Giornalino a.s. 2013-14. pdf - home - [direzione didattica 2° circolo
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attico 2° Circolo Did “A. MORO” a) Rutigliano (B Numero unico a.s. 2013/14 NOTIZIE in VOLO … e c’è un mare azzurro e una montagna con la cima bianca e un fiume con l’acqua limpida e ci sono farfalle dai mille colori che svolazzano e fiori dai mille profumi. Quel prato verde, quel mare azzurro, quella cima bianca, quel fiume limpido, quelle farfalle dai mille colori, quei fiori dai mille profumi sono i nostri bambini. Essi sono la speranza, la gioia, la semplicità, la spontaneità, la curiosità, lo stupore. Ma sono anche i giudici intransigenti di noi adulti: sono capaci di perdonare chi sbaglia, ma non chi li tradisce. Due meravigliosi film di De Sica ci hanno spiegato alla perfezione la visione del mondo dei nostri bambini. La scena finale di “Ladri di biciclette” è tutta concentrata negli occhi del bimbo che perdona il padre ladro una sola volta per necessità. “I bambini ci guardano”, al contrario, si chiude con il bimbo che non perdona il genitore che lo ha deluso e in definitiva tradito. Con i bambini non si può barare e noi adulti abbiamo molto da imparare: loro sanno, possono e vogliono fare a meno delle sovrastrutture che ci siamo costruiti per paura di mostrarci come siamo, con le nostre certezze, ma anche con i nostri dubbi e le nostre debolezze. Ma cosa ci chiedono in definitiva i nostri bambini: solo di essere accompagnati in quell’ esplorazione e sperimentazione continua che è la vita. Al contrario noi, troppo spesso tentiamo di incatenarli ad artefatte certezze che soffocano i dubbi e quindi le domande che permettono di percepire la verità. La scuola non può mai perdere di vista tutto questo: il cammino verso la cono- scenza non può che passare attraverso l’esperienza diretta delle cose da conoscere e noi abbiamo il dovere di assecondare la loro ansia di “toccare tutto con mano” e accompagnarli in modo discreto nel segmento di strada che siamo chiamati a percorrere insieme. È quello che ci siamo sforzati di realizzare anche nell’anno scolastico che si sta chiudendo. L’esperienza del PON è stata illuminante ed esaltante: bambini che hanno migliorato il loro italiano inventandosi una storia, con tanto di dialoghi e scene, accompagnati da esperti e tutors capaci di far venire fuori pensieri ed emozioni. Altri che si sono avvicinati al mondo della natura, scoprendone aspetti ignoti e sorprendenti: così è nato il nostro orto didattico. Perfino i numeri e le figure geometriche sono apparsi meno freddi e asettici di quello che sono attraverso i giochi da un lato e il confronto con il mondo circostante. 1° Premio per il nostro giornalino Penso che la strada intrapresa sia quella giusta: percorrerla fino in fondo diventa un imperativo. Bisogna solo affrontarla in umiltà, sapendo che si possono commettere errori, che a volte è necessario fermarsi a riflettere, altre si deve fare qualche passo indietro, ma con l’unica certezza di fare tutto con e per i bambini e, ve lo assicuro, di conseguenza per noi stessi. Il Dirigente Scolastico Prof. Luciano De Chirico IL NOSTRO SUPER DIRIGENTE Il nostro caro Dirigente è sempre sorridente all’entrata e all’uscita ci rallegra la vita. In ogni circostanza ci incoraggia e ci sostiene perché a lui piace stare insieme. Ad ogni proposta, lui ha sempre una risposta, valutata e meditata ma sempre garbata. Usa sempre pacati toni con genitori, alunni, maestre e collaboratori, è sempre discreto e poco invadente ed ha reso così la nostra scuola eccellente. Caro Direttore ho pensato a questa filastrocca perché un grosso “GRAZIE” a te tocca. E allora che altro posso dire ora che verso un’altra scuola noi dobbiamo partire? Rimarrai nel nostro cuore e nella nostra mente come il nostro “SUPER DIRIGENTE” Claudia GIAMPAOLO V A E’ cominciato un nuovo anno scolastico che si preannuncia, come sempre, ricco di nuove ed entusiasmanti esperienze. Questo, per noi, è un anno particolare: è l’ultimo che trascorreremo in questa bella scuola che ci ha visto crescere. Ricordiamo ancora il primo giorno quando timidi e impauriti, abbiamo incontrato le nostre maestre e i nuovi compagni. Con i grembiulini azzurri e gli zaini molto grandi sulle spalle, ci tenevamo stretti alle nostre mamme e ci batteva forte il cuore mentre aspettavamo di unirci agli altri. Ben presto la nostra scuola è diventata un luogo sereno, dove abbiamo imparato a star bene insieme. Sono trascorsi anni lieti e ogni giorno facevamo nuove scoperte e importanti conquiste. Uniti, siamo riusciti a superare anche i momenti più difficili. Anno dopo anno ci siamo accorti di essere diventati grandi e presto lasceremo questo luogo a noi caro. Di questi anni, trascorsi troppo in fretta, ciò che non dimenticheremo mai è l’ insegnamento delle nostre maestre: in ogni situazione della vita dovremo sempre ”dare il meglio di noi stessi” per poter realizzare i nostri sogni, così come viene anche sottolineato nella bellissima poesia di Douglas Malloch. “Sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere” , scrive l’autore e con questo “motto” abbiamo iniziato l’ultimo anno scolastico della scuola primaria. Pensando ai piccoli che quest’anno sono entrati a far parte della nostra comunità scolastica, vogliamo invitarli a far tesoro di questo insegnamento, augurando loro un felice percorso scolastico ricco di tante bellissime esperienze. Gli alunni delle classi quinte Il primo giorno di scuola Il giorno 11 settembre 2014 è stato il primo giorno di scuola per tanti piccoli bimbi che si sono affacciati alla nostra scuola primaria con gioia ed entusiasmo. Per loro è stata preparata una speciale e particolare accoglienza da parte delle loro insegnanti perché il primo approccio e le prime impressioni sono fondamentali per garantire il successo di tutto il percorso scolastico. I neo-alunni sono stati chiamati uno alla volta dal nostro Dirigente, prof. Luciano De Chirico, e le insegnanti hanno loro dato il benvenuto offrendo una collana a forma di fiore con il loro nome. Sono stati fatti volare coloratissimi palloncini con striscioni di auguri e quindi i bambini con i loro rispettivi genitori hanno fatto il loro ingresso in classe, in un ambiente molto accogliente, sereno e gioioso. Durante la mattinata tutti i bimbi di prima hanno fatto festa e socializzato grazie alle diverse attività ludiche in cui sono stati coinvolti. Alla fine della giornata a ogni bambino è stato consegnato un palloncino e un attestato di partecipazione a ricordo di questa prima bellissima esperienza scolastica. Le classi prime Pagina 2 Pagina 2 NOTIZIE NOTIZIin E VOLO in VOLO Cominciamo in festa il nuovo anno scolastico Com’è consuetudine, ogni inizio d’anno viene organizzata la festa per l’inaugurazione del nuovo anno scolastico. Settimane di preparativi, disegni da colorare, prove dei canti, poesie da scrivere, frasi da ripetere, messaggi da ricordare; io in particolar modo avevo il compito di presentare la canzone in inglese intitolata: “All toghether now” e in mente la ripetevo una marea di volte. Tutto questo perché noi, alunni di quinta, dovevamo essere i protagonisti e gli organizzatori di questa festa. Quella mattina, tutti i bambini sono arrivati in anticipo a scuola, anche i soliti ritardatari, lasciavano il loro materiale in classe e subito di corsa fuori nel padiglione per ripetere i canti. C’era una gran confusione: insegnanti che correvano avanti e Numero unico indietro con scotch e nastrini colorati per legare i palloncini; pile di sedie, trainate da piccoli carretti che i bidelli sistemavano nel cortile per i genitori e per gli alunni; cappellini gialli da schierare nei cestini; segnalibri da rifinire; insomma l’animazione si f aceva sent ire ovunque. All’ora prestabilita, tutti fuori in cortile, disposti ordinatamente: bandierine tricolore che svolazzavano sopra le nostre teste; nuvole di palloncini verdi, bianchi e rossi, che segnavano, come fosse una bandiera, il palcoscenico, dove si sarebbero esibite tutte le interclassi; i cappellini gialli in testa ai bambini ondeggiavano come spighe di grano sul mare azzurro dei grembiulini nuovi appena indossati. Un brulicare di gente: genitori, autorità, sacerdoti seduti sopra le poltroncine verdi sistemate precedentemente nel cortile. Una miriade di manine sollevate verso l’azzurro del cielo che sventolavano orgogliose i loro capolavori: mongolfiere multicolore, aeroplanini colorati, aquiloni sorridenti. Era un arcobaleno dai mille colori. Il vocio festoso dei bambini si diffondeva nell’aria: la festa è iniziata con il canto dell’Inno di Mameli. E’ stato bello accogliere i bambini di prima che accompagnati dalle note di una marcetta si sono sistemati davanti a noi e insieme abbiamo cantato: “Aggiungi un posto a… scuola”. Una marea di applausi accompagnavano i vari canti. La festa è continuata con l’augurio del Direttore, gli interventi delle diverse autorità, le poesie degli alunni di quinta e i canti delle diverse interclassi, che man mano che si esibivano, sventolavano i loro lavoretti variopinti e simpatici. A conclusione della festa alcuni nostri compagni hanno letto i loro pensieri e le loro riflessioni, sono stati legati ad una piccola mongolfiera che il direttore ha spinto verso il cielo azzurro mentre tutti cantavano la famosa canzone: “Volare”. Lo slogan di tutta la manifestazione, quest’anno, è stato: “volare alto”. E’ stata una giornata speciale, ricca di emozioni, tra l’altro questo è per noi l’ultimo anno nella scuola primaria. Penso che inserirò questa bella giornata nel mio personale “bagaglio dei ricordi”. Classe VB Pagina 3 A SPASSO TRA LE BELLEZZE ARTISTICHE DI RUTIGLIANO SETTIMANA DELL’UNESCO Anche quest’anno il nostro circolo ha aderito alla settimana UNESCO sullo sviluppo ecosostenibile, dedicata alla Bellezza del paesaggio tra creatività e arte. Nella settimana tra il 14 e il 24 Novembre le nostre solite mattinate scolastiche sono state stravolte dall’iniziativa dell’Unesco con uscite sul territorio alla scoperta di antiche masserie, ricerche storiche sul- le loro origini, realizzazioni di cartelloni e striscioni da esporre nella sfilata conclusiva realizzata nella mattinata di sabato 23 novembre. Noi alunni ci siamo lasciati piacevolmente coinvolgere dalle attività che le nostre maestre ci hanno proposto perché siamo diventati dei ricercatori della storia del nostro territorio legata alle masserie rurali e ci siamo impegnati a