Giornalino a.s. 2013-14. pdf - home - [direzione didattica 2° circolo

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Giornalino a.s. 2013-14. pdf - home - [direzione didattica 2° circolo
attico
2° Circolo Did
“A. MORO”
a)
Rutigliano (B
Numero unico a.s. 2013/14
NOTIZIE in VOLO
… e c’è un mare azzurro e una
montagna con la cima bianca e un
fiume con l’acqua limpida e ci sono
farfalle dai mille colori che svolazzano e fiori dai mille profumi. Quel
prato verde, quel mare azzurro,
quella cima bianca, quel fiume limpido, quelle farfalle dai mille colori,
quei fiori dai mille profumi sono i
nostri bambini. Essi sono la speranza, la gioia, la semplicità, la
spontaneità, la curiosità, lo stupore.
Ma sono anche i giudici intransigenti di noi adulti: sono capaci di
perdonare chi sbaglia, ma non chi li
tradisce. Due meravigliosi film di
De Sica ci hanno spiegato alla perfezione la visione del mondo dei
nostri bambini. La scena finale di
“Ladri di biciclette” è tutta concentrata negli occhi del bimbo che perdona il padre ladro una sola volta
per necessità. “I bambini ci guardano”, al contrario, si chiude con il
bimbo che non perdona il genitore
che lo ha deluso e in definitiva tradito. Con i bambini non si può barare e noi adulti abbiamo molto da
imparare: loro sanno, possono e
vogliono fare a meno delle sovrastrutture che ci siamo costruiti per
paura di mostrarci come siamo,
con le nostre certezze, ma anche
con i nostri dubbi e le nostre debolezze.
Ma cosa ci chiedono in definitiva i
nostri bambini: solo di essere accompagnati in quell’ esplorazione e
sperimentazione continua che è la
vita. Al contrario noi, troppo spesso
tentiamo di incatenarli ad artefatte
certezze che soffocano i dubbi e
quindi le domande che permettono
di percepire la verità. La scuola
non può mai perdere di vista tutto
questo: il cammino verso la cono-
scenza non può che passare attraverso l’esperienza diretta delle cose
da conoscere e noi abbiamo il dovere di assecondare la loro ansia di
“toccare tutto con mano” e accompagnarli in modo discreto nel segmento di strada che siamo chiamati
a percorrere insieme. È quello che
ci siamo sforzati di realizzare anche
nell’anno scolastico che si sta chiudendo. L’esperienza del PON è stata illuminante ed esaltante: bambini
che hanno migliorato il loro italiano
inventandosi una storia, con tanto di
dialoghi e scene, accompagnati da
esperti e tutors capaci di far venire
fuori pensieri ed emozioni. Altri che
si sono avvicinati al mondo della
natura, scoprendone aspetti ignoti e
sorprendenti: così è nato il nostro
orto didattico. Perfino i numeri e le
figure geometriche sono apparsi
meno freddi e asettici di quello che
sono attraverso i giochi da un lato e
il confronto con il mondo circostante.
1° Premio per il
nostro giornalino
Penso che la strada intrapresa sia
quella giusta: percorrerla fino in
fondo diventa un imperativo. Bisogna solo affrontarla in umiltà, sapendo che si possono commettere
errori, che a volte è necessario fermarsi a riflettere, altre si deve fare
qualche passo indietro, ma con
l’unica certezza di fare tutto con e
per i bambini e, ve lo assicuro, di
conseguenza per noi stessi.
Il Dirigente Scolastico
Prof. Luciano De Chirico
IL NOSTRO SUPER DIRIGENTE
Il nostro caro Dirigente
è sempre sorridente
all’entrata e all’uscita
ci rallegra la vita.
In ogni circostanza
ci incoraggia e ci sostiene
perché a lui piace stare insieme.
Ad ogni proposta,
lui ha sempre una risposta,
valutata e meditata
ma sempre garbata.
Usa sempre pacati toni con genitori,
alunni, maestre e collaboratori,
è sempre discreto e poco invadente
ed ha reso così la nostra scuola
eccellente.
Caro Direttore ho pensato a questa
filastrocca
perché un grosso “GRAZIE” a te
tocca.
E allora che altro posso dire
ora che verso un’altra scuola
noi dobbiamo partire?
Rimarrai nel nostro cuore
e nella nostra mente
come il nostro
“SUPER DIRIGENTE”
Claudia GIAMPAOLO V A
E’ cominciato un nuovo anno scolastico che si preannuncia, come
sempre, ricco di nuove ed entusiasmanti esperienze. Questo, per
noi, è un anno particolare: è
l’ultimo che trascorreremo in questa bella scuola che ci ha visto
crescere.
Ricordiamo ancora il primo giorno
quando timidi e impauriti, abbiamo
incontrato le nostre maestre e i
nuovi compagni. Con i grembiulini
azzurri e gli zaini molto grandi sulle spalle, ci tenevamo stretti alle
nostre mamme e ci batteva forte il
cuore mentre aspettavamo di unirci agli altri. Ben presto la nostra
scuola è diventata un luogo sereno, dove abbiamo imparato a star
bene insieme.
Sono trascorsi anni lieti e ogni
giorno facevamo nuove scoperte
e importanti conquiste. Uniti,
siamo riusciti a superare anche i
momenti più difficili.
Anno dopo anno ci siamo accorti
di essere diventati grandi e presto lasceremo questo luogo a noi
caro. Di questi anni, trascorsi
troppo in fretta, ciò che non dimenticheremo mai è l’ insegnamento delle nostre maestre: in
ogni situazione della vita dovremo sempre ”dare il meglio di
noi stessi” per poter realizzare i
nostri sogni, così come viene
anche sottolineato nella bellissima poesia di Douglas Malloch.
“Sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere” , scrive
l’autore e con questo “motto”
abbiamo iniziato l’ultimo anno
scolastico della scuola primaria.
Pensando ai
piccoli che
quest’anno sono entrati a far
parte della nostra comunità
scolastica, vogliamo invitarli a
far tesoro di questo insegnamento, augurando loro un felice percorso scolastico ricco di
tante bellissime esperienze.
Gli alunni delle classi quinte
Il primo giorno di scuola
Il giorno 11 settembre 2014 è stato il primo giorno di
scuola per tanti piccoli bimbi che si sono affacciati alla
nostra scuola primaria con gioia ed entusiasmo. Per loro
è stata preparata una speciale e particolare accoglienza
da parte delle loro insegnanti perché il primo approccio
e le prime impressioni sono fondamentali per garantire il
successo di tutto il percorso scolastico. I neo-alunni sono stati chiamati uno alla volta dal nostro Dirigente,
prof. Luciano De Chirico, e le insegnanti hanno loro dato
il benvenuto offrendo una collana a forma di fiore con il
loro nome. Sono stati fatti volare coloratissimi palloncini
con striscioni di auguri e quindi i bambini con i loro rispettivi genitori hanno fatto il loro ingresso in classe,
in un ambiente molto accogliente, sereno e gioioso. Durante la mattinata tutti i bimbi di prima hanno fatto
festa e socializzato grazie alle diverse attività ludiche
in cui sono stati coinvolti. Alla fine della giornata a ogni
bambino è stato consegnato un palloncino e un attestato di partecipazione a ricordo di questa prima bellissima esperienza scolastica.
Le classi prime
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NOTIZIE
NOTIZIin
E VOLO
in VOLO
Cominciamo in festa
il nuovo anno scolastico
Com’è consuetudine, ogni inizio
d’anno viene organizzata la festa per l’inaugurazione del nuovo anno scolastico. Settimane
di preparativi, disegni da colorare, prove dei canti, poesie da
scrivere, frasi da ripetere, messaggi da ricordare; io in particolar modo avevo il compito di
presentare la canzone in inglese intitolata: “All toghether now”
e in mente la ripetevo una marea di volte. Tutto questo perché noi, alunni di quinta, dovevamo essere i protagonisti e gli
organizzatori di questa festa.
Quella mattina, tutti i bambini
sono arrivati in anticipo a scuola, anche i soliti ritardatari, lasciavano il loro materiale in
classe e subito di corsa fuori nel
padiglione per ripetere i canti.
C’era una gran confusione: insegnanti che correvano avanti e
Numero unico
indietro con scotch e nastrini
colorati per legare i palloncini;
pile di sedie, trainate da piccoli
carretti che i bidelli sistemavano
nel cortile per i genitori e per gli
alunni; cappellini gialli da schierare nei cestini; segnalibri da
rifinire; insomma l’animazione si
f aceva sent ire ovunque.
All’ora prestabilita, tutti fuori in
cortile, disposti ordinatamente:
bandierine tricolore che svolazzavano sopra le nostre teste;
nuvole di palloncini verdi, bianchi e rossi, che segnavano, come fosse una bandiera, il palcoscenico, dove si sarebbero esibite tutte le interclassi; i cappellini gialli in testa ai bambini ondeggiavano come spighe di grano sul mare azzurro dei grembiulini nuovi appena indossati.
Un brulicare di gente: genitori,
autorità, sacerdoti seduti sopra
le poltroncine verdi sistemate
precedentemente nel cortile.
Una miriade di manine sollevate
verso l’azzurro del cielo che
sventolavano orgogliose i loro
capolavori: mongolfiere multicolore, aeroplanini colorati, aquiloni sorridenti. Era un arcobaleno
dai mille colori.
Il vocio festoso dei bambini si
diffondeva nell’aria: la festa è
iniziata con il canto dell’Inno di
Mameli. E’ stato bello accogliere i bambini di prima che accompagnati dalle note di una
marcetta si sono sistemati davanti a noi e insieme abbiamo
cantato: “Aggiungi un posto a…
scuola”. Una marea di applausi
accompagnavano i vari canti.
La festa è continuata con
l’augurio del Direttore, gli interventi delle diverse autorità, le
poesie degli alunni di quinta e i
canti delle diverse interclassi,
che man mano che si esibivano, sventolavano i loro lavoretti
variopinti e simpatici. A conclusione della festa alcuni nostri
compagni hanno letto i loro
pensieri e le loro riflessioni, sono stati legati ad una piccola
mongolfiera che il direttore ha
spinto verso il cielo azzurro
mentre tutti cantavano la famosa canzone: “Volare”. Lo slogan di tutta la manifestazione,
quest’anno, è stato: “volare alto”. E’ stata una giornata speciale, ricca di emozioni, tra
l’altro questo è per noi l’ultimo
anno nella scuola primaria.
Penso che inserirò questa bella
giornata nel mio personale
“bagaglio dei ricordi”.
Classe VB
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A SPASSO TRA LE BELLEZZE ARTISTICHE DI RUTIGLIANO
SETTIMANA
DELL’UNESCO
Anche quest’anno il nostro circolo ha aderito alla settimana
UNESCO sullo sviluppo ecosostenibile, dedicata alla Bellezza
del paesaggio tra creatività e
arte.
Nella settimana tra il 14 e il 24
Novembre le nostre solite mattinate scolastiche sono state
stravolte dall’iniziativa
dell’Unesco con uscite sul territorio alla scoperta di antiche
masserie, ricerche storiche sul-
le loro origini, realizzazioni di
cartelloni e striscioni da esporre
nella sfilata conclusiva realizzata nella mattinata di sabato 23
novembre.
