Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 14 dicembre 2010

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Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 14 dicembre 2010
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 14 dicembre 2010
Brevetti: Ok Commissione UE a proposta cooperazione rafforzata
( Adnkronos / AKI ) Bruxelles, 14 dikcembre
Come anticipato nei giorni scorsi, la Commissione Europea ha presentato oggi una proposta che consente di
ricorrere alla procedura di cooperazione rafforzata sul brevetto europeo, con un regime di trilinguismo (
francese, inglese e tedesco ).
" Il deposito di una domanda di brevetto in Europa è un'operazione costosa e complicata e di conseguenza
riservata alle società che dispongono di grossi capitali - ha ricordato Michel Barnier, Commissario Europeo
per il Mercato Interno e i Servizi, che aveva annunciato il suo ok alla cooperazione rafforzata in occasione
del Consiglio Competitività di venerdi' scorso - La situazione attuale è inaccettabile: a causa dei costi elevati
gli inventori in media convalidano e tutelano i loro brevetti soltanto in cinque dei 27 Stati membri dell'UE ".
Per questa ragione, ha spiegato Barnier, " la Commissione propone che alcuni Stati membri possano
proseguire il cammino verso un sistema comune di tutela dei brevetti e spero che col tempo tutti gli Stati
membri aderiranno al nuovo sistema.
In ogni caso le imprese non saranno discriminate e potranno domandare un brevetto UE a parità di
condizioni, indipendentemente dal loro Paese di origine ".
La proposta di oggi, che esclude Italia e Spagna, contrarie al regime di trilinguismo che considerano "
discriminatorio " nei confronti delle proprie imprese fa seguito a una richiesta avanzata da 12 Stati membri (
Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Slovenia,
Svezia e Regno Unito ), cui, nel dibattito di venerdi' scorso sotto Presidenza belga, se ne sono associati
un'altra decina.
Dipendenti pubblici: il posto è meno fisso di quanto si pensi ( Intrage.it )
L'icona tipica del Dipendente pubblico italiano è quello di una persona ancorata in modo permanente al
proprio posto di lavoro, inteso sia come mansione, sia come Ente, sia come sede. Ma anche i Lavoratori del
settore pubblico, a modo loro, si spostano, in base alle regole sulla mobilità nel pubblico impiego.
Esistono, in particolare, due tipi di mobilità: quella volontaria e quella compensativa, nota anche come
interscambio.
La mobilità volontaria permette ai Dipendenti pubblici il passaggio diretto tra Amministrazioni diverse.
Per effettuarlo, è richiesta la stessa qualifica o ruolo relativo alla stessa area oppure categoria, ma non lo
stesso profilo professionale, tra le due attività da sostituire.
Occorre il nulla osta dell'amministrazione di appartenenza, che funziona con la regola del silenzio - assenso:
trascorsi 30 giorni dalla richiesta, cioè, il trasferimento si intende rilasciato.
La mobilità compensativa, o interscambio, consiste nello scambio di dipendenti tra Amministrazioni diverse,
anche di diverso comparto, purché esista l'accordo tra gli Enti di appartenenza ed entrambi i Dipendenti
appartengano ad un corrispondente profilo professionale e svolgano le medesime mansioni.
Le Amministrazioni possono stabilire liberamente quali mansioni considerare identiche, ai fini della mobilità.
L'interscambio va fatto di comune accordo tra i due Lavoratori interessati.
Lavoro: retribuzioni + 3,2 % su anno in terzo trimestre ( Adnkronos ) Roma,
14 dicembre
Le retribuzioni di fatto per ULA sono aumentate nel terzo trimestre del 2010 del 3,2 % in termini tendenziali,
quindi rispetto al terzo trimestre 2009 e inoltre sono cresciute dello 0,5 % rispetto al trimestre precedente.
Lo rileva l'Istat facedno riferimento alle retribuzioni per ULA ( Unità di Lavoro equivalenti A tempo pieno ).
L'Istat segnala inoltre che, nel terzo trimestre del 2010 le retribuzioni per ULA hanno segnato l'incremento
tendenziale più marcato nel settore delle attivià manifatturiere ( + 4,0 % ).
Si segnala la marcata riduzione tendenziale delle retribuzioni nel settore della fornitura di energia elettrica,
gas, vapore e aria condizionata (- 8,4 % ) dovuta al venir meno dell'erogazione da parte di alcune grandi
aziende di incentivi all'esodo ( pagati negli ultimi tre anni nel terzo trimestre ).
Fisco: MEF, entrate - 0,3 % in primi 10 mesi ( Adnkronos ) Roma, 14 dicembre
Al netto delle una tantum, le entrate tributarie del periodo gennaio - ottobre 2010 si attestano
sostanzialmente allo stesso livello registrato nell'analogo periodo dell'anno precedente, con una flessione
limitata allo 0,3 %.
L'andamento delle entrate è quindi perfettamente in linea con le previsioni.
Lo comunica il Ministero dell'Economia e delle Finanze
Giochi: oltre 10 Mld di entrate nei primi 10 mesi dell'anno ( Asca ) Roma, 14
dicembre
Nel periodo compreso tra gennaio e ottobre 2010 le entrate totali relative ai giochi ( che includono varie
imposte classificate sia come imposte dirette che come indirette ), sono state 10.161 milioni di euro ( - 134
milioni di euro, pari al - 1,3 % ).
I proventi del lotto sono stati di 4.170 milioni di euro ( - 516 milioni di euro, pari al - 11,0 % ), quelli delle
lotterie istantanee di 1.277 milioni di euro ( - 100 milioni di euro, pari al - 7,3 % ) e quelli degli apparecchi e
congegni di gioco di 2.964 milioni di euro ( + 653 milioni di euro, pari al + 28,3 % ).
L'imposta sul complesso dei giochi - fa sapere l'Agicos - ammonta a 5.698 milioni di euro ( + 15 milioni di
euro, pari al + 0,3 % ).
Per quanto riguarda, infine, i flussi di entrate del solo mese di ottobre 2010, il MEF fa sapere che l'imposta
sul complesso dei giochi ammonta a 822 milioni di euro ( + 26 milioni di euro, pari al + 3,3 % ).
Infine, l'aggregato delle imposte sulla produzione, sui consumi e dogane e monopoli cala del 3,9 % e i giochi
flettono dell'1,2 %.
Il gettito dell'imposta sul consumo dei tabacchi è stato di 8.848 milioni di euro ( + 71 milioni di euro, pari al +
0,8 % ).
Euro: Barroso, oggi non c'è minima possibilità Accordo su Eurobond
( Adnkronos / AKI ) Bruxelles, 14 dicembre
In questo momento non c'è la " minima possibilità " di ottenere un accordo tra i Paesi UE sugli eurobond e,
anzi, insistere porterebbe a ulteriori divisioni in seno all'eurozona.
E' quanto ha affermato il Presidente della Commissione UE Josè Manuel Barroso davanti al Parlamento
Europeo riunito in plenaria a Strasburgo, rispondendo alle domande degli eurodeputati
" Al momento attuale non penso ci sia la minima possibilità di avere un accordo sugli eurobond " tra i Paesi
UE, ha sottolineato Barroso, aggiungendo che " per questo occorre concentrarsi per avere un consenso più
ampio su altri strumenti " per fare fronte alla crisi dell'eurozona.
BCE: Germania pronta ad appoggiare aumento di capitale ( AGI ) Berlino
La Germania fa sapere di essere disponibile ad appoggiare un aumento di capitale della BCE, se l'istituto di
Francoforte dovesse chiederlo.
" Non escludo - dice un responsabile del Governo tedesco - che Trichet possa farne menzione al vertice
europeo ".
I leader europei s'incontreranno a Bruxelles giovedì prossimo.
Ieri, secondo quanto riferivano fonti BCE, l'Eurotower sta pensando di chiedere un aumento di capitale ai
Paesi dell'Eurozona, in particolare per poter ampliare la politica di acquisto dei bond.
Banche: UE, più regolamentazione finanziaria per ridurre rischio bolle
( Adnkronos ) Bruxelles, 14 dicembre
E' necessaria una più stretta supervisione finanziaria per ridurre in modo diretto i rischi per la stabilità,
evitando così in futuro la creazione di pericolose bolle in credito e prezzi degli Asset.
E' quanto emerge dal rapporto trimestrale sull'eurozona della Commissione Europea pubblicato oggi.
Nell'analisi di Bruxelles, si è messo in luce come il boom del credito eccessivo e del prezzo degli asset abbia
creato un'importante fonte di vulnerabilità nel periodo che ha preceduto la crisi.
Per questo " una politica monetaria unica per l'eurozona è di per sé non sufficiente per affrontare in modo
efficace gli effetti di un'eccessiva crescita del credito, che nel passato ha mostrato forte divergenze regionali
", si legge nel rapporto.
Secondo la Commissione, la crisi finanziaria ha ulteriormente messo in luce i " limiti dell'attuale struttura di
regolamentazione e supervisione per quanto riguarda l'individuazione delle vulnerabilità di bilancio nel
settore bancario ".
Per questo, quindi, la futura Autorità UE per la sorveglianza del rischio sistemico ( ESRB ) avrà un " ruolo
chiave " nell'identificare i rischi futuri e nell'aumentare la supervisione macroprudenziale. Una più stretta
sorveglianza finanziaria può quindi " aiutare a ridurre i rischi alla stabilità tenendo sotto controllo
l'indebitamento delle banche e fissando standard più severi per l'attività creditizia '', conclude Bruxelles.
Soldi: come scegliere dove investire per il futuro dei figli ( Intrage.it )
Molti genitori si chiedono quale sia il modo migliore per mettere da parte una quantità sufficiente di soldi, per
consentire ai figli si sentirsi almeno un po' sicuri, quando cominceranno a lavorare e a doversi rendere indipendenti.
Il Corriere Economia ci ha offerto questa settimana un'interessante analisi, che passa in rassegna le diverse possibilità,
considerando che, di solito, gli italiani, specialmente se si tratta di garantire un futuro ai figli, prediligono le soluzioni
più prudenti.
