SPORT E pH: GLI ENORMI VANTAGGI DELL

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SPORT E pH: GLI ENORMI VANTAGGI DELL
SPORT E pH:
GLI ENORMI VANTAGGI
DELL’ALCALINIZZAZIONE
Di Claudio Tozzi (www.biiosystem.com)
Colpevolmente trascurato in generale, nell’attività sportiva intensa il mancato controllo dell’
equilibrio acido-base, dovuto essenzialmente al troppo carico di lavoro e/o all’
alimentazione troppo squilibrata, può portare a svariati problemi di salute, oltre alla perdita
di prestazione. Non è pseudo-scienza, ma il futuro della nutrizione sportiva e non passa
attraverso la correzione del pH, ristabilendo in questo modo il normale bilancio fisiologico
distrutto dall’ assurda alimentazione occidentale.
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L’ attività fisica è generalmente ottima per migliorare la propria forma, dimagrire o aumentare la massa muscolare, ma se fatta troppo spesso e per troppe ore, dal punto di vista acido/base, può essere veramente produrre effetti devastanti, su questo ci sono pochi dubbi. Se una disciplina viene effettuata in modo strenuo e prolungato, produce a ciclo continuo acido lattico, appunto acido, che alla lunga sarebbe la causa degli eventuali e numerosi effetti deleteri. La questione è ancora discussa, ma secondo questa teoria l’ esempio classico sarebbero i ciclisti e i maratoneti che soffrono, già in giovane età di calvizie (a causa della perdita di minerali alcalini contenuti nei capelli per contrastare l’ acidità cronica) e anche di invecchiamento precoce ben visibile in molti di questi atleti, come Ivan Basso, ma anche calciatori, per esempio Cambiasso dell’ Inter o Conte, l’ allenatore della Juventus. Ma anche chi pratica il bodybuilding potrebbe avere problemi, perché in effetti la produzione di acido lattico è molto alta e se gli allenamenti sono lunghi e frequenti, si potrebbe andare ad un sovraccarico acido che porterebbe alla fine alle stesse conseguenze degli atleti di resistenza. In effetti molti bodybuilder sono calvi, anche perché gli steroidi (come vedremo poi) peggiorano la situazione. A questo punto appare evidente, che tutte le metodiche che propongono allenamenti troppo frequenti, magari giornalieri o addirittura bi-­‐giornalieri, con la folle scusa del “affinamento della tecnica”, senza nemmeno uno scarico (“perché non serve”) espongono ad un carico acido assolutamente insopportabile per qualsiasi organismo, specialmente dopo i 40 anni. Se magari anche l’ alimentazione non è corretta, le conseguenze sul pH possono essere devastanti sulla salute, a causa del carico acido che precocemente brucia e danneggia i tessuti. In pratica, gli allucinanti allenamenti di 4-­‐7 volte settimanali, agghiaccianti e interminabili come la visione della “Corazzata Potemkin” con tanto di “occhio della madre” e “montaggio analogico” e carrozzina che cade dalle scale, sono in pratica la via più veloce per l’ accumulo di acidi e quindi di invecchiamento precoce; un paradosso per lo sport dovrebbere essere un mezzo per raggiungere l’ ottimale forma fisica e mantenere la giovinezza. La produzione di acido lattico deve essere quindi controllata con due/tre brevi seduti settimanali con scarico (anche delle scorie) nella terza/quarta settimana, per una quota totale di tasso acido più basso e adeguato tempo per smaltirlo, ottenendo maggiori performance muscolari, limitando l’ invecchiamento e l’ insorgere di patologie. Qualcuno dirà che assomiglia al BIIO (Breve-­‐ Intenso-­‐Infrequente-­‐ Organizzato www.biiosystem.com ), la mia programmazione di allenamento con i pesi; ha perfettamente ragione a pensarlo, perché è esattamente quello che intendevo. Non è altro che l’ ennesima conferma (qualora ce ne fosse ancora bisogno) che allenamento più corti e rarefatti nel tempo, non solo predispongono a risultati enormente maggiori, ma permetto uno stile di vita più sano, meno maniacale con la palestra, conservando nello stesso tempo anche la salute e allontanando il più possibile la vecchiaia. PH & DOPING
