squilla dicembre 2011 - CP Madonna del Pilastrello
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squilla dicembre 2011 - CP Madonna del Pilastrello
a l SQUILLA squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 1 squilla dicembre 2011 copertina_squilla dicembre 2011 17x24 28/11/11 11:57 Pagina 1 Mensile della Parrocchia SS. Nazaro e Celso Bresso Buon Natale Anno LXXXII - Numero 12 - Dicembre 2011 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 2 CARTOLERIA • GIOCATTOLI ARTICOLI RELIGIOSI • GIOCHI PIRICI CAPPELLETTI Via Centurelli, 42 - BRESSO - Tel. 02.6100050 www.cappelletti.biz - [email protected] FERRAMENTA - UTENSILERIA - ELETTRICITÀ Sala & Magni s.r.l. FORNITURE e ATTREZZATURE INDUSTRIALI 20091 Bresso (Milano) Via A. Manzoni, 28 - Tel. 02.6100845 Servizi Funebri Nebuloni s.r.l. 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E quando ci sono non ci scoraggiano mai. Ma una cosa notiamo, oggi. In diversi giovani nuclei famigliari, italianissimi, cogliamo un imbarazzo non davanti alle nostre persone, ma a ciò che ricordiamo con la nostra presenza. Un imbarazzo che non nasce dal fastidio della visita di noi inaspettati ospiti d’un momento, ma dalla distanza della vita quotidiana dai segni della fede in Gesù, e che si esprime nella mancanza di linguaggi per quell’occasione: “Cosa dobbiamo fare... ah, sì, preghiamo... devo leggere qualcosa?… faccia lei…”. Un imbarazzo che, quando si incontra con lo sguardo di un altro membro della famiglia, diventa il sorriso simpatico del monello colto in castagna. Un imbarazzo che si stempera, se il prete vede una foto o un gadget dei colori di una squadra di calcio e piazza lì una battutina. Questo imbarazzo ci parla di una generazione che non ha il cristianesimo come lingua madre, pur non essendogli contraria. Ci parla della necessità di una cultura, di un’arte, di gesti comuni comprensibili oggi che sappiano dire “Dio” a questi figli del secolo XXI. Ci parla della necessità di laici giovani, molto cristiani e per nulla clericali, capaci di intrecciare simpatie e tratti di storia comune con questa generazione che non è “naturalmente” cristiana. Ci parla del Vangelo per cui, anche oggi, “la messe è molta, gli operai sono pochi”. Uscendo dai palazzi coi chierichetti schiamazzanti, pensiamo che davvero la benedizione delle famiglie è una grande scuola per ringiovanire noi preti I vostri preti l freddo pungente, con la nebbia delle sere del tardo autunno, sembra attutire ogni cosa intorno a noi e ai chierichetti che ci accompagnano. I 40 giorni di benedizioni natalizie in realtà risvegliano in noi preti una giovinezza interiore che è una vera grazia. Una vera scuola di vita. C’è generalmente una accoglienza aperta, sincera, fiduciosa. “Oh, venga, la aspettavamo!”. Nei sorrisi di chi apre la porta di casa vediamo la forza mite della tradizione, che lungo i secoli ha creato fiducia reciproca tra la Chiesa e la nostra gente. Il prete ha la percezione di essere atteso per un gesto non scontato. E oggi più di qualche decennio fa. Ci accorgiamo che c’è un’attesa, magari indistinta, ma un’attesa. L’attesa di una parola, dell’ascolto di una pena o di una gioia, di una gratuita relazione: allusione all’Attesa di un Altro ben più Grande e ben più Buono. Così ci si apre naturalmente alla preghiera e alla benedizione. È palpabile tutto ciò, e consolante: c’è un capitale di fiducia che attende di essere accolto. Lo Spirito di Dio è sempre all’opera. In questo panorama, ma non come una nota stonata, appaiono i segni del nostro tempo, inediti rispetto a un passato recente. Li ha ben tratteggiati il nostro Vescovo, il Card. Scola, nella sua lettera che consegniamo alle famiglie: “Anche in Lombardia sono presenti uomini e donne di molte nazionalità diverse, appartenenti a diverse religioni. Inoltre non pochi si dichiarano agnostici, né mancano quanti si dichiarano atei. Anche le porte delle loro case sentiranno il tocco del sacerdote che accetterà con semplicità di cuore sia di essere accolto, sia di essere ignorato, sia di essere cortesemente invitato a non entrare, sia di essere respinto come non gradito. Egli I 3 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 4 la nostra comunità Riposano in Cristo Rinati al fonte battesimale DE VECCHI Elio di anni 78 STEVANO Severina di anni 83 BRIOSCHI Rosa di anni 92 PEDULLÀ Rocco Vincenzo di anni 71 VERGANI Battista di anni 72 SOLDO Gabriella di anni 78 BONFANTI Viola Maria BOSCARIOL Martina CHENI Ilaria GHEZZI Elisa PESENTI Emma SONCINI Roberto Sposati nel Signore ----- Legati del mese di dicembre 1 5 9 10 12 14 17 19 21 29 30 ore 17,30 ore 7 ore 9 ore 17,30 ore 7 ore 9 ore 9 ore 9 ore 9 ore 7 ore 9 ore 9 ore 9 Famiglie CAVENAGO e FUMAGALLI BRAMBILLA Giulio DONZELLI Alfonso e COMI Ester BRAMBILLA PISONI Isa e CONTI Gianluigi MAZZOLA Silvio e Claudina CAVENAGO Giuseppina, Federico e suor Federica DONZELLI Adele e Lodovico GIUSSANI Luigi e RISI Giulia BRAMBILLA Agostino e ALZATI Giustina e Giuseppina ANNONI Paolo Famiglia BRASCA BRAMBILLA PISONI Carletto e LOVATI Giuseppina SAVINI Ambrogio e Giuseppina Per verificare il calendario 2012 dei legati in suffragio dei defunti il Parroco chiede ai parenti - qualora non l’avessero già fatto gli scorsi anni di passare in Segreteria Parrocchiale (lun-ven h. 17.30-19). 