Vengono prese in considerazione due alternative

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Vengono prese in considerazione due alternative
Una Proposta Innovativa per la Depurazione di Aria Inquinata
da Prodotti Organici Poco Solubili in Acqua
Si esamina il recupero di prodotti organici inquinanti poco solubili in acqua e con peso molecolare ben superiore
all’acqua contenuti in piccola quantità in una corrente di gas. L’obiettivo è quello di operare il disinquinamento del flusso
gassoso e, contemporaneamente, di avviare un processo di recupero di sostanze riutilizzabili all’interno del ciclo
produttivo. I sistemi proposti, che vengono di seguito descritti, vanno anche incontro alle recenti normative in materia
ambientale, con specifico riferimento alle procedure per l’ottenimento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA),
che hanno nell’uso delle migliori tecnologie disponibili (BAT), nella minimizzazione dei consumi energetici, nel recupero
e riutilizzo di materia e nell’efficienza dei sistemi di depurazione.
Per quanto riguarda prodotti organici a bassa solubilità la letteratura tecnica fornisce
molti riferimenti in proposito.
Ad esempio Perry & Green forniscono valori della solubilità di molti composti organici ad una sola temperatura.
Analogamente l’HandBook of Chemistry and Physics riporta valori di solubilità per un gran numero di composti organici
(circa 1250), molto frequentemente riferiti ad una sola temperatura ma, in alcuni casi anche a più temperature.
Di seguito viene riportato lo studio per la depurazione di aria contenente clorobenzene; in questo caso occorre considerare
che questo inquinante non può essere abbattuto mediante un ciclo frigorifero, infatti anche se è presente in aria secca per
iniziare la condensazione non sarebbe sufficiente raffreddarlo a -13 °C, dato che a questa temperatura presenta una
tensione di vapore di 1 mm di mercurio ed il contenuto in aria equivale per raggiungere il DewPoint a pressione
atmosferica a 1/760 (Nm3 clorobenzene/Nm3 aria) che corrisponde ad un contenuto di clorobenzene pari a (1/760)·106
ppm Vol = 1315,789 ppm Vol. valore di gran lunga superiore al limite massimo di clorobenzene in aria che può
essere scaricato all’atmosfera pari a 10 ppm Vol.
Vengono prese in considerazione due alternative:
1)
Separazione del Prodotto organico in un Separatore Liquido Liquido provvisto di Coalescer.
2) Separazione del Prodotto Organico con Membrane.
Caso per caso andrebbe eseguita una sperimentazione per verificare l’effettiva funzionalità del sistema che viene
proposto.
Descrizione Alternativa 1
Separazione del Prodotto organico in un separatore Liquido Liquido provvisto di Coalescer
(Vedere Figura-1 per lo schema proposto e Figura 2 per solubilità del clorobenzene in acqua)
Lo schema proposto prevede di effettuare l’assorbimento del clorobenzene da rimuovere dal flusso gassoso, utilizzando
acqua di lavaggio mantenuta a bassa temperatura. La soluzione raccolta in fondo all’assorbitore viene poi inviata in un
sistema di raffreddamento comprendente un ciclo frigorifero. Alle basse temperature la solubilità decresce e ciò si traduce
in uno smiscelamento, in modo da avere due fasi liquide: una organica e l’altra acquosa. Se il prodotto organico non ha
una miscibilità parziale, che prevede la formazione di una fase acquosa contenente un’apprezzabile quantità di organico e
dell’altra fase organica contenente un’apprezzabile quantità di acqua, si otterranno due fasi nette, entrambe pochissimo
inquinate dalla presenza dell’altro componente. Ciò permette di ottenere il prodotto organico puro, che in molti casi ha un
buon valore commerciale. Un altro requisito importante è la differenza di densità tra il liquido organico e l’acqua.
Tale differenza facilita la separazione tra le due fasi in un separatore munito di coalescer.
Lo schema sotto riportato si riferisce pertanto a un lavaggio di aria inquinata mediante acqua inviata a bassa temperatura
sulla testa di una colonna d’assorbimento, usualmente a riempimento, ma talvolta anche a piatti. L’aria da trattare entra
nella parte inferiore e sale verso la testa della colonna, incontrando in controcorrente l’acqua di lavaggio irrorata dall’alto.
L’acqua inviata in testa è riciclata dalla sezione di separazione tenuta a bassa temperatura per ottenere lo smiscelamento.
