1 costituzionalistica - Università degli Studi di Cassino

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1 costituzionalistica - Università degli Studi di Cassino
16/07/2012
La Dottrina della Costituzione individuale
è la scienza che si occupa di
“tutto quel complesso particolare
di manifestazioni vitali
d’ordine anatomico, umorale, funzionale e psicologico,
la cui risultante globale è
il tipo strutturale-dinamico di ciascun individuo”.
LO STUDIO COSTITUZIONALISTICO CHE CI INTERESSA
SI RIFERISCE ALL’UOMO COME INDIVIDUO.
NOI AFFRONTEREMO UNO STUDIO COSTITUZIONALISTISTICO
RIFERITO ALL’INDIVIDUO
AL FINE DI DETERMINARE
I CARATTERI DIFFERENZIALI TRA INDIVIDUO ED INDIVIDUO
APPARTENTI ALLO STESSO GRUPPO OMOGENEO.
PERTANTO
NON PROCEDEREMO COL CONFRONTO TRA MEDIE
MA PER CONFRONTO TRA INDIVIDUI
E PER CONFRONTO DI UN SONGOLO INDIVIDUO CON LA MEDIA.
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Da tutti gli Autori è stata riconosciuta l’esistenza, in tutte le razze,
di DUE TIPI COSTITUZIONALI FONDAMENTALI, i quali nelle
loro caratteristiche più salienti si dimostrano perfettamente
antitetici nelle forme esterne, nelle proporzioni e nel
comportamento di determinate funzioni.
Essi corrispondono
all’HABITUS PHTISICUS
e
all’HABITUS APOPLETTICUS
della Scuola Ippocratica, cui sono stati attribuiti dai vari Autori
numerosi sinonimi, tra cui quelli più comuni rispettivamente di
TIPO LONGILINEO
e
TIPO BREVILINEO.
Questi si riscontrano con diversa frequenza assieme ad un terzo
tipo con caratteri intermedi
IL MEDIOLINEO
nei vari tipi razziali e nelle differenti regioni geografiche.
IL NORMOTIPO
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IL MEDIOTIPO (O NORMOTIPO): è caratterizzato dalla normalità delle proporzioni corporee. Quando la
figura umana è bene proporzionata presenta nel portamento (atteggiamento statico) e in ogni
movimento una particolare e naturale eleganza dovuta al passaggio graduale e coordinato da un
movimento all’altro, soprattutto nel modo di camminare, mentre nei soggetti mal proporzionati un
determinato movimento non si coordina bene con i successivi e si spezza per così dire in gesti
sgraziati che spostano lo scheletro e le masse muscolari disarmonicamente. Ovviamente le cause di
ciò non sono riconducibili solo a questioni di proporzioni delle varie parti del corpo, bensì sono per
esempio anche imputabili alla direttiva d’impianto, ovvero all’inserzione dei muscoli sulle ossa,
oppure a come sono articolate le ossa tra loro. Quando la direttiva d’impianto delle varie parti
scheletriche e dei muscoli sono secondo la norma, la figura umana bene proporzionata si presenta
nella statica perfettamente “a piombo”.
Visto di profilo quando la mano è applicata a piatto sul mezzo della coscia, l’arto superiore si colloca
tra il terzo medio e il terzo posteriore del diametro antero-posteriore del tronco, lasciando sporgere in
avanti il torace, il cui profilo, in proiezione laterale è fortemente obliquo da dietro in avanti, dalla
apertura superiore del torace fino alla linea dei capezzoli (4° costa) e volge quindi perfettamente
verticale lungo tutta la linea anteriore del ventre, rientrando alquanto in basso verso il pube.
Posteriormente il profilo presenta in un giusto sviluppo le curve successive e alternativamente
concave e convesse della nuca, del collo, della colonna vertebrale toracica, lombare e infine delle
natiche, senza che alcuna di esse sia troppo espansa o troppo esagerata nella curvatura.
Di fronte si nota la linea delle spalle modicamente inclinata in basso con i rilievi del deltoide appena
accentuati, lo stringersi graduale del torace alla “vita” appena accentuato, il decorso ad S della linea
inguinale perfettamente simmetrica, la situazione alta dell’ombelico e il contatto delle cosce fino al
ginocchio e delle gambe a livello dei polpacci e dei malleoli interni, con le caviglie ben modellate né
troppo sottili né troppo grosse.
Nella dinamica il passo è pieno di armonia, di fermezza e di dignità, il tronco eretto naturalmente
senza sforzo , il capo solidamente piantato su un collo robusto, lo sguardo orizzontale, la gamba e il
ginocchio portati in avanti in perfetta linea dritta, mentre il piede agile e armoniosamente articolato
con la gamba, poggia solidamente sul terreno, senza deviare né verso l’interno né verso l’esterno.
Dunque, l’uomo costruito secondo le proporzioni medie normali dimostra nel bel portamento la
normalità della sua costruzione.
TIPO LONGILINEO O
LONGITIPO
(HABITUS PHTISICUS)
Angolo
epigastrico
acuto
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IL TIPO LONGILINEO (O LONGITIPO): corrisponde all’habitus phtisicus degli
antichi.
E’ caratterizzato da: corporatura slanciata, snella, statura tendenzialmente alta,
tronco piccolo con eccedenza del torace sull’addome, schiacciato in senso anteroposteriore per la prevalenza dei diametri trasversi su quelli sagittali, arti lunghi
rispetto al tronco.
La massa somatica è scarsa e più precisamente si nota la deficienza del valore
(=VOLUME) del tronco rispetto a quello degli arti, la distribuzione della massa
corporea è più in senso verticale che orizzontale. In confronto alla lunghezza del
tronco, gli arti sono eccessivamente lunghi. Il collo appare lungo e sottile con pomo
d’Adamo molto sporgente, nell’uomo. Il torace prevale sull’addome. L’addome è
piatto o avvallato nella sua metà superiore, l’ombelico ha una posizione alta rispetto
al pube. Il torace più lungo del normale è notevolmente schiacciato in senso anteroposteriore, le costole sono molto inclinate dall’alto verso il basso e dall’indietro in
avanti con spazi intercostali ristretti e angolo epigastrico acuto.
A carico dello scheletro si nota in generale la sporgenza di molti punti ossei, quali le
clavicole, l’apofisi spinosa della settima vertebra cervicale e le creste iliache.
Lo stato di nutrizione generale è spesso deficiente e le oscillazioni di peso corporeo
sono piuttosto modeste.
I muscoli sono lunghi e sottili .
Il pannicolo adiposo è relativamente scarso. La cute è sottile e poco untuosa e
traspare una rete venosa a piccolo calibro. La calvizie è meno frequente e più
tardiva.
BREVILINEO O
BRACHITITPO
(HABITUS
APOPLETTICUS)
ANGOLO
EPIGASTRICO
MOLTO APERTO
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IL TIPO BREVILINEO (O BRACHITIPO): corrisponde all’habitus apopoletticus degli antichi.
E’ caratterizzato da: una figura tarchiata, corporatura voluminosa e tozza, statura media o bassa, tronco
grande con prevalenza dell’addome sul torace, addome voluminoso e prominente, collo corto e grosso,
arti relativamente brevi rispetto al tronco, diametri sagittali eccedenti sui trasversi, mani e piedi piuttosto
larghi, caviglie grosse.
La massa somatica, abbondante rispetto alla statura, è distribuita maggiormente in senso orizzontale
che verticale, con tendenza alle stature poco elevate ed eccedenza del tronco (che rappresenta il
SISTEMA VEGETATIVO) rispetto agli arti (che rappresentano il SISTEMA DI RELAZIONE).
Il carattere fondamentale del tronco è lo sviluppo relativamente maggiore dei diametri antero-posteriori
(sagittali) rispetto ai diametri verticali e trasversali, che condiziona l’aumento della massa somatica nel
tipo megalosplancnico. Per quanto riguarda i rapporti fra le varie parti del tronco si ha eccedenza
dell’addome sul torace e dell’addome superiore sull’addome inferiore. La sezione del tronco tende ad
una forma più circolare che normale; l’ombelico è situato piuttosto in basso verso il pube e la lunghezza
totale del tronco è eccedente rispetto alla lunghezza degli arti inferiori. Il torace, piuttosto corto, è
notevolmente sviluppato in profondità e, per la scarsa inclinazione delle coste dall’alto verso il basso e
dal dietro in avanti, assume l’atteggiamento di un torace in ispirazione. Invece di restringersi
uniformemente agli ipocondri, si amplifica ulteriormente in basso. Gli spazi intercostali sono ampi e
l’angolo epigastrico molto aperto.
