AUSTRIA
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AUSTRIA STRUTTURA ISTITUZIONALE E POPOLAZIONE Superficie: 83.859 km2 Capitale: Vienna (1.714.142 abitanti nel 2011) Principali città: Graz (226.000 abitanti), Linz (184.000 abitanti), Salzburg (143.000 abitanti), Bregenz (121.000 abitanti), Innsbruck (113.000 abitanti). Nome Ufficiale: Repubblica d’Austria (Repubblica Federale) www.eurolinkgeie.com Forma di Governo: Democrazia parlamentare Sistema legislativo: Parlamento bicamerale Sistema legale: diritto codificato Popolazione ed indicatori sociali Popolazione: 8,43 mln (ottobre 2011) Tasso di crescita: 0,3% nel 2010 Gruppi etnici: 89% austriaci, 11% stranieri (di cui: tedeschi 1,74%, serbi, montenegrini, kosovari ,6%, turchi 1,3%, bosniaco-erzegovini 1%, italiani 0,2%) Religioni: cattolici (64,88%)1), musulmani (6%), protestanti (4,4%), ebrei (0,1%) Lingue ufficiali: tedesco Austria - Settori produttivi L'Austria è un paese altamente industrializzato con un’economia di mercato diversificata molto sviluppata e registra standard di vita piuttosto elevati. Ha stretti rapporti economici commerciali con tutti i Paesi dell’Ue, verso i quali sono diretti i 2/3 delle esportazioni austriache, in particolare con la Germania. I settori produttivi principali dell'economia austriaca sono i servizi e l’industria. Molto sviluppati sono anche il settore del turismo e dell’agricoltura. Il settore manifatturiero si è sviluppato soprattutto nella produzione di beni intermedi, in particolare di metalli (ferro e acciaio), componenti per l’industria automobilistica e i macchinari. Molto importante è il settore degli automezzi, nel quale la produzione di motori ed ingranaggi rappresenta circa il 90% delle esportazioni. L’attività industriale si concentra prevalentemente nella parte del Nord, in particolare nel polo di eccellenza dell’economia nazionale rappresentato dal triangolo Linz- Steyr- Wels. L’Austria è tradizionalmente un Paese forte nella produzione di beni intermedi, in particolare ferro, acciaio e dei relativi prodotti in metallo, carta, motori, turbine e componenti per l'industria automobilistica. Negli ultimi anni si è registrata inoltre una consistente crescita delle industrie "hi-tech", sebbene la spesa per Ricerca & Sviluppo rimanga bassa rispetto agli standard europei. In declino, invece, il settore delle assicurazioni. Le risorse principali dell’Austria sono rappresentate tuttora dalla presenza di una forza lavoro qualificata e da buone relazioni sindacali, anche grazie alle quali è stato possibile contenere le pressioni salariali. Il settore del turismo è particolarmente sviluppato sul tutto il territorio nazionale. Ogni Land valorizza e sfrutta le attrazioni paesaggistiche locali trasformandole in punti di richiamo per lo sport e il tempo libero. La mentalità austriaca, da sempre molto attenta all’esercizio dell’attività sportiva, sia a livello individuale che sociale, permette lo sviluppo di una fiorente economia del settore che si estende dalla produzione al commercio di prodotti di alta qualità. Austria - Interscambio con l'Italia L'Italia è il 2° partner commerciale dell'Austria, dopo la Germania, sia come Paese acquirente, che www.eurolinkgeie.com come Paese fornitore con una quota di mercato sul totale dell'import austriaco pari a circa il 7%. In base agli ultimi dati disponibili, rispetto al 2010, le esportazioni italiane in Austria sono aumentate del 16% rispetto al 2009, raggiungendo 7.690,2 mln. di Euro. Le esportazioni austriache in Italia sono aumentate in questo periodo soltanto del 13% raggiungendo 8.575,5 mln. di Euro, riducendo del 7,7% il saldo positivo per l'Austria rispetto al 2009. Il saldo commerciale era risultato positivo per l'Austria, per 885,3 mln. di Euro. Le forniture italiane risultano piuttosto diversificate e annoverano al primo posto la categoria dei macchinari e degli autoveicoli e loro parti, che nel 2010 rappresentava (con un valore di 2.360,9 mln. di Euro) il 30,9% del totale degli acquisti austriaci. In quasi tutte le categorie sono stati registrati forti aumenti