isola di calore - IMPER ITALIA SpA

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isola di calore - IMPER ITALIA SpA
Soluzioni tecniche per il contenimento delle
isole di calore urbane
Nelle grandi città la temperatura, sia in estate che in
inverno, è più alta rispetto alle zone rurali vicine.
Per una città di medie dimensioni si calcola che tra
centro e zone rurali, ci siano tra gli 0,5°C e i 3°C di differenza, con rilevanti variazioni del microclima.
foglio
notizie tecniche
giugno 2010
sopra la città di un’Isola di Calore. All’interno del Canopy Layer l’intensità
dell’isola di calore, e quindi la temperatura, cresce durante la giornata
con un massimo nelle ore notturne, effetto del rilascio di calore assorbito
durante le ore diurne dai materiali che compongono la città.
Fonte: CML - Centro Meteorologico Lombardo.
Fonte: ”Dalla cartografia storica al telerilevamento: La città di
Roma”. Edito dal Consiglio nazionale delle ricerche.
Secondo alcuni studi, nelle ultime stagioni estive le temperature delle grandi città italiane sono aumentate tra gli
1,8 e i 3,7 °C rispetto alle medie del trentennio di riferimento climatico 1961-1990, convenzionalmente fissate.
Il fenomeno, noto con il nome di “ISOLA DI CALORE”
(Urban Heat Island), è dovuto soprattutto al maggior
assorbimento di energia solare da parte delle superfici
asfaltate e del cemento degli edifici. In estate, nelle ore
più assolate, le strade e i tetti delle case possono raggiungere spesso temperature superiori a 60-90°C.
Inoltre, il suolo urbano presenta una scarsa capacità
di trattenere acqua; ne consegue una minore evaporazione, che riduce ulteriormente il raffrescamento
dell’aria in prossimità del terreno.
Anche alcuni parametri meteorologici risultano modificati: i fenomeni temporaleschi, ad esempio, risultano
essere aumentati del 10-15% rispetto ad ambienti rurali, mentre il vento, per la presenza delle abitazioni,
risulta diminuito (in condizioni di brezza) del 20-30%.
Aumento temperatura media/anno 2007
Fonte: Rapporto Legambiente 2007.
L’effetto ‘isola di calore’ rende sempre più invivibili ed
energivore le abitazioni cittadine, e spinge all’utilizzo
dei climatizzatori, che se da un lato rinfrescano la casa,
dall’altro rigettano all’esterno aria calda ostacolando
il raffrescamento notturno dell’aria. Circa metà della
popolazione mondiale attualmente vive nelle città,
con proiezioni di ulteriore crescita (si prevede che nel
2030 la percentuale salga al 63%, fonte: United Nations
Population Fund. 1999. The State of World Population
1999). L’alto tasso di urbanizzazione significa che nel futuro un sempre maggior numero di persone sarà esposta al fenomeno dell’isola di calore. Il fenomeno delle
“isole di calore” è efficacemente contrastato attraverso
la realizzazione di “Cool Roofs” e “Green Roofs”.
Approfondimento:
LA TEORIA DEL BOUNDARY LAYER
L’isola di calore è il risultato di un’altra forma di cambiamento climatico,
di origine prettamente antropica, ovvero il riscaldamento dovuto all’urbanizzazione dello strato limite (Boundary Layer), lo strato atmosferico
più vicino al suolo la cui altezza varia da poche decine di metri a circa
1000-2000 metri. In ambito urbano il Boundary Layer è condizionato dalla presenza dell’Urban Canopy Layer, lo strato climatico che va dalla linea
di terra (0 metri) fino all’altezza degli edifici, che presenta caratteristiche
intrinseche e differenti tra città e città (altezza degli edifici, materiali da
costruzione di facciate e tetti, tessuto urbano, rapporto tra aree verdi,
aree libere e aree edificate). Il risultato dell’interazione tra il Boundary
Layer, il Canopy Layer e la superficie urbana (Surface Layer) è la presenza
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Cool roofs
I Cool Roofs sono tetti che si scaldano poco, grazie ad
un’elevata capacità di riflettere l’irradiazione solare incidente e, al contempo, di emettere energia termica
nell’infrarosso. Essi possono fornire un’efficace soluzione al problema del surriscaldamento estivo dei singoli
edifici e delle grandi aree urbane, e mitigano gli effetti
dell’isola di calore.