Qualsiasi sia la scelta, in ogni caso, si fa notare che l'accumulo mensile già consente di lasciare in dono ai figli per lo
meno il valore della pianificazione finanziaria:
i buoni postali per i minori hanno il vantaggio del taglio minimo di 50 euro, dell'assenza di costi e del rendimento
certo a fine scadenza, anche nel caso di vendita anticipata; dopo 18 anni di risparmi, però, quello che si ottiene è non più
dell'87 % in più del gruzzolo versato;
per ottenere qualcosina di più, si possono acquistare dei Btp, che hanno un rendimento dello 0,70 in più ma bisogna
poter spendere almeno 1.000 euro;
i prodotti assicurativi specifici, per garantire la copertura dei costi universitari dei figli, costano da 290 a 1.200
euro l'anno e rendono tassi tra il 2 e il 2,25 % ; però, se per 3 anni non si riesce a pagare, si perde tutto; se la durata è
breve ( 5 anni ) i costi possono essere molto alti, ma c'è la copertura assicurativa in caso di morte del genitore prima
della scadenza:
i libretti e conti per i bambini, che Banche e Poste dedicano agli under 14, hanno rendimenti superiori a quelli dei
normali conti correnti, ma comunque non elevati ( tra 0,7 e 1,5 % ), e non hanno spese; alcuni di essi sono intestati al
portatore, e quindi al genitore, altri al minore, seppur "movimentati" dai genitori stessi;
i piani di accumulo di capitale ( Pac ), che possono rendere bene, specialmente se ci si indirizza verso i Paesi
emergenti, sono adatti ha chi ha davanti a sé molti anni: consentono di investire in borsa versando rate mensili, ad
esempio di 100 euro; il versamento mensile consente di minimizzare il rischio dell'investimento sbagliato, ma questa
forma di risparmio non dà alcuna certezza;
la casa è un'opzione prediletta da molti, ma rende soprattutto con formule che presentano una certa dose di
rischio, come la nuda proprietà; anche la casa già occupata può consentire di usufruire di uno sconto del 15 - 20 % ;
il fondo pensione aperto, da intestare direttamente al figlio, ha il vantaggio della detraibilità fiscale e della bassa
tassazione, ma si paga sulle prestazioni finali;
i Btp trentennali oggi rendono il 5 % lordo, ma richiedono continua attenzione per reinvestire con costanza i proventi
annuali.
Intesa Sanpaolo: Banca Imi vince due premi a Londra ( Asca ) Roma,
14 dicembre
Banca IMI, la Banca d'investimento del Gruppo Intesa Sanpaolo, è stata premiata nei giorni scorsi a Londra
con due importanti riconoscimenti a livello internazionale.
In occasione dell'edizione 2010 dei ''Financial Times and Mergermarket European M&A Awards'', la Banca
ha ricevuto per il secondo anno consecutivo il prestigioso riconoscimento internazionale ''Financial Advisor
of the Year - Italy''.
In particolare, l'Award è stato assegnato per i brillanti risultati raggiunti nel settore Energy & Utilities.
Sempre a Londra, nel corso dello Europe M&A Deal Forum and Europe M&A Atlas Awards, Banca IMI è
stata premiata con l'Award per lo ''European M&A Deal of The Year'', quale advisor per la fusione IRIDEENIA.
'' Questi riconoscimenti - ha commentato Andrea Mayr, responsabile Investment Banking di Banca IMI confermano il ruolo di primo piano ricoperto da Banca IMI nell'ambito di rilevanti operazioni sia in Italia sia
all'estero e sono una significativa testimonianza delle competenze che la Banca è in grado di mettere a
disposizione delle aziende.
Risultati questi - ha concluso Mayr - raggiunti grazie al forte impegno, in termini di investimenti e risorse
dedicate, del Gruppo Intesa Sanpaolo che si è proposto come partner di riferimento delle aziende sul fronte
M&A, oggi leva strategica fondamentale per la crescita ''.
Intesa Sanpaolo: Banca Imi al vertice su M&A Italia ( MF - DJ ) Milano
Nel 2010 l'energia e le utility sono stati i due settori trainanti per l'M&A italiano e, nel corso dell'anno, le
operazioni andate in porto hanno ridisegnato la geografia del mercato.
Lo dimostra l'attività svolta da Banca Imi, la divisione Crporate e Investment Banking del Gruppo Intesa
Sanpaolo guidata dall'A. D. Gaetano Miccichè.
In occasione dei Financial Times and Mergermarket European M&A Awards, l'Istituto è stato premiato come
"financial advisor of the year ( Italy )" per i risultati raggiunti proprio nei settori energy e utility.
Sempre a Londra, nel corso dello Europe M&A Deal Forum and Europe m&a Atlas Awards, Banca Imi è stata
premiata con lo "European m&a deal of the year", in quanto advisor sulla fusione Iride-Enia.
" Questi due premi confermano il nostro impegno nell'advisory in particolar modo nel comparto energy e
utility, dove la Banca ha seguito molte importati operazioni ", spiega a MF - Milano Finanza Andrea Mayr,
responsabile dell'Investment Banking di Banca Imi.
Tra le operazioni principali, l'Istituto oltre che assistere Iride nella fusione con Eni, ha affiancato Gas Plus
nell'acquisizione da Eni di Padania Energia, il Consiglio di Sorveglianza di A2A nell'analisi delle opzioni
strategiche sulle partecipazioni in Edison ed Edipower, e il Fondo F2i sia nella partnership con Iride per
Mediterranea delle Acque che nell'acquisizione di Gesac.
Dall'inizio dell'anno a oggi Banca Imi ha partecipato a operazioni per un controvalore complessivo di 6,35
Mld, attestandosi al primo posto nel mercato italiano, con una quota del 32,4 %, davanti a Morgan Stanley (
a 6,05 Mld, corrispondenti al 30,9 % ) e Mediobanca ( al 30,6 % con 5,99 mld ). Alla luce di questi risultati, i
vertici della Banca si auspicano di chiudere l'esercizio con un utile almeno in linea con i livelli del 2009.
Nei nove mesi, intanto, l'Istituto aveva riportato un utile netto di 421,6 Mmln ( + 2,8 % ) e un margine di
intermediazione di 822,8 Mmln.
Intesa Sanpaolo: investe 100 Mln per sviluppo Pmi nel Sud del
Lazio ( MF - DJ ) Frosinone
Piccola Industria Confindustria Frosinone ed Intesa Sanpaolo hanno sottoscritto un accordo, che fa seguito a
quello del 2009, per assistere al meglio le Piccole e medie imprese della Provincia di Frosinone nell'attuale
fase congiunturale.
Intesa Sanpaolo mette a disposizione dell'area Sud del Lazio 100 Mln euro come plafond destinato a
interventi e investimenti nei tre ambiti strategici individuati per rilanciare la competitività delle aziende
italiane: crescita d'impresa, internazionalizzazione e innovazione.
Il nuovo accordo, si legge in una nota, conferma e prolunga gli strumenti attuati da quello precedente e
disegnati per fronteggiare le principali emergenze della crisi, come ad esempio la linea di credito aggiuntiva
per la gestione degli insoluti, i programmi di ricapitalizzazione per il rafforzamento patrimoniale,
l'allungamento fino a 270 giorni delle scadenze a breve termine e il rinvio rate su mutui e leasing, diventate
poi oggetto dell'Avviso Comune ABI del 3 agosto 2009.
Attraverso questi strumenti la banca ha risposto positivamente negli ultimi 12 mesi a oltre 55.000 richieste a
livello nazionale.
Inoltre viene messa a disposizione delle imprese una nuova e specifica linea di credito, aggiuntiva agli
affidamenti già in essere, per favorire il pagamento dei fornitori.
L'accordo permetterà inoltre di valorizzare nuovi strumenti diagnostici e di simulazione studiati per
agevolare il dialogo tra clienti e Banca e per facilitare la bancabilità di aziende e progetti anche alla luce dei
requisiti di Basilea.
Nella fase di messa a punto e test è stata verificata la possibilità di migliorare il rating e quindi la capacità di
credito delle imprese.
L'iniziativa odierna recepisce a livello locale l'Accordo nazionale del 23 settembre tra Confindustria ed Intesa
Sanpaolo, che prevede un plafond di 10 Mld euro, sottolineando la collaborazione sui singoli territori tra il
Gruppo Intesa Sanpaolo ( che affida oggi il "sistema Italia" per quasi 500 Mmld, dei quali circa i due terzi
sono destinati al mondo delle imprese ) e il sistema confindustriale.
Banche: Mussari, ancora lontano recupero redditività ( Asca ) Roma, 14 dicembre
'' L'utile netto delle Banche si è' ridotto di due terzi negli ultimi due anni. E anche quest'anno non verrà recuperato
quanto perso finora ''.
Così Giuseppe Mussari, Presidente dell'ABI, nel suo intervento alla presentazione del Rapporto 2010 sul mercato del
lavoro nell'industria finanziaria.
Nel suo intervento il Presidente dell'ABI ha ricordato come nel settore bancario la remunerazione del capitale non copra
più il costo.
Per Mussari dunque occorre trovare '' equilibri più avanzati '' un compito che spetta oramai solo alle Parti Sociali, dato
che, con il vincolo del debito pubblico non c'è più uno Stato che possa operare come una camera di compensazione.
A questo proposito il Presidente dell'ABI ha sottolineato l'importanza del tavolo aperto grazie all'iniziativa della
Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che dovrebbe per l'appunto '' portare ad equilibri più avanzati ''.
In relazione alla nuova fase economica che si apre per Mussari è molto importante che ognuno '' dimentichi un pezzo di
quello che è '' per una transizione il cui obiettivo '' sia l'aumento della produttività, altrimenti per l'Italia non c'è spazio
per competere nel mondo ''.
ABI, costo lavoro fra i più alti in UE ( Ansa ) Roma, 14 dicembre
Il costo del lavoro nel settore bancario italiano è fra i più elevati in Europa ed è pari a 73 mila euro contro la media di
56.500 euro.
Lo rileva il Rapporto ABI 2010 sul mercato del lavoro che analizza un campione di 140 Gruppi bancari europei nel
2009.
La differenza fra gli Istituti di credito italiani e quelli europei è elevata anche a giugno 2010 dove si evidenzia un
rapporto fra costo del lavoro e margine di intermediazione superiore di 4,5 punti percentuali rispetto alla media europea.
Unicredit si prepara ad archiviare il 2010 con un maxi
CdA, all'OdG niente successore Ermotti ( Finanza.com )
Ancora qualche ora e Unicredit si prepara ad archiviare il 2010 con l'ultimo CdA. L'appuntamento con il
Board si terrà nel pomeriggio.
Ma per Piazza Cordusio i pensieri di questo anno, che ha segnato la svolta al vertice con l'uscita di scena
di Alessandro Profumo, non sembrano finire.
La nuova Unicredit di Federico Ghizzoni si trova a fare i conti con l'azione legale avviata da Irving Picard,
il liquidatore del Gruppo Madoff.
