dere la messa a fuoco?

Transcript

dere la messa a fuoco?
INTRODUZIONE
Troppo spesso, tanto il fotografo principiante quanto quello più smaliziato, si fanno le domande sbagliate. Esse sono: “quale obiettivo devo comprare?”; “meglio questo o quell'altro brand?”; “la mia
macchina fotografica ha due anni: è troppo vecchia, devo cambiarla?”; “mi conviene passare al
Full Frame?”. Perché queste sono le domande sbagliate? Perché presuppongono che l'ottenimento di
belle immagini sia legato essenzialmente alla qualità dell'attrezzatura fotografica utilizzata. Il che equivale, se vogliamo fare un esempio, a dire che la
bontà dei piatti di un grande chef dipende dalla
qualità delle pentole che utilizza.
tografica... Ma nessuna fotocamera e nessun obiettivo farà la foto al posto vostro, esattamente come
nessuna pentola cucinerà al posto vostro. Dovete
essere voi a saper vedere le potenzialità di una scena e a saperla catturare con la vostra fotocamera.
E questo significa che dovete avere talento, ma anche conoscere alla perfezione la tecnica fotografica.
Questo manuale vuole essere un'agile guida per illustrarvi quali sono i principali errori tecnici che si riscontrano nelle fotografie dei principianti, ed aiutarvi ad evitarli. Se lavorerete sulla vostra padronanza
della tecnica riscontrerete un grande miglioramenOra, intendiamoci, un grande chef utilizza pentole to nella qualità delle vostre fotografie senza spendi grandissima qualità, e ha a disposizione una dere soldi in attrezzatura costosa. Poi, quando arrigran quantità di stoviglie, ognuna adatta a cucina- verà il momento di cambiare o espandere il vostro
re un determinato piatto... Allo stesso modo un corredo - perché quel momento arriverà - potrete
grande fotografo preferisce, se possibile, utilizzare farlo nella piena consapevolezza di cosa vi occorre
strumentazione fotografica di altissima qualità, e e di come sia meglio spendere i vostri soldi.
possiede attrezzatura idonea ad ogni situazione foi
COME E’ CONCEPITO QUESTO E-BOOK
In questo libro prendiamo in esame i dieci errori più
comuni per il principiante. Li analizziamo brevemente e vi indichiamo come evitarli. Ci rendiamo conto
però che per molti argomenti occorrono delle conoscenze di base che non tutti i principianti possiedono. Per mantenere agile l'e-book, quindi, e non appesantirlo con tante annotazioni di tipo tecnico, abbiamo inserito dei link agli articoli che su
Phototutorial.net affrontano e approfondiscono quel
determinato aspetto. In questo modo potrete decidere voi se andarvi a leggere quei contenuti, oppure se soprassedere perché vi sono già familiari.
Per un manuale con un taglio più tecnico vi rimandiamo al nostro Corso di fotografia, scaricabile gratuitamente alla pagina linkata.
ii
1
ERRORE N.1
LA MESSA A FUOCO SBAGLIATA
I sistemi autofocus delle moderne fotocamere sono sempre più sofisticati, ma quando guardiamo
le fotografie dei principianti ci rendiamo conto
che l'errore più ricorrente è quello della messa a
fuoco sbagliata. Quando si è alle prime armi in
fotografia, e non si è sviluppato ancora l'”occhio
fotografico”, cioè la capacità di giudicare consapevolmente la bontà delle proprie foto, si tende a
non dare molta importanza a quello che invece è
un aspetto fondamentale: il soggetto della nostra
immagine deve essere perfettamente a fuoco.
Credetemi: per un osservatore esperto non c'è
nulla di più fastidioso di vedere il soggetto fuori
In alto - Questa fotografia presenta un errore grave
evidente: il soggetto, cioè, il gatto, non è a fuoco
(vedi crop sotto).
3
In un ritratto la messa a fuoco deve cadere perfettamente sull’occhio e in particolare su quello più
vicino (vedi crop in alto).
Se volete approfondire il concetto di profondità
di campo e quello di iperfocale, ecco altri contenuti gratuiti per voi:
La profondità di campo
L’uso del diaframma e il controllo della profondità di campo
Calcolare la profondità di campo
L’iperfocale
4
fuoco. E non importa se a voi o ai vostri amici la foto sfocata di quel cucciolo fa tanta tenerezza: se il
vostro cucciolo non è perfettamente a fuoco, per
cortesia, cestinate quella fotografia! O per lo meno
non postatela sui forum in cerca di approvazione.
