BREVE INTRODUZI COMPARAZIONE D DIFFUSI CMS PER

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BREVE INTRODUZI COMPARAZIONE D DIFFUSI CMS PER
Breve introduzione e comparazione dei
dei più diffusi CMS per internet, pag. 1 di 24
BREVE INTRODUZIONE E
COMPARAZIONE DEI PI
PIÙ
DIFFUSI CMS OPEN SOURCE
PER INTERNET
TESINA PER ORALE DEL CORSO ESPERTO OPEN DATA STANDARDS &
OPEN SOURCE SOFTWARE (COD. REG. 116811)
Breve introduzione e comparazione dei più diffusi CMS per internet, pag. 2 di 24
Indice
Prima Parte:
Introduzione all’Open Source
Cosa sono i CMS
Joomla!
Wordpress
Drupal
Gli altri CMS
Riconoscimenti
Comparazione
Appendice,
pag
pag
pag
pag
pag
pag
pag
pag
03
04
07
12
14
16
17
18
i linguaggi dei CMS:
I linguaggi del Web
Breve introduzione all’HTML
Breve introduzione al CSS
Breve introduzione al PHP
Breve introduzione al JS
pag
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pag
19
19
19
20
21
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dei più diffusi CMS per internet, pag. 3 di 24
Introduzione all’Open Source
Source:
In informatica, open source (in inglese: sorgente aperta) indica un software i
cui autori (più precisamente i detentori dei diritti)
itti) ne permettono il libero
studio e l'apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti.
Questo è realizzato mediante l'applicazione di apposite licenze d'uso da un
punto di vista giuridico, e il lasciare l'accesso al codice sorgente di modo da
poterlo studiare e modificare da un punto di vista tecnico.
Un esempio di software Open Source sono le varie versioni del sistema
operativo Linux, il cui codice è a disposizione di chiunque sappia e voglia
studiarlo e implementarlo, a differenza del
del concorrente diretto Windows della
Microsoft il cui codice non è disponibile perché di proprietà della casa
produttrice.
Uno dei pregi maggiori dell’Open
Open Source è che la
a collaborazione di più parti (in
genere libera e spontanea) permette al prodotto finale di raggiungere una
complessità maggiore di quanto
uanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di lavoro
(ciò che avviene in un team di una ditta)
ditta). L'Open Source
ource ha tratto grande
beneficio da Internet, perché esso permette a programmatori geograficamente
distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.
Nel settore dei CMS sono moltissimi i pacchetti
pacchetti Open Source, i tre principali
che esamineremo in questa tesina sono tutti rilasciati con licenza GPL (General
Public License) e il loro codice sorgente è disponibile perché all'atto del
download sii viene in possesso dei file P
Php non criptati in cui è stato scritto il
CMS e, chi conosce Php (e gli altri principali linguaggi o codici del web di cui
breve sunto nell'appendice di questa tesina) può modificare a suo piacimento i
file stessi.
Breve descrizione della licenza GPL:
Come ogni licenza software,
are, la GPL è un
documento legale associato al programma
rilasciato sotto tale licenza. Essa concede ai
fruitori del prodotto (ii licenziatari)
licenziatari
il
permesso di modificare il programma, di
copiarlo e di ridistribuirlo con o senza
modifiche, gratuitamente o a pagamento.
Figura 1,, logo della licenza GPL
(General Public License)
Rispetto alle altre licenze di software libero, la GPL è classificabile come
"persistente" e "propagativa".
È "persistente"" perché impone un vincolo alla redistribuzione: se l'utente
distribuisce copie del software, deve farlo secondo i termini
termini della GPL stessa.
In pratica, deve distribuire il testo della GPL assieme al software e corredarlo
del codice sorgente o di istruzioni per poterlo ottenere ad un costo nominale.
Questa è la caratteristica principe della GPL, il concetto ideato da Richard
Stallman e da lui battezzato copyleft.. L'effetto che realizza è l'esatto opposto
di quello che produce invece il termine copyright:: infatti il suo scopo è
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mantenere libero un programma una volta che esso è stato posto sotto GPL,
anche se viene migliorato correggendolo e ampliandolo. Si noti che,
escludendo la possibilità che l'output
l'
sia un lavoro derivato del programma, il
copyleft si applica solo al software e non alla sua uscita.
È "propagativa"" perché definisce nel testo una particolare interpretazion
interpretazione di
"codice derivato", tale che in generale l'unione di un programma coperto
da GPL con un altro programma coperto da altra licenza può essere
distribuita sotto GPL,, o in alternativa non essere distribuita affatto. Nel
primo caso si dice che l'altra licenza
licen
è compatibile con la GPL;; nel secondo
caso che non lo è. Questa caratteristica è indicata come strong copyleft nella
terminologia della FSF. Il suo scopo è evitare che la persistenza venga via via
indebolita apportando modifiche coperte da un'altra licenza
licenza meno libera,
inficiando così lo scopo di mantenere libero il software coperto dalla GPL.
Non esiste alcun tipo di garanzia per il programma concesso, che viene dato
in uso gratuitamente. Viene distribuito "così com'è", privo di garanzie alcune
da parte
e del detentore di copyright. Sarà l'acquirente a rischiare sulla qualità e
le prestazioni del programma che sta utilizzando. Nel caso in cui ci fossero
delle malfunzionamenti o difetti, sarà lo stesso acquirente che dovrà
provvedere a sue spese ad una eventuale
eventuale riparazione. Infatti, in questi casi,
non vi è nessun responsabile perseguibile per la m
mancanza, il
malfunzionamento o i danni che può riscontrare l'acquirente.
l'acquirente
Cosa sono i CMS:
CMS
Un Content Management System,
S
in
acronimo CMS (in italiano:: Sistema di
Gestione dei Contenuti) è uno strumento
software installato su un server web
studiato per facilitare la gestione dei
contenuti di siti web, svincolando
l'amministratore da conoscenze tecniche
di
programmazione
Web:
più
semplicemente un sito prerealizzato
prerealizzat
pronto a ricevere contenuto e essere
personalizzato
da
varie
utenze
secondo le loro esigenze.
Figura 2,, un sito di informazione realizzato con un
CMS (Joomla!)
