Analisi dei dati - Istituto Comprensivo Castell`Arquato

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Analisi dei dati - Istituto Comprensivo Castell`Arquato
Analisi dei dati
Rilevazione 2012
INDICE
PARTE I




CARATTERISTICHE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELL’ARQUATO
DATI CHE SI INTENDONO ANALIZZARE E MOTIVAZIONE DELLA SCELTA
STRUMENTI TECNICO-STATISTICI DELLE PROVE
COSA VALUTANO LE PROVE DI ITALIANO E MATEMATICA
PARTE II
 ANALISI DEI DATI RELATIVI ALLE CLASSI DELL’I.C. CASTELL’ARQUATO
 CONFRONTO TRA I DATI GENARALI E SOLO NATIVI E REGOLARI
 CONCLUSIONI
PARTE I
CARATTERISTICHE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELL’ARQUATO
L’Istituto Comprensivo di Castell’Arquato è composto, oltre che da quattro Scuole
dell’Infanzia, da cinque plessi di Scuola Primaria e da due Scuole Secondarie di I
Grado, localizzate nei comuni di Alseno e Castell’Arquato (PC).
Essendo la struttura stessa dell’Istituto piuttosto diversificata sul territorio,
soprattutto per quanto riguarda la Scuola Primaria, ed essendo le scuole ubicate in
paesi di medie dimensioni o in centri frazionali, le classi coinvolte nella Rilevazione
Invalsi 2012 risultano essere non troppo numerose o addirittura aggregate in
pluriclassi.
Ne consegue che la lettura dei dati deve tener conto di questa specifica realtà,
soprattutto per quanto riguarda la lettura e il confronto tra le performance dei vari
plessi, altrimenti si può correre il rischio di confrontare in assoluto due classi con
diversi livelli di performance ma con una rappresentanza numerica sbilanciata.
Pertanto, pur partendo dal confronto analitico delle tabelle elaborate dall’Invalsi, si
dovrà tener presente la realtà di partenza e tentare di andare oltre il mero
paragone, cercando invece di capire meglio altri aspetti: i risvolti didattici della
prova, la distribuzione generale degli alunni per livelli di apprendimento, le
difficoltà da supportare, le eccellenze sulle quali il territorio può investire.
Bisogna inoltre tener presente che, nel caso della Scuola Primaria, le classi coinvolte
nella Rilevazione Invalsi 2012 sono in sezione unica e si formano naturalmente senza
che vi sia la possibilità di intervenire sulla formazione delle stesse.
Le caratteristiche numeriche delle classi della Scuola Secondaria sono invece più
omogenee, in quanto le due scuole dell’Istituto presentano entrambe due sezioni
per ogni classe coinvolta, leggermente più numerose ad Alseno.
Scuola Primaria
codice
Scuola
Alunni Alunni
classe classe
2^
5^
Castell’Arquato
15
20
Vigolo
Marchese
9
10
Alseno
19
20
Castelnuovo F.
8
15
Lusurasco
14
6
Scuola Secondaria I Grado
codice
Scuola
Alunni Alunni
classe classe
1^
3^
Castell'Arquato
17
18
Castell'Arquato
18
17
Alseno
22
21
Alseno
21
20
DATI CHE SI INTENDONO ANALIZZARE E MOTIVAZIONE DELLA
SCELTA
In base alle caratteristiche strutturali dell’Istituto Comprensivo di Castell’Arquato,
nella fase di analisi si è stabilito di procedere secondo il seguente schema, cercando
di motivare la scelta laddove si è fatta una selezione del materiale a disposizione.
Prova di italiano:




risultati generali e variabilità tra plessi o classi
analisi delle parti del testo
analisi dei processi
dettaglio risposte per item (verifica generale di alcuni quesiti in cui si è
ottenuta una performance bassa in più classi o plessi)
 distribuzione degli studenti per livelli di apprendimento
 correlazioni tra la prova Invalsi e il voto a scuola (solo per le terze medie)
Prova di matematica
 risultati generali e variabilità tra plessi o classi
 analisi degli ambiti
 analisi dei processi
 dettaglio risposte per item (verifica generale di alcuni quesiti in cui si è
ottenuta una performance bassa in più classi o plessi)
 distribuzione degli studenti per livelli di apprendimento
 correlazione tra la prova invalsi e il voto a scuola (solo per le terze medie)
Osservazioni generali
 varianza tra le classi e nelle classi
 osservazioni su nativi e regolari
Si porrà particolare attenzione sull’analisi degli ambiti e dei processi e delle risposte
per item, che avranno una maggiore importanza e utilità nella fase successiva di
pianificazione del miglioramento della didattica.
Si è deciso di valutare la correlazione tra il voto a scuola e la prova Invalsi solo per le
classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado, in quanto entrambi sono il
risultato di una certa oggettività di valutazione degli alunni.
La valutazione degli alunni della Scuola Primaria, soprattutto per la classe seconda
della primaria che fa riferimento alla valutazione di classe prima, è condizionata da
altri fattori quali i livelli di partenza, il percorso intrapreso e i processi di
apprendimento, l’emotività, la partecipazione e la socializzazione.
