Diario di bordo - Istituto Comprensivo Como Lago
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Diario di bordo - Istituto Comprensivo Como Lago
“Missione Ambiente by Bosch: abbasso gli sprechi” Istituto comprensivo Como Lago Scuola Primaria Alessandro Volta Palanzo, Faggeto Lario – Como Insegnanti: Evelyne Capitanio, Michela Fasana Classi: terza, quarta e quinta Discipline coinvolte: scienze (Evelyne tecnologia, arte (Michela Fasana) Capitanio), italiano, Tema del concorso scelto: trasporti Materiale allegato: video realizzato dai ragazzi, montaggio a cura di Serena Inghilterra, foto. Mappa di lavoro 1 La regola delle 5R 2 Lo spreco a Scuola, nelle nostre case e nel nostro Comune 3 Le buone pratiche per non sprecare 4 Il riuso creativo: costruiamo i nostri mezzi di trasporto 5 L’inchiesta giornalistica come strumento per indagare la realtà 6 Al lavoro: prepariamo le interviste; scriviamo al Sindaco, al Dirigente Scolastico; ciack si gira 7 Conclusioni 1 La regola delle 5 R Nel mese di gennaio prendendo spunto dal libro di testo di scienze di classe quarta (“Il mondo di Gulliver”, pag.183) ho introdotto il tema dello spreco partendo dalla Regola delle 5 R. La normativa italiana, riorganizzata nel "Testo Unico dell'ambiente", D.Lgs. 152/2006, regolamenta la gestione dei rifiuti nelle diverse fasi, con particolare attenzione allo smaltimento. Possiamo riassumere le indicazioni fornite con la strategia delle 5R: R come riduzione dei rifiuti Scegliendo prodotti che abbiano minori volumi e pesi di imballaggio, o ancora evitando gli sprechi (come gli shopper della spesa o la carta in ufficio). R come raccolta differenziata Imparare a distinguere i materiali con cui sono costituiti gli oggetti di cui vogliamo disfarci (i rifiuti appunto) e conferirli separatamente secondo le modalità di raccolta. R come riuso degli oggetti ancora utili Prima di definire un oggetto come rifiuto dovremo considerare se la sua utilità è cessata: un barattolo di vetro può essere riutilizzato infinite volte e un foglio di carta può essere scritto anche sul retro... R come riciclo di materiali La tecnologia sta continuamente rendendo possibili processi volti al recupero del materiale rifiuto rigenerando (carta da carta; vetro da vetro) o trasformandolo (felpe da bottiglie di plastica...) R come recupero di energia Se proprio i rifiuti non possono essere evitati, se gli oggetti non possono essere più riutilizzati e non sono riciclabili, allora devono essere utilizzati per produrre energia ad esempio attraverso i termovalorizzatori, dove attraverso sofisticati impianti e sotto strette misure di controllo vengono bruciati e il calore prodotto viene utilizzato per produrre energia. Per cercare di evidenziare l’importanza dell’argomento ho chiesto ai ragazzi di classe quarta di preparare un cartellone della “regola” e appenderlo nell’atrio della scuola, ho inoltre dedicato un momento di verifica sull’argomento. 2 Lo spreco a Scuola, nelle nostre case e nel nostro Comune Successivamente abbiamo deciso di partecipare al concorso Missione Ambiente by Bosch e seguito le indicazioni e suggerimenti del manuale per insegnante messo a disposizione. Abbiamo parlato di spreco, ci siamo soffermati sullo spreco a Scuola, nel nostro Comune e nelle nostre case e sulle buone prassi; attraverso la tecnica del brainstorming sono emersi i temi caldi su cui lavorare: il servizio di accompagnamento scolastico, il servizio mensa, la raccolta differenziata della carta. Per quanto riguarda il tema del concorso ho pensato fosse logico agganciarci a quello dei trasporti e ho quindi ho utilizzato la scheda didattica associata. 