14 maggio 2015 - istituto comprensivo cogoleto
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14 maggio 2015 - istituto comprensivo cogoleto
14 maggio 2015 n. 6 Fool News NUTRIRE IL PIANETA. ENERGIA PER LA VITA Il 1° maggio a Milano ha aperto Expo 2015 e il mondo si è messo in fla per visitare i vari padiglioni internazionali, le mostre e gli eventi legati al tema Nutrire il Pianeta. Energia per la vita. Saranno sei mesi di confusione di stili e look, di lingue e pensieri, di proposte e di obiettivi. È questa la forza dell'Esposizione Universale ed è stato così fn dalla sua nascita nel 1851 a Londra. “Il cibo è cultura. La sua storia coincide esattamente con quella dell'uomo, rappresenta la tensione a conoscere della nostra specie, a trasformare il mondo. Quindi, per dare l'impressione dello straordinario percorso compiuto dall'uomo, abbiamo prima di tutto pensato a ricostruire il passato per costituire la memoria”, dice il curatore del Padiglione Zero, Davide Rampello, che ha immaginato una sorta di gigantesco teatro delle meraviglie, una macchina emotiva che vuole trasmettere conoscenza attraverso il pathos e lo stupore. A più di un secolo dall'Expo di Milano del 1906, quella del 2015 si presenta come un immenso castrum. Sul Decumano, detto world avenue, si affacciano tutti i padiglioni dei Paesi presenti, i 53 self built, ovvero costruiti a spese proprie. Altra novità sono i 9 cluster, veri e propri villaggi condivisi da più nazioni, di cui 6 (riso, caffè, cacao, frutta e legumi, spezie, cereali e tuberi) sono lungo il Decumano, coperti come tutti gli altri padiglioni da un suggestivo tetto di vele bianche. Il Cardo è invece l'italian street, con Palazzo Italia, l'unica struttura che resterà. Lungo il Cardo vi è una molteplicità di spazi ed esposizioni sull'eccellenza del made in Italy, proposti da regioni, città, province su temi che vanno dall'arte al vino. All'incrocio fra le due strade una piazza centrale in cui l'Italia incontra il mondo in un simbolico abbraccio. “Non dovrà essere solo una manifestazione dall'anima commerciale, non si potranno ignorare le catastrof umanitarie che lo lambiscono” - dice il regista Ermanno Olmi - “Coloro che fanno del cibo solo uno strumento di guadagno, vanno indicati come responsabili di una piaga che va oltre l'ingiustizia sociale. L'iniqua distribuzione delle risorse contribuisce a fare della nostra epoca il tempo dell'odio e dell'indifferenza”. Speriamo che la Carta di Milano rappresenti un buon compromesso fra le regole del proftto e il diritto dell'Umanità al cibo. Gentile Dirigente Scolastico, vorrei comunicarle alcune cose riguardanti la scuola. Innanzitutto, la nostra scuola è un edifcio troppo vecchio, quindi da ristrutturare, e anche se so che il Comune di Cogoleto non ha i soldi necessari per farlo, si potrebbe però investire su noi giovani per ottenere dei fnanziamenti per piccoli e poco costosi interventi tramite concorsi d'arte, di poesia, di musica o progetti europei. Che cosa ne pensa? Bisognerebbe anche sistemare assolutamente i servizi igienici, perchè le porte non si possono chiudere a chiave e lei certamente può capire il disagio che ciò provoca. Inoltre ogni classe dovrebbe avere la lavagna multimediale interattiva con la quale poter svolgere esercizi o ricerche. Secondo me almeno le classi terze non dovrebbero avere dei banchi piccoli che spesso causano male alla schiena ai noi studenti! Infne mi complimento con lei per il lavoro svolto in questi due anni: si sono osservati dei miglioramenti soprattutto per quanto riguarda la sicurezza a scuola dovuta anche alla sua presenza quotidiana. Spero che, grazie al suo contributo, il nostro Istituto