4 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 5 notiziario Gesti semplici e buoni che fanno storia Novembre è un tempo tra i più densi dell’anno sociale, scolastico e pastorale. Grandi manovre in questo periodo caratterizzato dalle iniziative d’Avvento, manovre che hanno coinvolto molte persone. Bello citarne due. La prima: la benedizione delle famiglie, in casa o in chiesa. Decine di uomini, donne e ragazzi si sono avvicendati nello stampare, imbustare, consegnare casa per casa e accompagnare i sacerdoti nella benedizione. Migliaia nell’aprire la porta e accogliere questo segno “che esprime la vicinanza del Dio fatto bambino”, come ricorda il Cardinal Scola nel suo bel messaggio. Diverse centinaia in chiesa per ricevere la benedizione insieme, come una sola famiglia. La seconda: la colletta del banco alimentare. Molti i volontari il 26 novembre (in Italia più di 120.000!) che, alle porte dei supermercati, hanno raccolto viveri per le famiglie in difficoltà; molti di più i bressesi che hanno fatto una spesa allargata “perché, facendo la spesa per chi è nel bisogno, si ridesti tutta la nostra persona”, come dicevano le Dieci righe che pubblicizzavano l’iniziativa. Due gesti che non finiscono sugli schermi; e davvero poco male. Ma finiscono dritti dritti nel cuore di tanta gente e nel cuore pulsante della storia del nostro paese, che ha la straordinaria risorsa di una ricchissima società civile ed ecclesiale. Davvero gesti semplici e buoni che fanno storia. Il libretto dei canti: per cantare. Insieme. Azzurro cielo, leggero, chiaro: è il nuovo libretto dei canti che in Avvento i cristiani bressesi hanno trovato sulle panche delle chiese della città. Primo di quattro volumetti, secondo le scansioni dell’anno liturgico ambrosiano, è il frutto di un lavoro di anni fra le tre Parrocchie, voluto pazientemente dai nostri preti e saggiamente vagliato da competenti responsabili della pastorale liturgica delle nostre comunità. Voci-guida, organisti, maestri di coro e cantori sono stati coinvolti nella sua presentazione, nella formazione e nelle prove per il suo buon utilizzo. Ora è nelle mani dell’assemblea. Un libretto dei canti è fatto per cantare. Cioè per esprimere insieme l’affidarsi fiducioso, la riconoscenza e lo stupore di essere abbracciati da Dio: e cosa meglio del canto può farlo? L’invito per tutti è: provalo con la tua voce. La benedizione delle famiglie e i bambini I nostri preti già hanno scritto della benedizione delle famiglie, ma una cosa vogliamo aggiungere qui: il coinvolgimento dei bambini. Il più diretto è quello dei chierichetti che accompagnano i nostri preti. Condividono le scale e gli ascensori, i campanelli..e il freddo: ma anche l’ascolto di storie di gioia e di dolore che i nostri preti raccolgono. Al ritorno commentano: “Ma quanti hanno perso il lavoro!” “Hai visto com’era contento quel papà con in braccio il suo primo bambino!”. Una scuola di vita anche per loro. E poi i bimbi delle famiglie incontrate: i più piccoli si stringono intorno alla mamma o alla nonna (i genitori spesso sono ancora al lavoro), oppure scappano, impressionati dal nero della veste del prete. I più arditi fanno domande: “Chi sei?” “Sono il prete che viene a dirvi: arriva Natale!” “Ma allora sei Babbo Natale: portami il cicciobello che cammina!”. Una meraviglia! 5 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 6 notiziario Le 16 coppie del percorso verso il matrimonio cristiano dell’autunno 2011 Colori per la Famiglia A sostegno del Fondo Famiglia-Lavoro e del Fondo Adotta una famiglia di Bresso, la Caritas e le Acli organizzano nei locali del Centro di ascolto (via Isimbardi, 28) una mostra di pastelli e disegni del giornalista Silvio Mengotto. Il ricavato della vendita dei pastelli verrà versato al Fondo Famiglia e Lavoro e Fondo Adotta una Famiglia. La mostra sarà aperta dal 16 dicembre al 24 dicembre con il seguente orario: Nei giorni 16, 17, 22, 23, 24: ore 16.30-20 Domenica 18: ore 9-12.30 e ore 16.30-20 6 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 7 notiziario 7 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 8 notiziario Gruppo parrocchiale Terza Età Programma attività mese di Dicembre Giovedì 1: 7-8-9-10-11 : Giovedì 8: Sabato 15: Giovedì 22: Ore 15 Festa di compleanno Presso le ACLI: Mostra dei Lavori Terza età Pro Missioni Ore 15,30 in Chiesa: Rosario a cui seguirà l’omaggio alla Castela Ore 15 Ricreativo. In...canto: Auguri e canti di Natale Ore 15 Tombolata di Natale *****-------------------------------------***** A tutti l’augurio di un Santo Natale di gioia e di un Nuovo Anno che porti pace nei cuori per diffonderla nel mondo. Presso le Acli: 6-7-8 MOSTRA STRAORDINARIA DI LAVORI ARTIGIANALI di maglia, taglio e cucito a cura delle nostre mamme e nonne Il nostro contributo al servizio dei più deboli 8 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 9 commissione affari economici Situazione economica a cura della Commissione per gli affari economici 1) Strutture Parrocchiali a debito novembre 2011 La Ca’- manutenzione gronde casa parrocchiale € AEI- Perego - impianto campane (rate 1-3) € 4.315,08 9.709,32 Offerte novembre 2011 Una parrocchiana, per i restauri Dal gruppo vedove NN Ricordando il proprio nipote Per grazia ricevuta 3.000,00 150,00 50,00 60,00 50,00 € € € € € Errata corrige: nello scorso mese gli Alpini di Bresso hanno offerto alla Parrocchia € 400,00 e non 10,00 come erroneamente stampato 2) Mutuo Credito Sportivo - Roma (fino al 2013) Debito residuo in linea capitale € 51.404,31 Emergenza riscaldamento oratorio Una brutta sorpresa, proprio all’inizio della stagione fredda: l’impianto di riscaldamento dell’oratorio non ce la fa più. Ciò che sembrava un semplice problema