Se la foto è sfocata, è sfocata e basta. Pazienza.
La prima cosa che dovete imparare a fare, se volete migliorare le vostre fotografie, è capire, prima di
scattare, qual è il vostro soggetto e poi metterlo correttamente a fuoco. La seconda cosa che dovete
fare è cestinare tutte le fotografie che non sono correttamente a fuoco. Chiarito questo, dove deve cadere la messa a fuoco? Ebbene, se il vostro soggetto è un essere vivente (una persona o un animale) la questione non si pone neanche: mettete a fuoco perfettamente sugli occhi. Non c'è altro da aggiungere. Se gli occhi sono su piani di fuoco diversi, mettete a fuoco sull'occhio più vicino. La questione si chiude qui. Se gli occhi non sono a fuoco,
cestinate l'immagine. Se state fotografando un paesaggio la cosa è un po' più complessa. Potrei parlarvi dell'iperfocale, della necessità che la profondità di campo sia estesa dal primo piano all'infinito...
5
Tutte cose importanti ma che esulano dallo scopo
di questo e-book. Il consiglio che vi do, valido per
la maggior parte delle situazioni, quindi è questo:
individuate qual è, nella scena che riprendete, l'elemento più caratteristico, quello che vi spinge a volerla fotografare (un cespuglio? un albero? una conformazione rocciosa? una barchetta in mezzo al
mare?), mettete a fuoco su di esso, e poi chiudete
il diaframma almeno a f/7,1. In questo modo l'elemento chiave della vostra scena sarà perfettamente nitido mentre, se state usando una focale grandangolare, la profondità di campo sarà sufficiente
a garantire la leggibilità di tutta la fotografia.
Se volete approfondire alcuni aspetti relativi a
come si effettua la focheggiatura potete consultare questi tutorial on-line:
La “messa a fuoco”
Modalità di messa a fuoco
I punti di messa a fuoco
Mettere a fuoco e “decentrare”
Se fotografate un paesaggio mettete a fuoco su un punto significativo dell'immagine (in
questo caso può essere la statua) e chiudete il diaframma almeno a f/7,1: con una focale
grandangolare la profondità di campo sarà sufficiente a garantire una estesa nitidezza.
6
2
ERRORE N.2
IL DISORDINE
Le fotografie dei principianti si riconoscono soprattutto per una caratteristica: il disordine. Cosa
significa? Che nell’immagine non si riesce ad individuare un punto di interesse, oppure che sono
presenti fastidiosi elementi di disturbo. Cos'è il
punto di interesse? Nella sua forma più elementare è semplicemente il soggetto della vostra foto.
Chiedetevi: nella foto che sto per scattare, oppure che ho appena scattato, si individua facilmente il soggetto? Se la risposta è positiva, siete già
sulla buona strada. Nelle fotografie nelle quali il
soggetto è costituito dalla scena stessa, come
ad esempio quando riprendiamo un paesaggio, i
punti di interesse sono costituiti da elementi di
quel paesaggio che attirino l'occhio dell'osservatore e lo catturino.
7
Un esempio di foto confusionaria. Il soggetto è lo
scheletro di dinosauro, ma nella foto ci sono troppi
elementi di disturbo e diventa difficilissimo distinguerlo.
Se l'occhio dello spettatore non sa dove posarsi,
non riesce ad individuare uno o più elementi chiave
dell'immagine, la fotografia risulterà povera di contenuti, poco interessante.
State attenti però a che gli elementi chiave non siano troppi. Infatti, più sono, più diventa difficile gestirli. Se sono presenti più elementi chiave, il fotografo dovrebbe cercare di disporli secondo schemi
geometrici facilmente individuabili dall'osservatore
(ad esempio a formare una linea o un triangolo), altrimenti si ingenererà la indesiderata sensazione di
disordine.
Cercate di curare con attenzione l'inquadratura. Evitate elementi che creano confusione. In particolare,
nella fotografia di paesaggio va accuratamente valutata la presenza nell'inquadratura di tralicci, pali
L’importanza della pulizia nelle foto. Stesso soggetto,
la fotografia in alto con uno sfondo pulito, quella in
basso con uno sfondo confusionario. Quale preferite?
8
della luce, cavi elettrici: se sono elementi di disturbo, eliminateli scegliendo un'altra inquadratura.
Nella fotografia di ritratto va accuratamente controllato quello che c'è dietro il nostro soggetto.
Ad esempio il ramo di un albero sembra trapassare
la testa della persona che stiamo fotografando?
