Agricoltura biologica
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Agricoltura biologica
Agricoltura biologica Silvia Sarzanini – docente 1 L’AGRICOLTURA BIOLOGICA – L’AGRICOLTURA RISPETTOSA DELLA VITA agricoltori, consumatori e politici hanno mostrato un rinnovato interesse per l'agricoltura biologica tenere conto degli effetti che avrà la loro attività sul futuro dell'agricoltura e dell'impatto ambientale dei sistemi da loro utilizzati 2 OBIETTIVI PAC – POLITICA AGRICOLA COMUNE Lo sviluppo sostenibile deve conciliare produzione alimentare, conservazione delle risorse non rinnovabili e protezione dell'ambiente naturale, in modo da soddisfare i bisogni della popolazione attuale senza compromettere le possibilità delle popolazioni future di soddisfare i propri”. 3 CENTRALITA’ DEL PRODUTTORE al centro delle decisioni aziendali il produttore-contadino che gestisce il territorio- ruolo di “utilità sociale ”dell’azienda agricola e integra quello di operatore economico- giusto reddito riconoscimento, attribuito dalla collettività, per un’attività che ha un forte legame positivo con il territorio e che rispetta le chiare regole sancite dalle norme del metodo di produzione biologico. 4 Tecniche biologiche si rispettano i meccanismi naturali dell'ambiente per il controllo delle malattie e degli insetti nocivi e si evita l'impiego di fitofarmaci di sintesi, erbicidi, fertilizzanti, ormoni della crescita, antibiotici o manipolazioni genetiche. In alternativa gli agricoltori biologici fanno ricorso ad una serie di tecniche che contribuiscono al mantenimento degli ecosistemi e riducono l'inquinamento 5 È un modello di sviluppo sostenibile l’agricoltura biologica è un modello di sviluppo sostenibile- affermazione della sovranità alimentare- ruolo decisionale alle comunità locali- garantire il diritto ad esercitare il controllo sulle proprie risorse, per un'alimentazione sana ed equa per tutti 6 Sostenibilità agricoltura riguarda la produzione ma anche i servizi che l’azienda può offrire, quali ristorazione, ospitalità, informazione, formazione, inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, inclusione sociale 7 Premi agli agricoltori biologici premi agroambientali in quanto si riconosce che questo particolare sistema di coltivazione ha effetti positivi sull'ambiente. L'agricoltura biologica può essere inoltre promossa mediante aiuti agli investimenti nel settore della produzione primaria, della trasformazione e della commercializzazione. 8 NUOVE MOTIVAZIONI Il settore agricolo e le economie rurali possono agire come volano di sviluppo non solo per le aree marginali e quelle in declino economico dovuto alla deindustrializzazione, ma per l’intera collettività del nostro Paese sotto il profilo economico, sociale e culturale. 9 AGRICOLTURA BIOLOGICA e globalità L’agricoltura biologica rappresenta un approccio globale all’agricoltura sostenibile per cui è opportuno rafforzare il suo contributo agli obiettivi di tutela dell’ambiente e del benessere degli animali. 10 Riduzione gas serra La dimensione internazionale per l’agricoltura comprende anche gli effetti conseguenti agli impegni previsti dal Protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni di gas-serra si delineano rilevanti opportunità per alcuni segmenti dell’agricoltura derivanti dalla possibilità di ricorrere a fonti energetiche rinnovabili. 11 I principi fondamentali adottati nella produzione di alimenti biologici un impiego minimo di sostanze quali fertilizzanti e pesticidi l’uso di alcuni pesticidi "naturali" (quelli sintetici non sono permessi) la definizione di standard per i prodotti ammissibili, soggetti a restrizioni o vietati la tolleranza di un livello ridotto di alcuni residui di pesticidi sintetici nei prodotti biologici 12 Normativa UE - Regolamento 2092/91 modalità di produzione, trasformazione e imballaggio degli alimenti, per essere ammessi alla qualifica di "biologici". La normativa specifica anche i criteri di ispezione e di successiva certificazione delle aziende produttrici, importatrici e di trasformazione alimentare. 13 Regolamento 2078/92. Riguarda i metodi di produzione agricola compatibili con le esigenze dell'ambiente e con la cura dello spazio naturale: è il più specifico per l'agricoltura biologica e integra il Regolamento 2092/91, sempre per lo stesso comparto, stabilendo le modalità per usufruire di contributi. 