B2_0922_C_RELMAT_01_relazione sui materiali

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B2_0922_C_RELMAT_01_relazione sui materiali
Regione Veneto
COMUNE DI TRECENTA
INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ED ADEGUAMENTO ALLE
NORMATIVE VIGENTI IN MATERIA DI SICUREZZA, IGIENE, MIGLIORAMENTO
SISMICO ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MEDIA "N. BADALONI"
PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO
B2
Oggetto:
Allegato:
RELAZIONE SUI MATERIALI
Progettisti:
Ing. Carlo Romanato
Ordine di Rovigo
n. 665
Ing. Antonio Capodaglio
GTE soc. coop.
Servizi di Ingegneria Integrata
Via Sacro Cuore n. 11/6
45100 Rovigo (RO)
Tel. 0425 59.45.11 - Fax. 0425 58.90.91
[email protected]
[email protected]
Ordine di Rovigo
n. 564
Progettista opere strutturali:
Ing. Fabio Baldo
Ordine di Rovigo
il Responsabile del procedimento
n. 796
http://www.gteing.com
Soc. Certificata ISO 9001:2008
cert. 5498-A
Progettista impianti elettrici ed antincendio
Coordinatore per la sicurezza in fase progettuale:
Ing. Massimo Bordin
Ordine di Rovigo
0922_P_RELMAT_00
n. 667
Settembre 2015
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Relazione sui Materiali
Ditta Amministrazione Comunale di TRECENTA
SOMMARIO
RELAZIONE SUI MATERIALI DA IMPIEGARSI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA OGGETTO DI PROGETTO ... 5
PRESCRIZIONI/CARATTERISTICHE MECCANICHE SUI MATERIALI NUOVI/ESISTENTI .................... 5
LISTA MATERIALI UTILIZZATI NELLA MODELLAZIONE STRUTTURALE .............................. 7
PRESTAZIONI DI PROGETTO, CLASSE D’USO DELLA STRUTTURA, VITA UTILE E PROCEDURE DI QUALITA’ 7
Prestazioni ............................................................................ 7
Classe d’Uso della Struttura e Vita Utile .............................................. 8
Procedure di Qualità ................................................................... 8
DESCRIZIONE E PRESCRIZIONI DEI/SUI CONGLOMERATI CEMENTIZI ................................ 8
TASSI MASSIMI DI LAVORO DEL CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO IN REGIME ELASTICO ............ 9
ACCIAIO PER C.C.A. – CARATTERISTICHE PRINCIPALI ....................................... 16
DESCRIZIONE E TASSI MASSIMI DI LAVORO IN REGIME ELASTICO E AGLI STATI LIMITE DELL’ACCIAIO
PER CARPENTERIA METALLICA ............................................................... 18
PROPRIETA’ DEI MATERIALI PER LA FASE DI ANALISI STRUTTURALE ........................... 18
BULLONERIA ............................................................................ 18
SALDATURE ............................................................................. 19
DESCRIZIONE E TASSI MASSIMI DI LAVORO IN REGIME ELASTICO E AGLI STATI LIMITE DELLA/E
MURATURA/E .............................................................................. 19
DESCRIZIONE E TASSI MASSIMI DI LAVORO IN REGIME ELASTICO E AGLI STATI LIMITE DEL LEGNO PER
STRUTTURE ............................................................................... 20
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Relazione sui Materiali
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RELAZIONE SUI MATERIALI DA IMPIEGARSI PER LA REALIZZAZIONE
DELL’OPERA OGGETTO DI PROGETTO
(D.M. Infrastrutture e Trasporti del 14.01.2008, Cap. 10, par. 10.1 e succ.)
Sulle strutture in muratura, legno strutturale, conglomerato cementizio armato e carpenteria
metallica del cantiere per “INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ED ADEGUAMENTO ALL
ALLE
E
NORMATIVE VIGENTI IN MATERIA DI SICUREZZA, IGIENE, MIGLIORAMENTO SISMICO ED EFFICIENTAMENTO
ENERGETICO DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MEDIA "N. BADALONI"”, sito nel comune di Trecenta (RO),
in via Edmondo De Amicis al civico 135/139.
COMMITTENZA:
OMMITTENZA:
Amministrazione Comunale di TRECENTA
Partita I.V.A.: 0020523 029 5
Piazza Guglielmo Marconi, 1; 45027 Trecenta (RO)
Coordinate geografiche del sito su cui insiste il fabbricato oggetto d’intervento:
Latitudine:
45,03180° Nord
Longitudine:
11,46251° Est
PRESCRIZIONI/CARATTERISTICHE
PRESCRIZIONI/CARATTERISTICHE MECCANICHE SUI MATERIALI NUOVI/
NUOVI/ESISTENTI
Di seguito si riportano le prescrizioni sulle caratteristiche dei materiali oggetto di calcolo
nella presente Relazione:
Per le ESISTENTI strutture realizzate in laterizio si assume:
assume:
- Laterizi:
blocchi tipo pieno (ϕ ≤ 15%) e malta di calce;
spessore murature portanti s ≥ 25 cm;
Fm ≅ 24 daN/cm² = 240 N/cm²;
τ0 ≅ 0,6 daN/cm² = 6,0 N/cm²;
E ≅ 12'000 daN/cm² = 1'200 N/mm²;
G ≅ 4'000 daN/cm² = 400 N/mm²;
W (p.p.) ≅ 1'800 daN/m³ = 18 kN/m³
spessore murature portanti s ≥ 25 cm;
- Malta:
Malta con sufficienti caratteristiche, giunti regolari s ≅ 10 mm
Per le NUOVE strutture realizzate in laterizio si prescrive:
- Laterizi:
blocchi tipo pieno (ϕ ≤ 15%), o semipieno (15% < ϕ ≤ 45%);
spessore murature portanti s ≥ 25 cm;
- Malta:
almeno tipo M5 (meglio M10 o M15), escluso tipo M2,5.