trasmetterla e proteggerla nel tempo. E’ stato bello osservarle da vicino, fotografarle, riprodurle sul nostro fasci- colo personale che è rimasto a testimoniare tutto il lavoro svolto in questa settimana. Ci siamo divertiti, anche, a costruire giochi e cruciverbi che abbiamo animato nel corso della manifestazione. Tutti siamo stati protagonisti della settimana dedicata alla riscoperta della bellezza del nostro paesaggio. Classi terze GIOCHIAMO CON L’ARTE Noi alunni di quinta, per la SETTIMANA dell’UNESCO, abbiamo voluto conoscere alcune chiesette rurali di particolare valore storico presenti nel nostro paese. Con la guida dell’esperto, il maestro Sorino, presidente dell’Archeoclub, abbiamo visitato la chiesa di Sant’ Apollinare, il complesso monastico della Madonna del Palazzo e la chiesa della Mater Domini. La più antica delle tre chiesette è Sant’ Apollinare che purtroppo, è quella che si trova in maggior stato di degrado. La chiesetta sorge in un’area archeologica di Rutigliano di notevole interesse dove, in seguito a lavori di scavi, è stata rinvenuta un’intera necropoli. La chiesetta della Mater Domini, come quella di Madonna del Palazzo, è stata costruita in seguito ad un avvenimento miracoloso. Con l’interesse della chiesa e il Pagina 4 contributo dei rutiglianesi, entrambe sono state restaurate e sono luoghi ricchi di apprezzabili opere d’arte. Il lavoro di ricerca da noi effettuato è stato molto interessante. Abbiamo scoperto che il nostro paese possiede beni culturali di grande valore e abbiamo compreso quanto sia importante conservare questi beni per far conoscere la nostra storia alle future generazioni. Tra le attività svolte la più divertente è stata quella di creare un gioco: il CRUCIPUZZLE. Abbiamo scelto alcune immagini tra quelle più rappresentative delle chiesette studiate e le abbiamo divise in tante tessere. Ad ogni giocatore poteva capitare una tessera con la domanda o con la risposta sulle notizie apprese. A turno il giocatore che aveva la domanda leggeva la sua e chi riteneva di avere la risposta si faceva avanti e univa il suo tassello con quello del compagno. Se la risposta era quella giusta le due tessere si univano. Abbiamo continuato così fino a “ricostruire” l’immagine del bene artistico scelto. Ci siamo divertiti così tanto che anche i nostri genitori hanno voluto giocare insieme a noi. E’ stato davvero molto bello!!!! Classi quinte NOTIZIE in VOLO C’erano una volta … LE QUATTRO FONTANE Noi bambini di seconda per il progetto UNESCO abbiamo pensato di approfondire la conoscenza di un’antica fontana sita nel centro storico del paese denominata “LE QUATTRO FONTANE. Così un giorno, guidati dal maestro Sorino, membro dell’Archeoclub di Rutigliano, siamo andati a spasso per le vie del centro storico. Con i suoi racconti il maestro ci ha portato indietro nel tempo e ci ha parlato di quei momenti di vita e di lavoro della nostra gente, quando le strade e i vicoli erano attraversati da venditori ambulanti, come l’arrotino, il riparatore di utensili di terracotta, il raccoglitore di capelli, il riparatore di ombrelli, il cantastorie, le cui voci e annunci si sentivano da lontano. Nei pomeriggi soleggiati nei vicoli, le nostre antenate filavano la lana o lavoravano all’uncinetto. Si viveva molto fuori casa an- che perché le vecchie abitazioni erano troppo piccole per famiglie allora numerose. E tutto questo si svolgeva anche intorno alla famosa “QUATTRO FONTANE” dove si andava a prendere l’acqua potabile dato che a quei tempi, non c’era ancora nelle case. A volte si formavano delle code e allora ecco che i bambini approfittavano per giocare i giochi tipici di una volta semplici ma divertenti come: il gioco della campana, salta cavallo, il gioco dei sassolini, quello del monopattino, del cerchio. Quanti ricordi e memorie sono legati intorno a questo monumento. Purtroppo siamo rimasti rattristati nel sapere che la fontana che vediamo oggi non è la protagonista dei tanti bellissimi racconti del maestro Sorino; al posto della bellissima fontana, che gettava acqua da quattro bocche, oggi c’è una fontana brutta e più piccola. I grandi a volte sono incomprensibili nelle loro decisioni! Classi seconde Quest’anno, per la prima volta, gli alunni di prima hanno partecipato alla manifestazione dell’UNESCO con grande entusiasmo ed emozione, accompagnati dai loro genitori. In Piazza XX Settembre, insieme a tutti gli altri alunni della scuola, i bambini hanno cantato una filastrocca e recitato una poesia sull’alfabeto della natura: ad ogni lettera era abbinato un elemento della flora e della fauna che ognuno di noi è chiamato a rispettare. Questo progetto è stato significativo per i bambini che hanno così compreso l’importanza di tutelare la natura e l’ambiente in cui si vive. Classi prime ALLA SCOPERTA DEL CENTRO STORICO Noi alunni dell’interclasse di IV abbiamo approfondito la conoscenza del Centro Storico, fulcro del territorio rutiglianese dove si incontrano magnifici palazzi signorili con piccole botteghe artigiane e luoghi di culto. In primo luogo abbiamo effettuato delle uscite per osservare in prima persona gli elementi caratteristici: la Torre Normanna che svetta maestosa su tutta la Città, la Chiesa di Santa Maria della Colonna e San Nicola, esempio del romanico pugliese; Palazzo Antonelli con i suoi eleganti particolari barocchi, Palazzo de Franceschis col suo caratteristico loggione … In un secondo momento, attraverso attività di ricerca di testimonianze e immagini abbiamo analizzato ogni singolo edificio, imparandone la storia e provando a riprodurli graficamente, con disegni, cartelloni e fotografie che abbiamo utilizzato per Numero unico la manifestazione dell’UNESCO. All’interno di questa manifestazione, ognuna delle classi quarte ha poi, indossato una t-shirt con una stampa raffigurante uno dei monumenti da noi analizzati e tutti insieme abbiamo cantato una rivisitazione del brano “Paese Mio (Che sarà)” per omaggiare le bellezze del nostro paese, troppo spesso dimenticate. Classi quarte Pagina 5 Una bella mattina di febbraio, la maestra Angela ci ha invitati a raccontare tutto ciò che ricordavamo della nostra prima infanzia. Prima abbiamo raccontato solo oralmente e in modo collettivo, poi ognuno ha scelto alcuni momenti particolari e li abbiamo trascritti. La maestra ci ha chiamati “novelli storici” perché ci siamo messi alla ricerca delle tracce del passato, però i nostri ricordi non erano sufficienti per ricostruire il proprio passato, necessitavano di aiuto. E a chi potevamo chiedere aiuto? L’immediata soluzione si è rivelata: L’INTERVISTA A MAMMA E A PAPA’. Nel frattempo la maestra ha chiesto ai genitori di partecipare a casa ai nostri lavori, cercando nel baule foto, ricordi e oggetti dell’infanzia mentre in classe, ci siamo confrontati continuamente permettendoci di capire di quante e quali fonti avevamo bisogno per ricomporre la nostra storia. I ricordi, le foto, le testimonianze li abbiamo raccolti in una cartellina ad anelli che sistemavamo a seconda degli avvenimenti. I Capitoli di raccolta sono stati 5, dalla nascita alla scuola Primaria. Con questa esperienza abbiamo scoperto che possiamo conoscere il nostro passato,perché vissuto ed il nostro presente perché lo stiamo vivendo ma non il futuro perché non è ancora avvenuto. Con questa scoperta si è conclusa la nostra ricerca. Il nostro libro racchiude un lungo ma vivace e coinvolgente lavoro di STORICI. Grazie maestra. CLASSI II A - B - C Anche il Carnevale può essere occasione preziosa per trasmettere messaggi e diventa più bello se è occasione per creare qualcosa con le proprie mani, se si sceglie di inventare una maschera che sia frutto solo e soltanto della propria fantasia. Una bella soddisfazione risparmiare, essere originali, divertirsi, riutilizzando materiali destinati ad essere eliminati per sempre e che invece acquisiscono nuova vita. Carta, fiori di bomboniere, tulle, oggetti da buttare, cose che non servono più, si trasformano come per magia in maschere di carnevale mai viste e noi bambini abbiamo creato la nostra maschera personalizzata simpatica, fantasiosa ed ecologica sviluppando la nostra creatività in una esplosione di colori. La nostra aula si è trasformata in un laboratorio, abbiamo portato ciò che avevano le nostre mamme: fiori di bomboniere, tulle, ritagli di pannolenci, bottoni; abbiamo tagliato il giornale in tante strisce più o meno uguali e le abbiamo arricciate come si fa con i nastri dei pacchi regalo. Poi con questo materiale e la colla, abbiamo creato le nostre maschere originalissime. Provare per credere, parola degli ………. alunni di II C. Pagina 6 NOTIZIE in VOLO Qual è il modo migliore per festeggiare il PAPA’??? ...scrivere un articolo di giornale su un noto quotidiano!!!!!! Cosi i piccoli di II A si sono cimentati in un articolo, scritto proprio con i ritagli di un quotidiano, omaggiando il papà con un dolce pensiero. Molti ne sono stati scritti... lui al karaoke!!!!!!!!!!!!!! bocca le coperte. Al mare è il mio canotto perso- Quando sono fra le sue brac- nale...anche se lui non sa nuota- cia mi sento protetta e addormentandomi non temo di fare re!!!!! La mia passione è andare a brutti sogni perché sogno semraccogliere le more con lui, per- pre di stare con lui!!!!!!! Il mio papà è forte come una ché mi prende in braccio e non roccia per potermi aggrappare mi sgrida se mi sporco!!!!!!! e sentirmi al sicuro….. Adoro farmi massaggiare il colQuando vado a cavallo con lo da lui e…..gli chiedo di non lui,, provo brividi di gioia…. fermarsi mai !!!!!! II A La mia passione è cantare con Mi fa impazzire quando mi rim- Una didattica innovativa con la LIM Già dallo scorso anno nella nostra classe è presente la lavagna interattiva multimediale, costituita da un grande schermo di proiezione interattivo collegato ad un proiettore ed a un computer. Per trasmettere i comandi è sufficiente che noi bambini tocchiamo lo schermo con le dita per scrivere, spostare oggetti e operare sulla tastiera. Questo nuovo strumento ci permette di apprendere in modo più rapido e divertente in quanto ci consente di osservare, scrivere, leggere e di navigare in internet per ricercare testi, immagini, suoni, video, stimolando la nostra attenzione e la motivazione ad apprendere. Ciò che si scrive o si disegna sulla LIM, a dif- ferenza della tradizionale lavagna in ardesia, può essere salvato sul computer e riutilizzato successivamente o stampato o inviato via mail. Proprio perché