Una tegola da 19,6 miliardi di dollari che vede coinvolti, tra gli oltre 50 soggetti citati in giudizio, l’Istituto
di Piazza Cordusio, le controllate Bank Austria e Pioneer, l'ex A. D. Alessandro Profumo e, soprattutto,
Sonja Kohn: banchiera austriaca e fondatrice di Bank Medici considerata complice dell'ex Pesidente del
Nasdaq nella truffa senza precedenti nella storia finanziaria.
L'affaire Madoff secondo gli analisti rischia di penalizzare la valorizzazione di Pioneer, la società di
risparmio gestito su cui Piazza Cordusio ha messo fuori il cartello vendesi che secondo Picard avrebbe
avuto un ruolo con Unicredit nel sistema Medici, messo in piedi dalla Kohn per alimentare lo schema
Ponzi di Madoff.
" Unicredit non ha lasciato commenti sul riproporsi del tema Madoff ", commentano gli analisti di
Intermonte, che ribadiscono il giudizio neutral su Piazza Cordusio con target di 1,90 euro.
" Il rischio - avvertono - è che il contenziono rimanga aperto per lungo tempo, complicando il processo di
valorizzazione di Pioneer o possa costare cifre significative nel caso in Unicredit optasse per una
transazione come fatto da altre Banche ".
Un pensiero in più per Ghizzoni che oggi illustrerà al Consiglio le linee guida del Piano Industriale
quinquennale, che dovrebbero prevedere una maggiore allocazione del capitale nell'Europa Centro
Orientale con l'apertura di 900 nuovi sportelli specie in Turchia e Romania, ma che non saranno l'unico
punto all'Ordine del Diorno.
Sul tavolo del CdA ci sarà anche il via libera ad alcune nomine.
A Giovanni Papa, attualmente in Ucraina, verrà affidata la responsabilità dei Paesi CEE, ad Alessandro
Decio - numero uno in Turchia - quella dell'Investment Banking di Famiglie e Piccole imprese mentre
Frederic Geertman dovrebbe andare a sedersi sulla poltrona per la supervisione della rete su famiglie e
Piccole e medie imprese.
Nessuna novità è attesa sul fronte CIB: secondo fonti finanziarie saranno necessarie ancore settimane
prima di trovare la quadra sul nome del manager che andrà a sostituire Sergio Ermotti, che da aprile sarà
operativo in UBS.
Una decisione in tal senso non dovrebbe essere presa prima di gennaio.
La rosa dei candidati ne dovrebbe contare al momento altri tre.
Al di là della velocità con cui sono state indicate le nuove deleghe, è l'incertezza in materia strategica a
solleticare gli speculatori.
E dopo le prime indicazioni arrivate da Ghizzoni il 3 dicembre in occasione del Comitato Strategico, che
hanno proiettato Unicredit già oltre la crisi, le linee di sviluppo nell'Europa dell’Est restano argomento
caldo.
Secondo la stampa russa Bank Uralsib vorrebbe muovere nel risiko degli sportelli: l’istituto starebbe
valutando di stringere una partner strategica o di sbarcare in Borsa, per fronteggiare l'escalation
competitiva con gli Istituti controllati da Mosca, Sberbank e VTB, che hanno aumentato le loro quote di
mercato nel Paese.
" Dal momento che la Russia è un mercato chiave per Unicredit nella regione CEE, pensiamo che una
partnership potrebbe rappresentare una buona opportunità per la Banca di Piazza Cordusio ",
commentano gli analisti di Banca Akros nel report uscito questa mattina, confermando accumulate con tp
a 2,10 su Unicredit.
Anche una possibile deal sarebbe il ben venuto.
" La Banca italiana vanta un alto grado di efficienza in Russia, con un C/ I ratio del 36 % e un net profit di
6,1 miliardi di rubli.
Un eventuale merger di questo calibro potrebbe raddoppiare la dimensione di Unicredit sul fronte fondi
direttamente gestiti, andrebbe ad incrementare gli asset totali dell'80 % e i prestiti ai clienti del 60 %,
proiettando di fatto Unicredit nel ranking delle prime cinque top Banche russe ".
Unicredit: il CdA approva le linee guida strategiche
( Trend.online ) di Alberto Susic
Il Consiglio di UniCredit, riunitosi in data odierna, ha approvato le linee guida strategiche del Gruppo, che
si sviluppa su quattro direttrici principali e si prevede saranno presentate alla comunita finanziaria entro
la prossima estate.
Lo sviluppo futuro trarrà vantaggio dalla solida Piattaforma Strategica che presenta caratteristiche uniche
in Europa, dall’esteso network europeo di Banche Commerciali, dall’ampio numero di clienti, dall’offerta di
prodotti e servizi di elevata qualita forniti dalle societa di prodotto del Gruppo.
Le linee guida confermano la focalizzazione di UniCredit sui clienti e sui territori in cui è presente, ai quali
andranno i benefici di una relazione con una Banca a forte presenza internazionale e know how
diversificato.
Il posizionamento di UniCredit in termini di composizione delle aree di business e di presenza geografica,
dà al Gruppo importanti opportunità per un significativo recupero di profittabilità anche attraverso una
gestione attiva dell’allocazione del capitale, e assicura un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti
europei, in particolare nelle attività cross - border.
Il Centro Est Europa sarà un’importante area di crescita per UniCredit e vedrà un progressivo aumento
del capitale allocato nei prossimi anni.
In questa regione il Gruppo focalizzerà la propria attenzione sui Paesi a maggiore ritorno atteso.
Lo stesso approccio selettivo guiderà la rivisitazione del business in quei Paesi dove il posizionamento di
UniCredit non consente un adeguato livello di profittabilità o massa critica.
Inoltre nella strategia di Gruppo la Divisione Corporate & Investment Banking si conferma un pilastro
fondamentale e le linee strategiche approvate prevedono un suo rafforzamento anche attraverso
consistenti investimenti.
II miglioramento della profittabilità passerà anche attraverso un recupero di efficienza, ottenuto da una
semplificazione organizzativa che renderà più veloce la capacità di risposta alle richieste della clientela e
favorirà ulteriormente la vicinanza ai territori e la comprensione dei loro bisogni.
Le azioni per il recupero dell’efficienza prevedono in particolare:
- Un forte impulso alla ristrutturazione e rilancio in Italia e Germania anche facendo leva sul progetto
One4C - L’aumento della produttività del capitale ponderato per il rischio ( RWA ), grazie anche
all’espansione delle attività che assorbono poco capitale, come l’Asset Gathering
- Il rafforzamento delle attività di cross - selling con particolare attenzione ai servizi cross border, con
l’obiettivo di raggiungere la leadership europea nel Trade Finance
- La sostanziale riduzione del costo del rischio
- Lo snellimento delle Direzioni Centrali con contestuale maggiore loro orientamento al servizio del
business.
Per semplificare la struttura organizzativa, il Consiglio ha approvato di posizionare nelle competenze del
Direttore Generale le attività di Leasing e Factoring mentre il Global Transaction Banking nella divisione
CIB.
In attesa che lo scenario regolamentare venga compiutamente definito e si stabilizzi quello economico e
finanziario, il management team continuerà a lavorare alla definizione del Piano di Dettaglio,
quantificandone gli obiettivi di medio termine; e se ne prevede la presentazione entro la prossima estate.
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato i nuovi responsabili delle Divisioni CEE, Famiglie e
PMI, Famiglie e PMI Rete Italia e della Direzione Risorse Umane di UniCredit.
Le nomine deliberate dal Consiglio valorizzano i talenti interni, cresciuti nel Gruppo anche attraverso
esperienze internazionali, a dimostrazione della capacità di UniCredit di creare una forte linea di top
management.
In particolare, per la posizione di Responsabile Divisione CEE, coperta fino alla sua nomina ad
Amministratore Delegato da Federico Ghizzoni, è stato nominato Gianni Franco Papa, che riporta al
Direttore Generale.
Nato a Milano, 54 anni e laureato in Giurisprudenza, Gianni Franco Papa ha iniziato la sua carriera nel
1979 nell’allora Credito Italiano.
Nel febbraio 2008 è stato nominato Direttore Generale di Ukrsotsbank in Ucraina e nell’ottobre del 2010
si è spostato in Bank Austria, a Vienna, per coprire la posizione di Responsabile CIB CEE.
La nuova posizione di Responsabile Divisione Famiglie e PMI, la cui costituzione e? stata proposta oggi al
Consiglio di Amministrazione, sara? ricoperta da Alessandro Maria Decio, a diretto riporto del Direttore
Generale. 44 anni, Alessandro Maria Decio è nato a Milano e ha conseguito un Master in Business
Administration presso INSEAD di Fontainebleau.
Dopo aver lavorato a Londra come Director della European Bank for Reconstruction & Development, nel
2000 è entrato in UniCredit come Responsabile Strategy, Planning e Merger & Acquisition per la New
Europe.
Decio ha proseguito la sua esperienza come COO ( Chief Operating Officer ) di Zagrebacka Banka in
Croazia e poi di Bulbank in Bulgaria.
Dal 2007 è il COO di Yapi Kredi in Turchia.
Il Consiglio ha inoltre nominato Frederik Geertman alla carica di Responsabile Famiglie e PMI Rete Italia,
posizione fino ad ora coperta ad interim da Gabriele Piccini, Country Chairman Italia, che si focalizzerà
completamente nel suo ruolo primario.
40 anni, laureato in Ingegneria Chimica e un Master in Business Administration presso INSEAD di
Fontainebleau, Frederik Geertman, lavora nel Gruppo dal 2003 e ha maturato una consolidata esperienza
nei canali distributivi.
Dalla fusione con Capitalia nel 2007 è stato responsabile del Retail Marketing & Segments.
Paolo Cornetta è stato nominato, Responsabile Risorse Umane del Gruppo in sostituzione di Rino Piazzolla
che lascerà UniCredit nelle prossime settimane per perseguire nuove sfide professionali. Paolo Cornetta,
49 anni, è laureato in Giurisprudenza e ha poi conseguito un Master in Business Administration presso
l’Università Bocconi di Milano e ha maturato una lunga esperienza professionale nel settore delle Risorse
Umane.
Dopo essere stato Responsabile Risorse Umane New Europe e successivamente di Executive Development
& Compensation, dal luglio 2009 ricopre l’incarico di Responsabile Risorse Umane Famiglie e PMI e ha
recentemente assunto anche la responsabilità di Human Resources Italia.
