POF FINALE as 14-15 al 30.01.2015

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POF FINALE as 14-15 al 30.01.2015
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
Anno scolastico 2014 - 2015
Anno scolastico 2014 - 2015
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1. PRESENTAZIONE
POF
2. L’IDENTITA’ della SCUOLA:
-
-
Pag. 3
Pag. 4
CONTESTO
MISSION e PRINCIPI GENERALI
BREVE STORIA DELLA SCUOLA
LA SCUOLA OGGI
RISORSE e STRUTTURE
LA GOVERNANCE
3. PERCORSI DI STUDIO
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ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO
-
ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE SERVIZI
-
QUALIFICA REGIONALE OPERATORE
PRINCIPI OPERATIVI COMUNI
Pag. 19
QUADRO ORARIO
QUADRO ORARIO
4. PERCORSO FORMATIVO
-
Pag. 27
GLI OBIETTIVI
LA STRUTTURA DEL PERCORSO FORMATIVO
PROGETTO RECUPERO ORARIO
LA PROGRAMMAZIONE didattico-disciplinare
LA VALUTAZIONE
GRIGLIE di valutazione delle prove scritte, orali e strutturate
GRIGLIA valutazione del COMPORTAMENTO
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CRITERI PER L’EFFETTUAZIONE DEGLI SCRUTINI FINALI:
CRITERI per la VALUTAZIONE FINALE
CRITERI assegnazione del CREDITO SCOLASTICO
CRITERI assegnazione del CREDITO FORMATIVO
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ATTIVITA’ di RECUPERO FINALI ed in ITINERE
5. ATTIVITA’ INTEGRATIVE e DI SUPPORTO
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- LA SICUREZZA
- PROGETTO EDUCATIVO d’ISTITUTO per gli ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
- AUTOVALUTAZIONE, MIGLIORAMENTO e RENDICONTAZIONE SOCIALE
SNV SISTEMA NAZIONALE di AUTOVALAUTAZIONEi
6. ELENCO PROGETTI
Pag. 60
7. REGOLAMENTI
Pag. 63
8.
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Pag .64
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Presentazione POF
Il Piano dell' offerta Formativa ( POF ) fissa criteri generali, definisce obiettivi, indica strategie,
propone sistemi di valutazione che hanno complessivamente valore vincolante per l'intera comunità
scolastica e per le corrispondenti attività di programmazione di competenza dei consigli di classe e di
interclasse.
Il POF, unitamente al regolamento interno e alla Carta dei servizi, rappresenta l'offerta formativa
dell'Istituto e indica condizioni e modalità di attuazione.
Il POF è uno strumento soggetto a integrazioni, adattamenti, arricchimenti sulla base del modificarsi
delle condizioni interne e esterne alla scuola oggettive e soggettive, nel rispetto delle procedure di legge.
In esso sono contenute le scelte culturali, tecniche e organizzative operate dalla scuola per portare a
termine la sua proposta.
Con il POF la scuola stabilisce con gli studenti, con le famiglie e con gli Enti (pubblici e privati) esterni
alla scuola un contratto, che è condiviso, esplicito, trasparente, flessibile, realizzabile e verificabile.
Il Dirigente Scolastico, quale rappresentante legale, è delegato a sottoscrivere, su proposta dei consigli di
classe e del collegio dei docenti e previa approvazione del consiglio di Istituto, convenzioni,
dichiarazioni di intenti, contratti a termine con Enti pubblici e privati, finalizzati al perseguimento delle
finalità e degli obiettivi del POF.
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L’IDENTITA’ della SCUOLA
CONTESTO
Caratteristiche della comunità sociale e del territorio in cui la scuola opera
La provincia di Macerata si compone di 57 comuni, 313.225 abitanti residenti su una superficie
territoriale prevalentemente collinare e montana.. La Provincia ha promosso in collaborazione con
imprese, soggetti pubblici, categorie di imprenditori e lavoratori, soggetti privati, enti locali, un “Patto
Territoriale” allo scopo di favorire la rinascita e lo sviluppo dell'area collinare e montana della
provincia per sostenere il riequilibrio territoriale ed eliminare il differenziale con le zone limitrofe. Le
idee forza di questo “Patto Territoriale” riguardano il territorio inteso non solo come risorsa
produttiva, ma anche come valorizzazione delle risorse, per mezzo della promozione del turismo, e in
particolare dell'agriturismo e dell'agricoltura con tecniche imprenditoriali.
In questo contesto l'Istituto di Istruzione Superiore “G. Garibaldi” di Macerata propone un'offerta
formativa che permetta ai giovani di svolgere un ruolo di animatori dello sviluppo sostenibile e di gestori
di nuove attività economiche.
Infatti l'Istituto di Istruzione Superiore “G. Garibaldi” promuove una formazione finalizzata in
particolare a due progetti di filiera:
1.
Filiera agrolimentare imperniata su produzioni zootecniche (carne, latte) e vegetali tipiche del
territorio.
2.
Filiera del ripristino di aree degradate a fianco di contesti naturalistici rilevanti
L'I.I.S. “G. Garibaldi” si inserisce in un territorio che vanta una tradizione agricola secolare che, anche
se ridotta da un processo di rapida industrializzazione, continua a svolgere un'importante funzione
nell'economia provinciale, sia per la capacità di assorbimento occupazionale, (che rimane comunque
nettamente superiore alla media italiana), sia soprattutto come fonte di integrazione dei redditi familiari,
principalmente nelle aree interne della provincia.
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LA MISSION
L’I.I.S. “ G. Garibaldi” di Macerata ha quale mission quella di prendersi cura degli studenti per formare
ottimi professionisti , ma anche cittadini consapevoli dei diritti e dei doveri, propri ed altrui, sensibili alle
problematiche sociali, aperti ai diversi interessi culturali, capaci di costruire una società più giusta e
solidale.
A tale scopo l’ I.I.S. “ G. Garibaldi” pone al centro dell’attenzione il processo educativo, formativo e
informativo dello studente, ponendosi come mediatore tra il singolo e la collettività con i seguenti
obiettivi:
• acquisizione di conoscenze, competenze e capacità propedeutiche per il futuro lavorativo del giovane,
specifiche e spendibili sul mercato del lavoro e/o nei percorsi di istruzione superiore ed universitaria, a
livello locale e nazionale, aggiornate agli indirizzi delle politiche comunitarie in materia, in relazione ai
profili professionali delle tre articolazioni ( Viticoltura ed Enologia, Gestione dell’Ambiente e del
Territorio, Produzioni e Trasformazioni) presenti nell’indirizzo Tecnico per il Settore Tecnologico ed al
profilo professionale proprio dell’Indirizzo Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale;
• offerta formativa di qualità per garantire una solida base culturale in cui saperi scientifici, tecnologici
ed umanistici siano ben integrati, come suggerito dalle Linee guida. La cultura umanistica, infatti,
consente di dare spessore etico sociale alle discipline di indirizzo evitando di cadere in una visione
specialistica che perde il legame con la realtà e la storia;
• garanzia di un’ interazione fruttuosa con il territorio, le Istituzioni e il mondo del lavoro. L’istituto
tecnico agrario e il professionale sono caratterizzati da un forte ancoraggio al territorio, obiettivo
dell’istituto è dunque far pervenire l’alunno a conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari
contesti di vita e di lavoro e ad abilità cognitive idonee per risolvere problemi e per muoversi, in
autonomia e in modalità di lavoro in team, in ambiti caratterizzati da innovazioni continue.
La scuola opera sia nella didattica quotidiana che attraverso progetti specifici: accoglienza, recupero, alternanza
scuola/lavoro, stage e orientamento.
Si propone altresì di realizzare il successo scolastico e formativo del più alto numero di studenti possibile,
favorendo un processo educativo che valorizzi attitudini e capacità di ciascuno, considerando i tempi e le
caratteristiche individuali, rispettando ogni cultura, rifiutando ogni forma di discriminazione, prestando attenzione
al processo di maturazione sia cognitivo che affettivo-emotivo, anche nel caso di alunni diversamente abili.
La scuola è inoltre impegnata a diffondere tra tutto il personale, docente e non docente, una "cultura
della qualità" orientata verso i risultati con attitudine operativa a rilevare e misurare gli obiettivi di ogni
procedura ai fini di un reale miglioramento dei servizi erogati:
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PERSONALIZZAZIONE DEI CURRICOLI:
MATURAZIONE PERSONALE
POTENZIAMENTO DELLE ATTITUDINI
RECUPERO
ORIENTAMENTO
POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE
così da permettere di interpretare, gestire, partecipare e coordinare processi produttivi in continuo cambiamento e
sviluppare capacità creative e progettuali indispensabili per intercettare e presidiare le innovazioni.
Il raggiungimento di tali obiettivi garantisceuna risposta esaustiva alle esigenze formative degli studenti per cui il
diplomato in entrambi gli indirizzi Tecnico o Professionale deve al contempo padroneggiare, ma anche essere
aperto agli interessi umanistici e culturali in senso lato.
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PRINCIPI GENERALI
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La scuola si propone di essere un sistema formativo che comprende in sé elementi culturali di
tipo generale, metodologico e di indirizzo tali da favorire la crescita della persona nella sua
interezza e da fornire contemporaneamente gli strumenti essenziali per mantenere aggiornati i
livelli di conoscenza, competenza e abilità.
La formazione è orientata ad un raccordo sempre più forte con il territorio e quindi ad entrare in
rapporto con persone attive nei vari contesti simbolici delle aree disciplinari, in modo da
coniugare la parte cognitiva con i momenti applicativi di laboratori, stages, visite guidate,
sportelli didattici.
Lo scopo è quello di favorire la formazione di cittadini e di lavoratori capaci di proporsi
criticamente in contesti di vita sociale e di lavoro in rapido cambiamento e di fare scelte
consapevoli.
La scuola tenderà a valorizzare la centralità del soggetto in formazione curandone la
motivazione allo studio, l’apprendimento, l’orientamento tenendo conto dei diversi stili cognitivi
, delle peculiarità e e delle differenze.
Modello dei processi della formazione è quello della relazione educativa. I docenti ed i discenti,
infatti, si impegnano a realizzare un contratto formativo nella comunità educante attraverso il
quale è facilitato il rapporto interpersonale e l’apprendimento.
I docenti si propongono come promotori di un processo di conoscenza di sé e degli altri. Gli
studenti vengono sollecitati ad assumere nella libertà e nella responsabilità una tendenza al
lavoro cooperativo e propositivo.
La scuola si impegna a cercare e adottare le strategie più utili al fine di attivare interventi di
controllo e prevenzione degli atteggiamenti di demotivazione, abbandono ed evasione scolastica.
La scuola ritiene necessario partire dalla pedagogia dei bisogni, ponendo al centro la persona
dello studente e coniugando le richieste con gli obiettivi formulati dalla scuola.
Verranno attivate iniziative di informazione e di accoglienza tese a favorire l’inserimento dei
nuovi iscritti.
Questa Scuola intende riaffermare la pari dignità degli alunni diversamente abili per i quali è
previsto l’inserimento nei vari corsi di studi e nelle rispettive classi e sezioni senza alcuna
discriminazione facendosi carico di mettere a loro disposizione strutture adeguate e facilmente
utilizzabili. Per i soggetti diversamente abili saranno applicate, ovviamente, tutte le disposizioni
previste dalla Legge 104/92 e si avrà cura di tenere con le famiglie uno stretto rapporto al fine di
produrre al meglio strumenti educativi e formativi adeguati e sempre indirizzati alla situazione
specifica del singolo individuo. Per gli esami di stato conclusivi saranno predisposti, nel rispetto
della vigente normativa, percorsi didattici differenziati nell’intento di porre al miglior agio ogni
soggetto. Nell’ipotesi in cui dovessero verificarsi situazioni di handicap non dichiarati la scuola
chiederà la massima collaborazione alla famiglia per il progetto educativo-formativo
coinvolgendola il più possibile e in particolare nelle uscite didattiche, nelle visite guidate e nei
viaggi di istruzione.
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STORIA DELLA SCUOLA
L’Istituto trae le sue origini da una Colonia Agraria istituita dall’amministrazione provinciale di
Macerata in seguito alla proposta, avanzata nel 1867, dal prof. Angelo Monà, di fondare un
Convitto
Agrario
per
la
formazione
di
“
buoni
agenti
di
campagna”.
Acquistato un terreno già di proprietà del Seminario Vescovile, fatto compilare il regolamento
della Colonia – Convitto, nominato il conte Gaetano Graziani commissario per la sorveglianza
dell’amministrazione e dell’organizzazione, il 26 dicembre del 1868 il Consiglio Provinciale
notificò con un pubblico manifesto l’ istituzione della Colonia e l’apertura delle iscrizioni degli
alunni.
Il 22 aprile 1869 Il Ministero dell’Agricoltura concesse un premio di 3.000 lire per l’apertura della
colonia ed invitò le altre province ad emulare l’iniziativa di Macerata.
Il 24 novembre 1881 la colonia agricola fu trasformata in Regia Scuola pratica di Agricoltura a cui
potevano accedere tutti coloro che avevano un’ istruzione elementare.
Nel 1924 la Regia Scuola pratica di Agricoltura divenne Scuola Agraria Media (R.D. 30 dicembre 1923
n. 3214), fu quindi costruito l’edificio scolastico, furono migliorati i fabbricati dell’Azienda e del
Convitto e fu costruita una nuova casa colonica modello. Alessandro Morettini, direttore della Scuola
Media Agraria dal 1925 al 1928, ricorda che nella vasta azienda agricola a conduzione diretta con
annessi tre poderi, erano applicati vari tipi di sistemazioni all’avanguardia, raccomandati dagli agronomi
più autorevoli del tempo.
Il 1° ottobre 1933 la Scuola Agraria Media fu trasformata in Istituto Tecnico Agrario ( L. 15 giugno
1931).
Durante il periodo della seconda guerra mondiale gli edifici della scuola e del convitto furono occupati
prima dal Comando tedesco delle SS e dopo il giugno del 1944 dalle truppe polacche;
gli alunni quindi furono spostati in altre scuole: due classi presso l’Istituto d’Arte in via Berardi, cinque
presso l’Avviamento Agrario in via Don Minzoni, tre presso il Liceo Scientifico alla Galleria Scipioni.
A tanto disagio si aggiunse l’incendio scoppiato nell’edificio scolastico il 23 febbraio del 1946 che
causò danni ingenti: furono distrutti oltre 4.500 volumi della biblioteca, i laboratori di Chimica, di
Scienze, di Fisica, di Zootecnia e parte di quelli di Topografia e di Agricoltura.
Fu necessario ricostruire l’edificio scolastico e ricomporre tutto il necessario per il funzionamento della
scuola in anni in cui molti alunni e molti professori tornavano dal fronte o dai campi di prigionia
dovendo ricostruire la propria vita e dimenticare gli orrori della guerra.
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A partire dal 1947 con energia e competenza furono dunque effettuati ricostruzioni ed ampliamenti
anche nel Convitto e nelle case delle colonie; furono creati il laghetto collinare, il sistema di irrigazione
e un impianto sportivo di atletica leggera, furono edificati la stalla, gli annessi e il caseificio.
Nei primi anni ’60 l’Istituto Tecnico Agrario, primo in Italia, accettò l’iscrizione di una donna, la prima
di una lunga serie: attualmente, infatti, le alunne costituiscono più di un terzo della popolazione
scolastica.
Nel 1967 fu istituito il Centro di fecondazione artificiale che è ancora oggi un importante risorsa per la
scuola ed il territorio.
A partire dal 1997 è stato dato nuovo impulso alla scuola con la risistemazione della palestra e
dell’edificio scolastico, ampliato con una nuova ala in cui sono stati sistemati i nuovi laboratori: i due di
chimica, i tre di informatica, i laboratori di scienze e quello di microscopia.
È stata realizzata la nuova aula magna che può ospitare 250 persone, sono stati rinnovati ed adeguati
alle nuove esigenze la cantina, l’oleificio, l’officina, il capanno per il ricovero degli attrezzi, i laboratori
di agronomia e meccanica; il parco macchine è stato totalmente ricostituito. Anche nell’azienda agraria
sono stati apportati ammodernamenti e migliorie, impiantato un nuovo vigneto e risistemati gli uliveti.
Nell’anno scolastico 2008 – 2009 l’Istituto Agrario è divenuto Istituto di Istruzione Superiore per
l’apertura dell’Istituto Professionale per l’agricoltura.
