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DOSSIER
Martedì, 13 dicembre 2016
DOSSIER
Martedì, 13 dicembre 2016
Articoli
13/12/2016 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 14
FABIO DORIGO
Risale la qualità della vita Udine e Trieste da top ten
13/12/2016 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 14
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«Qui si sta bene e si può passeggiare tranquilli la...
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La cantieristica spinge l' export in Fvg
13/12/2016 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 20
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Quei soldi investiti per asfaltare le strade
13/12/2016 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 20
FRANCESCO FAIN
Tasse, il Comune passa all' incasso Un' iniezione di cinque milioni
13/12/2016 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 22
FRANCESCO FAIN
Tornano le corriere, via 50 migranti
13/12/2016 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 12
13/12/2016 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 13
ELENA DEL GIUDICE
Le navi trainano l' export Regione meglio dell' Italia
GIACOMINA PELLIZZARI
Il Friuli nella top ten la provincia di Udine vola al nono posto
13/12/2016 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 28
VINCENZO COMPAGNONE
Naufraga il progetto moderato Ziberna vuole correre da solo
13/12/2016 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 28
Su Facebook si accende la campagna elettorale
13/12/2016 Primorski
V letnem nartu prvi tudi evropski milijoni
13/12/2016 Primorski
Obina se eli ponovno vkljuiti v sodni postopek
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Scelta ministeriale trasferiti in pullman 50 richiedenti asilo
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Spazi finanziari ceduti agli enti locali: via libera al sistema di premi e...
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La difesa delle Uti fa volare le spese legali
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VINCENZO COMPAGNONE
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
Risale la qualità della vita Udine e Trieste da top ten
di Fabio Dorigo wTRIESTE Un riconoscimento postumo.
Le province di Trieste e Pordenone registrano un boom della
qualità della vita nell' anno in cui sono cambiate le
amministrazioni dei capoluoghi passate dal centrosinistra al
centrodestra. Un doppio miracolo che emerge dalla
tradizionale indagine sulla qualità della vita condotta da Il Sole
24 Ore che assegna il primato regionale del buon vivere a
Udine (nono posto), mentre resta stabile Gorizia al
diciannovesimo posto dopo l' exploit del 2015 quando scalò in
un colpo solo le 23 posizioni perse nel 2014
(quarantaduesimo posto). A livello nazionale è Aosta la
provincia ideale seguita da Milano, Trento e Belluno. Al fondo
della classifica il profondo Sud con Vibo Valentia, Reggio
Calabria, Caserta e Napoli. La roulette degli indicatori (che
cambiano ormai ogni anno) riserva sorprese e stranezze. La
nuova provincia sarda di Olbia Tempio è riuscita a perdere 53
posizioni in un solo anno passando dal sesto posto al
cinquantanovesimo.
Sei i settori d' indagine del Sole 24 Ore: affari, lavoro e
innovazione; reddito, risparmi e consumi; ambiente, servizi e
welfare; demografia, famiglia, integrazione; giustizia,
sicurezza, reati; cultura, tempo libero e partecipazione. Tra i
nuovissimi indicatori (42 i parametri presi in considerazione)
ci sono: valore dei protesti per abitante, start up innovative,
domande di brevetto, sportelli bancari, Atm e Pos, copertura
della banda larga, valore dell' immigrazione e le onlus iscritte
all' anagrafe.
La Regione Friuli Venezia Giulia si trova ad avere tutte le
quattro Province nei primi venti posti in Italia proprio nell' anno
in cui le ha cancellate dall' assetto istituzionale sostituendole
con le Uti (Unioni territoriali intercomunali). Un problema
aperto per le future indagini del Sole 24 Ore che si svolge su
base provinciale. Nel resto d' Italia, infatti, le Province
continueranno a esistere dopo la bocciatura referendaria della
riforma costituzionale.
La migliore qualità della vita in Friuli Venezia Giulia è in
provincia di Udine, che si colloca al nono posto in Italia,
scalando nove posizioni rispetto al 2015. Alle spalle c' è
Trieste, decima in Italia con un miglioramento di ben 24
posizioni. Autentico balzo in avanti della provincia di Pordenone, che guadagna 43 posizioni e si colloca
al diciassettesimo posto. Il merito? La gran parte dei dati presi in considerazione sono del 2015 e pochi
arrivano a qualche mese fa (ottobre 2016 per le librerie, bar e ristoranti).
L' indagine, fa sapere Il Sole 24 Ore, non misura "la felicità", ma tenta di valutare la qualità dei territori in
termini di efficienza dei servizi pubblici, di quantità (e qualità) delle dotazioni infrastrutturali, di occasioni
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
di lavoro, di sicurezza dei cittadini.
Trieste riesce a rientrare nella top ten nazionale grazie soprattutto ai terzi posti assoluti nel ranking
generale alle voci "redditi, risparmi e consumi" (trentesima Udine e trentatreesima Gorizia) e "ambiente,
servizi e welfare" (quarta Gorizia e tredicesima Udine). Nel dettaglio Trieste vanta un Pil pro capite di
28.579 euro (tredicesima); una media mensile di pensioni pari a 1.007 euro (settima); una media di
32.840 euro di depositi bancari pro capite (quinta). Il welfare triestino è il vero fiore all' occhiello del
capoluogo giuliano: primo posto assoluto in Italia per spese sociali pro capite (107,28 euro) davanti a
Milano (101,77) e Aosta (100,24). Udine è al sesto posto (95,30). Nel campo delle strutture per i più
piccoli (asili nido) troviamo Gorizia al sesto posto nella classifica che vede prima Bologna e seconda
Modena. Trieste, invece, è tredicesima e Udine ventiduesima.
Scorrendo gli altri indicatori viene fuori un' altra contraddizione di Trieste, prima per "le start up
innovative" (davanti a Trento, Ascoli Piceno e Milano) e ultima per "lo spirito di iniziativa" (dietro a Lodi,
Carbonia Iglesias e la corregionale Gorizia). Curioso anche il quarto posto di Udine nell' inventiva
("brevetti per 1000 abitanti") dietro a Milano, Bologna e Torino. Decima Pordenone e solo
trentasettesima Trieste.