Stiamo attenti perché l'immagine ne risulterà gravemente penalizzata.
Concentriamoci quindi anche sullo sfondo, facendo in modo che sia “pulito” e non disturbi l'attenzione dal nostro soggetto.
Quando fotografiamo le persone dobbiamo stare attenti a che sullo sfondo non ci siano elementi di disturbo come ad esempio un ramo che sembra trapassare
la testa.
9
Un esempio di pulizia compositiva: un solo elemento, sfondo uniforme. L'immagine è facilmente leggibile.
10
3
ERRORE N.3
NO
IL SOGGETTO AL CENTRO DEL
FOTOGRAMMA
Chiariamoci: disporre il soggetto al centro del fotogramma non è sempre un errore. Talvolta la
composizione centrale non solo è giustificata,
ma anche preferibile.
Ma nella stragrande maggioranza dei casi riconoscerete immediatamente le fotografie del principiante perché ha posto il suo soggetto esattamente al centro dell'immagine.
Il risultato è sovente una fotografia noiosa, statica, priva di tensione compositiva.
Cercate di decentrare il soggetto: le vostre foto
saranno molto più gradevoli.
11
SI
L'occhio dell'osservatore va istintivamente al centro
dell'immagine, vi trova il soggetto, non lo deve cercare, non è guidato all'esplorazione della fotografia
e alla scoperta di ciò che vi è rappresentato.
NO
Per questo motivo esercitatevi a decentrare il soggetto.
Usate la regola dei terzi. Dividete idealmente il fotogramma in nove rettangoli uguali e disponete il punto di interesse in uno dei quattro punti di intersezione, come vi mostro nell'immagine che segue.
Le vostre foto diventeranno immediatamente molto
più interessanti.
Quando sarete diventati più esperti, riuscirete immediatamente ad individuare anche le occasioni
nelle quali è preferibile dimenticare la regola dei terzi e passare alla composizione centrale.
Ancora un esempio di come decentrare può rendere più interessante e dinamica una fotografia.
12
SI
Per approfondire l’argomento leggete i tutorial:
Elementi di composizione: la geometria del fotogramma
La sezione aurea e la fotografia
L’immagine in basso riassume la regola dei terzi.
I pallini rossi indicano dove collocare i punti di interesse.
Nell’immagine a sinistra è mostrato un esempio pratico di applicazione della regola.
13
In questa foto il soggetto è stato opportunamente decentrato.
14
4
ERRORE N.4
INQUADRATURA AD ALTEZZA
OCCHIO
Anche in questo caso non si tratta propriamente
di un errore, diciamo che si tratta di una dimenticanza che genera spesso foto banali.
La maggior parte dei fotografi si limita a portare
la fotocamera all'occhio e a fare click.
In questo modo il soggetto verrà ripreso sempre
dalla medesima angolazione, che è quella che
adotterebbe la stragrande maggioranza degli altri fotoamatori.
Cosa bisogna fare invece?
Per il ritratto qui a lato si è adottato un punto di ripresa dall’alto verso il basso che ha valorizzato il
soggetto.
15
Cercare il punto di ripresa migliore, quello più adatto a valorizzare il soggetto, quello che ci restituisce
un punto di vista non banale.
Quindi prendiamo la buona abitudine di piegarci
sulle ginocchia, stenderci a terra, salire su una sedia, girare intorno al soggetto, allontanarci o avvicinarci, per trovare quello scatto inconsueto che possa dare un pizzico di originalità alla nostra foto.
Fotografia in alto - In questo caso una ripresa leggermente dall'alto era molto indicata per cogliere
l'espressione e slanciare un po' il soggetto.
Foto in basso - Con gli animali quasi sempre la soluzione migliore è quelli di riprenderli abbassandosi
alla loro altezza. In questo caso ho dovuto stendermi sulla sabbia.
16
5
ERRORE N.5
ORIZZONTE STORTO
Un errore molto comune nei principianti, che è
molto molto fastidioso, specie se fotografiamo il
mare.
In fase di ripresa cerchiamo di tenere la fotocamera dritta, lasciandoci aiutare dai traguardi nel
mirino, o dal monitor della fotocamera, dove
spesso è possibile inserire le linee guida.
Un errore comune: nell’immagine in alto l’orizzonte
è storto. E’ importante prestare attenzione a questo
aspetto perché si tratta di uno degli errori più vistosi
e fastidiosi.
