come nasce un progettosul web
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Alberto Mattei & Diego Angelini COME NASCE UN PROGETTO SUL WEB La Storia di Nomadi Digitali TESTI DI: Alberto Mattei REVISIONE TESTI: Marta Coccoluto EDITOR: Diego Angelini COPYRIGHT: Nomadi Digitali ECCETTO DOVE DIVERSAMENTE SPECIFICATO, LA PRESENTE OPERA È RILASCIATA NEI TERMINI DELLA LICENZA CREATIVE COMMONS ATTRIBUZIONE - NON COMMERCIALE - CONDIVIDI ALLO STESSO MODO 2.5 ITALIA, IL CUI TESTO INTEGRALE È DISPONIBILE ALLA PAGINA WEB: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/legalcode E-MAIL: [email protected] SITO: www.nomadidigitali.it E-MAIL: [email protected] - [email protected] Indice dei Contenuti 1. Iniziamo da Quipag. 4 2. Chi Sono Iopag. 5 3. La Scopertapag. 6 4. Tutto Nasce da Una Grande Passione pag. 8 5. L’incontro con Diegopag. 10 6. Il Nostro Primo Grande Errore pag. 12 7. Cosa è Davvero Internet pag. 13 8. Curiamo le Ferite e Riprendiamo la Rotta pag. 14 9. L’incontro con il Nostro Guru pag. 15 10. Cosa Significa Avere Successo pag. 18 11. Cambiare Visione, Abitudini e Prospettiva pag. 19 12. Condividere, Collaborare e Aiutare gli Altri pag. 20 13. Puntare Dritti a un Obiettivo e Difenderlo pag. 21 14. La Mia Prima Opportunitàpag. 22 15. Finalmente Liberopag. 23 16. Nasce il Progetto Nomadi Digitalipag. 24 17. La Fortuna Aiuta gli Audacipag. 25 18. Si Scatena il Passaparola... La Vera forza del Web pag. 26 19. E Ora?pag. 28 3 [email protected] [email protected] 1. Iniziamo da Qui… foto di Slagheap Personalmente credo che oggi la Rete sia l’unico luogo dove potrà nascere un futuro migliore. Sono contento perchè il nostro progetto per diffondere in Italia la nuova filosofia di vita e di lavoro dei nomadi digitali ha suscitato veramente molto interesse. Comunicare e condividere con tante altre persone le proprie idee, le proprie capacità e le proprie passioni renderà tutti un pochino migliori. “Come sfruttare Internet per essere finalmente libero di viaggiare e di poter vivere e lavorare ovunque”. Proprio per questo voglio raccontarti la mia storia e perché ho deciso, insieme a Diego, di mettere in piedi questo nuovo progetto di comunicazione online, dedicato a chi, come te, sogna di poter vivere e lavorare ovunque grazie a Internet. Io sono convinto che questa sia davvero una nuova opportunità per cambiare in meglio la vita di molte persone... forse anche la tua. Mi piace pensare che Internet non sia una rete “fredda” di computer, ma sia una rete di persone, uno spazio libero dove si incontrano tante storie di vita diverse, dove nascono idee e si condividono progetti. Credo davvero che questa sia una grande opportunità e che valga la pena di approfondire. 4 [email protected] [email protected] 2. Chi Sono Io Mi chiamo Alberto, ho 40 anni e sono da sempre uno spirito libero con un carattere un pochino ribelle. La cosa che più amo fare nella vita è viaggiare. Per questo ho sempre cercato di organizzare il mio lavoro e la mia vita in modo da avere lunghi periodi per partire alla scoperta del mondo. Devo dirti che non è stata una scelta facile, mi dispiaceva soprattutto per chi mi stava intorno. Sai com’ è finita l’unica volta che ho provato ad andare contro la mia natura accettando un posto di lavoro fisso? Dopo pochi mesi mi sono licenziato ringraziando tutti! Sì, non ho fatto in tempo a maturare nemmeno la prima tredicesima. Non riuscivo proprio a sacrificare tutta la mia vita per le regole imposte dal sistema: lavora - produci - consuma. A raccontarlo sembra un colpo di testa di questi tempi, lo so!!! Non avevo più tempo da dedicare alle mie passioni. Rimanere 9 ore al giorno chiuso dentro un ufficio, aspettando il fine settimana ed avendo 20 giorni di ferie l’anno non faceva proprio per me! Tutto questo per cosa? Sono sicuro che non ce l’avrei mai fatta a vivere tutta la vita sperando un giorno di arrivare ad avere una pensione. E’ vero che quando mi sono licenziato non avevo più la certezza di uno stipendio, però sentivo che ero di nuovo libero! Una sicurezza economica che non mi rendeva felice! 