Due conferme arrivano anche dagli indici demografici. Trieste (centosettesima), unico capoluogo senza
provincia, registra una densità urbana superiore a Roma e inferiore solo a Milano, Monza Brianza e
Napoli. Inoltre è la città con il maggiore indice di vecchiaia.
Fanalino di coda dietro a Savona, Genova e Biella. Primato incontrastato. Trieste città di vecchi? "No, di
gente vissuta"si leggeva tempo fa su un' insegna di Corso Italia.
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FABIO DORIGO
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
«Qui si sta bene e si può passeggiare tranquilli la
sera»
GORIZIA Diciannovesima era. Diciannovesima
è rimasta. Gorizia entra anche quest' anno
nella top 20 della classifica della qualità della
vita de "Il Sole 24 Ore". Certo, a guardare il
bicchiere mezzo vuoto, il capoluogo isontino si
piazza alle spalle di Udine, Trieste e
Pordenone ed è il fanalino di coda dei
capoluoghi regionali ma il sindaco Ettore
Romoli non si è fatto mai incantare (nè
deprimere) da queste classifiche. Sia quando
le cose andavano bene, sia quando il
responso era negativo.
Sindaco, perché guarda con occhi
disincantati a tali indagini?
Perché? Perché lasciano il tempo che trovano.
Queste indagini sono quanto di più opinabile
esista sulla faccia della terra. Una decina di
giorni fa eravamo undicesimi nella classifica
della qualità della vita elaborata da "Italia
Oggi". Adesso, nell' analogo approfondimento
de "Il Sole 24 Ore", ci ritroviamo
diciannovesimi. E poi, è un saliscendi
continuo: capita che nel giro di un anno ti
ritrovi ai vertici o vieni scaraventato negli inferi
senza che, in quei dodici mesi, si sia registrato
un grande successo o si sia verificata una
catastrofe.
Si tratta, comunque, di responsi incoraggianti...
Sì. Siamo nella fascia delle posizioni di rilievo fra i capoluoghi italiani e questo non può che farmi
sorridere. Questi piazzamenti dimostrano come la vita, nella nostra città, sia ancora a livelli alti. Nel
complesso, qui si vive bene.
Non c' è delinquenza. Ed è ancora possibile passeggiare tranquillamente alla sera.
I dati ci premiano per il welfare e per l' ambiente. È soddisfatto?
Ci piazziamo al settimo posto in Italia per spese sociali pro capite (prima in classifica è Trieste, ndr).
Ciò dimostra l' attenzione che prestiamo alle fasce deboli.
La qualità dell' ambiente, poi, è conclamata...
Vero. Nei giorni scorsi sono usciti anche i risultati di un' indagine della Coldiretti. Se in molte città
prevale lo smog, qui per fortuna va molto meglio. Inoltre, la nostra città è nella top ten dei capoluoghi
con maggiore densità di verde pubblico per abitante. Mi sembra un dato importante.
(fra.fa.)
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Gorizia
La cantieristica spinge l' export in Fvg
I dati Ires: crescita record a Trieste (+29,3%) mentre frenano Gorizia (+3,8%) e Udine (­
1,5%)
TRIESTE Accelera l' export delle regioni del
Nord Ovest nel terzo trimestre dell' anno, con
una crescita del 2,1% rispetto al trimestre,
mentre le regioni del Nordest registrano una
sostanziale stabilità (­0,2%) e sembra
rallentare la forte spinta che aveva
caratterizzato i territori del Sud nella prima
parte dell' anno, soprattutto grazie al traino
della Basilicata con il comparto automotive: il
Sud e le isole registrano infatti un calo dell'
export dell' 1,5%.
Considerando l' intero periodo gennaio­
settembre, tuttavia, l' Istat rileva che il
maggiore apporto dato al lieve aumento
tendenziale dell' export nazionale (+0,5%) è in
gran parte da attribuirsi alle aree meridionali
(+10,6%).
Il valore delle esportazioni delle imprese del
Friuli Venezia Giulia nei primi nove mesi del
2016 fa segnare un incremento del 5,5%
rispetto allo stesso periodo dell' anno scorso,
pari a 528 milioni di euro in più. Si tratta del
migliore risultato tra le regioni del Nordest, che
nel suo complesso registra una crescita pari a
+1,5%; a livello nazionale la dinamica positiva
è stata molto più contenuta (+0,5%).
Dopo un avvio di anno negativo (­5,5%), l'
export regionale è fortemente cresciuto nel secondo trimestre (+22,4%), mentre gli ultimi mesi
evidenziano un rallentamento delle vendite estere (+1,1%). I primi nove mesi dell' anno evidenziano
anche una netta contrazione delle importazioni regionali (­7%) e una conseguente crescita dell' avanzo
commerciale (+902 milioni di euro, pari a +21,6%), che nel 2016 ha superato i 5 miliardi. Lo rileva una
rielaborazione dell' Ires Fvg curata dal ricercatore Alessandro Russo su dati Istat.
A livello territoriale si è verificata una notevole espansione delle esportazioni della provincia di Trieste
(+29,3%) e una più moderata crescita in quella di Gorizia (+3,8%). Nella provincia di Udine si osserva al
contrario una variazione negativa (­1,5%), in quella di Pordenone il volume di export è rimasto
sostanzialmente invariato (­0,3%). L' ottimo risultato della provincia giuliana proviene sia al settore della
cantieristica navale (+122,8%, pari a 460 milioni di euro in più), sia al comparto della meccanica
strumentale (+50,5%, che equivale a 156 milioni di euro in più).
Tornando al contesto regionale, senza l' apporto della cantieristica navale nei primi nove mesi del 2016
il valore delle esportazioni sarebbe rimasto sostanzialmente invariato (­0,2%). Tra i principali comparti
dell' economia regionale si segnala l' incremento del 3,2% delle vendite di macchinari e
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Gorizia
apparecchiature, mentre quello del mobile segna una battuta d' arresto (­3,5%), nonostante i segnali di
ripresa evidenziati nell' ultimo biennio. Anche le esportazioni di apparecchi elettrici risultano in deciso
calo nel 2016 (­12%).