17
LA COMPOSIZIONE FOTOGRAFICA
Quelli che vi abbiamo appena dato sono consigli che riguardano gli elementi basilari della
composizione, cioè l'arte di disporre in maniera armonica gli elementi in un'immagine. La conoscenza dei principi della composizione è
fondamentale per il fotografo.
Abbiamo dedicato alla composizione fotografica un e-book che ne affronta ogni aspetto con
semplicità e accuratezza. Se lo desiderate potete acquistarlo qui.
18
6
ERRORE N.6
PARTI DEL CORPO TAGLIATE
INNATURALMENTE
NO
SI
Un altro errore molto diffuso è quello di tagliare
dall'inquadratura parti del corpo in maniera innaturale.
Per esempio se fotografiamo un gruppo a figura
intera capita di tagliare i piedi delle persone. Nei
ritratti a mezzo busto, invece, capita di “recidere” le braccia, i polsi, oppure le mani... Di solito,
anche se va valutato caso per caso, l'effetto non
è piacevole. Cerchiamo di non tagliare gli arti.
Come fare se l'inquadratura è a mezzo busto?
Facciamo raccogliere le braccia in modo da poterle includere comodamente nell'inquadratura.
19
Evitiamo di tagliare i piedi, l’effetto è davvero sgradevole.
Se le braccia sono distese, dobbiamo giocoforza
allargare l'inquadratura ed arrivare al cosiddetto
piano americano, quello che inquadra tutta la figura umana fino all'incirca al ginocchio. Non è
proprio il massimo ma, tra i tagli, è il meno fastidioso, e almeno ci siamo abituati ad esso fin dai
film western degli anni '50...
SI
NO
Nelle immagini seguenti vediamo diversi esempi di
inquadrature con taglio sgradevole contrapposti ad
altri con inquadratura corretta.
Si può evitare di tagliare inopportunamente parti
del corpo cambiando leggermente il punto di ripresa, o la focale utilizzata (cosa particolarmente semplice se utilizziamo un obiettivo zoom).
20
21
SI
SI
NO
NO
7
ERRORE N.7
MOSSO E MICROMOSSO
Anche questo è un problema che si riscontra
spesso nelle fotografie dei principianti: l'immagine non è sufficientemente nitida perché è mossa.
Questo problema può essere imputato essenzialmente a due cause:
• il movimento del soggetto;
• il tremolio della mano del fotografo.
Se stiamo fotografando un soggetto in movimento, a seconda della velocità di quest'ultimo dobbiamo impostare un tempo di esposizione adatto
a congelarne il movimento. Per ottenere un tempo di scatto più veloce, nel caso la luce non sia
Un esempio di foto micromossa (vedi crop in basso).
22
sufficiente, dobbiamo aprire il diaframma e/o aumentare la sensibilità ISO. E’ vero che aumentando
la sensibilità aumenta il rumore della foto, ma è meglio avere una foto “rumorosa” piuttosto che una foto mossa.
Se il nostro soggetto invece è fermo, ma fotografandolo a mano libera risulta micromosso, ebbene la
soluzione è la stessa: dobbiamo aumentare il tempo di scatto. Un buon parametro di riferimento è la
seguente regola: impostare un tempo di scatto che
sia l'inverso della focale equivalente utilizzata. Cosa significa? Supponiamo che stiamo utilizzando
una focale di 200mm su una fotocamera con sensore del formato aps-c, quindi con rapporto di crop
di 1,5x: la focale equivalente è 300mm. Il tempo di
sicurezza per scattare a mano libera sarebbe quindi 1/300 di secondo (che non esiste, ma diciamo
La differenza fra micromosso e sfocato.
Il alto il micromosso che appare come una strisciata.
In basso una mancanza di nitidezza dovuta alla non
accurata messa a fuoco.
23
che 1/250 dovrebbe andare bene). Detto questo,
aggiungiamo che si tratta di una regola empirica,
soggetta ad alcuni fattori, ed in particolare a quanto è ferma la mano del fotografo e alla correttezza
del suo modo di impugnare la fotocamera (impugnare correttamente la fotocamera è fondamentale,
e ne parliamo qui).
I sistemi di stabilizzazione sull'obiettivo o sul sensore, inoltre, consentono di utilizzare tempi più lenti,
da due a quattro stop, rispetto alla regola che abbiamo esposto sopra. Quindi, per tornare all'esempio che abbiamo fatto, se avete un obiettivo stabilizzato, potreste assumere come tempo di sicurezza,
invece che 1/250 di secondo, anche 1/60... ma la
mia esperienza mi dice che molte delle foto che
scatterete presenteranno comunque un certo micromosso che ne pregiudicherà la nitidezza.