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LA SCUOLA OGGI
Nell’anno scolastico corrente 2014/2015 la Scuola ha raggiunto gli 850 studenti distribuiti in 40 classi con
130 docenti, come da rilevazioni statistiche e grafici del MIUR, suddivisi a seconda dell’indirizzo:
per il TECNICO:
Studenti per indirizzo di studio
COD. Descrizione
ITGA PR - GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO
ITVE PR - VITICOLTURA ED ENOLOGIA
ITPT PR - PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI
IT21 PR - AGRARIA, AGROAL. E AGROIND
Classi per anno di corso
Studenti per anno di corso
Studenti con cittadinanza non italiana per
anno di corso
:
9
per il PROFESSIONALE:
Studenti per indirizzo di studio
COD.
IP01
0121
0120
Descrizione
PR - SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE
PQ - OPERATORE AGRICOLO
PQ - OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE
Classi per anno di corso
Studenti per anno di corso
Studenti con cittadinanza non italiana per
anno di corso
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MAPPA DELLA QUALITA' - SERIE STORICA ISTITUTO
FATTORE INDICATORE
DATI SCUOLA
a.s.12/13
% in più
% in più
anno prec
in 2 anni
a.s.13/14 a.s.14/15
Numero totale
ALUNNI
(tecnico + prof.le)
632
723
850
17,56% 34,50%
Numero totale
DOCENTI
(organico di fatto)
100
118
130
10,17% 30,00%
Numero totale
ALUNNI nuovi iscritti
(tecnico + prof.le)
144
215
265
23,25% 84,03%
Grafici inerenti
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LE STRUTTURE DELLA SCUOLA
L'Istituto di Istruzione Superiore “G. Garibaldi” è collocato all’interno di un’azienda agraria della
estensione di circa 70 ha distante 3 km dal centro urbano.
STRUTTURE ESTERNE
Per le proprie attività istituzionali utilizza le seguenti strutture esterne:
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un edificio scolastico di tre piani, con tredici aule presso l’annesso edificio del Convitto
un edificio convittuale di tre piani
una palestra
una stalla bovini
un’officina
una rimessa per macchine ed attrezzi con annessa aula di meccanica
una serra didattica
un laboratorio di zootecnia ubicato al secondo piano dell’edificio che ospita il centro tori
dell’APA di Macerata
un'aula naturalistica
un laboratorio di agronomia
L’intero complesso è di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Macerata, in uso perpetuo
all’I.I.S. “G. Garibaldi”.
L’azienda dell’istituto di circa 70 ha, sita in contrada Lornano, circonda oltre alla scuola molti
altri edifici che le permettono di essere completamente autonoma per le relative esercitazioni.
Dispone infatti di :
Una serra della superficie di circa 150 mq con struttura portante metallica, bancali mobili in
alluminio, tetto apribile, riscaldamento e automatismi vari per il controllo della temperatura,
luminosità, ed umidità comandati da un computer.
Un laghetto e relativo prelago, che forniscono l’acqua per irrigare un frutteto, dotato di irrigazione
a goccia, e altri appezzamenti .
Un vigneto è attualmente costituito da una porzione vecchia e da nuovi impianti per un totale di
circa 8 Ha. Sono coltivate nel vigneto numerose cultivar sia tipiche della zona (Sangiovese,
Montepulciano, Trebbiano, Maceratino, Verdicchio Grechetto) che di nuova introduzione (
Merlot, Cabernet S., Lacrima R., Fiano). L’ampiezza e l’eterogeneità del vigneto consentono ampi
spazi per le attività di sperimentazione su tutti gli aspetti della tecnica di conduzione del vigneto,
con immediata e ricca ricaduta sull’attività didattica.
Una Cantina, di tipo tradizionale, con una capienza massima di circa 700 Hl, ben attrezzata per la
vinificazione delle uve e l’affinamento dei vini,che costituisce un ottimo supporto per le
esercitazioni pratiche di enologia.
Un oliveto su una superficie totale di circa 4 Ha, di cui una parte è costituito da una collezione di
cultivar autoctone di rilevante interesse sia botanico che produttivo.
Un frantoio oleario che garantisce la qualità dei prodotti secondo le disposizioni dell’attuale
normativa.
Un laboratorio zootecnico di capi bovini selezionati di razza marchigiana.
Un capiente capannone utilizzato come rimessa per le trattrici, le macchine operatrici e tutti gli
attrezzi necessari per le operazioni colturali.
Un bosco e siepi autoctone
Altri immobili in parte destinati ad abitazioni, in parte da ristrutturare.
Sulla restante superficie sono coltivate diverse specie erbacee, in avvicendamento libero, che
costituiscono uno strumento valido per le esercitazioni e per un primo approccio
all’organizzazione dell’attività produttiva nella realtà operativa e gestionale.
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LABORATORI
L'Istituto di Istruzione Superiore “G. Garibaldi” offre molti laboratori a sostegno della didattica:
• Azienda agraria di 70 ha
• Laboratorio di fisica ed esercitazioni
• Laboratori di informatica (3)
• Laboratori di chimica (2)
• Laboratorio di scienze
• Laboratorio di microscopia
• Aula di meccanica
• Aula di agronomia
• Aula zootecnica
• Aula naturalistica
• Laboratori per studenti diversamente abili
• Biblioteca di istituto
Per una maggiore conoscenza dell'organizzazione e dell'utilizzazione dei laboratori si rinvia ai
“Regolamenti”.
CONVITTO
L’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Garibaldi” di Macerata è dotato di un Convitto, con sezione solo maschile, che è
parte integrante dell’Istituto al quale è annesso a norma dell’art.20 Legge 889.
Il Convitto, oggi completamente rinnovato, dispone di un ampio dormitorio costituito da camere a due e/o a più posti
letto, di bagni ed annessi servizi igienico-sanitari, sala mensa, tv, aule per lo studio di gruppo, aule computer e
ricreative, servizio guardaroba e lavanderia.
L’ampia sala giochi, posta al piano terra, è corredata di biliardi, tennis da tavolo, stereo, gioco del calcio da tavolo e
giochi moderni vari. Nelle immediate vicinanze del Convitto c’è anche un campetto di calcio.
Per chi ogni giorno lavora all’interno di questa istituzione la descrizione che vi abbiamo voluto proporre rappresenta una
sorta di linea della continuità.
Nato con la Scuola Agraria, ancora oggi il Convitto rimane una struttura complessa, perfettamente organizzata, capace di
garantire un servizio necessario a soddisfare le esigenze di coloro che vogliono rimanervi per l’intera settimana
(convittori) e di quanti lo facciano limitatamente al pomeriggio, sino al termine dello studio (semiconvittori).
L’assistenza ai ragazzi in tutte le varie discipline scolastiche costituisce uno dei punti fondamentali del lavoro
svolto dal personale educativo.
Ogni studente viene aiutato nell’apprendimento scolastico attraverso idonee strategie didattiche. Un contatto diretto e
quotidiano con i loro insegnanti curricolari rappresenta l’occasione per guidarlo a portare a termine i suoi impegni di
studio.
Dall’anno scolastico 2011/2012 è stato attivato un progetto di peer education per supportare i convittori e semi convittori
con difficoltà di apprendimento nella lingua inglese e nelle discipline scientifiche che vede la partecipazione attiva degli
alunni maggiormente competenti (tutor) che vengono inseriti, in orario extracurricolare, nel percorso formativo dei
compagni (tutee) che, al contrario, presentano difficoltà nel settore di studio tanto da compromettere le incerte
motivazioni.
L’esperienza si è dimostrata da subito assolutamente positiva sia per il tutor che per l’allievo tutee e verrà riproposta e
potenziata anche nei prossimi anni scolastici.
Siamo perfettamente consapevoli di avere il privilegio di accogliere giovani in una fascia di età che si colloca nel pieno
dell’adolescenza dove assume valore tutto ciò che riguarda la loro crescita umana.
Massima attenzione viene prestata per costruire nel giovane un comportamento responsabile e consapevole verso le
cose e le persone.
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Ad ogni ragazzo viene lasciata la possibilità di sviluppare le proprie passioni. Macerata offre una notevole varietà di
associazioni sportive e ricreative e, pur se la nostra sede rimane appartata dal centro della città, offriamo il nostro aiuto a
coloro che desiderino seguire corsi di nuoto, calcio, volontariato di vario genere.
Il Progetto Educativo del Convitto riguarda le diverse attività da svolgere durante la refezione e durante lo studio
pomeridiano, con particolare riguardo alla comprensione ed al metodo di studio, nonché i vari progetti da organizzare,
quali accoglienza, scuola calcio, musica, teatro della scuola e partecipazione alla Stagione teatrale del Teatro Lauro
Rossi di Macerata, serra, attività ludiche, corso per aggiornamento professionale per imprenditori agricoli svolti dalla
“Fondazione Giustiniani Bandini” e la visione di film. Inoltre, la stretta collaborazione con i docenti della scuola
contribuisce all’apprendimento sui discenti di un proficuo metodo di studio, senza dimenticare il loro benessere.
Crescere comporta un impegno che il Convitto considera di svolgere con il dovere di rappresentare un modello positivo
nella vita del giovane.
L’AZIENDA AGRARIA
Tab.1 Planimetria dei terreni aziendali nel 1885
L’Istituto di Istruzione Superiore G. Garibaldi di Macerata trae le sue origini dall’istituzione di una colonia agricola sorta nel 1868,
con relativa apertura alle iscrizione degli alunni, per iniziativa della allora Deputazione Provinciale di Macerata.
La colonia agricola per quasi un decennio fece sentire la sua benefica influenza sulI’ agricoltura locale con la formazione di
esperti capi operai. Più tardi, nel 1881 fu trasformata in Regia Scuola Pratica di Agricoltura con deliberazione del Consiglio
Provinciale di Macerata. A questa Scuola potevano accedere tutti i giovani che avevano assolto gli obblighi dell’istruzione
elementare.
Per gli ottimi risultati raggiunti e la perfetta organizzazione, Ia Scuola Pratica Provinciale fu trasformata in Statale in virtù della
Legge 6 gennaio 1885 n. 3141. Per circa un quarantennio questa Scuola influì molto sul progresso economico della Regione sia
per la capacità tecnica degli agenti che creava, sia per I’ingente ed importante lavoro di sistemazione dei terreni dell’azienda
agraria annessa alla Scuola.
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Nel 1924, in applicazione del R.D. 30 dicembre 1923 n. 3214, la Scuola fu elevata di grado e divenne Scuola Agraria Media. Fu
costruito allora un ampio padiglione scolastico, furono migliorati i fabbricati dell’Azienda e del Convitto e fu costruita una nuova
casa colonica modello. Infine, a decorrere dal 1933, la Scuola Agraria Media, in applicazione della Legge 15 giugno 1931 n.
889, fu trasformata in Istituto Tecnico Agrario. Da allora l’Istituto ha funzionato regolarmente, diplomando una numerosa schiera
di Periti Agrari.
Fin dalla nascita della scuola, l’azienda ha dunque avuto un ruolo fondamentale, non solo nella formazione degli studenti ma
anche come polo divulgativo di tecniche agronomiche innovative.
L’ATTUALITA`
Attualmente l’azienda agraria consta di una superficie catastale di 64,5513 ettari e di una Superficie Agricola Utilizzabile (SAU)
di 53,3634 ettari. Posizionata nell’estrema periferia Ovest di Macerata, è caratterizzata da terreni declivi, di medio impasto
tendenti all’argilloso. Da sempre l’azienda ha svolto un ruolo fondamentale per la didattica, risultando indispensabile per
l’applicazione pratica degli argomenti teorici trattati in classe e per l’acquisizione di competenze specifiche nel settore agricolo.
Anche per quanto detto l’azienda non è da considerarsi come la classica azienda agricola ordinaria, ma come un grande
laboratorio che pianifica le attività anche in relazione ai tempi e agli scopi della programmazione scolastica. Inoltre occorre
sottolineare che nella nostra scuola si pone una particolare attenzione alla qualità delle produzioni, sia dal punto squisitamente
tecnico che culturale nel suo senso più ampio, concretizzando questo impegno oltre che con la didattica anche nella gestione
dell’azienda agraria.
Tutta l’azienda agraria, ad eccezione del settore zootecnico, è certificata in conformità al Reg. CE 834/07 per l’agricoltura
biologica.
Per quanto riguarda la produzione vegetale, dalla tabella seguente si può notare la suddivisione colturale applicata.
COLTURA
SAU (ha)
SPECIE/VARIETA’ COLTIVATE
Seminativi
18,1395
Frumento duro, Orzo, Farro, Girasole, Loietto
Erba medica
21,3084
Ecotipo locale
Prato pascolo polifita
1,3586
Essenze varie
Ortive
0,9385
Ortive invernali ed estive varie
Vigneto
4,8563
Maceratino, Verdicchio, Grechetto, Fiano, Sangiovese, Montepulciano,
Oliveto
4,0053
Leccino, Piantone di Mogliano, Orbetana, Mignola, Coroncina, Ascolana
Lacrima, Cabernet Sauvignon, Merlot, Ciliegiolo.
Tenera, Lea
Frutteto
0,7449
Melo, Pero, Cotogno, Albicocco, Susino, Pesco, Mandorlo, Ciliegio, Visciolo,
Diospiro, Nocciolo, Fico
Arboreto da legno
0,5110
Ciliegio, Noce
Bosco
1,5009
Essenze varie
Parte della produzione vegetale è trasformata in azienda.
Infatti l’I.I.S. Garibaldi produce e commercializza vino, olio di oliva extravergine e miele.
La cantina è dotata di n° 4 vasche in cemento con interno vetrificato, n° 18 serbatoi di acciaio inox. n° 6 serbatoi PRFV e n° 2
botti in legno di rovere per una capacità complessiva di hl 714. Fanno parte dell’attrezzatura di cantina una diraspa pigiatrice a
rulli, una pressa orizzontale pneumatica, un gruppo refrigerante con scambiatore di calore tubo in tubo, pompe a pistone e a
girante in neoprene, filtro a piastre. I vini prodotti e venduti sono: Rosso Piceno DOC, Colli Maceratesi Bianco DOC, vino rosato,
vino bianco e vino rosso. La maggior parte del vino è venduto sfuso, solo con i due vini a denominazione di origine controllata
sono prodotte dalle 3.000 alle 6.000 bottiglie da 0,75L.
L’oleificio è dotato di un frantoio aziendale costituto da una macchina a ciclo continuo del tipo monoblocco. Le parti della
macchina comprendono: mulino a martelli, gramolatrice a sviluppo verticale e separatore centrifugo orizzontale a scarico
continuo della fase liquida e solida (decanter). L’olio è filtrato utilizzando cotone con il metodo barese. L’oleificio produce Olio di
oliva extra vergine “blended”, proveniente cioè dalla mescolanza delle differenti varietà coltivate, e Olio di oliva extravergine
monovarietale, che evidenzia le caratteristiche organolettiche intrinseche delle varietà più interessanti e legate al nostro
territorio, in particolare Orbetana, Piantone di Mogliano, Mignola, Coroncina e Leccino. Tutto l’olio prodotto in azienda è venduto
in lattine da 5L e in bottiglie da 0,5L, tutte con marchio “Biologico” e marchio “QM” (Qualità garantita dalle Marche).
15
L’azienda possiede un allevamento di circa 30 bovini di razza Marchigiana appartenenti al circuito IGP “Vitellone Bianco
dell’Appennino centrale” (fattrici, manze, manzette, vitelli e vitelloni), allevati a stabulazione fissa in inverno e per lo più libera in
primavera – estate. Inoltre l’azienda alleva un piccolo nucleo di asini di differenti razze e incroci, costituito da uno stallone e da 6
femmine.
CERTIFICAZIONI
[Azienda Certificata Biologica Reg. CE 834/2007]
Le attività produttive vegetali sono condotte con il metodo biologico dal 1999, ed oltre ai prodotti vegetali risulta certificabile
anche l’attività di trasformazione in olio extra vergine di oliva.
L’allevamento fa parte del circuito IGP Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale.
L’azienda aderisce alla certificazione del marchio regionale Qm (Qualità garantita dalle Marche), come fornitrice di cereali
biologici per la filiera dell’azienda Gastreghini (prodotti da forno).
I progetti già avviati in questo settore prevedono l’estensione della certificazione con il metodo biologico alla produzione
vinicola, l’estensione della certificazione Qm a tutte le produzioni vegetali con la creazione di una propria filiera e la
certificazione della ristorazione in relazione all’attività della mensa scolastica situata nell’edificio del convitto.