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Gorizia
Quei soldi investiti per asfaltare le strade
Ma una buona parte viene assorbita per il funzionamento della macchina comunale e
per gli stipendi
Ma dove finiscono i soldi incassati grazie alla
Tasi e all' Imu? La risposta dell' assessore
comunale al Bilancio Guido Germano Pettarin
è di una semplicità disarmante e sembra
sfiorare l' ovvietà.
«Gli incassi delle tasse ­ spiega ­ vanno a
coprire le esigenze del Comune».
E quali sono le necessità del Comune?
«Garantire il funzionamento della macchina
comunale ed effettuare i lavori pubblici».
Insomma, una fetta dei 5 milioni serviranno per
pagare gli stipendi dei dipendenti, facendo sì
che servizi e uffici possano funzionare con
regolarità e in maniera il più possibile efficace.
E quando si parla di "lavori pubblici", il
pensiero subito corre alle strade. Una parte
delle tasse, infatti, servirà per continuare l'
operazione­maquillage di tante arterie
cittadine che versano in pessime condizioni,
sono piene di buche e sconnessioni,
necessitano di tanto, tanto bitume. L'
amministrazione comunale, a questo aspetto,
è sempre stata molto attenta: «troppo attenta»,
secondo i detrattori, che vorrebbero lo stesso
impegno anche in altri settori, come ad
esempio quello della Cultura.
«Effettivamente, la voce "asfaltature" ­
aggiunge Pettarin ­ è una di quelle che vengono corroborate da questo tipo di entrate». Ed è così che
grazie a queste nuove iniezioni di denaro, potranno essere riportate agli antichi splendori altre
carreggiate, oggi malconce.
Peraltro, Gorizia è reduce da un maxi­piano di asfaltature disposto dall' amministrazione comunale.
Sono 18 le strade del centro ma anche della periferia che sono state oggetto di manutenzione
straordinaria, a cominciare da via Udine, il tratto lucinichese della strada regionale 56, in pessime
condizioni.
Complessivamente, erano a disposizione un milione 250mila euro così suddivisi:
settecentonovantasettemila euro sono finanziati attingendo dall' avanzo 2015, 200mila sono il frutto di
proventi da partecipazioni 2015, i restanti 253mila euro costituiscono un' altra tranche dell' avanzo 2015.
L' intento era ed è di risolvere (una volta per tutte) molte delle criticità in fatto di buche e sconnessioni
nelle strade che da tanto tempo ormai caratterizzano alcune zone della città.
(fra.fa.)
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Gorizia
Tasse, il Comune passa all' incasso Un' iniezione di
cinque milioni
In 8mila devono pagare l' Imu, una uscita pro capite di 290 euro ma i goriziani sono
molto ligi e puntuali, pochi i casi di morosità. Solo dieci devono versare la Tasi per case
di lusso
di Francesco Fain Una partita da oltre 5 milioni
di euro che sarà una boccata d' ossigeno per il
bilancio comunale. Scadono venerdì i termini
per il versamento del saldo di Imu e Tasi. «Al
pagamento dell' Imu ­ spiega l' assessore
comunale al Bilancio, Guido Germano Pettarin
­ sono interessati 7.952 cittadini: si tratta dei
proprietari di immobili di lusso e di altri beni
che non siano l' abitazione principale. Il primo
acconto ha portato nelle nostre casse
2.716.189 euro.
Con il saldo che deve essere corrisposto entro
il 16 dicembre la cifra supererà i 5 milioni, oltre
la previsione di incasso che era di 4 milioni
837mila euro».
La Tasi sulla prima casa, invece, è stata
esentata per legge. «Così come sono esentati
dal pagamento anche i proprietari di immobili
commerciali perché già pagano l' Imu»,
specifica Pettarin. «Gli unici soggetti, dunque,
che pagano la Tasi sono i proprietari di
immobili di lusso che a Gorizia sono una
decina per una previsione di incasso di 5mila
euro».
Parallelamente, c' è un' interessante ricerca
del Servizio politiche sociali della Uil che ha
puntato la lente d' ingrandimento su tutti i
capoluoghi italiani. Ebbene: Gorizia fa un' ottima figura perché ­ mediamente ­ ogni goriziano paga di
Tasi e Imu 582 euro (di cui 291 di saldo). Siamo lontani mille anni luce dal dato di Roma (2.064 euro
medi), Milano (2.040), Bologna (2.038), Genova (1.774) e Torino (1.745).
Peraltro, i goriziani sono ottimi pagatori. I ritardi nei pagamenti sono sporadici. «Il ritratto di Gorizia è
quello di una città virtuosa: già lo sapevamo e anche in questi mesi abbiamo avuto ulteriori conferme ­
commenta ancora Guido Germano Pettarin, assessore comunale alle Finanze ­. I cittadini sono ligi al
pagamento delle tasse ma scusate se torno ad evidenziarlo: un pizzico di merito ce l' ha anche il
Comune che ha imposto una tassazione fra le più basse d' Italia».
Non è facile districarsi fra le varie tipologie e, quindi, il personale degli uffici comunali competenti sarà a
disposizione dei cittadini durante gli orari d' ufficio, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 e lunedì e
mercoledì anche il pomeriggio, dalle 16 alle 17 per fornire informazioni, in particolare su variazioni e
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calcolo dell' imposta e stampa dei modelli di versamento. Ma ecco un veloce vademecum delle
esenzioni, delle aliquote e delle detrazioni vigenti. Per quanto riguarda l' Imu, l' abitazione principale è
esente tranne gli immobili di lusso ovvero le categorie A1, A8 e A9. Agli immobili non esenti si applica l'
aliquota del 4 per mille con detrazione di 200 euro mentre agli altri immobili e aree edificabili l' aliquota
è al 7,6 per mille, esclusa la categoria D5 (banche e assicurazioni) dove l' aliquota è maggiorata al 10,6
per mille. Va ricordato anche nel Comune di Gorizia i terreni agricoli sono esenti. Per ciò che concerne
la Tasi, l' abitazione principale è esente tranne gli immobili di lusso e agli immobili non esenti si applica
l' aliquota del 1,5 per mille con detrazioni progressive.