Gli ormoni aumentano i livelli di acidità dell’ organismo e non è caso che praticamente tutti gli effetti collaterali dei steroidi anabolizzanti sono simili alle problematiche date dall’ acidosi cronica: acne, colesterolo alto, ipertensione e problemi cardio-­‐vascolari non sono altro che le conseguenze dello squilibrio-­‐acido base nell’organismo a causa dell’uso assurdo e dissennato di ormoni sintetici. A questo aggiungono la dieta iperproteica magari monotematica a base di riso (acido), fiocchi d’ avena (acidi), pollo (acido) e tonno (acido), che non fa altro che peggiorare in modo esponenziale la situazione. Questo spiegherebbe anche l’assurdo nervosismo e il carattere instabile di molti bombardoni; come le donne impazziscono quando prima del ciclo mestruale per gli alti livelli di acidità depositati, lo stesso succede a questi soggetti. Ma gli uomini non possono sfogarlo nel mestruo, e nemmeno le donne perché gli ormoni bloccano il tutto, con il risultato che diverse volte il tutto finisce che uccidi moglie, figlio e poi te stesso come il clamoroso caso del wrestler Chris Benoit di giugno 2007. Il blocco della mestruazioni provoca un riallineamento con i problemi prettamente maschili, ne è prova che nelle donne anabolizzate spesso iniziano a perdere i capelli secondo schemi maschili. Ci sono almeno un centinaio di motivi per non utilizzare steroidi e altri ormoni; lo squilibrio del pH si aggiunge a tutto questo. Infatti l’ età media dei dopati è molto bassa, proprio perché li espone precocemente a tutti una serie gravissima di problemi dovuti all’ acidità, che peraltro si somma ad un alimentazione dal pH troppo basso, provocando morte e distruzione. Se qualcuno sopravvive tranquillamente ad anni di abusi, deve solo ringraziare, ogni giorno della sua vita, la genetica che gli permette di smaltire le scorie in modo più efficiente di altri. Ma questo non è successo, per esempio, con l’ ultimo caso (di una lunga serie) e cioè l'ex bodybuilder professionista IFBB Nasser el Sonbaty morto a 47 anni nel marzo 2013 dopo essere stato male per diversi mesi: insufficienza cardiaca congestizia e danni renali. IL GRASSO CORPOREO NON E’ TUTTO GRASSO MA… …acqua. Avete capito bene, molto di quello che magari avete su addome/fianchi/glutei potrebbe non essere tessuto adiposo, ma solo e semplicemente acqua. Per comprendere meglio questo fenomeno, facciamo l’ esempio di un bicchiere di acqua, in cui prima mettiamo un cucchiaio di zucchero, lo mescoliamo e naturalmente sarà totalmente sciolto nella soluzione. Ma se noi mettiamo un altro cucchiaio di zucchero e un altro ancora, parte di esso si depositerà nel fondo del bicchiere. Il nostro corpo funziona allo stesso modo, quindi se non beviamo abbastanza, le scorie (come lo zucchero) si depositeranno in tutto il corpo, provocando degli accumuli di acqua (edemi) che gonfiano il corpo “mimando” l’ effetto di ingrassamento. Certo, in parte è sicuramente accumulo adiposo, ma in molti casi è semplicemente un abnorme concentrazione di acqua che tenta di sciogliere gli acidi, ma che poi rimane lì ad accumularsi, perché magari non si beve abbastanza e/o si mangia in equilibrio acido/base. Provate progressivamente a bere di più, anche 3 litri di acqua al giorno, magari alcalina e vedrete che piano piano perdere peso, soprattutto dovuto all’ espulsione delle acqua “attaccata” alle scorie. COME REGOLARE L’ EQUILIBRIO ACIDO-BASE