Lo stato di nutrizione generale è sempre eccedente nei brachitipi non affetti da processi morbosi, però
si hanno facilmente oscillazioni del peso. I muscoli, per quanto bene sviluppati, sono poco appariscenti
perché coperti dal pannicolo adiposo, che è sempre piuttosto abbondante. La cute è untuosa e vi è
tendenza alla calvizie precoce. La colonna vertebrale nel tratto lombo sacrale presenta una
accentuazione della lordosi fisiologica e quindi una maggiore accentuazione del promontorio. Il
brachitipo è un biotipo anabolico: l’orientamento generale del suo ricambio risente dell’eccessiva
introduzione di alimenti favorita dal forte sviluppo dell’apparato digerente e dalla insufficiente
ossidazione connessa in parte allo sviluppo relativamente deficiente dell’apparato respiratorio.
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Per costituzione individuale
si intende
la struttura dell’organismo risultante dalla
combinazione quantitativa individuale
dei caratteri comuni alla specie.
LA COSTITUZIONE E’ CIOE’ QUELL’INSIEME DI CARATTERI PARTICOLARI
PER CUI UN SOGGETTO SI DIFFERENZIA DA UN ALTRO
E
SI ALLONTANA DAL TIPO UMANO ASTRATTO
O GENERICO O CONVENZIONALE DELL’UOMO-SPECIE.
Lo scopo dell’indagine costituzionalistica è quello di
DETERMINARE LO STATO FISICO E FUNZIONALE DEL SOGGETTO,
LE SUE ATTITUDINI,
LE SUE EVENTUALI DISPOSIZIONI MORBOSE
E
IL SUO GRADO DI ROBUSTEZZA E DI GRACILITA’ ORGANICA.
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L’INDAGINE COSTITUZIONALISTICA E’ DI ORIGINE ANTICHISSIME
ED HA ATTRAVERSATO NELLA SUA EVOLUZIONE VARIE FASI:
-- DALL’UMORALISMO DEGLI ANTICHI (secondo i quali la costituzione
dipendeva dal prevalere di uno dei 4 umori fondamentali, sangue, flemma, bile
gialla e bile nera;
-- si è passato poi alla VALUTAZIONE PARZIALE DI UNO SOLO DEGLI
ASPETTI DELLA COSTITUZIONE UMANA (prevalentemente il morfologico e lo
psichico);
-- soltanto con NICOLA PENDE (1880-1970) si è tornati da UN CONCETTO
SINTETICO E INSIEME CORRELAZIONISTICO DELLA INDIVIDUALITA’
UMANA di cui è SIMBOLO la sua PIRAMIDE A BASE QUADRATA che ha per
base i patrimonio ereditario e per lati l’abito morfologico, il temperamento
dinamico funzionale, il carattere morale, e il tipo di intelligenza.
DOTTRINA DELLE COSTITUZIONI
DOTTRINA DEI TEMPERAMENTI
(UMORALISMO DEGLI ANTICHI)
VALUTAZIONE PARZIALE DI UNO
SOLO DEGLI ASPETTI DELLA
COSTITUZIONE INDIVIDUALE
(MORFOLOGICA O PSICOLOGICA)
NICOLA PENDE (1880-1970):
CONCETTO SINTETICO E
CORRELAZIONALISTICO DELLA
INDIVIDUALITA’ UMANA
(Finalmente si guarda all’individuo nelle sue
caratteristiche anatomiche, nei suoi attributi
funzionali e nel suo profilo psicologico.
(PIRAMIDE BIOTIPOLOGICA
QUADRANGOLARE)
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PIRAMIDE BIOTIPOLOGICA DEL PENDE:ora si parla di BIOTIPO!!!!!
CARATTERISTICHE
MORFOLOGICHE, FUNZIONALI,
ISTINTIVO-AFFETTUVE E
PSICOLOGICHE (2 facce somatiche e 2
facce psicologiche)
PERCHE’
LA DOTTRINA DELLE COSTITUZIONI PRENDE ANCHE IN
CONSIDERAZIONE
L’ASPETTO DINAMICO UMORALE = DEL TEMPERAMENTO =
ENDOCRINOLOGICO?
Perché le ghiandole a secrezione interna svolgono un ruolo fondamentale nel
determinare l’ACCRESCIMENTO ed il TIPO COSTITUZIONALE
DELL’INDIVIDUO,
tanto che gli ormoni sono stati anche classificati in base alla loro AZIONE
MORFOREGOLATRICE
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Perciò si può dire che:
LA DOTTRINA COSTITUZIONALISTICA E’ QUELLA
SCIENZA CHE SI OCCUPA
DI TUTTO QUEL COMPLESSO PARTICOLARE
DI MANIFESTAZIONI VITALI D’ORDINE
ANATOMICO
UMORALE
FUNZIONALE
PSICHICO
DALLA CUI SINTESI DIAGNOSTICA
POSSIAMO CONOSCERE IL
TIPO STRITTURALE E FUNZIONALE DINAMICO
PARTICOLARE DI CIASCUN INDIVIDUO
TIPO STRITTURALE E FUNZIONALE DINAMICO
E’ caratterizzato da
UN INSIEME DI CARATTERI PARTICOLARI
PER CUI SI DIFFERENZIA DA UN ALTRO SOGGETTO
E
SI ALLONTANA DAL TIPO UMANO ASTRATTO
O GENERICO
O CONVENZIONALE DELL’UOMO-SPECIE
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Valutando la costituzione si vuole determinare la
qualità e la quantità assoluta e relativa degli aspetti
morfologici e delle reazioni funzionali dell’organismo di
fronte agli stimoli ambientali e,
nel nostro caso particolare,
di fronte all’attività sportiva,
indipendentemente dalla natura ereditaria o acquisita
di questi aspetti morfologici
e
di codeste reazioni funzionali.
Pertanto la maggior parte degli studiosi di
costituzionalistica, ed in particolare gli studiosi italiani,
considerano la costituzione come appare al momento
dell’esame:
LA SOMMA DEL PATRIMONIO EREDITARIO
E
DEI CARATTERI ACQUISITI.
In base a quanto detto finora
E’ FACILE RENDERSI CONTO DELLA
DIFFICOLTA’ E DELLA COMPLESSITA’ DI UNO STUDIO
COMPLETO E ACCURATO
PER LA ESATTA DEFINIZIONE E CONOSCENZA
DI UNA PERSONALITA’ UMANA!!!!!
Noi dobbiamo studiare non solo l’aspetto morfologico del soggetto e le varianti dei
caratteri morfologici da quelli dell’uomo medio ideale,
ma anche i vari atteggiamenti funzionali dei singoli apparati (muscolare,
circolatorio, respiratorio, nervoso, etc) e così pure le qualità psichiche, sia morali
che intellettuali
SPECIALMENTE PER CHI DEVE CURARE L’EDUCAZIONE FISICA E
SPORTIVA DI ORGANISMI NELLA LORO FASE DI CRESCENZA, E’
NECESSARIO STUDIARE TUTTE QUESTE VARIANTI INDIVIDUALI IN
RAPPORTO ALL’ETA’ E ALL’ACCRESCIMENTO
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E’ evidente che
UNA COMPLETA VALUTAZIONE DELLA COSTITUZIONE INDIVIDUALE
RICHIEDE UNA SOMMA TALE DI NOZIONI DI BIOLOGIA E DI MEDICINA DA
ESSERE DI COMPETENZA SOLTANTO DI POCHI, CON UN GRADO DI
CULTURA E DI NOZIONI PRATICHE POSTUNIVERSITARIE.
Può sembrare un paradosso, ma
E’ PIU’ FACILE CURARE UN MALATO
CHE VALUTARE UN SOGGETTO SANO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ALL’INSEGNANTE DI EDUCAZIONE FISICA
PUO’ BASTARE
L’ACQUISIZIONE DI QUELLE NOZIONI TEORICHE E DI QUELL’ABITUDINE
ALLA VALUTAZIONE PRATICA E ALL’EVENTUALE USO DI UNA METODICA
SEMEIOLOGICA (osservazione e studio dei segni), ANCHE SEMPLICE,
CHE GLI CONSENTANO DI VALUTARE LA COSTITUZIONE DEI SOGGETTI
CHE GLI VENGONO AFFIDATI PER L’EDUCAZIONE FISICA,
IN MODO CHE QUESTA
NON SOLO NON SIA MAI DI DANNO,
MA POSSA ANCHE AGIRE IN SENSO BENEFICO SULLO SVILUPPO
COSTITUZIONALE DEL SOGGETTO,
ED ANCHE CORRETTIVO ED ORTOGENETICO IN CASO DI DEVIAZIONI
DALLA NORMA.
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L’educazione fisica e sportiva deve tendere
allo sviluppo armonico di tutte le qualità
fisiche
del
soggetto,
nei
suoi
attributi
morfologici e funzionali, senza squilibri e
sperequazioni che siano fonti di disarmonie e
di veri fatti patologici. Possiamo dire che
idealmente l’educazione fisica deve tendere a
portare la costituzione individuale verso la sua
media normale, che è la vera robustezza,
attenuando quanto più possibile le varianti
individuali in più o in meno.