STRUMENTI TECNICO-STATISTICI DELLE PROVE
(da Rapporto Tecnico delle Prove Invalsi)
Per comprendere i risultati delle prove Invalsi occorre conoscere gli strumenti
tecnici con cui sono state prodotte le prove, in quanto alcuni di essi risultano
indispensabili per una corretta analisi dei dati
Gli strumenti tecnico-statistici principali con i quali comunemente vengono valutate
le caratteristiche misuratorie di una prova standardizzata, e che sono stati utilizzati
anche per le prove SNV 2011-2012, sono:
1. La valutazione generale di affidabilità della prova mediante l’indice α di
Cronbach.
Questo indice consente di comprendere se le domande che compongono la
prova sono tra loro coerenti e volte alla misurazione dello stesso oggetto.
2. La Rasch Analysis per la stima della difficoltà delle domande e dell’abilità
degli studenti;
Esso consente di ottenere una scala a intervalli sulla quale vengono collocati
gli item in base alla loro difficoltà; sulla medesima scala, successivamente,
vengono posizionati gli alunni, o meglio, il livello della loro performance, in
funzione delle risposte fornite agli item stessi. La possibilità di ordinare sullo
stesso continuum sia la difficoltà degli item sia l’abilità degli studenti è molto
importante dal punto di vista interpretativo poiché consente di comprendere
quali e quanti sono gli allievi che mostrano livelli di apprendimento superiori o
inferiori alla difficoltà di una determinata domanda o di un insieme di quesiti,
e di conseguenza comprendere ciò che questi allievi sono in grado di fare o
che conoscono. Risulta quindi evidente l’enorme potenzialità di questa
metodologia anche dal punto di vista didattico e per la promozione di azioni
volte al miglioramento che possono essere realizzate dalle singole scuole.
I parametri definiti per stabilire i livelli di difficoltà di una domanda sono
espressi su una scala convenzionale centrata sul valore 0 e compresa tra i
valori -4 e +4. Ciò significa che domande con parametri di difficoltà inferiori a
0 sono generalmente facili e sono tanto più facili quanto più tali parametri
assumono valori vicino a -4, mentre quelle con parametri positivi sono
generalmente difficili, diventando più difficili quanto più ci si avvicina a +4.
3. placement relativo delle domande rispetto al punteggio di Rasch assegnato a
ciascun allievo;
4. l’indice di discriminazione statistica (coefficiente r punto-biseriale).
Tale coefficiente valuta se le diverse domande contengano o meno delle ambiguità
che possano aver tratto in inganno i rispondenti: in una domanda formulata in modo
adeguato e priva di ambiguità, solo l’opzione corretta si deve associare
positivamente con il risultato complessivo della prova, nel senso che coloro che
rispondono correttamente a una data domanda devono, in media, ottenere un
risultato complessivo nella prova migliore di coloro che rispondono in modo errato o
non rispondono affatto.
In termini più tecnici, il quesito deve essere in grado di discriminare positivamente
fra allievi più abili e allievi meno abili. L’indice di discriminazione consente di
valutare in termini quantitativi la capacità di una domanda di individuare gruppi di
rispondenti in funzione del loro livello di preparazione. In altri termini, tanto più una
domanda è discriminante, tanto più essa è in grado di misurare la variazione di
probabilità di fornire la risposta corretta anche per piccole variazioni di abilità del
rispondente. Gli standard di letteratura indicano che l’indice di discriminazione deve
raggiungere almeno il valore 0,20 e può considerarsi buono quando supera il valore
di 0,25.
COSA VALUTANO LE PROVE INVALSI
Prova di Italiano
La prova di italiano è articolata in due parti: la prima dedicata a valutare la
competenza di lettura, intesa come comprensione, interpretazione, riflessione e
valutazione del testo scritto, avente a oggetto un’ampia gamma di testi letterari e
non letterari; la seconda dedicata a valutare la competenza grammaticale (fatta
eccezione per la prova di seconda primaria).
E’ chiaro che questi aspetti sono interrelati e inscindibili.
Tuttavia, ai fini della valutazione, si è distinta da un lato la comprensione dei testi e
dall’altro la riflessione sulla lingua come sistema.
Aspetti della competenza di lettura
- Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed
espressioni; riconoscere le relazioni tra parole.
- Individuare informazioni date esplicitamente nel testo.
- Fare un’inferenza diretta, ricavando un’informazione implicita da una o più
informazioni date nel testo e/o tratte dall’enciclopedia personale del lettore.
- Cogliere le relazioni di coesione (organizzazione logica entro e oltre la frase) e
coerenza testuale.
- Ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo, integrando
più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse.
- Ricostruire il significato globale del testo, integrando più informazioni e
concetti, anche formulando inferenze complesse.
- Sviluppare un’interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto e/o dalla
sua forma, andando al di là di una comprensione letterale.
