03-2012 Regolamento Videosorveglianza

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03-2012 Regolamento Videosorveglianza
COMUNE DI POLLUTRI
Provincia di Chieti
________________________________________
VERBALE
DI
DELIBERAZIONE
DEL CONSIGLIO
OGGETTO: REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLA
VIDEOSORVEGLIANZA.
N. 03
DATA
COMUNALE
23/01/2012
L’anno DUEMILADODICI il giorno VENTITRE’ del mese di GENNAIO alle ore 18,35 nella solita
sala delle adunanze, previo espletamento delle formalità prescritte dalla vigente legge
normativa, è stato convocato per oggi il Consiglio Comunale in sessione straordinaria e di
urgenza ed in seduta pubblica di prima convocazione.
All’appello risultano:
N. COGNOME E NOME
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
TOTALE PRESENTI:
12
TOTALE ASSENTI:
1
BENEDETTI Nicola
DI PIETRO Antonio
TARTAGLIA Vincenzo
DI PIETRO Daniela
GIZZARELLI Rosella
D’ATTILIO Giuseppe
TARABORRELLI Angelo
CICCHITTI Nicola
TINARI Catia
DI MARTINO Luigi
DI MARTINO Antonio
VENDITTI Sara
VARALLI Michele
Presente = P
Assente = A
P
P
P
P
P
P
P
P
P
A
P
P
P
Partecipa il Segretario Comunale, dott. Carmine Graziani.
Assume la presidenza il Sindaco, Sig. Nicola BENEDETTI, il quale, constatato il numero legale
dei consiglieri intervenuti, dichiara aperta la seduta.
Il Sindaco – Presidente fa’ riferire il Vicesindaco sull’argomento.
Il Vicesindaco Di Pietro Antonio dice che è un Regolamento che l’Amministrazione Comunale
ha intenzione di adottare, soprattutto dopo gli ultimi furti che ci sono stati nelle abitazioni, per
mettere un servizio di videosorveglianza, nei punti di accesso al paese con qualche altra
telecamera dentro il paese.
Il primo passo, per la privacy, è quello di approvare il Regolamento. E’ un regolamento
standard, per il trattamento dei dati. Poi, se c’è qualcosa da modificare , durante l’iter lo si va a
modificare. L’Amministrazione Comunale si è già attivata, richiedendo dei preventivi e facendo
dei sopralluoghi con un tecnico, per vedere un po’. Naturalmente, c’è chi dice che va bene e
chi dice che non va bene. Comunque, un segnale lo si deve dare, soprattutto perché stanno
tartassando il paese con questi piccoli furti, non più di notte, non più d’estate, ma d’inverno, di
giorno alle 9 di mattina o alle 6 di sera. Qualcosa sicuramente si deve fare. L’Amministrazione
ha pensato bene di attivare questo servizio, poi si vedrà se porterà i suoi frutti o no. E’
consapevole che ci vorrebbe qualcosa in più sul territorio, ma l’Arma dei Carabinieri è quello
che è: la Stazione di Casalbordino ha tre paesi da monitorare e non riesce a essere presente.
Poi, lo si sa anche a livello privato, uno può mettere l’allarme, può mettere la porta blindata, ma
se il ladro ha deciso di venire a casa, comunque ci viene lo stesso, anche se ci sta la guardia.
Quindi, il primo passo che l’Amministrazione Comunale vuole fare è di approvare questo
Regolamento, perché se arrivano i preventivi e si vede che la spesa è sostenibile, si parte
subito con l’installazione di queste telecamere. Poi. Se qualcosa non va bene, si torna in
Consiglio Comunale e si modifica il Regolamento. Però, tutte le varie ditte che ha interpellato,
hanno segnalato che la prima cosa che ci vuole è un regolamento approvato dal Consiglio
Comunale per i trattamenti dei dati della privacy.
Il Sindaco – Presidente aggiunge che è un regolamento che regola proprio come mantenere
questi dati, chi può visionarli, perché giustamente sono dati sensibili. Si capisce bene che con
la videosorveglianza del territorio, chi possiede i dati potrà verificare quante volte entra o esce
dal paese tizio o caio; quindi, è abbastanza invasiva. E’ vero che ci si protegge, però è vero
anche che diventa molto invasivo nei confronti della privacy di ognuno. Quindi, ci si deve
tutelare da chi si metteranno in mano questi dati.