A titolo indicativo si riportano di seguito alcuni valori
delle proprietà emissive in termini di Riflettanza (R) ed
Emissività (E) relativi a sistemi tipici di copertura:
Membrana
bituminosa nera
Membrane
polimeriche
tradizionali di
colore bianco
Coperture
metalliche
(alluminio, rame)
verniciate chiare
Piastrelle e
lastre in pietra
Coloritura
con pitture
tradizionali di
colore bianco
Tegole e mattoni
in terracotta
Approfondimento:
BILANCIO TERMICO DI UNA COPERTURA
Il calore irradiato dal sole è in parte riflesso ed in parte assorbito: la
copertura cede calore all’ambiente esterno per convezione (ovvero per
i moti dell’aria) e per irraggiamento termico nell’infrarosso. L’apporto
energetico solare assorbito e non riemesso verso l’atmosfera esterna
per convezione e, soprattutto, per irraggiamento nell’infrarosso va a
riscaldare la copertura ed il locale sottostante. Per ridurre il riscaldamento estivo dell’edificio è necessario che la sua superficie esterna
possieda un’elevata capacità sia di riflettere l’irradiazione solare, sia di
cedere energia all’atmosfera esterna per irraggiamento termico nell’infrarosso. Ciò porta ad individuare alcune proprietà della superficie su
cui intervenire:
RIFLETTANZA SOLARE (Albedo), cioè la frazione riflessa dell’irradiazione solare (λ <2.5µm);
EMISSIVITÀ TERMICA, ovvero il rapporto tra l’emissione di calore
della superficie per irraggiamento termico nell’infrarosso (λ >2.5µm)
e la massima emissione teorica.
INDICE DI RIFLESSIONE SOLARE SRI (Solar Reflectance Index), ovvero il parametro che esprime la capacità di un materiale di respingere il calore solare.
Emissività
< 0.10
> 0.90
> 0.70
> 0.90
> 0.80÷0.90
> 0.60÷0.70
> 0.70÷0.80
> 0.90
> 0.80÷0.90
> 0.50÷0.90
< 0.30
> 0.90
Fonte: Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile - Università di
Modena e Reggio Emilia.
•
•
Le prestazioni migliori si ottengono con alti valori di
riflettanza solare (R) uniti ad alti valori di emissività
termica (E). Si noti come una superficie metallica lucida non costituisce un “Cool Roof” poiché è sì molto
riflettente, ma riemette pochissimo nell’infrarosso.
È stato verificato che il minore riscaldamento del tetto
consente evidenti vantaggi diretti, quali il maggiore
comfort termico interno, i minori consumi energetici
ed i minori costi associati al raffrescamento e ai sistemi HVAC (Heating, Ventilation and Air conditioning/riscaldamento, ventilazione, e condizionamento dell’aria),
oltre che un più lento degrado delle strutture edilizie.
Ma sono importanti anche i vantaggi indiretti derivanti dalla riduzione del surriscaldamento urbano e del
conseguente fenomeno dello smog fotochimico, con
i costi sociali e sanitari a questo correlati, oltre che i
vantaggi dovuti ai consumi energetici globali ridotti,
ai minori carichi di picco sulla rete elettrica ed alla più
contenuta immissione di gas serra in atmosfera.
•
Vantaggi diretti (per l’utenza)
Minori costi di condizionamento termico
nel periodo estivo
Maggiore benessere all’interno degli edifici
(minore temperatura percepita)
Riflettanza
COOL ROOFS
Vantaggi indiretti (per la collettività)
Minore riscaldamento dell’ambiente urbano circostante
(isola di calore)
Minor rilascio di inquinanti per degrado fisico-chimico dei materiali
Minori sollecitazioni strutturali e a fatica del tetto
(no shock termico)
Riduzione dello smog foto-chimico
Minore degrado chimico-fisico dei materiali
(isolanti, impermeabilizzanti)
Riduzione dei consumi elettrici e del rilascio di anidride carbonica
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Cool roofs - Le soluzioni applicative Imper Italia
Rivestimenti di copertura BIANCO REFLECTA
Emissività E
(Capacità di un materiale di riparare dalla radiazione infrarossa, ossia
di riemettere all’esterno il calore assorbito, evitandone la trasmissione
all’edificio).