La Medicina dello Sport si avvicina alla Scienza della
Costituzione per far uso dei suoi mezzi e delle sue metodiche
onde operare un opportuna selezione dei giovani da
avviare verso le attività ginniche e verso gli sport
agonistici. La conoscenza e la valutazione preventiva degli
attributi anatomici e funzionali e delle caratteristiche psichiche
delle singole costituzioni rappresentano infatti la guida più
sicura affinché dalla pratica dell’atletica i giovani possano
trarre motivi di irrobustimento e di salute e non elementi di
disarmonia e di malattia.
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TIPI MORFOLOGICI SECONDO I VARI AUTORI
LONGITIPI
1)
2)
MEDICI ANTICHI
(da Ippocrate di Coo in poi)
BENEKE
MEDIOTIPI
HABITUS PHTISICUS
I° COMBINAZ. ANATOMICA
O
COSTITUZIONE TISICA
SCROFOLOSA
BREVITIPI
HABITUS APOPLETTICUS
COSTITUZIONE
NORMALE
II° COMBINAZ ANATOMICA
COSTITUZIONE
CARCINOMATOSA
RACHITICA
TIPO ECTOMORFO
TIPO MESOMORFO
TIPO ENDOMORFO
4) SIGAUD
TIPO RESPIRATORIO
TIPO MUSCOLARE
TIPO DIGESTIVO
5) MAC AULIFFE
TIPO PIATTO
6) KRETSCHMER
ABITO LEPTOSOMICO
3)
SHELDON
7) DE GIOVANNI
8) VIOLA
9) PENDE
1° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
LONGITIPO
MICROSPLANCNICO
TIPO LONGILINEO ASTENICO
TIPO ROTONDO
ABITO ATLETICO
2° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
NORMOTIPO
NORMOSPLANCNICO
TIPO IPOSTENICO
ABITO PICNICO
3° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
BRACHIITIPO
MEGALOSPLANCNICO
TIPO BREVILINEO ASTENICO
Dai primordi fino all’epoca moderna,
a seconda del tipo d’approccio la tipologia umana può essere distinta in:
-- TIPOLOGIA UMORALE
-- TIPOLOGIA ANATOMICA
-- TIPOLOGIA EMBRIOLOGICA
-- TIPOLOGIA MORFOLOGICA
-- TIPOLOGIA FUNZIONALE
-- TIPOLOGIA PSICOLOGICA
-- TIPOLOGIA ENDOCRINA
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TIPI MORFOLOGICI SECONDO I VARI AUTORI
LONGITIPI
1)
2)
MEDICI ANTICHI
(da Ippocrate di Coo in poi)
BENEKE
MEDIOTIPI
HABITUS PHTISICUS
I° COMBINAZ. ANATOMICA
O
COSTITUZIONE TISICA
SCROFOLOSA
BREVITIPI
HABITUS APOPLETTICUS
COSTITUZIONE
NORMALE
II° COMBINAZ ANATOMICA
COSTITUZIONE
CARCINOMATOSA
RACHITICA
TIPO ECTOMORFO
TIPO MESOMORFO
TIPO ENDOMORFO
4) SIGAUD
TIPO RESPIRATORIO
TIPO MUSCOLARE
TIPO DIGESTIVO
5) MAC AULIFFE
TIPO PIATTO
6) KRETSCHMER
ABITO LEPTOSOMICO
3)
SHELDON
7) DE GIOVANNI
8) VIOLA
9) PENDE
1° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
LONGITIPO
MICROSPLANCNICO
TIPO LONGILINEO ASTENICO
TIPO ROTONDO
ABITO ATLETICO
2° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
NORMOTIPO
NORMOOSPLANCNICO
TIPO IPOSTENICO
ABITO PICNICO
3° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
BRACHIITIPO
MEGALOSPLANCNICO
TIPO BREVILINEO ASTENICO
Ippocrate di Coo (460-390 a.C.): padre della medicina laica.
MACROCOSMO: terra, acqua, aria e fuoco
MICROCOSMO = UOMO
il sangue (umore caldo e umido, la cui sede è il cuore, che corrisponderebbe all’aria),
la linfa o flemma (umore freddo e umido, che ha sede nella testa e che corrisponderebbe all’acqua ),
la bile gialla (umore caldo e secco, che ha sede nel fegato e che corrisponderebbe al fuoco )
e
la bile nera o atrabile (umore freddo e secco, che ha sede nella milza e che corrisponderebbe alla terra ).
--la perfetta mescolanza in giuste proporzioni di questi quattro umori (EUCRASIA)
darebbe luogo al perfetto temperamento individuale;
--dal prevalere di uno o dell’altro umore sugli altri prenderebbero
origine i diversi temperamenti umani;
--infine, dall’alterazione dei loro rapporti (DISCRASIA, o eccesso o carenza
rilevanti), si genererebbero le anomalie dello sviluppo e le malattie.
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Galeno (138-201 d.C) ampliò il principio umorale ippocratico
riconoscendo negli umori il fattore determinante del profilo
anatomico, fisiologico e psichico dell’uomo.
Egli descrisse così i quattro temperamenti
(sanguigno;
linfatico o flemmatico;
bilioso o collerico;
atrabiliare o melanconico)
frutto del diverso prevalere degli umori.
Dopo Galeno e durante il Medioevo andò perduto il concetto di costituzione umana; soltanto
S.Alberto Magno (1193-1280 d.C.) tracciò una
mirabile descrizione dei quattro temperamenti galenici
Si ebbe poi con il Rinascimento una profonda innovazione del pensiero
anche nel campo della medicina e furono esposti concetti più vicini alle
odierne vedute costituzionalistiche,
ma
si trattò solamente di conoscenze e intuizioni frammentarie non
inquadrabili in una dottrina organica.
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Nel periodo che seguì al Rinascimento e fino ai primi del 1800,
non soddisfacendo più la dottrina umorale della costituzione,
gli uomini di scienza formularono numerose teorie,
basate su concezioni filosofiche,
come l’animismo e il vitalismo.
A queste diverse correnti teoriche e metafisiche
si contrappone la figura di Lazzaro Riviero che fin dal 1680
aveva descritto i temperamenti classici
(temperamento sanguigno;
temperamento linfatico o flemmatico;
temperamento bilioso o collerico;
temperamento atrabiliare o melanconico)
studiandone però a fondo
i caratteri morfologici, funzionali e psichici
e facendone risaltare l’importanza
per la diagnosi delle affezioni morbose
e per la ricerca delle loro cause.
IL TEMPERAMENTO SANGUIGNO: corrisponde al tipo brevilineo iperstenico di
Nicola Pende, quindi è un brevilineo atletico, ottimista, espansivo, caratterizzato
dalla rotondità e dal tono delle forme corporee, dal colorito roseo della cute. Dotato
di attive funzioni neurovegetative, di immaginazione, di carattere gioviale e
impulsivo.
IL TEMPERAMENTO LINFATICO
O PITUITOSO: corrisponde al brevilineo
ipostenico di Nicola Pende, quindi ha forme del corpo rotonde ma flaccide, la cute è
pallida, ha deficiente sviluppo pilifero, lento accrescimento, sonnolento, apatico di
carattere, corto e grasso .
IL TEMPERAMENTO BILIOSO: corrisponde al longilineo stenico di Nicola Pende.
E’ caratterizzato dalla gracilità e dalla magrezza, cute calda, colore olivastro,polso
frequente, aumentato metabolismo, veloce, dinamico, dotato di risposte oltremodo
pronte, intelligenza e immaginazione molto vivaci, crescita rapida.
IL TEMPERAMENTO ATRABILIARE O MELANCONICO: corrisponde al longilineo
astenico di Nicola Pende. E’ caratterizzato da gracilità e magrezza accompagnate
da ipotrofia muscolare e profonda astenia, umore particolarmente depresso,
rallentate funzioni vegetative, scettico e sospettoso, precoce canizie, ipoplasia dei
vasi, vomito frequente, copiosa salivazione, alvo stitico.
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Lazzaro Riviero fu il primo ad affermare che il
temperamento è
in parte di origine esogena
ed
in parte di origine endogena (ereditaria),
per cui questo autore viene considerato da alcuni come
il padre della moderna costituzionalistica italiana.
Dai primordi fino all’epoca moderna,
a seconda del tipo d’approccio la tipologia umana può essere distinta in:
-- TIPOLOGIA UMORALE
-- TIPOLOGIA ANATOMICA
-- TIPOLOGIA EMBRIOLOGICA
-- TIPOLOGIA MORFOLOGICA
-- TIPOLOGIA FUNZIONALE
-- TIPOLOGIA PSICOLOGICA
-- TIPOLOGIA ENDOCRINA
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Giovan Battista Morgagni (1682-1771), fonda lo studio della
costituzione umana su basi anatomiche, separando la biologia dalla filosofia.