I content management system sono nati
negli Stati Uniti e sono stati inizialmente sviluppati da alcune organizzazioni
che producevano notevoli quantità di pubb
pubblicazioni,
licazioni, per il loro uso interno. Nel
1995 la CNET rese pubblici gli studi e i prodotti sviluppati internamente,
distribuendoli con l'etichetta Vignette. La compagnia cominciò a mettere a
disposizione il proprio software come sistema di gestione dei cont
contenuti via
web. Per la prima volta un utente poteva creare il proprio sito direttamente dal
Web, usando l'interfaccia CNET.
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Nel 1998, la Pencom Web Works, una compagnia
di consulenza aziendale, introdusse il server di
trasformazione dati (DTS) Metaphoria, che
permetteva agli sviluppatori Java di scrivere
applicazioni che si potevano collegare ai contenuti
e permettevano di distribuire tali contenuti su
canali diversi. Il prodotto non ebbe successo, ma
il concetto che era stato introdotto costituì le basi
di ciò che è diventato il CMS odierno.
Figura 3, videata
ata d
di un momento di
installazione del
el CMS Joomla!
Esistono CMS specializzati, cioè appositamente
progettati per un tipo preciso di contenuti (un'enciclopedia on-line,
on line, un blog, un
forum, una rivista ecc.) e CMS generici, che tendono a essere più flessibili per
consentire
re la pubblicazione di diversi tipi di contenuti.
Tecnicamente un CMS è un'applicazione lato server che si appoggia su un
database preesistente per lo stoccaggio dei contenuti e suddivisa in due parti:
la sezione di amministrazione (back end), che serve ad
ad organizzare e
supervisionare la produzione dei contenuti, e la sezione applicativa (front end),
che l'utente web usa per fruire dei contenuti e delle applicazioni del sito.
L'amministratore del CMS gestisce dal proprio terminale, tramite un pannello di
interfaccia
nterfaccia e controllo, i contenuti da inserire o modificare.
I CMS possono essere realizzati tramite programmazione in vari linguaggi web
tra cui più comunemente in ASP, PHP, .NET; il tipo di linguaggio adoperato è
indifferente a livello di funzionalità. Alcuni linguaggi rendono il CMS
multipiattaforma, mentre altri lo rendono usufruibile solo su piattaforme
proprietarie (ad esempio Windows anziché Linux).
Linux)
Vantaggi dei CMS:
Un CMS permette di costruire e aggiornare un sito dinamico, anche molto
grande, senza necessità di scrivere una riga di HTML e senza conoscere
linguaggi di programmazione lato server (come PHP) o progettare un apposito
database. L'aspetto esteriore delle pagine può essere personalizzato scegliendo
un foglio di stile CSS appositamente progettato per un determinato CMS.
I flat file CMS, altrimenti noti come text-based
text based CMS, sono dei content
management system che si basano su file di testo (il più delle volte file XML) e
che perciò non necessitano di alcun database come MySQL, PostgreSQL, ecc.
Questi CMS sono facilmente installabili e dunque sono particolarmente adatti
per siti personali o per piccole comunità.
Limiti dei CMS:
Un CMS è tanto più efficiente quanto più è specializzato.
Molti piccoli portali fanno ricorso a CMS (scritti da altri e messi a disposizione
gratuitamente o a pagamento) di tipo generico; per quanto un CMS possa
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essere flessibile, un sito basato su questa struttura in genere presenta un
aspetto poco personalizzato se non è possibile intervenire direttamente sul
codice
ce sorgente del prodotto per modificarlo. Analogamente i contenuti
saranno sempre ancorati a quanto previsto da chi ha progettato il CMS e non
alle esigenze di chi pubblica il sito.
Problemi di gestione possono derivare dal fatto che chi pubblica o gestisc
gestisce il
sito può usare il CMS per intervenire sui contenuti e sull'aspetto, ma
generalmente (caso del software proprietario) non è in grado di intervenire
direttamente (o far intervenire) sulla struttura del CMS stesso; questo è un
limite strettamente connesso
connesso al vantaggio primario dei CMS: pubblicare un
portale senza doverne progettare la struttura o senza possedere le conoscenze
tecniche (o le risorse finanziarie) per uno sviluppo personalizzato. Tuttavia
esistono anche CMS particolarmente evoluti che permettono
permettono di scrivere
direttamente sul database. È il caso per esempio di alcuni CMS proprietari.
Questi problemi sono risolvibili utilizzando software open source: la possibilità
di accedere al codice sorgente del prodotto permette di personalizzare il
software
e sulla base delle proprie esigenze a patto di non avere necessità di
apportare modifiche al prodotto adottato. Anche in questo caso, vanno messi
in conto i costi per lo sviluppo di moduli personalizzati o funzioni particolari a
meno di non possedere in proprio
proprio o nella propria struttura aziendale le
conoscenze tecniche per intervenire nel codice sorgente.
I portali di una certa importanza generalmente non fanno mai ricorso a CMS
distribuiti bensì usano programmi e database progettati su misura, ovvero
"CMS personalizzati" e dunque necessariamente specializzati; in questo modo
la struttura e la presentazione vengono realizzate tenendo presenti i contenuti
che il sito dovrà ospitare e potranno essere modificati in seguito a nuove
esigenze.
Non mancano però i casi
asi in cui grandi aziende o società si siano affidati a CMS
open source liberi: la Sampdoria calcio e la Foppapedretti sono solo due
esempi tra le realtà che hanno scommesso su questo tipo di tecnologia
(usando Wordpress).
La struttura di base di un CMS:
Un CMS di solito è diviso in una parte
pubblica ovvero il front-end
end che è la
parte grafica e di contentui che sarà
visibile agli utenti come sito, portale,
blog o quant’altro e una parte di
amministrazione o back-end
back
ad
accesso limitato per ragioni di
sicurezza
icurezza in cui è possibile aggiungere
contenuti,
cancellare
articoli,
modificare
il
codice
di
Figura 4,, pannello di amministrazione di Joomla
programmazione, installare estensioni ecc.
in pratica in cui si può amministrare il sito. Ovviamente questa logica di base è
declinata da vari CMS in modo originale
originale e quindi la disposizione e la
nomenclatura possono differenziarsi anche molto tra un sistema e l’altro
l’altro.
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Joomla!
Joomla! è probabilmente il più famoso CMS
attualmente disponibile, il nome del progetto è una
interpretazione fonetica in ortografia inglese della
parola Swahili jumla che significa "tutti insieme" o
"come un'unica entità". Questo termine fu scelto in
quanto rifletteva i propositi del team di lavoro che
presiede tuttora insieme alla comunità alla
realizzazione del progetto.