16
LA GOVERNANCE
Collaboratori
azienda
COORDINATOR
E AZIENDA
COLLABORATORI
DEL D.S.
COORDINATORE
CONVITTO
CONSIGLIO D’ISTITUTO
DIRIGENTE
SCOLASTICO
DIRETTORE S.G.A.
COLLEGIO DOCENTI
Dipartimenti
disciplinari
Ufficio
amministrativo
Ufficio
didattico
Assistenti
tecnici
Istitutori convitto
Collaboratori
scolastici
Addetti convitto
(personale ATA)
Coordinatori
di classe
Consigli di
Classe
Funzioni
strumentali
Gestione POF
area formazione
aggiornamento
Gruppo Lavoro
Inclusività
Area Studenti
Orientamento in
entrata ed in uscita -
17
FUNZIONIGRAMMA
PERCORSI DI STUDIO
L'Istituto di Istruzione Superiore “G. Garibaldi” composto dall’Istituto Tecnico per il Settore
Tecnologico Agraria, Agroalimentare e Agroindustria e Istituto Professionale per l’Agricoltura e lo
Sviluppo Rurale è come di seguito articolato.
ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO
INDIRIZZO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA
Le norme per il riordino degli istituti tecnici sono contenute nel Regolamento D.P.R. n.88 del 15 marzo 2010.
Gli istituti tecnici hanno durata quinquennale e si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione
secondaria superiore in relazione al settore ed all’indirizzo seguito.
L’istituto tecnico settore tecnologico, indirizzo agraria – agroalimentare - agroindustria è strutturato in un
biennio iniziale comune, un secondo biennio ed un monoennio finale.
A partire dal terzo anno (inizio secondo biennio) gli studenti possono poi scegliere una delle tre articolazioni
previste dalla riforma e tutte attive nel nostro istituto:
• Produzioni e trasformazioni
• Gestione dell’ambiente e del territorio
• Viticoltura ed Enologia
Gli studenti che seguono l’articolazione di Viticoltura ed Enologia possono frequentare un sesto anno per
acquisire la specializzazione di “Enotecnico”.
L’identità degli istituti tecnici è caratterizzata da una solida base culturale di tipo scientifico e tecnologico in
linea con le indicazioni dell’Unione Europea.
L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita grazie al
rafforzamento ed allo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano lì’obbligo di istruzione: asse dei
linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale.
Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative
spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi,
sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente
anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.
Il diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria:
•
•
ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive,
trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al
rispetto dell’ambiente;
interviene in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri
ambientali ed a quelli idrogeologici e paesaggistici.
In particolare è in grado di:
collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali,
applicando i risultati delle ricerche più avanzate;
controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico;
individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con
opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche,
a sostegno degli insediamenti e della vita rurale;
intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e
biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire il corretto
smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;
controllare con metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti
contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di
convenienza;
esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi;
19
effettuare operazioni catastali di rilievo e conservazione,
interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio;
rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone a
rischio;
collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti
agrari ed agroindustriali;
collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e
tracciabilità.
Articolazione Produzioni e Trasformazioni
In tale articolazione vengono approfondite le problematiche collegate :
all’organizzazione delle produzioni animali e vegetali,
alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti,
all’utilizzazione delle biotecnologie.
Articolazione Gestione dell’Ambiente e del Territorio
In tale articolazione vengono approfondite :
le problematiche della conservazione e tutela del patrimonio ambientale,
le tematiche collegate alle operazioni di estimo e al genio rurale.
Articolazione Viticoltura ed Enologia
In tale articolazione vengono approfondite le problematiche collegate :
all’organizzazione specifica delle produzioni vitivinicole,
alle trasformazioni e commercializzazione dei relativi prodotti,
all’utilizzazione delle biotecnologie.
Risultati di apprendimento in termini di competenze
A conclusione del percorso di studi il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria”
consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali
Organizzare attività produttive ecocompatibili
Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e
assicurando tracciabilità e sicurezza
Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi
produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza
Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi – benefici e di valutazione di impatto
ambientale
Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività
agricole integrate
Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le
situazioni ambientali e territoriali
Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati
alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
20
QUADRO ORARIO
DISCIPLINE
1° biennio
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e
Biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
Scienze integrate (Fisica)
di cui compresenza
Scienze integrate (Chimica)
di cui compresenza
Tecnologie e tecniche rappresentazione
Grafica
di cui compresenza
Tecnologie informatiche
di compresenza
Scienze e tecnologie applicate
1^
132
99
66
132
66
66
2^
132
99
66
132
66
66
66
33
66
33
99
33
99
33
99
99
33
99
33
99
33
99
66
33
ORE
2° biennio
5° anno
2° biennio e 5° anno
3^
4^
5^
132
132
132
99
99
99
66
66
66
99
99
99
66
33
66
33
66
33
99
Discipline Comuni alle articolazioni “Produzioni e Trasformazioni” – “Gestione dell’Ambiente e del
Territorio”
“Viticoltura ed Enologia”
Complementi di matematica
33
33
Produzioni animali
99
99
66
Articolazione “Produzioni e Trasformazioni”
Produzioni vegetali
165
Trasformazione dei prodotti
66
Economia, estimo, marketing e legislazione
99
Genio rurale
99
Biotecnologie agrarie
Gestione dell’ambiente e del territorio
Articolazione “Gestione dell’Ambiente e del Territorio”
Produzioni vegetali
165
Trasformazione dei prodotti
66
Genio rurale
66
Economia, estimo, marketing e legislazione
66
Gestione dell’ambiente e del territorio
Biotecnologie agrarie
66
Articolazione “Viticoltura ed Enologia”
Produzioni vegetali
165
Viticoltura e difesa della vite
Trasformazione dei prodotti
66
Enologia
Economia, estimo, marketing e legislazione
99
Genio rurale
99
Biotecnologie agrarie
Biotecnologie vitivinicole
Gestione dell’ambiente e del territorio
Copresenza discipline indirizzo
264
561
Totale complessivo annuo ore
1056
1056
1056
21
132
99
66
66
66
132
99
99
99
66
132
66
66
99
132
66
66
99
132
66
132
132
66
66
66
99
132
66
99
66
1056
330
1056
ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE SERVIZI
INDIRIZZO “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale”
Le norme per il riordino degli istituti professionali sono contenute nel Regolamento D.P.R. n.87 del 15 marzo
2010.
Gli istituti professionali hanno durata quinquennale e si concludono con il conseguimento di diplomi di
istruzione secondaria superiore in relazione al settore ed all’indirizzo seguito.
L’istituto professionale settore servizi, indirizzo “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale”
strutturato in un biennio iniziale comune, un secondo biennio ed un monoennio finale.
è
Nei primi tre anni gli studenti possono seguire un percorso di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP)
per conseguire al termine del terzo anno la Qualifica Regionale per Operatore Agricolo o Operatore
della Trasformazione Agroalimentare, articolazioni attivate dalla scuola nell’ambito dei Percorsi di
Istruzione e Formazione Professionale.
E’ stata anche inoltre presentata alla Regione la richiesta per l’opzione di “Valorizzazione e
commercializzazione dei Prodotti agricoli del Territorio”, nell’ambito del percorso professionale di Operatore
alla Trasformazione Agroalimentare, come ulteriore pportunità in conformità alle richieste del territorio.
Il corso (IeFP) è strutturato in forma integrata con il curricolo grazie all’utilizzo della quota di autonomia del
20% e di flessibilità (25% primo biennio e 30% terzo anno), l’acquisizione della qualifica regionale è
subordinata al superamento di un esame al termine del terzo anno
L’identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnicoprofessionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze
necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua
dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università o
all’istruzione e formazione tecnica superiore.
In linea con le indicazioni dell’Unione europea l’offerta formativa degli istituti professionali si articola in
un’area di istruzione generale ed in aree di indirizzo.
L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita grazie al
rafforzamento ed allo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei
linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale.
Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze
spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome
responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di
problemi.
Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e
si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico -economico.
Assume particolare importanza nella progettazione formativa la scelta metodologica dell’alternanza scuolalavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio.
Il Diplomato di istruzione professionale, nell’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” possiede
competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed
agroindustriali.
E’ in grado di:
Gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive:
agro- ambientale, agro – industriale, agro-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei
sistemi di qualità
Individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti
i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie
Utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo
ed ai processi di produzione e trasformazione
Assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti
concernenti lo sviluppo rurale
22
Organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari ed
agroindustriali
Rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione di riordino fondiario,
miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche
Gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di
strutture a difesa delle zone a rischio
Intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell’agriturismo,
anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici
Gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e
ricreative.
Risultati di apprendimento in termini di competenze
A conclusione del percorso di studi il Diplomato nei “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” consegue i
risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agro produttive di una zona attraverso
l’utilizzazione di carte tematiche
Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio
Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie
innovative e le modalità della loro adozione
Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed
articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi
Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo
modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità
Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse
forme di marketing
Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di
difesa nelle situazioni a rischio
Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazione di
agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico
Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle
aree protette, di parchi e giardini
Collaborare con Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le
organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti
fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica
23
QUADRO ORARIO
DISCIPLINE
1° biennio
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e
Biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
5° anno
1^
132
99
66
132
66
66
2^
132
99
66
132
66
66
3^
132
99
66
99
4^
132
99
66
99
5^
132
99
66
99
66
33
66
33
66
33
66
33
66
33
Scienze integrate (Fisica)
66
66
di cui compresenza
33
33
Scienze integrate (Chimica)
66
66
di cui compresenza
33
33
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione
66
66
Ecologia e Pedologia
99
99
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
99
99
Biologia applicata
Chimica applicata e processi di trasformazione
Tecniche di allevamento vegetale e animale
Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali
Economia agraria e dello sviluppo territoriale
Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore
Sociologia rurale e storia dell’agricoltura
Copresenza discipline indirizzo
132
Totale complessivo annuo ore
1056 1056
24
ORE
2° biennio
99
99
66
165
132
396
1056
66
99
66
165
165
1056
66
198
198
99
198
1056
Qualifica Regionale:
OPERATORE AGRICOLO
Profilo tecnico-professionale
L’Operatore agricolo è in grado di intervenire nei processi produttivi tesi alla realizzazione di
un’agricoltura sostenibile e nella identificazione di situazioni ambientali precarie, operando in
maniera aggiornata e contribuendo al rilevamento delle necessità per la salvaguardia degli
ambienti rurali.
Conosce le problematiche fondamentali della organizzazione della produzione agricola ed è in
grado di attivare rapporti con i servizi di tutela ambientale ed interscambi per l’attività gestionale.
Collabora nell’esecuzione di interventi tesi a risanare situazioni di degrado e ad impedire l’acuirsi di
squilibri agro-ambientali.
L’Operatore agricolo è una figura professionale riconosciuta a livello nazionale e trova collocazione
al 2° livello della classifica europea delle attività professionali.
Trova impiego prevalentemente presso l’azienda agricola familiare, presso cooperative,
imprenditori agricoli o commerciali, con mansioni esecutive.
Qualifica Regionale:
OPERATORE della TRASFORMAZIONE
AGROALIMENTARE
Profilo tecnico-professionale
L'Operatore della trasformazione agroalimentare è una figura che interviene, a livello esecutivo,
nel processo lavorativo di trasformazione alimentare con autonomia e responsabilità limitate a ciò
che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività.
La qualificazione nell'applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli
consentono di svolgere attività relative alla trasformazione alimentare con competenze nello
svolgimento delle operazioni fondamentali del ciclo di trasformazione, conservazione,
confezionamento e stoccaggio dei prodotti alimentari. Di seguito si riportano alcuni esempi di
attività che tale figura potrebbe svolgere:
•
•
•
lavorazioni di base in cantina (cantiniere); - produzione di formaggio, latticini e altri
derivati del latte all'interno delle aziende del settore (caseifìci aziendali, caseifìci
sociali, ...);
attività connesse al ciclo di trasformazione e conservazione dei prodotti alimentari
all'interno di supermercati e in generale delle industrie alimentari;
lavorazione e valorizzazione della carne in macellerie, in industrie del settore, in
catene distributive.
L’Operatore della trasformazione agroalimentare è una figura professionale riconosciuta a livello
nazionale e trova collocazione al 2° livello della classifica europea delle attività professionali.
Trova impiego prevalentemente presso l'azienda agricola familiare, oppure presso cooperative,
imprenditori agricoli o commerciali, con mansioni esecutive.
25
PRINCIPI OPERATIVI COMUNI
•
In ordine alla formazione delle classi, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 3 del D.P.R.
n.417/74, si adottano i seguenti criteri:
1)
2)
3)
4)
5)
Scelta del modulo
Località di provenienza
Equilibrata distribuzione della componente maschile e femminile
Equilibrata distribuzione secondo il livello di profitto raggiunto
Desiderata.
•
In ordine all’assegnazione dei docenti alle classi, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 3
del DPR n. 417/74, si adottano i seguenti criteri:
1)
Continuità didattica
2)
Incompatibilità
•
In ordine all’orario scolastico quest’ultimo dovrà tendere a rispettare il più possibile le
esigenze poste dalla didattica (carico di lavoro – distribuzione equilibrata delle attività più
impegnative all’interno della mattinata e della settimana – esigenze personali degli studenti
quali gli orari dei mezzi di trasporto) e possibilmente dovrà soddisfare le esigenze di tutto il
personale che lo utilizza. All’orario curricolare vengono aggiunte due unità orarie di 55
minuti per attività di recupero e/o approfondimento.
•
In ordine alle assemblee di classe e di istituto degli studenti, si afferma la necessità che ci sia
una programmazione delle assemblee ed una verbalizzazione delle stesse.
•
In ordine al comitato degli studenti e dei genitori, la scuola considera il funzionamento dei
suddetti comitati come utile momento di confronto dell’attività didattica e del servizio
scolastico pertanto promuove contatti e confronti con gli stessi.
•
Non si attribuisce alcun valore ai reclami e alle istanze presentate in modo anonimo.
26
PERCORSO FORMATIVO
OBIETTIVI
Finalita' Generali
La “Proposta formativa” indicata nel POF si propone il raggiungimento, a fine ciclo, dei seguenti
obiettivi trasversali, legati a valori civili, culturali, professionali.
Le “Finalità e gli obiettivi trasversali” debbono trovare puntuale riscontro nella programmazione
disciplinare e impegnano tutti i componenti dei consigli di classe, non solo sul terreno della
coerenza educativa, ma anche su quello della operatività disciplinare.
Le “Finalità generali” dell’Istituto si articolano in:
• Obiettivi Educativi Trasversali
• Obiettivi Culturali Trasversali
• Obiettivi Metodologici Trasversali
• Obiettivi Professionali Specifici
Per ciascuna categoria di obiettivi sono indicate le relative Conoscenze, Competenze, Capacità.
Per conoscenze si intende l'acquisizione dei contenuti ( teorie, principi, concetti, termini, tematiche,
argomenti, regole, procedure, metodi e tecniche).
Per competenze si intende l'utilizzazione delle conoscenze acquisite per eseguire compiti assegnati.
Per capacità si intende la rielaborazione critica ed autonoma delle conoscenze e competenze per
risolvere nuove situazioni in contesti diversi.
Per le classi del primo biennio, sia nella programmazione di classe che disciplinare si è tenuto conto
degli obiettivi espressi negli assi culturali e delle competenze da valutare e certificare a conclusione
del primo biennio.
27
OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI
•
CONOSCENZE:
COMPETENZE
•
•
•
•
•
•
•
CAPACITA’
•
•
•
•
•
Conoscere i diritti e i doveri della persona in un contesto sociale di reciproco
rispetto e il principio di uguaglianza tra le persone
Conoscere il proprio corpo e rispettarlo avendo cura della propria salute.
Riconoscere e praticare la parità dei diritti e dei doveri tra uomini e donne
Conoscere l'ambiente circostante e sapersi muovere in esso in autonomia,
consapevoli dei rischi e delle opportunità
Saper coordinare l’attività di gruppo.