Si dovrà definire una figura precisa, che potrà poi utilizzare questi dati. Peraltro, c’è già un
Responsabile del trattamento dei dati con altro Regolamento.
In questo caso specifico, sicuramente va affidato all’Ufficio dei Vigili, i quali saranno tenuti a
loro volta allo stretto riserbo su questi dati.
Crede che una videosorveglianza serva ed è utile, anche se poi non sarà esaustiva al riguardo.
E’ vero che le ultime tecniche dei furti hanno fatto vedere che questi entrano con una macchina
e poi ne escono con un’altra. Quindi, anche con il discorso della videosorveglianza, alla fine si
vede una macchina in entrata e una in uscita e neanche ci si rende conto di quello che c’è.
Comunque può essere utile perché una telecamera qui in centro sicuramente avrebbe
permesso di vedere meglio le persone che sono entrate in banca. Si augura che la nostra
Nazione e quindi anche Pollutri venga preservata da tali situazioni; però non vorrebbe che, con
l’andare del tempo e con la crisi economica che aumenta, si arrivi anche a rapinare un bar o un
esercizio commerciale qualsiasi. Quindi, un elemento di videosorveglianza in pieno centro, può
evitare tutto questo, può essere un deterrente per queste situazioni. L’altro ragionamento
riguarda i punti di accesso al paese: si andranno a monitorare i punti di accesso per il controllo.
Interviene il Consigliere Di Martino Antonio, il quale dice che sicuramente di queste situazioni
di criminalità è stata fatta una segnalazione agli Enti superiori, e al Prefetto riguardo alla
presenza delle Forze dell’Ordine. Chiede se è stata ottenuta o si otterrà una risposta in merito.
Il Sindaco – Presidente risponde che la risposta non è stata data per iscritto. E’ successo che
due anni fa, l’Amministrazione Comunale andò in Prefettura, in seguito agli eventi dei primi
furti, che in quell’occasione andarono a rubare in canonica. Andarono in Prefettura a chiedere
al Prefetto una maggiore presenza sul territorio. Il Prefetto rispose con tutta una serie di dati,
dicendo che il nostro è un territorio con una casistica molto bassa, dove la criminalità non è
così alta.
Se ne ha una alta percezione, semplicemente perché non si è abituati e sostenere questi
episodi. Quindi, è stato abbastanza evasivo all’epoca; parla di due anni fa.
Poi, c’è stato un incontro a Casalbordino, dove vennero rappresentate nuovamente tutte
queste problematiche. Lui fece una richiesta precisa, che però non è stata accolta. Nel nostro
territorio, c’è una Caserma dei Carabinieri a Casalbordino con sei unità in organico, però
cinque presenti effettivamente, e una Caserma a Scerni con le stesse unità in organico.
Chiedeva che le due Stazioni in qualche modo potessero controllare insieme il territorio di
Pollutri. Questo non è stato possibile, perché la Stazione di Scerni è sotto il Comando di
Atessa, la Stazione di Casalbordino è sotto il Comando di Ortona.
Si dovrebbe unificare queste situazioni per ottimizzare il servizio, perché va riconosciuto ai
Carabinieri di Casalbordino che, per quanto vogliano, veramente possono poco. Sono in
cinque, alla fine per il servizio si ritrovano solo in due o tre, perché di cinque, se uno è a casa
per il riposo, alla fine si ritrovano tre Carabinieri al giorno. Se uno resta in Stazione, ce ne sono
solo due, che devono verificare il territorio di Casalbordino, di Villalfonsina e di Pollutri, senza
contare che in estate Casalbordino raddoppia gli abitanti con il mare e diventa ancora più
complicato. Quindi, i Carabinieri in questo aspetto, hanno fatto il massimo che si poteva fare.
Va detto che il nostro territorio è molto esteso, quindi se loro stanno controllando la Civita e i
ladri stanno danneggiando un’abitazione a Piano Valle, purtroppo la situazione non è
controllabile. Per questo motivo, con la videosorveglianza, e in futuro, ma è una cosa che va
adottata insieme agli altri componenti dell’Unione dei Comuni, l’Unione dei Comuni può dare
un’ulteriore arma. Con l’Unione dei Comuni, se si facesse l’Unione della Polizia Locale, si
avrebbe da subito un Corpo di dodici o tredici Agenti. Tredici Agenti che già di per sé sono il
doppio dei Carabinieri.