ad una tubazione, ad una verifica si è mostrato molto più grave. Le condutture della parte est dell’oratorio (bar e aula Stefano e - al piano superiore- cappella e due aule) è definitivamente ammalorata ed è al gelo. Prontamente sentiti due esperti del settore, il Consiglio degli Affari Economici della Parrocchia ha esaminato le diverse proposte. È emersa una sola possibile soluzione: la sostituzione dell’impiantistica vecchia con un nuovo impianto esterno. I costi non sono ancora precisati, ma non è difficile immaginare che siano intorno a qualche decina di migliaia di euro. Sappiamo che l’intero stabile ha bisogno di interventi, ma oggi non siamo in grado di fare di più; le casse della parrocchia sono esauste, dopo il grande sforzo circa il campo sportivo. E oggi, occorre ridare piena agibilità alla vita dell’oratorio che, grazie a Dio, è molto vivace. Siamo qui a chiedere ancora una volta alla nostra gente: l’emergenza va prontamente risolta, siate generosi. 9 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 10 vita parrocchiale Dono del cardinale Tettamanzi Il nuovo Evangeliario ambrosiano, la Bellezza nella Parola Il libro liturgico più solenne si riveste dei colori della contemporaneità. Le tavole originali sono in mostra a Milano, e da Natale una copia sarà presente in tutte le comunità della diocesi di Luca Frigerio unico grande desiderio della mia vita è quello di donare il Vangelo. Perché il Vangelo è vita, è salvezza, è annuncio e realizzazione di gioia». Una professione più volte ripetuta, in questi anni, dal cardinale Dionigi Tettamanzi. E non stupisce allora che, come simbolico compimento del suo ministero episcopale, l’arcivescovo emerito di Milano abbia voluto donare alla sua Chiesa proprio un nuovo Evangeliario ambrosiano. “Nuovo” perché basato sulla nuova traduzione liturgica approvata dalla Conferenza episcopale italiana. “Nuovo” nella scelta delle letture evangeliche, selezionate secondo la recente riforma del rito ambrosiano, confluita nel nuovo Lezionario. “Nuovo”, infine, per il desiderio di essere segno evidente della piena appartenenza della Chiesa al mondo di oggi. L’evangeliario è il libro liturgico più solenne, raccogliendo i quattro Vangeli e assumendo il suo pieno significato proprio all’interno del rito celebrato dalla comunità dei fedeli. Fedeli che fanno esperienza della pagina evangelica non solo attraverso la Parola, ma anche per mezzo delle immagini, capaci di evocare il Mistero. Per questo fin dai più antichi esemplari, risalenti al VI secolo, il testo degli evangeliari appare corredato da un ricco apparato iconografico, che non è soltanto preziosa decorazione, ma che diventa espressiva «L’ narrazione figurata della vita di Cristo, arrivando a rivestire quindi un profondo valore teologico. La Diocesi di Milano può vantare alcuni evangeliari che, per le loro splendide coperture come per le mirabili figure miniate, sono considerati autentici capolavori d’arte sacra, ciascuno di essi testimone di un particolare periodo storico della Chiesa ambrosiana. Questo nuovo Evangeliario va dunque ad inserirsi di diritto in una millenaria quanto illustre tradizione. Una tradizione che, come ricorda lo stesso 10 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 11 vita parrocchiale da apposite visite guidate (per informazioni, www.evangeliarioambrosiano.it – tel. 347.8893303). La rassegna, presenta inoltre, per la prima volta insieme, anche manufatti d’arte antica di eccezionale e preziosi codici e manoscritti, e anche il libro che è stato posto sulla bara di Giovanni Paolo II il giorno delle sue esequie. Il nuovo Evangeliario, verrà dunque distribuito in queste settimane alle parrocchie della diocesi, in modo da permettere il suo uso a partire dalla Messa della notte di Natale. Le nostre comunità, così, riceveranno tra mano non solo un libro di grande pregio artistico, ma soprattutto uno straordinario oggetto liturgico che, nelle Messe delle Feste e delle Solennità, come anche in tante altre celebrazioni, potrà aiutare maggiormente a riconoscere nella proclamazione liturgica la presenza vivente del Signore che parla al suo popolo. arcivescovo emerito, significa innanzitutto la trasmissione autorevole del Vangelo, e che in quanto tale «non è mai semplicemente opera di un singolo (artista o grafico per il libro, martire o santo per la realtà), ma è sempre impresa di un popolo, del popolo di Dio». Un’apposita commissione ha avuto l’incarico di individuare le modalità per riproporre l’originario legame tra immagine e Parola attraverso un linguaggio attuale. Sei gli autori individuati (Chiaramonte, De Maria, Paladino, Samorì, Spalletti, Villa), di generazioni e di sensibilità diverse, ma tutti impegnati in un confronto continuo con la Parola di Dio sotto la guida di biblisti e liturgisti, in una reciproca crescita culturale e spirituale. Ne è scaturito un lavoro di altissimo profilo, destinato ad andare ben oltre i confini del mondo ecclesiale. Perché, come afferma ancora il Cardinale, «desidero consegnare il Vangelo come il tesoro più prezioso: un libro da leggere col cuore, da venerare con affetto, perché è Cristo stesso, il Verbo di Dio». L’opera si compone di quasi 500 pagine e contiene 73 tavole artistiche: l’originale sarà custodito nel Duomo di Milano, mentre una copia a stampa sarà donata a tutte le parrocchie e alle cappellanie della diocesi (e alle parrocchie extradiocesane di rito ambrosiano), per un totale di circa 1600 esemplari, quale dono del cardinale Tettamanzi. Ma