Campiglio d`oro: 7.200 euro al metro

Transcript

Campiglio d`oro: 7.200 euro al metro
8
ECONOMIA
mercoledì 25 novembre 2015
IMMOBILIARE
l'Adige
Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263
email: [email protected]
G
Il turismo per il Trentino 2020, oggi conferenza provinciale a Mezzocorona
TRENTO - Trentino 2020, dalla
strategia all’azione: questo il titolo
della conferenza provinciale per il
turismo, in programma oggi al
PalaRotari di Mezzocorona a partire
dalle 9.30. Contributi sul futuro del
turismo in una provincia che conta
30 milioni di presenze ogni anno,
l’8% del totale in Italia e il 30% di
quelle dell’arco alpino, verranno da
Rilevazione di Casa.it: nel
Nord Italia prezzi in calo, in
Trentino stabili o in crescita
Nicholas Hall, fondatore di Digital
Tourism Think Tank, dal direttore
del Mart Gianfranco Maraniello, dal
formatore Giuseppe Varchetta. La
tavola rotonda della mattinata,
dedicata a «Formare competenze
per eccellere» è moderata dal
direttore dell’Adige Pierangelo
Giovanetti. Chiude la prima parte
della conferenza l’intervento del
governatore Ugo Rossi. Nel
pomeriggio, presentazione a più
voci del piano strategico di
marketing del Trentino e tavola
rotonda con i rappresentanti di
categorie e operatori, Asat,
Confcommercio, Confesercenti,
Anef-Funiviari, Agriturismo, Sat, Apt.
Conclude l’assessore provinciale al
turismo Michele Dallapiccola.
Campiglio d’oro: 7.200 euro al metro
Corsa alle seconde case: acquisti +6,5%
Proprietari esteri dall’Irlanda a Panama
FRANCESCO TERRERI
TRENTO - Madonna di Campiglio non
è solo la Perla delle Dolomiti ma anche la capitale del mattone d’oro. Tra
il 2000 e quest’anno i prezzi medi degli immobili sono passati da 4.900 a
7.200 euro al metro quadro, con una
rivalutazione del 53% in centro e vicino agli impianti di risalita e del 45%
nelle altre zone. Tra le principali mete del turismo montano, Campiglio è
Dal 2000 a oggi
immobili rivalutati del
53%. Andalo al top per
compravendite: +8,3%
In casa il 44% dei turisti
terza per valori immobiliari dopo Cortina d’Ampezzo (9.500 euro al metro
quadro) e Courmayeur (8.800 euro al
metro quadro). Tuttavia in Trentino,
a differenza di altre aree alpine, i prezzi continuano a salire e continua la corsa all’acquisto immobiliare. E tra i proprietari vecchi e nuovi, fra trentini e
lombardi, spuntano tante società estere, dalla Gran Bretagna all’Irlanda a Panama.
Secondo il Centro studi del portale Casa.it, a poco più di un mese dall’avvio
della stagione invernale 2015-2016 nelle località montane del Nord non si registrano variazioni significative degli
affitti settimanali sia per i periodi di
bassa stagione che per quelli di altissima, corrispondenti alle due settimane di Natale e Capodanno, mentre i
prezzi degli immobili calano in media
del 5%, anche se restano stabili quelli delle abitazioni e delle località più
pregiate.
BANCHE
In Trentino e in Alto Adige, invece, il
mercato delle seconde case sembra risentire in maniera meno profonda della crisi di domanda che ha colpito le
altre grandi località montane. In generale, afferma Casa.it, i prezzi di vendita non danno segni di movimento rispetto alla fine del 2014. Fra le località che hanno registrato una lievissima
flessione si rilevano Canazei e Folgaria, ma si tratta di aggiustamenti su valori di vendita di abitazioni che necessitavano di importanti lavori di ristrutturazione. Per le altre località i prezzi
sono rimasti stabili o addirittura in crescita di poco più dell’1% come nel caso di Madonna di Campiglio, che durante l’inverno ha fatto registrare una
crescita della domanda, sia in acquisto che in locazione, risvegliando un
mercato che pareva essere in crisi.
Mediamente i valori di vendita delle
top località del Trentino non scendono sotto i 5.000 euro al metro quadro,
con Campiglio in testa a 7.200 euro seguita da Canazei a 5.100 euro, anch’essa rivalutata del 42% in quindici anni.