Quindi, ci saranno maggiori possibilità di controllo del territorio. Chiedeva lui stesso che questi
Agenti non vadano a fare controllo del territorio solo per fare le multe, ma servano anche a
tutelare il territorio da eventuali episodi di microcriminalità. Certo, è un lavoro che comincia
adesso, ma che negli anni potrà dare i suoi frutti. Però, da parte della Prefettura, non ci sono
state azioni.
Il Consigliere Di Martino Antonio dice che queste statistiche della Prefettura sulla criminalità
sono basse, perché tante volte non vengono fatte le denunce ai Carabinieri. Ci vorrebbe anche
una casistica su tutti gli atti di microcriminalità non segnalati.
Il Vicesindaco Di Pietro Antonio dice che il Prefetto si basa su rapporti che gli fanno i
Marescialli dei Carabinieri, quando si vanno a denunciare.
Il Sindaco – Presidente chiarisce che loro fanno la percentuale: numero degli abitanti, numero
delle rapine, numero degli omicidi; è normale che, rispetto ad altri territori italiani, le casistiche
qui sono molto più basse; però questo non significa che si deve restare abbandonati a se
stessi.
Il Consigliere Di Martino Antonio dice che questi fatti vengono molto sentiti dalla popolazione.
Il Vicesindaco Di Pietro Antonio dice che naturalmente non si è abituati a questo tipo di
microcriminalità, perché sta arrivando adesso dalle nostre parti, per cui bisogna cercare di
proteggersi.
Il Sindaco–Presidente dice che lo chiede a tutti quanti, di fare anche un passaparola nei
confronti della cittadinanza. Intanto, bisogna proteggersi tra di noi. Quindi, anche se si sta
girando e si vede una auto che non è conosciuta una segnalazione ai Carabinieri va fatta
subito, perlomeno per verificare. Poi, si deve cominciare ad essere ancora più attenti, perché è
vero che ad oggi si è ancora sprovvisti di alcune tutele anche nelle case. Si aveva un bel
periodo, quando si poteva lasciare la chiave alla porta e nessuno toccava niente, però i tempi
stanno cambiando. Quindi, ci si deve anche adeguare piano piano a questi tempi. L’ultimo
episodio, l’altro sabato, è accaduto alle 10 di mattina, con una tecnica anche nuova. Sono
andati alla porta, hanno suonato, visto che non c’era nessuno in casa, hanno forzato la finestra
e sono entrati a casa. Però, le 10 di mattina è un orario abbastanza inaspettato, perché si sono
subiti dei furti di notte, si sono subiti dei furti nelle prime ore serali. Adesso che cominciano
anche la mattina e il giorno, con questa videosorveglianza si spera quantomeno di cominciare
a tenere lontane bande poco esperte, perché quella esperta che vuole realizzare una rapina in
banca studia il caso e magari riesce.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che negli ultimi tempi sono aumentati i fenomeni criminosi:
lo spaccio di stupefacenti e i fenomeni di violenza legati anche all’abuso di alcool;
il danneggiamento al patrimonio pubblico e privato;
le situazioni che costituiscono intralcio alla mobilità o che alterano la quiete urbana, a
causa di schiamazzi e rombi di motori e motorini che scorrazzano in dispregio ai limiti
imposti dalle vigenti norme;
i comportamenti che possono offendere la pubblica decenza anche per le modalità con cui
si manifestano, allorché vicoli nascosti divengono bagni pubblici all’aperto con grave
pregiudizio per l’igiene pubblica;
Rilevato che occorre promuovere interventi di prevenzione e contrasto di tali fenomeni, ragion per
cui si appalesa opportuno realizzare un sistema di videosorveglianza sul territorio comunale, per
innalzare i livelli di sicurezza urbana, intesa come bene pubblico da tutelare attraverso attività
poste a difesa, nell’ambito della comunità locale, delle norme che regolano la vita civile e per
migliorare le condizioni di vivibilità nel centro urbano;
Considerato che si rende necessario disciplinare il Sistema di Videosorveglianza attraverso
apposito regolamento;
Visto il D.Lgs. 18.08.2000, n. 267;
Acquisito il parere di regolarità tecnica previsto dall’art. 49 del D.Lgs. n. 267/2000;
Con il seguente risultato della votazione palese,espressa per alzata di mano:
Consiglieri:
Presenti:
Votanti:
Favorevoli
n. 12
n. 12
n. 12
DELIBERA
1) Di approvare l’allegato “Regolamento Comunale per la disciplina della Videosorveglianza”
sul territorio comunale di Pollutri, che si compone di n. 14 articoli e di n. 1 allegato.