Saper considerare la diversità di ideologie e di opinioni un'occasione per un
confronto e una ricerca comune di valori unificanti
Riconoscere il diritto alla diversità etnica, religiosa, culturale, razziale, accettarlo
come fonte di arricchimento
Saper accogliere la presenza del disabile nella comunità scolastica, collaborando per
l'integrazione possibile nella scuola, nella società, nel mondo del lavoro
Fare propria la cultura basata sull'accettazione, sul rispetto degli altri e sulla
solidarietà
Saper apprezzare i valori dell'amicizia, della vita relazionale e della qualità della
vita
Saper cogliere il valore della legalità intesa come rispetto del diritto e quindi saper
rispettare le regole, l'ambiente, gli altri, le cose non proprie
Saper valutare e autovalutarsi con senso critico
Avere stima di sé
OBIETTIVI CULTURALI TRASVERSALI
CONOSCENZE:
•
•
•
•
•
•
COMPETENZE
CAPACITA'
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Conoscere le strutture portanti le discipline oggetto di studio
Conoscere i diversi tipi di linguaggio
Conoscere i pacchetti applicativi informatici più diffusi per utilizzare strumenti
informatici e telematici
Conoscere e comprendere fatti e fenomeni collocati nel tempo e nello spazio
Saper utilizzare la lingua italiana parlata, scritta e trasmessa per entrare in rapporto
con gli altri.
Comprendere, saper analizzare e sintetizzare un testo letterario, scientifico, tecnico
e linguistico
Saper lavorare autonomamente e in gruppo
Saper comunicare, attraverso il linguaggio formale, scritto e orale, concetti e idee
Saper tradurre uno stesso concetto in linguaggi diversi
Porsi problemi e prospettare soluzioni
Acquisire capacità logico-deduttive
Saper inquadrare in uno schema logico questioni diverse
Saper comprendere e riconoscere l'interazione fra mondo fisico, biologico e
comunità umane
Acquisire un metodo di studio che fornisca elementi di autonomia
Saper considerare criticamente affermazioni e informazioni per arrivare a
convinzioni fondate e a decisioni consapevoli
OBIETTIVI METODOLOGICI TRASVERSALI
CONOSCENZE:
•
Essere in grado di ritrovare le informazioni necessarie
COMPETENZE
•
•
Conoscere le informazioni necessarie per la soluzione di problemi di diversa natura
Apprendere strutture e saperle trasferire, a nuove situazioni, per operare in ambienti
in continuo cambiamento
•
•
•
Saper riconoscere e trovare vie di soluzione a problemi anche nuovi
Saper prendere decisioni e assumere responsabilità
Acquisire capacità di lavoro interattivo e di lavoro di gruppo
CAPACITA’
28
OBIETTIVI PROFESSIONALI SPECIFICI – ISTITUTO TECNICO AGRARIO
•
•
•
CONOSCENZE:
•
•
•
COMPETENZE
•
•
•
CAPACITA'
•
•
Conoscere gli elementi necessari per una corretta gestione aziendale
Le informazioni tecnico-economiche propedeutiche all’attività di produzione
agricola
Acquisire conoscenze nel campo delle divisioni dei fondi rustici, del rilievo
delle superfici,dell’assetto territoriale dal punto di vista ecologico e della difesa
dell’ambiente
Acquisire concetti utili per valutare l’efficienza delle scelte imprenditoriali
Acquisire informazioni tecnico-economiche propedeutiche all’attività di
produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agro-alimentari
Operare in organismi associativi, privati o enti pubblici per il miglioramento e le
trasformazioni della realtà territoriali
Affrontare i problemi della meccanizzazione agricola e degli ordinamenti produttivi
Operare nelle strutture trasformative aziendali e industriali del settore agroalimentare
Acquisire le capacità necessarie ad affrontare le tematiche relative alla gestione del
paesaggio e dell'ambiente
Acquisire le capacità utili ad operare nelle strutture trasformative aziendali e
industriali del settore agro-alimentare
Acquisire capacità utili alla progettazione nel settore agro-alimentare
OBIETTIVI PROFESSIONALI SPECIFICI – IST. PROF. AGRICOLTURA AMBIENTE
•
•
•
CONOSCENZE:
•
•
•
COMPETENZE
•
•
CAPACITA'
•
Conoscere gli elementi necessari per una corretta gestione aziendale
Le informazioni tecnico-economiche propedeutiche all’attività di produzione
agricola
Acquisire conoscenze nel campo delle divisioni dei fondi rustici, del rilievo
delle superfici,dell’assetto territoriale dal punto di vista ecologico e della difesa
dell’ambiente
Acquisire concetti utili per valutare l’efficienza delle scelte imprenditoriali
Acquisire informazioni tecnico-economiche propedeutiche all’attività di
produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agro-alimentari
Eseguire le operazioni di preparazionedel fondo, messa a dimora e cure colturali di
piantagioni erbacee, arboree (in particolare vite ed olivo).
Coadiuvare il responsabile di laboratorio nelle analisi chimiche e microbiologiche
di acque, terreni e prodotti agricoli (vino, olio e latte
Saper allestire piccole aree verdi attrezzate.
Acquisire le capacità necessarie ad affrontare le tematiche relative alla gestione del
paesaggio e dell'ambiente
29
STRUTTURA DEL PERCORSO FORMATIVO
La scuola intende programmare un percorso formativo articolato e coerente con gli obiettivi
generali prefissati, ponendosi come effettiva istituzione di servizio, assolutamente specifica, non ad
altre assimilabile, capace di rispondere alle esigenze concrete dei suoi utenti, identificabili sia negli
studenti e le loro famiglie, che nel mondo del lavoro, delle agenzie universitarie e parauniversitarie,
della società in generale.
Tale percorso si articola come segue:
Corretta informazione (orientamento) diretta alle Scuole Medie.
Progetto interattivo fra Scuola Secondaria di primo e secondo grado: nei mesi di dicembre e
gennaio (Progetto "Scuola Aperta") gli alunni delle Scuole Medie della provincia di Macerata e
delle zone limitrofe vengono invitati a visitare l'Istituto; inoltre partecipano ad alcune lezioni
appositamente strutturate ed organizzate nelle loro scuole, dai docenti della Commissione
Orientamento.
Accoglienza dello studente (presa di contatto con il nuovo ambiente di studio/lavoro)
L’accoglienza dei nuovi alunni verrà organizzata nei primi giorni dell’anno scolastico con le
seguenti finalità:
- promozione della socializzazione dei nuovi alunni;
- conoscenza dei luoghi di studio e di lavoro.
E’ inoltre attivato uno stage di tre giorni in un'azienda naturalistica con attività sportive e ….
Organizzazione del lavoro nel tempo (orario) e nello spazio (strutture, attrezzature, etc.)
- L'Istituto intende organizzare l’attività didattica durante sei giorni lavorativi.
- La scansione delle valutazioni definitive sarà quadrimestrale (Trimestre – Pentamestre). Per
permettere alle famiglie un
maggior controllo, sarà anche effettuata una valutazione
intermedia nel secondo quadrimestre.
- I rapporti con le famiglie saranno attuati attraverso incontri mensili e ogniqualvolta se ne riscontri
la necessità con i singoli docenti nel quadro delle rispettive disponibilità ed un colloquio generale
per ogni quadrimestre.
30
Le funzioni strumentali
Il Dirigente Scolastico si avvale dell'apporto dei suoi “Collaboratori” e delle “Funzioni Strumentali”
al piano dell'offerta formativa. Al riguardo è opportuno precisare che, se i collaboratori vicari si
sostituiscono al Dirigente Scolastico nella titolarità delle sue competenze, invece le Funzioni
Strumentali lo coadiuvano in materie specifiche, peraltro tutte rientranti nell'ambito del P.O.F. In
tale prospettiva, l'apporto delle singole Funzioni Strumentali è estremamente significativo.
•
•
•
•
La programmazione curricolare
Le attività disciplinari e pluridisciplinari
Le attività opzionali integrative
Attività di orientamento, prevenzione, recupero
Attività di orientamento
Le classi del triennio saranno coinvolte in un progetto interattivo con varie Università.
L'Istituto si attiverà per una consulenza continuativa con le associazioni significative del mondo del
lavoro.
Attività di prevenzione
La scuola si impegna nella prevenzione perseguendo due finalità fondamentali:
- prevenzione dell’insuccesso scolastico: i metodi da adottare a tal fine saranno l’insegnamento
individualizzato, l’individuazione e valorizzazione degli interessi, predisposizioni, inclinazioni
personali.
- prevenzione dei disagi inerenti l’età adolescenziale: a tal fine la scuola promuove contatti, consulenze con le organizzazioni specializzate in materia attraverso il CIC.
•
•
I viaggi di istruzione, le visite guidate, gli stages e visite aziendali
La scuola e l'autovalutazione (qualità) anche in rete con AU.MI.RE. la Rete Regionale
delle scuole ed i Progetti di Miglioramento attivati.
Alla fine dell’anno scolastico la scuola valuterà il lavoro svolto ed il percorso formativo realizzato
attraverso questionari di qualità da somministrare ai diversi stakeholder (docenti, studenti, personale
scuola, genitori ed enti pubblici e privati) e attraverso l’analisi critica dei risultati evidenziati dalle
rilevazioni statistiche dei numerosi indicatori della Mappa della Qualità implementata dalla Rete
Regionale AU.MI.RE., confrontati trasversalmente con le altre scuole partecipanti delle regione
Marche, come di seguito indicato nel paragrafo relativo all’Autovalutazione, Miglioramentoe
Rendicontazione Sociale.
.
31
LA PROGRAMMAZIONE
La programmazione didattica rappresenta un momento fondamentale come progetto educativo della
scuola, del singolo corso e della specifica classe; viene formulata attraverso una metodologia di
lavoro collegiale che coinvolge:
Collegio dei docenti
Consigli di classe
Il singolo Insegnante
E’ un procedimento flessibile al quale è possibile apportare modifiche e correzioni in itinere.
Nella programmazione vengono completamente esplicitati gli obiettivi, i contenuti, i metodi, i
mezzi, gli spazi, i tempi del percorso formativo, nonché i criteri di valutazione scolastica.
Nelle classi terminali la programmazione didattica annuale del C.d.C., correlata alla
programmazione di ogni docente, rappresenta la struttura di base per la stesura del documento
finale. Per agevolare le operazioni concrete, finalizzate all'articolazione delle programmazioni, è
possibile trovare negli allegati al presente POF le tabelle per la “Programmazione dei Consigli di
Classe” (Allegati All. A), “Programmazione Individuale” (Allegati All. B) e la programmazione
individuale per le classi prime (Allegati All. C).
Criteri per la programmazione didattica
Ogni consiglio di classe programma la scelta dei contenuti culturali delle varie discipline sulla base
delle programmazioni disciplinari elaborate d'intesa tra i docenti della stessa disciplina e tenendo
presente che:
a) i contenuti delle singole materie non sono fine dell’insegnamento, ma strumento indispensabile
per il raggiungimento degli obiettivi e il perseguimento delle finalità generali dell'azione educativa
e didattica
b) i programmi ministeriali rappresentano la cornice di riferimento all'interno della quale ogni
docente effettua le scelte funzionali al raggiungimento dell'obiettivo prefissato
c) un'ipotesi di lavoro deve essere presentata da ogni docente al consiglio di classe e deve essere
armonizzata, funzionale e formalizzata in un unico documento, come programmazione annuale
complessiva della classe
La programmazione (disciplinare e di classe) deve essere strutturata per:
• finalità
• obiettivi ( conoscenza, competenza, capacità)
• contenuti
• strategie (metodologie e strumenti)
• verifica,
• valutazione (formativa e sommativa).
Le programmazioni del primo anno e relativi obiettivi fanno riferimento al D.M. 22 agosto 2007,
n.139 che stabilisce le norme in materia di adeguamento dell’obbligo di istruzione, ai sensi
dell’art.1 comma 622, della legge 27 dicembre 2006 n. 296.
La verifica deve riguardare l'intero processo insegnamento-apprendimento.
32
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICO - DISCIPLINARE
Per quanto riguarda la programmazione didattico-disciplinare si formula il seguente schema di
lavoro:
• Livelli di partenza
• Interventi necessari per colmare le lacune rilevate
• Obiettivi didattico-disciplinari
• Contenuti disciplinari e pluridisciplinari
• Scansione temporale
• Indicazioni metodologiche
• Strumenti di lavoro
• Criteri di valutazione
• Tipologia delle verifiche
• Attività di recupero individuale
Strategie didattiche
L’lstituto s’impegna per il raggiungimento degli obiettivi didattici attraverso la flessibilità delle
strategie e la loro finalizzazione al recupero dello svantaggio culturale, alla piena integrazione, alla
valorizzazione delle eccellenze, all’adeguamento della didattica ai diversi stili cognitivi.
a.
Per l'individuazione, il censimento delle situazioni di svantaggio culturale e il conseguente
recupero saranno utilizzati test d'ingresso e in itinere, questionari, grafici, griglie esplicative,
proiezioni audiovisive e con lavagna luminosa, metodologie didattiche fondate anche sulla
compresenza; il recupero, sia individuale che di gruppo, potrà essere effettuato con differenti
strategie sia in classe ( gruppi di apprendimento differenziato) sia in lezioni extra curricolari
(interventi di recupero);
b.
per il raggiungimento della piena integrazione culturale saranno utilizzate strategie fondate su
lezioni frontali e aperte su lavori di gruppo e di ricerca, su attività per fasce di livello, sull’uso
di strumenti multimediali ed interattivi, su metodologie fondate sul problem solving, su
tecniche di comunicazione e con strumenti quali i laboratori ;
c.
per il riconoscimento, l'evidenziazione e il potenziamento degli stili cognitivi saranno utilizzate
metodologie fondate sul lavoro individuale e di gruppo che esaltino la creatività, valorizzino le
capacità, rinforzino il gusto della ricerca e l'interesse alla conoscenza;
d.
per garantire un corretto orientamento scolastico e professionale la scuola si impegna:
1. a raccogliere il materiale di documentazione necessario, prodotto da agenzie esterne, e a
garantirne una adeguata diffusione fra gli studenti;
2. a rendere stabile il rapporto con gli Enti Locali e le agenzie che si occupano di orientamento
professionale;
3. ad impegnare i consigli di classe affinchè, assumendo le discipline come strumento di lettura
del reale, garantiscano, sul piano della didattica, l'educazione alla consapevolezza di sè e
all'autovalutazione, la conoscenza dell’ambiente nella sua evoluzione e problematicità e
l'informazione necessaria sui futuri percorsi scolastici e lavorativi che si aprono di fronte ad
ogni studente alla fine di una fase di curricolo.
33
PROGETTO RECUPERO ORARIO
Nell’ambito della normativa in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche (DPR n.275/1999)
ed alle Linee guida per gli Istituti Tecnici, le unità didattiche hanno subito una riduzione di 5 minuti,
di conseguenza è stato attivato un Progetto di Recupero Orario.
Il progetto prevede il Recupero orario per le Classi prime e seconde con una programmazione di
massima inerente le attività in azienda e approfondimento, con la relativa tempistica.
Per le classi terze il recupero è previsto, oltre che con un viaggio studio in cui inserire le visite ad
aziende con diverse realtà agrarie, seminari e incontri con figure professionali (veterinari, forestali,
NAS, repressione frodi, CCIAA, ordine tecnici agrari e agronomi, ecc.)
Per le classi quarte il Recupero orario avverrà nei periodi di Alternanza scuola-lavoro
Per le classi quinte il recupero sarà effettuato con le diverse attività di orientamento in uscita e
nella partecipazione a seminari, convegni, incontri formativi, a cui sarà da aggiungere il recupero
orario effettuato nel viaggio di istruzione.
Tutte le attività esterne programmate in Azienda prevedono in caso di maltempo attività alternative,
con una selezione in considerazione del costo economico.
Le attività verranno valutate sulla base di relazioni o report presentate dagli alunni ed inerenti le
attività svolte, con verifica delle assenze effettuate da valutare anche ai fini della validità del
recupero orario.
La struttura generale del Progetto di Recupero orario per l’anno scolastico 2014/2015 è visionabile
tra i Documenti di riferimento a richiesta.
34
Programmazione dei consigli delle classi prime
•
•
•
•
•
OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
OBIETTIVI CULTURALI TRASVERSALI
•
•
COMPETENZE DI BASE
(Riferite agli assi culturali)
Favorire la formazione dell'identità personale dello
studente;
Favorire il completamento del processo di
socializzazione;
Favorire il rispetto e la conoscenza dell'IO, inteso
come educazione psicofisica dei singoli e della
società tutta;
Favorire la conoscenza e la sensibilizzazione sulle
tematiche ambientali strettamente connesse con il
settore primario;
Favorire la ricerca, la rivalutazione e il rispetto dei
valori umani e della diversità;
Insegnare ad imparare (organizzazione del proprio
tempo e del metodo di studio)
Insegnare a comprendere e ad inviare messaggi
nelle varie forme di comunicazione;
Insegnare la collaborazione e la partecipazione
attiva;
Insegnare ad agire autonomamente e
responsabilmente;
Insegnare a risolvere i problemi
Insegnare a cogliere la complessità del vivere;
Insegnare ad acquisire le informazioni in modo
selettivo e critico;
Acquisire autocontrollo nei gesti, negli atteggiamenti
e nel linguaggio.