UniCredit informa inoltre della nomina di Giuseppe Scognamiglio come Responsabile Institutional and
Regulatory Strategic Advisory, in sostituzione di Carmine Lamanda, che ha cessato il proprio rapporto di
lavoro dipendente con UniCredit.
47 anni, Giuseppe Scognamiglio è laureato in giurisprudenza, ha iniziato la lunga carriera diplomatica nel
1989 ricoprendo ruoli di primo piano tra i quali quella di Consigliere Diplomatico dei Ministri del
Commercio Estero dal 1999 al 2001 per poi diventare Responsabile della politica di sostegno
all’internazionalizzazione del sistema economico italiano.
Nel 2003 è entrato in UniCredit con la carica di Responsabile di Institutional & International Affairs,
mantenuta fino a oggi.
Popolare di Milano: fusione per incorporazione di WeTrade Sim in
WeBank ( Finanza.com )
La Banca Popolare di Milano ha annunciato in una nota che ieri è stato stipulato l’atto di fusione
per incorporazione di WeTrade Sim in WeBank, entrambe interamente controllate. Il provvedimento
rientra nell’ambito del Progetto di sviluppo del comparto online del Gruppo.
La società incorporante aumenterà il capitale sociale da 23.301.404 a 54.186.349 euro, mediante
l’emissione di 30.884.945 nuove azioni ordinarie che verranno assegnate alla Popolare di Milano in
cambio delle 1.875.000 azioni ordinarie della società incorporanda, da annullare per effetto della
fusione.
Banco Popolare: Consiglio Gestione Delibera Aumento Capitale Da 2 Mld ( Asca ) Roma,
14 dicembre
Il Consiglio di Gestione del Banco Popolare ha deliberato di procedere all'aumento di capitale di 2
miliardi di euro.
L'operazione sarà attuata mediante emissione a pagamento di azioni ordinarie da offrire in
opzione.
Il numero e prezzo di emissione unitario delle azioni, nonchè le altre caratteristiche dell'aumento,
saranno fissati dal Consiglio di Gestione in una prossima riunione da convocarsi nei giorni
immediatamente precedenti l'avvio dell'offerta in opzione.
Un club segreto di banchieri governa il mondo ( YAHOO.Finanza )
Nove banchieri delle più importanti istituzioni finanziarie di Wall Street si riuniscono il terzo
mercoledì di ogni mese nel distretto finanziario di Manhattan per assicurarsi il controllo di uno
dei più redditizi e controversi mercati della finanza: quello dei derivati. Le rivelazioni del New York
Times stanno scuotendo il mondo della finanza.
Formalmente questo gruppo è nato per salvaguardare l'integrità del mercato, ma nella pratica è
elevato il rischio che i mercati vengano orientati per soddisfare gli interessi di questi colossi.
Il giornale statunitense ne svela anche i nomi: Thomas J. Benison di JPMorgan Chase, James J.
Hill di Morgan Stanley, Athanassios Diplas di Deutsche Bank, Paul Hamill di Ubs, Paul
Mitrokostas di Barclays; Andy Hubbard di Credit Suisse; Oliver Frankel di Goldman Sachs; Ali
Balali di Bank of America; Biswarup Chatterjee di Citigroup.
Ovvero per la maggior parte tutte Banche americane.
A cosa servono i derivati
Sono una sorta di assicurazione su un'operazione finanziaria.
Nati per ridurre o eliminare il rischio associato ad alcune variabili, ad esempio i tassi d'interesse o
i cambi tra le valute, sono diventati prodotti finanziari altamente speculativi e molto complessi.
I derivati hanno comunque innumerevoli usi, una parte dei quali sono virtuosi.
Basti pensare ai Fondi Pensione che li utilizzano per ridurre il rischio di perdite sui loro
investimenti nel caso che le tendenze di mercato abbiano improvvisi rovesci.
O alle Compagnie aeree e navali che comprano derivati per attutire il colpo di un rincaro del
petrolio.
Con questi strumenti l'industria agroalimentare si protegge da aumenti nel costo dei raccolti.
Una task force per combattere il rischio di frodi
Una questione, quella dei derivati, non indifferente neppure alla Casa Bianca che, attraverso
l'amministrazione Obama, ha cercato invano di sottoporre tale mercato a rigidi controlli nella
recente riforma finanziaria varata dal Congresso.
Riforma oggi sotto tiro da parte della nuova maggioranza repubblicana al Congresso, vittoriosa
alle elezioni di novembre e beneficiata dai generosi finanziamenti di Wall Street.
Dunque i derivati vengono scambiati privatamente sfuggendo a ogni supervisione e spesso
registrati nei bilanci in maniera così ambigua da suggerire sospetti di illeciti.
Proprio per stanare il rischio di frodi capaci di mettere a rischio la stabilità delle maggiori Banche
e i risparmi di milioni di cittadini, il Ministero della Giustizia di Washington ha creato una task
force investigativa.
Come in tutte le inchieste, decisivo è il ruolo di un pentito, in questo caso i dirigenti della Bank
New York Mellon, le cui rivelazioni hanno permesso di portare alla luce il segreto. Ma i nove capi
di Banca respingono ogni accusa affermando che il sistema creato consente di ridurre i rischi
esistenti in questo mercato e sostenendo che fino a questo momento la loro cooperazione si è
rivelata un successo.
Più controlli per salvaguardare l'interesse dei cittadini
L'inchiesta, solamente all'inizio, minaccia di mettere a soqquadro Wall Street.
Gary Gensler, Presidente della Commodity Futures Trading Commission, incaricata di regolare gli
scambi della maggioranza dei derivati, suggerisce la necessità di una maggiore supervisione
sull'operato delle Banche per poter scongiurare il rischio di intese non pubbliche destinate ad
aumentare i costi per tutti i cittadini americani.
Infatti, il peso di pratiche finanziarie poco limpide lo pagano in primis gli americani e poi anche gli
europei, visto che Wall Street è il centro della finanza globale.
I banchieri in questione hanno infatti bloccato l'ingresso di altre Banche nel mercato dei derivati e
stanno cercando di ostacolare gli sforzi per rendere trasparenti i prezzi e le commissioni.
Nessuno può sapere cosa decidono ogni mercoledì i nove membri del club dei derivati. Per questo
nessuno dei protagonisti dell'economia reale, tra cui gli ignari cittadini, è veramente tutelato dalle
manipolazioni su questi strumenti.
Tagli alle tasse e ritocchi alla riforma sanitaria: Obama si
trasforma ? ( Reuters )
Secondo molti osservatori dopo la vittoria nelle elezioni di metà mandato del partito Repubblicano
Barack Obama è sempre più simile a George W. Bush: accettata e anzi sponsorizzata la conferma
dei tagli alle tasse voluta proprio dal suo predecessore negli ultimi mesi del proprio mandato (
conferma che ieri ha ottenuto il via libera al Senato ), Obama rischia infatti di veder di molto
ridotta la portata di una delle riforme “simbolo” del suo primo biennio da Presidente, quella della
sanità.
Secondo un Tribunale Usa, infatti, la previsione contenuta nella legge di riforma del settore che la
maggior parte degli Americani sia assicurata violerebbe la Costituzione Americana e dunque
occorre rimettere mano alla legge.
Con prevedibili nuove pressioni da parte della lobby farmaceutica e assicurativa per rimodulare la
riforma in modo da ridurne l'impatto sui bilanci delle grandi corporation americane attive nel
settore della sanità.
Crisi: Banca Cinese pensa a soccorrere Tedesca Westlb ( AGI )
Francoforte, 14 dicembre
Una Banca cinese sta valutando la possibilità di correre in aiuto della Banca Regionale Tedesca
WestLB.
Lo rivela il quotidiano Handelsblatt.
Il portavoce di WestLB non ha confermato l'indiscrezione, notando però che la Banca tedesca può
rappresentare un investimento attraente per i cinesi.
La Commissione UE ha ordinato a WestLB, colpita dalla crisi finanziaria, di aprirsi a nuovi soci
azionisti a condizione di varare anche un massiccio programma di rafforzamento del capitale.
Previdenza: ecco i veri conti, le pensioni crolleranno
( Intrage.it )
I dossier dell'Inps con le stime sulle pensioni fino al 2037, contenuti nel bilancio tecnico dell'Ente, ci
offrono un quadro non proprio incoraggiante delle pensioni future, che si attesteranno sul 47 % del
reddito, per chi entra ora nel mondo del lavoro, e che per i precari ( parasubordinati ) saranno di
importo medio di 6.351 euro annui, cioè 529 euro al mese, pari al 14 % del reddito.
Inoltre, ci svela l'Inps, l'invecchiamento della popolazione metterà a dura prova anche questi conti così
sfavorevoli ai pensionati futuri.
Il grado attuale di copertura della pensione, per i Lavoratori dipendenti, è del 52 % della retribuzione,
che scenderà gradualmente, fino ad arrivare al 47 %, nel 2037.
Ciò è il risultato del graduale passaggio in atto, dal sistema retributivo ( pensioni calcolate in base al
reddito ) a quello contributivo ( pensioni calcolate in base ai contributi effettivamente versati ), solo
parzialmente compensato dalla Previdenza Integrativa, che consente di destinare quella che un tempo
era la liquidazione ( il Tfr ) ad alimentare la rendita pensionistica.
Il grado di copertura della pensione per i lavoratori parasubordinati, stimato dall'Inps, nel 2037 sarà
del 14% del reddito, ma, in verità, non ci sono ancora dati sufficienti per effettuare calcoli attendibili,
considerato che una parte dei contribuenti della " gestione separata " versa contributi relativi ad un
secondo lavoro.
I diversi centri di ricerca privati stimano invece un grado di copertura tra il 36 e il 50 - 55 %.
Prospettive anche più nere sono quelle dei professionisti, coperti non dall'Inps, ma da ben 29 diverse
Casse Previdenziali, autonome dal 1994 ( Decreto Lgs. 509/94 ).
Biologi, psicologi e agrari riceveranno il 25 % del reddito attuale, mentre ai giovani avvocati o ingegneri
andrà circa il 50 %.
E i contribuiti spesso si abbassano ulteriormente, rispetto a quanto guadagnato, a causa della quota di "
nero " che caratterizza molte professioni.
Ma di questo non si potranno certo lamentare.
Salari, crescita dimezzata ( Italia Oggi.online )
È quanto sostiene un rapporto dell'Ufficio Internazionale del Lavoro ( ILO ).
E se nell'Europa Orientale e l'Asia Centrale è stato registrato un drammatico crollo, nelle economie avanzate
c'è stata una riduzione del livello dei salari reali in 12Ppaesi su 28 nel 2008 e in 7 nel 2009.