14 Dal 1 gennaio 2009 è diventata attuativa la normativa Ue 834/2007. Si tratta di disposizioni più chiare che illustrano in modo completo gli obiettivi, i principi, e le regole di base della produzione biologica. Saranno più trasparenti e permetteranno una flessibilità tale da tener conto delle differenze regionali di clima e condizioni. 15 Criteri normativi La produzione biologica deve rispettare i sistemi e i cicli naturali. E’ necessario mirare ad ottenere una produzione sostenibile, per quanto possibile, utilizzando processi produttivi biologici e meccanici, attraverso una produzione legata alla terra ed evitando l’impiego di organismi geneticamente modificati (OGM). 16 Finalità delle nuove norme obiettivi e i principi sono più chiari per gli agricoltori biologici e per i consumatori Regole più trasparenti e permettono una flessibilità che consente di tener conto delle differenze regionali di clima e condizioni generali. 17 Effetti sul terreno Gli agricoltori biologici rispettano il valore del suolo monitorando minuziosamente quello che apportano e quello che prelevano da esso, e controllano come le loro attività interferiscono con la fertilità e composizione del suolo. 18 Vincoli ed obblighi L'agricoltura biologica è l'unica forma di agricoltura controllata in base a Leggi europee e nazionali: ci si basa su un Sistema di Controllo uniforme in tutta l'Unione Europea 19 Obiettivi per terreno Gli agricoltori biologici non cercano solo di mantenere il terreno in un buono stato di salute, fertile e naturale - cercano anche di migliorare le sue condizioni attraverso la fornitura di nutrienti appropriati, miglioramenti della struttura del terreno e un'efficace gestione dell'acqua. 20 Logo biologico 1 i produttori di cibo biologico nell'Unione europea saranno obbligati a usare il logo biologico Ue a partire dal 1° luglio 2010. Gli importatori di cibo biologico possono scegliere se usare il logo Ue. Il logo Ue, in ogni caso, sarà utilizzato insieme all'indicazione dell'origine del prodotto. Almeno il 95% degli ingredienti utilizzati per il prodotto finale dovrà essere biologico, per avere il logo biologico Ue. 21 Logo biologico 2 i produttori di alimenti biologici confezionati devono utilizzare il logo biologico UE a decorrere dal 1° luglio 2010. L’utilizzo del logo su eventuali alimenti provenienti da paesi terzi è, tuttavia, facoltativo. A partire dal 1° luglio 2010, qualora si utilizzi il logo biologico UE, sarà obbligatorio indicare il luogo di produzione degli ingredienti agricoli. 22 Divieto uso ogm Nella produzione biologica è vietato usare gli Ogm. I prodotti che contengono Ogm, non potranno essere etichettati come biologici, eccetto quelli contenenti fino allo 0,9 % di Ogm residui per contaminazione accidentale. Le importazioni di prodotti biologici saranno permesse solo se avranno le garanzie equivalenti del paese d'origine. 23 Oneri a carico azienda L'azienda che vuole avviare la produzione biologica notifica la sua intenzione alla Regione e ad uno degli Organismi di Controllo e Certificazione autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Le aziende agricole che producono con il metodo biologico devono documentare ogni passaggio della produzione assicurando la totale tracciabilità del prodotto biologico 24 Sviluppo metodi biologici parte integrante di un sistema di agricoltura sostenibile e come una valida alternativa ai tipi di agricoltura più tradizionali Dal 1992 , diecimila aziende si sono convertite a questo sistema, in risposta ad una maggiore consapevolezza dei consumatori per quanto riguarda i prodotti ottenuti con metodi biologici e al conseguente aumento della domanda di questo tipo di prodotti. 25 Una prospettiva politica integrata e competitiva per l’agricoltura ed il mondo rurale deve implicare tuttavia un legame stretto fra aspetti produttivi e tutela ambientale e paesaggistica, occupazione, redditi, qualità e sicurezza alimentare, produzione di energie sostenibili, multifunzionalità delle imprese agricole. 