vicina ai nostri stili cognitivi, sempre più multimediali, sviluppa la creatività e favorisce la presenza attiva e collaborativa. Con l’impiego della LIM e dei contenuti digitali, la lezione frontale diventa interattiva, cooperativa, accattivante e ne siamo i protagonisti attivi. II B Piccoli artisti sbocciano La primavera è qua. Com’è bello, durante una passeggiata, vedere inaspettatamente la prima farfalla! Nei prati tra l’erba marrone e secca spuntano nuovi fili verdi, fioriscono le primule e il mandorlo rosa appare una cascata di stelle. Come accogliere questa stagione di Pace? Noi alunni e maestre, abbiamo deciso, per festeggiare la primavera di realizzare delle piccole opere d’arte con l’argilla. Ci siamo, così, recati nel laboratorio di manipolazione. Numero unico E’ stato bello lavorare l’argilla, que- Che bel risultato! Ci sensto materiale per noi tiamo dei veri artisti. sconosciuto: era più duro II D dell’impasto della pizza, molto freddo e di colore grigio. All’inizio abbiamo pasticciato un po’, poi con un po’ d’acqua e con l’abilità delle nostre mani abbiamo cominciato a modellare l’argilla. Che meraviglia! Quasi per magia, abbiamo creato tanti piccoli fiori, adesso bisogna farli asciugare e poi cuocerli nel forno. Pagina 7 È Natale e dimostrando di aver sviluppato un alto senso di socializzazione. Gli alunni hanno infine augurato un felice Natale ed un buon anno nuovo tra gli applausi e la commozione generale del pubblico presente. L’interclasse di prima ha voluto creare un momento di riflessione e di condivisione del vero significato del Natale in una società basata sempre più sul consumismo. I piccoli alunni, dopo aver fatto “nascere Gesù Bambino”, si sono esibiti in canti, poesie e filastrocche alla presenza dei loro genitori dando prova di grande impegno nell’esecuzione canora Le classi prime Progetto continuità Gli alunni delle classi prime hanno incontrato in diversi momenti dell’anno i cinquenni della Scuola dell’Infanzia del nostro Circolo, nonché quelli provenienti dalla scuola “Maria Pia Notari” di Rutigliano e della scuola “Il Folletto azzurro “di Noicattaro. Gli alunni di prima hanno fatto da guida ed accolto i piccoli offrendo loro una simpatica lente di ingrandimento con la quale tutti i bimbi hanno esplorato e scoperto tutti gli spazi e i laboratori della scuola primaria, dalla direzione alla palestra, dal laboratorio linguistico e multimediale alla biblioteca. Hanno conosciuto il nostro sempre sorridente Dirigente che li ha accolti in direzione con tanto calore e affetto. I cinquenni si sono mostrati molto curiosi, attenti ed interessati ed hanno posto numerose domande agli alunni “più grandi “ di prima su tutto ciò che vedevano e ricevendo soddisfacenti risposte. Nei successivi incontri tutti insieme hanno svolto attività stimolanti ed interessanti, come la visita all’orto didattico della nostra scuola, giochi interattivi utilizzan- DAL TEATRO… AL GIARDINO do la LIM e giochi di gruppo in cortile. E’ stata una esperienza molto positiva poiché ha permesso agli alunni prossimi a lasciare la scuola dell’infanzia la conoscenza del nuovo ambiente scolastico e delle figure educative che vi lavorano in modo da creare una positiva immagine della scuola primaria ed evitare traumi nel passaggio. Le classi prime Nel mese di aprile le classi prime hanno assistito ad uno spettacolo teatrale dal titolo “Il principe maiale” messo in scena dalla cooperativa Verderame in collaborazione del WWF. La rappresentazione è stata particolarmente accattivante ed entusiasmante grazie all’interazione continua fra attori e alunni i quali sono stati i veri protagonisti dello spettacolo. La tematica di fondo è stata l’educazione al rispetto dell’ambiente supportata anche dall’osservazione diretta di piante tipiche dell’ambiente mediterraneo. Alcune piante sono state poi interrate dagli stessi alunni abbellendo così il giardino della nostra scuola. Le classi prime Pagina 8 NOTIZIE in VOLO Una passeggiata tra … i fischietti Come ogni anno si svolge il 17 gennaio a Rutigliano in occasione della Festa di Sant’Antonio Abate si ripete la Festa dei fischietti in terracotta, manufatto tipico del nostro paese ricco di argilla. Noi insegnanti di prima con i nostri piccoli alunni ci siamo avventurati tra le bancarelle dei figuli che abbellivano lo spazio circostante la pineta. Nonostante non ci fosse il sole e faceva freddo abbiamo passeggiato tanto ammirando i bellissimi e color at iss im i f ischiet t i. Abbiamo visto un figulo che, con il tornio e l’argilla, realizzava un tegame in terracotta, gli alunni erano incantati! E’ stato molto interessante far visitare la mostra dei fischietti realizzati negli anni precedenti dagli Un’esperienza da ricordare Martedì 6 maggio noi alunni di prima siamo partiti per una bella avventura da vivere presso la masseria Minoia di Conversano. E’ stata una giornata divertente e ricca di esperienze che ci ha arricchito tantissimo. Abbiamo potuto toccare con mano la natura ammirando gli innumerevoli ciliegi, gli ulivi, l’antica quercia e l’ippocastano. La nostra gioia più grande è stata ammirare i vari animali, toccare e accarezzare i conigli e aver munto una capretta. Ciò che ci ha fatto esultare ed emozionare è stata la cavalcata che abbiamo fatto sulla cavalla Stella; tanti di noi avevano paura ma ….ce l’hanno fatta! Successivamente abbiamo un breve pic-nic degustando delle dolci ciliegie. Subito dopo abbiamo potuto osservare un’arnia con tante api e UNA SIMPATICA MERENDA A SCUOLA Nel periodo di Carnevale abbiamo trascorso una magnifica mattinata con i compagni di tutta la scuola: abbiamo consumato la merenda insieme. Le nostre mamme hanno preparato delle deliziose focacce e pizze rustiche e dei dolci squisiti: ciambelle, plumcake, torta all’arancia, torta di mele, muffin e tante altre prelibatezze. Numero unico Ciascuno di noi poteva scegliere di prendere una porzione dando un piccolo contributo che il Dirigente impiegherà nell’acquisto di materiale didattico. alunni del didattico. nostro circolo Classi prime l’ape regina, nello stesso momento la proprietaria della masseria preparava il formaggio con il latte di capra, l’abbiamo assaggiato.. che delizia! Che stupenda esperienza speriamo di rifarla in futuro! Classi prime E’ stato divertente andare ad acquistare la merenda, abbiamo capito anche il valore dei soldi e il significato della solidarietà, perché basta un piccolo gesto per far sorridere ed aiutare i nostri amici in difficoltà. Noi siamo stati molto contenti di questa iniziativa e speriamo di ripeterla. Grazie al Direttore Prof. Luciano De Chirico per le tante cose belle che ci permette di fare. Classi prime Pagina 9 La nostra scuola Siamo nel cortile antistante la scuola dove ogni mattina si riuniscono genitori e alunni divisi per classi in attesa delle maestre e si sente un gran vocio: è il primo incontro con i miei compagni, il primo momento di brevi chiacchierate e di qualche risata. Di fronte a noi c’è una grande vetrata bianca aperta da cui vedo spuntare la maestra con passo svelto e il volto sempre sorridente. A sinistra siamo a due passi dalla facciata di colore giallo e dalla grande finestra della direzione con le tende azzurre sempre chiuse e una lunga siepe di un verde intenso con fiorellini viola separa il nostro cortile da quello delle classi prime. A destra tanti pini dalla grande chioma rotonda e folta , con tante pigne sui lunghi rami ombrosi. Dietro di noi il grande cancello nero, la strada non trafficata solo all’ingresso e all’uscita degli alunni da scuola, le case abitate e bambini che arrivano di continuo; piacerebbe anche a me venire a scuola con il piedibus, ma sono accompagnato da mio padre dopo che abbiamo accompagnato mamma al suo lavoro fuori Rutigliano. Entriamo nella scuola in un grande corridoio lungo, largo e spazioso. Sulla prima porta a destra c’è il cartello con su scritto “PALESTRA”: è l’ambiente che ci piace tanto perché ci muoviamo e ci divertiamo a fare esercizi e gare; al mattino gode del privilegio del silenzio, ma subito dopo si sente sempre il grande chiasso dei bambini. Entriamo nel padiglione centrale e lì i miei occhi si posano su una bacheca dove è esposto in bella mostra di sé un bellissimo castello in miniatura che rappresenta il castello di Rutigliano. E’ fatto di pietre piatte, poco spesse, disposte una sull’altra, ha la forma triangolare e 4 torrioni. L’ha costruito il maestro Giuseppe Sorino con i suoi alunni. E’ davvero molto bello. Arriviamo alla nostra aula e come tutte le mattine penso alle cose nuove che imparerò. III A Un orto biologico nella nostra scuola Quando questa mattina la maestra ci ha portato in giardino per vedere l’orto biologico che hanno costruito i bambini di quarta durante il PON di scienze “Biodiversità in giardino” siamo rimasti sorpresi e meravigliati. L’orto non è molto grande, ma è ordinato come un giardino . Esso inizia dietro il padiglione d’ingresso della nostra scuola. Da una parte, a destra, arriva al muro che lo separa dalle abitazioni e dall’altra parte, a sinistra, arriva al muro del padiglione d’ingresso su cui si affacciano le finestre. Dalla parte del muretto a destra ha una fila di alberi di melograni pieni di tenere gemme appena germogliate. Sotto questi giovani alberi spuntano le piantine delle erbe aromatiche: roPagina 10 smarino, salvia, origano e mentuccia. In fondo all’orto si vede un grande nespolo ricco di foglie verde scuro e grappoli di frutti acerbi che pendono dai sui nodosi ra- mi. Sotto il nespolo, a destra, c’è una compostiera in cui si raccolgono i rifiuti organici che serviranno per il nutrimento delle piante. A sinistra del nespolo si vede una ceppaia che serve per far rifugiare i piccoli animaletti del giardino: lucertole, lumache e chiocciole. Tutto il resto è diviso in strisce regolari in cui sono stati piantati i vari ortaggi: cicorie, insalate, lattughe, agli e piselli. Al centro si vede un camminamento di lastre bianche che facilita gli spostamenti e separa le file degli ortaggi dai giovani alberi di melograni e dalle erbe aromatiche. In primo piano un verdeggiante albero di pesco con i rami pieni di tenere foglioline e una piccola casetta di legno che forse riparerà qualche uccellino dal freddo. Intorno all’orto sono sparse delle staccionate di legno colorate che segnano il confine e lo rallegrano. III D NOTIZIE in VOLO Il murales della nostra scuola Il muro esterno della sala insegnanti è decorato con un variopinto