Il Rapporto « Global Wage Report 2010/2011 - Wage policies in times of crisis » analizza i dati provenienti
da 115 Paesi e territori che rappresentano il 94 % di circa 1,4 miliardi di salariati in tutto il mondo.
Secondo il rapporto, a livello globale, la crescita dei salari mensili medi è scesa dal 2,8 % del 2007 ( prima
della crisi ) all'1,5 % del 2008 e allo 0,7 % del 2009.
A eccezione della Cina, la crescita globale del salario medio è scesa allo 0,8 % nel 2008 e allo 0,7 % nel
2009.
Il rapporto segnala importanti variazioni a livello regionale nei tassi di crescita dei salari.
In Asia e America latina la crescita dei salari è rallentata ma rimane comunque positiva.
In altre regioni, come l'Europa Orientale e l'Asia Centrale, è stato registrato un drammatico crollo dei salari.
Nelle economie avanzate c'è stata una riduzione del livello dei salari reali in 12 Paesi su 28 nel 2008 e in 7
nel 2009.
« Lo studio », ha dichiarato Juan Somavia, D. G. dell'ILO, « mostra un'altra faccia della crisi
dell'occupazione.
La recessione non solo è stata drammatica per i milioni di persone che hanno perso il lavoro, ma ha colpito
anche chi un lavoro ce l'ha, riducendone il potere d'acquisto e il livello di benessere generale ».
Lo stesso rapporto, il secondo pubblicato dall'ILO sull'argomento dal 2008, sostiene che l'impatto generale
della crisi sui salari nel breve periodo dovrebbe essere esaminato in un contesto di declino di lungo periodo
della percentuale dei salari sul totale del reddito, di una crescente discrepanza tra crescita della produttività
e salari, e di una estesa e crescente disuguaglianza in termini salariali.
In particolare, secondo il rapporto, dalla metà degli anni 90 la percentuale di persone con un salario basso,
definito come inferiore ai due terzi del salario mediano, è aumentata in più dei due terzi dei paesi per i quali i
dati sono disponibili.
Guardando al futuro, il rapporto precisa che il ritmo della ripresa economica dipenderà, almeno in parte,
dalla capacità delle famiglie di utilizzare i salari per far crescere i consumi.
« La stagnazione dei salari », ha aggiunto Somavia, « è stata un'importante causa scatenante della crisi e
continua a rallentare la ripresa in molte economie. Ci troviamo di fronte ad un mondo in cui la domanda
aggregata è insufficiente, i bisogni rimangono insoddisfatti e la disoccupazione ha raggiunto livelli
elevatissimi.
I responsabili delle politiche macroeconomiche devono riportare la loro attenzione all'occupazione e ai salari
allo scopo di rafforzare la timida ripresa e affrontare gli squilibri socio - economici di lungo periodo ».
Il rapporto evidenzia, inoltre, che « il 50 % dei Paesi ha provveduto ad aggiustare i salari minimi, sia nel
quadro dei normali processi di revisione del salario minimo, sia allo scopo di proteggere il potere di acquisto
dei Lavoratori più vulnerabili.
Questo aspetto distingue l'attuale crisi dalle precedenti nelle quali erano state adottate strategie di
congelamento del salario minimo.
Per i Lavoratori con salari bassi, particolarmente minacciati dalla povertà, esiste la necessità di migliorare
l'articolazione tra salari minimi e politiche sociali e del mercato del lavoro ».
Lo studio fa poi presente che « nei Paesi dove la contrattazione collettiva coinvolge oltre il 30 % dei
Dipendenti esiste un miglior allineamento tra salari e produttività e i salari minimi riducono la disuguaglianza
nella metà inferiore della distribuzione salariale.
La contrattazione collettiva e i salari minimi, insieme a politiche sui redditi ben congegnate, possono far
salire i redditi dei Lavoratori durante la ripresa economica ».
Lavoro: Consiglio d'Europa, Italia bocciata sui diritti ( Asca ) Roma, 14
dicembre
In Italia i diritti dei Lvoratori non sono pienamente rispettati: manca un politica adeguata per la sicurezza sul
lavoro e manca un salario minimo per garantire un tenore di vita decente.
Queste, in sintesi, come riporta ''Conquiste del lavoro'', alcuni dei rilievi mossi all'Italia nell'ultimo rapporto
redatto dal ComitatoEeuropeo dei diritti sociali, l'organo del Consiglio d'Europa, che ha il compito di
monitorare come gli Stati membri applicano quanto previsto dalla Carta sociale.
In Italia, secondo il Comitato, manca una politica a livello nazionale per la riduzione dei rischi legati ai lavori
pericolosi o dannosi per la salute e le misure sinora adottate per '' compensare '' i Lavoratori dei rischi che
corrono non sono in linea con quanto previsto dalla Carta Sociale.
Nel rapporto viene poi sottolineato come alcune particolari categorie di Lavoratori non godano di tutti i diritti
che dovrebbero essere loro garantiti.
Uno dei casi evidenziati è quello di chi opera nel settore della pesca, dove per Contratto si può lavorare fino
a 14 ore al giorno o 72 ore alla settimana.
Questo mentre il Comitato indica che giornalmente non si dovrebbero superare le 8 ore giornaliere e le 40
settimanali.
Fiat: Palombella ( Uilm ), se Accordo a Mirafiori referendum vincolante
( Asca ) Roma, 14 dicembre
'' Se a Mirafiori faremo Accordo, svolgeremo il referendum tra i Lavoratori ed il risultato dovrà essere
vincolante per tutti ''.
Lo ha detto Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, a chiusura dei lavori della direzione
nazionale.
Il segretario generale dei metalmeccanici della Uil ha affermato che ' 'non è esclusa una ripresa della
trattativa tra le parti per Mirafiori, dopo che Fiat aveva lasciato il tavolo presso l'Unione industriale di Torino ''.
Per il ''leader'' delle tute blu '' l'azienda automobilistica guidata da Sergio Marchionne e John Elkann deve
rimanere nel Contratto Nazionale dei metalmeccanici e se dovesse essere concordato tra le Parti un periodo
di transizione dovranno esser certi inizio e fine dello stesso ''.
Il dirigente sindacale rivolto alla platea riunita in Corso Trieste a Roma ha anche ribadito il ruolo che in
questa vicenda deve giocare l'organizzazione metalmeccanica: '' Se vogliamo tutelare il merito - ha concluso
Palombella - dobbiamo esprimere convinzione profonda a sostegno delle sorti della fabbrica e liberare le
motivazioni di ogni Lavoratore per la tutela dell'investimento e per la sicurezza degli impianti.
Ecco perchè la consultazione tra i Lavoratori su una possibile intesa per Mirafiori la dobbiamo vivere come
una cosa giusta, necessaria, libera ''.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 15 dicembre 2010
Yahoo! taglia il 4 % del suo organico ( Borsainside.it )
Yahoo! ha annunciato che taglierà 600 posti di lavoro ovvero il 4 % del suo organico.
Si tratta della quarta volta in tre anni che il gigante di Internet ricorre ad un taglio della sua forza lavoro allo
scopo di migliorare la sua profittabilità.
Il CEO Carol Bartz ha promesso di alzare il margine del Gruppo fino al 24 % entro il 2013.
Su Yahoo! continua però a pesare la forte concorrenza di Google e di Facebook.
Nei primi nove mesi di quest'anno i ricavi di Yahoo! sono cresciuti di solo il 2 %.
Spagna: Moody's, rating Madrid sotto osservazione, possibile taglio (
Asca ) Roma, 15 dicembre
Moody's mette sotto osservazione il rating AA1 della Spagna in vista di un possibile taglio. L'agenzia di
rating, infatti, spiega che gli alti costi della ricapitalizzazione delle Banche potrebbe far elevare il debito
pubblico.
Moody's, inoltre, esprime perplessità sull'abilità del Governo di consolidare il budget.
Intesa Sanpaolo punta a Banca Sara ( Trend.online )
Banca Sara starebbe viaggiando verso l'orbita del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Secondo quanto anticipato da indiscrezioni di stampa, C’a de Sass starebbe stringendo i tempi
sull'acquisizione.
Giovedì il Board della Banca guidata da Matteo Colafrancesco, Fideuram, dovrebbe mettere a punto l'offerta
vincolante che sarà esaminata venerdì dal Board di Sara assicurazione, controllante di Banca Sara.
Fideuram dovrebbe rilevare l'intero asset contenente 90 agenzie con 400 promotori e buona parte dei 130
Dipendenti.
Intesa Sanpaolo: inaugurati 15 impianti fotovoltaici in Abruzzo
( Asca ) Roma, 15 dicembre
Inaugurati questa mattina 15 impianti fotovoltaici realizzati su suolo pubblico abruzzese dalla Ghella e dalla
società spagnola Gransolar, tramite la controllata GransolarGhella.
Undici degli impianti sono stati finanziati da BIIS, Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo, la Banca del
Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata al Public Finance, tramite interventi di project financing, alcuni dei quali in
pool con Intesa Sanpaolo, per un valore complessivo di 25 Mli di euro. I Comuni interessati sono quelli di
Sant'Eusanio del Sangro, Canosa Sannita, Arielli, Dogliola, Cansano, Corfinio, Crecchio, Carpineto Sinello,
Mozzagrogna e Roccascalegna.
Gli impianti genereranno una potenza totale di 15,2 MWp, consentendo un risparmio di emissioni di anidride
carbonica stimata intorno alle 12.750 tonnellate annue e maggiori risorse per le casse dei Comuni interessati
che, tra l'altro, al termine della concessione di 20 anni, potranno esercitare l'opzione di acquisto a prezzo
simbolico degli impianti.
'' Sul fronte dell'energia e in particolare per quello che riguarda il potenziamento delle fonti rinnovabili, la
nostra attenzione è molto forte - commenta Mario Ciaccia, A. D. di BIIS - lo dimostra il miliardo di euro di
impieghi della nostra Banca nel settore, che nasce dalla ferma convinzione che per catturare nuova economia
e attrazione turistica sia necessario favorire il matrimonio minor dipendenza-energia pulita-ambiente.
La sinergia che creiamo attraverso il partenariato pubblico privato ci consente di realizzare quel virtuoso
rapporto trilatero tra imprese, amministrazioni locali e finanza che può rappresentare una potente leva di
rilancio economico per l'Abruzzo ''.
Economia: il Tesoro ha scorte per 60 Mld ( MF - DJ ) Milano
Il Tesoro mette fieno in cascina per affrontare senza troppi patemi d'animo aste e rimborsi dei primi mesi del
2011.