Ad opera del Morgagni la Costituzionalistica sostituisce al principio umorale il
PRINCIPIO ANATOMICO ORGANICISTICO, cioe’ quello della predominanza
di un dato apparato organico; si passa pertanto dai temperamenti umorali a
quelli anatomici.
Beneke (scuola tedesca) studiò la costituzione individuale col
metodo anatomico-antropometrico applicato al cadavere
(antropometria viscerale);
egli procedette alla misurazione e alla pesata dei principali organi interni
quale il cuore, i grossi tronchi arteriosi, i polmoni, la laringe, la trachea, il
fegato, la milza e i reni e rapportò queste misurazioni alla statura e al
peso, arrivando a distinguere due tipi costituzionali fondamentali:
TIPI MORFOLOGICI SECONDO I VARI AUTORI
LONGITIPI
1)
2)
MEDICI ANTICHI
(da Ippocrate di Coo in poi)
BENEKE
MEDIOTIPI
HABITUS PHTISICUS
I° COMBINAZ. ANATOMICA
O
COSTITUZIONE TISICA
SCROFOLOSA
BREVITIPI
HABITUS APOPLETTICUS
COSTITUZIONE
NORMALE
II° COMBINAZ ANATOMICA
COSTITUZIONE
CARCINOMATOSA
RACHITICA
TIPO ECTOMORFO
TIPO MESOMORFO
TIPO ENDOMORFO
4) SIGAUD
TIPO RESPIRATORIO
TIPO MUSCOLARE
TIPO DIGESTIVO
5) MAC AULIFFE
TIPO PIATTO
6) KRETSCHMER
ABITO LEPTOSOMICO
3)
SHELDON
7) DE GIOVANNI
8) VIOLA
9) PENDE
1° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
LONGITIPO
MICROSPLANCNICO
TIPO LONGILINEO ASTENICO
TIPO ROTONDO
ABITO ATLETICO
2° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
NORMOTIPO
NORMOOSPLANCNICO
TIPO IPOSTENICO
ABITO PICNICO
3° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
BRACHIITIPO
MEGALOSPLANCNICO
TIPO BREVILINEO ASTENICO
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Beneke (scuola tedesca) studiò la costituzione individuale col
metodo anatomico-antropometrico applicato al cadavere
(antropometria viscerale):
I°COMBINAZIONE ANATOMICA:il tipo umano gracile con organi
ipoplastici (che corrisponde all’abito tisico –habitus phtisicusdegli antichi clinici): COSTITUZIONE TISICA-SCROFOLOSA;
II°COMBINAZIONE ANATOMICA: il tipo umano largo
ipersviluppato con organi voluminosi (che corrisponde all’abito
apoplettico –habitus apoplecticus degli antichi clinici):
COSTITUZIONE CARCINOMATOSA-RACHITICA.
Fra l’uno e l’altro estremo descritto si troverebbero, secondo
Beneke, quelle costituzioni che nei rapporti anatomici
rappresentano la norma o ad essa più vi si avvicinano e quelle
costituzioni che raggruppano anomalie dell’uno e dell’altro tipo
descritto (COSTITUZIONE NORMALE).
Dai primordi fino all’epoca moderna,
a seconda del tipo d’approccio la tipologia umana può essere distinta in:
-- TIPOLOGIA UMORALE
-- TIPOLOGIA ANATOMICA
-- TIPOLOGIA EMBRIOLOGICA
-- TIPOLOGIA MORFOLOGICA
-- TIPOLOGIA FUNZIONALE
-- TIPOLOGIA PSICOLOGICA
-- TIPOLOGIA ENDOCRINA
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TIPI MORFOLOGICI SECONDO I VARI AUTORI
LONGITIPI
1)
2)
MEDICI ANTICHI
(da Ippocrate di Coo in poi)
BENEKE
MEDIOTIPI
HABITUS PHTISICUS
I° COMBINAZ. ANATOMICA
O
COSTITUZIONE TISICA
SCROFOLOSA
BREVITIPI
HABITUS APOPLETTICUS
COSTITUZIONE
NORMALE
II° COMBINAZ ANATOMICA
COSTITUZIONE
CARCINOMATOSA
RACHITICA
TIPO ECTOMORFO
TIPO MESOMORFO
TIPO ENDOMORFO
4) SIGAUD
TIPO RESPIRATORIO
TIPO MUSCOLARE
TIPO DIGESTIVO
5) MAC AULIFFE
TIPO PIATTO
6) KRETSCHMER
ABITO LEPTOSOMICO
3)
SHELDON
7) DE GIOVANNI
8) VIOLA
9) PENDE
1° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
LONGITIPO
MICROSPLANCNICO
TIPO LONGILINEO ASTENICO
TIPO ROTONDO
ABITO ATLETICO
2° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
NORMOTIPO
NORMOOSPLANCNICO
TIPO IPOSTENICO
ABITO PICNICO
3° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
BRACHIITIPO
MEGALOSPLANCNICO
TIPO BREVILINEO ASTENICO
Sheldon (1940) (scuola americana)
giudicò la struttura del corpo umano come la risultante di tre componenti
principali, che sarebbero in stretto rapporto con i tre foglietti embrionali
(endoderma o foglietto interno,
mesoderma o foglietto intermedio ed
ectoderma o foglietto esterno);
la prevalenza dell’attività e dello sviluppo di uno dei foglietti rispetto agli
altri due, conferirebbe caratteristiche particolari al tipo costituzionale.
Egli distinse:
-- UN SOMATOTIPO ENDOMORFO
-- UN SOMATOTIPO MESOMORFO
-- UN SOMATOTIPO ECTOMORFO
20
16/07/2012
RICORDA:
dall’ectoderma si originano il sistema nervoso centrale e periferico, l’epidermide,
la midollare del surrene e l’ipofisi;
dal mesoderma si originano lo scheletro, i muscoli, il derma e l’apparato urogenitale;
dall’endoderma si originano gli organi viscerali.
rilievi anatomici fatti sul cadavere
ed anche di quelli ectoscopici e metrici eseguiti su fotografie in
posizione standard: di fronte, di profilo e da tergo (infatti il suo
metodo viene anche definito METODO FOTOMETRICO).
numero di somatotipi teoricamente possibili è 93 = 729 ma in
realtà molte combinazioni non si riscontrano mai ed altre sono
rare; Sheldon su 4000 individui ne ha trovate 76.
Essa si avvale dell’esame antroposcopico e di 17 misure
antropometriche trasversali, oltre che della statura e del peso,
espresse in percento dell’altezza, relative alla regione della testa,
del torace, dell’arto superiore, dell’addome e dell’arto inferiore.
Dall’insieme dei risultati ottenuti dall’esame antroposcopico e dalle
rilevazioni
antropometriche si
perviene
alla
diagnosi
complessiva del somatotipo.
21
16/07/2012
SOMATOTIPO MESOMORFO
SOMATOTIPO ECTOMORFO
SOMATOTIPO ENDOMORFO
ENDOMORFICA (7,1,1)
spalle strette e fianchi larghi, corpo molle, grasso
corporeo elevato, viscerotonico
UN SOMATOTIPO ENDOMORFO:
è caratterizzato dalla prevalenza di sviluppo degli
organi provenienti dall’endoderma, cioè dei
visceri. L’aspetto esteriore in tutte le regioni del
corpo è tondeggiante, caratteristicamente
flaccido. E’ caratterizzato dalla rotondità e
sofficità del corpo. In termini colloquiali
l'endomorfismo sta a indicare la «grassezza» del
corpo. La cute è pallida, molle e non molto ricca
di peli. Il tronco ha uno sviluppo prevalente
rispetto agli arti, l’addome è voluminoso ed
eccedente rispetto al torace. La testa e la faccia
sono larghe. Tende all’obesità. I diametri
anteroposteriori tendono ad essere uguali a
quelli trasversi in corrispondenza della testa, del
collo, del tronco e degli arti. Caratteristiche di
questo tipo somatico sono la predominanza
dell'addome sul torace, le spalle alte e squadrate
e il collo corto. I contorni sono smussati, senza
rilievo dei muscoli.
22
16/07/2012
MESOMORFICA (1,7,1)
muscoloso, aspetto maturo, pelle
spessa, postura corretta, somatotonico
UN SOMATOTIPO MESOMORFO: è caratterizzato dalla
prevalenza di sviluppo degli organi e degli apparati a
provenienza mesodermica, con conseguente relativo
predominio delle ossa, del tessuto connettivo e dei muscoli.
L’aspetto generale è una immediata impressione di durezza.
