Lugano Festival - Lugano Turismo

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Lugano Festival - Lugano Turismo
Festival
POESTATE2013
Lugano
17a Edizione
Con il patrocinio
della Città di Lugano
dal 30 maggio al 1 giugno
Patio del Municipio
Piazza Riforma
Ingresso libero
festival di poesia a Lugano dal 1997
fondato e diretto da Armida Demarta
Cartella stampa
POESTATE ®
contatti: [email protected] - www.poestate.ch
POESTATE Lounge
Poetry Lounge Bar
dalle 17:00 alle 18 e dalle 19:00 alle 20:00
aperto nel corso delle tre serate
fino a chiusura del festival
Lounge Poetry con D.J. Luka Ferrara
dalle 17:00 alle 18 e dalle 19:00 alle 20:00
giovedì
30 maggio
“calibrature poetiche”
ore 18.00-19.00 Omaggio a Fabio Muggiasca
a cura di Elio Bollag, Gilberto Isella, Aurelio Buletti
letture con Margherita Coldesina
intermezzi musicali con i giovani musicisti
del Conservatorio della Svizzera Italiana
Lina Marija Domarkaite (violino), Cristina Pantaleone (violino),
Ermanno Niro (viola), Giacomo Torlontano (violoncello)
eseguono brani di Shostakovic, Mozart, e altri autori
ore 19.55-20.00 “Mordi e fuggi” con Marco Zohner
Nel corso della serata intermezzi musicali in omaggio al poeta Vinicius de Moraes
con i musicisti della SMUM Scuola di Musica Moderna di Lugano
Gabriele Comeglio (sax alto), Giorgio Meuwly (chitarra),
Marco Conti (contrabbasso), Guido Parini (batteria)
ore 20.00-20.45 “La poesia dei numeri” con Piergiorgio Odifreddi
in collaborazione con Les Ambassadeur di Lugano
ore 20.45-21.30 “Eyes Wide Shut” con Daniel Estulin
e Paolo Maria Noseda interprete
ore 21.30-22.00 “Versi nel labirinto” con Jolanda Insana e Giorgio Luzzi
incontro a cura di Gilberto Isella
ore 22.00-22.45 “Omaggio a Piero Ciampi” con la Compagnia Mercanti di storie
Patrizia Gandini, Massimiliano Loizzi, Giovanni Melucci
dalle ore 22.45
“Il canto della poesia” di e con Mario D'Azzo (chitarra)
e Paride Guerra (percussioni)
Eventi collaterali
Les Ambassadeur in Via Nassa, 5
giovedì 30 maggio, ore 19.00-19.30
incontro con Piergiorgio Odifreddi
firma libri e rinfresco offerto
Terrazza Ristorante Manor Lugano
dal 30 maggio al 1 giugno, dalle 15:00 alle 16:00
letture di poesie
con Cinzia Morandi e Viviana Gysin
rinfresco e spuntino offerto
venerdì
31 maggio
“metamorfiche poetiche”
ore 18.00-19.00 “Antonia Pozzi e la sua poesia” con Graziella Bernabò e Suor Onorina Dino
Incontro a cura di Laura Garavaglia
in collaborazione con la Casa della poesia di Como
ore 19.55-20.00 “Mordi e fuggi” con Marco Zohner
ore 20.00-20.45
Pierpaolo Capovilla legge Pier Paolo Pasolini
- La religione del mio tempo Reading in tre atti: La ballata delle Madri,
La religione del mio Tempo, Una Luce
di e con Pierpaolo Capovilla (voce) e Paki Zennaro (chitarra)
ore 20.45-21.15 GospelBlastFighter
Reading con Santo Nelson (voce), John Foonjah (chitarre), Mattia (batteria)
ore 21.15-21.25 “Family Card 3” con Lorenzo Buccella, Gudrun De Chirico, Ruben Buccella
ore 21.25-21.45 Incontro con Gianni Tirelli e Angelo Gaccione
ore 21.45.21.55 "Quante rose a nascondere un abisso” con Laura Di Corcia
ore 21.55-22.05 Incontro con Maggì Scanziani alias Gaia Grimani
ore 22.05-22.35 Reading con Erika Daghino & Stefano Pastor Duo
Erika Daghino (voce) e Stefano Pastor (violino elettrico)
dalle ore 22.35
“Musica e poesia, da Sergio Maspoli a… Pablo Neruda”
con Marco Zappa (voce e chitarra)
e Renata Stavrakakis (voce e strumenti acustici)
Postazioni
Tavolo del libro
Edizioni Il Cantonetto, Lugano;
Edizioni Alla Chiara Fonte, Lugano;
BISI vintage book, Lugano;
Edizioni LeRicerche, Losone;
TerraInsubre, Varese; Odissea, Milano
Imbuteatro Teatro singolo
con Cinzia Morandi e Viviana Gysin
Proiezioni fotoscenografiche
di Remy Steinegger
sabato
1 giugno
“istantanee poetiche”
ore 18.00-18.45 “Ti dirò come vidi il sole sorgere” - omaggio a Emily Dickinson
narrazione di Maurizio Canetta con la collaborazione di Marisa Bulgheroni
letture poetiche di Valentina Cortese
interventi musicali di Claudio Farinone (chitarra)
ore 18.45-19.00 La poesia di David Dijuts
ore 19.55-20.00 “Mordi e fuggi” con Marco Zohner
Nel corso della serata intermezzi musicali con i Note Noire
Ruben Chaviano Fabian (violino), Roberto Beneventi (fisarmonica),
Tommaso Papini (chitarra), Mirco Capecchi (contrabbasso)
ore 20.00-20.45 “Le parole e le cose” con
Aldo Nove
ore 20.45-21.15 Incontro con Evghenij Solonovic
consegna - Premio POESTATE 2013 alla carriera - a Evghenij Solonovic
in collaborazione con l'Ambasciata Svizzera a Mosca
nel corso della serata special guest a sorpresa
ore 21.15-21.45 La poesia di Patrizia Valduga: suono della parola, emozione pensante
Incontro a cura di Laura Garavaglia
ore 21.45-21.55 Omaggio a Gabriele D'Annunzio a cura di Salvatore Maria Fares
ore 21.55-22.30 Incontro con Davide Rondoni
In collaborazione con DGE Dicastero Giovani ed Eventi Lugano
ore 22.30-22.40 La poesia di Marko Miladinovic
dalle ore 22.40
palco libero
Direzione
e organizzazione
Armida Demarta
ideatrice e fondatrice del progetto culturale Festival POESTATE
primo festival di poesia in Svizzera fondato a Lugano nel 1997
Contatti
POESTATE, CP 4510, CH-6904 Lugano
[email protected]
www.poestate.ch
Si ringrazia
Città di Lugano e i suoi servizi,
POESTATE direzione e organizzazione,
AIL Azienda Elettrica Lugano,
DGE Dicastero Giovani ed Eventi,
Ufficio PR-Esteri-InfoCom Città di Lugano,
RSI RadioSvizzeraItaliana, RSI-ReteDue,
Les Ambassadeur Lugano, PCM,
Ambasciata Svizzera a Mosca,
Dicastero Lugano Turismo, Lugano Turismo,
Manor Lugano, Hotel Splendide Lugano,
Hotel Walter Au Lac Lugano,
Ristorante Mary Lugano, Ristorante Botero Lugano,
Spumante Alma Forte, StudioB-Image,
TIO, PromoMusic, e tutti i collaboratori
e i numerosi amici di POESTATE
Official services
Official general services Servizi Città di Lugano,
DGE Dicastero Giovani Eventi, AIL, POESTATE
Official media RSI-RadiotelevisioneSvizzeraItaliana
Official technical service IRRADIA,
design dello spettacolo, Pierre e Nello Sofia
Official tents & structures Eventi A-Z
Official photographer POESTATE Remy Steinegger
Official potographer back stage Drago Stevanovic
Official video maker Gionata Zanetta, POESTATE
Official Printing House Fontana Print SA
Official web www.poestate.ch, service Ticinonline
Official buvette poetry longe DGE
Official suppliers Mery Ristorante Lugano, Hotel
Splendide Lugano, Hotel Walter Au Lac Lugano
Schede
POESTATE 2013
In ordine di programma
Omaggio a Fabio Muggiasca
Fabio Muggiasca, non solo poesia ...
Non è stata un’amicizia facile, ma è stata un amicizia, ed è stato un privilegio poter godere di questa amicizia. A suo tempo avevo iniziato una collezione di minisculture giapponesi antiche, netsuke per chi se ne intende,
e cercavo disperatamente un intenditore che potesse istruirmi su questa
mia intrigante e rara passione. Un conoscente mi aveva indicato un pediatra che secondo lui doveva intendersene e conobbi Fabio Muggiasca.
Senza rendermene conto in principio, avevo scoperto una miniera preziosa
perchè, oltre conoscere a fondo la cultura artistica nipponica, mi ero accorto di aver a che fare con un personaggio che, sotto una dura corazza
di schiva umiltà, nascondeva una cultura incomparabile alle nostre latitudini. Dalle netzuke mi aveva condotto ai segreti delle lame dei samurai del
periodo Edo, facendomi scoprire la purezza dei loro acciai e insegnandomi
che un fabbro di Katana ,di Wakisashi e di Tanto era da considerare come
un sacerdote che, modellando l’arma, compiva un rito. Avevo imparato il
valore degli haiku, le sintetiche poesie giapponesi che in 2 o 3 righe racchiudevano sinteticamente un poema carico
di significati; l’arte dei monaci zen che dopo mesi di meditazione e di osservazione sulle rive di uno stagno, riuscivano
con poche pennellate a sintetizzare il salto di un ranocchio col risultato di farmi capire l’essenzialità e la raffinatezza
nell’ arte giapponese. Come se non bastasse, mi offri la sua mano per condurmi alla scoperta di un’ arte che mai
avevo sospettato potesse offrire tanta ispirazione a famosi artisti contemporanei, mostrandomi come la cultura africana
avesse potuto influenzare tanto la nostra cultura. Inconsciamente si era creata una dipendenza perchè mi sentivo
uscire dagli incontri con Fabio sempre più ricco, di un sapere non scolastico o accademico, ma di una conoscenza
vivace che mi apriva orrizzonti e mondi fino allora sconosciuti. A parte la padronanza e la passione per la sua professione ( era pure un esimio chirurgo al quale, si diceva tra gli addetti ai lavori, venivano affidati i casi più disperati) continuavo a scoprire che le sue conoscenze, sia nel campo scientifico che in quello spirituale, erano, e mi controllo nella
parola, quasi universali. Mi trattengo dal fare un elenco, ma partendo dall’arte figurativa (lontano dagli schemi comuni)
alla musica (mi aveva fatto scoprire la musica da camera di Schostakowitsch), dalla zoologia (le sue preferenze andavano dai ragni ai serpenti, dai topi alle formiche) alla mineralogia (aveva scoperto un dente di squalo in una roccia ticinese), dalla letteratura italiana a quella tedesca, dalla botanica all’astronomia, e freno la voglia di continuare.
L’ammirazione cresceva col tempo e con la scoperta di virtù nascoste di cui mai l’avevo sentito vantarsi: mi ero accorto
che non c’era albero che non venisse tagliato del quale non chiedesse un campione di legno, per poi scoprire che segava il ramo longitudinalmente e in sezione, levigandolo, per poi creare con certosina perfezione una riproduzione in
acquarello delle diversità dei legni (un’opera che meriterebbe una pubblicazione). Mi ero attaccato alla sua persona
ed è forse a causa della mia quasi morbosa curiosità che non avesse rifiutato la mia amicizia. Io, forse lo divertivo,
forse aveva scoperto un ponte verso una vecchia religione che non era quella della sua famiglia e lo vedevo saggiare
le mie reazioni alle sue non sempre innocue provocazioni. Ancora oggi mi sento in debito per aver imparato molto
standogli vicino. Definire la sua personalità non sarebbe stato semplice, nemmeno per uno psichiatra, perchè i limiti
della sua aconvenzionalità confinavano con elementi che la nostra società non accetta. L’ho visto curare i bambini
con una tenerezza non usuale nel campo medico, come l’ho visto aggredire madri che nella sua visione non si dedicavano abbastanza alle loro creature.
Non da ultimo avevo scoperto in lui, tra le varie sfaccettature di una personalità
preziosa, la vena poetica che prorompeva viva in rima e in prosa : una trasparenza di pensiero che usciva da lui come
una sorgente, un’ originalità di tema e filosofica, a volte troppo violenta per poter essere accessibile a un vasto pubblico. Ma a volte mi ero trovato di fronte a una poesia luminosa, paragonabile alle immensità di leopardiana memoria.
Era schivo, ed è forse questa la ragione perchè le sue amicizie sono state poche e accuratamente scelte e pochi
hanno potuto approfittare di un maestro di sapere di tale livello. Tengo discretamente stretta e gelosamente riservata
una poesia in puro dialetto ticinese che mi aveva dedicato intitolandola “Pa’ l’Elio, mè amis”, ma devo lasciar trasparire
le strofe iniziali della pagina che preferisco, intitolata “Transito”:
Non so se tu conosca questi luoghi
su i quali al mattino posa
una nebbia
contratta dalla notte che a pena
lascia vedere
fitto
il granoturco al limite del prato
o quando dal ciliegio
un’improvvisa aria fa cadere
qualche foglia secca ...
di Elio Bollag
Omaggio a Fabio Muggiasca
Gilberto Isella
Gilberto Isella Nato a Lugano nel 1943, Gilberto Isella è
poeta e critico letterario. Ha studiato letteratura italiana e
filosofia all’Università di Ginevra, e insegnato nel Liceo
cantonale della sua città e alla Supsi. È membro di redazione della rivista di cultura “Bloc notes”, di cui è stato
uno dei promotori nel 1979. Attivo come saggista, con numerosi studi dedicati ad autori del passato e contemporanei, e scritti di poetica, apparsi in riviste e miscellanee.
Ha curato un’antologia di prose dell’artista Mario Marioni
(Fogli vagabondi, Casagrande 1994). Collabora al “Giornale del Popolo”, con articoli di critica letteraria, alle edizioni Opera Nuova, e al Festival luganese Poestate. Ha
partecipato ad alcune realizzazioni cinematografiche di
Adriano Kestenholz. Nel 2004 è stato borsista presso il
Centro di Studi Liguri di Bogliasco. Dal francese ha tradotto il poeta romando Charles Racine (Stupore celeste Casagrande,
2001), Jacques Dupin (Scarto, Opera Nuova, 2011), Sylvestre Clancier e Bernard Vargaftig. Per il teatro ha scritto Messer
Bianco vuole partire (alla chiara fonte, 2008).
Tra le sue ultime raccolte poetiche si segnalano: Corridoio polare (Book Editore, 2006, premio Schiller e premio
Lorenzo Montano); Taglio di mondo (Manni, 2007), Mappe in controluce (Book Editore, 2011, premio Dessì), Variabili
spessori (alla chiara fonte, 2011) e Preludio e corrente per Antoni (Salvioni, 2012). In collaborazione con Janis Rokpelnis: Lugano incontra Riga-Riga satiek Luganu (Casagrande, 2009).
Aurelio Buletti
Aurelio Buletti Nato a Giubiasco nel 1946 e laureatosi a Milano, vive attualmente a Lugano, dove insegna in una scuola media. La sua esperienza poetica inizia nel 1973, con la pubblicazione a Lugano (Pantarei) di Riva del
sole. Successivamente pubblica Né al primo né al più bello (Sassari, iniziative culturali, 1979), Terzo esile libro di poesie (Lugano, Mazzucconi, 1989),
Segmento di una lode più grande (Lugano, alla chiara fonte, 2002), Temi
(ivi, collana 10x10, 2004) e E la fragile vita sta nel crocchio (ivi, 2005). Nel
1998, l'editrice Empreintes presenta una traduzione francese dei suoi primi
tre libri curata da Adrien Pasquali. Da segnalare, inoltre, la pubblicazione di
un libro di racconti presso Casagrande (Bellinzona), nel 1984: Trenta racconti brevi.
Margherita Coldesina
Margherita Coldesina Nata nel
1982 a Lugano, oggi è attrice e
animatrice radiofonica. Dopo la
laurea in Comunicazione inizia a
scrivere sulle pagine culturali
del Giornale del Popolo. Fonda "Femme Théâtrale" nel 2007, movimento
artistico libero e indipendente attraverso il quale produce spettacoli, tra cui
"Olga" di Chiara Zocchi. Collabora intensamente quale attrice per la sezione
Prosa della Radiotelevisione svizzera. Unica protagonista di „Nancy“ (regia
Lucius C. Kuert), al film viene assegnato il primo premio al New York Independent Film Festival nel 2008. È tra le fondatrici della "dust&scratches
pictures and scene" e recita in progetti della "Al Castello productions" di
Arzo. Recita nelle Compagnie "Antonin Artaud" e "Officina teatro" di Lugano
e nella Compagnia "Spazio Studio Atto Primo" di Milano. Collabora con il
Movimento artistico ticinese e insegna teatro ai bambini. Ha lavorato con
la Compagnia Sud Costa Occidentale diretta da Emma Dante a Palermo. In
autunno è previsto il debutto del suo ultimo monologo, "Fallujah", su testo
di Francesco Niccolini e per la regia di Marco Rampoldi. Di Bella Achmadulina, Alda Merini e Pedro Salinas sono i versi che ha amato di più. Il suo
sito è www.femme-theatrale.ch
Omaggio a Fabio Muggiasca
Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano
Con il riconoscimento quale scuola universitaria di musica, il Conservatorio ha gettato solide basi per la sua costante
crescita e per i suoi sempre nuovi obiettivi. Programmi di studio flessibili, progetti di ricerca all’avanguardia, docenti
che sono allo stesso tempo anche artisti ai vertici del panorama concertistico internazionale. La crescita della Divisione "Ricerca e Sviluppo" ha contribuito in maniera determinante a far convogliare su un terreno comune teoria e
prassi musicale, con continui scambi di indagine e di approfondimento. Inoltre grazie al progetto interdisciplinare “Spazio21”, il Conservatorio sta sviluppando una specifica competenza nel campo della musica contemporanea.
Insegnamento e ricerca sono legati strettamente tra loro. Gli stimoli reciproci che questi due ambiti forniscono, contraddistinguono l'approccio formativo che ispira la Scuola e contribuiscono a produrre eccellenti musicisti e pedagoghi.
La nostra Scuola Universitaria di Musica si è attivamente impegnata nell’implementazione delle linee guida decise
con la Dichiarazione di Bologna in merito ai titoli di studio europei (Bachelor e Master) ed oggi è fortemente coinvolta
nell'Association Européenne des Conservatoires (AEC) che conta 270 Istituti professionali membri, in 55 paesi.
La Scuola Universitaria di Musica è affiliata come Dipartimento alla SUPSI.
