0,933
1,127
1,030
1,992
0,902
0,962
0,942
0,999
10,152
10,041
10,068
1,108
1,457
1,438
11,410
11,696
11,835
12,678
1,085
1,063
1,285
1,227
1,392
1,446
1,127
1,205
1,159
0,838
1,150
1,018
1,557
1,122
0,731
1,023
1,062
0,864
1,309
0,768
1,520
1,686
1,239
1,222
1,678
2,099
1,932
1,663
1,800
0,844
0,957
1,404
2,745
1,855
2,007
11,023
10,850
11,101
10,607
10,673
10,882
10,445
11,142
11,400
10,894
11,860
10,148
10,712
1,433
1,528
1,537
1,497
1,363
10,761
1,154
1,415
11,736
1,016
1,030
11,257
18,098
12,116
12,733
14,229
12,024
10,863
10,273
10,494
12,907
16,114
14,275
1,261
10,049
8,072
1,468
1,318
1,496
6,632
142,040
167,578
159,488
171,426
140,778
153,010
77,695
9,275
79,479
189,556
197,973
232,230
7,124
6,141
4,640
6,499
6,691
7,305
123,676
128,681
120,101
132,720
129,187
781,970
739,210
605,140
507,330
696,500
606,130
765,790
707,440
830,030
706,050
512,840
813,340
709,870
32,184
18,466
20,732
18,360
15,361
10,725
10,592
15,049
10,781
9,742
11,813
11,447
10,056
17,630
12,007
12,123
13,718
7,265
11,832
10,715
14,282
9,872
13,112
15,724
13,945
10,095
9,494
10,897
12,551
13,513
11,352
10,958
IV Prosp. Protetta2010 v.prot.
Lungo Termine
LV Cap, Att. Base Reddito
LV Cap. Att. Base
LV Cap. Att. Plus
LV Cap. Att. Standard
LV Cap. Att. Standard Redd.
LV Prosp. Prot.2010 Val.Corr.
LV Prosp. Prot.2010 Val.Prot.
LV Prosp. Protetta Val.Corr.
LV Prosp. Protetta Val.Prot.
LV Prospettiva Conservativa
LV Prospettiva Dinamica
LV Prospettiva Moderata
Medio Termine
Multiasset Flex 10
Multiasset Flex 5
Mutiasset Flex 15
Obbligaz. Blue
Obbligaz. Plus
Obbligazionario
Obbligazionario Flex
ProtezAttiva 2010 val. corr.
ProtezAttiva 2010 val. prot.
ProtezAttiva set05 val.corr
ProtezAttiva set05 val.prot
ProtezAttiva val.corrente
ProtezAttiva val.protetto
SPV P.Protetta 2010 val.corr.
SPV P.Protetta 2010 val.prot.
Synthesis Mix 10
Synthesis Mix 20
Synthesis Mix 30
Synthesis Multiasset 30
Synthesis Multiasset Flex
Total Return
Unit Linea 1
Unit Linea 2
Unit Linea 3
Unit Linea 4
14.07
18.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
18.07
18.07
18.07
18.07
12.07
12.07
12.07
18.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
14.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
9,547
12,055
96,360
107,088
116,160
113,768
99,297
107,094
93,186
101,630
95,928
126,087
150,947
138,999
10,874
9,348
10,014
9,188
151,921
262,144
235,539
9,565
10,933
9,640
10,000
9,617
12,442
11,744
11,007
9,576
10,174
9,715
9,620
9,973
9,561
9,110
15,041
15,279
14,275
10,118
EV Strategia 15 P
EV Strategia 30 P
EV Strategia 40 P
EV Strategia 55 P
EV Strategia 70 P
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
12,116
11,769
11,248
11,178
10,598
Azionario Internazionale
Bilanciato Euro
Conservativo
Dinamico
Equilibrato
Obbligazionario Euro
Specializzato
Valore Aggiunto
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
12,811
14,110
14,440
11,017
12,984
14,775
10,493
152,280
Global Equity
Global Equity Plus
Global Equity Previ P
18.07
18.07
18.07
16,508
13,814
12,906
Intesa Sanpaolo Vita L.Fideuram
m
Azionaria Indici
Conservativa
Dinamica Protetta
Dinamica Protetta 2
FP Azionaria Indici
Investire Emergenti
Investire Italia
Investire Mondo
Italiana Linea Equilibrio P
Italiana Linea Futuro P
Italiana Linea Prudente P
Italiana Unit 80+
L. Bilanciata Aggressiva
L. Bilanciata Vivace
L. Garantita
L. Obbligazionaria
L. Stabile
L. Trasformazioni
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
12,323
11,448
16,815
16,35
9,972
13,486
7,987
9,465
10,969
8,911
16,141
9,943
11,949
11,784
9,823
12,967
9,977
9,999
Formula Bilanciata
Previ Bilanciato
Previ Dinamico
12.07
12.07
12.07
9,976
13,582
15,951
Adb Dyn.Asset Allocation
Alba Prof. Balanced
Alba Prof. Dynamic
Alba Prof. Prudent
Asfalia Custodia-Crescita
Bgb Flex Alpha
Bgb Multistrategy
Bgb My Fund
ELF Absolute Ret. Bond C
Marigian Fund
Neul Az. Europa
Neul Az. Giappone
Neul Az. Globale
Neul Az. Tattico-Eur.
Neul Az.Nord-America
Neul Azionario UK Growth
Neul Obblig. Europa
Neul Obblig. Globale
Neul Prof. Bilanciato
Neul Prof. Dinamico
Neul Prof. Prudente
Ser Uk Equity Growth F. A
Ser. American A
Ser. Euro Bond
Ser. Europe Tactical A
Ser. Global Balanced
Ser. Global Bond
Ser. Global Equity
Ser. Japan A
Ser. Prof.Conservative
Ser.Cash Fund
08.07
15.07
15.07
15.07
08.07
08.07
08.07
08.07
08.07
17.04
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
1238,910
8,410
7,038
10,744
1033,630
1011,100
905,370
1171,820
1074,570
730,980
4,701
2,775
3,505
3,679
4,048
4,914
9,767
7,178
5,731
4,443
6,203
5,026
3,919
11,546
3,774
9,837
11,519
8,822
2,908
8,739
5,835
Bilanciato
Diapason II
Dinamico
Moderato
Obiettivo Performance
Smart Brand
Smart Brand 2.0
Top Brand 06/14
Val. Aprile 2013
Val. Gennaio 2013
Val. Marzo 2012
Val. Marzo 2016
Val. Rend. 08/2011
Val. Rend. 08/2012
Valore Performance
15.07
31.05
15.07
15.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
11.07
18.07
17,441
7,872
16,128
16,773
10,110
9,750
9,770
10,670
10,980
10,940
11,720
10,370
10,410
10,730
10,000
Euro UL Bond A
Euro UL Equity A
Euro UL PP Bond A
Euro UL PP Bond B
Euro UL PP Equity A
Euro UL PP Equity B
Eurolife Perf. Plus ric.A
Eurolife Perf. Plus ric.un.B
Eurolife Perf. Plus un. A
Eurolife Perf. ric.A
Eurolife Perf. un.A
Eurolife Perf. un.ric.B
MultiManager UL A un.A
MultiManager UL E un.A
Myr Capital Increase
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
13.07
24.03
01.06
12.07
5,600
6,140
1,570
6,910
1,730
7,590
1,600
6,230
5,130
1,367
4,379
5,316
9,466
6,686
13,643
Direz. Futuro Prima
Direz. Futuro Seconda
Direz. Futuro Terza
FLP Bond Plus Serie II A
FLP Bond Plus Serie II B
FLP Dynamic serie II A
FLP Dynamic serie II B
Linea Alpha Accumulo
Linea Lybra Ob.2025
Linea Maxima Ob.2025
LV Aggressivo Cl. A
LV Aggressivo Cl. B
LV Dinamico Cl. A
LV Dinamico Cl. B
LV Moderato Cl. A
LV Moderato Cl. B
LV Strategy Ubi Edition
MultiBalanced A
MultiBalanced B
MultiFlex A
MultiFlex B
Previnext Balanced
Previnext Dynamic
S.I. Globale Multimanager
Terza 2002
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
12,927
6,692
8,668
13,019
13,409
12,044
12,609
7,496
12,179
9,081
10,242
9,389
9,807
9,936
10,189
10,112
11,978
15,253
15,908
15,371
15,963
14,003
14,975
10,205
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Risparmio gestito 31
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
FONDI COMUNI E SICAV ESTERI
ARMONIZZATI UE
Cat. Fondo
Data
www.animasgr.it Tel. 800.388.876
Anima Funds
FLE Am.Lat.Ced.Plus2017Silver 11.07
FLE An. Ced.BRIC2018 Silver
11.07
FLE Anima Active Selection(7) 13.07
FLE Anima Att.Ced.Plus2018 I 11.07
OEC Anima ShortT.Corp. Bd I(7) 15.07
15.07
APA Asia Pacific Eq. I(7)
APA Asia Pacific Eq. Prest.
15.07
APA Asia Pacific Eq. Silver
15.07
OFL Bd 2015 Multic. Din. Silver 16.03
OFL Bd 2015 Multic. Silver
16.03
OFL Bd 2016 Multic. Silver
15.07
OFL Bd 2017 Crescita Imprese 15.07
ODMBond Dollar I(7)
15.07
ODMBond Dollar Prest.
15.07
ODMBond Dollar Silver
15.07
FLE Ced.P.Scandin.2017Silver 11.07
FLE Cedola Italia 2017 Silver
11.07
OAS Credit Opportunities I(7)
15.07
FLE Crescita Europa Silver
13.07
AEM Emerging Mkts Eq. I(7)
15.07
AEM Emerging Mkts Eq.Prest.
15.07
AEM Emerging Mkts Eq.Silver
15.07
AAE Euro Equity I
15.07
OEM Euro Government Bomd I(7) 15.07
15.07
AEU Europe Eq. I(7)
AEU Europe Eq. Prestige
15.07
AEU Europe Eq. Silver
15.07
FLE Flex 50 I(7)
15.07
OFL Flexible Income I
15.07
OIG Global Bond I(7)
15.07
OIG Global Bond Prest.
15.07
OIG Global Bond Silver
15.07
OAS Global Currencies I(7)
15.07
OAS Global Currencies Prest.
15.07
AIN Global Equity I(7)
15.07
AIN Global Equity Prest.
15.07
AIN Global Equity Silver
15.07
OEC Hybrid Bond I
15.07
OEB Life Short Term Silver
15.07
MAE Liquidity A
15.07
MAE Liquidity I(7)
15.07
MAE Liquidity Prestige
15.07
MAE Liquidity Silver
15.07
15.07
OEM Medium Term Bd I(7)
OEM Medium Term Bd Prest.
15.07
OEM Medium Term Bd Silver
15.07
FLE Pro 100 Cedola BRIC/2
13.07
FLE Pro 100 En. Pulita Silver
13.07
OEB Short Term Bd I(7)
15.07
OEB Short Term Bd Prest.
15.07
OEB Short Term Bd Silver
15.07
FLE Smart Dividends Europe I
15.07
FLE Smart Volatility Europe I
15.07
FLE Smart Volatility Global I
15.07
FLE Smart Volatility Italy I
15.07
OFL Star Bond Classic A
15.07
OFL Star Bond Classic B
15.07
OFL Star Bond I
15.07
15.07
OFL Star Bond I Dist(7)
OFL Star Bond Prestige
15.07
OFL Star Bond Silver
15.07
FLE Star High Potential Eur. B
15.07
FLE Star High Potential Eur. I(7) 15.07
FLE Star High Potential Eur.Classic A 15.07
FLE Star High Potential Eur.Prest. 15.07
FLE Star High Potential Eur.Silver 15.07
FLE Star High Potential Glb Classic A 15.07
FLE Star High Potential Glb Classic B 15.07
FLE Star High Potential Glb I(7) 15.07
FLE Star High Potential Glb Silver 15.07
FLE Star High Potential Italy Cl B 15.07
FLE Star High Potential Italy Classic A 15.07
FLE Star High Potential Italy I(7) 15.07
FLE Star High Potential Italy Prestige 15.07
FLE Star High Potential Italy Silver 15.07
FLE Tesoreria Imp. Prestige
15.07
OFL Traguardo III 2016
15.07
OFL Traguardo2017Gl.Bd Silver 15.07
AAM U.S. Equity I(7)
15.07
AAM U.S. Equity Prest.
15.07
AAM U.S. Equity Silver
15.07
OAS Var Rate Bond I
15.07
Nav
Risc.
5,134
5,226
5,109
109,800
5,632
11,277
12,880
7,964
5,049
5,082
5,249
5,296
7,423
7,314
7,409
5,306
5,2978
5,066
5,915
5,300
5,201
5,017
6,740
5,207
10,548
7,829
6,771
5,332
4,984
7,013
8,050
6,972
4,777
4,653
10,181
7,281
8,017
5,133
5,100
6,431
5,714
5,081
5,487
7,359
9,674
7,187
5,049
5,036
5,689
6,254
5,735
4,970
4,835
4,831
4,651
5,046
4,922
5,511
5,014
5,511
5,454
4,787
7,285
5,693
8,207
5,959
4,855
5,068
5,066
4,939
4,614
4,727
4,954
4,935
4,827
5,282
5,257
5,41
13,774
10,804
8,309
5,172
Emis.
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
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—
—
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—
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—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
FLE DNCA Navigator
18.07
AEM Eastern Europe Eq
18.07
FLE Eurizon - Concerto
18.07
FLE Flexible Europe
18.07
BBI Franklin T. - Multi Alpha F. 18.07
FLE GAM Flexible Strategy
18.07
FLE Generali Inv. Eur - Div. Solution 18.07
BAZ Global Dynamic
18.07
FLE Global Real Assets
18.07
FLE Global Risk Managed
18.07
AEM Greater China Eq
18.07
BAZ HSBC - Em. Mkts Solution
18.07
AEM India&So.East Asia Eq
18.07
APA Invesco - Asia Gl. Opps
18.07
AEU Invesco - Europe Eq.
18.07
FLE Invesco - Real Ass Ret
18.07
FLE JPM - Best Ideas
18.07
FLE JPM Global MultiAsset Inc.F 18.07
FLE Kairos - Blend
18.07
FLE Kairos Real Return
18.07
FLE Lemanik - Glocal Investor
18.07
MAE Liquidity
18.07
FLE M&G - Multi Asset Allocation Fund 18.07
FLE Morgan Stanley - Act.All.
18.07
FLE Morgan Stanley Real A.Port 18.07
AAM Morgan Stanley-N.Am.Eq. 18.07
AEM Next 11 Equities
18.07
AEU Oddo AM Expertise Eu
18.07
--- Pictet - Dynamic Advisory
18.07
ASE Pictet World Opportun.
18.07
FLE Pimco - Smart Invest Flex All 18.07
FLE Schroder Multi Asset
18.07
FLE Short Strategies
18.07
AIN Smaller Companies
18.07
AIN T-Cube
18.07
FLE UBS - Top Em Mark Fund
18.07
AIN Vontobel - Gl. Elite
18.07
116,03
45,21
108,33
96,90
118,94
114,51
108,28
108,97
103,88
124,34
89,88
96,42
125,22
162,16
101,03
99,12
117,28
95,27
109,13
92,98
83,83
107,02
100,04
134,88
110,79
143,53
95,60
115,69
102,63
177,20
102,11
103,06
40,30
123,74
107,46
92,35
141,42
Approfondimenti su www.ilsole24ore.com/fondi24
—
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—
—
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—
—
—
BG Sicav ___________________________________________________
FLE Algebris Best Ideas
18.07
FLE Amundi Absolute Forex
18.07
OAS Amundi Glob Inc Bond
18.07
OFL BlackRock Glb Opp Bd
18.07
AIN Columbia Thread Gl.Eq.Long Sh. 18.07
FLE Controlfida Global Macro
18.07
AEU Controlfida Low Vol Eur Eq 18.07
FLE EurizonMult.OptimalDiv.Appr. 18.07
OEM Euro Debt
18.07
OFL Euro Income Bond
18.07
AEU European Equities
18.07
FLE Flexible Global Eq
18.07
AEU Gen Inv Eur Eq Recovery F 18.07
OIG Global Supranational
OAS HSBC Euro Credit Opportun 18.07
OAS Invesco Fin. Credit Bond
18.07
BOB JP Morgan - Capital Struct. Opp 18.07
AAS MS Gl Real Est&Infr Eq
18.07
APA Pictet Japanese Eq
18.07
OAS Schroder Conv Bond Opp
18.07
AEU Schroder High Div Eu
18.07
FLE Short Equities
18.07
AAE Small Mid Cap Eu Eq
18.07
AIN Tenax Gl F Eq Long Short
18.07
OIH UBS Dyn Cred High Yield
18.07
OFL UBS Glob Inc Alpha
18.07
AAM US Equities
18.07
OPE VONT New Front Debt
18.07
OFL Vontobel Glb Active Bd
18.07
FLE Vontobel Pure Strategy
18.07
www.bnpparibas-ip.it - tel. 800009944
OEC Bond Euro Corp
15.07
OAS Bond Europe Plus
15.07
OAS Bond World Plus
15.07
OAS Conv Bd Best Sel Eur
15.07
OMI Convertible Bond World
15.07
BBI Diversified World Balanced 14.07
BAZ Diversified World Growth
14.07
BOB Diversified World Stability 14.07
AAE Equity Euro
15.07
AEU Equity Europe
15.07
AAM Equity USA Core
15.07
AEM Equity World Emerging $
15.07
BOB Sustainable Active All
15.07
Fondi comuni di diritto francese
OFL BNPP ABC3
17.07
ASE BNPP Aqua
15.07
FLE BNPP Rend. 1 Anno
14.07
FLE BNPP Rend. Cedola C
13.07
OFL BNPP Seicedole
15.07
OFL Euro Flexi Bond Inc
15.07
OFL FQ Bond Opp.
13.07
FLE FQ Patrimoine
13.07
Cl. D
99,03
99,16
100,97
98,78
91,49
89,40
92,48
92,92
132,39
106,65
79,76
102,11
96,53
—
108,81
111,73
98,73
126,62
79,43
98,91
92,56
49,91
91,93
85,11
92,41
87,21
177,47
109,88
108,85
88,29
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
110,82
432,94
1698,15
78,91
109,24
193,22
195,70
188,97
302,31
518,75
210,86
99,14
422,62
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
98,62
307,57
101,36
96,33
97,66
101,45
1418,42
105,62
—
—
—
—
—
—
—
—
BPVN Strategic Inv. Fund _________________________________
Gruppo Azimut
Cl. AZ Fund (ACC)
FLE Active Selection
15.07
FLE Active Strategy
15.07
OIG Aggregate Bond Euro
15.07
FLE American Trend
15.07
FLE Arbitrage
15.07
FLE Arbitrage Plus
15.07
FLE Asia Absolute
15.07
FLE Asset Dynamic
15.07
BOB Asset Plus
15.07
BBI Asset Power
15.07
BBI Asset Timing
15.07
FLE Bd Target 2018 Eq. Opt.
15.07
OFL Bd Target Giugno 2016
15.07
OFL Bd Target Settembre 2016 15.07
OFL Best Bond
15.07
OFL Best Cedola
15.07
OFL Bond Target 2015
15.07
FLE Bond Target 2016 Eq.Opt. 15.07
FLE Bond Target 2017 Eq.Opt. 15.07
FLE Bond Target 2019 Eq. Opt. 15.07
OFL Bond Target Dic.2016
15.07
FLE Carry Strategies
15.07
MAE Cash 12 mesi
15.07
MAE Cash Overnight
15.07
FLE Cat Bond Fund Plus
14.07
OMI Cgm Opport. Corp. Bond
15.07
FLE Cgm Opport. European
15.07
FLE Cgm Opport. Global
15.07
OMI Cgm Opport. Gov. Bond
15.07
OMI Cgm Opportunistic Corporate Bond
FLE Cgm Opportunistic European
FLE Cgm Opportunistic Global
FLE Cgm Opportunistic Government Bond
BOB Conservative
15.07
FLE Convertible Bond
AEU Core Brands
15.07
FLE Corporate Premium
15.07
OIH Credit
15.07
FLE Dividend Premium
15.07
OPE Em Mkts Hard Ccy Bd Hed
15.07
OPE Em Mkts Hard Ccy Bd NonHed 15.07
OPE Em Mkts Local Ccy Bd
15.07
OPE Em Mkts Local Ccy Bd
15.07
OPE Em Mkts Local Ccy Bd
15.07
OPE Em Mkts Local Ccy Bd
15.07
AEM Em. Market Asia
15.07
AEU Em. Market Europe
15.07
AEM Em. Market Latin America
15.07
FLE Equity Option
BBI European Dynamic
15.07
FLE European Trend
15.07
FLE Formula 1 - Absolute
15.07
FLE Formula 1 - Alpha Plus
30.06
FLE Formula 1 - Conservative
15.07
FLE Formula Com. Trading
15.07
FLE Formula Macro Dyn.Trading 15.07
AEM Gl. Emerg. Mkt Eq
15.07
AIN Gl. Growth Sel.
15.07
OFL Global Currencies&Rates
15.07
AEM Global EmMkts Dividend
15.07
FLE Global Equity
15.07
FLE Global Macro
15.07
OPE Global Sukuk
15.07
OAS Hybrid Bonds
15.07
OEM Income
15.07
FLE Institutional Target
15.07
OFL Int. Bd Target Giugno 2016 15.07
FLE Italian Trend
15.07
FLE Japan Champion
15.07
FLE Japan Champion
15.07
AEM Lira Plus
15.07
AIN Long Term Value
15.07
FLE Macro Volatility
15.07
FLE Market Neutral
15.07
OEM Patriot
15.07
FLE QBond
15.07
FLE QInternational
15.07
FLE QProtection
15.07
FLE QTrend
15.07
OAS Real Plus
15.07
OAS Renminbi Opp. Hedge
15.07
OAS Renminbi Opp.Fix.Inc.Hdg 15.07
OAS Renminbi Opp.NoHdg
15.07
OAS RenminbiOp.Fix.Inc.NoHdg 15.07
MAE Reserve Short Term Euro
15.07
OIH Short Term Glb High Yield 15.07
AEU Small Cap Europe
15.07
OBI Solidity
15.07
FLE Strategic Trend
15.07
BOB Top Rating
15.07
FLE Trend
15.07
OIG US Income
15.07
Cl. AZ Fund (DIS)
FLE Active Selection
15.07
FLE Arbitrage
15.07
FLE Arbitrage Plus
15.07
OFL Bd Target Giugno 2016
15.07
OFL Bd Target Settembre 2016 15.07
OFL Best Cedola
15.07
OFL Bond Target 2015
15.07
FLE Bond Target 2016 Eq.Opt. 15.07
FLE Bond Target 2017 Eq.Opt. 15.07
FLE Bond Target 2018 Eq. Opt. 15.07
FLE Bond Target 2019 Eq. Opt. 15.07
OFL Bond Target Dic.2016
15.07
FLE Carry Strategies
15.07
FLE Cat Bond Fund Plus
14.07
FLE Convertible Bond
AEU Core Brands
15.07
FLE Corporate Premium
15.07
FLE Dividend Premium
15.07
OPE Em Mkts Hard Ccy Bd Hed
15.07
OPE Em Mkts Hard Ccy Bd NonHed 15.07
FLE Equity Option
BBI European Dynamic
15.07
FLE Formula 1 - Alpha Plus
30.06
FLE Formula 1 Absolute
15.07
OFL Global Currencies&Rates
15.07
AEM Global EmMkts Dividend
15.07
OPE Global Sukuk
15.07
OAS Hybrid Bonds
15.07
OEM Income
15.07
FLE Institutional Target
15.07
OFL Int. Bd Target Giugno 2016 15.07
FLE Italian Trend
15.07
AEM Lira Plus
15.07
OEM Patriot
15.07
OAS Real Plus
15.07
OIH Short Term Glb High Yield 15.07
OBI Solidity
15.07
BOB Top Rating
15.07
Cl.D AZ Fund (DIS)
FLE Bond Target 2018 Eq.Opt. 15.07
FLE Bond Target 2019 Eq.Opt.
Cl. Azimut (ACC)
FLE Cat Bond Fund
30.09
FLE Formula 1 - Alpha Plus
30.09
Cl. Azimut (DIS)
FLE Cat Bond Fund
30.09
FLE Formula 1 - Alpha Plus
30.09
Az Multi Asset
OEM BTPortfolio
15.07
OEM BTPortfolio dis
15.07
OAS CGM Valor Bd Strateg.F.(7) 15.07
BBI CGM Valor Flex. Strat.F.(7) 15.07
FLE Flex
15.07
FLE G.T.A.A.
15.07
OAS Renminbi Opportunities
15.07
FLE World Trading(7)
15.07
Az Multi Asset
FLE Global Value
15.07
FLE Sust. Abs. Return A Euro
15.07
FLE Sust. Abs. Return A Euro Ret 15.07
FLE Sust. Abs. Return A Euro Ret Dis 15.07
FLE World Trading
15.07
FLE World Trading Z
15.07
Cl. A
4,970
5,002
7,247
3,621
5,020
5,018
4,301
3,975
5,746
5,923
4,851
4,807
5,747
5,971
5,517
5,714
5,977
5,516
5,286
6,193
5,718
4,997
5,440
5,321
5,279
6,339
6,499
6,548
5,827
—
—
—
—
6,424
—
5,949
5,397
5,273
6,242
5,373
5,288
5,242
5,137
5,046
5,056
7,603
2,979
4,474
—
5,423
3,272
4,983
5,658
4,804
2,661
6,163
4,671
6,706
4,558
5,694
5,904
4,360
6,270
5,467
6,174
5,694
4,840
3,007
4,494
4,373
4,689
7,900
4,100
4,488
8,170
5,482
5,243
5,156
4,919
4,893
4,981
5,182
5,781
6,036
6,291
5,271
5,782
6,357
6,290
5,257
7,158
6,361
Cl. A
4,858
4,969
5,017
4,913
5,221
4,922
5,086
4,956
4,973
4,651
5,333
5,087
4,925
5,177
—
5,714
4,883
5,077
5,257
5,328
—
5,216
5,520
4,823
3,990
5,588
5,713
5,002
5,534
5,374
4,225
2,826
3,870
6,890
4,815
4,926
5,652
5,181
Cl. D
4,940
—
Cl. A
5,328
5,643
Cl. A
5,255
5,523
Cl. A
5,813
5,256
4,995
4,892
5,602
4,640
5,237
5,392
Cl. A Ret
5,134
4,731
4,573
4,494
5,274
5,282
Cl. B
4,970
5,002
7,247
3,621
5,020
5,018
4,301
3,975
5,746
5,923
4,851
4,807
5,747
5,971
5,517
5,714
5,977
5,516
5,285
6,193
5,718
4,997
5,440
5,321
5,279
6,339
6,548
6,501
5,658
—
—
—
—
6,424
—
5,949
5,397
5,273
6,242
5,353
5,280
5,242
5,137
5,157
5,056
7,603
2,979
4,474
—
5,423
3,272
4,983
5,658
4,804
2,661
6,163
4,671
6,706
4,558
5,694
5,904
4,360
6,270
5,467
6,174
—
4,840
3,007
4,492
4,373
4,689
7,900
4,100
4,488
8,170
5,482
5,243
5,156
4,919
4,893
4,981
5,182
5,781
6,036
6,291
5,271
5,782
6,357
6,290
5,257
7,158
6,361
Cl. B
4,858
4,969
5,017
4,913
5,221
4,922
5,086
4,956
4,973
4,651
5,333
5,087
4,925
5,177
—
5,714
4,883
5,077
5,236
5,325
—
5,216
5,520
4,823
3,990
5,668
5,713
5,002
5,534
—
4,225
2,826
3,870
6,890
4,815
4,926
5,652
5,181
—
—
Cl. B
5,328
5,643
Cl. B
5,255
5,523
Cl. B
5,749
5,543
—
—
5,185
4,628
5,474
—
Cl. B Ret
5,141
—
—
—
5,232
5,240
BG Selection Sicav ________________________________________
OPE Aberdeen EM Bd&CurrOpp 18.07
AEM Aberdeen Lat Am Eq
18.07
AEM Africa&Middle East Eq
18.07
FLE Anima - Club
18.07
AIT Anima - Italy Equities
18.07
FLE ARC
18.07
FLE ARC 10
18.07
FLE Black Rock - GL MA
18.07
FLE BlackR- Multi A.Infl F
18.07
AIN Columbia Thread. - Gl. Eq. Alpha 18.07
Cl.A
97,84
84,31
76,53
110,74
61,26
108,21
119,60
127,65
107,81
101,50
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
AEU Europ. Flex. Dyn. A EUR
AEU Europ. Flex. Dyn. B EUR(7)
FLE VIS in EUR
18.07
18.07
12.07
10,78
11,28
12,05
—
—
—
CoRe Series _______________________________________________
AEU CoRe All Europe E
FLE CoRe Alternative E
BOB CoRe Bal. Cons. E
BOB CoRe Bal. Opport. E
MAE CoRe Cash E
BBI CoRe Champ. Em. Mark. E
BBI CoRe Champions E
OMI CoRe Coupon E
OMI CoRe Coupon E Dis
AIN CoRe Dividend E
AIN CoRe Dividend E Dis
OPE CoRe Em. Mark. Bond E
OPE CoRe Em. Mark. Bond E Dis
AEM CoRe Em. Mark. Equity E
OIG CoRe Global Curr. E
OFL CoRe Global Opp. E
OMI CoRe Income Opport. E Acc
OMI CoRe Income Opport. E Dis
BAZ CoRe Multi Ass. Aggr. E Acc
BBI CoRe Multi Ass. Inc. E
BBI CoRe Multi Ass. Inc. E Dis
AAM CoRe US Strategy E
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
7,083
4,700
5,345
5,942
5,029
5,719
6,511
5,371
5,287
6,252
6,432
5,871
4,476
5,716
5,232
4,863
5,148
5,061
5,212
5,139
5,043
8,175
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
Credit Suisse ______________________________________________
http://multiconcept.credit-suisse.com
Umbrella White Fleet IV
AIN IndexBlink B(7)
15.07
AIN Londinium Global Bds B
15.07
AIN Londinium Global Eq B
15.07
127,86
24,52
13,44
—
—
—
Ersel Gestion Internationale _____________________________
FLE Globersel Active Strategies 15.07
OEC Globersel Corp. Bond
15.07
AIN Globersel Equity A
15.07
AIN Globersel Equity B
15.07
AEN Globersel Pact Nat Res A
15.07
AEN Globersel Pact Nat Res B
15.07
AAM Globersel US Eq. Sel. Cl.A
15.07
AAM Globersel US Eq. Sel. Cl.B
15.07
BBI Leadersel Balanced
15.07
AEN Leadersel Diver.Strategies 15.07
AEM Leadersel Em. Market Mult. 15.07
OPE Leadersel Em.Bond Opp.
15.07
FLE Leadersel Event Driven
08.07
FLE Leadersel Flex Mult.
15.07
FLE Leadersel Tot. Ret.Strategies 15.07
OMI Leadersel Total Ret
15.07
FLE Systematica Global Trend 15.07
102,17
297,15
643,58
138,98
89,71
86,55
142,430
153,35
113,74
102,87
146,84
112,71
99,67
95,77
98,55
118,51
100,66
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
Esperia Funds Sicav ______________________________________
FLE Alkimis
AIN Alpha C
AIN Alpha I(6,7)
OEM Bond Euro C
OEM Bond Euro I(6,7)
OPE C-Quadrat Asian Bd Op.(6)
OPE C-Quadrat Asian Bd Op.I(6)
BOB C-Quadrat Effic. Cl. I(6,7)
BOB C-Quadrat Efficient Cl. C
OEC C-Quadrat Eu I. Plus Cl. C
OEC C-Quadrat Eu I.Pl. Cl. I(6,7)
OMI C-Quadrat Gl. C. Pl. Cl. I(6)
OMI C-Quadrat Gl. C. Plus Cl. C
OMI Corporate Bd Euro C
OMI Corporate Bd Euro I(6,7)
AAE Euro Equities C
AAE Euro Equities I(6,7)
MAE Money Market C
MAY Money Market I(6,7)
AIN Private Eq.Strat C
AIN Private Equity Str.I(6,7)
AAS Russell Global Equity C
AAS Russell Global Equity I(6,7)
FLE Strategic Portfolio I(6,7)
FLE Syst. Diversific. C
FLE Syst. Diversific. I(6,7)
FLE Total Return C
FLE Total Return I(6,7)
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
18.07
118,33
105,890
107,36
161,20
121,22
107,04
107,97
130,57
123,02
133,91
142,49
108,14
105,30
152,29
132,99
108,35
155,62
109,35
103,40
147,02
197,93
140,07
179,33
150,87
120,87
121,18
111,04
112,45
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
Help desk c/o Eurizon Capital Sgr; Gruppo Intesa Sanpaolo; tel. 02
88101
Eurizon Focus Capitale Protetto
Cl. R
FLE Protezione 03/2017
15.07
123,58
—
FLE Protezione 06/2016
15.07
119,32
—
FLE Protezione 09/2016
15.07
117,57
—
FLE Protezione 12/2016
15.07
120,51
—
Eurizon Manager Selection Fund
Cl. R
OMI MS 10
15.07
150,75
—
BOB MS 20
15.07
149,82
—
BBI MS 40
15.07
144,91
—
BAZ MS 70
15.07
154,05
—
Eurizon MM Collection Fund
APA Daiwa Eq. Japan Cl.I
14.07
180,30
—
OPE G. Rmb FixInc Cl.I
15.07
124,32
—
OPE G. Rmb FixInc Cl.IS
15.07
126,38
—
OPE G. Rmb FixInc Cl.R
15.07
122,07
—
OPE G. Rmb FixInc Cl.RD
15.07
112,41
—
OPE G. Rmb FixInc Cl.RU
15.07
104,92
—
Eurizon MM Stars Fund
Cl. R
Cl. I
FLE Private Style Equity
15.07
125,83
—
FLE Private Style Flexible
15.07
105,08
—
FLE Private Style Total Return
12.07
101,58
106,05
Cl.R1
Cl.R2
FLE Private Style Flexible
15.07
106,37
105,84
Cl.RD1
Cl.RD2
FLE Private Style Income
15.07
101,12
101,90
Cl.RD
FLE Private Style Income
15.07
100,35
—
Eurizon Opportunità
Cl. RD
Cl. I
OFL Global Bond Cedola 06/2021 14.07
101,09
—
OFL Obbligazioni Flessibile
15.07
104,10
110,41
Cl. R
FLE Flessibile 15
15.07
100,17
—
FLE Sparkasse Prime Fund cl R 15.07
95,70
—
Cl. IDY
Cl. IDZ
OFL Obbligazioni Flessibile
15.07
101,09
101,09
Epsilon Fund
Cl. R
Cl. I
OFL Em. Bond Total Return
15.07
132,15
138,12
FLE Enhanced C.Risk Contr.
