TRE PIANI
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TRE PIANI
060_064_H2:C.E. 2_11 12/10/11 12.55 Pagina 60 > GREENBUILDING TRE PIANI tutti inlegno 60 CASA ENERGIA 6/2011 060_064_H2:C.E. 2_11 12/10/11 12.55 Pagina 61 UNA CASA A SOSPIROLO, NEL BELLUNESE, DIMOSTRA COME SI POSSA APPLICARE LA TECNOLOGIA DEL PREFABBRICATO IN LEGNO ANCHE PER STRUTTURE CON PIÙ APPARTAMENTI. PERFINO L’ASCENSORE È STATO INSTALLATO SENZA BISOGNO DI GABBIE IN CEMENTO ARMATO, CON PRESTAZIONI ANTISISMICHE ECCEZIONALI CHE SI UNISCONO A QUELLE DI ISOLAMENTO TERMOACUSTICO DI S ospirolo è un centro di poco più di 3.000 abitanti appena fuori dai confini del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Un paese dove si respira natura e i cui abitanti sanno cosa vuol dire il rispetto dell’ambiente. Non è un caso, quindi, se qui è sorta un’interessante casa in legno, in classe energetica A ma con costi energetici e di riscaldamento praticamente nulli. L’edificio è stato progettato da un ingegnere, Nicola Moretti, che qui abita e ha ricavato due appartamenti, uno per i propri suoceri. Tutta in legno la casa è stata realizzata in collaborazione con H2 Südtirolhaus, società altoatesina con una lunga esperienza in costruzioni di questo tipo. Realizzata principalmente in X-Lam, cioè con pannelli di legno a strati incrociati con eccezionali caratteristiche di resistenza statica e dinamica, la casa è frutto di un’attenta progettazione, RICCARDO OLDANI La casa di Sospirolo (Belluno) realizzata in legno da H2 su progetto dell’ingegner Nicola Moretti. Si sviluppa su una cubatura di circa 1.250 m 3, con due appartementi, a piano terra e primo piano da 250 m 2 e una mansarda di circa 90 m 2. Le pareti portanti esterne sono in pannelli X-Lam da 85 mm, con un cappotto esterno in fibra di legno da 12 cm e un rivestimento interno, sempre in fibra di legno ad alta densità, di 6 cm con una lastra di cartongesso applicata direttamente. CASA ENERGIA 6/2011 61 060_064_H2:C.E. 2_11 12/10/11 12.55 Pagina 62 > GREENBUILDING La struttura in legno è stata realizzata in poco più di 4 mesi, dal luglio al novembre 2009 curata dallo stesso ingegner Moretti e poi sottoposta a verifica dei tecnici di H2 per verificarne la piena fattibilità secondo i canoni della prefabbricazione in legno. «Abbiamo iniziato nel 2007, con l’acquisto del terreno – spiega Moretti –, e abbiamo terminato nel novembre 2009, ma la fase di costruzione della struttura in legno è durata poco più di 4 mesi. Gran parte del tempo se n’è andata in problemi burocratici legati ai permessi di costruzione e alla cubatura. Poi abbiamo dovuto realizzare la soletta interrata in cemento armato e solo alla fine è intervenuta H2 per la parte in legno fuori terra». Particolarmente minuzioso è stato l’esame del progetto da parte di H2. «Avevo determinate esigenze – dice ancora Moretti – legate soprattutto alle prestazioni energetiche e allo spessore 62 CASA ENERGIA 6/2011 delle pareti che volevo per la casa, ma anche all’ampiezza delle finestre, che volevo ariose per garantire un buon apporto di luce e calore soprattutto sul lato sud della casa». CURA DEI DETTAGLI Alcuni aspetti hanno richiesto minime modifiche. «Per esempio – spiega Moretti – inizialmente avevo previsto porte-finestre scorrevoli su due binari, che avrebbero però richiesto uno spessore dei muri perimetrali superiore a quello necessario per l’impiego dell’X-Lam abbinato allo strato isolante. Con i tecnici di H2 abbiamo quindi optato per un altro tipo di serramento, scorrevole e basculante, che utilizza un telaio più sottile e quindi adatto ai muri perimetrali che avevamo scelto». L’aspetto che ha colpito di più Moretti è stata l’atten- zione ai particolari, «che fa la differenza non solo per la qualità del prodotto finale, ma anche per le prestazioni energetiche». Per esempio, in fase di esecuzione i tecnici di H2 hanno