continui a funzionare bene e che si possa intervenire su tutto ciò che ho osservato o almeno su gran parte di esso, soprattutto per i futuri studenti. Cordiali saluti e buon lavoro! Tommaso Villani LA VANITA' SI FA I SELFIE La festa del kukeri si svolge negli ultimi giorni dell'inverno come saluto alla primavera che sta arrivando. Gli uomini bulgari indossano vestiti fatti di pelle di pecora e campane di rame appese alle cinture. Si radunano ballando e cantando, cercando così di far allontanare gli spiriti maligni che si crede ci siano stati durante l'inverno. Vanità, il tuo nome è selfe. Un sondaggio della durata di una giornata intera ha stabilito che uno dei motivi per cui tanti italiani, ma soprattutto tante italiane, scattano tantissimi selfe e si dilettano a pubblicizzarli sui social network … è proprio la vanità! ”Perché lo fai?”. In molte rispondono: "Mi faccio i selfe per mostrare come sono e come mi sento!" Inoltre le donne, in numero maggiore degli uomini, sperano di ricevere commenti positivi dagli amici sui social network e ammettono di temere eventuali giudizi negativi e sgradevoli. Sia come sia, donne e uomini sono tutti spasmodicamente attenti alla propria immagine, in un narcisismo di massa che in Italia ha contagiato oltre metà della popolazione, altrimenti non si spiegherebbe il milione di selfe scattati al giorno. Mariafrancesca Tridico Lucia Buizza Fabio Valle LA FESTA DEI KUKERI I BAMBINI E LO SMARTPHONE LE ROSE DI SPARTA Un’indagine recente rivela che negli USA, il 36% dei bambini con meno di un anno di età hanno utilizzato già un touchscreen, il 15% ha utilizzato un'app mentre il 52% ha guardato un flm o uno spettacolo televisivo su un dispositivo mobile. Insomma per molti individui i touchscreen stanno diventando un punto di riferimento dell’ambiente casalingo. Non stupisce allora che da un altro sondaggio risulti che in Australia il 68% delle persone di età compresa tra i 3 e i 17 anni passino in media 21 ore e 48 minuti alla settimana traffcando con uno smartphone. Solitamente medici, psicologi e altri addetti ai lavori consigliano di non regalare uno smartphone ai propri fgli prima dei 16-17 anni. Un suggerimento che, posto così, potrebbe suonare come un irragionevole divieto, e quindi fare poca presa. E allora è il caso di chiedersi: Per quale motivo dovremmo preoccuparci tanto se i bambini passano tanto tempo con uno smartphone in mano? Dopo tutto, anni fa non si faceva lo stesso con la televisione? Sparta conosciuta come capitale della rosa, dà luogo a un’importante produzione di rose e a un’esportazione di una vasta gamma di prodotti: olio essenziale, acqua di rosa, saponi, detersivi, marmellate, caramelle liquori e colonie. I turchi amano la rosa, che in Turchia si chiama “gul”, che signifca anche “sorriso”. Quando si è ospiti a casa di qualcuno, è tradizione versare l’acqua di rose sulle mani. Le contadine nei campi di rose di Sparta raccolgono le rose una ad una a metà Maggio. I bambini che crescono nei campi di rose si dice che avranno la pelle vellutata e di colore rosa. Michela Caccavano Dario Caviglia Al Museo d'Arte Orientale “Edoardo Chiossone”, a Genova, è iniziata la mostra “Alla scoperta del Tibet. Le spedizioni di Giuseppe Tucci e i dipinti tibetani”. Fino al 5/07. IL PEGGIOR AMICO DEL CANE Aumentati vertiginosamente, almeno negli Stati Uniti, gli interventi di chirurgia estetica sugli animali. Impianti di silicone, lifting alle palpebre, rinoplastiche, sollevamento delle orecchie. In un anno sono stati spesi negli USA 62 milioni di dollari per interventi cosmetici o correttivi su cani e gatti. Solo alcune di queste operazioni sono giustifcate da motivi di