DINO IL DINOSAURO PULITORE

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DINO IL DINOSAURO PULITORE
ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO MONTERUBBIANO
DINO
IL DINOSAURO
PULITORE
Scuola Primaria di Campofilone (FM)
Classe 4a
Anno Scolastico 2014/2015
C’era una volta un dinosauro che viveva in una caverna buia e profonda al centro della terra. Era scampato all’esplosione che fece estinguere i suoi simili.
Un giorno il piccolo dinosauro si svegliò dal lungo sonno con lo stomaco brontolante: - Grum! Grum!-, ma nella caverna non aveva niente per nutrirsi, allora
pensò di sfruttare tutte le gallerie scavate per salire in superficie.
Continuò a percorrerle, ma imboccò il tunnel sbagliato e si ritrovò ad esplorare una nuova caverna. Mentre esplorava la grotta scoprì un passaggio e lo imboccò.
Sbucò in una foresta sporca con montagne di rifiuti: lattine, sacchetti di plastica, barattoli ,cartacce, bottiglie di ogni genere, laghi inquinati e fiumi ricoperti di
schiuma maleodorante.
Lui non ricordava la terra così malridotta, infatti nella sua memoria ricordava prati verdi, alberi rigogliosi, fiori sbocciati, acqua pulita, erba fresca e mari azzurri.
Guardò in basso e vide una creatura piccola con un cappellino rosso a forma di cono, una camicia a scacchi e un gilet verde dei pantaloni blu e un paio di
stivaletti neri.
Il dinosauro si leccò le labbra e cercò di afferrarlo, ma lo gnomo fu più veloce e scappò. Allora l’animale lo inseguì, lo raggiunse e…con una zampa lo tirò su,
stava per metterselo nella sua larga bocca, ma lo gnometto gridò: -Fermo! Non mi mangiare, ti prego!!!-
Il dinosauro domandò perplesso: -Perché non dovrei mangiarti?-Perché prima devo terminare di pulire la città!-, rispose deciso lo gnomo.
-Anch’io voglio ripulire la città, è così sporca!- replicò il dinosauro.
-Possiamo formare una squadra-,propose lo gnomo. Il dinosauro acconsentì.
Lo gnometto chiamò la sua famiglia e tutti insieme cominciarono la loro missione. Presero quattro giganteschi sacchi che legarono alla vita di Dino e divisero i
rifiuti: qui mettiamo la carta, di qua la plastica, là l’umido e nell’ultimo il vetro.
Per raccogliere lo sporco sugli alberi, gli gnomi si arrampicarono sulla testa di Dino e gettarono i rifiuti nei sacchi che a poco a poco si riempivano, quasi a
traboccare; per ripulire i laghi e i fiumi usarono delle piccole reti che Dino tirava su come piume. Attraversarono la foresta e si diressero verso il paese.
Passarono davanti alla scuola e gli alunni si affacciarono alla finestra e incuriositi si precipitarono in cortile e, un pò spaventati domandarono cosa ci facevano in
quel luogo e come mai non si fosse estinto milioni di anni fa.
Dino rispose che si era salvato dall’esplosione nascondendosi sotto terra e che era tornato per ripulire la città insieme ai suoi amici gnomi.
Un bambino di nome Giacomo si fece avanti timidamente e pronunciò: -Possiamo aiutarti?-. -Certo!-,rispose Dino accennando un sorriso.
Così tutti insieme ripulirono la città e continuarono a farlo per tanti e tanti anni finché tutti gli abitanti seguirono il loro esempio.
FILASTROCCA DEGLI SPRECONI
Nella casa della famiglia Spreconi
i cibi son invitanti e buoni.
La mamma ogni mattina
prepara la solita merendina
Il papà sempre di fretta lascia
il caffè nella tazzetta
Alessandro, il piccolino
immerge nel latte il pavesino
Mentre Sara si lava i denti
e l’acqua scorre a torrenti
Suo fratello, il maggiore
compra e spende a tutte le ore
Poi arriva Giuseppina
e pulisce la cucina,
non si preoccupa di differenziare
e riempie i bidoni senza guardare
Quando invitano i parenti
pranzi abbondanti e succulenti
E… la tavola imbandita
sembra un’isola fiorita
In quei piatti decorati
quanti avanzi van sprecati!
Finché un giorno Giuseppina
nel riordinare la cucina
Pensa e mormora tra sé
<<Questi avanzi fanno comodo a me!>>.
Ha imparato la lezione
nella casa del padrone
E, invece di buttare
pensa ben di recuperare!
Riflettiamo tutti insieme…
Per salvar la nostra Terra
non serve un’altra guerra
Ma se insieme lavoriamo
il nostro pianeta di sicuro salviamo!