Si dà atto che la seduta consiliare viene sciolta alle ore 19,10, esaurita la trattazione dell’ordine del
giorno.
Del che si è redatto il presente verbale, approvato e sottoscritto:
IL PRESIDENTE
NICOLA BENEDETTI
IL SEGRETARIO COMUNALE
dott.CARMINE GRAZIANI
Prot. N.________
Il sottoscritto Segretario comunale, su conforme attestazione del messo comunale,
ATTESTA
Che la presente deliberazione:
E' stata affissa all'albo pretorio comunale il giorno _________________ e vi rimarrà in
pubblicazione per quindici giorni consecutivi;
E' stata trasmessa, con lettera n. _________________, in data __________________ ai
signori capigruppo consiliari;
E’ stata dichiarata immediatamente eseguibile.
IL SEGRETARIO COMUNALE
dott. Carmine Graziani
•
Che la presente deliberazione è divenuta esecutiva il ___________________________;
Perché dichiarata immediatamente eseguibile;
decorsi 10 giorni dalla pubblicazione.
Dalla Residenza Comunale, ___________________
IL SEGRETARIO COMUNALE
dott. Carmine Graziani
Reg. pubb. N._______
PARERE DI REGOLARITA’ TECNICA
(Art. 49 del D.Lgs. 267/2000)
o FAVOREVOLE
IL RESPONSABILE
Geom. Vincenzo Gualtieri
PARERE DI REGOLARITA’ CONTABILE
(Art. 49 del D.Lgs. 267/2000)
o FAVOREVOLE
REGOLAMENTO
COMUNALE
PER LA
DISCIPLINA
DELLA
VIDEOSORVEGLIANZA
Approvato con delibera di C.C. n. 03 del 23/01/2012_
INDICE
Art. 1 -Finalità e ambito di applicazione
Art. 2 -Principi generali
Art. 3 -Ambito di applicazione
Art. 4 -Informativa
Art. 5 -Finalità istituzionali dei sistemi di videosorveglianza
Art. 6 -Notificazione
Art. 7 -Responsabile ed incaricati del trattamento
Art. 8 -Trattamento e conservazione dei dati
Art. 9 -Modalità di raccolta dei dati
Art. 10 -Obblighi degli operatori
Art. 11 -Diritti dell’interessato
Art. 12 -Sicurezza dei dati
Art. 13 -Provvedimenti attuativi
Art. 14 -Norma di rinvio
ALLEGATO : Modello semplificato di informativa minima
Art. 1 – Finalità e ambito di applicazione
1. Le immagini riguardanti persone, qualora rendano possibile l’identificazione del soggetto a cui si
riferiscono, costituiscono dati personali. La videosorveglianza incide sul diritto delle persone alla
propria riservatezza.
2. Il presente Regolamento garantisce che il trattamento dei dati personali, effettuato mediante
l’attivazione di sistemi di videosorveglianza gestiti ed impiegati dal Comune di Pollutri, nel
territorio comunale, si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità
delle persone fisiche, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale.
Garantisce altresì i diritti delle persone giuridiche e di ogni altro Ente o associazione coinvolti nel
trattamento.
3. Quanto previsto dal presente regolamento si estende anche alle istituzioni comunali.
Art. 2 -Principi generali
1. Le prescrizioni del presente Regolamento si fondano sui principi di liceità, necessità,
proporzionalità e finalità.
2. Principio di liceità: il trattamento di dati personali dal parte di soggetti pubblici è consentito
soltanto per lo svolgimento delle funzioni istituzionali ai sensi degli artt. 18-22 del Codice in
materia di trattamento dei dati personali di cui al D.Lgs. n. 196/2003 (d’ora in poi Codice).
3. Principio di necessità: il sistema di videosorveglianza è configurato per l’utilizzazione al minimo
di dati personali e di dati identificativi, in modo da escluderne il trattamento quando le finalità
perseguite nei singoli casi possono essere realizzate mediante, rispettivamente, dati anonimi od
opportune modalità che permettano di identificare l’interessato solo in caso di necessità.