Nato nel settembre 2005 come scissione
scission (in gergo
fork)) di un precedente CMS chiamato Mambo
Figura 5, logo
ogo Joomla!
iniziato agli inizi del 2000; il progetto Mambo si è
fermato nel 2007 mentre Joomla! ha continuato a crescere arrivando (il
14/11/2012) alla versione 1.7.3 (i primi due numeri indicano la versione, il
terzo
erzo indica l'aggiornamento; quindi siamo nella versione 1.7 aggiornamento
numero 3).
Il team che ne cura lo sviluppo è organizzato in una associazione no profit
chiamata Open Source Matters (letteralmente: "Il codice libero conta") la
licenza con cui è rilasciato
lasciato il software è GNU GPL v.2. Il nome è spesso
abbreviato con J!.
Il CMS è scaricabile dal sito sia internazionale che italiano (rispettivamente:
www.joomla.org e www.joomla.it),
www.joomla.it), nella pagina italiana è ancora possibile
scaricare le vecchie versioni 1.5 e 1.6 anche se il loro utilizzo è sconsigliato a
favore dell'ultima versione).
Joomla! è totalmente scritto in linguaggio PHP e quindi per funzionare, sia sul
proprio pc sia su server remoto, ha bisogno di un server Web dotato di
supporto a PHP ed avere
ere a disposizione un database MySQL; il php interpreterà
le pagine con il codice, il MySQL servirà da "magazzino" per i contenuti del sito
che vengono appunto salvati su un database.
Le principali caratteristiche di Joomla! sono:
Alto grado di personalizzazione
personalizzazione grazie alle numerose estensioni moduli,
componenti e plugin (vedi più sotto) disponibili sia come Software libero
che con altre licenze;
Caching delle pagine per incrementare le prestazioni;
Funzioni di Search Engine Optimization, per facilitare l'indicizzazione
l'indicizzazione dei
contenuti da parte dei motori di ricerca;
Feeding RSS, che permette ai visitatori di essere avvisati degli
aggiornamenti dei contenuti mediante l'utilizzo di un feed reader;
Versione stampabile delle pagine;
Esportazione delle pagine in formato PDF;
Pubblicazione tipo Blog;
Sondaggi;
Ricerca testuale su tutti i contenuti inseriti;
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Localizzazione internazionale, che permette
funzionalità del software nella propria lingua;
la
traduzione
di
ogni
Le estensioni (ovvero come implementare un sito in Joomla!):
Uno dei punti di forza di Joomla! è la vivacità della comunità che lo segue e ci
si dedica, sia in termini di discussione e assistenza (il forum ufficiale supera i
100.000 post mensili) che di ampia disponibilità di componenti aggiuntivi per
personalizzare la funzionalità della sua struttura e delle sue caratteristiche.
Precisamente le estensioni in senso generale sono paccheti di software che
modificano o incrementano alcune caratteristiche di Joomla! o ne aggiungono
di nuove alla struttura (ad esempio un carrello per gli acquisti on line, o una
pagina che mostra dei moduli da compilare ecc.)
Tutte le estensioni vengono distribuite sotto forma di pacchetti compressi, la
loro installazione è gestita in modo automatico da un modulo nel pannello di
amministrazione, anche la deinstallazione può essere operata nello stesso
modo.
Le estensioni disponibili sono migliaia e per le più disparate esigenze e questo
è certo uno dei punti di forza di Joomla che già molto complesso tramite questi
pacchetti può allargare le sue funzionalità a coprire praticamente tutte le
pricipali esigenze un utente generico può avere dal proprio sito, la
maggioranza sono gratuite ma ci sono estensioni rilasciate a pagamento.
Una questione da coniderare è la compatibilità delle estensioni verso una
particolare versione di Joomla! Solitamente una estensione ha indicata la
versione di Joomla! per cui è stata scritta e per cui è compatibile (ovvero sulla
quale funzionerà in modo sicuro e testato), esistendo varie versioni di Joomla!
(1.3, 1.5, 1.6, 1.7) occorre sempre cercare una particolare estensione che sia
compatibile con quella di Joomla! su cui la si vuole installare, diversamente si
rischia sia di avere una parte del sito non funzionante sia creare incoerenze e
problemi all'interno del sito stesso a volte anche gravi tali da richiedere la
totale reinstallazione del CMS.
Le installazioni aggiuntive di Joomla! sono essenzialmente raggruppabili in 3
categorie: i componenti, i moduli e i plugin.
Ne esistono di tre tipi: componenti, moduli e plugin (che in Joomla! 1.0 si
chiamavano mambot). Molte estensioni (nell'ordine delle migliaia) sono
scaricabili dall'archivio ufficiale http://extensions.joomla.org.
I Componenti:
I componenti sono le estensioni più complesse di Joomla! sono dei pacchetti
che vanno a creare vere e proprie sezioni nuove nel CMS con pagine e funzioni
proprie e utilizzando per poter accedervi o gestire le informazioni anche moduli
e plugin (in questo senso vengono rilasciati in pacchetti con plugin e moduli
dedicati).
Un esempio di componente di Joomla! può essere una newsletter (ovvero un
software che permette di salvare e gestire varie email di iscritti e inviare email
a gruppi di utenti con caratteristiche scelte dal gestore).
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Una newsletter per Joomla! è certamente un componente (in cui avremo
appunto una sezione del sito dedicata) e insieme al componente
te ci sarà un
modulo che, magari mostrato in una colonna laterale del sito,
sito, farà da supporto
al componente
te principale offrendo la possibilità di iscriversi,
iscriversi, cancellarsi o fare
ricerche nel database delle
mail registrate.
In rete esistono, come già
detto in genere per le
estensioni,
molti
componenti già pronti sia
gratuiti sia a pagamento,
essi
rappresentano
il
principale
tipo
di
estensione per Joomla! e
quindi
uindi sono un settore
merceologico che attira
anche programmatori e
ditte del settore che vi ci
dedicano a scopo di lucro.