Legenda nuova classificazione tipologia malte, secondo D.M. 14.01.2008,
11.10.2.1 e segg.:
segg.: M15 -> ex M1; M10 -> ex M2; M5 -> ex M3; M2,5 -> ex M4.
Per le ESISTENTI strutture realizzate in conglomerato cementizio armato si assume:
assume:
- opere di fondazione:
cls avente classe di resistenza C20/25 (ex Rck 25,0 N/mm²
§
(*));
Classe di esposizione XC2.
- opere di elevazione:
cls avente classe di resistenza C25/30 (ex Rck 30,0 N/mm²
(*));
Classe di esposizione XC1.
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- acciaio per armature:
Acciaio per cemento armato B450C (§11.3.2.1 - N.T.C. 14.01.2008)
(ex tipo Fe B 44 K, controllato e saldabile).
Per le NUOVE strutture realizzate in conglomerato cementizio armato si prescrive:
- opere di elevazione:
cls avente classe di resistenza C25/30 (ex Rck 30,0 N/mm²
(*));
Classe di esposizione XC1.
- acciaio per armature:
(*):
Acciaio per cemento armato B450C (§11.3.2.1 - N.T.C. 14.01.2008)
10 N = 1 daN ≈ 1 kg
(9,80665 N = 1 kg)
1 N/mm² ≈ 10 kg/cm²
1 N/mm² = 106 N/m²
1 N/m² = 1 Pa
1 N/mm² = 1 MPa
1 kN = 1000 N
1 N!m = 10 N!dm = 100 N!cm = 1000 N!mm
Per le ESISTENTI strutture realizzate in acciaio per carpenteria metallica si assume
assume:
ssume:
- Acciaio (per interventi
precedenti di rinforzo al
sottotetto):
tipo S235;
- Acciaio (per collegamenti
bullonati):
classe minima 8.8;
Per le NUOVE strutture realizzate in acciaio per carpenteria metallica si prescrive:
- Acciaio (per nuove scale
di
accesso
al tipo S235;
sottotetto):
- Acciaio
(per
cerchiature tipo S235;
metalliche in copertura):
- Acciaio (per collegamenti
bullonati):
- Acciaio
(per
classe minima 8.8;
connettori
di rinforzo dei solai a
struttura mista acciaio e
laterizio):
classe minima 10.9;
come specificato nel paragrafo “DESCRIZIONE E TASSI MASSIMI DI
- Saldature:
LAVORO IN REGIME ELASTICO E AGLI STATI LIMITE DELL’ACCIAIO PER
CARPENTERIA METALLICA”: a pag. 18;
Per le NUOVE strutture realizzate in conglomerato cementizio armato, collaboranti con le
strutture metalliche,
metalliche, si prescrive:
- soletta collaborante:
cls avente classe di resistenza C25/30 (ex Rck 30,0 N/mm² (*));
- acciaio per armature:
Acciaio per cemento armato B450C (§11.3.2.1 - N.T.C. 14.01.2008)
- acciaio per connettori:
classe minima 10.9; tipo Tecnaria, modello CTF 12/40
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Per le ESISTENTI strutture realizzate in legno strutturale si assume:
assume:
- Legno (per le strutture a massiccio Classe C22;
sostegno
del
soffitto Classe di Servizio 2 (minima);
sottotetto, travi):
- Legno (per le strutture a massiccio Classe C22;
sostegno
del
manto
di Classe di Servizio 2 (minima);
copertura,
capriate
e
travi):
Per le strutture realizzate in legno strutturale
strutturale si prescrive:
- Legno
(per massiccio Classe C22;
sostituzioni/integrazioni Classe di Servizio 2 (minima);
delle
esistenti):
strutture
Maggiori dettagli sulle caratteristiche dei materiali sono riportati nei Paragrafi:
- “DESCRIZIONE E PRESCRIZIONI DEI/SUI CONGLOMERATI CEMENTIZI”: da pag. 8 e seguenti;
-
“DESCRIZIONE
E TASSI MASSIMI DI LAVORO IN REGIME ELASTICO E AGLI STATI LIMITE
DELL’ACCIAIO PER CARPENTERIA METALLICA”: a pag. 18;
“DESCRIZIONE E TASSI MASSIMI DI LAVORO IN REGIME ELASTICO E AGLI STATI LIMITE DELLA/E
MURATURA/E”: a pag. 19;
“DESCRIZIONE E TASSI MASSIMI DI LAVORO IN REGIME ELASTICO E AGLI STATI LIMITE DEL LEGNO
PER STRUTTURE”: a pag. 20;
LISTA MATERIALI UTILIZZATI NELLA MODELLAZIONE STRUTTURALE
Codice
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Descrizione
Mod. elast.
Coef.
Poisson
Peso unit.
Dil. term.
Aliq.
inerz.
Rigid.
taglio
Rigid.
fless.