Essere in grado di ritrovare le informazioni
necessarie
Porsi problemi e prospettare soluzioni;
Conoscere le informazioni necessarie per la
soluzione di problemi di diversa natura;
Saper riconoscere e trovare vie di soluzione a
problemi anche nuovi, con l’aiuto degli insegnanti
Stimolare gli interventi degli alunni a partire dalle
loro conoscenze e attraverso l’utilizzo del metodo
induttivo.
ASSE DEI LINGUAGGI
Lingua italiana
•
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed
argomentativi indispensabili per gestire
l’’interazione comunicativa verbale in vari contesti
•
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di
vario tipo
•
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti
scopi comunicativi
Altri linguaggi
•
Utilizzare e produrre testi multimediali / utilizzare la
lingua straniera in semplici contesti quotidiani
Asse storico-sociale
•
Saper leggere, comprendere e utilizzare le fonti
•
Comprendere il cambiamento e la diversità dei
tempi storici orientandosi nel tempo e nello spazio
•
Collocare l’esperienza personale in un sistema di
regole fondato su un reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della
persona, della collettività e dell’ambiente
•
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema
socio-economico per orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio territorio
Asse matematico
•
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche
35
sotto forma grafica
Confrontare ed analizzare figure geometriche,
individuando invarianti e relazioni
•
Individuare le strategie appropriate per la soluzione
di problemi
•
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni
e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, utilizzando gli strumenti
di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni
specifiche di tipo informatico
Asse scientifico-tecnologico
•
Osservare,. descrivere ed analizzare fenomeni
appartenenti alla realtà naturale ed artificiale Saper
utilizzare un linguaggio scientifico-tecnologico
adeguato
•
Analizzare qualitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni fisiche e chimiche di energia e
materia a partire dall’esperienza
•
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti
delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in
cui vengono applicate
•
•
COMPETENZE TRASVERSALI DI
CITTADINANZA
•
•
•
•
•
OBIETTIVI METODOLOGICI
TRASVERSALI
•
•
OBIETTIVI PROFESSIONALI
TRASVERSALI
(didattica orientativa scelta
articolazione)
STRATEGIE DIDATTICHE
•
Conoscere i diritti ed i doveri della persona in un
contesto sociale di reciproco rispetto e il principio di
uguaglianza tra gli uomini ed il valore della
diversità.
Conoscere le norme comportamentali nei confronti
delle persone e degli ambienti.
Saper applicare le conoscenze acquisite nei diversi
contesti socio-culturali.
Saper cogliere il valore della legalità intesa come
rispetto del diritto e quindi saper rispettare gli altri,
l’ambiente, le regole, le cose non proprie.
Essere in grado di ritrovare le informazioni
necessarie;
Conoscere le informazioni necessarie per la
soluzione di problemi di varia natura;
Saper riconoscere e trovare vie di soluzione a
problemi anche nuovi;
Stimolare gli interventi degli alunni a partire dalle
loro conoscenze e attraverso l’utilizzo del metodo
induttivo.
Acquisizione di conoscenze e competenze che
faciliteranno
poi
una
scelta
consapevole
dell’articolazione del secondo biennio.
Il consiglio di classe al fine di favorire il raggiungimento
degli obiettivi prefissati, programma di mettere in atto
diverse strategie e di avvalersi degli strumenti didattici di
volta in volta ritenuti più idonei a consentire la piena
attuazione del processo “ insegnamento/apprendimento “
Lezione frontale
Lezione dialogata
Metodo induttivo e deduttivo
Scoperta guidata
Cooperative learning
Problem solving
Peer education
Brain storming
Analisi dei casi
Attività laboratoriale
Stage
Viaggi di istruzione e visite guidate
36
STRATEGIE DI RECUPERO
Con delibera del Collegio Docenti, le attività di recupero da
mettere in atto per questo anno scolastico sono le seguenti:
A. Percorso di studio personale organizzato dal
docente, di diversa intensità, da realizzarsi a casa,
per migliorare la qualità dell’applicazione e della
produzione, scritta ed orale (recupero in itinere) da
certificare con specifica indicazione nel registro
personale del docente.
B. Lavoro individualizzato in orario scolastico
utilizzando il 20% del curricolo – Recupero in itinere
C. Attività di recupero pomeridiana: collegata ai
contenuti disciplinari, rivolti ad una parte della
classe o classi parallele (almeno 5/6 alunni…), da
svolgersi in un’ora successiva al termine delle
lezioni del mattino oppure al pomeriggio con il fine
di far acquisire i saperi essenziali di natura
trasversale.
Libri di testo
Riviste specializzate
Appunti e dispense
Video/audio cassette
CD/DVD
Manuali e dizionari
Personal computer
Palestra
Laboratori
Lim
ATTREZZATURE E STRUMENTI
DIDATTICI
La valutazione deve riguardare l'intero processo
insegnamento-apprendimento.
Le verifiche, scritta, orale, grafica e pratiche saranno
effettuate almeno nel numero di due prove nel primo
periodo e almeno tre prove nel secondo periodo.
La scala di valori da assegnare per la valutazione va da uno
a dieci.
La valutazione finale terrà conto, comunque, di:
VERIFICHE E VALUTAZIONE
(periodicità, criteri, punteggio…)
•
Livelli di partenza
•
Progressi evidenziati nel percorso didattico
•
Interesse, impegno
•
Partecipazione, metodo di lavoro, abilità raggiunte
•
Raggiungimento dei saperi essenziali
•
Considerazione delle eventuali difficoltà personali
•
Assiduità scolastica
37
LA VALUTAZIONE
Premessa
La valutazione, intesa come momento formativo e conclusivo dell’azione didattica ed educativa,
viene strutturata secondo i criteri specifici individuati dal Consiglio di Classe e quelli
conseguentemente elaborati dal singolo docente in base alla specificità della propria disciplina.
La scuola indica le seguenti finalità generali e caratteristiche comuni ad ogni forma di valutazione:
• La valutazione presenta:
- un aspetto formativo come mezzo per sostenere, stimolare, guidare lo studente durante il
percorso di apprendimento
- un aspetto sommativo come presa di conoscenza della situazione di apprendimento,
indicazione dei livelli raggiunti all’interno di ogni materia dal singolo alunno.
• Per il singolo docente è una forma di autovalutazione del proprio operato ed un momento
didattico che permette la programmazione degli interventi successivi.
• Per lo studente è l’indicatore delle proprie tappe di apprendimento, delle personali difficoltà,
nonché lo stimolo ad una migliore prosecuzione del lavoro scolastico.
• Per la famiglia è momento di informazione e controllo del processo di apprendimento dei
propri figli
Caratteri della valutazione
La valutazione dovrà avere i seguenti requisiti:
• Chiarezza
• Comunicabilità
Gli alunni saranno informati sugli obiettivi che sono oggetto di valutazione, sugli strumenti adottati,
sui criteri di misurazione.
La valutazione avverrà alle scadenze temporali stabilite dagli OO.CC. e dal docente.
Criteri di valutazione
La valutazione si articolerà sulla base dei seguenti obiettivi:
• Conoscenza
• Competenza
• Capacità
• Esposizione
I singoli docenti espliciteranno i livelli di valutazione in riferimento ai suddetti obiettivi e ai criteri
adottati all’interno dei rispettivi Consigli di Classe.
La valutazione sommativa terrà conto inoltre del grado di raggiungimento degli obiettivi comportamentali stabiliti nel piano di lavoro del Consiglio di Classe.
L’alunno ha diritto di conoscere in ogni momento i risultati della verifica e i criteri ed i risultati
della valutazione delle singole prove.
38
Per le prove scritte, orali e strutturate verranno adottate le seguenti griglie di valutazione approvate
con delibera del Collegio Docenti, con una valutazione per la sufficienza con una percentuale pari
al 60% del punteggio massimo.
Solo per le simulazioni della terza prova delle classi quinte, la valutazione per la sufficienza sarà
con una percentuale pari al 50% del punteggio massimo.
GRIGLIA VALUTAZIONE per la PROVA SCRITTA
VALUTAZIONE COL CRITERIO "PERCENTO"
r cent
2 - Riferimento ai voti Minimo, Sufficiente e Massimo e agli INDICATORI
Valore
scelto:
VotoMax
10
15
35
100
10
VotoSuff
6
10
22
60
6
VotoMin
1
1
1
1
1
VALORI
PercSuff
=
0,6
a=
b=
1,67
7,33
Pmax
45,0
45,0
45,0
VOTO
1,0
1,0
1,0
Voto = a x PercMax^2 + b x PercMax +
VotoMin
Pesi
Studente
XXXXXX
Ind 1
Ind 2
Ind 3
4
3
2
Ind 4
Ind 5
PuntGrez
0,0
0,0
0,0
Voto
Perc
0%
0%
0%
Punteggi da assegnare per ogni indicatore:
0 : prestazione nulla
1 : gravemente insufficiente
2 : insufficiente
3 : sufficiente
4 : discreto/buono
5 : buono/ottimo
INDICATORE 1= conoscenza degli argomenti
INDICATORE 2 = uso corretto e adeguato del linguaggio, anche tecnico, in un contesto coerente ed
organizzato
INDICATORE 3 = capacità di collegamento, approfondimento e rielaborazione
personale.
39
GRIGLIA VALUTAZIONE per la PROVA ORALE
VALUTAZIONE COL CRITERIO "PERCENTO"
r cent
2 - Riferimento ai voti Minimo, Sufficiente e Massimo e agli INDICATORI
Valore
scelto:
VotoMax
10
15
35
100
10
VotoSuff
6
10
22
60
6
VotoMin
1
1
1
1
1
VALORI
PercSuff
=
0,6
a=
b=
1,67
7,33
Pmax
45,0
45,0
45,0
45,0
VOTO
1,0
1,0
1,0
1,0
Voto = a x PercMax^2 + b x PercMax +
VotoMin
Pesi
STUDENTE
XXXXX
Ind 1
4
Ind 2
3
Ind 3
2
Ind 4
Ind 5
PuntGrez
0,0
0,0
0,0
0,0
Punteggi da assegnare per ogni indicatore:
0 : prestazione nulla
1 : gravemente insufficiente
2 : insufficiente
3 : sufficiente
4 : discreto/buono
5 : buono/ottimo
Ind 1
Ind 2
Ind 3
Conoscenza specifica degli argomenti proposti
Padronanza della
lingua
Capacità di approfondimento e di elaborazione autonoma
40
GRIGLIA VALUTAZIONE per le PROVE STRUTTURATE
Per valutare le prove strutturate del biennio e del triennio (anche prove diagnostiche come Entry Test con
attività come: domanda a scelta multipla, domanda a Vero/Falso, domanda a risposta multipla, domanda a
corrispondenze, domanda a completamento, domanda di sequenza logica, ecc.) si utilizza la seguente griglia:
La verifica scritta sarà costituita da una parte, pari al 60% dell’intero punteggio, che attesterà le sole
competenze minime, mentre il restante 40% verterà sul resto delle competenze da raggiungere. Tenendo
conto degli obiettivi da perseguire e delle competenze da conseguire, l’insegnante attribuirà ad ogni esercizio
un dato punteggio e quindi si avrà un certo punteggio max. totale. Il punteggio complessivo della prova è
sempre rapportato a 100. Quindi, per ottenere un voto da 1 a 10 basterà semplicemente dividere il punteggio
ottenuto per 10. Questo tipo di griglia, che può essere utilizzata qualunque sia il punteggio totale della prova,
consente anche agli studenti di auto-valutare la propria verifica in maniera molto semplice e nella massima
trasparenza.
Griglia di Valutazione Prove Strutturate
Punteggio Ottenuto
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
Punti di Penalità
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
41
Voto
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
Il Collegio dei Docenti concorda nell'utilizzare un’ampia “Scala di valori” da assegnare per la
valutazione, in relazione ai criteri e agli obiettivi sopra concordati, secondo il seguente schema:
VOTO
GIUDIZIO
1-3
Del tutto
insufficiente
Lo studente presenta un livello nullo di conoscenze e di abilità; non possiede un
linguaggio adeguato e non mostra interesse per la materia.
4
Gravemente
insufficiente
Lo studente presenta gravi lacune nella conoscenza dei contenuti proposti, anche
quelli fondamentali; non possiede proprietà di linguaggio e ha sviluppato abilità
settoriali. L’interesse è scarso.
5
Insufficiente
Lo studente possiede informazioni frammentarie dei contenuti proposti; denota
difficoltà ad un ragionamento coerente, pure orientandosi con la guida
dell’insegnante; si esprime in forma imprecisa e non sempre corretta.
6
Sufficiente
Lo studente possiede una conoscenza generale della disciplina e sa orientarsi
anche attraverso domande guida formulate dall’insegnante. Sa utilizzare un
linguaggio sufficientemente appropriato e comunque tale da non compromettere
la chiarezza dell’esposizione.
7
Discreto
Lo studente dimostra sicurezza nell’esposizione degli argomenti richiesti, utilizza
una terminologia corretta e dimostra capacità di riflettere su problemi di una
certa complessità.
8
Buono
Lo studente possiede una conoscenza completa dei contenuti proposti, autonomia
di esposizione e capacità di rielaborare e collegare gli argomenti appresi.
9
Ottimo
Lo studente possiede una conoscenza completa e organica del programma svolto;
dimostra capacità di analisi e di sintesi e una buona padronanza linguistica.
10
Eccellente
SIGNIFICATO DEL VOTO
Lo studente possiede una conoscenza perfetta ed approfondita della materia;
rivela ottime capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione critica dei
contenuti. sa organizzare ed esporre le idee con chiarezza ed efficacia,
utilizzando un lessico ricco ed appropriato.
La “Valutazione finale” terrà conto di:
• livelli di partenza,
• progressi evidenziati nel percorso didattico,
• interesse, impegno,
• partecipazione, metodo di lavoro, abilità raggiunte,
• raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati,
• assiduità scolastica.
42
GRIGLIA DI VALUTAZIONE COMPORTAMENTO
Per quanto concerne la valutazione del comportamento il Collegio dei docenti ha deliberato di
adottare la seguente griglia con il dettaglio degli indicatori :
Alunno________________________classe_________________________
La seguente griglia di valutazione del comportamento degli studenti scaturisce dalla valorizzazione dei documenti fondanti dell’Istituto di
Istruzione Superiore“G.Garibaldi”e dalle fonti normative vigenti. Essa vuole ribadire i principi imprescindibili dell’educazione, del senso civico e
del successo formativo degli alunni. Si è adottato un criterio descrittivo e non punitivo del comportamento, convinti che la formazione e l’educazione
siano processi complessi e continui, che richiedono la cooperazione oltre che dello studente, della famiglia, dei docenti, e del personale ATA. La
griglia è costruita sulla base di descrittori del comportamento relativi alla frequenza ed alla puntualità, alla partecipazione al dialogo educativo, al
rapporto con persone ed attrezzature, al rispetto delle consegne e delle scadenze e al livello di attenzione, che costituiscono degli indicatori utili al
Consiglio di Classe al fine di definire il voto di condotta da attribuire ai singoli studenti. Il CdC nell’attribuire il voto di comportamento di ciascun
alunno terrà conto della prevalenza dei descrittori corrispondenti ai voti proposti. In questo senso la griglia rappresenta un utile strumento, ma non
deve generare un automatismo valutativo.
Comportamento
Voto
A1) Ruolo collaborativo e propositivo all’interno della classe, con ottima socializzazione;
A2) Correttezza e sensibilità nel comportamento durante le lezioni;
A3) Massima frequenza, puntualità e rispetto delle consegne;
A4) Autocontrollo e civismo durante le attività didattiche, svolte anche al di fuori dell’Istituto ed in orario extracurriculare, compresi
10
i viaggi di istruzione, disponibilità alla collaborazione con docenti e/o compagni durante l’attività didattica;
A5) Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto e dei luoghi, anche esterni, in cui si svolgono attività didattico
educative (compresi i viaggi di istruzione), come fattore di qualità della vita scolastica;
A6) Rispetto assoluto delle norme previste in materia di sicurezza;
A7) Cura della persona e del linguaggio.