Per
la
questione
Figura 6,, un esempio di componente Joomla! in questo caso un carrello
compatibilità
vale
il
per gli acquisti
discorso generico fatto per le
estensioni, in genere si può dire che fra la versione 1.0 e la versione 1.5 di
Joomla! è supportata solo la compatibilità in avanti dei componenti, ossia è
possibile usare su Joomla! 1.5 componenti originariamente sviluppati per
Joomla! 1.0, grazie anche a un plugin chiamato Legacy Mode. L'uso di questo
plugin può avere
ere un impatto sul livello di sicurezza e sulle prestazioni dei
componenti, tuttavia ha consentito di evitare la riscrittura di molti componenti
nativi.
I componenti nativi per Joomla! 1.5 non supportano la compatibilità
all'indietro, non sono cioè utilizz
utilizzabili
abili su Joomla! 1.0, per via dei notevoli
cambiamenti al framework e per il cambio di modello. La versione Joomla! 1.6
non è retrocompatibile con le versioni precedenti.
I moduli:
I moduli sono nel loro piccolo
come dei componenti ma appunto
meno complessi
essi e che svolgono le
loro funzioni in modo accessorio al
contenuti principale (di solito sono
anche
posizionati
nelle
zone
periferiche quali colonne laterali,
footer o header del sito).
Si possono
considerare
delle
finestre aggiuntive attraverso le
qualii
dare
informazioni
non
necessariamente
correlate
alla
pagina
visualizzata
e
non
Figura 7,, esempio di sezione di sito Joomla! con dei moduli
menù e di introduzione ai vari contenuti
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indispensabili al funzionamento del CMS ma comunque utili o comode per
l'utente.
I moduli recuperano le informazioni, o parti di informazioni definite attraverso
parametri, e le visualizzano nella zona di loro competenza; ad esempio il
modulo "ultime notizie" recupera di default i soli titoli degli articoli per
visualizzarli nel sito come lista, dando la possibilità di anticipare al visitatore
ciò che si trova all'interno del sito stesso e quali sono le notizie più recenti.
All'utente viene data la possibilità di scegliere quali moduli visualizzare e dove
collocarli all'interno del layout della pagina, in accordo con un template.
Alcuni esempi di moduli preinstallati in Joomla! sono i menù, il modulo di login
(per l'accesso riservato degli utenti), quello per i sondaggi (le poll) e quello per
la distribuzione dei feed RSS (syndicate).
Agendo direttamente nella sezione Gestione Moduli dell'amministrazione,
possono essere creati semplici moduli in HTML (in pratica si può scrivere al
volo del codice html e mostrarlo nel sito).
Nel caso di script più complessi, essi sono in genere preparati per essere
installati con le apposite procedure. Esistono moltissimi moduli di grande utilità
già programmati e pronti all'uso. Come detto precedentemente spesso possono
essere usati per potenziale o implementare le funzioni di un componente.
I plugin:
I plugin (che nelle versioni iniziali di Joomla! erano chiamati Mambot in ricordo
del progetto da cui nascque Joomla! stesso) sono degli script di codice che
svolge una specifica funzione nascosta all'utente del sito.
Possono essere semplicissimi come la funzione che sostituisce un certo testo
digitato con una funzione codificata (ad esempio posizionare una immagine
precaricata impaginandola in un testo o spezzare in due pagine il contenuto di
un lungo articolo), ma possono anche avere effetti molto più evidenti, come
richiamare, all'interno delle finestre dei form per l'inserimento dei contenuti, le
funzionalità di sofisticati editor di testo in modalità WYSIWYG (che permette di
scrivere sul sito come se si usasse un elaboratore di testi come Word).
Possono inoltre permettere collegamenti tra diversi componenti; una galleria di
immagini, ad esempio, può avere un plugin collegato che renda la descrizione
delle immagini disponibile alle funzioni di ricerca sul sito.
Esistono plugin per inserire funzioni Flash, per collegare automaticamente un
glossario alle parole contenute nei testi degli articoli, per generare miniature
delle immagini inserite nei testi in modo che alla selezione appaia una finestra
con l'immagine a maggiore risoluzione, e molti altri.
Come per i moduli, anche i plugin possono essere disponibili da soli o essere
forniti in pacchetti con componente e moduli che lavorano insieme in funzioni
complesse.
I template, ovvero la veste grafica:
Un template è un documento HTML/CSS che contiene il codice che impagina
Joomla! e gli dà un formato grafico che poi viene visualizzato dal browser. Più
specificatamente contiene il codice che permette il caricamento dei vari moduli
in posizioni predefinite, codice per caricare il cosiddetto corpo principale (la
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zona in cui vengono presentati i contenuti principali generati da Joomla! o dai
componenti aggiuntivi)
iuntivi) e cosi via. Per ottenere l'aspetto desiderato molti
template contengono anche una serie di immagini (per gli sfondi, i bordi
eccetera). Ogni template può essere scaricato da appositi siti gratuitamente o
a pagamento ed installato attraverso l'apposita
l'apposita area di amministrazione.
Sempre in amministrazione è possibile fare modifiche al codice CMS o HTML di
un template che porterà a modificare l'aspetto grafico del template in
questione.
Riconoscimenti:
Joomla! dal 2005 è vincitore di numerosi
premi internazionali:
Figura 8, Sito Regione Calabria
2005 Best
est Linux / Open Source
Project;
2006 Open Source Content
Management System Award;
Award
2006 Best
est Linux / Open Source
Project;
2007 Best PHP Open Source
Sou
Content Management System
System;
2011 Best Source Content
Management System Award.
Award
Alcuni esempi pratici:
Come detto Joomla! è probabilmente il
più famoso CMS, alcuni siti nazionali che hanno scelto questa tecnologia sono:
Sito
Sito
Sito
Sito
della Foppapedretti, http://www.foppapedretti.it
Open Data Emilia--Romagna, http://dati.emilia-romagna.it
romagna.it
Regione Calabria,, http://www.regione.calabria.it
Scolastica, http://www.scolasticasrl.it
http://www.scol
Figura 10, Sito Open Data Regione EmiliaRomagna
Figura 9, Sito Scolastica srl
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Wordpress
Wordpress è un pacchetto software libero
nato
soprattutto
come
strumento
per
implementare siti di tipo blog o simili ma che
col tempo si è evoluto assumen
assumendo via via le
caratteristiche sempre più di completo CMS
generico.
La prima versione viene rilasciata da Matt
Mullenweg il 27 maggio 2003 come scissione
dal progetto del BMS B2Cafelog. A tutt'oggi è il
CMS più utilizzato per realizzare siti web (fonte
Figura 11,, Logo Wordpress
Open Source content management system Market
Share Report 2009);
09); la versione 3.0 risulta scaricata in più di 30 milioni di
copie (dati inizio 2011).