+1.20e+004
0.250
0.00180
+0.00e+000
1.000
+1.00e+000
+1.00e+000
+4.00e+001
0.250
0.00180
+0.00e+000
1.000
+1.00e+000
+1.00e+000
+1.00e+005
+2.10e+006
0.430
0.300
0.00050
0.00785
+3.00e-006
+1.20e-005
1.000
1.000
+1.00e+000
+1.00e+000
+1.00e+000
+1.00e+000
+3.21e+005
0.120
0.00250
+1.00e-005
1.000
+1.00e+000
+1.00e+000
+1.50e+004
+5.00e+001
0.250
0.250
0.00150
0.00150
+0.00e+000
+0.00e+000
1.000
1.000
+1.00e+000
+1.00e+000
+1.00e+000
+1.00e+000
+1.20e+003
0.250
0.00000
+0.00e+000
1.000
+1.00e+000
+1.00e+000
+2.85e+005
0.120
0.00250
+1.00e-005
1.000
+1.00e+000
+1.00e+000
Muratura portante
esistente
Muratura NON portante
esistente
Legno
Acciaio
Calcestruzzo C25/30
(Rck 300)
Muratura portante
Muratura NON portante
senza p.p. Muratura
portante esiste
Calcestruzzo C20/25
(Rck 250)
PRESTAZIONI DI PROGETTO, CLASSE D’USO DELLA STRUTTURA,
STRUTTURA, VITA UTILE E
PROCEDURE DI QUALITA’
QUALITA’
Prestazioni
Le prestazioni della struttura e le condizioni per la sua sicurezza sono state individuate
comunemente dal Progettista e dalla Committenza. A tal fine è stata posta attenzione al tipo
della struttura, al suo uso e alle possibili conseguenze di azioni anche accidentali;
particolare rilievo è stato dato alla sicurezza delle persone.
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Classe d’Uso della Struttura e Vita Utile
La destinazione d’uso del fabbricato in oggetto è associabile alla Classe d’uso in categoria
III (D.M. II. TT. del 14.01.2008, par.2.4.2).
Le strutture avranno una vita nominale VN ≥ 50 anni, una classe d’uso in categoria III (CU =
1,5), cui corrisponde un periodo di riferimento per l’azione sismica VR ≥ 75 anni (VR = VN ·
CU = 50 · 1,5 = 75 anni).
Risulta così definito l’insieme degli stati limite riscontrabili nella vita della struttura ed
è stato accertato, in fase di dimensionamento, che essi non siano superati.
Procedure di Qualità
Altrettanta
cura
è
stata
posta
per
garantire
la
durabilità
della
struttura,
con
la
consapevolezza che tutte le prestazioni attese potranno essere adeguatamente realizzate solo
mediante opportune procedure da seguire non solo in fase di progettazione, ma anche di
costruzione, manutenzione e gestione dell’opera. Per quanto riguarda la durabilità si sono
presi tutti gli accorgimenti utili alla conservazione delle caratteristiche fisiche e
dinamiche dei materiali e delle strutture, in considerazione dell’ambiente in cui l’opera
dovrà vivere e dei cicli di carico a cui sarà sottoposta. La qualità dei materiali e le
dimensioni degli elementi sono coerenti con tali obiettivi.
In fase di costruzione saranno attuate severe procedure
di
controllo
sulla
qualità,
in
particolare per quanto riguarda materiali, componenti, lavorazione, metodi costruttivi.
Saranno seguiti tutti gli inderogabili suggerimenti previsti nelle “Norme Tecniche per le
Costruzioni”.
DESCRIZIONE E PRESCRIZIONI DEI/SUI CONGLOMERATI CEMENTIZI
Nell'esecuzione delle opere in conglomerato cementizio è previsto l'impiego di:
- Inerti:
La sabbia deve essere viva, con grani assortiti in grossezza da
0 a 3 mm, non proveniente da rocce in decomposizione,
scricchiolante alla mano, pulita, priva di materie organiche,
melmose, terrose e di salsedine (sabbia lavata e ben granata,
granulometria 0÷3 mm);
La ghiaia deve contenere elementi assortiti, di dimensioni fino
a 16 mm, resistenti e non gelivi, non friabili, scevri di
sostanze estranee, terra e salsedine. Le ghiaie sporche vanno
accuratamente lavate. Anche il pietrisco proveniente da rocce
compatte, non gessose né gelive, dovrà essere privo di impurità
od elementi in decomposizione (preferibile ghiaia vagliata
granulometria 1÷8 mm);
- Acqua:
potabile priva di sali (solfuri o cloruri);
Potranno
essere
superfluidificanti
impiegati
additivi
fluidificanti
o
per contenere il rapporto acqua/cemento
mantenendo la lavorabilità necessaria.
- Cemento:
tipo 32,5/42,5;
Prescrizioni per il disarmo:
- pilastri:
3÷4 giorni;
- solette modeste:
10÷12 giorni;
- travi, archi:
24÷25 giorni;
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- mensole:
28 giorni.
Per ogni porzione di struttura, il
autorizzazione della Direzione Lavori.
Lavori.
disarmo
non
può
essere
eseguito
se
non
previa
Provini da prelevarsi in cantiere (§11.2.4 - N.T.C. 14.01.2008):
14.01.2008):
Un prelievo consiste nel prelevare dagli impasti, al momento della posa in opera ed alla
presenza del Direttore dei Lavori o di persona di sua fiducia, il calcestruzzo necessario per
la confezione di un gruppo di due provini.
Per approfondimenti, criteri e modalità operative si rimanda al §11.2.4 (N.T.C. 14.01.2008) e
successivi.
