con Simone Agazzi il motociclismo Bg torna alla Dakar
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con Simone Agazzi il motociclismo Bg torna alla Dakar
Motori 47 L’ECO DI BERGAMO GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015 Agazzi & Dakar AGAZZI: PARTITO DAL TRIAL Una suggestiva immagine di una delle ultime Dakar, che dal 2009 si corre in Sudamerica. La prossima edizione partirà il 2 gennaio da Buenos Aires ANSA Le due ruote targate Bergamo tornano in gara alla mitica Dakar La storia. Dopo dieci anni di assenza, Simone Agazzi riporta il nostro movimento al via «È un sogno che coltivo da anni. Obiettivi? Arrivare in fondo e arrivare intero: ho famiglia» DANILO SECHI Il motociclismo bergamasco sta finalmente per riaffacciarsi sul prestigioso palcoscenico internazionale della Dakar, il famoso e massacrante rally raid che ogni gennaio entusiasma gli appassionati di motori di ogni continente. All’edizione 2016, la ottava in Sudamerica, dove la crezione di Therry Sabine orchestrata dalla francese Aso è approdata in seguito alle vicissitudini patite in terra africana, sarà infatti al via il conduttore-concessionario-team manager Simone Agazzi, classe 1976. Bergamo torna quindi alla Dakar su due ruote dopo un’assenza di dieci anni: l’ultimo fu Giovanni Sala nel 2006, quando la Dakar si correva ancora in Africa. Farà parte del team olandese HT Rally Raid, alla gara da 15 edizioni, correrà in sella ad una Husqvarna 450 Rally. Nella stessa formazione sarà schierato anche il comasco Jacopo Cerutti, classe 1989, che ha avuto una stagione esaltante proprio col Team Rs moto di Agazzi, riuscendo a conquistare i titoli assoluto e di classe nel campionato italiano motorally, il titolo italiano nel campionato Raid TT (decisosi al Rally di Sardegna) e il titolo italiano enduro senior nella classe E1 4 tempi. Ambedue sono all’esordio nel rally, però non ci arrivano del tutto impreparati avendo fatto pratica con il «road-book», il libro ricco di note che indica il tracciato da seguire, nei motorally, in Sardegna ed in alcuni viaggi in Nordafrica. «Quello di correre alla Dakar è un sogno che coltivo da qualche anno - confessa Agazzi - lo considero, per un pilota, il coronamento della propria passione, l’obiettivo più ambito per ogni praticante di motofuoristrada. Per coronare questo sogno ho piano piano creato un mio tesoretto, un gruzzolo per affrontare le tante spese che comporta una corsa di tale portata e difficoltà ed ora sono pronto, anche se qualche altro sponsor non guasterebbe». Un dito fratturato non ferma Spandre Campione europeo Enduro L’emergente pilota di Costa Volpino conquista il titolo in Germania, facendo sua la classe junior under 20 Altra festa, due settimane dopo la conquista del titolo italiano enduro della classe Youth, per l’emergente pilota di Costa Volpino, Mirko Spandre, classe 1996. In Germania, a Rüdersdorf, a est della capitale Berlino, dove è stata disputata la quarta ultima prova del campionato europeo, il portacolori del Team Ktm Farioli e del Team Italia Fmi ha fatto suo anche il titolo continentale, in questo caso nella classe junior under 20. E nell’impresa è riuscito nonostante un dito fratturato proprio UKqOvRQ+zWWwpAUgXAa1S9R9aFCVjqPMlWxLCOm+9io= Mirko Spandre in azione nella precedente sfida di Borno. Questo il commento di Mirko a fine gara: «È stata una due giorni veramente impegnativa. Sabato non mi aspettavo di vincere, ma ho stretto i denti tutta la giornata e ce l’ho fatta. Domenica ho fatto ancor più fatica, ma quando ho visto che il mio diretto avversario, l’inglese Sealey, si era riti- Simone Agazzi con la Husqvarna che utilizzerà alla Dakar 2016 aperta e poi scalate, flessioni, addominali, insomma un irrobustimento globale. Mi dedico poi pressoché quotidianamente nella palestra di Torre Boldone al Crossfit, una innovativa tecnica che porta al potenziamento della massa muscolare in tempi ridotti e con ottimi risultati». Qual’è il consiglio più importante che le ha dato Signorelli? «Quello di non strafare. Di sapersi amministrare non andando mai al proprio massimo ma al 50/60 