Esercitazione SPSS 1
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Esercitazione SPSS 1
E1 - Preparazione alla prima esercitazione Germano Rossi [email protected] ∗ 24 ottobre 2016 vers. 0.5.0 Indice 1 Se non avete mai usato SPSS 1 1.1 Caricare un le Excel in SPSS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 1.2 Salvare un le in formato Spss . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 1.3 Pannello Vista variabile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 1.4 Sintassi di comandi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 1.5 Calcolare le sottoscale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 1.6 Ricodica variabili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 1.7 1 Statistiche descrittive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 1.7.1 Distribuzione di frequenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 1.7.2 Tendenza centrale e variabilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Se non avete mai usato SPSS Aprite SPSS, cliccate su Guida Esercitazione. fate almeno Tutorials, poi uscite da SPSS. le e poi prime 3 scegliete voci del Aprite un foglio di calcolo (Excel, OpenCalc, LibreCalc. . . ), scaricate il le RPBS.zip, decompattate il contenuto in una cartella (ricordatevi il nome, ad es. la tabella all'inizio della p. 2 del le RPBS.PDF, esercitazione) e usando inserite nel foglio elettronico almeno 8 colonne e almeno 5 righe. Il foglio dev'essere simile a questo: Salvate il le in formato Excel con un nome a vostro piacere (l'estensione dovrà essere in Windows). ∗ Università degli Studi di Milano-Bicocca, Dipartimento di Psicologia 1 .xls o .xlsx 1.1 Caricare un le Excel in SPSS Riaprite Spss e provate a fare una di queste due cose: • File | Apri dati, nestra di dialogo dalla che si apre, selezionate il le Excel (estensione .xls o .xlsx) che avete salvato prima e cercate il le che avete creato e salvato, selezionatelo e dite Apri • Ampliate al massimo SPSS, aprite la cartella in cui avete salvato il vostro le e ridimensionatela in modo che si veda l'area dati di SPSS, quindi con il mouse trascinate l'icona del le sull'area dati di SPSS. In entrambi i casi si aprirà una nestra di dialogo necessaria per aprire un le di tipo Excel: In questa nestra, SPSS vi dice il nome del le Excel che state aprendo, se utilizzerà il contenuto della prima riga per dare i nomi alle variabili (se checked sì, altrimenti no), l'area (o foglio di lavoro) che state usando (Foglio1 o Sheet1) e l'area esatta che leggerà (ad es. se avete inserito 8 colonne e 5 righe dovrà essere A1:H6). Do- po aver controllato, premete su OK. Se tutto va bene avrete una videata come questa: 2 Intestazione Descrizione Modi- Inseri- Cancel- ca mento lazione Nome è Il nome assegnato alla variabile; per modicarlo si si no Tipo basta cliccare e scrivere il nuovo nome Indica il tipo di informazione contenuta nella si auto no Larghezza variabile È la larghezza del contenuto della variabile (diversa si auto no si auto no da quella della colonna) Decimali Se il tipo è numerico, indica quanti decimali vengono visualizzati Etichetta Descrizione del contenuto della variabile si si si Valori Descrizione dei valori della variabile si si si Mancante Indica i valori che sono considerati mancanti si si si Colonne Ampiezza della colonna quando è visualizzata nel si si no Allinea Allineamento del contenuto della colonna si no Misura In teoria è livello di misura della variabile (ma SPSS si no pannello Vista dati la usa raramente) Ruolo Informazione usata dal modulo IBM Modeler no Tabella 1: Colonne del pannello Vista Variabile 1.2 Salvare un le in formato Spss Come prima cosa la salviamo in formato Spss usando File | Salva con nome.... Se i dati non hanno ancora un nome, possiamo usare anche semplicemente il bottoncino del salvataggio: A questo