Fagioli Group: la forza delle idee e il valore delle
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Fagioli Group: la forza delle idee e il valore delle
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Leader a Confronto “Reggio Emilia” Fagioli Group: la forza delle idee e il valore delle competenze Competenze eccellenti, valorizzazione dei talenti e internazionalizzazione sono i punti di forza per affrontare la crisi economica globale con risultati di fatturato e margine operativo superiori alle previsioni del budget F agioli Group nasce, negli anni Cinquanta, come azienda di spedizioni e trasporti eccezionali. Il suo passaggio fondamentale alla scena internazionale è avvenuto a partire dal 2002, quando si è deciso di puntare sull’evoluzione tecnologica del servizio affrontando la concorrenza di grandi gruppi di rilevanza mondiale già strutturati ed equipaggiati conquistando, in pochi anni, una posizione di leadership nel mercato dei sollevamenti e delle movimentazioni eccezionali. Certamente il vantaggio competitivo fondamentale di questa “seconda anima” della società, è un’ ingegneria molto avanzata che permette di “personalizzare” ogni operazione alle specifi che richieste del cliente. L’obiettivo che l’azienda si pone è quello di proporre ai grandi clienti fi nali, cioè a gruppi internazionali costruttori di grande impiantistica e di grandi opere civili, di coinvolgere l’ingegneria della Fagioli addirittura nello studio di fattibilità dei loro progetti, quando pensano l’idea di realizzare un nuovo impianto, ponendosi come veri partner di fi ducia sin dalla prima fase dell’idea. Ciò permette un approccio propositivo verso il cliente nel senso che, a partire dalle sue esigenze realizzative e da quelle di montaggio e di trasporto , vengono studiate soluzioni sicure, innovative ed economiche. Il primo grande progetto affrontato da Fagioli è stato realizzato in Norvegia sull’isola di Melkoja, presso Hammerfest dove è stato realizzato da Statoil un impianto di produzione di gas liquefatto per il quale Fagioli ha eseguito le operazioni di sbarco, trasporto e sollevamento di oltre trecento moduli. L’elenco delle “imprese” realizzate dall’azienda in questo quinquennio è lungo oltre che molto interessante. Un dato sensazionale è rappresentato dal record mondiale di sollevamento: trentaduemila tonnellate in un’unica operazione! Le due operazioni più interessanti portate a termine negli ultimi Fabio Belli, amministratore delegato di Fagioli Group mesi riguardano l’impianto di rigassifi cazione off-shore rimorchiato di fronte al delta del Po e qui posizionato alla fi ne di Settembre e la più grande acciaieria del mondo situata in Cina, vicino a Shangai. Il terminale off-shore per la rigassifi cazione è unico al mondo ed è un “mastodonte” di trecentomila tonnellate, 180 metri di lunghezza e 50 di altezza, formato da un grande parallelepipedo di base che costituisce il serbatoio del gas liquido, sopra il quale sono montati tutti i moduli necessari per il processo di rigassifi cazione del gas naturale liquido. La parte del progetto che più ha interessato l’ azienda è quella che riguarda, appunto, l’installazione dei moduli che compongono l’impianto sulla sommità della piattaforma in cemento armato alta 50 metri e costruita in un bacino a secco, separato dal mare da una diga temporanea. Il cuore dell’installazione è costituito da 5 moduli principali, del peso complessivo di trenta mila tonnellate. Tali dimensioni rendono impossibile la tipica installazione con gru (anche considerando le più capaci gru sul mercato) per cui si trattava di costruire l’intero terminal in cantiere, lavorando per anni sulla piattaforma, in quota e con una congestione di uomini e mezzi che costituisce un rischio elevato in termini di sicurezza e un dispendio enorme di tempi e costi. Le competenze ingegneristiche di Fagioli Group hanno invece permesso, attraverso la cosiddetta “modularizzazione”, la realizzazione completa degli impianti e degli alloggi del terminal presso i cantieri di loro fabbricazione dislocati in diverse parti del mondo perché l’azienda è in grado di trasportarli ed installarli sulla piattaforma in un’unica operazione. Per realizzare la fase di sollevamento gli ingegneri hanno ideato un sistema di ascensore (“Elevator System”), di cui è stata richiesta la registrazione di brevetto, capace di sollevare fi no a dieci mila tonnellate in una sola operazione, una performance impensabile per qualsiasi gru. Il risultato, per il cliente, è stato un tempo di realizzazione di un anno e mezzo, meno della metà rispetto a quanto preventivato con metodi tradizionali, duecentomila ore di lavoro senza incidenti ed un