5 [email protected] [email protected] 3. La Scoperta Dopo aver lasciato il lavoro, sono partito per un viaggio con la mia piccola liquidazione e i pochi risparmi messi da parte. Destinazione Messico: un paese bellissimo, pieno di contrasti e per questo estremamente affascinante. In quel viaggio ho fatto la scoperta che forse ha cambiato per sempre la mia vita. Per la prima volta ho incontrato una nomade digitale, una ragazza americana che lavorava dal suo computer portatile, seduta davanti a una delle spiagge più belle del mondo! Tulum, nello stato di Quintana Roo in Messico. Sarà stato pure per l’inglese un po’ “maccheronico”, ma di fronte a lei mi sono sentito come l’uomo di Neanderthal che vede per la prima volta un Homo Sapiens! Fino a quel momento ignoravo completamente l’esistenza di persone che riescono a vivere ovunque nel mondo lavorando grazie ad un computer portatile e una connessione a Internet. 6 [email protected] [email protected] Non ci crederai, ma ce ne sono tante. Ci sono anche tanti modi di essere Nomade Digitale, soprattutto negli USA. Già da adesso molte aziende, negli States, accettano spesso di far lavorare i propri dipendenti in remoto, attraverso un pc e una connessione alla Rete, perché risparmiano su trasferte, trasporti e uffici. I nomadi digitali che più mi hanno colpito (anzi, ne sono stato proprio rapito) sono quelli che, grazie ad Internet, sono riusciti a crearsi una loro attività indipendente basata sulle proprie passioni. Niente più capi, niente più filosofie aziendali, solo un computer portatile, un’idea vincente e... via, liberi di muoversi ovunque nel mondo inseguendo i propri sogni. “Eh, sì! “, ho pensato, “questa è veramente una grande svolta! Stai a vedere se dopo tanti anni, finalmente riesco a trovare la quadratura del cerchio!”. Wow!! Vivere e lavorare ovunque, facendo quello che più mi piace! Dovevo assolutamente saperne di più! Così è iniziata la mia avventura! Lo so che sembra un po’ una bella favola, ma a volte nella vita è importante credere nei sogni! foto di Ed Yourdon 7 [email protected] [email protected] 4. Tutto Nasce da Una Grande Passione Rientrato in Italia mi metto su Internet e inizio a cercare persone e a conoscere le storie di quelli che vivono e lavorano come nomadi digitali. Come hanno fatto? Che attività svolgono? Come riescono a guadagnare? Come si organizzano? Volevo imitarli, fare anche io lo stesso. Ho iniziato così a raccogliere tutte le storie di nomadi digitali che mi hanno colpito particolarmente e ho deciso di condividerle in una sezione del sito creata ad hoc. Vorrei infatti che il sito diventasse poco a poco un luogo dove scambiare e condividere esperienze, un mezzo per conoscere e per diffondere anche in Italia questo nuovo stile di vita e di lavoro. foto di Jacob Botter 8 [email protected] [email protected] Fin dal primo momento in cui ho deciso di lanciare sul Web questa idea, mi sono reso conto di quante persone hanno questo mio stesso sogno e abbiano voglia di fare qualcosa per cercare di cambiare in meglio la loro vita. “Partire, spesso aiuta a capire cosa abbiamo dentro. Un mattino bisogna chiudere la valigia e andare in aeroporto; rinunciando al cappuccino al bar sotto casa, ed è vita anche quella. All’inizio quando cercavo di capire come potevo fare per inseguire questo mio sogno, conoscevo di Internet solo il minimo indispensabile, non sapevo quale fosse il suo reale valore. L’Italia è bella, ma immobile. Sembra di vivere sempre lo stesso giorno (...), lo scandalo sessuale, il ministro inquieto, il magistrato accusato, il Cavaliere in diretta telefonica, il Pd che cerca un’anima e un leader: da quindici anni,siamo sempre lì. Io non conoscevo quali fossero le reali opportunità che il Web poteva offrirmi per crearmi una professione indipendente che mi garantisse quella sostenibilità economica per vivere come io desideravo veramente. Avevo bisogno che qualcuno mi aiutasse a capirne di più. Intanto il mondo corre, e qualcuno decide di saltare a bordo” Beppe Severgnini (Italians, Cambiare Vita, a Volte è un Dovere) 9 [email protected] [email protected] 5. L’Incontro con Diego Un giorno, casualmente, incontro il mio vecchio amico Diego: io e lui siamo cresciuti insieme, compagni di banco anno dopo anno, dalle elementari alle superiori, ci conosciamo come due fratelli (eh, eh... ancora oggi lo devo ringraziare per tutti i compiti che mi ha ‘passato’). Dopo la maturità tecnica le nostre strade si sono divise: io ho iniziato la mia vita un po’ fuori dagli schemi, lui ha proseguito su una strada più “sicura”. Si è iscritto alla Facoltà di Ingegneria. Io ero convinto che avrebbe sfondato, era troppo bravo a scuola! E invece, indovina un po’? Quando l’ho rincontrato dopo tanti anni, la prima cosa che mi ha detto è stata: “Non ce la faccio più a fare sempre la stessa vita!”