salute, come per esempio il lifting delle palpebre e lo spianamento delle rughe nei carlini, nei bulldog, negli sharpei e in quelle razze canine dal muso cosiddetto a fsarmonica. L'eccesso di grinze di cui li ha dotati madre natura comporta infatti un alto rischio di infezioni batteriche, infammazioni della cornea, pericolo di sordità, ma soprattutto ostruzione delle vie respiratorie. Sono gli interventi esclusivamente estetici quelli inammissibili. Tuttavia è in repentina crescita la richiesta da parte di proprietari di cani che non si fanno scrupolo di proiettare le loro ansie di perfezione su povere bestie incolpevoli. A fare scuola sono stati alcuni chirurghi brasiliani, presto imitati dai colleghi americani. Se il cane è il migliore amico dell'uomo, forse l'uomo non lo è del cane! Gianluca Ghillino I CAMOSCI E L'EFFETTO SERRA Sulle Alpi il riscaldamento globale sta colpendo con la stessa durezza registrata nell’Artico, con un aumento delle temperature di quasi un grado in soli 30 anni, arretramento dei ghiacciai e diminuzione delle precipitazioni nevose. Anche se non è la prima volta che si rileva, in pesci, uccelli o mammiferi, c’è stata una diminuzione delle dimensioni corporee a seguito del riscaldamento globale nei camosci. E' scioccante la velocità e l’entità del cambiamento. Ma perché i camosci stanno dimagrendo? Quando fa troppo caldo queste agili capre di montagna, capaci di arrampicarsi anche sui pendii più scoscesi e di correre fno a 50 chilometri orari, diventano abuliche, cioè preferiscono riposarsi all’ombra invece che nutrirsi. Anche se i giovani camosci, per passare l’inverno successivo devono essere ben nutriti, non si pensa che il loro dimagrimento metta in pericolo la specie. Carlotta Scanziani LA NUOVA ISOLA L'isola di Nishinoshima che si trova a sud di Tokyo, nell'arcipelago di Ogasawara, è cresciuta di undici volte dalla sua nascita. Unico problema: l'isola vulcanica potrebbe frantumarsi a causa dell'instabilità del materiale lavico. Giulia Gambino Marissa la rabbia giovane Cattiva, cattivissima Marissa. Nonostante una sobria educazione cattolica, nonostante i desideri dei genitori, entrambi insegnanti, che la volevano simile a loro, Marissa Partenoster, chitarrista e cantante degli Screaming Females, questa vocazione l’ha coltivata sin da adolescente, quando al college, invece di frequentare i corsi, andava in giro per cercare quali locali avessero nella loro programmazione un numero cospicuo di concerti punk. E' un'artista poliedrica, poliforme, sempre impegnata in progetti diversi e il 24 febbraio scorso, con la sua band ha pubblicato l'album Rose Mountain. I TROVANT Una delle più grandi riserve naturali in Romania è il Museum Trovantilers. Una particolarità per cui è famoso il parco, sono i "Trovant", speciali pietre che, grazie alla pioggia ricca di sali minerali (tipica del posto), “sembrano crescere". Se si seziona una di queste pietre si possono notare numerosi "cerchi", come negli alberi, che rappresentano gli strati di sali minerali che la ricoprono. Michele Ciarlo Lucia Buizza Vite curiose di oggetti quotidiani I SIMPSON E LA MATEMATICA Se gli episodi dei Simpson sono infarciti di equazioni e problemi di matematica è perché molti dei loro autori, oltre ad avere uno spiccato senso dell'umorismo, hanno anche una laurea o un dottorato in questa disciplina. A rivelarlo è Simon Singh, scrittore che si occupa di scienza e fsica. Addirittura, secondo Singh, in una puntata del 1998 dei Simpsons, Homer avrebbe predetto la massa del Bosone di Higgs. Nell’episodio, intitolato “In The Wizard of Evergreen Terrace”, Homer si trova davanti a una lavagna e sta risolvendo un’equazione, la