prima di essere rilegate in forma di volume, le tavole originali che compongono il nuovo Evangeliario ambrosiano possono essere ammirate, fino al prossimo 11 dicembre, nelle sale di Palazzo Reale a Milano, nell’ambito della mostra: La bellezza nella Parola . Un’occasione unica, favorita anche dall’ingresso gratuito e 11 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 12 colori dell’oratorio Alcuni giovani dei nostri oratori hanno animato la celebrazione in carcere Una Messa a San Vittore con occhi pieni di Speranza di Caterina Martini ravamo una ventina, domenica 20 novembre, al carcere di San Vittore. Una ventina di giovani, dai diciotto anni in su, che decidono di passare la mattinata fra i detenuti del penitenziario di Milano. L’idea: animare con il canto due Messe con i carcerati, una celebrata con gli uomini e l’altra con le donne. Siamo arrivati davanti a San Vittore verso le otto del mattino, infreddoliti e assonnati, e gli uomini della polizia penitenziaria, dopo averci ritirato carte d’identità e cellulari, ci hanno fatto entrare annunciandoci come “quelli del coro”. Incuriositi e un po’ timorosi, siamo entrati e presto ci siamo ritrovati al centro del carcere, nel punto in cui confluiscono i vari “raggi” dove sono rinchiusi i detenuti. Proprio in quel punto c’era l’altare. E lì è stata celebrata la prima Messa. Gli uomini detenuti vi potevano partecipare, stando però dietro le sbarre. Durante il suo svolgersi, don Alberto, il cappellano del carcere, ha parlato della Speranza, quella che viene da Dio, quella che guida le altre due virtù teologali, la Fede e la Carità, e rende continuamente nuova la vita dell’uomo, anche quando sembra monotona, anche quando si è costretti a stare in isolamento per mesi. “Dio – ha affermato don Alberto – concede all’uomo mille volte di più di quello che gli si chiede; se si chiede a Dio la libertà dalle mura del carcere, egli concederà la libertà nel cuore, che vale molto di più”. I carcerati guardavano quel E prete, alcuni parlavano con il vicino, altri salutavano con la mano i compagni di un altro raggio, altri ancora guardavano incuriositi noi del coro. Eppure erano lì, gli occhi pieni di quella Speranza. Terminata la Messa, dopo una rapida colazione, eccoci al piano delle donne, passando davanti alle loro minuscole celle, che avevano la porta aperta per dare la possibilità di recarsi alla cappella per la celebrazione. Durante la Messa, le donne, molte delle quali ancora ragazze, si facevano coraggio a vicenda, alcune si vedeva chiaramente che erano felici di essere lì con noi, altre ridevano e scherzavano con don Alberto; ma tutte avevano uno sguardo pieno di gratitudine nei confronti di quel prete e del nostro “coro”. Questa esperienza ci ha messo in contatto con una realtà nuova, diversa; ci ha mostrato che le dinamiche del cuore non cambiano all’interno delle mura di un carcere. Noi, domenica, siamo stati per loro un chiaro segno della presenza di Dio, così come quelle donne e quegli uomini lo sono stati per noi. Nei loro occhi infatti si concretizzavano le parole del Vangelo di Matteo, in cui Gesù si rivolge ai discepoli dicendo: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi”. Dietro i loro volti, si celava il volto stesso di Dio. 12 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 13 colori dell’oratorio Grandi momenti per le famiglie dei ragazzi dell’oratorio I ritiri d’Avvento Ogni fascia d’età dei nostri ragazzi e delle loro famiglie ha vissuto anche quest’anno i ritiri d’Avvento, nonostante le condizioni dell’oratorio, al freddo per metà delle sue aule. Nelle foto: a Messa in parrocchia e nei momenti di gruppo in oratorio. 13 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 14 gruppi, associazioni, movimenti Se ami la vita, la vita ricambia il tuo amore Cento giorni d’amore per mamma e papà Tratto da “Sì alla vita”, mensile del Movimento per la Vita e abbiamo fatte venire al mondo perché assaporassero la vita. Lo sapevamo, siamo felici così”. Matteo, il papà delle gemelle siamesi con un cuore e un fegato solo e in comune una parte degli intestini, ha commentato così la morte di Rebecca e Lucia a soli 99 giorni di età. Vicino a lui, la moglie Cecilia e il figlio maggiore, tre anni (ce n’è anche un altro, di un anno soltanto). Forse un trapianto difficilissimo, da fare quando, insieme, fossero arrivate a quattro chili di peso, avrebbe potuto salvarle. Non c’è stato il tempo. In fondo, non importa: “I figli sono sempre un dono, l’esperienza ci ha forgiati. Siamo in pace”. No, quelle piccole non sono morte, quei genitori non le hanno perdute: vivono in un’altra dimensione nella santità della loro innocenza e nel martirio della loro inconsapevole testimonianza e in quella, consapevole, dei genitori. Fortunati loro e le bambine – non è un assurdo – in una tragedia in cui a vincere è stata la vita. Proprio il quotidiano romano che più “laico” non si può e che difende a spada tratta il “diritto” di abortire e, per altre situazioni, quello di morire, ha distribuito a centinaia di migliaia di lettori quel “Felici di averle avute” mentre il maggior quotidiano italiano ha raccolto e rilanciato, alla morte di quei due angeli, il secondo mesto sorriso di mamma e papà: “Sono state un dono”. Involontariamente i giornali hanno condotto una campagna per la vita che mai ci si sarebbe aspettata e che certamente lascerà un segno. “Tutti i figli sono un dono meraviglioso anche quando hanno dei problemi. I “L genitori che vivono situazioni difficili