03. Klimt Testo Presidente Gribaudi

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03. Klimt Testo Presidente Gribaudi
Presentazione
di Mariacristina Gribaudi
Presidente Fondazione Musei Civici di Venezia
dal catalogo della mostra
Attorno a Klimt. Giuditta, eroismo e seduzione
Edizioni Linea d’Acqua (Venezia, 2016)
La mostra Attorno a Klimt. Giuditta, eroismo e seduzione è la prima di una
serie di esposizioni concepite da Gabriella Belli, Direttore della Fondazione
Musei Civici, per il Centro Culturale Candiani. Un progetto che nasce sotto
l’affascinante titolo “Cortocircuito. Dialogo tra i secoli”.
E davvero di dialogo si tratta. Innanzitutto tra le opere, che in questa prima
esposizione ruotano intorno al soggetto di Giuditta, uno dei miti più affascinanti della tradizione biblica, argomento centrale con cui si confrontano gli
artisti, fino alla rivoluzione che Gustav Klimt introduce nel XX secolo.
Emerge poi un’intensa dialettica nel rapporto uomo-donna, tema oggi più
che mai d’attualità e che troviamo al centro della vicenda di Giuditta, ripresa
non solo in pittura ma anche nel cinema, nel teatro, in psicanalisi e in
letteratura. E ancora, dialogo è quello che le collezioni dei Musei Civici
Veneziani instaurano tra loro, contrapponendo secoli e momenti diversi della
nostra storia, tecniche e interpretazioni talvolta affini, altre volte
diametralmente opposte, ma non per questo meno dense di significati e
simbologie: in “cortocircuito”, appunto. Dialogo, infine, è anche quello che la
Fondazione Muve ha voluto proporre e perseguire con il suo territorio.
Sono quindi davvero orgogliosa di presentare il primo capitolo di questo
importante progetto espositivo, con il quale mi appresto inoltre a tagliare il
traguardo del mio primo anno come Presidente della Fondazione Musei Civici
di Venezia. Un anno che ha visto ancora una volta la nostra istituzione
protagonista su più fronti – dalle attività di conservazione e valorizzazione del
patrimonio, alla collaborazione con le maggiori istituzioni culturali mondiali –
una proposta di progetti dall’altissimo valore scientifico e una serie di novità –
dalle postazioni “baby pit stop”, al wi-fi, alla possibilità del “co-working” fino al
progetto “Venezia città delle donne” – che sono nate con l’obiettivo di rendere
più “smart” e in linea con gli attuali standard internazionali i musei della
Fondazione, aggiornandoli alle nuove sfide che il tempo presente ci impone.