«L' obiettivo della mia amministrazione è sempre stato quello di evitare di mettere le mani nelle tasche
dei cittadini ­ spiega il sindaco Romoli ­ e su questa linea ci siamo mossi fin dall' inizio cercando, da una
parte, di tagliare le spese non indispensabili della macchina comunale e, dall' altra, di gestire con
efficienza i conti».
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Tornano le corriere, via 50 migranti
Il sindaco Romoli: «La situazione resta critica, una goccia nel mare». Ne arrivano in città
una decina al giorno
di Francesco Fain Alla fine, le tanto auspicate
corriere sono arrivate. E hanno alleggerito
Gorizia dalla presenza di cinquanta richiedenti
asilo. Il pressing effettuato dalla Prefettura ha
avuto, dunque, buon esito. E non era facile,
non era certamente una passeggiata di salute
considerato che siamo nel bel mezzo di una
crisi di Governo e a Roma sono in tutt' altre
faccende affaccendati.
Destinazione Piemonte e Lombardia «Il
Ministero dell' Interno ­ spiega la Prefettura ­,
al fine di ridurre il numero dei richiedenti la
protezione internazionale attualmente presenti
nella provincia di Gorizia, ha disposto il
trasferimento di 50 profughi in strutture di
accoglienza situate in altre regioni d' Italia. In
particolare, le località di destinazione stabilite
dal Viminale sono il Piemonte e la Lombardia
dove saranno collocati 25 migranti per
ciascuna regione, secondo una ripartizione
provinciale effettuata dalle rispettive Prefetture
dei capoluoghi regionali».
Il trasferimento dei profughi, «tutti identificati e
fotosegnalati e in possesso di idonea
certificazione medica», ci tiene a precisare la
Prefettura, si è svolto nella giornata di ieri,
«organizzato da questa Prefettura in
collaborazione con la locale Questura, tramite pullman in partenza dalla città di Gorizia».
Negli ultimi giorni, si sono nuovamente rinforzati i flussi di richiedenti asilo che ­ oggi ­ sembrano
preferire Gorizia piuttosto che Udine. Mediamente, sono una decina gli immigrati che raggiungono la
nostra città. Nei giorni scorsi, secondo alcune testimonianze, due immigrati hanno nuovamente
pernottato all' interno della Galleria Bombi anche se la notizia non trova conferme ufficiali presso le
autorità.
Avremmo voluto ottenere maggiori ragguagli ma per l' intera giornata di ieri non è stato possibile
conferire con il viceprefetto vicario Antonino Gulletta.
Il monito del Comune Intanto, l' amministrazione comunale si rallegra per quest' ultima azione di
"alleggerimento" con il trasferimento in Piemonte e Lombardia di 50 migranti. Ma c' è la consapevolezza
(reale, purtroppo) che, nel breve volgere di pochi giorni, la situazione rischia nuovamente di
ripresentarsi... tale e quale. Con tutte le strutture di accoglienza sovraffollate.
Non a caso, il sindaco Ettore Romoli parla di una «goccia nel mare», riferendosi agli ultimi trasferimenti.
«Non serve essere dei maghi o avere chissà quale tipo di doti divinatorie o soprannaturali ma è facile
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prevedere che questi cinquanta immigrati saranno, presto, rimpiazzati da altri».
Per essere "sensibile" il trasferimento avrebbe dovuto riguardare almeno 150 persone: così, la città
avrebbe potuto "respirare". Ma è già un successo essere riusciti a portare qui le corriere.
«Il problema, in ogni caso, è che la situazione continua a peggiorare. Francamente, non ci voleva molto
a capire che i novantasei posti del campo San Giuseppe avrebbero rappresentato un sollievo soltanto
temporaneo», continua il primo cittadino.
La speranza dell' amministrazione comunale e del sindaco Romoli è che la Regione prenda di petto la
questione.
«Ma mi auguro anche ­ conclude il primo cittadino ­ che il nuovo Governo sappia affrontare, una volta
per tutte e con concretezza, il problema dell' emergenza­migranti».
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La difesa delle Uti fa volare le spese legali
Incarico esterno da oltre 200 mila euro per opporsi ai ribelli. Zilli incalza la giunta
di Maura Delle Case wUDINE «La Regione
vanta per legge un servizio di avvocatura che
costa 1,5 milioni di euro l' anno, il cui
personale è incardinato nell' organigramma
con una posizione da dirigente che gli vale fino
a 110 mila euro al mese. Si tratta di un costo
fisso importante, evidentemente però
insufficiente agli occhi della giunta regionale
che preferisce avvalersi di avvocati esterni».
Firma l' attacco la consigliera della Lega Nord,
Barbara Zilli, dopo essere incappata nelle
pieghe della Finanziaria 2017 in un capitolo
dedicato alle spese legali esterne, che oggi
pesa 150 mila euro ma in predicato di
aumentare in corso d' anno, a sentire l'
esponente del Carroccio che sulla lievitazione
dei costi è pronta a scommettere. Non alla
cieca ma sventolando le ultime parcelle
pagate dalla Regione. Parcelle che sommate,
nell' anno in corso, portano a uno
stanziamento di oltre 330 mila euro per
consulenze legali esterne. Di questi, 207 mila
sono stati pagati per nove diversi incarichi ­ tra
2015 e 2016 ­ al professor Massimo Luciani,
ingaggiato dalla giunta di Debora Serracchiani
per difendere la Regione nei ricorsi presentati
al Tar del Fvg dalla class action dei sindaci
ribelli contro la legge di riforma Panontin e in particolare contro le Unioni territoriali intercomunali (Uti).
Impugnazioni che per l' avvocato Zilli sono «tutto sommato ordinarie.
Non insomma casi davanti alla Corte costituzionale per chissà quali motivazioni, in ordine ai quali
riterrei comunque validissimo l' apporto dell' avvocatura regionale, viste le professionalità che vi
operano», aggiunge la consigliera tirando acqua al mulino dei colleghi in forze all' avvocatura regionale.