4. Principio di proporzionalità: nel commisurare la necessità del sistema di videosorveglianza al
grado di rischio concreto, va evitata la rilevazione di dati in aree o attività che non sono soggette a
concreti pericoli, o per le quali non ricorra una effettiva esigenza di deterrenza. Gli impianti di
videosorveglianza possono essere attivati solo quando altre misure siano ponderatamente valutate
insufficienti o inattuabili. Se la loro installazione è finalizzata alla protezione di beni, anche in
relazione ad atti di vandalismo, devono risultare parimenti inefficaci altri idonei accorgimenti quali
controlli da parte di addetti, sistemi di allarme, misure di protezione degli ingressi, abilitazioni agli
ingressi. La proporzionalità va valutata in ogni fase o modalità del trattamento.
5. Principio di finalità: gli scopi perseguiti devono essere determinati, espliciti e legittimi (art. 11,
comma1, lett. b) del Codice). Sono pertanto escluse finalità di sicurezza pubblica, prevenzione o
accertamento dei reati, che competono ad altri organi. E’ consentita la videosorveglianza come
misura complementare volta a migliorare la sicurezza all’interno o all’esterno di edifici o impianti
ove si svolgono attività produttive, industriali, commerciali o di servizi, o allo scopo di agevolare
l’eventuale esercizio, in sede di giudizio civile o penale, del diritto di difesa del titolare del
trattamento o di terzi sulla base di immagini utili in caso di fatti illeciti.
Art. 3 -Ambito di applicazione
1. Il presente Regolamento disciplina le modalità di raccolta, trattamento e conservazione di dati
personali mediante sistemi di videosorveglianza attivati nel territorio urbano del Comune di
Pollutri.
Art. 4 – Informativa
1. Gli interessati devono essere informati che stanno per accedere o che si trovano in una zona
videosorvegliata, e dell’eventuale registrazione, mediante un modello semplificato di informativa
“minima”, riportato in allegato al presente Regolamento.
2. In presenza di più telecamere, in relazione alla vastità dell’area e alle modalità delle riprese,
vanno installati più cartelli.
3. In luoghi videosorvegliati diversi dalle aree esterne il modello va integrato con almeno un avviso
circostanziato che riporti gli elementi indicati all’art. 13 del Codice, con particolare riguardo alle
finalità e all’eventuale conservazione.
4. Il Responsabile del trattamento rende nota l’attivazione dei sistemi di videosorveglianza e il
conseguente avvio del trattamento dei dati personali, l’eventuale incremento dimensionale degli
impianti e l’eventuale successiva cessazione per qualsiasi causa del trattamento medesimo, con un
preavviso di giorni dieci, mediante l’affissione di appositi manifesti informativi e/o altri mezzi di
diffusione locale.
Art. 5 – Finalità istituzionali dei sistemi di videosorveglianza
1. Le finalità perseguite mediante l’attivazione di sistemi di videosorveglianza sono del tutto
conformi alle funzioni istituzionali attribuite al Comune di Pollutri dalle leggi, dallo Statuto e dai
Regolamenti comunali vigenti.
2. Il trattamento dei dati personali può essere effettuato ai fini di:
-monitorare la regolare circolazione lungo le strade comunali;
-riprendere le immagini di specifici siti comunali;
-presidiare gli accessi degli Edifici Comunali dall’esterno e dall’interno.
3. Il sistema di videosorveglianza comporta il trattamento di dati personali rilevati mediante le
riprese televisive e che, in relazione ai luoghi di installazione delle telecamere, interessano i soggetti
ed i mezzi di trasporto che transitano nell’area interessata.
4. Il Comune promuove ed attua, per la parte di competenza, politiche di controllo del territorio,
integrate con organi istituzionalmente preposti alla sicurezza pubblica. A tal fine il Comune, previa
intesa o su richiesta delle autorità di pubblica sicurezza e degli organi di polizia, può disporre
l’utilizzo degli impianti comunali di videosorveglianza ai fini di prevenzione e repressione di atti
delittuosi. I dati così raccolti vengono utilizzati esclusivamente dalle autorità ed organi anzidetti.
Art. 6 – Notificazione
1. Il titolare del trattamento dei dati personali, adempie agli obblighi di notificazione preventiva al
Garante per la protezione dei dati personali, qualora ne ricorrano i presupposti, ai sensi e per gli
effetti degli artt. 37 e 38 del Codice.
