Leggi l`articolo

Transcript

Leggi l`articolo
Premio speciale BE Jump “I lavori che faremo” per “Cronisti in classe”
Contributo della classe: 3a A della Scuola Secondaria di Primo Grado “Giovanni della Casa” di
Borgo S. Lorenzo
I LAVORI CHE FAREMO
Quale pensiero assilla un qualunque ragazzo di terza media in questi giorni? La ragazza che l’ha
lasciato? No. Il digiuno di gol di Mario Gomez? No, no. I voti nella pagella del primo quadrimestre.
No, no, no!
Il pensiero dominante è un altro. A quale scuola mi iscriverò il prossimo anno? E da grande, che
lavoro farò?
E’ inutile: nonostante le domande dei nostri genitori, i suggerimenti degli amici,
orientativi” dei nostri insegnanti … siamo disorientati!
i “consigli
Abbiamo parlato in classe di futuro e di mestieri e professioni, insomma: dei lavori che faremo.
Facendo una breve indagine su internet, abbiamo scoperto che alcuni lavori stanno scomparendo:
non si trovano fabbri, calzolai, falegnami e altri mestieri diffusi nel passato. In effetti, pochi di noi
parlano di fare il fabbro da grande e quanto alle scarpe … molti nostri coetanei pensano che quando
una scarpa si rompe se ne compra una nuova. Non sarà che la crisi ci imporrà di cambiare abitudini?
Nell’attesa di poter rispondere, ci siamo chiesti, allora: quali saranno invece i lavori del futuro?
Semplice: richiederanno l’uso di abilità informatiche e il saper parlare varie lingue, anche
orientali. Da una nostra ricerca abbiamo constatato che nel futuro ci sarà bisogno di medici e
infermieri, social media manager, contabili e commercialisti, app & games developer, esperti di
energie rinnovabili, consulenti finanziari, agricoltori, nanotecnologi, traduttori e interpreti ed infine
“event manager”. Onestamente qualcuno di noi ha avuto difficoltà a spiegare di che cosa si trattava.
Qualche idea, piuttosto fantasiosa, è venuta anche a noi.
La prima. Lo “ PSICOARTISTA”. Si tratta di uno psicologo che ha seguito anche corsi di pittura,
di scultura ecc. Egli lavora così: riceve i suoi pazienti nel suo studio, attrezzato con tele, pennelli,
scalpelli, ecc. Si pone l’obiettivo di interpretare i problemi del paziente disegnandoli su di un
quadro che gli consegna a fine seduta. Al paziente converrebbe rivolgersi a questo specialista per
www.bejump.it
due motivi: verrebbe aiutato a capire che cosa prova in un periodo difficile e si porterebbe a casa
una bella opera d’arte!
Il secondo. “L’ANIMOLOGO”. E’ colui che riesce a comprendere e a tradurre il linguaggio degli
animali domestici. Questo permetterebbe all’uomo ad esempio di prevedere alcuni fenomeni
naturali e di prevenirne i danni; molti infatti dicono che gli animali riescano a prevedere l’arrivo di
un terremoto oppure di una perturbazione e questo sarebbe molto utile soprattutto in Italia dove
siamo in continua emergenza per alluvioni, frane, ecc.. Il misterioso linguaggio dell’animale è
ancora un mondo inesplorato con certezza dall’uomo … chissà se in qualche modo sia paragonabile
al linguaggio umano! Nel 2050 forse si pubblicheranno libri per animali, dizionari dall’umano
all’animale, ci saranno biblioteche per cani, gatti e canarini, chissà!
Il terzo. “ADDETTO ALLE VENDITE DI UNA GELATERIA-IGLOO EQUIPAGGIATO
CON PATTINI PER IL GHIACCIO”. Immaginiamo una gelateria con pavimento di ghiaccio.
Una cameriera vestita come Karolina Kostner. Anche in questo caso due vantaggi. Il gelato si
mantiene freddo senza l’utilizzo di frigoriferi. Il cameriere si potrebbe esibire in salti sul ghiaccio
per intrattenere i clienti; i pattini permettono al cameriere di andare più veloce, riducendo i tempi di
attesa delle ordinazioni.
Dovendo scegliere, abbiamo deciso di intervistare lo psicoartista.
DOMANDA – Dottore, perchè ha deciso di disegnare le emozioni del paziente al posto di
appuntarsele su di un bloc notes o al computer?
RISPOSTA – Credo che il mondo interiore delle persone si presti di più ad essere raffigurato con
forme e colori piuttosto che ad essere descritto a parole.
D – Quindi per fare bene il suo lavoro occorre saper disegnare?
R – Sì, infatti io ho frequentato il liceo artistico prima di iscrivermi alla facoltà di psicologia. L'arte
è una delle mie passioni e mi piace metterla al servizio delle persone che si rivolgono a me con
fiducia anche perché così riesco a liberare le mie idee e la mia creatività .
D: Qual è stato l'opera che più l'ha soddisfatta?
R: Un giorno si presentò da me una vecchia signora che non avevo mai conosciuto prima. Indossava
uno strano cappello con frutta tropicale e pappagalli. Io le chiesi quale fosse il motivo per il quale si
era rivolta a me e lei mi rispose che il marito l'aveva lasciata per una giovane ragazza cubana… le
dipinsi una natura morta !
www.bejump.it