15.07
—
104,06
OEM Euro Bond
15.07
169,89
176,65
MAE Euro Cash
15.07
110,30
111,53
AAE Euro Q-Equity
15.07
98,11
105,20
AEU European Q-Equity
15.07
106,60
114,08
FLE Q-Flexible
15.07
132,32
142,26
Cl. RA
MAE Euro Cash
15.07
99,94
—
Cl. S
Cl. SD
OFL Emerging Bond Total Return 15.07
100,81
100,72
Eurizon Strategia Flessibile
Cl. RD
OFL Obbligazioni 03/2016
07.07
103,38
—
OFL Obbligazioni 06/2016
07.07
102,09
—
OFL Obbligazioni 12/2015
07.07
105,29
—
Investment Solutions by Epsilon
Cl. R
Cl. RD
OFL Cedola x 4 02/2012
15.07
—
103,88
OFL Cedola x 4 03/2012
15.07
—
106,09
OFL Cedola x 4 06/2011
15.07
—
106,21
OFL Cedola x 4 07/2011
15.07
—
104,93
OFL Cedola x 4 09/2011
15.07
—
105,47
OFL Cedola x 4 11/2011
15.07
—
103,98
OFL Cedola x 4 12/2011
15.07
—
101,80
OFL Cedola X 4 Ind.05/2012
15.07
—
104,07
OFL Cedola X 4 Ind.07/2012
15.07
—
103,15
OFL Cedola X 4 Ind.09/2012
15.07
—
103,22
OFL Cedola x 4 Ind.10/2012
15.07
—
103,21
FLE Dynamic Inc. Multitr. 01/2016 14.07
—
98,91
FLE Dynamic Preservation 01/2016 14.07
101,41
—
FLE Equity Coupon 02/2014
14.07
—
102,61
FLE Equity Coupon 04/2014
14.07
—
100,61
OFL Flexible Eq.Coupon 2017-1 12.07
—
130,20
OFL Forex Coupon 2016
12.07
—
97,24
OFL Forex Coupon 2017
12.07
—
92,69
OFL Forex Coupon 2017-2
12.07
—
96,24
OFL Forex Coupon 2017-3
12.07
—
95,24
OFL Forex Coupon 2017-4
12.07
—
96,02
OFL Forex Coupon 2017-5
12.07
—
93,13
OFL Forex Coupon 2017-6
12.07
—
91,48
OFL Forex Coupon 2017-7
12.07
—
94,78
OFL Forex Coupon 2018-1
12.07
—
96,50
FLE Glb Dyn. Multitrender 06/2015 14.07
95,79
95,80
FLE Global Absolute Strategy - 05/2016 14.07
101,36
—
FLE Global Coupon 06/2014
14.07
—
99,22
FLE Global Coupon 10/2013
14.07
—
107,21
FLE Global Coupon 11/2014
14.07
—
98,29
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
Global Div. Allocation 02/2015 14.07
Global Flexible Strategy - 04/2016 14.07
Global Inc. Multitrender 09/2015 14.07
Multiasset Absolute 3 anni 04/2016 14.07
Multiasset Cedola Globale 02/2016 12.07
Multiasset Cedola Globale 12/2015 12.07
Soluzione Attiva Pr12 2017 15.07
Soluzione Attiva Pr5 2017 15.07
Soluzione Attiva Pr6 2017 15.07
Soluzione Attiva Pr7 2017 15.07
Soluzione Attiva Pr9 2017 15.07
Soluzione Fless. Pr2 2014 15.07
Soluzione Fless. Pr4 2014 15.07
Valore Cedola Globale 02/2015 12.07
Valore Cedola Globale 04/2015 12.07
Valore Cedola Globale 07/2015 12.07
Valore Cedola Globale 09/2015 12.07
Valore Cedola X5 02/2013 12.07
Valore Cedola X5 02/2014 12.07
Valore Cedola X5 04/2013 12.07
Valore Cedola x5 04/2014 12.07
Valore Cedola X5 06/2013 12.07
Valore Cedola X5 07/2013 12.07
Valore Cedola X5 10/2013 12.07
Valore Cedola X5 11/2014 12.07
Valore Cedola X5 12/2012 12.07
Valore Cedola X5 12/2013 12.07
FLE Global Inc. Multitrender 09/2015 14.07
FLE Multiasset Absolute 3 anni - 07/2016 14.07
Rossini Lux Fund
AAE Az. Euro
15.07
APA Az. Giapp.
15.07
AIN Az. Internat.
15.07
AAM Az. N. America
15.07
BBI Bilanciato
15.07
MAE Euro Monetario
15.07
OIG Obb. Dollari
15.07
OEB Obb.Euro B-T
15.07
OEM Obb.Euro L-T
15.07
OEM Obb.Euro M-T
15.07
OEB Obbligaz. TV
15.07
Soluzioni Eurizon
OFL Cedola DOC 05/2017
15.07
OFL Cedola DOC 07/2017
15.07
OFL Cedola DOC 09/2017
15.07
OBI Cedola DOC It. 11/2017
15.07
FLE Strategia I 02/2020
12.07
FLE Strategia I 08/2019
12.07
FLE Strategia I 10/2019
12.07
FLE Strategia I 12/2019
12.07
—
100,98
97,54
99,89
99,97
101,78
126,52
113,00
116,87
120,11
116,88
104,61
103,67
—
—
101,12
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
Cl. RD1
97,46
—
Cl. R
124,26
115,77
166,42
188,29
150,16
117,33
166,27
123,59
174,72
140,76
123,75
Cl. RD
106,710
108,410
107,210
109,580
—
—
—
—
95,83
100,98
97,59
—
99,97
101,78
—
—
—
—
—
—
—
96,76
100,00
—
101,59
101,76
102,06
101,88
101,52
104,24
104,13
106,47
98,78
103,68
105,19
Cl. R1
—
99,99
Cl. I
135,47
126,13
181,37
205,20
—
120,07
176,03
128,19
183,46
146,04
127,13
Cl. R
—
—
—
—
121,700
130,190
128,530
125,850
Eurizon EasyFund _________________________________________
CL. A
116,19
—
CL. R
CL. Z
130,70
137,53
245,56
267,56
343,68
376,33
143,41
155,71
169,56
187,22
164,54
175,60
125,73
138,56
183,83
203,12
112,98
119,42
270,43
307,20
263,48
299,62
103,72
123,40
85,40
97,09
101,36
111,39
175,85
198,69
139,48
157,66
197,37
215,33
144,40
164,35
97,28
110,67
109,72
124,57
65,27
74,34
106,36
120,88
234,10
265,90
69,02
78,75
75,48
85,22
271,36
308,36
119,23
135,66
233,75
267,90
155,17
176,29
145,35
165,14
112,75
120,06
CL. RH
CL. ZH
15.07
354,43
386,23
CL. R
CL. Z
15.07
92,76
—
15.07
100,88
128,72
15.07
351,93
384,37
15.07
100,57
102,27
15.07
214,94
235,65
15.07
137,15
147,52
15.07
68,37
74,53
15.07
—
102,38
15.07
134,71
144,37
15.07
78,12
84,35
15.07
553,87
617,08
15.07
105,56
111,60
CL. Z
CL. Zu
OPE Bd Em.Mkts LocalCurr
15.07
98,27
80,07
CL.RD
CL.ZD
OFL Bond Flexible
15.07
98,89
100,44
CL. SD
OAS Bond High Yield
15.07
102,15
—
AIT Equity Italy
15.07
110,49
—
CL. S
OPE Bond Emerging Markets
15.07
105,96
—
OAS Bond High Yield
15.07
103,61
—
Active Strategy
CL. R
CL. Z
FLE Absolute Attivo
15.07
119,37
129,41
OFL Absolute Prudente
15.07
119,09
126,36
FLE Azioni Strategia Flessibile 15.07
146,97
158,60
FLE Dynamic Asset All.
15.07
90,38
561,10
FLE Equity Absolute Return
15.07
95,85
—
FLE Flexible Beta Tot.Return
15.07
99,48
694,96
FLE Flexible Multistrategy
15.07
100,11
100,96
FLE Focus Az.StratFlessRL
15.07
150,05
—
FLE GT Asset Allocation
15.07
—
99,59
FLE Multiasset
15.07
103,94
105,56
FLE Trend
15.07
—
101,34
Active Strategy
Cl. S
Cl. SD
FLE Absolute Attivo
15.07
100,30
—
OFL Absolute Prudente
15.07 100,160
—
FLE Azioni Strategia Flessibile 15.07
102,20
104,55
FLE Flexible Beta Total Return 15.07
104,07
—
FLE Flexible Multistrategy
15.07
—
100,59
Cl.RD
FLE Multiasset
15.07
103,37
—
Linea LTE cop. rischio cambio
CL. RH
CL. ZH
OAS Bond GBP
15.07
186,45
206,54
OAS Bond International
15.07
164,85
175,90
OAY Bond JPY
15.07
167,90
226,08
ODMBond USD
15.07
215,95
238,39
ABC Equity Cons.Discretionary 15.07
236,05
270,45
ABC Equity Consumer Staples
15.07
245,90
281,10
AEN Equity Energy & Materials 15.07
124,31
142,38
AEU Equity Europe
15.07
106,21
122,98
AFI Equity Financial RH
15.07
57,89
65,99
AIF Equity High Tech
15.07
95,82
109,29
AID Equity Industrials
15.07
213,46
241,98
APA Equity Japan
15.07
87,34
99,00
AAM Equity North America
15.07
141,51
160,42
APA Equity Oceania
15.07
167,55
193,66
ASA Equity Pharma
15.07
145,59
165,83
ATE Equity Telecommunication 15.07
81,47
92,76
APU Equity Utilities
15.07
135,53
154,52
Le Classi I, Z e ZH sono riservate a investitori istituzionali..
MAE Cash EUR
Limited Tracking Error
OAS Bond EUR Float.Rate LTE
OEM Bond EUR Long T. LTE
OEM Bond EUR Medium T. LTE
OEB Bond EUR Short T. LTE
OAS Bond GBP LTE
OAS Bond International LTE
OAY Bond JPY LTE
ODMBond USD LTE
MAE Cash EUR
ABC Eq. Cons.Discretionary LTE
ABC Eq. Consumer Staples LTE
AEM Eq.Em.MktsN.Frontiers LTE
ATE Eq.Telecommunication LTE
APS Equity China LTE
AEM Equity Em. Mkts Asia LTE
AEM Equity Em. Mkts EMEA LTE
AEM Equity Em. Mkts LTE
AEN Equity En. & Materials LTE
AAE Equity Euro LTE
AEU Equity Europe LTE
AFI Equity Financial LTE
AIF Equity High Tech LTE
AID Equity Industrials LTE
AIT Equity Italy LTE
APA Equity Japan LTE
AEM Equity LatinAmerica LTE
AAM Equity N.America LTE
APA Equity Oceania LTE
ASA Equity Pharma LTE
APU Equity Utilities LTE
MAD Treasury USD
Active Market cop.rischio cambio
OPE Bond Emerging Mkts
Active Market
OPE Bd Em.Mkts Local Curr
OFL Bond Corporate EUR
OPE Bond Emerging Mkts
OFL Bond Flexible
OAS Bond High Yield
OAS Bond Inflation Linked
OMI BondCorp.Eur ST
AEM Equity Eastern Europe
AEU Equity Europe
AIT Equity Italy
AEU Equity Small Cap Europe
AAM Equity Usa
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
Eurizon Investment Sicav ________________________________
OFL Euro Reserve
FLE Flexible Beta 1 I1
FLE Flexible Beta 2 I1
FLE Flexible Beta 4 I
FLE Flexible Beta 5
OFL Flexible Duration 1 I1
OFL Flexible Duration 2 I1
OFL Flexible Duration 5 I
FLE Flexible Eq.Strategy I1
OEM Ins Unit Europe Bds I
OEB Ins Unit Europe S/Trm I
OFL Ins Unit Tot Ret ID
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
FLE
OFL
OFL
OFL
OFL
FLE
FLE
FLE
OFL
OFL
OFL
OFL
OFL
OFL
OFL
OFL
OFL
OIC
OFL
OFL
OFL
OFL
OFL
OFL
OFL
OFL
OBI
OEC
FLE
OFL
OFL
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
12.07
15.07
15.07
15.07
15.07
Flexible Beta 3
Flexible Duration 3
Flexible Duration 4
Flexible Duration 6
Flexible Duration 7
Flexible Plus
Flexible Plus 2
Flexible Plus 3
Ins. Unit Bond Strategy 1
Ins. Unit Bond Strategy 2
Ins. Unit Bond Strategy 3
Ins. Unit Bond Strategy 4
Ins. Unit Bond Strategy 5
Ins. Unit Bond Strategy 6
Ins. Unit Bond Strategy 7
Ins. Unit Bond Strategy 8
Ins. Unit Bond Strategy 9
Ins. Unit Corp Bond 2022
Ins. Unit High Yield 2018-1
Ins. Unit High Yield 2020-1
Ins. Unit High Yield 2020-2
Ins. Unit High Yield 2022-1
Ins. Unit Inv.Grade 2018-1
Ins. Unit Inv.Grade 2020-1
Ins. Unit Inv.Grade 2020-2
Ins. Unit Inv.Grade 2022-1
Ins. Unit Italian Bond 2022
PB Bond Corporate EUR
PB Flexible Macro
PIP Flexible 1
PIP Flexible 2
Eurofundlux
OFL Alto Rendimento 2017 A
18.07
OFL Alto Rendimento 2017 B
18.07
OFL Alto Rendimento 2019 A
18.07
OFL Alto Rendimento 2019 B
18.07
OFL Alto Rendimento 2019 Plus B 18.07
OFL Alto Rendimento 2019 Plus D 18.07
OFL Cedola 2017 B
18.07
OFL Cedola 2017 D
18.07
AIN Dynamic Multimanager A
18.07
AIN Dynamic Multimanager B
18.07
OPE Emerging Mkt Bond B
18.07
FLE Equity Returns Absolute A 18.07
FLE Equity Returns Absolute B 18.07
FLE Equity Returns Absolute P 18.07
MAE Euro Cash A
18.07
MAE Euro Cash B
18.07
AAE Euro Equity B
18.07
AAE Euro Equity D
18.07
OEM Euro Govern. Bond B
18.07
OEC Europe Corp. Bond B
18.07
FLE Flex High Vol B
18.07
BAZ Gl. Enhanced Div.-GEDI A
18.07
BAZ Gl. Enhanced Div.-GEDI B
18.07
BAZ Gl. Enhanced Div.-GEDI D
18.07
BAZ Gl. Enhanced Div.-GEDI P
18.07
OFL Global Bond D
18.07
BBI IPAC Balanced A
18.07
OFL Multi Income F4 A
18.07
OFL Multi Income F4 B
18.07
OFL Multi Income F4 D
18.07
OFL Multi Income I4 A
18.07
OFL Multi Income I4 B
18.07
OFL Multi Income I4 D
18.07
OFL Obiettivo 2017 A
18.07
APA Pacific Eq. A
18.07
APA Pacific Eq. B
18.07
OFL QBond Absolute return A
18.07
OFL QBond Absolute return B
18.07
FLE TR Flex Aggressive A
18.07
FLE TR Flex Aggressive B
18.07
FLE TR Flex Aggressive P
18.07
495,46
625,02
581,04
499,94
456,59
567,21
580,10
501,93
525,90
569,08
555,08
529,18
Cl.A
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
11,225
11,359
9,739
10,060
10,983
10,557
8,677
8,074
11,700
12,942
12,561
12,284
10,213
9,729
11,931
12,324
11,500
8,345
11,638
11,088
9,718
12,336
13,724
10,100
10,271
11,101
9,079
9,853
11,025
9,384
11,222
11,094
10,244
11,552
21,163
23,563
11,952
12,629
9,787
10,088
9,874
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
Cl.I
716,78
581,73
501,43
510,84
504,52
707,70
569,14
503,12
509,28
485,19
507,73
486,59
555,35
548,45
483,25
462,77
512,77
510,74
604,11
690,94
619,66
513,49
568,89
650,91
580,16
514,45
517,78
603,43
511,76
661,59
559,12
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
European & Global Investments _________________________
FLE Diadema Algorithmic R
15.07
OMI Diadema Cap. Plus P
15.07
FLE Diadema Global Sel R
13.07
MAV JRC Inst EUR(7)
15.07
MAV JRC Ret EUR
15.07
FLE Plur. Apuano DE Inst(7)
15.07
FLE Plur. Apuano DE Ret Plus
15.07
FLE Plur. Apuano DE Ret Prem
15.07
OMI Plur. Apuano FB Ret Inst(7) 15.07
OMI Plur. Apuano FB Ret Plus
15.07
OMI Plur. Apuano FB Ret Prem
15.07
OMI Plur. Apuano FB Ret Ret
15.07
AEM Plurima CSV China Inst. USD(7) 13.07
BAZ Plurima Eur AbsRet Inst(7) 15.07
BAZ Plurima Eur AbsRet Ret
15.07
BAZ Plurima Eur AbsRet S2
15.07
BAZ Plurima EurAbsRet NL
15.07
FLE Plurima Fra.AlphaStr I(7)
14.07
FLE Plurima Fra.AlphaStrat
14.07
FLE Plurima Fra.AlphaStrChf
14.07
FLE Plurima Fra.AlphaStrNL
14.07
FLE Plurima Fra.AlphaStUsd
14.07
FLE Plurima Fra.AlphaStUsdI(7) 14.07
FLE Plurima Gamma Abs Inst(7) 15.07
FLE Plurima Gamma Abs Ret CHF 15.07
FLE Plurima Gamma Abs Ret EUR 15.07
FLE Plurima Gamma Abs Ret USD 15.07
MAV Plurima Gamma Dynamic Inst(7) 15.07
66,645
94,315
84,306
8,989
9,203
95,147
95,063
95,064
102,858
100,811
101,861
98,262
9,854
5,811
7,061
5,737
5,183
5,989
4,624
5,178
5,766
5,867
5,255
7,970
7,676
7,586
7,392
8,110
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
MAV Plurima Gamma Dynamic Ret 15.07
AEN Plurima Junior Resources Prem 13.07
FLE Plurima LS Alpha Inst(7)
15.07
FLE Plurima LS Alpha Ret
15.07
BBI Plurima MultiAlphaPlusB
15.07
BBI Plurima MultiAlphaPlusI(7) 15.07
BBI Plurima MultiAlphaPlusR
15.07
FLE Plurima Pairst. Selection R 15.07
FLE Plurima Pairst. Tot Ret R
31.05
MAV Plurima Pairstech Strategy Ret 15.07
FLE Plurima Unifortune GS E(7) 15.07
MAV Plurima VB TR Bond Inst(7) 15.07
MAV Plurima VB TR Bond Ret
15.07
MAV Plurima VB TR Bond RetP
15.07
OMI Plurima Wave GS I(7)
15.07
OMI Plurima Wave GS Inst(7)
15.07
OMI Plurima Wave GS Ret
15.07
OFL Abs Ret Credit Strat
18.07
FLE Abs Ret Multi Strat
18.07
OAS AR Convertible Bond
18.07
OPE Asian Bond
18.07
OPE Central&East Eur. Bonds
18.07
AEM Central&Eastern Europ. Eq 18.07
OEM Euro Bond
18.07
OEB Euro Bond 1-3 years
18.07
OEM Euro Bond 3-5 years
18.07
OEC Euro Corporate Bond
18.07
OEC Euro Corporate Short Term Bd 18.07
OEC Euro Covered Bond
18.07
AAE Euro Equity
18.07
AAE Euro Equity Mid Cap
18.07
OEB Euro Short Term Bond
18.07
AAE European Equity Recovery 18.07
FLE Garant 1
18.07
FLE Garant 2
18.07
FLE Garant 3
18.07
FLE Garant 4
18.07
FLE Garant 5
18.07
FLE Global Equity
18.07
AEM Greater China Equity
18.07
AAE SRI Ageing Population
18.07
AEU SRI European Equity
18.07
OEH Total Return Euro High Yield 18.07
Generali Investments Global Solutions Fund
OFL GIGS Fund - Bridge 2021 ID(7) 15.07
OFL GIGS Fund - Bridge 2021 RA2 15.07
OFL GIGS Fund - Bridge 2021 RD 15.07
OFL GIGS Fund - Bridge 2021 RD2 15.07
7,945
8,341
4,839
4,821
8,624
8,938
8,784
10,622
2,606
8,652
4,950
9,828
9,730
9,661
8,951
8,502
8,540
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
Cl. D
106,42
111,96
108,36
94,30
167,21
188,14
168,49
119,47
135,15
157,38
112,86
126,42
95,84
120,00
122,64
81,50
117,42
110,21
117,96
107,06
106,75
116,19
151,15
96,99
147,76
201,47
Cl. E
104,19
109,29
109,63
93,04
163,38
176,91
164,02
117,54
133,72
153,42
111,34
126,45
—
115,15
119,42
80,43
—
—
—
—
—
108,41
147,24
100,48
138,62
177,45
102,58
102,40
102,40
102,40
—
—
—
—
Gestielle Inv. Sicav _______________________________________
Banco Popolare Società Cooperativa; www.bancopopolare.it
OEM Bond Euro (I)(7)
15.07 162,000
OEM Bond Euro (R)
15.07 148,720
OFL Cedola Europlus
15.07
5,240
OFL Cedola Plus
15.07
5,350
OFL Cedola Sicura
15.07
5,090
OFL Cedola Sicura II
15.07
5,320
AEU Value Equity Europe (I)(7) 15.07 127,870
AEU Value Equity Europe (R)
15.07 114,380
—
—
—
—
—
—
—
—
Hedge Invest _____________________________________________
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
OFL
OFL
OFL
OFL
OFL
OFL
OFL
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
FLE
Hi Africa Opp Fund Eur D(7) 15.07
Hi Africa Opp Fund Eur DM(7) 15.07
Hi Africa Opp Fund Eur I(7) 15.07
Hi Africa Opp Fund Usd D
15.07
Hi Africa Opp Fund Usd DM(7) 19.06
Hi Core Ucits F. Eur DM
14.07
Hi Core Ucits F. Eur I
14.07
Hi Core Ucits F. Eur R
14.07
Hi Core Ucits F. Usd DM(7) 14.07
Hi Core Ucits F. Usd R
14.07
Hi Numen Cr. F. Eur I Initial 15.07
Hi Numen Credit F. Eur D
15.07
Hi Numen Credit F. Eur DM(7) 15.07
Hi Numen Credit F. Eur DM2(7) 15.07
Hi Numen Credit F. Eur I
15.07
Hi Numen Credit F. Eur I2
15.07
Hi Numen Credit Fund Eur R 15.07
Hi Principia Fund Eur DM(7) 15.07
Hi Principia Fund Eur I
15.07
Hi Principia Fund Eur R
15.07
Hi Principia Fund Usd R
15.07
Hi Sibilla Macro F. Eur DM(7) 15.07
Hi Sibilla Macro F. Eur R
15.07
Hi Sibilla Macro F. Usd R
15.07
AAM KIS - America D
AAM KIS - America P
AAM KIS - America P Usd
AAM KIS - America X
OAS KIS - Bond D
OAS KIS - Bond P
OAS KIS - Bond P Usd
OFL KIS - Bond Plus D
OFL KIS - Bond Plus D Dist
OFL KIS - Bond Plus P
OFL KIS - Bond Plus P Dist
OFL KIS - Bond Plus P Usd
OFL KIS - Bond Plus X
OFL KIS - Bond Plus Y
OAS KIS - Bond Y
OAS KIS - Bond Y USD
OAS KIS - Bond Z
APA KIS - Em. Markets D
APA KIS - Em. Markets P
APA KIS - Em. Markets P Usd
AEU KIS - Europa D
AEU KIS - Europa P
AEU KIS - Europa X
AEU KIS - Europa Y
OAS KIS - Global Bond D
OAS KIS - Global Bond P
OAS KIS - Global Bond P Usd
FLE KIS - Italia D
FLE KIS - Italia P
FLE KIS - Italia X
FLE KIS - Italia X Dist
FLE KIS - Italia Y
AAS KIS - Key D
AAS KIS - Key D Dist
AAS KIS - Key P
AAS KIS - Key P Dist
AAS KIS - Key X
AAS KIS - Key Y
FLE KIS - Multi Strategy X
FLE KIS - Multi-St.UCITS D
FLE KIS - Multi-St.UCITS P
FLE KIS - Multi-St.UCITS P Usd
FLE KIS - Pagasus P
FLE KIS - Pagasus X
AIT KIS - Real Return D
FLE KIS - Real Return D Dist
AIT KIS - Real Return P
FLE KIS - Real Return X
AIT KIS - Risorgimento D
AIT KIS - Risorgimento P
AIT KIS - Risorgimento X
FLE KIS - Selection D
FLE KIS - Selection P
FLE KIS - Selection P Usd
FLE KIS - Selection X
FLE KIS - Selection Y
FLE KIS - Selection Y Usd
AIT KIS - Target Italy Alpha S
AIN KIS - World P
AIN KIS - World X
AIN KIS - World Y
14.07
14.07
14.07
14.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
14.07
14.07
14.07
15.07
15.07
15.07
15.07
14.07
14.07
14.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
14.07
14.07
14.07
14.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
95,590
96,620
99,73
95,50
95,060
107,320
105,410
102,450
95,27
104,700
120,08
97,52
112,02
98,93
115,43
98,00
112,96
122,90
121,11
120,56
121,20
103,98
101,67
102,46
197,20
202,00
289,08
205,39
125,24
131,17
178,98
133,50
98,58
138,22
122,15
102,39
102,94
102,29
101,61
102,44
101,21
117,57
121,49
164,05
122,99
128,39
130,20
102,01
97,65
102,71
141,80
97,36
134,50
135,58
94,29
101,55
106,42
103,27
154,40
143,31
157,14
110,82
100,28
107,59
111,45
148,11
—
—
97,46
99,04
98,25
102,83
90,46
120,10
119,18
116,15
119,84
165,29
122,52
97,38
97,90
100,20
103,30
102,37
101,15
Website - www.mandgitalia.it. Email - [email protected]
M&G Dynamic Allocation Fund
FLE Dynamic Allocation ¤A
18.07
14,28
M&G Investment Funds (7)
OIH Gl.l Floating Rate High Yield F. 18.07
10,06
M&G Investment Fund (14)
BBI Income Allocation Fund A
18.07
11,43
BOB Prudent Allocation
18.07
9,74
M&G Investment Funds (3)
OPE Emerging Market Bond F. A 18.07
14,83
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
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—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
Mediolanum International F. _____________________________
www.bancamediolanum.it; tel. 800 107107
CH - Challenge Funds - Classi Mediolanum
ASE Counter Cycl Eq L
18.07
5,376
ASE Counter Cycl Eq S
18.07
11,126
ASE Cyclical Eq L
18.07
6,263
ASE Cyclical Eq S
18.07
12,617
AEM Emerg. Mkts Eq. L
18.07
7,797
AEM Emerg. Mkts Eq. S
18.07
17,312
AEN Energy Eq. L
18.07
6,719
AEN Energy Eq. S
18.07
13,019
OEM Euro Bd L-A
18.07
10,469
OEM Euro Bd L-B
18.07
6,944
OEM Euro Bd S-A
18.07
18,272
OEM Euro Bd S-B
18.07
13,139
OEB Euro Income L-A
18.07
7,371
OEB Euro Income L-B
18.07
4,854
OEB Euro Income S-A
18.07
13,009
OEB Euro Income S-B
18.07
9,420
AEU European Eq L cop
18.07
7,157
AEU European Eq S cop
18.07
13,840
AEU European Eq. L
18.07
5,088
AEU European Eq. S
18.07
8,657
AFI Financial Eq. L
18.07
3,242
AFI Financial Eq. S
18.07
6,281
FLE Flexible L-A
18.07
4,490
FLE Flexible S-A
18.07
8,635
APS Germany Eq. L
18.07
5,618
APS Germany Eq. S
18.07
10,721
OIG Intern Bd L-A
18.07
6,765
OIG Intern Bd L-A Cop
18.07
9,075
OIG Intern Bd L-B
18.07
6,323
OIG Intern Bd L-B Cop
18.07
6,875
OIG Intern Bd S-A
18.07
13,323
OIG Intern Bd S-A Cop
18.07
15,636
OIG Intern Bd S-B
18.07
12,466
OIG Intern Bd S-B Cop
18.07
12,902
OIG Intern Inc L-A
18.07
5,608
OIG Intern Inc L-A Cop
18.07
6,793
OIG Intern Inc L-B
18.07
5,427
OIG Intern Inc L-B Cop
18.07
5,115
OIG Intern Inc S-A
18.07
11,049
OIG Intern Inc S-A Cop
18.07
11,969
OIG Intern Inc S-B
18.07
10,703
OIG Intern Inc S-B Cop
18.07
9,989
AIN International Eq L
18.07
7,670
AIN International Eq L cop
18.07
8,070
AIN International Eq S
18.07
9,873
AIN International Eq S cop
18.07
15,700
AIT Italian Eq. L
18.07
3,960
AIT Italian Eq. S
18.07
6,829
MAD Liquid. US$ L
18.07
4,768
MAD Liquid. US$ S
18.07
9,544
MAE Liquidity Euro L
18.07
6,770
MAE Liquidity Euro S
18.07
12,512
AAM North Amer Eq L cop
18.07
9,609
AAM North Amer Eq S cop
18.07
18,877
AAM North Amer. Eq. L
18.07
8,432
AAM North Amer. Eq. S
18.07
10,933
APA Pacific Eq L cop
18.07
5,989
APA Pacific Eq S cop
18.07
11,755
APA Pacific Eq. L
18.07
6,425
APA Pacific Eq. S
18.07
8,460
FLE Solidity& Return S-A
18.07
11,273
FLE Solidity& Return S-B
18.07
9,757
APS Spain Eq. L-A
18.07
6,578
APS Spain Eq. S-A
18.07
14,262
AIF Technology Eq. L
18.07
3,484
AIF Technology Eq. S
18.07
8,311
Legenda proventi: A = accumulazione; B = distribuzione
Mediolanum Best Brands
AIN BlackRock Glb L
18.07
6,835
AIN BlackRock Glb L cop
18.07
5,611
AIN BlackRock Glb S
18.07
13,217
AIN BlackRock Glb S cop
18.07
10,819
OEM Convertible Strat Col LA
18.07
5,603
OEM Convertible Strat Col LB
18.07
5,330
OEM Convertible Strat Col LHA
18.07
5,285
OEM Convertible Strat Col LHB
18.07
5,030
OEM Convertible Strat Col SA
18.07
11,100
OEM Convertible Strat Col SB
18.07
10,563
OEM Convertible Strat Col SHA
18.07
10,460
OEM Convertible Strat Col SHB
18.07
9,959
FLE Coupon Strat. Coll LA
18.07
6,467
FLE Coupon Strat. Coll LA cop
18.07
5,842
FLE Coupon Strat. Coll LB
18.07
5,170
FLE Coupon Strat. Coll LB cop
18.07
4,655
FLE Coupon Strat. Coll SA
18.07
12,667
FLE Coupon Strat. Coll SA cop
18.07
11,405
FLE Coupon Strat. Coll SB
18.07
10,128
FLE Coupon Strat. Coll SB cop
18.07
9,111
AIN DWS MegaTrend Sel L
18.07
6,055
AIN DWS MegaTrend Sel L cop 18.07
5,607
AIN DWS MegaTrend Sel S
18.07
11,811
AIN DWS MegaTrend Sel S cop 18.07
10,900
BBI Dynamic Coll L
18.07
6,752
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
BBI Dynamic Coll L cop
18.07
6,742
—
BBI Dynamic Coll S
18.07
11,614
—
BBI Dynamic Coll S cop
18.07
13,052
—
AIN Dynamic Int Val Opp LA
18.07
5,266
—
AIN Dynamic Int Val Opp LHA
18.07
5,263
—
AIN Dynamic Int Val Opp SA
18.07
10,530
—
AIN Dynamic Int Val Opp SHA
18.07
10,513
—
AEM Em Mkts Coll L
18.07
10,257
—
AEM Em. Mkts Coll S
18.07
16,630
—
AAS Eq. Power Coup. Coll L
18.07
6,681
—
AAS Eq. Power Coup. Coll L cop 18.07
5,967
—
AAS Eq. Power Coup. Coll S
18.07
10,361
—
AAS Eq. Power Coup. Coll S cop 18.07
11,388
—
AAS Eq. Power Coup. Coll. L B
18.07
5,243
—
AAS Eq. Power Coup. Coll. LH B 18.07
4,959
—
AAS Eq. Power Coup. Coll. S B
18.07
10,313
—
AAS Eq. Power Coup. Coll. SH B 18.07
9,768
—
OFL Equilibrium LA
18.07
4,765
—
OFL Equilibrium LAH
18.07
4,782
—
OFL Equilibrium LB
18.07
4,650
—
OFL Equilibrium LBH
18.07
4,662
—
OFL Equilibrium SA
18.07
9,498
—
OFL Equilibrium SAH
18.07
9,529
—
OFL Equilibrium SB
18.07
9,269
—
OFL Equilibrium SBH
18.07
9,299
—
FLE Euro Coup Strat Coll LA
18.07
5,008
—
FLE Euro Coup Strat Coll LB
18.07
4,986
—
FLE Euro Coup Strat Coll LHA
18.07
5,041
—
FLE Euro Coup Strat Coll LHB
18.07
5,022
—
FLE Euro Coup Strat Coll SA
18.07
10,007
—
FLE Euro Coup Strat Coll SB
18.07
9,963
—
FLE Euro Coup Strat Coll SHA
18.07
10,072
—
FLE Euro Coup Strat Coll SHB
18.07
10,029
—
OEM Euro Fixed Income L A
18.07
4,707
—
OEM Euro Fixed Income L B
18.07
6,009
—
OEM Euro Fixed Income S A
18.07
9,143
—
OEM Euro Fixed Income S B
18.07
11,594
—
AEU European Coll L
18.07
6,304
—
AEU European Coll L cop
18.07
6,759
—
AEU European Coll S
18.07
9,411
—
AEU European Coll S cop
18.07
12,708
—
FLE F.Templeton EM Sel L
18.07
5,281
—
FLE F.Templeton EM Sel S
18.07
10,303
—
OAS Financial Inc Strat LA
18.07
4,796
—
OAS Financial Inc Strat LB
18.07
4,567
—
OAS Financial Inc Strat SA
18.07
9,560
—
OAS Financial Inc Strat SB
18.07
9,104
—
OIH Glb High Yield cop L A
18.07
7,564
—
OIH Glb High Yield cop L B
18.07
4,935
—
OIH Glb High Yield cop S A
18.07
14,528
—
OIH Glb High Yield cop S B
18.07
9,461
—
OIH Glb High Yield L A
18.07
11,643
—
OIH Glb High Yield L B
18.07
5,565
—
OIH Glb High Yield S A
18.07
17,207
—
OIH Glb High Yield S B
18.07
8,768
—
AIF Glb Tech Coll L
18.07
2,460
—
AIF Glb Tech Coll L cop
18.07
8,051
—
AIF Glb Tech Coll S
18.07
7,318
—
AIF Glb Tech Coll S cop
18.07
15,516
—
AAS Infrastruct Opp Col LA
18.07
5,955
—
AAS Infrastruct Opp Col LB
18.07
5,615
—
AAS Infrastruct Opp Col LHA
18.07
5,707
—
AAS Infrastruct Opp Col LHB
18.07
5,374
—
AAS Infrastruct Opp Col SA
18.07
11,762
—
AAS Infrastruct Opp Col SB
18.07
11,092
—
AAS Infrastruct Opp Col SHA
18.07
11,270
—
AAS Infrastruct Opp Col SHB
18.07
10,616
—
AIN JPMorgan Glb L
18.07
6,998
—
AIN JPMorgan Glb L cop
18.07
5,786
—
AIN JPMorgan Glb S
18.07
13,530
—
AIN JPMorgan Glb S cop
18.07
11,188
—
FLE Long Short Strat Coll LA
18.07
4,880
—
FLE Long Short Strat Coll SA
18.07
9,749
—
FLE Med Carmignac Str Sel LA
18.07
5,476
—
FLE Med Carmignac Str Sel SA
18.07
10,849
—
FLE Med FidelityAsian Sel LA
18.07
5,285
—
FLE Med FidelityAsian Sel LB
18.07
5,246
—
FLE Med FidelityAsian Sel LHA 18.07
5,209
—
FLE Med FidelityAsian Sel LHB 18.07
5,170
—
FLE Med FidelityAsian Sel SA
18.07
10,561
—
FLE Med FidelityAsian Sel SB
18.07
10,484
—
FLE Med FidelityAsian Sel SHA 18.07
10,405
—
FLE Med FidelityAsian Sel SHB 18.07
10,325
—
FLE Med Invesco B Risk CS LA
18.07
5,482
—
FLE Med Invesco B Risk CS LB
18.07
5,055
—
FLE Med Invesco B Risk CS SA
18.07
10,861
—
FLE Med Invesco B Risk CS SB
18.07
10,016
—
FLE Med Pimco Inf Str Sel LB
18.07
4,423
—
FLE Med Pimco Inf Str Sel SB
18.07
8,765
—
AIN MStanley Glb L
18.07
7,924
—
AIN MStanley Glb L cop
18.07
6,813
—
AIN MStanley Glb S
18.07
15,323
—
AIN MStanley Glb S cop
18.07
13,146
—
FLE New Opportunity C. LAcop 18.07
5,379
—
FLE New Opportunity C. SAcop 18.07
10,552
—
FLE New Opportunity Coll. LA
18.07
5,893
—
FLE New Opportunity Coll. SA
18.07
11,579
—
APA Pacific Coll L
18.07
6,452
—
APA Pacific Coll L cop
18.07
5,431
—
APA Pacific Coll S
18.07
9,304
—
APA Pacific Coll S cop
18.07
10,282
—
FLE Pimco Inflat Strat Sel L
18.07
5,198
—
FLE Pimco Inflat Strat Sel S
18.07
10,204
—
BOB Premium Coup.Coll L
18.07
6,455
—
BOB Premium Coup.Coll L B
18.07
5,201
—
BOB Premium Coup.Coll L cop
18.07
6,150
—
BOB Premium Coup.Coll LH B
18.07
4,987
—
BOB Premium Coup.Coll S
18.07
12,611
—
BOB Premium Coup.Coll S B
18.07
10,358
—
BOB Premium Coup.Coll S cop
18.07
11,996
—
BOB Premium Coup.Coll SH B
18.07
9,870
—
AIN Socially Resp Coll LA
18.07
4,569
—
AIN Socially Resp Coll LAH
18.07
4,588
—
AIN Socially Resp Coll SA
18.07
9,101
—
AIN Socially Resp Coll SAH
18.07
9,106
—
AAM US Collection L
18.07
5,590
—
AAM US Collection L cop
18.07
6,153
—
AAM US Collection S
18.07
8,775
—
AAM US Collection S cop
18.07
11,683
—
FLE US Coupon Strat Coll LA
18.07
5,318
—
FLE US Coupon Strat Coll LB
18.07
5,278
—
FLE US Coupon Strat Coll LHA
18.07
5,222
—
FLE US Coupon Strat Coll LHB
18.07
5,185
—
FLE US Coupon Strat Coll SA
18.07
10,625
—
FLE US Coupon Strat Coll SB
18.07
10,548
—
FLE US Coupon Strat Coll SHA
18.07
10,420
—
FLE US Coupon Strat Coll SHB
18.07
10,341
—
Portfolio Fund - Classi Mediolanum
OMI Active 10 S
18.07
10,796
—
AIN Active 100 S
18.07
11,076
—
BOB Active 40 S
18.07
11,048
—
BBI Active 80 S
18.07
10,230
—
AIN Aggressive Plus S
18.07
11,770
—
AIN Aggressive Plus SH
18.07
10,670
—
AIN Aggressive S
18.07
11,597
—
AIN Aggressive SH
18.07
10,337
—
BBI Balanced S
18.07
11,619
—
BBI Balanced SH
18.07
11,139
—
BAZ Dynamic S
18.07
11,608
—
BAZ Dynamic SH
18.07
10,801
—
MAE Liquidity S
18.07
11,086
—
MAE Liquidity SA
18.07
11,237
—
BOB Moderate S
18.07
11,376
—
BOB Moderate SH
18.07
11,075
—
Le quote esposte si riferiscono ai prezzi di chiusura del giorno
lavorativo precedente quello sopra indicato
Morgan Stanley Bank International Limited Milan Branch; Tel. 02
76331; www.morganstanleyinvestmentfunds.com
Cl. A
Cl. B
OFL Absolute Returm FI
15.07
24,92
24,42
APA Asia Opportunity
15.07
23,99
23,92
APA Asia-Pacific Equity
15.07
22,02
20,90
APA Asian Equity
15.07
38,41
31,71
APA Asian Property
15.07
16,85
14,63
AEM Break Nations
15.07
21,78
—
FLE Div Alph Pl LowVol Fd
15.07
21,97
21,49
FLE Diversified Alpha Plus
15.07
27,51
25,37
OPE Em Mkt FI Opp
15.07
24,71
—
AEM Emerging Leaders Eq.