Caratteristici sono il rilievo delle masse muscolari e il prevalere
dei diametri trasversi in corrispondenza del capo, del tronco e
degli arti. Il tronco è grosso e ricco di muscoli. Gli arti, anch’essi
molto muscolosi, sono di lunghezza variabile. Il torace è
eccedente sull’addome e, rispetto a quello dell’endomorfo, è
maggiormente ampio all’altezza delle spalle che a quella dei
fianchi; i muscoli trapezio e deltoide sono assai massicci. I
muscoli addominali sono sporgenti e spessi. Le ossa sono
robuste. La statura è piuttosto bassa, la cute è spessa e ruvida
ed acquista facilmente una intensa abbronzatura che mantiene
a lungo. Molti atleti presentano questa componente in larga
misura.
ECTOMORFICA (1,1,7)
aspetto giovanile, alto, poco
muscoloso, intelligente, cerebrotonico
UN SOMATOTIPO ECTOMORFO: è caratterizzato dalla
prevalenza di sviluppo degli organi e degli apparati di
provenienza ectodermica e da un peculiare aspetto di linearità e
di gracilità. L’apparato muscolare è scarsamente sviluppato e si
ha l’estrema riduzione dei diametri antero-posteriori. Gli arti
sono più lunghi rispetto al tronco e il torace è eccedente rispetto
all’addome. Si presenta longilineo, con fragilità e delicatezza
corporee che possiamo anche definire magrezza. Le ossa sono
esili e i muscoli sottili. Le spalle sono spesso cadenti. Gli arti
sono relativamente lunghi e il tronco corto; tuttavia, ciò non
significa necessariamente che l'individuo sia alto anche se
in genere la statura è superiore alla norma. L'addome e la
curvatura lombare sono piatti, mentre la curva toracica è
relativamente evidente ed elevata. Le spalle sono per lo più
strette e prive di rilievi muscolari, spioventi e spinte in avanti;
molto frequenti sono le scapole alate Le costole sono sporgenti
e l’angolo epigastrico è acuto. Non vi è sporgenza di muscoli in
nessuna parte del corpo. Il cingolo scapolare manca di supporto
muscolare e di imbottitura, e le scapole tendono a sporgere
posteriormente. La cute è fine
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16/07/2012
SOMATOTIPO MESOMORFO
SOMATOTIPO ECTOMORFO
SOMATOTIPO ENDOMORFO
SOMATOCARTA O SOMATOGRAMMA
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16/07/2012
ORDINE:
1. ENDO
2. MESO
3. ECTO
I
I
I
SOMATOTIPO DI SHELDON
Secondo la teoria costituzionalista di Sheldon esistono tre somatotipi: Endomorfo, Mesomorfo,
Ectomorfo.
Le caratteristiche di seguito menzionate corrispondono alle varianti estreme dei caratteri che si
riscontrano nella popolazione in genere.
Endomorfo - Caratterizzato dalla rotondità e sofficità del corpo. In termini colloquiali l'endomorfismo sta a
indicare la «grassezza» del corpo. I diametri anteroposteriori tendono ad essere uguali a quelli trasversi
in corrispondenza della testa, del collo, del tronco e degli arti. Caratteristiche di questo tipo somatico
sono la predominanza dell'addome sul torace, le spalle alte e squadrate e il collo corto. I contorni sono
smussati, senza rilievo dei muscoli.
Mesomorfo - Caratterizzato da un corpo squadrato con muscolatura soda, robusta e prominente. Le
ossa sono grosse e coperte da spessi muscoli. Le gambe, il tronco e le braccia sono caratterizzati da
ossa massicce e da muscoli vigorosi. Caratteristiche preminenti di questo tipo sono la robustezza degli
avambracci e la grossezza del polso, della mano e delle dita. Il torace è ampio e la vita relativamente
stretta. Le spalle sono larghe, il tronco è solitamente eretto e i muscoli trapezio e deltoide sono assai
massicci. I muscoli addominali sono sporgenti e spessi. La pelle è ruvida ed acquista facilmente una
intensa abbronzatura che mantiene a lungo. Molti atleti presentano questa componente in larga misura.
Ectomorfo - Si presenta longilineo, con fragilità e delicatezza corporee che possiamo anche definire
magrezza. Le ossa sono esili e i muscoli sottili. Le spalle sono spesso cadenti. Gli arti sono relativamente
lunghi e il tronco corto; tuttavia, ciò non significa necessariamente che l'individuo sia alto. L'addome e la
curvatura lombare sono piatti, mentre la curva toracica è relativamente evidente ed elevata. Le spalle
sono per lo più strette e prive di rilievi muscolari. Non vi è sporgenza di muscoli in nessuna parte del
corpo. Il cingolo scapolare manca di supporto muscolare e di imbottitura, e le scapole tendono a sporgere
posteriormente.
Difficilmente esiste un tipo 'puro'. Ciascun individuo presenta una speciale combinazione delle
caratteristiche dei tre somatotipi
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16/07/2012
SOMATOCARTA O SOMATOGRAMMA
Ognuna delle tre caratteristiche individuate
da Sheldon è necessaria per primeggiare in
determinati sport. Per esempio:
la componente ectomorfica risulta essenziale
negli sport di fondo e nel salto in alto dove il
peso corporeo rappresenta un limite
importante per la prestazione;
la componente mesomorfa è caratteristica
degli sport di potenza, mentre
quella endomorfica degli sport di contatto
come il sumo.
26
16/07/2012
27
16/07/2012
Il metodo di Sheldon (1940) per la determinazione del somatotipo venne modificato
nel 1976 da Carter e Heath.
O METODO ANTROPOMETRICO: misure sul soggetto in esame;
O METODO FOTOSCOPICO: comparazione foto del soggetto in esame
in posizioni standard con foto dei somatotipi di riferimento;
O I DUE METODI COMBINATI
Le tre componenti del somatotipo si ottengono con il metodo antropometrico
dalla elaborazione delle seguenti misure:
--spessore del pannicolo adiposo al tricipite (plica tricipitale);
--spessore del pannicolo adiposo sottoscapolare (plica sottoscapolare);
--spessore del pannicolo adiposo soprailiaco;
--spessore del pannicolo adiposo al polpaccio;
--diametri dell’omero e del femore;
--perimetri al bicipite e al polpaccio;
--statura e peso.
I somatotipi classificati in endomorfi, mesomorfi ed ectomorfi vengono
collocati all’interno di un SOMATOGRAMMA O SOMATOCARTA nella quale
vengono riportati e opportunamente distribuiti i possibili somatotipi.
E PIU’ PRECISAMENTE:
La componente di endomorfismo esprime il grado
di grassezza/magrezza del soggetto e viene valutata
attraverso la somma di alcune pliche cutanee, cioè la
subscapolare, la tricipitale, la soprailiaca e quella al
polpaccio.
La componente di mesomorfismo esprime il grado
di sviluppo muscolo-scheletrico in relazione alla
stature e viene valutata con la misura della statura,
del diametro bicondilo-omerale, del diametro
bicondilo-femorale, del perimetro dell’arto superiore
(al bicipite) e del perimetro dell’arto inferiore (al
polpaccio).