Controlli in cantiere delle barre d’armatura (§11.3.2.10.4 - N.T.C. 14.01.2008):
14.01.2008):
I controlli di accettazione in cantiere sono obbligatori.
Per approfondimenti, criteri e modalità operative si rimanda al §11.3.2.10.4
(N.T.C.
14.01.2008) e successivi.
(*):
10 N = 1 daN ≈ 1 kg
(9,80665 N = 1 kg)
1 N/mm² ≈ 10 kg/cm²
1 N/mm² = 106 N/m²
1 N/m² = 1 Pa
1 N/mm² = 1 MPa
1 kN = 1000 N
1 N!m = 10 N!dm = 100 N!cm = 1000 N!mm
TASSI MASSIMI DI LAVORO DEL CONGLOMERATO
CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO IN REGIME
ELASTICO
Opere di Fondazione
Opere in Elevazione
Classe di Resistenza
(Rck)
Condizioni ambientali:
C20/25
(25,0
N/mm²) (*)
Superfici di calcestruzzo a
contatto con acqua per molto
tempo. Molte fondazioni.
Classe di esposizione:
Rapporto acqua/cemento max:
Classe di consistenza:
Diametro massimo aggregati:
Flessione, σc
Pressoflessione, per s > 5 cm, σc
Pressoflessione, per s < 5 cm, σc
Tensione tangenziale inferiore, τc0
Tensione tangenziale inferiore, τc1
Modulo di elasticità, Ec
XC2
0,60
S4 (Fluida)
16 mm
8,50
7,65
5,95
0,533
1,686
28460
Classe di Resistenza
(Rck)
Condizioni ambientali:
C25/30
(30,0
N/mm²) (*)
Calcestruzzo all’interno di
edifici con bassa umidità
relativa.
Calcestruzzo
costantemente
immerso
in
acqua.
XC1
0,60
S4 (Fluida)
o S5 (Superfluida)
16 mm
9,75
N/mm² (*)
8,775 N/mm² (*)
6,825 N/mm² (*)
0,6
N/mm² (*)
1,829 N/mm² (*)
31177
N/mm² (*)
Classe di esposizione:
Rapporto acqua/cemento max:
Classe di consistenza:
Diametro massimo aggregati:
Flessione, σc
Pressoflessione, per s > 5 cm, σc
Pressoflessione, per s < 5 cm, σc
Tensione tangenziale inferiore, τc0
Tensione tangenziale inferiore, τc1
Modulo di elasticità, Ec
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N/mm²
N/mm²
N/mm²
N/mm²
N/mm²
N/mm²
(*)
(*)
(*)
(*)
(*)
(*)
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Acciaio per armature
(*):
Trazione, σs
255
N/mm²
(*)
10 N = 1 daN ≈ 1 kg
(9,80665 N = 1 kg)
1 N/mm² ≈ 10 kg/cm²
1 N/mm² = 106 N/m²
1 N/m² = 1 Pa
1 N/mm² = 1 MPa
1 kN = 1000 N
1 N!m = 10 N!dm = 100 N!cm = 1000 N!mm
Parametri caratteristici e tensioni limite per il metodo tensioni ammissibili
Tabella riassuntiva per vari Rck
Rck
σc1
σc2
σc3
τb0
τb1
Ec
ν
u.m.
250
300
350
400
450
500
85
97,5
110
122,5
135
147,5
59,5
68,3
77
85,7
94,5
103,3
76,5
87,8
99
110
121,5
132,7
5,3
6,0
6,6
7,3
8,0
8,7
16,8
18,3
19,7
21,1
22,6
24,0
284600
311800
336750
360000
381838
402492
0,12
0,12
0,12
0,12
0,12
0,12
[daN/cm²]
[daN/cm²]
[daN/cm²]
[daN/cm²]
[daN/cm²]
[daN/cm²]
Rck
σc1
σc2
σc3
τb0
τb1
Ec
ν
u.m.
25
30
35
40
45
50
8,3
9,56
10,8
12,0
13,2
14,5
5,8
6,7
7,6
8,4
9,3
10,1
7,5
8,6
9,7
10,8
11,9
13,0
0,5
0,6
0,6
0,7
0,8
0,8
1,6
1,8
1,9
2,1
2,2
2,4
27919
30588
33035
35316
37458
39484
0,12
0,12
0,12
0,12
0,12
0,12
[N/mm²]
[N/mm²]
[N/mm²]
[N/mm²]
[N/mm²]
[N/mm²]
legenda:
•
σc1
•
σc2
tensione di compressione ammissibile;
tensione di compressione ammissibile per pilastri calcolati a compressione semplice (s>25
cm), per solette di spessore minore di 5 cm e per travi con soletta collaborante con s<5 cm;
σc3
tensione di compressione ammissibile per travi con soletta collaborante avente s > 5 cm;
τb0
tensione tangenziale ammissibile in assenza di armatura al taglio;
τb1
tensione tangenziale massima ammissibile;
Ec
modulo di elasticità normale;
ν
coefficiente di Poisson.
•
•
•
•
•
Parametri caratteristici e tensioni limite per il metodo degli stati limite
Tabella riassuntiva per vari Rck
Rck
fcd = 0,
0,52 Rck
0,85 fcd = 0,
0,44 Rck
0,35 Rck
fctd
Ec
ν
u.m.