sigillato tutte le zone di giunzione dei solai, dei telai delle finestre, con un apposito nastro adesivo isolante. Questa operazione è stata effettuata prima della posa del cappotto esterno, in modo da evitare ogni possibile ponte termico. Grande attenzione è stata posta nella collocazione delle prese elettriche, che ove possibile non sono state posizionate sui muri perimetrali, ma soltanto in quelli divisori interni, proprio per non incidere sull’efficienza del cappotto esterno. La posizione degli interruttori sulle 060_064_H2:C.E. 2_11 12/10/11 12.55 Pagina 63 Dettagli degli esterni dell’abitazione. Il tetto (nella pagina a fianco) è stato eseguito con il sistema Lightsystem Südtirolhaus, che prevede, dall’interno verso l’esterno, la seguente stratificazione: travi in legno lamellare (a vista), perlinato, freno al vapore Usb Micro, uno strato di 16 cm di fibra di legno, telo al vapore Usb Classic, listelli e controlistelli e, infine, le tegole. Il valore di isolamento termico del tetto è U=0,23 W/m 2K. Per quanto riguarda l’involucro esterno, invece, la trasmittanza della parete è U=0,186 W/m 2K. Tali prestazioni hanno consentito all’edificio di ottenere la classificazione energetica in classe A, secondo la normativa nazionale. Grande attenzione è stata riservata all’inserimento dei particolari aggettanti, come i terrazzi, per evitare la creazione di ponti termici. CASA ENERGIA 6/2011 63 060_064_H2:C.E. 2_11 12/10/11 12.55 Pagina 64 > GREENBUILDING Il legname usato per la struttura portante e le pareti della casa di Sospirolo è certificato Pefc e Fsc, due protocolli che attestano la provenienza dei materiali da colture gestite secondo pratiche forestali corrette e sostenibili. INFO Per informazioni sul sistema costruttivo Südtirolhaus e sulle abitazioni realizzabili con questo metodo potete contattare H2 srl, di Norber t Hofer, da anni specialista di costruzioni in legno. H2 Srl – Zona ar tigianale 39050 Nova Ponente (BZ) n tel.: 0471.617120 n mail: [email protected] n www.suedtirolhaus.com 64 CASA ENERGIA 6/2011 due facce della stessa parete è stata sfalsata, per evitare di creare dei buchi passanti nelle pareti e migliorare l’isolamento acustico. GLI IMPIANTI La casa si avvale poi di un’impiantistica molto curata, con un intenso impiego dell’energia solare. Sul tetto trovano posto un impianto solare termico, composto da tre collettori, e un doppio impianto fotovoltaico, per servire ognuno dei due appartamenti con una potenza installata da 2,88 kWp. L’impianto solare termico si avvale di un accumulo da 500 litri, impiegabile sia per il fabbisogno di acqua calda sanitaria sia per il fabbisogno del riscaldamento a pannelli radianti a pavimento. «Abbiamo anche una caldaia a condensazione, ma praticamente non l’abbiamo mai accesa da quando abitiamo qui (con un inverno di mezzo quindi)» L’impianto fotovoltaico, incentivato con il quarto conto energia, è entrato in funzione a giugno 2011 ed è stato realizzato con moduli Sanyo, scelti per una dimensione leggermente ridotta rispetto a quelli tradizionali che ha consentito così di sfruttare al meglio la superficie del tetto evitando ombreggiamenti. Gli inverter scelti sono di Aurora, e anche in questo caso il proprietario e progettista si dichiara particolarmente soddisfatto della produzione di elettricità ottenuta. La casa infine risponde ai severi criteri richiesti per le zone sismiche di livello 2, quindi con un rischio medio-alto di terremoto, tipico del Veneto. «La struttura in legno e pannelli X-Lam fornisce risultati eccezionali anche da questo punto di vista – sottolinea Moretti – ma nel nostro caso particolare attenzione è stata rivolta alle staffe di giunzione che uniscono le parti in legno alla soletta in cemento, che dovevano avere determinate caratteristiche». I legnami utilizzati, infine, provengono tutti da colture sostenibili certificate. n