Noi alunni ci siamo lasciati piacevolmente coinvolgere dalle
attività che le nostre maestre ci
hanno proposto perché siamo
diventati dei ricercatori della storia del nostro territorio legata
alle masserie rurali e ci siamo
impegnati a trasmetterla e proteggerla nel tempo. E’ stato bello osservarle da vicino, fotografarle, riprodurle sul nostro fasci-
colo personale che è rimasto
a testimoniare tutto il lavoro
svolto in questa settimana. Ci
siamo divertiti, anche, a costruire giochi e cruciverbi che
abbiamo animato nel corso
della manifestazione. Tutti
siamo stati protagonisti della
settimana dedicata alla riscoperta della bellezza del nostro
paesaggio.
Classi terze
GIOCHIAMO CON L’ARTE
Noi alunni di quinta, per la SETTIMANA dell’UNESCO, abbiamo
voluto conoscere alcune chiesette rurali di particolare valore storico presenti nel nostro paese.
Con la guida dell’esperto, il maestro Sorino, presidente
dell’Archeoclub, abbiamo visitato
la chiesa di Sant’ Apollinare, il
complesso monastico della Madonna del Palazzo e la chiesa
della Mater Domini. La più antica
delle tre chiesette è Sant’ Apollinare che purtroppo, è quella che
si trova in maggior stato di degrado. La chiesetta sorge in
un’area archeologica di Rutigliano di notevole interesse dove, in
seguito a lavori di scavi, è stata
rinvenuta un’intera necropoli. La
chiesetta della Mater Domini,
come quella di Madonna del Palazzo, è stata costruita in seguito
ad un avvenimento miracoloso.
Con l’interesse della chiesa e il
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contributo dei rutiglianesi, entrambe sono state restaurate e
sono luoghi ricchi di apprezzabili
opere d’arte.
Il lavoro di ricerca da noi effettuato è stato molto interessante.
Abbiamo scoperto che il nostro
paese possiede beni culturali di
grande valore e abbiamo compreso quanto sia importante
conservare questi beni per far
conoscere la nostra storia alle
future generazioni. Tra le attività
svolte la più divertente è stata
quella di creare un gioco:
il CRUCIPUZZLE.
Abbiamo scelto alcune immagini
tra quelle più rappresentative
delle chiesette studiate e le abbiamo divise in tante tessere. Ad
ogni giocatore poteva capitare
una tessera con la domanda o
con la risposta sulle notizie apprese. A turno il giocatore che
aveva la domanda leggeva la
sua e chi riteneva di avere la risposta si faceva avanti e univa il
suo tassello con quello del compagno. Se la risposta era quella
giusta le due tessere si univano.
Abbiamo continuato così fino a
“ricostruire” l’immagine del bene
artistico scelto. Ci siamo divertiti
così tanto che anche i nostri genitori hanno voluto giocare insieme a noi. E’ stato davvero molto
bello!!!!
Classi quinte
NOTIZIE in VOLO
C’erano una volta … LE QUATTRO FONTANE
Noi bambini di seconda per il
progetto UNESCO abbiamo
pensato di approfondire la
conoscenza di un’antica fontana sita nel centro storico
del paese denominata “LE
QUATTRO FONTANE. Così
un giorno, guidati dal maestro
Sorino,
membro
dell’Archeoclub di Rutigliano,
siamo andati a spasso per le vie del centro storico.
Con i suoi racconti il maestro ci ha portato indietro nel
tempo e ci ha parlato di quei momenti di vita e di lavoro della nostra gente, quando le strade e i vicoli erano
attraversati da venditori ambulanti, come l’arrotino, il
riparatore di utensili di terracotta, il raccoglitore di capelli, il riparatore di ombrelli, il cantastorie, le cui voci e
annunci si sentivano da lontano. Nei pomeriggi soleggiati nei vicoli, le nostre antenate filavano la lana o lavoravano all’uncinetto. Si viveva molto fuori casa an-
che perché le vecchie abitazioni erano troppo
piccole per famiglie allora numerose. E tutto
questo si svolgeva anche intorno alla famosa
“QUATTRO FONTANE” dove
si andava a
prendere l’acqua potabile dato che a quei tempi, non c’era ancora nelle case. A volte si formavano delle code e allora ecco che i bambini
approfittavano per giocare i giochi tipici di una
volta semplici ma divertenti come: il gioco della
campana, salta cavallo, il gioco dei sassolini,
quello del monopattino, del cerchio. Quanti ricordi e memorie sono legati intorno a questo
monumento. Purtroppo siamo rimasti rattristati
nel sapere che la fontana che vediamo oggi
non è la protagonista dei tanti bellissimi racconti del maestro Sorino; al posto della bellissima
fontana, che gettava acqua da quattro bocche,
oggi c’è una fontana brutta e più piccola.
I grandi a volte sono incomprensibili nelle loro
decisioni!
Classi seconde
Quest’anno, per la prima volta, gli alunni di prima hanno partecipato alla
manifestazione dell’UNESCO con grande entusiasmo ed emozione, accompagnati dai loro genitori. In Piazza XX Settembre, insieme a tutti gli
altri alunni della scuola, i bambini hanno cantato una filastrocca e recitato
una poesia sull’alfabeto della natura: ad ogni lettera era abbinato un elemento della flora e della fauna che ognuno di noi è chiamato a rispettare. Questo progetto è stato significativo per i bambini che hanno così compreso l’importanza di tutelare la natura e l’ambiente in
cui si vive.
Classi prime
ALLA SCOPERTA DEL CENTRO STORICO
Noi alunni dell’interclasse di IV abbiamo approfondito la conoscenza del Centro Storico, fulcro del territorio rutiglianese dove si incontrano magnifici palazzi signorili con piccole botteghe artigiane e luoghi di
culto. In primo luogo abbiamo effettuato delle uscite
per osservare in prima persona gli elementi caratteristici: la Torre Normanna che svetta maestosa su
tutta la Città, la Chiesa di Santa Maria della Colonna
e San Nicola, esempio del romanico pugliese; Palazzo Antonelli con i suoi eleganti particolari barocchi, Palazzo de Franceschis col suo caratteristico
loggione … In un secondo momento, attraverso attività di ricerca di testimonianze e immagini abbiamo
analizzato ogni singolo edificio, imparandone la storia e provando a riprodurli graficamente, con disegni, cartelloni e fotografie che abbiamo utilizzato per
Numero unico
la manifestazione dell’UNESCO. All’interno di
questa manifestazione, ognuna delle classi
quarte ha poi, indossato una t-shirt con una
stampa raffigurante uno dei monumenti da noi
analizzati e tutti insieme abbiamo cantato una
rivisitazione
del brano
“Paese Mio
(Che sarà)”
per omaggiare
le bellezze del
nostro paese,
troppo spesso
dimenticate.
Classi quarte
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Una bella mattina di febbraio, la
maestra Angela ci ha invitati a
raccontare tutto ciò che ricordavamo della nostra prima infanzia. Prima abbiamo raccontato
solo oralmente e in modo collettivo, poi ognuno ha scelto alcuni
momenti particolari e li abbiamo
trascritti. La maestra ci ha chiamati “novelli storici” perché ci
siamo messi alla ricerca delle
tracce del passato, però i nostri
ricordi non erano sufficienti per
ricostruire il proprio passato,
necessitavano di aiuto. E a chi
potevamo
chiedere
aiuto?
L’immediata soluzione si è rivelata: L’INTERVISTA A MAMMA
E A PAPA’. Nel frattempo la
maestra ha chiesto ai genitori di
partecipare a casa ai nostri lavori, cercando nel baule foto,
ricordi e oggetti dell’infanzia
mentre in classe, ci siamo confrontati continuamente permettendoci di capire di quante e
quali fonti avevamo bisogno per
ricomporre la nostra storia. I
ricordi, le foto, le testimonianze
li abbiamo raccolti in una cartellina ad anelli che sistemavamo
a seconda degli avvenimenti. I
Capitoli di raccolta sono stati 5,
dalla nascita alla scuola Primaria. Con questa esperienza abbiamo scoperto che possiamo
conoscere il nostro passato,perché vissuto ed il nostro
presente perché lo stiamo vivendo ma non il futuro perché non è
ancora avvenuto. Con questa
scoperta si è conclusa la nostra
ricerca.
Il nostro libro racchiude un lungo
ma vivace e coinvolgente lavoro
di STORICI.
Grazie maestra.
CLASSI II A - B - C
Anche il Carnevale può essere occasione preziosa per trasmettere messaggi e diventa più bello se è
occasione per creare qualcosa con le proprie mani, se si sceglie di inventare una maschera che sia
frutto solo e soltanto della propria fantasia.
Una bella soddisfazione risparmiare, essere originali, divertirsi, riutilizzando materiali destinati ad essere eliminati per sempre e che
invece acquisiscono nuova vita. Carta, fiori di bomboniere, tulle,
oggetti da buttare, cose che non servono più, si trasformano come
per magia in maschere di carnevale mai viste e noi bambini abbiamo creato la nostra maschera personalizzata simpatica, fantasiosa
ed ecologica sviluppando la nostra creatività in una esplosione di
colori. La nostra aula si è trasformata in un laboratorio, abbiamo
portato ciò che avevano le nostre mamme: fiori di bomboniere, tulle, ritagli di pannolenci, bottoni; abbiamo tagliato il giornale in tante
strisce più o meno uguali e le abbiamo arricciate come si fa con i
nastri dei pacchi regalo. Poi con questo materiale e la colla, abbiamo creato le nostre maschere originalissime. Provare per credere, parola degli ……….
alunni di II C.
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NOTIZIE in VOLO
Qual è il modo migliore per festeggiare il PAPA’???
...scrivere un articolo di giornale su un noto quotidiano!!!!!!
Cosi i piccoli di II A si sono cimentati in un articolo, scritto
proprio con i ritagli di un quotidiano, omaggiando il papà con
un dolce pensiero.
Molti ne sono stati scritti...
lui al karaoke!!!!!!!!!!!!!!
bocca le coperte.
Al mare è il mio canotto perso- Quando sono fra le sue brac-
nale...anche se lui non sa nuota- cia mi sento protetta e addormentandomi non temo di fare
re!!!!!
La mia passione è andare a brutti sogni perché sogno semraccogliere le more con lui, per- pre di stare con lui!!!!!!!
Il mio papà è forte come una ché mi prende in braccio e non
roccia per potermi aggrappare mi sgrida se mi sporco!!!!!!!
e sentirmi al sicuro…..
Adoro farmi massaggiare il colQuando vado a cavallo con lo da lui e…..gli chiedo di non
lui,, provo brividi di gioia….
fermarsi mai !!!!!!
II A
La mia passione è cantare con Mi fa impazzire quando mi rim-
Una didattica innovativa con la LIM
Già dallo scorso anno nella
nostra classe è presente la
lavagna interattiva multimediale, costituita da un grande
schermo di proiezione interattivo collegato ad un proiettore ed a un computer. Per
trasmettere i comandi è sufficiente che noi bambini tocchiamo lo schermo con le dita per
scrivere, spostare oggetti e operare sulla tastiera. Questo
nuovo strumento ci permette di
apprendere in modo più rapido
e divertente in quanto ci consente di osservare, scrivere,
leggere e di navigare in internet
per ricercare testi, immagini,
suoni, video, stimolando la nostra attenzione e la motivazione
ad apprendere. Ciò che si scrive o si disegna sulla LIM, a dif-
ferenza della tradizionale lavagna in ardesia, può essere
salvato sul computer e riutilizzato successivamente o
stampato o inviato via mail.
Proprio perché vicina ai nostri
stili cognitivi, sempre più multimediali, sviluppa la creatività
e favorisce la presenza attiva
e collaborativa. Con l’impiego
della LIM e dei contenuti digitali, la lezione frontale diventa
interattiva, cooperativa, accattivante e ne siamo i protagonisti attivi.