Insomma, se scattate a mano libera, cercate di usare tempi di scatto più brevi possibile, compatibilmente con gli altri fattori che condizionano la ripresa. Ad ogni modo, la panacea per molti mali fotografici, e non solamente il micromosso, l'accesso24
rio che più di ogni altro contribuisce alla crescita fotografica dei neofiti, è un bel treppiede robusto. Se
non lo avete ancora nel vostro corredo pensate seriamente al suo acquisto, dandogli la precedenza
rispetto all'obiettivo nuovo che vi fa tanto gola...
Il miglior amico del fotografo: il treppiede
Scegliere il treppiede
Se volete fare foto come questa, con tempi di
esposizione lunghi (in questo caso 30 secondi), dovete per forza dotarvi di un buon treppiede.
Se volete bloccare il movimento di una soggetto veloce, come questo pulcinella di mare in
volo, dovete usare tempi molto rapidi (in questo caso 1/1000 di secondo), altrimenti otterrete una foto mossa.
25
8
ERRORE N.8
SOVRAESPOSIZIONE O
SOTTOESPOSIZIONE
Le fotografie sono sovraesposte quando l'esposizione è durata, in rapporto al diaframma utilizzato, più del necessario, quindi l'immagine ha preso troppa luce, e si è “bruciata” (per usare il gergo fotografico), appare cioè troppo chiara e si sono persi dei dettagli.
Al contrario, le fotografie sono sottoesposte quando hanno preso meno luce del necessario, e appaiono quindi scure.
Si tratta di due errori abbastanza comuni, soprattutto se ci si affida all'esposimetro della fotocameIn alto, fotografia sovraesposta: troppo chiara.
In basso, fotografia sottoesposta: troppo scura.
26
ra in situazioni che sono al limite, senza apportare i
necessari correttivi.
Le situazioni più critiche sono queste:
• Soggetto inquadrato molto scuro (può generare la
sovraesposizione);
• Soggetto inquadrato molto chiaro (può generare la
sottoesposizione);
• Forte differenza di illuminazione tra le diverse aree
dell'immagine.
Per non avere foto bruciate o troppo scure bisogna
curare con attenzione l'esposizione.
Se abbiamo un soggetto molto chiaro, ad esempio
Fotografia esposta correttamente.
un gatto bianco, o un paesaggio innevato, dobbiamo prevedere che l'esposimetro tenderà a sottoesporre: quindi compensiamo, attraverso l'apposito
comando sulla fotocamera, impostando + 1 EV o + Se la scena inquadrata presenta forti differenze di
1,5 EV (dipende dalla fotocamera).
luminosità, entro certi limiti possiamo esporre per le
luci (usando la misurazione spot, e leggendo sulSimilmente, se il nostro soggetto è nero, la fotoca- l'area più illuminata) per poi cercare di recuperare
mera tenderà a sovraesporre: quindi compensiamo le ombre in post produzione: infatti è più facile, con
impostando - 1 EV o - 1,5 EV (Tutti i segreti di que- i software di ottimizzazione delle fotografie, far
sta funzione, presente su tutte le fotocamere, sono emergere dei dettagli dalle ombre, che recuperare
spiegati qui: La compensazione dell’esposizione).
aree bruciate.
27
Una buona abitudine è quella di scattare in RAW.
Sul formato grezzo, infatti, vengono registrati molti
più dettagli che sul Jpeg (vedi anche l'articolo Quale formato: RAW o JPEG?).
Infine, impariamo a leggere l'istogramma dell'esposizione. In questo modo ci accorgeremo immediatamente se la fotografia presenta dei problemi di sovra o sottoesposizione, e potremo subito scattarne
un'altra apportando le necessarie correzioni (vedi
l'articolo L’istogramma dei livelli: questo sconosciuto).
In alto: questa foto presenta un'area decisamente
sovraesposta, si tratta del collo del lupo al sole.
Tale bruciatura è stata causata dall'eccessiva differenza di luminosità nelle diverse aree della fotografia.
In basso: l’istogramma dell’esposizione è un ottimo strumento per valutare se l’esposizione ha dei
problemi.