- Valutare il contenuto e/o la forma del testo alla luce delle conoscenze ed
esperienze personali (riflettendo sulla plausibilità delle informazioni, sulla
validità delle argomentazioni, sulla efficacia comunicativa del testo, ecc.)
Aspetti della competenza grammaticale
La tabella che segue elenca gli ambiti di contenuto su cui possono vertere i quesiti di
grammatica, anche se è opportuno precisare fin da subito che non tutti gli
argomenti sotto specificati per ciascun ambito verranno verificati in ogni classe e in
ogni rilevazione. In particolare, alcuni argomenti (ad esempio la frase complessa)
saranno oggetto di rilevazione solo a partire dalla terza secondaria di primo grado,
altri (ad esempio la scrittura corretta di parole isolate) solo nella scuola primaria.
Prova di Matematica
Le domande di matematica sono costruite in relazione a due dimensioni:
- i contenuti matematici coinvolti, organizzati nei quattro ambiti (Numeri, Spazio e
figure, Dati e previsioni, Relazioni e funzioni);
- i processi coinvolti nella risoluzione.
Per la prova di Matematica i macro-processi individuati sono 4:
- concetti e procedure
- rappresentazioni;
- modellizzazione;
- argomentazione.
I primi due si riferiscono agli oggetti della Matematica e ai processi che vengono
attivati quando si richiede di risolvere un quesito che richiede la conoscenza,
l’applicazione e la rielaborazione di concetti, procedure e rappresentazioni. Il terzo
macro-processo riguarda i quesiti nei quali si chiede, ad esempio, di risolvere
problemi, di individuare una soluzione fra le diverse proposte, di tradurre in termini
matematici un fenomeno o una situazione e viceversa di interpretare un modello
matematico alla luce dei vincoli di realtà. Il quarto macro-processo riguarda tutti
quei quesiti nei quali si richiede di giustificare/spiegare una soluzione o una scelta
oppure di scegliere fra argomenti/enunciati diversi
È importante sottolineare il fatto che (in matematica) non è possibile in generale
stabilire una corrispondenza univoca tra il singolo quesito e un unico contenuto
(conoscenza o abilità) il cui possesso venga verificato in esclusiva mediante quello
stesso quesito. Infatti, in generale, la risposta a ciascuna domanda coinvolge diversi
livelli di conoscenze di vario tipo e richiede contemporaneamente il possesso di
diverse abilità. È questa una conseguenza della natura stessa del pensiero
matematico, che non consiste solo in convenzioni o procedure di calcolo, ma in
ragionamenti complessi, fatti di rappresentazioni, congetture, argomentazioni,
deduzioni.
PARTE II
CLASSE II PRIMARIA
PROVA DI ITALIANO
1) Risultati generali
Nel complesso le classi seconde dell’Istituto hanno ottenuto performance superiori
al punteggio medio dell’Emilia Romagna, del Nord Est e anche del dato nazionale.
2) Analisi delle parti del testo
In ogni ambito l’Istituto ha nel complesso ottenuto risultati superiori alla media
nazionale.
3) Analisi dei processi
In ogni ambito l’istituto ha ottenuto un punteggio superiore al punteggio Italia.
4) Dettaglio risposte per item
La prova di Italiano della seconda primaria è da considerarsi, in base alle risposte
effettivamente espresse dagli allievi, mediamente facile. L’item più difficile (B6),
infatti, risulta avere un valore di difficoltà pari a 1,15, ben lontano dal valore
massimo di 4; soltanto 4 item risultano avere un parametro di difficoltà superiore a
0, mentre tutti gli altri (21 item) riportano un valore inferiore a 0.
Per quanto riguarda la tipologia delle domande, a livello nazionale emerge una
buona performance nella parte relativa al testo narrativo, mentre maggiori difficoltà
hanno incontrato gli alunni nella ricostruzione di frasi in disordine.
Per quanto riguarda invece i processi cognitivi sollecitati dalla prova, la riflessione
sulla lingua risulta più difficile rispetto al ricostruire il significato del testo.
Ecco in sintesi i quesiti in cui tutti i plessi dell’Istituto hanno ottenuto performance
scarse.
In linea con il dato italiano gli alunni hanno avuto difficoltà nel riordino di frasi.
N. Item Ambiti
11
18
23
24
25
B6
B13
C4
C5
C6
ESEMPI
Macro Processi
Narrativo
Ricostruire il significato del testo
Narrativo
Ricostruire il significato del testo
Riordino frasi
Riflessione sulla lingua
Riordino frasi
Riflessione sulla lingua
Riordino frasi
Riflessione sulla lingua
Difficoltà Correlazione
punto biseriale
1,15
0,84
0,15
0,21
0,27
0,20
0,32
0,53
0,43
0,51
5) Distribuzione degli studenti per livelli di apprendimento
La percentuale di studenti di livello 1 e 2 è inferiore sia alla media nazionale che a
quelle dell’ Emilia e del Nord Est.
La percentuale di alunni di livello 3 e 5 è allineata con i dati nazionali e regionali
mentre la percentuale degli studenti di livello 4 è superiore ai dati precedenti.