II B
Piccoli artisti sbocciano
La primavera è qua. Com’è bello,
durante una passeggiata, vedere
inaspettatamente la prima farfalla!
Nei prati tra l’erba marrone e secca
spuntano nuovi fili verdi, fioriscono le
primule e il mandorlo rosa appare
una cascata di stelle. Come accogliere questa stagione di Pace? Noi
alunni e maestre, abbiamo deciso,
per festeggiare la primavera di realizzare delle piccole opere d’arte con
l’argilla. Ci siamo, così, recati nel laboratorio di manipolazione.
Numero unico
E’ stato bello lavorare l’argilla, que- Che bel risultato! Ci sensto materiale per noi
tiamo dei veri artisti.
sconosciuto: era più duro
II D
dell’impasto della pizza, molto freddo e di colore grigio.
All’inizio abbiamo pasticciato un
po’, poi con un po’ d’acqua e con
l’abilità delle nostre mani abbiamo
cominciato a modellare l’argilla.
Che meraviglia! Quasi per magia,
abbiamo creato tanti piccoli fiori,
adesso bisogna farli asciugare e
poi cuocerli nel forno.
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È Natale
e dimostrando di aver sviluppato un alto senso di socializzazione. Gli alunni hanno infine augurato un felice
Natale ed un buon anno
nuovo tra gli applausi e la
commozione generale del
pubblico presente.
L’interclasse di prima ha voluto
creare un momento di riflessione
e di condivisione del vero significato del Natale in una società
basata sempre più sul consumismo. I piccoli alunni, dopo aver
fatto “nascere Gesù Bambino”, si
sono esibiti in canti, poesie e filastrocche alla presenza dei loro
genitori dando prova di grande
impegno nell’esecuzione canora
Le classi prime
Progetto continuità
Gli alunni delle classi prime hanno
incontrato in diversi momenti
dell’anno i cinquenni della Scuola
dell’Infanzia del nostro Circolo, nonché quelli provenienti dalla scuola
“Maria Pia Notari” di Rutigliano e
della scuola “Il Folletto azzurro “di
Noicattaro. Gli alunni di prima hanno fatto da guida ed accolto i piccoli
offrendo loro una simpatica lente di
ingrandimento con la quale tutti i
bimbi hanno esplorato e scoperto tutti gli spazi e i laboratori della scuola primaria, dalla direzione alla palestra, dal laboratorio
linguistico e multimediale alla
biblioteca. Hanno conosciuto il
nostro sempre sorridente Dirigente che li ha accolti in direzione con tanto calore e affetto. I
cinquenni si sono mostrati molto
curiosi, attenti ed interessati ed
hanno posto numerose domande
agli alunni “più grandi “ di prima
su tutto ciò che vedevano e ricevendo soddisfacenti risposte. Nei
successivi incontri tutti insieme
hanno svolto attività stimolanti ed
interessanti, come la visita
all’orto didattico della nostra
scuola, giochi interattivi utilizzan-
DAL TEATRO… AL GIARDINO
do la LIM e giochi di gruppo in cortile. E’ stata una esperienza molto
positiva poiché ha permesso agli
alunni prossimi a lasciare la scuola
dell’infanzia la conoscenza del
nuovo ambiente scolastico e delle
figure educative che vi lavorano in
modo da creare una positiva immagine della scuola primaria ed
evitare traumi nel passaggio.
Le classi prime
Nel mese di aprile le classi prime hanno assistito ad uno spettacolo
teatrale dal titolo “Il principe maiale” messo in scena dalla cooperativa Verderame in collaborazione del WWF. La rappresentazione è
stata particolarmente accattivante ed entusiasmante grazie
all’interazione continua fra attori e alunni i quali sono stati i veri protagonisti dello spettacolo.
La tematica di fondo è stata l’educazione al rispetto dell’ambiente
supportata anche dall’osservazione diretta di piante tipiche
dell’ambiente mediterraneo. Alcune piante sono state poi interrate
dagli stessi alunni abbellendo così il giardino della nostra scuola.
Le classi prime
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NOTIZIE in VOLO
Una passeggiata tra … i fischietti
Come ogni anno si svolge il 17
gennaio a Rutigliano in
occasione della Festa di
Sant’Antonio Abate si ripete la
Festa dei fischietti in terracotta,
manufatto tipico del nostro paese
ricco di argilla. Noi insegnanti di
prima con i nostri piccoli alunni ci
siamo avventurati tra le
bancarelle dei figuli che
abbellivano lo spazio circostante
la pineta. Nonostante non ci
fosse il sole e faceva freddo
abbiamo passeggiato tanto
ammirando i bellissimi e
color at iss im i f ischiet t i.
Abbiamo visto un figulo che,
con il tornio e l’argilla,
realizzava un tegame in
terracotta, gli alunni erano
incantati! E’ stato molto
interessante far visitare la
mostra dei fischietti realizzati
negli anni precedenti dagli
Un’esperienza da ricordare
Martedì 6 maggio noi alunni di
prima siamo partiti per una
bella avventura da vivere
presso la masseria Minoia di
Conversano. E’ stata una
giornata divertente e ricca di
esperienze che ci ha arricchito tantissimo. Abbiamo potuto
toccare con mano la natura ammirando gli innumerevoli ciliegi,
gli ulivi, l’antica quercia e
l’ippocastano. La nostra gioia
più grande è stata ammirare i
vari animali, toccare e accarezzare i conigli e aver munto una
capretta. Ciò che ci ha fatto esultare ed emozionare è stata la
cavalcata che abbiamo fatto
sulla cavalla Stella; tanti di noi
avevano paura ma ….ce
l’hanno fatta! Successivamente
abbiamo un breve pic-nic degustando delle dolci ciliegie. Subito dopo abbiamo potuto osservare un’arnia con tante api e
UNA SIMPATICA MERENDA A SCUOLA
Nel periodo di Carnevale abbiamo trascorso una magnifica mattinata con i compagni
di tutta la scuola: abbiamo
consumato la merenda insieme. Le nostre mamme hanno
preparato delle deliziose focacce e pizze rustiche e dei
dolci squisiti: ciambelle, plumcake, torta all’arancia, torta di
mele, muffin e tante altre prelibatezze.
Numero unico
Ciascuno di noi poteva scegliere
di prendere una porzione dando
un piccolo contributo che il Dirigente impiegherà nell’acquisto di
materiale didattico.
alunni del
didattico.
nostro circolo
Classi prime
l’ape regina, nello stesso momento la proprietaria della masseria preparava il formaggio
con il latte di capra, l’abbiamo
assaggiato.. che delizia! Che
stupenda esperienza speriamo
di rifarla in futuro!
Classi prime
E’ stato divertente andare ad
acquistare la merenda, abbiamo capito anche il valore dei
soldi e il significato della solidarietà, perché basta un piccolo
gesto per far sorridere ed aiutare i nostri amici in difficoltà. Noi
siamo stati molto contenti di
questa iniziativa e speriamo di
ripeterla.
Grazie al Direttore Prof. Luciano De Chirico per le tante cose
belle che ci permette di fare.
Classi prime
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La nostra scuola
Siamo nel cortile antistante la
scuola dove ogni mattina si riuniscono genitori e alunni divisi per
classi in attesa delle maestre e si
sente un gran vocio: è il primo
incontro con i miei compagni, il
primo momento di brevi chiacchierate e di qualche risata.
Di fronte a noi c’è una grande
vetrata bianca aperta da cui vedo
spuntare la maestra con passo
svelto e il volto sempre sorridente.
A sinistra siamo a due passi dalla facciata di colore giallo e dalla
grande finestra della direzione
con le tende azzurre sempre
chiuse e una lunga siepe di un
verde intenso con fiorellini viola
separa il nostro cortile da quello
delle classi prime.
A destra tanti pini dalla grande
chioma rotonda e folta , con tante pigne sui lunghi rami ombrosi.
Dietro di noi il grande cancello
nero, la strada non trafficata
solo all’ingresso e all’uscita
degli alunni da scuola, le case
abitate e bambini che arrivano
di continuo; piacerebbe anche
a me venire a scuola con il
piedibus, ma sono accompagnato da mio padre dopo che
abbiamo accompagnato mamma al suo lavoro fuori Rutigliano.
Entriamo nella scuola in un
grande corridoio lungo, largo e
spazioso.
Sulla prima porta a destra c’è
il cartello con su scritto
“PALESTRA”: è l’ambiente
che ci piace tanto perché ci
muoviamo e ci divertiamo a
fare esercizi e gare; al mattino
gode del privilegio del silenzio,
ma subito dopo si sente sempre il grande chiasso dei bambini.
Entriamo nel padiglione centrale
e lì i miei occhi si posano su una
bacheca dove è esposto in bella
mostra di sé un bellissimo castello in miniatura che rappresenta il
castello di Rutigliano. E’ fatto di
pietre piatte, poco spesse, disposte una sull’altra, ha la forma triangolare e 4 torrioni. L’ha costruito il maestro Giuseppe Sorino
con i suoi alunni. E’ davvero molto bello.
Arriviamo alla nostra aula e come
tutte le mattine penso alle cose
nuove che imparerò.
III A
Un orto biologico nella nostra scuola
Quando questa mattina la maestra ci ha portato in giardino per
vedere l’orto biologico che hanno costruito i bambini di quarta
durante il PON di scienze
“Biodiversità in giardino” siamo
rimasti sorpresi e meravigliati.
L’orto non è molto grande, ma è
ordinato come un giardino .
Esso inizia dietro il padiglione
d’ingresso della nostra scuola.
Da una parte, a destra, arriva al
muro che lo separa dalle abitazioni e dall’altra parte, a sinistra, arriva al muro del padiglione d’ingresso su cui si affacciano le finestre.
Dalla parte del muretto a destra
ha una fila di alberi di melograni pieni di tenere gemme appena germogliate. Sotto questi
giovani alberi spuntano le piantine delle erbe aromatiche: roPagina 10
smarino, salvia, origano e mentuccia.
In fondo all’orto si vede un grande nespolo ricco di foglie verde
scuro e grappoli di frutti acerbi
che pendono dai sui nodosi ra-
mi. Sotto il nespolo, a destra,
c’è una compostiera in cui si
raccolgono i rifiuti organici che
serviranno per il nutrimento delle piante. A sinistra del nespolo
si vede una ceppaia che serve
per far rifugiare i piccoli animaletti del giardino: lucertole, lumache e chiocciole.
Tutto il resto è diviso in strisce
regolari in cui sono stati piantati
i vari ortaggi: cicorie, insalate,
lattughe, agli e piselli. Al centro
si vede un camminamento di
lastre bianche che facilita gli
spostamenti e separa le file degli ortaggi dai giovani alberi di
melograni e dalle erbe aromatiche.
In primo piano un verdeggiante
albero di pesco con i rami pieni
di tenere foglioline e una piccola
casetta di legno che forse riparerà qualche uccellino dal freddo. Intorno all’orto sono sparse
delle staccionate di legno colorate che segnano il confine e lo
rallegrano.
III D
NOTIZIE in VOLO
Il murales della nostra scuola
Il muro esterno della sala insegnanti è decorato con un variopinto murales, realizzato nell’
anno scolastico 2002-2003 da
alcuni alunni con l’aiuto delle
loro maestre. Rappresenta le
quattro stagioni.
La prima stagione è l’inverno.