26 FINALITA’ AGRICOLTURA …… produrre alimenti di elevato valore nutritivo in quantità sufficiente; lavorare con metodi secondo natura piuttosto che cercare di dominare la natura; incoraggiare ed innescare cicli biologici in un sistema di agricoltura che coinvolga microrganismi, flora e fauna del suolo, piante ed animali; 27 ….CONTINUAZIONE FINI …. mantenere ed incrementare una durevole fertilità del suolo; utilizzare il più possibile risorse rinnovabili in sistemi agricoli organizzati localmente; lavorare il più possibile con sistemi agricoli chiusi per quanto riguarda la sostanza organica e gli elementi nutritivi; 28 AGRICOLTURA…. garantire agli animali allevati adeguate condizioni di vita che permettono ad ogni specie di estrinsecare tutti gli aspetti tipici del comportamento; evitare tutte le forme di inquinamento che possono derivare dalle tecniche agricole; 29 … BIOLOGICA… mantenere la diversità genetica del sistema agricolo e dei suoi dintorni, inclusa la protezione di piante ed habitat selvatici; assicurare ai produttori agricoli condizioni di vita soddisfacenti, una retribuzione adeguata e un ambiente di lavoro sano; tener conto dell’ampio impatto sociale ed ecologico del sistema agricolo 30 Regolamento relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici semplifica la materia sia per gli agricoltori che per i consumatori obiettivi, principi e norme fondamentali sulla produzione biologica, compreso un nuovo regime permanente d’importazione e un sistema di controllo più razionale. L’uso del marchio biologico UE è reso obbligatorio, ma può essere accompagnato da marchi nazionali o privati. Un'apposita indicazione informerà i consumatori del luogo di provenienza dei prodotti 31 Qualita’ e sicurezza I prodotti biologici sono sempre stati più costosi di quelli ottenuti con metodi tradizionali - ostacolo all'espandersi dell'agricoltura biologica Ora però c'è un numero sempre maggiore di consumatori disposti a pagare di più alimenti che offrano maggiori garanzie di qualità e di sicurezza 32 Biodiversità tutela è un principio generale dell'agricoltura biologica che ogni organismo vivente debba essere tenuto in considerazione: dal più piccolo microorganismo che vive nel terreno al più maestoso albero. 33 INTERESSE PER PRODOTTI BIOLOGICI direttamente disponibili negli scaffali delle principali catene di supermercati in tutta Europa gamma dei prodotti offerti si è ampliata mentre fino a pochi anni fa l'offerta si limitava a frutta e verdura, carne, pollame e prodotti lattieri La crescita del mercato al consumo fattore che spinge gli agricoltori a convertirsi alla produzione biologica. 34 Usare i concimi animali 1 e Usare la rotazione delle colture 2 1 incrementa la concentrazione dei microrganismi, lombrichi, ragni e coleotteri nel terreno 2 con un'appropriata scelta delle varietà per competere con le erbe infestanti e resistere alle malattie, rafforzare le piante coltivate e sfavorire quelle non desiderate. 35 Altri vantaggi Preferire varietà locali di piante e razze autoctone di animali porta a mantenere la diversità naturale di differenti aree Introdurre nemici naturali dei parassiti e delle infestanti, piuttosto che usare fitofarmaci, aiuta ad incrementare la vita animale. 36 Benefici : Molte pratiche che aumentano la produttività nell'agricoltura biologica hanno il secondario effetto naturale di incrementare la vita delle piante e degli animali, o di mantenere la naturale biodiversità. 37 Fiducia del consumatore Si presta grande cura per garantire che tu abbia alimenti e bevande di alta qualità, freschi e gustosi, in modo da soddisfare i tuoi bisogni. Naturalmente, questo cibo dovrà essere prodotto in modo etico, rispettando la natura e il benessere degli animali. Per garantire questo, si mette in pratica un complesso sistema normativo 38 Rintracciabilità e trasparenza rintracciabilità dei prodotti alimentari fiducia del consumatore > sistemi di registrazione trasparenti. Anche i responsabili della programmazione hanno bisogno di informazioni rapide, per poter individuare tempestivamente qualunque segnale che preannunci l'insorgere di un problema o approfittare delle nuove opportunità che possono presentarsi. 39 Il sistema di certificazione degli alimenti biologici la possibilità di qualificare un prodotto- controllo da parte di un organismo esterno - verifica puntuale delle modalità di produzione, delle attività svolte nel corso della stessa dei risultati conseguiti al sistema di sorveglianza pubblica si affianca un sistema di sorveglianza privato, indipendente basato su una norma internazionalmente riconosciuta (Uni Cei En 45011] 40 Verifiche e certificazione la capacità dell’operatore, sia esso un’azienda agricola, un ‘industria di trasformazione alimentare od un intermediario commerciale con compiti di stoccaggio e di distribuzione del prodotto, di rispettare da un lato i principi generali imposti dalla normativa nel corso della sua evoluzione e, dall’altro, le clausole e gli impegni assunti con l’organismo stesso di certificazione, nel momento in cui viene inoltrata la richiesta di adesione al sistema di controllo. 