Uranus Quartet
Lina Marija Domarkaite, Cristina Pantaleone, violino
Ermanno Niro, viola
Giacomo Torlontano, violoncello
Lina Marija Domarkaite violino
Violinista lituana, è nata a Kaunas nel 1990.
All'età di 6 anni Lina Marija fa il suo debutto con l'Orchestra da Camera di Klaipeda. E’ risultata vincitrice del Premio Violinistico Gasparo
da Salo dell' International Festival italiano (2008) e del Gradus ad
Parnassum dell'International Competition di Kaunas (2004) nel quale
ha ricevuto anche il premio speciale come migliore interprete lituana.
Si è aggiudicata inoltre il premio d'onore nella XIII Balys Dvarionas
National Competition per violinisti e pianisti (Vilnius) e il 3° premio
nella Saulius Sondeckis International Violin Competition (Kaunas).
Ha partecipato a numerosi festival internazionali.
Nel 2006 ha frequentato la National Student Academy sotto la guida
di M.Rostropovich e ha partecipato a diverse masterclass tenute da
Zakhar Bron, Liana Issakadze, Pavel Berman, Yuri Mazurkevich, Dalia
Pomeransaite-Mazurkevich, Evgeni Durnovo e Alexander Gilman.
Nel 2008 ha concluso i suoi studi di scuola superiore presso E. Balsys Gymnasium of Arts di Klaipeda (Lituania) sotto la guida della
Prof.ssa S. Domarkiene e dal 2006 al 2009 ha frequentato l' Accademia Incontro col Maestro a Imola con il M. Pavel Berman. Ha conseguito il titolo accademico “Bachelor of Arts” presso l'Università
della Musica a Graz (Austria) studiando con la Prof.ssa S.Marcovici.
Attualmente è iscritta al Master of Arts in Music Performance presso
il Conservatorio della Svizzera italiana di Lugano sotto la guida del
Prof. Pavel Berman.
Omaggio a Fabio Muggiasca
Cristina Pantaleone violino
Cristina Pantaleone nasce a Palermo nel marzo del 1988 e suona il
violino dall’età di 4 anni.
Cristina muove i primi passi in ambito musicale in un’associazione
musicale chiamata “Ethos” sotto la guida di A. Miserendino e C. Ristretta.
La morte prematura del suo Maestro le lascia un grande vuoto ma
anche un’incredibile voglia di portare avanti quella che è la passione
della sua vita.
All’età di soli 9 anni si esibisce per la prima volta con un concerto in
orchestra dove esegue a memoria il Concertino di Curci, l’ultimo studiato con il suo defunto maestro e al quale dedica appunto questo
suo primo concerto.
Nel Febbraio 2010 consegue il diploma di laurea di I° livello presso il
Conservatorio di Musica “V.Bellini” di Palermo sotto la guida dei Maestri Umberto Bruno e Giorgio Rosato.
E’ attualmente iscritta al Master of Arts in Music Performance presso
il Conservatorio della Svizzera italiana con il M° Carlo Chiarappa.
Ermanno Niro viola
Nato nel 1990, Ermanno Niro inizia i suoi studi musicali come violinista al Conservatorio
"L. Perosi" di Campobasso. Conclude il ciclo di studi decennale diplomandosi in viola con il massimo dei voti con il Maestro Stefano
Morgione.
Attualmente frequenta il Master of Arts in Music Performance in Viola
con il M° Yuval Gotlibovich presso il Conservatorio della Svizzera italiana di Lugano.
Ha avuto l'onore di collaborare e studiare con musicisti di chiara fama
sia in ambito orchestrale che cameristico, citandone alcuni: Luigi Piovano, Donato Renzetti, Claudio Martinez-Mehner, Felix Krueger, Pasquale Valerio, Juliu Hamza, Silvio di Rocco, Danilo Rossi, Alexei
Korobeinikov, Luis Bacalov, John Nashling, Nina Tichman. Ciò lo ha
portato a suonare in sale da concerto in Italia, Germania, Ungheria,
Spagna, Svizzera, USA.
Da sempre appassionato di musica da camera ed in particolare della
formazione quartettistica, ha avviato
con i suoi amici e
colleghi del conservatorio un progetto
che possa svilupparsi in questa direzione.
Giacomo Torlontano violoncello
Giacomo Torlontano, originario di Pescara (IT), si diploma in violoncello
presso il Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara sotto la guida del
M° Massimo Magri.Dal 2010 al 2011 studia all’Accademia di Imola
con i M° G. Gnocchi e S. Cerrato.
Dal 2011 è iscritto al Master of Arts in Music Performance con i M°
Robert Cohen e attualmente con la Prof.ssa Monika Leskovar.
Ha frequentato masterclass con i M° U. Clerici, E. Bronzi, S. Cerrato,
L. Piovano Roccaraso, F. Caida Greco, B. Braz.
Ha collaborato con le seguenti orchestre: “Ensemble da Camera” Lugano; “Fondazione Pergolesi-Spontini” Jesi; “Gli Archi del Cherubino”
L'Aquila; “Ensemble strumentale d'Archi” Imola; “Giovane Orchestra
d'Archi” Civitanova Marche; “Orchestra Giovanile Fenaroli” Lanciano.
Piergiorgio Odifreddi
Piergiorgio Odifreddi (Cuneo, 13 luglio 1950) è un matematico, logico e saggista italiano. I suoi scritti, oltre che di matematica, si occupano di divulgazione scientifica, storia della scienza, filosofia, politica, religione, esegesi, filologia e
saggistica varia.
Formazione Nato in una famiglia di geometri (padre e zii), ha frequentato i primi quattro anni delle elementari dalle
Suore Giuseppine, e la quinta elementare e le tre medie nel Seminario Vescovile di Cuneo. Tra i suoi compagni di
allora monsignor Celestino Migliore, già nunzio della Santa Sede alle Nazioni Unite e ora nunzio in Polonia, ricorda
come all’epoca si raccontasse che il giovane Odifreddi fosse uscito dal Seminario nel 1964 a causa di un calcolo (poi
confermato dagli eventi successivi al 1978) della bassa probabilità per un italiano di diventare Papa nell’era postconciliare. Ha frequentato l’Istituto Tecnico per Geometri a Cuneo, avendo tra i suoi coetanei e compagni Flavio Briatore,
col quale non ricorda di aver mai scambiato una parola. In quegli anni si allenò con il più anziano Franco Arese, campione europeo dei 1500 nel 1971 che invece lo ricorda come “un bel mezzofondista”. Ha studiato matematica presso
l’Università di Torino, dove si è laureato con lode in logica nel 1973. Si è poi specializzato nella stessa materia negli
Stati Uniti (Università dell’Illinois a Urbana-Champaign e Università della California, Los Angeles) dal 1978 al 1980, e
nella ex Unione Sovietica (Università di Novosibirsk) nel 1982 e 1983. In quest’ultima conobbe Efim Zelmanov, all’epoca dissidente e in seguito medaglia Fields. Sempre in Unione Sovietica ebbe un’insolita avventura, ricordata ironicamente nel capitolo Una spia che andò al fresco ne La repubblica dei numeri. Due agenti sovietici erano stati
arrestati a Genova per spionaggio industriale, e per ritorsione l’Unione Sovietica fermò con vari pretesti Odifreddi in
Siberia, e altri due italiani (un industriale e un giornalista) a Mosca. Grazie a un intervento diplomatico dell’allora Ministro degli Esteri Giulio Andreotti e del Presidente Sandro Pertini, dopo sei mesi i tre italiani vennero rilasciati in
cambio delle due spie. Insegnamento e ricerca Dal 1983 al 2007 ha insegnato logica presso l’Università di Torino, e
dal 1985 al 2003 è stato visiting professor presso la Cornell University, dove ha collaborato con Anil Nerode, Richard
Platek e Richard Shore. È anche stato visiting professor presso l’Università di Monash di Melbourne nel 1988, l’Academia Sinica di Pechino nel 1992 e nel 1995, l’Università di Nanjing nel 1998, l’Università di Buenos Aires nel 2001
e l’Italian Academy della Columbia University nel 2006. Il suo principale campo di ricerca è stata la Teoria della calcolabilità, che studia potenzialità e limitazioni dei computer. In tal campo ha pubblicato una trentina di articoli, e il libro
in due volumi Classical Recursion Theory (North Holland Elsevier, 1989 e 1999), che è diventato un testo di riferimento
sull’argomento. Divulgazione scientifica Oltre all’attività accademica, da una quindicina d’anni ha intrapreso una fortunata attività divulgativa, iniziata con collaborazioni a vari giornali e riviste: dapprima La Rivista dei Libri, Sapere, Tuttoscienze e La Stampa, e attualmente la Repubblica, L’espresso e Le Scienze (per le quali tiene una rubrica dal titolo
Il matematico impertinente). La maggior parte di questa produzione giornalistica è stata finora raccolta in quattro libri,
indicati in bibliografia.
Da una decina d’anni ha anche iniziato una nutrita produzione letteraria, con saggi di vario genere che mirano a mostrare la pervasività della scienza in generale, e della matematica in particolare, nella cultura umanistica: soprattutto
nella letteratura, nella musica e nella pittura, ma anche nella filosofia e nella teologia. La sua produzione in quest’ultimo
campo ha però ricevuto più attenzione per gli aspetti critici nei confronti della religione, che per quelli divulgativi della
scienza e della matematica (vedi le sezioni Critica religiosa e Polemiche).
Odifreddi ama anche intervistare i protagonisti della scienza e della matematica, e 50 colloqui con vincitori del Premio
Nobel o della Medaglia Fields sono stati raccolti in Incontri con menti straordinarie. Un buon numero di queste “menti
straordinarie” ha partecipato ai tre Festival della Matematica che Odifreddi ha organizzato dal 2007 al 2009 all’Auditorium di Roma, su invito dell’allora sindaco Walter Veltroni. Frequentato da circa 60.000 persone ogni anno, e onorato
dalla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all’inaugurazione nel 2008, il Festival è stato soppresso dall’Auditorium, che ha “licenziato” Odifreddi nella primavera del 2009. La memoria del Festival è comunque
preservata dai podcast delle conferenze e dal volume di contributi Il club dei matematici solitari. Premi e onorificenze
1998 – Premio Galileo dell’Unione Matematica Italiana 2002 – Premio Peano della Mathesis di Torino (restituito nel
2009, vedi la sezione Polemiche) e Premio Giovanni Maria Pace della Sissa di Trieste per il saggio C’era una volta un
paradosso, Premio Fiesole Narrativa Under 40 per la divulgazione scientifica 2003 – Premio Filosofico Castiglioncello
per il saggio C’era una volta un paradosso
2005 – Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, per motu proprio del Presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi 2006 – Premio Italgas per la divulgazione scientifica 2007 – Premio Capo d’Orlando per la divulgazione scientifica 2008 – Premio Saint-Vincent come personaggio rivelazione della radio 2009 – Tau d’Oro per la comunicazione 2011 – Premio letterario Galileo
Bibliografia Libri tecnici 1989 – Classical recursion Theory – North Holland Elsevier 1999 – Classical recursion Theory.
Volume II – North Holland Elsevier 2003 – Divertimento geometrico. Da Euclide a Hilbert – Bollati Boringhieri Libri
semi-tecnici 2000 – La matematica del Novecento. Dagli insiemi alla complessità – Einaudi 2003 – Il diavolo in cattedra. La logica matematica da Aristotele a Gödel – Einaudi 2005 – Penna, pennello, bacchetta. Le tre invidie del matematico – Laterza Libri divulgativi 2001 – C’era una volta un paradosso. Storie di illusioni e verità rovesciate – Einaudi
2004 – Le menzogne di Ulisse. L’avventura della logica da Parmenide ad Amartya Sen – Longanesi
2009 – In principio era Darwin. La vita, il pensiero, il dibattito sull’evoluzionismo – Longanesi 2009 – Hai vinto, Galileo!.
La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede – Mondadori Saggi sulla religione 1999 – Il Vangelo secondo la Scienza.
Le religioni alla prova del nove – Einaudi
2007 – Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) – Longanesi 2008 – La Via Lattea. Un ateo
impenitente e un cattolico dubbioso in cammino verso Santiago de Compostela (con Sergio Valzania, e con la partecipazione di Franco Cardini) – Longanesi
Raccolte di articoli 2000 – Il computer di Dio – Raffaello Cortina Editore 2002 – La repubblica dei numeri – Raffaello
Cortina Editore 2005 – Il matematico impertinente – Longanesi 2006 – La scienza espresso. Note brevi, semibrevi e
minime per una biblioteca scientifica universale – Einaudi 2008 – Il matematico impenitente – Longanesi Interviste
2005 – Idee per diventare matematico, curato da Lisa Vozza – Zanichelli 2006 – Incontri con menti straordinarie –
Longanesi 2010 – Perché Dio non esiste. Claudio Sabelli Fioretti intervista Piergiorgio Odifreddi – Aliberti Editore Curatele 1990 – The C.I.M.E. Montecatini Meeting (curatore), Lecture Notes in Mathematics 1429 – Springer Verlag 1990
– Logic and Computer Science (curatore) – Academic Press 1996 – Kreiseliana. About and around Georg Kreisel (curatore) – AK Peters 2003 – Zichicche (curatore), con prefazione di Giulio Andreotti – Edizioni Dedalo 2006 – Kurt Gödel.
La prova matematica dell’esistenza di Dio (curatore, con Gabriele Lolli) – Bollati Boringhieri 2007 – La matematica.
Volume I: I luoghi e i tempi (curatore, con Claudio Bartocci) – Einaudi 2008 – La matematica. Volume II: Problemi e
teoremi (curatore, con Claudio Bartocci) – Einaudi 2009 – Il club dei matematici solitari del prof. Odifreddi (curatore)
– Mondadori Audiovisivi 2003 – Uno, nessuno e infiniti, 12 DVD – Asia 2004 – Storia della logica, 6 DVD – Rai Trade
2006 – Che cos’è la logica?, Fascicolo + CD – Luca Sossella Editore 2007 – Matematico e Impertinente. Un varietà
differenziale, Fascicolo + DVD – Mondadori 2007 – Varietà differenziale. Matematico e Impertinente. Libro + DVD –
Promo Music – Corvino Meda Editore 2007 – La matematica nell’arte, 6 DVD – Asia 2009 – Una mente meravigliosa.
Colloquio con John Nash (Menti Matematiche, n. 1), DVD – Le Scienze 2009 – La matematica della fortuna. Colloquio
con Hans Magnus Enzensberger (Menti Matematiche, n. 3), DVD – Le Scienze 2009 – Giocare con la matematica. Colloquio con Robert Aumann e John Nash (Menti Matematiche, n. 6), DVD – Le Scienze 2009 – Einstein e la relatività (Il
Caffè Filosofico, n. 11), DVD – La Repubblica – L’Espresso 2009 – Russell e la logica del ’900 (Il Caffè Filosofico, n.
13), DVD – La Repubblica – L’Espresso 2010 – Pitagora, Euclide. La nascita del pensiero scientifico (Beautiful Minds,
n. 1), DVD La Repubblica – L’Espresso 2010 – Isaac Newton. La gravità, la luce e i colori del mondo (Beautiful Minds,
n. 5), DVD La Repubblica – L’Espresso 2010 – Gödel e Turing. La nascita del computer e la società dell’informazione
(Beautiful Minds, n. 15), DVD La Repubblica – L’Espresso
Markus Zohner
Monaco di Baviera, 13 giugno 1963, è un attore e regista teatrale svizzero fra i più conosciuti, con la compagnia da
lui fondata, la “Markus Zohner Theater Compagnie”, è ospite di teatri e festival in tutto il mondo. Gli spettacoli del suo
gruppo teatrale sono stati insigniti più volte di premi internazionali di pubblico e di critica. Attualmente la compagnia
è impegnata in una tournée mondiale che la vedrà esibirsi fra gli altri in Italia, Inghilterra, Colombia, Venezuela, Costa
Rica, Ecuador, Argentina, Brasile, Kosovo, Russia, Germania. Markus Zohner ha sviluppato una tecnica personale sulla
creazione teatrale e tiene masterclass per professionisti di teatro in tutto il mondo. Il suo lavoro quale pedagogo di
teatro, che si basa e concentra sullo sviluppo della creatività dell'attore, è riconosciuto internazionalmente. È docente
e regista presso innumerevoli teatri in Europa, Russia, Asia Centrale, USA e Sudamerica. Markus Zohner vive a Lugano,
Svizzera.
Teatrografia parziale - "PALPITATION", regia di Alessandro Marchetti
"Odissea", per la Markus Zohner Theater Compagnie, Lugano / Svizzera, con Patrizia Barbuiani e Markus Zohner,
tuttora in tournée mondiale - "HA!HAmlet", adattamento dell'Amleto di William Shakespeare, Markus Zohner Theater
Compagnie, Lugano / Svizzera, tuttora in tournée mondiale - "Il GGG" di Roald Dahl e Andreas Hänsel, Stadttheater
Erlangen / Germania - "Storie erotiComiche da "Le mille e una notte", Markus Zohner Theater Compagnie, Lugano /
Svizzera, tuttora in tournée in Italia e in Germania - "White Cherry Cechov - Il giardino dei ciliegi" di Anton Cechov, per
la Markus Zohner Theater Compagnie, Lugano / Svizzera
Bastien und Bastienne", Opera lirica di W.A. Mozart, Festival Mitte Europa, Germania
L'Alouette (L'allodola)", di Jean Anouilh, Associazione dei Teatri Lettoni, Lettonia - "Di spiriti e angeli", pezzo d'improvvisazione teatrale con 18 attori, Jaunais Rigas Teatris, Riga, Lettonia
"Pasaka par Zaldatu, (La storia del soldato)" di Charles-Ferdinand Ramuz e Igor Strawinsky, prima assoluta in lingua
lettone - "ZipZapPao - Improvvisazione teatrale, Jaunais Rigas Teatris, Riga, Lettonia
"La visita della vecchia signora", di Friedrich Dürrenmatt, prima assoluta in lingua lettone, Jaunais Rigas Teatris, Riga,
Lettonia - "Salto nel vuoto", spettacolo di improvvisazione teatrale con gli studenti dell‘Accademia di recitazione e
regia dell‘Università di Tallinn, Estonia - "Kalevipoeg- The Cool Estonian Epic", creato e diretto da Markus Zohner, prima
assoluta in dicembre 2003 al "Tallinna Linnateater", il Teatro Comunale di Tallinn.