. Eh, sì! Abbiamo percorso due strade molto diverse. Io avevo rinunciato a un lavoro sicuro per la mia libertà, lui invece aveva fatto delle scelte più sensate. Ma alla fine, a 40 anni, eravamo arrivati tutti e due alla stessa conclusione. Il modello sociale ed economico in cui eravamo nati e cresciuti ci aveva deluso entrambi: e’ tutto basato unicamente sul vivere per lavorare e non sul lavorare per vivere! Sì, in fondo non ci mancava niente, ma non eravamo davvero felici. Più parlavo con Diego e più mi rendevo conto che anche lui non ne poteva più della vita che faceva, era stanco, voleva evadere. 10 [email protected] [email protected] La sua vita era fatta solo di scadenze, appuntamenti, traffico, stress e preoccupazioni! Non c’era più tempo da dedicare alle nostre passioni e agli interessi a cui davamo più valore. Diego è uno ‘smanettone’ nato, ma questa sua passione per i computer è diventata a poco a poco soltanto un dovere, si è trasformata nella sua gabbia! Diego mi ha raccontato di come gli sembrasse di fare tutto per soddisfare qualcun altro e mai se stesso! Il suo sogno era quello di chiudere la porta del suo ufficio, staccare il telefono e lavorare al sole di una bella spiaggia caraibica, col sottofondo della sua musica preferita, la salsa! Magari… va beh, non esagerare Diego! Dopo l’incontro con il mio vecchio amico, sono tornato a casa e mi sono messo a dormire, ma i neuroni hanno continuano a girare! All’improvviso, come “Saulo sulla via di Damasco”, ho avuto un’illuminazione! ..............Il “Nomade e il Digitale”! 11 [email protected] [email protected] 6. Il Nostro Primo Grande Errore La mattina dopo gli sono piombato in ufficio e gli ho detto: “Diego, Internet è il nostro futuro!”. Lui, da dietro la scrivania, mi ha guardato un po’ perplesso, ma io ho iniziato lo stesso a raccontagli la mia scoperta. Gli ho parlato dei nomadi digitali e gli ho fatto vedere, una dopo l’altra, le storie di successo, che avevo nel frattempo avidamente raccolto, di chi già riesce a vivere viaggiando, sostenendosi economicamente grazie a Internet. La sua espressione è gradualmente cambiata. Abbiamo approcciato il mondo del Web con la stessa testa con cui finora eravamo stati abituati a ragionare. Abbiamo sperimentato a nostre spese l’inutilità e la falsità degli infallibili metodi offerti per guadagnare velocemente sul Web. Purtroppo molti di quelli che li propongono lo fanno solo per speculare. Queste scorciatoie, se pure ti portano da qualche parte, non durano mai a lungo e non ti fanno andare troppo lontano. Da scettico, è diventato improvvisamente ottimista e incuriosito. Quanta amarezza abbiamo provato! Lui e la sua mente ‘quadrata’, dopo aver fatto 1+1, mi fanno: “OK captain, mi sta bene. Capiamo anche noi come fare soldi su Internet!”. Ecco, appunto!!! Ma non ci siamo arresi. Avevamo la netta sensazione che ci stesse sfuggendo qualcosa. E qui abbiamo preso la prima gigantesca cantonata! 12 [email protected] [email protected] 7. Cosa è Davvero Internet? Un giorno, quasi per caso in un’ edicola, guardando tra le tante riviste di gossip, con sopra tante foto di modelle, ne vedo una con la copertina particolare e una bella foto di Rita Levi Montalcini. Trovo così una sua intervista su You Tube l’ho ascoltata e mi sono illuminato di nuovo. Dalle sue parole ho capito veramente cosa sia Internet. Io ho avuto sempre un debole per questa donna. Lei sì che è stata una vera pioniera! Una figura fiera, innovativa e rivoluzionaria. Internet è il più grande e potente mezzo di comunicazione che sia mai esistito. La rivista si chiamava Wired e aveva un