Il nome indicava già da subito la sua ambizione di essere una piattaforma di
scambio informativa (press in inglese significa stampa), a volte è abbreviato
con WP, le varie
arie versioni hanno oltre ad un numero identificativo che identifica
appunto versione e aggiornamento anche un nome testuale che è sempre il
nome famoso di qualche musicista jazz, la versione
ve sione attualmente più aggiornata
(novembre 2011) è la 3.2 o Gershwin.
Gershwin
La licenza di utilizzo è la GPU, il sito di riferimento italiano è
www.itwordpress.org.
Caratteristiche:
•
•
Estensione delle funzionalità tramite plugin;
Disponibilità di migliaia di temi gratuiti per personalizzare
personalizzare l'aspetto del blog;
Gestione delle pagine a template;
URL permanenti che aiutano l'ottimizzazione nei motori di ricerca;
Gestione delle categorie;
Funzioni di Trackback e Pingback;
Editor WYSIWYG per la formattazione dei testi;
Creazione di pagine statiche;
stati
Supporto multi-autori;
Log degli utenti che visitano il blog;
Blocco di utenti in base all'indirizzo ip;
Possibilità di specificare meta-tag;
meta
Dalla versione 2.7 è presente un sistema di aggiornamento automatico.
Estensioni:
Come i maggiori CMS anche Wordpress ha la possibilità di implementare le sue
funzionalità con delle estensioni che sono essenzialmente di 2 tipi: gli Widjets e
i plugin.
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I plugin sono delle estensioni di diverso
tipo che vanno a implementare la stuttura
di WP (hanno un funzionein
n paragone con
Joomla! copre sia i componenti che plugin
ma il paragone è difficile perché la logica
del CMS è diversa), esistono plugin che
creano carrelli per gli acquisti, plugin che
creano moduli contatti o di sondaggi e
così
via.
L’offerta in rete di plugin per WP è
stimata in oltre 17.000 (fonte wikipedia
inglese).
Figura 12, back-end di Wordpress
Gli Widget sono un po’ quello che i
moduli sono per Joomla! ovvero moduli appunto che svolgono delle funzioni
accessorie e informative per l’utente o di servizio per il CMS stesso,
graficamente
mente sono posizionati solitamente nelle colonne laterali, esempi di
Widget sono i menù, i moduli di login, i calendari eventi ecc.
L’aspetto grafico del sito viene gestito da template, di cui esistono moltissime
versioni sia gratuite che a pagamento in rete,
rete, dal pannello di amministrazione
si può modificare sia l’aspetto grafico sia, con dei limiti, il codice html e di
programmazione delle parti principali della struttura.
Famosi siti realizzati con Wordpress:
Il fatto di essere il CMS più utilizzato non
n
rende Wordpress di basso profilo, sono
molti gli enti di grande importanza ad
utilizzarlo per la loro piattaforma on line,
alcuni esempi nazionali famosi:
Il fatto quotidiano,
http://www.ilfattoquotidiano.
http://www.ilfattoquotidiano.it
Playstation blog,
http://blog.us.playstation.com
Figura 14,, Sito Il Fatto Quotidiano
Figura 13, Sito Playstation
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Riconoscimenti:
2007 WordPress vince il Packt Open Source CMS Award;
Award
2009 WordPress vince il Packt
P
best Open Source CMS Award;
2010 WordPress vince il Hall of Fame CMS category in the 2010 Open Source
Awards;
2011 WordPress vince il Open Source Web App of the Year Award at The
Critters.
Drupal
Figura 15,, logo Drupal
Nato da un'idea di Dries Buytaert inizialmente era un
progetto volto solo alla interazione semplificata
sempli
in rete
tipo bacheca (cosiddetti bullettin board system),
system
si
trasformò in progetto Open Source nel 2001 e venne
ribatezzato Drupal.. Il nome è una compenetrazione
tra le parole olandesi dorp (villaggio) e druppel
(goccia) parola quest'ultima che caratterizza
cara
il logo
identificativo di questo CMS.
La struttura di Drupal è composta da un core (il
nocciolo o cuore del sistema) e varie estensioni che ne implementano le
funzioni.
ni. Queste estensioni sono dette,
dett
nella terminologia Drupal, Moduli, essi
racchiudono in sé tutti i tipi diversi di
estensioni degli altri CMS come Joomla! e
Wordpress perché possono importare
funzionalità dalle più semplici alle più
complesse fino a modificare anche in
profondo il core stesso del sito Drupal.
Alcuni moduli sono forniti già
ià installati nel
pacchetto originale di Drupal ma secondo
una logica di modularità massima non
Figura 16,, amministrazione Drupal
sono molti di modo che l'utente possa
personalizzare al meglio la sua versione installando i moduli che portano le
implementazioni a lui utili.
I moduli già presenti nel core forniscono le seguenti funzionalità:
Inserire, modificare e catalogare i contenuti
Eseguire ricerche
Inserire commenti
Partecipare a forum
Rispondere a sondaggi
Breve introduzione e comparazione dei più diffusi CMS per internet, pag. 15 di 24
Lavorare a progetti di scrittura collaborativa
Inserire e visualizzare i profili degli utenti
Comunicare tra gli utenti e con gli amministratori del sito
Modificare l'aspetto del sito utilizzando temi grafici già sviluppati e pronti all'uso
Creare menu su più livelli della struttura di navigazione
Localizzare l'interfaccia in diverse lingue, permettendo all'utente di scegliere
Fornire feed RSS
Aggregare e presentare i contenuti RSS di altri siti
Registrare nuovi utenti e gestirne gli account
Gestire in modo granulare permessi e ruoli per i singoli utenti o per interi gruppi
Usare regole per impedire l'accesso al sito a determinati utenti in base a nome,
indirizzo e-mail, indirizzo IP
Collezionare e presentare statistiche dettagliate del sito
Gestire il caching delle pagine ed il throttling, funzionalità che permette di
disabilitare alcuni moduli/blocchi in caso di alto traffico del sito
Creare e specificare vari filtri sull'input degli utenti e diversi modelli di
contenuto
Generare indirizzi semplici da ricordare, permettendo una migliore
catalogazione ai motori di ricerca
Come detto molti di più sono i moduli opzionali che possono essere ricercati in
rete e installati in un secondo momento in cui si voglia personalizzare il
framework, a grandi linee le funzionalità per cui sono disponibili sono:
Sistemi e-commerce
Flusso di lavoro redazionale
Gallerie fotografiche
Gruppi autogestiti
Sitemap di Google
Gestione di mailing list
Integrazione con CVS
Gestire immagini e video
Gestire servizi di terze parti (Adsense, AuctionAds, Technorati, etc.)