Nei giorni scorsi, si legge in un articolo di MF, il direttore del Dipartimento del debito pubblico, Maria
Cannata, aveva indicato in 30 mld euro l'obiettivo di liquiditàdi scorta per le casse pubbliche. Ora, dal
supplemento del Bollettino statistico della Banca d'Italia pubblicato ieri, emerge che sul conto di disponibilità
di via Nazionale, dove il Tesoro mantiene la sua liquidità, a ottobre c'erano 61,5 Mld di euro.
In un solo mese, da settembre a ottobre, le risorse sul conto sono aumentate di circa 15 Mld di euro.
Un dato che, secondo i tecnici, rifletterebbe proprio la gestione finanziaria prudente del Tesoro a fronte delle
tensioni sul mercato dei titoli di Stato.
Intanto il documento di Via Nazionale registra un'ulteriore impennata del debito pubblico.
A ottobre il passivo delle Amministrazioni Pubbliche ha raggiunto quota 1.867 Mld di euro, con un aumento
di 23 Mld a fronte del mese precedente ( 1.844 Mld ), e di 63 rispetto allo stesso mese di un anno fa ( 1.804
Mld ).
Occupazione: Eurostat, stabile in Eurozona e nell'UE a 27 in 3° trimestre
( Adnkronos ) Bruxelles, 15 dicembre
L'occupazione resta stabile nell'area euro e nei 27, dove nel terzo trimestre dell'anno in corso, in entrambe le
zone, si è registrato un - 0,2 % rispetto al trimestre precedente.
E' la prima stima fornita da Eurostat, che ricorda come nel periodo aprile - giugno si fosse registrato un - 0,1
% sia nell'UE a 27 che nei 16 Paesi dell'eurozona.
Per quanto riguarda l'Italia, l'Ufficio statistico dell'Unione Europea ha fatto registrare un - 0,5 %, in
miglioramento, comunque, rispetto al - 0,7 % del secondo trimestre del 2010.
Nel periodo luglio - settembre, il calo nell'occupazione si è registrato in particolare nel settore delle
costruzioni ( - 1,1 % nell'area euro e - 1 % nei 27 ) e nel settore manifatturiero ( rispettivamente - 0,3 % e 0,2 % ).
Gli occupati sono scesi nel settore agricolo nell'area euro, - 0,2 %, ma sono cresciuti dello 0,4 % nei 27.
In aumento, l'occupazione nei servizi finanziari e nelle attività imprenditoriali: 0,3 % nell'eurozona e 0,2 %
nell'UE a 27.
Su base annuale, rispetto allo stesso trimestre del 2009, l'occupazione è calata dello 0,2 % in entrambe le
zone.
Secondo le stime di Eurostat, nel terzo trimestre del 2010 erano occupati nell'UE a 27 221,2 milioni di uomini
e donne, di cui 144,5 nell'area euro.
Infrastrutture: Matteoli, insediato Comitato per Piano Casa ( Asca ) Roma,
15 dicembre
Si è insediato il Comitato Paritetico per il monitoraggio del Piano Nazionale di Edilizia Abitativa.
Lo comunica il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli.
Il Comitato, composto da rappresentanti di Ministeri, ANCI, UPI e Regioni, ha il compito di monitorare il
Piano Nazionale di Edilizia Abitativa approvato con DPCM del 16/07/2009 e di suggerire nuove modalità di
intervento.
Il sistema individuato dal Piano si articola in tre aree che comprendono a loro volta una o più linee di
intervento: la Prima Area è diretta ad incentivare l'intervento degli investitori istituzionali e privati attraverso
una rete costituita da un fondo nazionale e da fondi immobiliari locali. La gara per la scelta della SGR cui
affidare 140 MEuro di fondi è stata aggiudicata provvisoriamente alla CDP Investimenti SGR della Cassa
Depositi e Prestiti.
Nel frattempo, la CDP Investimenti SGR ha già approvato provvisoriamente il progetto Parma Social
Housing.
Italia, OCSE: entrate fiscali 2009 a 43,5 % Pil da 43,3 % 2008 ( Reuters )
In percentuale rispetto al Prodotto interno lordo il gettito fiscale italiano dovrebbe assestarsi nel 2009 a 43,5%
da 43,3% dell'anno precedente.
A cura dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, la stima è contenuta nel rapporto
pubblicato oggi dal titolo ' Tendenze delle entrate fiscali 1965 - 2009 '.
Disponibili per ventotto sul totale di trentatrèdei Paesi OCSE, i dati preliminari 2009 " confermano che si è
interrotto l'aumento della percentuale del gettito rispetto al Pil nella media degli Stati membri " si legge nello
studio di oltre 300 pagine che esamina la dinamica delle entrate dei Paesi più industrializzati da 44 anni a
questa parte.
La percentuale della raccolta rispetto all'intera ricchezza mostra l'anno scorso un calo rispetto al 2008 in 17
Stati OCSE, mentre soltanto in sette Paesi - tra cui l'Italia - il rapporto segna un incremento.
Oltre il 43,5 % dell'Italia, la cui risalita di 0,2 rispetto all'anno precedente è comunque ben inferiore al + 2 del
Lussemburgo e al + 1,2 della Svizzera, a livello assoluto stanno soltanto il 48,2 della Danimarca e il 46,4 della
Svezia.
Una seconda tabella relativa alla percentuale delle imposte sul reddito e sugli utili mostra invece l'Italia a
14,2 % sempre rispetto al Pil, su livelli identici al Canada ma inferiori al 29,5 % della Danimarca, 18,4 % della
Norvegia, 17,6 % della Nuova Zelanda, 16,3 % della Svezia, 15 % in Belgio e in Finlandia e 14,5 % della
Svizzera.
Agenzia Entrate: online le bozze del modello Irap e Unico Sc
( Asca ) Roma, 15
dicembre
Taglio del nastro per le bozze delle dichiarazioni Irap e Unico Sc che i contribuenti potranno utilizzare a
partire dal prossimo anno.
Da oggi, infatti, sono in linea sul sito Internet dell'Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, le
versioni provvisorie dei modelli per l'imposta regionale sulle attività produttive e per le societù di capitali.
Il restyling dell'appendice è una delle novità più importanti del modello Irap 2011.
In particolare, è stata aggiornata la tabella delle aliquote applicabili per l'anno d'imposta 2010, riportando
non solo le aliquote modificate da leggi regionali, ma anche quelle statali ( ordinaria, per il settore agricolo e
per le pubbliche amministrazioni ).
In questo modo il contribuente ha a disposizione un elenco completo, regione per regione, di tutte le aliquote
applicabili, già comprensive delle maggiorazioni e specificamente codificate.
Diventa così più semplice associare a ogni aliquota il codice da riportare poi nei campi ad hoc del quadro IR.
Nuovo volto anche per la sezione VII del quadro IR e, nello specifico, per il rigo IS32, relativo alla
rideterminazione dell'acconto per l'anno 2010 per le Regioni in deficit sanitario.
Come previsto dalla legge n. 191 del 2009, infatti, in Campania, Lazio, Molise e Calabria si applica la
maggiorazione dello 0,15 % delle aliquote dell'Imposta regionale sulle attività produttive.
Per quanto riguarda il frontespizio, qui è stata tagliata la sezione dedicata alla scelta del domicilio per la
notifica degli atti che, in base alle modifiche introdotte dalla manovra economica ( art. 38, comma 4, D. L.
78/2010 ), va fatta dal contribuente inviando una comunicazione specifica all'ufficio competente.
Anche il modello Unico società di capitali si alleggerisce e perde una sezione del quadro RS. Scompare,
infatti, la parte dedicata ai dati dei bilanci redatti secondo i criteri dettati dal codice civile.
Non solo.
Finisce in soffitta anche il quadro RG, relativo ai fondi d'investimento immobiliare chiusi.
La dichiarazione appare così più facile da compilare, anche grazie alla nuova formula del quadro RQ,
dedicato al calcolo delle imposte sostitutive, che è stato reso omogeneo all'interno di tutti i modelli di Unico.
Infine, nella nuova bozza trovano spazio le tre principali novità introdotte dalle ultime modifiche normative,
come ad esempio il bonus campionari, dedicato alle imprese del settore tessile, e il nuovo prospetto dedicato
al transfer pricing.
ABI: Sabatini, su esuberi studieremo insieme con controparte ( Asca ) Roma, 15
dicembre
'' Studieremo insieme con la controparte ''.
Il Direttore Generale dell'ABI, Giavanni Sabatini risponde così ai giornalisti, in merito agli 80 esuberi che si sono
rivelati a Palazzo Altieri.
Nel corso di una conferenza alla presenza del Presidente Giuseppe Mussari, Sabatini ha spiegato che '' l'Associazione
deve assolutamente tornare in una situazione di equilibrio economico: abbiamo una struttura di costi rigidi - ha detto - e
questa struttura dei costi ha richiesto due operazioni, la riduzione del Personale e la revisioen dei costi ''.
Sabatini ha ricordato inoltre che è stata avviata lo scorso 13 dicembre una trattativa con il Sindacato, '' riteniamo - ha
osservato - che possano emergere soluzioni ''.
ABI: Mussari, non è un cartello, Banche libere singolarmente ( Asca ) Roma, 15
dicembre
L'erogazione del credito negli anni passati è stata '' buona '' e '' prudente ''.
“ I mutui a tasso variabile oggi sono particolarmente appetibili ma dentro c'è un rischio, e questo rischio va ben
compreso dal cliente ''.
Il Presidente dell'ABI Giuseppe Mussari spiega così a Palazzo Altieri subito dopo il Comitato Esecutivo che la politica
creditizia dei banchieri italiani è andata nella giusta direzione.
E a questo proposito ricorda che '' la qualità del credito delle famiglie italiana è buona '' e che il rapporto tra la rata e il
reddito disponibile è il 16,8 %.
Lo stesso rapporto è al 20,1 % per chi ha più di 34 anni.
E a proposito dell'ABI, il banchiere che la presiede e che è anche Presidente del Monte dei Paschi di Siena, dice: ''
L'ABI non è stata, non è, non sarà mai un cartello.
Fa del rispetto delle regole della concorrenza la propria matrice cuturale ''.
Le Banche sono libere singolarmente.
ABI: Mussari, nessuna commissione su piccoli sconfinamenti ( Asca ) Roma, 15
dicembre
'' Abbiamo un problema normativo sui mutui cartolarizzati.
Speriamo di poter inserire nel decreto milleproroghe una norma per poter superare questa difficoltà per consentire la
proroga delle garanzie ''.