Ciò si ottiene inviando dapprima l’acqua in uscita dal fondo della colonna di assorbimento ad un interscambio con l’aria
fredda proveniente dalla testa e poi a un refrigerante di un ciclo frigo e da qui in un decantatore con coalescer in cui
avviene la separazione delle due fasi (smiscelazione). La fase organica costituita dal prodotto inquinante, a meno di
qualche ppm di acqua, viene inviata a stoccaggio, mentre l’acqua contenente tracce di organico viene riciclata alla
colonna di assorbimento. L’aria depurata e riscaldata nell’interscambio con l’acqua può essere scaricata in atmosfera.
Applicando questo schema l’aria in uscita dalla testa della colonna può essere praticamente priva di inquinanti ed il
prodotto organico recuperato in modo da essere riutilizzato. Per prodotti organici pochissimo solubili può essere
esaminata la possibilità di riscaldare con una resistenza elettrica posta nel liquido di fondo in modo da avere una
temperatura che consenta una concentrazione più elevata di prodotto organico nella acqua in uscita dal fondo colonna,
riducendo la quantità di acqua di assorbimento da inviare in testa colonna. La decisione di quanto calore immettere con
una resistenza elettrica per poter assorbire più prodotto organico in colonna dipende da una ottimizzazione economica tra
i costi dell’energia elettrica da consumare, l’incremento dei costi dell’impianto frigo e la riduzione dei costi conseguente
dal minor riciclo alla colonna di assorbimento.
E’ sempre opportuno eseguire un confronto economico tra alternative per la separazione del prodotto organico
dall’acqua.
Cenni sui metodi di dimensionamento
Il dimensionamento del diametro della colonna è effettuato con gli usuali metodi di calcolo, basandosi sulla portata
dell’aria e dell’acqua in entrata alla colonna. L’altezza può essere determinata mediante il calcolo del numero dei piatti
teorici, adoperando il metodo del piatto-piatto, ovvero assumendo l’HETP, altezza equivalente di un piatto teorico, e
moltiplicando questa per il numero dei piatti. Il calcolo del numero di piatti teorici può essere effettuato se si conoscono i
coefficienti di Henry relativi all’organico nell’acqua; nel caso questi non siano conosciuti, si può usare in prima
approssimazione la legge di Raoult, la cui validità è accettabile alle basse pressioni e alle basse concentrazioni delle
soluzioni. Una alternativa migliore per il calcolo dell’altezza del materiale di riempimento è quella di utilizzare le normali
equazioni del trasferimento di materia. Poiché nella colonna avviene uno scambio termico, è necessario verificare anche
che la superficie offerta dal riempimento (o dai piatti nel caso di colonna a piatti) sia sufficiente per lo scambio di calore.
La superficie disponibile dipende dal tipo di riempimento scelto mentre i coefficienti di scambio sono quelli che si usano
per il dimensionamento degli scambiatori. Avendo il lato aria e il lato acqua, il salto medio logaritmo è dato dalla media
tra il ∆T in testa e il ∆T di coda tra aria e acqua.
Esempio di calcolo
Si è assunto l’obbiettivo di ridurre il clorobenzene nell’aria entrante da 50 ppm volume a 5 ppm volume in uscita tenendo
conto che il valore ammesso per lo scarico all’aria è di 10 ppm vol per il clorobenzene.
Nelle Tabelle 1,2,3,4 sono riportati i dati di progetto ed i calcoli (Bilanci Materiali e Termici) per la verifica della forza
motrice relativa all’assorbimento del composto in acqua (vedere tabella 4).
Risultando un valore positivo della forza motrice in testa e fondo colonna, l’assorbimento può essere effettuato.
Si può quindi procedere al dimensionamento della colonna di assorbimento assumendo per l’altezza del riempimento il
valore maggiore tra quello calcolato con il trasporto di materia e quello calcolato con il trasporto di calore, modificando i
dati di progetto sino a far convergere i due risultati. Eseguendo i calcoli di dimensionamento della colonna, assumendo un
materiale di riempimento costituito da selle Intalox di plastica da 1”, si ricava un diametro della colonna di 2300 mm e
un’altezza di riempimento (calcolata con le equazioni di trasferimento di materia in fase liquida e in fase gas) di 3000
mm. Si consiglia di aumentare quest’ultimo valore a 4000 mm, per ovviare ai problemi causati dall’eventuale
maldistribuzione dell’acqua in ingresso alla colonna; inoltre, aumentare l’altezza del riempimento è un operazione a basso
costo (rispetto ai costi di tutto l’impianto), ma che può portare a molti vantaggi. Si segnala che assumendo un contenuto
di clorobenzene più vicino al valore ammesso di 10 ppm l’altezza di riempimento necessaria si riduce. Ad esempio con
una purificazione sino a 10 ppm l’altezza di riempimento da calcolo si riduce a circa 2500 mm (3500 mm installati invece
di 4000). Un ulteriore riduzione può essere ottenuta aumentando la quantità di acqua di riciclo.