15.07
24,44
23,50
OPE Emerging Mkts Corp Dbt
15.07
30,01
28,44
OPE Emerging Mkts Debt
15.07
75,52
62,49
OPE Emerging Mkts Dom. Debt 15.07
26,57
24,21
AEM Emerging Mkts Equity
15.07
32,09
26,98
AEM EmEurop,M-East&Africa Eq 15.07
68,85
61,00
OEM Euro Bond
15.07
16,42
13,66
OEC Euro Corporate Bond
15.07
48,94
42,20
OEM Euro Strategic Bond
15.07
45,36
37,56
OEH Europ.Curr. HighYield Bd
15.07
22,49
18,74
AEU European Equity Alpha
15.07
40,33
33,35
AEU European Property
15.07
32,85
27,44
AAE Eurozone Equity Alpha
15.07
10,72
9,12
AEM Frontier Emerg. Mkts Eq.
15.07
25,02
24,21
AIN Global Advantage
15.07
28,55
27,58
FLE Global Balanced RC
15.07
35,31
33,72
OIG Global Bond
15.07
36,94
30,45
AIN Global Brands
15.07
95,25
81,47
OAS Global Convertible Bond
15.07
37,41
32,54
OIC Global Credit
15.07
24,78
23,89
AIN Global Discovery
15.07
24,33
—
OFL Global FI Opport.
15.07
28,21
26,94
OIH Global High Yield Bond
15.07
31,85
30,41
AAS Global Infrastructure
15.07
47,02
44,23
OAS Global Mortgage Sec.
15.07
25,81
24,86
AIN Global Opportunity
15.07
41,99
39,69
OIC Global Premier Credit
15.07
23,18
22,37
ASE Global Property
15.07
25,97
23,53
AIN Global Quality
15.07
27,50
26,71
AEM Indian Equity
15.07
33,33
30,26
APS Japanese Equity
15.07
29,00
29,64
AEM Latin American Equity
15.07
41,29
33,96
OEB Short Maturity Euro Bond
15.07
20,40
17,11
AAM US Advantage
15.07
53,99
48,57
AAM US Growth
15.07
61,66
51,06
AAM US Insight
15.07
24,25
—
AAM US Property
15.07
69,10
56,89
Cl. AH
Cl. BH
APA Asia Opportunity (EUR)
15.07
26,46
26,38
APA Asia-Pacific Equity
15.07
—
22,39
OPE Em.Mkts Domest.Debt
15.07
21,91
18,88
AEM Emerging Leaders Eq.
15.07
26,67
25,65
OPE Emerging Mkts Corp Dbt
15.07
32,70
30,97
OPE Emerging Mkts Debt
15.07
60,72
28,81
AEM Frontier Emerg. Mkts Eq.
15.07
27,30
26,41
OIG Global Bond
15.07
25,95
24,60
AIN Global Brands
15.07
65,24
57,23
OAS Global Convertib. Bd
15.07
35,12
30,52
OFL Global FI Opport.
15.07
29,17
27,96
OIH Global High Yield Bond
15.07
31,40
30,09
AAS Global Infrastructure
15.07
50,19
47,27
OAS Global Mortgage Sec.
15.07
28,11
27,11
AIN Global Opportunity
15.07
45,01
42,55
OAS Global Premier Credit
15.07
—
24,17
ASE Global Property
15.07
31,86
30,12
AIN Global Quality
15.07
30,14
29,28
FLE Liquid Alpha Capture
15.07
23,18
22,66
FLE Liquid Alternatives
15.07
22,82
22,33
AAM US Advantage
15.07
43,03
70,42
AAM US Growth
15.07
47,07
44,71
Cl. C
Cl. CH
OFL Absolute Return FI
15.07
24,65
—
FLE Div Alph Pl LowVol Fd
15.07
21,60
—
FLE Diversified Alpha Plus
15.07
25,62
—
OPE Em.Mkts Domestic Debt
15.07
21,07
—
AEM Emerging Leaders Eq.
15.07
23,68
26,01
OPE Emerging Mkts Debt
15.07
32,33
—
AEM Emerging Mkts Equity
15.07
20,05
—
OPE Emerging MktsCorpDbt
15.07
28,85
27,30
OEM Euro Bond
15.07
36,94
—
OEC Euro Corporate Bond
15.07
37,94
—
OEM Euro Strategic Bond
15.07
31,68
—
OEH Europ.Curr. HighYield Bd
15.07
46,72
—
AEU European Equity Alpha
15.07
33,93
—
AEM Frontier Emerg. Mkts Eq.
15.07
24,53
26,76
OIH Glb High Yield Bond
15.07
26,22
28,43
AIN Global Advantage
15.07
27,77
—
FLE Global Bal. Risk Control
15.07
31,43
—
OIG Global Bond
15.07
27,88
—
AIN Global Brands
15.07
41,69
39,85
OAS Global Convertib. Bd
15.07
—
27,40
OIC Global Credit
15.07
24,21
—
OFL Global FI Opport.
15.07
24,58
26,75
AAS Global Infrastructure
15.07
44,78
33,82
OAS Global Mortgage Sec.
15.07
25,25
27,51
AIN Global Opportunity
15.07
40,14
—
ASE Global Property
15.07
28,92
30,41
AIN Global Quality
15.07
26,86
29,43
APS Japanese Equity
15.07
29,97
—
AEM Latin American Equity
15.07
13,60
—
FLE Liquid Alpha Capture
15.07
—
22,85
FLE Liquid Alternatives
15.07
—
22,43
OEB Short Maturity Euro Bond
15.07
26,17
—
AAM US Advantage
15.07
50,81
—
AAM US Growth
15.07
42,81
43,12
myNEXT ___________________________________________________
OFL
AAS
BBI
BBI
myNEXT Bond E
myNEXT Equity E
myNEXT Multi Asset E
myNEXT Plan
15.07
15.07
15.07
15.07
5,183
5,743
5,532
5,118
—
—
—
—
New Millennium Sicav ____________________________________
Banca Finnat Euramerica; tel. 06 699 33 1
OEC Augustum Corporate Bond
OEB Augustum High Qual. Bond
OBI Augustum Italian Div. Bond
--- Augustum Mkt Timing
BOB Balanced World C.
OEB Euro Bonds Short Term
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
Cl.A
194,11
147,43
112,67
101,57
139,80
139,91
Cl.I
203,16
151,65
116,50
104,56
147,04
143,12
AAE Euro Equities
--- Extra Euro HQB
AIN Global Equities (Eur Hdg)
OEM Inflation Lkd Bd Eur.
OEC Large Europe Corporate
FLE Total Return Flexible
FLE VolActive
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
15.07
46,48
107,30
74,34
107,79
140,23
123,10
92,96
49,35
107,76
78,93
111,25
145,20
—
95,64
P
P
m
P
P
P
P
www.pioneerinvestments.com; tel. 800551552
Pioneer Funds
FLE Absolut Ret. Bond E
15.07
4,957
FLE Absolut Ret. M.Str. E
15.07
6,126
FLE Absolut Ret. M.Str.Gr. E
15.07
6,582
OFL Absolut Return Curr. E
15.07
5,613
OFL Absolut Return Curr. F
15.07
5,341
FLE Absolute R.Eur.Eq. EH($)
15.07 104,656
FLE Absolute Ret. As. Eq. E
15.07
5,747
FLE Absolute Ret. Eur. Eq. E
15.07 108,420
FLE Absolute Ret. M. Str. F.
15.07
5,426
APA Asia (ex Japan) Eq. E
15.07
8,258
APA Asia (ex Japan) Eq. F
15.07
7,307
APA China Eq. E
15.07
11,877
APA China Eq. F
15.07
10,442
FLE Commodity Alpha E
15.07
3,121
FLE Commodity Alpha E Hed
15.07
2,648
FLE Commodity Alpha F
15.07
2,932
AEU Core Europ. Eq. E
15.07
9,498
AEU Core Europ. Eq. F
15.07
8,345
AEM Em. Eur. Med. Eq. E
15.07
15,963
AEM Em. Eur. Med. Eq. F
15.07
13,439
OPE Em. Mark. Bond E DT
15.07
6,044
OPE Em. Mark. Bond F DT
15.07
6,022
OPE Em. Mark. Bond LC E
15.07
6,694
OPE Em. Mark. Bond LC E D.
15.07
4,498
OPE Em. Mark. Bond LC E DT
15.07
4,500
OPE Em. Mark. Bond LC F
15.07
6,429
OPE Em. Mark. Bond LC F D.
15.07
4,470
OPE Em. Mark. Bond LC F DT
15.07
4,494
OPE Em. Mark. Bond ST E
15.07
5,217
OPE Em. Mark. Bond ST E D
15.07
5,169
OPE Em. Mark. Bond ST E DT
15.07
5,197
OPE Em. Mark. Bond ST E Hed
15.07
5,229
OPE Em. Mark. Bond ST F DT
15.07
5,192
OPE Em. Mark. Cor. HY B. E
15.07
6,770
OPE Em. Mark. Cor. HY B. E DT
15.07
5,951
OPE Em. Mark. Corp. B. 2016 E
15.07
4,925
OPE Em. Mark. Corp. B. 2016 F
15.07
4,910
OPE Em. Mkts B.E Hed.
15.07
12,428
OPE Em. Mkts Bond E
15.07
16,132
OPE Em. Mkts Bond F
15.07
14,179
AEM Em. Mkts Eq. E
15.07
7,166
AEM Em. Mkts Eq. F
15.07
6,181
OAS Euro Aggr. Bond E
15.07
8,014
OAS Euro Aggr. Bond E D.
15.07
6,003
OAS Euro Aggr. Bond F
15.07
7,748
OAS Euro Aggr. Bond F D.
15.07
5,980
OAS Euro Aggreg. Bond E DT
15.07
5,975
OEM Euro Bond E
15.07
10,488
OEM Euro Bond E DT
15.07
5,618
OEM Euro Bond F
15.07
9,649
OAS Euro Cash Plus E
15.07
65,388
OAS Euro Cash Plus E DT
15.07
5,030
OEC Euro Corp. Short T. E
15.07
6,008
OEC Euro Corp. Short T. F
15.07
5,749
OEC Euro Corpor. Bond E DT
15.07
6,062
OEC Euro Corporate Bond E
15.07
9,664
OEC Euro Corporate Bond F
15.07
8,450
OEH Euro H. Y. E
15.07
10,365
OEH Euro H. Y. F
15.07
9,267
OEH Euro H. Y. F DT
15.07
5,490
OEH Euro High Yield E DT
15.07
6,057
MAE Euro Liquidity E
15.07
5,091
OAS Euro Short T. E
15.07
6,321
OAS Euro Short T. F
15.07
5,999
OFL Euro Strat. Bond E D.
15.07
4,939
OFL Euro Strat. Bond E DT
15.07
5,479
OFL Euro Strat. Bond F D.
15.07
4,905
OFL Euro Strat. Bond F DT
15.07
5,182
OFL Euro Strategic Bond E
15.07
10,397
OFL Euro Strategic Bond F
15.07
8,786
AAE Euroland Equity E
15.07
6,614
AAE Euroland Equity F
15.07
5,780
AEU Europ. Eq Income ED
15.07
5,852
OAS Europe Rec.Inc. 2017 E
15.07
5,383
AEU European Eq. Value E
15.07
6,244
AEU European Eq. Value F
15.07
9,289
AEU European Potential E
15.07
6,888
AEU European Potential F
15.07
6,347
AEU European Research E
15.07
5,693
AEU European Research F
15.07
4,993
FLE Flexible Opportunities E
15.07
5,115
FLE Flexible Opportunities F
15.07
5,105
OAS Gl. Sub. Bond E
15.07
5,194
AIN Glb Eq. Tar. Income E
15.07
7,467
AIN Glb Eq. Tar. Income E DT
15.07
4,387
AIN Glb Eq. Tar. Income F
15.07
7,053
AIN Glb Eq.Tar. Income ED
15.07
5,100
OIG Glb GDP Weig. Gov. Bd E DT 15.07
4,809
OIG Glb GDP Weig. Gov. Bd F DT 15.07
4,806
OIG Glb GDP Weig. Gov. Bond E 15.07
4,861
OIG Glb GDP Weig. Gov. Bond F 15.07
4,838
FLE Glb M.Asset TI E Hed. DS
15.07
4,747
FLE Glb Multi Asset TI E DS
15.07
4,204
FLE Glb Multi Asset TI E DT
15.07
5,534
OAS Glb Sub. Bond Cl. E
15.07
5,047
OAS Global Aggr. Bond E
15.07
8,499
OAS Global Aggr. Bond E DT
15.07
5,621
OAS Global Aggr. Bond F
15.07
8,219
ASE Global Ecology E
15.07
6,148
ASE Global Ecology F
15.07
5,719
OIH Global High Yield E
15.07
10,355
OIH Global High Yield E DT
15.07
5,826
OIH Global High Yield F
15.07
8,987
OIH Global High Yield F DT
15.07
5,525
OPE Global High Yield F DT
15.07
5,932
BOB Global Multi Asset Cons. E 15.07
5,662
BOB Global Multi Asset Cons. F 15.07
5,123
BAZ Global Multi Asset E
15.07
9,054
BAZ Global Multi Asset F
15.07
8,553
AIN Global Select E
15.07
6,352
AIN Global Select F
15.07
5,913
AEM Indian Equity E
15.07
8,016
AEM Indian Equity F
15.07
7,547
AIT Italian Equity E
15.07
6,226
AIT Italian Equity F
15.07
5,529
APA Japanese Eq. E
15.07
2,773
APA Japanese Eq. E Hed
15.07
7,987
APA Japanese Eq. F
15.07
2,459
AEM Latin Am. Equity E
15.07
3,442
AEM Latin Am. Equity F
15.07
3,266
AAM North Am. Bas. V. E Hed.
15.07
5,912
AAM North American Bas. Val. E 15.07
7,915
AAM North American Bas. Val. F 15.07
7,307
FLE Real Assets TI E
15.07
4,134
FLE Real Assets TI F
15.07
4,055
FLE Real Assets TI E Hed DS
15.07
4,757
APS Russian Equity E
15.07
4,078
APS Russian Equity F
15.07
3,917
OFL Strategic Income E
15.07
10,903
OFL Strategic Income E D.
15.07
6,233
OFL Strategic Income E DT
15.07
6,293
OFL Strategic Income E Hed.
15.07
9,521
OFL Strategic Income E Hed. D. 15.07
5,324
OFL Strategic Income F
15.07
9,855
OFL Strategic Income F D.
15.07
6,366
OFL Strategic Income F DT
15.07
6,108
OFL Strategic Income F Hed.
15.07
8,825
OFL Strategic Income F Hed. D. 15.07
5,092
AEU Top Europ. Play. E
15.07
7,865
AEU Top Europ. Play. F
15.07
6,796
ODMU.S. Dollar Aggregate Bd E 15.07
8,741
ODMU.S. Dollar Aggregate Bd F 15.07
8,277
ODB U.S. Dollar Short T. E
15.07
6,027
ODB U.S. Dollar Short T. F
15.07
5,721
AAM U.S. Fundam. Growth E
15.07
15,084
AAM U.S. Fundam. Growth E H
15.07 150,215
AAM U.S. Fundam. Growth F
15.07
17,811
AAM U.S. Pioneer Fund E
15.07
8,066
AAM U.S. Pioneer Fund E Hed.
15.07
5,891
AAM U.S. Pioneer Fund F
15.07
7,148
AAM U.S. Res. Value E
15.07
10,883
AAM U.S. Res. Value F
15.07
11,934
AAM U.S. Research E
15.07
8,655
AAM U.S. Research E Hed.
15.07
6,211
AAM U.S. Research F
15.07
7,635
ODH Us High Yield E
15.07
11,589
ODH Us High Yield E Hed.
15.07
7,749
ODH Us High Yield F
15.07
10,519
AAM Us Mid Cap Value E
15.07
11,254
AAM Us Mid Cap Value F
15.07
9,979
Pioneer Fund Solution
BBI Balanced E
15.07
7,033
BBI Balanced F
15.07
6,322
BOB Conservative E
15.07
8,439
BOB Conservative F
15.07
7,549
BAZ Diversified Growth E
15.07
4,140
BAZ Diversified Growth F
15.07
3,869
Pioneer SF
OAS Diver. Sub. Bond 2018 E
15.07
5,403
OPE Em. Mkts Bd 2019 E DA
15.07
6,028
OPE Em. Mkts Bd 2019 E Hd DA 15.07
4,952
BBI Equity Plan 60 E
15.07
5,030
FLE EUR Commodities E
15.07
2,309
FLE EUR Commodities F
15.07
2,152
OEB Euro Curve 1-3y E
15.07
5,978
OEB Euro Curve 1-3y F
15.07
5,777
OEM Euro Curve 10+y E
15.07
9,415
OEM Euro Curve 10+y F
15.07
8,875
OEM Euro Curve 10+year E Dis. 15.07
6,750
OEM Euro Curve 3-5y E
15.07
6,802
OEM Euro Curve 3-5y F
15.07
6,566
OEM Euro Curve 5-7year E
15.07
6,743
OEM Euro Curve 5-7year E Dis.
15.07
5,571
OEM Euro Curve 7-10y E
15.07
8,318
OEM Euro Curve 7-10y F
15.07
7,841
OEM Euro Curve 7-10year E Dis. 15.07
5,831
OAS Euro Fin. Rec. 05/2018 E
15.07
5,454
OAS Euro Finan. Rec. 18 E Dis.
15.07
5,705
OAS High Yield & Emerging Markets Bond Opp. 2021 15.07
5,029
FLE Saving Box I - E
15.07
5,007
FLE Saving Box I - U
15.07
50,070
FLE Target Eonia Plus - G
15.07
4,838
OAS US Doll. DCB B 17 E Dis.
15.07
5,861
OAS US Doll. DCB B 17 E Dis.H
15.07
5,018
Pioneer SSF
FLE America AD 12/12/17 E
08.07 114,065
FLE America AD 20/12/17 E P 08.07 110,093
FLE Asia 05/2016 E P
08.07 106,403
FLE Asia 06/2016 E
08.07 111,674
FLE Asia 21/12/2015 E
08.07 104,934
FLE Bric 03/12/2015 E
08.07 101,673
FLE Bric 15/12/2015 E
08.07 100,583
FLE Bric 4/12/2015 E
08.07 100,700
FLE Cina 07/2018 E
08.07 102,603
FLE Cina 09/2018 E
08.07 107,409
FLE Crescita Europa 05/2018 E 0
P
M
P
P
P
P
P
P
P
P
P
P
M
—
—
—
—
—
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M
m
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M
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—
—
—
—
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—
—
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—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
m
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Mercati azionari in Italia
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
MERCATO AZIONARIO
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BORSA ITALIANA
Media Media
2015-2016 (1) 30 gg 30 gg
Min ¤
Max ¤ prezzo quant.
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—
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0,423
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54,900
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18,380
11,220
ZAzioni
Contr.
N.ro Quant. tot. in
Cont. (mlg) ¤(mlg)
p/mez.
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(7)
(8) ¤ (9)
Div.
lordo
¤ (2)
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— 1528 SM Arena
397 1035 m Ascopiave 1X
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1,204
10,400
6,080
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—
—
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—
—
—
— — —
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—
—
—
— — —
— 0,0413 24.07.00
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6
1
12 7,84 0,61 2,39 73 0,4000 18.04.16
4187 1218 18386 8,74 3,02 9,94 2163 0,5000 23.05.16
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71,888
— 1280 B. Carige r
1,766
31 1514 SM B. Desio 1X
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2 1349 B. Desio r nc
0,331
84 1292 m B. Finnat 1X
19,689 362 1197 MD B. Generali 1X
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1,513
18 1397 SM B. Intermobiliare 1X
3,608 9546 6014 LC B.P. E.Romagna 1X
—
— 1474 m B.P. Etruria e L.
0,425 124417 1472 LC B.P. Milano 1X
2,420 1445 6028 MD B.P. Sondrio 1X
—
— 1548 MC B.P. Spoleto 1X
0,182 460 1533 MD B. Profilo 1X
6,192
4 1029 SM B. Sard. r nc )
2,491 21659 1143 LC B. Popolare 1X
3,697
29 1537 B. Santander 1X
6,419 1819 1539 LC Banca Mediolanum 1X
2,283
90 1080 m Banca Sistema 1X
3,344
75 1007 Banzai 1X
2,939 115 1582 SM BasicNet 1X
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12 1033 SM Bastogi 1X
41,912
15 1325 m BB Biotech 1X
0,477 106 1103 m BE 1X
0,380
72 1610 SM Beghelli 1X
0,580 3494 1569 MD Beni Stabili 1X
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11,457
45 1048 m Biesse 1X
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1 1040 Boero 1X
18,193
1 1041 SM Bon. Ferraresi 1X
0,272
3 6115 MC Borgosesia 1X
0,342
1 6120 Borgosesia rnc
49,971 165 1516 m Brembo 1X
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16,654
68 1025 B. Cucinelli 1X
16,203 872 1556 LC Buzzi Unicem 1X
9,263
63 1557 Buzzi Unic. r nc
6,700
0,377
—
1,725
1,840
0,331
19,440
20,050
1,479
3,424
—
0,433
2,422
—
0,186
6,200
2,410
3,780
6,340
2,254
3,262
2,854
1,050
42,750
0,478
0,383
0,545
—
0,296
0,126
11,600
0,210
—
18,600
0,272
—
49,580
0,050
16,500
17,260
9,400
6,650
0,375
60,000
1,725
1,840
0,331
19,300
19,720
1,479
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—
0,432
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—
0,189
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6,340
2,254
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18,400
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—
48,850
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9,300
0,75
0,32
—
—
—
-0,03
0,73
1,67
—
0,59
—
0,05
0,75
—
-1,75
0,98
1,52
-2,12
—
—
-3,15
—
0,10
1,28
—
-0,16
1,68
—
-0,03
4,75
0,78
-1,41
—
1,09
—
—
1,49
-1,38
0,61
1,17
1,08
-13,53
-70,32
—
-38,44
-27,27
-22,58
-33,41
-30,55
-28,83
-51,96
—
-53,08
-41,56
—
-28,72
-25,74
-74,87
-17,73
-14,21
-42,27
-24,50
-40,82
-35,39
-21,13
-7,49
-18,91
-23,26
—
-22,56
-57,46
-25,82
-42,76
—
-1,73
-6,31
—
10,76
-42,02
1,66
4,18
-7,55
6,700
0,376
—
1,708
1,840
0,334
19,463
19,830
1,498
3,396
—
0,434
2,430
—
0,187
6,138
2,400
3,793
6,360
2,254
3,356
2,840
1,050
42,697
0,478
0,381
0,539
—
0,294
0,123
11,611
0,211
—
18,448
0,272
—
49,262
0,050
16,519
17,150
9,365
6,720
0,374
—
1,725
1,840
0,326
19,400
19,920
1,499
3,384
—
0,435
2,416
—
0,193
5,940
2,372
3,800
6,320
2,260
3,460
2,884
1,049
42,750
0,477
0,371
0,533
—
0,292
0,120
11,540
0,211
—
18,370
0,272
—
48,850
0,051
16,690
17,150
9,115
6,670
0,366
—
1,666
1,840
0,326
19,160
19,550
1,479
3,294
—
0,422
2,394
—
0,184
5,930
2,332
3,780
6,290
2,214
3,262
2,822
1,049
42,430
0,475
0,371
0,529
—
0,292
0,120
11,500
0,210
—
18,120
0,272
—
48,800
0,050
16,410
16,970
9,115
6,720
0,388
—
1,750
1,840
0,340
19,740
20,180
1,500
3,490
—
0,447
2,468
—
0,194
6,200
2,478
3,800
6,480
2,272
3,468
2,884
1,050
43,000
0,482
0,384
0,547
—
0,300
0,126
11,740
0,213
—
18,680
0,272
—
49,590
0,051
16,690
17,340
9,440
16
759
—
14
2
19
1444
355
7
4816
—
5721
928
—
48
5
6203
2
1272
72
291
101
3
86
19
11
413
—
12
4
199
9
—
7
1
—
921
8
241
1484
269
14,81 4,07
neg. 0,13
— —
5,83 0,26
6,28 0,28
14,55 0,55
11,10 3,55
6,59 1,86
neg. 0,70
7,41 0,33
— —
6,60 0,41
8,52 0,43
— —
21,91 0,78
neg. 0,26
2,02 0,10
9,18 0,62
10,71 2,27
10,29 1,94
neg. 1,64
10,33 1,87
neg.183,04
3,93 0,64
18,66 1,33
154,13 0,73
neg. 0,70
— —
7,77 2,40
neg. -0,89
15,17 2,25
neg. 0,62
— —
21,47 0,94
neg. 0,38
— —
17,88 4,83
neg. 0,37
33,69 5,90
28,20 1,38
15,40 0,76
5,22
—
—
4,95
5,52
3,00
6,17
3,83
—
2,94
—
6,22
2,88
—
3,20
—
4,64
5,27
4,72
2,35
—
3,52
—
6,27
2,33
—
4,45
—
—
—
3,10
—
—
0,35
—
—
1,62
—
0,79
0,44
0,80
3,310 5,260 3,721
2 1327 m Cad It 1X
3,220 6,100 4,336 121 1066 m Cairo Comm. 1X
0,842 1,479 1,105
29 6021 SM Caleffi 1X
1,721 2,796 2,005
15 1306 Caltagirone 1X
0,740 1,178 0,821
15 1058 MC Caltagirone Ed. )
4,890 8,985 8,580 1083 1061 LC Campari 1X
1,040 2,500 1,192
21 1527 SM Carraro 1X
5,175 8,800 5,700 470 1333 MD Cattolica Ass. 1X
10,210 16,920 13,524
5 1580 m Cembre 1X
3,300 7,155 3,778 121 1067 m Cementir Hldg. 1X
2,500 4,730 2,757
6 1329 m Cent. Latte To 1X
4,010 7,920 7,179 466 1053 Cerved Inf. 1X
0,015 0,058 0,017 388 1042 SM Chl 1X
0,168 0,367 0,184
24 6023 SM Cia 1X
0,207 0,257
—
— 1087 Ciccolella
0,740 1,137 0,981 504 1070 MD Cir 1X
0,330 1,368 0,370
75 1317 SM Class 1X
5,170 8,920 6,365 4831 1475 LC CNH Industrial 1X
0,310 0,537 0,364 468 1073 MD Cofide 1X
7,320 9,500 8,026
18
Coima Res 1X
0,197 0,376 0,230
19 6038 SM Conafi Prestitò 1X
4,920 8,385 5,761 366 1100 MD Credem 1X
0,315 1,362 0,441 7982 1454 MD C. Valtellinese 1X
0,751 1,940 1,013
17 1570 SM Csp Int. 1X
0,230 2,830 0,349 1172 1312 CTI Biopharma 1X
3,600
4,140
1,110
2,178
0,820
8,815
1,189
5,790
13,330
3,762
2,724
7,050
0,017
0,185
—
0,992
0,388
6,205
0,390
7,700
0,211
5,760
0,406
1,040
0,335
3,546
4,402
1,090
2,120
0,791
8,675
1,188
5,720
13,070
3,832
2,768
6,995
0,017
0,181
—
0,990
0,387
6,265
0,379
7,750
0,211
5,675
0,390
1,010
0,337
1,52
-5,95
1,83
2,74
3,67
1,61
0,08
1,22
1,99
-1,83
-1,59
0,79
—
2,49
—
0,20
0,18
-0,96
2,88
-0,65
—
1,50
4,13
2,97
-0,62
-10,83
-9,95
8,52
-9,80
-19,14
9,55
-41,81
-21,73
-3,57
-36,33
-17,43
-9,42
-50,98
-18,51
—
4,87
-44,28
-2,57
-7,86
-23,89
-27,87
-17,38
-63,29
-5,90
-70,53
3,658
4,103
1,084
2,145
0,803
8,782
1,172
5,773
13,444
3,770
2,748
6,991
0,017
0,182
—
1,013
0,384
6,196
0,384
7,611
0,217
5,695
0,399
1,019
0,338
3,630
4,000
1,078
2,080
0,790
8,680
1,188
5,790
13,180
3,776
2,768
7,035
0,016
0,184
—
0,989
0,371
6,250
0,379
7,540
0,221
5,665
0,391
1,012
0,337
3,528
3,990
1,078
2,080
0,790
8,680
1,143
5,700
13,180
3,644
2,724
6,920
0,016
0,181
—
0,981
0,371
6,100
0,376
7,540
0,211
5,595
0,391
1,010
0,330
3,832
4,196
1,110
2,198
0,820
8,835
1,229
5,855
13,600
3,866
2,778
7,050
0,017
0,185
—
1,034
0,388
6,290
0,390
7,795
0,221
5,800
0,409
1,042
0,345
16
4
13 29,25 0,61
1637 939 3854 29,08 2,77
5
3
3 57,63 1,21
67
30
64 5,74 0,25
14
12
9 neg. 0,18
1153 626 5495 29,08 2,92
19
9
11 neg. 1,90
502 228 1316 16,52 0,53
8
1
10 14,34 1,74
246 111 419 8,89 0,57
11
2
7 53,20 0,67
508 200 1401 948,61 2,43
11 257
4 neg. 17,29
5
8
1 neg. 1,67
—
—
—
— —
258 367 372 19,16 0,73
9
26
10 neg. 0,86
2506 2760 17104 48,99 2,58
113 458 176 14,78 0,49
12
1
5 15,88 0,78
9
17
4 neg. 0,37
391 167 949 11,39 0,76
836 4188 1672 3,74 0,20
17
15
15 17,99 0,47
176 756 256 neg. 1,98
4,10
4,87
—
2,33
—
1,02
—
6,06
3,42
2,65
2,18
2,80
—
1,21
—
4,34
—
2,10
3,65
—
—
2,63
7,52
4,91
—
0,314
1,862
0,895
13,400
10,550
8,690
14,720
1,000
32,750
3,010
1,090
0,773
3,120
1,580
24,280
17,150
17,820
28,000
1,529
57,200
14,600
3,620
0,380
2,332
0,997
16,701
12,491
14,236
21,729
1,087
54,492
6,778
1,218
0,360
2,350
0,985
16,700
12,800
14,760
21,210
1,063
56,650
7,380
1,142
0,362
2,346
0,980
16,740
12,900
14,400
21,200
1,060
54,900
7,285
1,167
-0,69
0,17
0,46
-0,24
-0,78
2,50
0,05
0,28
3,19
1,30
-2,14
-47,90
10,62
-15,54
-5,68
-2,10
-10,13
-23,14
-16,81
17,77
-0,62
-41,27
0,359
2,350
1,008
16,602
12,867
14,850
21,241
1,062
56,573
7,455
1,170
0,367
2,350
1,017
16,640
12,800
14,590
21,140
1,074
55,550
7,240
1,161
0,357
2,350
0,985
16,450
12,780
14,590
20,950
1,052
55,150
7,240
1,126
0,367
2,350
1,017
16,770
12,950
15,080
21,420
1,074
57,200
7,690
1,218
0,585
0,670
0,060
40,000
6,638
1,391
0,593
3,330
1,972
10,930
8,504
0,042
4,558
0,856
1,080
23,130
0,595
0,880
1,307
0,200
59,750
15,290
2,346
0,990
4,500
4,458
17,660
13,028
0,138
10,450
1,250
2,280
47,180
0,973
0,652
97 1275 Edison r nc )
0,779 257 1099 MD Ed. Espresso 1X
0,093 1226 1138 SM Eems )
46,409
39 1359 m EI Towers 1X
12,801
17 1346 m El.En 1X
1,783
26 1188 m Elica 1X
0,693
21 1613 m Emak 1X
3,936 50023 1575 LC Enel 1X
2,245
9 6048 MC Enervit 1X
14,123 19843 1525 LC Eni 1X
10,175 258 1576 MD Erg 1X
0,048 190 1154 SM Ergycapital )
5,448 152 1104 m Esprinet 1X
0,956
6 6025 SM Eukedos 1X
1,349
39 1088 m Eurotech 1X
32,401 548 1627 LC Exor 1X
0,645
43 1081 m Exprivia 1X
0,691
0,785
0,099
45,950
15,150
1,669
0,685
3,996
2,100
14,560
10,230
0,048
5,275
0,950
1,350
34,010
0,660
0,689
0,774
0,090
46,280
14,500
1,673
0,678
3,992
—
14,720
10,230
0,046
5,150
—
1,320
33,620
0,656
0,22
1,36
9,76
-0,71
4,48
-0,24
0,96
0,10
—
-1,09
—
4,32
2,43
—
2,27
1,16
0,69
-3,94
-22,89
-0,65
-21,38
48,45
-15,51
-12,75
1,98
-25,47
5,58
-13,88
-40,71
-37,65
-9,95
-14,95
-19,98
-12,08
0,690
0,780
0,099
46,451
14,988
1,676
0,670
3,990
2,098
14,661
10,266
0,047
5,297
0,939
1,368
33,832
0,666
0,690
0,774
0,099
46,700
14,500
1,698
0,685
3,998
2,096
14,820
10,220
0,046
5,240
0,950
1,343
33,690
0,668
0,674
0,760
0,094
45,950
14,480
1,650
0,669
3,958
2,096
14,520
10,210
0,046
5,155
0,903
1,330
33,370
0,660
0,698
0,793
0,102
46,910
15,290
1,698
0,685
4,024
2,100
14,850
10,360
0,048
5,390
0,950
1,389
34,250
0,675
B
C
D
E
F
1,181
10,903
6,094
1,571
0,377
1,056
8,176
2,957
1,621
0,384
8,382
4,538
10,094
—
2,606
3,850
10,236
22,507
7,331
16,452
16,061
INDICI
Pr. Chiusura (3)
Var.% Vwap Apert.
