Lightroom 4: novità vere

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Lightroom 4: novità vere
SOFTWARE
strumenti per fotografi
Lightroom 4:
novità vere
Lightroom sta facendo una crescente concorrenza a Photoshop: le nuove funzioni sono
progettate con l’occhio attento alle esigenze dei fotografi. Pregevole il nuovo pennello
per la modifica locale della temperatura colore.
E’ frequente scattare in presenza di luci di due differenti temperature colore. Il flusso di lavoro normalmente obbliga a fare
una doppia conversione, da scontornare e unire in Photoshop, un procedimento lungo e
complicato; oppure occorre desaturare la sorgente luminosa meno importante, con la perdita di informazioni colore
nelle zone di intervento.
Il bilanciamento per la sorgente luminosa interna calda
(Tungsteno), rende azzurre
le pareti illuminate dalla luce
esterna.
Il nuovo pennello correttivo
all’opera. Le funzioni di riconoscimento automatico dei
bordi hanno fatto un buon
lavoro: in rosso sono evidenziate le zone che subiranno
l’intervento.
Lightroom 4 è stato appena reso disponibile. Noi abbiamo provato la versione
Beta in modo da fornirvi tempestive informazioni sul nuovo software di Adobe. Ovviamente possono esserci alcune
differenze con la versione definitiva, ma
riguarderannoessenzialmenteiproblemi
di stabilità e ottimizzazione.
Alcunedellenovitàsonounadeguamento
alle soluzionideiconcorrenti, in particolare i prodotti Apple; mi riferisco, tanto per
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Il cursore Temperatura del
pennello correttivo ha quasi
corretto la dominante azzurra sulle pareti. Dalle nostre
prove è risultato che questo
intervento sulla temperatura
colore è più limitato rispetto al
normale sviluppo del file Raw.
iniziare, alla creazione di libri fotografici,
funzione che sia iPhoto che Aperture offrono da anni. C’era da aspettarsi che la
casa che produce InDesign integrasse
uno strumento per l’impaginazione delle fotografie. Allo stesso modo, la casa
che produce Premiere non poteva non
prevedere la possibilità di intervenire sui
filmati: ora sono disponibili strumenti di
CameraRaw per ottimizzare le riprese video fatte con la nostra reflex.
Problemi di gioventù: la modalità
Cancella del pennello correttivo
va a blocchi. Andrà verificata sulla
versione definitiva.
Le novità non si fermano qui: Lightroom
finalmente integra un sistema di geolocazione delle immagini, come molti altri
fanno da tempo.
E’presente anche una nuova funzione che
porterà Lightroom ancora più vicino ai fotografi professionisti: il Soft-Proof, grazie
al quale sarà possibile avere un’anteprima
a monitor della stampa. Oltre alle novità ci
sono poi i miglioramenti: funzionipiùprecise e adattate alle esigenze degli utenti.
Alcuni obiettivi peccano di un’aberrazione cromatica evidente. Si manifesta
ai bordi, dove le parti contrastate dell’immagine mostrano artefatti a colori
vivaci. Lightroom, che si appoggia al plug-in Camera Raw 6, permette sia la
correzione manuale, sia quella automatica su un database di obiettivi.
Una situazione ad alto contrasto su cui applicare gli strumenti del nuovo pannello
esposizione.
La combinazione dei cursori Luci e Ombre non produce più quella fastidiosa comparsa
di aloni attorno alle zone di passaggio tra chiari e scuri.
Camera Raw: nuova logica
nello sviluppo dei file
Iniziamodauncambiamentoformale,più
che strutturale: i cursori principali dello
sviluppo non hanno più intervalli e valori
di default “particolari”, ma si presentano
tutti impostati a zero, in generale con range da -100 a +100. Il cursore dell’esposizione mantiene comunque il range -5/+5
stop.
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A parte qualche difficoltà iniziale, questo
cambio formale renderà più facile neutralizzare una regolazione e permetterà
di avere un’idea su una scala percentuale
dell’entità di intervento; è una scelta che
ci porta sempre di più a eseguire le modifiche osservando l’istogramma.
Parlando del modulo sviluppo notiamo lo sforzo di razionalizzare i comandi: esposizione e contrasto ora sono
raggruppati, con la stessa importanza
che si dà a questi valori in camera oscura;
il loro intervento modifica l’istogramma.
Seguono le regolazioni per le zone periferiche dell’istogramma, dove i quattro
cursori interverranno sugli estremi (Neri
e Bianchi) e le zone poco più verso il centro (Luce di schiarita e Recupero).
Si nota una sorta di promozione per i comandi Recupero e Luce di schiarita che
L’uso dei pennelli per schiarire di norma porta ad un aumento
locale del rumore di fondo.
La nuova palette dei pennelli ospita
ben tre cursori per rendere meno evidente l’area di intervento; i parametri
prevedono la nitidezza, il disturbo e
il Moiré.
Una volta attivata la funzione di Soft-Proof, apparirà
la scelta dei profili, appena sotto agli istogrammi.
Le aree rosse mostrano le zone critiche che non verranno stampate correttamente, mentre tutto il resto dell’immagine assume
il possibile aspetto della stampa finale, a patto che il monitor sia
calibrato.
guadagnano uno status di strumenti di normale utilizzo, piuttosto che eventuale risorsa per la correzione di immagini critiche.
Questo passaggio di grado è sicuramente dovuto alla buona
evoluzione di questi due strumenti particolari che, rispetto al
passato, non mostrano più vistosi artefatti nei loro interventi.
E’ stato modificato il funzionamento di chiarezza, in modo da
produrre effetti con minore artificiosità. Meno male, in alcune
situazioni la “firma” di questa funzione era troppo evidente.