"KOSOVO.BLOOD.THEATRE.PROJECT", per Markus Zohner Theater Compagnie in coproduzione con MultiMediaCenter Prishtina, Pristina, Kosovo, 2006 / 2007
"The Last Supper (L'ultima cena)", per Markus Zohner Theater Compagnie in coproduzione con MultiMediaCenter Prishtina, Pristina, Kosovo, 2007 - "MISANTROOP - Il Misantropo" di Molière, per VAT TEATER Tallinn, prima il 12 ottobre
2008 al "KUMU Theatre" a Tallinn
Omaggio a Vinicius de Moraes
Marcus Vinícius da Cruz de Mello Moraes (Rio de Janeiro, 19 ottobre
1913 – Rio de Janeiro, 9 luglio 1980) è stato un poeta, cantante,
compositore, drammaturgo e diplomatico brasiliano, noto più semplicemente come Vinícius de Moraes. Proveniente da famiglia facoltosa, fu addetto d'ambasciata e, come autore di testi, scrisse
numerosi classici; da un suo dramma fu inoltre tratto il film Orfeo
negro; noto bon vivant, si sposò nove volte e morì a Rio de Janeiro,
sua città natale, a 66 anni.
«... e una persona speciale, è vicino a me più di tutte le altre. Lui che
fu mio figlio e padre, fratello e amico. Ehi, dovunque tu sia: un bacio
per te, Vinicius de Moraes!!!» (Toquinho)
SMUM Scuola di Musica Moderna di Lugano
Gabriele Comeglio - Giorgio Meuwly - Marco Conti - Guido Parini
Il quartetto della Scuola di musica moderna nasce nel 1996 dall'incontro di musicisti con una consolidata esperienza professionale. Si esibiscono nei maggiori festival di jazz in Svizzera con diversi artisti di livello
nazionale ed internazionale. Nell'arco di qualche anno la scuola in cui i musicisti
presenti sul palco insegnano diventa una realtà di riferimento nel panorama jazzistico ticinese.
Il gruppo si presenta ogni anno con nuovi progetti musicali; l’essenza tuttavia resta quella originale: dare vita ad un
proprio stile influenzato dalla grande tradizione del jazz afro-americano. La proposta artistica del Smum Jazz Quartet
è caratterizzata da un personale ed originale lavoro di ricerca, una musica basata sull'improvvisazione, aperta alle
contaminazioni e principalmente derivante, in questa occasione, dalla fusione dello swing e del folklore brasiliano. Il
programma è costituito da composizioni originali della tradizione brasiliana degli anni 60' in poi.
Gabriele Comeglio - Sassofono
Diplomatosi alla Berklee College of Music (Boston), ha vinto il concorso come sax alto dell'Orchestra Ritmica della Rai di Milano. È considerato oggi tra i più importanti arrangiatori e direttori
d’orchestre jazz in Italia. È stato recentemente chiamato a Estival Jazz per dirigere Eumir Deodato
con l’Orchestra Sinfonica della Svizzera Italiana. Nel corso della sua attività concertistica ha suonato e registrato con Bob Mintzer, Phil Woods, Randy Brecker, Slide Hampton, Charlie Mariano e
molti altri. Lavora anche nell’ambito della canzone d’autore italiana collaborando a più riprese
con cantanti come Mina, Zucchero, Franco Battiato. Ha diretto le produzioni Polygram al Festival
di Sanremo 2013. È docente presso la Smum di Lugano.
Giorgio Meuwly - Chitarra
Chitarrista, compositore, arrangiatore, si è diplomato alla Swiss Jazz
School di Berna. Dal 1976 svolge un’intensa attività musicale collaborando in questi anni con musicisti internazionali come Gil Goldstein, Phil Woods, Chet Baker, Hal Crook, Tullio Depiscopo, Larry
Schneider, Bob Mintzer, Patti Austin e Antonio Faraò. Premiato da Giorgio Caslini per il suo trio,
ha partecipato a numerosi festival nazionali ed internazionali di cui otto edizioni di Estival Jazz,
Blues to Bop, Willisau, Montpellier, Ferrara, Losanna ed altri. Ha al suo attivo oltre 70 incisioni radiofoniche/televisive e la pubblicazione di 3 cd. Membro del consiglio di
direzione e direttore musicale della Smum
Marco Conti - Contrabasso
Studia basso negli USA, diplomandosi cum alude nel 1987 al Berklee College of Music. Studia poi con Jerry Bergonzi, Chaarlie Banacos, Lenny Plaxico e Jeff Andrews. Negli
USA suona in varie formazioni con musicisti quali Karl Berger, Michael Rosen, Fabio Morgera e
Dave Kikowsky. In Italia segue corsi con Furio Di Castri e Paolo Fresu e seminari con Marc Johnson,
Miroslav Vitous e Gary Willis, ad alcuni dei quali partecipa come assistente. È docente presso la
Smum di Losone
Guido Parini - Batteria
Presente sulla scena del jazz svizzero dall’inizi degli anni 80, in questi anni ha collaborato con molti musicisti svizzeri ed internazionali, tra i quali Buddy de Franco, Bill Pierce,
Mike Mossmann, Bennie Wallace, Hal Crook ed altri. Ha compiuto tournèe negli Stati
Uniti e in Europa, suonando nei principali festival, Montreux, Detroit, Parigi, Varsavia,
Nimes etc. Premio miglior solista al Jazz “Festival di San Sebastian” nel 1981, ha all’attivo 15 incisioni discografiche in collaborazione con Daniel Schnyder, Mike Mossman,
Jasata, Riccardo Garzoni ed altri. Membro nel consiglio di direzione e direttore amministrativo della Smum, è stato per oltre 20 anni docente di batteria presso la scuola professionale di San Gallo.
Daniel Estulin
Ha venduto milioni di
copie di libri Daniel Estulin (Vilnius, 29 agosto
1966) è uno scrittore
russo. È interessato principalmente alle attività
del Gruppo Bilderberg. Su
questo argomento ha
scritto alcuni libri tra cui Il
Club Bilderberg, pubblicato in Italia per la prima
volta nel 2009. Il 19 agosto 2010, l’agenzia di
stampa cubana Prensa
Latina ha divulgato un
testo scritto dall’ex-Presidente Fidel Castro in cui
viene citato un brano
tratto dal libro di Estulin
intitolato Los secretos del club Bilderberg.
Daniel Estulin vive in Spagna. Da quando, utilizzando metodi simili allo spionaggio da Guerra Fredda e rischiando più volte
la vita, ha realizzato ciò che nessun altro prima di lui si era mai spinto a fare, svelando i segreti del Club Bilderberg, è diventato una delle voci più rappresentative dell’informazionesenza censure. Intervistato in tutto il mondo, protagonista di
trasmissioni radiofoniche, tiene conferenze sulle società segrete e sull’intelligence mondiale. Ai giornali racconta: «Nel
1996 cercarono di uccidermi, nel 1998 di sequestrarmi, nel 1999 di corrompermi, nel 2000 di arrestarmi, e l’anno dopo
mi offrirono un assegno in bianco se avessi taciuto una volta per tutte». Bibliografia In inglese : The True Story of the Bilderberg Group (2007), Shadow masters: how governments and their intelligence agencies are working with drug dealers and
terrorists for mutual benefit and profit (2010). Bibliografia In spagnolo : La verdadera historia del Club Bilderberg (2005)
Los secretos del club Bilderberg (2006) - Los señores de las sombras: la verdad sobre el tejido de intereses ocultos que
decide el destino del mundo (2007) - Conspiracion Octopus (2010). Bibliografia In italiano : Il Club Bilderberg (2009) L’Impero invisibile (2012) - “L’istituto Tavistock” (2012). Filmografia : Shadow government: how the global elite plan to
destroy democracy and your freedom (2009). Note : Ramsey, Bruce “That Bilderberg Book”The Seattle Times July 30,
2009 - Castro, Fidel, Fidel Castro’s Reflections: The World Government, Prensa Latina, Aug. 19, 2010 - Informazioni fornite
da Daniel Estulin in un’intervista con il giornalista Alex Jones -Trascrizione dell’intervista con Alex Jones.
Paolo Maria Noseda
Paolo Maria Noseda è uno dei più noti e apprezzati interpreti in Italia, oltre che traduttore,
speech coach e ghostwriter. Il suo nome e il
suo volto non sono forse noti quanto la sua
voce, che da anni accompagna su Rai 3 gli
spettatori di Che tempo che fa: è lui l'interprete ufficiale degli ospiti stranieri di Fabio
Fazio. L'interprete per definizione, un mestiere
sconosciuto e prezioso, così cruciale e allo
stesso tempo invisibile, a metà tra il messaggero, il consigliere e il funambolo. Grazie alle
sue straordinarie doti di comprensione e immedesimazione, Paolo Maria Noseda riesce a
esprimere quello che le parole non dicono, andando ben oltre la mera traduzione letterale.
Di recente ha pubblicato "La voce degli altri.
Memorie di un interprete", di Paolo Maria Noseda, Sperling & Kupfer
Jolanda Insana
Jolanda Insana (Messina, 18 maggio 1937) è una poetessa italiana.
Laureata a Messina con una tesi su La Conocchia di Erinna, vive
a Roma dal 1968. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie.
Jolanda Insana venne scoperta da Giovanni Raboni nel 1977, anno
in cui pubblicò nella collana da lui diretta «Quaderno collettivo della
Fenice» (Guanda) la raccolta poetica Sciarra amara. Nel 2002 vince
il Premio Viareggio poesia con La stortura (Garzanti). Nel 2007
viene pubblicato ne “Gli elefanti poesia” della Garzanti l’intera sua
opera, con l’aggiunta di un poemetto intitolato La bestia clandestina, che fa parte del nuovo lavoro al quale Iolanda Insana sta lavorando dal 2003. Si è dedicata alla traduzione di vari classici e
autori contemporanei, dal greco e dal latino: tra di essi si ricordano
Saffo, Plauto, Euripide, Alceo, Anacreonte, Ipponatte, Callimaco, Lucrezio, Marziale e il più recente Andrea Cappellano. Ha inoltre adattato in versi alcune opere di Ahmad Shawqi e Aleksandr Tvardovskij.
Opere:
Sciarra amara, «Quaderno collettivo della Fenice» n. 26, Guanda 1977
Fendenti fonici, Milano, Società di poesia, 1982
Il collettame, Milano, Società di poesia, 1985
La clausura, Milano, Crocetti, 1987
Medicina carnale, Milano, Mondadori,1994
L’occhio dormiente, Venezia, Marsilio, 1997
La stortura, Milano, Garzanti, 2002
La tagliola del disamore, Milano, Garzanti, 2005
Tutte le poesie 1977-2006, Milano, Garzanti 2007
Satura di cartuscelle, Roma, Perrone, 2008
Frammenti di un oratorio per il centenario del terremoto di Messina, Milano, Viennepierre, 2009
Giorgio Luzzi
GIORGIO LUZZI è nato a Rogolo, in provincia di Sondrio, nel 1940 e è
cresciuto in luoghi di confine. Studi di diritto a Pavia, e successivamente
di lettere moderne a Torino – città nella quale vive da quarant’anni – con
una tesi sui poeti coinvolti nell’ipotesi anceschiana di “linea lombarda”.
Dopo un lungo periodo di attività dirigente nella pubblica amministrazione,
ha insegnato per un decennio nelle scuole serali per studenti lavoratori.
Da una ventina d’anni si occupa di letteratura a tempo pieno. Ha pubblicato raccolte di versi per gli editori L’Arzanà, Crocetti, Marsilio, Scheiwiller,
Donzelli, e contemporaneamente ha ordinato numerose sillogi brevi,
spesso in collaborazione con artisti visivi. Ha pubblicato il romanzo La
traversata, su committenza del noto editore di musicologia L’Epos di Palermo. Prossima la stampa, presso un editore torinese, di due suoi lavori
teatrali. All’interno dell’attività critica e saggistica si segnalano due lavori
frutto degli studi di area lombarda, Poeti della Linea Lombarda, CENS, Milano 1987, e Poesia italiana 1941-1988: la via lombarda, Marcos y Marcos 1989, una antologia critica con apparati di commento su testi
esemplari di Andrea Zanzotto, L’Arzanà 1987, nonché numerosissimi contributi, riflessioni, analisi su personalità e
aspetti della poesia italiana soprattutto del secondo Novecento, tra i quali contributi gli scritti, ora raccolti in volume,
sulla poesia di David Maria Turoldo (Rizzoli 2002). Numerose e di prestigio le sue collaborazioni a riviste del settore.
Per anni ha diretto le pagine destinate alle recensioni di libri di poesia sulla rivista torinese “L’Indice”, e per anni ha collaborato sotto vari aspetti al mensile “Poesia” e tuttora collabora, con maggiore libertà e inventività, a “l’immaginazione”
e a diverse altre testate del settore. Ha tradotto poeti francesi (Apollinaire, Prévert, Jammes) e di lingua tedesca (Goethe,
Trakl, Rilke, il contemporaneo Volker Braun con Anna Chiarloni). Conferenziere, relatore, pubblicista, talvolta polemista,
pone al centro del proprio lavoro il tentativo di contribuire a difendere le tradizioni della poesia dalla deriva storica e dal
depauperamento indotto cui il presente le sottopone. Cura la rivista on-line “I Taccuini di Ariele”.
Omaggio a Piero Ciampi
Uno spettacolo dedicato a Piero Ciampi, cantautore di straordinario insuccesso, talento burbero alla Bukowski, poeta
della canzone e della bottiglia, grande amante del vino e delle donne.
Un monologo musicale al decimo anno di rappresentazioni con oltre 250 repiche, che ha riscosso unanime consenso
di pubblico e critica, in bilico fra comico e drammatico, poesia e provocazione.
Uno spettacolo pensato per essere rappresentato ovunque, in qualunque luogo, un incastro fra il luogo, il tempo e il
pubblico, in cui tutto avviene nel momento in cui avviene, un lavoro che volutamente non ha timore di sfondare la
quarta parete ed anzi fa della sua energica improvvisazione e della comicità provocatoria una ragion d’essere, una serenata al contrario, ubriaca e pazza, una folle preghiera d’amore. Qui non si racconta la vita del poeta, ma lo si mette
in scena attraverso alcuni dei suoi versi, riadattati, rimescolati, fra i più grotteschi e rarefatti, raccolti dalle poesie,
canzoni e lettere sparse che aveva lasciato : per portare alla gente un uomo il più vicino possibile al ricordo che abbiamo di lui.
Massimiliano Loizzi incarna un “Piero Ciampi” alticcio, sfrontato, irriguardoso nei confronti del pubblico (come era proprio Piero Ciampi, uno degli artisti più irriverenti, ironici e controcorrente della musica italiana), accompagnato dalle
musiche di Giovanni Melucci che con la fisarmonica e piccole tastiere più di altri riesce a rendere quelle sensazioni di
vicino e popolare, cui sempre Ciampi tendeva nei suoi versi... “un miserere per me e per te che non abbiamo mai
capito che dovevamo difenderci, perché quando gli uomini sono scemi, gli uomini sono nemici…”.
“...questo non è il semplice spettacolo che il pubblico dimentica dopo essere uscito dal teatro; ti segue fin dentro
casa, dorme con te, mangia con te, vive il più possibile, ti stravolge. Il racconto, dedicato a Piero Ciampi, poeta e cantautore maledetto e sfortunato, è ironico e violento, e questa violenza viene letteralmente tirata addosso al pubblico...”
“In una Milano dagli infiniti stimoli, dai più interessanti ai più deludenti, si accoglie sempre con una certa titubanza
una nuova proposta che sembri discostarsi dal filone cosiddetto classico, tuttavia un ‘salto nel buio’ può rivelarsi una
strabiliante sorpresa di luce, intelligenza, professionalità e di divertimento quale non succedeva da tempo. È quanto
mi è accaduto al ‘Teatro della Contraddizione con Massimiliano Loizzi, esilarante mattatore nonché autore di una serata
veramente diversa, se non eccezionale. È lui la vera scoperta, un fiore all’occhiello ignoto ai più e assolutamente da
valorizzare.”
Compagnia Mercanti di storie
Patrizia Gandini - Massimiliano Loizzi - Giovanni Melucci
La compagnia dei Mercanti di Storie è un consorzio informale di artisti e musicisti indipendenti diretta da Massimiliano
Loizzi e Patrizia Gandini, che lavora nell’ambito della ricerca teatrale e musicale per la presenza di un Teatro Popolare
d’Arte per Tutti : una personale forma di TeatroCanzone in bilico fra satira e poesia, musica e irriverenza.
Nata nel 2004 in occasione dell’allestimento di “Mi sono arreso a un nano”, un monologo musicale ispirato alla poesia
ed alla vita di Piero Ciampi; la Compagnia segue un percorso omogeneo nella forma del racconto teatrale e nella
ricerca degli spazi, e cerca di decentrare il teatro, allestendo spettacoli anche in luoghi non convenzionali, nella continua
ricerca di un linguaggio di contaminazioni e popolare. Ed è per i motivi di cui sopra che prendono forma gli spettacoli
a seguire: “Opinioni di un clown–liberamente ispirato” (miglior regia premio Calandra 2006, Festival ClownDestino milano 2007, Festival Presenze 2008 Teatro Filodrammatici Milano), ispirato al personaggio protagonista dell’omonimo
romanzo di Boll. Il progetto “Milano, aprile,’quarantacinque – solo me ne vo per la città”, realizzato con il patrocinio
dell’ANPI e il sostegno e patrocinio della Provincia di Milano, co-prodotto con il Teatro della Contraddizione di Milano,
evocazione dei giorni che seguirono la Liberazione di Milano. Dal 2008 la compagnia collabora attivamente con la Piccola Orchestra Fonomeccanica con la quale da vita a “Radio ovvero l’Adunata dei Refrattari”, uno spettacolo musicale,
uno show radio-teatrale, in scena con cadenza mensile a mezzanotte a Milano al Teatro della Contraddizione e vincitore
nel 2009 del concorso nazionale per format radiofonici “Numerozero” promosso dalla REA (Radiotelevisione Europee
Associate). Ha promosso nel 2010 un minifestival a Milano dedicato a Piero Ciampi, “Cerimonia Anarcoolica”, al quale
hanno partecipato numerosi artisti fra i quali Paolo Rossi, Vincenzo Costantino Cinaski, Folco Orselli e molti altri. Nel
2011 e 2012 producono gli spettacoli “Solo con Abatjour ovvero come ho salvato il mondo” e “D’Amore e altre Rivolte
scusami cara ma devo salvare il mondo” un dittico di TeatroCanzone con le musiche di Giovanni Melucci, al fianco
della compagnia dal 2008. Da anni collaborano con il Teatro della Contraddizione di Milano.collaborano con il Teatro
della Contraddizione di Milano.
Massimiliano Loizzi autore e interprete, è attore della Compagnia StabileMobile di Antonio Latella e collabora da diversi
anni con Paolo Rossi. Si forma presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, lavora fra gli altri
con PierPaolo Sepe, Andrea DeRosa, Tullio Solenghi, Gabriele Lavia.