Converrà sempre esaminare una ottimizzazione dei parametri di marcia dell’impianto.
Tabelle valide per separazione del clorobenzene dall’acqua in Separatore con Coalescer
TABELLA 1
Dati di base e ipotesi di calcolo (valori assunti)
Portata aria + vapor d’acqua da trattare a 50°C 20000 Nm3/h
Peso Molecolare Clorobenzene
112,56 Kcal/Kmole
Concentrazione di Clorobenzene
50 ppm Vol (pari a 5,025 kg/h)
Umidità relativa vapore d’acqua
10 %
Tensione vapore d’acqua a 50 °C.
0,121735 atm
Acqua riciclata da separatore a testa colonna
22000 Kg/h (ipotesi di calcolo) *
Temperatura soluzione uscita fondo colonna
30°C da (ipotesi di calcolo) *
Temperatura acqua+clorobenzene di ritorno in 3°C (ipotesi di calcolo)
colonna dal separatore.
Tensione vapore d’acqua a 3 °C.
0,007 atm
Contenuto ammesso clorobenzene in aria
10 ppm Vol (da Handbook of Chemistry and Physics)
Contenuto di progetto di clorobenzene nell’aria 5 ppm Vol (pari a 0,525 kg/h) (ipotesi di calcolo)
depurata in uscita colonna di assorbimento
Clorobenzene da assorbire in acqua
5,025-0,5025 kg/h = 4,5225 kg/h
Concentrazione clorobenzene in acqua entrata 0,29 g/l (vedere Diagramma solubilità) Figura 2
colonna assorbimento a 3°C
Temperatura aria in uscita da testa colonna
5 °C (ipotesi di calcolo)
Temperatura aria uscita Air Cooler
30-2 = 28°C (ipotesi di calcolo) Necessario per
calcolare il calore da scambiare nell’Air Cooler e nel
frigorifero
*Esaminare la riduzione dell’acqua di lavaggio, verificando (vedi tabella 3) che la concentrazione del
Clorobenzene nell’acqua in uscita dal fondo della colonna di assorbimento non superi la concentrazione
ammessa dalla sua solubilità in acqua.
TABELLA 2
Calcoli dei flussi
Acqua nell’aria entrata colonna (umidità relativa 10%). (0,·0,121735)·(20000/22,4)·18 kg/h = 195,646 kg/h
Portata di aria secca in entrata colonna
20000-(195,646·22,4/18) Nm3/h = 19756,53 Nm3/h
Portata di acqua in uscita dalla testa della torre
(0,007·20000/22,4)·18 kg/h = 112,5 kg/h
Portata di acqua condensata in colonna
195,646-112,5 kg/h = 83,146 kg/h
Portata di acqua da estrarre dal separatore
83,146 kg/h (contenuto cloro benzene) = 24,112 g/h)
TABELLA 3
Calcolo del bilancio materiale e termico
H1: entalpia gas entrata colonna
(19756,53·0,3·50)+(195,646·(597,2+0,45·50)) =
= 417589,78 kcal/h
H2: entalpia gas uscita colonna
(19756,53·0,3·5)+(112,5·(597,2+0,45·5)) =
= 97072,92 kcal/h
H3: entalpia acqua entrata in colonna
22000·3 = 66000 kcal/h
H4: entalpia acqua uscita colonna.
30·(22000+83,146) = 662494,38 kcal/h
Calore da immettere in colonna (Q)
Q = 97072,92+662494,38-66000-417589,78 =
= 275977,52 Kcal/h
Concentrazione del Clorobenzene in acqua uscita (4,5225·1000+22000·0,29)/(22000+83,146) =
colonna di assorbimento
= 0,494 g/l < 0,51 g/l (solubilità max clorobenzene a
30°C). Vedere Figura 2 (OK)
Calore scambiato nell’Air Cooler (Q1)
Q1 = (19756,53·0,3+83,146·0,45)·(28-5) =
= 137180,62 Kcal/h
Temperatura acqua in uscita da Air Cooler
= 30-(137180,62/22083,146) = 23,788 °C
Calore da scambiare nel Frigorifero
= 22083,146·(23,788-3) = 459064,44 kcal/h
Differenza di temperatura fondo colonna
50-30 = 20°C
Differenza di temperatura testa colonna
5-3 = 2°C
Differenza media logaritmica temperature fondo e
(20-2) / ln(20/2) = 7,8173 °C
testa colonna
TABELLA 4
Verifica forza motrice per l’assorbimento
(Vedere Figura 2 per tensione di Vapore Clorobenzene)
Fondo colonna
Pressione parziale organico nel gas entrante.