nel 2010, in linea con lo sviluppo della domanda e l'aumento del totale delle importazioni austriache. Eccezioni si ravvisano nelle importazioni dall'Italia di mobili e materie prime vegetali, diminuite rispettivamente del 4% e del 7,4%. Le importazioni di prodotti agro-alimentari registrano un aumento, che è tuttavia inferiore rispetto a quello del totale delle importazioni, la rispettiva quota al totale delle importazioni dall'Italia è quindi leggermente diminuita dal 10,3% al 9,7% rispetto al 2009. Interscambio Italia - 2012 2011 2010 Austria Gen - Dic Gen - Dic Gen - Dic Esportazioni € 6.882.885.341,00 € 9.277.994.060,00 € 8.028.500.986,00 Importazioni € 6.525.168.928,00 € 9.820.193.814,00 € 8.894.044.004,00 Fonte dati ISTAT, Ateco 2007 Perché AUSTRIA Elevata produttività del Paese Vantaggi fiscali in Austria Sistema amministrativo più snello ed efficiente Posizione centrale del Paese e legami storico-culturali con i Paesi dell’Est europeo Elevato potere d’acquisto Stabilità politica e sicurezza Dove investire Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) www.eurolinkgeie.com Articoli sportivi Prodotti delle altre industrie manifatturiere Settore del turismo Costruzioni Mobili Cosa vendere Prodotti alimentari Mobili Macchinari e apparecchiature Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili Il sistema fiscale austriaco Imposta sul reddito delle persone giuridiche Uno dei punti di forza dell’Austria come location economica è rappresentato dal suo sistema fiscale vicino alle imprese. Gli utili delle società di capitali vengono tassati applicando l’aliquota d’imposta unitaria del 25% - in questo modo l’Austria detiene un primato di eccellenza anche nel confronto con i nuovi stati membri dell’UE. www.eurolinkgeie.com Il reddito imponibile si determina deducendo dai ricavi aziendali i costi sostenuti e direttamente attinenti alla realizzazione del reddito della società. Particolarmente interessante é la deducibilità dei costi per le autovetture aziendali di valore non superiore ai € 40.000,00. Non esiste un’imposta direttamente equiparabile all’IRAP. Una imposta (con aliquota variabile in relazione al settore attività) viene applicata alle vendite effettuate nel Land in cui ha sede la società. Le vendite effettuate al di fuori del Land di residenza sono esentate dalla tassazione. Una IRES minima è sempre dovuta, indipendentemente dalla realizzazione di un utile o meno. A partire dal 01.07.2013, tale imposta minima è stata ridotta a € 500,00 annui che, in caso di p erdita d’esercizio, non verranno persi ma considerati come acconti d’imposta per i periodi successivi. Il pagamento delle imposte avviene tramite acconti che vengono versati trimestralmente durante l’esercizio. Al deposito del bilancio avverrà il pagamento del saldo e l’adeguamento degli acconti trimestrali per l’anno successivo. Le imposte vengono versate su un “conto fiscale” intestato presso la Finanza al contribuente e, poiché tutte le imposte (dirette ed indirette) veicolano sullo stesso conto è possibile la compensazione automatica in orizzontale di imposte diverse senza dover attendere la predisposizione di una dichiarazione annuale. www.eurolinkgeie.com Poiché il sistema austriaco si basa sul costante controllo del contribuente da parte dell’ Amministrazione è più facile per quest’ultimo richiedere e ottenere il rimborso dell’eventuale credito di imposta venutosi a formare sul proprio “conto fiscale”. La moderna tassazione di gruppo Se più imprese si uniscono dando vita a un gruppo di imprese, il risultato fiscale dei membri austriaci del gruppo può essere imputato alla società madre e infine tassato in base al saldo della capogruppo. In questo modo le perdite fiscali di ogni singola società del gruppo possono essere subito controbilanciate dagli utili fiscali delle altre società facenti parte del gruppo. Nel caso di un gruppo al quale partecipino anche società straniere la normativa prevede, fino al 31.12.2014, che le perdite riportate dalle partecipanti straniere possano essere imputate alla capogruppo austriaca, nel limite