Vedo degli alberi spogli e due
casette con il tetto ricoperto dalla neve. Dal comignolo di una
casetta esce del fumo grigio.
Sullo sfondo osservo un cielo
coperto da tante nuvole minacciose.
Segue la primavera. In primissimo piano noto un ramo di pesco in fiore. I suoi fiori sono color rosa delicato. Sullo stesso
piano ci sono due tulipani, uno
rosa e uno rosso e quattro margherite. In secondo piano c’è un
prato con diverse tonalità di verde. Sullo sfondo vedo un grazioso trenino con i vagoni colorati e con la motrice fumante.
L’uscita scolastica
Oggi è una bellissima giornata
di marzo, in cielo brilla il sole e
c’è un bel venticello che accarezza il viso della maestra Anna, ma io vorrei che non ci fosse.
Aspettiamo con ansia il pulmino
della scuola. A un certo punto ci
chiama l’autista e noi in fretta ci
prepariamo per uscire. Saliamo
sul pulmino e ci dirigiamo verso
le Grotte di Britto, ma durante il
percorso chiacchieriamo troppo, tanto che la maestra ci ri-
Numero unico
chiama spesso, perché disturbiamo l’autista. Arrivati a destinazione, proseguiamo lungo
una stradina di campagna, evitando l’erba per non calpestare
le vipere. Entriamo in una caverna piena di ragnatele e andiamo in un piccolo posticino
laterale. Probabilmente lì, tantissimi anni fa, abitavano dei
preti o dei monaci, perché ci
sono tre croci scavate nella
roccia. In quel posticino c’è
pure un fornello che si vede da
fuori.
Dopo rientriamo in pullman per
andare a visitare la chiesetta
della Madonna dell’Annunziata.
Arrivati sul posto facciamo merenda e purtroppo ad un compagno gli viene il mal di pancia,
quindi torna a casa.
Infine il maestro Peppino ci
racconta qualcosa sul passato
Di seguito è rappresentata
l’estate. In mezzo al mare è dipinta una barca con una bambina a
bordo, con la scritta “Aldo Moro”
sulla vela bianca. In cima all’altra
vela blu e rossa c’è la bandiera
dell’Italia. A sinistra è dipinta una
scogliera dove sono seduti un
bambino e una bambina che si
godono il paesaggio meraviglioso.
All’orizzonte osservo due barchette in lontananza. Il cielo è al tramonto. Le nuvole sono rosa, alcune arancione, altre gialle.
Infine è rappresentato l’autunno.
È dipinto un albero spoglio. Sotto
l’albero osservo foglie colorate di
marrone, arancione e giallo, alcune sono depositate al suolo, altre
planano dolcemente dall’alto. Inoltre ci sono due bambini vestiti con
il cappello, il cappotto e gli stivaletti. Uno dei due regge un ombrello che è stato capovolto dal
forte vento.
III B
e sulla tradizione del lunedì di
Pasqua di questo luogo, poi
torniamo a scuola.
Questa esperienza mi è piaciuta tanto! Sono stato proprio
immerso nella natura. Mi piacerebbe dirvi che in un momento che stavo vicino vicino
alla ragnatela mi sembrava di
aver fatto amicizia con i ragni.
III C
Pagina 11
Progetto di Educazione Alimentare
“IO
IO MANGIO TUTTO
TUTTO:: NO AL CIBO NELLA SPAZZATURA”
Noi alunni della V C abbiamo partecipato al progetto “Io mangio tutto: no al cibo nella spazzatura”, promosso da Actionaid in collaborazione con
la Regione Puglia e la Provincia di Bari.
È stato un interessante percorso di educazione
alimentare, che ha coinvolto noi alunni, le nostre
insegnanti e i nostri genitori. Inizialmente a scuola
abbiamo parlato del diritto al cibo e del problema
della fame nel mondo. Ci siamo resi conto che,
mentre in tantissimi Paesi del mondo milioni di
persone muoiono di fame, noi buttiamo tanto cibo. Abbiamo imparato che i cibi che avanzano
possono essere riutilizzati per preparare altre gustose pietanze, proprio come in passato facevano
i nostri nonni. Abbiamo anche scoperto che i rifiuti organici possono essere riutilizzati perché si
può preparare il compost, che è un fertilissimo
terreno. A scuola ci siamo divertiti a decorare il
nostro “Mister
Compost”, una
simpatica compostiera
che
abbiamo portato in masseria
e a casa con le
nostre famiglie
ci siamo impegnati a raccogliere una
grande quantità di rifiuti organici umidi,
perché c’era
una gara tra le
dodici scuole
partecipanti al
progetto, con
un
viaggio
premio per chi
raccoglieva il maggior quantitativo. Noi ovviamente ci siamo impegnati al massimo. Il 13 novembre siamo andati alla Masseria Perrini di Alberobello e abbiamo trascorso una magnifica
giornata, facendo tante attività a contatto con la
natura. Il progetto si è concluso con una manifestazione finale che si è tenuta alla Fiera del Levante di Bari il 15 dicembre. Erano presenti gli
alunni delle scuole che hanno aderito al progetto
con i loro genitori e gli operatori delle masserie
didattiche coinvolte, che hanno proposto a tutti i
presenti giochi, attività, esperienze e curiosità.
Nella sala delle conferenze abbiamo illustrato le
attività che abbiamo svolto durante il progetto e
abbiamo concluso che per noi è stata una bellissima esperienza. Ci dispiace solo di essere arrivati al 2° posto nella gara della raccolta dei rifiuti
organici, perché per un soffio la vittoria non è
stata nostra.
classe V C
UN’ESPERIENZA SPECIALE
“Non c’è fiaba senza incantesimo,
incantesimo senza magia, magia
senza fate. Noi abbiamo i colori magici, con cui ora andremo a raccontare una delle più belle storie accadute in un bosco incantato…”.
Sono state queste le parole che
hanno dato avvio alla rappresentazione teatrale messa in scena, giovedì 5 giugno, presso l’ Istituto
Sant’Agostino di Noicattaro, dagli
alunni diversamente abili e da noi,
alunni delle classi 4 A e 4 D.
E’ stato questo il momento conclusivo di un progetto integrato dal titolo
“Prendiamoci per mano”, un percorso che, come dice il titolo, è stato
finalizzato ad offrire occasioni di
Pagina 12
condivisione di alcune esperienze educativo-didattiche significative fra diversamente abili e non.
Infatti, da aprile a maggio, ogni
martedì ci siamo incontrati ed
abbiamo svolto insieme attività
grafico pittoriche, musicali, senso-percettive.
Gli incontri avuti con questi
compagni speciali sono stati
per noi motivo di gioia e di
scoperta: abbiamo imparato
a stare bene insieme, nel
rispetto di ognuno, a capire il
loro modo di essere, i loro
bisogni e a cogliere il vero
valore dell’amicizia che non
conosce differenze.
Questa nuova esperienza è
stata molto entusiasmante
ed emotivamente forte,
un’occasione unica e speciale che ricorderemo sempre e
che ci piacerebbe ripetere!
classi IV A e IV D
NOTIZIE in VOLO
IL PIEDIBUS RIPRENDE “LE CORSE”
Le piccole carovane del Piedibus,
munite di cappellini e pettorine sono ripartite anche quest’anno dal
nostro Circolo didattico “Aldo Moro”. Genitori e alunni imperterriti e
armati di buona volontà hanno
continuato a portare avanti la nobile e salutare iniziativa nata lo scorso anno scolastico, raggiungendo
ottimi risultati. Il servizio Piedibus,
coordinato sempre da genitori volontari che hanno offerto la loro
disponibilità, ogni mattina nell’ accompagnare i bambini, è stato
sempre attivo sia col sole che con
la pioggia sfidando tutte le intemperie della stagione invernale.
L’obiettivo che si persegue è sempre lo stesso: fornire ai bambini un
modo divertente ed ecologico per
andare e tornare da scuola. Si offrirebbe, cosi, un’ occasione per
conoscere meglio il proprio paese
diventando più autonomi e responsabili prima verso se stessi, poi
verso gli altri e il territorio.
Infatti per chi viaggia con le corse
del Piedibus i benefici sono molte-
plici: movimento, socializzazione,
sviluppo dell’autostima, conquista
di un sano equilibrio psicologico,
diminuzione di problemi posturali e
di sovrappeso. Percorrendo ogni
giorno le strade a piedi, i bambini
apprendono nuove norme sulla
sicurezza stradale diventando pedoni consapevoli e disciplinati.
Anche l’intera comunità trae vantaggi da questa iniziativa come la
riduzione del traffico nelle vicinanze della scuola e delll’ inquinamento atmosferico e acustico. Per questo ci sembra doveroso fare un
grande elogio a chi ha continuato
con perseveranza, per tutto l’anno
scolastico, a viaggiare con le corse
del Piedibus, con la speranza che
l’anno prossimo tutte le linee possano riprendere a viaggiare con lo
stesso entusiasmo e coraggio di
sempre.
BUON VIAGGIO A TUTTI!!!!
Ins. Vittoria Damato
PRIMO PREMIO PER IL NOSTRO GIORNALINO
Il Giornalino Scolastico arriva anche
quest’anno! È un’esperienza ormai
consolidata che rappresenta una
vivace modalità comunicativa di alunni e insegnanti del 2° Circolo Didattico “Aldo Moro” di Rutigliano. È un
“prodotto” che nasce dalla voglia di
comunicare degli alunni e dalla necessità di avere uno strumento rappresentativo che possa far conoscere
agli altri, anche fuori delle mura scolastiche, le molteplici esperienze educativo-didattiche vissute nella scuola.
I protagonisti sono sempre gli alunni,
“giornalisti dilettanti”, ma pieni di entusiasmo, desiderosi di imparare e
approfondire la conoscenza dei mezzi di informazione e, in particolare,
della carta stampata. Il giornalino dà
voce agli alunni, privilegiando il loro
punto di vista e stimolando il loro
desiderio di comunicare.
“NOTIZIE IN VOLO” ha ricevuto sempre importanti apprezzamenti, ma
quest’anno si è classificato al 1° posto al concorso nazionale “Il migliore giornalino scolastico- Carmine
Scianguetta” dell’Istituto ComprensiNumero unico
vo “Don Lorenzo Milani” di Manocalzati ( AV). La vittoria è doppia per il
nostro Circolo didattico, in quanto
oltre alla Primaria è stato conferito il
primo premio anche alla Scuola
dell’Infanzia per il suo giornalino che
vince ancora come lo scorso anno.
Venerdì 16 maggio 2014 si è svolta
la cerimonia di premiazione.
Erano presenti alla consegna dei
premi il Dirigente Prof. Luciano De
Chirico, una delegazione numerosa
di bambini, genitori e le insegnanti
Giulia Di Bari, Grazia Ottomano e
Santina Talienti.
Durante la manifestazione gli alunni
di quarta, si sono esibiti in una
splendida coreografia di danze popolari. Gli alunni di quinta hanno
donato all’Istituto “Don Milani” un
fischietto in terracotta da loro realizzato nelle attività laboratoriali come
simbolo di un’attività tipica artigianale del nostro paese.
Tutti insieme con grande euforia
hanno esultato sul palco alla consegna della coppa.
Il Concorso a cui hanno partecipato oltre 600 scuole provenienti da
tutt’Italia ha ricevuto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica
e il Patrocinio del Ministero della
Pubblica Istruzione, dell’ Ordine
Nazionale
dei
Giornalisti,
dell’U.S.R. Campania, de “Il Mattino” e dei Comuni di Manocalzati,
San Potito, Candida, Parolise.
