Tre civette sul comò

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Tre civette sul comò
TRE CIVETTE SUL COMO’
TITOLO:
TRE CIVETTE SUL COMO’
AUTORE:
Testo Tratto da LUV di Murray Schisgal
GENERE:
Commedia con brani musicali
CAST:
Stefano Viero, Paolo Esposito, Anna Zago
MUSICHE:
Giovanni Panozzo
SCENOGRAFIA: Massimiliano Zago e Carloalberto Piccoli
REGIA:
Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese
Cosa può succedere se, per salvare un amico nevrotico in difficoltà esistenziale,
decidessimo di mettergli su un piatto d’argento nostra moglie, con il subdolo
secondo fine di sposare la nostra amante? E se poi le cose non andassero così
bene fra i nuovi rispettivi partners, al punto che ognuno desideri tornare con il
vecchio consorte? E se l’amico nevrotico non volesse mollare l’osso e fossimo
costretti ad organizzare un ..falso suicidio? Questo è “tre civette sul comò”: uno
spettacolo comico e dissacratorio, ambientato su un assurdo ponte, con degli
assurdi personaggi eternamente indecisi e ridicolissimamente pieni di se stessi,
stracolmi di “civetteria” ed egoismo. Uno spettacolo quindi assurdo e
divertente, perchè il teatro è “un’esperienza” e non conosciamo nessuna ragione
per cui un’esperienza debba essere per forza una risposta a qualche problema.
La cattiva abitudine di prendersi troppo sul serio finisce con l’escludere dal
teatro quella vitalità e quel senso del meraviglioso che sono necessariamente
ambigui e che sfuggono ad ogni tentativo di definizione esatta. Noi invece
parleremo di un argomento vastissimo come “l’amore” in modo ribelle e
sconclusionato. Il sentimento amore infatti è stato abusato a tal punto (anche dai
media) che ormai, se vogliamo ben definirlo, dobbiamo usare mille parole in
contrasto fra loro, mentre invece tutti noi ci serviamo della parola AMORE
come di una scusa, di uno schermo, di un ricettacolo per la nostra insincerità.
Ed è questa perversione commercializzata che può essere molto dannosa
quando siamo chiamati a comportarci da adulti. Quando diventiamo grandi
l’amore, più che un sentimento, diventa un oggetto di scambio e di consumo; un
oggetto da usarsi nelle pubbliche relazioni che sfruttiamo particolarmente
quando fingiamo di dire ciò che effettivamente pensiamo e sentiamo, quando
parliamo con quel linguaggio talmente composto di luoghi comuni da non avere
più nulla a che fare con i nostri sentimenti.
“Tre civette sul comò” parla di amore, di finzioni e di sentimenti partendo dai
personaggi e dai loro caratteri, facendo precipitare le loro scanzonate idee verso
una inevitabile, divertentissima follia.
ASSOCIAZIONE CULTURALE THEAMA
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