Lo ha detto il Presidente dell'ABI Giuseppe Mussari, nel corso di una conferenza che ha fatto seguito al Comitato
Esecutivo.
Mussari ha poi sottolineato che le Banche hanno raggiunto un accordo per facilitare quei clienti che hanno piccoli
sconfinamenti di fido, o nell'ipotesi che non siano neppure affidatari, si trovano nella circostanza di dover far fronte a
piccole somme di denaro.
'' Noi non applicheremo nessuna commissione per sconfinamenti di piccolo taglio ''.
Il direttore della filiale però deve farsi carico di fonte al ripetersi di tali episodi, di chiamare il cliente e fare tutte le
valutazioni del caso.
'' Mi auguro che le Banche che hanno votato oggi la risoluzione di questi problemi rendano tutto questo operativo '', ha
aggiunto il Presidente dell'ABI.
In pratica, '' rendiamo adempiente il cliente veerso il terzo ''.
In questo modo, '' crediamo di rispondere in maniera corretta alla Commissione Fianze del Senato sulla qualità delle
relazioni tra Banca e cliente, e sulla trasparenza.
Per importi limitati e per situazioni occasionali, direi che se le Banche daranno attuazione a questo, i clienti devono
smettere di preoccuparsi, ma devono anche sapere che quella inadempienza costa alla Banca 25 €, di cui la Banca si fa
carico ''.
ABI: Mussari, verso proroga 6 mesi moratoria mutui ( Mf - DJ ) Roma
" Stiamo ragionando con le Associazioni dei consumatori " per una proroga della moratoria per i mutui.
Lo ha annunciato nella tradizionale conferenza stampa di fine anno il Presidente dell'ABI, Giuseppe Mussari,
spiegando che il Comitato Esecutivo " ci ha dato mandato per prorogare di 6 mesi la sospensione dei mutui:
se trovassimo l'Accordo con le Associazioni dei consumatori, chi non ha goduto di questa provvidenza avrà
altri sei mesi per potervi accedere.
Noi vogliamo che il costo del mutuo per la prima casa - ha sottolineato Mussari - non rappresenti per le
famiglie un problema insolubile.
Abbiamo qualche difficoltà sulla normativa dei mutui cartolarizzati.
Speriamo che nel Decreto milleproroghe possa essere inserita una normativa ", come quella di consentire la
proroga della garanzia, che " ci faccia superare questo problema ".
Parlando delle polizze assicurative sui mutui, " abbiamo definito un impegno in base al quale le Bnche
individuano chiaramente le polizze necessarie per ottenere il credito.
Al cliente che non vuole l'assicurazione della Banca - ha aggiunto Mussari - saranno spiegate quali
caratteristiche deve avere la polizza.
E' uno sforzo significativo a carico dei conti economici delle Banche ", ha ribadito Mussari.
Euro: Merkel, moneta unica ha resistito a crisi, ora cambiamo i Trattati
( Adnkronos / Dpa) Berlino, 15 dicembre
" L'euro ha mostrato di saper resistere alla crisi " ma ora bisogna " modificare i trattati dell'Unione e ratificare
tali modifiche entro la fine del 2012 ".
Lo ha affermato la Cancelliera Tedesca Angela Merkel in un intervento al Bundestag di Berlino alla vigilia del
vertice europeo di Bruxelles in cui si affronteranno appunto le eventuali modifiche al Trattato di Lisbona e al
Fondo europeo salva - Stati.
La crisi, ha ammesso la Cancelliera, " è stata una prova molto dura " ma in questa occasione " abbiamo
visto come l'Europa sia una comunità di responsabilità ".
Ribadendo l'impegno tedesco affinchè " nessun Paese sarà abbandonato ", la Merkel è anche tornata sulla
questione degli Eurobond " che non sono una soluzione alla crisi ".
UE: Lussemburgo, Berlino e Parigi arroganti. e-bonds faranno strada
( Asca - Afp ) Lusssembuirgo, 15 dicembre
Alla vigilia dei vertici della UE, Ecofin straordinario e Consiglio dei Ministri, il Ministro degli Esteri del
Lussemburgo, Jean Asselborn, attacca, in una intervista al Die Welt, Germania e Francia, paladine di
posizioni “ arroganti che trascurano il principio europeo della sussidiarietà.
Il futuro della UE va deciso dai 27 membri dell'Unione non secondo le prescrizioni dei Paesi più grandi '',
sottolinea Asselborn.
'' La Germania deve capire che le sue performance teatrali non servono a nessuno '', prosegue il ministro
che spezza una lancia a favore della proposta sugli Eurobond ( E - bonds ) perorata dal lussemburghese
Jean-Claude Juncker, Presidente dell'Eurogruppo, e dall'italiano Giulio Tremonti, Ministro dell'Economia.
Per Asselborn, l'idea degli Eurobond non può essere cassata solo '' perchè non cresce nell'orto della Francia
e della Germania, sono piuttosto sicuro che gli E - bond verranno introdotti nel futuro ''.
Spagna: tagliato rating Casse Risparmio ( Ansa ) Madrid, 15 dicembre
L'agenzia di rating Fitch ha abbassato di un gradino, portandolo ad 'AA-', il rating della Federazione che
raggruppa le Casse di Risparmio spagnole.
Portogallo: Banche, nessun problema finanziamento nel 2011 ( AGI )
Lisbona
Il sistema delle Banche portoghesi è " solido " e non avrà problemi di finanziamento nel 2011.
Lo sottolinea l'Associazione Bancaria Portoghese precisando che la dipendenza degli Istituti nazionali dalla
BCE continuerà a diminuire.
" Penso che tutte le Banche possano attraversare questa fase senza problemi - ha spiegato il Presidente
della APB, Antonio de Sousa - il grande test sarà nel 2012 e nel 2013 " .
UniCredit: su MCC proseguono le trattative ( Bluerating.it )
La trattativa per la cessione di MCC - Mediocredito Centrale prosegue: lo ha confermato stamane ai
giornalisti l'Amministratore Delegato di UniCredit, Federico Ghizzoni, parlando a margine della riunione
dell'Esecutivo dell'ABI a Roma.
Il CdA di Piazza Cordusio avrebbe infatti esaminato ieri la proposta avanzata da Poste Italiane dando
mandato per la prosecuzione dei negoziati che dovrebbero portare ad una cessione per un controvalore
tra i 120 e i 140 milioni di euro secondo le indiscrezioni diffusesi in queste ultime settimane.
Come noto MCC dovrebbe poi divenire il nucleo della futura Banca per il Sud che sta a cuore al Ministro
per l'Economia Giulio Tremonti e che dovrebbe vedere il coinvolgimento delle Banche di Credito
Cooperativo e delle Banche Popolari Italiane.
Unicredit divisa tra Madoff e la cessione del Mediocredito
Centrale ( Trend.online ) di Pierpaolo Molinengo
In questi giorni il sangue freddo non dovrà mancare.
Anche perché sentirsi sul collo le conseguite della truffa escogitata da Madoff non è un bel biglietto da
visita.
Ma soprattutto nei corridoi di Unicredit si starà valutando ed analizzando il modo per affrontare il
problema.
Nel frattempo il CEO di Piazza Cordusio Federico Ghizzoni ha opposto un no comment a chi gli chiedeva
se il CdA di ieri avesse discusso della vicenda Madoff e degli ultimi sviluppi relativi alla citazione in
giudizio da parte del curatore fallimentare nei confronti dell'Istituto e della controllata Bank Austria.
Ricordiamo, infatti, che Irving Picard, curatore fallimentare della società del finanziere Bernard Madoff ha
citato in giudizio anche UniCredit e Bank Austria in relazione al coinvolgimento nella vicenda di Bank
Medici, partecipata con Sonja Kohn.
Nei giorni scorsi UniCredit, attraverso un portavoce, aveva fatto trapelare la notizia che gli avvocati "
stanno riesaminando la questione che verrà gestita attraverso le ordinarie procedure legali.
E' nostra intenzione portare avanti la nostra difesa in modo determinato ".
Ma passiamo ad un altro punto all'ordine del giorno: la realizzazione della Banca del Sud che passa
dall'operazione di acquisizione del Medio Credito Centrale detenuto dal Gruppo Unicredit da parte di Poste
SpA.
Ghzzoni spiega che " l'Offerta di Poste SpA sul Medio Credito Centrale è stata valutata dal Consiglio di
Amministrazione.
Prosegue il negoziato con Poste, c'è stato dato mandato per continuare, non c'è un termine al mandato ".
A fine novembre il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha preannunciato un'Offerta di acquisto che
Poste Italiane avrebbe presentato dopo qualche giorno a UniCredit per Mediocredito Centrale anche per
conto delle Banche di Credito Cooperativo e delle Banche Popolari.
Unicredit subisce un duro attacco ribassista. I brokers
bocciano il titolo ( tremnd.online ) di Alberto Susic
Una seduta a dir poco funesta quella odierna per Unicredit che ha fatto registrare la peggiore
performance non solo del settore di riferimento ma anche dell’intero paniere delle blue chips.
Il titolo ha terminato le contrattazioni a 1,629 euro, poco sopra i minimi intraday a 1,625 euro, con una
flessione del 4,18 % e oltre 423 milioni di azioni passate di mano, oltre la media giornaliera degli ultimi
tre mesi pari a poco meno di 330 milioni di pezzi.
Si è arrestato così il recupero partito dai minimi della fine di novembre toccati poco sotto quota 1,5 euro
e che ha portato il titolo a lambire la soglia degli 1,75 euro, da cui però ha avuto inizio una flessione
culminata nel pesante affondo odierno.
Unicredit ha risentito della negativa intonazione del mercato e in particolare del settore bancario, dopo
l’allarme di Moody’s che ha messo sotto osservazione il rating della Spagna in vista di un possibile
downgrade.
Un annuncio che ha riportato in primo piano tutte le preoccupazioni legate alla crisi del debito sovrano in
Europa, dopo l’apparente tranquillità delle ultime sedute, alimentando così un immediato ritorno delle
vendite in particolare sul settore finanziario.
Ieri a mercati chiusi è stata comunicata l’approvazione da parte del CdA dell’Istituto di Piazza Cordusio
delle linee guida strategiche che saranno presentate entro l’estate prossima.
Il nuovo Piano Quinquennale si sviluppa su quattro direttrici:
- conferma della piattaforma strategica del Gruppo,
- valorizzazione del posizionamento internazionale a beneficio di clienti e territori,
- gestione attiva dell'allocazione del capitale a favore delle aree del Centro Est Europa,
- recupero di redditività ed efficienza e semplificazione organizzativa.