Patrizia Gandini cura l’organizzazione e la produzione. Diplomata presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo
Grassi, corso operatori, è stata amministratrice della compagnia Bosetti del Teatro Carcano di Milano e ha collaborato
tra gli altri con Fattore K di Barberio Corsetti, Artevox Milano e con la Compagnia MusellaMazzarelli.
Giovanni Melucci collabora con i Mercanti di Storie dal 2009, è autore delle musiche e degli arrangiamenti di “Mi
sono arreso a un nano”, “Solo con Abatjour” e “L’Adunata dei Refrattari”. E’ autore e musicante della Piccola Orchestra
Fonomeccanica e dei Mariages a Trois.
Mario D’Azzo
Mario d’Azzo nato nel 1956, a Pavia, ma ho conosciuto di più
altri luoghi: la Sicilia, Milano, Roma, l’Inghilterra, Parigi, e infine la
Svizzera, dove risiedo dal 1978. Il panorama interiore, sempre in
movimento, cerca su questo piano di esistenza le sue immagini,
i paesaggi che ne traducano il messaggio, ma anche i volti, i costumi, i fonemi, le storie, tutta un’umanità il cui bisogno d’amore
sembra un continuo invito al canto. La permanenza in Ticino credo
dipenda dal processo di maturazione, per cui si elegge un posto
da cui partire e dove comunque tornare. Io torno a Carona, Ticino,
Svizzera.
Secondo Enzo Jannacci “i cantautori sono nati perché nessuno gli
cantava le canzoni.” Non che questo sia il mio caso, ma di sicuro
finché resterà l’urgenza di porgere il proprio canto, da qualche
parte ci sarà qualcuno pronto a lasciarlo echeggiare dentro di sé.
Mario d’Azzo
Graziella Bernabò
Graziella Bernabò Si è laureata in Lettere e poi perfezionata in Letteratura
italiana presso l’Istituto di Filologia Moderna dell’Università degli Studi
di Milano. Suoi saggi e articoli sono apparsi su numerose riviste specialistiche. Ha pubblicato Invito alla lettura di Landolfi, Mursia, Milano 1978;
Come leggere “La Storia” di Elsa Morante, Mursia, Milano 1991; Per
troppa vita che ho nel sangue. Antonia Pozzi e la sua poesia, Viennepierre, Milano 2004 (nuova edizione riveduta e aggiornata Àncora, Milano
2012). Insieme a Onorina Dino, ha collaborato come consulente storicofilologica al documentario su Antonia Pozzi Poesia che mi guardi di Marina
Spada (2009, Miro Film), che è stato poi abbinato al volume, da entrambe
curato, Antonia Pozzi, Poesia che mi guardi. La più ampia raccolta di poesie finora pubblicata e altri scritti, Bologna, Sossella, 2010. Ha recentemente pubblicato La fiaba estrema. Elsa Morante tra vita e scrittura,
Carocci, Roma 2012. Da alcuni anni, in contatto con la “Comunità di storia vivente” della Libreria delle donne di Milano, si occupa prevalentemente di scrittura femminile.
Il libro Per troppa vita che ho nel sangue. Antonia Pozzi e la sua poesia(Ancora, 2012) di Graziella Bernabò, è la biografia della grande poetessa
morta suicida a soli 26 anni di età. Una biografia narrata dall’autrice in
modo appassionante, come fosse un romanzo dove il rapporto tra arte e
vita diventa simbolo di una identità negata; e nello stesso tempo un libro dove la ricostruzione alle vicende della vita
di Antonia Pozzi si basano su una attenta analisi dei documenti e dell’opera della poetessa .
Antonia Pozzi nasce a Milano in una famiglia alto-borghese. Compie studi classici, si laurea in estetica con il filosofo
Antonio Banfi, conosce tre lingue, viaggia molto e frequenta i circoli culturali milanesi. Non riesce tuttavia a realizzare
la propria verità esistenziale, perché il l padre le nega di vivere una storia d’amore a 17 anni col suo professore di
lettere classiche e anche dopo il suicidio della figlia interviene sulle poesie che lei ha composto, tagliando, modificando,
riscrivendo per nascondere i sentimenti della figlia. Ma non solo il padre, anche l’ambiente che frequenta , gli amici filosofi, letterati, poeti, non la comprendono. Le rimproverano il disordine morale e mentale, le suggeriscono di non scrivere più poesie, giudicandola da un punto di vista che è sempre e solo quello maschile. Il suo dissidio irrisolto tra arte
e vita diventa simbolo di infelicità esistenziale. C’è un contrasto terribile tra Antonia vive dolorosamente il contrasto
irrisolto tra sacralità della poesia, desiderio di affermarsi attraverso di essa come artista e lo stereotipo di donna imposto dalla realtà familiare e sociale in cui viveva.
Suor Onorina Dino
Onorina Dino è responsabile dell’Archivio Pozzi di Pasturo e curatrice di
tutte le opere di Antonia Pozzi.
Nel 2008 hanno entrambe collaborato all’organizzazione del convegno
universitario su Antonia Pozzi svoltosi all’Università degli Studi di Milano,
di cui hanno anche curato, con altri studiosi, il volume degli Atti: …e di
cantare non può più finire…. Antonia Pozzi (1912-1938), Viennepierre
2009.
Hanno collaborato come consulenti storico-filologiche al film di Marina
Spada su Antonia Pozzi Poesia che mi guardi, presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2009, che è stato poi abbinato al volume Antonia Pozzi Poesia che mi guardi. La più ampia raccolta di poesie
finora pubblicata e altri scritti, Luca Sossella Editore, Bologna 2012.
Hanno fatto del Comitato scientifico e organizzativo del progetto regionale
Sulle tracce di Antonia Pozzi – Il percorso poetico di un territorio, realizzato negli anni 2011-12 in Valsassina e a Milano (capofila il Comune di
Pasturo).
omaggio a Pier Paolo Pasolini
PERCHÈ PASOLINI
Viviamo tempi di grande incertezza.
Negli ultimi vent’anni abbiamo assistito alla progressiva finanziarizzazione
dell’economia, la libera economia di un libero
mercato che ancora
ostinatamente chiamiamo “capitalismo”. Che
cosa abbiamo visto? Constatiamo che il valore
d’uso dei beni di consumo ha ceduto il posto al
“valore-spettacolo”, come lo chiamerebbe Guy
Débord, e contemporaneamente: il lavoro, fonte
primaria di sostentamento e
vita, di cultura collettiva e comunitaria, di solidarietà e fratellanza, ha ceduto il
passo alla speculazione. È un dato di fatto, sopratutto oggi, che in questo mondo tremendo un pugno
di “rentier” sia venuto in possesso di una fetta spropositata della ricchezza
mondiale. (...)
Pasolini non fu un indovino. Pasolini fu poeta. In tutta la sua opera, narrativa, cinematografica, giornalistica se vogliamo, e poetica, appunto. La poesia narra il cuore delle cose. Per questo, la poesia
dice la verità. Pasolini seppe osservare, con sguardo chiaro e severo, il mutare inarrestabile della società (...)
Nel disconoscimento dei valori della resistenza: del suo valore più alto:
l’uguaglianza nella libertà. Certo non la libertà - tanto abusata e vilipesa questa parola in questo stupido presente nella divaricazione sociale, nella prevaricazione, nell’ingiustizia.
Di una libertà così, cosa mai potremmo farcene, se non nasconderci nel nostro privato, ignorando il destino di un
popolo di cui non ci sentiamo più parte (in causa). Ecco: la sconcertante attualità della poesia di Pasolini: ciò che
intuiva Pasolini, o meglio, ciò che egli vedeva, era il progressivo imborghesimento della classe operaia, il suo nuovo,
nuovissimo, asservimento alle regole più
banali del capitalismo moderno: processo incessante e mai cessato, che da quegli anni è giunto all’oggi, con la spietatezza (...)
C’è una rabbia, nella poesia di Pasolini: è fatta di progresso:
non nel senso della “crescita” - oggi non si parla d’altro - IL
PROGRESSO! Quello per cui il lavoro, non il denaro, è creatore di ricchezza: ricchezza materiale, certo, ma anche ricchezza morale, etica dell’esistenza, legame sociale,
emancipazione. Ecco perché Pasolini, qui ed ora (...)
Pierpaolo Capovilla
Pierpaolo Capovilla
Nel 1996 ha fonda con Massimo Sartor il gruppo noise
rock One Dimensional Man. Nel 2006 interrompe l’attività
col gruppo per iniziare, assieme a Giulio Favero, che aveva
fatto parte del gruppo dal 2000 al 2004, un nuovo progetto, Il Teatro degli Orrori, dove Capovilla canta in italiano.
Nel 2010 riforma con Favero e Luca Bottigliero One Dimensional Man. Nel 2011 Capovilla compie un tour teatrale dove
legge testi del poeta russo Vladimir Vladimirovi Majakovskij,
accompagnato da Giulio Favero,che cura il sottofondo musicale. Il progetto è un reading musicale in due atti: Eresia socialista e Eresia dell’amore. Sempre nel 2011 fa una breve
comparsa nel film I primi della lista. Nel 2012 accompagna
lo scrittore e musicista torinese Matteo De Simone (cantante e bassista dei Nadàr Solo) in un tour di letture tratte
dal romanzo di De Simone “Denti guasti”, con l’accompagnamento musicale di Daniele Celona. Sempre nel 2012 coscrive e duetta con Marina Rei nel brano E mi parli di
te singolo di lancio del nuovo album di inediti della cantautrice polistrumentista romana. Nel 2013 va in tour con i
Nadar Solo, con cui ha collaborato Il Teatro degli Orrori.
Paki Zennaro
Paki Zennaro
Musicista compositore veneziano. Dal 1981 lavora nel mondo
della danza contemporanea creando soundtracks per spettacoli, performances e workshops. Innumerevoli le sue collaborazioni con coreografi internazionali quali: Carolyn Carlson,
Larrio Ekson, Ismael Ivo tra i principali.
E’ stato inoltre musicista per La Essen School di Pina Baush
a Parigi e compositore per La Biennale Danza di Venezia con
Carolyn Carlson nel quadriennio 1999-2002 presso l’Accademia Isola Danza.
keyboards, guitar, live electronics
GospelBlastFighter
Santo Nelson - John Foonjah -Mattia
Gospel Blast Fighter. È un’emergenza.
È devozione che esplode. Una chiamata che giunge nel
cuore della notte. Va così quando sono i pensieri a rimboccarti le coperte, a passarti i vestiti, ad allungarti il
cappello, ad aiutarti ad allacciare gli stivali. Grazie, faccio da me. Le corde della cigar box guitar piegano le
note trasformandole in lamenti. Bestie randagie si sfogano con la luna. Nel suo grembo trovano spazio lo sconforto, la costernazione, paranoie affilate come lame,
parole dentellate. L’America è lontana? L’America è di
tutti. Se non mi ami più, mi chiamerai quando sarò
morto. Come un arco, il grido di un mulattiere del Mississippi copre spazio e tempo. Dottore, ho una relazione
disfunzionale con questa campagna. Dove scorre un
fiume, scorrono automobili, il vento trasporta fumi e miasmi. Api e piccoli jet incrociano le loro rotte. Palme sotto
la neve. Una quotidianità modesta che sogna di partecipare al gran ballo del mondo con indosso abiti surreali.
Lorenzo Buccella - Gudrun De Chirico - Ruben Buccella
Lorenzo Buccella poeta, sceneggiatore, critico cinematografico
e letterario. Tiene corsi di “Narratologia” al Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive di Lugano. Ha collaborato regolarmente con la Radio e Televisione della Svizzera italiana,
Cineteca di Bologna, La Repubblica, L’Unità, La Regione-Ticino.
E’ autore e conduttore, assieme a Toni Jop, del programma radiofonico “D’altronde” per la Mezzanotte di Radiodue (Rai). Tra
i suoi lavori: Le pubblicazioni: il libro di fiabe e fotografie “Lampi
urbani” (Lupetti 1996), la plaquette “L’orlo del tonfo” (1997),
“Le poesie del Navile” 2000 (Moby Dick, 2000), “Sciboclip”
(Ipermarket Emilia Nord, 2000), il racconto “Luminescenze” ne
“La scatola del dottor Wallaby e altri racconti” (Marcos y Marcos,
2001), “Sopralluoghi” (Voci della luna 2007), “L’invenzione del
paradiso” (2008) . Il film-documentario “Face addict” / regia
Edo Bertoglio / Il film “Taxi Phone” / regia Mohammed Soudani
/ amka film / “I ladri del tuo cuore” / regia Jesse Allaoua /
amka film (in lavorazione) I documentari “Fuori di testa” / con
Mohammed Soudani / “Il signor Fotoromanzo” / con Mohammed Soudani / “C’era una volta i soldi” / con Mohammed Soudani / “Il dilemma svizzero” / con Aldo Sofia La serie di
documentari “Assaggi di viaggio” “le cordon bleu world food
media awards”, australia / Il videoclip “Un altro mondo” / regia
Mohammed Soudani / Gli spettacoli teatrali “La ballata dei matti” / regia Luca Spadaro / “La signora sporca” / regia
Massimo Cataruzza / “Le bocche” / monologo in “labirinti” / regia Davide Bulgarelli / “Il killer” / monologo in “Incantesimi” / regia Davide Bulgarelli / “Gli atleti” / regia Davide Bulgarelli / “I testimoni” / regia Elio De Capitani / musiche
Cristina Zavalloni (in fase di lavorazione).
Gudrun De Chirico - Laureata al DAMS di Bologna, danzatrice-performer, curatrice
e critica d’arte, scrive per L’Unità e le riviste d’arte Meta, Zeta, Inside, Art in Italy. Tra
le collaborazioni curatoriali, la mostra “Sound Zero / Arte e musica dalla Pop alla
street art”, a cura di Valerio Dehò, Kunsthaus Merano arte, settembre 2006-gennaio 2007 (catalogo Damiani); nel 2009 le tre serate-evento “Film d’artista” in collaborazione con ArteFiera, MAMbo e Cineteca di Bologna. Nel 2010 è produttrice
esecutiva di “Sorelle d’Italia”, documentario prodotto dalle case cinematografiche
svizzere Amka-Film e Mediatree. Danzatrice-performer: manifestazioni assieme a
Eugenio Miccini e Lamberto Pignotti – “Sentieri Interrotti”, Bassano del Grappa,
2000; “L’Ombelico del mondo” Rai Educational, Rai 3, 2000; Museo Ideale Leonardo da Vinci, 2001; Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari in “Aree intermediali e sinestetiche”, Roma, 2001; Casa del Mantegna, Mantova, 2002; Teatro
Studio di Scandicci, 2002; Giubbe Rosse, Firenze, 2002; Teatro S. Ambrogio e Stazione Ostiense in “Arte in transito”, Roma, 2002 - spettacoli al Link di Bologna
(“Bazura”, “Carte e Ritagli”, “99% acrilico 1% pelle”, “IdeAzione”), sotto la coreografia di Nicoletta Sacco (“Benvenuti nel
mondo di Schiller”, “Noi Macbeth”, “Fuego Sagrado”, “Babele”) cortometraggi (“Uno contro uno”, “Entropica”), azioni pubbliche durante la Giornata Mondiale della Danza e in”The Vitruvio Horror Live Show” ambientato nei canali sotterranei di
Bologna tra cui “Io cupido punk”, “Io The King”. Collaborazioni con il collettivo ZimmerFrei (Belgio/Bologna), Ale Guzzetti
(Varese), Philip Corner (New York/Reggio Emilia), Ugo Dossi (Monaco di Baviera). Dal 2007 porta avanti il progetto personale
di “arte in movimento” -principalmente presso gli spazi del Centro Studi Danza Chorea di Bologna- con cui rilegge la storia
dell’arte passata e contemporanea attraverso il linguaggio del corpo e dove a far da guida è una ricerca binaria che spinge
sugli opposti / vecchiaia-giovinezza carne-ossa folla-solitudine angoscia-meraviglia eroismo-quotidianità piacere-dolore spavalderia-timidezza presenze-assenze respiro-apnea. Nel 2008 è ospite con “arte in movimento/ri-narrativizzando Marina
Abramovic” al Teatro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna all’interno del corso di tecniche extramediali tenuto da Lelio
Aiello. A Roma, ottobre 2007, in una performance assieme a Renato Nicolini (ex assessore alla cultura di Roma) e Marilù
Prati, partecipa con “Io Dietrich” alla rassegna “Roma Design +” patrocinata dall’Università La Sapienza Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni. Nell’agosto 2008 ha debuttato a Merano con lo spettacolo bilingue tedesco/italiano “Un buco
di memoria” scritto, diretto e interpretato assieme a Toni Jop, sulla deportazione degli ebrei in Sudtirolo. A partire
dal 2010, dopo la nascita del figlio Ruben, realizza assieme a lui svariate messinscene (tra cui, nel 2010, a Bologna, la
performance “Madre/Mutter” nell’ambito della decima edizione del Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo
promosso da Xing e nel 2011 “GRUNGE IS DEAD” ai Magazzini Criminali di Sassuolo) dove la maternità viene vissuta attraverso la camera oscura di una performance che moltiplica le prospettive sfrondando fronzoli di retorica. Partendo dalla
molla primordiale di un corpo che crea un altro corpo si prende di mira il gioco di ruoli che s’instaura dopo una nascita attraverso un trasformismo che passa anche per i lati più oscuri del post-parto.
Gianni Tirelli
Nasco nella bassa bresciana, in un piccolo
paese (Pralboino), il 7 dicembre del 1957. La
nebbia, fuori, era densa e incombente ma, al
caldo del camino di quella stupefacente casa
di campagna, ritrovavo la pace, mentre dolci
note di un pianoforte provenienti da una
stanza attigua cullavano i miei pensieri, eccitando sogni e desideri. Quelle sue splendide
mani accarezzavano i tasti con una grazia e
un portamento degni di una vera regina, alternando note e silenzi, guizzi improvvisi e attese, all’unisono con le pulsioni del suo
cuore, a volte gioiose ma spesso malinconiche e gonfie di rimpianto. Quella donna era
mia madre e da lei ho appreso l’arte del sognare; una pratica costellata di pericoli e rinunce, ma seducente e appagante per chi,
come me, sente l’estrema necessità di dare un senso al suo vivere. Poi,… la televisione. Da quel momento non ricordo
più nulla.
Scritti alla fine del mondo di Gianni Tirelli
Presentazione di Paulina Vasilevna
Il pragmatismo concettuale ideale di questo testo, che diversamente ci porterebbe lontano dal suo vero scopo, deprimendone la sua reale efficacia e potenzialità empatica, si
propone di fissare, a volte con volute sottolineature, le cause e gli effetti catastrofici prodotti dal Sistema Liberista Relativista. Un piano demoniaco che ha annichilito e reso
sterile ogni principio etico e morale, ritenendoli ostacoli insormontabili al suo piano di
omologazione delle coscienze e di commercializzazione dell’effimero, e dando così il via
ad un processo di distruzione sistematica dell’ecosistema.