PROVA DI MATEMATICA
1) Risultati generali
Nel complesso le classi seconde dell’istituto hanno ottenuto performance superiori
sia al punteggio dell’Emilia Romagna sia del Nord Est.
2) Analisi degli ambiti
In ogni ambito l’istituto ha nel complesso ottenuto risultati superiori alla media
nazionale .
3) Analisi dei processi
I risultati dell’istituto sono molto al di sopra del punteggio Italia, di quasi 20 punti
nelle ARGOMENTAZIONI.
4) dettaglio risposte per item
Secondo i parametri scientifici utilizzati per stendere i quesiti, nel complesso la
prova di matematica di classe seconda risulta essere di difficoltà medio-bassa; il
quesito D10 ha il livello più alto di difficoltà della prova.
In generale 9 dei 32 item che compongono la prova risultano avere un parametro di
difficoltà superiore allo 0, mentre i restanti 23 item hanno un valore di difficoltà al di
sotto dello 0.
Per quanto riguarda la tipologia delle domande, i risultati della classi seconde
dell’istituto Comprensivo di Castell’Arquato sono abbastanza in linea con quelli
nazionali.
Le domande relative all’ambito “Dati e previsioni” sono quelle che hanno infatti
presentato per gli studenti il minor grado di difficoltà e la migliore performance.
In tutti i plessi dell’istituto e per la quasi totalità delle domande gli alunni hanno
ottenuto buone performance, mentre le domande dell’ambito “Spazio e Figure” e
“Numeri” sono risultate le più difficili.
Ecco alcuni esempi di quesiti per i quali in due o più plessi gli alunni hanno nel
complesso ottenuto performance scarse.
N. Item Ambiti
11
12
13
18
23
24
32
Difficoltà Correlazione
punto biseriale
D6
Numeri
Concetti e Procedure 0,7
0,45
D7a Spazio e Figure Rappresentazioni
0,02
0,32
D7b Spazio e Figure Rappresentazioni
-0,38
0,38
D10 Numeri
Concetti e Procedure 0,75
0,46
D15 Numeri
Modellizzazione
0,30
0,30
D16 Numeri
Modellizzazione
0,37
0,52
D20d Numeri
Concetti e Procedure -0,25
0,63
ESEMPI
Macro Processi
5) Distribuzione degli alunni per livello di apprendimento
La percentuale di studenti di livello 1 e 2 è inferiore sia alla media nazionale che a
quelle dell’ Emilia e del Nord Est.
La percentuale di alunni di livello 4 è allineata con i dati nazionali e regionali, mentre
la percentuale degli studenti di livello 3 e 5 è superiore ai dati precedenti.
CLASSE V PRIMARIA
PROVA DI ITALIANO
1) Risultati generali
Complessivamente i risultati dell’istituto sono in linea con quelli italiani,
leggermente inferiori a quelli dell’Emilia Romagna e del Nord Est.
2) Analisi delle parti del testo
Complessivamente i punteggi dell’istituto sono allineati a quelli nazionali.
3) Analisi dei processi
La prova complessiva è in linea con il punteggio dell’ Italia.
4) Dettaglio risposte per item
Gli indici di difficoltà della prova di Italiano mostrano che essa è formata da quesiti
adeguati per gli allievi della V primaria poiché i livelli di difficoltà delle domande, pur
prevalendo quelle medio-facili, si distribuiscono lungo la scala delle abilità.
Il quesito con maggior livello di difficoltà risulta essere A3. La prova nel suo
complesso risulta comunque essere medio-facile.
La tabella riporta alcuni quesisti in cui tutti i plessi dell’Istituto hanno ottenuto
risultati scarsi. Nel complesso tre plessi risultano più deboli nella Riflessione sulla
lingua. Molto bassi sono stati i risultati nell’esercizio sulla punteggiatura.
N. Item
Ambiti
Macro Processi
Difficoltà
3
A3
17 A17
28 B8
25 B5
37 C4
41 C8
Testo narrativo
Testo narrativo
Testo espositivo
Testo espositivo
Grammatica
Grammatica
Riscostruire il significato del testo
Riscostruire il significato del testo
Individuare informazioni
Riscostruire il significato del testo
Riflessioni sulla lingua
Riflessioni sulla lingua
1,58
1,09
0,47
0,83
-0,23
0,21
Correlazione
punto biseriale
0,2
0,18
0,32
0,40
0,43
0,51
ESEMPI
5) Distribuzione degli alunni per livello di apprendimento
Rispetto al dato nazionale nel nostro istituto sono in percentuale maggiore gli
studenti di livello 5, in percentuale minore quelli di livello 1 ( 4 punti ), in
percentuale maggiore ( 17 punti ) il livello 2, minore il livello 3.
PROVA DI MATEMATICA
1) Risultati generali
Il punteggio medio è leggermente superiore sia a quello dell’Emilia Romagna che a
quello del Nord- Est che a quello dell’Italia; l’istituzione scolastica è inferiore di 0.5 a
classi con background familiare simile.