3 Le buone pratiche per non sprecare Ho fatto notare ai ragazzi che la loro azione quotidiana di prendere l’autobus di linea (C31) per recarsi a scuola, fosse una buona prassi, considerando anche la presenza sull’autobus di una persona incaricata alla loro sorveglianza durante il tragitto dalla fermata dell’autobus fino a scuola e viceversa. Abbiamo ragionato sui vantaggi di questo servizio e su come fosse possibile migliorarlo. Le soluzioni che ci siamo dati sono state: incoraggiare le persone ad utilizzare dei mezzi alternativi all’auto personale, sostituire gli autobus di linea con autobus elettrici o ecologici. Ci è sembrato opportuno approfondire anche i temi della mensa scolastica e della raccolta differenziata, avendo notato delle carenze: ci siamo accorti di essere un po’ “spreconi” e ci siamo chiesti come migliorare. Per quanto riguarda la mensa abitualmente utilizziamo posate, piatti e bicchieri di plastica non biodegradabili, differenziamo le bottiglie di plastica dell’acqua. Ci siamo chiesti dove potessimo migliorare, e la risposta è stata: sugli avanzi di cibo, e da qui l’idea di destinare gli avanzi ad esempio al compostaggio; sull’uso delle posate personali, da sostituire a quelle di plastica, come si faceva nella nostra scuola diversi anni fa. (Si potrebbero anche sostituire con posate, piatti e bicchieri in materiale biodegradabile). Infine per il tema della raccolta differenziata della carta, abbiamo considerato il fatto che manca un raccoglitore apposito nei pressi della scuola e quindi la difficoltà a depositare il materiale. Ci siamo immaginati come potrebbe essere organizzato il servizio, e da qui la necessità di chiedere un intervento concreto da parte del Comune di Faggeto Lario, con il posizionamento di appositi raccoglitori e la garanzia di un servizio di svuotamento almeno mensile. 4 Il riuso creativo: costruiamo i nostri mezzi di trasporto Con la collega Michela, abbiamo proposto ai ragazzi un laboratorio di riuso creativo, abbiamo chiesto loro di pensare ad un modellino di automobile da realizzare con materiale di riciclo, reperire il materiale e portarlo a scuola. “I bambini si sono adoperati, divisi in piccoli gruppi, a costruire la loro automobile assemblando il materiale portato: bottiglie di plastica, lattine, tappi di plastica e sughero, cartoni, stoffa ecc. Attraverso questa attività hanno avuto modo di divertirsi imparando: spesso ciò che viene buttato può essere riutilizzato, a volte anche in modo differente e creativo”. I risultati di questo lavoro sono visibile nelle fotografie allegate (1,2,3,5,6,7,8). Altra proposta fatta ai ragazzi è stata quella di realizzare, su base volontaria, il modellino di un razzo ( “Esperimenti scientifici da fare per gioco”, Le Scienze, pag 46, lanciare un razzo bottiglia ). Fotografia allegata (4). 5 L’inchiesta giornalistica come strumento per indagare la realtà A questo punto era necessario entrare nel vivo del concorso, pensare al “corto anti-spreco”. L’inchiesta giornalistica ci è sembrato un ottimo strumento per indagare sullo spreco a scuola e nel nostro comune, pertanto Michela l’ha introdotto e sviluppato in alcune ore di italiano nelle classi quarta e quinta. “L'inchiesta è stata introdotta ai bambini partendo dalle loro conoscenze nell'ambito del giornalismo televisivo e riflettendo su alcuni articoli di quotidiani. I bambini hanno compreso il significato di giornalismo d'inchiesta, un vero e proprio procedimento investigativo volto alla scoperta della verità su di un fatto, all'accertamento di come siano andate effettivamente le cose, ricercando soluzioni ad eventuali problemi. Gli alunni si sono immedesimati nel ruolo di reporter che diventa anche detective e cerca soluzioni dopo un'attenta analisi dei dati e dei materiali”. 6 Al lavoro: prepariamo le interviste; scriviamo al Sindaco, al Dirigente Scolastico; ciack si gira Partendo dalla regola giornalista delle 5W, e sempre utilizzando la tecnica del brainstorming, abbiamo individuato i nostri intervistati; successivamente abbiamo scritto e scelto le domande da porre, con lo scopo di conoscere in modo approfondito e da maggiori punti di vista i nostri temi emergenti. Per il tema “servizio accompagnamento scolastico”, abbiamo scelto di porre le nostre domande, direttamente, all’autista dell’autobus e all’accompagnatrice scolastica; potrete vedere il risultato di questo lavoro nel “corto anti-spreco” allegato. Per il tema “lo spreco in mensa”, gli intervistati scelti sono stati: la Dirigente Scolastica, la Responsabile del plesso e l’Assistente mensa. Con la Responsabile e l’Assistente abbiamo scelto di utilizzare l’intervista diretta (corto anti-spreco). Mentre qui di seguito trovate le domande degli alunni poste via mail alla Dirigente Scolastica del nostro Istituto Ada De Santis, con la sua risposta: Buongiorno Signora Dirigente, siamo le classi 3,4,5. Stiamo facendo un progetto della Bosch che consiste in un' inchiesta sullo spreco. Con questo progetto cerchiamo di ridurre gli sprechi nella nostra scuola e nei nostri ambienti, in particolare la mensa. Vorremmo sottoporle qualche domanda: 1) Secondo lei è giusto che per l'Asl non si possa dare il cibo avanzato agli animali o alle mense dei poveri? Perché? 