Didattica per competenze - Russell-Moro
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Didattica per competenze - Russell-Moro
EDUCARE INSEGNANDO Powerpoint Templates FORMARE PER COMPETENZE I NUOVI MODELLI DI VALUTAZIONE ANNI SETTANTA-OTTANTA Dalla scuola del programma ministeriale alla scuola della programmazione didattica LA STRATEGIA DEL CURRICOLO Siamo chiamati a programmare le condizioni ottimali per l’apprendimento pensiero lineare o “della mano destra” Sintesi Analisi Applicazione Valutazione Comprensione Conoscenza Tassonomie di Bloom (6 gradini) definiscono l’apprendimento Percorso lineare LIMITI DELLA STRATEGIA DEL CURRICOLO Vincoli di programmi di studio Esaltazione dei contenuti poco spazio per altre abilità ristretti margini di libertà nella programmazione le aree non cognitive restano definite in modo generico dalla programmazione Il cervello è suddiviso in due emisferi che nell'evoluzione si sono particolarmente differenziati, ma che si parlano tra loro! L’emisfero sinistro è responsabile del pensiero logico, lineare, razionale, pratico: è deduttivo. L’emisfero destro elabora la fantasia, l’emotività, la sensualità la creatività: è intuitivo. Il lobo destro ha la capacità di scoprire il miglior modo di combinare diverse informazioni per risolvere un problema (problem solving) IL CERVELLO È UNICO E DETERMINA LA NOSTRA PERSONALITÀ PERSONALITÀ. Risulta quindi importante che le due modalità di pensare possano essere correttamente coordinate per essere completi Secondo stime ci sarebbero nel cervello umano circa 150 miliardi di miliardi di connessioni! BISOGNA IMPARARE A SFRUTTARLE! Alla luce di questi fatti… i tt e ss a c i o ol s re ri p a re a st Non può ba della memoria! ANNI NOVANTA Richiesta di prestazioni più complesse e recupero della globalità delle potenziali abilità dello studente : dal pensiero lineare (conoscenze comuni a tutti) … … al pensiero modulare, modulare,, si richiedono interventi soggettivi e personali per proporre soluzioni pensiero “della mano sinistra”, creativo, compie operazioni di carattere emotivo (Gardner, Goleman, Morin, Bruner) L'unica cosa che ha veramente valore è l'intuizione L'uso creativo di informazioni richiede coordinazione tra più aree cerebrali e le mappe concettuali diventano validi strumenti Le mappe non hanno confini: partendo da uno specifico argomento, il discorso può proseguire tramite collegamenti logici con altri temi già trattati o presi ad esempio dal vissuto Le soluzioni del problema diventano molteplici! Non esiste un’unica realtà ma molte spiegazioni del reale, tutte valide Diventare uno studente creativo, intuitivo, non significa inventare qualcosa di nuovo o essere originali per forza, ma significa trovare soddisfazione nell’utilizzare al meglio le potenzialità di sviluppo del proprio cervello Quali sono gli allievi “bravi”? SUCCEDE… SUCCEDE… Gardner (1991, ed. it. 1993, p.13-14) “Anche gli studenti meglio preparati e dotati di tutti i carismi del successo scolastico – regolare frequenza di scuole valide, valutazioni molto elevate, buoni punteggi nei test, riconoscimenti da parte degli insegnanti – non mostrano una comprensione adeguata. […]. Posti di fronte a problemi elementari [tratti dal mondo reale] formulati in modo anche solo leggermente diverso da quello in cui li avevano affrontati a scuola […] danno spiegazioni sostanzialmente identiche a quelle proposte da studenti che non si sono mai cimentati con quella disciplina.” “è m a n u o i egl e b a t s e t c a t t a nf n u he s e t a n e b ta ” a n pie Edgar Morin SCUOLA DI IERI Netta separazione dei ruoli tra docente e studente. Il docente è colui che “sa”, che detiene il sapere Ha il compito di trasmettere il contenuto considerato immodificabile “versandolo” all’interno del “contenitore-studente”. Lo studente ha il solo scopo di imparare, cioè di assimilare i contenuti, memorizzandoli e sapendoli riprodurre in modo chiaro e fedele, piuttosto che attuare una riflessione critica. Scuola di oggi Studenti e insegnanti non possono più rimanere arroccati nel sapere acquisito re a f o n o Dev c i t i con pr l i on o s s e