Potrebbero essere utili anche questi articoli:
L’esposimetro della fotocamera
Modalità di esposizione
28
9
ERRORE N.9
FLASH SPARATO IN FACCIA
I flash integrati nelle fotocamere hanno un inconveniente grave: non sono orientabili. Sparano il
lampo direttamente in faccia al soggetto... Questo causa molti problemi: l’immagine appare piatta, in quanto la luce frontale non dà rilievo ai contorni. Inoltre si creano forti ombre antiestetiche
dietro il soggetto, e, se si tratta di una persona o
di un animale, può facilmente insorgere il fenomeno degli “occhi rossi”. Inoltre, il flash integrato
non dispone di tutte le funzioni di cui sono dotati
i flash esterni, funzioni che consentono un pieno
controllo, da parte del fotografo, della luce emessa. Qual è la soluzione? Ebbene, innanzitutto evitare di usare il flash integrato se non è proprio,
ma proprio, ma proprio necessario. Valutate l'acquisto di un flash esterno orientabile. E se per il
momento non è possibile? Alzate la sensibilità,
29
Esempi di diffusori per il il flash integrato della fotocamera.
Al limite potete provare ad usare un fazzoletto, di carta o
di stoffa, bianco.
piuttosto che usare il flash integrato. Le fotocamere
reflex attuali hanno delle prestazioni alle alte sensibilità così buone, che non dovete spaventarvi di
usare i 3200 o i 6400 ISO, e potete andare anche
oltre. Certo, la foto apparirà rumorosa, ma sarà
sempre meglio di una foto ottenuta con la bruttissima luce frontale del flash integrato. Fate la prova...
E se proprio dovete usare il flash integrato, perché
la luce ambiente è davvero troppo scarsa? Provate
ad usare un diffusore, per ammorbidire un po' la luce. Ce ne sono di economicissimi in commercio,
ma come soluzione di emergenza potete provare
ad usare anche un fazzoletto bianco che avvolga
la parabola o un bicchiere di plastica. Una luce più
morbida avrà comunque una resa migliore di quella sparata direttamente dal flash.
In queste fotografie si può notare la differenza tra
lampo diretto (in alto) e lampo riflesso girando la parabola del flash contro la parete. La seconda immagine è molto più piacevole. Se non possedete un
flash esterno avete solo due possibilità: tentare di
ammorbidire il lampo attraverso un diffusore oppure
rinunciare ad usarlo preferendo alzare la sensibilità.
30
10
ERRORE N.10
INNAMORARSI DELLE PROPRIE
FOTO
Ci siamo passati tutti (no, a dir la verità, non tutti:
noi per esempio no). Cominciamo a vedere i primi risultati. Gli amici, che ne sanno meno di noi,
ci riempiono di complimenti. Ci sentiamo bravi. E
orgogliosi del nostro modo di fotografare. Se postiamo sulle comunità on-line diventiamo suscettibili ad ogni critica. Le nostre foto sono capolavori
e basta. Beh, quello è il preciso momento in cui
smettiamo di crescere fotograficamente. Purtroppo molti ci arrivano abbastanza presto. Sono ancora dei novellini, ma si sentono bravissimi. Non
vi conosco, quindi non so qual è il vostro livello,
ma se vi sentite arrivati, se siete alla ricerca di lodi sui social network e le critiche vi infastidiscono, ebbene, se non fate un bagno d'umiltà, probabilmente non crescerete più.
31
Cosa significa bagno di umiltà? Significa continuare a studiare, cioè leggere manuali ben fatti e
guardare con attenzione le foto dei grandi fotografi (non solo quei tre o quattro nomi conosciuti
da tutti). Osservare il lavoro degli altri e cercare
di capire quali sono i punti di forza e i punti di debolezza. Soprattutto, umiltà significa essere in
grado di valutare criticamente le proprie foto, per
individuare gli errori e correggerli la volta successiva.
Se volete migliorare il vostro modo di fotografare
non potete fare a meno di un continuo lavoro di
studio, di approfondimento e di applicazione.
Quest'ultimo è forse il consiglio più importante:
conservate l'umiltà nel valutare le vostre foto.
MIGLIORA LE TUE FOTOGRAFIE
EVITANDO GLI ERRORI DEI PRINCIPIANTI
© 2014 Phototutorial.net
Nota sul copyright:
Questo e-book è un prodotto gratuito Phototutorial.net. Tutti i diritti sono riservati.
Ne è vietata la duplicazione e la copia anche parziale senza il consenso scritto degli autori.
Chi dovesse riscontrare l'illecita diffusione presso altri siti web, programmi di sharing, ecc... è pregato di avvisare
gentilmente gli autori all'indirizzo e-mail [email protected].
xxxii