La Imper Italia Spa dispone di prodotti altamente
performanti per la realizzazione di Cool Roofs. Si
tratta dei prodotti della serie Bianco Reflecta, che
riducono la temperatura superficiale del tetto grazie
a proprietà emissive, di Riflettanza ed Emittanza particolarmente elevate su tutto il campo dello spettro
solare e che diventano peraltro eccellenti nel campo
delle frequenze nell’intorno del visibile, di particolare
interesse per l’ottimizzazione della funzionalità dei sistemi fotovoltaici.
È noto, infatti, che la riduzione della temperatura della
superficie su cui i pannelli fotovoltaici sono installati
aumenta, generalmente, anche l’efficienza ed il rendimento dei pannelli fotovoltaici stessi.
Le proprietà emissive dei materiali Bianco Reflecta
sono mantenute anche a seguito di processi d’invecchiamento accelerato, con esposizione a cicli di shock
termico e/o con raggi UV.
Riflettanza “R” 91%(*)
(Albedo)
+
Emissività “E” 94%
È anch’esso un parametro compreso fra 0 e 1 (0– 100%). Valori di
emissività elevati riducono la quantità di calore trasmesso all’edificio.
I materiali Bianco Reflecta si distinguono con valori di Emittanza
fino a 0,95.
Indice di Riflessione Solare (Solar Reflectance Index), SRI
(Parametro che coniuga i valori di Riflettanza e Emittanza, ed esprime la
capacità di un materiale di respingere il calore solare).
È definito in modo tale che per il nero standard è 0, e per il bianco standard è 100.
I materiali con più elevato valore di SRI consentono di ridurre le temperature superficiali delle coperture. Per effetto del modo in cui l’SRI
è definito, materiali particolarmente “caldi” possono perfino assumere
valori leggermente negativi, e materiali particolarmente “freschi” possono eccedere il 100.
Con i materiali Bianco Reflecta si raggiungono valori di SRI fino
a 110.
Indice
di Riflessione Solare
Il trattamento BIANCO REFLECTA delle coperture può
essere realizzato con l’impiego di pitture di coloritura
protettiva delle serie ELASTOMUL o ELASTOSINT PU
TOP COLOR, applicabili su superfici cementizie o su
manti impermeabili bituminosi, oppure con la realizzazione di manti impermeabili con membrane sintetiche in TPO/FPA SINTOFOIL.
“SRI” 102%
(*) Riflettanza spettrale nell’intervallo 500-1000 nm
Trattamento Bianco Reflecta SRI fino a 110%(*)
Sui tetti esposti per molte ore all’irraggiamento solare,
il trattamento con i prodotti BIANCO REFLECTA garantisce il minor riscaldamento della copertura e quindi degli ambienti interni con enormi vantaggi economici ed ambientali.
Verifica Temperature in ambiente naturale
Nord Italia - Cielo offuscato
(*) Rapporti di Prova EELab-Energy Efficiency Laboratory,
Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile Università di Modena e Reggio Emilia.
Riflettanza, R
(Energia solare riflessa rispetto all’energia solare incidente).
Assume valori da 0 ad 1 (in percentuale dallo 0 al 100%). Valori di riflettanza elevati riducono la quantità di calore trasmesso all’edificio.
Una riflettanza pari a 1, ossia del 100%, indica che tutta l’energia incidente è riflessa verso l’atmosfera.
I materiali Bianco Reflecta si collocano fra i migliori disponibili sul
mercato con valori di Riflettanza fino a 0,95.
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I prodotti
Bianco Reflecta
ELASTOMUL G BIANCO REFLECTA
SRI 101% (*)
•Campi d’impiego: manti
È una pittura a base di polimeri sintetici dispersi in acqua con struttura particolarmente elastica, specifica
per il rivestimento di membrane bituminose al fine
di proteggere queste ultime dalla luce solare e dagli
agenti atmosferici in genere, garantendo alla copertura un’ottima riflettanza solare unita ad alti valori di
emissività termica che permette di ottenere buone
performance di Cool Roof. Applicabile su superfici con
pendenze regolari, superiori al 3%.
impermeabili bituminosi
e supporti cementizi.
Consumi: circa 200 g/mq
per strato.
Strati prescritti: minimo due
Preparazione superfici: come
da scheda tecnica.