«Prezzi - nota il portale - che si possono giustificare con l’ottimo servizio
fornito in termini di infrastrutture, collegamenti, piste da sci e da sci di fondo, nonché per la buona qualità dei
materiali e la cura con cui vengono ristrutturate o costruite ex novo le abitazioni in loco».
La domanda di seconde case è quest’anno in crescita del 6,5% a Pinzolo,
mentre in testa per le compravendite
c’è Andalo col +8,3%, seguita da Moena col +4,8% e da Canazei col +2,4%.
Una domanda che non soffre quindi
dell’ottima offerta della ricezione alberghiera. Nonostante ciò, oltre il 44%
dei turisti italiani che arrivano nell’area
affitta un’abitazione per la stagione invernale o per quella estiva, che sta diventando sempre più importante nell’economia locale, come confermano
i canoni di locazione richiesti fra luglio e agosto, sempre più vicini ai livelli invernali.
Tra i proprietari degli immobili di
Madonna di Campiglio spuntano
fuori società come la Chronicon
Real Estate, joint venture italobritannica, la Leisure Dimensions
Limited di Shannon (Irlanda),
controllata da una società con sede
nell’isola di Madeira (Portogallo),
la International Design Company
con sede a Panama.
TURISMO
Pallanch: «Un Gruppo di lavoro con le due categorie»
L’obiettivo è allargare l’offerta e aumentare l’attrattività
Alleanza fra hotel e appartamenti
Il direttore
dell’Asat
Roberto
Pallanch apre
ad una
collaborazione
tra albergatori
e proprietari
di seconde
case
in Trentino
TRENTO - Alleanza tra albergatori e appartamentisti, per
garantire un’offerta più ampia
ai turisti che scelgono il Trentino per le proprie vacanze. Ma
anche una «condanna» bipartisan al crescente fenomeno
della sharing economy, la cosiddetta economia della condivisione di cui ha fatto una
bandiera il colosso «Air b&b»,
solo per fare un esempio.
«Per le seconde case l’assessore alla coesione territoriale
Carlo Daldoss ha lanciato una
vera sfida, che noi ci sentiamo
di accogliere» commenta il direttore dell’associazione albergatori, Roberto Pallanch.
L’obiettivo è quello di elevare
la qualità dell’offerta senza
nuovo consumo di suolo, operazione in cui le seconde case
(che secondo le stime sarebbero 45mila, per un totale di
200mila posti letto) possono
avere un ruolo importante. Secondo Daldoss, infatti, si tratta di un patrimonio che perderebbe di appetibilità di anno
in anno e che «nel suo complesso degrada l’offerta turistica». Così, dopo un censimento degli immobili per stabilire
la dimensione del fenomeno
delle seconde case, potrà partire il progetto finalizzato all’integrazione dell’offerta di camere d’albergo con quella di
ricettività in appartamento.
Per farlo, l’idea è di dare vita a
un Gruppo di lavoro tecnico,
con i rappresentanti di categoria e la Provincia, ma la questione non sarà affrontata solo in termini di concorrenza:
«Il turismo in appartamento assorbe la metà delle presenze
complessive in Trentino, e da
noi l’occupazione delle camere è mediamente più bassa rispetto all’Alto Adige, dove si
si è posto un freno al fenomeno delle seconde case». L’obiettivo è dunque quello di «arricchire l’attrattività degli hotel,
offrendo anche il soggiorno in
appartamento». La presidente
del Club Trentino appartamenti, Maria Angela Nocher appare
possibilista: «Già in passato
avevo proposto agli albergatori una collaborazione, attraverso l’apertura dei centri benessere ai nostri ospiti. Allora la
risposta era stata negativa, ma
ora speriamo che le cose cambino».
An. Bg.
Pacchetto turismo con assistenza web, polizze, educazione finanziaria
Unicredit, 145 milioni agli alberghi
IN BREVE
ORVEA-SINDACATI
NUOVO CONTRATTO
TRENTO - Tra l’Orvea oggi
nel gruppo Poli e i sindacati
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e
Uiltucs Uil è stata raggiunta
un’ipotesi di accordo sul
nuovo contratto integrativo
aziendale. La bozza è al
vaglio dei lavoratori. I
risultati del referendum
verranno presentati domani.
LO STUDIO GIRARDI
APRE A MILANO
TRENTO - Lo studio
trentino dell’avvocato
Andrea Girardi, commissario
della cantina La Vis, annuncia
l’apertura della sede
milanese sotto la guida
dell’equity partner Hanz
Giovanni Chiappetta e del
counsel Andrea Orabona,
provenienti da Mondini
Rusconi. La sede milanese
fornirà servizi complementari
a quella di Trento.