murales, realizzato nell’ anno scolastico 2002-2003 da alcuni alunni con l’aiuto delle loro maestre. Rappresenta le quattro stagioni. La prima stagione è l’inverno. Vedo degli alberi spogli e due casette con il tetto ricoperto dalla neve. Dal comignolo di una casetta esce del fumo grigio. Sullo sfondo osservo un cielo coperto da tante nuvole minacciose. Segue la primavera. In primissimo piano noto un ramo di pesco in fiore. I suoi fiori sono color rosa delicato. Sullo stesso piano ci sono due tulipani, uno rosa e uno rosso e quattro margherite. In secondo piano c’è un prato con diverse tonalità di verde. Sullo sfondo vedo un grazioso trenino con i vagoni colorati e con la motrice fumante. L’uscita scolastica Oggi è una bellissima giornata di marzo, in cielo brilla il sole e c’è un bel venticello che accarezza il viso della maestra Anna, ma io vorrei che non ci fosse. Aspettiamo con ansia il pulmino della scuola. A un certo punto ci chiama l’autista e noi in fretta ci prepariamo per uscire. Saliamo sul pulmino e ci dirigiamo verso le Grotte di Britto, ma durante il percorso chiacchieriamo troppo, tanto che la maestra ci ri- Numero unico chiama spesso, perché disturbiamo l’autista. Arrivati a destinazione, proseguiamo lungo una stradina di campagna, evitando l’erba per non calpestare le vipere. Entriamo in una caverna piena di ragnatele e andiamo in un piccolo posticino laterale. Probabilmente lì, tantissimi anni fa, abitavano dei preti o dei monaci, perché ci sono tre croci scavate nella roccia. In quel posticino c’è pure un fornello che si vede da fuori. Dopo rientriamo in pullman per andare a visitare la chiesetta della Madonna dell’Annunziata. Arrivati sul posto facciamo merenda e purtroppo ad un compagno gli viene il mal di pancia, quindi torna a casa. Infine il maestro Peppino ci racconta qualcosa sul passato Di seguito è rappresentata l’estate. In mezzo al mare è dipinta una barca con una bambina a bordo, con la scritta “Aldo Moro” sulla vela bianca. In cima all’altra vela blu e rossa c’è la bandiera dell’Italia. A sinistra è dipinta una scogliera dove sono seduti un bambino e una bambina che si godono il paesaggio meraviglioso. All’orizzonte osservo due barchette in lontananza. Il cielo è al tramonto. Le nuvole sono rosa, alcune arancione, altre gialle. Infine è rappresentato l’autunno. È dipinto un albero spoglio. Sotto l’albero osservo foglie colorate di marrone, arancione e giallo, alcune sono depositate al suolo, altre planano dolcemente dall’alto. Inoltre ci sono due bambini vestiti con il cappello, il cappotto e gli stivaletti. Uno dei due regge un ombrello che è stato capovolto dal forte vento. III B e sulla tradizione del lunedì di Pasqua di questo luogo, poi torniamo a scuola. Questa esperienza mi è piaciuta tanto! Sono stato proprio immerso nella natura. Mi piacerebbe dirvi che in un momento che stavo vicino vicino alla ragnatela mi sembrava di aver fatto amicizia con i ragni. III C Pagina 11 Progetto di Educazione Alimentare “IO IO MANGIO TUTTO TUTTO:: NO AL CIBO NELLA SPAZZATURA” Noi alunni della V C abbiamo partecipato al progetto “Io mangio tutto: no al cibo nella spazzatura”, promosso da Actionaid in collaborazione con la Regione Puglia e la Provincia di Bari. È stato un interessante percorso di educazione alimentare, che ha coinvolto noi alunni, le nostre insegnanti e i nostri genitori. Inizialmente a scuola abbiamo parlato del diritto al cibo e del problema della fame nel mondo. Ci siamo resi conto che, mentre in tantissimi Paesi del mondo milioni di persone muoiono di fame, noi buttiamo tanto cibo. Abbiamo imparato che i cibi che avanzano possono essere riutilizzati per preparare altre gustose pietanze, proprio come in passato facevano i nostri nonni. Abbiamo anche scoperto che i rifiuti organici possono essere riutilizzati perché si può preparare il compost, che è un fertilissimo terreno. A scuola ci siamo divertiti a decorare il nostro “Mister Compost”, una simpatica compostiera che abbiamo portato in masseria e a casa con le nostre famiglie ci siamo impegnati a raccogliere una grande quantità di rifiuti organici umidi, perché c’era una gara tra le dodici scuole partecipanti al progetto, con un viaggio premio per chi raccoglieva il maggior quantitativo. Noi ovviamente ci siamo impegnati al massimo. Il 13 novembre siamo andati alla Masseria Perrini di Alberobello e abbiamo trascorso una magnifica giornata, facendo tante attività a contatto con la natura. Il progetto si è concluso con una manifestazione finale che si è tenuta alla Fiera del Levante di Bari il 15 dicembre. Erano presenti gli alunni delle scuole che hanno aderito al progetto con i loro genitori e gli operatori delle masserie didattiche coinvolte, che hanno proposto a tutti i presenti giochi, attività, esperienze e curiosità. Nella sala delle conferenze abbiamo illustrato le attività che abbiamo svolto durante il progetto e abbiamo concluso che per noi è stata una bellissima esperienza. Ci dispiace solo di essere arrivati al 2° posto nella gara della raccolta dei rifiuti organici, perché per un soffio la vittoria non è stata nostra. classe V C UN’ESPERIENZA SPECIALE “Non c’è fiaba senza incantesimo, incantesimo senza magia, magia senza fate. Noi abbiamo i colori magici, con cui ora andremo a raccontare una delle più belle storie accadute in un bosco incantato…”. Sono state queste le parole che hanno dato avvio alla rappresentazione teatrale messa in scena, giovedì 5 giugno, presso l’ Istituto Sant’Agostino di Noicattaro, dagli alunni diversamente abili e da noi, alunni delle classi 4 A e 4 D. E’ stato questo il momento conclusivo di un progetto integrato dal titolo “Prendiamoci per mano”, un percorso che, come dice il titolo, è stato finalizzato ad offrire occasioni di Pagina 12 condivisione di alcune esperienze educativo-didattiche significative fra diversamente abili e non. Infatti, da aprile a maggio, ogni martedì ci siamo incontrati ed abbiamo svolto insieme attività grafico pittoriche, musicali, senso-percettive. Gli incontri avuti con questi compagni speciali sono stati per noi motivo di gioia e di scoperta: abbiamo imparato a stare bene insieme, nel rispetto di ognuno, a capire il loro modo di essere, i loro bisogni e a cogliere il vero valore dell’amicizia che non conosce differenze. Questa nuova esperienza è stata molto entusiasmante ed emotivamente forte, un’occasione unica e speciale che ricorderemo sempre e che ci piacerebbe ripetere! classi IV A e IV D NOTIZIE in VOLO IL PIEDIBUS RIPRENDE “LE CORSE” Le piccole carovane del Piedibus, munite di cappellini e pettorine sono ripartite anche quest’anno dal nostro Circolo didattico “Aldo Moro”. Genitori e alunni imperterriti e armati di buona volontà hanno continuato a portare avanti la nobile e salutare iniziativa nata lo scorso anno scolastico, raggiungendo ottimi risultati. Il servizio Piedibus, coordinato sempre da genitori volontari che hanno offerto la loro disponibilità, ogni mattina nell’ accompagnare i bambini, è stato sempre attivo sia col sole che con la pioggia sfidando tutte le intemperie della stagione invernale. L’obiettivo che si persegue è sempre lo stesso: fornire ai bambini un modo divertente ed ecologico per andare e tornare da scuola. Si offrirebbe, cosi, un’ occasione per conoscere meglio il proprio paese diventando più autonomi e responsabili prima verso se stessi, poi verso gli altri e il territorio. Infatti per chi viaggia con le corse del Piedibus i benefici sono molte- plici: movimento, socializzazione, sviluppo dell’autostima, conquista di un sano equilibrio psicologico, diminuzione di problemi posturali e di sovrappeso. Percorrendo ogni giorno le strade a piedi, i bambini apprendono nuove norme sulla sicurezza stradale diventando pedoni consapevoli e disciplinati. Anche l’intera comunità trae vantaggi da questa iniziativa come la riduzione del traffico nelle vicinanze della scuola e delll’ inquinamento atmosferico e acustico. Per questo ci sembra doveroso fare un grande elogio a chi ha continuato con perseveranza, per tutto l’anno scolastico, a viaggiare con le corse del Piedibus, con la speranza che l’anno prossimo tutte le linee possano riprendere a viaggiare con lo stesso entusiasmo e coraggio di sempre. BUON VIAGGIO A TUTTI!!!! Ins. Vittoria Damato PRIMO PREMIO PER IL NOSTRO GIORNALINO Il Giornalino Scolastico arriva anche quest’anno! È un’esperienza ormai consolidata che rappresenta una vivace modalità comunicativa di alunni e insegnanti del 2° Circolo Didattico “Aldo Moro” di Rutigliano. È un “prodotto” che nasce dalla voglia di comunicare degli alunni e dalla necessità di avere uno strumento rappresentativo che possa far conoscere agli altri, anche fuori delle mura scolastiche, le molteplici esperienze educativo-didattiche vissute nella scuola. I protagonisti sono sempre gli alunni, “giornalisti dilettanti”, ma pieni di entusiasmo, desiderosi di imparare e approfondire la conoscenza dei mezzi di informazione e, in particolare, della carta stampata. Il giornalino dà voce agli alunni, privilegiando il loro punto di vista e stimolando il loro desiderio di comunicare. “NOTIZIE IN VOLO” ha ricevuto sempre importanti apprezzamenti, ma quest’anno si è classificato al 1° posto al concorso nazionale “Il migliore giornalino scolastico- Carmine Scianguetta” dell’Istituto ComprensiNumero unico vo “Don Lorenzo Milani” di Manocalzati ( AV). La vittoria è doppia per il nostro Circolo didattico, in quanto oltre alla Primaria è stato conferito il primo premio anche alla Scuola dell’Infanzia per il suo giornalino che vince ancora come lo scorso anno. Venerdì 16 maggio 2014 si è svolta la cerimonia di premiazione. Erano presenti alla consegna dei premi il Dirigente Prof. Luciano De Chirico, una delegazione numerosa di bambini, genitori e le insegnanti Giulia Di Bari, Grazia Ottomano e Santina Talienti. Durante la manifestazione gli alunni di quarta, si sono esibiti in una splendida coreografia di danze popolari. Gli alunni di quinta hanno donato all’Istituto “Don Milani” un fischietto in terracotta da loro realizzato nelle attività laboratoriali come simbolo di un’attività tipica artigianale del nostro paese. Tutti insieme con grande euforia hanno esultato sul palco alla consegna della coppa. Il Concorso a cui hanno partecipato oltre 600 scuole provenienti da tutt’Italia ha ricevuto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il Patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, dell’ Ordine Nazionale dei Giornalisti, dell’U.S.R. Campania, de “Il Mattino” e dei Comuni di Manocalzati, San Potito, Candida, Parolise. Speriamo di aver realizzato anche quest’anno un bellissimo giornalino. Non mi resta altro che augurarvi una BUONA LETTURA!!! Ins. Vittoria Damato Pagina 13 L’invito a partecipare a questo progetto, pervenuto al nostro Circolo dalla Scuola secondaria di Primo Grado “A. Manzoni” nella persona del Preside Andrea Roncone, ci è sembrata una positiva opportunità da offrire a un gruppo di 20 alunni di classe quinta della nostra scuola per far loro toccare con mano l’impegno e l’attenzione necessari per tutelare i beni artistici di alto valore storico presenti nel proprio territorio e renderli inoltre consapevoli del significato di “Cittadinanza attiva”. Allo stesso tempo questo progetto per loro è stata l’occasione per cominciare a familiarizzare con il nuovo ordine di scuola che fra pochi mesi andranno a frequentare. Avvalendosi di figure competenti, come quella del maestro Peppino Sorino Presidente dell’ Archeoclub di Rutigliano, gli alunni hanno potuto conoscere la chiesetta paleocristiana di Sant’Apollinare situata in contrada Purgatorio e scoprire le interessanti notizie storiche e artistiche che la riguardano. Durante gli incontri gli alunni hanno evidenziato un notevole interesse e una particolare sensibilità verso le problematiche della valorizzazione di questo antico bene di valore immenso. In particolare durante la conferenza tenutasi presso l’Auditorium della Scuola “A. Manzoni” gli alunni hanno rivolto numerose domande alle autorità comunali intervenute nella persona dell’assessore A. Redavid, agli esperti di storia locale e di arte rispettivamente nelle persone del Presidente dell’Archeoclub e del restauratore G. Borraccesi e del proprietario dott. Piccinno per conoscere i motivi della scarsa attenzione verso l’antica chiesetta e i reperti trovati nelle tombe circostanti. Per ricordare i momenti significativi del percorso è stato proiettato il filmato prodotto dall’ssociazione “ASSOFUTURA” di Castellana Grotte. Per l'occasione è stata allestita una mostra con le riproduzioni grafiche realizzate dagli alunni e alcuni hanno anche recitato la poesia da loro composta per la chiesetta di S. Apollinare. In queste semplici opere gli alunni hanno evidenziato il loro pieno e concreto coinvolgimento per salvaguardare questa “bellezza” in degrado e hanno sottolineato il dovere che ogni cittadino deve sentire di avere nei confronti della conservazione di questo documento storico da tramandare alle generazioni future. Non sono mancati consigli e suggerimenti che gli alunni hanno proposto per conservare questo meraviglioso “pezzo” di storia del proprio paese che potrebbe richiamare a Rutigliano tanti turisti. ins referente Elisabetta Pappalepore “Mi esprimo con il corpo: SUONI, COLORI, MOVIMENTO” Il progetto di musicoterapia “Mi esprimo con il corpo: suoni, colori, movimento”, svolto nel 2° Circolo Didattico “Aldo Moro” di Rutigliano, ha coinvolto soprattutto gli alunni diversamente abili, che seguono una programmazione individualizzata. Nel progetto sono stati previsti alcuni momenti di “integrazione mirata” con la partecipazione simultanea di una parte dei compagni del gruppo classe. La finalità del presente progetto è stata quella di attuare una sperimentazione di strategie didattico- educative più specifiche e, soprattutto, promuovere un diverso contesto comunicazionale. All’interno di tale contesto, gli alunni con difficoltà di comunicazione e/o di relazione sono stati aiutati a superare i loro limiti emozionali, a provare il piacere di usare la propria voce e sentire quella degli altri e, infine, scoprire gradualmente le potenzialità, l’immediatezza e la ricchezza intrinseche nell’espressività orale. Inoltre si è cercato di potenziare l’autonomia personale, la fiducia in sé e l’autostima. Il progetto è stato curato dalla prof.ssa Domenica Damato, che ha fornito un percorso formativo rivolto al rafforzamento di competenze che hanno favorito la comunicazione, l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici, al fine di soddisfare le necessità fisiche, Pagina 14 emozionali, mentali e cognitive degli alunni. La metodologia di base per le attività è stata quella del gioco, in maniera che i due aspetti, musicoterapico e ludico assumessero una forte valenza emotiva e di attivazione. Sono stati attivati percorsi esperienziali che hanno coinvolto globalmente il bambino. La docente in base all’ osservazione, ha elaborato un percorso adatto alle dinamiche comportamentali messe in atto dal bambino, cosicché l’azione terapeutica è risultata mirata alla soddisfazione delle aspettative (inconsce) che ogni alunno ha manifestato, sia nel suo stato fisico e psichico. Al termine del percorso ogni alunno ha saputo esprimere, anche in relazione con gli altri, le situazioni vissute e le capacità acquisite, in una pros p e t t i v a d i un’integrazione ottimale. Ins. Referente NOTIZIE in VOLO Anche quest’anno il 2° Circolo Didattico “Aldo Moro” ha partecipato al progetto “La Notte delle Lanterne…il buio illumina…”. Il progetto coordinato dal Centro Aperto Polivalente per Minori “CENTRO ANCH’IO” A.S.P Monte dei Poveri, ha coinvolto le classi terze. Obiettivo principale è stato quello di sostenere i sogni e le speranze dei bambini attraverso il volo delle lanterne. La notte delle lanterne si configura come una manifestazione “esplicativa” di questo nostro grande desiderio di sognare. E’ un modo “visivo” per stimolare i sogni dei bambini e le loro emozioni, e, per sottolineare l’importanza che rivestono i “grandi” nel dare loro gli strumenti necessari affinché tutti possano avere dei sogni, dei progetti. .Il progetto è stato realizzato in orario scolastico ed è stato suddiviso in due fasi: nella prima gli educatori del Centro, coordinati dalla dott.ssa Marianna Maggiorano, hanno presentato il progetto e aiutato gli alunni nella realizzazione delle lanternine, con una motivazione ben precisa e cioè: “tutto quello che si fa, sta nel modo di lavorare: quanto più ci si impegna, tanto più si vola in alto”. Con cartoncino colorato, filo di ferro, lumini di cera, carta velina colorata e tanta, tanta fantasia sono state create graziose lanternine.. manifestazione hanno preso il volo duecento lanterne tutte diverse tra loro. Ai bambini è stata consegnata una stella di cartoncino fosforescente sulla quale dovevano scrivere la loro paura. Anche questo era un chiaro messaggio in continuità con la storia raccontata a scuola… la paura del buio che diventa ricchezza, possibilità di sognare… La serata si è conclusa con il lancio di numerose mongolfiere colorate, che hanno illuminato il cielo di Rutigliano, e accompagnato i sogni di ciascun bambino in una magica atmosfera. La seconda fase è stata caratterizzata dall’evento serale svolto in Piazza Kennedi, il giorno 13 Dicembre 2013; in cui i bambini, accompagnati dai genitori, sono stati i protagonisti di riflessioni e piccoli momenti di animazione. Durante la Classi terze CONCERTO DI NATALE Come ogni anno a Dicembre il 2° Circolo Didattico “Aldo Moro” di Rutigliano , si trasforma in un laboratorio finalizzato alla celebrazione della più amata festa cristiana, profondamente radicata nella vita di tutti: “Il Natale”. Questa ricorrenza è ricca di messaggi autentici quali la pace, l’amicizia, l’amore, la solidarietà, che possono essere facilmente colti dai bambini. Il Natale rappresenta un momento importante per la vita scolastica, sotto il profilo pedagogico e didattico, motivo per cui le insegnanti dell’interclasse di seconda con i propri alunni, hanno messo in piedi un “ Concerto di Natale”,diventando così promotori di pace e solidarietà. E’ stato bello creare un momento di festosa aggregazione tra le componenti scuola- famiglia, per respirare la magia del Natale, in quanto la musica educa a vivere in armonia, consente di riconoscere le proprie potenzialità emozionali e ad avere fiducia in se stessi. Gli alunni sono stati avviati progressivamente alla conoscenza del linguaggio musicale, attraverso percorsi di ricerca, esplorazione ritmica e melodica, che privilegiano la dimensione gioiosa e creativa della musica . Alla fine del percorso i piccoli si sono esibiti presso la Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria”, alla presenza del Dirigente Scolastico e di tutti i genitori. L’evento ha consentito agli alunni di mostrare le competenze acquisite, attraverso l’esecuzione dei diversi brani musicali, emozionando tutti i presenti, non solo per la melodia delle musiche, ma soprattutto per l’espressione vocale, l’impegno e la concentrazione. Classi II Numero unico Pagina 15 La micia M alzo presto perché sento dei rumori per casa: come dei graffi sul parquet. Vado in cucina e chi trovo?...La Micia!.... Gioca con un pezzo di carta; quando mi vede, scappa a gambe levate e va a nascondersi dietro la tenda per tendermi un agguato. Ma c’è un problema … la tenda è trasparente, quindi la vedo, mi avvicino lentamente a lei, mi vede, fa finta di niente e va via impettita. Di solito quando vado in bagno, la Micia mi chiede l’acqua, fa: - Miao, miao, miao!!!