sottotitolo emblematico: Storie, idee e persone che cambiano il mondo. La Rete sono milioni di persone che comunicano tra loro, condividono idee, progetti e passioni, cercano soluzioni ai loro problemi, ai loro interessi, alle loro esigenze. E’ una pubblicazione mensile che parla di Internet, di innovazione tecnologica e sociale e di persone che cambiano il mondo. In poche parole, parla di progresso. Mentre la leggevo pian piano riprendevo coraggio, così mi sono messo a cercare su Internet informazioni su Riccardo Luna, direttore dell’edizione italiana della rivista. “Il corpo faccia quello che vuole io sono la mente...” Rita Levi Montalcini 13 Se volevo riuscire a realizzare il mio sogno di vivere e lavorare ovunque grazie a Internet, dovevo necessariamente imparare come si comunica efficacemente on line. Era essenziale imparare a raggiungere altre persone per condividere con loro la mia passione... ... e da quel momento le cose hanno iniziato a prendere la piega giusta! [email protected] [email protected] 8. Curiamo le Ferite e Riprendiamo la Rotta Immagino di non essere stato il solo a provare di convertire in guadagno qualcuna delle “facili” opportunità che sono sbandierate su siti di web marketing o su e-mail che ricevo frequentemente. “Caro Alberto, se vuoi riuscire in questo mondo e costruirti una tua micro-impresa personale via Internet, che ti permetta di ottenere una sostenibilità economica per sganciarti definitivamente dai compromessi del lavoro tradizionale, devi metterci impegno e passione, ma soprattutto devi sporcarti le mani parecchio per poter capire ed imparare le giuste strategie di comunicazione. Come al solito, ho riscoperto che “non è tutto oro quello che luccica”, e se cerchi una scorciatoia per raggiungere ciò che ambisci, spesso ti ritrovi con un pugno di mosche e soldi buttati. Stai bene attento quindi a non farti illudere da chi promette facili guadagni creando siti o vendendo prodotti online. Questo mondo non è adatto a chi pensa solo a come fare soldi in maniera alternativa, ma solo a chi ha un messaggio, un’idea, una passione da condividere”. Robin Good RRobin Good Ogni volta che senti queste cose tieni gli occhi bene aperti e le antenne dritte, perché, per quello che ho visto e toccato con mano, qualche furbetto vuole fregarti. Questa è stata la risposta che mi ha dato Robin quando, in preda allo sconforto, gli ho chiesto dei consigli su come fare per riuscire a crearmi una sostenibilità on line. A meno che... qualcuno ti risponda così, come è fortunatamente successo a me un po’ di tempo fa. 14 [email protected] [email protected] 9. L’incontro con il Nostro Guru Eh sì, già lo so! Ti starai chiedendo, ma chi è questo Robin? Ma come, non lo conosci? Robin.... sì, Robin Good, quello che va sempre in giro con quel cappellino in testa con la scritta POP! Ma dài Alberto, quello era Robin Hood, quello che viveva nella foresta di Sherwood! Ti dico di no, questo si chiama Robin Good e viene dalla foresta di SHAREWOOD....il luogo dove si condivide. Robin Good è stato il primo italiano a guadagnare più di un milione di dollari utilizzando al meglio il sistema di pubblicità di Google sul suo sito: foto di Robin Good http://www.MasterNewMedia.org/it Tutto quello che un esperto di comunicazione online deve sapere. Lo sai, io l’ho scoperto per caso qualche tempo. 15 [email protected] [email protected] Stavo in aeroporto e, mentre aspettavo un volo per Berlino, mi capita tra le mani una rivista distribuita gratuitamente: 7th Floor di Andrea Genovese, esperto di New Media e mostro sacro della comunicazione in Italia. Accetto volentieri e prenoto subito due posti in pole-position. Chiamo Diego, lo informo e la mattina del giorno stabilito ci presentiamo puntuali come due orologi svizzeri alla location prestabilita. Il titolo di un articolo in prima pagina mi ha colpito particolarmente: Robin Good: “Diventa il Boss Di Te Stesso” Leggo la sua storia e da quel momento inizio a seguirlo su Internet. Grazie a lui scopro un sacco di cose interessanti sul mondo del Web, che prima ignoravo completamente. Io volevo assolutamente trovare il modo per riuscire ad emergere in questo settore, ma