•
•
•
ELASTOSINT PU TOP COLOR BIANCO REFLECTA
È una pittura monocomponente a base di resine poliuretaniche in solventi alifatici che, grazie alle elevatissime caratteristiche di riflettanza solare ed emissività termica, si classifica tra i migliori prodotti esistenti
sul mercato, in grado di rispettare le specifiche per
Cool Roofs più severe, garantendo un raffrescamento
passivo dell’edificio.
Conferisce alle superfici trattate resistenza al calpestio,
brillantezza e durabilità nel tempo con notevoli proprietà di mantenimento della performance di riflettanza ed emissività iniziale.
SRI 110% (*)
Sistema ELASTOSINT PU BIANCO REFLECTA su copertura in membrana bituminosa ardesiata.
Sistema ELASTOSINT PU BIANCO REFLECTA su copertura in membrana bituminosa talcata.
• Campi d’impiego: manti impermeabili
bituminosi, superfici cementizie,
membrane sintetiche in TPO, finitura
del sistema impermeabilizzante
liquido ELASTOSINT PU.
Consumi: circa 200 g/mq per strato.
Strati prescritti: uno o due.
Preparazione superfici: come da scheda tecnica.
•
•
•
(*) Misure riferite alle condizioni di bassa ventosità.
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Sistema ELASTOSINT PU BIANCO REFLECTA su copertura in c.a. prefabbricato.
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SINTOFOIL BIANCO REFLECTA
SRI 102% (*)
È una membrana impermeabilizzante sintetica ottenuta per coestrusione di una lega di poliolefine elastomerizzate a base polipropilenica (TPO/FPA).
I fogli di SINTOFOIL vengono posati con giunzioni saldate semplicemente ad aria calda senza l’apporto di
alcun tipo di collante.
Nella colorazione BIANCO REFLECTA i manti impermeabili garantiscono un alto valore di riflettanza solare e
di emissività termica che permette alla copertura elevate prestazioni di Cool Roof.
•Campi d’impiego: realizzazione di manti imper-
meabili su supporti di varia tipologia (vedi “Manuale di Posa SINTOFOIL” Divisione RUBBERFUSE della
IMPER ITALIA SPA).
(*) Misure riferite alle condizioni di bassa ventosità.
Bianco Reflecta per l’edilizia sostenibile
Le attività più avanzate di progettazione, costruzione
e gestione degli edifici sono oggi ispirate, oltre che a
criteri di miglioramento della qualità della vita, anche
e con crescente attenzione, ad una più razionale occupazione dello spazio antropico che minimizzi l’impatto
sull’ambiente, secondo criteri di sviluppo sostenibile.
energia
benessere
terra
GREEN BUILDING COUNCIL ITALIA
GREEN BUILDING
LEADERSHIP IN ENERGY &
ENVIRONMENTAL DESIGN
territorio
acqua
Consapevole della necessità di aderire al perseguimento di tale genere di sviluppo, la IMPER ITALIA SPA ha
aderito al Green Building Council Italia (GBC Italia),
associazione che si propone di favorire e accelerare la
diffusione di una cultura dell’edilizia sostenibile, sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’impatto
che le modalità di progettazione e costruzione degli
edifici hanno sugli aspetti vitali delle generazioni presenti e future, e fornire parametri di riferimento chiari
agli operatori del settore.
Il GBC Italia ha il compito di diffondere e sviluppare nel
nostro Paese le caratteristiche degli standard del LEED
(Leadership in Energy and Enviromental Design) già sviluppati negli Stati Uniti da US GBC. Si tratta di parametri per l’edilizia sostenibile, attualmente in applicazione
in 41 Paesi del mondo, che costituiscono un sistema di
rating per lo sviluppo di edifici “verdi” articolato in formulazioni flessibili differenziate per nuove costruzioni,
edifici esistenti, scuole, piccole abitazioni. I criteri di valutazione sono raggruppati in sette categorie:
materiali
innovazione
SOSTENIBILITà DEL SITO
GESTIONE DELLE ACQUE
ENERGIA E ATMOSFERA
MATERIALI E RISORSE
QUALITà AMBIENTALE INTERNA
INNOVAZIONE NELLA PROGETTAZIONE
PRIORITà REGIONALE
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Valutando il contributo in termini di sostenibilità apportato anche dai materiali impiegati all’insieme dell’edificio si ottengono dei “crediti”, conseguibili all’interno di
ciascuna categoria, utili al conseguimento di uno specifico livello di certificazione dell’edifico stesso: Certificazione Base, Argento, Oro, Platino.