- tutto il tempo; si mette dentro al lavandino e aspetta che io faccia scorrere l’acqua, cosa che non faccio, ma lei allarga le pupille al massimo, fa le fusa forte forte, tanto da farmi tenerezza e costringermi ad aprire il rubinetto. Lei, solitamente, va a sbattere: a volte corre corre e non guarda dove sta andando, così va di testa contro lo sgabello, mi dico:- Poi si spiega la sua stupidità stellare! Mamma e papà mi hanno regalato una casetta di cartone più o meno alta quanto me; faccio entrare la Micia, poi la chiudo dentro e lei in ogni modo cerca di aprirla, ma non ci riesce. Poi se Alice, mia sorella, le apre la porta, la Micia, invece di prendersela con me, facendomi gli agguati, si arrabbia con Alice. Lei, per allungarsi e affilarsi gli artigli, viene in cucina, si sdraia per terra, si attacca al bordo del divano e incomincia ad andare avanti e indietro, tirandosi con le zampe e noi esclamiamo: “Ecco il meccanico”. Quanto è buffa la Micia! Ogni mattina, quando arrivo in cucina scorgo un’ombra nera che poi si avvicina alla luce. Anche io allora mi illumino e saluto assonnata la Micia. Lei saluta a sua volta con un breve e lieve miagolio come fa sempre quando le parliamo. In casa tutti sappiamo che lei molte cose non le capisce però ci piace pensare che lei capisca! È veramente carina con i suoi occhioni gialli, con le pupille allargate. Spesso gioco con lei con dei nastri. Le abbiamo scattato molte foto. In fatti il nostro album di famiglia è pieno delle sue immagini in ogni posa. Ha un corpicino snello. La sua morbida pelliccia è di due colori: bianca e nera, le dona molto. Sulle zampe sembra avere dei calzini bianchi molto lunghi. La sua coda nera si gonfia e si sgonfia, pare uno Swiffer. Ho notato che sotto le sue zampette ci sono dei cuscinetti rosa. A cosa serviranno? Penso che siano dei cuscini di salvataggio per i suoi salti e forse la notte li mette sotto la testa e dorme tranquilla e serena. Che gatta simpatica e buffa! IV C UNA GIORNATA ALLA CITTADELLA DELLA SCIENZA Noi alunni di quarta abbiamo partecipato nel corso dell’anno a diverse visite guidate, che sono risultate tutte molto interessanti e coinvolgenti. Fra queste, quella che ci ha particolarmente colpito è la visita alla Cittadella Mediterranea della Scienza di Bari, effettuata il 7 aprile scorso, durante la quale abbiamo seguito due percorsi con laboratori interattivi dal titolo: IMMAGINI,LUCI E COLORI; TELECOMUNICAZIONI. Attraverso giochi-esperimenti, guidati da esperti animatori, è stato possibile sperimentare gli straordinari effetti prodotti dai fenomeni della riflessione, rifrazione, diffusione della luce...Inoltre nel secondo percorso abbiamo potuto assistere alla realizzazione, mediante l’utilizzo di strumenti particolari, di attività di telecomunicazioni .E’ stato molto emozionante trovarsi all’interno del laboratorio, intitolato a Guglielmo Pagina 16 Marconi, ricco di strumentazioni e postazioni molto avanzate in campo tecnologico e, nello stesso tempo, assistere direttamente ad alcuni esperimenti. Un momento molto suggestivo è stato anche quando abbiamo partecipato alla visione di un filmato riguardante un’ intervista fatta all’astrofisica Margherita Hack sui pianeti. Eravamo tutti molto attenti all’ascolto ed incuriositi per tutto ciò che ci veniva proposto. Al termine ci è stata data l’opportunità di recarci presso l’Aeronautica Militare dove abbiamo visitato il reparto relativo al Settore Telecomunicazioni e potuto osservare direttamente alcune fasi operative. E’ stato davvero affascinante ed entusiasmante avvicinarsi al mondo della scienza e scoprire in NOTIZIE in VOLO VISITA ALLA BOTTEGA DI UN FIGULO Giovedì 31 ottobre 2013 abbiamo visitato la bottega del figulo Lasorella in relazione al progetto di manipolazione dell’argilla. Alle ore 9.15 circa ci avviamo da scuola carichi di entusiasmo e curiosità. Lungo il tragitto ci divertiamo a salutare i passanti, ridiamo e chiacchieriamo continuamente. Ad un certo punto arriviamo in “Via Figuli”, la maestra ci spiega che, nel passato, in questa strada c’erano tante botteghe di figuli tanto da prenderne il nome. Oggi, purtroppo, a Rutigliano sono rimaste soltanto due. Dopo un breve tratto, svoltiamo per via Vincenzo Chiaia e arriviamo dinanzi all’ingresso della bottega “Lasorella”; qui ci accoglie il signor Filippo Lasorella salutandoci cordialmente, poi ci invita ad entrare e subito veniamo attratti dai numerosi oggetti in terracotta esposti sugli scaffali, tutti coloratissimi e di forme e dimensioni diverse. Il signor Filippo comincia a mostrarci alcuni pezzi d’argilla e a spiegarci le caratteristiche di ciascun tipo. Successivamente mette in funzione il tornio e, con rapidità e bravura, inizia a modellare l’argilla e a dar vita ad alcuni manufatti: tegamini, vasi, salvadanai. Ci sembravano oggetti davvero magici!! Non staccavamo più lo sguardo dalle sue mani! Nello stesso tempo qualcuno di noi faceva delle domande e lui cercava di soddisfare la nostra curiosità rispondendo con molta chiarezza. Dopo un po’ ci mostra anche la tecnica per fare i fischietti, continuando a stupirci con l’abilità delle sue mani. Terminate queste dimostrazioni, ci porta a vedere la fornace. Essa è antichissima, infatti ha più di cento anni. È divisa in due zone: la parte superiore serve per la cottura e la parte inferiore dove vanno messe le bucce delle mandorle utili ad alimentare il fuoco. Durante la cottura, il calore va oltre i 700°, e l’argilla cambia colore diventando come un biscotto. Terminata la visita, il signor Filippo offre un piccolo fischietto come ricordo della giornata. Noi ritorniamo a scuola soddisfatti per aver fatto un’esperienza interessante che ci ha fatto conoscere e riscoprire un mestiere che ha radici nel passato del nostro paese. IV A IMPARIAMO A LAVORARE L’ARGILLA In questo anno scolastico noi, alunni delle classi quarte, siamo stati impegnati nella realizzazione del progetto “ Impariamo a lavorare l’argilla” che si è concluso con la creazione di fischietti da presentare al concorso che ogni anno si tiene nel nostro paese. Prima di tutto ci siamo chiesti:- Che cos’è l’argilla? Come si lavora? Chi sono i figuli?- Per avere risposte alle nostre domande abbiamo visitato la bottega del figulo Filippo Lasorella che ci ha illustrato le varie fasi della lavorazione dell’argilla partendo da un pezzo grezzo di questo materiale fino al prodotto cotto e colorato pronto per la vendita. In seguito la signora Gianna Samarelli è venuta a scuola e insieme abbiamo realizzato semplici lavori con l’argilla e ci ha moNumero unico strato come realizzare oggetti. Successivamente, divisi in piccoli gruppi, abbiamo progettato e disegnato il fischietto che volevamo realizzare e ci ha seguiti nell’itinerario previsto: modellare, asciugare, cuocere e decorare. Che gioia vedere a poco a poco il pezzo di argilla prendere forma tra le nostre mani! E quanta attenzione abbiamo messo per non farli rompere! Dopo la fase dell’asciugatura li abbiamo messi nel forno per la cottura. Al momento dell’apertura il cuore ci batteva forte –Come li troveremo? Qualcuno si sarà rotto? Mah! Per fortuna è andato tutto bene e siamo passati alla fase della decorazione. Aiutati da mamme volenterose, a gruppi di due bambini, li abbiamo di- pinti e messi in cartoni pronti per essere consegnati e giudicati. Grande è stata la nostra gioia nel sapere che i fischietti della nostra classe hanno vinto il secondo e il terzo posto. Con il premio della vincita abbiamo comprato il libro “Il giornalino di Giamburrasca”. Ogni volta che lo leggeremo ricorderemo questa bellissima esperienza. IV D Pagina 17 DALLA SHOAH… VERSO UN MONDO DI PACE Il 22 febbraio, nella scuola “Aldo Moro” di Rutigliano, gli alunni di classe quinta hanno organizzato la manifestazione conclusiva del progetto: "Per non dimenticare … impegniamoci verso un cammino di pace". Già dal mese di gennaio i ragazzi hanno svolto diverse iniziative per approfondire le conoscenze sulla SHOAH. Tra queste, l’incontro con Bernardo Kelz, autore del libro “Dai Carpazi alle Murge”, ha suscitato molto interesse e commozione per il racconto delle vicende di suo padre scampato alle persecuzioni naziste. Un altro momento emozionante è stato il 27 gennaio ”Giorno della memoria”, quando tutti gli alunni della scuola, guidati dalla grande sensibilità del loro dirigente, hanno ricordato le vittime della Shoah. La visita alle sinagoghe di Trani ha permesso agli alunni di conoscere meglio la cultura e la religione Ebraica. Attraverso la visione del film “Monsieur Batignole”, storia di un francese che riuscì a cambiare il suo modo di vivere e a portare in salvo tre bambini ebrei, successivamente con la partecipazione allo spettacolo teatrale “La ragazza dal pigiama a righe” con la regia di Alfredo Vasco, sono stati offerti spunti di riflessione sui comportamenti umani, in modo particolare l’indifferenza di tante persone che sono rimaste insensibili durante questo atroce periodo della nostra storia. ”Dai campi nascono fiori di solidarietà e pace”: è stato il messaggio che ha dato una svolta al progetto. Infatti nella seconda parte del loro percorso i ragazzi hanno conosciuto persone pacifiste come Padre Kolbe che fu catturato dai tedeschi e in un campo di concentramento, offrì la sua vita per salvare un padre di famiglia. Altri testimoni di pace che si sono distinti nel corso degli anni, come Mahatma Gandhi, Martin Luther King Nelson Mandela, Madre Teresa di Calcutta, sono stati conosciuti dagli alunni. Durante la manifestazione finale i ragazzi di quinta hanno espresso le loro opinioni, hanno recitato poesie, hanno letto brani dal “Diario di Anna Frank” e da “Il bambino col pigiama a righe. “Tutto questo é stato intervallato da alcune canzoni che esprimevano il valore della pace. Proprio grazie a questi piccoli gesti dal loro cuore é partito un arcobaleno stracarico di messaggi di pace ed é arrivato ai loro genitori. Il loro messaggio è stato: “La vita é la vita difendila” seguendo l’insegnamento di Madre Teresa. Tutti speriamo che questo messaggio voli come una colomba e superi l'arcobaleno per diffondersi in tutto il mondo. Classe V B IL COMMOVENTE INCONTRO CON BERNARDO KELZ Noi alunni di quinta quest’anno abbiamo studiato la Shoah e insieme alle nostre maestre abbiamo letto il libro “ Dai Carpazi alle Murge”,scritto dall’ ingegnere Bernardo Keltz, in cui racconta gli avvenimenti vissuti da suo padre durante quel terribile periodo storico. Per approfondire le nostre conoscenze abbiamo voluto conoscere di persona questo autore. Così martedì 21 gennaio abbiamo incontrato a scuola Bernaldo kelz, che è intervenuto insieme ad Annella Andriani, la Presidente dell’Associazione del Libro di Mola. All’incontro sono stati invitati a partecipare anche i nostri genitori. Mentre le note dell’Inno di Israele risuonavano nella sala, tutti ci siamo messi in piedi in segno di rispetto. Roberta e altri tre compagni hanno recitato in italiano le stroPagina 18 fe dell’Inno. I nostri importanti ospiti non riescono a nascondere la loro commozione. Le loro guance sono di un rosso intenso e gli occhi pieni di lacrime, alcune scendono lentamente sui loro visi. Poi si fa un gran silenzio, ci accomodiamo e aspettiamo che Keltz ci racconti la storia della sua famiglia. L’autore ci parla con sincerità anche se capiamo quanto sia difficile per lui ricordare il doloroso passato della sua famiglia. In alcuni momenti la voce è tremante e per poter continuare il racconto ha bisogno di bere qualche sorso d’acqua. Al termine del suo racconto alcuni di noi si fanno avanti e timidamente fanno qualche domanda per conoscere meglio i suoi pensieri, le sue emozioni. Keltz risponde a tutti con gentilezza, anche ai nostri genitori e alle