per cento, in modo da avere sempre un margine in caso di necessità particolari». E in famiglia come hanno preso questa iniziativa? «Una certa preoccupazione non manca ed è comprensibile ma mia moglie sa che non sono uno sconsiderato e che saprò, pensando a lei ed ai miei due figli, avere sempre presente quale è il mio limite». L’obiettivo è quello di arrivare al traguardo, giusto? «Esattamente, arrivare in fondo alla gara e arrivarci intero!». E per quanto riguarda la preparazione? Parliamo di una gara che dura due settimane, tra terreni di ogni tipo, con incognite e pericoli sempre in agguato. «L’aspetto della preparazione lo considero determinante ed infatti mi sta assorbendo molto. Un grossissimo aiuto me lo sta fornendo Angelo Signorelli, il grande campione seriano che ha anche al suo attivo alcune partecipazioni alla Dakar, con il mitico Team Yamaha, quando la gara si disputava in Africa. Con lui, oltre che andare in moto, svolgiamo intense sedute di attività aerobica, tanti esercizi all’aria rato, mi sono limitato ad amministrare la situazione accontentandomi del quarto posto». Nello stesso gruppo di giovanissimi terza piazza per Lorenzo Macoritto e quinta per Matteo Pavoni. Altro titolo europeo per l’Italia quello vinto dal friulano Maurizio Micheluz. È arrivato nella classe senior E1, mentre nell’assoluta (sua nel 2014) il pilota delle Fiamme è stato preceduto dal britannico Tom Sagar (a segno nella senior E2). Secondi posti finali pure per l’alfiere del Team Treviglio Ke Motorace, Matteo Rossi, sanremese, figlio del tre volte iridato Gianmarco, nella junior E1, e di Diego Nicoletti, vicentino, nella senior E2. Ma c’è anche una nota stonata: riguarda il camuno Nicholas Pellegrinelli. Si è presentato quale leader, e con un bel margine, della E1 ma si è dovuto ritirare e ha concluso solo in quarta posizione. Tra gli altri titoli maturati a Rüdersdorf merita una citazione quello dell’austriaco Muller, a segno nel gruppo veteran, al nono simile successo in carriera. Lumina, doppio titolo Un ritorno abbagliante D. S. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Moto Il conduttore di Pianico in un solo anno ha vinto la Polini Italian Cup e la Ktm Rc 390 Cup. «Spero di trovare sponsor» Nazzareno Lumina è tornato e ha già iniziato a recuperare il terreno perduto. Due campionati al prezzo di uno: in questo modo, il 21enne di Pianico ha ripreso la sua storia su due ruote, interrottaqualcheannofapermotivi di portafoglio. Dai duelli in gioventù con Fenati, Antonelli e altri finiti poi nel gotha del motociclismo all’anticamera del dimenticatoio, non per mancanza di talento ma solo per le difficoltà nel racimolare il budget necessario. Nel 2015, dopo tre anni ai box, il ritorno alle origini con la Polini Italian Cup: la vittoria nel Trofeo Vespa 135 è stata formalizzata nell’ultimo appuntamento, a Cervesina, grazie all’8° successo su 10 gare di campionato. Un vecchio ©RIPRODUZIONE RISERVATA amore, quello con Vespa e Polini, che ha fatto da catapulta alla nuova carriera di Lumina, notato e richiamato per tornare in sella anche in un altro campionato, la Ktm Rc 390 Cup, all’interno del campionato italiano velocità. Anche in questo caso il bentornato se l’è dato lui: titolo al fotofinish grazie alla vittoria nell’ultimo round stagionale, al Mugello. Un trionfo valso anche il biglietto da protagonista per un weekend al Motor Ranch di Valentino Rossi, a Tavullia. «Gli anni senza gare sono stati pesanti -rivela -. Sono contentissimo di essere tornato: ringrazio la Polini e chi mi ha aiutato, come il Mc Bergamo. Le vittorie regalano soddisfazioni: ora spero di trovare qualcunochemipossasupportare per continuare a correre. Il sogno è entrare nella Moto3 italiana e poi da lì vedere dove posso arrivare». La corsa di Lumina, dopotutto, è appena ricominciata. M. S. ©RIPRODUZIONE RISERVATA IN SELLA A 14 ANNi La carriera agonistica di Simone Agazzi è iniziata nel trial, a 14 anni, quale grande estimatore del campionissimo Diego Bosis. Ha partecipato a diversi campionati regionali (vincendone uno) ed anche nazionali e poi, per qualche