risparmio economico enorme. Proprio il mese scorso, invece, la società reggiana si è cimentata, a Shangai, in un’impresa che mai nessuno al mondo aveva realizzato in precedenza. Smantellare e ricostruire in opera la parte superiore di un altoforno della più grande acciaieria cinese. L’operazione richiede sei mesi di tempo se realizzata con metodi tradizionali, Fagioli operando sul blocco intero, ha ottenuto lo stesso risultato in una settimana: si tenga presente che un altoforno produce un valore di due milioni di euro di acciaio al giorno! Anche in questo caso le dimensioni sono impressionanti: il top boiler nuovo, di 70 m di altezza e 3000 tonnellate di peso, viene posizionato sopra la parte bassa dell’altoforno e quindi a 50 metri da terra dopo aver tolto e portato a terra quello da sostituire. Anche in questo caso il sistema di ascensore, in una versione appositamente preparata per tale progetto, è stata fondamentale per assicurarne il successo. In queste settimane, invece, tecnici e operatori della Fagioli sono impegnati a Palermo dove la Saipem ha commissionato a Fincantieri la costruzione dello Scarabeo 8, una piattaforma off-shore di esplorazione semisommergibile. Si sposterà galleggiando nel mare Mediterraneo e, giunta sul luogo da esplorare, aumenterà pescaggio e stabilità per eseguire la perforazione. E’ costituita di due enormi scafi su cui poggiano tre coppie di colonne che sorreggono la parte alta (sporge trenta metri sopra il livello del mare) sulla quale verranno installati i moduli alloggi, tutti gli impianti e la torre di perforazione. Fincantieri ne ha commissionato a Fagioli Group la movimentazione, il sollevamento e l’installazione. Nel mese di Febbraio del prossimo anno avverrà il posizionamento della drilling tower, novanta metri di altezza e duemila cinquecento tonnellate di peso. La grande diffi coltà di tale sfi da risiede nella instabilità del sistema. Da una parte la piattaforma galleggiante, quindi soggetta ai movimenti dell’acqua e alle condizioni climatiche, dall’altra la banchina del porto di Palermo, una zona molto stretta e con caratteristiche del terreno non idonee a sopportare pesi enormi come quelli che devono essere movimentati. Anche in questa occasione è stata fondamentale la competenza ingegneristica della società che ha ptogettato le torri di sollevamento prive di fondamenta, ma dotate di una particolare struttura di base L’obiettivo che si pone l’ingegneria della Fagioli è quello di coinvolgere i grandi clienti fin dallo studio della fattibilità dei loro progetti in modo da essere considerati come veri partner di fiducia già dalla prima fase dell’idea di realizzare un nuovo grande impianto Movimentazione power generator modul del peso di 4000 t. con utilizzo di carrelli semoventi telecomandati che diffonde il peso in senso orizzontale. Fabio Belli, amministratore delegato della società ci spiega come tutte queste “imprese” non siano operazioni routinarie, ma l’espressione del grande “valore aggiunto” Sollevamento e posizionamento verticale di reattore del peso di 2000 t. della società: know-how, idee e tecnica. Fagioli Group si distingue dai suoi concorrenti perché è in sé e per sé un’innovazione; è certifi cata come società di ingegneria ed è una fucina di idee dove le persone sono continuamente pensanti. Il team di ingegneri che opera in azienda studia proprio soluzioni che rendano possibili, più sicure, più veloci e, quindi, più economiche, operazioni che altrimenti richiederebbero costi, rischi e tempi impensabili. L’internazionalizzazione è un altro fattore molto importante nell’evoluzione di Fagioli Group in quanto permette di ottimizzare gli ingenti investimenti in attrezzatura e tecnologia, trenta milioni di euro solo nell’ultimo anno. Oggi Fagioli, oltre ad avere diverse filiali nelle maggiori città italiane è presente nel mondo con società controllate in Gran Bretagna, Stati Uniti, Polonia, Algeria e con numerose consociate in Canada, India, Singapore, Australia, Corea, Libia, Angola e Kazakistan per citarne alcune. I mercati di riferimento nel medio- lungo termine sono quelli in cui i grandi operatori investiranno, primo fra tutti quello dell’energia. Possiamo individuare due grandi zone produttrici di energia nel medio termine: il Far East e l’Australia per quanto concerne il gas liquido, il cosiddetto LNG, e il Canada dove sono presenti le sabbie bituminose o oil sands verso le quali ci si sta rivolgendo con grande interesse nella ricerca di fonti alternative. Ancora fondamentale è il mercato del Middle East e del Maghreb dove operiamo in impianti di tipo tradizionale che ci garantiscono una leadership nella logistica e nel sollevamento di