Un punto di vista inedito e libero da formule precostituite, retoriche e pregiudiziali.
Questa raccolta di considerazioni a tutto campo, che descrivono con lapidaria lucidità profetica, l’estrema condizione di una umanità che si avvia a porre fine alla sua “apparizione”, ha lo scopo e la presunzione di infondere nel lettore, consapevolezza, e scuoterlo
dal torpore della rassegnazione e di stordimento, dentro il quale il Sistema Bestia lo ha
fatto precipitare. Diversamente, potrà condividere con l’autore le tesi qui espresse,
rafforzando le ragioni del suo dibattere o, in ultima ipotesi, ritrovare una
parte di se; dimenticata o nascosta, incompresa o mai detta, inespressa
o inesplorata. “L’attuale crisi che il mondo sta vivendo, non è transitoria - afferma Tirelli - ma è l’inizio del crollo a caduta libera del Sistema Potere - e continua :“ Soluzioni vere per contrastarla non esistono, se non palliativi di facciata che ne renderebbero ancora più penosa l’agonia,
ritardando la sua necessaria e tragica fine. Questo libro raggruppa inoltre una serie di articoli pubblicati da molti quotidiani e settimanali fra i più rappresentativi dell’editoria italiana e tutti, dai più prestigiosi Blog, Siti, e Social Network
nazionali e internazionali. Temi filosofici, sociali, religiosi e ambientali, si alternano a riflessioni, racconti e pensieri a
tutto campo, risultato di una capacità di analisi non comune, consegnandoci, a volte con ironia e sarcasmo, a volte
con risentita indignazione, il suo spietato sguardo sul mondo insensato della nostra epoca alla fine del suo ciclo.
Ha pubblicato un libro di aforismi, Pensieri Biologici ed. Nuove Scritture, e un saggio filosofico Verità Relativa per Sofia
Editore testo che, a volte con lievità, a volte con ironia a volte con sentita indignazione ci consegna il suo spietato
sguardo sul mondo insensato della nostra epoca. Antesignano e profeta dei problemi globali che si addensavano all’orizzonte della modernità, negli ultimi anni, ha dato voce alle coscienze impegnandosi attivamente, senza risparmio
di energie, al fine di sensibilizzarle. Partecipa come relatore al movimento P.O.P (Planet of people), che organizza iniziative culturali allo scopo di evidenziare e diffondere una nuova cultura sostenibile, responsabile e spirituale. Ha da
poco completato un testo dal titolo Relativismo e spiritualità attiva che tratta degli strumenti atti a riconvertire le illusorie finalità del sistema liberista, nei fondamentali bisogni essenziali dellarchetipo dellindividuo. Parteciperà con questo testo alla conferenza Project Man che si terrà a Città del Messico nel 2012. L’autunno prossimo, sarà in libreria
il suo “Grande libro delle verità e della follia” (volume 1°) edito da “Nuove Scritture”; uno zibaldone dai contenuti pragmatici e carico di una straordinaria forza empatica che spazia a 360° sulle paure, sui vizi e le insensatezze dell’individuo
omologato del terzo millenio.
Angelo Gaccione
Angelo Gaccione è nato a Cosenza. Narratore e
drammaturgo ha pubblicato numerosi libri di
saggi, racconti, aforismi e testi teatrali. Fra i più
noti ricordiamo: La Porta del Sangue, Stupro,
Ostaggi a teatro, Tradimenti, Single, Il sigaro in
bocca, Manhattan, Disarmo o barbarie (assieme
a Carlo Cassola); L’immaginazione editoriale -Personaggi e progetti dell’editoria del secondo Novecento- (assieme a Raffaele Crovi); il best seller
Lettere ad Azzurra, L’incendio di Roccabruna e La
Striscia di cuoio considerato il suo capolavoro.
A Milano ha dedicato quattro libri di successo:
Milano, la città e la memoria, La città narrata, (tre
edizioni), Poeti per Milano, Milano in versi. Notevole il suo impegno civile espresso anche attraverso un’ampia produzione saggistica.
Sono in corso di pubblicazione i racconti compresi nel volume La signorina “volentieri” (Oltre Edizioni); tutti i lavori teatrali raccolti in un unico volume e compresi sotto il titolo “Tutto il teatro” (Ferrari editore). Presso l’Editrice Meravigli
sta per uscire “Milano, città narrata”, una edizione rivista e ampliata del fortunato volume dedicato alla città meneghina.
Vive e lavora a Milano, dove dirige il giornale di cultura “Odissea” a cui collaborano prestigiose firme della cultura italiana ed internazionale.
Laura Di Corcia
Una volta conseguita la laurea in lettere moderne
a Milano, Laura Di Corcia ha iniziato a frequentare il mondo del giornalismo, con uno stage nel
settore cultura alla Provincia di Como e un praticantato di due anni al Giornale del Popolo, dove
si è occupata di cronaca locale. Dopo un paio di
esperienze all’estero (a Berlino e a Los Angeles)
è ritornata nella Svizzera italiana dove lavora
come giornalista free lance per i giornali “La Provincia di Como” e il “Corriere del Ticino” e altre
testate ticinesi e italiane, intervistando diversi
personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, come Alberto Asor Rosa, Massimo Cacciari, Giancarlo Majorino, Walter Siti, Maria Luisa
Spaziani, Patrizia Cavalli, Patrizia Valduga, Dario
Fo, Paolo Villaggio, Vinicio Capossela, Claudio Santamaria, ecc. Scrive anche recensioni di libri e spettacoli teatrali. È
autrice di poesie. Ha frequentato diversi seminari di teatro con attori come Sandro Lombardi e Lucilla Giagnoni e partecipa spesso a reading e incontri in cui presenta i suoi scritti. Ha collaborato attivamente al Festival Chiassoletteraria,
per cui ha curato il blog (chiassoletteraria.worpress.com). È stata inserita nel programma Parolario 2011 come poetessa del giorno e ha partecipato nell’estate del 2012 al Festival itinerante internazionale di poesia a Cormons, nel
Friuli. Alcune sue poesie sono state pubblicate nel sito dell’evento e sulla rivista on line http://www.tornogiovedì.it.
Ha collaborato con Fabiano Alborghetti al programma di poesia sulla webradio ticinese Radio Gwendalyn.
Maggì Scanziani alias Gaia Grimani
Maria Giuseppina Scanziani, italiana e svizzera,
nasce a Cagliari il 19 agosto 1947 e vive in Svizzera, a sud di Lugano. Esperta in comunicazione
(relazioni pubbliche e contatti con la stampa), docente e scrittrice. Formazione: Studi classici, laurea in lingue e letterature straniere all’Università
Luigi Bocconi di Milano (inglese, tedesco, francese e spagnolo), 1970; laurea in letteratura italiana all’Università Tor Vergata di Roma nel
1988. Diploma del Centro italiano Sperimentale
di giornalismo (1970). Varie abilitazioni all’insegnamento. Soggiorni di studi all’estero per l’apprendimento delle lingue: Oxford, Cambridge,
Salisburgo, Parigi, Salamanca. Attività lavorativa:
1971, lavora alla Life Impact, una delle più importanti agenzie di pubblicità di Milano dove fonda il dipartimento delle
relazioni pubbliche. 1972 apre un proprio studio di relazioni pubbliche e organizzazione eventi ed è tra i primi soci fondatori della Ferpi, Federazione Relazioni pubbliche italiana. Lavora per l’Università Statale di Milano, per la quale dirige
l’attività di comunicazione e organizzazione eventi in ambito culturale, sportivo e di orientamento professionale e ne
cura l’ufficio stampa. 1976 Capo Ufficio stampa dell’Ente Nazionale Austriaco per il turismo in occasione delle Olimpiadi
di Innsbruck. 1975-77 Corrispondente del quotidiano economico Il Globo
1977 sposa lo scrittore Piero Scanziani e si trasferisce in Svizzera, dove collabora per oltre 30 anni con l’Elvetica Edizioni. Nel 1977, dopo uno studio di mercato, dà vita allo Swiss Financial Year Book, un’importante pubblicazione di
oltre 600 pagine sul mondo economico finanziario elvetico, realizzato come libro, su CD ROM e su Internet. 1978 inizia
l’attività d’insegnamento della letteratura italiana in Svizzera. 1988, pubblica per i tipi dell’Elvetica Edizioni un volume
biografico-antologico, intitolato Piero Scanziani: la vita come frontiera, dedicato all’opera dello scrittore elvetico.
1995 pubblica per i tipi dell’editore Nardini di Firenze un volume di poesie intitolato All’amore, l’amore con prefazione
di Geno Pampaloni. 2005 pubblica per Elvetica Edizioni due saggi Nella stanza dei bottoni e Scuola di creatività. 2007
Collabora all’ideazione e redazione della Guida alla Medicina Naturale e complementare per l’Italia e la Svizzera italiana.
Dal 2009 organizza corsi d’invito alla lettura dei grandi classici della letteratura italiana, realizzando cicli su Dante, Petrarca, Boccaccio, I promessi sposi e i poeti italiani da Dante a Montale. Tiene molte conferenze sui classici del Novecento, seminari di scrittura creativa e corsi di psicognosis. È attiva come giornalista free lance e si occupa di consulenze
editoriali. 2013 Ha pubblicato la seconda raccolta di poesie - Diario spagnolo -in coedizione ELR-Mimesis e le edizioni
Poestate
Erika Daghino & Stefano Pastor
a beautiful, strong and clear voice / Peter Brötzmann
hypnotic, interesting, dynamic poetry / Cindy Hochman, poet, writer, editor-in-chief of First Literary Review-East, New York 2012
an intense jazz poet / The New York City Jazz Record
wonderful performer / All About Jazz
the poetry is often fascinating and fits well with music / Downtown Music Gallery
grand sensibility / Levure Littéraire
a very talented poet / Bob Heman, poet, New York 2012
the beautiful music of her poetry /Gordon Gilbert, poet, songwriter, member of the Activist Poets Roundtable New York 2012
hypnotic, interesting, dynamic poetry / Cindy Hochman, poet, writer, editor-in-chief of First Literary Review-East, New York 2012
Un concerto che trova la sua espressione
nella connessione naturale tra poesia e musica, due arti che hanno affinità profonda e
connaturata, due manifestazioni di
un’espressione analoga attraverso il suono,
il ritmo, l’assonanza. Non poesia musicata
o musica poetizzata, ma un’opera complessiva dove i confini sfumano per diventare
un’opera sola.
[…]È possibile ricondurre la voce non soltanto al tono della parola, ma anche al tono in quanto tale. Recuperando
questo senso della vocalità, senza ulteriori valutazioni, si verifica il recupero della poesia come oscurità e gravità,
suono e sottolineatura di suono, mentre ogni singola parola diventa frammento e parte di un tutto, i singoli blocchi
un’opera unica e una singola sostanza, elemento della gravità intesa come peso, peso della parola in un contesto
musicale. L’elemento ponderabile - da pondus in senso fisico - è fisicità materiale, la poesia quindi in quanto materia,
recupera il senso del quantificato; il colore materico della parola si veste di oscurità, intendendo quindi la gravità in
quanto peso e tono anche cromatico della poesia, come se il suono fosse oscurità e gravità in un contesto di incessante
ricerca di sé stessa. L’espressività, dunque, come gravità e come tonalità oscura. In un effetto complessivo.[…]
Attività letteraria e musica, performance e scrittura si intrecciano profondamente nell’attività artistica di Erika Dagnino. I suoi più recenti
lavori sono stati pubblicati in Italia, Inghilterra e America.
Tra le sue collaborazioni si segnalano quella con il violinista Stefano Pastor, con cui nel 2007 ha pubblicato per l’etichetta inglese Slam l’opera
multimediale Cycles, con il musicista e artista visivo Andrea Rossi Andrea, con il sassofonista inglese George Haslam, il pianista e compositore americano Chris Brown; con il poeta e musicista inglese Anthony
Barnett e il poeta americano Mark Weber. Suoi i testi del booklet (tradotti
in inglese da Marco Bertoli) realizzato per il box di sei cd dell’Anthony
Braxton Italian Quartet, Standards (Brussels) 2006, pubblicato nel 2009
(Amirani Records). Collabora a riviste letterarie e di cultura tra cui Quaderni d’Altri Tempi (I), Levure Littéraire (FR), First Literary Review-East (NY),
e alla rivista di ricerca musicale Suono Sonda. Per le edizioni della Casa
Musicale Eco pubblica nel 2010 il libro di interviste a musicisti professionisti da diversi Paesi, Nel gesto, nel suono. La percezione/decifrazione
dell’evento musicale. Nel 2012 pubblica per l’etichetta inglese SLAM il
CD in quartetto – con Pastor, Haslam e Steve Waterman – intitolato Narcéte. Ha compiuto tour in Italia, Francia, Inghilterra, USA partecipando
ad eventi quali Clusone Jazz Festival (I), The Evolving Voice Series (USA)
, The Abingdon Arts Festival (UK), Oxford Jazz Master Series (UK), Fiera
del Libro di Torino (I), COMA Show at ABC No-Rio (USA).
Ha tenuto e tiene tuttora performance poetico-musicali a New York con muscisti quali Ken Filiano, Steve Dalachinsky,
Dominic Duval, Satoshi Takeishi, Ras Moshe, per citarne alcuni, esibendosi, tra gli altri, in spazi quali Down Town Music
Gallery, Bowery Poetry Club, The Brecht Forum e The Stone.
È membro in della Dissident Arts Orchestra e del Radical Arts Front in New York City.
Vincitore del Top Jazz, prestigioso referendum annuale della critica indetto dalla rivista Musica Jazz, nel 2010 e nel 2011 Stefano Pastor trae dal violino un timbro originalissimo e la sua
musica è incentrata sulla ricerca e sull’improvvisazione, lontano
dai luoghi comuni. Si è diplomato in violino e, con il massimo
dei voti, in jazz; ha frequentato i corsi di Alto Perfezionamento di
Quartetto alla scuola di Musica di Fiesole con Piero Farulli e seminari con Dave Liebman ed Enrico Rava.
Un’intensa attività nel campo della musica classica lo ha visto,
nella prima fase della sua carriera, primo violino del quartetto “
Alberti” e violinista, sia di fila e sia prima parte, in numerose formazioni orchestrali e cameristiche, in importanti teatri italiani, collaborando tra gli altri con Josè Carreras, Cecilia Gasdia, Daniele
Gatti, Massimo De Bernart, partecipando a svariate incisioni e a
registrazioni per la RAI. Ha inoltre inciso dischi con il gruppo art
rock Picchio dal Pozzo e il cantautore Paolo Conte. Attualmente
si dedica totalmente alla musica jazz e di ricerca; tra i musicisti
con cui ha collaborato citiamo: Borah Bergman, Harry Beckett, Franco Cerri, Dominic Duval, Ken Filiano, George Haslam,
Ratzo Harris, Tristan Honsinger, Satoshi Takeishi, Kash Killion, Steve Waterman, Giancarlo Schiaffini, Furio Di Castri, Fulvio
Maras, Steve Kershaw, Paul Hession, Harris Heisenstadt, Oleg Yudanov, Nikolay Klishin, Piero Leveratto.
Ha pubblicato numerosi CD come leader e come sideman collaborando con etichette come Silta (IT), Splasc(h) (IT),
Slam (UK) e Mutable Music (USA). Ha ottenuto recensioni entusiastiche in Europa, Americhe, Canada e annovera un
notevole numero di interviste, articoli e programmi radiofonici dedicati per numerose riviste e radio tra le quali citiamo:
Musica Jazz (IT), Quaderni d’Altri Tempi (IT), Jazz Colours (IT), Jazzosphere (FR), AAJ (IT), Jazzit (IT), Prove Aperte (IT),
Jazzitalia (IT), RAI (IT), BBC (UK), Morning Star (UK), Radio Palermo (AR). Una sua intervista è inoltre pubblicata nel
libro di Erika Dagnino “Nel gesto, nel suono – La percezione-decifrazione dell’evento musicale” (Casa Musicale Eco,
2010), che raccoglie interviste di alcuni dei più grandi improvvisatori mondiali. Oltre alle già citate affermazioni come
miglior strumentista nella categoria “Miscellanea” al Top Jazz 2010 e 2011, citiamo l’inserimento del suo CD con
Borah Bergman, “Live at Tortona” tra i migliori dischi del 2009 con menzione d’onore dalla prestigiosa rivista All About
Jazz – NY. Ha compiuto tour in Italia, Germania, UK, Belgio, Francia, Repubblica Ceca, Russia, Svizzera, USA come solista con varie formazioni, esibendosi in importanti festivals, clubs e teatri. Collabora con l’artista visivo Roberto Masotti e con i poeti Steve Dalachinsky, Anthony Barnett, Mark Weber, Erika Dagnino ed è egli stesso autore di versi. Ha
pubblicato il trattato di improvvisazione violinistica con CD allegato “ViolinJazz” (Casa Musicale Eco, 2008) e collabora
come redattore di articoli di varia natura con le riviste SuonoSonda e Quaderni d’Altri Tempi. Nell’ambito di una piena
attività didattica citiamo le docenze presso il Conservatorio “Verdi” di Milano e la copertura del ruolo di assistente
presso i Seminari di Siena Jazz.
Marco Zappa e Renata Stavrakakis
Marco Zappa, con determinazione e lucidità,
ha messo in cammino la sua opera della maturità nel 2011/2012 con ‘AlTémpAlPassa’,
un programma poetico-musicale anche realizzato su CD, nel quale, dopo parecchie odissee artistiche, si è concentrato di nuovo la
sua terra natia. Per questo lavoro si è immerso non solo nei suoi ricordi personali, ma
anche e soprattutto in una vera e propria ricerca sul campo e sull’uomo.
“Sono convinto che la vera canzone d’autore
debba poter restare indipendente dai circuiti
commerciali troppo legati alle leggi di mercato. Ecco perché mi sono sempre autoprodotto ed ho sempre curato la mia musica in
tutto il percorso creativo e concertistico:
dall’idea, al CD, alle tournée.