250
300
350
400
450
500
130
156
182
208
234
260
110
132
154
176
198
220
87,5
105
122,5
140
157,5
175
10,0
11,4
12,6
13,8
14,9
16,0
284600
311800
336750
360000
381838
402492
0,12
0,12
0,12
0,12
0,12
0,12
[daN/cm²]
[daN/cm²]
[daN/cm²]
[daN/cm²]
[daN/cm²]
[daN/cm²]
Rck
fcd = 0,
0,52 Rck
0,85 fcd = 0,
0,44 Rck
0,35 Rck
fctd
Ec
ν
u.m.
8,75
10,5
12,3
14,0
15,8
17,5
1,0
1,1
1,3
1,4
1,5
1,6
27919
30587
33035
35316
37458
39484
0,12
0,12
0,12
0,12
0,12
0,12
[N/mm²]
[N/mm²]
[N/mm²]
[N/mm²]
[N/mm²]
[N/mm²]
25
13,0
11,0
30
15,6
13,2
35
18,2
15,4
40
20,8
17,6
45
23,4
19,8
50
26,0
22,0
legenda:
•
fcd (resistenza di calcolo cilindrica);
•
fcd = 0,83 Rck / gc, (gc = 1,6); fcd = 0,83 Rck / 1,6 = 0,52 Rck;
0,85 fcd (tensione di calcolo a compressione cls per le verifiche SLU a presso-tenso-flessione);
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•
•
0,85 fcd = 0,85 0,83 Rck / 1,6 = 0,44 Rck;
0,35 Rck (tensione di calcolo per sola compressione);
•
fctd (resistenza di calcolo a trazione);
fctd = fctk / gc; fctk = 0,7 0,27 Rck2/3 (N/mm²);
Ec
modulo di elasticità normale;
•
ν
coefficiente di Poisson.
Valori indicativi di alcune caratteristiche meccaniche dei conglomerati cementizi impiegati:
- Ritiro
0,25 mm/m (dopo 5 anni, strutture non armate);
(valori stimati):
0,10 mm/m (strutture armate).
- Rigonfiamento in acqua
(valori stimati):
0,20 mm/m (dopo 5 anni in strutture armate).
- Dilatazione termica:
10*10^(-6) °C^(-1).
- Viscosità ϕ:
1,70.
NOTA:
Il D. MIN.LE 14.01.2008 prevede l’uso di classi di conglomerati di classe non inferiore a
C20/25 (par. 7.4.2.1) in zona sismica.
Bisogna tener però presente anche quanto espresso dal par. 11.2.11 in tema di durabilità del
calcestruzzo, dove si rimanda alle indicazioni contenute nelle Linee guida sul calcestruzzo
strutturale edite dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici,
nelle norme UNI EN 206/2006 ed UNI 11104/2004.
Anche nell’Eurocodice 2 (UNI EN 1992-1-1:2005) si affronta il tema della durabilità. In
particolare al par. 4.1.4 si dice che: “La protezione delle armature d’acciaio contro la
corrosione dipende dalla massa volumica, dalla qualità e dallo spessore del copriferro di
calcestruzzo (vedere punto 4.4) e dalla fessurazione (vedere punto 7.3). La massa volumica e
la qualità del copriferro si ottengono controllando il massimo rapporto acqua/cemento e il
minimo contenuto di cemento (vedere EN 206-1) e possono essere associate ad una classe di
resistenza minima del calcestruzzo.”
Nell’Allegato E invece si dice: “La scelta di calcestruzzo adeguatamente durevole per la
protezione dell’armatura dalla corrosione e per la protezione del calcestruzzo dagli attacchi,
richiede considerazioni sulla composizione del calcestruzzo. Questo può comportare una
resistenza a
strutturale.”
compressione
del
calcestruzzo
maggiore
di
quella
richiesta
dal
progetto
Le condizioni ambientali sono classificate al “prospetto 1”, le classi di resistenza a
compressione sono riassunte nel “prospetto 7” mentre il “prospetto F.1” mette in relazione le
classi di resistenza del calcestruzzo con le classi di esposizione.
Da ciò si evince come non sia di fatto utilizzabile un calcestruzzo di classe inferiore alla
C25/30.
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ACCIAIO PER C.C.A.
.C.A. – CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Acciaio per
per cemento armato B450C
L’acciaio per cemento armato B450C è caratterizzato dai seguenti valori
tensioni caratteristiche di snervamento e rottura da utilizzare nei calcoli:
fy
ft
nominali
delle
450 N/mm²
540 N/mm²
nom
nom
e deve rispettare i requisiti indicati nella seguente Tab. 11.3.Ib (N.T.C. 14.01.2008):
Tabella 11.3.Ib
CARATTERISTICHE
Tensione caratteristica di snervamento fyk
Tensione caratteristica di rottura ftk
(ft/fy)k
REQUISITI
> fy nom
> ft nom
> 1,15
< 1,35
< 1,25
> 7,5 %
(fy/fy nom)k
Allungamento (Agt)k
Diametro del mandrino per prove di piegamento a 90° e
successivo raddrizzamento senza cricche:
per
ø < 12 mm
per 12 < ø < 16 mm
per 16 < ø < 25 mm
per 25 < ø < 40 mm
4
5
8
10
FRATTILE (%)
5,0
5,0
10,0
10,0
10,0
ø
ø
ø
ø
Acciaio
Acciaio per cemento armato B450A
L’acciaio per cemento armato B450A, caratterizzato dai medesimi valori nominali delle tensioni
di snervamento e rottura dell’acciaio B450C, deve rispettare i requisiti indicati nella Tab.