ogr . o c i og l o tecn Non si può rimanere impreparati a gestire l’infinita quantità di dati che viene trasmessa Ai giorni nostri, i risultati dell’apprendimento devono permettere di dominare l'informazione, assimilarla, trasformarla in conoscenze e di utilizzarla in modo rapido ed efficace. Emergono dunque nuovi bisogni formativi Powerpoint Templates I PROCESSI DI APPRENDIMENTO: NUOVI PARADIGMI lo sviluppo di capacità critiche di selezione, elaborazione e analisi delle informazioni lo sviluppo di capacità cognitive superiori come il ragionamento e il problem solving la formazione di una mente attiva, critica e riflessiva la costruzione autonoma di conoscenze e competenze la capacità di collaborare e di interagire con gli altri nella costruzione del sapere. Un nuovo modello di insegnamento Se si modifica il modello di apprendimento … modello diretto o trasmissivo: … allora si modifica il modello di insegnamento modello indiretto o significativo: sequenza lineare e gerarchica: sequenza circolare: insegnante – conoscenza – studente - apprendimento studente – conoscenza – insegnante Passaggio dal Paradigma dell’Insegnamento a quello dell’Apprendimento. Il docente diventa una guida, stimola gli studenti con domande e discussioni che favoriscano la partecipazione di tutti gli studenti Il docente può rispondere ai diversi interessi degli studenti, stimolando in questo modo l’individualizzazione e la flessibilità dell’apprendimento. L’insegnante fa ricerca insieme ai suoi allievi! Lo studente in questo modo non solo acquisisce dei contenuti, ma anche delle strategie di apprendimento sia individuali sia collettive. In concreto… Le lezioni interattive "non sono la noiosa ripetizione delle cose scritte sui libri.” Proponiamo un’esperienza reale e poi iniziamo a discutere conducendo gli studenti verso la scoperta dell’argomento che volevamo presentare In questo modo si mobilitano le conoscenze preesistenti La “rivoluzione tecnologica” nei contesti formativi Abbiamo tra i banchi una generazione di digitali! Le risorse tecnologiche possono permettere una diversificazione delle modalità didattiche e dei processi di apprendimento Lavorando al computer lo studente impara “facendo e riflettendo sul proprio operato” Non getterà getterà comunque via né né libri di testo , né né appunti… appunti… anzi! Lo studente può costruire il suo percorso di apprendimento individuale in modalità non lineare Come? Cliccando e navigando negli ipertesti da noi forniti o creati insieme in classe Usando i cdrom multimediali di cui ormai parecchi testi sono corredati Navigando nei siti internet dopo essere stato istruito dal docente Oppure, perché perché no? Interagendo con il suo insegnante tramite la piattaforma della scuola Per stimolare gli studenti più capaci, più curiosi ed interessati Per motivare gli altri che per motivi diversi non si sono messi in evidenza nel gruppo, che non partecipano al dialogo su cui si sviluppa la lezione Diventa produttivo Chiedere loro di preparare presentazioni su uno degli argomenti di discussione o su un approfondimento a loro scelta Quale sarà il risultato? Pilotano loro la lezione Sentendosi forti della loro ricerca parlano, si esprimono, si confrontano con gli interventi dell’insegnante o dei compagni Aumenta la loro autostima! I compagni, non vedendo nel protagonista della lezione l’autorità costituita, cioè l’insegnante, intervengono molto più spesso! Aumenta la loro capacità di critica! E per noi insegnanti Aumenta il benessere! E quindi il nostro successo! Problemi aperti I testi diventano complementari al lavoro svolto in classe Sono strumenti omologati ma standardizzati Non possiamo affidarci solo ad essi, non bastano a dare allo studente gli stimoli per apprezzare la disciplina!! Gli studenti digitali difficilmente riescono a riconoscere il profumo dei libri! La LIM un ambiente digitale Facilita il cambiamento delle metodologie di insegnamento e dei percorsi di apprendimento Agevola la comunicazione Stimola l’attenzione e quindi la concentrazione Favorisce una didattica costruttivista e laboratoriale Aiuta a raggiungere traguardi di