davanti a una diagnosi prenatale non positiva devono saperlo”. E ancora: “Ringraziamo le nostre bambine che, pur nella loro breve vita, ci hanno permesso di vivere un’esperienza faticosa, ma bella, che ci ha forgiati e rafforzati. Ora che le piccole non ci sono più, noi viviamo un momento di pace, perché sappiamo di aver dato loro tutto quello che era nelle nostre possibilità. Abbiamo accettato di farle nascere anche se la loro vita era compromessa dal principio. Abbiamo cercato per loro la migliore accoglienza sia professionale che umana. Siamo rimasti accanto a loro dando il massimo di noi stessi. Per questo oggi siamo in pace”. È questa, per Cecilia e Matteo, la “morale” dell’esperienza unica ed estrema che hanno vissuto. Il loro è un messaggio forte e chiaro: un messaggio antiabortista. D’altro canto i giovani sposi, già genitori di due bambini di uno e tre anni, sono ferventi attivisti dell’associazione Papa Giovanni XXIII, associazione da sempre in prima linea nella battaglia contro l’aborto. Ricordiamo anche le parole dei genitori al momento della nascita: “Piccole così e dentro la pancia o alte un metro, per noi non cambia nulla. Sono come gli altri due figli, non è una questione di religione e non c’è stato nulla da scegliere. Era ovvio che saremmo andati fino in fondo. No, non è una scelta di fede”. È vero: bastano la ragione, l’umanità, il senso dell’altro, l’etica naturale. La fede aggiunge soltanto qualcosa d’importante: riempie ogni momento, quale che sia, della vita di quel trascendente, che dà valore a ogni cosa e a ogni momento. 14 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 15 approfondiamo La sfida che viene dalla crisi Più Europa per Eurolandia di Luigino Bruni l governo Monti sta muovendo i suoi primi passi, e li sta muovendo tra Roma e l’Europa, la sola direzione giusta e necessaria. La crisi, anche quella italiana, va affrontata rilanciando un grande progetto europeo, molto più ambizioso della sola comunità economica fondata, poco saldamente, sull’euro: senza politica le monete e le economie sono troppo fragili, soprattutto nell’era della globalizzazione. L’epicentro di questa crisi finanziaria ed economica sono stati gli Usa e uno stile di vita fondato sul debito al consumo e sulla finanza creativa, è bene ricordarlo ogni tanto; ma l’onda anomala che è poi arrivata sulle coste europee ha trovato istituzioni troppo fragili che rischiano di essere spazzate via, comprese quelle francesi e tedesche, come dicono i recenti segnali provenienti dai mercati. L’Europa è chiamata, ora e presto, a un salto di scala, a dar vita a un nuovo patto politico europeo, salda- I mente ancorato al principio di sussidiarietà, uno dei pilastri dell’Unione Europea. Senza questa rapida evoluzione politica e non più burocratica, i singoli Paesi non riescono e non riusciranno a essere all’altezza delle nuove sfide economiche, finanziarie e politiche. Alla nascita della modernità le città italiane erano il centro della vita culturale, economica e politica del mondo. Firenze, Venezia, Genova erano i gangli vitali della prima stagione dell’economia di mercato, attorno alle quali si erano costruiti dei veri e propri patrimoni finanziari e politici. Geni come Machiavelli, Leonardo, Michelangelo, Pacioli furono i frutti più maturi di quella civiltà capace di innovazione e creatività ancora oggi in larga parte insuperate. La scoperta del Nuovo Mondo fu un primo trauma per quella civiltà cittadina, e il momento del suo apice, il Cinquecento, fu anche l’inizio del suo 15 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 16 approfondiamo declino. Un elemento cruciale del tramonto della cultura e dell’economia italiana fu la miopia dei governi di quelle città, che non capirono che sebbene ognuna fosse in sé grande e grandissima, nessuna però lo era abbastanza per tenere, da sola, il passo con le nuove potenze commerciali e politiche che si affacciavano sulle Americhe e sulle Indie. La storia vera si fa anche con i “se”: oggi infatti possiamo dire che “se” quelle straordinarie città avessero trovato una via all’unità politica con un nuovo patto, rinunciando ciascuna a qualche fetta di sovranità e di orgoglio nazionale, probabilmente la storia e il peso economico, culturale e politico dell’Italia sarebbero stati diversi. La Germania, la Francia, l’Inghilterra, l’Italia sono oggi in una situazione non sostanzialmente dissimile a quella nella quale si trovarono quelle città italiane all’alba della modernità. E da questo punto di vista (economico e culturale) la similitudine tra i nostri Paesi e le città italiane è oggi più stringente di quanto non lo fosse negli anni Cinquanta, quando era meno evidente che stavano sorgendo all’orizzonte nuove superpotenze (Cina, India, Brasile...). Se i Paesi europei, dalla grande forza economica, politica, commerciale, e dal grande orgoglio nazionale, non saranno capaci di perdere qualcosa della propria autonomia per immaginare una nuova stagione europea veramente politica, in linea con i grandi ideali dei Padri fondatori, il tramonto economico, culturale e politico credo arriverà presto. Per evitarlo occorrono interventi coraggiosi, urgenti e di vasta portata. Innanzitutto, lo stiamo ripetendo da tempo, occorre dar vita a una vera banca centrale forte e con strumenti capaci di reggere le pressioni alle quali è sottoposta una moneta importante come l’euro. Ma perché ciò sia possibile e funzioni è necessario un cambiamento di rotta nella politica e nella cultura europee. Le rivoluzioni