¤
¤ Var.% annua ¤ (6)
(¤) Min.¤ Max¤
18.07 15.07 (4)
(5) 18.07 18.07 18.07 18.07
625 1355 m D'Amico 1X
7 1047 m Dada )
14 1676 Damiani )
50 1089 MD Danieli
65 1090 Danieli r nc
40 1018 m Datalogic 1X
124 1072 MD De' Longhi 1X
163 1003 m Dea Capital 1X
93 1598 MD Diasorin 1X
175 1326 m Digital Bros
9 1351 m Dmail Gr. 1X
126
1
11
223
52
322
661
135
656
829
36
7
4486
—
6
2
39
262
38
15
6907
—
71537
1469
—
206
1
13866
3
825
62
84
52
1
11
24
21
2099
—
36
8
23
23
—
1
3
—
100
167
29
415
72
48
1688
—
10
4
13
5100
746
23
23460
—
31042
3570
—
39
9
33276
11
5250
139
281
147
1
482
11
8
1132
—
11
1
262
5
—
10
1
—
4904
8
475
7116
677
411 147 3,07 0,44
—
— 29,41 0,66
7
7 14,80 1,25
16 273 8,34 0,79
10 134 6,47 0,61
43 645 21,41 2,91
136 2896 21,24 3,52
80
85 7,93 0,60
41 2326 31,52 5,39
314 2338 11,55 3,11
18
21 neg. -0,04
74 0,3500
312 0,0700
— 0,0875
200 0,0846
24 0,1016
121 0,0100
2260 1,2000
1067 0,7600
234 0,4000
1635 0,1000
— 0,1000
1906 0,0270
1102 0,0700
— 0,0122
127 0,0060
41 0,2639
869 0,1500
54755 0,2000
4698 0,3000
181 0,0530
138
—
173 0,1000
130
—
2365 13,3825
64 0,0111
76 0,0200
1224 0,0240
— 0,0540
32
—
4 0,0400
318 0,3600
8 0,0100
— 0,1300
145 0,0650
10
—
— 0,0600
3290 0,8000
40 0,0038
1123 0,1300
2836 0,0750
381 0,0750
33
321
17
258
100
5100
54
1006
229
600
27
1363
5
17
—
805
36
8445
276
274
10
1893
443
34
95
0,435
2,462
1,355
9,760
2,512
0,550
0,155
H
1,901
I
1,600
4,500
4,050
19,210
4,390
1,291
1,341
0,512
33 1369 SM Gabetti Prop. S. 1X
2,618
3 1332 SM Gasplus 1X
1,590
7 1607 m Gefran 1X
11,360 11555 1131 LC Generali 1X
2,843 453 1006 MD Geox 1X
0,913
50 1622 SM Grandi Viaggi 1X
0,184 240 1253 Gr. Waste Italia )
2,676 2,463 2579 1251 MD Hera d
0,535
—
—
11,350
2,734
0,934
0,180
0,519
2,600
1,640
11,290
2,776
0,935
0,178
3,08
—
—
0,53
-1,51
-0,11
1,01
-36,65
—
—
-33,37
-33,27
5,36
-75,77
0,526
—
—
11,336
2,737
0,942
0,178
0,540
—
—
11,260
2,798
0,935
0,180
0,514
—
—
11,220
2,690
0,919
0,174
sponsor museo
04.07.11
09.05.16
21.07.14
16.05.16
23.05.16
04.02.08
23.05.16
19.05.03
23.05.16
23.05.16
23.05.16
09.05.16
09.05.16
19.05.14
23.05.16
21.05.12
23.05.16
05.05.08
23.05.16
16.05.16
23.05.16
02.05.16
09.05.16
23.05.16
24.05.01
23.05.16
10.05.10
25.04.16
02.05.16
06.05.13
16.05.16
23.05.16
06.06.16
24
71
49 neg. 0,01 — 76 0,0500 14.04.14
99 136 106 18,94 0,55 — 321 0,0629 21.05.12
259 4058 401 1,02 -12,05 —
4
—
255
12 552 27,48 2,15 — 1313 1,1000 18.05.15
353
70 1053 20,13 1,70 2,00 289 1,2000 23.05.16
44
30
50 17,15 0,94 0,58 106 0,0098 23.05.16
5
10
7 12,42 0,66 3,73 110 0,0250 06.06.16
6857 26191 104490 18,47 1,25 4,01 40561 0,1600 20.06.16
3
1
1 206,56 1,83 1,43 37 0,0300 23.05.16
8276 11852 173772 neg. 1,03 5,46 53279 0,8000 23.05.16
393
98 1004 74,81 0,95 4,87 1543 1,0000 23.05.16
4
45
2 neg. 0,65 —
8
—
474
95 504 9,16 0,94 2,83 278 0,1500 09.05.16
6
3
2 neg. 0,70 — 21
—
92
91 125 neg. 0,46 — 49
—
2091 294 9934 10,95 0,80 1,03 8153 0,3500 20.06.16
8
8
5 7,65 0,47 3,20 35 0,0213 25.04.16
0,0450
0,4600
0,0140
0,0900
0,4000
0,2000
0,0900
—
0,2550
—
K
0,366
L
23.05.16
23.05.16
23.05.16
09.05.11
09.05.11
23.05.16
23.05.16
23.05.16
18.06.01
23.05.16
23.05.16
22.06.15
Azioni
0,349 0,257 1006 1116 SM Juventus FC
1,028 0,462
M
0,082
1,604
14,260
6,100
0,650
2,770
4,600
0,091
3,910
1,160
0,223
0,971
10,580
0,712
1,595
0,156
0,254
4,552
N
0,166
3,246
19,730
11,850
1,749
4,930
10,150
0,194
7,300
1,748
0,480
2,340
19,000
1,190
7,335
0,398
2,643
8,990
0,158
2,317
17,462
7,339
1,232
3,439
5,688
—
4,271
1,384
0,334
2,196
14,620
1,004
3,746
0,183
0,430
7,640
1,903
4,404
0,266
3,400 2,271
8,000 7,378
1,250 0,275
0,115
6,350
3,932
0,439
—
7,500 7,075
6,745 5,355
O
P
Pr. Chiusura (3)
Var.% Vwap Apert.
¤
¤ Var.% annua ¤ (6)
(¤) Min.¤ Max¤
18.07 15.07 (4)
(5) 18.07 18.07 18.07 18.07
1,204 1,209
1,018 1,018
1,465
—
10,590 10,590
2,160 2,140
— 299,000
39,350 39,300
30,000 29,990
8,350 8,060
-0,41
—
—
—
0,93
—
0,13
0,03
3,60
-19,82
-1,62
-11,11
3,12
-30,04
—
-4,93
1,10
-7,05
1,196
1,009
1,430
10,587
2,166
—
39,334
29,890
8,160
1,189
1,022
1,431
10,580
2,150
—
39,690
29,750
8,060
1,189
0,998
1,414
10,570
2,110
—
38,990
29,570
8,060
Contr.
N.ro Quant. tot. in
Cont. (mlg) ¤(mlg)
1,208
1,022
1,465
10,590
2,190
—
39,800
30,110
8,350
p/mez.
Capit.
p/u propri Div/p in mln
(7)
(8) ¤ (9)
7
6
8 14,79 0,46
10
12
12 12,48 0,39
8
3
4 452,22 1,13
426 1309 13853 neg. 1,23
43
30
64 neg. 0,72
—
—
—
— —
274
32 1250 217,91 0,82
923 273 8147 165,59 0,63
7
—
3 neg. 1,27
0,275 0,267 3,15 4,06 0,275 0,271 0,270 0,279
58 1358 SM K.R.Energy 1X
7,920 18,260 11,457
40 1524 m
0,370 1,357 0,458
65 1430 m
0,380 0,930 0,458
71 1594 SM
7,230 13,940 9,379 3009 1259 LC
42,050 67,800 44,953 1147 1344 LC
0,374 0,933 0,553
72 1503 SM
270 2404
0,446 0,451 -0,95 -31,54 0,463 0,451 0,446 0,477
24
660 120,44 6,20
41
19
neg. 0,62
Div.
lordo
¤ (2)
Data
stacco
2,09 29 0,0250 16.05.16
29,72 14 0,3000 16.05.16
— 11 0,1300 02.02.09
— 3698 0,0900 18.05.15
— 249 0,0070 21.05.07
—
— 0,0015 19.05.08
1,02 873 0,4000 09.05.16
1,60 489 0,4780 09.05.16
— 318 0,1200 29.06.15
—
—
277 0,0120 04.11.02
15
—
La Doria 1X
Landi Renzo 1X
Lazio
Leonardo-Finmecc. 1X
Luxottica 1X
LVenture Group 1X
11,590
0,458
0,468
9,745
44,370
0,512
11,550
0,448
0,469
9,690
45,010
0,563
0,35
2,21
-0,21
0,57
-1,42
-8,98
-11,15
-40,11
-8,93
-24,64
-26,61
-22,79
11,564
0,446
0,468
9,709
44,555
0,516
11,500
0,450
0,468
9,725
44,910
0,517
11,400
0,439
0,468
9,590
44,190
0,510
11,680
0,458
0,468
9,830
45,160
0,519
110
12 134 8,00 1,81 2,42 358 0,2800 04.07.16
21
45
20 neg. 0,70 — 50 0,0550 23.05.11
2
1
1 5,45 1,47 — 32
—
3479 1555 15094 11,53 1,31 — 5613 0,4100 23.05.11
4388 749 33388 26,81 3,98 2,00 21559 0,8900 23.05.16
150 418 216 neg. 1,19 —
9 0,0500 29.04.02
51 1245 SM M & C 1X
585 1821 MD Maire Tecnimont 1X
125 1019 m Marr 1X
29 1060 m M.Zanetti Beverage 1X
23 1052 Mediacontech )
5579 1543 LC Mediaset 1X
6658 1173 LC Mediobanca
— 1706 MC Meridie 1X
3 1039 MC Mid Industry Cap (1)>
9 1178 SM Mittel 1X
1029 1010 SM MolMed 1X
280 1004 MD Moleskine 1X
930 1037 LC Moncler 1X
163 1014 MD Mondadori 1X
239 1046 m Mondo TV 1X
33 1095 SM Monrif 1X
97975 1500 LC Monte Paschi Si 1X
19 1451 m MutuiOnline 1X
0,154
2,400
18,080
7,835
1,110
3,290
5,935
—
—
1,380
0,338
2,170
14,420
1,057
4,278
0,211
0,334
7,465
0,154
2,350
18,330
7,850
1,128
3,292
5,835
—
—
1,414
0,339
2,146
14,430
1,057
3,990
0,213
0,340
7,100
—
2,13
-1,36
-0,19
-1,60
-0,06
1,71
—
—
-2,40
-0,32
1,12
-0,07
—
7,22
-0,85
-1,82
5,14
12,26
-5,51
-3,36
-17,38
36,06
-14,40
-33,76
—
—
-12,56
-7,27
26,66
11,08
1,26
-30,29
-20,71
-73,01
-7,69
0,154
2,367
18,246
7,768
1,102
3,294
5,893
—
—
1,370
0,340
2,154
14,392
1,051
4,172
0,209
0,335
7,381
0,155
2,314
18,360
7,820
1,090
3,300
5,825
—
—
1,371
0,340
2,136
14,460
1,041
4,042
0,204
0,330
7,165
0,151
2,314
18,080
7,705
1,090
3,260
5,785
—
—
1,356
0,336
2,136
14,190
1,036
4,002
0,203
0,327
7,100
0,155
2,402
18,450
7,840
1,110
3,346
6,030
—
—
1,380
0,343
2,170
14,650
1,059
4,288
0,212
0,347
7,500
20
90
14 neg. 0,98 —
423 386 913 16,45 5,79 1,99
389
50 915 20,90 4,47 3,62
48
15 117 23,18 0,91 1,16
5
4
4 46,59 16,91 —
1950 3315 10920 972,74 1,70 0,61
3421 4115 24250 8,70 0,59 4,24
—
—
—
— — —
—
—
—
— — —
8
8
11 neg. 0,42 —
130 538 183 neg. 4,49 —
113
57 123 16,86 4,18 2,18
1959 815 11734 21,45 6,59 0,97
56
40
42 43,17 1,04 —
800 394 1642 35,68 2,82 0,96
22
35
7 8,50 1,65 —
6244 71129 23808 2,53 0,10 —
376
68 500 13,23 5,56 2,03
7 1236 m Nice 1X
13 6027 MC Noemalife )
3 6136 Nova Re )
— 1529 SM Olidata 1X
2
Openjobmetis 1X
540 1065 OVS 1X
2,524 2,532 -0,32 0,98 2,503 2,508 2,490 2,526
7,400 7,400 — 12,25 7,400 7,400 7,400 7,400
—
— —
—
—
—
—
—
19
5
—
—
— —
—
—
—
—
—
7,295 7,300 -0,07 -1,33 7,201 7,175 7,175 7,295
5,055 4,962 1,87 -22,06 5,050 5,040 4,996 5,125
—
3
976
1,240 4,048 2,729
32 1013 m Panariagroup I.C. 1X 3,060 2,970
2,220 2,540 2,342 999 1110 MD Parmalat 1X
2,368 2,360
1,451 3,178 1,590 889 1180 MD Piaggio 1X
1,492 1,500
0,231 1,069 0,270 145 6029 SM Pierrel )
0,255 0,255
1,310 6,290 1,989
20 1206 SM Pininfarina 1X
1,841 1,860
0,944 1,950 1,094
18 6045 SM Piquadro )
1,089 1,071
4,022 7,990 4,547
2 1567 m Poligrafica S.F. 1X
4,778 4,652
0,151 0,395 0,178
16 1213 SM Poligr. Ed. 1X
0,195 0,196
4,982 7,265 6,360 5174 1009 LC Poste Italiane 1X
6,230 6,225
0,070 0,532 0,076 2382 1151 SM Prelios 1X
0,082 0,082
0,048 0,293 0,057 537 1465 SM Premuda 1X
0,062 0,062
8,550 20,290 12,688
10 1558 m Prima Ind. 1X
12,690 12,720
14,150 22,450 20,078 1054 1353 LC Prysmian 1X
20,250 20,170
2,508 3,750 3,372 111 6022 MC Tamburi Inv. 1X
0,329 0,600 0,508
11 1031 Tas 1X
3,500 4,298 3,855 380
Technogym
0,627 1,316 0,741 136619 1193 LC Telecom Italia 1X
0,502 1,122 0,596 43840 1260 Telecom It. r nc
8,530 15,340 12,693 4604 1194 LC Tenaris 1X
3,536 5,120 4,850 8771 1360 LC Terna 1X
0,685 2,040 0,794
67 6049 m TerniEnergia 1X
0,441 0,815 0,491
76 1038 m Tesmec 1X
0,037 0,074 0,043 4819 1553 SM Tiscali 1X
45,760 98,000 50,832
76 1331 MD Tod's 1X
12,320 17,550 14,240
1 1837 Toscana Aeroporti 1X
1,025 3,544 1,259 516 1511 MD Trevi )
6,605 9,482 7,276
8 1063 m Txt e-solutions 1X
U
2,252
1,703
6,015
1,909
1,250
7,880
6,605
9,480
5,445
2,804
2,704 18379 1287
2,175 143900 1082
6,512
2 1083
2,506 5592 1352
1,480 12205 1243
V
5 6032 MC Valsoia 1X
8 1308 MC Vianini I. 1X
39 1310 m Vittoria 1X
Y
15,510 36,780 22,527
4,882
0,008
0,111
LC UBI Banca 1X
LC Unicredit 1X
Unicredit r nc
LC Unipol 1X
LC UnipolSai 1X
3,108
2,378
1,508
0,255
1,861
1,092
5,000
0,203
6,320
0,084
0,063
12,850
20,440
290 0,0703 30.05.16
62
—
— 0,0200 04.06.07
—
—
— — —
— 0,0440 10.05.04
—
2 21,94 1,48 — 99
—
598 3023 13,23 1,39 2,97 1146 0,1500 06.06.16
8,775 13,620
5,760 14,180
4,852 10,790
6,230 15,220
0,283 1,618
3,900 11,041
2,464 4,560
6,135 10,770
17,260 32,550
0,785 2,546
10,800 13,780
3,102 5,510
12,190 17,370
7,295 11,090
0,015 0,080
0,520 1,820
3,874 5,575
1,127 3,368
6,570 9,795
0,440 0,935
9,210 10,090
0,140 0,380
145,000 146,000
4,480 9,600
T
3,008
2,354
1,479
0,255
1,800
1,065
4,644
0,195
6,175
0,080
0,060
12,410
20,000
18.04.16
23.05.16
23.05.11
23.05.16
22.05.06
23.05.11
02.05.16
3,45 1130 0,1432 23.05.16
4,30 64 0,1000 23.05.16
— 472 0,1100 19.05.08
2,17 5777 0,6000 18.04.16
1,72 114 0,0052 09.05.16
0,81 1150 1,0000 09.05.16
— 106
—
— 14 0,0300 19.05.08
—
— 0,1030 19.02.06
— 162
—
—
—
—
5 1590 m Sabaf 1X
34 1481 m Saes G. 1X
8 1505 m Saes G. r nc
66 1091 MD Safilo Group 1X
91820 1247 LC Saipem 1X
— 1248 Saipem r
1951 1075 LC Salini Impregilo 1X
1 1076 Salini Impregilo r nc
604 1057 LC S. Ferragamo 1X
7953 1222 MD Saras 1X
4 1008 MC Save 1X
6 6037 m Servizi Italia 1X
4 1068 m Sesa )
194 1123 MD Sias 1X
270 6044 SM Sintesi 1X
83 1297 SM Snai 1X
16641 1115 LC Snam 1X
369 1276 m Sogefi )
17 1618 Sol 1X
70 1032 SM Sole 24 Ore sp
10
Space2 1X
175 1283 SM Stefanel 1X
— 1550 Stefanel r nc
3821 1596 LC STMicroelectr. 1X
3,024
2,378
1,500
0,255
1,861
1,065
4,644
0,196
6,240
0,082
0,063
12,850
20,120
01.06.15
28.02.11
109
18
77 29,01 7,09
1
—
— 19,36 1,54
1703 3100 2803 neg. 4,72
1856 278 7673 29,06 6,64
6
7
2 11,63 0,75
179
4 432 20,26 3,89
59 163 105 30,99 0,80
43 353
59 neg. 0,14
—
—
—
— —
25
88
36 neg. -1,59
—
—
—
— —
9,301
11,464
8,502
6,707
0,378
5,907
2,764
7,137
18,730
1,535
13,034
3,597
14,135
8,134
0,020
0,674
5,127
1,348
8,387
0,499
9,745
0,185
—
5,185
3,059
2,368
1,494
0,255
1,814
1,083
4,774
0,199
6,227
0,081
0,062
12,540
20,210
10.08.09
02.05.16
23.05.16
16.05.16
22.04.02
23.05.16
23.11.15
3,130 5,450 3,961 110 1027 MD Rai Way 1X
4,160 4,104 1,36 -12,91 4,153 4,118 4,118 4,194
2,070 2,748 2,308
1 1342 SM Ratti 1X
2,326 2,300 1,13 -0,59 2,326 2,326 2,326 2,326
0,389 1,320 0,820 8150 1564 MD RCS Mediagroup 1X 0,910 0,940 -3,19 46,44 0,904 0,931 0,880 0,938
12,800 28,510 26,825 574 1221 LC Recordati 1X
27,680 27,820 -0,50 14,61 27,625 27,690 27,520 27,760
0,269 0,433 0,304 107 1238 m Reno De Medici 1X
0,301 0,306 -1,50 -16,97 0,302 0,309 0,301 0,309
58,450 136,300120,554
7 1345 m Reply 1X
122,800 120,400 1,99 -2,80 122,919 123,400 120,500 124,800
0,415 0,714 0,634 244 1085 SM Retelit 1X
0,648 0,642 0,86 8,20 0,645 0,639 0,639 0,648
0,147 0,330 0,165
49 1549 SM Ricchetti 1X
0,178 0,160 11,19 -29,66 0,167 0,160 0,157 0,178
0,070 0,226 0,086 133 1228 Risanamento )
— 0,087 —
—
—
—
—
—
0,360 0,670 0,402 168 1028 SM Roma A.S.
0,410 0,408 0,59 -16,02 0,408 0,412 0,405 0,412
0,536 1,455 0,596
3 6047 SM Rosss 1X
— 0,598 —
—
—
—
—
—
S
-12,98
-1,18
-36,03
-53,80
-51,46
-20,21
-17,26
-21,46
-12,44
-70,25
-67,37
-15,04
-0,50
32 19,08 1,42 2,81
264 71,01 2,96 —
—
— — —
0,6200
0,0470
0,6600
0,0900
0,6000
0,0200
0,2500
—
0,5000
0,1000
—
0,0470
0,1400
0,1700
0,0400
0,0240
0,0245
0,1500
— 139 0,0300 11.05.09
0,72 4393 0,0170 23.05.16
3,35 540 0,0500 18.04.16
— 12
—
— 55 0,3400 23.05.05
3,69 54 0,0400 03.08.15
— 41 0,3615 08.05.00
— 26 0,2634 21.05.07
5,46 8133 0,3400 20.06.16
— 94 2,0600 14.04.08
— 12 0,0300 20.06.11
1,99 131 0,2500 09.05.16
2,08 4380 0,4200 18.04.16
R
3,03
0,34
-0,53
—
-1,02
1,68
2,71
-0,51
0,08
-0,12
0,16
-0,24
0,40
13
36
—
73
723
1214
266
20
3891
5133
—
—
120
143
457
3601
275
110
31
981
292
0,87
1,46
1,33
-0,69
5,57
1,47
5,82
0,87
0,84
1,76
0,42
1,01
3,43
Z
895 1111 2706 20,15 1,54 3,70 3626 0,0900 20.06.16
0,0400
1,4000
0,0150
—
0,0110
0,0724
0,1900
0,1400
0,1510
0,0362
0,0945
0,0300
0,0550
0,216
18.04.16
2,432 2,438 -0,25 -0,37 2,434 2,436 2,418 2,450
621
2047
133
3
68
19
1550
30640
1716
—
2619
50
1635
J
Z
2,090 1,228
24 1301 m Isagro 1X
1,467 0,980
12 1050 m Isagro Az. Svil. sp
2,726 1,478
4 1054 m It Way 1X
10,590 10,529 2294 1148 LC Italcementi 1X
5,500 2,164 6859 1256 SM Italiaonline 1X
320,000299,800
— 1257 Italiaonline rnc
44,650 35,895
16 1152 MD Italmobiliare 1X
31,870 26,940 105 1153 Italmobiliare r nc
8,960 8,191
3 1302 IVS Gr. A 1X
14,327 29,544 18,173
1,050 1,350 1,187
7,135 10,300 8,755
13
19
10 neg. 1,97 — 30 0,0700 15.05.06
—
—
—
— — —
— 0,1000 23.05.16
—
—
—
— — —
— 0,1500 30.04.12
6048 6445 73053 8,71 0,75 6,35 17682 0,7200 23.05.16
730 865 2367 70,89 1,91 2,19 709 0,0600 23.05.16
28
37
35 neg. 0,65 — 45 0,0300 07.04.08
32 134
24 neg. 0,55 — 10 0,0100 02.06.14
5,24
2,68
3,83
—
—
—
1,34
7,24
8,21
—
2,16
1,70
3,97
0,878
0,700
1,102
4,570
1,668
91,050
17,100
13,900
6,000
09.05.16
23.05.16
29.06.15
18.04.11
16.05.16
07.05.12
23.05.16
0,540
—
—
11,490
2,816
0,957
0,180
0,615 1,006 0,728 1424 1036 MD Imm. Grande Dis. 1X 0,785 0,753 4,25 -14,51 0,764 0,751 0,750 0,785 459 1678 1281 13,60 0,61
34,360 59,150 52,146 157 1515 m Ima 1X
52,200 51,550 1,26 8,90 52,151 52,150 51,750 52,500 560
37 1916 29,29 12,88
0,318 0,740 0,397 130 1001 SM Immsi 1X
0,395 0,397 -0,48 -15,18 0,392 0,397 0,386 0,397
40
64
25 neg. 0,50
0,105 0,576 0,169
72 6031 MC Industria e Inn. 1X
0,135 0,120 12,93 -55,37 0,133 0,125 0,125 0,140
76 461
61 neg. -0,40
0,185 0,392 0,204
73 1269 SM Intek Group 1X
0,198 0,198 — -36,82 0,197 0,195 0,192 0,200
33 157
31 12,66 0,17
0,378 0,637 0,403
29 1270 Intek Group r nc
0,388 0,389 -0,15 -19,74 0,385 0,389 0,380 0,394
25
74
29 24,67 0,34
10,300 15,950 14,083 354 1554 m Interpump 1X
14,160 14,100 0,43 -0,56 14,231 14,200 14,110 14,400 691 206 2934 13,17 2,51
1,522 3,654 1,897 219054 1186 LC Intesa Sanpaolo 1X 1,935 1,931 0,21 -37,74 1,932 1,928 1,894 1,969 22285 158562 306410 11,84 0,68
1,460 3,150 1,794 15072 1187 Intesa Sanp. r nc
1,862 1,841 1,14 -35,03 1,840 1,845 1,805 1,869 1951 7540 13875 11,28 0,65
0,045 0,213 0,052
84 1361 SM Inv. e Sviluppo )
0,059 0,059 -0,17 -39,11 0,058 0,059 0,057 0,059
6
14
1 neg. 0,41
3,692 5,180 4,130 917 1069 Inwit 1X
4,352 4,300 1,21 -13,14 4,365 4,330 4,312 4,410 1375 871 3801 41,62 1,82
m
1,582 2,350 1,702
3 1555 Irce 1X
1,760 1,750 0,57 -17,44 1,760 1,770 1,760 1,770
2
—
1 16,79 0,38
0,858 1,676 1,445 2642 1339 MD Iren 1X
1,378 1,365 0,95 -6,28 1,384 1,362 1,362 1,399 916 1827 2528 14,94 0,97
Via Tortona 56
23.05.16
21.03.16
23.05.16
25.06.12
02.05.16
09.05.16
7,55 154 0,0271 23.05.16
— 39
—
— 83
—
0,60 679 0,1000 09.11.15
0,94 520 0,1207 09.11.15
1,68 868 0,2500 09.05.16
2,07 3175 0,4400 18.04.16
10,28 326 0,1200 16.05.16
1,15 3165 0,6500 23.05.16
1,74 105 0,1300 07.12.15
—
2 0,1000 19.05.08
0,650 1,290 0,754 558 1124 m Falck Renew 1X
0,739 0,742 -0,40 -33,53 0,737 0,740 0,727 0,750 150 221 163 40,74 0,45 6,10 215
27,910 46,190 37,307 605 1012 Ferrari 1X
38,330 38,360 -0,08 -10,73 38,384 38,280 38,030 38,740 1627 258 9922 25,86-296,29 1,20 7444
0,340 0,715 0,441 109 6066 SM FNM 1X
0,439 0,441 -0,50 -9,12 0,434 0,433 0,428 0,441
10
13
5 9,37 0,54 3,23 189
4,890 10,742 5,828 19042 1111 LC FCA-Fiat Chrysler 1X 6,200 6,080 1,97 -27,65 6,190 6,110 6,085 6,280 10276 15752 97511 30,19 0,63 — 7954
2,836 9,665 5,643
8 1335 m Fidia 1X
5,535 5,530 0,09 -13,67 5,555 5,530 5,520 5,595
15
2
14 10,45 1,72 7,20 28
1,331 6,123 1,620
49 1211 m Fiera Milano 1X
1,610 1,601 0,56 -30,78 1,615 1,610 1,607 1,650
32
20
33 114,52 1,37 — 116
7,519 13,300 12,329
20 1071 m Fila 1X
12,760 12,750 0,08 16,95 12,659 12,570 12,570 12,760
60
3
43 neg. 2,78 0,71 439
0,261 0,864 0,348 1341 1062 Fincantieri 1X
0,345 0,345 — -15,03 0,347 0,345 0,345 0,351 148 535 185 neg. 0,52 — 586
4,360 7,870 5,908 3033 1056 LC FinecoBank 1X
5,640 5,595 0,80 -26,02 5,620 5,620 5,565 5,680 3492 2843 15978 17,85 5,39 4,54 3411
0,983 2,230 1,202
2 1077 SM FullSix 1X
1,197 1,195 0,17 -33,99 1,157 1,150 1,150 1,198
7
2
2 91,73 1,78 — 13
G
0,1500
0,2000
0,0100
0,0500
0,0300
0,0900
0,1650
0,3500
0,4600
0,1000
0,0600
0,2300
—
0,0022
0,0516
0,0440
0,0100
0,1300
0,0140
—
0,0600
0,1500
0,0300
0,0500
—
02.05.16
21.05.12
21.05.12
18.04.16
18.04.16
16.05.16
23.05.16
29.03.16
05.05.08
23.05.16
11.05.09
23.05.16
23.05.16
11.04.16
02.05.16
11.05.15
18.04.16
28.04.16
18.04.16
09.05.16
Media Media
2015-2016 (1)
30 gg 30 gg
Min ¤
Max ¤ prezzo quant.
46
20
62
114
72 170
435 590 882
6
23
6
54
50
91
3
1
1
19
3
13
8
10
2
1955 1851 11526
138 2601 212
26 178
11
35
5
57
1598 467 9443
9,130
12,300
8,750
6,700
0,421
—
2,798
6,590
18,940
1,438
12,870
3,580
14,500
8,190
0,016
0,700
5,170
1,400
8,520
0,499
9,800
0,218
—
5,520
9,160
12,390
9,000
6,700
0,413
—
2,794
—
18,870
1,423
12,700
3,582
14,400
8,120
0,015
0,701
5,215
1,350
8,500
0,498
9,800
0,220
—
5,405
-0,33
-0,73
-2,78
—
1,84
—
0,14
—
0,37
1,05
1,34
-0,06
0,69
0,86
5,33
-0,14
-0,86
3,70
0,24
0,14
—
-0,73
—
2,13
-19,39
-4,67
-11,33
-37,56
-55,81
—
-30,39
-30,70
-13,74
-19,74
-1,01
-7,56
-4,22
-16,37
-53,26
-22,43
7,16
-35,12
3,28
-22,41
-1,00
-9,78
—
-12,78
9,205
12,351
8,849
6,755
0,419
—
2,778
6,590
18,892
1,428
12,837
3,551
14,446
8,186
0,016
0,694
5,196
1,388
8,481
0,495
9,795
0,215
—
5,497
9,310
12,470
9,060
6,700
0,413
—
2,776
—
18,760
1,426
12,830
3,570
14,450
8,140
0,016
0,685
5,210
1,367
8,500
0,498
9,750
0,220
—
5,505
9,100
12,200
8,690
6,665
0,413
—
2,756
6,590
18,620
1,400
12,670
3,500
14,400
8,120
0,015
0,678
5,170
1,367
8,365
0,484
9,750
0,210
—
5,435
9,310
12,560
9,090
6,865
0,423
—
2,816
6,590
19,090
1,460
12,870
3,582
14,620
8,240
0,017
0,708
5,245
1,416
8,520
0,499
9,800
0,220
—
5,580
8
195
74
215
3676
—
577
1
2144
2834
17
26
40
254
37
24
4294
172
25
26
8
54
—
3338
1
29
16
48
42924
—
492
—
545
14100
1
15
3
70
646
22
8908
258
3
78
24
180
—
4079
10
358
138
326
17970
—
1368
—
10303
20135
17
52
37
574
10
15
46281
358
26
39
236
39
—
22426
11,80
30,88
22,12
neg.
neg.
—
22,64
53,70
18,46
6,07
24,30
8,87
9,43
11,59
neg.
neg.
14,69
149,83
23,71
neg.
989,41
neg.
—
52,42
0,96
2,15
1,54
0,42
1,22
—
1,23
2,92
5,65
1,53
3,36
0,93
—
1,06
2,32
0,96
2,40
0,96
1,74
0,76
0,99
8,58
—
1,18
5,21
3,08
4,48
—
—
—
1,44
3,95
2,43
11,90
4,27
4,22
3,32
3,91
—
—
4,81
—
1,41
—
—
—
—
4,02
106
181
65
423
4232
—
1367
11
3189
1358
710
113
226
1863
1
81
18188
165
769
21
302
18
—
5008
0,4800
0,3800
0,3966
0,0850
0,6800
0,0500
0,0400
0,2600
0,4600
0,1700
0,5481
0,1500
0,4500
0,3200
0,0078
0,0387
0,2500
0,1300
0,1200
0,0980
—
0,0400
0,0750
0,0550
23.05.16
02.05.16
02.05.16
12.05.08
20.05.13
18.05.15
23.05.16
23.05.16
23.05.16
23.05.16
02.05.16
25.04.16
14.09.15
23.05.16
18.03.93
24.07.00
23.05.16
29.04.13
23.05.16
04.05.09
3,384
0,480
3,770
0,694
0,567
12,710
4,818
0,736
0,508
0,042
47,440
14,060
1,185
7,365
3,360
0,482
3,768
0,673
0,549
12,920
4,790
0,720
0,500
0,042
47,580
14,680
1,185
7,285
0,71
-0,48
0,05
3,20
3,28
-1,63
0,58
2,15
1,60
-0,71
-0,29
-4,22
—
1,10
-0,76
13,49
16,76
-41,83
-41,11
16,45
1,18
-53,70
-22,95
-26,57
-35,13
-3,65
-33,99
-10,76
3,358
0,460
3,795
0,687
0,558
12,815
4,830
0,733
0,498
0,042
47,643
14,299
1,189
7,303
3,388
0,460
3,760
0,680
0,556
12,900
4,784
0,735
0,491
0,042
47,420
14,680
1,198
7,305
3,292
0,460
3,760
0,672
0,547
12,680
4,784
0,730
0,491
0,042
47,000
14,060
1,170
7,270
3,388
0,480
3,830
0,700
0,568
13,010
4,856
0,737
0,508
0,043
48,520
14,680
1,208
7,365
139
45
4
6
161
69
9873 133829
2683 28955
3155 2265
2667 4283
20
29
18
58
103 2324
718
62
11
1
175 160
12
2
150
3
263
91920
16148
29031
20685
21
29
98
2935
8
190
13
19,67
neg.
27,44
neg.
neg.
neg.