maestre. Durante l’incontro facciamo ascoltare alcune poesie famose scritte da autori che hanno vissuto la Shoah, altre scritte dai bambini prigionieri nei campi di concentramento di Terezin. Eseguiamo anche i canti che avevamo imparato durante gli incontri dedicati al progetto e per finire cantiamo “ SHALOM” un canto che augura la pace. Questo ci ha fatto capire Bernardo Kelz: dobbiamo impegnarci per la pace perché la guerra toglie dignità agli uomini, sia ai vinti che ai vincitori! Classe V A NOTIZIE in VOLO 27 gennaio : ricordiamo tutti insieme la SHOAH Oggi è una giorno speciale: è il 27 gennaio, la “Giornata della Memoria”.In queste settimane noi alunni delle classi quinte abbiamo parlato tanto della Shoah, ma stamattina vogliamo ricordare in modo solenne, insieme a tutti i compagni delle altre classi, l’atroce sterminio degli ebrei. Alle ore 11.30 si aprono le porte di tutte le classi e lunghe file di bambini si snodano per i corridoi della scuola. Noi raggiungiamo per primi il cortile, ci prendiamo per mano e cominciamo a formare un grande cerchio. Man mano che arrivano i bambini delle altre classi li facciamo entrare e alla fine ci disponiamo tutti in cerchi concentrici. Il nostro direttore comincia a spiegare il significato della “Giornata della memoria” e, recitando la poesia “L'indifferenza” di Wiesel ci esorta a ricordare i terribili avvenimenti vissu- ti dagli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Noi abbiamo ricordato l’orrore dello stermino degli ebrei cantando “Gam Gam”,un bellissimo canto che riporta i versi di una preghiera ebraica, poi alcuni compagni hanno recitato delle significative poesie e altri hanno letto delle riflessioni personali sull’olocausto degli ebrei. Alle ore 11.59 è arrivato il momento solenne: il 27 gennaio del 1945 si aprirono i cancelli di Auschwitz e il mondo conobbe l’orrore della Shoah. Ci raccogliamo in un minuto di silenzio e ricordiamo le vittime dello sterminio tenendoci tutti stretti per mano, formando un unico grande abbraccio. Nel silenzio assoluto partono le note dell’inno nazionale ebraico, poi recitiamo insieme i versi dell’inno, concludendo questo momento di grande commozione. A poco a poco i cerchi si aprono e ordinatamente tutti torniamo in classe. E’ stato molto intenso e commovente questo momento celebrativo della “Giornata della Memoria” in cui noi, tutti uniti in un grande abbraccio, abbiamo manifestato il nostro affetto e la nostra solidarietà a quel popolo innocente che ha subito tante ingiustizie e sofferenze. Classe VC LA SHOAH NEGLI OCCHI DI UNA BAMBINA Mi chiamo Veronica, sono la bambina con il cappottino rosso. Nella foto ho 8 anni. Alle mie spalle, vicino all’ufficiale nazista, ci sono il mio papà e la mia mamma. I tedeschi ci stanno portando via dalle nostre case. La nostra vita era tranquilla fino a poco tempo prima. Io e la mia famiglia vivevamo in una casa in città non troppo grande né troppo piccola. Nella mia stanzetta avevo tanti giocattoli e bellissime bambole. A me piaceva andare a scuola e sognavo un giorno di diventare una giornalista. Mio padre faceva l’operaio e mia madre la casalinga. La domenica il papà ci portava sempre in un posto nuovo per divertirci. Eravamo felici, ma un giorno le cose sono cambiate Era il 1938 quando furono emanate le leggi razziali. Mio padre perse il lavoro, ed io non potevo più frequentare la scuola e i miei amici. Una mattina, entrando in classe il bidello mi aveva indicato il posto dove dovevo sedermi, in fondo all’aula, lontana da tutti i miei compagni e soprattutto da Alessia, l’unica mia cara amica. Tutti mi Numero unico Una notte i soldati ci caricarono su dei treni affollati e puzzolenti. Il viaggio è durato qualche giorno. Non sapevo dove ci stessero portando questa volta. Era sempre buio e avevo sete.. Alla fine del viaggio siamo giunti in un posto molto freddo. C’erano baracche al posto delle case e del Gli alunni della classe V C hanno filo spinato tutto intorno. Io sono descritto con questa filastrocca rimasta con la mamma, il mio papà le tappe più significative del guardavano come se avessi la pe- non l’ho più visto. Nel campo gli svolto.in giro. E’ così adulti lavoravano tutto il giorno. ste eprogetto mi prendevano che ho scoperto di essere diversa perché ebrea. Un giorno, tornando da scuola vidi mia madre che cuciva delle fasce per le braccia con sopra una stella gialla. Mi disse che la dovevamo indossare sempre e dovunque perchè le leggi stabilivano così. Poi arrivarono i tedeschi che ci presero tutti e ci portarono nel ghetto. Lì dovevamo dividere piccole e sudicie stanze con altre persone ebree come noi. I soldati ci sorvegliavano sempre e io mi sentivo molto a disagio. Oltre agli adulti lavoravamo anche noi bambini per guadagnarci da mangiare. Non c’erano bambini in quel posto, e chissà perché la mamma faceva di tutto per tenermi nascosta. Siamo rimasti in quell’orribile posto quasi un anno, non eravamo più felici. Ci sembrava di vivere in un incubo senza fine quando una mattina arrivarono dei soldati con una divisa diversa che parlavano una lingua diversa. Dai loro gesti si capiva che noi dovevamo uscire, andare via. L’incubo era finito. Abbiamo ritrovato il papà e pian piano abbiamo cominciato a vivere una nuova vita. Classe VD Pagina 19 LA NOSTRA SCUOLA PREMIATA ANCORA A RECANATI E’ la mattina del 10 maggio e sono seduta nello splendido teatro Persiani di Recanati, accanto a mia madre e a mio padre; vicino a me ci sono anche le mie maestre e il Direttore. Il teatro è meraviglioso: la prima cosa che salta agli occhi è il gigantesco e luminosissimo lampadario che pende al centro della platea, dove vi sono file di poltrone di velluto rosso; i palchi sono decorati di rosso con ornamenti dorati. Mi guardo intorno ancora incredula di essere a Recanati, in questo stupendo teatro, dove sto per essere premiata perché sono tra i quindici vincitori della scuola primaria del concorso nazionale “Raccontar...scrivendo”. Mi viene in mente quell’ insolita mattina del 30 aprile, quando non ero andata a scuola per via di un forte mal di gola e a casa arrivò una telefonata inaspettata. Rispose mia madre e appena finì di parlare corse ad abbracciarmi forte. Io non riuscivo a capire perché era così felice. Poi mi disse:- Luciana, hai vinto il concorso “Raccontar… scrivendo”! Mi hanno detto che, tra i circa 3400 testi inviati da tante scuole, il tuo testo è tra quelli premiati dalla giuria. Due giorni dopo, appena sono entrata in classe tutti i miei amici mi hanno fatto un grande applauso e le maestre mi hanno riempita di complimenti: non avevo mai provato una simile sensazione di grande orgoglio e di tanta felicità. Ogni giorno facevo il conto alla rovescia, fino a quando non è arrivato davvero il momento della partenza per Recanati. Ero super eccitata anche perché avrei fatto il viaggio in compagnia della maestra Santa e della maestra Enza. E ora sono qui, in questo teatro di Recanati, gremito di studenti, famiglie e insegnanti provenienti da ogni parte d’Italia, che aspetto trepidante di essere chiamata. Ecco, si apre il sipario e appare un attore con un ampio mantello nero che comincia a recitare la poesia “Alla luna”. Sembra proprio Giacomo Leopardi in carne ed ossa! Poi si esibisce un coro di bambini della scuola primaria di Recanati e finalmente giunge l’attesissimo momento della premiazione. Cominciano a chiamare i vincitori uno alla volta. -Luciana Coladonato della scuola Aldo Moro di Rutigliano.! Il cuore mi batte all’impazzata. Salgo sul palco cercando di sfoggiare un gran sorriso, un artista di Recanati mi porge il diploma e una busta piena di regali. Dalla platea partono forti applausi e si susseguono gli scatti delle foto. Guardo il Direttore e le maestre, orgogliosa di rappresentare la nostra scuola. Che immensa emozione! Questa straordinaria premiazione a Recanati sarà per me indimenticabile. Luciana Coladonato V C Il museo del gioco: per i bambini di ieri, di oggi e di domani Ormai siamo al conto alla rovescia: già alcune mamme sono entrate in azione e stanno reperendo materiali, altre stanno lavorando sull’organizzazione e sugli sponsor. Da settembre le maestre partiranno con la ricerca storica. Insomma la macchina si è messa in moto e speriamo di essere pronti per Natale per l’esposizione dei primi reperti. Stiamo parlando del Museo del Gioco che nascerà nella nostra scuola, uno spazio dedicato per ridare centralità a un’esperienza fondamentale per tutti i bambini. Il gioco, infatti, è un momento cruciale per la crescita dei nostri piccoli, perché nel gioco si sperimenta la creatività, si rilegge la realtà, si imparano le regole, si condivide, si definiscono i ruoli, si riconoscono i propri limiti. L’idea del Museo ci è venuta semplicemente osservando i nostri bambini e ragazzi: troppo spesso sono soli anche se in compagnia. I giochi tecnologici ci rilasciano sempre più spesso l’immagine del bimbo ricurvo verso il videogioco preferito, spesso estraneo al contesto che lo circonda. Attraverso la ricerca storica, in rete o con interviste “ai bambini di ieri” e con il reperimento di vecchi giochi ormai presenti solo nel ricordo di noi adulti, intendiamo fornire un’alternativa, perché, se è pur vero che il tempo colora tutto di rosa il passato, si ha l’impressione sempre più netta che i bimbi di ieri, con meno giochi e mezzi a disposizione, fossero più felici. Il Museo diventa così non solo un’occasione ulteriore di crescita individuale, ma anche la possibilità concreta di un rinnovato dialogo fra le generazioni. Inoltre ci sembra un bel servizio da fornire alla comunità locale e a tutte le realtà scolastiche e non, che vorranno poi visitarlo. Contiamo di aprire delle sezioni dedicate oltre che ai vecchi giocattoli, ai giochi da tavola, ai giochi di strada, ai giochi di ruolo, ai fumetti, alle raccolte di figurine, al modellismo, alle costruzioni, al giocattolo fatto in casa…….. Pensiamo che tutta la comunità scolastica possa sentirsi coinvolta in questo piccolo grande sogno: abbiamo tutti l’opportunità di tornare un po’ bambini e di contribuire ad un’impresa che renda ancora più centrale il ruolo della scuola nella società. Tutti sono invitati a partecipare alla creazione di una realtà più unica che rara nel panorama della scuola italiana. Grazie a tutti quelli che già stanno collaborando e a quelli che si metteranno a disposizione nelle prossime settimane. Il Dirigente Scolastico prof. Luciano De Chirico Pagina 20 NOTIZIE in VOLO