competenza! La didattica Per competenze Powerpoint Templates Non possiamo tirarci indietro Perché ormai tutta l’Europa le richiede anche a livello lavorativo 2000: Memorandum di Lisbona: la trasmissione di conoscenze non è più sufficiente: “ciò che conta maggiormente è la capacità di creare e usare conoscenze in maniera efficace e intelligente, su basi in costante evoluzione” trasformare l’Unione Europea nell’economia basata sulla conoscenza, la più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare uno sviluppo sostenibile e una maggiore coesione sociale Perché sono strumento didattico efficace Attenzione a non cadere in errore! La formazione per competenze non esclude i contenuti L’iceberg delle competenze Costruire conoscenza è necessario, sicuramente fondamentale, ma non sufficiente perché gli studenti raggiungano traguardi di competenza. La competenza è la risultante di tre fattori: saper agire → mobilitare le proprie risorse (conoscenze, capacità, atteggiamenti) voler agire → motivazione personale poter agire → contesto che consente e legittima la possibilità di assumere responsabilità e rischi Le Boterf G. (2008), Costruire le competenze individuali e collettive, Napoli, Guida, p. 89. Una competenza è quindi un insieme di risorse Lo studente competente è quello che assume un comportamento adeguato per risolvere un compito Come formo uno studente competente Dandogli gli strumenti per raggiungere: Traguardo cognitivo : lo studente mi deve dimostrare di avere conoscenze per comprendere il contesto, collegare e organizzare i concetti coinvolti nella discussione Traguardo operativo : lo studente mi deve dimostrare le sue doti comunicative per interagire con gli altri e per migliorare il proprio apprendimento Traguardo affettivo : lo studente, attraverso le sue convinzioni, atteggiamenti, motivazioni ed emozioni, deve riuscire a dare senso e valore personale al suo intervento Nella formazione per competenze quindi… Nuova idea di valutazione: valutazione “accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa” a … za! z n en e c s pet o on om c a ac l He un c an sere s e pu ò Sarà necessario ridefinire i curriculi, non più attorno alle materie, ma alle competenze, e riorganizzare attorno a queste i contenuti Il curricolo quindi ruoterà attorno a 4 assi culturali che raggruppano le varie discipline trasversalmente Le singole materie concorrono a formare competenze Gli assi culturali sono il TESSUTO per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione di competenze-chiave necessarie per preparare i giovani alla futura vita lavorativa Quali sono le competenze chiave ? Competenze chiave UE • • • • • • • • comunicazione nella madre lingua; comunicazione nelle lingue straniere; competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; competenza digitale; imparare ad imparare; competenze sociali e civiche; spirito d’iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale. Competenze chiave di cittadinanza DM 139 • • • • • Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile • Risolvere problemi • Individuare collegamenti e relazioni • Acquisire e interpretare l’informazione Si può valutare una competenza? Esse si rilevano e si accertano con prove che propongono situazioni problematiche con cui è possibile certificare i profili di competenza Cosa ci si deve aspettare da un allievo pienamente competente Interpreti la situazione proposta → I problemi“chiusi” non vanno bene! Affronti la situazione proposta → I problemi puramente esecutivi non vanno bene! Rifletta sulle strategie da lui individuate per interpretare e risolvere il problema→ La prova deve contenere momenti in cui lo studente deve riflettere e non solo fare bestiali sforzi di memoria! Allora noi potremo certificare… Profilo di competenza Strutture di interpretazione Abilità di interpretare problemi aperti (Strutture di interpretazione) Ci si attende che lo studente sia in grado di: Cogliere … (elementi chiave, collegamenti e relazioni, …) Identificare … (dati e incognite, obiettivi, punti non chiari, …) Individuare … (elementi chiave, collegamenti e relazioni, risorse