stessa equazione che quattordici anni dopo portò gli scienziati a scoprirne la massa della “particelle di Dio”! Dario Caviglia “Effetti personali. Vite curiose di oggetti quotidiani”, è il simpatico libro di Steven Connor, docente di Inglese a Cambridge, nel quale si raccontano aneddoti, curiosità, origini di molti oggetti che utilizziamo quotidianamente. Ecco alcuni esempi: Pettini: i primi esempi di questi oggetti risalgono a 12 mila anni fa. Verso la fne dell'Ottocento si cominciò a fabbricarli in materiali sintetici fra cui la celluloide. Essendo tale materiale altamente infammabile vi furono numerosi casi di persone andate a fuoco mentre si pettinavano. Elastici: Joen Wault è il detentore di un curioso record mondiale; ha costruito una palla di elastici alta 2,4 metri, che pesa 4 tonnellate, formata da più di 700 mila elastici. Scotch: fu creato nel 1930 dal giornalista Richard G . Drew. Il suo nome deriva dalla nota tirchieria degli scozzesi, primi produttori del nastro adesivo, che per risparmiare mettevano la colla solo sui bordi esterni del nastro. I CASTELLI DI DRACULA Occhiali: furono creati in Italia, probabilmente a Firenze, fra il 1200 e il 1300 ma solo per chi vedeva male da vicino. Fu solo dopo 150 anni che vennero realizzate anche le lenti concave per i miopi. I castelli di Dracula sono due: quello di Bran presso il villaggio omonimo, che è un monumento nazionale della Romania e quello di Poenari. La fortezza di Bran sorge sull'antico confne tra la Transilvania e la Valacchia e ha ispirato la descrizione del castello di Dracula nel romanzo di Bram Stoker. Il vero castello però è quello oramai distrutto di Poenari. Appartenuto al principe Vlad III di Valacchia, che ispirò il personaggio storico di Dracula, è attualmente è raggiungibile con una scalinata di 1480 gradini. Spilli: se oggi sono un oggetto dal valore trascurabile, nel XIV secolo erano estremamente rari e costosi e venivano utilizzati come moneta di scambio; una pecora, ad esempio valeva 500 spilli. Marta Moschella Lorenzo Pollone Fazzoletti: tra il XVI e il XVII secolo cominciarono ad essere utilizzati dagli aristocratici come accessori di lusso o per mandarsi messaggi. Per soffarsi il naso si usavano invece le tovaglie o le maniche. Insomma un gradevole libro per tutti. Il ragno sardo che costruisce botole Shopping sempre più digitale Il nuovo arrivato tra le specie animali endemiche della Sardegna si chiama Amblyocarenum nuragicus: è un grande ragno che vivturale di Rotterdam, Bruno Manunza, ricercatore del Dipar-timento di Scienze Zootecniche dell’Università di Sassari, e il fotografo naturalista Marco Colombo. Il ragno, una specie molto comune, era conosciuto da tempo ma non era mai stato classifcato scientifcamente: oggi ha un nome grazie alle assidue ricerche di Marco Colombo, che da tempo lo ha studiato e ritratto nel suo ambiente naturale. Il ragno sardo è stato chiamato “Amblyocarenum nuragicus” come omaggio all’antica civiltà isolana. Si sa che vive nel sottosuolo scavando buche nel terreno che poi “sigilla” dall’interno con una piccola botola di tela e terra. Qui rimane in attesa delle prede che vengono catturate con uno scatto rapido e trascinate nella tana. Lo shopping degli italiani è sempre più ''digitale'', con lo smartphone eletto a nuovo inseparabile portafoglio. Lo dimostra l'aumento di pagamenti e acquisti via 'mobile' rilevato dall'Osservatorio del Politecnico di Milano: la crescita di questo segmento di mercato è stata del 55% nel 2014, per un valore di circa 2 miliardi di euro che secondo le stime raggiungerà i 4-5 miliardi fra due anni. In Italia, rileva l'Istituto, si stanno diffondendo rapidamente pagamenti