(5,0251/112,56)/(20000/22,4)·760 mm Hg = 0,038 mm Hg
Tensione parziale organico in acqua uscente.
non si applica la legge di Henry, mancando i dati
Tensione parziale organico in acqua uscente (si ((0,494/1000)/112,56)/(1/18))·15 = 0,001186 mm Hg
applica la legge di Raoult).
Vedere Figura 2 per tensione vapore Clorobenzene puro
Forza motrice per assorbimento organico in 0,038-0,0011862 mm Hg = 0,0368 mm Hg > 0
Acqua
E’ Possibile effettuare l’assorbimento
Testa colonna
Temperatura riciclo acqua + organico a colonna
Quantità organico nel gas uscente.
Pressione parziale organico in uscita colonna.
Tensione parziale organico in riciclo a 3°C.
Forza motrice per assorbimento organico in
Acqua.
3°C
0,5025 kg/h = 0,5025/112,56 = 0,0044643 Kmoli/h
0,0044643·760/(20000/22,4) = 0,0038 mm Hg
(0,00029/112,56)·2,4/(1/18) = 0,0001113 mm Hg
0,0038 - 0,0001113 mm Hg = 0,0036887 mm Hg > 0
E’ Possibile effettuare l’assorbimento
Figura 1 - ALTERNATIVA 1
Schema Processo Purificazione Aria inquinata da Clorobenzene
FIGURA 2
Descrizione Alternativa 2
(Separazione prodotto organico con Membrane)
(Vedere la Figura-1 per lo schema proposto e la Figura 2 per la solubilità del clorobenzene in acqua)
Lo schema proposto prevede di effettuare l’assorbimento del clorobenzene da rimuovere dal flusso gassoso, in una
colonna di assorbimento utilizzando acqua di lavaggio mantenuta a bassa temperatura.
La soluzione in uscita dal fondo dell’assorbitore viene inviata a dapprima alle membrane e poi l’acqua, praticamente pura
in uscita dalle membrane, viene inviata all’Aircooler dove viene raffreddata con l’aria fredda proveniente dalla testa della
colonna di assorbimento ed infine l’acqua in uscita dall’Aircooler entra nel refrigerante del ciclo frigo che la raffredda per
portarla alla temperatura di ingresso nella colonna di assorbimento.
La fase organica costituita dal prodotto inquinante, a meno di qualche ppm di acqua in uscita dalle membrane, viene
inviata a stoccaggio, mentre l’acqua contenente tracce di organico viene riciclata alla colonna di assorbimento dopo
essere stata raffreddata nell’impianto frigorifero
L’aria depurata e riscaldata nell’interscambio con l’acqua può essere scaricata in atmosfera.
Applicando questo schema l’aria in uscita dalla testa della colonna può essere praticamente priva di inquinanti ed il
prodotto organico recuperato può essere riutilizzato.
Per prodotti organici pochissimo solubili può essere esaminata la possibilità di riscaldare con una resistenza elettrica posta
nel liquido di fondo in modo da avere una temperatura che consenta una concentrazione più elevata di prodotto organico
nella acqua in uscita dal fondo colonna, riducendo la quantità di acqua di assorbimento da inviare in testa colonna.
La decisione di quanto calore immettere con una resistenza elettrica per poter assorbire più prodotto organico in colonna
dipende da una ottimizzazione economica tra i costi dell’energia elettrica da consumare, l’incremento dei costi
dell’impianto frigo e la riduzione dei costi conseguente dal minor riciclo alla colonna di assorbimento.
E’ sempre opportuno eseguire un confronto economico tra le alternative indicate per la separazione del prodotto
organico dall’acqua.
Cenni sui metodi di dimensionamento
Vedere quanto riportato per l’alternativa 1
Esempio di calcolo
Esempio relativo alla separazione con membrane assumendo che l’acqua in uscita dalle
membrane è praticamente esente da clorobenzene.