necessarie, …) Localizzare … (informazioni, concetti, …) Riconoscere … (situazioni problematiche, informazioni date e informazioni mancanti, …) Scegliere … (le risorse più opportune, …) Selezionare … (le risorse più opportune, …) 45 Profilo di competenza Strutture di azione Abilità di applicare strategie risolutive a problemi aperti (Strutture di azione) Ci si attende che lo studente sia in grado di: Analizzare … (contenuti, processi, …) Attribuire … (punti di vista, posizioni di autori differenti, …) Calcolare … (algoritmi, …) Classificare … (contenuti, processi, soluzioni, …) Confrontare … (contenuti, processi, soluzioni, strategie, …) Costruire … (prodotti, …) Descrivere … (oggetti, processi, soluzioni, …) Dimostrare … (soluzioni, …) Eseguire … (procedure, …) Formulare … (piani di azione, strategie, soluzioni, …) Ideare … (soluzioni, strategie, …) Ipotizzare … (soluzioni, strategie, …) Organizzare … (contenuti, processi, eventi, …) Pianificare … (sequenze di azioni, processi, strategie, …) Produrre … (prodotti, …) Progettare … (soluzioni, strategie, …) Rappresentare graficamente … (contenuti, processi, problemi, soluzioni, strategie, …) Realizzare … (prodotti, elaborati, …) Riassumere … (contenuti, processi, …) Ricavare … (implicazioni, conclusioni, sintesi, …) Riformulare … (problemi, soluzioni, strategie, …) Spiegare … (fenomeni, processi, …) Tradurre da un formalismo ad un altro … (contenuti, processi, …) Trovare esempi di … (contenuti, processi, …) Trovare similarità e differenze in … (contenuti, processi, …) Utilizzare un modello per … (risolvere un problema, …) 46 Utilizzare una procedura per … (risolvere un problema, …) Profilo di competenza Strutture di autoregolazione Abilità di riflettere sulle proprie strategie (Strutture di autoregolazione) Ci si attende che lo studente sia in grado di: Argomentare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) Chiarificare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) Criticare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) Difendere … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) Giudicare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) Giustificare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) Motivare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) Trovare errori … (nelle proprie proposte, nelle proprie soluzioni, nelle strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) 47 Il DM 9 del 27 gennaio 2010: tre livelli → Esecutore, in situazioni semplici (problemi chiusi) → Competente, in situazioni note e complesse (problemi aperti, già affrontati in quella forma) → Competente, anche in situazioni non note e complesse (problemi aperti, mai affrontati in quella forma) 48 Rubrica valutativa Individueremo degli indicatori per ogni struttura LIVELLO AVANZATO LIVELLO INTERMEDIO LIVELLO BASE strutture di interpretazione (abilità passiva) strutture di azione (abilità attiva) strutture di autoregolazione (abilità metacognitiva) Tanto più sarà intelligente la “batteria” di indicatori individuata tanto più la valutazione sarà significativa ATTENZIONE! La certificazione NON deve avvenire solo sulla base di conoscenze ed abilità E’ SBAGLIATO ricodificare i voti scolastici in livelli La certificazione deve avvenire sulla base di strumenti che consentano all’allievo anche di cimentarsi con situazioni COMPLESSE e NON NOTE → in caso contrario non potremmo mai dare i giudizi “intermedio” e “avanzato” E’ la Comunità europea che raccomanda la certificazione delle competenze come bagaglio comune dei cittadini che si spostano in Europa e che devono vedere riconosciuti i loro iter formativi più in relazione ai risultati che ai percorsi affrontati. In questa prospettiva dunque le competenze vengono definite il bagaglio che una persona si costruisce e accumula in vari modi attraverso processi di apprendimento e icar n u Com FINE Collaborare e partecipare Risolvere problemi Carla Marchi ringrazia per l’attenzione Individuare collegamenti e relazioni Imparare ad imparare Agire in modo autonomo e responsabile Acq inte uisire l’in rpreta ed for ma re zio ne Progettare