16,30
14,16
7,69
neg.
17,00
31,32
neg.
24,47
1,36
36,95
17,72
0,76
0,62
1,41
2,92
0,50
0,98
-1,09
1,83
2,41
0,35
2,83
1,82
—
—
—
4,93
3,23
4,14
3,41
5,02
—
4,20
2,97
—
3,42
496
19
759
9272
3361
15128
9708
28
53
133
1577
266
196
95
0,0610
1,1694
—
0,0200
0,0275
0,4133
0,2000
0,0250
0,0250
—
2,0000
0,4240
0,0700
0,2500
30.05.16
05.05.03
2,800
2,220
6,260
2,476
1,494
2,790
2,180
6,260
2,448
1,466
0,36
1,83
—
1,14
1,91
-55,02
-57,31
-23,18
-48,53
-37,14
2,809
2,203
6,274
2,461
1,489
2,786
2,176
6,345
2,442
1,462
2,724
2,156
6,260
2,422
1,460
2,886 7045 15500 43544 21,69 0,25 3,92 2533 0,1100
2,248 21446 109786 241833 8,04 0,27 5,45 13608 0,1200
6,345
3
—
1 22,89 0,77 1,91 16 0,1200
2,522 3209 4286 10547 6,50 0,32 7,31 1766 0,1800
1,510 3003 8280 12331 5,92 0,67 10,07 4214 0,1500
23.05.16
18.04.16
18.04.16
23.05.16
23.05.16
18,740 18,500 1,30 -9,77 18,917 18,800 18,700 19,090
—
— —
—
—
—
—
—
8,920 8,920 — -10,33 8,924 8,810 8,810 8,940
18
—
32
903 1284 LC Yoox Net-A-Porter ) 24,020 24,230 -0,87 -30,56 24,024 24,370 23,570 24,680
3149
6,180 5,480
16 1239 m Zignago Vetro 1X
0,065 0,020 2481 1314 SM Zucchi 1X
0,210 0,153
23 1340 Zucchi r nc
23,66
30,13
45,46
neg.
neg.
13,73
565,16
neg.
14,73
neg.
neg.
21,85
20,47
5,570 5,515 1,00 -7,30 5,576 5,550 5,485 5,610
0,018 0,019 -3,21 -54,72 0,019 0,020 0,018 0,020
— 0,156 —
—
—
—
—
—
2
—
2
30 16,51 3,70 1,59
—
— — —
17 8,51 0,87 2,24
779 18706 193,40 1,58
86
9
53 2202
—
—
22.04.13
20.06.16
23.05.16
20.06.16
23.05.16
23.05.16
23.05.16
09.05.16
06.07.15
16.05.16
198 0,5500 02.05.16
— 0,0200 23.05.16
601 0,2000 02.05.16
— 2133
51 16,89 3,37 4,21
41 neg. -0,18 —
—
— — —
08.05.06
08.05.06
20.06.16
—
491 0,2350 09.05.16
7 0,2500 24.05.04
— 0,0300 19.05.08
Elaborazione a cura de Il Sole 24 Ore su dati forniti da BIt Market Services
WARRANT
CONVERTIBILI
Prz
2015-2016
Min ¤ Max ¤
Z Azioni
Prz
Prz
Contr
vwap ¤ vwap ¤ chi. ¤ Min ¤ Max ¤
18.07 15.07 (1) 18.07 18.07
Quant. tot.in
totali mlg¤
Prz
Data
Scad.
Rap.
Val.
Date
eserc.
di Delta teorico
¤ (4) (WxA)
(2) ¤(3)
God.
Titolo
30-06
26-06
0,027
0,079 1957 Aedes 20
— 0,036 0,038
—
—
—
— 07.07.20
0,690
3
0,10 0,002
—
0,150 1363 Caleffi 20
— 0,135 0,135
—
—
—
— 30.06.20
1,350
1
0,55 0,265
—
0,031 1366 Ergycapital 16
0,001 0,001 0,001 0,001 0,001
2
— 15.12.16
0,600
1
0,074
0,761 6030 Noema L.17 (A)
0,423 0,423 0,423 0,423 0,423
7970
3 31.10.17
6,980
1
0,550
0,979 1098 Space2
0,700 0,799 0,711 0,700 0,700
—
— 31.07.20
9,500
1
0,290
0,715 1364 Tamburi 20
0,385 0,390 0,391 0,380 0,391
23250
9 30.06.20
4,150
1
—
—
0,67 0,691
—
—
0,49 0,583
P.Vwap
Pr.Chi.
Rend.
18.07
18.07
Eff.ld
Pr./Sc.
Qt ¤
Agronomia 14-19 8% (*)
—
—
Bomi 6% 15-20
—
—
5,69
86,43
—
30-06
CdR Advance 14-19 6,5% (*)
—
—
6,53
62,09
—
20-05
Chl 14-18 6%
—
—
— 2947,90
—
30-06
Digitouch 15-20 6% (*)
—
—
5,19
88,76
—
30-11
Energy Lab 14-19 7% (*)
—
—
7,59
73,20
—
31-12
Enertronica 14-16 7,5% (*)
—
—
7,60
18,69
—
31-12
Eukedos 12-16 3%
—
—
3,19
43,33
—
11-09
Frendy Energy 13-18 (*)
—
—
1,31
28,42
—
05-12
Mod.Brambrilla 14-19 7%(*)
—
—
5,98
-22,55
—
25-07
Piteco 4,5% 15-20
—
—
2,66
20,88
—
11-10
Sias 05-17 2,625%
—
—
0,50
31,90
—
(1) % (mlg)
15,00 1830,68
—
(*) Titoli quotati al mercato AIM.
Fonte: Thomson Reuters
FTSE ITALIA MIB STORICO E SCAMBI
Controvalore Euro:
1.855.741.961
01/01/75 = 1000
Contratti Totali:
234.083
16100
Dati Aggregati:
Titoli Quotati 267
In rialzo
134
In ribasso
75
Invariati
28
Non rilevati
30
Indice Ftse Mib Storico
Scambi
Milioni di euro
16/06
18/07
acqua ufficiale
birra ufficiale
lighting sponsor
con il supporto di
sponsor tecnici
technology partner
con il sostegno di
7000
15400
5000
14700
3000
1000
14000
Var Var %
Indice
18.07 % annua
FTSE MIB STORICO 2.1.75 = 1000
Generale
15182,58 0,18 -18,77
Settoriali
16403,67 -0,85 0,10
Energia
Materiali di Base 34351,10 -1,61 14,79
13131,69 -0,41 -6,50
Chimico
Risorse di Base
34132,13 -1,62 15,57
28261,93 -0,16 -8,01
Industriali
Costruzioni/Mater. 32468,23 0,31 -7,29
Prodotti/Serv.Ind. 28207,81 -0,23 -8,11
Beni di Consumo 70813,85 0,22 -17,48
Auto/Componenti 84110,22 1,01 -18,69
Prodotti Alimentari 54617,06 1,22 5,25
Beni Person./Fam. 58244,18 -0,66 -21,04
110154,14 0,54 13,08
Salute
21472,41 -0,38 -15,74
Servizi
Commercio
103752,44 -1,09 -24,76
Media
12081,13 -0,23 -10,49
Turismo/TempoLib. 27089,22 0,43 -13,24
Telecomunicazioni 12863,49 2,88 -37,95
23794,42 -0,09 2,32
Utilities
9936,95 0,79 -41,92
Finanziari
Banche
8023,29 0,77 -47,86
Assicurazioni
12048,93 0,59 -30,55
Servizi Finanziari 63500,40 1,33 -27,62
24828,63 1,59 -12,84
Tecnologici
ALTRI INDICI
FTSE It. Micro Cap
NaN
FTSE It. Small Cap 16582,61
Caboto Bca Intesa 2225,77
Sole 24Ore
1166,01
Comit Glob.R
986,93
Comit Gl.+R
955,52
Comit Gl.R 10/40
62,69
Comit Per. R
3851,00
Comit Per.+R
3756,66
Comit Per.R 10/40
81,88
Comit NM R
56,19
Comit S.Cap R
83,66
Comit (1972=100)
Bancario
478,62
Finanziario
460,32
Assicurativo
3317,90
Comunicazioni
1405,62
Immobiliare
101,57
Industriale
609,33
Trasp.-Tempo lib. 2225,77
Mediobanca (2006=100)
Total Return
75,50
Assicurazioni
39,75
Banche
18,01
Industriale
77,93
30 maggiori
45,60
NaN NaN
0,72 -14,25
-0,53 -8,96
0,60 -25,46
0,15 -18,60
0,16 -18,48
0,27 -19,20
0,15 -16,12
0,16 -16,01
0,27 -17,44
1,28 -5,97
0,42 -13,58
0,34 -45,60
0,57 -23,14
0,22 -28,63
0,31 -8,13
0,16 -24,92
0,13 -7,34
-0,53 -8,96
0,19 -20,21
0,35 -31,88
0,45 -47,17
0,08 -7,63
0,13 -23,69
70 medie
Minori
Az. senza voto
Star
90,49
27,94
74,53
146,57
INDICI ORA PER ORA
FTSE MIB
Apertura
16763,61
10:30
16912,01
11:30
16819,32
12:30
16745,94
13:30
16712,86
14:30
16747,41
15:30
16708,70
16:30
16666,43
17:30
16722,28
18:30
16791,73
11:00
16928,73
12:00
16763,09
13:00
16692,30
14:00
16745,40
15:00
16758,19
16:00
16641,95
17:00
16667,87
18:00
16779,47
Massimo
16964,18
Minimo
16602,02
0,39 -17,03
0,18 -13,31
1,07 -30,49
0,57 -6,14
MID Cap
29435,03
29675,55
29596,14
29531,09
29559,77
29631,55
29636,14
29547,46
29603,69
29691,78
29694,84
29534,24
29507,10
29625,24
29657,35
29572,71
29523,08
29657,24
29728,94
29435,03
All Share
18350,58
18507,25
18416,25
18341,51
18312,26
18346,71
18319,60
18266,72
18330,78
18396,76
18533,73
18362,36
18290,70
18349,03
18364,28
18246,87
18265,29
18381,86
18563,02
18203,64
AIM ITALIA
Pr. Chiusura ¤
Var.
Attuale Prec. Var.% Anno%
Azioni
Abitare In
Agronomia
Ambromobiliare
Assiteca
Axelero
Bio On
Biodue
Blue Financial
Blue Note
Bomi Italia
Bridge M.
Caleido
Capital Progress
CdR Advance
Clabo
Cover 50
Digital Magics
Digitouch
Ecosuntek
Elettra Invest
Energica Motor
Energy Lab
Enertronica
Exper Sytem rts
Expert System
Fintel Energia r
First Capital
Frendy Energy
Gala
Gambero Rosso
Giglio
Giorgio Fedon
Glenalta Food
Go Internet
Green Power Gr
H-Farm
Ikf
Imvest
Ind Stars It2 wr
Ind Stars Italy2
Iniziat. Bresciane
Innovatec
It Wine Brands
Italia Independent
KI Group
Leone Film Gr
Lucisano Med Gr
Luve
Mailup Spa
Masi A.
Mc-Link
Methorios
Mobyt
Modell. Branbilla
Mondo TV France
Mondo TV Suisse
MP7 Italia
Net Insurance
Neurosoft
Notorius Pict
Piteco
Piteco CV 15-20
Plt Energia
Poligrafici Printing
Primi sui motori
Rosetti Marino
Safe Bag
Siti B&T
Smre
Softec
TBS Group
TE Wind
Tech Value
Tecnoinvestimenti
Tecnoinvestimenti rts
Triboo Media
Visibilia Editor
Vita
WM Capital
Zephyro
166,700 166,700
0,053
0,055
2,830
3,090
1,320
1,320
2,202
2,300
12,090 11,970
4,038
4,130
2,020
2,020
2,726
2,726
2,000
1,960
3,030
3,030
1,820
1,820
9,750
9,750
0,674
0,680
0,991
0,970
9,000
9,000
4,120
4,120
1,602
1,637
5,100
5,100
3,900
3,900
2,600
2,660
1,210
1,210
5,055
5,055
0,017
—
1,809
1,860
3,550
3,550
0,800
0,800
0,415
0,415
1,690
1,480
0,485
0,481
1,997
2,000
13,520 13,520
9,800
9,680
1,498
1,499
3,360
3,360
0,785
0,785
—
0,024
0,345
0,340
0,630
0,630
9,505
9,550
16,800 16,800
0,441
0,460
9,250
9,250
6,640
6,645
2,898
2,900
2,490
2,500
1,460
1,460
9,590
9,590
1,900
2,016
4,108
4,058
4,950
4,950
0,057
0,059
1,996
1,996
4,036
4,030
0,126
0,127
1,490
1,479
1,172
1,172
9,900
9,900
1,401
1,420
1,045
1,039
3,826
3,716
106,950 106,950
2,016
2,000
0,253
0,253
1,042
1,190
35,380 35,380
0,778
0,788
8,110
8,110
2,388
2,450
2,100
2,150
1,580
1,544
—
0,295
2,774
2,774
3,590
3,500
0,040
—
2,358
2,410
0,100
0,105
0,061
0,061
0,194
0,194
7,380
7,380
OPZIONI
Dati al 18.07
Base Mese T
FTSE MIB
Vol.tot. 12026
16500 Lug C
16600 Lug C
16600 Lug C
16700 Lug C
16800 Lug C
17000 Lug C
17000 Lug C
17100 Lug C
17200 Lug C
17300 Lug C
17500 Lug C
17700 Lug C
16000 Ago C
16500 Ago C
17000 Ago C
17500 Ago C
18000 Ago C
18500 Ago C
19000 Ago C
19500 Ago C
16000 Set C
16500 Set C
17000 Set C
Prez. Vol.
—
-4,55
-8,41
—
-4,26
1,00
-2,23
—
—
2,04
—
—
—
-0,88
2,16
—
—
-2,14
—
—
-2,26
—
—
—
-2,74
—
—
—
14,19
0,92
-0,15
—
1,24
-0,07
—
—
—
1,44
—
-0,47
—
-4,04
—
-0,08
-0,07
-0,40
—
—
-5,75
1,23
—
-2,05
—
0,15
-0,95
0,74
—
—
-1,34
0,58
2,96
—
0,80
—
-12,44
—
-1,27
—
-2,53
-2,33
2,33
—
—
2,57
—
-2,16
-4,40
—
—
—
Vwap Apert.
Min.
Max
8,25 166,700 166,700 166,700 166,700
-92,01
0,053
0,058
0,046
0,058
-49,02
2,830
3,000
2,830
3,010
-30,08
1,320
—
—
—
-59,96
2,202
2,250
2,202
2,250
99,50 12,090 11,830 11,830 12,100
-16,22
4,038
4,038
4,038
4,038
0,50
2,020
—
—
—
-2,99
2,726
—
—
—
-31,74
2,000
2,000
2,000
2,000
-56,59
3,030
—
—
—
-60,94
1,820
—
—
—
0,98
9,750
9,750
9,750
9,750
-19,23
0,674
0,665
0,665
0,674
-60,98
0,991
0,970
0,970
0,991
-53,68
9,000
—
—
—
-11,85
4,120
—
—
—
-32,69
1,602
1,604
1,602
1,604
-62,50
5,100
—
—
—
-36,79
3,900
—
—
—
2,600
2,600
2,600
2,600
-14,19
-40,39
1,210
—
—
—
37,66
5,055
—
—
—
—
0,017
0,010
0,010
0,017
-3,65
1,809
1,823
1,800
1,823
-3,32
3,550
—
—
—
-5,45
0,800
—
—
—
-56,33
0,415
0,417
0,414
0,417
-86,15
1,880
1,539
1,520
1,690
-65,85
0,485
0,485
0,485
0,485
17,47
1,997
1,960
1,893
1,997
71,14 13,520 13,530 13,520 13,530
0,31
9,800
9,800
9,800
9,800
-49,56
1,498
1,526
1,484
1,587
-44,92
3,360
—
—
—
-21,34
0,785
—
—
—
—
—
—
—
—
-35,53
0,345
0,345
0,345
0,345
23,53
0,630
—
—
—
9,505
9,505
9,505
9,505
-2,81
-26,89 16,800 16,800 16,800 16,800
-65,78
0,441
0,460
0,441
0,465
-14,43
9,250
—
—
—
-80,61
6,640
6,485
6,485
7,000
-7,86
2,898
2,900
2,822
2,900
-8,12
2,490
2,500
2,450
2,500
-40,60
1,460
—
—
—
-14,45
9,590
—
—
—
-12,91
1,900
1,916
1,900
1,916
-8,30
4,108
4,106
4,106
4,108
-3,88
4,950
—
—
—
-91,14
0,057
0,060
0,057
0,060
-16,42
1,996
—
—
—
46,55
4,036
3,872
3,872
4,036
3,80
0,126
—
—
—
-53,44
1,490
1,503
1,443
1,515
-39,65
1,172
—
—
—
-50,87
9,900
—
—
—
4,55
1,401
1,401
1,401
1,401
-59,12
1,045
1,038
1,030
1,045
16,29
3,826
3,816
3,816
3,830
— 106,950
—
—
—
-5,79
2,016
2,010
2,000
2,040
68,49
0,253
—
—
—
-89,67
1,042
1,200
1,042
1,212
-1,45 35,380
—
—
—
-17,89
0,778
0,788
0,778
0,800
8,110
—
—
—
1,38
2,388
2,352
2,300
2,388
-21,40
-79,81
2,100
2,100
2,100
2,100
-1,92
1,580
1,598
1,580
1,600
—
—
—
—
—
-32,34
2,774
—
—
—
13,21
3,590
3,470
3,420
3,590
—
0,040
0,028
0,024
0,040
-39,54
2,358
2,364
2,358
2,400
-89,54
0,100
0,100
0,100
0,100
-48,05
0,061
—
—
—
-80,98
0,194
—
—
—
-17,96
7,380
—
—
—
Num.
Contr.
Cont. Quant. Tot.¤
2
—
257 5066000
22
13000
—
—
5
3000
8
2000
1
1000
—
—
—
—
1
1000
—
—
—
—
1
1000
2
3000
3
5000
—
—
—
—
4
3000
—
—
—
—
2
2000
—
—
—
—
10
96000
10
13000
—
—
—
—
6
13000
28
16000
1
10000
8
9000
2
1000
1
—
10
10000
—
—
—
—
—
—
1
3000
—
—
1
2000
1
—
13
19000
—
—
27
3000
3
2000
4
2000
—
—
—
—
4
4000
2
1000
—
—
19 223000
—
—
2
1000
—
—
21
21000
—
—
—
—
1
1000
6
8000
7
12000
—
—
8
14000
—
—
52
54000
—
—
11
24000
—
—
11
8000
1
1000
5
14000
—
—
—
—
41 230000
20
32000
3
4000
2
4000
—
—
—
—
—
—
44000
267000
38000
—
6000
24000
2000
—
—
1000
—
—
12000
2000
4000
—
—
4000
—
—
5000
—
—
2000
24000
—
—
5000
25000
5000
17000
8000
1000
15000
—
—
—
1000
—
19000
4000
9000
—
18000
7000
6000
—
—
7000
4000
—
13000
—
5000
—
31000
—
—
1000
8000
46000
—
27000
—
59000
—
19000
—
19000
2000
23000
—
—
804000
1000
8000
—
—
—
—
Approfondimenti su www.ilsole24ore.com/indicienumeri
Open
Int.
Op.Int. 432196
523 30
30
325 967 972
457 34
34
263 149 189
210 56
98
121 77
77
249 30
36
89 75 135
63 129 110
42 103
92
87 34
36
51 30
30
1075 23 941
739 24 2397
467 203 11467
268 77 1643
134 220 3478
55 112 1047
19 85 1215
5 24 393
1280 130 1505
955 862 1757
680 56 4586
Titolo
A2A
Acea
Ansaldo STS
Atlantia
Autogrill
Azimut Hold
B. Cucinelli
B.P. Milano
B.P.E.Romagna
Buzzi Unicem
Campari
Cnh Indust.
Diasorin
Enel
Eni
Erg
Exor
FCA
Finmeccanica
Generali
Geox
Intesa S.Paolo
Intesa S.Paolo r
Vol. Tot.
Open Int.
59
0
0
224
37
55
0
97
24
113
91
127
0
5340
4092
10
398
2033
146
17358
0
6117
45
3920
288
42
9394
2906
5055
164
21138
3242
2769
681
8592
70
700812
389707
386
6573
154944
10197
966687
196
774229
9722
Titolo
Italcementi
Luxottica G.
Mediaset
Mediobanca
Mondadori
Monte Paschi
Parmalat
Prysmian
S. Ferragamo
Safilo
Saipem
Saras
Snam Rete Gas
STMicroelectr.
Telecom It.
Telecom It. r
Tenaris
Terna
Tod's
UBI Banca
Unicredit
Unipol
UnipolSai
Yoox
Vol. Tot.
Open Int.
0
66
87
533
2
0
0
16
3
6
214
10
95
1218
2611
336
71
121
8
152
1901
246
108
33
0
8092
8869
13945
393
5895
162
7674
1211
356
19402
2070
59009
19915
1159231
49917
4974
6707
1691
15303
424289
8191
5226
1650
LEGENDA
BORSA ITALIANA
CALENDARIO DI BORSA: Luglio 2016: Venerdì 15 (ore 8,45): scadenza
futures su azioni e opzioni; scadenza futures su indice;
revisione/ribilanciamento indici S&P/Mib, Midex, All Star. Giorni di
Borsa chiusa: 2, 3, 9, 10, 16 , 17, 23, 24, 30, 31.
ORARI: per tutti gli strumenti sul mercato MTA (inclusi quelli negoziati
nel segmento STAR e MTA International): 8,00-9,00 Asta di apertura;
9,00-17,25 Negoziazione continua; 17,25-17,30 Asta di chiusura.
NOTE: In neretto i titoli appartenenti al paniere dell’indice S&P/Mib.
Dividendi: i dividendi di STMicroelectronics, Tenaris e BB Biotech,
sono espressi in Euro al cambio Euro/US $ ed Euro/Franco Svizzero
alla data di chiusura del bilancio o, in caso di chiusura dei mercati,
dell’ultimo giorno lavorativo precedente. Le medie mobili sono
calcolate tenendo conto solo dei giorni in cui sono stati effettuati
scambi sul titolo. Per le quantità i valori si intendono in migliaia. Il
numero di azioni dei titoli in fase di aumento di capitale
(contrassegnati dalle apposite note) resta invariato fino arll’avvenuta
pubblicazione del nuovo numero sul Listino Ufficiale della Borsa
Italiana. Il numero delle azioni considerato nel calcolo degli indicatori
di cui alle note (4) (5) e (10) è dato dal totale delle azioni che
compongono il capitale sociale.
LEGENDA: I prezzi esposti nella pagina sono arrotondati alla terza cifra
decimale. (1) Minimi e massimi: calcolati a partire dal 2.1.2015, fino
all’ultima seduta, sui prezzi minimi e massimi assoluti di
contrattazione. In grassetto se si sono verificati nell’ultima seduta. (2)
Dividendo lordo: l’ammontare percepito dal possessore di ogni azione
inclusi gli eventuali acconti e l’eventuale parte straordinaria di
dividendo. (3) Prezzo di chiusura ovvero Closing Price. (4) Variazione
percentuale del prezzo di chiusura rispettoJ a quello della seduta
precedente. (5) Variazione percentuale del prezzo VWAP rispetto a
quello dell’ultima seduta dell’anno precedente. In grassetto se il titolo
è entrato nel listino dopo l’inizio dell’anno, in tal caso come prezzo
base viene utilizzato quello di collocamento o quello teorico. (6)
VWAP: Volume Weghted Average Price, il prezzo medio ponderato
calcolato sui dati dell'intera seduta di negoziazione, comprese le fasi
di asta. (7) Prezzo/Utile per azione. L’utile considerato è il risultato
d’esercizio dopo le imposte. Il bilancio preso in considerazione è
l’ultimo approvato dall’assemblea degli azionisti. (8)
Dividendo/Prezzo. Il dividendo utilizzato è quello dell’esercizio
precedente fino al giorno di annuncio del dividendo relativo al nuovo
bilancio. Da tale momento il calcolo viene effettuato sulla base del
dividendo annunciato (provvisorio) sino allo stacco della cedola per
l’esercizio appena chiuso, da allora verrà utilizzato il dividendo
ordinario definitivo; per le società che hanno effettuato aumenti di
capitale il dividendo viene rettificato; per quelle che distribuiscono
dividendi riferiti a più anni, viene utilizzata la quota riferita all’ultimo
esercizio. Allo stesso modo viene considerato il solo dividendo
ordinario per le società che hanno distribuito una quota di dividendo
straordinario dal punto di vista "borsistico". Per i titoli contrassegnati
con (st) è stato messo in pagamento anche un dividendo straordinario
(di qualunque natura esso sia) che viene incluso nel dividendo lordo di
cui alla nota (2). (9) Capitalizzazione in mln ¤: La capitalizzazione
viene calcolata utilizzando il prezzo VWAP. I ratio di bilancio sono
calcolati utilizzando i prezzi non arrotondati.
SIMBOLI: (1) Multipli di bilancio calcolati su dati approvati dal Cda
ma non dall’Assemblea. | i rapporti borsistici: p/u, p/mez. propri,
Div/p, sono stati calcolati utilizzando i dati annunciati nei vari CdA.
Nelle colonne Dividendo Lordo e Data Stacco, l’ultimo dividendo –
storicamente – distribuito. X : Dati di bilancio 2015. 1 : bilancio
consolidato. z : dati di bilancio post fusione. # : L’importo distribuito
è relativo ad un acconto per l’anno successivo. neg.: L’ultimo bilancio
è in perdita. LC: Titolo appartenente all’indice FTSE MIB. m: Società
appartenente al "segmento titoli con alti requisiti (STAR)". MD: Titolo
appartenente all’indice FTSE Mid Cap. SM: Titolo appartenente
all’indice FTSE Small Cap. MC: Titolo appartenente all’indice FTSE
Micro Cap. d: Dividendo. Il calcolo della var. % rispetto al giorno
precedente e di quella annua non tiene conto del dividendo
distribuito; f: Frazionamento; g: Assegnazione gratuita; o: Stacco
diritto opzione; r: Raggruppamento; s: Scissione; st: Dividendo
straordinario; sp: azioni di categoria speciale, per maggiori dettagli
consultare il sito www.gruppoilsole24ore.com. Abbreviazioni: c,
conv: convertibile; p, priv: privilegiata; r, risp: risparmio; r nc:
risparmio non convertibile; n.r.: non rilevato; n.s.: non signific.
quando il rapporto supera mille.
WARRANT: (1) Prezzo di chiusura: Closing Price. (2) Il delta è la
variazione del valore nel prezzo del warrant dovuta ad una variazione
di un centesimo di Euro nel prezzo dell’azione sottostante. (3) Valore
teorico è il valore del warrant che si ottiene in base al modello
probabilistico adottato (modello binominale per il calcolo di
un’opzione di stile americano) e che tiene conto del livello dei tassi di
interesse, dividendi e variabilità registrata dai prezzi del titolo
sottostante negli ultimi 9 mesi. Il valore teorico viene inoltre calcolato
nell’ipotesi di esercizio del warrant alla data di scadenza. (4) Prezzo
d’esercizio riferito alla singola azione. (A) Prezzo di esercizio: ¤7,00 se
esercitato in ottobre 2016; ¤7,20 se esercitato in ottobre 2017.
CONVERTIBILI: Valuta di regol.: 3 giorni. Rendimento effettivo a
scadenza della componente obbligazionaria, inteso come rendimento
"to worst", ossia se callable il rendimento è calcolato alla data di
esercizio CALL più prossimo. (1) Il premio di conversione indica lo
svantaggio, lo sconto rappresenta il vantaggio derivante dalla
conversione immediata in azioni. mneg: molto negativo. n.s.: non
significativo.
OPZIONI: La tabella delle opzioni include una selez. dei contratti più
scambiati. A parità di volumi i contratti vengono scelti sulla base del
numero delle pos. aperte (open interest). Base: prz di esercizio (strike)
dell’opzione; nel caso dei contratti su indice di Borsa è espresso in
punti indice, nel caso di contratti su azioni è espresso in Euro. T:
tipologia dell’opzione, C (call) se è un diritto a comprare; P (put) se è
un diritto a vendere. Prez: prezzo di chiusura, è espresso in punti
indice nel caso di opzioni sugli indici e in Euro nel caso di opzioni su
azioni. Viene calcolato sulla media dei prezzi, o quotazioni, degli
ultimi minuti di contrattazione. Vol: volume. Numero dei contratti
standard scambiati nel corso della seduta. Open Int.: open interest. É il
num. dei contratti in essere (ancora aperti) dello stesso tipo. Il numero
di titoli sottostanti ad ogni contratto è il seguente: Buzzi Unicem, Exor,
Generali, Italcementi, Gtech, Prysmian, Tod’s 100; Acea, Ansaldo,
Atlantia, Autogrill, Azimut, Enel, Eni, Erg, Diasorin, Fiat, Finmeccanica,
Geox, Luxottica, Mediobanca, Mediolanum, Pirelli C., Saipem, S.
Ferragamo, STMicroelectronics, Tenaris, Ubi Banca, Unipol 500; B.ca
Popolare Em. Romagna, B.co Popolare, Campari, Enel Green Power,
Fondiaria-Sai, Intesa-Sanpaolo, Intesa-Sanpaolo r, Mediaset,
Mondadori, Parmalat, Saras, Snam Rete Gas, Telecom It., Telecom It. r,
Unicredit 1000; A2A, B.P. Milano, Monte Paschi, Terna 5000.
collezione
mostre
spazio junior
forum della città mondo
eventi
formazione
design store
ristorante
bistrot
parcheggio
mudec.it
coffee partner
Titoli trattati:
851.722.640
in collaborazione con
© OSKAR DA RITZ
32
Martedì
19 Luglio 2016
www.ilsole24ore.com
@ 24NormeTributi
IL GIORNALE DEI PROFESSIONISTI
t
LA SETTIMANA DI NORME & TRIBUTI
PROFESSIONISTI
Casse, contributi
in aumento
LUNEDÌ: Edilizia e ambiente, Il merito, Autonomie locali e Pa
MARTEDÌ: Condominio
MERCOLEDÌ: Diritto dell'economia
GIOVEDÌ: Giurisprudenza / Il merito
VENERDÌ: Incentivi e agevolazioni
De Stefani e Olivi u pagina 37
Accertamento. Il piano delle Entrate: aumentano le lettere per l’adeguamento spontaneo e spazio alla cooperative compliance
Fisco, più peso alla prevenzione
Fra gli obiettivi 15 miliardi dalla lotta all’evasione per ogni anno dal 2016 al 2018
Giovanni Parente
pIl «cambia verso» entra a pie-
no titolo nel piano operativo delle Entrate da qui al 2018. Più spazio e più peso - anche in termini di
valutazione dei risultati - alle attività finalizzate a migliorare
l’adempimento spontaneo. Nello schema d’azione presentato nei
giorni scorsi ai sindacati e che potrebbe essere oggetto di ulteriori
messe a punto in vista dell’incontro al Mef sulle convenzioni,
l’Agenzia punta in modo deciso a
rafforzare gli obiettivi di quest’area strategica che si affianca a
quella dei servizi ai contribuenti
e del contrasto all’evasione fiscale. Quest’ultimo rimane comunque un’area «core» del lavoro dell’amministrazione finanziaria tanto è vero che si preventiva
un risultato sostanzialmente in linea con il record raggiunto lo
scorso anno (15 miliardi di euro rispettivamente nel 2016, 2017, 2018
a fronte dei 14,9 miliardi del 2015).
Così come si prevede di mantenere costante a quota 700mila il numero dei controlli elettronici (si
tratta di quelli realizzati in base
agli articoli 36-ter e 41-bis del Dpr
600/1973) tra quest’anno e il 2018
mentre dovrebbero leggemente
scendere le verifiche legate al
comparto immobiliare come
quelle per mancata presentazione
di atti di aggiornamento e quelle
sul classamento. Così come sul
contenzioso si mira a mantenere
alta l’asticella della percentuale di
sentenze definitive totalmente favorevoli all’Agenzia (poco meno
del 60% mentre la quota sarebbe
destinata a salire di circa una decina di punti percentuali se si considerano gli importi).
Ma la novità più corposa riguarda tutta l’area prevenzione,
su cui vanno a insistere le ultime
novità normative degli ultimi due
anni: dal ravvedimento “sollecitato” con lettere alla voluntary
disclosure, senza dimenticare la
cooperative compliance. Prendiamo ad esempio, quelle che
vengono definite «comunicazioni volte a favorire l’emersione
dell’effettiva capacità contributiva di ciascun contribuente». Detto in altri termini, sono le lettere
del Fisco di cui in questi giorni è in
corso un’ulteriore tranche di invii
(si veda quanto riportato su queste colonne venerdì e sabato scorso). In questo caso c’è una scommessa crescente sullo strumento
per accompagnare i contribuenti
ad adeguarsi spontaneamente:
con 400mila invii nel 2015,
450mila nel 2017 e 500mila nel
2018. Invii da cui ci si aspettano,
per ciascuno dei tre anni, versamenti per 250 milioni di euro.
C’è poi la cooperative compliance, per ora riservata solo a un
numero ristretto di operatori (imprese con volume d’affari o ricavi
non inferiore a dieci miliardi di euro, i soggetti i con un volume d’affari o ricavi non inferiore a un miliardo di euro a patto che abbiano
partecipato al progetto pilota, le
imprese che si adegueranno alle
risposte di interpello sui nuovi investimenti). Qui il target è fissato
nel rapporto tra i provvedimenti
emessi di accesso o esclusione rispetto alle richieste di adesione
presentate entro il prossimo 30
agosto: 30% nel 2016 per poi salire
al 35% nel 2018. Allo stesso tempo,
si punta a migliorare anche le cifre
relative alle istanze di rulig internazionale concluse, passando dal
20% del 2016 al 25% del 2017 e mantenendo lo stesso livello nel 2018.
Mentre la quota di risposta agli interpelli ordinari entro 80 giorni
dall’istanza dovrebbe attestarsi
intorno al 20 per cento. E va ricordato l’obiettivo dei 2,1 miliardi di
euro per il 2016 di adeguamento
spontaneo agli studi di settore.
Nell’area dei servizi ai contribuenti, oltre alle novità già note
sulle precompilate, c’è anche l’indicazione a mantenere l’obiettivo
del 100% nella pubblicazione di
circolari e risoluzioni entro il sessantesimo giorno precedente
l’applicazione di norme tributarie
di maggiore interesse.
Per raggiungere questi obiettivi c’è bisogno di personale. Tra il
2016 e il 2018 saranno 2mila i dipendenti che andranno in pensione e
potranno essere effettuate assunzioni solo entro i limiti del 25% delle uscite dell’anno precedente.