B1) Ruolo collaborativo all’interno della classe;
B2) Correttezza nel comportamento durante le lezioni;
B3) Frequenza assidua, puntualità e rispetto delle consegne;
B4) Autocontrollo e civismo durante le attività didattiche, svolte anche al di fuori dell’Istituto ed in orario extracurriculare, compresi
i viaggi di istruzione, disponibilità alla collaborazione con docenti e/o compagni durante l’attività didattica;
9
B5) Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto e dei luoghi, anche esterni, in cui si svolgono attività didattico
educative (compresi i viaggi di istruzione), come fattore di qualità della vita scolastica;
B6) Rispetto assoluto delle norme previste in materia di sicurezza.
B7) Cura della persona e del linguaggio.
C1) Partecipazione all’attività didattica ed agli interventi educativi;
C2) Adeguatezza nel comportamento durante le lezioni;
C3) Buona frequenza, puntualità e rispetto delle consegne,
C4) Atteggiamento responsabile durante le attività didattiche, anche al di fuori dell’Istituto ed in orario extracurriculare, compresi i
viaggi di istruzione;
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C5) Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto e dei luoghi, anche esterni, in cui si svolgono attività didattico
educative (compresi i viaggi di istruzione) come fattore di qualità della vita scolastica;
C6) Rispetto delle norme previste in materia di sicurezza;
C7) Cura della persona e del linguaggio.
D1) Interesse selettivo e partecipazione attenta, ma non sempre attiva, al dialogo educativo;
D2) Atteggiamento e linguaggio non sempre corretti durante le lezioni e le attività al di fuori dell’Istituto, svolte anche in orario
extracurriculare, compresi i viaggi di istruzione;
D3) Atteggiamento sufficientemente responsabile durante le attività didattiche;
7
D4) Poco interesse nei confronti delle attività didattiche svolte al di fuori dell’Istituto;
D5) Qualche raro episodio di mancato rispetto del Regolamento di Istituto, ma sostanziale rispetto delle norme previste in materia di
sicurezza.
E1) Interesse selettivo e partecipazione tendenzialmente passiva al dialogo educativo;
E2) Uso d un linguaggio poco corretto ed inadeguato all’ambiente;
E3) Ruolo non costruttivo all’interno del gruppo classe;
E4) Rapporti interpersonali non sempre corretti;
E5) Frequente disturbo all’attività didattica, anche al di fuori dell’Istituto, svolta pure in orario extracurriculare, compresi
6
i viaggi di istruzione;
E6) Scarso rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto e dei luoghi, anche esterni, in cui si
svolgono attività didattico educative (compresi i viaggi di istruzione);
E7) Infrazioni lievi delle norme previste in materia di sicurezza;
E8) Episodi di mancato rispetto nei confronti delle regole della scuola.
F1) Mancanza di interesse e partecipazione al dialogo educativo e all’attività didattica;
F2) Ruolo particolarmente negativo all’interno del gruppo classe, con grave e frequente disturbo all’attività didattica;
F3) Atteggiamento irresponsabile durante le attività didattiche svolte al di fuori dell’Istituto;
F4) Comportamento lesivo della dignità dei compagni e del personale della scuola;
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F5) Mancato rispetto dell’integrità delle strutture, degli spazi comuni e dei luoghi, anche esterni all’Istituto, in cui si svolgono
attività didattico-educative (compresi i viaggi di istruzione). Occupazione illegittima degli spazi scolastici;
F6) Infrazioni gravi delle norme di sicurezza e danneggiamento di dispositivi di sicurezza;
F7) Violazione reiterata al regolamento di Istituto, con ripetute note e sospensioni, di durata pari o superiori a 15 giorni.
43
Criteri per l’effettuazione degli scrutini finali
Criteri per la valutazione finale per la promozione, il rinvio dello scrutinio finale, la non
promozione.
Il Collegio dei docenti ha deliberato quanto segue:
Per la promozione all’unanimità:
- Conseguimento degli obiettivi minimi in tutte le materie o almeno:
- Valutazione mediocre in non più di 2 materie (per valutazione mediocre si intende il 5)
- Progressi significativi fatti registrare
Per il rinvio dello scrutinio finale, all’unanimità:
- Mancato conseguimento degli obiettivi minimi in non più di 3 materie e:
- Giudizio positivo sulle possibilità di recupero nel prossimo anno scolastico
- Giudizio positivo sulle possibilità di inserimento nella classe successiva
- Per la prima classe, a fronte di particolari situazioni, eventuale valutazione biennale.
Per la non promozione:
- Mancato conseguimento degli obiettivi minimi nella generalità delle materie o nel caso in cui il
divario tra le insufficienze ed i voti insufficienti riportati sia maggiore o uguale a 7 punti
- Giudizio negativo sulle possibilità di recupero nel periodo estivo
- Giudizio negativo sulle possibilità di inserimento nella classe successiva
- Assenze pregiudizievoli al conseguimento degli obiettivi minimi
- Inefficacia delle attività di recupero e perdurare dei debiti pregressi
Saranno i singoli Consigli di classe a deliberare, caso per caso, tra la bocciatura e la sospensione del
giudizio in conformità con il DPR 122 del 22 giugno 2009.
I singoli Consigli di Classe, con autonoma capacità decisionale sul piano valutativo, potranno
discostarsi dai criteri di cui sopra solo in casi eccezionali e compiutamente motivati.
Per gli alunni non ammessi alla classe successiva, i Consigli di classe espliciteranno compiutamente
a verbale le motivazioni che hanno prodotto tali decisioni. Per tutti gli alunni del triennio dell’ITA
verranno deliberati i crediti formativi e i crediti scolastici con le esplicite motivazioni che i Consigli
di classe riterranno opportuno evidenziare.
44
Criteri per l'attribuzione del credito scolastico,
Il credito scolastico da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione ministeriali va espresso in
numero intero e deve tener conto della media dei voti. Per assegnare il massimo della fascia bisogna
inoltre tener conto di almeno due dei seguenti indicatori :
•
assiduità della frequenza scolastica,
•
interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo,
•
interesse ed impegno nella partecipazione alle attività complementari integrative,
•
eventuali crediti formativi.
Tutto ciò per dare la possibilità di offrire un quadro completo ed esauriente sulla situazione di
apprendimento di ogni singolo studente.
Per tutti gli alunni del triennio verranno deliberati i crediti formativi e i crediti scolastici con le
esplicite motivazioni che i Consigli di Classe riterranno opportuno evidenziare.
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Criteri per l'attribuzione del credito formativo
I Crediti Formativi si riferiscono a esperienze esterne alla scuola e contestualmente si
caratterizzano in coerenza e specificità con l'indirizzo di studi frequentato. Pertanto le suddette
esperienze, da cui derivano competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l'esame di stato,
debbono essere qualificate e debitamente documentate
Esperienza qualificata
L'esperienza deve essere espressamente finalizzata alla
formazione, o comunque strutturata con una intenzionale
valenza formativa
Debitamente documentata
(per nessun motivo sono
ammes-se nè sono convalidabili
attività
documentate
in
fotocopia o auto-certificate)
Certificazione ufficiale di Ente, Associazione,
IstitIstituzione,
etc..
completa
di
descrizione
dell'esperienza
Regolarità fiscale, previdenziale, etc....
Per i crediti acquisiti all'estero la certificazione deve esse
essere rilasciata da uno degli Enti con i quali il Ministero
ha stipulato l'accordo
Competenze coerenti
L'esperienza deve avere attinenza con i contenuti di una
o più discipline che caratterizzano il corso di studi, con
particolare riferimento a quelle tecnico professionali, ed
essere un fattore qualificato di arricchimento delle
connesse conoscenze, competenze, capacità
La validazione da parte dei consigli di classe viene fatta tenendo conto dei seguenti parametri:
attività sportive non episodiche; tali attività vengono prese in considerazione se si sono concluse con un
esame o se l’attività è agonistica;
frequenza di corsi o di attività di volontariato, senza scopo di lucro, continuative legate a specifici progetti
con un minimo di 15 ore di partecipazione;
corsi e progetti di rilevante carattere culturale e/o professionalizzante con un minimo di
partecipazione
15 ore di
frequenza di corsi presso l’Istituto Musicale ed il Conservatorio;
partecipazione a concorsi nazionali, regionali e provinciali o mostre di interesse didattico e culturale;
certificazioni linguistiche di enti certificatori riconosciuti dal MIUR e ECDL.
partecipazione allo Stage Alternanza Scuola Lavoro.
Nessuna domanda può essere presa in considerazione se priva di una documentazione chiara, precisa ed
appropriata, che verrà comunque valutata caso per caso dal Consiglio di classe. Riguardo all’estensione
temporale, vengono riconosciute solo le attività relative all’ anno scolastico o solare in corso, salvo casi
particolari che vengono valutati da ogni singolo Consiglio di classe.
Le certificazioni per l’attribuzione del credito formativo dovranno essere consegnate entro il 15 Maggio di
ogni anno alla segreteria didattica della scuola.
46
Attività di recupero in itinere e finali
Per le attività di recupero da mettere in atto alla fine del primo quadrimestre vengono individuate le seguenti
attività:
1. Pausa didattica, gestita dal docente supportato dagli studenti più meritevoli secondo le modalità
dell’educazione tra pari;
2. Percorso di studio individualizzato organizzato dal docente, di diversa intensità, da realizzarsi a
scuola, per migliorare la qualità dell’applicazione e della produzione scritta ed orale, utilizzando il
20% del curricolo;
3. Percorso di studio individualizzato organizzato dal docente da realizzarsi a casa,
4. Corsi di recupero: collegati ai contenuti disciplinari, rivolti ad una parte della classe o classi parallele
(almeno 5 alunni), da svolgersi in un’ora successiva al termine delle lezioni del mattino oppure al
pomeriggio con il fine di far acquisire gli obiettivi minimi di natura trasversale.
Fermo restando che verrà data la precedenza ai corsi di recupero estivi per gli alunni con sospensione del
giudizio, Il numero massimo di corsi di recupero da istituire alla fine del 1° quadrimestre, per ogni studente
che riveli carenze in una o più discipline, non deve superare il numero di 3. Se al primo scrutinio le
insufficienze evidenziate nelle diverse materie da uno studente fossero in numero maggiore (4 o più), si
procederà alla scelta di quali corsi di recupero attivare, scegliendo tra sole 3 discipline, procedendo
nell’ordine secondo i criteri della:
1. gravità delle insufficienze: sarà assicurata una priorità alla disciplina in cui la insufficienza risulti
palesemente più grave, secondo il voto assegnato dagli insegnanti;
2. a parità del voto di insufficienza, per l’attivazione dei corsi di recupero si darà la priorità: nel biennio
alle discipline propedeutiche allo studio delle altre come italiano, matematica e inglese: nel triennio
alle materie professionali d’indirizzo (ad esempio, Chimica per l’indirizzo Operatore ChimicoBiologico)
3. propedeuticità della materia: se i criteri precedenti non dovessero ancora permettere una scelta, una
disciplina propedeutica allo studio di altre discipline (ad es. la Matematica) avrà la precedenza nella
attivazione dei corsi di recupero rispetto ad altre materie.
Al termine delle attività di recupero l’alunno dovrà sostenere una prova finale.
Per le attività di recupero che verranno attivate al termine degli scrutini finali per gli alunni con sospensione
del giudizio, il Collegio dei Docenti ha deliberato che i corsi di recupero debbano avere una durata massima
di 12 ore da sessanta minuti con un minimo di 6 alunni o un percorso di studio individualizzato organizzato
dal docente se il numero degli studenti non permetta l’organizzazione dei corsi di recupero medesimi.
47
IL CONTRATTO FORMATIVO
Il “Contratto formativo” è :
•
•
•
•
una dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della scuola;
un accordo tra insegnanti, studenti e famiglie mirato alla maturazione della responsabilità e
dell’impegno personale di ciascun allievo, affinché viva la sua crescita umana e culturale
come un proprio progetto;
uno strumento limitato nel tempo, negoziabile e rinegoziabile, rivedibile in funzione del
progetto;
una risposta all’attesa degli studenti di avere dagli insegnanti l’aiuto metodologico
necessario per imparare ad organizzare il loro lavoro fino a conquistare l’autonomia.
IL “Contratto formativo” nasce dal lavoro e dal dialogo degli insegnanti, degli studenti e delle
famiglie di ciascuna classe sugli impegni reciproci.
Ciascuna parte dichiara gli impegni e le attese rispetto all’altra parte; si mettono a confronto le
rispettive elaborazioni ed ha luogo un negoziato per ogni punto fino alla stesura del contratto in
forma che soddisfi le parti.
Alla fine del quadrimestre le parti fanno un bilancio dell’esperienza: osservazioni e critiche,
proposte per gli aggiustamenti necessari.
GLI IMPEGNI DEGLI INSEGNANTI
A. Progettare:
•
individuare contenuti e metodologie per articolare percorsi di apprendimento motivanti e
gratificanti
B. Educare:
•
a rispettare se stessi e gli altri;
•
ad abituarsi ad una convivenza corretta e collaborativa;
•
a rispettare la legalità;
C. Formare:
•
fare acquisire le competenze e le conoscenze programmate;
•
esprimere la propria offerta formativa presentando la programmazione didattica in tutte le
sue parti: obiettivi, contenuti, metodologia, valutazione;
•
motivare il proprio intervento formativo.
D. Rispettare:
•
i ritmi di attenzione e di apprendimento;
•
armonizzare il carico di lavoro;
•
rispettare le differenze di idee, comportamenti, stili, bisogni dei ragazzi;
•
la regolarità del contratto;
•
creare un clima di fiducia per motivare e per favorire scambi ed interazioni.
E. Valutare:
•
esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione;
•
verificare le acquisizioni delle competenze regolarmente e organizzare i recuperi;
•
stabilire le date.
•
48
GLI IMPEGNI DEGLI STUDENTI
A. Partecipare alla propria formazione:
•
conoscere gli obiettivi didattici e formativi del proprio curriculum e il percorso per
raggiungerli ;
•
partecipare al lavoro in classe ascoltando, ponendo domande, segnalando difficoltà,
chiedendo spiegazioni e aiuto;
•
collaborare ai lavori di gruppo;
•
predisporre strumenti e materiali necessari per lavorare in buone condizioni;
•
impegnarsi a dedicarsi ogni giorno, fin dall’inizio dell’anno, il tempo necessario allo studio
e allo svolgimento degli esercizi assegnati;
B. Rispettare:
•
gli altri, le differenze, le idee, i comportamenti, le sensibilità;
•
i tempi, i ritmi di lavoro e le scadenze;
•
le norme di comportamento dettate dal Regolamento d’Istituto.
GLI IMPEGNI DEI GENITORI
•
•
•
•
•
interessarsi con continuità dell’andamento scolastico del proprio figlio;
mantenersi in contatto con i docenti della classe utilizzando in primo luogo le apposite ore
settimanali di ricevimento;
segnalare tempestivamente alla scuola eventuali problemi legati alla frequenza, alla
motivazione, alla salute e al rendimento scolastico del figlio per l’adozione, ove necessario,
di idonei provvedimenti e correttivi nell’azione didattica;
formulare pareri e proposte, direttamente o tramite la propria rappresentanza eletta nei
Consigli di classe o nel Consiglio d’Istituto, per il miglioramento dell’offerta formativa;
partecipare alle attività formative e collegiali che li riguardano.
A ciascun Consiglio di Classe è demandato il compito di programmare all’inizio dell’anno
scolastico tempi, metodologie e strumenti per attuare il Contratto Formativo docenti –alunni –
genitori.
49
NORME PER L'EFFETTUAZIONE DI VIAGGI DI ISTRUZIONE
Premessa
I viaggi di istruzione e le visite guidate vanno intesi come momento importante del processo di
conoscenza e di socializzazione della classe nonché di allargamento dell'orizzonte culturale e sono
preziosa occasione di riscontro di quanto trattato e sviluppato nell'attività di studio, sia curriculare,
sia extra-curriculare; essi infatti scaturiscono in diretta connessione con la programmazione
didattica , dalla quale non possono prescindere.
Viaggi di istruzione e visite guidate
I viaggi di istruzione e le visite guidate si effettuano di norma per classi singole e/o parallele.
Tutte le classi possono effettuare viaggi di istruzione e visite guidate della durata di un giorno per
non più di cinque volte in un anno scolastico.
