libido - UnitreStabia
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LIBIDO Scrivevo qualche mese fa sulla scomparsa dello sguardo, tanto è vero che viaggiando in treno o stando su una spiaggia si vedono tutti i giovani ed anche i quarantenni e cinquantenni con la testa abbassata o su un telefonino o su una tavolozza muovendo le dita velocemente. Ormai la maggior parte di uomini e donne, maturi e giovani, passano il loro tempo a digitare, ed i giovani entreranno nella società con una memoria senza criterio, con un’immaginazione senza gusto, con una sensibilità senza discrezione. Non si trovano più sguardi in giro, né quelli apatici di chi rotola mesto al lavoro, né quelli garruli di chi rimugina una qualche fortuna, né quelli torvi di chi odia il prossimo, né quelli curiosi di chi ti esplora con attenzione, né quelli timidi di chi guarda di sfuggita, obliquamente, o, talora, in tralice, né quelli vogliosi di giovani che sbirciano le gambe delle donne anche se adesso tutto è visibile. La verità è che l’esperienza di guardare ed essere guardati è totalmente tramontata. Ed il problema è uno solo: gli occhi sono stati ingoiati da quei prodigiosi apparecchi che sono i moderni cellulari. Piccoli, maneggevoli e potentissimi strumenti di alienazione che spesso le donne tengono in mano, come una specie di fallo sostitutivo. Quando il 3 novembre 1965 la minigonna, inventata 10 anni prima da Mary Quant, viene ufficializzata capo di culto, noi giovani, già dall’inizio, ci portavamo sotto gli ascensori dei grandi magazzini per ammirare le gambe delle donne ma inutilmente perché in Italia non si vedeva ancora e, poiché la minigonna di Mary Quant era partita da un ristorante collocato in uno scantinato di King’s Road a Londra, ci recammo in dieci nella capitale inglese per ammirare le ragazze, che poi battezzai “scroking girls”. E stamane dalla fonte “rossland.blogspot.it” apprendo che il Ministro della Salute pubblica svedese Gabriel Wikström, afferma che il crollo "vertiginoso" della libido in Svezia è un problema politico. Infatti il sesso, cioè la manifestazione più direttamente evidente di una libido in salute, è il primo e più importante capitale di cui dispone un paese. E continua… Lasciamo perdere il Pil, la sovranità monetaria, l'euro sì l'euro no, il bail-in e il Fiscal Compact: se la libido nazionale non dà più segni di vita, è segno che un paese è in via di auto-estinzione. Il fenomeno di diminuzione della libido (e della natalità) oggi colpisce tutti i paesi dell'area europea, con tassi di incidenza diversi. Secondo il rapporto dell'Atlante mondiale della sessualità gli italiani fanno sesso appena poco più (ma poco davvero) di tedeschi e finlandesi. Di più ne fanno i croati, i polacchi, i bulgari e perfino gli inglesi. Per dire che il sesso, cioè la libido, è l'indice più sincero del tasso di serenità sociale di un paese. Basta leggere i primi righi di quest’articolo per convincerci della deriva presa. Se pochi sono oggi perfino i giovani che riescono ad eccitarsi sessualmente senza il supporto di Youporn&Affini, credo che il nostro “slancio vitale”stia molto peggio di come ce la raccontiamo: non solo addio mito del caliente maschio italiano, ma il dato spiega forse anche la follia dei figli in provetta delle 50enni e pure di quelli surrogati delle coppie sterili o gaie. Non sarà, forse, che la costante auto-repressione del naturale istinto all'auto-difesa contro le ingiustizie sociali (che è sempre pura libido attiva), inizia a presentarci il conto inibendo in noi perfino l'istinto vitale che si manifesta con il desiderio sessuale? Perché, secondo me, puoi sì sostituirlo con Viagra e pratiche sado-maso per tirarlo artificialmente un po' su, ma sono meri cerotti psicologici, pratiche che fanno quel che possono per consolarci con illusioni estemporanee sulla nostra vitalità finendo però per occultare il problema di fondo, quello che ogni medico di base diagnostica al primo colpo: se scompare il naturale desiderio sessuale, o sei malato