Si è assunto l’obbiettivo di ridurre il clorobenzene nell’aria entrante da 50 ppm volume a 5 ppm volume in uscita tenendo
conto che il valore ammesso per lo scarico all’aria è di 10 ppm vol per il clorobenzene.
Nelle Tabelle 1,2,3,4 sono riportati i dati di progetto ed i calcoli (Bilanci Materiali e Termici) per la verifica della forza
motrice relativa all’assorbimento del composto in acqua (vedere tabella 4).
Risultando un valore positivo della forza motrice in testa e fondo colonna, l’assorbimento può essere effettuato.
Si può quindi procedere al dimensionamento della colonna di assorbimento assumendo per l’altezza del riempimento il
valore maggiore tra quello calcolato con il trasporto di materia e quello calcolato con il trasporto di calore, modificando i
dati di progetto sino a far convergere i due risultati.
Eseguendo i calcoli di dimensionamento della colonna, assumendo un materiale di riempimento costituito da selle Intalox
di plastica da 1”, si ricavano valori di diametro ed altezza equivalenti a quelli della alternativa 1 Si segnala che
assumendo un contenuto di clorobenzene più vicino al valore ammesso di 10 ppm l’altezza di riempimento necessaria si
riduce.
Ad esempio con una purificazione sino a 10 ppm l’altezza di riempimento da calcolo si riduce a circa 2500 mm (3500
mm installati invece di 4000). Un ulteriore riduzione può essere ottenuta aumentando la quantità di acqua di riciclo.
Converrà sempre esaminare una ottimizzazione dei parametri di marcia dell’impianto.
Tabelle valide per separazione del clorobenzene dall’acqua con Membrane
TABELLA 1
Dati di base e ipotesi di calcolo (valori assunti)
Portata aria + vapor d’acqua da trattare a 50°C
Peso Molecolare Clorobenzene
Concentrazione di Clorobenzene
Umidità relativa vapore d’acqua
Tensione vapore d’acqua a 50 °C.
Temperatura soluzione da uscita colonna
Portata Acqua di riciclo in ingresso colonna
Temperatura acqua ritorno da frigorifero a colonna
Tensione vapore d’acqua a 3 °C.
Contenuto ammesso clorobenzene in aria
Contenuto di progetto di clorobenzene nell’aria
depurata in uscita colonna di assorbimento
Clorobenzene da assorbire in acqua
Concentrazione clorobenzene in acqua entrata
colonna assorbimento a 3°C
Temperatura aria in uscita da testa colonna
Temperatura Aria in uscita dall’Air Cooler
20000 Nm3/h
112,56 Kg/Kmole
50 ppm Vol (pari a 5,025 kg/h)
10 %
0,121735 atm
40°C (ipotesi di calcolo) *
X Kg/h (vedere tabella 3 per calcolo)
3°C (ipotesi di calcolo)
0,007 atm
10 ppm Vol (da Handbook of Chemistry and Physics)
5 ppm Vol (pari a 0,431 kg/h) (ipotesi di calcolo)
5,025-0,5025 kg/h = 4,5225 kg/h
0,0 g/l
5 °C (ipotesi di calcolo)
38°C (ipotesi di calcolo) Necessario per calcolare il
calore da scambiare nell’Air Cooler e nel frigorifero
* Esaminare la riduzione dell’acqua di lavaggio aumentando la temperatura della soluzione in uscita dal fondo
colonna, verificando (vedi tabella 3) che la concentrazione del Clorobenzene nell’acqua in uscita dal
fondo della colonna di assorbimento non superi la concentrazione ammessa dalla sua solubilità in acqua.
TABELLA 2
Calcoli dei flussi
Acqua nell’aria entrata colonna (umidità relativa 10%). (0,1·0,121735)·(20000/22,4)·18 kg/h = 195,646 kg/h
Portata di aria secca in entrata colonna
20000-(195,646·22,4/18) Nm3/h = 19756,53 Nm3/h
Portata di acqua in uscita dalla testa della torre
(0,007·20000/22,4)·18 kg/h = 112,5 kg/h
Portata di acqua condensata in colonna
195,646-112,5 kg/h = 83,146 kg/h
Portata di acqua da estrarre dal separatore
83,146 kg/h (contenuto cloro benzene) = 24,112 g/h)
TABELLA 3
Calcolo del bilancio materiale e termico
H1: entalpia gas entrata colonna
H2: entalpia gas uscita colonna
H3: entalpia acqua entrata in colonna
H4: entalpia acqua uscita colonna.