2) Analisi degli ambiti
I numeri: l’istituto ha un punteggio medio superiore a quello Italia.
3) Analisi de processi
Il punteggio complessivo è leggermente superiore a quello nazionale. L’istituto
risulta debole nell’ ARGOMENTAZIONE.
4) Dettaglio risposte per item
Nel complesso la prova di matematica risulta essere medio-facile con domande di
difficoltà inferiore a 2.
Ecco alcuni quesiti nei quali in tutti i plessi dell’Istituto si sono ottenute performance
scarse o molto scarse.
N.
Item
05
06
10
11
12
37
41
D5a
D5b
D8a
D8b
D9
D26
D30
Ambiti
Macro Processi
Difficoltà Correlazione
punto biseriale
Spazio e Figure
Concetti e Procedure -0,36
0,48
Spazio e Figure
Argomentazioni
0,34
0,49
Relazioni e Funzioni Modellizzazione
-0,38
0,38
Relazioni e Funzioni Modellizzazione
1,88
0,46
Dati e Previsioni
Modellizzazione
0,53
0,46
Spazio e Figure
Argomentazione
1,08
0,42
Numeri
Modellizzazione
-0,75
0,51
ESEMPI
Nella Domanda D5a gli alunni hanno ottenuto performance scadenti, che
peggiorano nella parte D5b dove si chiede di giustificare la risposta.
La domanda D8 a-b risulta quella in cui si sono ottenute in generale performance più
basse in tutti i plessi.
Il quesito D9, nel quale gli alunni hanno avuto difficoltà, presenta un tipo di grafico
che non viene normalmente presentato.
Nel quesito D30 in tutti i plessi gli alunni hanno avuto difficoltà, hanno sbagliato la
risposta o addirittura non hanno risposto. La domanda aveva un livello di difficoltà
piuttosto basso ed è un tipo di problema usuale nella prassi didattica.
5) Distribuzione degli alunni per livello di apprendimento
CLASSE I SCUOLA SECONDARIA
PROVA DI ITALIANO
1) Risultati generali
Per quanto riguarda la prova d’Italiano il primo dato evidente è la presenza di sole
tre classi prime in quanto la classe 02 non è stata presa in considerazione a causa di
un elevato indice di propensione al cheating.
Nel complesso si può notare come le classi prime abbiano ottenuto performance
superiori al punteggio medio dell’Emilia Romagna, del Nord-Est e anche del dato
nazionale.
2) Analisi delle parti del testo
I punteggi dell’istituto sono superiori al punteggio Italia in ogni parte del
testo.
3) Analisi dei processi
Per quanto riguarda i processi si può notare come le classi prime abbiano ottenuto
performance complessivamente superiori alla media nazionale.
4) Dettaglio risposte per item
Le prove rivolte alla prima classe delle scuola secondaria di primo grado, quindi ad
allievi che di norma hanno 11-12 anni, si caratterizzano per la distribuzione dei
quesiti lungo tutta la scala di abilità, sia per Italiano sia per Matematica, con una
maggiore rappresentazione, rispetto alle prove di II e V primaria, dei livelli più
elevati di difficoltà, in particolare nella prova di Matematica. La distribuzione dei
quesiti lungo l’intera scala consente di rappresentare con precisione i livelli di
preparazione raggiunti da tutti gli allievi, sia quelli che hanno raggiunto traguardi
formativi elevati sia quelli che si trovano in condizioni di minore vantaggio.
A livello nazionale in Italiano il testo che gli alunni di prima secondaria di primo
grado hanno trovato più facile è stato il testo narrativo, mentre sono risultate più
ardue le domande del testo espositivo e quelle della sezione di grammatica.
La tabella riporta alcuni quesiti in cui le classi hanno ottenuto performance poco
soddisfacenti.
N. Item Ambiti
18
29
27
36
24
A18
B11
B9
B18
B6
Macro Processi
Testo narrativo
Interpretare e valutare
Testo espositivo
Individuare informazioni
Testo espositivo Riscostruire il significato del testo
Testo espositivo Riscostruire il significato del testo
Testo espositivo Riscostruire il significato del testo
Difficoltà Correlazione
punto biseriale
1,10
0,75
1,39
1,03
0,23
0,35
0,17
0,38
0,49
0,36
A18 e B11 comuni a tutte le classi. B6, B9, B18 comuni alle classi di Alseno.
Risulta evidente che le maggiori difficoltà sono emerse nel le domande relative al
testo espositivo, in linea con il dato nazionale.
5) Distribuzione degli alunni per livello di apprendimento
Risulta evidente che la percentuale di alunni di livello 3 e 4, inferiore al dato nazionale, è ben compensata
da un elevato numero di alunni di livello 5, superiore di 7 punti al punteggio Italia.
PROVA DI MATEMATICA
1) Punteggio generale
L’Istituto ha nel complesso ottenuto in ogni ambito risultati superiori alla media
nazionale, sia negli ambiti sia nell’analisi dei processi.