La terza ed ultima componente, quella di
ectomorfismo, esprime la longilinearità “relativa” e
viene calcolata attraverso il reciproco dell’INDICE
PONDERALE (IPR) dalla misura della statura (ST) e
dalla misura del peso (BW) secondo la formula:
ST
IPR = -----------------3√BW
28
16/07/2012
L’indice ponderale più utilizzato è il B.M.I. (Body Max Index) in
italiano I.C.M. (Indice di Massa Corporea) ed è rappresentato dal
rapporto tra il peso espresso in Kg e il quadrato dell’altezza
espressa in metri (m):
Peso (Kg)
__________________________
Altezza x altezza (m2)
SOMATOTIPI DI HEATH-CARTER
ENDOMORFO
MESOMORFO
ECTOMORFO
29
16/07/2012
Dai primordi fino all’epoca moderna,
a seconda del tipo d’approccio la tipologia umana può essere distinta in:
-- TIPOLOGIA UMORALE
-- TIPOLOGIA ANATOMICA
-- TIPOLOGIA EMBRIOLOGICA
-- TIPOLOGIA MORFOLOGICA
-- TIPOLOGIA FUNZIONALE
-- TIPOLOGIA PSICOLOGICA
-- TIPOLOGIA ENDOCRINA
TIPI MORFOLOGICI SECONDO I VARI AUTORI
LONGITIPI
1)
2)
MEDICI ANTICHI
(da Ippocrate di Coo in poi)
BENEKE
MEDIOTIPI
HABITUS PHTISICUS
I° COMBINAZ. ANATOMICA
O
COSTITUZIONE TISICA
SCROFOLOSA
BREVITIPI
HABITUS APOPLETTICUS
COSTITUZIONE
NORMALE
II° COMBINAZ ANATOMICA
COSTITUZIONE
CARCINOMATOSA
RACHITICA
TIPO ECTOMORFO
TIPO MESOMORFO
TIPO ENDOMORFO
4) SIGAUD
TIPO RESPIRATORIO
TIPO MUSCOLARE
TIPO DIGESTIVO
5) MAC AULIFFE
TIPO PIATTO
6) KRETSCHMER
ABITO LEPTOSOMICO
3)
SHELDON
7) DE GIOVANNI
8) VIOLA
9) PENDE
1° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
LONGITIPO
MICROSPLANCNICO
TIPO LONGILINEO ASTENICO
TIPO ROTONDO
ABITO ATLETICO
2° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
NORMOTIPO
NORMOOSPLANCNICO
TIPO IPOSTENICO
ABITO PICNICO
3° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
BRACHIITIPO
MEGALOSPLANCNICO
TIPO BREVILINEO ASTENICO
30
16/07/2012
Nella scuola Costituzionalistica francese occupa una posizione preminente il
medico Claude Sigaud (1862-1921) (scuola francese), che dette
all’indagine costituzionalistica un chiaro indirizzo morfologico ponendone i
fondamenti sull’esistenza di quattro apparati organici:
L’APPARATO
L’APPARATO
L’APPARATO
L’APPARATO
RESPIRATORIO
DIGESTIVO
MUSCOLARE
CEREBROSPINALE
ognuno dei quali in rapporto continuo con un
elemento dell’ambiente esterno, cioè
rispettivamente:
AMBIENTE ATMOSFERICO
AMBIENTE ALIMENTARE
AMBIENTE FISICO-SPAZIALE
AMBIENTE SOCIALE
In ogni individuo, per questioni ereditarie e per effetto degli stimoli provenienti
dall’ambiente esterno, finisce col prevalere uno dei quattro apparati originando
4 possibili biotipi definiti FRANCHI O PUROSANGUE
Questi quattro biotipi sono:
TIPO RESPIRATORIO: relativa larghezza del tronco e della zona
naso-malare (=zigomatica);
TIPO DIGESTIVO: tronco sviluppato in lunghezza con
preponderanza dell’addome, bocca grande, labbra grosse,
mandibola larga;
TIPO MUSCOLARE: lunghezza degli arti, tronco rettangolare,
marcato rilievo delle masse muscolari, testa piccola, nuca larga,
fronte diritta e piatta, cranio piuttosto vicino al tipo dolicocefalo
(testa stretta)
TIPO CEREBRALE: tronco esile, ossatura sottile, arti gracili,
corporatura frequentemente piccola, cranio grande, largo
superiormente con fronte alta e spaziosa.
31
16/07/2012
BREVITIPO
LONGITIPO
MEDIOTIPO
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16/07/2012
I 4 BIOTIPI PUROSANGUE SI VENGONO A FORMARE QUANDO LA
PREDOMINANZA DI UNO DEGLI APPARATI NON E’ ESAGERATA E
DISARMONIZZANTE, CIOE’ E’ TALE DA NON TURBARE L’EURITMIA
DELL’ORGANISMO
Ma dove finisce il tipo franco-armonico e comincia il tipo anormale e
disarmonico?
Mac Auliffe e Thooris (entrambi della scuola francese) perfezionarono
e ampliarono le vedute di Sigaud aggiungendo quale criterio di
valutazione quello del modellaggio della superficie corporea, come
risultante del biochimismo tissutale e del grado di idrofilia dei tessuti.
Così la superficie corporea può apparire tonda o piatta, ondulata o
gozzuta, uniforme, squadrata o cubica.
In altre parole i tipi franchi sono caratterizzati da una reazione alle
circostanze ambientali nei limiti dell’armonia, fisica e fisiologica,
mentre i tipi piatti e i tipi tondi presenterebbero rispettivamente
ipereccitabilità ed ipoeccitabilità agli stessi stimoli ambientali.
Mostrare lo schema in word pg 17 del file costituzionalistica
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16/07/2012
Dai primordi fino all’epoca moderna,
a seconda del tipo d’approccio la tipologia umana può essere distinta in:
-- TIPOLOGIA UMORALE
-- TIPOLOGIA ANATOMICA
-- TIPOLOGIA EMBRIOLOGICA
-- TIPOLOGIA MORFOLOGICA
-- TIPOLOGIA FUNZIONALE
-- TIPOLOGIA PSICOLOGICA
-- TIPOLOGIA ENDOCRINA
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16/07/2012
Con la tipologia funzionale si guarda alla attività degli
organi come al carattere preminente della costituzione.
Un indirizzo fisiologico e non strettamente anatomico allo studio
della costituzione umana tentò di dare Kraus (scuola tedesca),
impostando lo studio della costituzione come problema di capacità
funzionale;
LAVORO MUSCOLARE
FORZA MUSCOLARE
INTENSITA’
DELLA
SFORZO
DURATA
DELLO
SFORZO
FORZA DELLA COSTITUZIONE
Dai primordi fino all’epoca moderna,
a seconda del tipo d’approccio la tipologia umana può essere distinta in:
-- TIPOLOGIA UMORALE
-- TIPOLOGIA ANATOMICA
-- TIPOLOGIA EMBRIOLOGICA
-- TIPOLOGIA MORFOLOGICA
-- TIPOLOGIA FUNZIONALE
-- TIPOLOGIA PSICOLOGICA
-- TIPOLOGIA ENDOCRINA
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16/07/2012
TIPI MORFOLOGICI SECONDO I VARI AUTORI
LONGITIPI
1)
2)
MEDICI ANTICHI
(da Ippocrate di Coo in poi)
I° COMBINAZ. ANATOMICA
O
BENEKE
MEDIOTIPI
HABITUS PHTISICUS
COSTITUZIONE TISICA
SCROFOLOSA
BREVITIPI
HABITUS APOPLETTICUS
COSTITUZIONE
NORMALE
II° COMBINAZ ANATOMICA
COSTITUZIONE
CARCINOMATOSA
RACHITICA
TIPO ECTOMORFO
TIPO MESOMORFO
TIPO ENDOMORFO
4) SIGAUD
TIPO RESPIRATORIO
TIPO MUSCOLARE
TIPO DIGESTIVO
5) MAC AULIFFE
TIPO PIATTO
6) KRETSCHMER
ABITO LEPTOSOMICO
3)
SHELDON
7) DE GIOVANNI
8) VIOLA
9) PENDE
1° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
LONGITIPO
MICROSPLANCNICO
TIPO LONGILINEO ASTENICO
TIPO ROTONDO
ABITO ATLETICO
2° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
NORMOTIPO
NORMOOSPLANCNICO
TIPO IPOSTENICO
ABITO PICNICO
3° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
BRACHIITIPO
MEGALOSPLANCNICO
TIPO BREVILINEO ASTENICO
Ernesto Kretschmer (scuola tedesca) studiando con un metodo
essenzialmente ectoscopico, e solo secondariamente metrico, la
tipologia somatica di 260 pazienti affetti da psicosi maniaco
depressiva e schizofrenia, ma senza fare un approfondito studio
della costituzione e delle sue caratteristiche morfologiche.
Egli osservò che un’elevata percentuale dei pazienti affetti
da psicosi maniaco-depressiva presentava una particolare
morfologia corporea, che egli chiamò ABITO PICNICO
(corrispondente al brevilineo megalosplancnico);
invece un’alta percentuale dei pazienti schizofrenici
presentava un aspetto corporeo del tutto opposto, che egli
chiamò ABITO LEPTOSOMICO (corrispondente al
longilineo microsplancnico);
a questi due aggiunse un altro tipo fondamentale che definì
ATLETICO.
36
16/07/2012
L’antropometria di Kretschmer si basa sulle seguenti misure:
statura, larghezza delle spalle, circonferenza del torace,
circonferenza addominale, circonferenza del bacino,
perimetro dell’avambraccio e della mani,
lunghezza degli arti inferiori,
lunghezza, larghezza e altezza massima del capo,
altezza e larghezza della faccia,
lunghezza del naso
le quali non sono però riferite ad alcun modello o campione
medio-normale.
I tipi morfologici da lui identificati sono i seguenti:
-TIPO
ASTENICO
O
LEPTOSOMICO (ABITO
LEPTOSOMICO): biotipo alto, sottile, gracile di scheletro e di
muscoli, con spalle strette, torace lungo e appiattito, peso e
perimetro toracico deficienti rispetto alla statura, uguale
lunghezza degli arti superiori e inferiori;
-- TIPO ATLETICO (ABITO ATLETICO): biotipo più alto della
media, dalle larghe spalle, con la metà superiore del corpo
più sviluppata in larghezza rispetto a quella inferiore, arti
lunghi, con forte scheletro su cui s’impianta una robusta
muscolatura;
-- TIPO PICNICO (ABITO PICNICO): larga circonferenza
della testa, del torace e dell’addome, in contrasto con una
gracilità delle spalle e degli arti proporzionalmente corto
rispetto alla statura media, la testa è grande, rotonda, con
faccia larga e piatta, l’adipe si accumula nel tronco,
specialmente nell’addome.