Muovendo da quelle considerazioni, Zilli ha così presentato un' interrogazione per conoscere i motivi
che hanno spinto l' amministrazione regionale ad affidarsi a un legale extra struttura per difendere l' ente
e in particolare al professionista del foro di Roma. «Perché non ha inteso affidare la difesa all'
avvocatura dello Stato con evidente risparmio di costi e quali sono le intenzioni dell' esecutivo in ordine
ai futuri contenziosi considerato lo stanziamenti da 150 mila euro in Finanziaria per eventuali incarichi
legali esterni?». Zilli chiede inoltre di conoscere i criteri in base ai quali è stato determinato per ogni
incarico conferito il compenso dell' avvocato Luciani. «Siamo dinnanzi a un' inutile duplicazione di costi ­
conclude l' esponente leghista ­, avvilente per la nostra avvocatura ed esosa per i cittadini".
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Spazi finanziari ceduti agli enti locali: via libera al
sistema di premi e sanzioni
consiglio delle autonomie
Via libera del Consiglio delle autonomie,
riunitosi ieri a Udine, al sistema premiale e
sanzionatorio per l' utilizzo degli spazi
finanziari regionali ceduti ai Comuni che
ricalca di fatto i criteri già applicati negli scorsi
due anni.
Al Cal, presieduto dal sindaco di Gorizia Ettore
Romoli (nella foto), l' assessore regionale alle
Autonomie locali Paolo Paontin ha presentato
anche la delibera di generalità appena
licenziata dalla giunta regionale sulla
determinazione dell' adeguatezza dei Comuni
per la gestione associata delle funzioni. Punto
che promette di essere dirimente nell'
attuazione della contestata riforma degli enti
locali essendo una delle richieste a suo tempo
avanzate dall' Anci e dal plotone dei sindaci
rimasti fuori dalle Uti.
Consegnata quindi la documentazione, i
membri del consiglio avranno tempo una
settimana per approfondirla, elaborare
eventualmente delle proposte alternative ai
criteri individuati dalla giunta per poi discuterli
nel merito lunedì prossimo, data per la quale il
presidente Romoli, incassata la disponibilità
dell' assessore a essere presente, ha
riconvocato il Cal. (m.d.c.
)
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Le navi trainano l' export Regione meglio dell' Italia
LO STUDIOChiusura a +5,5% nei primi nove mesi. Segno meno per Udine e Pordenone
Flettono mobile, coltellerie, motori. Bene l' elettrodomestico e la meccanica
di Elena Del Giudice wUDINE Grazie alle navi
di Fincantieri le esportazioni del Friuli Venezia
Giulia chiudono in positivo, +5,54% nei primi 9
mesi dell' anno, a oltre 10 miliardi di euro
(contro i 9,5 dello stesso periodo del 2015). A
livello nazionale l' export si ferma a un +0,5%.
Nel solo terzo trimestre l' export è stato di 2
miliardi e 903 milioni di euro, a fronte dei 2
miliardi 871 milioni del terzo trimestre 2015,
+1,10%. Anche l' andamento per province
conferma il ruolo da leader di Trieste che
incrementa di quasi il 30%; bene Gorizia a
+3,84%; in flessione sia Udine che Pordenone,
più marcata per la prima, ­1,53%, che per la
seconda, ­0,26%.
Nell' andamento per settori, bene l' agricoltura,
con +30,5% a 33,4 milioni i prodotti di
agricolture non permanenti, che compensa il ­
9,4% dei prodotti di colture permanenti, da
29,1 milioni dei primi nove mesi del 2015, ai
26,38 di quest' anno. In crescita anche le
piante vive, a 33 milioni di euro contro i 29,3
del 2015, +12,8%. "Tira" il prosciutto , che
incrementa del +1,4% a 63,8 milioni, come i
prodotti del settore lattiero­caseario, a 23
milioni di euro (erano 19,8 lo scorso anno).
Segno più per i prodotti da forno e farinacei,
sopra i 115 milioni e un progresso del +0,5%, e gli altri prodotti alimentari arrivano a 170 milioni di euro,
+5,16% rispetto al 162 milioni dei primi tre trimestri del 2015. Un cenno a parte lo merita il vino che sale
di quasi il 12%, da 88,4 a 99 milioni di euro.
Il tessile ha alcune voci interessanti, come ad esempio i filati che segnano +3,2% a 39 milioni, o gli altri
prodotti tessili che mettono a segno +17,9% a 72,7 milioni. La chimica ha un trend di sostanziale
stabilità, con una flessione della chimica di base, che scende a 96,6 milioni dai 101 del 2015, mentre gli
altri prodotti chimici incrementano del +17% da 32 a 38 milioni. Stabile anche la plastica, a 33 milioni di
euro, +0,5%, mentre flette il vetro del ­1,7% a 51,9 milioni. Contrazione importante per le coltellerie, che
cedono il ­13,5% attestandosi a 155,5 milioni di euro, contro i 179,9 del 2015. In progresso le
apparecchiature per le telecomunicazioni, +1,9% a 318 milioni, così come gli strumenti e gli apparecchi
di misurazione che, con un +3,7%, passano da 87,8 a 91 milioni di euro.
Forte la contrazione dei motori e generatori elettrici che, nel periodo, esportano per 157,8 milioni, ­
37,2% rispetto ai 251 milioni dello scorso anno. Gli apparecchi per illuminazione salgono del +5% a
144,6 milioni, e del +5,8% incrementa l' export degli elettrodomestici, che chiudono i 9 mesi a 286
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Gorizia
milioni di euro, erano 270,2 nel 2015.
Le macchine non hanno un andamento omogeneo: vanno meglio le macchine generiche per impieghi
speciali, +3,8% a 968 milioni, e quelle di impiego generale, +19% a 689 milioni; flettono invece le
macchine per l' agricoltura e le macchine utensili. I mobili sono in frenata, ­3,4% a 929,7 milioni, erano
963,2 nel 2015. Infine chiudono le navi a 1,49 miliardi di euro, +57,7% rispetto ai 944,5 milioni dello
scorso anno.