BIANCO REFLECTA: CREDITI LEED
SS Credit7.2 / Heat Island Effect – Roof Option 1 e 3
Riduzione degli effetti dell’isola di calore con Cool Roof dotati di SRI ≥78.
EA Credit 2 / On-site Renewable Energy
Migliore efficienza dei pannelli solari fotovoltaici.
MR Credit 4 / Rcycled Content
Contenuto di materiale da riciclo in quantità anche superiore al 10%, e
fino al 20% (consultare a tal proposito la IMPER ITALIA Spa).
MR Credit 5 / Regional Materials
Contenuto (anche superiore al 20%) di materie prime prodotte entro
le 500 miglia (805 km), lavorate presso un sito produttivo che ccupa
una posizione baricentrica rispetto a molte aree d’intervento in Italia
ed in Europa (consultare a tal proposito la IMPER ITALIA SPA). Con ciò
è sostenuto l’uso di risorse locali ed è ridotto l’impatto sull’ambiente
derivante dal trasporto.
Inoltre, il SINTOFOIL BIANCO REFLECTA consente di ottenere ulteriori
crediti relativamente ai seguenti requisiti:
MR Credit 2 / Costruction Waste Management
Gli scarti di membrana poliolefinica sono riciclabili nello stesso ciclo
produttivo del Sintofoil.
Il livello finale raggiunto attesta la prestazione della costruzione in termini di sostenibilità ambientale, accrescendone il valore intrinseco e commerciale.
Nello specifico delle coperture, il LEED prescrive di utilizzare materiali che abbiano definiti valori minimi di SRI,
e favorisce inoltre la valutazione di prodotti fabbricati
con materie prime di riciclo e di provenienza locale.
In linea con tali requisiti, i prodotti BIANCO REFLECTA,
dotati di SRI ben superiori ai minimi richiesti, e derivati
dall’impiego di materie prime a basso impatto ambientale, consentono di ottenere importanti crediti relativamente alle aree indicate nel prospetto seguente.
Location
Description
Insulation
Roof Slope
Uncoated
Reflectance
Coated
Reflectance
Cooling
Energy Savings
Sacramento CA
One-Story Residence
R-11 / Flat Roof
0.18
0.77
67%
Sacramento CA
One-Story School
R-19 / Flat Roof
0.08
0.68
40%
Cocoa Beach, FL
One-Story Residence
R-11 / 22° SLOPE
0.21
0.70
25%
Cocoa Beach, FL
One-Story Residence
Uninsulated Flat Roof
0.20
0,73
43%
Cocoa Beach, FL
One-Story School
R-19 / Flat Roof
0.23
0.67
35%
(Lawrence Berkeley Laboratory Report # LBL - 34411, December, 1993)
I risultati ottenuti con la realizzazione di Cool Roofs di elevate prestazioni dimostrano gli importanti vantaggi conseguibili, con risparmi d’energia
per il raffrescamento degli edifici fino al 67% (casi documentati).
Green Roofs
I Green Roofs (Tetti Verdi, o Coperture a Verde) sono
superfici inverdite che riducono l’effetto isola di calore,
poiché sostituiscono le superfici che assorbono il calore
con piante, arbusti e piccoli alberi che rinfrescano l’aria
attraverso l’evapotraspirazione.
Le coperture a verde forniscono benefici sotto molteplici aspetti: l’isolamento termico, la regimazione idrica, il
trattenimento e filtraggio delle polveri, l’influenza sulla
trasmissione e riflessione del suono, l’essere uno strumento di mitigazione e compensazione ambientale,
l’aspetto estetico e la minor manutenzione rispetto alle
coperture tradizionali.
Alcune coperture a verde richiedono accurate operazioni di manutenzione delle piante e sono considerati veri
e propri giardini (coperture a verde intensive), mentre
altre tipologie presentano generi e varietà di piante che
richiedono minima manutenzione e irrigazione (coperture a verde estensive).
Tutti i tipi di copertura a verde richiedono un sistema di
impermeabilizzazione di elevate prestazioni e di sicura
affidabilità.