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16/07/2012
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16/07/2012
Dai primordi fino all’epoca moderna,
a seconda del tipo d’approccio la tipologia umana può essere distinta in:
-- TIPOLOGIA UMORALE
-- TIPOLOGIA ANATOMICA
-- TIPOLOGIA EMBRIOLOGICA
-- TIPOLOGIA MORFOLOGICA
-- TIPOLOGIA FUNZIONALE
-- TIPOLOGIA PSICOLOGICA
-- TIPOLOGIA ENDOCRINA (NICOLA PENDE)....................
TIPI MORFOLOGICI SECONDO I VARI AUTORI
LONGITIPI
1)
2)
MEDICI ANTICHI
(da Ippocrate di Coo in poi)
BENEKE
MEDIOTIPI
HABITUS PHTISICUS
I° COMBINAZ. ANATOMICA
O
COSTITUZIONE TISICA
SCROFOLOSA
BREVITIPI
HABITUS APOPLETTICUS
COSTITUZIONE
NORMALE
II° COMBINAZ ANATOMICA
COSTITUZIONE
CARCINOMATOSA
RACHITICA
TIPO ECTOMORFO
TIPO MESOMORFO
TIPO ENDOMORFO
4) SIGAUD
TIPO RESPIRATORIO
TIPO MUSCOLARE
TIPO DIGESTIVO
5) MAC AULIFFE
TIPO PIATTO
6) KRETSCHMER
ABITO LEPTOSOMICO
3)
SHELDON
7) DE GIOVANNI
8) VIOLA
9) PENDE
1° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
LONGITIPO
MICROSPLANCNICO
TIPO LONGILINEO ASTENICO
TIPO ROTONDO
ABITO ATLETICO
2° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
NORMOTIPO
NORMOOSPLANCNICO
TIPO IPOSTENICO
ABITO PICNICO
3° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
BRACHIITIPO
MEGALOSPLANCNICO
TIPO BREVILINEO ASTENICO
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Dai primordi fino all’epoca moderna,
a seconda del tipo d’approccio la tipologia umana può essere distinta in:
-- TIPOLOGIA UMORALE
-- TIPOLOGIA ANATOMICA
-- TIPOLOGIA EMBRIOLOGICA
-- TIPOLOGIA MORFOLOGICA
-- TIPOLOGIA FUNZIONALE
-- TIPOLOGIA PSICOLOGICA
-- TIPOLOGIA ENDOCRINA (NICOLA PENDE)
RICORDA:
il fondamento della scuola neocostituzionalistica italiana (metodo morfologico)
è il concetto unitario-correlazionistico che si oppone
al criterio localicistico-organicistico
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16/07/2012
TIPI MORFOLOGICI SECONDO I VARI AUTORI
LONGITIPI
1)
2)
MEDICI ANTICHI
(da Ippocrate di Coo in poi)
I° COMBINAZ. ANATOMICA
O
BENEKE
MEDIOTIPI
HABITUS PHTISICUS
COSTITUZIONE TISICA
SCROFOLOSA
BREVITIPI
HABITUS APOPLETTICUS
COSTITUZIONE
NORMALE
II° COMBINAZ ANATOMICA
COSTITUZIONE
CARCINOMATOSA
RACHITICA
TIPO ECTOMORFO
TIPO MESOMORFO
TIPO ENDOMORFO
4) SIGAUD
TIPO RESPIRATORIO
TIPO MUSCOLARE
TIPO DIGESTIVO
5) MAC AULIFFE
TIPO PIATTO
6) KRETSCHMER
ABITO LEPTOSOMICO
3)
SHELDON
7) DE GIOVANNI
8) VIOLA
9) PENDE
1° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
LONGITIPO
MICROSPLANCNICO
TIPO LONGILINEO ASTENICO
TIPO ROTONDO
ABITO ATLETICO
2° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
NORMOTIPO
NORMOOSPLANCNICO
TIPO IPOSTENICO
ABITO PICNICO
3° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
BRACHIITIPO
MEGALOSPLANCNICO
TIPO BREVILINEO ASTENICO
Achille De Giovanni (1838-1916)
Achille De Giovanni (1838-1916), fondatore della
Morfologia Clinica e iniziatore della scuola
Neocostituzionalistica Italiana, utilizzò il metodo
antropometrico
di
Beneke
e
lo
applicò
all’antropometria esterna del corpo umano
(metodo morfologico clinico),
sostenendo che, ad una determinata forma esterna del
corpo, corrisponde una data forma interna ed un
particolare e caratteristico atteggiamento funzionale.
LEGGE DI CORRELAZIONE in ossequio alla quale, a
tipiche varianti della forma esterna, corrispondono ben
definite varianti dell’anatomia interna del corpo umano.
All‘Università di Padova, dove esercitò dal 1879 fino alla morte, creò una vera e propria
scuola medica, i cui maggiori esponenti furono Giacinto Viola, Nicola Pende e Pietro
Castellino.
41
16/07/2012
Giovan Battista Morgagni (1682-1771), fonda lo studio della
costituzione umana su basi anatomiche, separando la biologia dalla filosofia.
Ad opera del Morgagni la Costituzionalistica sostituisce al principio umorale il
PRINCIPIO ANATOMICO ORGANICISTICO, cioe’ quello della predominanza
di un dato apparato organico; si passa pertanto dai temperamenti umorali a
quelli anatomici.
Beneke (scuola tedesca) studiò la costituzione individuale col
metodo anatomico-antropometrico applicato al cadavere
(antropometria viscerale);
egli procedette alla misurazione e alla pesata dei principali organi interni
quale il cuore, i grossi tronchi arteriosi, i polmoni, la laringe, la trachea, il
fegato, la milza e i reni e rapportò queste misurazioni alla statura e al
peso, arrivando a distinguere due tipi costituzionali fondamentali:
Beneke (scuola tedesca) studiò la costituzione individuale col
metodo anatomico-antropometrico applicato al cadavere
(antropometria viscerale):
I°COMBINAZIONE ANATOMICA:il tipo umano gracile con organi
ipoplastici (che corrisponde all’abito tisico –habitus phtisicusdegli antichi clinici): COSTITUZIONE TISICA-SCROFOLOSA;
II°COMBINAZIONE ANATOMICA: il tipo umano largo
ipersviluppato con organi voluminosi (che corrisponde all’abito
apoplettico –habitus apoplecticus degli antichi clinici):
COSTITUZIONE CARCINOMATOSA-RACHITICA.
Fra l’uno e l’altro estremo descritto si troverebbero, secondo
Beneke, quelle costituzioni che nei rapporti anatomici
rappresentano la norma o ad essa più vi si avvicinano e quelle
costituzioni che raggruppano anomalie dell’uno e dell’altro tipo
descritto (COSTITUZIONE NORMALE).
42
16/07/2012
Sulla base delle proporzioni relative delle principali parti del corpo valutate
con metodo ispettivo (antroposcopico),
con metodo metrico (antropometrico),
con metodo anamnestico
e
patologico,
egli descrisse così tre combinazioni morfologiche principali:
PRIMA COMBINAZIONE MORFOLOGICA: caratterizzata da torace e
addome deficienti ed arti lunghi, corrispondente al tipo longilineo;
SECONDA COMBINAZIONE MORFOLOGICA: caratterizzata da torace
largo, muscolatura ben sviluppata e arti proporzionati al tronco,
corrispondente al tipo mediolineo, con proporzioni armoniche;
TERZA COMBINAZIONE MORFOLOGICA: caratterizzata da addome
molto sviluppato e arti brevi, corrispondente al tipo brevilineo con
eccedenza del tronco sugli arti.
ACHILLE DE GIOVANNI
43
16/07/2012
Achille De Giovanni (1838-1916)
7 MISURE FONDAMENTALI:
-STATURA
-GRANDE APERTURA DELLE BRACCIA
-CIRCONFERENZA TORACICA
-ALTEZZA STERNALE
-ALTEZZA ADDOMINALE TOTALE,
DIVISA IN XIFO-OMELICALE E
OMBELICO-PUBICA
-DISTANZA BISILIACA
-LUNGHEZZA DEGLI ARTI INFERIORI
INDAGINE
MORFOLOGICA
ANTROPOMETRICA
METODO
MORFOLOGICO
CLINICO
INDAGINE
ANTROPOSCOPICA
INDAGINE
FUNZIONALE
OSSERVAZIONE E
DESCRIZIONE DEI
SEGMENTI DEL CORPO,
DELLA CUTE ED ESAME
PALPATORIO DEL CUORE
ANAMNESI FUNZIONALE PER
ACCERTARE CAUSE ESTERNE
CHE ABBIANO INFLUENZATO LA
COSTITUZIONE
TIPO IDEALE
STATURA = GRANDE APERTURA DELLA BRACCIA;
CIRCONFERENZA TORACICA = META’ DELLA STATURA;
ALTEZZA DELLA STERNO = 1/5 DELLA CIRCONFERENZA TORACICA;
ALTEZZA ADDOMINALE = 2/5 DELLA CIRCONFERENZA TORACICA;
LINEA BISILIACA = 4/5 DELL’ALTEZZA ADDOMINALE.