continuavo a brancolare nel buio, non sapevo proprio da dove partire e avevo anche tanta paura di sbagliare ancora. foto di Moreno Bonechi Un bel giorno prendo coraggio e decido di scrivergli una e-mail, chiedendogli aiuto! Dopo meno di 24 ore Robin mi risponde, scrivendomi le righe che ti ho riportato in precedenza. L’ambiente è estremamente informale, l’aria che si respira è simile a quella di una riunione di amici che si ritrovano per condividere una passione comune. Mi invita inoltre a partecipare ad un workshop, che di lì a poco avrebbe tenuto a Roma, durante il quale avrebbe affrontato proprio le tematiche che a me interessavano. Sì, c’è aria di innovazione e l’energia è tanta! Robin apre i lavori sparando subito consigli di quelli belli tosti: 16 [email protected] [email protected] “La prima cosa da fare quando decidi di avviare un qualsiasi progetto online è capire bene quale è la nicchia in cui vuoi andarti a collocare. Io e Diego ci diamo un’ occhiata e ci lanciamo, non immaginavamo che questa si sarebbe rivelata una scelta così importante. Sì, perché Internet funziona come un gigantesco sistema di classificazione, simile a quello di un’immensa biblioteca, dove le persone vanno a cercare quello che a loro interessa. Sì, anche se fatta così su due piedi, è stata la scelta che di lì a poco avrebbe cambiato definitivamente il nostro futuro professionale e ci avrebbe portato ad avere successo. Per farti trovare devi intercettare le loro richieste”. Tu hai mai pensato a cosa significhi veramente “Avere Successo nella Vita?”. Poi continua spiegando qual è il modo corretto per individuare la propria nicchia, come fare per analizzare il mercato e la concorrenza. Poi Robin ha dato spazio a noi... e via giù con domande, dubbi, discussioni e dibattito. Passano più di 8 ore e nemmeno ce ne accorgiamo: quella fantastica giornata sta già volgendo al termine! Prima di terminare Robin ci fa una proposta, una di quelle che non si può rifiutare. Robin annuncia che di lì a poco avrebbe aperto un Campus dove imparare a diventare professionisti della comunicazione on-line. Avrebbe accettato solo poche iscrizioni: prendere o lasciare... dentro o fuori. foto di Gabriele Franceschi 17 [email protected] [email protected] 10. Cosa Significa Avere Successo? Dopo essermelo chiesto mille volte, alla fine ero giunto alla conclusione che il successo fosse qualcosa riservato a poche persone, nate sotto una buona stella che illuminava la loro strada e guidava le loro azioni, fino a renderli felici, ricchi e carismatici. Ehi! non con la magia, eh! Niente abracadabra, né pozioni o riti nelle notti di luna piena! Niente a che vedere con Halloween! E’ questione di intraprendere strade diverse da quelle già segnate. La mia esperienza fin qui mi ha insegnato che, se vuoi provare veramente a cambiare il tuo stile di vita, è fondamentale iniziare a fare le cose e a pensare diversamente rispetto a come sei abituato. E invece l’abbaglio l’avevo preso io pensandola così!...Ah, quanto sbagliavo! “Successo” è una parola che ha un significato molto più semplice! Questa è l’unica cosa che rende possibile il cambiamento. “Successo” deriva dal latino “successum”, che vuol dire avvenimento! “Successo” è soltanto il participio passato della parola “succedere”. “La Follia Consiste nel Fare le Cose Sempre allo Stesso Modo Sperando che i Risultati Possano Cambiare” Avere successo significa avere la capacità di far succedere le cose che tu vuoi che accadano! Albert Einstein 18 Per fare in modo che le cose che hai programmato possano accadere, devi essere tu a intraprendere qualcosa di diverso, rimanere fermo sperando che qualcosa di miracoloso accada e faccia cambiare in meglio la tua vita, è una speranza vana. [email protected] [email protected] 11. Cambiare Visione, Abitudini e Prospsettiva Sapevo esattamente che, se veramente volevo rendermi indipendente ed avere la possibilità un giorno di vivere e lavorare ovunque grazie a Internet, avrei dovuto fare quello che gli altri non facevano. Cosa voglio dire? mi spiego subito. foto di Gerlos Quando io e Diego abbiamo deciso di imparare come si comunica attraverso i nuovi Media, abbiamo