A questo punto è arrivato il momento di tirate le somme e dare dei consigli pratici per cercare di ottimizzare il vostro PH, al fine di incrementare le vostre prestazione atletiche, ma anche e soprattutto per mirare ad ottenere un netto miglioramento della vostra salute. Quindi dopo la mezza età dovremmo ingerire molti cibi e bevande alcalini, in modo da: 1) Compensare la perdita di bicarbonati che avviene naturalmente con l’ età 2) Ripristinare l’ equilibrio acido-­‐base che avevamo nella preistoria, in quanto per milioni di anni abbiamo consumato molti più cibi alcalini e molto meno acidi. Riassumendo: -­‐
Bere acqua alcalina in quantità (almeno 1,5 litri). L’ acqua del rubinetto oppure in bottiglia è generalmente neutra, cioè 7 di pH, massimo 8, invece per svolgere le funzioni di smaltimento delle scorie deve essere intorno compresa nel range 8,5-­‐9,5, cioè simile a quella bevevamo nei laghi africani milioni di anni fa. Purtroppo nelle bottiglie di plastica l’ acqua così alcalina non si può vendere, nel vetro si, però costa troppo e cosi non esiste praticamente in commercio. Per ovviare al problema esistono però due soluzioni: -­‐
1) Apparecchi ionizzatori (Per esempio quello qui in foto): sono dei dispositivi che si allacciano direttamente ai tubi idraulici e fanno uscire l’ acqua alcalina direttamente dal rubinetto. Gli ospedali giapponesi sono tutti dotati di questi congegni e hanno la vita media più alta del mondo. Hanno un costo un po’ elevato, ma durano 10-­‐15 anni e i benefici che danno ripagano ampiamente l’ investimento. Per chi ancora fosse scettico riguardo l’ argomento acido-­‐base, ricordo che proprio recentemente la prestigiosa rivista “Nature” e anche l’ ISS (Istituto superiore di sanità) hanno confermato che, visto che il cancro è acido, una speranza per curarlo può proprio essere l’ uso di prodotti alcalini, che appunto contrastino l’ avanzare delle malattia. Forse è anche per quello che in Giappone, la mortalità per cancro è la più bassa del mondo. -­‐
2) L’ uso prodotti alcalini liquidi come per esempio PH Detox Balance. Si mettono 4 gocce in un bicchiere di acqua (non rubinetto, ma minerale naturale) e si rende cosi’ alcalina a 9,5; consigliati almeno 5 bicchieri di acqua basica al giorno. In alternativa o in abbinamento si possono assumere anche delle polvere basiche, come per esempio PH BOOSTER. Inoltre: -­‐
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Mangiare molta frutta/verdura assieme a carne magra/pesce (non di allevamento)/uova/olio extravergine di oliva /omega 3. Secondo la dott. Lynda Frassetto, docente di nefrologia dell’ Università di S. Francisco (California), il rapporto (specialmente in caso di colesterolo alto o altre problematiche), il rapporto dovrebbe essere di 70-­‐80% di frutta e verdura e il restante 20-­‐30% di carne e pesce. Limitare (meglio eliminare) al massimo cereali, legumi e latte/derivati, alcolici, soft-­‐drink, dolcificanti artificiali; questo tipo di nutrizione è chiamata Paleo Diet e rappresenta quella che è più vicina al nostro DNA costruito appunto nella maggior parte nel Paleolitico, cioè circa da circa 2,4 milioni di anni fa. Allenatevi in modo breve, intenso ed infrequente (per esempio il mio BIIOSystem® , http://www.biiosystem.com/il-­‐sistema-­‐biio/ ) sia per gli sport di forza che per quelli di resistenza: in questo modo diminuirete gli episodi acidi dovuti al training troppo lungo e frequente, dando all’ organismo anche il tempo per smaltire l’ eccesso di tossine: otterrete, senza alcun dubbio, la miglior forma (e il miglior stato di salute) della vostra vita. Tutti gli atleti BIIOSystem in Paleo Diet/pH controllato: Da sx Marija Komarcic,Mauro Scarponi,Giusy Santellani,Claudio Tozzi, Cristina Attili,Giusy Spalletta,Fabrizio Liparoti,Daniele Corsi Claudio Tozzi Le informazioni contenute in questo articolo hanno fini puramente divulgativi e non intendono in alcun modo sostituire il parere dei professionisti del settore
sanitario. Consultate il vostro medico prima di iniziare qualsiasi programma di esercizio o integrazione nutrizionale.
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