Dal prossimo autunno dovrebbero essere poi assunti i poco meno
di 900 funzionari selezionati con
il concorso bandito grazie alla legge sulla voluntary disclosure.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LOTTA ALL’EVASIONE
GLI IMMOBILI
LE LETTERE
LA COMPLIANCE
L’obiettivo è confermare il
risultato 2015, quando le
riscossioni da lotta all’evasione
hanno portato a incassare 14,9
miliardi. Si punta a mantenere
inalterato il numero di controlli
elettronici (700mila) ma a far
crescere il valore mediano della
maggiore imposta definita in
seguito ad avvisi a grandi e medie
imprese: dai 16mila euro del
2016 ai 18mila del 2018
La circolare 16/E/2016 ha
stabilito nuove garanzie per il
contribuente negli accertamenti
immobiliari. Intanto tra le prime
bozze circolate del piano
operativo si prevede una
riduzione del numero di
verifiche su unità immobiliari
per mancata presentazione di
atti di aggiornamento: dalle
oltre 46mila del 2015 alle
30mila del 2016
L’attività di prevenzione
dell’agenzia delle Entrate
punta in modo deciso
sull’invio delle lettere della
compliance per invitare il
contribuente a ravvedersi
prima dell’arrivo di un vero e
proprio accertamento. La
progressione dovrebbe essere
di 400mila invii per
quest’anno, 450mila nel 2017
e 500mila nel 2018
Tra gli obiettivi debuttano
anche quelli connessi al
nuovo regime di cooperative
compliance a cui per ora
sono ammesse un numero
limitato d’imprese e il ruling
internazionale. Per
quest’ultimo si punta a un
incremento percentuale
delle istanze concluse: dal
20% del 2016 al 25% del
2017 e del 2018
15
miliardi
L’obiettivo degli incassi da
lotta all’evasione previsto
per ciascuno degli anni dal
2016 al 2018
I CONTROLLI
I VERSAMENTI
400
250
Le verifiche per il 2016 sul
classamento delle unità
immobiliari urbane nei
documenti di aggiornamento
I versamenti spontanei attesi
per ciascuno degli anni dal
2016 al 2018 dall’invio delle
lettere della compliance
mila
milioni
I PROVVEDIMENTI EMESSI
30
per cento
La quota dei provvedimenti
emessi nel 2016 rispetto alle
istanze di adesione presentate
al prossimo 30 agosto
Gli adempimenti. Continua il confronto sulla revisione delle scadenze
Calendario ancora sotto esame
Francesca Milano
MILANO
pSemplificare il calendario fi-
scale è l’obiettivo comune degli
operatori e del ministero dell’Economia. Come raggiungerlo
non è ancora chiaro. Le proposte
avanzate dagli operatori non
mancano, come quella di Rete
Imprese sulla necessità di predisporre un canale unico per l’invio
delle comunicazioni e per l’invio
delle controdeduzioni che giustificano il comportamento del
contribuente. Questo consentirebbe «di evitare l’invio di più comunicazioni in date diverse e
con vari mezzi telematici che richiedono determinati modi di
gestione dell’anomalia». Fondamentale, secondo Rete Imprese,
sarebbe anche trovare il modo di
rendere edotto l’intermediario
Anagrafe tributaria,
in arrivo la stretta
sugli accessi indebiti
pUn sistema di delimitazio-
I numeri
LE RISCOSSIONI
Banche dati. Credenziali riservate e monitoraggio
dell’anomalia riscontrata. Tra le
altre proposte di semplificazioni
ci sono anche quella relativa alla
revisione dei termini di versamento di Imu e Tasi e la possibilità di rivedere i criteri di rateizzazione del debito dovuto in base
alle dichiarazioni annuali.
«La fiscalità locale è diventata
una vera e propria Babele - spiega
il presidente dei dottori commercialisti ed esperti contabili,
Gerardo Longobardi - : è necessaria una local tax. Nel mentre, è
DALLE CATEGORIE
Rete Imprese chiede
un canale unico
per le comunicazioni
I commercialisti puntano
a superare il tax day
ineludibile una standardizzazione delle delibere comunali relative a Imu e Tasi». Solo in questo
caso, secondo Longobardi, «si
può ipotizzare di mantenere immutato il termine di versamento
dei tributi locali al 16 giugno». Il
presidente dei commercialisti
sottolinea anche la sua ferma opposizione al tax day di giugno che
«sta diventando un vero incubo
per i professionisti». Il Cndcec
ha stilato alcune proposte che saranno sottoposte agli Ordini territoriali per una consultazione,
prima di essere presentate al ministero. In particolare, per le certificazioni uniche, si propone di
spostare l’attuale termine del 7
marzo al 15 marzo e per le dichiarazioni Iva in forma autonoma si
chiede di fissare il termine di presentazione al 31 marzo.
Anche i consulenti del lavoro
hanno recentemente elaborato
alcune proposte per la riscrittura del calendario fiscale (si veda
Il Sole 24 Ore del 15 luglio): in
primis, il Consiglio nazionale ha
chiesto la sospensione dal 1° luglio al 31 agosto dei termini per
l’invio delle risposte del contribuente alle richieste documentali dell’agenzia delle Entrate. I
consulenti sperano, poi, nella
revisione delle scadenze per le
certificazioni uniche spostando
la consegna al lavoratore dal 28
febbraio al 15 marzo e la trasmissione all’agenzia delle Entrate
dal 7 al 31 marzo. Per quanto riguarda il 770, la richiesta è di allineare la scadenza di trasmissione a quella di Unico (ossia il
30 settembre).
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ne degli accessi basato su credenziali informatiche. Tracciamento degli ingressi. Un
avviso preventivo che richiama gli obblighi di legge a tutela
delle informazioni presenti
nelle banche dati e le responsabilità connesse all’accesso
illegittimo o non autorizzato e
al loro utilizzo indebito. Massima riservatezza nella custodia delle password. Individuazioni di aree di rischio e segnali di pericolo per rilevare
condotte illecite. Per l’Anagrafe tributaria si delineano
misure più severe per impedire gli accessi indebiti. Nelle linee guida definite dall’Agenzia si sottolinea la necessità di
un corretto utilizzo dei database a disposizione dell’amministrazione finanziaria. Regole più stringenti per impedire sia ingressi finalizzati a
commettere altre condotte illecite - anche di rilievo penale
- sia quelli che avvengono per
semplice curiosità.
Così per ricondurre gli ingressi e le interrogazioni nell’alveo delle finalità istituzionali per cui devono essere effettuati, le Entrate hanno messo a punto un meccanismo che
consente di entrare esclusivamente a fronte del rilascio di
un codice identificativo a cui è
associata una parola chiave conosciuta solo all’operatore che
entra. Ma non solo perché la
messa in sicurezza è garantita
anche dal tracciamento degli
accessi. Questo diventa una
sorta di cartina di tornasole in
grado di memorizzare chi è entrato in Anagrafe e quali informazioni ha consultato con la
possibilità di ricostruire anche
da quale postazione è avvenuto l’accesso. E per ricordare ai
funzionari obblighi e responsabilità è stata prevista una finestra d’avviso nel momento
in cui vengono digitate le credenziali per l’autenticazione.
Tra l’altro si raccomanda di
custodire le password personali con la massima riservatezza, dal momento che la responsabilità di eventuali illeciti o di un uso scorretto della
banca dati è attribuibile in prima battuta al titolare oltre che
al soggetto che le avesse sottratte o adoperate.
Per garantire un monitoraggio sugli utilizzi impropri, non
viene preso in esame il comportamento dei singoli dipendenti ma verranno individuate
aree di rischio e segnali di pericolo. Questi ultimi potranno
essere confrontati con altre informazioni in possesso dell’Agenzia. Un esempio? Tranne i casi di servizio esterno o telelavoro, gli accessi fuori dal
luogo e dall’orario di lavoro
non sono consentiti e, dunque,
un accesso in simili situazioni
darebbe luogo a un’anomalia
passibile di approfondimenti.
Approfondimenti e verifiche
che saranno curati dalle strutture interne di audit. E nel caso
di comportamenti illegittimi,
oltre alle eventuali conseguenze civili e penali, scatteranno
anche le sanzioni disciplinari
a carico dei responsabili.
G.Par.
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LA PAROLA
CHIAVE
Anagrafe tributaria
7La banca dati utilizzata per la
raccolta e l’elaborazione di
informazioni di natura fiscale
dei contribuenti italiani è stata
istituita con il Dpr 605/1973.
L’implementazione è stata
affidata alla Sogei (Società
generale di informatica). Nel
corso degli anni l’Anagrafe
tributaria si è arricchita di
informazioni aggiuntive inviate
da soggetti pubblici e privatii.
Questo patrimonio consente
all’amministrazione finanziaria
di incrociare i dati per
controllare, nell’ottica del
contrasto all’evasione fiscale, le
posizioni dei contribuenti e
verificare la reale rispondenza
con i redditi dichiarati.
34 Norme e tributi
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
FISCO
www.quotidianofisco.ilsole24ore.com
Contenzioso. L’istituto conquista spazio per la possibilie applicazione in secondo grado e per la riduzione delle sanzioni
Conciliazione ad alto «appeal»
Per le controversie pendenti al 1° gennaio 2016 possibili rate fino a 16 mensilità
FOCUS
PAGINA A CURA DI
Gian Marco Committeri
Paolo Stella Monfredini
pLe novità più rilevanti che
interessano la disciplina della
conciliazione giudiziale, dopo
le modifiche introdotte dal decreto legislativo 156/2015, sono
rappresentate:
1 dall’estensione dell’istituto al
secondo grado di giudizio;
1 dall’individuazione di un diverso momento di perfezionamento della conciliazione (sottoscrizione e non pagamento) e
di nuove regole per il pagamento
delle somme dovute;
1 dalla riduzione delle sanzioni.
La conciliazione “fuori udienza” (articolo 48 del decreto legislativo 546/1992) prevede che la
stessa possa avvenire mediante
il deposito in giudizio - di primo
o di secondo grado - di un’istanza congiunta, ovvero di una proposta conciliativa alla quale l’altra parte abbia preventivamente
aderito. Il deposito dell’accordo
conciliativo non deve avvenire
oltre l’ultima udienza di trattazione del giudizio.
La conciliazione si perfeziona
al momento della sottoscrizione
dell’accordo e non più al momento del pagamento. Ciò attribuisce all’accordo efficacia novativa del precedente rapporto,
con la conseguenza che in caso
di mancato pagamento delle
somme concordate si avrà
l’iscrizione a ruolo di quanto dovuto nonché l’applicazione della
sanzione per omesso pagamento, applicata in misura doppia.
Nella conciliazione “in udienza”
(articolo 48-bis, decreto
546/1992), invece, ciascuna delle parti può presentare un’istanza per la conciliazione totale o
parziale della controversia, entro il termine di dieci giorni liberi prima della data di trattazione,
tanto in primo che in secondo
grado. L’accordo, in tal caso, si
perfeziona con la redazione del
processo verbale nel quale sono
indicate le somme dovute e le
modalità di pagamento. Per
quanto concerne le sanzioni, il
comma 1 dell’articolo 48-ter del
decreto 546/1992 ne stabilisce la
riduzione al 40% del minimo se
l’accordo conciliativo avviene
in primo grado, elevata al 50% se
la conciliazione avviene presso i
giudici di seconde cure.
L’amministrazione finanziaria (circolare 38/E del 2015) ha ricordato altresì che a seguito delle modifiche arrecate al sistema
sanzionatorio dal decreto
158/2015 (decreto Sanzioni), la
disciplina del cumulo giuridico
in caso di conciliazione è identica a quella prevista per l’accertamento con adesione.
Risulta estesa, quindi, anche
alla conciliazione giudiziale la
disciplina in tema di concorso di
violazioni e continuazione (recata dall’articolo 12, comma 8 del
decreto legislativo 472/1997).
LA PAROLA
CHIAVE
Conciliazione
7Istituto deflativo del
contenzioso tributario che
consente di definire, in via
parziale o totale, le controversie
giudiziali pendenti,
determinando la riduzione delle
sanzioni amministrative
al 40% ovvero al 50% del minimo
previsto dalla legge, se l'accordo
conciliativo avviene,
rispettivamente, nel primo
ovvero nel secondo grado
del giudizio.
La conciliazione può essere
esperita quindi nei giudizi di
merito e formalizzata fra le parti
sia al di fuori dell'udienza
(conciliazione “fuori in udienza”
ai sensi dell’articolo 48 del Dlgs
546/1992) ovvero avanti alla
commissione adita (conciliazione
“in udienza” ai sensi dell’articolo
48-bis del Dlgs 546/1992).
Dagli importi dovuti a titolo di
conciliazione, ovviamente, vanno computate in diminuzione le
eventuali somme medio tempore versate dal contribuente a seguito dell’iscrizione provvisoria
a ruolo. Il versamento dell’ammontare complessivo di imposte, sanzioni e interessi oggetto
di conciliazione (ovvero della
prima rata) deve essere effettuato entro 20 giorni dalla data di
sottoscrizione dell’accordo
conciliativo o di redazione del
processo verbale.
Per il versamento rateale delle somme dovute, ai sensi del
comma 4 dell’articolo 48-ter «si
applicano, in quanto compatibili, le disposizioni previste per
l’accertamento con adesione
dall’articolo 8 del decreto legislativo 19 giugno 1997, n. 218».
Il legislatore, infatti, ha inteso
uniformare le regole che presiedono alle modalità di pagamento delle somme dovute a seguito
di accertamento con adesione,
reclamo/mediazione e conciliazione. Si può procedere al pagamento in forma rateale delle
somme dovute in un massimo di
otto rate trimestrali di pari importo ovvero di 16 rate se le somme dovute superano i 50mila euro; sull’importo delle rate successive alla prima sono dovuti
gli interessi calcolati dal giorno
successivo al termine di versamento della prima rata.
La dilazione delle somme secondo le più favorevoli modalità previste dall’articolo 8, comma 2, del Dlgs 218/97 è applicabile alle controversie pendenti alla data del 1° gennaio 2016, per le
quali la conciliazione si sia perfezionata a decorrere dalla medesima data. Allo stesso modo
deve ritenersi che trovi applicazione anche per la conciliazione
giudiziale l’articolo 15-ter, comma 3, del Dpr 602/1973 concernente il cosiddetto “lieve inadempimento” (pagamento insufficiente per importo limitato
– 3% del totale che non ecceda i
10 mila euro - o tardivo versamento della prima rata non superiore a sette giorni).
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CONCILIAZIONE
CONTRO ADESIONE
BENEFICI
CONCILIAZIONE
POST RIFORMA
AUTOTUTELA
PARZIALE IN SEDE
CONTENZIOSA
AUTOTUTELA
PARZIALE IN SEDE
CONTENZIOSA
Con l’autotutela
la definizione
torna nei termini
pIl contribuente è rimesso
Gli esempi
CONCILIAZIONE
IN PRIMO
E IN SECONDO GRADO
Il caso. L’annullamento parziale
LA SITUAZIONE
POSSIBILE COMPORTAMENTO
L'Agenziaaccertaunamaggiore
impostasuiredditiper50mila€,
comminandolarelativasanzione
previstadalDlgs471/1997nella
misuradelminimoedittaleprevisto,
parial90%dellamaggioreimposta
dovuta(45mila€).Ilcontribuente
decidediimpugnarel'avvisodi
accertamento
Se le parti in 1° grado hanno
concordato la rideterminazione
della maggiore Irpef dovuta per
40mila €, la sanzione ridotta è di
14.400 € (40% di 36mila € pari
al minimo edittale, cioè il 90%
di 40mila €). In 2° grado la
sanzione ridotta ammonterebbe
a 18mila € (50% di 36mila €)
Una società di capitali riceve un
avviso per omessa indicazione
di ricavi nella dichiarazione dei
redditi. L'avviso reca una
maggiore imposta ai fini Ires per
100mila €, con sanzione di
180mila €, irrogata nella misura
edittale massima del 180% della
maggiore imposta dovuta
Nel caso di accertamento con
adesione, rideterminata
l'imposta in 90mila €, la
sanzione ridotta ammonta a
27mila euro (1/3 di 81mila €
minimo edittale). In caso di
giudizio con conciliazione,
sanzione di 32.400 € in 1° grado
o di 40.500 in 2° grado
Contestata una somma dovuta ai
fini Irap per 30mila €, con
sanzione di 72mila €, irrogata nella misura edittale massima
del 240% dell'imposta dovuta ai sensi del Dlgs 471/1997. Il
contribuente e l'Ufficio
convengono per la riduzione
della pretesa al 50% (15mila €)
Per la disciplina previgente la
sanzione sarebbe stata di 14.400
€ (il 40% di 36mila €, a sua volta il
240 % della maggiore imposta di
15mila €). Con le nuove regole la
sanzione ammonta a 7.200 € in 1°
grado (il 40 % di 18mila € pari al
120% di 15mila €) o a 9mila € in 2°
grado (prima non ammissibile)
Nel 2015 - non preceduto da Pvc accertata maggiore imposta sui
redditi per 70mila €, comminando
la sanzione ( Dlgs 471/1997) pari
al minimo edittale previsto del
90% dell'imposta dovuta, per
63mila €. Il contribuente impugna
l'avviso senza definire le sanzioni
Notifica revoca parziale dell'atto in
autotutela, rideterminando
l'imposta in 45mila € e la sanzione
in 40.500 €. Se si decide di
definire il contenzioso, sanzione di
6.750 € (1/6 di quella comminata
in base a quanto prima disposto
dall'art. 15, c. 2-bis Dlgs 218/1997)
Società di capitali riceve nel 2016
avviso di accertamento preceduto
da Pvc per una maggiore Ires per
100mila €, con sanzione di
180mila €, irrogata nella misura
edittale massima del 180% della
maggiore imposta. La società
impugna l'avviso di accertamento
Notificata alla società una revoca
parziale dell'atto in autotutela,
rideterminando l'imposta a 70mila
€ e la sanzione a 126mila €. Se si
decide di abbandonare il
contenzioso in essere la sanzione
scende a 42mila € (pari a 1/3, ai
sensi dell'art. 15, c. 1 Dlgs 218/1997)
in termini per esercitare la facoltà di definire il contenzioso con sanzioni ridotte in caso
di autotutela parziale da parte dell’ufficio in pendenza di
giudizio. L’agenzia delle Entrate ha precisato che il nuovo
strumento deflattivo del
contenzioso è volto a consentire al contribuente di prestare acquiescenza alla pretesa
fiscale come rideterminata in
autotutela, alle stesse condizioni esistenti al momento
della notifica dell’atto oggetto
di parziale annullamento.
Quindi, se al momento della
notifica dell’atto impugnato il
contribuente poteva definire
la sanzione con la riduzione a
un sesto (possibilità prevista
dall’articolo 15 comma 2-bis
del decreto legislativo
218/1997 fino al 31 dicembre
2015, essendo stata successivamente abrogata dalla legge
di stabilità 2015 con effetto dal
1° gennaio 2016), il contribuente, in caso di autotutela parziale in pendenza di giudizio, potrà chiudere la vertenza con il
fisco pagando:
1 l’imposta nella misura rideterminata e i corrispondenti interessi;
1 la sanzione rideterminata
in base al valore dell’imposta
rettificata in autotutela (nel
caso indicato pari a un sesto).
Le spese del giudizio restano a carico delle parti che le
hanno sostenute. L’annullamento o la revoca parziali non
sono atti impugnabili autonomamente. Deve essere posta
particolare attenzione allo
stato in cui si trova la vertenza
tra l’Agenzia e il contribuente
al momento della notifica dell’atto di annullamento o revoca parziale. Se il primo atto notificato dall’Ufficio è già stato
impugnato dal contribuente
(ed è quindi pendente il contenzioso) questi potrà valutare solo se definire il giudizio in
essere secondo le modalità
precedentemente illustrate
essendo preclusa la possibilità di continuare il processo tri-
butario con definizione agevolata delle sole sanzioni.
Viceversa, se nel momento
in cui viene notificato dall’ufficio l’atto di annullamento o
revoca parziale, sono ancora
pendenti i termini per l’impugnazione dell’atto originario
(poi rettificato), si ritiene possibile per il contribuente effettuare la scelta se:
1 avvalersi della possibilità
prevista dall’articolo 2-quater, comma 1-sexies, del decreto legge 564/1994 e pertanto definire l’atto con le
modalità indicate;
1 definire le sole sanzioni in
base ai valori rideterminati
dall’ufficio, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, decreto
472/1997, impugnando contestualmente l'atto i cui termini
non sono ancora scaduti;
1 impugnare l’atto i cui termini non sono ancora scaduti
senza definire le sanzioni.
Si ritiene possibile il comportamento descritto sub b)
in quanto al momento della
notifica dell’annullamento
o della revoca parziale dell’atto da parte dell'Ufficio,
non è stato ancora incardinato il giudizio.
Il divieto di definizione
agevolata delle sole sanzioni,
previsto dall’articolo 2-quater, comma 1-septies, decreto
legge 564/1994, si riferisce infatti alle sole disposizioni del
comma 1-sexies, ovvero
quando le parti si sono già costituite in giudizio. Nel caso di
specie viceversa, l’atto di annullamento o revoca parziale
notificato dall'ufficio, rettifica entro i termini previsti per
l’impugnazione, l’atto originario correggendolo dagli errori da cui era affetto. Non si
vedono, infatti, motivi per negare la possibilità al contribuente di definire le sole sanzioni impugnando contestualmente l’atto. Esattamente come avrebbe potuto fare
se l’atto notificato dall’Agenzia, fosse stato redatto in modo corretto sin dall'origine.
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Norme e tributi 35
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
FISCO ED ENTI LOCALI
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Dl enti locali. La commissione Bilancio della Camera chiude l’esame - Dote da 136 milioni per l’estinzione anticipata dei contratti
Comuni, un fondo per i mutui
Salve le concessioni sulle spiagge in attesa della riforma complessiva del settore
Marco Mobili
Gianni Trovati
ROMA
pI Comuni che vogliono estin-
guere in anticipo mutui e prestiti
obbligazionari avranno tempo
fino al 31 ottobre per quest’anno, e
fino al 31 marzo per il 2017 e 2018,
per fare domanda e ottenere la copertura statale delle penali.
La nuova possibilità è arrivata
ieri dalla commissione Bilancio
della Camera, dove è stato approvato un emendamento a firma di
Gian Franco Fragomeli (Pd) che
istituisce un nuovo fondo statale
per l’estinzione anticipata di mutui e obbligazioni locali. In campo
per quest’anno ci sono 14 milioni,
che possono salire a 40 dirottando a questo scopo le sanzioni finanziarie applicate a chi non ha rispettato il Patto di stabilità 2015
che dovrebbero finire nel fondo
di solidarietà comunale, mentre
per il 2017 e 2018 ci sono 48 milioni
all’anno. Ieri la commissione ha
portato avanti fino a tarda sera
l’esame del provvedimento (il re-
latore è Antonio Misiani, del Pd),
atteso già oggi all’Aula per la prima lettura dove potrebbe essere
accompagnato dalla questione di
fiducia per accelerare i tempi dell’approvazione. In commissione
è passato l’emendamento che salva le concessioni balneari già prorogate fino al 2020, in attesa di una
LA STRETTA
Dall’anno prossimo
blocco delle assunzioni
per Regioni ed enti locali
che non rispettano i termini
per preventivi e consuntivi
riforma che andrà attuata entro la
fine del prossimo anno: dopo
questo «primo passo», commenta il ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa, si dovrà avviare la «revisione organica della disciplina, che terrà conto della
professionalità, dell’esperienza e
dei sacrifici di uomini e donne che
da anni si dedicano ad attività di
impresa nel turismo balneare».
Discussione “notturna”, invece,
per il correttivo che riapre la rateizzazione delle cartelle a chi è
decaduto dal beneficio.
I 136 milioni in tre anni messi
sul piatto per l’estinzione parziale
o integrale di mutui e obbligazioni locali rispondono a una richiesta avanzata da molti Comuni, e
rilanciata nei giorni scorsi dal presidente della commissione Bilancio Francesco Boccia (Pd), si veda
Il Sole 24 Ore del 6 luglio, per alleggerire i bilanci dagli oneri di
ammortamento di finanziamenti
nati anni fa, e quindi gravati da tassi anche del 5% e oltre, lontanissimi dai livelli attuali. Resta da capire se la dotazione trovata basterà
a soddisfare le richieste, o rischierà di essere assorbita dai grandi
Comuni che hanno in carico i debiti più alti in valore assoluto: l’Anci aveva chiesto di accompagnare questa misura con una
replica, riservata ai Comuni più
grandi, delle modalità di ristruttu-
razione del debito concessa l’anno scorso alle Regioni dall’articolo 45 del decreto enti locali del 2015
(Dl 66), ma la proposta non è passata. In commissione è stato poi
approvato un gruppo di correttivi
proposti direttamente dal governo che, oltre a tradurre in legge la
distribuzione di tagli e compensazioni fra Città metropolitane e
Province già concordata in conferenza Stato-Città, hanno adottato
una mini-semplificazione, che
cancella l’obbligo per gli enti locali di trasmettere le variazioni di bilancio alla Banca dati della Pa, e
una serie di sanzioni per blindare
le scadenze di bilanci preventivi e
consuntivi. Dalla prossima tornata, quindi dai preventivi 2017 e dai
rendiconti 2016, Regioni ed enti
locali che non rispetteranno le
scadenze si vedranno bloccare
tutte le facoltà assunzionali, come
accade a chi sfora i vincoli di finanza pubblica. Tra le novità sugli adempimenti merita di essere
sottolineato l’emendamento approvato venerdì che permette al-
le giunte di presentare senza la relazione dei revisori non solo il Documento unico di programmazione, ma anche il bilancio di
previsione (si veda anche Il Sole
24 Ore di sabato). Sempre sul Dup,
oggi la conferenza Stato-Città discuterà l’ipotesi di slittamento del
termine, dal 31 luglio al 30 settembre, per la sua presentazione al
consiglio da parte della giunta. Va
ricordato, in ogni caso, che il termine è ordinatorio, come era stato confermato dalla stessa Conferenza il 18 febbraio, per cui non
scattano sanzioni a carico di chi
non lo rispetta. Va ricordato che
secondo le regole dell’armonizzazione il documento programmatico rappresenta «il presupposto indispensabile» per il preventivo (lo dice l’articolo 170,
comma 5 del Dlgs 267/2000), e
che i prossimi bilanci, insieme
alla nota di aggiornamento al
Dup, devono essere presentati
entro il 15 novembre: salvo proroghe, naturalmente.
pRipartono i lavori sul de-
creto di riforma delle Camere
di commercio, attuativo della
delega sulla Pubblica amministrazione. Il testo ha vissuto
settimane difficili, al punto che
si è affacciata l’ipotesi di lasciare inattuato quell’articolo (il
10) della legge Madia, ma ora
sembra aver ripreso vigore ed è
al centro di riunioni decisive
proprio in questi giorni. I termini, del resto, scadono il 28
agosto, ma prima della pausa
estiva ci sono solo un paio di
Consigli dei ministri utili.
Compito del provvedimento
è quello di tradurre in pratica
l’alleggerimento già scritto nella legge delega, che prevede di
passare da 105 a un massimo di
60 Camere di commercio tramite accorpamenti che potranno essere evitati solo dalle
strutture che contano su una
platea di 75mila imprese.
L’ottica della riduzione dei
costi informa anche le nuove re-
gole sulla governance, che secondo la bozza ora all’esame del
governo taglia quattro posti per
ogni consiglio (tre, passando da
25 a 22, per le realtà intermedie,
che servono fra le 40mila e le
80mila imprese) e riduce le dimensioni delle giunte, che saranno composte da 5 persone o
da 7 nelle Camere più grandi.
Confermato il piano di riduzione dei diritti annuali a carico delle imprese, che dopo il taglio del
40% rispetto al 2014 già imposto
per quest’anno dovrebbero vedere un’ulteriore limatura del
10% dal prossimo anno. Un decreto successivo è poi incaricato di rivedere le indennità e rimborsi spese per i revisori dei conti, mentre per tutti gli altri incarichi è prevista la gratuità.
Secondo la bozza di decreto
legislativo,
Unioncamere
avrebbe 180 giorni di tempo per
trasmettere al ministero dello
Sviluppo economico una proposta per la nuova geografia delle
circoscrizioni, tagliando anche
il numero delle sedi secondarie o
distaccate giudicate «non essenziali». La proposta deve puntare
C
QUOTIDIANO ENTI LOCALI
Appalti, così il Codice
cambia le commissioni
Due approfondimenti di Antonella D’Angelo e Stefano Usai
sulle novità del Codice appalti
per la commissione di gara e
l’utilizzo del Bim e un articolo di
Michele Nico sulle regole dei
compensi per gli organi collegiali.
www.quotidianoentilocali.ilsole24ore.com
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a ridurre anche le aziende speciali ed a razionalizzare gli uffici
indicando anche le percentuali
di riduzione del personale.
L’obiettivo minimo deve essere
un taglio del 15% degli organici
complessivi, e sale al 25% per il
personale che svolge funzioni di
supporto nelle Camere di commercio frutto delle fusioni. Tutta la transizione negli accorpamenti, se il decreto arriverà davvero al traguardo, sarà affidata a
commissari ad acta, scelti di norma tra i segretari generali delle
Camere che si uniscono.
G.Tr.
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Il Fisco ti aiuta
su Facebook: al via
con il canone Rai
di Saverio Fossati
Riforma Madia. Ripartono i lavori per il decreto di riordino - Nella bozza l’obiettivo di ridurre del 15% il personale
Taglio alle Camere di commercio
Agenzia delle Entrate. La nuova iniziativa
QUOTIDIANO DEL FISCO
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anone Rai, le risposta arriveranno su Facebook. Lo
annuncia l’agenzia delle
Entrate, che inaugura il proprio
profilo sul social network (in aggiunta a quelli già esistenti su
Twitter e Youtube) e che lancia
in questo modo un nuovo canale
di comunicazione diretta con i
contribuenti che in futuro verrà
utilizzato anche per altri temi. Le
risposte arriveranno entro 24
ore o, per i casi più complessi entro cinque giorni.
Le bollette che stanno arrivando a decine di milioni di famiglie sono la prova che il meccanismo sta funzionando: da gennaio
a oggi si sono impegnati a fondo
ministero delle Infrastrutture
(attraverso il sottosegretario
Antonello Giacomelli), agenzia
delle Entrate, società elettriche e
Acquirente Unico, che attraverso il Sistema Informativo Integrato (Sii) si avvale del know
how tecnologico di Exprivia per
integrare il sistema di gestione
centralizzato delle forniture
elettriche con le informazioni
utili per inserire il canone in bolletta elettrica. Ma i dubbi sono
sono ancora tanti e già affollano,
in queste prime ore, il profilo Facebook dell’Agenzia (attenzione: non inviare i quesiti come
“commenti” ma in messaggio
privato #EntrateinContatto).
Del resto c’era da aspettarselo, se
si guardano le cifre: sino al 2015 a
non pagare il canone erano 7 milioni di famiglie su 23, mentre le
dichiarazioni di esenzione o
per evitare duplicazioni arrivate
alle Entrate entro il 16 maggio sono state solo 817mila. Quindi la
grande massa degli evasori professionali si è probabilmente arresa ma chi riceve la bolletta deve fare attenzione che sia davve-
ro l’unica a essere pagata per il
suo nucleo familiare. In questi
mesi, infatti, si è trattato di allineare i dati delle Entrate con quelli
delle società elettriche: moltissimi italiani hanno due o più contratti elettrici, e moltissimi lo
hanno nella seconda casa mentre per il luogo in cui abitano effettivamente l’intestatario è un
altro (spesso il coniuge che non è
neppure proprietario o inquilino dell’abitazione di residenza).
I quesiti che arrivano su Facebook mirano spesso a chiarire
questi problemi o quelli delle
esenzioni per età e reddito. La
legge, comunque, afferma che
ogninucleofamiliaredevepaga-
IL QUADRO
Si parte dai quesiti
per sciogliere i dubbi
sulla tassa per le tv
In futuro ci si sposterà
anche su altri temi
re una sola volta, indipendentemente dal numero dei componenti e da quello delle case possedute, quindi un sistema per
evitare complicazioni c’è: sino al
16 maggio 2016 si poteva mandare alle Entrate una dichiarazione
in cui chiarire la situazione o anche la «non possidenza» di apparecchi tv. Ma chi si è scordato di
questi adempimento può presentare ora la dichiarazione che
avrà valore solo dal 2017. Per i pagamenti 2016 si può recarsi presso gli uffici delle Entrate e chiedere in autotutela di cancellare
l’addebito, spiegando la situazione; chiedere un rimborso dopo aver pagato ma per il modulo
si aspetta il provvedimento delle
Entrate (entro il 4 agosto).
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Agricoltura. La risoluzione dell’agenzia delle Entrate: il requisito vale anche all’interno della franchigia
Nel reddito agrario l’energia
da fonti agroforestali «prevalenti»
Gian Paolo Tosoni
pLa produzione di energia
elettrica da fonti agroforestali, usufruisce della tassazione in base al reddito agrario entro i limiti della franchigia (2.400.000 kWh), a condizione che rispetti il requisito
della prevalenza.
A prevederlo è la risoluzione
54/E dell’agenzia delle Entrate.
In base al comma 423 della
legge 266 del 2005, così come
modificato dalla legge di Stabilità 2016, la produzione e la cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali, sino a 2.400.000 kWh e
da fonti fotovoltaiche, sino a
260.000 kWh, costituiscono attività connesse a quella agricola e si considerano produttive
di reddito agrario. La parte eccedente concorre a formare la
base imponibile per il 25% del-
l’ammontare dei corrispettivi
registrati ai fini Iva al netto della tariffa incentivante. Questo
regime, previsto in via transitoria solo per il 2014 e il 2015, è stato, invece, reso definitivo dalla
legge di stabilità 2016.
In merito alla produzione di
energia da fonti fotovoltaiche,
l’Agenzia aveva avuto modo di
precisare, con la risoluzione
86/E del 15 ottobre 2015, che la
produzione e la cessione di
energia, entro il limite di
260.000 kWh, costituiscono
sempre attività connesse a
quella agricola e si considerano
produttive di reddito agrario,
mentre oltre la franchigia trova
applicazione la tassazione forfetaria sempreché risultino verificati i requisiti di cui alla circolare 32/E/2009.
La risoluzione 54 ribadisce
che il regime forfetario, per gli
impianti fotovoltaici, trova applicazione a condizione che
l’impresa agricola rispetti i criteri di connessione con l’attività agricola fra i quali ricordiamo che la produzione fino a 200
kw (corrispondente a poco meno di 260.000 kWh) rientra comunque nel reddito agrario. Il
mancato rispetto della connessione con l’attività agricola
comporta che l’attività si considera produttiva di reddito di
impresa e quindi assoggettata a
tassazione ordinaria.
Per quanto riguarda, invece,
la produzione e la cessione di
energia elettrica da fonti rinnovabili agroforestali, la risoluzione chiarisce che la tassazione su base catastale si applica
solo nei limiti della franchigia
nel presupposto, però, che ricorra il requisito della prevalenza di cui alla circolare
32E/2009. Secondo l’Agenzia,
infatti, il concetto di “prevalenza” di prodotti agricoli propri in
confronto a quelli utilizzati, come stabilito dal comma 423 della legge 266/2005, deve intendersi riferito anche per l’energia da fonte rinnovabile per via
della assimilazione operata dal
legislatore di questa produzione alle attività agricole connesse di cui al comma 3, dell’articolo 2135 del Codice civile.
Ciò comporta che, in assenza
del requisito della prevalenza,
la produzione e la cessione di
energia elettrica e calorica da
fonti rinnovabili agroforestali
saranno assoggettate a tassazione secondo le regole ordinarie in materia di reddito di impresa. Tale prevalenza deve essere rispettata anche all’interno della franchigia di 2.400.000
kWh che la norma fa rientrare
nel reddito agrario. Ma il rispetto della prevalenza è fondamentale anche per non tassare
a bilancio l’intero ricavo della
tariffa incentivante che va ben
oltre la franchigia.
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Legge europea. L’aumento scatta con le consegne dal 23 luglio - Preparati per risotti al 10%
Per basilico ed erbe aromatiche
l’aliquota Iva sale al 5 per cento
pDal 23 luglio scatta l’aumen-
to dell’aliquota Iva dal 4% al 5%
sul basilico ed altre piante aromatiche. Lo prevede l’articolo 21
della legge 7 luglio 2016, n. 122
(legge europea 2015/2016), pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 158 dell’ 8 luglio 2016.
La legge modifica le aliquote
Iva di alcuni prodotti alimentari.
Viene soppresso il numero 12
bis della tabella A, parte II, allegata al Dpr 633/72; i prodotti ivi
previsti sono il basilico, rosmarino e salvia freschi destinati all’alimentazione i quali vengono
inseriti al numero 1 bis della tabella A, parte II bis, per i quali è
prevista la aliquota Iva del 5 per
cento. Questa nuova tabella è
stata inserita dalla legge di stabilità 2016 e finora riguardava soltanto i servizi socio sanitari prestati dalle cooperative sociali.