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Vantaggi dei Green Roofs
Le piante di una copertura assorbono una parte rilevante del calore
dovuto all’emissività delle superfici investite dalla radiazione solare.
Gli strati coltivi trattengono l’acqua piovana e poi, in condizioni di
temperature elevate, la restituiscono per evaporazione all’atmosfera,
riequilibrando il bilancio di umidità e raffrescando l’aria.
RIDUCONO L’EFFETTO ISOLA DI CALORE URBANO
FAVORISCONO LA NATURALE UMIDIFICAZIONE DELL’AMBIENTE
Le piante svolgono un’azione filtro e ossigenano l’aria (100 mq di fogliame filtrano 10-30 mg di contaminanti).
La quantità d’acqua trattenuta può corrispondere ai 2/3 della pioggia
caduta durante un temporale di un’ora, generando grandi i benefici
per la funzionalità della rete fognaria.
MIGLIORANO LA QUALITÀ DELL’ARIA
CONTRASTANO I FENOMENI INONDATIVI URBANI
Le piante assorbono i rumori: il guadagno sull’Rw può essere dell’ordine di 15-20 dB aumentando, inoltre, l’isolamento acustico dai rumori aerei.
Miglioramento delle condizioni di temperatura interne.
RIDUCONO LA TRASMISSIONE DI RUMORI ALL’INTERNO DEGLI EDIFICI
AUMENTANO LA RESISTENZA TERMICA DELLA COPERTURA
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Green Roofs -
I sistemi antiradice Imper Italia
La tenuta all’acqua di un Green Roof deve essere assicurata con l’impiego di sistemi impermeabilizzanti idonei, dal profilo tecnico elevato e con specifica resistenza
all’attacco delle radici delle piante. La IMPER ITALIA SPA
dispone di speciali membrane antiradice prodotte con
l’impiego di mastici impermeabilizzanti di tipo interamente polimerico, o in bitume-polimero espressamente
formulati con speciali additivi chimici. L’articolata gamma di prodotti per l’impermeabilizzazione di coperture
a verde è costituita dalle differenti versioni del SINTOFOIL, membrane sintetiche in TPO/FPA (con resistenza
antiradice certificata FLL, conforme alla norma europea
EN 13948), e dal PARALON ANTIRADICE, membrana
in bitume-polimero ottenuta per coestrusione del noto
compound Paralloy, a base di bitumi distillati modificati
con resine metalloceniche a peso molecolare selezionato, additivato con Preventol B2 (riconosciuto dalle LG
AISPEC-MBP per le caratteristiche prestazioni antiradice).
SINTOFOIL
Membrane impermeabilizzanti sintetiche ottenute
per coestrusione di una lega di poliolefine elastomerizzate a base polipropilenica (TPO/FPA. Sono
disponibili le versioni con e senza armatura. I fogli
di SINTOFOIL vengono posati con giunzioni saldate
semplicemente ad aria calda senza l’apporto di alcun tipo di collante.
PARALON ANTIRADICE
Membrana in bitume-polimero ottenuta per coestrusione del noto compound Paralloy, a base di bitumi distillati modificati con resine metalloceniche
a peso molecolare selezionato, additivato con Preventol B2.
È prodotta nello spessore di 4 mm e con armatura
in non tessuto di poliestere da filo continuo stabilizzato.
• Caratteristiche e modalità d’impiego: secondo
• Caratteristiche e modalità d’impiego: secondo
scheda tecnica, Manuale di progettazione “DATA
QUAD IMPER” e Manuali di
posa delle membrane in
bitume-polimero
della Divisione
IMPER
della IMPER
ITALIA SpA.
schede tecniche, Manuale di progettazione “DATA
QUAD SINTOFOIL” e
Manuale di posa Sintofoil
della Divisione
RUBBERFUSE
della IMPER
ITALIA SpA.
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Le membrane antiradice Imper per l’edilizia sostenibile
Alle vantaggiose funzionalità prestazionali dei Green
Roofs si aggiungono i benefici economici e di valorizzazione commerciale dell’immobile derivanti dagli incen-
tivi previsti dal DPR 02/04/2009 n. 59 e dal contributo
all’edilizia sostenibile attestabile secondo gli standard
LEED per la certificazione degli edifici.