2) Ci può dire se nelle altre scuole in mensa si evita lo spreco? 3) Secondo lei è meglio usare le posate usa e getta o portarle da casa? Amedeo, Luna, Gianluca Grazie per le domande che mi avete rivolto. 1° domanda : Il cibo che avanza alla mensa di via Baracca viene dato alla Caritas per distribuirlo alla mensa dei poveri 2° domanda: I bambini della mensa che lasciano frutta o cibo trasportabile viene loro lasciato per fare merenda 3° domanda: preferisco l’uso delle posate che si portano da casa. La Dirigente Scolastica Per il tema “raccolta differenziata della carta a scuola abbiamo scelto di intervistare: la Dirigente scolastica, la Responsabile del plesso e il Sindaco del nostro Comune. La Responsabile è stata intervistata e ripresa (corto anti-spreco), mentre Dirigente e Sindaco sono stati contattati via mail. Qui di seguito le domande degli alunni poste alla Dirigente Scolastica del nostro Istituto Ada De Santis e la sua risposta: Buongiorno Dirigente, siamo gli alunni delle classi 3°,4°,5°. Stiamo facendo un progetto della Bosch su come poter ridurre gli sprechi. Gentilmente potrebbe rispondere alle nostre domande sulla raccolta differenziata? Le presentiamo le domande che abbiamo pensato: -Nel nostro plesso non c'è il bidone della carta, anche nelle altre scuole? -Perchè? -Sarebbe possibile fare la raccolta differenziata della carta nella nostra scuola? -Il comune si occuperà di prelevarla? Come si potrebbe organizzare questo nuovo servizio? Speriamo che venga a trovarci presto, le mandiamo i nostri più cari saluti. Beatrice Angelica Martina Per la raccolta della carta e il suo riciclo vi consiglio di chiedere al comune di consegnare a scuola un contenitore apposito. Gli altri plessi sono dotati di contenitori per la raccolta differenziata. La Dirigente Scolastica Qui di seguito le domande degli alunni poste al Sindaco di Faggeto Lario Ceresa Raffaele: Buongiorno Signor Sindaco. Siamo le classi 3°- 4°- 5°. Stiamo facendo un progetto della Bosch che riguarda lo spreco. Le dovremmo fare delle domande sulla raccolta differenziata per cercare di migliorare l'ambiente in cui viviamo: 1 Cosa ne pensa se mettiamo un bidone solo per la carta? 2 Perché il bidone della carta davanti a scuola non c'è? 3 Si potrebbe mettere? 4 Quali sarebbero i vantaggi per l' ambiente? 5 Il comune provvederà a raccoglierla? La ringraziamo in anticipo per la sua collaborazione. Alessio, Elena I ragazzi si sono divisi in tre piccoli gruppi (le tre classi sono composte in tutto da 14 alunni): “C31”, “riciclo cibo”, “riciclo carta”. Il gruppo C31 ha lavorato sul servizio di accompagnamento scolastico, all’interno del gruppo sono stati assegnati i ruoli di cameraman e intervistatore e insieme hanno realizzato i “cartelli” utilizzati nel corto anti-spreco. I gruppi riciclo cibo e riciclo carta, oltre ad effettuare le riprese, si sono spostati in aula informatica per scrivere e inviare le mail ai propri intervistati. 7 Conclusioni Una volta ultimate le riprese, tutti i video sono stati caricati sul software Dropbox e condivisi con Serena, scelta come addetta al montaggio e che in soli due giorni è riuscita a trasformare il nostro lavoro amatoriale nel corto anti-spreco allegato. Speriamo che vi piaccia, noi ci siamo divertiti anche a ri-vederci nel filmato, oltre che nello svolgimento del lavoro. Anche se: Avremmo proprio bisogno di una nuova videocamera! Crediamo che la Missione Bosch sia stata un’ottima occasione per ricordarci di quanto sia importante assumersi delle responsabilità nei confronti dell’ambiente in cui viviamo, e di quanto possa essere semplice farlo: basta seguire 1 piccola regola di 5 parole, che iniziano con R.