1) Dettaglio risposte per item
Nella prova di Matematica sono presenti alcuni quesiti di difficoltà medio-alta,
sebbene restino prevalenti domande mediamente difficili o facili.
Nella tabella vengono riportate alcune delle domande in cui tutte le classi coinvolte
hanno ottenuto performance poco soddisfacenti.
N. Item Ambiti
Macro Processi
Difficoltà Correlazione
punto biseriale
12 D6b Numeri
Concetti e Procedure 1
0,19
14 D7
Spazio e Figure
Modellizzazioni
2,22
0,22
16 D9
Numeri
Modellizzazioni
-1,1
0,14
22 D13b Relazioni e Funzioni Modellizzazioni
0,6
0,3
24 D14 Spazio e Figure
Modellizzazione
1,37
0,35
34 D20 Numeri
Modellizzazione
2,61
0,35
39 D23 Numeri
Concetti e Procedure 2,44
0,27
28 D17b Relazioni e Funzioni Modellizzazione
1,69
0,25
29 D17c Relazioni e Funzioni Modellizzazione
2,14
0,48
Le domande sono relative a tutti gli ambiti escluso Dati e Previsioni, nelle quali
gli alunni hanno risposto complessivamente in modo abbastanza corretto pur
con una certa variabilità tra le classi.
Nel quesito D7, a risposta aperta e con livello di difficoltà medio-alto, tutte le
classi hanno ottenuto performance basse o molto basse.
Nei quesiti D9 e D 23, a scelta multipla, la maggioranza degli alunni ha optato
per il distrattore A in entrambi i casi.
La domanda D23 aveva un livello di difficoltà medio alto, mentre La D9 mediobasso.
Nel quesito D20, il più difficile del fascicolo, una classe ha ottenuto 0, le altre
classi punteggi molto bassi.
Nel quesito D17 la maggioranza degli alunni ha risposto positivamente al
punto a. I valori si abbassano notevolmente al punto b e c, dove si chiede di
argomentare la scelta.
2) Distribuzione degli alunni per livello di apprendimento
Nelle classi prime risulta evidente una fortissima polarizzazione nella distribuzione
degli alunni nei vari livelli.
Il fenomeno risulta ancor più evidente nell’incrocio dei livelli di italiano e
matematica.
CLASSE III SECONDARIA
PROVA DI ITALIANO
1) Risultati generali
Nel complesso le classi terze dell’Istituto hanno ottenuto performance superiori al
punteggio medio dell’Emilia Romagna, del Nord Est e anche del dato nazionale.
2) Analisi delle parti del testo
In ogni ambito l’Istituto ha ottenuto risultati superiori alla media nazionale.
3) Analisi dei processi
In ogni ambito l’Istituto ha ottenuto risultati superiori alla media nazionale.
4) Dettaglio risposte per item
I dati confermano, soprattutto per la prova di Italiano, una certa prevalenza di
domande di difficoltà media e medio-bassa.
In tabella vengono riportate le domande in cui le classi dell’istituto hanno ottenuto
performance basse. Gli esempi si riferiscono alla ricostruzione del significato del
testo.
La domanda C7 risulta essere quella con difficoltà più elevata.
N. Item Ambiti
Macro Processi
37 C7
Ricostruire il significato del
testo
Ricostruire il significato del
testo
22 A22
Non
continuo
Narrativo
Difficoltà Correlazione
punto
biseriale
2,14
0,24
0,36
0,49
5) Distribuzione degli alunni per livello di apprendimento
All’interno dell’Istituto si attesta una percentuale molto alta (+40%) nel livello 5, che
supera del 19% l’Emilia Romagna, del 20% il Nord Est e del 25% i valori ottenuti in
Italia.
Si evidenzia una percentuale alta (+26%) nel livello 3, inferiore dell’1% rispetto ai
valori relativi all’Emilia Romagna e di poco superiori ai valori del Nord Est (+1%) e
dell’Italia (+2%).
Per il livello 4, i valori sono molto inferiori a quelli dell’Emilia Romagna e del Nord
Est (entrambi -16%), ma anche dell’Italia (-10%).
Relativamente al livello 2, l’Istituto è leggermente al di sotto della percentuale
riguardante il Nord Est (-1%) e l’Italia (-3%), ma supera dell’1% i valori dell’Emilia
Romagna.
Per il livello 1 si nota una percentuale molto inferiore a quella italiana (-12%) e di
poco inferiore a quella dell’Emilia Romagna (-3%) e del Nord Est (-4%).
PROVA DI MATEMATICA
1) Risultati generali e variabilità tra plessi o classi
Le classi terze dell’Istituto hanno ottenuto performance superiori al punteggio
medio dell’Emilia Romagna, del Nord Est e anche del dato nazionale.
2) Analisi ambiti e processi
Anche nell’analisi degli Ambiti e dei Processi l’Istituto ha ottenuto risultati superiori
alla media nazionale, in alcuni casi fino a quasi 15 punti di differenza.