a metà sono peggiori dello status quo: un’Eurolandia senza Europa non ha futuro né presente. E, ieri come oggi, le energie per compiere questo passo verso un nuovo patto europeo si debbono trovare prima di tutto nei cittadini, nella gente, nei loro desideri e nella loro voglia di futuro, e nelle loro virtù civili, e anche nella loro capacità di sacrificio. Perché, come scriveva a metà Settecento l’economista napoletano Antonio Genovesi, «lo Stato migliore non è quello dove sono le leggi migliori, ma quello dove sono gli uomini migliori». Tratto da Avvenire 24 novembre 2011 16 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 17 civica Per essere volontari non occorre un impegno a vita Grande Possibile Microiauto La Consulta del Volontariato lancia “Volontari per un’ora”. di Anita Cattania, Presidente della Consulta del Volontariato di Bresso i parla sempre di volontari e si pensa alle grosse Associazioni, ma oggi io vorrei parlarvi di un diverso tipo di volontari, che chiamerò “occasionali”: sto parlando di chi “dà una mano” quando serve, in quello specifico momento, senza nemmeno rendersi conto che in quel modo sta compiendo un atto di Volontariato. Noi abbiamo paura dell’ignoto, di tutto ciò che non conosciamo, e il Volontariato non lo si conosce “da fuori”. A mio avviso, una persona ha paura ad avvicinarsi al Volontariato per due motivi essenziali: il primo è la paura di essere inadeguati, di essere incapaci, di non reggere la fatica o lo stress: “Ma io non sono capace”, “E se poi mi fa impressione?”, “E se poi mi stanco troppo?”. A chi ha questo tipo di paura, rivelerò un piccolo segreto: il volontario viene sempre lasciato libero di decidere in quale ambito vuole operare: preferisce i bambini perché gli anziani gli mettono tristezza? Preferisce gli anziani perché ha curato tanto i genitori e ora ha una specifica preparazione e sensibilità verso di loro?... Sempre viene tenuto conto della sensibilità del volontario! Un altro tipo di paura è quella di essere “risucchiati” dal Sistema/Associazione e di non poter più fare marcia indietro: “Do una mano e mi prendono anche la coscia”. Non è così! Nessuno vi fa firmare un impegno a vita! Ma le mie parole possono non essere sufficienti a convincervi, e allora, per questa ragione, la Consulta ha pensa- S to di organ i z z a r e alcuni interventi minimi chiamati MICROAIUTI, cioè aiuti minimi, per m i n i m i bisogni: tempi piccoli per piccoli aiuti, per piccoli bisogni. Piccoli tempi, perché durano una o al massimo due ore, e non sono ripetitivi; piccoli aiuti, perché sono fatti appositamente per aiutare una singola persona da parte di un singolo volontario in quella singola occasione. Cerchiamo di abbinare il volontario “giusto” a un particolare bisogno. Al volontario occasionale non serve essere iscritto a grosse Associazioni o avere specializzazioni particolari o frequentare corsi specifici, basta solo un’ora di tempo e la giusta disponibilità d’animo. Certo, alcuni limiti ci saranno sempre: non posso accompagnare un anziano in ospedale per una visita se non ho la patente… non posso andare a leggere il giornale a un cieco se io stesso leggo a stento; se si va a fare compagnia a un anziano si devono avere delle buone orecchie (di solito si deve solo ascoltare i loro racconti)... per accompagnare a piedi i bambini a scuola, tutti per mano (Servizio Pedibus), servono soltanto buone gambe e svegliarsi presto al mattino... Sappiamo bene che se si generalizza, il “singolo” scompare. E invece noi vogliamo puntare proprio sui singoli: 17 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 18 civica singole persone che necessitano di un singolo aiuto e che un singolo volontario potrebbe soddisfare. Ai primi di ottobre abbiamo lanciato una raccolta un po’ speciale: una raccolta di segnalazioni di gentilezze, di favori, di piccoli aiuti sia ricevuti che fatti. Per ora sono stati raccolti pochissimi biglietti: da questo fatto si può trarre la conclusione che la maggior parte delle persone non si rende nemmeno conto di quanto riceve o di quanto dà. È per questo che stiamo lavorando, nella Consulta del Volontariato: per rendere consapevoli le persone di quanto fanno e quanto potrebbero fare. Molto spesso siamo noi stessi a diminuire il valore di quei semplici e quotidiani gesti di aiuto che compiamo o che riceviamo. Nella società sta avvenendo una trasformazione dei bisogni: non sono più i bisogni primari e secondari (scala di Maslow) a dover essere soddisfatti (per es.: dare da mangiare, dare un tetto, dare da vestirsi…) ma i bisogni che riguardano l’affettività, l’amicizia, la relazionalità, tutti bisogni che una volta erano assolti dalla famiglia (di tipo patriarcale) o dalla comunità. Non voglio certo dire che non ci siano più bisogni “economici” (i quali sono, invece, sempre più in aumento, grazie alle “nuove povertà”), ma per parlare di questo non basterebbe un anno di pubblicazioni sulla “Squilla”. I bisogni a cui mi riferisco sono generati dalla solitudine e dall’isolamento: sto parlando di persone sole che, anche se vengono sfamate, vestite e tenute sotto un tetto (primo e secondo grado dei bisogni di Maslow), non ricevono più il supporto dei vicini, magari un po’ invadenti, ma sempre presenti; nessun aiuto dai parenti, che hanno ormai le loro vite trafelate per la battaglia quotidiana contro la crisi… Sono questi i bisogni che cerchiamo di soddisfare attraverso i Microaiuti e per i quali cerchiamo “Volontari per un’ora”! Per concludere, vi esorto ad abbandonare