Speriamo di aver realizzato anche
quest’anno un bellissimo giornalino. Non mi resta altro che augurarvi una BUONA LETTURA!!!
Ins. Vittoria Damato
Pagina 13
L’invito a partecipare a questo progetto, pervenuto al nostro Circolo dalla
Scuola secondaria di Primo Grado “A.
Manzoni” nella persona del Preside
Andrea Roncone, ci è sembrata una
positiva opportunità da offrire a un
gruppo di 20 alunni di classe quinta
della nostra scuola per far loro toccare
con mano l’impegno e l’attenzione necessari per tutelare i beni artistici di
alto valore storico presenti nel proprio
territorio e renderli inoltre consapevoli
del significato di “Cittadinanza attiva”.
Allo stesso tempo questo progetto per
loro è stata l’occasione per cominciare
a familiarizzare con il nuovo ordine di
scuola che fra pochi mesi andranno a
frequentare. Avvalendosi di figure
competenti, come quella del maestro
Peppino Sorino Presidente dell’ Archeoclub di Rutigliano, gli alunni hanno
potuto conoscere la chiesetta paleocristiana di Sant’Apollinare situata in contrada Purgatorio e scoprire le interessanti notizie storiche e artistiche che la
riguardano. Durante gli incontri gli alunni hanno evidenziato un notevole
interesse e una particolare sensibilità
verso le problematiche della valorizzazione di questo antico bene di
valore immenso. In particolare durante la conferenza tenutasi presso
l’Auditorium della Scuola “A. Manzoni” gli alunni hanno rivolto numerose domande alle autorità comunali intervenute nella persona
dell’assessore A. Redavid, agli
esperti di storia locale e di arte rispettivamente nelle persone del
Presidente dell’Archeoclub e del
restauratore G. Borraccesi e del
proprietario dott. Piccinno per conoscere i motivi della scarsa attenzione verso l’antica chiesetta e
i reperti trovati nelle tombe circostanti. Per ricordare i momenti
significativi del percorso è stato
proiettato il filmato prodotto
dall’ssociazione “ASSOFUTURA”
di Castellana Grotte. Per l'occasione è stata allestita una mostra
con le riproduzioni grafiche realizzate dagli alunni e alcuni hanno
anche recitato la poesia da loro
composta per la chiesetta di S.
Apollinare. In queste
semplici
opere gli alunni hanno evidenziato
il loro pieno e concreto coinvolgimento per salvaguardare questa
“bellezza” in degrado e hanno
sottolineato il dovere che ogni
cittadino deve sentire di avere nei
confronti della conservazione di
questo documento storico da tramandare alle generazioni future.
Non sono mancati consigli e suggerimenti che gli alunni hanno
proposto per conservare questo
meraviglioso “pezzo” di storia del
proprio paese che potrebbe richiamare a Rutigliano tanti turisti.
ins referente
Elisabetta Pappalepore
“Mi esprimo con il corpo: SUONI, COLORI, MOVIMENTO”
Il progetto di musicoterapia “Mi esprimo con il corpo:
suoni, colori, movimento”, svolto nel 2° Circolo Didattico “Aldo Moro” di Rutigliano, ha coinvolto soprattutto gli alunni diversamente abili, che seguono una
programmazione individualizzata. Nel progetto sono
stati previsti alcuni momenti di “integrazione mirata”
con la partecipazione simultanea di una parte dei compagni del gruppo classe.
La finalità del presente progetto è stata quella di attuare una sperimentazione di strategie didattico- educative più specifiche e, soprattutto, promuovere un diverso
contesto comunicazionale. All’interno di tale contesto,
gli alunni con difficoltà di comunicazione e/o di relazione sono stati aiutati a superare i loro limiti emozionali, a
provare il piacere di usare la propria voce e sentire
quella degli altri e, infine, scoprire gradualmente le potenzialità, l’immediatezza e la ricchezza intrinseche
nell’espressività orale. Inoltre si è cercato di potenziare
l’autonomia personale, la fiducia in sé e l’autostima.
Il progetto è stato curato dalla prof.ssa Domenica Damato, che ha fornito un percorso formativo rivolto al
rafforzamento di competenze che hanno favorito la comunicazione, l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi
terapeutici, al fine di soddisfare le necessità fisiche,
Pagina 14
emozionali, mentali e cognitive degli alunni. La metodologia di base per le attività è stata quella del gioco,
in maniera che i due aspetti, musicoterapico e ludico
assumessero una forte valenza emotiva e di attivazione. Sono stati attivati percorsi esperienziali che hanno
coinvolto globalmente il bambino. La docente in base
all’ osservazione, ha elaborato un percorso adatto
alle dinamiche comportamentali messe in atto dal
bambino, cosicché l’azione terapeutica è risultata mirata alla soddisfazione delle aspettative (inconsce)
che ogni alunno ha manifestato, sia nel suo stato fisico e psichico.
Al termine del percorso ogni alunno ha saputo esprimere, anche
in relazione con gli
altri, le situazioni vissute e le capacità acquisite, in una pros p e t t i v a
d i
un’integrazione
ottimale.
Ins. Referente
NOTIZIE in VOLO
Anche quest’anno il 2° Circolo
Didattico “Aldo Moro” ha partecipato al progetto “La Notte delle
Lanterne…il buio illumina…”. Il
progetto coordinato dal Centro
Aperto Polivalente per Minori
“CENTRO ANCH’IO” A.S.P Monte dei Poveri, ha coinvolto le classi
terze. Obiettivo principale è stato
quello di sostenere i sogni e le
speranze dei bambini attraverso il
volo delle lanterne. La notte delle
lanterne si configura come una
manifestazione “esplicativa” di
questo nostro grande desiderio di
sognare. E’ un modo “visivo” per
stimolare i sogni dei bambini e le
loro emozioni, e, per sottolineare
l’importanza che rivestono i “grandi”
nel dare loro gli strumenti necessari
affinché tutti possano avere dei
sogni, dei progetti. .Il progetto è
stato realizzato in orario scolastico
ed è stato suddiviso in due fasi:
nella prima gli educatori del Centro,
coordinati dalla dott.ssa Marianna
Maggiorano, hanno presentato il
progetto e aiutato gli alunni nella
realizzazione delle lanternine, con
una motivazione ben precisa e cioè: “tutto quello che si fa, sta nel
modo di lavorare: quanto più ci
si impegna, tanto più si vola in
alto”. Con cartoncino colorato, filo
di ferro, lumini di cera, carta velina
colorata e tanta, tanta fantasia sono state create graziose lanternine..
manifestazione hanno preso il volo
duecento lanterne tutte diverse tra
loro. Ai bambini è stata consegnata
una stella di cartoncino fosforescente sulla quale dovevano scrivere la
loro paura. Anche questo era un
chiaro messaggio in continuità con la
storia raccontata a scuola… la paura
del buio che diventa ricchezza, possibilità di sognare… La serata si è
conclusa con il lancio di numerose
mongolfiere colorate, che hanno illuminato il cielo di Rutigliano, e accompagnato i sogni di ciascun bambino in una magica atmosfera.
La seconda fase è stata caratterizzata dall’evento serale svolto in
Piazza Kennedi, il giorno 13 Dicembre 2013; in cui i bambini, accompagnati dai genitori, sono stati i protagonisti di riflessioni e piccoli momenti di animazione. Durante la
Classi terze
CONCERTO DI NATALE
Come ogni anno a Dicembre il 2° Circolo Didattico “Aldo Moro” di Rutigliano , si trasforma in un laboratorio finalizzato alla
celebrazione della più amata festa cristiana, profondamente
radicata nella vita di tutti: “Il Natale”. Questa ricorrenza è
ricca di messaggi autentici quali la pace, l’amicizia, l’amore,
la solidarietà, che possono essere facilmente colti dai bambini. Il Natale rappresenta un momento importante per la vita
scolastica, sotto il profilo pedagogico e didattico, motivo per
cui le insegnanti dell’interclasse di seconda con i propri alunni, hanno messo in piedi un “ Concerto di Natale”,diventando così promotori di pace e solidarietà. E’ stato
bello creare un momento di festosa aggregazione tra le componenti scuola- famiglia, per respirare la
magia del Natale, in quanto la musica educa a vivere in armonia, consente di riconoscere le proprie
potenzialità emozionali e ad avere fiducia in se stessi. Gli alunni sono stati avviati progressivamente
alla conoscenza del linguaggio musicale, attraverso percorsi di ricerca, esplorazione ritmica e melodica, che privilegiano la dimensione gioiosa e creativa della musica . Alla fine del percorso i piccoli si
sono esibiti presso la Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria”, alla presenza del Dirigente Scolastico e di tutti i genitori. L’evento ha consentito agli alunni di mostrare le competenze acquisite, attraverso l’esecuzione dei diversi brani musicali, emozionando tutti i presenti, non solo per la melodia delle
musiche, ma soprattutto per l’espressione vocale, l’impegno e la concentrazione.
Classi II
Numero unico
Pagina 15
La micia
M alzo presto perché sento dei rumori per casa: come dei graffi sul
parquet. Vado in cucina e chi trovo?...La Micia!.... Gioca con un pezzo di carta; quando mi vede, scappa
a gambe levate e va a nascondersi
dietro la tenda per tendermi un agguato. Ma c’è un problema … la tenda è trasparente, quindi la vedo, mi
avvicino lentamente a lei, mi vede, fa
finta di niente e va via impettita. Di
solito quando vado in bagno, la Micia mi chiede l’acqua, fa: - Miao,
miao, miao!!!- tutto il tempo; si mette
dentro al lavandino e aspetta che io
faccia scorrere l’acqua, cosa che
non faccio, ma lei allarga le pupille al
massimo, fa le fusa forte forte, tanto
da farmi tenerezza e costringermi ad
aprire il rubinetto.
Lei, solitamente, va a sbattere: a
volte corre corre e non guarda dove
sta andando, così va di testa contro
lo sgabello, mi dico:- Poi si spiega la
sua stupidità stellare!
Mamma e papà mi hanno regalato
una casetta di cartone più o meno
alta quanto me; faccio entrare la
Micia, poi la chiudo dentro e lei in
ogni modo cerca di aprirla, ma non
ci riesce. Poi se Alice, mia sorella,
le apre la porta, la Micia, invece di
prendersela con me, facendomi gli
agguati, si arrabbia con Alice. Lei,
per allungarsi e affilarsi gli artigli,
viene in cucina, si sdraia per terra,
si attacca al bordo del divano e
incomincia ad andare avanti e indietro, tirandosi con le zampe e noi
esclamiamo: “Ecco il meccanico”.
Quanto è buffa la Micia!
Ogni mattina, quando arrivo in cucina scorgo un’ombra nera che poi
si avvicina alla luce.
Anche io allora mi illumino e saluto assonnata la Micia. Lei saluta a sua volta con un breve e
lieve miagolio come fa sempre
quando le parliamo. In casa tutti
sappiamo che lei molte cose non
le capisce però ci piace pensare
che lei capisca! È veramente
carina con i suoi occhioni gialli,
con le pupille allargate. Spesso
gioco con lei con dei nastri. Le
abbiamo scattato molte foto. In
fatti il nostro album di famiglia è
pieno delle sue immagini in ogni
posa. Ha un corpicino snello. La
sua morbida pelliccia è di due
colori: bianca e nera, le dona
molto. Sulle zampe sembra avere dei calzini bianchi molto lunghi. La sua coda nera si gonfia e
si sgonfia, pare uno Swiffer. Ho
notato che sotto le sue zampette
ci sono dei cuscinetti rosa. A
cosa serviranno? Penso che
siano dei cuscini di salvataggio
per i suoi salti e forse la notte li
mette sotto la testa e dorme
tranquilla e serena.