3) Dettaglio risposte per item
Per la prova di Matematica sono presenti alcuni quesiti di difficoltà medio-alta,
sebbene restino prevalenti domande mediamente difficili o facili.
In tabella vengono riportati i quesiti in cui le varie classi hanno ottenuto
performance poco soddisfacenti.
N. Item Ambiti
Difficoltà Correlazione
punto biseriale
9 E6
Spazio e Figure Argomentazioni
1,15
0,18
20 E13 Numeri
Argomentazioni
0,89
0,31
29 E18 Numeri
Concetti e Procedure 0,88
0,34
21 E14a Spazio e Figure Rappresentazioni
1,6
0,42
22 E14b Spazio e Figure Rappresentazioni
1
0,3
ESEMPI
Macro Processi
4) Distribuzione degli studenti per livelli di apprendimento
All’interno dell’Istituto si attesta una percentuale molto alta (+40%) nel livello 5, che
supera del 19% l’Emilia Romagna e il Nord Est e del 24% i valori ottenuti in Italia.
Si evidenzia una percentuale alta (+15%) nel livello 4, inferiore dell’1% rispetto ai
valori relativi al Nord Est e di poco superiori ai valori dell’Emilia Romagna (+1%) e
dell’Italia (+1%).
Per il livello 3, i valori sono leggermente inferiori a quelli dell’Emilia Romagna (-4%),
del Nord Est (-7%), ma anche dell’Italia (-6%).
Anche per il livello 2, l’Istituto è di poco al di sotto della percentuale riguardante
l’Emilia Romagna (-7%), il Nord Est (-5%) e l’Italia (-7%).
Per il livello 1 si nota una percentuale molto inferiore a quella italiana (-14%),
dell’Emilia Romagna (-10%) e del Nord Est (-7%).
5) Numerosità italiano e matematica
Anche dall’incrocio dei dati di italiano e matematica si evidenzia una forte presenza
di alunni di livello 4-5.
Osservazioni generali sulla varianza tra le classi e
all’interno delle classi
A livello di Istituto esiste una forte varianza tra le classi e nelle classi.
La varianza tra le classi è presente in tutti gli ordini ma è meno accentuata per le
classi terze della Secondaria di I Grado, che risulta forse il ramo più omogeneo
dell’Istituto.
Questo tipo di varianza mette in evidenza livelli di performance anche molto diversi
tra loro, in parte giustificata, come espresso in premessa, dalla formazione delle
classi, che si generano (nel caso della Primaria) senza che vi sia la possibilità di
intervenire sulla formazione delle stesse.
Anche nei criteri di formazione delle classi della Secondaria, ognuna delle quali ha
comunque solo due sezioni, si tengono in considerazione molteplici criteri e non
solo i livelli degli studenti.
C’è poi una elevata varianza all’interno delle classi, che in alcuni casi porta ad una
forte polarizzazione dei gruppi di alunni.
Un dato sicuramente interessante che si ripete in più occasioni nella prova 2012 è la
presenza di un elevato numero di alunni di livello 4-5, in alcuni casi molto al di sopra
del dato nazionale e regionale.
Se da un lato il dato è incoraggiante poiché l’istituto ha un forte numero di
eccellenze su cui investire, dall’altro porta ad una polarizzazione all’interno delle
stesse classi, nelle quali sono presenti folti gruppi di alunni di livello 1 e 4-5.
Ciò comporta una riflessione didattica su più fronti e interroga i docenti su quali
strategie adottare per:
- Stimolare e valorizzare gli alunni eccellenti
- Elaborare percorsi di potenziamento per i livelli più bassi
- Rendere produttiva la coesistenza di livelli molto diversi all’interno dello
stesso gruppo-classe
Vediamo nel dettaglio
Classe seconda Primaria
Italiano: elevata percentuale di alunni di livello 4. Buona la concentrazione di alunni
di livello medio-alto.
Matematica: basso numero di alunni di livello basso, elevato numero di alunni di
livello da 3 a 5.
Entrambi i grafici dimostrano che c’è una maggior incidenza di variabilità all’interno
delle classi che non tra le classi seconde.
Classe quinta Primaria
Italiano: concentrazione degli alunni nelle fasce da 2 a 4 in tutte le classi.
Matematica: maggiore polarizzazione sui livelli basso e medio alto un po’ in tutte le
classi
Classe prima secondaria
Castello: poca varianza, elevato numero di alunni in fascia medio-alta
Alseno: forte polarizzazione, elevato numero di alunni di fascia bassa e medio-alta,
soprattutto in matematica.
I grafici seguenti confermano che c’è una forte variabilità tra le classi rispetto al
punteggio della prova di italiano e di matematica, maggiore del dato nazionale.
Classi terze secondaria
Concentrazione di alunni nelle fasce da 3 a 5, sia in italiano che in matematica.