la paura e provare a fare il PRIMO PASSO che consiste nell’informarsi, nel contattare la Consulta del Volontariato per fare qualunque domanda o per risolvere i vostri dubbi e le vostre perplessità tel. 342 57.21.300 (lo stesso numero serve anche per segnalare i “Microbisogni” o per proporsi come volontari). Informatevi anche presso le Parrocchie o le Associazioni: ACLI, Caritas, AVIS, Croce Rossa, Protezione Civile. La paura deriva dall’ignoranza: per superarla basta informarsi. Un amico una volta mi chiese che cosa potesse fare per aiutare gli altri, e per ogni cosa che gli proponevo trovava un ostacolo... Poi, lui stesso si accorse che forse era solo il tentativo di trovarsi un alibi per non fare quel benedetto, ma terribilmente difficile, primo passo... Ebbene, fate questo primo passo e troverete un mondo che non immaginate neppure, e sarete voi stessi i primi a ricevere una soddisfazione che non è esprimibile a parole. 18 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 19 recensioni Un buon testo d’Avvento Ogni cosa alla sua stagione di P.B. Another Year ra che avverto quotidianamente l’incedere della vecchiaia, la memoria mi riporta sovente ai luoghi in cui ho vissuto...” dice l’autore di questo libro, il monaco Enzo Bianchi, fondatore della comunità monastica di Bose (Ivrea) e personalità di primo piano nel mondo cattolico italiano e non solo (ma lui non vorrebbe mai essere presentato così…). Le sue radici semplici e contadine, ma tutt’altro che banali, emergono in questa raccolta di pensieri. I giorni degli aromi, del focolare, del presepe, della memoria: sono i quattro capitoli lungo cui si dipana questo testo, ottimo per il tempo d’Avvento. I giorni, lungo cui si scandisce una vita segnata dalla presenza provvidente di Dio e dalla responsabilità dell’uomo. I giorni, segnati dalla sofferenza acuta o illuminati dalla gioia semplice e buona. Perché ogni cosa ha la sua stagione. I giorni: tutti possono custodire una sapienza che, se rintracciata e vissuta, ci rende uomini lieti e sobri, capaci di guardare il futuro con speranza. Enzo Bianchi Ogni cosa alla sua stagione Ed. Einaudi “O Un altro anno in famiglia di L.F. uattro stagioni nella vita di una coppia, e di una casa. E del suo orto. La coppia è quella formata da Gerry e Tom, felicemente avviati alla vecchiaia, polo positivo verso il quale convergono e si confrontano tutte le altre polarità esistenziali, negative e deficitarie. Come Mary, che soffre invece per una solitudine non cercata, che ti casca addosso quasi senza volerlo. Un “altro anno” è quello che si passa in modo dolce e costruttivo, senza andare a rimorchio del passato ma edificando giorno per giorno un presente che prepara cose costruttive per il futuro. Con tatto e discrezione, il regista Leigh segue la storia come un cronista attento al fluire del tempo, al passare dei mesi, al succedersi di avvenimenti belli e brutti, nella ricerca di quella felicità che vuol dire consapevolezza di civiltà e maturità sociale. Caldo e intenso, problematico e poetico, questo film ha un forte richiamo al ruolo della famiglia come motore della quotidianità. Da vedere e meditare, anche in previsione del prossimo incontro mondiale delle famiglie. Q Cineforum giovedì 15 novembre ore 21 19 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 20 cineteatro San Giuseppe Cinema Teatro San Giuseppe Via Isimbardi, 30 - Bresso - Tel. 02/66 50 24 94 Programma di dicembre **CINEFORUM IL CIGNO NERO Giovedì *FILM *FILM 1 ore 21.00 LA PEGGIOR SETTIMANA DELLA MIA VITA Venerdì 2 Domenica 4 Sabato 3 ore 15.00 – 17.30 BREAKING DAWN Mercoledì 7 ore 21.00 Giovedì 8 ore 15.00 – 17.30 Venerdì 9 Sabato 10 Domenica 11 **CINEFORUM ore 15.00 – 17.30 15 ore 21.00 L’ESPLOSIVO PIANO DI BASIL Giovedì *FILM ore 21.00 ANOTHER YEAR Giovedì **CINEFORUM ore 21.00 22 ore 21.00 FINALMENTE LA FELICITÀ Venerdì 23 ore 21.00 Domenicaì 25 ore 17.30 Lunedì 26 ore 15.00 – 17.30 Venerdì 30 Sabato 31 ore 21.00 Domenica 1 Gennaio ore 15.00 – 17.30 Lunedì 2 Gennaio ore 21.00 Il programma potrebbe subire variazioni non dipendenti dalla nostra volontà. 20 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 21 calendario liturgico 21 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 22 i numeri della comunità Orari delle SS. Messe in Bresso SS. NAZARO E CELSO - feriali: ore 7 (escluso il sabato) - 9 - 17.30 sabato e vigiliari: ore 18.30 festivi: ore 7.30 - 9 - 10.15 - 11.30 - 18 Santuario della Madonna del Pilastrello feriali, sabato e vigiliari: ore 17.30 festivi: ore 10 SAN CARLO - feriali: ore 7.30 - 8.30 - 18.30 sabato e vigiliari: ore 19 festivi: ore 8.30 - 10 - 11.30 - 19 MADONNA DELLA MISERICORDIA - feriali: ore 17.30 sabato e vigiliari: ore 17.30 festivi: ore 10 - 17.30 Chiesa di San Francesco - feriali: ore 9 (escluso il sabato) sabato e vigiliari: ore 18.30 festivi: ore 11 Orario Confessioni Parrocchia SS. Nazaro e Celso feriali: ore 8.30-9.30 sabato: ore 16-19 Indirizzo: via Roma, 12 - 20091 Bresso www.santinazaroecelsobresso.it e-mail: [email protected] Telefoni utili Prevosto - don Angelo Zorloni 02 610 08 82 Orari segreteria parrocchiale: dal lun. al ven. 17,30 - 19 Don Gianfranco Radice 02 610 17 79 Oratorio - don Pierpaolo Zannini 02 610 17 68 Carabinieri 02 610 89 51 Vigili del Fuoco 115 Croce Rossa 02 610 73 68 Ambulanza 118 Servizio di guardia medica 02 34567 Comune 02 614 551 Vigili Urbani 02 614 554 00 Ospedale Bassini 02 6176.1 Acli 02 66 50 10 72 Associazione Centro sociale anziani 02 610 72 36 AVIS 02 614 00 95 