11.3.Ic (N.T.C. 14.01.2008).
L’acciaio per cemento armato è generalmente prodotto in stabilimento sotto forma di barre o
rotoli, reti o tralicci, per utilizzo diretto o come elementi di base per successive
trasformazioni.
Prima della fornitura
in
cantiere
gli
elementi
di
cui
sopra
possono
essere
saldati,
presagomati (staffe, ferri piegati, ecc.) o preassemblati (gabbie di armatura, ecc.) a formare
elementi composti direttamente utilizzabili in opera. La sagomatura e/o l’assemblaggio possono
avvenire:
- in cantiere, sotto la vigilanza della Direzione Lavori;
- in centri di trasformazione, solo se provvisti dei requisiti di cui al § 11.3.1.7 (N.T.C.
14.01.2008).
Tutti gli acciai per cemento armato devono essere ad aderenza migliorata, aventi cioè una
superficie dotata di nervature o indentature trasversali, uniformemente distribuite
sull’intera lunghezza, atte ad aumentarne l’aderenza al conglomerato cementizio.
Per quanto riguarda la marchiatura dei prodotti vale quanto indicato al § 11.3.1.4 (N.T.C.
14.01.2008).
Per la documentazione di accompagnamento delle forniture vale quanto indicato al § 11.3.1.5
(N.T.C. 14.01.2008)
Le barre sono caratterizzate dal diametro ø della barra tonda liscia equipesante, calcolato
nell’ipotesi che la densità dell’acciaio sia pari a 7,85 kg/dm³.
Gli acciai B450C, di cui al § 11.3.2.1 (N.T.C. 14.01.2008), possono essere impiegati in barre
di diametro ø compreso tra 6 e 40 mm.
Per gli acciai B450A, di cui al § 11.3.2.2 (N.T.C. 14.01.2008) il diametro ø delle barre deve
essere compreso tra 5 e 10 mm.
L’uso di acciai forniti in rotoli è ammesso, senza limitazioni, per diametri fino a ø < 16 mm
per B450C e fino a ø < 10 mm per B450A.
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Acciaio per C.C
C.C.A.
.C.A. - B450C (ex Fe B 44 k)
Metodo alle tensioni ammissibili
σa = 2600 daN/cm² (~ 255 N/mm²)
Tensione ammissibile
Metodo agli stati limite
fyk
tensione
caratteristica
di
snervamento:
ftk tensione caratteristica di rottura:
ftd tensione di progetto a rottura:
≥ 4400 daN/cm² (≥ 431 N/mm²)
≥ 5500 daN/cm² (≥ 540 N/mm²)
fyk / γS = fyk / 1,15 = 3826 daN/cm² (= 375 N/mm²)
L’acciaio dovrà rispettare i seguenti rapporti:
fy / fyk < 1,35
ft / fy > 1,13
Controlli in cantiere delle barre d’armatura
(da eseguirsi su n. 3 spezzoni di barre d’armatura dello stesso diametro)
fy = fm -100 daN/cm²
Reti e tralicci elettrosaldati.
elettrosaldati
Gli acciai delle reti e tralicci elettrosaldati devono essere saldabili.
L’interasse delle barre non deve superare 330 mm.
I tralicci sono dei componenti reticolari composti con barre ed assemblati mediante saldature.
Per le reti ed i tralicci costituiti con acciaio B450C di cui al § 11.3.2.1 (N.T.C.
14.01.2008) gli elementi base devono avere diametro ø che rispetta la limitazione: 6 mm ≤ ø ≤
16 mm.
Per le reti ed i tralicci costituiti con acciaio B450A di cui al § 11.3.2.2 (N.T.C.
14.01.2008) gli elementi base devono avere diametro ø che rispetta la limitazione: 5 mm ≤ ø ≤
10 mm
Il rapporto tra i diametri delle barre componenti reti e tralicci deve essere:
ømin / øMax > 0,6.
I nodi delle reti devono resistere ad una forza di distacco determinata in accordo con la
norma UNI EN ISO 15630-2:2004 pari al 25% della forza di snervamento della barra, da
computarsi per quella di diametro maggiore sulla tensione di snervamento pari a 450 N/mm² Tale
resistenza al distacco della saldatura del nodo, va controllata e certificata dal produttore
di reti e di tralicci secondo le procedure di qualificazione di seguito riportate.
In ogni elemento di rete o traliccio le singole armature componenti devono avere le stesse
caratteristiche. Nel caso dei tralicci è ammesso l’uso di staffe aventi superficie liscia
perché realizzate con acciaio B450A oppure B450C saldabili.
La produzione di reti e tralicci elettrosaldati può essere effettuata a partire da materiale
di base prodotto nello stesso stabilimento di produzione del prodotto finito o da materiale di
base proveniente da altro stabilimento.
Nel caso di reti e tralicci formati con elementi base prodotti in altro stabilimento, questi
ultimi possono essere costituiti:
a) da acciai provvisti di specifica qualificazione;
b) da elementi semilavorati quando il produttore,
nel
proprio
processo
di
lavorazione,
conferisca al semilavorato le caratteristiche meccaniche finali richieste dalla norma.
In ogni caso il produttore dovrà procedere alla qualificazione del prodotto finito, rete o
traliccio, secondo le procedure di cui al punto 11.3.2.11 (N.T.C. 14.01.2008).