Che gatta simpatica e buffa!
IV C
UNA GIORNATA ALLA CITTADELLA DELLA SCIENZA
Noi alunni di quarta abbiamo partecipato nel corso dell’anno a diverse visite guidate, che sono
risultate tutte molto interessanti e coinvolgenti.
Fra queste, quella che ci ha particolarmente colpito è la visita alla Cittadella Mediterranea della
Scienza di Bari, effettuata il 7 aprile scorso, durante la quale abbiamo seguito due percorsi con
laboratori interattivi dal titolo:
IMMAGINI,LUCI E COLORI;
TELECOMUNICAZIONI.
Attraverso giochi-esperimenti,
guidati da esperti animatori, è
stato possibile sperimentare gli
straordinari effetti prodotti dai
fenomeni della riflessione, rifrazione, diffusione della luce...Inoltre nel secondo percorso abbiamo potuto assistere alla
realizzazione, mediante l’utilizzo
di strumenti particolari, di attività di telecomunicazioni .E’ stato molto emozionante trovarsi
all’interno del laboratorio, intitolato a Guglielmo
Pagina 16
Marconi, ricco di strumentazioni e postazioni
molto avanzate in campo tecnologico e, nello
stesso tempo, assistere direttamente ad alcuni
esperimenti.
Un momento molto suggestivo è stato anche
quando abbiamo partecipato alla visione di un
filmato riguardante un’ intervista fatta
all’astrofisica Margherita
Hack sui pianeti. Eravamo tutti molto attenti
all’ascolto ed incuriositi
per tutto ciò che ci veniva
proposto.
Al termine ci è stata data
l’opportunità di recarci
presso l’Aeronautica Militare dove abbiamo visitato
il reparto relativo al Settore Telecomunicazioni e
potuto osservare direttamente alcune fasi operative.
E’ stato davvero affascinante ed entusiasmante
avvicinarsi al mondo della scienza e scoprire in
NOTIZIE in VOLO
VISITA ALLA BOTTEGA DI UN FIGULO
Giovedì 31 ottobre 2013 abbiamo
visitato la bottega del figulo Lasorella in relazione al progetto di manipolazione dell’argilla.
Alle ore 9.15 circa ci avviamo da
scuola carichi di entusiasmo e curiosità. Lungo il tragitto ci divertiamo
a salutare i passanti, ridiamo e
chiacchieriamo continuamente.
Ad un certo punto arriviamo in “Via
Figuli”, la maestra ci spiega che, nel
passato, in questa strada c’erano
tante botteghe di figuli tanto da
prenderne il nome. Oggi, purtroppo,
a Rutigliano sono rimaste soltanto
due.
Dopo un breve tratto, svoltiamo per
via Vincenzo Chiaia e arriviamo
dinanzi all’ingresso della bottega
“Lasorella”; qui ci accoglie il signor
Filippo Lasorella salutandoci cordialmente, poi ci invita ad entrare e
subito veniamo attratti dai numerosi
oggetti in terracotta esposti sugli
scaffali, tutti coloratissimi e di forme
e dimensioni diverse.
Il signor Filippo comincia a mostrarci alcuni pezzi d’argilla e a
spiegarci le caratteristiche di ciascun tipo.
Successivamente mette in funzione il tornio e, con rapidità e bravura, inizia a modellare l’argilla e a
dar vita ad alcuni manufatti: tegamini, vasi, salvadanai. Ci sembravano oggetti davvero magici!! Non
staccavamo più lo sguardo dalle
sue mani! Nello stesso tempo qualcuno di noi faceva delle domande
e lui cercava di soddisfare la nostra
curiosità rispondendo con molta
chiarezza.
Dopo un po’ ci mostra anche la
tecnica per fare i fischietti, continuando a stupirci con l’abilità
delle sue mani. Terminate queste
dimostrazioni, ci porta a vedere
la fornace. Essa è antichissima,
infatti ha più di cento anni. È divisa in due zone: la parte superiore
serve per la cottura e la parte
inferiore dove vanno messe le
bucce delle mandorle utili ad alimentare il fuoco. Durante la cottura, il calore va oltre i 700°, e
l’argilla cambia colore diventando
come un biscotto.
Terminata la visita, il signor Filippo offre un piccolo fischietto come ricordo della giornata. Noi
ritorniamo a scuola soddisfatti
per aver fatto un’esperienza interessante che ci ha fatto conoscere e riscoprire un mestiere che
ha radici nel passato del nostro
paese.
IV A
IMPARIAMO A LAVORARE L’ARGILLA
In questo anno scolastico noi,
alunni delle classi quarte, siamo
stati impegnati nella realizzazione del progetto “ Impariamo a
lavorare l’argilla” che si è concluso con la creazione di fischietti da presentare al concorso che ogni anno si tiene nel
nostro paese. Prima di tutto ci
siamo chiesti:- Che cos’è
l’argilla? Come si lavora? Chi
sono i figuli?- Per avere risposte
alle nostre domande abbiamo
visitato la bottega del figulo Filippo Lasorella che ci ha illustrato le varie fasi della lavorazione dell’argilla partendo da un
pezzo grezzo di questo materiale fino al prodotto cotto e colorato pronto per la vendita. In seguito la signora Gianna Samarelli è venuta a scuola e insieme abbiamo realizzato semplici
lavori con l’argilla e ci ha moNumero unico
strato come realizzare oggetti.
Successivamente, divisi in piccoli gruppi, abbiamo progettato e disegnato il fischietto che
volevamo realizzare e ci ha
seguiti nell’itinerario previsto:
modellare, asciugare, cuocere
e decorare. Che gioia vedere
a poco a poco il pezzo di argilla prendere forma tra le nostre
mani! E quanta attenzione abbiamo messo per non farli
rompere!
Dopo la fase
dell’asciugatura li abbiamo
messi nel forno per la cottura.
Al momento dell’apertura il
cuore ci batteva forte
–Come li troveremo? Qualcuno si sarà rotto? Mah!
Per fortuna è andato tutto bene e siamo passati alla fase
della decorazione. Aiutati da
mamme volenterose, a gruppi
di due bambini, li abbiamo di-
pinti e messi in cartoni pronti per
essere consegnati e giudicati.
Grande è stata la nostra gioia
nel sapere che i fischietti della
nostra classe hanno vinto il secondo e il terzo posto. Con il premio della vincita abbiamo comprato il libro “Il giornalino di
Giamburrasca”. Ogni volta che lo
leggeremo ricorderemo questa
bellissima esperienza.
IV D
Pagina 17
DALLA SHOAH…
VERSO UN MONDO DI PACE
Il 22 febbraio, nella scuola “Aldo Moro” di Rutigliano, gli alunni di classe quinta hanno organizzato la manifestazione conclusiva del progetto: "Per non dimenticare … impegniamoci verso un cammino di pace".
Già dal mese di gennaio i ragazzi hanno svolto diverse iniziative per approfondire le conoscenze sulla
SHOAH. Tra queste, l’incontro con Bernardo Kelz, autore del libro “Dai Carpazi alle Murge”, ha suscitato
molto interesse e commozione per il racconto delle vicende di suo padre scampato alle persecuzioni naziste.
Un altro momento emozionante è stato il 27 gennaio ”Giorno della memoria”, quando tutti gli alunni della
scuola, guidati dalla grande sensibilità del loro dirigente, hanno ricordato le vittime della Shoah.
La visita alle sinagoghe di Trani ha permesso agli alunni di conoscere meglio la cultura e la religione Ebraica. Attraverso la visione del film “Monsieur Batignole”, storia di un francese che riuscì a cambiare il suo modo di vivere e a portare in salvo tre bambini ebrei, successivamente con la partecipazione allo spettacolo
teatrale “La ragazza dal pigiama a righe” con la regia di Alfredo Vasco, sono stati offerti spunti di riflessione
sui comportamenti umani, in modo particolare l’indifferenza di tante persone che sono rimaste insensibili
durante questo atroce periodo della nostra storia.
”Dai campi nascono fiori di solidarietà e pace”: è stato il messaggio che ha dato una svolta al progetto. Infatti
nella seconda parte del loro percorso i ragazzi hanno conosciuto persone pacifiste come Padre Kolbe che fu
catturato dai tedeschi e in un campo di concentramento, offrì la sua vita per salvare un padre di famiglia. Altri
testimoni di pace che si sono distinti nel corso degli anni, come Mahatma Gandhi, Martin Luther King Nelson
Mandela, Madre Teresa di Calcutta, sono stati conosciuti dagli alunni.
Durante la manifestazione finale i ragazzi di quinta hanno espresso le loro opinioni, hanno recitato poesie,
hanno letto brani dal “Diario di Anna Frank” e da “Il bambino col pigiama a righe. “Tutto questo é stato intervallato da alcune canzoni che esprimevano il valore della pace. Proprio grazie a questi piccoli gesti dal loro
cuore é partito un arcobaleno stracarico di messaggi di pace ed é arrivato ai loro genitori.
Il loro messaggio è stato: “La vita é la vita difendila” seguendo l’insegnamento di Madre Teresa.
Tutti speriamo che questo messaggio voli come una colomba e superi l'arcobaleno per diffondersi in tutto il
mondo.
Classe V B
IL COMMOVENTE INCONTRO
CON BERNARDO KELZ
Noi alunni di quinta quest’anno abbiamo studiato la Shoah e insieme
alle nostre maestre abbiamo letto il
libro “ Dai Carpazi alle Murge”,scritto dall’ ingegnere Bernardo
Keltz, in cui racconta gli avvenimenti vissuti da suo padre durante
quel terribile periodo storico. Per
approfondire le nostre conoscenze
abbiamo voluto conoscere di persona questo autore. Così martedì 21
gennaio abbiamo incontrato a
scuola Bernaldo kelz, che è intervenuto insieme ad Annella Andriani,
la Presidente dell’Associazione del
Libro di Mola. All’incontro sono stati
invitati a partecipare anche i nostri
genitori. Mentre le note dell’Inno di
Israele risuonavano nella sala, tutti
ci siamo messi in piedi in segno di
rispetto. Roberta e altri tre compagni hanno recitato in italiano le stroPagina 18
fe dell’Inno. I nostri importanti ospiti non riescono a nascondere la
loro commozione. Le loro guance
sono di un rosso intenso e gli occhi
pieni di lacrime, alcune scendono
lentamente sui loro visi. Poi si fa
un gran silenzio, ci accomodiamo e
aspettiamo che Keltz ci racconti la
storia della sua famiglia. L’autore ci
parla con sincerità anche se capiamo quanto sia difficile per lui ricordare il doloroso passato della sua
famiglia. In alcuni momenti la voce
è tremante e per poter continuare il
racconto ha bisogno di bere qualche sorso d’acqua. Al termine del
suo racconto alcuni di noi si fanno
avanti e timidamente fanno qualche domanda per conoscere meglio i suoi pensieri, le sue emozioni. Keltz risponde a tutti con gentilezza, anche ai nostri genitori e alle
maestre. Durante l’incontro facciamo ascoltare alcune poesie famose scritte da autori che hanno vissuto la Shoah, altre scritte dai
bambini prigionieri nei campi di
concentramento di Terezin. Eseguiamo anche i canti che avevamo
imparato durante gli incontri dedicati al progetto e per finire cantiamo “ SHALOM” un canto che augura la pace. Questo ci ha fatto capire Bernardo Kelz: dobbiamo impegnarci per la pace perché la guerra toglie dignità agli uomini, sia ai
vinti che ai vincitori!