della perdita fiscale riconosciuta nel paese straniero in base alle normative fiscali locali. A partire dal 01.01.2015 alla capogruppo austriaca sarà possibile imputare la perdita delle partecipanti straniere solo nel limite del 75% dell’utile tassabile in capo alla capogruppo stessa. In tal modo il 25% dell’utile della capogruppo austriaca verrà sempre assoggettato alla tassazione del 25%. Le perdite non utilizzate potranno essere fiscalmente riconosciute negli esercizi successivi. Ricerca esentasse Per le spese destinate “allo sviluppo o al miglioramento delle invenzioni di grande valore dal punto di vista politico-economico”, può essere applicata l’esenzione dalle tasse per l’anno in cui tali investimenti sono stati sostenuti. Per le spese di R&S, anche in caso di ricerca a contratto, è previsto il cosiddetto “premio di ricerca” nella misura dell’10 percento. Formazione esentasse La quota percentuale esentasse con riferimento ai costi diretti di istruzione per le attività aziendali di formazione e aggiornamento è pari al 20%. Imposta sul reddito delle persone fisiche Il reddito delle persone fisiche è tassato in base ad un’aliquota d’imposta progressiva compresa fra 0% (fino a € 11.000,00 di reddito) e 50% (a partire da € 60.000,00 di reddito). Anche l’Austria tassa le persone fisiche in base al principio della “residenza”. Il soggetto residente assoggetta a tassazione in Austria il reddito da lui ovunque prodotto, mentre il soggetto non residente subisce la tassazione austriaca solo sui redditi da questi prodotti sul territorio austriaco. www.eurolinkgeie.com Per evitare una doppia tassazione in capo ai soggetti residenti su redditi prodotti all’estero (eventualmente già assoggettati ad imposta nello Stato di insorgenza) è previsto, a seconda della natura del reddito, o il riconoscimento di un credito d’imposta (tipico trattamento previsto dal Trattato contro le Doppie Imposizioni con l’Italia) o una esenzione in Austria. L´Austria fa parte dei 10 paesi più ricchi del mondo, offrendo non solo un mercato con un forte potere d´acquisto, ma anche le infrastrutture necessarie nel campo del consumo. Con un Pil procapite più di 33.000 Euro, l´Austria si colloca tra i Top Ten davanti a nazioni del G7 come Germania, Francia, Italia e Gran Bretagna. L´Austria nonostante sia un paese molto piccolo e conti pochi abitanti, rappresenta un mercato attraente per le imprese internazionali. Mercato del lavoro Il mercato del lavoro in Austria è particolarmente flessibile e ciò permette all’azienda di pianificare nel modo più efficiente la propria crescita economica. La ricerca di personale qualificato viene agevolato dall’appoggio di Enti locali e le disposizioni di legge permettono l’assunzione di determinate categorie di dipendenti a condizioni agevolate. SETTORI PRODUTTIVI Industria Chimica Uno dei rami di punta dell'industria austriaca Un posto di lavoro su dieci opera nell’industria chimica. L’industria chimica rappresenta quasi il 14 percento di tutte le spese destinate alla ricerca e sviluppo nel settore industriale e con circa 270 aziende (2011) e 43.200 addetti è responsabile di oltre il dieci percento del valore della produzione. Ciò significa che un posto di lavoro su dieci opera nell’industria chimica. www.eurolinkgeie.com L'Austria offre le basi migliori per tali presupposti. Alcune multinazionali come BASF, Beiersdorf o Henkel, oltre a sfruttare tali vantaggi per la produzione e la ricerca, hanno costituito in Austria anche il loro quartier generale per l'Europa orientale. Industria automobilistica L’Austria: il Paese delle automobili La trazione anteriore, la prima Porsche di serie o l’auto elettrica del futuro: l’industria automobilistica austriaca è sinonimo di qualità e di idee brillanti. Un settore promettente. Numerosi produttori e fornitori mondiali dell’industria automobilistica del calibro di Magna, Miba o MAN Nutzfahrzeuge producono in Austria veicoli o componenti, sviluppando grandi innovazioni. Quale luogo d’insediamento, l’Austria è richiesta a livello internazionale. Dal 2008 al 2010, ad