La notte di Halloween

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La notte di Halloween
La notte di Halloween
Finalmente è arrivato Hallowen, la festa che tutti i bambini e ragazzi adorano.
Siamo a New York, all'angolo della quarantaquattresima, in una casa vecchia, piccola
e poco illuminata. Qui ci abita Roger, un ragazzino di 15 anni, basso, capelli rossi e
timido, forse per questo anche un po' solitario.
Oggi è contento perché stamattina i suoi compagni lo hanno invitato per il ''dolcetto
o scherzetto''. Tornato a casa lo ha subito riferito ai nonni, dato che Roger ha perso
accidentalmente i genitori in un maledetto incidente stradale quando lui aveva solo
due anni. C'è stata un po' di discussione tra Roger e nonno Jack, perché sarebbe
stata la prima volta che Roger sarebbe uscito di sera con i suoi amici. Dopo il ''sì''
tirato del nonno, Roger incominciò a preparare il vestito: prese un vecchio lenzuolo,
lo tagliò nella parte finale degli occhi. É proprio un vestito da fantasma, essere di cui
Roger aveva più paura sin da bambino.
Il ritrovo è alle 20:00, sotto casa di Peter. Roger non vedendone l'ora era partito e
arrivato in anticipo. Quando sono arrivati tutti, hanno incominciato il ''dolcetto o
scherzetto''.
É stata una serata molto divertente, forse la migliore della vita di Roger, che aveva
anche lo zaino pieno di caramelle e dolciumi vari
A questo punto Roger doveva tornare a casa, erano le 23:00 e dopo aver passato il
lungo viale toccava al parco. Questa notte il parco è proprio spaventoso: su dodici
lampioni ne funzionavano solo tre, di cui uno lampeggiante. Roger, un po' impaurito,
non era mai stato un grande amante del buio. S'impaurì ancora di più quando
incominciò a sentire rumori terrorizzanti. A un certo punto vide anche delle sagome
che assomigliavano degli spiriti, fantasmi e pensò “tanto sono solo dei travestimenti,
cosa mi può succedere...”. Ma purtroppo si sbagliava, ad ogni battito di ciglia erano
sempre più vicini. Quando se ne accorse incominciò a correre come mai aveva fatto
prima, ma era talmente impaurito che non si accorse di una pietra, inciampò e
svenne.
Quando si svegliò non c'era più niente. Si alzò e prese un taxi per tornare a casa. Ma
il taxi non lo porto a casa, ma in un posto buio, forse un cimitero con quelle
spaventose creature. Questa volta però Roger non ebbe paura, perché si accorse che
era come quelle creature.
Matteo Luca Parolari