Classe V A
NOTIZIE in VOLO
27 gennaio : ricordiamo tutti insieme la SHOAH
Oggi è una giorno speciale: è il 27
gennaio, la “Giornata della Memoria”.In queste settimane noi alunni
delle classi quinte abbiamo parlato
tanto della Shoah, ma stamattina
vogliamo ricordare in modo solenne,
insieme a tutti i compagni delle altre
classi, l’atroce sterminio degli ebrei.
Alle ore 11.30 si aprono le porte di
tutte le classi e lunghe file di bambini si snodano per i corridoi della
scuola. Noi raggiungiamo per primi il
cortile, ci prendiamo per mano e
cominciamo a formare un grande
cerchio. Man mano che arrivano i
bambini delle altre classi li facciamo
entrare e alla fine ci disponiamo tutti
in cerchi concentrici.
Il nostro direttore comincia a spiegare il significato della “Giornata della
memoria” e, recitando la poesia
“L'indifferenza” di Wiesel ci esorta a
ricordare i terribili avvenimenti vissu-
ti dagli ebrei durante la seconda
guerra mondiale. Noi abbiamo ricordato l’orrore dello stermino degli ebrei cantando “Gam Gam”,un bellissimo canto che riporta i versi di una
preghiera ebraica, poi alcuni compagni hanno recitato delle significative
poesie e altri hanno letto delle riflessioni personali sull’olocausto degli
ebrei.
Alle ore 11.59 è arrivato il momento
solenne: il 27 gennaio del 1945 si
aprirono i cancelli di Auschwitz e il
mondo conobbe l’orrore della Shoah.
Ci raccogliamo in un minuto di silenzio e ricordiamo le vittime dello sterminio tenendoci tutti stretti per mano,
formando un unico grande abbraccio. Nel silenzio assoluto partono le
note dell’inno nazionale ebraico, poi
recitiamo insieme i versi dell’inno,
concludendo questo momento di
grande commozione.
A poco a poco i cerchi si aprono e
ordinatamente tutti torniamo in
classe. E’ stato molto intenso e
commovente questo momento celebrativo della “Giornata della Memoria” in cui noi, tutti uniti in un
grande abbraccio, abbiamo manifestato il nostro affetto e la nostra
solidarietà a quel popolo innocente
che ha subito tante ingiustizie e
sofferenze.
Classe VC
LA SHOAH NEGLI OCCHI DI UNA BAMBINA
Mi chiamo Veronica, sono la bambina con il cappottino rosso. Nella
foto ho 8 anni. Alle mie spalle, vicino all’ufficiale nazista, ci sono il
mio papà e la mia mamma. I tedeschi ci stanno portando via dalle
nostre case.
La nostra vita era tranquilla fino a
poco tempo prima. Io e la mia famiglia vivevamo in una casa in città
non troppo grande né troppo piccola. Nella mia stanzetta avevo tanti
giocattoli e bellissime bambole. A
me piaceva andare a scuola e sognavo un giorno di diventare una
giornalista. Mio padre faceva
l’operaio e mia madre la casalinga.
La domenica il papà ci portava sempre in un posto nuovo per divertirci.
Eravamo felici, ma un giorno le cose
sono cambiate Era il 1938 quando
furono emanate le leggi razziali. Mio
padre perse il lavoro, ed io non potevo più frequentare la scuola e i
miei amici. Una mattina, entrando in
classe il bidello mi aveva indicato il
posto dove dovevo sedermi, in fondo all’aula, lontana da tutti i miei
compagni e soprattutto da Alessia,
l’unica mia cara amica. Tutti mi
Numero unico
Una notte i soldati ci caricarono su
dei treni affollati e puzzolenti. Il
viaggio è durato qualche giorno.
Non sapevo dove ci stessero portando questa volta. Era sempre
buio e avevo sete..
Alla fine del viaggio siamo giunti in
un posto molto freddo. C’erano
baracche al posto delle case e del
Gli alunni della classe V C hanno
filo spinato tutto intorno. Io sono
descritto con questa filastrocca
rimasta con la mamma, il mio papà
le tappe più significative del
guardavano come se avessi la pe- non l’ho più visto. Nel campo gli
svolto.in giro. E’ così adulti lavoravano tutto il giorno.
ste eprogetto
mi prendevano
che ho scoperto di essere diversa
perché ebrea.
Un giorno, tornando da scuola vidi
mia madre che cuciva delle fasce
per le braccia con sopra una stella
gialla. Mi disse che la dovevamo
indossare sempre e dovunque perchè le leggi stabilivano così.
Poi arrivarono i tedeschi che ci
presero tutti e ci portarono nel
ghetto. Lì dovevamo dividere piccole e sudicie stanze con altre persone ebree come noi. I soldati ci
sorvegliavano sempre e io mi sentivo molto a disagio. Oltre agli adulti lavoravamo anche noi bambini per guadagnarci da mangiare.
Non c’erano bambini in quel posto,
e chissà perché la mamma faceva
di tutto per tenermi nascosta. Siamo rimasti in quell’orribile posto
quasi un anno, non eravamo più
felici. Ci sembrava di vivere in un
incubo senza fine quando una mattina arrivarono dei soldati con una
divisa diversa che parlavano una
lingua diversa. Dai loro gesti si capiva che noi dovevamo uscire, andare via. L’incubo era finito. Abbiamo ritrovato il papà e pian piano
abbiamo cominciato a vivere una
nuova vita.
Classe VD
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LA NOSTRA SCUOLA PREMIATA ANCORA A RECANATI
E’ la mattina del 10 maggio e sono
seduta nello splendido teatro Persiani di Recanati, accanto a mia
madre e a mio padre; vicino a me
ci sono anche le mie maestre e il
Direttore. Il teatro è meraviglioso:
la prima cosa che salta agli occhi è
il gigantesco e luminosissimo lampadario che pende al centro della
platea, dove vi sono file di poltrone
di velluto rosso; i palchi sono decorati di rosso con ornamenti dorati.
Mi guardo intorno ancora incredula
di essere a Recanati, in questo
stupendo teatro, dove sto per essere premiata perché sono tra i
quindici vincitori della scuola primaria del concorso nazionale
“Raccontar...scrivendo”.
Mi viene in mente quell’ insolita
mattina del 30 aprile, quando non
ero andata a scuola per via di un
forte mal di gola e a casa arrivò
una telefonata inaspettata. Rispose mia madre e appena finì di parlare corse ad abbracciarmi forte. Io
non riuscivo a capire perché era
così felice. Poi mi disse:- Luciana, hai
vinto il concorso “Raccontar…
scrivendo”! Mi hanno detto che, tra i
circa 3400 testi inviati da tante scuole,
il tuo testo è tra quelli premiati dalla
giuria. Due giorni dopo, appena sono
entrata in classe tutti i miei amici mi
hanno fatto un grande applauso e le
maestre mi hanno riempita di complimenti: non avevo mai provato una
simile sensazione di grande orgoglio
e di tanta felicità. Ogni giorno facevo il
conto alla rovescia, fino a quando non
è arrivato davvero il momento della
partenza per Recanati. Ero super eccitata anche perché avrei fatto il viaggio in compagnia della maestra Santa
e della maestra Enza.
E ora sono qui, in questo teatro di
Recanati, gremito di studenti, famiglie e insegnanti provenienti da ogni parte d’Italia, che aspetto trepidante di essere chiamata.
Ecco, si apre il sipario e appare un
attore con un ampio mantello nero
che comincia a recitare la poesia
“Alla luna”. Sembra proprio Giacomo Leopardi in carne ed ossa! Poi
si esibisce un coro di bambini della
scuola primaria di Recanati e finalmente giunge l’attesissimo momento della premiazione. Cominciano a
chiamare i vincitori uno alla volta.
-Luciana Coladonato della scuola
Aldo Moro di Rutigliano.!
Il cuore mi batte all’impazzata. Salgo sul palco cercando di sfoggiare
un gran sorriso, un artista di Recanati mi porge il diploma e una busta
piena di regali. Dalla platea partono
forti applausi e si susseguono gli
scatti delle foto. Guardo il Direttore
e le maestre, orgogliosa di rappresentare la nostra scuola. Che immensa emozione!
Questa straordinaria premiazione a
Recanati sarà per me indimenticabile.
Luciana Coladonato V C
Il museo del gioco: per i bambini di ieri, di oggi e di domani
Ormai siamo al conto alla rovescia: già alcune mamme sono entrate in
azione e stanno reperendo materiali, altre stanno lavorando
sull’organizzazione e sugli sponsor. Da settembre le maestre partiranno
con la ricerca storica. Insomma la macchina si è messa in moto e speriamo di essere pronti per Natale per l’esposizione dei primi reperti. Stiamo
parlando del Museo del Gioco che nascerà nella nostra scuola, uno spazio
dedicato per ridare centralità a un’esperienza fondamentale per tutti i bambini. Il gioco, infatti, è un momento cruciale per la crescita dei nostri piccoli,
perché nel gioco si sperimenta la creatività, si rilegge la realtà, si imparano
le regole, si condivide, si definiscono i ruoli, si riconoscono i propri limiti.
L’idea del Museo ci è venuta semplicemente osservando i nostri bambini e
ragazzi: troppo spesso sono soli anche se in compagnia. I giochi tecnologici ci rilasciano sempre più spesso l’immagine del bimbo ricurvo verso il videogioco preferito, spesso estraneo
al contesto che lo circonda. Attraverso la ricerca storica, in rete o con interviste “ai bambini di ieri” e con il reperimento di vecchi giochi ormai presenti solo nel ricordo di noi adulti, intendiamo fornire un’alternativa, perché,
se è pur vero che il tempo colora tutto di rosa il passato, si ha l’impressione sempre più netta che i bimbi di ieri,
con meno giochi e mezzi a disposizione, fossero più felici. Il Museo diventa così non solo un’occasione ulteriore
di crescita individuale, ma anche la possibilità concreta di un rinnovato dialogo fra le generazioni. Inoltre ci
sembra un bel servizio da fornire alla comunità locale e a tutte le realtà scolastiche e non, che vorranno poi visitarlo. Contiamo di aprire delle sezioni dedicate oltre che ai vecchi giocattoli, ai giochi da tavola, ai giochi di strada, ai giochi di ruolo, ai fumetti, alle raccolte di figurine, al modellismo, alle costruzioni, al giocattolo fatto in casa…….. Pensiamo che tutta la comunità scolastica possa sentirsi coinvolta in questo piccolo grande sogno:
abbiamo tutti l’opportunità di tornare un po’ bambini e di contribuire ad un’impresa che renda ancora più centrale il ruolo della scuola nella società. Tutti sono invitati a partecipare alla creazione di una realtà più unica che
rara nel panorama della scuola italiana. Grazie a tutti quelli che già stanno collaborando e a quelli che si metteranno a disposizione nelle prossime settimane.
Il Dirigente Scolastico
prof. Luciano De Chirico
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NOTIZIE in VOLO
Da Pompei alle Grotte di Pertosa: tra storia e natura
E’ il 29 aprile, un giorno memorabile
per noi alunni di V perché stiamo per
andare in gita , la nostra ultima gita
nella scuola primaria.