Ho iniziato con Renata questo lavoro di ricerca, dopo aver letto il libro ‘Strani e meravigliosi mestieri di un tempo’ curato per la
RSI da Eros Bellinelli. Abbiamo incontrato
personaggi e la loro lingua, i nostri diversi
dialetti, con le loro storie, le abbiamo trasformate in canzoni e le abbiamo suonate in tournée in tutta Europa. Vogliamo
che la nostra musica abbia il profumo del Ticino. Questo, mantenendo nei testi le varie parlate dialettali o in lingua ed
anche utilizzando strumenti particolari ed inusuali ticinesi e del mondo. Strumenti acustici come i flauti in legno, il
bouzouki, l’organetto, il dulcimer, percussioni particolari, il fagotto, il saxonette, il sitar, il liuto cretese... registrati e riproposti dal vivo utilizzando, però, le più attuali e sofisticate tecnologie. Ma la tecnologia deve essere un mezzo e non
un fine, deve servire alla musica e non viceversa”. (Marco Zappa)
‘PolentaEPéss’ (2013) Le reazioni positive del pubblico, nel cantone, in Svizzera e all’estero, hanno convinto Marco
Zappa a continuare su questo interessante filone di ricerca quasi inesauribile. Ed ecco che stanno nascendo nuovi
brani ispirati ad altri autori e poeti ticinesi ed europei contemporanei e del recente passato, come Sergio Maspoli, Mariadele Patriarca, Luce Juri-Berta, Alberto Nessi, Gioacchino Belli, Marco Tamborini, Pier Paolo Pasolini, Bruce Chatwin...
www.marcozappa.ch
omaggio a Emily Dickinson
“Ti dirò come vidi il sole sorgere”
Una parola circonda la vita di Emily Dickinson: mistero. Il mistero della sua scelta di
isolarsi nella casa paterna di Amherst, nella
profonda provincia americana, il mistero dei
suoi amori, il mistero di una donna vestita di
bianco che, come dice la sua biografa e traduttrice Marisa Bulgheroni, ha inventato
giorno per giorno le proprie maschere.
Non ci sono grandi eventi nella vita di Emily,
ci sono solo emozioni profonde e un demone
assoluto, quello che la spinge a scrivere poesie, ma non a pubblicarle. Un altro mistero.
Emily Dickinson non ha girato il mondo, ma
contiene in sé il mondo e i suoi versi aprono
squarci così grandi da lasciare ogni volta stupefatti.
Per citare alcuni tra i suoi versi più memorabili,
le poesie della Dickinson dicono tutta la verità, ma la dicono indirettamente:
Dì tutta la verità ma dilla obliqua
Il successo sta in un circuito
Troppo brillante per la nostra malferma delizia
La superba sorpresa della verità
Come un fulmine ai bambini chiarito
Con tenere spiegazioni
La verità deve abbagliare gradualmente
O tutti sarebbero ciechi.
Maurizio Canetta
Maurizio Canetta
è giornalista alla RSI dal 1980. Attualmente dirige il Dipartimento Informazione, dopo aver diretto quello della cultura per
quattro anni. L’omaggio a Emily Dickinson rappresenta il desiderio di raccontare al pubblico una passione personale.
omaggio a Emily Dickinson
Marisa Bulgheroni è stata docente di letteratura americana a Milano, Pavia, Catania, Genova, è la curatrice del Meridiano che nel 1997
ha presentato in Italia tutte le poesie di Emily
Dickinson. Nel 2001 ha pubblicato “Nei sobborghi di un segreto”, una biografia della Dickinson, che rappresenta un passaggio
obbligato per chi vuole conoscere la grande
poetessa americana.
Valentina Cortese è oggi in Italia l’attrice con la A maiuscola. Ha avuto
una carriera incredibilmente ricca tra cinema e teatro, lavorando con i
più grandi maestri e le attrici e gli attori più importanti e significativi del
nostro tempo, dalla Dietrich alla Gardner ,da Fellini e Zeffirelli e Antonioni, da Truffaut a Dassin, ma la lista è infinita. Nel teatro è stata compagna e musa di Giorgio Strehler, costruendo pagine indimenticabili nella
storia del Piccolo Teatro, basti pensare alla sua Ljuba nel Giardino dei
Ciliegi o ai Giganti della Montagna di Pirandello oppure alla Nina del Nost
Milan di Bertolazzi.
Oggi, a 90 anni, continua a coltivare le passioni di sempre, tra le quali
la poesia. Amica e interprete grandiosa di Alda Merini, ci regala la lettura
di alcune poesie della Dickinson, bianca, eterea e vera, proprio come
Valentina.
Claudio Farinone è musicista e giornalista culturale. Lavora alla Rete Due della RSI. Suona
e studia la chitarra e cerca percorsi particolari,
suonando una chitarra ad otto corde, due in
più nel registro grave e una chitarra baritono a
sei corde. Ha recentemente pubblicato un CD
dedicato al chitarrista-compositore americano
Ralph Towner.
David Dijuts
Qualche anno addietro ho avuto l’opportunità di visitare per motivi
di lavoro le Maldive, per una durata di circa dieci mesi.
Il primo impatto con il Paradiso è stato quello tipico del turista,
del visitatore occasionale, che meravigliato e rapito dallo splendido
paesaggio e dal mare limpidissimo non riesce a entrare in simbiosi
con la natura: vive l’esperienza con un certo distacco, da spettatore, come un ospite saltuario in un museo osserva un bel dipinto…
Ma poi, un poco alla volta vi è stata una trasformazione, una metamorfosi: l’sola ha preso vita, l’anima della natura e del mare e
tutta l’atmosfera circostante mi hanno avvolto e stretto in un abbraccio come una madre; il caldo respiro e leggero dell’aria salina,
l’ondeggiare delle maree, i sussurri tra le foglie delle palme, i profumi nuovi e avvolgenti sono diventati sensazioni ed emozioni quotidiane, la linfa della vita.
Talvolta, il dolce vivere l’isola un poco si dileguava al ricordo e alla
malinconia di casa, le abitudini e le comodità lasciate, gli svaghi,
gli amici e le persone care… Ben presto però la visione proiettava
immagini di frenesia, di fretta e di caos…
La vita in questi mari è semplice, gioiosa e piena delle piccole
cose! La nostalgia di casa in breve tempo è definitivamente scomparsa, lasciando spazio ad una nuova grande emozione che mi ha
attraversato in tutti i miei sensi, e che ho chiamato “Isola”.
David Duijts
Note Noire
Ruben Chaviano Fabian - Roberto Beneventi Tommaso Papini - Mirco Capecchi
Note Noire è un quartetto che unisce nel proprio repertorio il mondo musicale mediterraneo
e quello mitteleuropeo. La musica è il guado
possibile tra queste due sfere così inconsapevolmente collegate da tradizioni sonore conservate riposte nelle abili, preziose mani dei
musicisti zigani; ma la musica non è mai pura
conservazione e sempre trova la propria
strada, come fa l’acqua, come fanno i popoli
quando per necessità si muovono. Non è un
caso che il suono di Note Noire si ispiri a
quello degli ensembles di Django Reinhardt,
vero e proprio traghettatore della musica europea verso il jazz nel periodo tra le due guerre,
ma, allo stesso tempo, vettore di un’enorme
quantità di timbri ed espressioni tipici della tradizione dei popoli del Vecchio Mondo.
La ricerca sonora di Note Noire parte dalle
corde dei bouzouki rebetiko di Markos Vamvakaris per spingersi fino ai violini zigani dell’orchestra di Sandor Lakatos e alle più familiari
composizioni di Goran Bregoviç, ma il quartetto inevitabilmente apre questi patrimoni a soluzioni figlie del suo tempo.
La presenza del violino afrocubano di Ruben Chaviano Fabian mischia ulteriormente le carte a disposizione del quartetto, sviluppando il discorso musicale con una pronuncia latina, che porta ad uno spettacolo estremamente eterogeneo
e colorato in cui la ritmica spinge al ballo e le linee dell’improvvisazione ispirano.
Ruben Chaviano Nato e cresciuto a Cuba, dove studia e consegue il diploma di violino e dove fa parte per quattro anni
dell’Orchestra Sinfonica di Villa Clara. Ha suonato con il gruppo “Arte Vivo” e con cantautori di gran fama a Cuba come
Noel Nicola, Anabel Lopez, Pablo Milanes. In Italia fonda la “Charanga Mamey” e “Puente Latino”, formazioni di musica
cubana e latin jazz. Collabora per lungo tempo con il pianista cubano Alfredo Rodriguez, realizzando varie tournée europee. Crea il progetto “Alta Madera”, trio acustico ispirato dalla passione per la musica jazz e latina. Ha registrato
vari dischi sia come collaboratore che come compositore. Ha ottenuto il premio “Luca Flores” al festival jazz di Barga,
Lucca. Ha suonato e suona con: Steve Lacy, Antonello Salis, Trilok Gurtu, Tata Guines, Luiz “Changuito” Quintana,
Oscar Valdez e Bobby Carcasse, Javier Girotto, Marco
Siniscalco, Max Gazzè, Lorenzo “Jovanotti”, Horacio “el negro” Hernandez, Luciano Biondini, Mark Isham, Steve Turre,
Barbara Casini, Armando Corsi, Andrea Parodi, Bobby Rangell e tanti altri.
Roberto Beneventi Fisarmonicista modenese, ha studiato fisarmonica con il Maestro Walter Ranieri (già fisarmonicista
di Charles Aznavour e Juliette Greco) e Armonia – Composizione - Direzione d’Orchestra con il Maestro Ettore Ballotta
(per moltianni Direttore d’Orchestra e arrangiatore per la Rai e di artisti come Mina). Si è avvicinato fin da giovanissimo
ai generi “musette”, jazz e tango argentino. Per approfondire lo studio del tango si reca a vivere a Buenos Aires dove
avviene l’incontro con importanti musicisti (Néstor Marconi, Juan José Mosalini). Ha partecipato a numerosi concorsi
fisarmonicistici, avendo l’opportunità di collaborare con Richard Galliano. Si esibisce in tutta Italia e all’estero con
vari progetti e formazioni jazz, funk, etno e pop-rock. Recente è la collaborazione con lo scrittore Massimo Caponnetto
e la cantautrice Chiara Riondino.
Tommaso Papini Chitarrista autodidatta fin da ragazzino, comincia ad interessarsi alla musica zigana dal 2002 tramite
la musica di Django Reinhardt, che gli apre una finestra su un mondo ben più vasto. Dopo le esperienze giovanili di
musica e teatro, nel 2005 dà vita al gruppo Note Noire insieme a Joris Viquesnel (chitarrista di Norig
e Sebastien Giniaux) e dal 2008 entra a far parte del quartetto di Jacopo Martini col quale ha registrato un disco
uscito nel 2009. Ha collaborato con artisti di livello internazionale quali Angelo Debarre, Lollo Meier, Stefano Bollani,
Franco Cerri, Andy Aitchison, Raffaello Pareti e Mirko Guerrini, in occasione di concerti e registrazioni in Italia e all’estero.
Mirco Capecchi Diplomato nel 2005 in contrabbasso all’Istituto L. Boccherini di Lucca sotto la guida del Maestro
Sergio Grazzini, con perfezionamento con il Maestro Riccardo Donati. Contemporaneamente studia e approfondisce
l’analisi del linguaggio jazzistico studiando con i Maestri Paolino Dalla Porta, Furio Di Castri, Pietro Leveratto, Franco
Nesti, Lello Pareti, Nino Pellegrini, Marco Micheli. Frequenta corsi di improvvisazione jazz con il Maestro Mauro Grossi
e con i sassofonisti americani Paul H. Jeffrey, Tony Scott, David Liebman, Paul McCandless. Nel 2010 consegue il diploma di Biennio Superiore di Jazz presso l’Istituto P. Mascagni di Livorno, sotto la guida del Maestro Mauro Grossi
con la votazione di 110/110. Ha collaborato con Nico Gori, Petra Magoni, Mario Raja, Michela Lombardi, Mirko Guerrini,
Gabriele Mirabassi, Stefano “Cocco” Cantini, LuigiTessarollo, Rachel Gould.
Aldo Nove
Aldo Nove, narratore, poeta e
autore teatrale, è nato a Viggiù nel 1967. Il suo esordio
narrativo risale a “Woobinda
e altre storie senza lieto
fine”, Castelvecchi 1995. I
suoi ultimi libri sono la raccolta di poesie “A schemi di
costellazioni” (Einaudi 2010),
il romanzo “La vita oscena”
(Einaudi 2011) e “Mi
chiamo…”, monologo teatrale sulla vita di Mia Martini,
appena edito da Skira.
Aldo Nove, pseudonimo di Antonio Centanin è uno scrittore e poeta italiano. Lo pseudonimo trae origine da una frase,
ALDO DICE 26 X 1, presente nel telegramma diffuso dal Comitato Nazionale di Liberazione Alta Italia (CLNAI) nell’aprile
del 1945 per comunicare il giorno (26) e l’ora (1 di notte) in cui dare inizio all’insurrezione dei partigiani a Torino nella
guerra di liberazione dall’occupazione nazista. Aldo è appunto il nome presente nel messaggio mentre Nove è dato
dalla somma delle tre cifre 2, 6 e 1. Nel 1996, dopo la laurea in filosofia morale, scrive Woobinda e altre storie senza
lieto fine, edito da Castelvecchi e ripubblicato da Einaudi nel 1998 con il titolo Superwoobinda.
Con il racconto Il mondo dell’amore, pubblicato nell’antologia Gioventù cannibale (Einaudi 1996) viene collocato dalla
stampa nella famiglia di genere pulp dei cosiddetti “Cannibali”, che annovera, tra gli altri, Niccolò Ammaniti. Ha pubblicato due raccolte di poesia con lo pseudonimo Antonello Satta Centanin, in cui ha unito i cognomi della madre e del
padre [2], e un libro di poesie ispirate a celebri brani rock dal titolo Nelle galassie oggi come oggi. Covers (con Tiziano
Scarpa e Raul Montanari). L’uscita di Amore mio infinito, nel 2000, segna una svolta intimista ed esistenzialista che
lo allontana dalla letteratura “cannibale”. Negli anni successivi Nove si interessa alle questioni sociali legate al precariato e alla flessibilità: nel 2005 oltre a pubblicare un curioso omaggio a Fabrizio De André, Lo scandalo della bellezza
(No Reply, 2005), è coautore (con Alessandro Gilioli) del testo teatrale Servizi & Servitori: la vita, al tempo del lavoro
a tempo; l’anno seguente pubblica Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese (Einaudi Stile Libero,
2006) con cui vince il Premio “Stephen Dedalus”. Nel 2006 dà vita, con la TEA, alla collana di narrativa Neon, con
opere di Giovanna Giolla, Alessandro Scotti e Ciro Ascione. Nel 2010 pubblica “La vita oscena”, testo autobiografico
che ripercorre la sua vita dall’infanzia all’età adulta. Nel 2012 pubblica “Giancarlo Bigazzi, il geniaccio della canzone
italiana” (Bompiani). Edoardo Sanguineti lo inserisce, insieme a Tiziano Scarpa e a Giuseppe Caliceti, nel suo Atlante
del Novecento Italiano, ponendoli a chiusa del “secolo delle avanguardie” della letteratura italiana.
Tornando nel tuo sangue (Edizioni del Leone, 1989) - Musica per streghe (Polena, 1991) - Woobinda e altre storie
senza lieto fine (Castelvecchi, 1996) - Il mondo dell’amore in Gioventù cannibale (Einaudi, 1996) - Roby Vandalo è
Brian Ferry sulle cassette del mercato che fanno il sabato qui a Malnate, in Labranca Remix (Castelvecchi, 1997) Puerto Plata Market (Einaudi, 1997) - Superwoobinda (Einaudi, 1998) - Io allora me ne sono andato a puttane, in Il fagiano Jonathan Livingston - manifesto contro la new age (Minimum Fax, 1998) - Amore mio infinito (Einaudi, 2000) Nelle galassie oggi come oggi. Covers, con Tiziano Scarpa e Raul Montanari (Einaudi, 2001) - Fuoco su Babilonia! (Crocetti, 2003) - La più grande balena morta della Lombardia (Einaudi, 2004) - Lo scandalo della bellezza. Ispirato all’opera
di Fabrizio De André (No Reply, 2005) - Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese (Einaudi Stile
Libero, 2006) - Milano non è Milano (Laterza, 2006) - Maria (Einaudi, 2007)
Zero, il robot (Grandi assaggi Bompiani, 2008) - Si parla troppo di silenzio (Skira, 2009) - A schemi di costellazioni (Einaudi, 2010) - La vita oscena (Einaudi, 2010) - Elegia (La biblioteca di Repubblica, 2011) - Giancarlo Bigazzi, il geniaccio
della canzone italiana (Bompiani, 2012) - Mi chiamo...(Edizioni Skira, 2013)
Evghenij Solonovic
Evghenij Solonovic
Nato il 21 febbraio1933 a Simferopol’ (Crimea). Docente presso il Literaturnyj Institut “A.M. Gor’kij” di Mosca (Istituto
Universitario di Creazione Letteraria).
Membro dell’Unione scrittori di Mosca e del Pen-Club Russo.
Professore Honoris Causa dell’Università degli studi di Siena.
Commendatore dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana.
Premio Nazionale per la Traduzione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Premio Montale, Premio Mondello,
Premio Gogol’, Premio “Master” ed altri riconoscimenti in Italia e in Russia.
Italianista, traduttore in russo di poeti italiani dal Medioevo in poi, fino ai classici del 900 e ai contemporanei. Tra gli
autori da lui tradotti in russo - Dante, Petrarca, Michelangelo, Ariosto, Alfieri, Parini, Belli, Giusti, Saba, Ungaretti, Montale, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto, Spaziani, Giudici. Pubblicate in volume e su riviste letterarie (da “Novyj mir” a
“Inostrannaja literatura”), presenti in varie antologie (in parte curate da lui stesso), le sue traduzioni poetiche scelte
(700 pagine, 69 autori, da Dante a Magrelli) sono raccolte in un’antologia personale Poeti italiani tradotti da Evgenij
Solonovich, Mosca, Raduga, 2000 (la seconda edizione 2002).
Un posto considerevole nella sua bibliografia di traduttore occupano i poeti della Svizzera italiana da Francesco Chiesa
a Giorgio Orelli, Alberto Nessi e Fabio Pusterla.
La Sapienza di Roma, il 21 febbraio 2013, presso la sala del Senato Accademico nel palazzo del Rettorato, l’Ateneo conferisce
il dottorato di ricerca Honoris Causa in Scienze del Testo a Evgenij Solonovic, italianista e poeta, traduttore letterario in
russo di molti autori italiani, da Dante a Petrarca, da Michelangelo a Manzoni, da Saba a Montale, fino agli scrittori
contemporanei come Zeichen, Anedda e Camilleri. La cerimonia sarà introdotta dalla prolusione del rettore Luigi Frati
e dall’elogio del coordinatore della sezione di Slavistica del dottorato, Claudia Scandura. Seguirà la lectio magistralis
di Evgenij Solonovic dal titolo “La dea cieca e veggente di Tommaso Landolfi: tra l’imperativo dell’originale e una strategia traduttiva”. Il dottorato di ricerca viene conferito con la seguente motivazione: “In considerazione degli altissimi
meriti resi nel campo degli studi russo-italiani, il Collegio dei Docenti del Dottorato ritiene di voler considerare con particolare interesse l’apporto dato dal dottor Evgenij Solonovic alla conoscenza reciproca facilitando la diffusione di
opere poetiche e letterarie attraverso le sue traduzioni e la sua attività di visiting e di relatore in numerosissimi convegni
di italianistica e russistica”.