Per le classi quinte è consentita l'organizzazione di viaggi all'estero utilizzando in ogni caso un
numero di giorni di lezione non superiore a sei.
Le classi terze e quarte possono effettuare viaggi di istruzione collegati a iniziative culturali di
rilievo nazionale e internazionale, a esperienze di gemellaggio e/o a scambi culturali con scuole e/o
paesi italiani e stranieri utilizzando non più di sei giorni di lezione per le iniziative culturali e i
gemellaggi e non più di venti giorni complessivi per gli scambi culturali. Tali esperienze non sono
cumulabili nello stesso anno scolastico con altri viaggi di istruzione e visite guidate superiori a un
giorno e sono eccezionalmente possibili in deroga alle norme previste dalla C.M. 291/92, anche per
gruppi di alunni limitati e/o delegazioni ristrette.
In linea generale è consentita l’effettuazione di viaggi di istruzione nel limite di cinque giorni
complessivi (quattro pernottamenti) per le classi del triennio e di tre giorni (due pernottamenti) per
le classi del biennio. Per effettuare il viaggio debbono partecipare i 2/3 degli alunni della classe.
Per tutti i viaggi di istruzione non e' prevista, di norma, copertura finanziaria da parte dell'Istituto e
pertanto gli alunni dovranno contribuire pro/quota per l'intera spesa.
Per visite guidate si intendono quelle uscite o lezioni itineranti che non comportino pernottamenti e
abbiano finalità didattico-culturali specificatamente inserite nell'iter formativo delle materie del
corso frequentato; la loro durata è in ogni caso circoscritta nello spazio di una giornata.
Esse sono individuabili, in visite a città, musei, mostre, complessi industriali, cantieri, fiere,
aziende, complessi naturalistici ecc. e debbono essere proposte dagli insegnanti delle singole
materie che ne indicheranno le finalità o dai rispettivi Consigli di classe e debbono ottenere
l’approvazione del Collegio dei Docenti.
Per visite guidate e viaggi di istruzione non possono essere utilizzati più di otto giorni di lezione
nello stesso anno scolastico, salve le eccezioni previste dal presente regolamento.
La realizzazione dei viaggi di istruzione e delle visite guidate connessi a luoghi di rilevanza
paesaggistico-naturalistico-ambientalisca è possibile anche nell’ultimo mese di scuola, fatte
eccezione per le classi quinte.
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Accompagnatori
I Consigli di Classe nel programmare i viaggi di istruzione e le visite guidate hanno l’obbligo di
individuare e designare nel proprio ambito i docenti accompagnatori in misura doppia rispetto al
contingente necessario, tenendo conto che va prevista la partecipazione effettiva di un docente per
ogni gruppo di 15 alunni o frazione. Spetterà poi al Consiglio di Istituto definire i dettagli
organizzativi di ogni viaggio di istruzione e visita guidata e al Dirigente Scolastico la nomina degli
accompagnatori effettivi.
Partecipanti ai viaggi di istruzione e alle visite guidate
Oltre agli studenti e ai loro accompagnatori, è consentita la partecipazione ai viaggi di istruzione,
nei limiti della disponibilità dei posti e a totale loro onere, alle seguenti categorie di persone:
• personale docente e A.T.A. dell'Istituto, compatibilmente con le esigenze di servizio;
• i genitori degli alunni, se portatori di handicap o in casi particolari.
Organizzazione/disposizioni generali
Tutti i viaggi di istruzione devono essere preventivamente autorizzati dal Consiglio di Istituto; per
le visite guidate è sufficiente l'autorizzazione del Dirigente Scolastico.
Viene istituita una Commissione, su nomina del Collegio dei Docenti, alla quale è demandato
l'onere di curare ogni aspetto organizzativo dei viaggi di istruzione e delle visite guidate, ivi
comprese le richieste di preventivi e le successive definizioni degli stessi.
Al momento dell’iscrizione al viaggio gli alunni dovranno versare entro i termini (pena l'esclusione)
la prevista quota, che non potrà essere rimborsata in caso di mancata partecipazione a meno che la
stessa non venga a determinarsi per situazioni indipendenti dalla volontà del soggetto e/o non
provochi in ogni caso aggravio di spesa per gli altri partecipanti e/o per il bilancio dell’Istituto.
Il collegio del 15 ottobre 2007, su indicazione del Dirigente, delibera il pagamento della quota dei
viaggi di istruzione attraverso bollettino di conto corrente postale. Per le visite guidate, il docente
proponente, raccoglie le quote da presentare in segreteria.
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Attività Integrative e di Supporto
La scuola si impegna a favorire la crescita di tutti gli aspetti della personalità. A questo scopo si
propongono attività curricolari e extracurricolari che possano stimolare una formazione armonica,
creativa e rispettosa delle originalità dell'individuo e della vita sociale.
I progetti organizzati nel corso dell'anno scolastico sono strumenti per raggiungere gli obiettivi delle
attività di seguito indicate, che saranno realizzate sempre in risposta a specifiche richieste e scelte
degli studenti o a esigenze pedagogico-formative individuate dal corpo docente. Tale attività si
configurano come opzionali e pertanto l'adesione e la conseguente attivazione si determinano per
libera scelta di classi o gruppi di alunni, nonchè di gruppi di docenti, di personale ATA e di
genitori. La validità dei progetti e la loro verifica non saranno fatte soprattutto in ordine alla
quantità delle iniziative realizzate, ma con particolare riguardo alla qualità delle stesse.
Attivita' integrative e di supporto: progetti di riferimento
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Alternanza scuola-lavoro
Convenzioni
Educazione ambientale
C.I.C. (centri di informazione e consulenza)
Educazione alla solidarietà
Educazione alla legalità
Educazione stradale
Progetto teatro
Corsi di lingue straniere
Corsi di informatica
Attività di orientamento scolastico
Corsi di educazione alla sicurezza (D.l.vo 626/94)
Attività di recupero
Incontro con il mondo del lavoro
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SICUREZZA
Concetti generali
Il Decreto Legislativo n. 626 del 19 settembre 1994 ha recepito otto Direttive Europee in materia di
igiene e sicurezza sul lavoro. Nel vecchio sistema di attuazione delle norme di sicurezza si
applicava un procedimento (insieme di norme) per raggiungere un risultato. Il nuovo sistema,
invece, ci coinvolge in un processo finalizzato a migliorare la qualità del risultato. La prevenzione
degli infortuni e la tutela della salute richiedono la partecipazione di tutti. Attraverso il
coinvolgimento di tutti i soggetti, ognuno con le proprie responsabilità, si tende al raggiungimento
degli obbiettivi generali di sicurezza e la tutela della salute.
Il D. Lgs. 626\94 pone la partecipazione dei lavoratori alla gestione della sicurezza e della salute
come elemento innovativo della legislazione previdente. I lavoratori contribuiscono, insieme al
datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento di tutti gli obblighi imposti dall’autorità
competente e verificano, per mezzo del proprio rappresentante per la sicurezza, l’applicazione delle
misure di sicurezza e di tutela della salute. Il nuovo sistema dà maggiore importanza ai
comportamenti da assumere durante il processo rispetto al risultato che comunque deve risultare di
qualità.
Sintesi degli obiettivi e degli adempimenti previsti dal D.Lgs 692/94:
• Eliminazione dei rischi;
• La riduzione dei rischi alla fonte;
• Sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che è meno pericoloso o non lo è;
• Privilegio delle misure di protezione collettiva rispetto a quelle di protezione individuale.
Nell’ambito scolastico, ai sensi del citato D.Lgs. il Dirigente Scolastico il DATORE DI LAVORO
per i lavoratori insegnanti, ATA e studenti, che deve:
• Effettuare l’analisi dei rischi presenti nella scuola o nei plessi scolastici;
• Valutare tali rischi;
• Redigere il documento di programmazione della prevenzione;
• Organizzare la sicurezza e la gestione di emergenza;
• Nominare il RESPONSABILE DELLA SICUREZZA (compito che può svolgere anche
direttamente);
• Informare e formare i lavoratori sui rischi della scuola e sulle misure adottate per la
prevenzione e la sicurezza.
Il RESPONSABILE DELLA SICUREZZA è la persona designata dal datore di lavoro, in
possesso di attitudini e capacità adeguate, che deve:
• Collaborare con il datore di lavoro per la redazione del documento sulla sicurezza;
• Collaborare con il datore di lavoro per la gestione di emergenza attraverso la redazione del
piano di evacuazione e la formazione delle squadre di evacuazione e di primo soccorso;
• Richiedere l’osservanza di comportamenti corretti;
• Attuare le misure di sicurezza programmate;
• Richiedere l’uso di D.P.I. (dispositivi di protezione individuali);
• Segnalare eventuali problemi.
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Il LAVORATORE deve contribuire ad applicare le norme ed allo sviluppo e miglioramento delle
condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
Nell’ambito scolastico i rischi di natura strutturali sono di competenza dell’ente proprietario
dell’immobile, per cui il datore di lavoro, al fine della valutazione dei rischi, deve acquisire, in
copia conforme, presso il relativo Ufficio Tecnico la sottoelencata documentazione:
• Certificato di prevenzione incendi (CPI) per strutture scolastiche con capacità superiore a
100 persone;
• Certificato di prevenzione incendi (CPI) relativo alla centrale termica di potenzialità
superiore a 100.000 kcal.;
• Certificato di agibilità;
• Certificato di omologazione ISPESL dell’impianto della centrale termica;
• Certificato di omologazione ISPESL dell’impianto ascensore;
• Certificato di conformità dell’impianto elettrico ai sensi della L. 46/90;
• Certificato di conformità dell’impianto idrico ai sensi della L. 46/90;
• Certificato di conformità dell’impianto di riscaldamento ai sensi della L. 46/90;
• Attestato dell’A.S.L. sull’impianto di messa a terra e parafulmine con verifica periodica;
• Eventuale documentazione sui componenti degli elementi costruttivi (esempio:
controsoffittatura).
L’ente proprietario è, inoltre, responsabile della manutenzione dell’immobile, in particolare alla
tenuta del registro che riporti le ditte interessate, la data di ricarica degli estintori e di verifica degli
impianti di sicurezza (sistema antincendio, uscite di sicurezza, maniglioni antipanico, sistemi di
allarme, etc.). Si specifica che tali verifiche devono essere effettuate almeno ogni sei mesi.
È obbligo del datore di lavoro effettuare almeno due esercitazioni di evacuazione nell’anno
scolastico.
PROSPETTO SINTETICO DEI SOGGETTI INTERESSATI DALLA
NORMATIVA SULLA SICUREZZA
DATORE DI LAVORO
DIRIGENTE SCOLASTICO
RESPONSABILE
DEL SERVIZIO
PREVENZIONE E
PROTEZIONE
MEDICO
COMPETENTE
ADDETTI AL
SERVIZIO
PREVENZIONE E
PROTEZIONE
ADDETTI AL
SERVIZIO
ANTINCENDIO E
EMERGENZE
RAPPRESENTANTE DEI
LAVORATORI
LAVORATORI DIPENDENTI
PERSONALE DELLA SCUOLA E STUDENTI
54
ADDETTI AL
PRIMO
SOCCORSO
PROGETTO EDUCATIVO D’ISTITUTO
ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
INTRODUZIONE
Con la stesura del Piano annuale di Inclusione l’Istituto intende garantire la piena partecipazione
alla vita scolastica a tutti i soggetti, oltre che fornire una cornice entro cui gli alunni possano essere
valorizzati e forniti di uguali opportunità a scuola.
La Direttiva del 27 dicembre 2012 “ Strumenti di Intervento per alunni con bisogni educativi
speciali e organizzazioni territoriali per l’inclusione scolastica”definisce la strategia inclusiva
finalizzata a promuovere il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in difficoltà. Il BES è
“qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo ed apprenditivo, espressa in un funzionamento
problematico anche per il soggetto, in termini di danni, ostacolo o stigma sociale,
indipendentemente dall’eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata.”
Il Progetto mira, dunque, a promuovere la continuità della frequenza scolastica per gli allievi con
bisogni educativi speciali diversamente abili (DVA) secondo una programmazione pensata e
scandita sulla base delle singole potenzialità e concorre – in sinergia con famiglia e territorio - ad
individuare il percorso più idoneo per un progetto di vita.
Gli studenti con disabilità certificata hanno Bisogni Educativi Speciali, richiedono un’attenzione
didattica e pedagogica particolare, che si realizza mediante provvedimenti da attuare per rendere
effettivo il diritto allo studio, l’inserimento e l’integrazione sociale.
È compito della scuola l’ elaborazione di una Programmazione Didattica ed Educativa
Individualizzata (PEI), in collaborazione con la famiglia e gli operatori dei servizi socio-sanitari.
Nel P.E.I. vengono definiti percorsi individualizzati che prevedono la definizione di obiettivi
educativi e didattici, attività e modalità di valutazione personalizzate. L’Istituto ha elaborato un
Protocollo per l’Accoglienza e Integrazione dell’Alunno DVA che definisce con precisione tutti
le azioni che la scuola compie per rispondere ai bisogni educativi speciali degli alunni con
certificazione.
L’articolo 12 della legge 104 prevede, per ciascun alunno, l’elaborazione della seguente
documentazione specifica:
1. Il Verbale di Accertamento della situazione di disabilità
2. La Diagnosi Funzionale
3. Il Profilo Dinamico Funzionale
4. Il Piano Educativo Individualizzato (PEI)
CARATTERISTICHE DEI PERCORSI
1. L’Istituto di Istruzione Superiore “G. Garibaldi” attua l’inserimento di alunni diversamente abili
con problematiche di natura e tipologia diverse. Oltre agli alunni in grado di seguire il curricolo
scolastico ordinario nelle classi di appartenenza alle quali sono assegnati (gli alunni con
disabilità psicofisiche e/o sensoriali), l’Istituto ne accoglie altri in possesso di prerequisiti di
base inferiori a quelli necessari per affrontare il percorso scolastico ordinario, ai quali offre un
servizio scolastico-formativo differenziato (gli alunni con disabilità psicofisiche), che si
conclude, di solito, con esperienze di orientamento lavorativo con o senza stage sul territorio.
55
2. Gli alunni qualora sia possibile:
•
•
seguono la programmazione curricolare di classe, con individualizzazioni o semplificazioni solo
per la parte strumentale coinvolta dal tipo di disabiltà di cui sono portatori e per la metodologia
d’intervento.
Ottengono un titolo di studi con valore legale a tutti gli effetti.
3. Qualora ciò non sia possibile l’intervento educativo si articola secondo il seguente percorso:
•
•
•
•
•
•
durante il primo anno di frequenza vengono privilegiate le attività finalizzate alla loro
conoscenza e all’accertamento e potenziamento delle loro abilità
in base all’accertamento delle abilità possedute si procede alla stesura di una programmazione
differenziata;
nella programmazione differenziata si strutturano percorsi che si avvalgono anche delle attività
alternative progettate dai docenti specializzati;
durante il secondo anno vengono privilegiate le attività finalizzate da una parte al
consolidamento ulteriore delle abilità residue, dall’altra alla formulazione di ipotesi di
orientamento;
durante il terzo anno e negli anni successivi vengono privilegiate le attività finalizzate da una
parte alla valutazione e valorizzazione di quelle abilità che possono essere spese nel mondo del
lavoro, dall’altra all’attuazione di esperienze di orientamento lavorativo con collocazione sul
territorio.
qualora le abilità e le autonomie non consentano questo orientamento vengono altresì avviati
percorsi di graduale inserimento nelle strutture protette presenti sul territorio.
ORIENTAMENTO LAVORATIVO
Acquisito il parere favorevole della famiglia, si articola, generalmente, nell’arco di un triennio e
cioè tra il terzo e il quinto anno di frequenza dell’alunno con handicap seguendo il percorso qui
specificato:
•
•
durante il terzo anno di frequenza e comunque al compimento del sedicesimo anno di età,
ultimate le attività volte alla sua conoscenza, vengono perfezionate quelle finalizzate alla
formulazione di ipotesi realistiche di orientamento anche attraverso degli stage,
durante il quarto anno e il quinto anno viene attuata, attraverso la collaborazione con strutture ed
enti del territorio e in accordo con l’ASL e i Servizi Sociali competenti, la costruzione di
percorsi di tirocinio, con realizzazione di esperienze lavorative guidate, di solito all’esterno
dell’Istituto, presso o d’intesa con la Formazione Professionale, con le Agenzie Territoriali
specializzate o con gli Enti Locali disponibili.