Il DPR 02/04/2009 n. 59 definisce i criteri generali, le metodologie di calcolo
e i requisiti minimi per la prestazione energetica degli edifici e degli impianti
termici.
ART. 4 - (Criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici e
degli impianti).
G.U. n. 132 del 10/06/2009
Comma 18): … il progettista, al fine di limitare i fabbisogni energetici per la
climatizzazione estiva e di contenere la temperatura interna degli ambienti…
DPR 02/04/2009, n. 59
“REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 4, COMMA 1,
LETTERE A) E B) DEL D.LGS. 19 AGOSTO 2005 N.12 CONCERNENTE
L’ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2002/91 CE SUL RENDIMENTO
ENERGETICO IN EDILIZIA”.
Lettera c): …Gli effetti positivi che si ottengono con il rispetto dei valori di
massa superficiale o trasmittanza termica periodica delle pareti opache previsti
alla lettera b), possono essere raggiunti, in alternativa, con l’utilizzo di tecniche
e materiali, anche innovativi, ovvero coperture a verde, che permettano di contenere le oscillazioni della temperatura degli ambienti in funzione dell’andamento dell’irraggiamento solare.
In linea con i requisiti LEED, le membrane impermeabilizzanti antiradice della IMPER ITALIA SPA, dotate di
elevate caratteristiche tecniche specifiche, e derivate
dall’impiego di materie prime a basso impatto ambientale, consentono di ottenere importanti crediti relativamente alle aree riportate nel prospetto seguente.
MEMBRANE ANTIRADICE IMPER
CREDITI LEED
SS Credit 5.1
MR Credit 2
Site Development / Protect or Restore Habitat
Realizzazione di sistemi a verde con colture indigene e biodiverse, con
ridotta richiesta manutentiva e di irrigazione, senza esigenze di fertilizzanti ed erbicidi.
Costruction Waste Management
Gli scarti di membrana sono riciclabili nel ciclo produttivo delle stesse
membrane, o in altri usi (consultare a tal proposito la IMPER ITALIA Spa).
MR Credit 4
SS Credit 6.1 / 6.2
Rcycled Content
Contenuto di materiale da riciclo (differente a seconda della versione di
prodotto; consultare a tal proposito la IMPER ITALIA Spa).
Stormwater Design – Quality Control
Controllo delle precipitazioni meteoriche con sistemi a verde, raccolta e
convogliamento dell’acqua piovana verso usi non potabili, ed in vasche di
fitodeprazione.
MR Credit 5
Regional Materials
Contenuto di materie prime prodotte entro le 500 miglia (805 km), lavorate presso un sito produttivo che occupa una posizione baricentrica
rispetto a molte aree d’intervento in Italia ed in Europa (differente a
seconda della versione di prodotto; consultare a tal proposito la IMPER
ITALIA Spa).
Con ciò è sostenuto l’uso di risorse locali ed è ridotto l’impatto sull’ambiente derivante dal trasporto.
SS Credit 7.1
Heat Island Effect – Non roof Option 2
Riduzione degli effetti delle isole di calore delle coperture delle aree di
parcheggio con coperture a verde.
SS Credit 7.2
Heat Island Effect – Roof Option 2
Riduzione degli effetti delle isole di calore delle coperture degli edifici con
tetti giardino estensivo o intensivo.
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Gamma Imper -
Bianco Reflecta
Riflettanza
Denominazione
500÷1000 nm
Riflettanza
(Albedo) Emissività
SRI
400÷700 nm
(Ta=22°C)
(max)
ELASTOMUL G BIANCO REFLECTA
88
87
93
101
ELASTOSINT PU TOP COLOR BIANCO REFLECTA
95
93
93
110
ELASTOSINT PU TOP COLOR BIANCO REFLECTA
Invecchiato 5000 ore (Lampade UV)
95
92
90
111
SINTOFOIL BIANCO REFLECTA
91
91
94
102
COOL ROOFS - APPLICAZIONE GAMMA IMPER
Sintofoil grigio +
Elastosint PU Bianco Reflecta
Moduli fotovoltaici Rubbersolar
Sintofoil Bianco Reflecta
Silentium
Paralon Antiradice
Sintofoil ST / WP per fondazioni
06-10-1000
Sintofoil / Paralon Antiradice per giardini
Dreno
DIVISIONE
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