Art. 7 – Responsabile ed incaricati del trattamento
1. Per tutto quanto attiene ai compiti e alla designazione del Responsabile e degli incaricati del
trattamento dei dati si rinvia a quanto previsto dal Codice in materia di trattamento dei dati
personali di cui al D. Leg.vo n. 196/2003 e sue eventuali successive modificazioni e integrazioni,
nonché al vigente “Regolamento comunale sull’ordinamento degli uffici e dei servizi” e al vigente
“Regolamento comunale per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari ” (D. Lgs. n. 196 del 30
giugno 2003).
Art. 8 – Trattamento e conservazione dei dati
1. Il trattamento dei dati personali oggetto della videosorveglianza deve avvenire tenendo conto dei
seguenti vincoli:
a) i dati devono essere trattati in modo lecito e secondo correttezza;
b) i dati devono essere raccolti e registrati per le finalità di cui al precedente art. 5 comma 2, e resi
utilizzabili per operazioni compatibili con tali scopi;
c) i dati devono essere raccolti in modo pertinente e non eccedente rispetto alle finalità per le quali
sono raccolti o successivamente trattati;
d) i dati devono essere conservati per un periodo non superiore alle 24 ore successive alla
rilevazione, fatte salve speciali esigenze di ulteriore conservazione in relazione a festività o chiusura
di uffici o servizi, nonché nel caso in cui si deve adire ad una specifica richiesta investigativa
dell’autorità giudiziaria o di polizia giudiziaria. In particolare, in occasione dei fine settimana
(sabato e domenica) e degli altri giorni festivi, la conservazione durerà fino alle ore 14 del giorno
feriale successivo lavorativo successivo;
e) l’eventuale allungamento dei tempi di conservazione deve essere valutato come eccezionale e
comunque in relazione alla necessità derivante da un evento già accaduto o realmente incombente,
oppure alla necessità di custodire o consegnare una copia specificamente richiesta all’autorità
giudiziaria o di polizia giudiziaria in relazione ad un’attività investigativa in corso.
2. Il trattamento dei dati viene effettuato con strumenti elettronici, nel rispetto delle misure minime
indicate all’art. 34 del Codice, ed utilizzando soluzioni tecnologiche che riducano il più possibile la
possibilità di accesso se non per i casi di cui sopra (a titolo esemplificativo: “scatola nera non
accessibile se non alle forze dell’ordine).
3. Va in ogni caso indicato con apposito atto interno l’incaricato cui è affidata la gestione dei dati
nel caso l’autorità di polizia giudiziaria ne faccia richiesta. Va altresì indicato con atto interno il
Responsabile cui è affidata la gestione dell’impianto di videosorveglianza.
Art. 9 – Modalità di raccolta dei dati
1. I dati personali sono raccolti attraverso riprese video effettuate da sistemi di telecamere a circuito
chiuso installate in corrispondenza dei principali svincoli, incroci, piazze, luoghi di sepoltura,
immobili di proprietà comunale ubicati nel territorio urbano.
2. Le telecamere di cui al precedente comma consentono riprese video a colori o in bianco/nero, e/o
a visione notturna, possono essere dotate di brandeggio di zoom ottico programmati, e sono
collegate alla LAN comunale (in VLAN separata), che potrà, esclusivamente per il perseguimento
dei fini istituzionali, eventualmente digitalizzare o indicizzare le immagini.
3. I sistemi di telecamere installate non consentono la videosorveglianza c.d. dinamicopreventiva,
possono cioè riprendere staticamente un luogo, ma non sono abilitate e rilevare percorsi o
caratteristiche fisiognomiche o eventi improvvisi, oppure comportamenti non previamente
classificati.
4. I segnali video delle unità di ripresa saranno raccolti presso apposito apparato dedicato ubicato
presso la sede Municipale in C.so Giovanni Paolo II, 26 o altra sede idonea. In questa sede le
immagini verranno registrate in digitale su apposito supporto.
5. La raccolta dei dati, nel caso in cui l’Amministrazione lo valuti maggiormente efficiente,
economico e sicuro, potrà alternativamente essere affidata ad un soggetto esterno appositamente
incaricato; tale soggetto dovrà comunque attenersi a tutto quanto previsto dal presente regolamento.