Biblioteca Comunale 02 614 55 349 Casa dell’Anziano 02 66 50 30 70 Centro della Famiglia 02 66 50 34 39 Centro di ascolto Caritas 366 4892343 Cinema-Teatro San Giuseppe 02 66 50 24 94 Parrocchia San Carlo 02 614 26 60 Parrocchia Madonna della Misericordia 02 610 09 96 22 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 23 farmacie di turno Farmacie di turno - DICEMBRE (Bresso - Cormano - Cusano) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21 COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26 MORETTI - Cusano M. V.le Matteotti COMUNALE N. 1 - Bresso Via Roma, 87 BRUSUGLIO - Cormano Via V. Veneto, 27 GIUGLIANO - Cusano M. Via C. Sormani, 89 COMUNALE N. 2 - Bresso Via A.Strada, 56 DEL CORSO - Cusano M. P.za Trento e Trieste, 4 FORNASÈ - Cormano P.za Bernini, 1/A RIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10 COMUNALE N. 4 - Bresso Via Papa Giovanni XXIII, 43 PALTRINIERI - Cusano M. Via Cooperazione, 20 SCOTTI - Bresso Via A. Manzoni, 14 COMUNALE - Cormano Via Gramsci, 44 BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/D COMUNALE N. 3 - Bresso Via Piave, 26 COMUNALE - Cusano M. Via Ticino, 5 MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51 TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21 COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26 MORETTI - Cusano M. V.le Matteotti COMUNALE N. 1 - Bresso Via Roma, 87 BRUSUGLIO - Cormano Via V. Veneto, 27 GIUGLIANO - Cusano M. Via C. Sormani, 89 COMUNALE N. 2 - Bresso Via A.Strada, 56 DEL CORSO - Cusano M. P.za Trento e Trieste, 4 FORNASÈ - Cormano P.za Bernini, 1/A RIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10 COMUNALE N. 4 - Bresso Via Papa Giovanni XXIII, 43 PALTRINIERI - Cusano M. Via Cooperazione, 20 SCOTTI - Bresso Via A. Manzoni, 14 COMUNALE - Cormano Via Gramsci, 44 BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/D COMUNALE N. 3 - Bresso Via Piave, 26 COMUNALE - Cusano M. Via Ticino, 5 MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51 TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21 COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26 MORETTI - Cusano M. V.le Matteotti, 2 COMUNALE N. 1 - Bresso Via Roma, 87 GUARDIA FARMACEUTICA DALLE ORE 19.30 ALLE ORE 8.30 DEL GIORNO SUCCESSIVO 23 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 24 riceviamo e pubblichiamo A Bresso non c’è solo il campo a volo C’è anche un Velodromo! di Andrea Borassi, Presidente Associazione Sportiva “dateciPista” o sapevate che a Bresso c’è nientepopodimeno che… un velodromo? È la pista di ciclismo posta ai suoi confini con Milano, all’interno del Parco Nord, dopo via Leopardi. Mai sentito parlare dell’Associazione DateciPista? Mai? Be’, allora è bene che adesso ne sappiate qualcosa, e dunque ci presentiamo. Siamo un gruppo di 30 volontari accomunati da una divorante passione: la bicicletta. Ne promuoviamo perciò l’uso a livello amatoriale e non competitivo, organizzando manifestazioni di propaganda ciclistica, in collaborazione con il Parco Nord. Il nostro gruppo ha iniziato a operare nel 2005 per consentire agli appassionati della bicicletta (e in particolare quelle da corsa) di utilizzare l’impianto anche nelle giornate di sabato e domenica mattina, visto che l’accesso al velodromo era previsto solo dal lunedì al venerdì, e permettere anche a chi lavora di potersi allenare. Oltre alle normali turnazioni curate dal Parco Nord, ci siamo attivati per tenere aperto il velodromo dal tardo pomeriggio all’imbrunire nel periodo estivo (da aprile a ottobre) nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì. Questo impegno richiede un rilevante numero di volontari, e noi 30 riusciamo con grande fatica a coprire tutte le turnazioni in essere a oggi. Speriamo, perciò, che tra voi lettori ci sia qualcuno che condivida la nostra passione, aderendo come volontario alla nostra Associazione, che vanta l’ingresso del suo ultimo prestigioso socio, il Sig. Giancarlo Terruzzi di Sesto San Giovanni, storica gloria dello sport della bicicletta. Grazie e… a presto! Come contattarci Entrando nel sito www.datecipista.org Tel. Andrea 335 7607585 Carlo 347 6573087 Paolo 338 9006924 Enzo 366 3485259 L 24 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 25 parole d’autore Natale 2011 Ti cerco ancora, Signore. Tra le rughe del mio viso. Tra le mani di un bimbo che mi offre il suo sorriso. Nel freddo dell’inverno. Nelle luci di un presepe abbandonato. Ecco la sera è giunta sui rami di un albero illuminato. Immobili gocce di gelo luccicano come cristalli. I miei pensieri dispersi in una musica lontana. È Natale! E un’immensità si espande dove la Tua presenza mi rincorre e mi chiama ancora per scaldare il mio cuore regalandomi il Tuo abbraccio d’Amore. Lorena Sala 25 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 26 26 squilla dicembre 2011 29-11-2011 9:00 Pagina 27 Esame della vista Applicazione lenti a contatto Apparecchi acustici Amplifon 20091 Bresso (MI) - Via Vittorio Veneto, 11 Tel. 02.6106069 CAFFÈ RISTORANTE ALBERGO Via Tagliabue, 10 20091 Bresso (Milano) Tel. (+39) 02.66504043 Fax (+39) 02.66504045 [email protected] www.vecchiomulino.com IDEE PER ARREDARE di PIZZI ERNESTO 20091 Bresso (MI) Via V. 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W. B. & F. C. Direttore: Don Angelo Zorloni Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 405 del 18-11-1978 Grafiche Baraggia s.r.l. - Via Ornato, 14 - MILANO - Tel. 02.6425737 - Fax 02.66104118 - e-mail: [email protected] Direttore: ANGELO ZORLONI