punto i vostri dati saranno in un formato comprensibile da SPSS. 1.3 Pannello Vista variabile Potete notare che le colonne sono molto più larghe di come erano in Excel. Possiamo ridimensionarle in due modi: • usando il mouse ponetevi sulla riga che separa il nome di una variabile dall'altra, premete il pulsante destro del mouse e (tenendolo premuto) spostate leggermente a sinistra il cursore. La colonna della variabile si ridurrà (ovviamente se spostate a destra, si allarga); • Andate al pannello Vista variabile e agite sul numero della colonna Colonne. Il numero indica quanto dev'essere larga la colonna corrispondente alla variabile. Le colonne del pannello Vista Variabile permettono di cambiare, inserire o cancellare informazioni relative alle singole variabili. Nella Tabella 1 sono elencate, in ordine di comparsa, le singole colonne e una loro breve descrizione. 3 Ad es. potete impostare l'ampiezza di colonna della variabile ETA a 4. Prima di farlo, veri- Vista dati), poi passate a Vista variabili 11 della colonna Colonne della seconda riga (corrispondente a ETA) con Vista dati e per vedere la dierenza. cate (visualmente) l'ampiezza della colonna (in e sostituite il numero 4. Tornate in Tornate al foglio RPBS.PDF e andate alla pagina 1: contiene la descrizione delle variabili del le RPBS. Usando quelle informazioni provate a cambiare nome a una variabile, ad es. sesso è chiamato Genere, per modicare cliccate sul nome e scrivete quello nuovo. Provate ad inserire alcune etichette delle variabili, ad es. variabile COD inserite nel SPSS il Codice del soggetto Per inserire le etichette dei valori, ad es. nella colonna Etichetta della (potete anche fare taglia e incolla dal le). le spiegazioni di maschio e di femmina alla variabile Genere (o sesso, se l'avete cambiata), bisogna fare clic sulla cella corrispondente, selezionare il pulsante con i 3 puntini, compare una videata apposita per inserire i valori e la loro etichetta. Ad es. per il Genere, inserire 1 nel Valore, inserire maschio nel campo Etichetta, poi premete il pulsante Aggiungi; inserite 2 e femmicampo na. . . . Quando avete nito, premete OK. Il le su cui state lavorando è quello con poche variabili e pochi casi statistici, mentre il le RPBS.PDF contiene informazioni su tutte le variabili. Fra i le disponibili nella cartella dell'esercitazione c'è anche un le RPBS.xls che contiene tutti i dati. Aprite questo le ripetendo la procedura vista al paragrafo 1.1. 1.4 Sintassi di comandi Dopo aver importato tutti i dati da Excel, vi renderete conto che le etichette delle variabili e quelle dei valori che avete inserito prima, non ci sono più e quindi dovreste ri-inserire tutto. Per fortuna vostra l'ho già fatto io, usando il linguaggio di comandi di SPSS, generalmente chiamato sintassi. La sintassi è semplicemente un le di testo che contiene dei comandi che permettono di automatizzare certe procedure. assegnare etichette alle variabili e ai valori: * Assegno le etichette delle variabili. VARIABLE LABELS COD "Codice identificativo del soggetto" 4 Questo è un piccolo esempio di sintassi per / ETA "Età in anni" . * Assegno le etichette dei valori. VALUE LABELS Genere 1 'MASCHIO' 2 'FEMMINA' / FACOLTA 1 'PSICOLOGIA' 2 "LETTERE" 3 'INGEGNERIA' . Ogni riga di comando termina con un punto (.); se inizia con un asterisco (*) è un commento. I comandi utilizzati in questo esempio sono: VARIABLE LABELS e VALUE LABELS. Il primo richiede il nome della variabile seguito dall'etichetta da assegnare, il secondo richiede il nome della variabile, un valore e l'etichetta da assegnare. Le etichette possono anche essere molto lunghe ma è preferibile limitarsi al necessario per capire cosa contengono; devono essere racchiuse fra virgolette semplici (') o virgolette doppie (") e possono contenere l'altro tipo di virgoletta. Nella cartella dovete