e acquisti attraverso le applicazioni dello smartphone. Sono 3 milioni i biglietti dei mezzi pubblici acquistati via cellulare, 2 milioni sono i servizi di car-sharing e un milione le ore di sosta pagati tramite 'app'. Insomma, ''gli italiani non hanno ancora rinunciato al contante - spiega Alessandro Perego, dell'Osservatorio Mobile Payment & Commerce - ma i pagamenti digitali innovativi li stanno progressivamente abituando a utilizzare la carta di credito con maggiore frequenza e per beni di piccolo importo, soprattutto tramite acquisti e pagamenti via cellulare''. Fabio Valle Tommaso Villani PICCOLO CAMPIONE CRESCE SALVARE IL CORSIVO "Mi sono accorta, facendo per anni il presidente di commissione agli esami di Stato, che quasi tutti gli studenti, oltre a usare la "x" al posto del "per" come se fosse normale, sceglievano lo stampatello”, spiega la sociologa Rosa Musto. Il nesso starebbe nel fatto che se la manualità è rassicurante, e soprattutto, sviluppa le fondamentali aree emozionali del cervello, cioè l'intuito e la creatività, la scomparsa di essa sta facendo danni irreparabili. Affdato a dei bambini il compito di scrivere ogni giorno, per 4 mesi, una breve frase in corsivo, si è constatato che ciascun di loro aveva migliorato, nel tempo del progetto, la scrittura, la sintassi, la capacità di usare termini precisi e la memoria. Lucia Buizza SCARPE SUL DANUBIO Le scarpe sulle rive del Danubio è una opera di Gyulan Pauer che si trova a Budapest. L'opera, che si trova sulla sponda del Danubio sul lato di Pest, ricorda un massacro di cittadini ebrei compiuto dai miliziani del Partito delle Croci Frecciate durante la Seconda Guerra Mondiale. Vincenzo Di Santo La Redazione di Fool News saluta i giornalisti che presto lasceranno il loro posto alle nuove leve e li ringrazia per l'ottimo lavoro svolto in questi tre anni. E a tutti i lettori augura buone vacanze. Luca Tribonedeau (1996), iniziò a sciare a 3 anni, a 9 fece la sua prima gara di discesa libera, a 12 scoprì il freeski e dimostrò subito di essere un fenomeno. Nel 2009 si trovò nella top ten degli “skiers” più bravi al mondo e, giusto pochi mesi fa, ha vinto una gara di Coppa Europa a Mayrhofen, in Austria. Carlotta Scanziani GLI SCALI A COGOLETO Nello scalo primo si vede un bovo (tipo di imbarcazione) chiamato S. Giuseppe. Nello scalo secondo è raffgurata un'imbarcazione chiamata Nostra Signora del Carmine. Nella formella dello scalo terzo è raffgurato il leudo S. Ambrogio. Nel 1975 il sindaco Luigi Poggi racconta di aver intervistato il capitano dell'imbarcazione, il signor Valle. Il capitano era partito a dicembre con il vento freddo per Portofno. Dopo aver scaricato la merce, nonostante la burrasca, aveva deciso di ritornare a Cogoleto, intraprendendo un viaggio pericolo. I cogoletesi, avvertiti dal suono delle campane, non appena videro l'imbarcazione in diffcoltà accorsero sulla spiaggia: più di cento mani afferrarono la cima per tirare in salvo il leudo. Scalo quarto: in piazza capitan Agnese, nella formella è raffgurata un'imbarcazione, la S. Concezione, detta “gondola”. Scalo quinto: è raffgurata una feluca, “S. Pietro”, alle cui spal-le si intravedono due fornaci. Scalo sesto: la formella rappresenta un'imbarcazione chiamata “Fortuna”, sullo sfondo dei bambini con la canna da pesca e una donna che pesa il pesce. Scalo settimo: è chiamato Maria Giusti Colombo; questo nome è stato dato dal Comune nel 1880 perché si credeva che questa signora fosse la madre di Cristoforo Colombo. Il bastimento è chiamato S. Caterina. Scalo ottavo: è raffgurata l'imbarcazione che avrebbe attraversato l'Oceano, la Mariana, con il suo equipaggio. Pietro Molino