Premio POESTATE 2013 alla carriera
In collaborazione con l’Ambasciata Svizzera a Mosca, Russia
Patrizia Valduga
Patrizia Valduga è nata a Castelfranco Veneto nel
1953. Vive a Milano. Tra i suoi numerosi libri di poesia ricordiamo Medicamenta e altri medicamenta
(1989) , Cento quartine e altre storie d’amore
(1997), Requiem (2002), Lezione d’amore (2004),
Libro delle laudi (2012), pubblicati da Einaudi.
Ha curato l’antologia Poeti innamorati per Interlinea
(2011), il Breviario proustiano per le “Letture Einaudi” (2011) , la raccolta antologica di poesie e
prose di Giovanni Raboni “Nell’ora della cenere” (
“Un secolo di poesia”, Corriere della sera, Crocetti
Editore, 2012) e Il libro delle laudi.(Einaudi,
Nel 1988 ha fondato e diretto per un anno il mensile
“Poesia”.
Ha tradotto i sonetti di John Donne e da Mallarmé,
Kantor, Valery, Crebillon, Moliére, Céline, Cocteau.
Scrive sulle pagine culturali di vari quotidiani.
Anche chi non fosse abituato non dico ad abitare, ma neppure a frequentare il linguaggio poetico non può rimanere indifferente leggendo i versi di Patrizia Valduga, una delle voci più significative della poesia italiana da circa trent’anni.
Fu notata e fatta conoscere ai lettori da Giovanni Raboni, anch’egli grande poeta, letterato e fine critico, che della poetessa è stato inseparabile compagno fino al 2004, anno della morte di lui.
Che cosa hanno di così speciale i versi di Patrizia Valduga? Che cosa li caratterizza, sin dall’uscita della sua prima raccolta Medicamenta , del 1982, e li distingue da tanta poesia contemporanea? Anzitutto la sua fedeltà alla forma
chiusa: sonetti, madrigali,sestine, ottave, terzine dantesche, distici, serventesi classici, quartine. Profonda è la sua
conoscenza della grande tradizione della poesia italiana ed europea, grande il rispetto che ne ha . E poi l’amore per
la parola (“Voglio semplicemente le parole,/ sono il mio solo grande amore”) che nella poesia diventa “ineluttabile e
insostituibile e si ricarica di energia semantica” come lei stessa ha scritto nel breve testo teorico che chiude la raccolta
Quartine. Seconda centuria (Einaudi,2001). Patrizia Valduga ha dentro di sé la poesia. Ogni suo verso è ritmo, armonia,
musica, dunque piacere, emozione. Ma è anche pensiero. Dal cuore alla mente, la parola poetica, potentemente polisemica, è un flusso di corrente continua che illumina in un istante ciò che di più profondo, oscuro e intricato si annida
nei risvolti della nostra psiche. “Emozione pensante”, come lei stessa l’ha definita. La forma chiusa rende così inscindibili emozione e pensiero , è “la più alta forma di libertà, perché è contro l’univocità del senso e contro la scissione
dell’essere”. Scrivere diventa dunque un modo di conquistare conoscenza attraverso la forma, come ha scritto Herman
Broch. La poesia diventa così conoscenza, un modo “altro” di capire e andare oltre la mera apparenza del reale. E per
Valduga è un modo di ordinare l’intrico di pulsioni , Eros e Thanatos, di ritrovare e ricomporre i tasselli dell’io frammentato e disperso. Un modo di guardare “oltre”, per aspirare alla verità che, come recita un famoso verso di Keats,
è bellezza.
La nuova raccolta di Patrizia Valduga, Libro delle laudi (Einaudi 2012), è uscita dopo alcuni anni di silenzio. La poesia
ha bisogno del silenzio: le esperienze di vita, dolorose o serene devono sedimentare, stratificarsi, essere elaborate
prima di rinascere sempre nuove nella parola. E in questa ultima raccolta la poetessa ha condensato il suo vissuto in
versi che hanno il ritmo martellante delle laudi di Jacopone da Todi e un senso di “umanissima” religiosità. L’amore
si coniuga al dolore che non dà pace per la perdita di chi si è amato per la vita. La storia intima , personale, si allarga
poi “all’esterno e al collettivo” per tornare all’ “interiorità e alla preghiera”. Se durante la vita ci attraversano e siamo
attraversati da migliaia di contraddizioni ecco che la poesia, come ha scritto Antonio Porta, è un modo di viverle e cercare di capirle.
Senza mai avere timore di esternare i propri sentimenti, Patrizia Valduga ci offre da sempre attraverso la sua poesia
una chiave di lettura della realtà, addentrandosi con coraggio e senza falsi pudori nel groviglio intricato della psiche,
guidandoci, coi i suoi versi, tra luci e ombre dell’esistenza.
Da Libro delle laudi (Einaudi, 2012)
Di luce in luce vengo verso te,
e la luce si fa sempre più chiara.
Poso la testa sopra i tuoi ginocchi…
Sto bene…Ce la faccio, anima cara…
Guarda! Il cielo è sereno…è tutta luce
La neve sulle cime dello Schiara!
Laura Garavaglia
Laura Garavaglia è nata il 2 settembre 1956 a Milano e da anni vive a Como.
Si è laureata in lettere moderne presso l’Università Statale di Milano nell’anno accademico 1979/80 con una tesi in
geografia umana che ha ricevuto particolare menzione nello stesso anno partecipando ad un concorso nazionale per
le migliori tesi di geografia dalla Società Geografica Italiana (Bollettino della Società Geografica Italiana serie X vol. XI
ott/dic.82). Nel 1978 ha ricevuto medaglia artistica partecipando con alcune poesie giovanili alla 3° Biennale “Casentino” di Poesia, Narrativa e Saggistica, Presidente del Concorso Silvio Miano, Presidente di Giuria Mario Luzi.
Ha collaborato alla stesura della voce “Giappone “ dell’Enciclopedia Geografica Rizzoli Larousse, edizione 1982. Ha
insegnato materie letterarie e geografia economica presso istituti superiori della provincia di Milano e di Como. Ha
collaborato con il quotidiano “IL
GIORNALE” come collaboratrice nel
corso degli anni ’80, occupandosi
della recensione di spettacoli teatrali, cinema, concerti ed iniziative
culturali in genere della Provincia di
Milano e dal settembre 1984 è
iscritta all’albo dei Pubblicisti della
Regione Lombardia. Ha collaborato
nel corso degli anni ’90 con il quotidiano “IL CORRIERE DI COMO”, inserto del “Corriere della Sera” .
Attualmente collabora alla pagina
culturale del quotidiano L’ORDINE
della provincia di Como. Da sempre si interessa alla poesia. Ha pubblicato il volume di poesie Frammenti di vita (Il
Filo, 2009) che ha ottenuto nel 2009 il 2° Premio Opera Prima Edita al Premio Circe, Una Donna tante Culture, Monterodondo (RM). Ha ricevuto segnalazione per alcune poesie inedite al Premio Alberoandronico–Roma, edizione 2009.
Le poesie sono state pubblicate sull’antologia del premio. Ha ricevuto segnalazione da parte di Maurizio Cucchi per
poesie inedite nella rubrica Lo Specchio su La Stampa del 9/01/2010. Ha partecipato al Festival letterario che si
tiene annualmente a Como “Parolario 2010” alla presentazione di serate dedicate alla poesia e dal 2011 collabora
all’organizzazione della manifestazione. E’ membro di giuria del Premio Letterario “Antonio Fogazzaro”. Nel settembre
2010 è uscita una nuova raccolta di poesie dal titolo Farfalle e pietre (LietoColle Editore), con prefazione di Maurizio
Cucchi. Il libro ha ricevuto il Premio della Giuria al Concorso Letterario “Alda Merini”, edizione 2011, Brunate (Co). E’
autrice della biografia Franco Soldaini. I sapori della mia vita, Ed. Nodolibri, 2011. E’ in fase di stampa una nuova raccolta di poesie, dal titolo La simmetria del gheriglio (Stampa , 2012). Sue poesie sono state pubblicate in varie antologie. E’ socia del P.E.N. Club Italiano Onlus (Poets Essayists Novelists). E’ direttore responsabile del sito di social
networking www.protagonisteinrete.it al quale collabora con articoli e racconti. E’ socia fondatrice e Presidente dell’Associazione Culturale La Casa della Poesia di Como (www.lacasadellapoesiadicomo.it) che ha l’obiettivo di diffondere
la poesia sul territorio lariano attraverso incontri con i maggiori esponenti della poesia italiana, recital di poesia e musica, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, mostre di arti figurative abbinate a letture di poesie in tema con i soggetti
delle opere. Da sempre si interessa a tematiche inerenti al mondo femminile e alla tutela dei diritti umani. Ha frequentato il corso “Donne , politica, istituzioni” organizzato dal Ministero delle Pari Opportunità presso l’Università dell’Insubria di Como tra il dicembre 2006 ed il marzo 2007, conseguendo, dopo un esame scritto ed uno orale, attestato
di frequenza .
L’obiettivo del corso è stato quello di offrire alle corsiste, attraverso un solido percorso formativo, le competenze e la
professionalità necessarie per ricoprire ruoli e cariche politiche ed istituzionali ad alti livelli. Ha frequentato il seminario
intensivo di politica “50 per cento. Per una partecipazione politica equilibrata” che si è tenuto nei giorni 15/16/17
giugno 2007 presso il Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno, organizzato dalla Provincia di Milano-Progetto
Monza e Brianza, dal Comune di Cesano Maderno e dalla Commissione Europea, Rappresentanza a Milano. Ha frequentato da novembre 2007 a gennaio 2008 il seminario “Donne, Politica, Autostima e Sviluppo Personale” organizzato
dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria femminile di Como. Nel 2008 ha frequentato un corso sui diritti fondamentali nell’Unione Europea, presso l’Università dell’Insubria di Como.
Omaggio a D’Annunzio
di Salvatore Maria Fares
Per i 150 anni della nascita di Gabriele D’Annunzio,
un omaggio rievocativo del “poeta soldato”, raccontato in una sintesi che va dalla Poesia e dalla Narrativa degli esordi ai romanzi più celebri e alla
notorietà internazionale, fra Poesia e gesta militari,
con visita “virtuale” alla dimora che divenne il suo
Mausoleo, Il Vittoriale, dove sono raccolti tutti i cimeli testimoninnza di una vita originalissima, in cui
la Letteratura è il filo conduttore di un’esistenza definita “inimitabile”.
Salvatore Maria Fares
Salvatore Maria Fares ha studiato all’Università di Firenze (Materie Letterarie indirizzo storico). Lavora alla
Radiotelevisione Svizzera di Lingua Italiana, per la
quale ha prodotto e curato migliaia di programmi, dall’Intervista alla Tavola rotonda, dal Documentario all’Inchiesta. Numerosi i Premi Nobel intervistati; fra i
quali, per la Letteratura, Aleixandre, Asturias, Bellow,
Montale,Singer. Le maggiori personalità della Cultura
italiana e straniera sono state ospiti di suoi programmi, da Rafael Alberti a Damaso Alonso, Presidente dell’Accademia di Spagna, da Jean d’Ormesson
a Denis Mack Smith. Ha firmato incontri con quasi tutti
gli scrittori italiani più importanti, da Riccardo Bacchelli
agli autori nuovi. (Oltre cento autori, da Arbasino a Zanzotto). Produce e cura programmi di Costume Cultura
e di Socio-Politica. Ha firmato articoli per il Corriere
della Sera e per Sette. Ha una sua Rubrica sul Corriere
del Ticino. Per la sua attività giornalistica gli sono stati
assegnati diversi riconoscimenti internazionali, fra i quali: Premio Campione d’Italia, 1991, (Presidente della giuria Carlo
Bo, in giuria, fra gli altri, Montanelli, Vigorelli, Afeltra); Premio Internazionale Lago Maggiore, 1986, (Presidente della giuria
Luigi D’Adda, con Egisto Corradi); Premio Speciale “Campiello-V.Cossato” per il Giornalismo, “a titolo unico e eccezionale”
al Premio Campiello, 1980. (Presidente della giuria Vittore Branca). “Premio Barbi Colombini”, Medaglia d’Argento per il
Documentario radiofonico, in Giuria votano per lui Giulietta Masina, Sergio Zavoli e Bino Samminiatelli), Montalcino, Siena,
1983. Premio Internazionale “Maria Luigia Duchessa di Parma”, Targa d’Argento, 1986. Premio Speciale della Giuria del
Premio Stresa per il romanzo “Mia bella signora”, pubblicato da Sperling & Kupfer. Ha pubblicato una lirica scritta con Euvgenji Evtushenko accompagnata da acquaforti di Nag Arnoldi. Ha pubblicato nel 2009 “Gli italiani a Lugano”, Ed. Le Monnier,
una storia degli italiani a Lugano e in Svizzera da Casanova ad oggi, composta di elzeviri, interviste, ritratti. Ha firmato
alcune pubblicazioni, fra le quali “Per Italo Calvino”, con interventi di Pietro Citati, Mario Rigoni Stern, Grytzko Mascioni e
un’acquaforte originale di Nag Arnoldi; “Incontro con Eugenio Montale” e le raccolte di poesia “La conchiglia e la rosa” e
“Nèvena dei delfini”, 2001, “La farfalla e la rondine”, 2007. Nel 1981, pubblica “Il nuovo Liberalismo”, intervista con Milton
Friedman, (Nobel 1976), Giovanni Sartori e Ralpf Darendhorf. Ha inoltre curato “Lottando per la Libertà”, 1993; “Per
Carlo e Nello Rosselli”, 1987; “Giovanni Spadolini, Storico,
Giornalista, Statista.”, 1988. Nel 1987 Giovanni Spadolini
gli affida la direzione del Circolo Culturale Nuova Antologia,
emanazione della più antica rivista d’Europa. Ha presentato
in numerose manifestazioni pubbliche alcuni importanti scrittori e saggisti. Ha ideato e allestito “I Convegni delle Libertà”, per il Circolo Culturale “Nuova Antologia”, che
richiamano a Lugano, ogni anno, dal 2008, personalità di
spicco della Cultura. Dalla prima edizione di Poestate è stato
ospite della manifestazione, per la quale, nel 2009, ha presentato nella Chiesa di san Rocco, con interventi musicali
di Diego Fasolis, la raccolta di liriche dedicate al sacro “La
ginestra e la pietra”. Per meriti culturali è stato nominato
Cavaliere dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana e
successivamente Ufficiale dello stesso Ordine.
Davide Rondoni
Davide Rondoni nasce a Forlì nel 1964, poeta e scrittore
italiano.
Si è laureato in letteratura italiana all’Università di Bologna
con Ezio Raimondi. Ha fondato e dirige il Centro di Poesia
Contemporanea in seno all’Università felsinea. Ha scritto
diverse raccolte di poesia, pubblicate in Italia, nei principali
Paesi europei, nonché negli Stati Uniti. L’opera che lo ha
posto all’attenzione della critica è Il bar del tempo
(1999)[1].
Rondoni ha tenuto e tiene corsi di poesia e di letteratura
negli atenei di Bologna, Milano Cattolica, Genova, allo Iulm,
e negli Stati Uniti (all’Università di Yale e alla Columbia University). È direttore artistico del festival Dante 09 a Ravenna.
Svolge un’intensa attività pubblicistica: ha fondato e dirige
la rivista clanDestino; è opinionista di Avvenire e critico letterario nel supplemento domenicale de Il Sole 24 Ore. Saltuariamente pubblica sul Corriere della Sera.
Dal 2006 conduce sull’emittente televisiva TV2000 Antivirus, un programma di poesia. Ogni puntata è dedicata a un
autore; Rondoni ne spiega la poetica, ne svela i maestri, ne legge pubblicamente alcuni versi.
Marko Miladinovic
“Si nasce con le biografie. Si muore senza storia. Fortunatamente.
Nel novembre del 1988 una felice natura mi compose e scelse in
me rifugio.
Nacqui a Borovo, in Croazia.
Come nacqui lo so e non ricordo. Altrettanto dicasi per la diaspora
dalla quale non con balzi ma su ruote svizzerai. La più grande infamia è questa: degli scrittori la prima lettura è biografica.
In questa ignominia e in altre a venire, non mi resta che inciampare
e nella perdita di equilibri dare congedo.”
Guarda guarda Zeno! Guarda i paperoni
come sciaguattano nel pisciolame!
Contro la decadenza delle arti, degli uomini, gli amori, gli affetti
Contro lo stato, la cultura, l’istoria
e il patrocinio delle s....ue tette!
CONTRO RADICALI LIBERI
E LIBERAL RADICALI!
Uomo / Assenza
Vedi l’uomo esplodere in corsa
Chi tanto ama più distrugge?
Chi tanto ama più distrugge
Quest’uomo Io si denuncia
Nasce e termina
Con me
Il mondo
Il corpo la mia patria il mio corpo la patria
Il mio corpo la patria il corpo la mia patria
Senza la mia vita non c’è vita
Senza la mia vita non c’è vita
Nasce e termina
Patria il mio corpo
Con me il mondo
Quest’uomo io si denuncia
Senza la mia vita non c’è vita
Non c’è
Vita non c’è
Dolce vita non
Senza la mia vita
Senza la mia vita
Assenza mia prega per noi
Ora e nell’ora della nostra nascita
Cogito sterco est
Questo è modo in cui mondo finisce
Questo è mondo in cui modo finisce
Non con lo schianto lo schianto MA
Voi gamberi pensatori all’indietro la storia non insegna
chi ne fu privato
Ma se di qualsivoglia storia vi sentite parte... uccidetevi, suvvia!
MULTITUDINOSO VOMITO INCESSANTE!
Dio morirebbe se non avesse me
MULTITUDINOSO VOMITO INCESSANTE!
Dio morirebbe se non avesse me!
Io che vivo
Faccio a meno di entrambi!
Imbuteatro
Cinzia Morandi e Viviana Gysin
L’IMBUTEATRO®
È sempre bello sentirsi raccontare storie.
Anche quando magari non si è più bambini…
Lasciamoci sorprendere per strada, nel bel
mezzo del traffico urbano, in una piazza, su
una scalinata o in un parco da uno strano
duo di “pronto racconto” che ci sussurra
nelle orecchie piccole storie, aneddoti, favole e poesie attraverso il magico strumento
de l’imbutubi®.