grave, o hai esaurito in te la voglia di vivere e ti stai preparando alla fossa. D'altra parte, come potrebbe essere diversamente? Se si inibisce per anni la naturale ribellione ai soprusi e alle ingiustizie, se si passano anni e anni a farsi andar giù inetti e criminali leaders politici e governi contro cui un sano istinto vitale ti porterebbe invece a lottare, come può poco a poco non spegnersi anche quella libido che, prima che essere sesso, è il più potente e naturale istinto di sopravvivenza? L'assenza di libido, come dice il Ministro della Salute pubblica svedese, è un problema politico perché dice è l'assenza di una autentica luminosa voglia di vivere. Sento spesso dire che gli immigrati africani fanno tanti figli senza mai porsi il problema di chi poi li sfamerà (accusandoli di scaricarli di peso sulle nostre magre tasche). Ma i figli, da che mondo è mondo, sono l'unico capitale di cui può disporre un povero: figlia come un coniglio perché l'istinto di sopravvivenza è in lui più forte che fra gli umani civilizzati, è l'istintiva e indomita speranza nel futuro che faceva figliare come conigli gli italiani del dopoguerra i quali poi, raggiunto un apparente e precario benessere, hanno spostato la libido sull'accumulo e il consolidamento di capitale riducendo via via il numero di figli così che meno fossero le bocche che se lo sarebbero poi dovuto spartire. Il che può avere un senso,in una logica evolutiva: superati i gradini base della scala di Manslow, l'essere umano affrancato da fame e miseria può dedicarsi a migliorare se stesso e la società in cui vive, non ha più bisogno di figliare mettendo in conto ai figli-capitale la sopravvivenza degli anziani e la cura dei campi da cui ricavare il pane per tutti. Ai miseri della terra, a chi non ha più che la propria vita, le sovrastrutture culturali, che sono conquista del benessere, sono d'intralcio e finiscono per predominare oggi, invece, nonostante la nostra nuova realtà oggettiva: sembriamo aver dimenticato che prima viene la vita, senza la quale non è data speranza; poi viene tutto il resto. E la vita, ai suoi minimi ma decisivi termini, è libido. Cioè sano autentico istinto sessuale e desiderio di sopravvivenza. Che se si dà malato o carente, dice di noi lo stato di salute fisica, mentale e...sociale. Quando latita troppo e troppo a lungo, ci sta dicendo che ad essere ammalato non è il sesso in quanto tale, ma lo spirito vitale, di cui la libido sana è segno. E non c'é Viagra, Youporn o sesso selvaggio che possa guarire uno spirito afflitto il quale, anarchico per natura, non prende ordini da nessuno. Esegue, al più. Proprio come fa una meccanica pillola che ti spegne il mal di testa ma nulla ti dice su cosa quel mal di testa abbia causato finendo per danneggiarti intanto il fegato. Più interessante che allarmarsi per i figli surrogati o la costante progressione di tendenze all'omosessualità, che è sì libido ma sterile, sarebbe chiedersi cosa diavolo si nasconde dietro a questo, cosa stia succedendo alla nostra linfa vitale, che fine abbia fatto in noi (e perché) l'istinto di sopravvivenza. Non come europei o come occidentali o come cristiani (che sono tutte sovrastrutture culturali), ma come umani che abitano l'Italia e l'Occidente in genere. Forse qualcosa in noi sta registrando una perdita di senso così irreparabile da spingerci verso l'auto annientamento come si auto distrugge la pianta infestata da invisibili parassiti? Parassiti, vi dice qualcosa? A me dice: politici inetti, governi eterodiretti da banchieri e finanza. Dice che, se a ogni ingiustizia che mi fa venire voglia di prendere il fucile sistematicamente cancello in me anche il solo pensiero di effettivamente farlo, chinandomi invece ogni volta al volere dei predoni di stato globalizzati e globalizzanti, i parassiti mi hanno già colonizzato non solo l'anima, ma finanche la libido. Che muore, nel silenzio del flusso vitale in corpi pur palestrati, pur veganizzati, pur youpornizzati ma spenti, senza più luce vitale propria.