Per quel che riguarda le destinazioni, l' analisi dell' Ires Fvg segnala come gli Stati Uniti siano diventati il
primo mercato di riferimento dell' export dalla regione con 1,8 miliardi nei 9 mesi, 617 milioni in più
rispetto allo scorso anno, +49,1%. Segue la Germania con 1,33 miliardi, +2,9%, quindi la Francia con
867 milioni, ­9,8%, e il Regno Unito con 529 milioni, +0,8%. In termini di crescita percentuale, spicca l'
Algeria con +148,2% a 325 milioni di euro, e anche la Turchia, +56,5%, a 397 milioni.
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ELENA DEL GIUDICE
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Gorizia
Il Friuli nella top ten la provincia di Udine vola al
nono posto
Nell' indagine de "Il Sole 24 ore" è la prima in regione Bene la sicurezza, il lavoro e l'
innovazione, meno la cultura
di Giacomina Pellizzari Il Friuli nella top ten
per qualità della vita in Ialia. Nella tradizionale
classifica de "Il Sole 24 ore", quella che da 25
anni misura la vivibilità nei vari territori, Udine,
in un anno, conquista nove posizioni e balza al
nono posto. Passando dal 60° al 17° posto,
Pordenone fa meglio ma, rispetto al capoluogo
friulano, resta indietro.
Gorizia stabile al 19° posto.
Trieste al decimo. E anche se, come sostiene
il sindaco di Udine Furio Honsell, le classifiche
lasciano il tempo che trovano, fa piacere a tutti
vedere che la provincia di Udine è la prima in
Friuli Venezia Giulia.
Analizzando i gruppi degli indicatori emerge
che Udine deve fare ancora qualche sforzo per
raggiungere Pordenone che in fatto di
sicurezza si colloca al quinto posto in Italia.
Nel capoluogo friulano, ogni 100 mila abitanti,
si registrano 145 scippi, 316 furti in casa, 26
furti d' auto, 15 rapine e 245 truffe e frodi
informatiche. Sul fronte truffe, però, va peggio
a Gorizia dove la media raggiunge 304
denunce ogni 100 mila abitanti. Udine si
difende bene sull' ambiente e il welfare, ma
non riesce a superare Gorizia che si colloca al
quarto posto. Interessante il tasso di
emigrazione ospedaliera che se a Udine si ferma a 5, a Pordenone raddoppia. Molto viene investito
anche sul fronte dei servizi sociali, basti pensare che la spesa pro capite per minori, anziani e poveri
raggiunge 95 euro, mentre a Pordenone si ferma a 70 e a Gorizia a 94. La copertura della banda larga
viene data al 91 per cento, ma sentendo le lamentele che arrivano dalla montagna viene da pensare che
su questo punto manchi un qualche approfondimento.
Passiamo alla demografia.
Udine al 13° posto supera Pordenone (18°) e Gorizia piombata davvero in basso (100°).
La provincia di Udine è la meno popolosa, la densità per chilometro quadrato non va oltre i 107 abitanti,
mentre a Pordenone raggiunge i 107 e a Gorizia addirittura 300. È evidente che a "penalizzare" Udine e
Pordenone sono le zone montane dove lo spopolamento resta un problema da risolvere. E se il tasso di
denatalità per mille abitanti è 8 quello di vecchiaia è 207. In un anno si separano 28 coppie ogni 10 mila
coniugati e si laureano 79 studenti ogni mille giovani. Ogni 100 stranieri, cinque acquisiscono la
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Gorizia
cittadinanza. Non va male neppure come capacità di spesa: nella nostra provincia ogni residente
guadagna mediamente 25.120 euro l' anno. I friulani, per abitare in una casa di medie dimensioni,
pagano 510 euro al mese di affitto e fronteggiano protesti per un valore di circa 2.488 euro annui. Il
valore del patrimonio immobiliare residenziale pro capite è pari a 41.253 euro. Resta qualcosa da fare
pure sul fronte culturale dove la provincia si blocca al 45° posto.
Sul territorio, ogni 100 mila abitanti, si contano 6 librerie e 735 tra ristoranti e bar. La provincia di Udine,
rispetto a quelle di Pordenone e Gorizia, spicca per la spesa dei turisti stranieri che in un anno
ammonta a 407 milioni di euro.
Insomma al nord e in particolare in Friuli si vive bene. Le condizioni migliorano ad Aosta che per la terza
svetta in cima alla classifica, a Milano, Trento, Belluno Sondrio, Firenze, Bolzano e Bologna.
Province che, nella classifica, anticipano Udine. Fanalino di coda Vibo Valentia.
«Si tratta ­ continua Honsell ­ di valutazioni qualitative perché la qualità della vita a Udine si percepisce
solo vivendoci. Esprimo profonda soddisfazione perché dopo nove anni di amministrazione, la città ha
scalato diverse posizioni in questo classifiche. Nel complesso emerge un quadro della società udinese
come un contesto sostanzialmente sano e con una buona qualità dei servizi».
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GIACOMINA PELLIZZARI
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Naufraga il progetto moderato Ziberna vuole correre
da solo
Il candidato forzista non raccoglie l' invito lanciato dall' ex sindaco Tuzzi Anche Mara
Cernic prende le distanze : poco concrete le proposte formulate
di Vincenzo Compagnone Rodolfo Ziberna
sbarra la strada al progetto di una saldatura
fra forze politiche e liste civiche moderate di
centro­sinistra e centro destra. Progetto partito
un mese e mezzo fa per iniziativa dell' ex
sindaco Erminio Tuzzi, dell' ingegner Nicolò
Fornasir (Pd) e dell' ex consigliere comunale
repubblicano, Maurizio Pecorari.
