Ora l`hotel spinge sul franchising
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Ora l`hotel spinge sul franchising
Martedì 13 Ottobr Ottobre 2009 MARKETING 23 La strategia suggerita da Federalberghi per combattere il calo di investimenti in tempo di crisi Ora l’hotel spinge sul franchising I grandi gruppi garantiscono campagne di marketing più efficaci DI ANDREA G. LOVELOCK Q uando il brand può fare la differenza: mai come oggi, con l’attuale crisi dell’accesso al credito alberghiero, il rilancio dell’hotellerie deve prevedere una mirata strategia di marketing, aiutata da una formula di franchising alberghiero legata a solidi marchi del settore. Con questa forma di gestione, in Italia si sono già mosse 17 tra le maggiori compagnie alberghiere, detentrici dei brand più prestigiosi e diffusi nel mondo come Hilton, Marriott, Intercontinental, Starwood, Gruppo Accor, Best Western. Attualmente la percentuale di presenza dei grandi brand in Italia non supera il 4% sul totale dell’offerta ricettiva. Per capire come sfruttare l’opportunità di brand alberghieri abbinati al franchising, per assicurarsi un potente strumento commerciale e quindi alta penetrazione nel mercato dell’hotellerie, la Assofranchising, in collaborazione con UniHotelFranchising di Federalberghi e Bmc Consulting hanno convocato un tavolo di lavoro dal quale Brevi Nuovo look per Bottega Veneta nel quadrilatero della moda. Bottega Veneta ha completamente ristrutturato la boutique di Milano in via Montenapoleone 5, che si estende su una superficie di vendita di 225 metri quadrati e offre l’intera gamma di prodotti Bottega Veneta. Il negozio è stato ricreato secondo il progetto del direttore creativo Tomas Maier. Ogni elemento dell’arredo, dai tavoli in noce alle vetrine espositive, fino alle maniglie delle porte rivestite in pelle, è stato realizzato su misura. Meltin’Pot debutta su internet. Meltin’Pot inaugura il suo primo negozio aperto 24 ore su 24: www. meltinpot.com. Il lancio del punto vendita online coincide con l’arrivo sul mercato del nuovo jeans maschile MP001, Inoltre, solo per un periodo limitato di tempo, saranno disponibili gadget e regali da collezione, per chi acquisterà sul sito. MenExpert si tiene in forma. L’Oréal è entrato nelle palestre italiane per promuovere i prodotti della linea MenExpert presso un target di giovani uomini metropolitani nei loro luoghi di aggregazione sportiva. potrebbero scaturire indicazioni utili per rilanciare il patrimonio ricettivo e quindi l’offerta alberghiera italiana di alto target. Come spiega Walter Pecoraro, presidente di UniHotel-Fran- chising di Federalberghi e presidente di G&W Hotels, società di gestione che ha già declinato il franchising con il Courtyard by Marriott a Fiumicino e il Doubletree Hilton a Milano: «Vogliamo evidenziare le potenzialità di una modalità di gestione che, prevedendo veri e propri contratti con i grandi marchi internazionali, salvaguardi l’imprenditorialità dell’albergatore. All’interno della Unihotel, che ha contribuito alla convocazione di questo tavolo di Sopra, Doubletree Hilton a Milano. A destra, Courtyard by Marriott a Fiumicino lavoro», aggiunge Pecoraro, «figurano gruppi alberghieri che hanno già avviato un’attività di franchising e possono quindi essere testimonial assai preziosi per indurre altre imprese alberghiere italiane a non essere recettori passivi, ma interpreti originali degli standard internazionali per rilanciare seriamente la ricettività italiana».Tra gli as- sociati di Unihotel, per esempio, ci sono Amt Hotels (Acqua Marcia), G&W Hotels, Metha group hotels, gruppo Rebecchini e altri. «Oggi come oggi, poi», conclude Pecoraro, «la forza d’impatto di campagne promozionali e pubblicitarie di potenti marchi alberghieri trascina anche le singole