41 CRITICITA’ CONTROLLO scarsa informazione ai consumatori; disomogenea applicazione della norma UNI CEI En 45001 nell’ambito di un sistema complesso, regolamentato da norme cogenti comunitarie, nazionali e regionali; sistema eterogeneo di valutazione e sorveglianza sugli organismi di controllo a livello regionale e nazionale e gestione altrettanto eterogenea del sistema sanzionatorio; 42 PUNTI DEBOLEZZA CONTROLLO mancata armonizzazione del funzionamento e coordinamento del sistema sanzionatorio nei confronti degli operatori, fino alla distribuzione finale; disomogena applicazione sul territorio nazionale delle norme vigenti; mancata collaborazione con l’Autorità pubblica preposta alla repressione frodi; mancata definizione dell’effettivo ruolo e campo di applicazione dell’operatività degli organismi privati di controllo e certificazione. 43 Professionalità Il settore dell'agricoltura biologica e la catena di distribuzione ad essa associata sono altamente specializzati. Per produrre e distribuire i prodotti biologici, di alta qualità, sempre più richiesti dai consumatori è necessario personale adeguatamente specializzato. 44 restrizioni nell'uso di pesticidi e fertilizzanti sintetici, come anche degli additivi nei mangimi, significa che agricoltori e allevatori biologici devono sviluppare conoscenze e capacità in grado di massimizzare la salute e la nutrizione delle colture e del bestiame senza poter fare affidamento su tali sostanze 45 Canali di commercializzazione vendita diretta in azienda- specialmente nelle aziende situate a poca distanza dai grandi centri abitati. organizzazioni consorziali di produttori organizzazioni commerciali private- in certi casi sono più flessibili delle organizzazioni di vendita degli agricoltori 46 VENDITA DIRETTA banco di vendita o negozio aziendale; consegna a domicilio; spedizione in pacchi; mercato settimanale o vendita ambulante; appezzamenti destinati alla raccolta da parte dei consumatori; vendita diretta a gruppi di consumatori che organizzano la distribuzione ai singoli. 47 VANTAGGI VENDITA DIRETTA accorcia la filiera, consentendo, attraverso il contatto diretto del produttore con il mercato al consumo, un recupero del valore aggiunto normalmente riscosso dagli operatori a valle del processo produttivo; presenta ampi margini di crescita, legati all'evoluzione del comportamento dei consumatori, sempre più attenti alla provenienza e sicurezza dei prodotti alimentari, alla sostenibilità ambientale dei processi di produzione e distribuzione ed al sostegno dell’economia locale; può consentire una redditività elevata anche in aziende di dimensione ridotta; favorisce la qualificazione delle produzioni e la responsabilizzazione dei produttori agricoLI 48 La vendita diretta esempio di filiera corta l’impresa agricola “soggetto attivo” - comunicare efficacemente con il mercato- cogliere le informazioni che da esso provengono possibilità per “gli imprenditori agricoli, singoli o associati” di esercitare la vendita diretta dei “prodotti provenienti in misura prevalente dalle rispettive aziende” 49 Organizzazioni consorziali di produttori: in agricoltura biologica la maggior parte dei prodotti non venduti direttamente in azienda viene commercializzata attraverso delle organizzazioni consorziali di produttori 50 Vantaggi per i produttori una certa sicurezza di vendita (prezzi convenzionati); la determinazione delle direttive commerciali e delle attività restano sotto la responsabilità dei produttori; un eventuale guadagno aziendale resta nell’impresa e porta così dei vantaggi a lungo termine ai produttori; le attività del consorzio possono andare oltre alla semplice commercializzazione: aggiornamento professionale, rappresentanza dei produttori presso le autorità o altre organizzazioni, controlli, ecc… 51 SVANTAGGI è indispensabile una forte solidarietà tra i produttori; si rinuncia ai prezzi massimi realizzabili a breve termine. 