Da Pompei alle Grotte di Pertosa: tra storia e natura E’ il 29 aprile, un giorno memorabile per noi alunni di V perché stiamo per andare in gita , la nostra ultima gita nella scuola primaria. Alle prime luci del mattino siamo già pronti come da programma, tutti davanti alla scuola in attesa di partire e con tanta voglia di vivere una nuova avventura. I pullman sono arrivati e dopo le solite raccomandazioni delle mamme ci affrettiamo a salire e prendere posto. Siamo diretti a Pompei e alle Grotte di Pertosa. La nostra emozione è tanta perché non siamo mai andati così lontano senza i nostri genitori. Durante il viaggio ci accorgiamo pian piano del paesaggio che cambia. Le colline sempre più alte ricoperte da varie sfumature di verde. Lontano, sui pendii, piccoli paesi. Passiamo vicinissimi ad altissime torri eoliche che creano un paesaggio fiabesco. Il tempo però non promette niente di buono e a tratti piove. Le colline lasciano il posto alle montagne accarezzate dalle nuvole più basse. All’improvviso un bellissimo arcobaleno appare in tutto il suo splendore e sembra augurarci una buona giornata. Ci accorgiamo di essere arrivati a Pompei dalle prime bancarelle di souvenir. Incontriamo la nostra guida, sostiamo davanti al cancello in attesa dei biglietti e dopo un po’ eccoci nella “città sepolta” . Ci dirigiamo verso l’Anfiteatro con la sua architettura romana fatta di archi. Per- corriamo, una ripida discesa in un tunnel che ci porta direttamente nell’arena. E’ grandissima. Guardiamo tutto intorno e ci sentiamo piccolissimi in quell’immenso spazio. Già immaginiamo scene di sanguinarie lotte tra gladiatori e ci sembra di sentire le urla della folla sulle gradinate che acclama il vincitore. Percorriamo alcune strade fino a raggiungere la Via dell’Abbondanza, una strada molto importante della città lastricata con enormi massi di pietra nella quale si trovano le “domus”, le botteghe degli artigiani e i termopoli . Arriviamo nel Foro, cuore della città, il centro della vita religiosa, politica e commerciale di Pompei .Tutto intorno si vedono resti di colonne e capitelli e in fondo domina imponente il tempio di Giove. Restiamo ammirati da tutto ciò che ci circonda. Camminiamo tra migliaia di turisti e per un po’ ci sentiamo antichi cittadini di Pompei . Dopo una breve sosta per il pranzo siamo già diretti verso Pertosa per un’altra straordinaria avventura. Saliamo le montagne con le sue strade tortuose e vediamo un panorama suggestivo. Giunti alle Grotte siamo guidati verso una faticosa salita a piedi per raggiungere l’ ingresso. Entriamo in fila indiana attenti a non urtare contro le prime stalattiti e ci avventuriamo lungo un sentiero stretto e buio. Siamo elettrizzati al massimo. Percorriamo un tratto in discesa che ci conduce al punto di imbarco per una fantastica passeggiata sul fiume. Ci lasciamo cullare dolcemente dal movimento della barca mentre osserviamo un po’ impauriti le gigantesche pareti della grotta da dove spuntano stalattiti e stalagmiti che danno vita a mille forme. Sentiamo il fragore di una cascata e mentre avanziamo , restiamo incantati ad ammirare questa bellezza naturale che sgorga dalle viscere della terra. Continuiamo la nostra escursione a piedi , percorrendo stretti sentieri e cunicoli che collegano enormi caverne fino a raggiungere i laghetti,, un altro angolo magico che la natura ci regala. Ci resta il tempo di una foto e poi tutti a casa. Il viaggio del ritorno è lungo, siamo stanchi, qualcuno si addormenta ma resterà sempre vivo nella nostra mente e nel nostro cuore il ricordo di questa ultima fantastica gita con le nostre maestre. Classe V D quante attività con i pon! Anche quest’anno il nostro Circolo Didattico ha partecipato ai Programmi Operativi Nazionali, i così detti PON, con importanti finanziamenti che sono stati investiti nel potenziamento delle competenze degli alunni. Per l’obiettivo C azione 1 sono stati attivati dieci moduli relativi alla lingua inglese, alla lingua italiana, alla matematica e alle scienze che hanno coinvolto circa 230 alunni delle classi III, IV e V offrendo l’opportunità di ampliare e approfondire le conoscenze e le competenze possedute. La maggior parte degli alunni ha mostrato vivo interesse per gli argomenti trattati e grande partecipazione per le attività proposte basate sull’accattivante e innovativa didattica laboratoriale che ha permesso agli alunni di essere i protagonisti di ciascun modulo. Il successo complessivo di questi percorsi PON è stato favorito dalla notevole esperienza didattica degli esperti e degli insegnanti tutor che con un approccio ludico hanno attirato l’attenzione dei discenti, favorendo la concentrazione e l’acquisizione dei contenuti, potenziando in tal modo le competenze. Ins.facilitatrice Mina Giorgio Numero unico Pagina 21 INSIEME CON LO SPORT Anche quest’anno sono stati diversi i progetti sportivi realizzati nella nostra scuola. Primo fra tutti il “Progetto Nazionale per l’educazione fisica nella scuola primaria” che si è svolto, in orario antimeridiano, a partire dall’ultima settimana di febbraio. Con questo progetto le docenti di classe, nelle ore di educazione fisica, sono state affiancate da un esperto laureato in scienze motorie: il Prof. Dellerba Michele. Un altro progetto sportivo svoltosi nei mesi di marzo e aprile è stato: “I valori scendono in campo” promosso dalla F.I.G.C.. Tale progetto ha visto i bambini di quarta e quinta coinvolti in alcuni giochi e gare, ma a n c h e nella realizzazione di alcuni lavori didattici. Durante la manifestazione finale di questo progetto, avvenuta a Bari il 16 maggio 2014 presso il Par- co Punta Perotti, gli alunni della nostra scuola sono stati premiati con 25 maglie della Nazionale Italiana grazie ad un bellissimo cartellone realizzato da alcuni alunni della classe IV D. Il progetto “ Coni Puglia Stars” ha permesso a numerosi alunni della n o s t r a scuola di partec ipare, in orario pomeridiano, con un piccolo c ontributo economico, a mini-corsi curati da Istruttori Federali di orienteering, atletica leggera e badminton. Infine, nell’ambito del progetto “Villaggio dello Sport” in festa “A cielo aperto”, i nostri alunni hanno partecipato alle gare provinciali di “corsa campestre” ad Altamura il 14 maggio 2014 e quelle di “atletica leggera” a Barletta il 29 maggio 2014. Nelle gare di corsa campestre maschile (800 m) il nostro alunno Iaffaldano Ugo V A è arrivato quarto su cento parteci- panti e, in quella femminile (600 m) le nostre alunne Redavid Alessia IV B, Cardascia Sabrina V D e Narici Rosangela V D si sono classificate rispettivamente al decimo, all’ottavo e al sesto posto su 200 partecipanti. Nelle gare di atletica leggera la nostra alunna Narici Rosangela della V D si è distinta straordinariamente conquistando il 1°POSTO nel salto in alto femminil e t r a l’entusiasmo di tutti i presenti che l’hanno applaudita. Il nostro alunno Palagiano Giovanni della V A è arrivato terzo nel salto in alto maschile. Gli alunni Pavone Vito V C e Babbo Angela IV C sono arrivati entrambi quarti alle gare di lancio del vortex maschile e femminile. Nelle gare di salto in lungo Lorusso Pasquale IV D è arrivato ottavo e Petruzzi Francesca V B è arrivata decima. Nella corsa di resistenza femminile (600 m) Cardascia Sabrina V D è arrivata sesta. Ins. referente Enza Ardito FESTA DELLO SPORT IN PIAZZA Il 31 maggio la scuola Aldo Moro ha portato in piazza XX Settembre i suoi atleti per la manifestazione conclusiva del progetto di Alfabetizzazione motoria. La proficua collaborazione tra le docenti di classe e gli esperti del CONI, ha permesso, anche quest’anno, di mettere sul podio l’attività motoria nella scuola primaria. Il Dirigente Luciano De Chirico ha nuovamente sottolineato l’importanza che tale disciplina ha nella formazione primaria degli alunni, auspicando anche per il prossimo anno l’attuazione di tale progetto. Successivamente il prof. Michele Dellerba ha guidato gli atleti di terza, quarta e quinta a disputare le gare delle diverse discipline sportive; i piccoli atleti di prima e seconda sono stati guidati dagli esperti dell’Olimpia Club e dall’esperto di tiro con l’arco dell’Archeoclub. Ins. referente Enza Ardito Pagina 22 NOTIZIE in VOLO Un arrivederci tra commozione e...“Happy” L’ultimo giorno di scuola tutta la comunità del 2° Circolo è stata coinvolta in un entusiasmante momento di festa per un saluto finale prima delle vacanze estive. I più piccoli si sono esibiti in canti in inglese e in italiano di arrivederci al prossimo anno. Per gli alunni di quinta, giunti al termine del loro percorso di studi in questa scuola, è stato un vero momento di commozione, espresso attraverso i loro pensieri, le emozioni e significativi canti. Particolarmente toccante è stata l’esecuzione del canto “Grazie”, con le cui parole gli alunni hanno voluto ringraziare maestre, genitori, compagni e direttore, e tutte quelle persone che li hanno guidati nel corso di questi cinque anni! In conclusione c’è stata un’esplosione di gioia con il canto “Happy”, eseguito con i compagni di quarta. Coinvolgente e divertente è stata la coreografia che ha contagiato tutti !!! Numero unico Pagina 23 costruzionigiordano ingegneriagiordano grupp o gio rd ano V ia M o n s . A n to n e lli, n ° 9 7 0 0 1 8 R u tig lia n o ( B A ) te l. + 3 9 .0 8 0 .4 7 7 .1 3 .4 5 fa x . + 3 9 .0 8 0 .4 7 7 .1 3 .4 5 w w w .g r u p p o g io r d a n o ita lia .it RINGRAZIAMENTI Le docenti della redazione rivolgono un sentito ringraziamento al Dirigente Scolastico prof. Luciano De Chirico che, con il suo continuo entusiasmo, è sempre pronto a promuovere valide iniziative, tra cui la realizzazione di questo giornalino. Si ringraziano tutte le docenti e gli alunni per il prezioso contributo e per l’impegno mostrato nella stesura degli articoli, arricchiti con disegni e foto. Un ringraziamento speciale va all’insegnante Vittoria Damato per la fattiva collaborazione e per aver sensibilizzato le aziende locali a sostenere questa iniziativa. Infine si ringraziano gli sponsor che hanno offerto il loro sostegno indispensabile per la stampa di tutte le copie. 2° Circolo Didattico “A. MORO” Rutigliano(BA) Via Pascoli, 31 Tel.: 0804761466 Fax: 0804761466 Posta elettronica: [email protected] http://www.circoloaldomoro.gov.it LA REDAZIONE: Il Dirigente Scolastico prof. Luciano De Chirico Le docenti: Angelilli Maria Santa Di Bari Anna Giulia Leonetti Santina Ottomano Grazia Ruospo Mimma Talienti Santa