PRIMA COMBINAZIONE MORFOLOGICA (TIPO LONGILINEO)
STATURA > GRANDE APERTURA DELLA BRACCIA;
CIRCONFERENZA TORACICA < META’ DELLA STATURA;
ALTEZZA DELLA STERNO < 1/5 DELLA CIRCONFERENZA TORACICA;
ALTEZZA ADDOMINALE TOTALE > O = 2/5 DELLA CIRCONFERENZA TORACICA;
DISTANZA XIFO-OMBELICALE > DISTANZA OMBELICO-PUBICA
LINEA BISILIACA < 4/5 DELL’ALTEZZA ADDOMINALE.
SECONDA COMBINAZIONE MORFOLOGICA (TIPO MEDIOLINEO)
STATURA = GRANDE APERTURA DELLA BRACCIA;
CIRCONFERENZA TORACICA > O = META’ DELLA STATURA;
ALTEZZA DELLA STERNO > O = 1/5 DELLA CIRCONFERENZA TORACICA;
ALTEZZA ADDOMINALE TOTALE = 2/5 DELLA CIRCONFERENZA TORACICA;
DISTANZA XIFO-OMBELICALE = DISTANZA OMBELICO-PUBICA
LINEA BISILIACA = 4/5 DELL’ALTEZZA ADDOMINALE.
TERZA COMBINAZIONE MORFOLOGICA (TIPO BREVILINEO)
Può presentare caratteristiche della prima e della seconda combinazione ed in più uno
spiccato volume dell’addome.
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ACHILLE DE GIOVANNI
Il metodo morfologico clinico del Di Giovanni
ha sicuramente alcune lacune:
la mancanza di una misura media normale alla
quale riferire i valori antropometrici ottenuti
con la misurazione del soggetto;
la mancanza di riferimenti alle caratteristiche
neuro-umorali della costituzione e al profilo
affettivo-intellettivo della persona umana.
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MERITI del metodo morfologico clinico di Achille De Giovanni
Questo metodo, basato sulla LEGGE DI CORRELAZIONE, che permette il
passaggio dalle forme esterne rilevate antropometricamente alla morfologia interna,
ha il merito indiscutibile
di aver avviato la Scienza della Costituzione verso una metodica clinica nuova, al
punto che da questo metodo prendono origine le idee ispiratrici dell’attuale indirizzo
italiano della Scienza della Costituzione alla quale
Giacinto Viola e Nicola Pende
hanno portato notevoli contributi di ricerche e di risultati.
Un altro importante merito da attribuire ad Achille De Giovanni è stato quello di
introdurre nella sua dottrina un
concetto auxologico di costituzione
che lo portò a valutare la costituzione non solo nei soggetti adulti di una
determinata età,
ma anche attraverso gli anni dalla giovinezza, alla maturità alla vecchiaia.
Dai primordi fino all’epoca moderna,
a seconda del tipo d’approccio la tipologia umana può essere distinta in:
-- TIPOLOGIA UMORALE
-- TIPOLOGIA ANATOMICA
-- TIPOLOGIA EMBRIOLOGICA
-- TIPOLOGIA MORFOLOGICA
-- TIPOLOGIA FUNZIONALE
-- TIPOLOGIA PSICOLOGICA
-- TIPOLOGIA ENDOCRINA (NICOLA PENDE)
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TIPI MORFOLOGICI SECONDO I VARI AUTORI
LONGITIPI
1)
2)
MEDICI ANTICHI
(da Ippocrate di Coo in poi)
BENEKE
MEDIOTIPI
HABITUS PHTISICUS
I° COMBINAZ. ANATOMICA
O
COSTITUZIONE TISICA
SCROFOLOSA
BREVITIPI
HABITUS APOPLETTICUS
COSTITUZIONE
NORMALE
II° COMBINAZ ANATOMICA
COSTITUZIONE
CARCINOMATOSA
RACHITICA
TIPO ECTOMORFO
TIPO MESOMORFO
TIPO ENDOMORFO
4) SIGAUD
TIPO RESPIRATORIO
TIPO MUSCOLARE
TIPO DIGESTIVO
5) MAC AULIFFE
TIPO PIATTO
6) KRETSCHMER
ABITO LEPTOSOMICO
3)
SHELDON
7) DE GIOVANNI
8) VIOLA
9) PENDE
1° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
LONGITIPO
MICROSPLANCNICO
TIPO LONGILINEO ASTENICO
TIPO ROTONDO
ABITO ATLETICO
2° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
NORMOTIPO
NORMOOSPLANCNICO
TIPO IPOSTENICO
ABITO PICNICO
3° COMBINAZIONE
MORFOLOGICA
BRACHIITIPO
MEGALOSPLANCNICO
TIPO BREVILINEO ASTENICO
VIOLA GIACINTO
1870-1943
L’opera di Achille De Giovanni diretta da una
parte verso lo studio antropometrico delle
costituzioni e dall’altra verso l’evidenziazione dei
rapporti
di correlazione esistenti tra forma
esterna e morfologia interna trovò in Italia uno dei
più degni continuatori in Giacinto Viola (18701944) che della dottrina di Achille De Giovanni
dette ampio rilievo alla parte riguardante
l’antropometria, giungendo così
ad una
classificazione dei tipi umani fondata su leggi
biologiche.
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LEGGE DELL’ANTAGONISMO MORFOLOGICO PONDERALE O
LEGGE DI DEFORMAZIONE (Giacinto Viola)
il tronco e gli arti non crescono parallelamente, ma secondo
una legge per la quale quanto più un organismo aumenta la
propria massa, tanto meno si differenzia morfologicamente.
Cioè, periodi nei quali prevale l’accrescimento della massa, si
alternano con periodi nei quali è preminente la
differenziazione delle forme
TRONCO
ARTI
VITA VEGETATIVA
VITA DI RELAZIONE
GIACINTO VIOLA BASA LA SUA CLASSIFICAZIONE
COSTITUZIONALISTICA INDIVIDUALE
SUL RAPPORTO TRONCO/ARTI
L’esattezza di questa legge trova dimostrazione nell’osservazione che
i soggetti con valori massimi del tronco hanno tendenza alla forma brachitipica,
mentre quelli con valori minimi del tronco, tendono alla forma longitipica.
Inoltre, poiché le forme brachitipiche sono quella dell’infanzia, in cui il processo di
evoluzione è appena all’inizio, la brachitipia è sinonimo di lenta evoluzione e di
ipoevolutismo,
mentre la longitipia è espressione di più vivo impulso ontogenetico e quindi di
iperevolutismo.
In definitiva durante l’accrescimento vi è un antagonismo fra accrescimento
ponderale e trasformazione della forma che può dare luogo alle diverse costituzioni.
Quindi,
dall’equilibrio fra sviluppo ponderale e quello morfologico si
genereranno i TIPI MEDIO NORMALI (UOMO MEDIO NORMALE);
dal prevalere dello sviluppo ponderale e dal ritardo di quello
morfologico si genereranno i TIPI BREVILINEI;
dal prevalere dello sviluppo morfologico e dal ritardo di quello
ponderale si genereranno i TIPI LONGILINEI.
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MASSA E DIMENSIONI CORPOREE
Secondo il Viola:
”Quanto più un individuo accelera il suo sviluppo
(cioè vuol dire, quanto più si differenzia morfologicamente),
tanto meno acquista in massa somatica, e viceversa”.
In altre parole:
l’accrescimento ponderale
e
la trasformazione della forme
sono fra loro in contrasto negli esseri viventi.
L’EQUILIBRATO SVILUPPO PONDERALE E MORFOLOGICO CREA LE FORME
MEDIO-NORMALI;
il prevalere dello sviluppo ponderale ritarda quello morfologico e si creano così i tipi
brevilinei;
il prevalere dello sviluppo morfologico ritarda quello ponderale e si creano così i tipi
longilinei.
Tali varianti sono anch’esse entrambe governate dalla legge degli errori.
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Un’altra fondamentale idea di Giacinto Viola fu quella di utilizzare ai fini della
ricerca costituzionalistica la
LEGGE DEGLI ERRORI ACCIDENTALI di Gauss
e quella della
DISTRIBUZIONE BINOMIALE DEI CARATTERI UMANI di Quetelet.
Infatti Giacinto Viola aveva fissato, con metodo esatto, un
uomo medio antropometrico come campione di riferimento
a cui paragonava l’individuo misurato, e inoltre utilizzava la legge di
deformazione in doppio senso di tale media statistica verso due ectipie antitetiche.
Secondo il Viola la causa più importante tra le tante che fanno evolvere le forme
degli individui è la spinta ontogenetica (ereditaria) allo sviluppo, la quale varia
quantitativamente da individuo ad individuo, secondo la legge degli errori.
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