TRENTO - Unicredit mette a disposizione del comparto turistico del Trentino Alto Adige
145 milioni di euro di crediti in
tre anni, nell’ambito del programma nazionale da 1.850 milioni «Unicredit 4Tourism». Ma
il pacchetto non comprende solo prestiti. «Non parliamo di plafond - spiega Romano Artoni, deputy regional manager del Nord
Est - Se ci fosse la domanda giusta potremmo andare oltre i 150
milioni. Le linee di credito sono una componente del piano
triennale insieme alla digitalizzazione, alle soluzioni assicurative e alla formazione».
La proposta Unicredit è stata
presentata ieri pomeriggio in
un workshop presso la sede di
Palazzo Firmian ai rappresentanti delle principali organizzazioni di categoria e ad un panel
di imprenditori e operatori turistici trentini. «Il turismo è uno
dei volani principali dell’economia trentina – afferma Artoni – come testimoniano i dati
di crescita di arrivi e presenze
nella stagione estiva 2015. Unicredit può rappresentare un
partner importante per intercettare nuovi flussi turistici. Abbiamo l’obiettivo di acquisire
600 nuovi clienti in tre anni. Già
oggi, in soli tre mesi, abbiamo
erogato nuova finanza per 15
milioni di euro agli operatori
turistici della regione».
Secondo il Rapporto sul turismo 2015, curato da Unicredit
in collaborazione col Touring
Club Italiano, la provincia di
Trento si posiziona all’8° posto
tra le regioni per presenze turistiche, con una variazione positiva del 4,1% nel quinquennio
2008-2013. L’Alto Adige è al 6°
posto. Il grado di internazionalità delle presenze turistiche è
in Trentino al 41,1%, contro una
media nazionale del 49% e il
67,8% altoatesino.
Il pacchetto Unicredit, puntualizza il responsabile area Trentino Alto Adige Marco Martincich, comprende quattro pilastri. «Il primo, che si fonda sull’aspetto digitale, offre alle imprese la possibilità di conoscere in misura più approfondita
il mercato e i concorrenti, attraverso in particolare gli indicatori di reputazione on line e
social elaborati dalla startup
Travel Appeal, su cui Unicredit
ha investito». Il secondo pilastro sono i finanziamenti, che
comprendono mutui fino a 22
anni, crediti per l’efficientamento energetico, mutui stagionali, il Bond Italia 4 Tourism.
Il terzo pilastro prevede soluzioni assicurative offerte dalla
banca in collaborazione con alcuni partner del settore. Il quarto consiste nel supportare l’accrescimento delle competenze
finanziarie e delle conoscenze
di marketing degli operatori, in
particolare di quelli più piccoli.
F. Ter.
Un momento del workshop di ieri pomeriggio nella sede di Unicredit
Credito | Accordo con Trentino Sviluppo. Garanzia del Fondo nazionale Pmi
Le Casse rurali finanziano i nuovi imprenditori
TRENTO - Firmata ieri pomeriggio una convenzione tra Cassa Centrale Banca e Trentino Sviluppo per accompagnare e sostenere l’attività
e la crescita delle imprese beneficiarie di contributo Seed Money o per nuova imprenditorialità oppure insediate presso i Bic, gli incubatori di impresa. Sollecitate da Trentino Sviluppo, Cassa Centrale e le Casse rurali si sono impegnate ad offrire a queste imprese linee di credito a breve e medio-lungo termine a sostegno
dei programmi di investimento oltre che dei
fabbisogni di capitale circolante, fornendo anche assistenza e consulenza.
«Accordi come questo – afferma Giovanna Flor,
consigliere delegato di Trentino Sviluppo – permettono di agevolare la nascita e la crescita delle imprese, sviluppando la loro competitività,
favorendo lo sviluppo di nuove tecnologie e il
trasferimento tecnologico».
«Cassa Centrale Banca – sottolinea Ettore Battaiola, vicedirettore dell’area crediti – esaminerà anche le richieste di finanziamento presentate dalle imprese ammissibili alla garanzia diretta prestata dal Fondo di garanzia delle Pmi,
erogando il finanziamento non appena ricevuto l’ok dal gestore del Fondo». Le parti attiveranno scambi di flussi informativi sui progetti.
L’accordo è valido fino al 31 dicembre 2016.