avete salvato i le dell'RPBS, c'è un le che si chiama aprire questa sintassi usate Questo è una parte File | Apri | Sintassi. di quello RPBS.sps. Per che dovreste vedere. La prima colonna contiene i comandi (VARIABLE COMMENT) LABELS, VALUE LABELS e in modo da potersi muove- re velocemente fra un comando e l'altro; la seconda nestra contiene l'intera sintassi che avete caricato. Per eseguirla potete usare il triangolo verde nella prima barra degli strumenti oppure il menù Esegui. Se premete il triangolo verde senza selezionare nulla, verrà eseguito solo il comando su cui c'è il cursore in quel momento; SPSS in pratica seleziona dal cursore all'inizio del comando e dal cursore alla ne del comando (cioè il punto). Se selezionate una parte qualsiasi della sintassi a cavallo fra due comandi, il meccanismo sarà lo stesso ma verranno selezionati i due comandi Esegui | Selezione. Esegui | Tutto) oppure ad usare Ctrl-A per evidenziare parzialmente selezionati da voi. Equivale a Provate a usare tutto e premere poi il triangolo verde. Nella nestra dei risultati (di output) verrà segnalato un errore: >Avviso n. 4461 nella colonna 3. Testo: SESSO >Nel comando VAR LABELS è stato specificato un nome di variabile sconosciuto. >Il nome e l'etichetta verranno ignorati. 5 SESSO ma, se guardiamo l'elenco delle variabili, esiste Genere. Non esiste una variabile Tornate alla nestra della sintassi e vedrete un riquadro in basso che evidenzia una riga di comando (la 8) e vi specica (in italiano) che è stato specicato un nome di variabile sconosciuto. A questo punto potete fare click su quella riga oppure scorrere il testo della sintassi, trovare e cambiarlo in Genere. SESSO Rieseguite l'intero comando. Se ritornate alla pagina 1 al le RPBS.PDF, vedrete che tutte le etichette sono state inserite, tranne quelle delle sottoscale (perché non esistono ancora): V1-V26 scale della RPBS che andranno poi a formare: Scala 1: TRADITIONAL RELIGIOUS BELIEF 1.5 Calcolare le sottoscale RPBS.PDF non visualizza i singoli item in ordine di numero ma li raggruppa per sottoscale: la v1, v8, v15 prima sottoscala è formata dagli item/variabili e v22. Dobbiamo quindi creare quella sottoscala ovvero calcolare una nuova variabile. Trasforma | Calcola variabile.... Usiamo il comando Compare una nestra di dialogo in cui dobbiamo impostare il nome di una nuova variabile e indicare come debba essere calcolata. Ad es. per Scala 1: gious Belief serire pure calcolare la Traditional Relipossiamo in- TRB (l'acronimo) Religious (una oppa- rola signicante) nel cam- Variabile di destinazione. Quindi nel campo Espressione numerica po scriviamo la formula per il calcolo: v22. v1 + v8 + v15 + La formula può essere scritta direttamente a mano oppure creata usando la pulsantiera e l'elenco delle variabili: doppio clic su nell'elenco, click su + V1 della pulsantiera e così via. Dopo aver riempito i due campi, il pulsante diventa accessibile. OK Premendolo SPSS esegue il calcolo. SPSS aggiunge una nuova variabile alla ne; basta passare in modalità Vista dati e scorrere a destra la videata. Possiamo ripetere l'operazione per le altre 6 scale. Tuttavia quello che dobbiamo fare è soltanto cambiare il nome della nuova variabile e i nomi degli item che ci servono. Se andate a 6 guardare il le dei risultati (la nestra che SPSS chiama Output) vedrete qualcosa di simile a questo: COMPUTE Religious=V1 + V8 + V15 + V22. EXECUTE. Calcola variabili ha passato al motore di SPSS il comando Religious usando la formula V1 + V8 + V15 + V22 e poi ha dato il In pratica, la nestra di dialogo di calcolare la variabile comando di eseguirle subito. Volendo possiamo copiare e modicare questa formula per creare tutte le altre variabili. Possiamo sia fare un doppio click sulla parte del'output, selezionare le due righe e copiarle in un le di sintassi sia chiedere