grandi componenti e così pure il Nucleare, soprattutto negli Stati Uniti. Tradurre la forza delle idee in numeri non è sempre facile ma un fatturato previsto per il 2008 di duecento milioni di euro con un incremento del 5% rispetto al 2007 e del 30% rispetto al 2006 ed un budget 2009 che lascia presagire ottimi risultati sono sinonimo di grande realtà italiana che si afferma nel mondo. Componenti per un mondo in movimento In un’epoca di radicali trasformazioni e rapidi sviluppi tecnologici, AMA lancia la propria sfida: continuare a crescere per assumere sempre di più una posizione di rilievo tra i protagonisti dello scenario mondiale, senza perdere il legame col proprio passato. AMA è un “gruppo” fatto di aziende, in grado di coprire l’intera filiera produttiva, che realizzano prodotti caratterizzati da elevata tecnologia, alta qualità e particolare design. Seguendo una strategia basata su oculate acquisizioni e una diffusione capillare sul territorio, con filiali distributive nei mercati più interessanti e nelle aeree di sviluppo emergenti, il gruppo AMA è diventato un vero punto di riferimento sia per i grandi costruttori di veicoli a lenta movimentazione che per chi si occupa di agricoltura e giardinaggio. Essere il primo gruppo in Italia in grado di fornire componenti e attrezzature per l’allestimento e la manutenzione di veicoli a lenta movimentazione significa per AMA operare in un’ottica customer oriented, offrendo soluzioni innovative per l’intero sistema cliente, per confrontarsi con la complessità di un sistema globale. E’ proprio in quest’ottica che si colloca la riorganizzazione interna messa in atto nel corso dell’anno 2008. Partendo dalla complessità del portafoglio d’offerta del gruppo, dai diversi settori di riferimento e dalla tipologia di clientela affrontata, si sono identificate 5 aree chiave, le 5 Business Unit: sedili e volanti, cabina e materiale elettrico, oleodinamica, componenti agri e garden. I 5 raggruppamenti aggregano i prodotti secondo la logica di risultare maggiormente orientati al cliente, espressione della volontà di strutturare con esso relazioni più facili e veloci, sia in chiave di linguaggio tecnico che di comprensione dei bisogni, da sempre al centro delle attività strategiche del gruppo. I componenti vengono realizzati partendo dallo studio del design, sono progettati nel rispetto delle specifiche richieste dal cliente e sono realizzati con materiali e tecnologie innovative. Con il progetto cabina il gruppo ha portato a sintesi l’idea di proporsi come partner capace di fornire un servizio completo. Le cabine “plug and play” sintetizzano infatti l’attività di design, prototipazione, produzione ed infine collaudo del complessivo finito, interamente allestito con i componenti realizzati dalle altre aziende e divisioni del gruppo. L’Amministratore Delegato Alessandro Malavolti dichiara “Desideriamo catturare l’attenzione delle grandi aziende attraverso l’offerta di una gamma completa di componenti di alta qualità e dal design accattivante, con l’obiettivo di espanderci ancora di più all’estero. Le nostre priorità sono proprio acquisizioni, internazionalizzazione ed innovazione con nuovi brevetti e nuovi prodotti”. AMA AMA COMPOSITES AMA CARDAN AMA ADRIATIC AMA ESPANA CAFIATRA S.Martino in Rio (RE) Campogalliano (MO) Casoli (CH) Sarajevo (BIH) Zaragoza (E) Alfena (P) SEAT AMA COMPOSITES Divisione SARA AMA SHANGHAI AMA FRANCE DANI TRADING Campagnola Emilia (RE) Cavriago (RE) Collepepe (PG) Shanghai (RC) Champniers (F) Kolding (DK) SEAT PLASTIC AMA CABINS AZZIMONDI & FRIGGERI AMA SUZHOU AMA IRELAND AMA TURKEY Cadelbosco Sopra (RE) S.Martino in Rio (RE) Quattro Castella (RE) Suzhou (RC) Cavan (IRL) Istanbul (TR) Divisione GIBICAR Divisione ISI AMA USA AMA POLAND AMA SUD AMERICA Suzzara (MN) S.Martino in Rio (RE) Indianapolis (IN) USA Warszawa (PL) Montevideo (U) Divisione IMEL AMA KRATOS AMA INDIA AMA RO AMA CUBA S.Martino in Rio (RE) Vignola (MO) Ludhiana (IND) Ungheni (R) La Havana (C) Divisione IMEL LO SNODO AMA CZECH AMA SLOVAKIA Piacenza Rolo (RE) Batnovice (CZR) Ladomerska Vieska (SLK) Divisione PERTEX AMA INSTRUMENTS AMA DEUTSCHLAND AMA UK Crevalcore (BO) Sassuolo (MO) Bindlach (D) Bourne (UK) AMA Group Global Headquarter: via G. Puccini, 28 - 42018 San Martino in Rio - Reggio Emilia - Italy Tel +39 0522.6369 - Fax +39 0522.646241 www.ama.it - [email protected] • Sedili conducente e passeggero • Volanti • Colonnette e Piantoni Sterzo • Strumentazione analogica e digitale • Rivestimenti Interni e Pannellature • Componenti Elettrici ed Elettronici • Cabine complete Plug and Play • Cilindri Oleodinamici e Componenti • Alberi Cardanici • Snodi e Attacchi a 3 Punti