56
CARATTERISTICHE DELLE ATTIVITA’
1. Prima accoglienza per i nuovi iscritti
Attuata nel periodo marzo – aprile dell’anno scolastico che precede l’iscrizione al primo anno,
viene curata dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione con la collaborazione degli Insegnanti di
Sostegno della Scuola Media attraverso il Progetto di Pre-inserimento.
2. Accoglienza per i vecchi e nuovi iscritti
Attuata all’inizio del nuovo anno scolastico, viene curata sia dal Gruppo di Insegnanti di
Sostegno d’Istituto che dagli Insegnanti della Classe nella quale risultano iscritti.
Le procedure di accoglienza dei nuovi alunni contemplano un graduale inserimento all’inizio
dell’anno scolastico che può prevedere per alcuni giorni un orario molto ridotto (3 ore al giorno
per 5 giorni circa).
3. Osservazione
Attuata per almeno 3 settimane tra settembre ed ottobre, viene curata da tutti gli Insegnanti di
Classe e dall’Insegnante di Sostegno e viene completata da una riunione che prevede la
presenza dell’insegnante di sostegno, del coordinatore di classe, dei genitori e dell’equipe
socio-psicopedagogica.
Il Consiglio di Classe provvederà a:
elaborare una prima bozza del P.E.I. in base alle prime osservazioni.
proporre per l’alunno sulle base di tali osservazioni una programmazione differenziata o
semplificata.
4. Strutturazione dei Piani Educativo-Didattici Individualizzati Annuali
La stesura definitiva del PEI avviene nei mesi di novembre o dicembre, è elaborata da tutti gli
Insegnanti di Classe e dall’Insegnante di Sostegno e approvata e firmata dalla famiglia e
dall’equipe socio-sanitaria.
5. Scrutini:
Durante lo scrutinio si dovrà tener conto del percorso didattico concordato dal C.d.C. in
particolare:
• Se la programmazione attuata sarà curricolare, la valutazione avverrà secondo gli obiettivi
disciplinari minimi,
• Se, invece, sarà differenziata, l’alunno sarà valutato secondo l’ O.M. n.80 de 9 marzo 1995,
O.M. n. 266 del 21 aprile 1997, OM. n. 90 21 MAGGIO 2001.
6. Valutazione finale del percorso.
Al termine di ogni anno scolastico ogni docente di sostegno presenterà una relazione finale
descrivendo in modo dettagliato la programmazione seguita e la metodologia adottata.
7. Attuazione di esperienze di tirocinio e di orientamento lavorativo
Vengono realizzate, a partire dal terzo di anno professionale e quarto anno di tecnico, in
collaborazione con la Formazione Professionale, le Agenzie Territoriali specializzate o gli Enti
Locali disponibili sul territorio.
57
AUTOVALUTAZIONE, MIGLIORAMENTO e
RENDICONTAZIONE SOCIALE
Sistema Nazionale di Valutazione
Allo scopo di monitorare la qualità del servizio scolastico e la conformità con gli obiettivi previsti
dal Piano dell’Offerta Formativa, la Scuola aderisce alla rete regionale per l’autovalutazione
scolastica e percorsi di formazione Au.Mi. MARCHE, attualmente AU.MI.RE.
che si propone di:
- avviare e/o consolidare la cultura e le pratiche auto valutative;
- avviare percorsi operativi di riflessione sistematica sulla propria azione formativa;
- mettere a punto un modello autovalutativo regionale;
- implementare un sistema di rilevazione dati per le comparazioni a livello longitudinale (serie
storica) o trasversale (confronto tra scuole);
- potenziare l’impiego delle risorse on-line per le attività formative, la documentazione ed il
confronto.
La Scuola fin dalla iniziale esperienza di ricerca di circa 30 scuole maceratesi ha aderito dal
2004/2005 alla rete denominata “For.ma.Re/Pro.va.re” contribuendo alla costruzione del modello
di monitoraggio, oggi rielaborato ed integrato per la rete regionale AU.MI.. I dati raccolti fin
dall’anno scolastico 2005/06 relativamente ai 22 fattori individuati, costituiscono una base per la
comparazione a livello d’istituto e di confronto con le altre scuole.
Le rilevazioni effettuate sono state inoltre utilizzate per modelli di sviluppo con indagini
autovalutative focalizzate a Progetti di Miglioramento: per le competenze di base, ovvero il
superamento delle difficoltà degli alunni nelle discipline italiano, matematica ed inglese, e per
aumentare i gruppi disciplinari che elaborano e svolgono prove di verifica comuni.
La rete regionale Au.Mi. ha elaborato la Mappa della Qualità, di seguito allegata, per il
monitoraggio dei 20 fattori relativi a: CONTESTO – RISORSE – PROCESSI – ESITI da parte
delle scuole aderenti di tutte le Marche.
Di conseguenza, la scuola rileva ed analizza oggi i dati statistici dei 106 indicatori selezionati.
I risultati del monitoraggio sono visionabili nel sito www.aumi.it anche a confronto con le medie
regionali.
AU.MI
MAPPA DELLA QUALITÀ
PROCESSI
Indirizzi strategici
P1 LEADERSHIP EDUCATIVA
P2 SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE
Comunicazione e decisione
P3 RISPETTO DELLE REGOLE E DEGLI ALTRI
P4 COINVOLGIMENTO NELLE DECISIONI
P5 TRASPARENZA DELLE PROCEDURE
Gestione risorse
P6 VALORIZZAZIONE PROFESSIONALITA’
P7 FORMAZIONE CONTINUA
P8 GESTIONE ECONOMICO-CONTABILE
Scelte curricolari
P9 ACCOGLIENZA, CONTINUITA’, ORIENTAMENTO
P10 ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Scelte metodologico-didattiche
P11 DIFFERENZIAZIONE PROCESSI FORMATIVI
P12 VALUTAZIONE CONDIVISA
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ESITI
E1 ACQUISIZIONE COMPETENZE DI BASE
E2 SVILUPPO PERSONALE E SOCIALE
E3 PROSEGUIMENTO SCOLARE E PROFESSIONALE
RISORSE
R1 FUNZIONALITA’ SPAZI AL PROGETTO EDUCATIVO
R2 DISPONIBILITA’ SERVZI ACCESSORI
R3 RISORSE PROFESSIONALI
CONTESTO
C1 VISIBILITA’ ESTERNA DELL’ISTITUTO
C2 PROGETTAZIONE INTEGRATA CON IL TERRITORIO
C3 LAVORO IN RETE CON ALTRE SCUOLE
La scuola inoltre, sempre nell’ambito della Rete AU.MI. e con il contributo dell’Università
Politecnica di Ancona, ha provveduto a redigere il Bilancio Sociale, indispensabile documento di
rendicontazione sociale per il governo della scuola.
Il Bilancio Sociale della scuola costituisce uno strumento di lavoro con cui affrontare il processo di
rendicontazione sociale con il duplice scopo di dotarsi di un strumento manageriale funzionale e di
perseguire sempre meglio la propria missione, gli obiettivi prefissati ed il loro grado di
raggiungimento, le scelte operate, le attività svolte, i servizi erogati, dando conto delle risorse a tal
fine utilizzate.
Attualmente sono alla fase iniziale le attività inerenti il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV)
dell’INVALSI, nelle quali sono individuate le priorità strategiche del Governo per il sistema
educativo di istruzione ed i relativi obiettivi di miglioramento.
Il procedimento di valutazione delle scuole si articolerà in quattro fasi: a) autovalutazione; b)
valutazione esterna; c) azioni di miglioramento; d) rendicontazione sociale.
Attività facilitate dalla sperimentazione pregressa della rete AU.MI. e dal sostegno e supporto nella
elaborazione del Rapporto di Autovalutazione del SNV fornito dalla attuale Rete regionale
AU.MI.RE.
59
Elenco dei Progetti
a.s. 2014/2015
AREA DELL’ORIENTAMENTO
Progetto Accoglienza
Progetto Orientamento A (alunni scuola infanzia e
primaria)
Progetto Orientamento B (classi terze medie)
inclusa Scuola Aperta
Progetto Continuità- Orientamento
(scuole secondarie 1°grado)
Progetto Orientamento C (classi 2°-3°- 4° e 5° Tecnico e
Professionale) con Stage Università
Progetto Alternanza Scuola-Lavoro (art.4 L.53/2033) e
Stage Aziendale
Progetto Ponte
Prof. Bocci
Prof.ssa Cacchiarelli
Prof.ssa Cacchiarelli
Prof. Gatti
Prof. Bisacci
Prof. Bisacci
Prof.ssa Speranza
AREA DELL’INTEGRAZIONE
Progetto Autonomia sociale e personale
Progetto Orto
Progetto Diritto-Cittadinanza
Progetto Laboratorio motricità
Progetto Laboratorio musicoterapia
Progetto Laboratorio creatività
Progetto Nuoto
Progetto ‘Pet Therapy’
Progetto Imparo ballando
Prof.ssa Cervigni
Prof.ssa Moretti Claudia
Prof.Calzetti
Prof. Zocchi Ivano
Prof.ssa Latini
Prof.ssa Latini
Prof.ssa Latini
Prof.ssa Latini
prof.ssa Angeletti
AREA EDUCATIVO – CULTURALE
Progetti rivolti all’arricchimento delle competenze professionali
Progetto I. e F.P. Operatore Agricolo ( I^ Professionale)
Progetto I. e F.P. Operatore Agricolo (II^ Professionale)
Progetto I. e F.P. Operatore della Trasformazione
AgroAlimentare ( I^ Professionale)
Progetto I. e F.P. Operatore della Trasformazione
AgroAlimentare ( II Professionale)
Progetto I. e F.P. Operatore della Trasformazione
AgroAlimentare ( III Professionale)
Progetto Laboratorio Analisi Sensoriale
Progetto “Orto biologico”
Progetto di potenziamento Laboratorio Scienze Integrate:
Scienze della terra e biologia (flessibilità oraria)
Progetto Oliveto ad alta densità
60
Prof Belluccini
Prof Belluccini
Prof Belluccini
Prof Belluccini
Prof Belluccini
Prof. Potentini
Prof. Macellari
Prof. Zamputi
Prof. Cioccolanti
Progetti di arricchimento culturale
Quotidiano in Classe
Progetto “Rete delle Biblioteche Scolastiche della
provincia di Macerata”
Il Laboratorio Teatrale a Scuola
Gli Studenti al Teatro Lauro Rossi
Progetto FAI : Apprendisti Ciceroni”
Progetto ‘Incontro con il Narratore”’
Progetto ‘La storia del novecento attraverso quattro
film’
Progetto lettura e festival ‘Macerata racconta’
Progetto”La mia scuola per la Pace 2013-2014”
(dettagli da definire)
Progetto English Maps
Progetto Erasmus+ 2016: Forests: a source of life
Summer Stay in UK
Certificazioni Linguistiche (English4U e FIRST
Certificate)
Progetto “Pari & dispari” (Tutoring – Peer Learning)
Progetto “M’illumino di meno” Caterpillar Rai Radio 2
Progetto EXPO 2015 – Wine Culture in Macerata: dai
giorni della vendemmia alla festa in tavola
Progetto EXPO 2015 – Green Gold in Macerata:dalle
varietà di olivo tipiche alle tradizioni agroalimentari del
territorio
Progetto eTtwinning: GLOBAL KITCHEN
Progetto META II Mobility in Europe for Tourism and
Advanced technologies (2° anno)
Progetto UNESCO: Water & Sustainable Development
Progetto Erasmus+ DIGIT (Camera Commercio
Macerata)
Progetto Erasmus+ VITAL (ENFAP Marche)
Progetto Erasmus+ 2016: Rete “ITA Senza Frontiere”
(Istituto Comprensivo Fratelli Agosti, Bagnoregio Viterbo)
Progetto Erasmus+ 2016: European Work Based Learning
(WBL)
Progetto Olimpiadi della Matematica e italiano
Progetto Valutazione Competenze (INVALSI)
Progetto Classe 2.0
Progetto Scuola di Musica
Prof.ssa De Laurentis
Prof.ssa Rinaldi
Prof.ssa Rinaldi
Prof. Benedetti
Prof.ssa Rinaldi
Prof.ssa Rinaldi
Prof. Petrucci
Prof.ssa Rinaldi
Prof.ssa Rinaldi
Docenti Lingua Inglese
Prof.ssa Dezi
Proff.
Francalancia/
Marinangeli
Prof.ssa Cacciolari
Proff. Silenzi /Antonelli
Proff. Potentini/ Silenzi
Proff. Potentini/ Silenzi
Proff. Potentini/ Silenzi
Prof.ssa Silenzi
Prof.ssa Silenzi
Prof.ssa Silenzi
Prof.ssa Silenzi
Prof.ssa Silenzi
Prof.ssa Silenzi
Prof.ssa Silenzi
Prof. Sfascia / Bonifazi
Prof.ssa Speranza
Proff. Prenna/Silenzi
Proff. Rinaldi
Attività per lo sviluppo delle abilità sociali
Progetto Volontariato: educare alla solidarietà
CIC (Sportello di ascolto – Prevenzione)
Centro Sportivo Didattico (Avviamento alla Pratica
Sportiva)
Progetto “Ragazzi che si bevono la vita”
Prof. Serafini
Prof.ssa Rampichini
Prof. Bocci
Prof.ssa Rampichini
61
Progetto: Campagna scolastica di sensibilizzazione alla
donazione di sangue, organi e tessuto, midollo osseo
Progetto: Tutti a bordo … in sicurezza
Prof.ssa Rampichini
Prof.ssa Rampichini
Progetto “Star bene a scuola” Educazione alla
cittadinanza
Progetto: Corso finalizzato alla promozione della salute
sessuale
Progetto “Alla ricerca di se stessi”
Prof.ssa Dezi
Prof.ssa Rampichini
Prof. Scagnetti
Attività di Formazione per il Territorio
Progetto Corsi Hobbistici
Corso di Vinificazione Familiare
Corsi Verdi: Potatura-Innesti-Malattie Piante e
Tecniche Fitoiatriche
Corso di Giardinaggio
Corso sulle Erbe Spontanee
Corso sull’Allevamento delle Api
Corso pratico sull’Allevamento delle Api
Prof.ssa Prenna
Attività di Promozione della scuola nel Territorio
Partecipazione a fiere, mostre e rassegne
(RACI, Macerata Per Bacco, ecc.)
Proff. Potentini / Spaccesi
Progetto: Mercatino di Natale
Prof. Belluccini
Progetto: Festa della scuola
Prof. Pallotto
Corsi rivolti all’arricchimento delle competenze professionali dei Docenti
Progetto Regionale AU.MI
Progetto Bilancio Sociale
Progetto Formazione classi Prime e successive
Prof.ssa Prenna
Prof.ssa Prenna
Prof.ssa Speranza
Progetti Convitto
Progetto “Scuola Calcio –Pallacanestro”
Ed. Barbi
Progetto “Musica in Convitto”
Ed. Barbi
62
Regolamenti
I seguenti regolamenti, se non visionabili sul sito Web dell’Istituto
www.itagaribaldi.it sono reperibili presso l’Istituzione scolastica a richiesta:
•
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
- INTERNO DEGLI ALUNNI
- DI DISCIPLINA DEGLI ALUNNI
- DELLE ASSEMBLEE STUDENTESCHE
- ASSISTENZA INTERVALLO E SOSTA VEICOLI
•
REGOLAMENTI LABORATORI E PALESTRA
- INFORMATICA
- INTERNET
- TECNICA PRODUZIONE ANIMALE
- SCIENZE
- AUDIOVISIVI
- FISICA
- DISEGNO
- CHIMICA
- BIBLIOTECA
- PALESTRA
•
REGOLAMENTO DEL CONVITTO
- PARTE PRIMA: FUNZIONAMENTO
- PARTE SECONDA: REGOLAMENTO PER GLI ALUNNI
- PARTE TERZA : REGOLAMENTO AULA COMPUTER
- PARTE QUARTA: RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
- DISPOSIZIONI FINALI
63
Documenti di riferimento
Tutti i documenti di riferimento, se non visionabili sul sito Web dell’Istituto
www.itagaribaldi.it sono reperibili presso l’Istituzione scolastica a richiesta:
•
Dati sulla scuola
•
Piano annuale delle attività
•
Programmazioni di classe
•
Tabelle per la Programmazione
•
Attività integrative e di supporto
•
Statuto delle Studentesse e degli Studenti
•
Regolamento d’Istituto
•
Schede Progetti
•
Sicurezza e piano di evacuazione
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