6. La registrazione è consentita:
- relativamente al sistema di videosorveglianza della viabilità, nel corso delle 24 ore, fatte salve le
disposizioni di cui all’articolo 9 del presente Regolamento;
- relativamente al sistema di videosorveglianza in corrispondenza dei luoghi di sepoltura, degli
edifici di proprietà comunale o in altri luoghi pubblici da individuare preventivamente;
7. Le immagini videoregistrate sono conservate per il periodo indicato all’art. 8, presso la sede
Municipale in C.so Giovanni Paolo II, 26 o altra sede idonea, nel caso la raccolta dei dati sia
affidata ad un soggetto esterno. Al termine del periodo stabilito il sistema di videoregistrazione
provvede in automatico alla loro cancellazione, anche eventualmente mediante sovra-registrazione,
con modalità tali da rendere non utilizzabili i dati cancellati.
Art. 10 -Obblighi degli operatori
1. L’utilizzo delle telecamere è consentito solo per la sorveglianza di quanto si svolge nelle aree
pubbliche.
2. Fatti salvi i casi di richiesta degli interessati al trattamento dei dati registrati, questi ultimi
possono essere riesaminati, nel limite del tempo ammesso per la conservazione di cui al precedente
articolo, solo in caso di effettiva necessità e per l’esclusivo perseguimento delle finalità di cui
all’art. 5.
3. La mancata osservanza degli obblighi di cui al presente articolo comporterà l’applicazione di
sanzioni disciplinari ed amministrative, e, ove previsto dalla vigente normativa, l’avvio degli
eventuali procedimenti penali.
Art. 11 -Diritti dell’interessato
1. Oltre a quanto già previsto dal Titolo II del Codice, l’interessato, dietro presentazione di apposita
istanza, ha diritto:
a) di conoscere l’esistenza di trattamenti di dati che possono riguardarlo;
b) ad essere informato sugli estremi identificativi del titolare e del responsabile, oltre che sulle
finalità e le modalità del trattamento dei dati;
c) ad ottenere, a cura del responsabile, senza ritardo e comunque non oltre 15 giorni dalla data di
ricezione della richiesta:
- la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano;
- la trasmissione in forma intelligibile dei medesimi dati e della loro origine;
- l’informazione sulle procedure adottate in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti
elettronici, delle modalità e delle finalità su cui si basa il trattamento, la cancellazione, la
trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli
di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o
successivamente trattati.
d) di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati personali che lo
riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta.
2. I diritti di cui al presente articolo riferiti ai dati personali concernenti persone decedute possono
essere esercitati da chi ha un interesse proprio, o agisce a tutela dell’interessato o per ragioni
familiari meritevoli di protezione.
3. Nell’esercizio dei diritti di cui al comma 1 l’interessato può conferire, per iscritto delega o
procura a persone fisiche, enti, associazioni od organismi. L’interessato può, altresì, farsi assistere
da persona di fiducia.
4. Le istanze di cui al presente articolo possono essere trasmesse mediante lettera raccomandata,
telefax o posta elettronica al titolare o al responsabile, i quali dovranno provvedere in merito entro e
non oltre quindici giorni.
5. Nel caso di esito negativo alla istanza di cui ai commi precedenti, l’interessato può rivolgersi al
Garante per la protezione dei dati personali, fatte salve le possibilità di tutela amministrativa e
giurisdizionale previste dalla normativa vigente.
Art. 12 -Sicurezza dei dati
1. I dati personali oggetto di trattamento sono custoditi ai sensi e per gli effetti del precedente art. 9.
Nei luoghi indicati per la custodia, dove sono ubicate le attrezzature di registrazione, può accedere
il solo personale autorizzato.
2. Tali luoghi sono sistematicamente chiusi a chiave. Viene tenuto regolare registro, anche manuale,
degli accessi alle attrezzature di registrazione ove sono raccolti i dati.
Art. 13 – Provvedimenti attuativi
1. Compete alla Giunta Comunale l’assunzione dei provvedimenti attuativi conseguenti, in
particolare la predisposizione dell’elenco dei siti di ripresa, la fissazione degli orari delle
registrazioni, nonché la definizione di ogni ulteriore e specifica disposizione ritenuta utile, in
coerenza con gli indirizzi stabiliti dal presente Regolamento.
Art. 14 – Norma di rinvio
1. Per quanto non disciplinato dal presente Regolamento, si rinvia al Codice in materia di
protezione dei dati personali approvato con decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, e al
provvedimento generale sulla videosorveglianza approvato dall’Autorità garante per la protezione
dei dati personali il 29 aprile 2004.
ALLEGATO – Modello semplificato di informativa minima