semplicemente iniziato a fare delle cose diverse da quelle che eravamo abituati a fare, rimettendoci completamente in discussione. Il mio cambiamento è iniziato nel momento esatto in cui ho deciso di iniziare a fare cose diverse, nuove, a guardare dove fino ad ora non avevo puntato il mio sguardo. Non è facile mettersi alla prova, sfidare se stessi andando incontro a qualcosa che non si conosce per realizzare un sogno, qualcosa che si è desiderato da sempre. Guardare dove gli altri non guardano, iniziare a fare ciò che gli altri non fanno. E’ più facile restare fermi e aspettare, è più semplice dirsi “che non era destino”. Assumere questa prospettiva ti consente di individuare nicchie di mercato che nessuno ha ancora scoperto. Noi abbiamo provato a lanciare di nuovo i dadi e ti confesso che la paura di fallire ancora non ci mancava, ma abbiamo deciso di riprovare comunque cambiando strategia. Se individui ciò che non sta accadendo, puoi scoprire ciò che dovrebbe accadere o la prossima grande cosa di cui nessuno potrà fare a meno. Vuoi sapere qual è stato il risultato? 19 [email protected] [email protected] 12. Condividere, Collaborare e Aiutare gli Altri Io e Diego abbiamo iniziato il nostro percorso di studio non sapendo dove ci avrebbe portati, abbiamo investito il nostro tempo e le nostre energie senza sapere bene come sarebbe davvero andata a finire. Tutto all’inizio era spinto dall’entusiasmo, ma pian piano diventavamo consapevoli di stare acquisendo informazioni importanti. Un mondo fatto di nuove opportunità ci stava a poco a poco aprendo le sue porte! Devo dirti che l’esperienza nel Campus on line di Robin Good è stata entusiasmante. foto di Matthias Rosenkranz Ci sono voluti molto impegno e dedizione, abbiamo dovuto superare qualche difficoltà e rivedere molte delle nostre convinzioni, ma ne è valsa la pena! Questi sono i tre solidi pilastri sui quali, nella comunicazione on line, si inizia a costruire il successo. Le soddisfazioni, lavorative ma anche umane, non si sono fatte attendere! Sul Web non sei tu a decretare il tuo successo, ma sono le altre persone: i tuoi amici, il tuo pubblico, i tuoi fans. Nel nostro percorso di formazione, abbiamo imparato l’importanza della condivisione, del confronto e dell’aiuto reciproco. Per questo gli altri sono così importanti. 20 [email protected] [email protected] 13. Puntare Dritti a un Obiettivo e Difenderlo foto di Dullhunk Non è stato assolutamente tutto rose e fiori le difficoltà e qualche sacrificio non sono mancati. e a studiare i sistemi per comunicare e condividere in modo efficace attraverso i nuovi Media. Durante i mesi di formazione ho continuato a mantenermi facendo i lavori più disparati purché mi lasciassero del tempo da dedicare alla mia nuova passione. Nel frattempo Diego si divideva tra consulenze professionali, fornite ai suoi clienti di sempre, lo studio e la sperimentazione di tutte le attrezzature, i software e i servizi utili per poter lavorare ovunque nel mondo ci fosse una connessione a Internet. In quel periodo non mi importava di non avere ancora una mia collocazione precisa quando qualcuno mi chiedeva quale fosse il mio lavoro. E’ stato in quei mesi che mi sono convinto che nascere sotto una buona stella non sia poi così importante! Il mio obiettivo era solo quello di guardare dritto verso il mio futuro, dedicandomi il più possibilea mettere in pratica le nozioni apprese Dopo alcuni mesi di formazione nel POP Campus un bel giorno, in modo del tutto inatteso, è arrivata l’opportunità che aspettavo. 21 [email protected] [email protected] 14. La Mia Prima Opportunità Una e-mail di Robin annunciava l’intenzione di voler selezionare e formare dei nuovi collaboratori. Yuppie-dooo-beee-dooooooo !!!!!! Robin avrebbe testato per un breve periodo le capacità di chi intendeva mettersi alla prova come Guida e Community Manger all’interno del POP Campus ( Professional Online Publisher - Robin Good University). Ho preso il coraggio a due mani e mi sono fatto avanti. Quella era l’occasione per dimostrare a me stesso che il sogno che avevo inseguito per tanto tempo poteva, grazie al mio impegno e alla mia tenacia, pian piano iniziare a diventare