esempio, General Motors ha investito circa 200 milioni di euro nello stabilimento di Vienna-Aspern. L’industria dei veicoli a motore è uno dei primi 5 rami industriali dell’Austria. Oltre 700 aziende, i cui collaboratori si stimano sui 150.000-200.000, generano ogni anno circa 21,5 miliardi di euro di fatturato. Insieme ai comparti e ai servizi correlati, l’industria automobilistica, che vanta 370.000 collaboratori, arriva ad assicurare in Austria quasi un posto di lavoro su otto. Anche il numero di motori, trasmissioni e veicoli che dai nastri trasportatori si mettono in marcia, è sorprendente. Ogni anno vengono prodotti 1,8 milioni di motori e trasmissioni e quasi 290.000 di veicoli d’alta qualità su due o quattro ruote. Le automobili e i componenti “made in Austria” sono richiesti soprattutto a livello internazionale; la quota delle esportazioni si aggira infatti attorno al 90 percento. Industria meccanica La numero 1 in Austria Quasi un quarto dell’intera produzione industriale proviene dalla costruzione di macchinari e impianti nonché dai prodotti metallurgici. Il valore della produzione di questo settore è di circa il 23 percento dell’intera produzione di beni materiali e conferma la propria forza con una crescita annua pari all’undici percento. Le circa 1.900 aziende producono soprattutto per il mercato mondiale. I grandi segmenti con un’elevata crescita delle esportazioni sono ad es. le macchine per la lavorazione della plastica, le www.eurolinkgeie.com macchine per l’edilizia o quelle per l’agricoltura. La costruzione di macchinari è uno dei settori più attivi anche per quanto riguarda le spese di R&S, pari a 483 milioni di euro. Settori di forza macchine speciali, costruzione di caldaie L’Austria occupa una posizione al top nel settore delle macchine speciali. Uno dei giochi più amati al mondo, i Lego, viene prodotto con il know-how austriaco. La Engel, azienda specializzata nella costruzione di macchinari, è il più importante fornitore di macchinari della Lego. Le più rapide macchine confezionatrici a livello mondiale vengono prodotte in Austria dalla Voith Papers. Oltre che nel ramo della realizzazione di macchine speciali, l’Austria si distingue in particolare anche per la costruzione di caldaie. Meccatronica Il settore del futuro per prodotti intelligenti Quello della meccatronica, una combinazione tra meccanica, elettronica ed informatica, è un ramo in vivace espansione. La meccatronica è considerata uno dei principali motori dell’innovazione e conta in Austria circa 6.900 aziende (2011). Soltanto nel Mechatronik-Cluster Oberösterreich (cluster di meccatronica in Alta Austria) 341 aziende che vantano 57.330 occupati hanno conseguito un fatturato di oltre 11 miliardi di euro. Top in Europa. Che si parli di apparecchi elettromedicali, macchine utensili, macchinari per la lavorazione del legno o ancora del settore automobilistico, l'Austria offre un eccellente know-how sul fronte delle apparecchiature speciali. Ciò si deve non per ultimo al buon funzionamento della collaborazione tra settori economici e scientifici nell'ambito della meccatronica: qui il numero di esperti in R&S a disposizione delle imprese oscilla tra le 200 e le 300 unità. Il corso di laurea in meccatronica attivato presso l'università Johannes Kepler di Linz è attualmente il più gettonato tra tutti i corsi della facoltà di Tecnica e Scienze naturali. Le piccole e medie imprese sfruttano i vantaggi. Alcune multinazionali quali Infineon, Voith o Liebherr fanno convergere il know-how in Austria. Oltre che per le numerose multinazionali, l’Austria è sede ideale soprattutto anche per le medie e piccole imprese, fra cui ad esempio Felder, Durst, Mendel o Ratgeber. www.eurolinkgeie.com Partner per l’Austria CONVISIO Villach Dr. Annarita Salvatorelli Steuerliche Beratung Völkendorfer Straße 1, 9500 Villach Tel.: +43 4242 36378 Fax: DW 8 www.convisio.net Völkermarkt - Wolfsberg - Klagenfurt - Villach – Graz Studio Legale del Torre & Partners Avv. Carlo del Torre Avv./Ra. Walter Ulrike www.euroius.it Udine, Gorizia, Wien www.eurolinkgeie.com