Contemporaneamente viene
soppressa la voce n. 38 bis della
Tabella A, parte III che prevedeva le piante allo stato vegetativo
di basilico, rosmarino e salvia ed
anche questi prodotti vengono
inseriti nella tabella A, parte II bis
con Iva 5%, mentre fino ad ora
l’aliquotaIvaeraparial10percento. Infine viene inserito fra i prodotti con aliquota Iva al 5% anche
l’origano in rametti o sgranato
che sinora scontava l’Iva ordinaria del 22 per cento.
Quindi per le consegne effettuate a luglio questi prodotti
scontano due aliquote Iva: ad
esempio per il basilico, rosmarino e salvia, rispetto alle consegne
effettuate fino al 22 luglio, si applica l’Iva del 4% ovvero del 10% per
le piante; invece per le consegne
effettuate dal 23 luglio si applica la
nuova aliquota Iva del 5 per cento.
Ovviamente in caso di fattura anticipata,anchepereffettodiavvenuti pagamenti, si applica l’aliquota Iva vigente al momento
della emissione della fattura.
Per le cessioni di basilico, salvia e rosmarino, effettuate da imprenditori agricoli che adottano
il regime speciale Iva di cui all’articolo 34 del Dpr 633/72, non cambia la percentuale di compensazione che rimane fissata al 4%;
quindi applicando l’aliquota del
5% sulle cessioni, i produttori
agricoli dovranno versare la differenza dell’Iva dell’1 per cento.
I commercianti al minuto
devono adeguare i registratori di cassa inserendo l’aliquota del 5 per cento.
Inoltre, l’articolo 22 della legge
europea aumenta l’aliquota Iva
dal 4% al 10% sui preparati per risotti. Si tratta di alcune prepara-
zioni a base di riso, sottoposte a
trattamenti ulteriori rispetto alla
materia prima; siccome il riso in
grani risulta in misura preponderante a quella degli altri ingredienti, l’agenzia delle Entrate con
la risoluzione 72/2014 aveva interpretato che la aliquota Iva fosse quella del 4 per cento. Ora viene soppressa la voce doganale di
riferimento (21.07.02) nella tabella A, parte II, voce n. 9 e quindi dal
23 luglio si applica l’aliquota Iva
del 10% rientrando nella voce 80
della tabella parte III «preparazioni alimentari non nominate,
né comprese altrove».
L’articolo 23 delle legge europea introduce infine una modifica normativa in materia di imposte dirette per i consorzi agrari
che sono considerati per legge
cooperative a mutualità prevalente. Per questi soggetti l’accantonamento a riserva indivisibile
degli utili netti, non soggetti ad
Ires, è pari al 50%, inferiore a quello della generalità delle cooperative che invece è del 60 per cento.
G. P.T.
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36 Norme e tributi
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
LAVORO
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Regole Ue. Le nuove disposizioni prevedono l’applicazione delle norme del Paese ospitante in un numero limitato di materie
Tutela circoscritta per i distacchi
Solo per i lavoratori somministrati la parità di trattamento risulta completa
Aldo Bottini
pIl decreto legislativo sui di-
stacchi all’interno dell’Unione
europea (attuazione della direttiva 2014/67/Ue), approvato in
via definitiva dal Consiglio dei
ministri, accorpa in un unico testo l’intera materia, abrogando e
riscrivendo anche il precedente
decreto legislativo 72/2000 che
aveva attuato la direttiva 96/71/
Ce. Nel fare ciò apporta al precedente testo legislativo delle modifiche. Alcune sono di mero raccordo con la nuova direttiva e
con leggi nazionali nel frattempo
intervenute (ad esempio con il
codice dei contratti, il decreto legislativo 81/2015), altre sono più
significative.
Tra queste ultime vi è certamente la nuova formulazione della norma che stabilisce quali deb-
banoesserelecondizionidilavoro
da applicare ai lavoratori distaccati nel nostro Paese da imprese stabilite in un altro Stato dell’Unione.
Per comprenderne la portata è necessario partire dalla direttiva
96/71/Ce. Quest’ultima muove
dalla necessità dell’eliminazione,
conformemente ai trattati comunitari, degli ostacoli alla libera circolazione delle persone e dei servizi. È evidente che la libertà di circolazione può entrare in conflitto
con l’applicazione al lavoratore
IL PRECEDENTE
Il decreto legislativo 72/2000
richiedeva un’assimilazione
ai lavoratori italiani,
in contrasto con la Corte
di giustizia europea
temporaneamente distaccato in
un paese diverso da quello di assunzione e di abituale lavoro dei
trattamenti legali e contrattuali
applicati nel paese ospitante, soprattutto se quest’ultimo ha standard protettivi più alti di quelli vigenti nel paese di provenienza.
Va, dunque, trovato un equilibrio tra libera circolazione dei servizi e esigenze nazionali di protezione dei lavoratori. Il punto di
equilibrio è individuato dalla direttiva 96/71/Ce nella individuazione di un “nocciolo duro” di norme protettive del Paese ospite cui
deve attenersi il datore di lavoro
distaccante. In sostanza deve essere garantita la parità di trattamento tra lavoratori distaccati e
lavoratori del Paese ospite in un
numero tassativamente indicato
di materie: limiti massimi di lavo-
ro e minimi di riposo, ferie, minimi
retributivi, limiti alla cessione
temporanea di lavoratori, salute e
sicurezza, tutela della maternità e
dei minori, parità di trattamento e
non discriminazione.
La direttiva prevede che lo Stato ospite possa estendere ai lavoratori distaccati l’applicazione
delle proprie normative anche in
altre materie, ma solo laddove si
tratti di «disposizioni di ordine
pubblico». Alcuni Stati (tra cui
l’Italia con il decreto legislativo
72/2000) avevano fatto largo uso
di tale eccezione, estendendo di
fattoailavoratoridistaccatituttoil
proprio diritto nazionale del lavoro, contratti collettivi compresi.
La Corte di giustizia europea ha
censurato tali scelte, affermando
che l’applicazione della normativa nazionale ai distaccati in mate-
rie diverse da quelle tassativamente elencate dalla direttiva deve avere natura assolutamente eccezionale, costituendo una
deroga al principio fondamentale
della libera prestazione dei servizi
all’interno dell’Unione (si veda in
particolare la sentenza Commissione contro Lussemburgo del 19
giugno 2008). Aggiunge la Corte
che il concetto di ordine pubblico
deve essere inteso in senso restrittivo e la sua portata non può essere
determinata unilateralmente dagli Stati membri.
Il nuovo decreto attuativo della
direttiva approvato dal governo
tiene evidentemente conto dei
principi affermati dalla Corte, e
modifica la norma attualmente in
vigore, che estende ai distaccati
l’intero corpus giuslavoristico
nazionale. Il nuovo decreto, infat-
ti, se all’articolo 4 dispone l’applicazione ai lavoratori distaccati,
durante il periodo di distacco,
delle medesime «condizioni di lavoro e occupazione» previste per
gli addetti che effettuano prestazioni lavorative subordinate nel
luogo dove si svolge il distacco, all’articolo 2 (punto e) definisce
«condizioni di lavoro e di occupazione» (solo) quelle relative al
“nocciolo duro” della direttiva
96/71/Ce, così restringendo il
campo della parità di trattamento
alle sole materie elencate dall’articolo 3 della direttiva stessa.
La parità di trattamento rimane invece piena ed estesa a tutte le
materie per i lavoratori somministrati in Italia da imprese di somministrazione stabilite in altri
Stati membri.
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Jobs act. Necessario licenziare il dipendente che non segue la procedura con pagamento di «ticket» e Naspi
Costi extra se non ci sono dimissioni online
Claudio Tucci
pL’occasione poteva essere
il primo Dlgs correttivo del
Jobs act, all’esame ora del Parlamento. Ma neanche lì, finora,
il governo è riuscito a chiarire la
questione, legata alla nuova
procedura per contrastare le
dimissioni in bianco, del lavoratore che manifesta la propria
volontà di recedere dal rapporto di impiego con un mero comportamento di fatto, vale a dire
semplicemente smettendo di
presentarsi in azienda. Si tratta
di un tema delicato (si veda Sole
24 Ore dell’11 marzo) che, negli
ultimi tempi, in assenza di soluzioni legislative, sta aprendo la
strada a un numero crescente di
comportamenti opportunistici
(a danno non solo dell’impresa,
ma anche dell’Erario).
Il perché è presto detto. Oggi, in base alle nuove regole,
spiega Arturo Maresca, ordinario di diritto del Lavoro alla
Sapienza di Roma, le dimissioni e le risoluzioni consensuali
del rapporto di impiego possono avvenire solo ed esclusiva-
LA POSSIBILE SOLUZIONE
Occorre introdurre
la possibilità di risolvere
il rapporto a fronte
del comportamento
concludente del lavoratore
mente utilizzando un modulo
generato dal sistema informatico del ministero del Lavoro,
che viene rilasciato al lavoratore che, a sua volta, è tenuto a
compilarlo e a ritrasmetterlo
online. Qualsiasi altro modo di
recedere dal rapporto, come
per esempio abbandonare
l’impresa, aggiunge Sandro
Mainardi, ordinario di diritto
del Lavoro all’università di Bologna, è considerato invalido e
privo di effetto. In questi casi,
toccherà al datore procedere
alla rescissione del rapporto e
l’unica strada percorribile è il
licenziamento disciplinare per
assenza ingiustificata, con un
aggravio, non solo dal punto di
Cave Sannite, leader nei conglomerati bituminosi e cementizi
L’impianto di produzione di Calcestruzzo
Lungo la strada provinciale
che da Benevento conduce ad
Apice, nel territorio del comune
di San Nicola Manfredi all’altezza della contrada Palati, si
incontra uno stabilimento che
si estende su un’area di oltre
50 mila metri quadri, con 5 mila
solo di parcheggio e all’incirca
altrettanti occupati sia dall’officina impianti che dal piazzale
destinato al caricamento delle
betoniere. È l’area industriale
di Cave Sannite, azienda che
si occupa della produzione di
conglomerati bituminosi e cementizi e di costruzione, frantumazione e distribuzione di
materiali alluvionali, nonché di
costruzioni stradali in genere e
di tutti i lavori connessi. Quella
di Cave Sannite è una realtà
attiva dal 1963 ed è guidata
oggi dall’Amministratrice Unica
Anna Ciardiello. La sua politica
di gestione aziendale? Continui e importanti investimenti
tecnologici e un costante aggiornamento professionale di
tutti i dipendenti; è con questa
formula che è riuscita a portare la società che dirige a livelli
d’eccellenza che oggi ricopre
e a occupare un posto di as-
soluto rilievo nel suo mercato
di riferimento.
Sei i silos per il cemento, cruciali per un’azienda specializzata nella lavorazione degli
inerti calcarei e del calcestruzzo preconfezionato. A questo
si aggiunge un impianto di
produzione di conglomerati
bituminosi, con una capacità
di 300 metri cubi al giorno, per
merciale di Benevento. Cave
Sannite è alta tecnologia anche per quel che riguarda il
parco automezzi, così può
occuparsi anche del recupero
dei materiali provenienti dalle
demolizioni stradali. Una gamma di competenze tanto ampia
consente all’azienda beneventana di offrire ai propri clienti
un servizio completo, che va
dalla consulenza sul tipo di intervento da svolgere fino alla
realizzazione del lavoro. Tutto
ovviamente
accompagnato
dalle necessarie certificazioni di legge. A rendere ancora
più alto il livello di efficienza e
affidabilità di Cave Sannite è
la partnership con l’impresa di
costruzioni dell’ingegner Pietro
Ciardiello, di cui Anna Ciardiello, sua figlia, è Amministratore
Delegato, che opera sia nel
settore dei lavori pubblici che
di quelli privati (realizza sia
strade, ponti, viadotti, fognatu-
Lavori eseguiti dall’impresa Ing. Pietro Ciardiello S.r.l.
con materiali forniti da Cave Sannite S.r.l.
qualsiasi tipo di manto stradale. Oltre ai classici tipi di pavimentazione, nello stabilimento
di San Nicola Manfredi è stato
realizzato anche un tappeto
di usura chiuso colorato, destinato all’area di parcheggio
di un importante centro com-
re, che edifici civili e industriali).
Le due società si completano
e grazie alla capacità di lavorare in tandem sono sempre in
grado di garantire un servizio
a 360 gradi, che va dalla produzione dei materiali fino alla
posa in opera.
vista gestionale, ma anche economico: il ricorso allo strumento del licenziamento infatti determina per l’impresa, oltre al necessario preavviso,
l’obbligo di corrispondere la
“tassa di licenziamento”, prevista dalla legge Fornero del
2012, senza considerare la possibile alea giudiziale cui verrebbe comunque assoggettato
l’atto di recesso datoriale.
A ben vedere si tratta di “oneri ingiusti”, sottolinea Confindustria che nei giorni scorsi ha
sollevato il problema davanti a
governo e Parlamento.
Il punto è che tali situazioni
“fraudolente” non sono affatto
sporadiche e limitate solo ai la-
voratori immigrati, che a un
certo punto lasciano l’impresa
senza comunicare nulla. Si pensi, per esempio, al caso di un dipendente che vuole lasciare
l’azienda per andare a lavorare
da un datore concorrente e non
vuole rispettare gli obblighi di
preavviso; o semplicemente un
dipendente che non ha la pazienza di dimettersi seguendo
la complessa procedura e incurante di ogni cosa lascia all’improvviso il posto di lavoro.
In tutte queste fattispecie il
datore non ha altre strade che
licenziare. E ciò, a ben vedere,
si traduce anche in un aumento degli oneri a carico della finanza pubblica in quanto il la-
voratore licenziato è un “disoccupato involontario” e,
dunque, è legittimato anche a
richiedere laNaspi.
Siamo di fronte a un «vero e
proprio corto circuito applicativo delle disposizioni per il
contrasto delle dimissioni in
bianco - incalza Confindustria che il primo Dlgs correttivo poteva evitare». Del resto, la soluzione è alla portata di mano: va
attuato quel principio di delega
contenuto nel Jobs act che invita il Legislatore a tener conto
della necessità «di assicurare la
certezza della cessazione del
rapporto nel caso di comportamento concludente» del lavoratore o della lavoratrice. Una
norma chiara, finora però rimasta inattuata. E invece, andrebbe resa subito operativa.
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In breve
FONDI DI SOLIDARIETÀ
Possibile recuperare i contributi
non dovuti per gli apprendisti
I datori di lavoro che hanno
versato i contributi ai fondi di
solidarietà per gli apprendisti
assunti non con contratto
professionalizzante possono
recuperare le relative somme.
A fronte del quadro
normativo che si è delineato
dopo il Jobs act e delle
precisazioni fornite dal
ministero del Lavoro con la
nota 8475/2016, è stato
chiarito che il contributo
ordinario ai fondi di
solidarietà va versato solo per
gli apprendisti con contratto
professionalizzante. Di
conseguenza, con il
messaggio 3112/2016, l’Inps ha
comunicato che i datori di
lavoro possono recuperare i
contributi eventualmente
versati per le altre tipologie
di apprendistato nel periodo
settembre 2015-luglio 2016,
utilizzando i relativi codici
conguaglio contenuti
nel messaggio.
GIUSTIZIA/1
Per Consiglio di Stato e Tar
provvedimenti con firma digitale
gennaio prossimo», si legge
nella nota.
Lo scorso 30 giugno il
Consiglio dei ministri aveva
deciso di rinviare per la
quarta volta il debutto del
processo amministrativo
telematico: il deposito
telematico è oggi operativo,
ma solo in modo facoltativo,
in due regioni, che
diventeranno otto entro
fine anno.
Il Consiglio di Stato informa
in una nota che a partire da
ieri tutti i provvedimenti dei
giudici del Consiglio di Stato
e dei Tribunali
amministrativi regionali
saranno firmati digitalmente.
«Si tratta di un altro passo
verso la piena attuazione del
processo amministrativo
telematico che - ai sensi del
recente decreto legge 117 del
2016 - entrerà in vigore il 1°
GIUSTIZIA/2
La Cassa forense promuove
il decreto sul gratuito patrocinio
«Il decreto firmato venerdì dal
ministro della Giustizia
Orlando sul gratuito patrocinio
è una gran bella notizia per
l’intera avvocatura italiana,
specie per quei colleghi più
giovani che versano, a causa
degli effetti della recessione
economica, in una situazione di
grande difficoltà». Il presidente
di Cassa forense, Nunzio
Luciano, ha sottolineato come
«il provvedimento consenta
agli avvocati di risolvere
l’annoso problema del ritardo
dello Stato nel pagamento dei
debiti». Il meccanismo - che ha
ricevuto anche il gradimento
del Consiglio nazionale
forense - prevede la
compensazione fra debiti e
crediti relativi alle spese
sostenute, per i diritti e gli
onorari maturati non ancora
saldati e per i quali non sia stata
proposta opposizione.
Qualità e precisione Primato PASELL Srl Un prodotto italiano Autolinee Sellitto, i bus del futuro
Interno Mecsor
Quello della meccanica
di precisione, piccole componenti che fanno funzionare grandi ingranaggi, è un
settore fondamentale per
qualsiasi tipo di industria. In
questo campo un ruolo di
rilievo nel panorama italiano
se lo è conquistato nel corso degli anni la Mecsor, società fondata nel 2004 a Lioni
(Avellino) dai fratelli Soriano,
provenienti da importanti
esperienze anche in Svizzera,
patria della meccanica di precisione. In pochi anni Mecsor
ha saputo dotarsi di impianti
tecnologici di ultimissima generazione che, utilizzati da un
personale altamente motivato
e altamente qualificato, l’hanno posta come interlocutore
privilegiato per le lavorazioni
di precisione (tornitura - fresatura da 3 /5 assi) di piccoli
e medi componenti industriali, di aziende di ogni settore:
dall’aeronautico al farmaceutico, sino alle aziende dell’industria all’alimentare. Mecsor,
all’interno del proprio ciclo è
in grado di provvedere dalla
progettazione diretta interna,
ma anche alla cooprogettazione con il cliente e alla
produzione su specifica del
cliente. www.mecsor.it
La PASELL Srl fondata
da Angelo Amitrano nel 1968
è tra le aziende leader in Europa nella progettazione e
produzione di componenti in
calcestruzzo, gomma e plastica per il settore degli elettrodomestici, in primo luogo per
le lavatrici. Fornitore strategico
per aziende come Whirlpool,
Indesit, Arcelik ed Electrolux,
la PASELL è oggi guidata da
Salvatore, Francesco e Roberto, figli del fondatore Angelo Amitrano. Ben quattro
gli stabilimenti produttivi: due
in provincia di Avellino, dove
c’è anche il centro di sviluppo,
uno in Turchia e uno in Slovacchia. E’ da qui che nel 2011 è
iniziato il processo d’internazionalizzazione con la creazione della PASELL Slovakia
su impulso della Whirpool,
poi con nuovi investimenti
in Turchia e nata nel 2012 a
Istanbul la PASSEL Beyaz per
la produzione di componenti
in calcestruzzo per la Arcelik. Questo ha portato il riconoscimento di Pasell Beyaz,
da parte del colosso Arcelik,
come miglior partner strategico nella divisione “Lavatrici”.
E non finisce qui, il prossimo
anno parte infatti PASELL Romania.
Produzione contrappesi
Il fiammifero è uno strumento usato da sempre, forse
però senza pensare a quanta storia e tecnologia siano
racchiuse in esso. In Italia la
fabbricazione di fiammiferi risale al 1830 con il fiammifero
fosforico a sfregamento denominato “Zolfanello”, la cui
caratteristica era il bagno di
zolfo allo stelo e accendendoli emanavano l’acre odore di zolfo. Ecco perché tra
gli Anni 50 e 60 il fiammifero
“Zolfanello” fu sostituito con il
“Familiare” paraffinato inodore. Ancora oggi, dopo circa
200 anni di storia, il Familiare
paraffinato continua ad essere
prodotto in Italia da tre aziende. Una di queste è la SIRFA,
che produce lo storico “Fiammifero Marsiglia” sin dal 1880.
La SIRFA, a breve, immetterà
sul mercato il suo prodotto
storico con diverse vignette
che promuoveranno la raccolta differenziata, elemento importante che l’umanità dovrà
tenere presente per aiutare a
salvaguardare il nostro Pianeta. Questa campagna promozionale è stata voluta ed ideata dalla SIRFA per dare questo
suo breve messaggio: «Salva
il tuo Pianeta con un piccolo gesto».
C’è un modo di viaggiare
immune dal rischio di scioperi,
ritardi e improvvisi annullamenti: il bus. Si parte dal centro della città e si arriva a destinazione sempre nel centro cittadino.
Si attraversano percorsi sempre differenti e gradevoli: borghi, campagne, grandi strade
veloci. Si viaggia seduti in accoglienti poltrone, in ambienti
climatizzati al punto giusto, insomma oggi con il bus si può
arrivare ovunque. Ma bisogna
affidarsi ai migliori. In questo
senso le Autolinee Sellitto
rappresentano una delle aziende italiane più importanti nel
do i collegamenti tra l’Irpinia e
le altre province. Un servizio
importantissimo per i tanti pendolari che ogni giorno potevano raggiungere uffici, scuole e
università grazie agli autobus.
Ma Luigi Sellitto voleva offrire di
più, puntava al grande salto. E
lo ha fatto aprendo una sede a
Roma, oltre ad ampliare quelle storiche di Pietrastornina e
Arpaise, dove c’è una rimessa
con officina e ci sono anche gli
uffici direzionali. Ma soprattutto oggi le Autolinee Sellitto offrono collegamenti con Roma,
Firenze e Bologna (e presto
anche Verona) e raggiungono
settore del trasporto passeggeri su gomma. Attiva dal 1964,
con sede a Pietrastorinina, in
provincia di Avellino, la società
è oggi gestita da Luigi Sellitto
che ne è diventato socio unico
e amministratore dopo aver rilevato le quote che un tempo
appartenevano al padre e allo
zio. Con lui la politica aziendale
ha puntato decisamente verso
l’alto, mirando a un’espansione oltre i confini campani che
si può dire sia perfettamente
riuscita. In origine le Autolinee
Sellitto lavoravano solo con
concessioni regionali, copren-
con il loro servizio di autobus
anche importanti città francesi e svizzere, con la linea che
parte da Avellino e arriva fino a
Ginevra. La percorrenza annua
dei 25 bus in dotazione alla
Sellitto (tutti di recente costruzione e continuamente revisionati) è stata calcolata in circa 2
milioni e mezzo di chilometri.
Un lavoro delicato per il quale
la società si affida a 30 dipendenti tra i quali una squadra di
autisti tutti altamente qualificati
e ognuno con un importante bagaglio di esperienza alle
spalle.
Luigi Sellitto
Norme e tributi 37
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
LAVORO
www.quotidianolavoro.ilsole24ore.com
Previdenza. Importi, scadenze e modelli da utilizzare per presentare le dichiarazioni ed effettuare i versamenti previdenziali - Ragionieri con aliquota soggettiva tra il 12 e il 22%
Nelle Casse continua l’aumento dei contributi
Per periti industriali e geometri la quota integrativa sul fatturato è al 5% se il committente è un privato
Luca De Stefani
Elisa Olivi
pDall’analisi delle dichiarazioni previdenziali che i
professionisti iscritti alle
Casse devono presentare
nelle prossime settimane,
emerge un generale aumento
dei contributi soggettivi e integrativi 2015, rispetto a quelli relativi al reddito e al volume d’affari 2014.
L’integrativo incrementa la
pensione
I geometri, per esempio, hanno adottato dal 1° gennaio 2015
la misura massima del contributo integrativo, in quanto
hanno aumentato la percentuale dell’onere da mettere in
fattura dal 4% al 5 per cento.
Anche i periti industriali
hanno previsto l’aumento al
5% del contributo integrativo dal 1° gennaio 2015, al fine
di «rendere più adeguate le
pensioni dei propri iscritti»,
destinando una «quota parte del contributo integrativo sui montanti previdenziali degli iscritti».
Per migliorare i trattamenti
pensionistici dei professionisti iscritti alle Casse individuate dal Dlgs 509/1994 e agli
Enti del Dlgs 103/1996, che
adottano il sistema di calcolo
contributivo, infatti, è «riconosciuta la facoltà di destinare parte del contributo integrativo all’incremento dei
montanti individuali, senza
nuovi o maggiori oneri per la
finanza pubblica».
Se il cliente è una pubblica
amministrazione
Questi aumenti al 5% non si
applicano per le prestazioni
professionali effettuate nei
confronti delle pubbliche amministrazioni, verso le quali i
periti industriali continuano
ad addebitare il 2% e i geometri il 4 per cento.
Quindi, anche i geometri e i
periti industriali, come i biologi e gli infermieri professionali, devono prestare attenzione al tipo di cliente a cui
stanno fatturando, per stabilire l’aliquota del contributo integrativo da indicare nel documento Iva.
Se questo è la pubblica amministrazione, infatti, per i
geometri non si applica l’aumento dal 4% al 5%, previsto
per le fatture emesse dal 1°
gennaio 2015, ma si continua
a indicare l’aliquota del 4 per
cento. Per i periti industriali,
i biologi e gli infermieri professionali, la fattura per i lavori prestati alla pubblica
amministrazione è scontata
rispetto agli altri clienti, in
quanto si applica la percentuale del 2%, a differenza
dell’aliquota standard del
4% (5% per i periti industriali dal 1° gennaio 2015).
Per pubblica amministrazione si devono intendere «le
amministrazioni dello Stato,
ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le
istituzioni educative, le
aziende ed amministrazioni
dello Stato ad ordinamento
autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità
montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di
commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli
enti del Servizio sanitario nazionale, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle
pubbliche amministrazioni
(Aran) e le Agenzie di cui al
decreto legislativo 30 luglio
1999, n. 300» (articolo 1, comma 2, del Dlgs 165/2001).
La crescita dei contributi
soggettivi
Dai redditi professionali del
2012, il contributo soggettivo dei periti industriali del
10% (del 2011) sta aumentando di un punto percentuale
ogni anno e arriverà al 18%
nel 2019. Quindi, per il 2015,
la percentuale del soggettivo è passata dal 13% al 14% e
salirà al 15% per i redditi professionali del 2016.
Dai redditi relativi al 2015,
il contributo soggettivo dei
geometri è passato dal 13% al
14%, fino a un massimale
reddituale di 152.650 euro.
Sulla parte di reddito eccedente, l’aliquota è rimasta
del 3,5 per cento.
Dal 1° giugno 2016, i geometri possono determinare, nell’area riservata del sito internet, i contributi dovuti e quindi rateizzare gli stessi in 10 rate con un interesse pari al 4%
annuo, con bollettini postali o
con carta di credito. La prima
rata ha scadenza il 27 settembre 2016 e l’ultima il 27 giugno
2017. Questa modalità, però,
non consente la compensazione con eventuali crediti fiscali, come invece accade con
le consuete modalità di pagamento tramite F24.
Ragionieri, consulenti del
lavoro e avvocati
Per i ragionieri le percentuali
del contributo soggettivo, che
fino ai redditi del 2012, erano, a
scelta dell’iscritto, tra l’8% e il
15%, sono state aumentate per
il 2013 al 10%, per l’aliquota
minima, e al 20%, per quella
massima. Dal 1° gennaio 2014
stanno aumentando, ogni anno, di un punto percentuale,
fino al raggiungimento nel
2018 del 15%, per l’aliquota minima, e del 25%, per quella
massima. Per il 2015, quindi,
l’aliquota minima è al 12% e
quella massima al 22 per cento. Dai redditi percepiti nel
2013 in poi è aumentato anche
il contributo soggettivo supplementare, passando dallo
0,50% allo 0,75 per cento.
Con la legge di Stabilità
2016 (articolo 1, comma 4,
legge 208/2015), è stato stabilito che tutti gli «esperti
contabili iscritti nella Sezione B» dell’Albo dei dottori
commercialisti e degli
esperti contabili (legge
34/2005 e Dlgs 139/2005),
che «esercitano la libera
professione con carattere di
continuità» devono essere
iscritti «alla Cassa nazionale
di previdenza ed assistenza a
favore dei ragionieri e periti
commerciali» e non quella
dei dottori commercialisti.
Dal 1° gennaio 2016 al 20
agosto 2016, i consulenti del
lavoro possono effettuare
versamenti spontanei in acconto del contributo soggettivo o integrativo. Questi pagamenti spontanei costituiscono un’anticipazione della
contribuzione eccedente i
minimi dovuta per l’anno di
competenza 2015, escluso il
contributo di maternità.
In sede di versamento non è
necessario specificare la tipologia di contributo (soggettivo o integrativo), in
quanto solo in sede di dichiarazione, cioè entro il 16 settembre 2016, devono effettuare la ripartizione di quanto
versato, decidendo di imputare le anticipazioni tra il soggettivo e l’integrativo.
Per gli avvocati, il contributo soggettivo sul reddito professionale percepito nel 2015 è
rimasto del 14% (nel 2013 era
passato dal 13% al 14%), mentre dal 2017 aumenterà al 14,5%
e dal 2021 al 15 per cento.
Biologi, infermieri e
veterinari
Per i redditi del 2015, il contributo soggettivo dei biologi è aumentato dal 12% al 13
per cento. Per i redditi relativi al 2016, sarà del 14% e quelli del 2017 del 15 per cento. Il
contributo integrativo sul
volume d’affari, invece, è aumentato dal 2% al 4% dal primo gennaio 2013, mentre è rimasto del 2% solo per i lavori
effettuato verso la pubblica
amministrazione.
Gli infermieri professionisti con partita Iva, per i
redditi conseguiti nel 2015,
devono applicare il 14 per
cento. È previsto, infine, un
ulteriore aumento al 15% per
i redditi che saranno conseguiti dal 2016 in poi.
Per i veterinari è previsto
che dal 2010 il contributo soggettivo (pari al 13% per il 2015)
aumenti di 0,5% ogni anno, fino ad arrivare al 19% nel 2025.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Enpaf. Ddl concorrenza
La mappa
Il calendario dei pagamenti
Modalità e scadenza di
Imponibile di
presentazione dei modelli di
Tipo di Contributo
competenza 2015 dichiarazione dei redditi del 2015 Scadenza del pagamento del saldo 2015
EPAP - ENTE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA PLURICATEGORIALE DEGLI ATTUARI, DEI CHIMICI, DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI, DEI GEOLOGI
Soggettivo del 10% sul reddito professionale netto (a)
Fino a 100.324,00
• 15/09/2016 il saldo 2015, se si opta per il pagamento
Solidarietà del 0,2% sul reddito professionale netto
Fino a 100.324,00 Mod. 2/16 da inviare in via
dei contributi in acconto in 4 scadenze (regime A);
telematica entro il 31/07/2016
• 30/11/2016 il saldo 2015, se si opta per il pagamento
Integrativo del 2% sul volume d'affari
dei contributi in acconto in 2 scadenze (regime B)
Maternità fisso
FONDAZIONE ENPAIA - ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA PER GLI ADDETTI E PER GLI IMPIEGATI IN AGRICOLTURA
Agrotecnici: soggettivo del 10% sul reddito professionale netto (b) Fino a 100.324,00 Mod. GSAG/CR da inviare in via
telematica o con raccomandata
Agrotecnici: integrativo del 2% sul volume d'affari
05/08/2016 il saldo 2015
con ricevuta di ritorno entro il
Maternità fisso
31/10/2016
Periti agrari: soggettivo del 10% sul reddito professionale netto (i) Fino a 100.324,00
Mod. GSPA/CR da inviare in via
Periti agrari: integrativo del 2% sul volume d'affari
05/08/2016 il saldo 2015
telematica entro il 31/10/2016
Maternità fisso
CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE
Soggettivo del 14% sul reddito professionale netto (o)
Fino a 97.850,00
Saldo 2015:
Soggettivo del 3% sul reddito professionale netto
Oltre 97.850,00
Mod. 5/2016 da inviare in via
in due rate di pari importo il 31/07/2016
telematica entro il 30/09/2016
Integrativo del 4% sul volume d'affari
e il 31/12/2016
Maternità fisso
ENTE NAZIONELE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA A FAVORE DEI BIOLOGI
Soggettivo del 13% sul reddito professionale netto (c)
Fino a 100.324,00
Integrativo del 4% sul volume d'affari (2% nel caso di lavoro con
Mod. 1/2016 da inviare entro il
• 30/09/2016 I^ rata del saldo 2015;
Pubblica amministrazione)
07/08/2016
• 30/12/2016 II^ rata del saldo 2015
Maternità fisso
ENPACL - ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA PER I CONSULENTI DEL LAVORO
Soggettivo del 12% sul reddito professionale netto
Fino a 96.237,00
Modello 17/red da inviare in via
16/09/2016 il saldo 2015 ovvero in 4 rate di pari importo il
Integrativo del 4% sul volume d'affari
telematica entro il 16/09/2016
16/09/2016, 16/10/2016, 16/11/2016, 16/12/2016
Maternità fisso
CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI
Soggettivo del 12% sul reddito professionale netto
15/12/2016 il saldo 2015 ovvero in 2, 3 o 4 rate di pari importo
Fino a 173.050,00
Modello A/2016 da inviare in via
per la sola eccedenza del contributo soggettivo (ma
Integrativo del 4% sul volume d'affari
telematica tramite il servizio SAT
maggiorate di interessi legali) il 15/12/2016, 31/03/2017,
PCE,
entro
il
15/11/2016
Maternità fisso
30/06/2017, 30/09/2017
ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI
Soggettivo dal 12% al 22% sul reddito professionale netto (d)
Fino a 102.813,20
Soggettivo supplementare dello 0,75% sul reddito professionale netto
Mod. A/19 da inviare in via
• 15/09/2016 acconto eccedenze 2015;
telematica entro il 31/07/2016
• 15/12/2016 saldo 2015
Integrativo del 4% sul volume d'affari
Maternità fisso
ENPAF - ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FARMACISTI
Previdenziale fisso 2016
Assistenziale fisso 2016
Non prevista
Maternità fisso
CASSA ITALIANA DI PREVIDENZA E ASSISTENZA GEOMETRI LIBERI PROFESSIONISTI
Soggettivo del 14% sul reddito professionale netto
Fino a 152.650,00
Soggettivo del 3,5% sul reddito professionale netto
Oltre 152.650,00 Quadro RR sezione III del modello
Unico/2016 Persone Fisiche, da
Integrativo del 5% sul volume d'affari (4% nel caso di lavoro con la Pubblica
inviare telematicamente entro il
amministrazione)
30/09/2016
Maternità fisso
INPGI - ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA DEI GIORNALISTI ITALIANI - GESTIONE SEPARATA
Soggettivo del 10% sul reddito professionale netto
Fino a 100.324,00
Soggettivo aggiuntivo non inferiore al 5% del reddito professionale netto (d)
Mod. RED-GS/2016 da inviare in
Integrativo del 2% su tutti i corrispettivi che concorrono a formare il reddito imponibile via telematica entro il 31/07/2016
dell'attività giornalistica
Mmaternità fisso
ENPAPI - ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA
Soggettivo del 14% sul reddito professionale netto (l).