L'installazione di Drupal (e dei suoi moduli) richiede l'accesso a un database ed
alcuni permessi avanzati, ad esempio la possibilità di usare comandi SQL come
SELECT, INSERT, UPDATE, DELETE, CREATE, DROP, INDEX, ALTER e LOCK
TABLES. Alcuni fornitori di hosting web non offrono queste funzioni. Chi voglia
usare Drupal deve accertarsi che il suo server offra queste funzioni prima di
installare.
Come per altri sistemi di gestione dei contenuti, è possibile configurare il
database di partenza da riga di comando oppure con phpMyAdmin. A partire
dalla versione 5.0, è possibile installare Drupal e configurare il database
interamente tramite un'interfaccia web.
Nonostante ciò alcuni continuano a considerare più difficile imparare a usare
Drupal e installarlo, rispetto ad altri CMS o blog. La versione Drupal 7.0 e
seguenti è certamente molto agevolata nell'installazione, la gestione invece
Breve introduzione e comparazione dei
dei più diffusi CMS per internet, pag. 16 di 24
può presentare qualche difficoltà iniziale per il modo in cui i vari contenuti,
moduli e strutture
ure sono presentate e gestibili
gestibili; c’è
è da dire del resto che a fronte
di una maggiore possibilità di intervenire sul codice
codice sorgente o in varie opzioni
di funzionamento dei moduli o del core,, Drupal è un pacchetto che richiede una
maggiore conoscenza dei linguaggi del we
web
b per fare modifiche o adattamenti
alla sua struttura. In breve si può definire Drupal un framework
work ovvero una
piattaforma professionale di sviluppo software web, con i pregi di maggior
qualità e adattabilità ma le inevitabili complicazioni connesse
connesse nel modifica
modificarlo o
gestirlo.
Questo "pregiudizio" di osticità maggiore di Drupal
rupal ha probabilmente
contribuito a limitarne la diffusione e si vede dalla scelta del titolo di un famoso
videotutorial
al per la gestione di questo CMS chiamato "Chi
Chi ha paura di
Drupal"" che fa il verso all'intimidimento
all'in
che Drupal incute un po' negli utenti
meno smaliziati.
Riconoscimenti:
Drupal ha
a vinto il premio miglior
Open Source CMS Award negli
anni: 2007, 2008, 2011.
Siti famosi in Drupal:
Sito ufficiale Casa Bianca,
http://www.whitehouse.gov
Sito della Creative Commons
italiana,
http://www.creativecommons.it
Sito S.O. Ubuntu,
Figura 17, Sito Casa Bianca USA
http://www.ubuntu.com
Sito New York Obeserver, http://www.observer.com
Figura 18,, sito New York Observer
Figura 19, sito Ubuntu
Breve introduzione e comparazione dei
dei più diffusi CMS per internet, pag. 17 di 24
Gli altri CMS
I CMS disponibili Open Source
ource sono
centinaia, nella vasta messe ci basti
qui ricordare che la maggior parte è
scritta in linguaggio Php inte
egrato a
volte da funzionalità in Javascript e
si appoggia per lo più a database di
tipo MySQL, esistono però anche
CMS in altri linguaggi: ASPNuke
SPNuke
per esempio è in linguaggio ASP e si
appoggia
preferenzialmente
al
Database
Access
(ma
può
supportare
MySQL);
Plone,
considerato un eccellente CMS, è
scritto
in
linguaggio
Python;
DotNetNuke
nel
linguaggio
windows ASP.NET;
OpenCMS è
scritto in Java; in fine, da citare
come curiosità, GEEKO è un CMS
scritto tutto in Javascript.
Tra i molti progetti particolari tra i
CMS i due settori forse più
interessanti, probabilmente perché
si inseriscono in parti che il mercato
ricerca con attenzione, sono i CMS
Figura 20, grafico diffusione CMS sul totale siti esistenti e su
per la formazione e i CMS
parziale siti CMS, interessante
ssante notare che 1 sito su 10 è
ordpress
totalmente dedicati al commercio Wordpress e tra i CMS 1 sito su 2 è Wordpress
elettronico.
Nel primo settore i due LMS (Learning
(
Management System)) che si fanno
notare sono: Moodle e Docebo,
Docebo, entrambi in Php e con database MySQL;
Mentre nel settore del commecio on line, dove le piattaforme sono conosciute
come SMS (store
store management system),
system i più usati sono: ZenCart e OpenCart
sempre entrambi in Php.
Altri tipi di CMS settoriali sono:
gli Wiki,, che consentono la creazione e gestione del contenuto ad un
ampia quantità di utenti,
uten l’esempio più famoso è Wikipedia;
i PMS (Project
Project management software),
software), software dedicato alla gestione di
impresa;
gli IGMS (image
image gallery management system),
system), CMS dedicati alla
pubblicazione di immagini;
i CMS orientati a blog,
blog di cui forse il miglior esempio è Wordpress
anche se WP sta sempre più diventando un CMS generico;
I FMS (Forum
Forum management system),
system), che consentono la creazione e
gestione di forum on line, i due più famosi e usati: phpBB e MyBB;
Breve introduzione e comparazione dei
dei più diffusi CMS per internet, pag. 18 di 24
I CMS light ovvero quelli che funzionano senza un database
database perché in
genere si appoggiano a semplici file di testo, un esempio abbastanza
conosciuto è GetSimple CMS.