Alle prime luci del mattino siamo già
pronti come da programma, tutti davanti alla scuola in attesa di partire e
con tanta voglia di vivere una nuova
avventura. I pullman sono arrivati e
dopo le solite raccomandazioni delle
mamme ci affrettiamo a salire e prendere posto. Siamo diretti a Pompei
e alle Grotte di Pertosa. La nostra
emozione è tanta perché non siamo
mai andati così lontano senza i nostri
genitori.
Durante il viaggio ci accorgiamo pian
piano del paesaggio che cambia. Le
colline sempre più alte ricoperte da
varie sfumature di verde. Lontano,
sui pendii, piccoli paesi. Passiamo
vicinissimi ad altissime torri eoliche
che creano un paesaggio fiabesco. Il
tempo però non promette niente di
buono e a tratti piove. Le colline lasciano il posto alle montagne accarezzate dalle nuvole più basse.
All’improvviso un bellissimo arcobaleno appare in tutto il suo splendore e
sembra augurarci una buona giornata. Ci accorgiamo di essere arrivati a
Pompei dalle prime bancarelle di
souvenir. Incontriamo la nostra guida, sostiamo davanti al cancello in
attesa dei biglietti e dopo un po’ eccoci nella “città sepolta” . Ci dirigiamo verso l’Anfiteatro con la sua architettura romana fatta di archi. Per-
corriamo, una ripida discesa in un
tunnel che ci porta direttamente
nell’arena. E’ grandissima. Guardiamo tutto intorno e ci sentiamo piccolissimi in quell’immenso spazio. Già
immaginiamo scene di sanguinarie
lotte tra gladiatori e ci sembra di sentire le urla della folla sulle gradinate
che acclama il vincitore. Percorriamo
alcune strade fino a raggiungere la
Via dell’Abbondanza, una strada molto importante della città lastricata con
enormi massi di pietra nella quale si
trovano le “domus”, le botteghe degli
artigiani e i termopoli . Arriviamo nel
Foro, cuore della città, il centro della
vita religiosa, politica e commerciale
di Pompei .Tutto intorno si vedono
resti di colonne e capitelli e in fondo
domina imponente il tempio di Giove.
Restiamo ammirati da tutto ciò che ci
circonda. Camminiamo tra migliaia di
turisti e per un po’ ci sentiamo antichi
cittadini di Pompei .
Dopo una breve sosta per il pranzo
siamo già diretti verso Pertosa per
un’altra straordinaria avventura. Saliamo le montagne con le sue strade
tortuose e vediamo un panorama suggestivo.
Giunti alle Grotte siamo guidati verso
una faticosa salita a piedi per raggiungere l’ ingresso. Entriamo in fila indiana attenti a non urtare contro le prime
stalattiti e ci avventuriamo lungo un
sentiero stretto e buio. Siamo elettrizzati al massimo. Percorriamo un tratto
in discesa che ci conduce al punto di
imbarco per una fantastica passeggiata sul fiume. Ci lasciamo cullare
dolcemente dal movimento della
barca mentre osserviamo un po’
impauriti le gigantesche pareti della
grotta da dove spuntano stalattiti e
stalagmiti che danno vita a mille
forme. Sentiamo il fragore di una
cascata e mentre avanziamo , restiamo incantati ad ammirare questa
bellezza naturale che sgorga dalle
viscere della terra. Continuiamo la
nostra escursione a piedi , percorrendo stretti sentieri e cunicoli che
collegano enormi caverne fino a
raggiungere i laghetti,, un altro angolo magico che la natura ci regala.
Ci resta il tempo di una foto e poi
tutti a casa.
Il viaggio del ritorno è lungo, siamo
stanchi, qualcuno si addormenta ma
resterà sempre vivo nella nostra
mente e nel nostro cuore il ricordo di
questa ultima fantastica gita con le
nostre maestre.
Classe V D
quante attività con i pon!
Anche quest’anno il nostro Circolo Didattico ha partecipato ai Programmi Operativi Nazionali, i così detti
PON, con importanti finanziamenti che sono stati investiti nel potenziamento delle competenze degli alunni.
Per l’obiettivo C azione 1 sono stati attivati dieci moduli relativi alla lingua
inglese, alla lingua italiana, alla matematica e alle scienze che hanno
coinvolto circa 230 alunni delle classi III, IV e V offrendo l’opportunità di
ampliare e approfondire le conoscenze e le competenze possedute.
La maggior parte degli alunni ha mostrato vivo interesse per gli argomenti trattati e grande partecipazione per le attività proposte basate
sull’accattivante e innovativa didattica laboratoriale che ha permesso agli
alunni di essere i protagonisti di ciascun modulo.
Il successo complessivo di questi percorsi PON è stato favorito dalla notevole esperienza didattica degli esperti e degli insegnanti tutor che con
un approccio ludico hanno attirato l’attenzione dei discenti, favorendo la
concentrazione e l’acquisizione dei contenuti, potenziando in tal modo le
competenze.
Ins.facilitatrice Mina Giorgio
Numero unico
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INSIEME CON LO SPORT
Anche quest’anno sono stati diversi i
progetti sportivi realizzati nella nostra scuola. Primo fra tutti
il
“Progetto Nazionale per
l’educazione fisica nella scuola
primaria” che si è svolto, in orario
antimeridiano, a partire dall’ultima
settimana di febbraio. Con questo
progetto le docenti di classe, nelle
ore di educazione fisica, sono state
affiancate da un esperto laureato in
scienze motorie: il Prof. Dellerba
Michele.
Un altro progetto sportivo svoltosi
nei mesi di marzo e aprile è stato: “I
valori scendono in campo” promosso dalla F.I.G.C.. Tale progetto
ha visto i bambini di quarta e quinta
coinvolti in alcuni giochi e gare, ma
a n c h e
nella realizzazione
di alcuni
lavori didattici.
Durante
la manifestazione
finale di questo progetto, avvenuta a
Bari il 16 maggio 2014 presso il Par-
co Punta Perotti, gli alunni della
nostra scuola sono stati premiati
con 25 maglie della Nazionale Italiana grazie ad un bellissimo cartellone realizzato da alcuni alunni
della classe IV D.
Il progetto “ Coni Puglia Stars” ha
permesso a numerosi alunni della
n o s t r a
scuola
di
partec ipare, in orario
pomeridiano, con un
piccolo
c ontributo
economico, a mini-corsi curati da
Istruttori Federali di orienteering,
atletica leggera e badminton.
Infine, nell’ambito del progetto
“Villaggio dello Sport” in festa “A
cielo aperto”, i nostri alunni hanno
partecipato alle gare provinciali di
“corsa campestre” ad Altamura il
14 maggio 2014 e quelle di
“atletica leggera” a Barletta il 29
maggio 2014. Nelle gare di corsa
campestre maschile (800 m) il nostro alunno Iaffaldano Ugo V A è
arrivato quarto su cento parteci-
panti e, in quella femminile (600 m)
le nostre alunne Redavid Alessia IV
B, Cardascia Sabrina V D e Narici
Rosangela V D si sono classificate
rispettivamente al decimo, all’ottavo
e al sesto posto su 200 partecipanti.
Nelle gare di atletica leggera la nostra alunna Narici Rosangela della
V D si è distinta straordinariamente
conquistando il 1°POSTO nel salto
in alto femminil e
t r a
l’entusiasmo di
tutti i presenti
che
l’hanno
applaudita.
Il
nostro alunno
Palagiano Giovanni della V A
è arrivato terzo
nel salto in alto maschile. Gli alunni
Pavone Vito V C e Babbo Angela IV
C sono arrivati entrambi quarti alle
gare di lancio del vortex maschile e
femminile. Nelle gare di salto in lungo Lorusso Pasquale IV D è arrivato
ottavo e Petruzzi Francesca V B è
arrivata decima. Nella corsa di resistenza femminile (600 m) Cardascia
Sabrina V D è arrivata sesta.
Ins. referente Enza Ardito
FESTA DELLO SPORT IN PIAZZA
Il 31 maggio la scuola Aldo Moro ha portato
in piazza XX Settembre i suoi atleti per la manifestazione conclusiva del progetto di Alfabetizzazione motoria. La proficua collaborazione tra le docenti di classe e gli esperti del
CONI, ha permesso, anche quest’anno, di
mettere sul podio l’attività motoria nella scuola primaria. Il Dirigente Luciano De Chirico ha
nuovamente sottolineato l’importanza che
tale disciplina ha nella formazione primaria
degli alunni, auspicando anche per il prossimo anno l’attuazione di tale progetto. Successivamente il prof. Michele Dellerba ha guidato gli atleti di terza, quarta e quinta a disputare le gare delle diverse discipline sportive; i
piccoli atleti di prima e seconda sono stati
guidati dagli esperti dell’Olimpia Club
e
dall’esperto di tiro con l’arco dell’Archeoclub.
Ins. referente Enza Ardito
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NOTIZIE in VOLO
Un arrivederci tra commozione
e...“Happy”
L’ultimo giorno di scuola tutta la comunità del 2° Circolo
è stata coinvolta in un entusiasmante momento di festa
per un saluto finale prima delle vacanze estive.
I più piccoli si sono esibiti in canti in inglese e in italiano
di arrivederci al prossimo anno.
Per gli alunni di quinta, giunti al termine del loro percorso
di studi in questa scuola, è stato un vero momento di
commozione, espresso attraverso i loro pensieri, le emozioni e significativi canti.
Particolarmente toccante è stata l’esecuzione del canto
“Grazie”, con le cui parole gli alunni hanno voluto ringraziare maestre, genitori, compagni e direttore, e tutte
quelle persone che li hanno guidati nel corso di questi
cinque anni!
In conclusione c’è stata un’esplosione di gioia con il canto “Happy”, eseguito con i compagni di quarta. Coinvolgente e divertente è stata la coreografia che ha contagiato tutti !!!
Numero unico
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costruzionigiordano
ingegneriagiordano
grupp o gio rd ano
V ia M o n s . A n to n e lli, n ° 9
7 0 0 1 8 R u tig lia n o ( B A )
te l. + 3 9 .0 8 0 .4 7 7 .1 3 .4 5
fa x . + 3 9 .0 8 0 .4 7 7 .1 3 .4 5
w w w .g r u p p o g io r d a n o ita lia .it
RINGRAZIAMENTI
Le docenti della redazione rivolgono un sentito
ringraziamento al Dirigente Scolastico prof. Luciano De Chirico che, con il suo continuo entusiasmo, è sempre pronto a promuovere valide iniziative, tra cui la realizzazione di questo giornalino.
Si ringraziano tutte le docenti e gli alunni per il
prezioso contributo e per l’impegno mostrato
nella stesura degli articoli, arricchiti con disegni e
foto. Un ringraziamento speciale va
all’insegnante Vittoria Damato per la fattiva collaborazione e per aver sensibilizzato le aziende locali a sostenere questa iniziativa.
Infine si ringraziano gli sponsor che hanno offerto
il loro sostegno indispensabile per la stampa di
tutte le copie.
2° Circolo Didattico
“A. MORO”
Rutigliano(BA)
Via Pascoli, 31
Tel.: 0804761466
Fax: 0804761466
Posta elettronica:
[email protected]
http://www.circoloaldomoro.gov.it
LA REDAZIONE:
 Il Dirigente Scolastico
prof. Luciano De Chirico
 Le docenti:
 Angelilli Maria Santa
 Di Bari Anna Giulia
 Leonetti Santina
 Ottomano Grazia
 Ruospo Mimma
 Talienti Santa