Intanto a penalizzare quest’oggi Unicredit hanno contribuito le bocciature arrivate da alcuni brokers che
hanno indotto gli operatori ad intascare parte dei profitti realizzati dopo il recente recupero messo a
segno dal titolo.
Nomura ha rivisto la sua strategia su Unicredit, abbassando la raccomandazione da “buy” a “neutral”, con
un prezzo obiettivo a 1,9 euro.
Gli analisti ritengono che il titolo sembri ora vlutato correttamente, ma mettono in guardia dal fatto che
l’allocazione di risorse nell’Est Europa potrebbe portare con sè dei rischi di ridimensionamento delle altre
attività, con una potenziale pressione sui ricavi.
Ad assumere un atteggiamento di cautela è ora anche Jp Morgan che ha tagliato il rating di Unicredit da
“overweight” a “neutral”, intervenendo anche sul fair value che è stato rivisto da 2,8 a 2,1 euro.
La banca americana ha giustificato entrambe le mosse alla luce del fatto che il recuperi di redditività del
Gruppo è inferiore alle previsioni.
L’area CEE si conferma senza dubbio il principale driver di crescita per l’Istituto di Piazza Cordusio, grazie
soprattutto al contributo offerto da alcuni Paesi quali Polonia, Turchia e Russia.
Questo però non è sufficiente a dare sostegno alla redditività del Gruppo in assenza di una spinta che
giunga in contemporanea dai mercati sviluppati.
Con riferimento a questi ultimi, se da una parte Germania e Austria sono tornate a crescere, dall’altra
l’Italia è ancora motivo di preoccupazione e i maggiori dubbi riguardano l’efficienza e la qualità degli
Asset nel nostro Paese.
In generale la crescita dei ricavi nei mercati maturi si sta sviluppando con un ritmo troppo lento,
lasciando il ROE al di sotto dei livelli ottimali.
Alla luce di quanto appena esposto, gli esperti di JP Morgan hanno deciso di rivedere al ribasso le stime
sull’utile per azione di Unicredit.
In particolare per l’anno in corso le previsioni passano da 0,12 a 0,08 euro per azione, mentre per il 2011
ci si attende ora un risultato pari a 0,16 euro in confronto ai 28 centesimi stimati in precedenza.
Banca Etruria cede quote di minoranza delle Compagnie Assicurative
( Finanza.com )
Il CdA di Banca Etruria ha deliberato la cessione di una quota di minoranza delle Compagnie di
assicurazione controllate BAP Vita e BAP Danni.
L’operazione prevede la cessione a tre investitori di una quota complessiva tra il 25 e 30 % del
capitale di BAP Vita e del 5 % di BAP Danni e rientra nel progetto di dismissione dell’intero capitale
sociale delle Compagnie.
L’operazione produce benefici patrimoniali ed economici per il Gruppo Banca Etruria sulla base di
un valore di circa 74 mln per il 100 % di BAP Vita e di circa 5 mln per il 100 % di BAP Danni.
All’interno dell’intera quota ceduta il 9,9 % del capitale di BAP Vita e il 5 % di BAP Danni verrà
rilevato da Intermedia Finance.
ABI: Mussari, verso proroga Avviso Comune per Pmi ( Asca ) Roma,
15 dicembre
L'ABI e la Confindustria stanno lavorando ad una proroga per ' l'Avviso Comune ', e le due
Associazioni si incontreranno il 22 dicembre per mettere a punto misure per le imprese.
Lo ha annunciato il Presidente dell'ABI Giuseppe Mussari, nel corso di una conferenza che ha
fatto seguito alla riunione del Comitato Esecutivo a Palazzo Altieri.
'' Ragioneremo - ha detto Mussari - sulle scadenze, non più proroghe, ma rdimodulazioni ''.
Il Presidente dei banchieri ha poi sottolineato che c'è un impegno in termini di capitale, e un
impegno in termini di garanzie.
Insomma, le imprese italiane hanno a cuore il futuro del Paese e sanno che l'obiettivo è quello di ''
aumentare il ritmo della crescita di questo Paese ''.
Consob: nuova OpA convince più gli stranieri che Italia ( MF - DJ )
Milano
La nuova disciplina Consob sulle OpA ha convinto gli investitori istituzionali esteri, mentre le
società italiane hanno espresso rilievi che potranno ora essere presi in considerazione dalla
Commissione.
L'approvazione del testo finale, si legge in un articolo di MF, attesa per i primi mesi del 2011, è
uno dei principali punti in agenda del nuovo Presidente Giuseppe Vegas.
La prima fase di discussione delle proposte Consob si è conclusa con il generale apprezzamento
degli operatori, che hanno condiviso gli obiettivi di protezione degli azionisti di minoranza nelle
Offerte pubbliche di Acquisto.
Così è stato anche per Assonime ( che rappresenta le SpA italiane ), che tuttavia ha evidenziato: "
Alcune soluzioni rischiano di irrigidire l'impianto regolamentare nel tentativo di disciplinare ex
ante tutti i possibili casi di patologia del sistema ".
In particolare, l'Associazione ha sottolineato che la proposta di riapertura delle offerte da parte dei
cosiddetti insider rischia di avere effetti negativi: " E’ possibile che molti azionisti potenziali
aderenti ritardino l'adesione all'Offerta vista la disponibilità di un periodo maggiore, con ciò
facendo fallire l'Offerta stessa ".
Inoltre, " l'operatività della società target sarebbe ostacolata dall'allungamento del periodo di
Offerta ".
Assonime ha suggerito modifiche anche all'altro pilastro della bozza Consob: l'inclusione dei
derivati nella partecipazione rilevante ai fini dell'OpA obbligatoria ( oltre il 30 % ): " La norma, così
come formulata, rischia di applicarsi con effetti sproporzionati a qualsiasi tipologia di strumento
derivato, facendo scattare gli obblighi di Offerta anche in casi in cui non vi sia alcuna detenzione
di titoli ".
CDP: Guzzetti, su swap Fondazione è soddisfatta ( MF - DJ ) Milano
" Non sono un Consigliere, sono un azionista. E' stato deliberato. Tutto bene. La Fondazione è soddisfatta ".
Lo ha detto Giuseppe Guzzetti, Presidente della Fondazione Cariplo, a margine della presentazione del
progetto ' Nutrire Milano ' di Slow Food, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sullo
swap tra CDP e Tesoro sulle partecipazioni in Poste, Enel, Stm, ed Eni.
L'operazione è stata approvata lo scorso 24 novembre durante la riunione del Board della Cassa.
F. Cariplo: Guzzetti, per noi questo buon periodo ( MF - DJ ) Milano
" Mi pare un periodo buono. I rapporti con la nostra Autorità di Vigilanza sono ottimi ".
Lo ha detto Giuseppe Guzzetti, Presidente della Fondazione Cariplo, a margine della presentazione ' Il
progetto nutrire Milano ' organizzato da Slow Food, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un
commento sulla Fondazione.
" Stiamo attivando questo Progetto di edilizia sociale a cui noi Fondazione teniamo molto.
Siamo disponibili a dare una mano come sta accadendo a Milano, a Torino ed a Parma.
Mi pare che è una buona collaborazione ", ha concluso Guzzetti.
Banche in rosso a Piazza Affari, per Nomura la sfida resta il rafforzamento
patrimoniale ( Finanza.com )
Pioggia di vendite sul comparto bancario che trascina al ribasso il paniere principale di Piazza Affari.
L’indice Ftse Mib, infatti, lascia sul parterre l’1,26 % a 20.447 punti.
Peggio del mercato i titoli degli Istituti di credito: Monte dei Paschi cede il 2,95 % a 0,87 euro, Unicredit il 2,94 % a
1,65 euro, Popolare di Milano il 2,65 % a 2,75 euro, UBI Banca il 2,19 % a 6,91 euro, Intesa SanPaolo il 2,38 % a
2,157 euro, Mediobanca l’1,51 % a 6,85 euro, Banco Popolare l’1,28 % a 3,46 euro.
Oggi il settore è finito sotto la lente di Nomura, in un report dal titolo: “ Più costruttivi sull’Italia, meno sulle Banche
italiane e il loro capitale ”.
In un contesto di divisione strategica tra Nord e Sud Europa, il broker nipponico preferisce le Banche “ nordiche ”
rispetto a quelle periferiche, ma “ restiamo abbastanza costruttivi sull’Italia, che può vantare una serie di virtù come il
sottile deficit primario e il basso indebitamento privato ”. Nel frattempo, però, le Banche italiane “ potrebbero
continuare a convivere con un contesto sfavorevole ( tassi ai minimi e un incremento dei costi di finanziamento ) e ad
affrontare la sfida del rafforzamento patrimoniale ”.
Le Banche italiane, secondo Nomura, si distinguono dai competitor per i bassi “ leverage ratios ” e per il business
tradizionalmente orientato verso i depositi.
Con il settore che resta esigente sul livello di capitale, “ una serie di aggiustamenti sono necessari per gli operatori più
piccoli, in assenza di quali le valutazioni potranno continuare a soffrire ”.
Gli analisti della banca d’affari giapponese hanno confermato la raccomandazione d’acquisto su Mediobanca ( target
price a 9 € ) e hanno avviato la copertura sul Credito Emiliano sempre con buy ( tp 5,3 € ), mentre hanno tagliato il
rating sul Monte dei Paschi a reduce da neutral, ribadendo il prezzo obiettivo a 0,9 €.
E sui due Istituti maggiori ?
Nomura mantiene il giudizio neutral su Intesa SanPaolo ( tp 2,60 € ), la “ più italiana nella nostra analisi ”.
Secondo gli esperti, il solido patrimonio della Banca Mi - To rende l’evoluzione del suo eps più prevedibile rispetto ai
competitor, “ ma crediamo che rimanga troppo inclinata verso il rialzo dei tassi ”.
Downgrade, invece, su Unicredit: il broker, infatti, ha portato la raccomandazione a neutral dal precedente buy con
target price a 1,9 €.
“ La riallocazione del capitale verso la Divisione CEE alza il rischio di un ridimensionamento delle altre attività, con
una potenziale pressione sui ricavi ”, scrivono gli analisti della nota odierna.
Il broker, infine, resta cauto sulle Popolari.
“ Noi preferiamo la Bper ( tp a 10,7 € e inizio di copertura con neutral ), seguita dalla Popolare di Milano e UBI
Banca ( entrambe tagliate a neutral da buy ) e, in ultimo, il Banco Popolare ( reduce ) ”.