Fino a 100.324,00
Modello UNI/2016 da inviare
Integrativo del 4% sul volume d'affari (2% nel caso di lavoro con la Pubblica
unicamente per via telematica
amministrazione)
entro il 10/09/2016
Maternità fisso
INARCASSA - CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA INGEGNERI E ARCHITETTI LIBERI PROFESSIONISTI
Soggettivo del 14,5% sul reddito professionale netto (m)
Fino a 121.600,00
Modello DICH/2015 da inviare per
Integrativo del 4% sul volume d'affari
via telematica entro il 31/10/2016
Maternità fisso
ENPAM - ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI
Contributo fisso quota A in base all'età
Fino a 100.323,52 Modello D/2016 per la quota B
Contributo quota B del 14,5% sul reddito professionale netto
(e)
da inviare in via telematica o con
Oltre 100.323,52 raccomandata semplice entro
Contributo quota B del 1% sul reddito professionale netto
il 31/07/2016
(e)
Maternità fisso
CASSA NAZIONALE DEL NOTARIATO
Sul valore del repertorio notarile del mese precedente, il 22% per gli atti di valore
negoziale inferiore a 37.000 euro e il 42% per tutti gli altri atti
Non prevista
Maternità fisso
ENTE DI PREVIDENZA DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI
Soggettivo del 14% sul reddito professionale netto (f)
Fino a 100.324,00
Integrativo del 5% sul volume d'affari (2% nel caso di lavoro con la
Mod. EPPI 03/15 da inviare in via
Pubblica amministrazione)
telematica entro il 30/09/2016
Maternità fisso
ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA PER GLI PSICOLOGI
Soggettivo del 10% sul reddito professionale netto (g)
Fino a 100.324,00 Modello redditi/16 ORD. da
Integrativo del 2% sul volume d'affari
inviare in via telematica entro il
01/10/2016
Maternità fisso
ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA DEI VETERINARI
Soggettivo dal 13% sul reddito professionale netto (h)
Fino a 92.000,00
Soggettivo del 3% sul reddito professionale netto
Oltre 92.000,00
Mod. 1/2016 da inviare in via
telematica il 30/11/2016
Integrativo del 2% sul volume d'affari
Maternità fisso
• 31/03/2016 I^ rata contributi
• 31/05/2016 II^ rata contributi
• 31/07/2016 III^ rata contributi
06/07/2016 in un’unica soluzione (22/08/2016 con
maggiorazione dello 0,40%) o in forma rateizzata fino ad un
massimo di 6 rate, tramite modello F24 accise. Possono essere
anche compesate con crediti erariali oppure rateizazione in 10
rate mensili senza compensazione, con interesse del 4%
annuo, prima rata scade il 27/09/2016
31/10/2016 il saldo 2015 oppure in tre rate di pari importo
(maggiorate degli interessi):
il 31/10/2016, il 30/11/2016, il 31/12/2016
10/12/2016 il saldo 2015
31/12/2016 il saldo 2015; 31/08/2016 il saldo 2015 del
contributo integrativo (solo per i non iscritti alla Cassa e per le
società di ingegneria)
• 30/04/2016 la quota A (ovvero in 4 rate il 30/04/2016, il
30/06/2016, il 30/09/2016, il 30/11/2016);
• 31/10/2016 il saldo 2015 della quota B (ovvero in 2 rate senza
interessi 31/10/2016 e 31/12/2016 o in 5 rate 31/10/2016,
31/12/2016, 28/02/2017, 30/04/2017 e 30/06/2017 le rate
che scadono nel 2017 sono maggiorate del l’interesse legale)
Farmacie,
società
di capitali
senza il 2%
pLe società di capitali pro-
prietarie di farmacie con capitale maggioritario di proprietà
di non farmacisti non dovranno versare all’ente di previdenza dei farmacisti, Enpaf, il contributo integrativo del 2 per
cento. L’apertura al capitale
“privato” nelle farmacie è contenuta nel Ddl concorrenza ora
in commissione X al Senato, ma
sono stati respinti gli emendamenti bipartisan che prevedevano questa forma di sostegno
alla previdenza della categoria.
«Una brutta notizia - afferma il
presidente Enpaf, Emilio Croce - perché aprire a un diverso
modello gestionale senza compensare il calo contributivo che
questo comporterà rischia di
minare la stabilità della previdenza per la categoria». Croce
sottolinea, inoltre, la disparità
di trattamento tra Enpaf ed
Enpam, l’ente di previdenza e
assistenza di medici e odontoiatri a cui il legislatore (legge
243/2004, articolo 1, comma 39)
riconosce da tempo il diritto a
questo contributo da parte delle società di capitali.
Fe. Mi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Enpab. L’iniziativa
Dai biologi
linee guida
per il welfare
pL’Ente di previdenza e
assistenza dei biologi , nell’ambito della politica di welfare, ha deciso di dotarsi di
specifiche Linee guida per le
politiche di sostegno e promozione da adottare nei confronti dei sui 13mila iscritti e di
monitorare i risultati ottenuti
e il grado di soddisfazione.
L’Enpab distingue tra welfare passivo, e quindi relativo
alla persona - vi rientrano, ad
esempio, contributo di maternità e indennità per malattia e
infortunio - e il welfare attivo,
che si rivolge all’attività professionale. Per quest’ultimo,
in base alle recenti esperienze, ha individuato sei macroaree su cui agire: visibilità e
promozione dell’attività professionale; aggiornamento,
formazione e tirocini pratici;
educazione previdenziale e
contrasto all’evasione contributiva; borse di studio a sostegno del reddito, nell’ambito di
iniziative volte a implementare il lavoro; iniziative volte a
incrementare l’interdisciplinarità della professione e la ricerca di nuovi strumenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il contributo mensile va pagato entro la fine del mese
successivo a quello di competenza.
30/09/2016 il saldo 2015
01/10/2016 il saldo 2015
QUOTIDIANO DEL LAVORO
28/02/2017 il saldo 2015
Nota: Sono stati riportati i termini ordinari di versamento dei contributi e di presentazione delle dichiarazioni, indicati nei modelli o nelle dichiarazioni da inviare alle Casse. Se il termine scade in giorno festivo, è prorogato di diritto al
giorno seguente non festivo (articoli 1187 e 2963, comma 3, Codice Civile); (a): Gli iscritti possono versare un'aliquota superiore al soggettivo indicato, optando tra le seguenti aliquote contributive: 12%, 14%, 16%, 18%, 27%; (b): Gli
iscritti possono versare un'aliquota superiore al soggettivo indicato, optando tra le seguenti aliquote contributive: 12%, 14%, 16%, 18%, 20%, 22%, 24% e 26%; (c): Gli iscritti possono versare un'aliquota superiore al soggettivo
indicato, a scelta fino al 20%; (d): A scelta del professionista; (e): La quota B è dovuta solo se il reddito professionale netto annuo supera 5.268,69 euro per gli intraquarantenni e 9.730,34 euro per gli ultraquarantenni; (f): Gli iscritti
possono versare un'aliquota superiore al soggettivo indicato, optando tra le aliquote contributive dal 14% al 26%; (g): Gli iscritti possono versare un'aliquota superiore al soggettivo indicato, optando tra le seguenti aliquote
contributive: 14%, 16%, 18% o 20%; (h): Agli iscritti che aderiscono al progetto di pensione modulare, è consentito versare un'aliquota aggiuntiva che va da un minimo pari al 2% fino ad un massimo del 14%; (i): Gli iscritti possono
versare un'aliquota superiore al soggettivo indicato, optando tra le aliquote contributive dal 12% al 30%; (l): Agli iscritti che lo richiedono è consentito versare una aliquota superiore al 14%, a scelta fino al 23%; (m): Gli iscritti
possono versare un'aliquota superiore al soggettivo indicato, aumetandolo a scelta tra l'1% e 8,5%; (n): I professionisti, indicati a mero titolo esemplificativo e non esaustivo nell'allegato 1 del decreto del Ministro del lavoro e delle
politiche sociali 20 dicembre 2012, che non hanno una propria Cassa di previdenza privata, pur essendo iscritti ad un ordine o ad un collegio riconosciuto, sono gli assistenti sociali, i tecnologi alimentari, i consulenti in proprietà
industriale, le ostetriche, i tecnici di radiologia, le guide alpine; (o): Gli iscritti possono versare un contributo modulare superiore al soggettivo indicato, in misura compresa a scelta tra l'1% e il 10%
Stranieri altamente
qualificati, nuovi
modelli dal ministero
Sul quotidiano digitale un
articolo di Virginio Villanova
illustra le novità contenute nella
circolare dei ministeri del
Lavoro e dell’Interno del 14
luglio relativa all’ingresso in
Italia di lavoratori altamente
qualificati.
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38 Norme e tributi
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
GIUSTIZIA E SENTENZE
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Cassazione penale. Chiarita la linea di confine con il delitto di impiego di denaro o di altra utilità di provenienza illecita
Riciclaggio con sostituzione di denaro
I proventi della «ripulitura» devono poi essere riutilizzati in attività economiche
Giovanni Negri
MILANO
pL’impiego diretto di dena-
ro di provenienza illecita in attività economiche o finanziarie in grado di “ripulirlo” non
costituisce riciclaggio e va
sanzionato sulla base dell’articolo 648 ter del Codice penale.
La sostituzione invece di questo denaro e il suo successivo
reimpiego è punito per riciclaggio. Lo puntualizza la Corte di cassazione con la sentenza n. 30429 depositata ieri. Certo, il lavoro di delimitazione
tra le due diverse fattispecie di
reato non è sempre facile e, nel
caso approdato in Cassazione,
non è stato svolto con efficacia
dalla Corte d’appello. L’apparato argomentativo di quest’ultima, infatti, sottolinea la
Cassazione, non offre elementi sufficienti per una corretta
qualificazione del fatto.
Fatto costituito nella ricostruzione effettuata dai giudici del tribunale di Pescara nell’impiego consapevole da
parte degli amministratori di
una società a responsabilità
limitata di denaro proveniente dai reati di usura contestati
ad altri in una pluralità di capi
d’imputazione.
La Cassazione, nell’affrontare il ricorso della difesa che
contestava un’erronea applicazione della legge penale, ricorda innanzitutto che l’articolo 648 ter, che sanziona
l’impiego di denaro o altre utilità di provenienza illecita,
QUOTIDIANO DEL DIRITTO
Responsabilità civile
per attività pericolose
Oggi le massime, a cura di
PlusPlus24Diritto, sulla responsabilità civile e la presunzione di colpa
per l’esercizio d’attività pericolosa.
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contiene una clausola di sussidiarietà che ne esclude l’applicabilità nei casi di concorso nel reato presupposto e
nelle ipotesi in cui emerge la
realizzazione di ipotesi di ricettazione o di riciclaggio. In
questo modo riducendone la
portata applicativa.
In questo contesto, alla luce
dei precedenti della stessa
Cassazione, la soluzione del
problema del rapporto tra
l’una e l’altra fattispecie è stata
fondata «sulla distinzione tra
unicità o pluralità di comportamenti e determinazioni volitive: sono esclusi della punibilità ex articolo 648 ter del Codice penale coloro che abbiano già commesso il delitto di
riciclaggio (o di ricettazione) e
che, successivamente, con determinazione autonoma (al di
fuori cioè della iniziale ricezione o sostituzione del denaro) abbiano poi impiegato
quello che era già frutto di delitto a loro addebitato; sono invece punibili coloro che, con
unicità di determinazione teleologica originaria, hanno sostituito (o ricevuto) denaro
per impiegarlo in attività economiche o finanziarie».
La linea di confine passa allora attraverso il criterio della
pluralità oppure della unicità
delle azioni e delle scelte a esse
sottese. Nel primo caso, l’imputato risponde di riciclaggio
con l’esclusione dell’impiego
di denaro o utilità; nel secondo
soltanto a titolo di articolo 648
ter, venendo assorbita in questa fattispecie anche la precedente attività di sostituzione o
di ricezione.
Questo sul piano giuridico.
Su quello di fatto, la Cassazione mette nel mirino una ricostruzione almeno lacunosa.
Non in grado cioè di chiarire a
sufficienza la circolazione
dei flussi finanziari e, anche,
se i proventi di alcune attività
illecite (come l’esercizio
abusivo di attività finanziaria) siano poi state convogliate e impiegate nella gestione
della società.
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L’incontro
Appello salvo
anche se
le questioni
sono le stesse
pNon è inammisibile il ri-
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha
ricevuto ieri al Quirinale una delegazione del
Consiglio nazionale del Notariato guidata dal
presidente Salvatore Lombardo (nella foto con il
presidente della Repubblica). La delegazione, oltre
che da Lombardo, era composta dal vice presidente,
Albino Farina, dal segretario, Vito Guglielmi, e dai
componenti Edoardo Bernini, Pierluisa Cabiddu,
Michele Nastri e Rosa Rubino. Lombardo ha fatto
presente che il Notariato continuerà a lavorare nello
Stato e per lo Stato per assicurare sicurezza e
trasparenza alle transazioni economiche.
Sequestro. Per mantenerlo non si possono far valere esigenze cautelari diverse
Riesame, no al nuovo motivo
Antonio Iorio
pIl Tribunale del riesame nel
momentoincuidecidesuunappello cautelare non può individuare
autonomamente una nuova esigenza di mantenimento del sequestro non rappresentata nell’originario provvedimento del giudice
oggetto di impugnazione. Lo precisalasentenza30410/2016dellaCassazione, depositata ieri.
Lavicendainestremasintesitrae
origine da un procedimento per
presunti abusi edilizi e reati contro
la Pa, commessi, secondo la tesi accusatoria, dagli amministratori di
una società immobiliare. In tale
contesto, il Gip, su richiesta del Pm,
disponeva il sequestro preventivo
dell’immobile della società.
A seguito di un lungo contenzioso amministrativo, la società vedeva riconosciuta le proprie ragioni
circa la regolarità delle opere com-
piute. Richiedeva il dissequestro
dell’immobile rigettato dal Gip.
Dopo la conferma del Tribunale
del riesame, la società impugnava
per Cassazione tale ordinanza e, tra
i vari motivi, rilevava l’illegittimità
del mantenimento del sequestro
preventivo: i giudici in sostanza
avevano addotto un’esigenza cautelare (consolidamento di un ingiusto vantaggio patrimoniale conseguente al reato di abuso di ufficio)
diversa da quella sottesa alla originaria misura (evitare le conseguenze derivanti agli abusi paesaggistici
ed edilizi)
La Suprema corte ha accolto il
ricorso, condividendo la tesi ritenuta più aderente al principio delladomandacautelaresecondocui
l’applicazione di una misura (reale o personale) presuppone la domanda del Pm.
A maggior ragione ciò vale allor-
chèsitratta,comenelcasoesaminato, di appello cautelare e non di riesame. Infatti mentre nel caso di riesame il tribunale, in base all’articolo
309, comma 9, del Codice di procedura penale, può annullare il provvedimento impugnato, o riformarlo in senso favorevole all’imputato
anche per motivi diversi da quelli
enunciati o ancora può confermarloperragionidiversedaquelleindividuatenellamotivazionedelprovvedimento, nel caso di appello la relativa norma (articolo 310) non richiama tale disposizione con la
conseguenza che l’ambito cognitivo del giudice collegiale è determinato in modo più rigoroso
Quindiinsedediappellocautelare il tribunale non può individuare
autonomamente un’esigenza cautelare non rappresentata nell’originario provvedimento di sequestro.
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Escluse scriminanti
culturali: via da casa
il marito violento
Giorgio Vaccaro
IL PRINCIPIO
Mattarella riceve il vertice del Consiglio del Notariato
Tribunale di Milano. Ordinanza urgente
corso nel quale sono riproposte le stesse questioni sollevate in primo grado e disattese dal giudice di merito, se
sono identificabili i punti a
cui si riferiscono le doglienze. La Cassazione(sentenza
30388) consapevole di due
contrapposti orientamenti
sui criteri in base ai quali va
valutata la genericità di un ricorso sceglie quello prevalente e meno rigoroso, che
consente di “salvare” l’atto.
Per la Corte in appello è
permesso usare parametri
meno rigidi di quelli fissati
per il ricorso in sede di legittimità: maglie più larghe
giustificate dal carattere
del mezzo. La particolarità
del giudizio di appello è, infatti, proprio quella di avere
ad oggetto la riproposizione delle stesse questioni
prospettate e e respinte in
primo grado e una nuova
valutazione degli elementi
probatori, essendo l’appello finalizzato ad una revisione della sentenza di prima istanza. Si possono dunque riprospettare le stesse
questioni ignorate in primo
grado purché siano identificabili i punti a cui si riferiscono e le ragioni essenziali
che le muovono. E il giudice
non può bollare il ricorso
come inammissibile, aderendo all’indirizzo più rigoroso secondo il quale l’ammissibilità dell’appello è
subordinata ad una critica
puntuale delle argomentazioni poste a base della sentenza impugnata.
P.Mac.
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pNel contesto familiare non
possono essere tollerate compressioni dei diritti inalienabili della persona con la “giustificazione” di logiche culturali o
sociali. Per il tribunale di Milano (ordinanza del presidente
facente funzioni Giuseppe
Buffone del 30 giugno 2016) anche un solo schiaffo del marito
alla moglie, ove venga invocata la scriminante del fattore
culturale é un intollerabile atto
di violenza, che giustifica
l’adozione del provvedimento
di allontanamento dalla casa
coniugale, con l’obbligo di non
avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie. Al fine di affermare con
chiarezza un principio interpretativo di assoluto rilievo, il
giudice della famiglia ricorda
come «ciò va chiarito al fine di
escludere che una determinata consuetudine o determinati
costumi culturali, possano
condurre ad accettare pratiche violente, al fine di rispettare l’altrui patrimonio culturale
o sociale» di più «l’integrazione culturale presuppone
l’esaltazione dei diritti e non la
loro rinuncia. Per tali ragioni il
fattore culturale non ha alcuna
valenza scriminante».
Nell’ordinanza si ricorda
come la stessa «Costituzione
italiana funge da “filtro” rispetto ad abitudini culturali
che vogliano far ingresso nel
Paese, nel senso di non tollerare e sopratutto ammettere
quelle (abitudini) che violino i
diritti fondamentali».
Nel caso esaminato, premettendo come la “fase presidenziale” della separazione assorba in se, la tutela che
l’ordinamento appresta contro le violenze familiari
«mediante l’estensione del
fascio dei provvedimenti
che il presidente può adottare» il Tribunale di Milano ha
rilevato la concorrenza di
tutte le condizioni, richieste
dalla norma, per l’emissione
dell’ordine di allontanamento, coordinato con l’or-
dine di non avvicinamento.
Si è riconosciuto come, nei
fatti, il marito fosse «proclive
ad atteggiamenti violenti, sia
fisicamente che psicologicamente, senza cura del fatto che
i figli possano assistere agli
agiti aggressivi» e come tale
condotta si fosse protratta nel
tempo, con il requisito, quindi,
della abitualità. In particolare
il certificato del Pronto soccorso ha consentito di rilevare
come fosse stato diagnosticato
«un trauma al volto determinato da aggressione perpetrata dal marito ubriaco; in quella
occasione la moglie ha raccontato agli operatori sanitari di
esser stata aggredita al volto
dal coniuge con schiaffi e quindi di esser stata inseguita dal
marito con un coltello».
ALLONTANAMENTO
Anche un solo schiaffo
è un atto di violenza
intollerabile, non
giustificato dall’asserita
diversa «sensibilità»
Con l’ordinanza urgente è
stato stabilito l’immediato allontanamento del marito dalla
casa familiare, delegando la
Polizia Locale ad eseguire la
disposizione in forma coattiva
ta. Con il provvedimento è stato ordinato all’uomo di cessare, immediatamente, da ogni
condotta violenta, prescrivendogli di «non avvicinarsi ai
luoghi abitualmente frequentati dalla moglie».
Sono stati, infine, previsti sia
un “contributo” per il mantenimento dei figli, sia una modalità “protetta” per gli incontri
dei figli con il padre, delegando
contestualmente i servizi sociali del comune competente,
a dare assistenza ed a prendere
in carico il nucleo familiare, disponendo la redazione di
«brevi resoconti degli interventi, da trasmettere al giudice
all’esito degli stessi».
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Norme e tributi 39
Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197
CONDOMINIO
In breve
RATING FINANZIARIO
ReviCond dà il voto
ai condomìni
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Impianti. Il decreto di modifica del Dlgs 102/2014 conferma l’obbligo dei misuratori entro dicembre
Contabilizzatori con deroga-costi
Non c’è obbligo se le spese sono sproporzionate rispetto ai risparmi energetici
Edoardo Riccio
pLe modifiche al Dlgs 102/2014
Con la crescita dell’offerta
di prodotti finanziari per i
condomìni (indispensabili
quando le spese per lavori
straordinari sono
impegnative) è nata anche
l’esigenza di una analisi di
solidità finanziariapatrimoniale e di merito
creditizio per ottenere i
finanziamenti. Per questo
arriva il rating anche per i
condomìni e ReviCond
(www.revicond.it) è tra le
prime aziende specializzate
nel settore della revisione e
verifica della contabilità
condominiale a proporre
questo nuovo servizio a
banche e investitori. La
solidità finanziaria e il
merito creditizio
dell’edificio vengono
valutati attraverso l’analisi
dei fattori finanziari,
patrimoniali e giuridici, e si
conclude con una vera e
propria classificazione che
parte dalla C per quelli più a
rischio e finisce alla AAA
per quelli più solidi.
ANACI
Diritto all’acqua,
iniziativa a Genova
Per l’economia della
condivisione. Così è
intitolata l'iniziativa di
Anaci Genova, presieduta
da Pierluigi D’Angelo, per il
diritto all’acqua.
L’iniziativa, ricordando il
Dpcm del 4 marzo 1996,
richiamato nel Ddl As 2343,
vuole evidenziare la
necessità di proteggere,
anche in caso di morosità
«per necessità»,
l’erogazione dell’acqua da
parte delle aziende e
prende le mosse
dall’innalzamento dei costi
e dai volantini (che Anaci
definisce «terroristici» )
che le aziende lasciano
nelle caselle postali dei
condòmini minacciando la
chiusura dei rubinetti.
IN OTTOBRE
Primo Forum
delle associazioni
È convocato per il 21 ottobre
dalle 14, nell’ambito di
CondominioItaliaExpo, la
manifestazione organizzata
da Il Condominio Editrice a
Bologna Fiere, il primo
forum delle associazioni di
categoria degli
amministratori. Saranno
presenti il sottosegretario
alla Giustizia Cosimo Ferri
e il vice presidente della
Confederazone Giudici di
pace Massimo Libri.
Interverranno alcune
associazioni di
amministratori e piccoli
proprietari: Alac, Anaip,
Anammi, Fna, Unai,
Confappi e Uppi.
hanno confermato il ruolo determinante della contabilizzazione e
la suddivisione delle spese in base
ai consumi effettivi delle singole
unità immobiliari, quale strumento per favorire il contenimento dei
consumi energetici. Ruolo essenziale è quindi quello dei contabilizzatori. Il legislatore, nel confermare la scadenza per gli adempimenti al 31 dicembre 2016, ha meglio definito l’esigenza di una
precisa e trasparente contabilizzazione, non solo in fase di ripartizione, ma anche di fornitura.
Infatti, in caso di teleriscaldamento o teleraffrescamento o di
impianto centralizzato condominiale, le imprese distributrici,
in qualità di esercenti l’attività di
misura, dovranno installare un
contatore di fornitura in corrispondenza dello scambiatore di
calore di collegamento alla rete o
del punto di fornitura dell’edificio. Il contatore dovrà riflettere
con precisione il consumo effettivo e fornire informazioni sul tempoeffettivodiutilizzodell’energia
(gas o altro vettore energetico) e
sullerelativefascetemporali.Successivamente al punto di consegna (riferito all’intero edificio),
occorrerà contabilizzare i consumi delle singole unità immobiliari
e, in caso di supercondominio, anche del singolo edificio.
Negli impianti a distribuzione
orizzontale (“a zona”), bisognerà
installare un sotto-contatore per
la misura dei consumi individuali
o di edifici a loro volta formati da
una pluralità di unità immobiliari
atto a misurare l’energia consumata dalla singola unità immobiliare o dal singolo edificio.
In caso di distribuzione verticale, oppure di impossibilità tecnica
o di inefficienza in termini di costi
e sproporzione rispetto ai risparmi energetici potenziali, sarà pos-
sibile invece installare ripartitori
(oltre alle valvole termostatiche)
in corrispondenza di ciascun corpo scaldante posto all’interno delle unità immobiliari.
Uno dei casi più ricorrenti di
impossibilità tecnica (con deroga all’obbligo di installazione) è
costituito dai pannelli radianti
annegati nella soletta del pavimento. In questa fattispecie impiantistica, infatti, poichè il pannello serve per una percentuale
anche l’appartamento posto sotto, non è possibile scegliere la
quantità di calore prelevato in
quanto tale operazione andrebbe
ad incidere sul riscaldamento dell’appartamento confinante. Per
valutare l’eccessività dei costi, oc-
QUOTIDIANO DEL CONDOMINIO
Rapporto di mandato
tra condòmini
e amministratore
Sul Quotidiano delCondominio
tutti i giorni l’offerta informativa del Gruppo Sole 24 Ore per
amministratori, legali e operatori professionali. Nell’edizione
online oggi l’approfondimento
di Selene Pascasi sul rapporto
di mandato tra amministratore
e condòmini.
corre una attenta disamina per
ogni singola realtà impiantistica.
Si consideri che normalmente
(comprese le detrazioni) la spesa
per la termoregolazione e contabilizzazione può essere recuperata in tre-5cinque anni. Si pensi che
in media ogni 10 anni devono essere sostituiti i ripartitori in quanto
la pila che essi contengono si esaurisce. Al totale va aggiunto anche il
costo per le letture annue. Se il risparmio presunto, rapportato alla
spesa necessaria per l’installazione, non consentisse effettivamente un vantaggio economico, si ricadrebbe nel caso dell’esenzione.
Per la ripartizione occorrerà fare riferimento alla norma Uni
10200. Va ricordato che la stessa è
oggetto di revisione da parte dell’Uni. La nuova versione dovrebbe vedere la luce entro la fine di
quest’anno.
La precedente versione dell’articolo 9, comma 5, lettera d) del Dlgs 102/2014, nel richiamare la
10200, prevedeva però solo i successivi aggiornamenti della stessa. Anaci, con una nota all’Uni, all’Ue ed al Mise, aveva espresso
perplessità circa l’applicabilità
delle modifiche introdotte alla
10200 nel 2015, in quanto le stesse
noneranooggettodimeri“aggiornamenti”. Il problema è ora risolto
dalla nuova versione della lettera
d) che, nel richiamare la 10200, fa
riferimento anche alle modifiche
e non solo agli aggiornamenti della norma. Non dovrebbero quindi
porsi problemi al momento dell’approvazione della nuova 10200.
Il legislatore ha anche previsto una norma transitoria. Molti
condomìni, in ottemperanza alla legge, avevano già fatto effettuare i calcoli per la ripartizione
della spesa del riscaldamento ai
sensi della 10200 del 2013. In questi casi le nuove disposizioni sono facoltative.
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Amministratore. Anche se chiesti dopo le dimissioni
Gli anticipi vanno rimborsati
Silvio Rezzonico
pL’amministratore cessato
dall’incarico ha diritto di
chiedere il rimborso delle
somme da lui anticipate per la
gestione condominiale sia
nei confronti del condominio
sia nei confronti di ogni singolo condòmino.
L’obbligazione in capo al
condominio e ai condòmini di
restituire gli importi anticipati dall’amministratore nell’esecuzione dell’incarico deve
considerarsi sorta nel momento stesso in cui l’anticipazione è
avvenuta e non può considerarsi estinta dalla nomina del
nuovo amministratore.
È questo il principio affermato dalla I Sezione civile del
Tribunale di Torino con la sentenza n. 544 del 29 gennaio 2016,
chiamata a pronunciarsi sulla
domanda di un amministratore di condominio il quale aveva
citato il condominio precedentemente gestito, in persona del
nuovo amministratore, affermando di avere pagato con disponibilità proprie alcuni debiti del condominio e chiedendo
la condanna del medesimo alla
rifusione di quanto anticipato.
Il Tribunale di Torino ha accolto la domanda dell’amministratore, affermando che ai
rapporti tra amministratore e
condominio e singoli condòmini è applicabile la disciplina
del mandato, la quale prevede,
all’articolo 1720, primo comma,
del Codice civile, che «il mandante (in questo caso il condominio ed i singoli condòmini)
deve rimborsare al mandatario
(l’amministratore) le anticipazioni, con gli interessi legali dal
giorno in cui sono state fatte».
Il giudice, inoltre, ha precisato che l’obbligazione restitutoria non si estingue a seguito
della cessazione dell’incarico,
che, infatti, non figura tra le
cause di estinzione delle obbligazioni derivanti dal mandato.
Infine, il Tribunale sabaudo
ha chiarito che, in conformità
alla giurisprudenza della Corte
di cassazione che prevede, da
un lato, che chi agisce per
l’adempimento di un obbligazione è tenuto a provare l’esistenza del proprio diritto (il “titolo”) e, dall’altro lato, che
spetta alla controparte provare
l’eventuale adempimento,
l’amministratore di condominio è tenuto a dar prova del diritto alla restituzione delle
somme anticipate, e di aver pagato debiti del condominio con
denaro proprio.
Quest’ultima statuizione deve rappresentare un campanello d’allarme per tutti gli amministratori. È opportuno che,
in caso di anticipazioni, l’amministratore usi sistemi di pagamento tracciati , perché la
prova che sarebbe senza dubbio più complessa in caso di pagamento in contanti.
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CONFAMMINISTRARE
Contro tutte
le barriere
Si svolgerà dopodomani, 2o
luglio, a Napoli, alle 10
presso Consorzio Del Bo
Ascensori (Via Pisciarelli
79) il convegno organizzato
da Confabitare e e
Confamministrare sulle
barriere architettoniche, di
genere, e soprattutto sulle
comunicazioni e relazioni
umane in condominio.
ENERGIA VERDE
Habitech ottiene
il Leed provider
Il Green Building
certification Institute ha
assegnato a Habitech il
riconoscimento Leed
Proven Provider per il
protocollo O+M Operation
and Maintenance. Il
riconoscimento viene
assegnato tra le
organizzazioni che «hanno
l’esperienza per valorizzare
gli edifici migliorandone le
prestazioni su tutti gli
aspetti di sostenibilità.
Riscaldamento. Tribunale di Roma
Spese per fotocopie. L’assemblea può approvarle anche se mancano le ricevute
Giustificativi non sempre indispensabili
Luana Tagliolini
pL’amministratore può esse-
re rimborsato per le spese sostenute per conto del condominio
anche se prive di giustificativi.
L’assemblea, in relazione alla natura e all’entità, può liquidare importi forfettari per
spese non strettamente inerenti alla stessa gestione condominiale, come quelle sostenute per fotocopiature e spedizioni di raccomandate.
Nel caso sottoposto all’esame della Corte di Cassazione
(sentenza 13183/2016), l’assemblea di condominio approvava
il bilancio consuntivo e quello
preventivo.
Nel consuntivo, l’amministratore aveva richiesto un importo irrisorio per spese difficilmente documentabili prive
di riscontro contabile (fotocopie e postali).
Un condomino impugnava
la delibera, tra l’altro, perché
era stato approvato il rimborso
di spese sostenute dall’amministratore non documentate,
lamentando la lesione del suo
diritto al relativo esame.
Il tribunale rigettava l’impugnazione della delibera così come veniva rigettato il gravame
da parte della corte di appello la
quale evidenziava che l’attore
non aveva richiesto l’esibizione dei documenti giustificativi.
Presentato il ricorso in Cassazione, la corte lo rigettava
sostenendo che ‹‹si sottrae al
sindacato di legittimità la delibera che approva il rendiconto
riconoscendo forfettariamente all’amministratore, a titolo
di rimborso una somma, per
quanto esigua, senza l’esibizione dei giustificativi›› (sentenza 13183/2016).
Se l’assemblea approva il bilancio e, quindi, concorda nel
rimborsare, all’amministratore, spese che non sono né ur-
genti né indifferibili, riguardo
alle quali non sono state esibite
le ”pezze di appoggio”, nulla si
può obiettare perché prevale la
volontà assembleare né la delibera è illegittima.
La delibera di approvazione del rendiconto ha valore di
riconoscimento del debito in
relazione alle sole poste passive specificamente indicate
e riguardo alle quali l’amministratore ha il dovere di esibire
i giustificativi contabili. Peraltro i giudici di legittimità
hanno precisato che l’approvazione di un rendiconto di
cassa che presenti un disavanzo tra uscite ed entrate
non consente di ritenere dimostrato, in via di prova deduttiva, che la differenza sia
stata versata dall’amministratore (Cassazione, sentenza n. 10153/2011). Ma si veda
anche l’articolo qui sopra.
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FOTOGRAMMA
Il distacco è illecito
quando le spese
sono «forfettizate»
Rosario Dolce
pNulla la delibera che auto-
Impianti elettrici. Il nuovo manuale Prosiel
Un «Libretto»
per la sicurezza
Silvia Berri
pProsiel ha predisposto e
pubblicato il nuovo Libretto
d’impianto elettrico. Una sorta di carta d’identità dell’impianto elettrico da consegnare al proprietario o inquilino
dell’abitazione, che si propone di fornire le istruzioni
d’uso e manutenzione, tenendo conto delle istruzioni e della documentazione consegnate dalla impresa installatrice, per aderire agli obblighi
del Dm 37/2008. Il Libretto
contiene tutte le istruzioni
d’uso e di manutenzione delle
apparecchiature che formano
l’impianto, le garanzie e ogni
informazione fornita dall’impresa installatrice. Nel documento è indicata inoltre la frequenza prevista dall’impresa
installatrice per gli interventi
di manutenzione ordinaria e
straordinaria, affinché l'impianto mantenga le caratteristiche di sicurezza e prestazione di progetto.
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rizza al distacco “forfettizzando” le spese di conservazione
dell’impianto. Della questione
si è recentemente occupato il
Tribunale di Roma (estensore
Fabiana Corbo), con sentenza
del 4 maggio 2016. Il Tribunale
ha ritenuto nulla la delibera che
autorizzava il condòmino al distacco senza preoccuparsi di
determinare, a monte e mediante ausilio di un tecnico, l’esatta
quota di contribuzione da porre
in capo al medesimo in termini
di spesa di conservazione. E in
effetti la deliberazione impugnata riconosceva ad alcuni
compartecipi il diritto al distacco prefissando una quota di contribuzione forfettaria, pari al
10% del costo complessivo sulle
spese di conservazione.
Nel corso del giudizio è stato
però acquisita una consulenza
tecnica d’ufficio (Ctu), che ha
certificato che il distacco dall’impianto da parte di alcuni
condòmini abbia aggravato di
gran lunga il costo di conservazione dello stesso a discapito degli altri (cioè dei ricorrenti). Dalla perizia tecnica emergeva che i
condòmini rimasti allacciati all’impianto centralizzato si siano
accollati maggiori oneri derivanti dal calo di efficienza e del
maggior consumo di combustibile, per compensare le dispersioni di calore discendente dall’occorso distacco (pari, addirittura, circa al 60% della spesa
complessiva da questi sostenuta nel biennio in questione).
Secondo il decidente, pertanto, la delibera in disamina è da ritenersi nulla, in quanto adottata
senza il consenso unanime dei
condòmini e, in ogni caso, perché sprovvista di una analisi tecnica sulle conseguenze che ne
sarebbero maturate, in termini
di equilibrio termico (tra gli immobili serviti) e in termini di
equilibrio contributivo (tra tutti
i compartecipi).
L’ormai consolidato orientamento della Cassazione distingue tra le spese di conservazione
dell’impianto centrale e quelle
dovute in relazione all’uso, stabilendosichesoloquest’ultimenon
siano dovute quando l’impianto
non sia utilizzato (Cassazione,
sentenze 10214/1996, 11152/97 e
129/99). Questo orientamento è
stato poi recepito dal “nuovo” articolo 1118 codice civile (dopo la
riforma del 2012), dove è chiarito
che il condòmino che rinuncia al
diritto sul bene comune non può
sottrarsi al contributo alle spese
diconservazionemasoloaquelle
d’esercizio. Il distacco, dunque, è
da ritenersi giuridicamente possibile, purché non vada a discapito degli altri condòmini.
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In sintesi
01 IL PRINCIPIO
È nulla la delibera che
autorizza il condòmino al
distacco senza preoccuparsi di
determinare, a monte e
mediante ausilio di un tecnico,
l’esatta quota di spesa di
conservazione
02 IL CASO
Dalla perizia tecnica emergeva
che i condòmini rimasti
allacciati si sarebbero accollati
maggiori oneri ( per calo di
efficienza e maggior consumo
di combustibile), per
compensare le dispersioni di
calore , pari, addirittura, a circa
il 60% della spesa complessiva
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Il Sole 24 Ore
Martedì 19 Luglio 2016 - N. 197