Calcolo portata d’acqua (X) per l’assorbimento
Concentrazione Clorobenzene in uscita colonna
Calore da scambiare nella colonna
Calore da scambiare nell’Air Cooler
Temperatura acqua in uscita dall’Air Cooler
Calore da scambiare nel frigorifero
Differenza di temperatura fondo colonna
Differenza di temperatura testa colonna
Differenza media logaritmica tra differenze di
temperature fondo e testa colonna
TABELLA 4
(19756,53·0,3·50)+(195,646·(597,2+0,45·50)) =
= 417589,78 kcal/h
(19756,53·0,3·5)+(112,5·(597,2+0,45·5)) =
= 97072,92 kcal/h
X· 3 kcal/h
40·(X+83,146) kcal/h
H1+H3 = H2+H4 = 417589,78+X·3 =
= 97072,92+40·(X+83,146); X = 8572,73 kg/h
4,5225·1000/(8572,73+83,146) = 0,52 g/l < 0,54 g/l
(solubilità max clorobenzene a 40°C) OK
H1 - H2 = 417589,78-97072,92 = 320516,86 kcal/h
20000·0,3·(38-5) = 198000 Kcal/h
40-198000/8572,73) = 16,90 °C
8572,83·(16,903-3)= 119188,06 Kcal/h
50-40 = 10°C
5-3 = 2°C
(10 - 2) / ln5 = 4,9707 °C
Verifica forza motrice per l’assorbimento
(Vedere Figura 2 per tensione di Vapore Clorobenzene)
Fondo colonna
Pressione parziale organico nel gas entrante.
Tensione parziale organico in acqua uscente.
Tensione parziale organico in acqua uscente
(si applica la legge di Raoult).
Forza motrice per assorbimento organico in
Acqua
(5,0251/112,56)/(20000/22,4)·760 mm Hg = 0,038 mm Hg
non si applica la legge di Henry, mancando i dati
((0,52/1000)/112,56)/(1/18))·24,3 = 0,00202 mm Hg
Vedere Figura 2 per tensione vapore Clorobenzene puro
0,038-0,00202 mm Hg = 0,03598 mm Hg > 0
E’ Possibile effettuare l’assorbimento
Testa colonna
Temperatura riciclo acqua + organico a colonna
Quantità organico nel gas uscente.
Pressione parziale organico in uscita colonna.
Tensione parziale organico nel riciclo a 3°C.
Forza motrice per assorbimento organico in
Acqua.
3°C
0,5025 kg/h = 0,5025/112,56 = 0,0044643 Kmoli/h
0,0044643·760/(20000/22,4) = 0,0038 mm Hg
0,0 mm Hg (Nel riciclo non è presente cloro benzene)
0,0038 - 0,0 = 0,0038 mm Hg > 0
E’ Possibile effettuare l’assorbimento
Figura 1 - ALTERNATIVA 2
Schema Processo Purificazione Aria inquinata da Clorobenzene
FIGURA 2
Vedere Figura 2 Precedente Alternativa 1
Confronto tra le due alternative
Da un esame delle due alternative sembra più conveniente l’alternativa 2
1) Per il minor carico termico del frigorifero.
2) Per la migliore purezza del prodotto organico recuperato.
Bisognerà comunque verificare, eventualmente con prove, l’affidabilità delle
membrane sia per quanto riguarda l’efficienza della separazione acqua - organico sia
per il tempo di funzionamento prima di dovere effettuare una eventuale sostituzione.
Sarà comunque sempre opportuno effettuare sempre un confronto economico tra le
due alternative.
Bibliografia
1. Perry R.H., Green D.W. (1997) Perry’s Chemical Engineers Handbook (7th
Edition). McGraw-Hill , USA.
2. National Institute of Standards and Technology (2011) HandBook of
Chemistry and Physics (92nd Edition) – Web version. CRC, USA
3. Vedere anche http://srdata.nist.gov/solubility/per le solubilità di composti
organici in acqua
4. Per dimensionare la colonna di Assorbimento vedere
http://www.processengineeringmanual.it/1_attivita/8_metodi.php
Questa proposta costituisce uno studio di fattibilità
impostato dall’Ing. Luigi Ciampitti (consulente Air
Clean) e dal Professore Vincenzo Torretta (Associato
di Ingegneria Ambientale presso l’Università
dell’Insubria - Varese) per esaminare la spettro delle
tecnologie nella depurazione di aria inquinata da
prodotti organici. E’ in esame una validazione
sperimentale della proposta di ricerca anche mediante
utilizzo di altri composti organici che presentano
analoghe caratteristiche al cloro benzene.