Chi si aspettava che dal quarto incontro
promosso dai fautori di una "Grosse Koalition"
in salsa goriziana scaturissero indicazioni
conclusive circa la formazione di una lista e,
soprattutto, la "nomination" di un candidato
sindaco, è rimasto deluso: la proposta, come
dicevamo, è sembrata arenarsi di fronte all'
intervento che per primo, in sala Dora Bassi,
ha effettuato proprio il consigliere regionale
forzista. Pur condividendo molti punti dell'
appello per un rilancio della città confezionato
dalla "triade" che caldeggia un' aggregazione
di centro moderato (che superi le ideologie a
vantaggio delle idee, unisca partiti e società
civile all' insegna, anche, di un patto
generazionale volto a perseguire obiettivi
comuni quali la prospettiva transfrontaliera
incarnata dai progetti del Gect, la difesa della
sanità e del Tribunale, il decollo dell'
aeroporto), Ziberna ha messo subito le cose in chiaro. «Per ora sono il candidato sindaco di Forza Italia,
ritengo di poter avere in gennaio anche l' appoggio delle altre forze di centro­destra con le quali ci
riuniremo», ha precisato il consigliere forzista, rilanciando con una proposta di taglio diverso.
«Penso che si possa stipulare, piuttosto, nell' imminenza delle elezioni che si terranno la prossima
primavera un patto su quattro, cinque punti­chiave per il futuro della città sui quali vincitori e vinti si
impegnino a convergere».
Ha parlato anche Mara Cernic, anche lei candidata sindaco del movimento civico "Gorizia 100 sogni",
appoggiata dalla Slovenska Skupnost, giudicando "poco concrete" le proposte formulate e aderendo
piuttosto all' invito di Ziberna a pervenire, più avanti nel tempo, a un "patto trasversale".
Presenti, fra gli altri, anche il neosegretario del Pd, Franco Perazza, con il capogruppo comunale
Giuseppe Cingolani, l' assessore comunale di Forza Italia Guido Pettarin con il consigliere Beppe Ciotta
e i consiglieri comunali di "Gorizia è Tua" Michele Bressan e Rosy Tucci. È stata quest' ultima a
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Gorizia)
Gorizia
concludere la serie di interventi, ribadendo il sostegno e la disponibilità offerti, sin dall' inizio, dalla lista
civica al progetto targato Tuzzi­Fornasir­Pecorari, ma chiedendosi quale potrà essere a questo punto lo
sbocco, non essendo stata configurata neppure l' ipotesi di un candidato sindaco mentre diversi altri
"aspiranti" alla successione di Romoli (non dimentichiamoci di Federico Portelli e Andrea Picco) sono
già da tempo in campagna elettorale.
Domanda che, viste le premesse, non poteva trovare (e non ha trovato) risposta.
VINCENZO COMPAGNONE
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Gorizia
prefettura
Scelta ministeriale trasferiti in pullman 50 richiedenti
asilo
«Si comunica che il ministero dell' Interno al
fine di ridurre il numero dei richiedenti la
protezione internazionale attualmente presenti
nella provincia di Gorizia, ha disposto il
trasferimento di 50 profughi in strutture di
accoglienza situate in altre regioni d' Italia».
Lo ha reso noto ieri la prefettura di Gorizia,
confermando le indiscrezioni dei giorni scorsi
sull' ok del Viminale al piano di
"alleggerimento" disposto nel territorio
isontino. In particolare, le località di
destinazione stabilite dal ministero dell' Interno
sono il Piemonte e la Lombardia, dove
saranno collocati 25 migranti per ciascuna
regione, secondo una ripartizione provinciale
effettuata dalle rispettive prefetture. «Il
trasferimento dei richiedenti asilo, tutti
identificati e fotosegnalati e in possesso di
idonea certificazione medica», è stato
effettuato ieri, sotto la supervisione della
prefettura goriziana, in collaborazione con la
questura, con l' utilizzo di pullman partiti da
Gorizia.
Il trasferimento ha interessato richiedenti asilo
che erano ospitati nell' hub di campo San
Giuseppe, a San Rocco, e nel dormitorio della
Caritas di piazza Tommaseo. Ma in città
sarebbero ancora un' ottantina i migranti al di fuori delle convenzioni tra il gestore del Nazareno e del
San Giuseppe e la prefettura.
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Gorizia
Su Facebook si accende la campagna elettorale
Scintille, con minaccia di querele, fra Rodolfo
Ziberna e Lucio Gruden, portavoce della lista
civica "Percorsi goriziani", che dovrebbe (ma il
condizionale continua ad essere d' obbligo)
candidare a sindaco il giornalista Roberto
Collini. «Mi vengono segnalate», ha scritto
Ziberna, «diverse cose che Gruden, mago
Otelma, scrive su Facebook sul mio conto.
Alcune mi fanno sorridere, altre sono proprio
false e devo diffidare questo signore assai
bugiardo. Da questo comportamento si
comprende come l' associazione di cui è
esponente intenda svolgere la campagna
elettorale. Le scorrettezze, le fantasie fanno
parte del gioco, ma le falsità no. Sfido Gruden
a querelarmi», ha aggiunto il consigliere
forzista, «per queste mie affermazioni ma,
ahimè, non lo farà: valuterò io, allora, se
sussistono elementi di querela nei suoi
confronti». Risultato: un coro di consensi e 155
likes alle dichiarazioni postate da Ziberna
anche sul social network.(vi.co)
VINCENZO COMPAGNONE
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Primorski
Gorizia
V letnem nartu prvi tudi evropski milijoni
Verajnja skupina EZTS GO, ki je potekala v
Gorici, je prinesla nekaj pomembnih mejnikov.
Osrednjega pomena na dnevnem redu sta bila
proraun za leto 2017 in triletni razvojni nart.
»Pri nartovanju plana poslovanja smo tokrat
prvi lahko vkljuili tudi evropska sredstva,« je
zadovoljen predsednik skupine Robert Golob.
Gre za 10 milijonov evrov, ki so bili odobreni
pred dvema letoma, in sicer za dva projekta:
park Isonzo/Soa in ezmejno zdravstvo.
»Najpomembneje pa je to,« je za Primorski
dnevnik po skupini povedal Golob, »da smo
potrdili tudi strukturo stro­ kov znotraj teh dveh
projektov.« Sedaj je treba le e poakati na
soglasje pristojnega sekretariata v Trstu in
pristojnih organov Evropske komisije, kar naj
bi se zgodilo do februarja prihodnjega leta.
lani skupine EZTS GO so torej veraj lahko pri
nartovanju letnega narta dela oz. plana
poslovanja vkljuili tudi evropska sredstva.
