Uomini di Dio
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Uomini di Dio
Il Film del mese a cura di sr Barbara Danesi Uomini di Dio REGIA: Xavier Beauvois SCENEGGIATURA: Etienne Comar, Xavier Beauvois PAESE: Francia 2010 GENERE: Drammatico DURATA: 120 Min Un monastero povero e sperduto sulle colline di Tibhirine, in Algeria. Otto uomini, monaci cistercensi francesi. Una comunità musulmana con la quale vivono in armonia. Un servizio di carità agli ammalati, alle donne, ai poveri, attraverso un ambulatorio medico e l’incontro con la gente. Un governo in conflitto con gli estremisti di matrice fondamentalista. Una domanda che riempie il cuore dei monaci: restare, rischiare la vita, in nome di Dio, o andare via ? Questi gli ingredienti di cui Xavier Beavouis si è servito per dare forma al film. Partendo dalla storia vera, il rapimento e la conseguente uccisione di sette monaci trappisti avvenuta nel 1996 a Tibhirine, il regista narra in particolare i tre anni che precedono la tragedia. Il film mette a fuoco il carattere dei monaci e la loro umanità, mescolate alla dolorosa ricerca della verità nella fede, la presa di coscienza del senso della loro personale e comunitaria vocazione e missione in quel luogo, la grande forza morale del priore che saprà stare accanto a ciascuno dei suoi fratelli fino alla fine. Nel film si possono rintracciare due nuclei narrativi: la follia umana capace di uccidere in modo brutale e la testimonianza di quanto forte e profonda possa essere la fede di uomini consacrati a Dio. La regia di Beauvois sceglie uno stile minimalista, che talvolta potrebbe dare l’idea di una certa lentezza, ma che invece esprime bene il lungo viaggio dei monaci dentro la loro vita, il loro cuore, la loro vocazione, alla ricerca di una risposta, LA risposta, ai loro dubbi. Questo il percorso, nelle parole dei monaci. “Io penso che dobbiamo andarcene.” “Non lo so; bisogna pensarci e pregare insieme.” “Non ho nemmeno paura della morte: sono un uomo libero.” “Che Dio apparecchi qui la sua tavola per tutti, amici e nemici.” “I fiori del campo non cambiano posto per cercare i raggi del sole; Dio si prende cura di fecondarli là dove essi si trovano.” All’inizio del nuovo anno l’augurio e di essere ogni giorno uomini e donne di Dio.