RESOCONTO FORUM MARE E FIUMI 13 Novembre 2016 Elenco partecipanti

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RESOCONTO FORUM MARE E FIUMI 13 Novembre 2016 Elenco partecipanti
RESOCONTO FORUM MARE E FIUMI
13 Novembre 2016
Elenco partecipanti:
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Stefania Galimberti per l’Associazione Mare Libero;
Stefano Medori;
Franco Giacomelli;
Armando Rocca;
Paolo Guerriero;
Cristina Avenali per Legambiente;
Gianluca Garro;
Gabriella De Luca;
Claudio Izzi;
Marco Angeletti;
Gabriele Vernucci;
Alessandra Bisozzi;
Massimo Peroni per Cooperativa Villa Maraini.
Da questo lavoro preliminare è in primo luogo emersa la ​peculiarità della fattispecie specifica
del Mare di Roma rispetto all’universalità delle
​
spiagge italiane.
Una tale affermazione si forma a partire da alcune constatazioni che si provano quindi
seguito a schematizzare:
● il Mare di Roma è il mare della più grande Città Europea che si affaccia sul
Mediterraneo, è la sua finestra sul Mondo, il suo punto di contatto con le nazioni e coi
popoli;
● il pieno sviluppo di tale prerogativa, è attualmente
​
precluso da un ​muro, fisico e
sociale, che separa Roma dal proprio Mare;
● il sistema imprenditoriale che gestisce il Mare di Roma ha caratteristiche
autoreferenziali, che spesso appaiono settarie, rappresentando pertanto terreno
fertile per l’infiltrazione di associazioni
​
di stampo m
​ afioso. Costituendosi in un circolo
chiuso di reciproca protezione, gli imprenditori balneari di fatto limitano e paralizzano
lo sviluppo del settore turistico, la libera concorrenza nella partecipazione alle gare
per l’assegnazione delle concessioni balneari, nonché la relativa trasparenza
amministrativa e contabile.
Muovendo da questo assunto, risulta impellente un ​confronto con chi, p
​ er conto del
governo, ​sta elaborando il testo dell’annunciata riforma del settore balneare​.
Sono scopi dell’incontro:
● assicurarsi che tale riforma permetta di affrontare la già descritta straordinarietà della
fattispecie del Mare di Roma;
● segnalare la pericolosità che un’eccessiva tutela dell’attuale imprenditoria balneare
potrebbe rappresentare per l'intero comparto turistico italiano;
● impedire, in attuazione del principio di imparzialità imposto dall’art.12 della direttiva
Bolkestein, che, nella regolamentazione dei nuovi bandi, vengano riconosciute corsie
preferenziali agli attuali concessionari;
●
chiedere l’introduzione di una norma che interdica i concessionari che abbiano posto
in essere condizioni tali da giustificare la decadenza del proprio titolo concessorio
dalla possibilità di partecipare alle gare per l’assegnazione di nuove concessioni;
Bisogna ​liberare il Mare di Roma e restituirlo alla città.
La strada che porta al conseguimento di tale ambizioso obiettivo è oggettivamente lunga e
difficoltosa.
Di seguito si indicano i principali step individuati:
● Accertarsi circa lo stato dei procedimenti di decadenza delle numerose concessioni
balneari che presentano irregolarità in termini di abusi edilizi, rispetto delle normative
relative all’accessibilità, alla visibilità, al godimento degli arenili.
● Adoperarsi affinché i suddetti provvedimenti di decadenza vengano perfezionati al
più presto dall’ente competente (ad oggi il MunicipioX), includendo l'ordine di
ripristino di quanto previsto dal titolo concessorio e dalle normative in materia, entro
un termine stabilito. Nel rispetto delle previsioni legislative, tale ripristino non potrà in
alcun modo sanare la sussistenza delle condizioni di decadenza.
● Richiedere che del Mare di Roma torni ad occuparsene la città di Roma: ad oggi la
competenza sul litorale è decentrata a livello municipale. In un ottica di integrazione
del mare nel tessuto urbanistico, sociale, culturale ed economico della citta, è infatti
opportuno che la competenza torni a livello centrale.
● Sollecitare un’approfondita indagine sulla natura e sul rispetto dei contratti di lavoro
nel settore balneare: essa potrà fornire uno spaccato piuttosto attendibile circa le
condizioni di sfruttamento a cui sono costretti i lavoratori (però lo più giovani) del
settore.
● Battersi affinché il governo individui un’efficace modalità di coordinamento e controllo
sui diversi soggetti che, a vario titolo, hanno competenza sul demanio, onde evitare
lungaggini e blocchi burocratici, nonché per garantire la trasparenza e lo sviluppo del
settore nel rispetto del principio di imparzialità.
● Avviare un processo di progettazione del lungomare che si intende realizzare.
Questo ultimo punto assume rilevanza centrale per il ruolo che un partito politico come il
nostro deve svolgere all’interno della società: la proposta di un modello alternativo che
sappia valorizzare tutte le diverse prerogative sociali, culturali ed economiche del mare,
rispettandone ed esaltandone in primo luogo le caratteristiche ambientali.
Proprio su questo aspetto si concentreranno in via preferenziale i lavori del Forum Mare e
Fiumi.
Sarà pertanto organizzato quanto prima un primo incontro sulla situazione ambientale,
biologica e geologica del litorale e del bacino fluviale del Tevere, inevitabilmente ed
indissolubilmente legato al mare. Sarà l'analisi di questo aspetto presupposto fondamentale
per qualsiasi tentativo di progettazione.
La progettazione proseguirà tenendo come principio saldo a decisa volontà di integrare il
mare nel tessuto sociale ed economico della città.
Si vorranno ad esempio prevedere attività sportive, culturali, legate alla salute, riscoprire ed
incentivare il valore locale della pesca (ricordando che Ostia nasce come piccola comunità
di pescatori) nel rispetto dell’equilibrio naturale delle specie.
La metodologia di lavoro del tavolo sarà improntata su un coinvolgimento attivo delle diverse
rappresentanze dei cittadini, nella convinzione che del destino del Mare di Roma debbano
occuparsene in primo luogo i romani, onde evitare che l’interesse ​generale di libera
usufruibilità del mare continui ad essere subordinato all’interesse p
​ articolare di profitto delle
imprese balneari.
In collaborazione con il tavolo Ambiente verrà, inoltre, avviato un discorso parallelo sulla
tematica dei fiumi, che non si è affrontata nell’ambito della giornata di Domenica 13, data
l'assenza degli interlocutori interpellati sul tema.
Si assume agli atti e si allega il documento presentato dall’associazione Mare Libero,
relazionato nel corso della riunione dalla delegata Stefania Galimberti.