52 PREZZI DEI PRODOTTI BIOLOGICI In media i prezzi al produttore in agricoltura biologica sono il 15-30% maggiori di quelli per la produzione convenzionale. I costi di trasporto, di lavorazione, d’imballaggio e di distribuzione sono spesso maggiori, dato che vengono commercializzati solo piccoli quantitativi, di solito a grandi distanze. Ciò fa lievitare il prezzo finale del prodotto spesso in misura maggiore che non le maggiori spese di produzione. 53 Chi acquista prodotti biologici? Rilevazioni condotte in Italia e all’estero dicono che tutte le fasce sociali sono interessate ai prodotti biologici, ma che a causa del prezzo talvolta elevato e dei pochi punti vendita presenti, i clienti sono ancora prevalentemente giovani, di buona cultura e con reddito medioalto, sensibili ai problemi dell’alimentazione e dell’ambiente 54 Le aziende biologiche ed i consumatori in Italia la superficie investita a colture biologiche ed in conversione dal convenzionale oggi rappresenta circa il 63% di quella agricola nazionale il 90 % degli aderenti alle tecniche di agricoltura biologica è costituito da aziende agricole, mentre il restante 10% è invece composto da imprese di importazione, preparazione e prima lavorazione del prodotto 55 Agricoltura sociale Lo spazio rurale, per la sua valenza ambientale e la sua attitudine a soddisfare bisogni psicofisici e garantire una migliore qualità della vita, è tra i più adatti alla sperimentazione di interventi di inclusione sociale attraverso le politiche di sviluppo 56 Finalità e centralità persona si possono saldare meglio azioni economico-produttive sostenibili e interventi sociali volti a promuovere la dignità umana e l’affermazione dei diritti delle persone svantaggiate in una strategia unitaria orientata a ricostruire quel nesso tra sviluppo e coesione sociale che non può più essere garantito solo con gli strumenti centralistici e redistributivi tradizionali. 57 cooperative sociali agricole coniugare felicemente il binomio agricoltura-sociale, valorizzando con modalità, spesso anche originali e innovative, il robusto legame territoriale derivante dalla natura sociale dell’impresa. 58 terapia riabilitativa e di reinserimento in società l’agricoltura quale mezzo per recuperare autostima; prendere coscienza delle proprie potenzialità; aiutare, curare e sostenere una vita riuscendo a ritagliarsi un ruolo e a collocarsi a tutti gli effetti nella società. 59 l’impresa agri-sociale “virtuosa” realtà fortemente integrate nel territorio, inteso come insieme di istituzioni pubbliche e di strutture sociali ed economiche. i legami territoriali possano tradursi da generatori di vincoli ad opportunità di sviluppo 60 “sfida locale” dell’impresa agricola la possibilità che l’impresa agricola sia luogo di accoglienza e inclusione di soggetti a vario titolo svantaggiati deve fare i conti con l’accessibilità dell’azienda e il suo grado di isolamento. 61 Fattorie sociali Si diffondono anche in Italia le aziende agricole con finalità sociali oltre che produttive. E in questa rivisitazione del settore primario trova spazio anche la disabilità. Le fattorie sociali sono aziende agricole che affiancano alla propria attività principale, quella produttiva, uno o più progetti a sfondo sociale. 62 Attività delle fattorie Le fattorie sociali sono aziende agricole che affiancano alla propria attività principale, quella produttiva, uno o più progetti a sfondo sociale. Questi generalmente si concretizzano in iniziative di tipo culturale, didattico o formativo rivolte a persone in situazione di disagio: detenuti e tossicodipendenti durante il loro percorso di reinserimento sociale, ad esempio, ma anche anziani e persone con disabilità fisiche, sensoriali, intellettive o psichiche. 63 Terapia e inserimento Le persone con disabilità possono trarre grandi benefici sul piano fisico e intellettivo dal contatto diretto con la natura e dal coinvolgimento attivo nei lavori tipici di una azienda agricola. Queste “esperienze agresti” possono concorrere anche all’integrazione sociale di un individuo: le varie attività permettono di scoprire nuovi interessi, sviluppare abilità, recuperare equilibri perduti. E sono un’ottima occasione di confronto e socializzazione. 64 Orientamento e modernizzazione del settore agricolo- norma punta a rilanciare l’imprenditorialità rurale prevedendo per le aziende anche la possibilità di “sconfinare” in altri importanti ambiti quali quello educativo e didattico. 65 Grazie per l’attenzione ! Dott. ssa Silvia Sarzanini E mail silvia. [email protected]