Ogni pannello o traliccio deve essere inoltre dotato di apposita marchiatura che identifichi
il produttore della rete o del traliccio stesso.
La marchiatura di identificazione può essere anche costituita da sigilli o etichettature
metalliche indelebili con indicati tutti i dati necessari per la corretta identificazione del
prodotto, ovvero da marchiatura supplementare indelebile. In ogni caso la marchiatura deve
essere identificabile in modo permanente anche dopo annegamento nel calcestruzzo.
Laddove non fosse possibile tecnicamente applicare su ogni pannello o traliccio la marchiatura
secondo le modalità sopra indicate, dovrà essere comunque apposta su ogni pacco di reti o
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tralicci
un’apposita
etichettatura
con
indicati
tutti
i
dati
necessari
per
la
corretta
identificazione del prodotto e del produttore; in questo caso il Direttore dei Lavori, al
momento dell’accettazione della fornitura in cantiere deve verificare la presenza della
predetta etichettatura.
Nel caso di reti e tralicci formati con elementi base prodotti nello stesso stabilimento,
ovvero in stabilimenti del medesimo produttore, la marchiatura del prodotto finito può
coincidere con la marchiatura dell’elemento base, alla quale può essere aggiunto un segno di
riconoscimento di ogni singolo stabilimento.
DESCRIZIONE E TASSI MASSIMI DI LAVORO IN REGIME ELASTICO E AGLI STATI
LIMITE DELL’ACCIAIO PER CARPENTERIA METALLICA
PROPRIETA’ DEI MATERIALI PER LA FASE DI ANALISI STRUTTURALE
STRUTTURALE
Modulo Elastico: E = 2.100.000 kg/cm2 (210.000 N/mm2)
Coefficiente di Poisson: ν = 0.3
Modulo di elasticità trasversale: G = E / [2*(1+ν)] (N/mm2)
Coefficiente di espansione termica lineare: α = 12*10-6 per °C-1 (per T < 100°C)
Densità: ρ = 7850 kg/m3
Caratteristiche minime dei materiali
S235
S275
S355
S450
tensione di rottura
360 N/mm2
430 N/mm2
510 N/mm2
550 N/mm2
tensione di snervamento
235 N/mm2
275 N/mm2
355 N/mm2
440 N/mm2
BULLONERIA
Nelle unioni con bulloni si assumono le seguenti resistenze di calcolo:
STATO DI TENSIONE
ftb
fyb
fk,N
fd,N
fd,V
(N/mm2)
(N/mm2)
(N/mm2)
(N/mm2)
(N/mm2)
400
500
600
800
1000
240
300
480
640
900
240
300
360
560
700
240
300
360
560
700
170
212
255
396
495
CLASSE VITE
4.6
5.6
6.8
8.8
10.9
legenda:
fk,N è assunto pari al minore dei due valori fk,N = 0.7 ft (fk,N = 0.6 ft per viti di classe 6.8)
fk,N = fy essendo ftb ed fyb le tensioni di rottura e di snervamento
fd,N = fk,N = resistenza di calcolo a trazione
fd,V = fk,N / √2 = resistenza di calcolo a taglio
(*):
10 N = 1 daN ≈ 1 kg
(9,80665 N = 1 kg)
1 N/mm² ≈ 10 kg/cm²
6
1 N/mm² = 10 N/m²
1 N/m² = 1 Pa
1 N/mm² = 1 MPa
1 kN = 1000 N
1 N!m = 10 N!dm = 100 N!cm = 1000 N!mm
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SALDATURE
Su tutte le saldature è stato eseguito un controllo visivo e dimensionale. Le saldature più
importanti (ad esempio le saldature delle giunzioni flangiate) sono state controllate a mezzo
di particelle magnetiche e/o ultrasuoni.
Il filo di saldatura utilizzato è di tipo IT-SG3 (Saldature ad alta resistenza, fino a
600N/mm2), ed ha le seguenti caratteristiche:
Caratteristiche meccaniche: R=590N/mm2; S=420N/mm2; KV (20°C) = 50J
Composizione chimica media: C = 0.08%; Mn =1.4%; Si = 0.8%; P = 0.02%; S = 0.02%.
I saldatori utilizzati per la costruzione delle strutture sono certificati secondo la UNI EN
287/1.
DESCRIZIONE E TASSI MASSIMI DI LAVORO IN REGIME
REGIME ELASTICO E AGLI STATI
LIMITE DELLA/E MURATURA/E
Caratteristiche
dei materiali ESISTENTI impiegati per la costruzione delle strutture
analizzate con la presente Relazione, secondo tab. C8A.2.1 - Circolare del Cons. Sup. dei
LL.PP. n. 617 del 02.02.2009.
blocchi tipo pieno (ϕ ≤ 15%) e malta di calce;
spessore murature portanti s ≥ 25 cm;
Fm ≅ 24 daN/cm² = 240 N/cm²;
τ0 ≅ 0,6 daN/cm² = 6,0 N/cm²;
E ≅ 12'000 daN/cm² = 1'200 N/mm²;
G ≅ 4'000 daN/cm² = 400 N/mm²;
W (p.p.) ≅ 1'800 daN/m³ = 18 kN/m³
Malta con sufficienti caratteristiche, giunti regolari s ≅ 10 mm
Caratteristiche
analizzate con
minime dei materiali NUOVI impiegati per la costruzione delle
la presente Relazione, secondo il D.M. 20.11.1987 (e riprese
strutture
nel D.M.