CMS
Comparazione sintetica
Joomla! 1.7
Wordpress 3.2
Drupal 7.9
Sviluppatore:OSM
Development Team
Ultima versione: 1.7.3
(14 novembre 2011)
S.O.: Web / PHP / MySQL
Genere: CMS
Linguaggio: Php
Licenza: GPL v.2
(Licenza libera)
Sito web: joomla.org
Dimens. pacchetto: 6MB
Siti Joomla su totale siti
CMS: 10,8%
Sviluppatore:
Sviluppatore Matt Mullenweg,
Ryan Boren,
Boren Donncha O Caoimh,
Mark Jaquith, Andrew Ozz,
Peter Westwood
Ultima versione: 3.2.1 (13/7/2011)
S.O.:: Web / PHP / MySQL
Genere: BMS/CMS
Linguaggio: Php
Licenza: GPL
(Licenza libera)
Sito web:
web it.wordpress.org
Dimens. pacchetto: 4MB
Siti Wordpress
W
su totale siti CMS:
56,4%
%
Sviluppatore: Drupal
community
Ultima versione: 7.7
(28 luglio 2011)
S.O.: Multipiattaforma
Genere: CMS/FMS
Linguaggio: Php
Licenza: GNU GPL
(Licenza
icenza libera)
Sito web: drupal.org
Dimens. pacchetto: 2,7MB
Siti Drupal su totale siti CMS:
6,3%
Riconoscimenti
iconoscimenti
Dal 2006 la casa editrice inglese Packt
Publishing organizza ogni anno l’Open
Source Content Management System
Award dove vengono premiati con piccole
somme di denaro i migliori CMS Open
Source di varie categorie in base al una
votazione effettuata sia da una giuria che
dagli utenti.
Figura 21,, sito della Packt Publishing
Overall
rall Award (classifica generale):
generale)
•
Open Source CMS 2011
1.
2.
3.
4.
5.
Drupal
Joomla!
mojoPortal
Plone
SilverStripe
Figura 22,
logo
dell'O.S.A.
Breve introduzione e comparazione dei
dei più diffusi CMS per internet, pag. 19 di 24
Overall Winner 2010
Overall Winner 2009
1. CMS Made Simple
2. SilverStripe
3. MODx
1. WordPress
2. MODx
3. SilverStripe
Overall Winner 2008
Overall Winner 2007
1. Drupal
2. Joomla!
3. DotNetNuke
1. Drupal
2. Joomla!
3. CMS Made Simple
Conclusioni
Figura 23,, loghi Drupal, Joomla!, Wordpress
Limitatamente ai 3 principali CMS presi qui in
esame si può dire che ognuno è un ottimo
strumento di condivisione del contenuto sul web
e a grandi linee sono intercambiabili ovvero un
sito in Jooma! Potrebbe essere realizzato anche
con Wordpress o anche (con qualche riserva)
con Drupal senza che questo sia un errore
strategico
tegico in sede di progetto.
Nondimeno va segnalato che Wordpress resta un CMS più adatto a
progetti più semplici (non necessariamente con poco contenuto, si veda
esempio di giornali on line fatti con questa piattaforma) perché è in sostanza il
più intuitivo e snello dei 3 CMS. Joomla! è il più generalista dei 3 quindi si
adatta forse meglio a esigenze generiche
gener
(dal giornale on line al sito di
ecommerce alla piattaforma di una pubblica amministrazione ecc.) ha molti
strumenti già pronti (il suo pacchetto di download infatti è il più pesante) e
moltissimi aggiungibili, l’assistenza on line è forse la migliore. Anche nella
grafica di presentazione
tazione Joomla!
Joo
è, insieme con Wordpress, dotato
otato di ottimi
template già pronti e una facile possibilità di crearne di nuovi e personalizzati.
Drupal per ultimo è meno diffuso perché è più un prodotto di nicchia, come
dice la sua definizione è un CMS ma anche un FMS (dove F sta per Framework)
con
on ciò intendendo una struttura di base altamente adattabile ma più
complessa e professionale che non manca di avere delle complicatezze e
scomodità
ità per gli utenti meno esperti sia nell’operazione
operazione di personalizzazione
sia nel momento della gestione,
gestione si può usare Joomla! e Wordpress senza
conoscere nessuno dei linguaggi di internet senza grandi problemi, con Drupal
invece l’uso
uso del codice è parte anche di una normale amministrazione e quindi,
senza essere proibitivo, Drupal richiede più pazienza
pazienz (Curva
urva di apprendimento
nell’utilizzo) anche se poi ripaga con una maggiore adattabilità, sicurezza
contro attacchi e assenza di bug di sistema.
Breve introduzione e comparazione dei
dei più diffusi CMS per internet, pag. 20 di 24
I linguaggi del Web
I linguaggi,, di programmazione o meno,
men
impiegati nella realizzazione e
gestione di un sito web sono molti e i CMS necessariamente devono utilizzarne
almeno alcuni. Qui,, per brevità di spazio, analizziamo solo 4 principali ovvero:
ovvero
html e css che rappresentano rispettivamente l’ossatura
ossatura di una qualsi
qualsiasi
pagina web e la sua impostazione grafica
g
e Php e Javascript che sono dei veri
linguaggi di programmazione che vengono a dare ad un sito tutti i dinamismi e
funzioni che rendono la pagina viva e attiva.
Breve introduzione all’Html
In informatica l'HyperText Markup Language
Langua
(HTML)) (traduzione letterale:
linguaggio di descrizione per ipertesti) è il linguaggio solitamente usato per i
documenti ipertestuali disponibili nel World Wide Web. In tali documenti, un
tratto di testo può essere contrassegnato inserendo delle etichette,
etichette, tag, che ne
descrivono la funzione, il colore, il link, o altre caratteristiche. Il contenuto
servito dai siti web in seguito a una richiesta dell'utente solitamente consiste di
un documento HTML: un web browser scarica da uno o più web server il
contenuto
nuto HTML ed eventuali documenti collegati e li elabora, ossia ne
interpreta il codice, al fine di generare la visualizzazione della pagina
desiderata
sullo
schermo
del
computer.
L'HTML non è un linguaggio di
programmazione (in quanto non
prevede alcuna definizione di
variabili, strutture dati, funzioni,
strutture
di
controllo)
ma
solamente un linguaggio di markup
che descrive le modalità di
impaginazione, formattazione o
visualizzazione grafica (layout) del
contenuto, testuale e non, di una
pagina web attraverso
ttraverso tag di
Figura 24, una pagina in HTML
formattazione. Tuttavia, l'HTML
supporta l'inserimento di script e
oggetti esterni quali immagini o filmati. Punto HTML (.html) o punto HTM
(.htm) è anche l'estensione comune per riconoscere i documenti in questo
formato.
L'HTML è un linguaggio
aggio di pubblico dominio la cui sintassi è stabilita dal World
Wide Web Consortium (W3C).