Dosedanji letni narti so namre vkljuevali samo
sredstva za lastno delovanje EZTS GO, sedaj
pa vkljuuje tudi sredstva za omenjena
projekta, se pravi po pet milijonov za vsakega.
Projekta sta torej s tem integrirana v proraun in
delovanje. Je to e zelena lu za zaetek
projektov? Ne e isto, odgovarja Golob in
pojasnjuje: »V letonjem letu je bilo precej etap,
dananja je bila predzadnja. Natan­ en razrez porabe denarja, ki smo ga sprejeli, morajo potrditi e
pristojni sekretariat v Trstu in pristojni organi v Evropski komisiji. Gre pa za sestavni del delovanja, ne
za kakno dodatno zadevo. Oziroma za vrstni red ­ danes smo to potrdili mi, do konca leta moramo to
poslati naprej v Trst do februarja priakujemo odgovor,« je povedal Golob. Kar se tie skupine, je veraj to
torej bil v tej proceduri zadnji korak. Zapletov na nadaljnji poti Golob ne priakuje ve, ker so bili vsi
pripravljalni koraki tekom leta e opravljeni: najprej je bil za EZTS GO potrjen princip »edinega
upravienca«, ki je kljuen, nato je italijanska vlada potrdila sofinancirane 15 odstotkov projektov,
preostalih 85 odstotkov, kot je to praksa pri financiranju evropskih projektov, bo prispevala EU. »al sicer
za leto dni zamujamo, a ne po nai krivdi, ampak zaradi dolgotrajnega usklajevanja celotnega programa
o sodelovanju med Italijo in Slovenijo,« pristavlja Golob. Marca naj bi bil torej denar e na razpolago, kar
bo omogoilo zaposlitev ustreznih kadrov, ki bodo vodili projekt, in zaetek konkretnih del. »Prva dva
projekta, pri katerih je kar precej dokumentacije e pripravljene, sta brv oz. visei most ez Soo pri Kajak
centru in urejanje obmoja pri Trgu Evrope,« pravi Golob. Zaetek del se obeta v letu 2017, po sedanjih
priakovanjih naj bi se zaela uresnievati pomladi. Je pa po Golobovem mnenju e prezgodaj za napovedi,
da bo omenjena brv ez Soo prihodnje leto e zgrajena. Kot kae, bo treba opraviti e nekaj sondiranj, ki
bodo pokazala, ali bo treba teren dodatno utrjevati. »To se bo izkazalo spomladi, ko bomo zaeli s
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pripravljalnimi deli,« e dodaja Golob in zaklju­ uje: »Smo prvi EZTS v Evropi, ki gre po poti edinega
upravienca. To je eksperiment za vso Evropo in zelo velika prilo­ nost za nas, e bomo ta eksperimenta
znali uporabiti na pravi nain.« Njegove besede potrjuje dananji obisk koroke delegacije v Novi Gorici. V
mestni hii bo potekalo delovno sreanje na temo ustanovitve EZTS. Delegacija s Koroke prihaja na
Goriko z namenom, da bi si pridobila izkunje o ustanavljanju in delovanju tovrstnega zdruenja. Na
sreanju, na katerem bosta prisotna novogoriki upan Matej Aron in upan Ob­ ine empeter ­ Vrtojba Milan
Turk, bodo sodelovali predstavniki RRA severne Primorske, upan Obine Seana Davorin Teron in
predstavniki novogorike ob­ inske uprave. Koroko delegacijo pa bodo zastopali Gerhard Visotchnig,
upan Obine Suha in predsednik Geoparka Karavanke, Duan Krebel, upan Obine Meica in
podpredsednik Geoparka Karavanke, Gerald Hartmann, poslovodja Geoparka Karavanke, Johannes
Maier, predstojnik za koordinacijo EU zadev pri koroki vladi in predstavniki RRA Koroka. Katja Munih
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Primorski
Gorizia
Obina se eli ponovno vkljuiti v sodni postopek
V Triu je v prejnjih dneh zasedalo omizje za
azbest, ki ga je sklicala biva obinska uprava in
ga bo nova ohranila. S pomojo omizja si bodo
na triki obini e naprej prizadevali, da bi
vzpostavili im tesneje sodelovanje z deelnimi
in dravnimi institucijami, saj bo le tako mogoe
odgovarjati na potrebe azbestnih bolnikov in
njihovih druin. Zasedanja se je udeleila tudi
nova trika upanja Anna Cisint, ki se je skupaj z
ostalimi sogovorniki dogovorila, da bodo v
prihodnje vzeli pod drobnogled tudi uinke na
zdravje kremeneve volne. Poleg upanje so se
sreanja udeleili predstavniki sindikatov CGIL,
CISL in UIL, zdruenja izpostavljenih azbestu,
drutva onkolokih bolnikov, zdruenja Spyraglio,
zveze Legambiente, zveze delovnih invalidov
ANMIL in e nekaterih organizacij. Na
prihodnjem zasedanju obinskega sveta bodo
svetniki iz vrst veine vloili osnutek resolucije, s
katerim bodo pozvali upanjo, naj preveri, ali bi
se obina lahko spet vkljuila kot okodovana
stran v proces o smrti delavcev, ki so umrli
zaradi posledic vdihovanja azbesta. Kot znano
je biva obinska uprava pristala na od­ kodnino
140.000 evrov in zatem izstopila iz sodnega
postopka, kar je med bolniki in nekdanjimi
delavci sproilo val ogorenja. Novi obinski
upravitelji bodo preverili, ali bi se obina lahko
spet vkljuila v sodni postopek, saj v Triu in okolici bivi ladjedelniki delavci e vedno umirajo zaradi
azbestnih bolezni. Na zasedanju tehninega omizja so se pogovarjali tudi o deelnem srediu za
zdravljenje azbestnih bolezni s sedeem v Triu, ki bi lahko pridobilo ezmejno dimenzijo z vzpostavitvijo
sodelovanja s Slovenijo.
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