14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni”).
- Modulo di elasticità normale secante E:
1000*fk
- Modulo di elasticità tangenziale secante G:
0,4*E
Parametri caratteristici:
fk:
resistenza caratteristica a compressione della muratura;
fvk0:
resistenza caratteristica a taglio in assenza di carichi verticali:
fvk0 = 0,7 fvm
fvk:
resistenza caratteristica a taglio in presenza di tensioni di compressione:
fvk = fvk0 + 0,4 σn
Valore della
semipieni
semipien
i
resistenza
caratteristica
fk
per
murature
in
elementi
artificiali
Resistenza caratteristica a
compressione fbk dell’elemento
[N/mm²]
M15
M10
M5
M2,5
2,0
1,2
1,2
1,2
1,2
3,0
2,2
2,2
2,2
2,0
GTE
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e
Tipo di malta
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Ditta Amministrazione Comunale di TRECENTA
5,0
3,5
3,4
3,3
3,0
7,5
5,0
4,5
4,1
3,5
10,0
6,2
5,3
4,7
4,1
15,0
8,2
6,7
6,0
5,1
20,0
9,7
8,0
7,0
6,1
30,0
30,0
12,0
10,0
8,6
7,2
40,0
14,3
12,0
10,4
--
Nota operativa
operativa:
: si raccomanda di BAGNARE IN ACQUA GLI ELEMENTI IN LATERIZIO PRIMA DELLA LORO
POSA IN OPERA,
OPERA, per evitare che l’acqua contenuta nell’impasto della malta cementizia sia
assorbita da tali elementi anziché
anziché completare la reazione legante tra polvere di cemento
e sabbia.
(*):
10 N = 1 daN ≈ 1 kg
(9,80665 N = 1 kg)
1 N/mm² ≈ 10 kg/cm²
1 N/mm² = 106 N/m²
1 N/m² = 1 Pa
1 N/mm² = 1 MPa
1 kN = 1000 N
1 N!m = 10 N!dm = 100 N!cm = 1000 N!mm
DESCRIZIONE
DESCRIZIONE E TASSI MASSIMI DI LAVORO IN REGIME ELASTICO E AGLI STATI
LIMITE DEL LEGNO PER STRUTTURE
Riferimenti:
•
D.M. 14.01.2008, par. 11.7;
•
CNR-DT
206/2007:
Istruzioni
per
la
Progettazione,
l’Esecuzione
ed
il
Controllo
di
strutture in legno;
•
UNI EN 338 (legno massiccio);
•
UNI EN 1194 (legno lamellare).
Caratteristiche minime dei materiali impiegati per la costruzione delle strutture analizzate
con la presente Relazione.
Classi di resistenza per legno di conifere e di pioppo.
Resistenze [MPa]
Valori
C14
C16
C18
C20
C22
C24
C27
C30
C35
C40
C45
C50
fm,k
14
16
18
20
22
24
27
30
35
40
45
50
Trazione
parallela
alle fibre
ft,0,k
8
10
11
12
13
14
16
18
21
24
37
30
Trazione
perpendicolare
alla fibra
ft,90,k
0.4
0.5
0.5
0.5
0.5
0.5
0.6
0.6
0.6
0.6
0.6
0.6
Flessione
GTE
Group
Pagina 20 di 21 pagine
Technology Engineering
Servizi
di
Ingegneria
0922_127_C_RELMAT_01
Soc.
Integrata
Coop.
Via Del Sacro Cuore, 11/6 • 45100 Rovigo (RO)
Tel.: 0425.59.45.11 •• Fax: 0425.58.90.91
Posta Elettronica: [email protected]
Ing. Baldo Fabio, Ordine Professionale degli Ingegneri della Provincia di Rovigo, n. 796
Relazione sui Materiali
Ditta Amministrazione Comunale di TRECENTA
Compressione
par.
alla fibra
fc,0,k
16
17
18
19
20
21
22
23
25
26
27
29
Compressione
perp. alla
fibra
fc,90,k
2.0
2.2
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
2.8
2.9
3.1
3.2
fv,k
1.7
1.8
2.0
2.2
2.4
2.5
2.8
3.0
3.4
3.8
3.8
3.8
15
16
Taglio
Modulo Elastico [GPa]
Medio
parallelo alle
fibre
E0,mean
7
8
9
9.5
10
11
11.5
12
13
14
Caratteristico
parallelo alle
fibre
E0,05
4.7
5.4
6.0
6.4
6.7
7.4
7.7
8.0
8.7
9.4
Medio
perpendicolare
alle fibre
E90,mean
0.23
0.27 0.30 0.32 0.33 0.37
0.38 0.40 0.43 0.47 0.50 0.53
Gmean
0.44
0.50 0.56 0.59 0.63 0.69
0.72 0.75 0.81 0.88 0.94 1.00
Modulo di
taglio medio
10.0 10.7
Massa Volumica [kg/m3]
Massa volumica
caratteristica
ρk
290
310
320
330
340
350
370
380
400
420
440
460
Massa volumica
media
ρm
350
370
380
390
410
420
450
460
480
500
520
550
(*):
10 N = 1 daN ≈ 1 kg
(9,80665 N = 1 kg)
1 N/mm² ≈ 10 kg/cm²
1 N/mm² = 106 N/m²
1 N/m² = 1 Pa
1 N/mm² = 1 MPa
1 kN = 1000 N
1 N!m = 10 N!dm = 100 N!cm = 1000 N!mm
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