tempo, ha anche fatto da «seguidores» proprio a Bosis. ANCHE MOTOCROSS Nel ’97 è stato attratto dal motocross col quale si è cimentato per un paio di stagioni, con alterne fortune e qualche caduta di troppo («vincevo sempre il Trofeo del Matteo Rota» ama dire per riassumere con autoironia quella sua fase sportiva). NEL 2012 EUROPEO DI ENDURO Si è poi riacceso l’amore per il trial finché, nel 2003, è arrivato l’enduro, specialità dove sono arrivate le maggiori soddisfazioni, con diversi podi nella Coppa Italia e, nel 2012, con il titolo europeo di classe di Cross Country. L’AMICIZIA CON DE PETRI E VISMARA Nel frattempo, nel 2004, è diventato motoconcessionario, nel 2007 ha creato il suo team Rs Moto e, tre anni fa, la grande amicizia con Ciro De Petri e Giacomo Vismara lo ha portato anche all’organizzazione di viaggi-vacanze in Tunisia prima ed il Marocco poi. MOTORALLY DA QUEST’ANNO Nel 2015, infine, l’approdo nei motorally, le buone prestazioni personali ed i grandi successi in ambito tricolore come team manager con la punta del team Jacopo Cerutti. DAKAR: 8ª VOLTA IN AMERICA COMPETIZIONE NATA NEL 1979 Quella del 2016 sarà l’ottava edizione della Dakar in versione sudamericana. La competizione per auto, moto e camion esordì nel panorama sportivo nel 1979, nel giro di qualche anno si ritagliò un ruolo di primissimo piano grazie al suo straordinario cocktail di rischio, difficoltà e avventura. SI PARTE IL 2 GENNAIO DA BUENOS AIRES Nella prossima edizione le nazioni coinvolte daranno solo l’Argentina e la Bolivia. In un primo tempo il percorso prevedeva anche il Perù ma l’alluvione del mese di marzo ha indotto l’organizzazione a cambiare rotta. Scatterà il 2 gennaio da Buenos Aires, proporrà 13 tappe ed una giornata di riposo intermedia a Salta e quindi si concluderà il 16 gennaio a Rosario. SALA ULTIMO BERGAMASCO IN MOTO Simone Agazzi sarà il primo bergamasco a correrla su due ruote da quando si è spostata in Sudamerica. L’ultimo pilota Bg al via fu infatti, nel 2006, all’edizione numero 28, il campionissimo di Gorle Giovanni Sala, su Ktm Repsol, che terminò ottimo terzo assoluto, alle spalle dei grandi specialisti Coma e Despres. DE PETRI 3° NEL 1990 In precedenza si segnalano il 4° posto di Andreino Marinoni nel 1985; il 5° di Alessandro Ciro De Petri ed il 7° di Marinoni nel 1986; il 6° di Franco Gualdi nel 1988; il 9° di Marinoni nel 1989; il 3° di De Petri nel 1990; il 7° di Sala nel 1999, il 6° di Sala nel 2002; l’8° di Sala nel 2005. Fra quanti l’hanno terminata più volte anche Giulio Verzeletti, poi passato a auto e camion. Block notes AUTOMOBILISMO D’ASTE, DOPPIO PODIO Doppio podio di classe e doppio ottavo posto assoluto per Stefano D’Aste, che nella nuova gara di Buriram centra il secondo miglior risultato stagionale. Il pilota del Munnich Motorsport porta la Chevrolet Rml Cruze due volte all’8° posto nella gara thailandese, chiudendo le prove al secondo e al terzo posto tra gli indipendenti. A una gara dalla fine del Mondiale Turismo, D’Aste è dunque 14° assoluto e quinto nello Yokohama Driver’s Trophy. Il titolo è andato in anticipo all’argentino Josè Maria Lopez, mentre tra gli indipendents è lotta tra Norbert Michelisz e Mehdi Bennani. MOTOCICLISMO TRIAL: GRATTAROLA ANCHE INDOOR Il valsassinese Matteo Grattarola ha vinto a Morbegno (Sondrio), nella prova conclusiva dell’italiano di trial indoor, sia la gara che il titolo tricolore bissando così il successo nel campionato all’aperto. L’asso della Gas Gas e delle Fiamme Oro ha battuto Iolitta e Tournour; l’unico Bg al via, Andrea Riva, è 9° in gara e 8° in campionato. ENDURO: DAL 2016 LA CLASSE GP Ha preso corpo, con qualche modifica rispetto alla prima idea, la nuova classe EnduroGp che, dal mondiale del prossimo anno, si aggiungerà a E1, E2, E3 e Junior, rispecchiando la classifica assoluta. I piloti avranno poi lo stesso numero per tutto il campionato (da 1 a 99) che prescinderà dalla classe (con tabella di colore diverso in base alla categoria) e all’ultimo controllo orario gli interventi sul mezzo non li potranno effettuare i meccanici ma solo i piloti.