a SPSS di scrivere il comando in un le di sintassi. Vediamo questa seconda modalità. Calcola (Trasforma | Calcola variabile...) Se torare alla nestra di dialogo di e premete il pulsante Incolla SPSS incollerà esattamente le righr riportate sopra in un le di sintassi. Se non `è nessun le aperto, ne apre uno vuoto. Se una sintassi è già aperta, allora aggiunge il comando in fondo. A questo punto voi potete copiare le due righe incollate e modicarle per farle diventare (ad es.): COMPUTE psi=v2 + v9 + v16 + v23. EXECUTE. e poi aggiungere le successive, prima di EXECUTE: COMPUTE psi=v2 + v9 + v16 + v23. COMPUTE WITCHCRAFT=v3 + v10+ v17 +v24. EXECUTE. Alla ne, basta evidenziarle tutte e usare il triangolo verde. Se non avete voglia di scriverle tutte, aprite il le di sintassi RPBS_1.sps dalla directory in cui avete salvato l'esercitazione. Contiene anche le etichette da associare alle nuove variabili. 1.6 Ricodica variabili Se però leggiamo la p.1 di ribaltato. RPBS.pdf no in fondo, troviamo un'avvertenza: L'item 23 va Signica che quell'item è costruito in modalità inversa o contro-tratto e quindi i valori vanno assegnato usando una scala di valori inversa (7 6 5 4 3 2 1 anziché 1 2 3 4 5 6 7). L'item 23 ci è servito per creare la scala PSI che quindi è calcolata in modo sbagliato. Trasforma | Ricodifica in variabili differenti oppure Trasforma | Ricodifica nelle stesse variabili. Per modicare una variabile possiamo usare Nel primo caso, una variabile viene usata per crearne un'altra con alcune modiche, nel secondo interviene direttamente sulla variabile. caso si E' sempre un rischio ricodicare una variabile su se stesso perché ogni volta che eseguite quel comando viene fatta una trasformazione e, in certi caso, i risultati sono imprevedibili oppure non si ricordano più a distanza di tempo. 7 Fatta questa premessa, ricodicando in variabili dierenti, vedremo questa nestra di dialogo. Dalla prima colonna selezionate la variabile V23 e trasferitela nell'altra (doppio click oppure usando la freccetta), quindi scrivete il nome Nome Variabile di output e, di una nuova variabile nel campo del riquadro se volete, un'etichetta nel campo relativo. A questo punto premete il tasto Modifica che sposta il nuovo nome al posto del ?. Quindi premete il pulsante Valori vecchi e nuovi... Il riquadro Vecchio valore indica modi diversi di selezionare valori della vecchia variabile, il riquadro Nuovo valore possibilità di le poche ricodica. Una volta selezionate due opzioni dal vecchio e dal nuovo riquadro si attiva il bottone Aggiungi e premendolo si può fare una nuova associazione fra nuovo e vecchio valore. Per il nostro ribaltamento il risultato dell'associazione valore vecchio-valore nuovo dovrebbe corrisponde a questo. Inne si preme il bottone Ricodicando in Continua. variabili die- renti, vedremo questa nestra di dialogo in cui serve di indicare il solo nome della variabile. si usa il pulsante e nuovi... Poi Valori vecchi e si procede nello stesso modo di prima. A questo punto possiamo ricalcolare la scala v23r. PSI con la nuova formula v2 + v9 + v16 + 1.7 Statistiche descrittive Passando alle statistiche descrittive, il primo passo è in genere quello di suddividere le variabili in qualitative e in quantitative. 8 Per le qualitative, si possono fare distribuzioni di frequenza e graci; per le quantitative medie e deviazioni standard. 1.7.1 Distribuzione di frequenza Usiamo Analizza | Statistiche descrittive | Frequenze... tative. Con questo comando si possono ottenere anche altre statistiche (tramite il relativo usando le variabili quali- bottone) ma solo alcune sono utili con le variabili qualitative. Qui abbiamo chiesto i quartili, i quintili e il percentile 5. 1.7.2 Tendenza centrale e variabilità Usiamo Analizza | Statistiche descrittive | Descrittive... titative. 9 su alcune variabili quan-