Osservazioni generali su nativi e regolari
Da Rapporto nazionale sugli Apprendimenti 2012
DATO NAZIONALE in cui inquadrare l’istituto
In generale, a livello nazionale, lo scarto medio tra studenti di prima generazione e
studenti italiani è di 23 punti in meno in Italiano e di 16 punti in meno in
Matematica, mentre fra studenti stranieri nati in Italia e studenti italiani il gap si
riduce, rispettivamente, a 16 punti in meno nella prova di italiano e 12 punti in
meno nella prova di Matematica. Tutte le differenze sono in ogni caso significative.
A livello di macro-aree, le differenze tra alunni italiani e alunni stranieri di prima e di
seconda generazione, nei risultati della prova di Italiano, sono sempre significative,
tranne che per la macro-area del Sud. Per quanto riguarda la prova di Matematica,
le differenze tra alunni stranieri di prima e seconda generazione e alunni italiani
sono significative nelle due macro-aree del Nord e nel Centro.
Nella regione Campania, nella prova di Italiano gli studenti stranieri di prima
generazione hanno un risultato superiore a quello degli alunni italiani, ma tale
differenza non risulta statisticamente significativa. Analogamente, sempre nella
regione Campania, nella prova di Matematica gli studenti stranieri di seconda
generazione ottengono punteggi medi superiori agli studenti italiani ma, anche in
questo caso, la differenza non risulta statisticamente significativa.
I grafici rappresentano la situazione del nostro istituto relativamente alla
cittadinanza
Classe II
Le performance degli studenti stranieri di prima e seconda generazione di classe
seconda sono molto buone, sempre al di sopra di valori di riferimento. In
matematica gli studenti di seconda generazione hanno raggiunto gli studenti
italiani ottenendo prestazioni migliori nell’ambito SPAZIO E FIGURE
Classe 5
La prova di italiano di classe 5 “solo italiani” è leggermente al di sotto del dato
nazionale, come pure gli studenti di seconda generazione. Gli studenti stranieri di
prima generazione sono invece leggermente al di sopra dei valori di riferimento
In matematica gli studenti italiani sono al di sopra dei valori di riferimento. Gli
studenti di prima generazione sono in linea con gli altri valori, mentre quelli di
seconda generazione sono molto più bassi.
Classe I Secondaria
I risultati di classe I della Scuola Secondaria di Primo Grado sono abbastanza
allineati con i dati nazionali. Dall’incrocio dei dati a disposizione sappiamo tuttavia
che una classe presenta una notevole differenza tra nativi e non.
Classe III Secondaria
Gli studenti stranieri di prima e seconda generazione di classe terza hanno
ottenuto, soprattutto in matematica, risultati molto al di sopra dei valori di
riferimento. In italiano sono invece in linea con i dati di paragone.
CONFRONTO TRA DATO GENERALE CON SOLO NATIVI E REGOLARI
Classe II Primaria
Nella prova di italiano la differenza tra il dato generale e solo nativi è all’incirca di un
punto percentuale in più a favore dei solo nativi. Più evidente la differenza nella
prova di italiano di ricostruzione del significato del testo (+1,3).
Tra la prova generale e solo regolari la differenza è +0,6 a favore dei solo regolari.
Nella prova di matematica la differenza tra dato generale e solo nativi è invece
inferiore (tra 0,2 e 0,5). In spazio e figure il dato generale è invece superiore di 1
punto rispetto al dato solo nativi.
Più marcata la differenza tra il dato generale e solo regolari (circa 1 punto)
Classe V Primaria
Sia per quanto riguarda il dato solo nativi e regolari il punteggio è più elevato
rispetto al dato generale di un punteggio compreso tra 0,1 a 1 punto percentuale,
sia per i regolari che per i nativi.
Classe I Secondaria di Primo Grado
In generale la differenza è maggiore rispetto alla Scuola Primaria.
E’ interessante in questo caso riportare i grafici per analizzare la situazione generale
e in particolare della classe 03, soprattutto in matematica, dove i solo nativi hanno
ottenuto un punteggio elevato in CONCETTI E PROCEDURE con una differenza di
+6,7 punti rispetto al dato generale.
Anche nella ricostruzione del significato del testo la differenza è elevata.
CONCLUSIONI
Sintesi dell’analisi dei processi in italiano e matematica
CLASSE
ITALIANO
Punti forti
ITALIANO
Punti deboli
MATEMATICA
Punti forti
MATEMATICA
Punti deboli
II PRIMARIA
Ricostruire il significato
del testo
Riflessione sulla lingua
Argomentazione
Modellizzazione
V PRIMARIA
Riflessione sulla lingua
Rappresentazioni
Argomentazione
Argomentazione
Modellizzazione
I SECONDARIA I G. Ricostruire il significato
Ricostruire il significato
del testo
Riflessione sulla lingua
del testo
L’Istituto in sintesi
I.C. Castell'Arquato
Punti forti
Risultati generali
positivi
Elevata presenza di
eccellenze
Buona tenuta in
ogni ambito
didattico
Soddisfacenti
risultati dei non
nativi
Punti deboli
Disomogeneità
nei risultati
Forte polarizzazione
in alcune classi
Criticità localizzate
riguardo ad alcuni ambiti o
processi
Criticità localizzate
relative ai non
nativi