strutture che appartengono al gruppo, con ricadute commerciali che talvolta compensano perfino le cattive congiunture». A questo si deve aggiungere la forza dei brand partner del franchising nei grandi motori di ricerca su internet che assicura alta visibilità e quindi elevate chances di prenotazioni e vendite. A seconda del livello di affiliazione, gran parte delle azioni di marketing, e delle attività di promozione e comunicazione viene concordata con il marchio di riferimento e spesso segue standard in linea con la casa madre. Esattamente come avviene anche per altri ambiti della gestione alberghiera, vale a dire la scelta degli arredi, gli standard di servizi ristorativi e altro ancora». Ma lo scopo del tavolo di lavoro è anche quello di ridisegnare uno scenario futuro per l’hotellerie italiana, attraverso una internazionalizzazione di certe location che, avvalendosi di brand ben posizionati sui mercati del mondo, possono anche contribuire a realizzare iniziative di marketing territoriali per la valorizzazione di ampie zone del paese. © Riproduzione riservata Via al cambio di sponsorizzazione triennale in vista dei Giochi olimpici del 2012 Londra, British Telecom ribattezza la O2 Arena per 30 milioni di euro DI MARCEL VULPIS P atto di ferro tra il Locog, il comitato organizzatore dei Giochi di Londra 2012, e lo sponsor nazionale British Telecom, che ha ottenuto, per i prossimi tre anni, di poter rinominare la O2 Arena (ex Millennium Dome) a fronte di un esborso record di 30 milioni di euro. Cifra stimata che fa parte, comunque, dell’accordo globale per l’Olimpiade pari a più di 65 mln di euro. BT, entrata nel gruppo di aziende Tier1 (progetto di marketing dedicato ai partner nazionali dei Giochi), insieme a Edf energy, Lloyds, Adidas, BP e British airways, sarà responsabile dei servizi di comunicazione dell’Olimpiade britannica. L’operazione è stata curata direttamente dal Locog con la consulenza di Aeg, gruppo americano specializzato nella costruzione e gestione di arene di sport-intrattenimento. O2 rimarrà, quindi, senza denominazione dell’impianto (durante i Giochi vi si svolgeranno le gare di badminton e di basket) e senza alcuna posizione pubblicitaria privilegiata, come per esempio quelle all’interno della stazione Un’immagine della O2 Arena della metropolitana, fino al 2012. All’interno della nuova BT Arena, British Telecom potrà tenere il nome e la sua pubblicità fino a pochi mesi dall’evento a cinque cerchi. Poi anch’essa dovrà scomparire per lasciare il posto agli slogan olimpici studiati dal Locog. Aeg riacquisirà i diritti pubblicitari dell’impianto (il più frequentato da giovani londinese e dagli appassionati di musica) solo al termine dei Giochi. O2, nel frattempo, continuerà a investire nelle arene musicali sul territorio britanni- co. Il contratto, che ha durata quinquennale, vede le accademie musicali di Birmingham, Bristol, Glasgow, Liverpool, Newcastle, Oxford, Sheffield, Leeds, e di altri piccoli centri, caratterizzate dal nome di «O2 Academy». O2, infine, è tra i partner del Wireless festival di Hyde park. Un’operazione pluriennale stimata dal quotidiano The Guardian in 43,9 milioni di euro. Queste strutture fanno parte di un progetto globale di rebranding (cioè di rinnovo del marchio), lanciato dall’operatore di telefonia mobile lo scorso primo gennaio 2009. Fino ad oggi queste stesse realtà erano state sponsorizzate dalla birra Carling (partner della Premier league negli anni 90). Con l’uscita dall’O2 Arena, fino al 2012 incluso, parte del budget della sponsorizzazione sarà reinvestito su questi centri e sull’individuazione di nuovi impianti arrivando a superare la cifra di 12 milioni di euro annui. © Riproduzione riservata Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/ o2+arena