Reazioni del pubblico? Questo semplice modo di raccontare suscita la curiosità dei passanti, la gente si ferma, osserva,
vuole provare. Si creano code di persone in attesa, lo spazio si anima. Con gli occhi chiusi si assapora la storia prescelta e in soli due minuti la cura del sorriso è assicurata!
L’IMBUTEATRO è una performance di narrazione orale per un solo spettatore della durata massima di due minuti. Le
due attrici incantano per un momento lo spettatore prescelto narrando piccole storie arricchite da un sorprendente
universo sonoro.
L’Imbutubi è uno strumento realizzato con imbuti collegati tra di loro da tubi flessibili. L’ascoltatore applica gli imbuti
alle orecchie; l’altra estremità dei tubi farà da microfono per le narratrici.
L’evento è stato pensato soprattutto per spazi esterni e per situazioni quali festival e simili.
Lo spettatore può scegliere la storia che vuole ascoltare da un elenco prestabilito. Esempio: Racconti morali / Racconti
noir / Racconti per bambini / Racconti umoristici / Racconti erotici / Poesia. Gli argomenti presenti nell’elenco possono
ovviamente variare a secondo del contesto. Ad esempio se la performance si svolge all’interno di un festival della letteratura sono privilegiati racconti riguardanti il genere e gli autori ospiti in quel particolare festival.
Cinzia Morandi
D.J. Luka Ferrara
Luka Ferrara Classe 1974, chimico di formazione, musicista
di mestiere.
Inizio della carriera radiofonica a “Radio Lupo Solitario” nel
1999, emittente alternativa del quasi-milanese. Lavoro presso
Rete 3 dal 2002, in qualità di animatore e appassionato musicale. Ho ideato e condotto, nel tempo, trasmissioni musicali
sulla musica jamaicana (“Radio Kingston” per 5 stagioni), su
quella latino-americana (“Baila para mi” per 4 stagioni) e diversi inserti musicali inerenti l’ambiente black in diverse declinazioni. Come presentatore ho introdotto Palco ai Giovani
per 3 anni e Festate per 4 anni. Front-man, cantante e suono
la chitarra dal 1998 nella band HardDiskaunt, con cui ho inciso 4 dischi e realizzato piu’ di 300 live in tutta Europa.
Come Dj, sono resident al Living Room di Lugano da 6 anni,
ma ho messo musica a Festate in piazza, ai maggiori di carnevali della svizzera italiana (Rabadan, Lingera, Claro, Brissago, Tesserete, Ambri) e nella maggior parte delle consolle ticinesi
Armida Demarta
ideatrice fondatrice direttrice organizzatrice del progetto culturale festival POESTATE
primo festival di poesia in svizzera fondato nel 1997 a Lugano
detentrice della proprietà intellettuale di POESTATE ®
Dal 1997 hanno collaborato e partecipato
Ambasciata Cuba, Berna ; Ambasciata Federazione Russa, Berna; Ambasciata Svizzera, Mosca; Antenna Alice Centro
Tossicodipendenti, Lugano; ARDT Archivi Riuniti Donne Ticino, Melano; ASLP Associazione Svizzera Liberi Pensatori,
Sezione Ticino; Associazione Culturale Cedrus Libani,Ticino; Associazione Culturale Cinese Il Ponte, Lugano; Associazione Culturale Terra Insubre, Varese; Associazione Svizzera-Cuba, Sezione Ticino; AZ Eventi; Biblioteca Cantonale, Lugano; Biblioteca Comunale, Bellinzona; Biblioteca BISI, Lugano; Carcere La Stampa, Lugano; Cardiocentro, Lugano;
Cattedrale di San Lorenzo, Lugano; Chiesa di San Rocco, Lugano; Centri Diurni Organizzazione Sociopsichiatrica Cantonale, Mendrisio, Bellinzona, Locarno; Cinema Lux Massagno, Lugano; Circolo Educativo Operaio, Lugano; Club Andromeda e Club 74 dell’OSC di Mendrisio; Dicastero Attività Culturali, Lugano; Dicastero Giovani ed Eventi, Lugano;
Dicastero Integrazione, Lugano; Dicastero Lugano in Festa; Dicastero Lugano Turismo; ELR Edizioni Le Ricerche, Losone;
Emergency, Sezione Ticino; Festival di poesia PoesiaPresente Monza e Brianza; Festival di poesia TorinoPoesia; FIPPD
Fondazione Informatica Promozione Persona Disabile, Lugano; Fontana Edizioni, Lugano; Il Letterificio; Fosit; FramaFilms, Vernate; Hotel Splendide Royal, Lugano; Il Rivellino Studio, Locarno; Lugano In Scena; Lugano Turismo; Mercalibro
Ondemedia, Bellinzona; Museo Hermann Hesse, Montagnola; Mya Lurgo Gallery, Lugano; Ondemedia, Bellinzona; Osteria del Portico, Vernate; Pro Helvetia; Progetto Ticino-Mosca 2010, Governo Cantone Ticino; Regioinsubrica; RSI-ReteDue; Scuola ILI, Lugano; SMUM Scuola di Musica Moderna di Lugano; SpazioStudio, Milano; Steineggerpix studio
fotografico Remy Steinegger; Studio grafico Marcello Coray; Ticinonline; Ufficio Servizi Relazioni Pubbliche e Istituzionali
della Città di Lugano; UNESCO Svizzera, sezione Ticino.
Achmadulina Bella, Aglieco Sebastiano, Ahmine Alessandro, Albarello Stefano, Albertoni Anna, Albertoni Sergio, Alborghetti Fabiano, Alexandrova Zubareva Daria, Aman Silvio, Ambrosetti Gianluca, Andina Fabio, Angert Eilon Lony, Angioletti
Savino, Ansermet Claudine, Aranguren Annalena, Arias Alberto, Arcuri Francesco, Asmirko Vladimir, Augustoni Prisca,
Augias Corrado, Barbieri Luca, Barraza Alonso, Baumann Felix, Bazzi Marco, Begni Eze, Beltrametti Giona, Beltrametti
Marco, Benassi Maria, Bernardi Daniele, Bernasconi Alcide, Bernasconi Alda, Bernasconi-Ceresa Letizia, Bernasconi
Corinne, Bernasconi Gabriella, Bernasconi Roberto, Berta Kiko, Bertazzoni Wladimiro, Bezzecchi Giancarla, Bezzecchi
Rossella, Bianchi Pietro, Bissolotti Roberto, Bizzozzero Miro, Blaser Marco, Boldre Oscar, Bollag Elio, Bonetti Don Sandro, Bonzi Filippo, Bortolin Giorgio, Borradori Marco, Bosia Olivier, Bottaro Giovanni, Bouquet Sthephane, Brandani Francesca, Bratchikova Yulia,Bratchikova Igor, Broggiato Tiziano, Bruni Antonio, Bruno Egidia, Bubola Moira, Buccella Lorenzo,
Buccella Ruben, Buletti Elia, Bulfaro Dome, Bykov Dmitrij, Cambusateatro, Canetta Maurizio, Cannillo Luigi, Capra
Mauro, Carbognani Hess Gabriela, Casalotto Giosé, Casas Fabian, Castagnola Raffaella, Castelli Niccolò, Cattaneo Daniele, Cavalli Ennio, Chen Chun, Cherici Paolo, Chiapparino Claudio, Chiesa-Borioli Silvana, Chodup Tchiring Lama, Chun
He Gao, Cicoria Federico, Cignetti Luca, Cinasky, Cleis Franca, Coldesina Margherita, Collovà Mauro, Comeglio Gabriele,
Compagnia Nuovo Teatro di Locarno, Congedo Luca, Conrad Fredy, Conte Elisa, Corà Bruno, Coray Marcello, Corcione
Riccardo, Coro della RadiotelevisioneSvizzera, Corti Francesca, Costantini Eros,Crivelli Chiara, Crovato Aubert, Cucchi
Maurizio, Curia Vescovile di Lugano, Curonici Giuseppe, D’Agostino Claudio, D’Anna Marco, Dalla Via Marta, D’Elia
Gianni, D’Onofrio Alessandro, Daskalov Ivaylo, Dattrino Luca, De Angelis Milo, De Chirico Gudrun, De Ciantis Christian,
De Franceschi Bruno, Dell’Agata Giuseppe, De Martini Luisella, De Paola Azzurra, De Paris Mirella, De Santis Mariella,
De Stefanis Max, Del Fante Valentina, Della Chiesa Diego, Demierre Jacques, Di Meco Marco, Di Trapani Gregorio, Dillena Giancarlo, Dondero Mario, Donghi Andreeva Tatiana, Dotta Fedoseeva Janina, Duo Les Fleurs, Dupin Jacques, Duthoit Isabelle, Dvorak Alexander, El Araby Hassan, El Flaco y sus muchachos, Ermini Flavio, Estival Eventi Lugano, Estival
Jazz Lugano, Etchenique Gustavo, Evtushenko Evgenij, Fadhil Al, Fantato Gabriela, Fares Salvatore Maria, Farinone Claudio, Fasolis Diego, Fazioli Andrea, Febbraro Paolo, Felder Anna, Fernandez Pablo Armando, Ferrario Valeria, Ferroni
Giulio, Foglia Simona, Foletti Michele, Foletti Nicola, Fontana Daniele, Fontana Edizioni, Fontana Moreno, Fontana Raoul,
FramaFilms, Fratus Tiziano, Fretta Giulia, Fusco Ketty, Frongillo Vanessa, Gabaglio Zeno, Gagliardi Francesca, Gai Davide,
Gallo Don Andrea, Garavaglia Laura, Garbarino Sofia, Gentile Armando, Gentile Cristina, Genova Pavlina, Ghielmetti
Luca, Gianinazzi Claudio, Gilardi Christian, Gilardi Francesco, Gilgen Giovanni, Gioia Patrizia, Giorgetti Gianni, Giorzi
Francesca, Giudici Giorgio, Grampa Monsignor Pier Giacomo, Grasso Sebastiano, Grignola Fernando, Grimani Gaia,
Guarnaccia Matteo, Guarracino Vincenzo, Guerra Paride, Guglielmoni Mirella, Guscetti Tiziano, Gyger Walter B., Henson
Lance, Hindermann Federico, I Giullari di Gulliver, IRRADIA, Isella Gilberto, Isgrò Emilio, Italiano Federico, Jauch Federico,
Jing Yang, Joos Nicolas, Jurissevich Elena, Yang David, Yu Yan Huo Kunz, Kabysh Inna, Kavod Altepost Vincenzo, Kedrov
Konstantin, Khannanov Iskandeor, Kitaev Aleksandr, Kouma Pap, L&R, La Monica Natalia, La Monica Valentina, Langtry
Adriana, La Regione Ticino, La Torre Giuseppe, Langiù Eliana Deborah, Larocchi Marica, Lattmann Silvana, Lauro Aniello,
Lecomte Mia, Lepori Pierre, Li Hongqi, Lodi Letizia, Lolli Elena, Lorenzini Niva, Loreto Paola, Lorini Teo, Lurati Ottavio,
Ma Desheng, Maglietta Licia, Majorino Giancarlo, Malacarne Marino, Manfredi Max, Mantegazza Claudio, Manzoni Andrea, Manzoni Franco, Marelli Piero, Mariolini Nicoletta, Marraffa Edoardo, Martella Christophe, Marti Jacky, Martignoni
Graziano, Masoni-Brenni Giovanna, Mattio Amos, Maugeri Angelo, Mengoni Luca, Meroni Elios, Messerer Boris, Merz
Klaus, Mihai, Milano Yor, Milosevic Marjia, Milosevic Nene, Moccetti Dante, Moffa Claudio, Mognè Gianluca, Mogol
Giulio Rapetti, Moneta Claudio, Monighetti Denis, Monopoli Davide, Montanaro Silvano, Montorfani Pietro, Morandi Cinzia, Mosso Luigi, Motta Antonio, Mottis Gerry, Moulakis Athanasios, Mustaphà, Mouwly Giorgio, Nahum Matteo, Najim
Joseph, Nardoni Valerio, Nava Daniela, Nessi Alberto, Neuroni Alfredo, Niccolai Giulia, Nikiforoff Piotr, Nobile Carlo,
Nove Aldo, Olaniszyn Jean, Oldani Guido, Omaggi a poeti e scrittori, Oppi Francesco, Orelli Giovanni, Ornaghi Paolo, Ossola Carlo, Ovadia Moni, Palombo Francesca, Parini Guido, Pecora Elio, Pedrazzetti Chiara, Pedrazzini Alex, Pellandini
Lorenzo, Pellegatta Alberto, Pelli Erasmo, Pellò Stefano, Pezzoli Lorenzo, Pianezzi Marcacci Annamaria, Pieracci Joe,
Pierini Michelangelo, Pietroni Barbara, Pisani Liaty, Polar Maria Luisa, Porster Brenda, Prati Alfio, Pumösel Barbara, Premio Poesia nascosta carcere POESTATE 1998 a Carmelo Vasta, Premio Poesia nascosta psichiatria POESTATE 2005
al Club 74 Centro Diurno dell’OSC di Mendrisio, Poestateproduction2010 video “Poeti Lugano-Mosca” di Vladimir
Asmirko, Poestateproduction2002 video “comunicazione poetica” di Fosco Valentini, Poestateproduction2011 video
“poestate2011” di Gionata Zanetta - Nenieritmiche, Poestateproduction2012 video “poestate2012” di Gionata Zanetta
- Nenieritmiche, Premio alla carriera POESTATE 2011 a Yevgheny Evthusenko, Premio alla carriera POESTATE 2012 a
Giancarlo Majorino, Premio alla carriera POESTATE 2012 a Gilberto Isella, Premio giovani POESTATE 2012 a Riccardo
Corcione, Premio per la collaborazione POESTATE 2012 a Claudio Chiapparino - Jacky Marti - Andreas Widen - Mauro
Rossi - Jean Olaniszyn - Arminio Sciolli, Prokopiev Alexej, Prokopieva Zhenia, Pusterla Fabio, Quadri Gabriele, Quadri
Lorenzo, Quadri Simone, Quartetto vocale della comunità ortodossa della Svizzera Italiana, Quasimodo Alessandro,
Raffo Silvio, Rajic Ristic Rada, Redaelli Mario, Reichlin Renato, Ria Antonio, Ricci Marco, Rigozzi Gerardo, Riondino
David, Ristorante Botero di Lugano, Ristorante Olimpia di Lugano, Ristorante Orologio di Lugano, Riva Bruno, Rivali
Alessandro, Robbiani Vito, Roberto Deidier, Rognoni Andrea, Romero Candelaria, Rossi Giuseppe, Rossi Tiziano, Rossi
Tuto, Rullo Laura, Salari Tiziano, Saltini Luca, Sanguineti Edoardo, Schaefer Vanessa, Sanzani Beppe, Savoia Sergio,
Sassi Guido, Sciolli Arminio, Scarpa Salvatore, Sciuchetti Jennifer Francesca, Sferico - James Arles, Sganzini Lorenzo,
Shantena Sabbadini Augusto, Siani Cosma, Soana Emilio, Sofia Nello, Sofia Pierre, Soldini Orio, Solèr Pierangelo,
Sommariva Luca, Sosnizkaja Margarita, Sound & Smile Ambient, Spadaro Lorenzo, Stavrakakis Renata, SteineggerPix,
Steinegger Remy, Stevanovic Drago, Stoppa Tonolli Lorenzo, Stroppini Flavio, Tacitevoci Ensemble, Taddei Rossana,
Taggi Paolo, Taylor Eva, Tavole rotonde e conferenze, Tedesco Alessandro, Tenore Stefania, Tepsi, Teti Ranieri, Tiberto
Franca, Ticinonline, Tini Alessandro, Tkachenko Nina, Todisco Vincenzo, Todorovic Redaelli Pia, Tognola Anja, Tognola
Misha, Tognola Victor, Tophoven Philippe, Torre Ivano, Torres Barrios Roberto, Travi Ida, Tri Per Dü, Trio Flou, Trio Trigon,
Troiano Francesco, Tusiani Joseph, Uniwording, Valentini Fosco, Valentini Maria Rosaria, Valli Micol, Van Aro Eric, Vasta
Carmelo, Vereshchagin Oleg, Villucci Massimo, Viviani Michele, Vukcevic Ivan, Yang David, Yu Yan Huo Kunz, Xi Murong,
Zaburina Anastasija, Zanetta Gionata, Zanetta Alo, Zappa Marco, Zirpoli Alfonso, Zuccato Edoardo, Zuhra Lukanic Sarah,
e molti altri ospiti e collaboratori...
Partecipano e collaborano all’edizione 2013
Elio Bollag, Gilberto Isella, Aurelio Buletti, Margherita Coldesina, Conservatorio della Svizzera Italiana, Emanuela Schiavonetti, Corinna Curtaz, Ivan Cavallo, Kerem Brera, Piergiorgio Odifreddi Marco Zohner, SMUM Scuola di Musica Moderna di Lugano, Gabriele Comeglio, Giorgio Meuwly, Marco Conti, Guido Parini, Piergiorgio Odifreddi, Daniel Estulin,
Paolo Maria Noseda, Jolanda Insana e Giorgio Luzzi, Gilberto Isella, Compagnia Mercanti di storie, Patrizia Gandini,
Massimiliano Loizzi, Giovanni Melucci, Mario D’Azzo, Paride Guerra, Graziella Bernabò e Suor Onorina Dino, Pierpaolo
Capovilla, Paki Zennaro, GospelBlastFighter, Santo Nelson, John Foonjah, Mattia, Lorenzo Buccella, Gudrun De Chirico,
Ruben Buccella, Gianni Tirelli, Angelo Gaccione, Laura Di Corcia, Maggì Scanziani alias Gaia Grimani, Erika Daghino &
Stefano Pastor Duo, Marco Zappa, Renata Stavrakakis, Maurizio Canetta, Marisa Bulgheroni, Valentina Cortese, Claudio
Farinone, David Dijuts, Note Noire, Ruben Chaviano Fabian, Roberto Beneventi, Tommaso Papini, Mirco Capecchi, Aldo
Nove, Evghenij Solonovic,- Premio POESTATE 2013 alla carriera - a Evghenij Solonovic, Patrizia Valduga, Laura Garavaglia, Salvatore Maria Fares, Davide Rondoni, Marko Miladinovic, Edizioni Il Cantonetto, Edizioni Alla Chiara Fonte, Edizioni LeRicerche, Biblioteca Bisi, TerraInsubre, Odissea, Stefano Tealdo, PromoMusic, Marija Milosevic, Luka Ferrara,
Imbuteatro, Cinzia Morandi, Viviana Gysin, e tutti i collaboratori e amici di POESTATE
appuntamento 18° edizione Festival POESTATE 2014 Lugano
POESTATE ®
Lugano - Switzerland
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contatti: [email protected] - www.poestate.ch