realtà. Ho provato una grande soddisfazione quando, dopo il periodo di prova, ho ricevuto la comunicazione: “Caro Alberto, dopo aver ponderato le 10 candidature pervenute ho deciso di riporre su di te le mie preferenze. Ti ho scelto fra gli altri, perché secondo me hai tutte le carte in regola per poter fare bene su questo fronte”. Robin Good foto di Calcio-Pro Non ricordo se ho saltato, se ho gridato o se ho solo spalancato la bocca davanti allo schermo del computer! Non capivo più niente! Era troppa l’emozione di avere finalmente l’opportunità di rendermi libero di lavorare facendo quel che più mi piaceva. Avevo fatto il primo vero passo per lavorare ovunque desiderassi stare, senza dover più combattere ogni giorno nel traffico della città per andare a fare qualcosa che ho capito non mi interessava davvero. Ero libero di potermi muovere senza rinunciare alla mia soddisfazione professionale. 22 [email protected] [email protected] 15. Finalmente Libero Un paio di settimane dopo aver iniziato questo nuovo lavoro ho affittato la mia piccola casa, messo le mie cose al sicuro in cantina e ne ho messe in vendita tante altre di cui in realtà non avevo mai avuto veramente bisogno, iniziando finalmente a fare la mia prima esperienza da Nomade Digitale! Ho cominciato a viaggiare, accettando finalmente l’ospitalità dei tanti amici sparsi in Italia e in Europa che da troppo tempo non vedevo più. Ho provato il gusto di lavorare seduto in un coffee shop di Amsterdam, dall’aereoporto di Berlino o sul ponte di un traghetto tra l’Isola d’Elba e Livorno. Devo ammettere che le difficoltà pratiche all’inizio non sono mancate, ma riuscire a superarle è servito ad acquisire ulteriore esperienza. Lavorare viaggiando richiede una buona organizzazione di base, accorgimenti tecnici e un’attrezzatura affidabile, oltre, naturalmente, a delle connessioni stabili. Io ho imparato un poco alla volta e penso che tutti possano fare lo stesso! L’ aiuto e le conoscenze tecniche di Diego sono state preziose. 23 [email protected] [email protected] 16. Nasce il Progetto Nomadi Digitali Adesso che avevamo tutte le conoscenze e la conferma che il nostro sogno fosse realizzabile, - un pò alla “Yes, we can!” – io e Diego sentivamo forte la voglia di condividere la nostra esperienza. Era arrivato il momento di dare il via al nostro progetto: Nomadi Digitali. Era tempo di mettere in pratica, comunicare e condividere tutto ciò che avevamo imparato, per aiutare anche altre persone a fare lo stesso. Quando abbiamo deciso di uscire allo scoperto con il progetto il nostro esordio è stato umile, ma efficace: abbiamo messo in pratica un suggerimento venuto fuori nel Campus, quello di mettere on line una semplice paginetta temporanea, che spiegasse in modo semplice e chiaro quale era il nostro obittivo, in attesa che il sito Nomadi Digitali fosse pronto. Questo è stato il nostro esordio sul Web. “Se tu senti di potercela fare, impegnati per farcela, e questo, è già di per sé un primo e fondamentale passo verso il successo”. L’ opportunità era troppo grande e innovativa per tenerla solo per noi. Condividere era il nostro imperativo! Per l’ennesima volta, avevo lanciato una sfida a me stesso! Sarei riuscito a comunicare la mia scoperta agli altri? Le persone sarebbero state interessate a quello che avevo da dire? Ero il solo a desiderare qualcosa di più e di meglio dalla vita? 24 [email protected] [email protected] 17. La Fortuna Aiuta gli Audaci Nei primi dieci giorni di vita della nostra paginetta si erano iscritte al nostro sito cinque persone, e già ci sembrava un grande risultato! Ma non è che ti stai sbagliando?” “Ma che! Guarda!”: Il ritmo lento delle iscrizioni ci ha fatto stupidamente tralasciare di controllare quotidianamente la casella di posta del nostro sito. Nomadi Digitali, Lavorare e Vivere in Remoto Abbiamo fatto una enorme sciocchezza! Io e Diego ci siamo guardati increduli... era tutto vero! Perché? Ora te lo spiego. Titti Santamato, una giornalista, era atterrata qualche giorno prima sulla nostra paginetta, aveva provato a contattarci via e-mail per scrivere un articolo sul nostro progetto. Era la prima settimana di settembre