Al giorno d'oggi molti web designer delegano la scrittura del codice HTML ad
applicazioni specifiche, come per esempio i cosiddetti editor WYSIWYG che
Breve introduzione e comparazione dei
dei più diffusi CMS per internet, pag. 21 di 24
permettono al designer di occuparsi dell'aspetto grafico finale della pagina
mentre il codice vero e proprio viene generato automaticamente.
Breve introduzione ai CSS
I CSS (cascade
cascade Style Sheets, o fogli di stile a cascata) sono un linguaggio che
gestisce la formattazione
ione di documenti HTML (e XHTML o XML). Nascono con
indicazione del W3C nel 1996 come risposta all'esigenza di separare nella
strutturazione e gestione di una pagina web la parte grafica (gestita appunto
dai CSS) dalla parte di contenuto o programmazione (gestita
(gestita con HTML,
linguaggi di programmazione e Database).
Il linguaggio essenzialmente è in grado di localizzare,
localizzare nel testo HTML cui si
riferisce, dei tag e dare ad essi precise formattazioni in tutti i campi in cui è
possibile
ssibile fare modifiche grafiche; quindi
indi dal colore del testo, alla sua
grandezza, agli sfondi, alle posizioni ecc.
Un esempio di CSS che impone a tutti i testi racchiusi
nel tag HTML H1 di avere uno sfondo rosso, un
carattere tahoma di colore bian
bianco e di dimensione di
15 pixels, come in figura 25 a destra.
<h1
style="color:
="color:
white;
font-weight:
font
background-color:red;">
TESTO BIANCO <br />SU
SU SFONDO ROSSO
</h1>
15px;
Figura 25,, esempio di testo
mattato con CSS
in questo caso sopra si utilizza un CSS cosiddetto in formattato
line ovvero sulla stessa riga del tag che modifica, è
possibile altresì mettere tutti i CSS all'inizio della
della pagina web cui sono riferiti o
in un file esterno che viene poi richiamato, quest'ultimo è il caso più utilizzato
per ovvie ragioni di comodità
dità.
Breve introduzione al Php
Il Php è un linguaggio server side, ovvero viene processato sul server di
residenza
za e inviato al browser già "tradotto" in un html statico, in questo modo
non pesa sul computer client e non distoglie risorse al computer utilizzatore.
il php è fondamentalmente un linguaggio di alto livello, possiede un
grandissimo numero (circa 3.000) di
di funzioni native (blocchi di codice
precompilato), che rendono il lavoro del programmatore molto facilitato.
Un'ottimo riepilogo della struttura del linguaggio è presente sul sito
http://www.php.net.
La sua sintassi è molto
lto simile a quella del linguaggio C.
La maggior parte dei CMS è scritta in questo linguaggio.
Breve introduzione e comparazione dei più diffusi CMS per internet, pag. 22 di 24
Il file di configurazione di Php è php.ini, viene letto all'avvio dell'interprete del
linguaggio e fornisce le impostazioni dei vari moduli con cui l'interprete è stato
compilato. Per visualizzare tutte le opzioni di configurazione esiste una
funzione specifica phpinfo().
alcune caratteristiche sono:
l'inclusione dei blocchi di codice tra due parentesi graffe (ad esempio
tutte le strutture di controllo funzionano così);
l'inclusione dei parametri tra parentesi tonde;
la non necessaria tipicizzazione delle variabili;
il fatto che tutte le variabili devono avere un nome che inizi col carattere
$;
i commenti al codice sono introdotti dalla doppia barra // se su un’unica
riga o racchiusi tra un /* inziale e un */ finale se su più righe;
esempio di script php che manda a video la scritta "Ciao Mondo"
<?php
//scrive nella pagina "Ciao Mondo!" e con \n va a capo.
echo "Ciao Mondo!\n";
?>
Breve introduzione al Javascript
JavaScript (abbreviato in JS) è il linguaggio client side (ovvero viene
interpretato dal browser e non dal server) più utilizzato, ha una sintassi
ispirata al linguaggio C da cui si differenza per alcune cose. Nato da un
progetto della Netscape Communications col nome di LiveScript acquisì il
nome attuale per motivi di marketing anche se non ha nessun imparentamento
col famoso linguaggio Java.
Il linguaggio ha una struttura ad oggetti e consente una gestione dell'intera
struttura della pagina web con questa procedura.
Ogni script JS per essere correttamente interpretato dal browser deve essere
racchiuso tra i tag <script> e </script>
In termini di funzionalità il Javascript può fare quello che gli altri linguaggi lato
server possono fare (connettersi a database, rendere dinamiche le pagine web
ecc.) ma essendo inviato "in chiaro" al browser si preferisce utilizzarlo solo in
quelle funzioni in cui la sicurezza web non è coinvolta (quindi più la
dinamicizzazione delle pagine ma si esclude la connessione a Database o
l'utilizzo come password per zone riservate).
Breve introduzione e comparazione dei
dei più diffusi CMS per internet, pag. 23 di 24
Per
questo
motivo
CSM
scritti
interamente in Javascript sono rarissimi
e il loro uso non ha avuto diffusione.
Il seguente esempio visualizza
sualizza un
messaggio di avviso che
he mostra
mos
un
saluto diverso
o a seconda del momento
Figura 26,, effetto a video di un codice JS
del giorno in cui si è; il risultato è
visibile nella figura 26 qui
ui sopra.
Breve esplicazione del codice
Si assegna alla variabile ora
oracorrente il
valore della data odierna, poi si estrae
solo l’ora col metodo getH
Hours() e lo si
confronta con degli orari fissi con delle
strutture IF,, se è prima delle 5 manda
a video: E’ notte fonda; se è prima
delle 12 manda a video:: Buongiorno!
Se
e è prima delle 17 manda a video:
Buon pomeriggio! In tutti gli altri casi
manda a video: Buonasera!.
Breve introduzione e comparazione dei più diffusi CMS per internet, pag. 24 di 24
Bibliografia essenziale:
Oltre all’esperienza diretta dello stagista nell’uso di CMS, alcuni da molto tempo altri (Drupal)
utilizzati nel corso dello stage, si è raccolto materiale informativo, alcuni grafici e immagini
soprattutto dai seguenti siti:
wikipedia italiano, wikipedia inglese, html.it, webmasterpoint.org, php.net, w3school.com,
php.opensourcecms.com, w3techs.com, it.wordpress.org, wordpress.org, joomla.it e .org,
drupal.it e .org,