quando abbiamo messo online la nostra paginetta Web, il giovedì seguente, mentre parlavo su Skype con Robin, Diego mi bussa su una spalla e mi dice: Fortuna ha voluto che, nonostante il nostro ingiustificabile silenzio, il pezzo lo abbia scritto lo stesso. “Ho fatto una ricerca su Google per Nomadi Digitali e guarda un po’ cosa è uscito fuori...! ...c’è un articolo dell’Ansa”. “Ehhh...??? Un articolo dell’ANSA che parla di noi? ...ma sei sicuro? http://goo.gl/jMgmu 25 [email protected] [email protected] 18. Si Scatena il Passaparola... La Vera Forza del Web L’articolo Nomadi Digitali, lavorare e vivere in remoto è apparso sul sito dell’Agenzia ANSA giovedì 16 settembre nel primo pomeriggio e, neanche 2 ore dopo, Sandro Iadanza, speaker di IsoRadio RAI, ci aveva già contattati per un’intervista in diretta. Abbiamo tirato a sorte e a Diego è rimasto in mano il bastoncino più corto: la missione era sua e alle 17.30 era on air! Per ascoltarla: http://bit.ly/lavorare-viaggiando Neanche il tempo di riprendere la salivazione e di rendersi bene conto di cosa stesse succedendo, che nella nostra casella di posta sono cominciate ad arrivare tantissime richieste di gente che voleva informazioni sul nostro progetto. Man mano che passavano i minuti diventavano sempre più numerose: in poche ore siamo passati da 50 a 100, 200 fino a arrivare a 500 in sole 48 ore. Sos Web Marketing Dalla pubblicazione sul sito dell’ANSA alla partenza di un vero e proprio tam-tam mediatico, che per poco non fa collassare il nostro server, sono passati poco più che una manciata di minuti! Ci siamo trovarti catapultati nella realtà che avevamo desiderato! Ti assicuro che è una sensazione strana da descrivere: da un lato non riuscivo a crederci e a controllare la felicità, dall’altro un “leggero” senso di panico iniziava a impossessarsi di me, avevo paura di aver fatto “il passo più lungo della gamba”. Mentre cercavo di controllare l’emozione, riflettevo su quante persone desiderano cambiare il proprio stile di vita. I pensieri correvano veloci nella mia mente e, guardando Diego che stava con gli occhi a palla fissi sul monitor a controllare tutte le e-mail che continuavano ad arrivare, non ho potuto fare a meno di dirgli: “Cavolo… ma ti rendi conto di quanto sia potente il Web?”. 26 [email protected] [email protected] E infatti, se hai un’idea giusta per aiutare gli altri, se sei bravo e conosci le regole della comunicazione on line, grazie alla Rete puoi facilmente scatenare un passaparola e crearti in poco tempo un seguito di fans, per condividere con loro le tue passioni e le tue conoscenze. E’ da qui che nascono nuove opportunità, incredibili e inaspettate! Ma non è finita mica qui! Poco dopo ecco che arriva un’altra e-mail: questa volta è Doris Zaccone, conduttrice del programma radiofonico “Capital in the World”, in onda tutti i giorni su Radio Capital, a chiederci una nuova intervista. on Morning Soluti “Buongiorno, vi scrivo dalla redazione di Radio Capital e vorrei intervistare o Alberto o Diego per parlare dei ‘Nomadi Digitali’ e della vostra idea: uno stile di vita alternativo che ti permette di girare il mondo guadagnando grazie ad Internet”. Mercoledì 22 settembre ore 12.00 Radio Capital intervista con me, con il cuore in gola: Per ascoltarla: http://soundcloud.com/nomadidigitali/radio_capital 27 [email protected] [email protected] 19. E Ora ? Questa partenza “col botto” ci ha dato una carica incredibile, ma soprattutto ci ha regalato l’opportunità di entrare in contatto con tante persone, con le quali possiamo finalmente condividere il nostro sogno. Se anche tu sei stufo di fare un lavoro che non ti piace, di soccombere a percorsi di vita che la maggior parte delle persone ha accettato passivamente e vuoi imparare a diventare una persona libera e indipendente, in grado di lavorare viaggiando e vivendo ovunque grazie a Internet, ti invito a unirti a noi. Ti aspettiamo a bordo! Se hai avuto questa guida da un amico e vuoi ricevere in anteprima tutti gli aggiornamenti sul progetto Nomadi Digitali iscriviti alla nostra newsletter all’indirizzo www.nomadidigitali.it Seguici anche su: 28 [email protected] [email protected]