Novità per gli amanti del viraggio: con la nuova versione si può La prova di stampa: l’accesso al Soft-Proof avviene tramite il
lavorare anche sui singoli canali RGB. Sebbene sia un pannello menu, oppure attivando la funzione alla base dell’anteprima.
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Lightroom 4 migliora il supporto per i file video.
Le novità si notano con la Timeline, nella quale è possibile inserire il punto di inizio e
quello di uscita del file video.
Per elaborare i video è necessario applicare
un pre-set salvato con le modifiche apportaLe elaborazioni dei video si limitano a: esposizione, contrasto, ritaglio bianco, ri- te ad un fotogramma estratto.
taglio nero, saturazione, vividezza, curve, gestione colore, divisione toni, versione
di elaborazione e calibrazione. Niente pennelli creativi, nè effetti.
che si utilizza poco, in realtà offre regolazioni molto precise sulla curva; le regolazioni sui singoli canali ora danno la possibilità agli utenti più raffinati di ottenere
conversioni con bilanciamenti cromatici
molto particolari.
Più precisione
nelle correzioni locali
Un notevole miglioramento l’abbiamo
rilevato nei pennelli correttivi, che finalmenteintegrano la modifica della temperatura colore.
Questa è davvero una succosa novità: le
piccole infiltrazioni di luce con tempe117 TUTTI FOTOGRAFI
ratura colore diversa si correggeranno
come si deve, senza passare per le usuali
tecniche di desaturazione locale, oppure
delle doppie conversioni.
Manca purtroppo il contagocce, quindi le
regolazioniandrannofattemanualmente.
Comunque meglio di prima.
Le regolazioni locali comprendono ora
anche la riduzione del rumore di fondo, in
modo da rendere meno evidenti gli interventi; è una raffinatezza che manca negli
altri programmi.
Curiosa la presenza di un nuovo cursore
per la riduzione locale dell’effetto Moiré.
Sviluppo video per fotografi
Se la versione 3 di Lightroom permette di
vedere i file video prodotti con le reflex,
la versione 4 aggiunge la possibilità di
elaborazione, anche se ancora allo stato
embrionale. I passaggi non sono diretti,
infatti il modulo Sviluppo non supporta
direttamente i file video.
Il meccanismo si basa su un piccolo
espediente: si estrae un Jpeg dal file video, lo si elabora nel modulo sviluppo,
si salva un pre-set e lo si applica al file
video. Non è intuitivo, sebbene abbia una
certa logica.
Non possiamo fare tutto quello che di so-
Il nuovo modulo
mappa si appoggia
a Google Maps, per
cui è attivo solo in
presenza di una
connessione internet.
Le immagini con un riferimento geografico appaiono come miniature
sulla mappa.
La funzione di ricerca è rapida e precisa. Interessante la ricerca anche per CAP.
lito facciamo sui file Raw, per via della natura stessa del filmato e per limiti del programma: i file video sono una sequenza di
immagini, grosso modo dei Jpeg, e come
tali non permettono, tra le varie cose,  di
cambiare con disinvoltura la temperatura colore; inoltre il recupero delle ombre
sarà molto rumoroso.
In più il programma limita le modifiche,
escludendo, per esempio le regolazioni
locali e la vignettatura creativa; insomma:
si regola esposizione, contrasto, colori. E’
però un inizio.
Di certo non siamo davanti alla potenza
di Premiere, After Effects, Final Cut, e
nemmeno di iMovie, ma va riconosciuto
lo sforzo di creare uno strumento di video editing per fotografi, che utilizza il linguaggiodellosviluppoRawpiuttostoche
quello dei programmi di editing video.
Vedremo in futuro.
Mappe: una foto, un luogo
FinalmenteAdobehaintegratolafunzione
mappe per catalogare le nostre immagini
anche con riferimenti geografici. Per molti fotografi è una buona opportunità poter suddividere i propri lavori in base alle
coordinate geografiche. Fino ad adesso
solo Aperture, tra gli strumenti professio-
nali di sviluppo Raw, offriva un supporto
simile.
Il funzionamento si appoggia all’ormai
collaudato servizio di Google Maps. Al
momento la maggior parte delle nostre
immagini non ha un dato GPS registrato all’interno, quindi dovremo fare l’abbinamento manualmente; l’operazione è
comunquefacilegrazieall’ottimaintegrazione del servizio di Google.
Per chi vuole, invece, vedere senza sforzo il risultato di una mappa popolata da
tante etichette, il consiglio è di importare
leimmaginiscattateconunosmartphone
dotato di GPS.
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Il nuovo modulo Libro permette di impaginare e stampareilpropriolibropersonale.
Per rendere il tutto ancora più
facileèpresenteunafunzione
diimpaginazioneautomatica.
I formati disponibili coprono i
tre layout fondamentali: orizzontale, verticale e quadrato.
Molto interessante il formato
30x30cm.
Il servizio di stampa offerto da Lightroom
al momento utilizza Blurb. La pagina del
sito, in italiano, mostra sia le opzioni che
i prezzi.
Leimpaginazionidisponibilisonomoltissime, anche a doppia pagina; è possibile
inserire sia foto che testi.
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In Lightroom l’invio di email si appoggia di solito al software di L’invio delle email all’interno di Lightroom 4 comprende una fidefault sul computer. Nel caso l’utente utilizzi una webmail come nestra per la composizione e una rubrica, nella quale è anche
GMail, è possibile impostare i parametri di uscita.
possibile creare gruppi.
E’ prevista l’importazione dei file Log dei
tracciatori Gps, sebbene al momento ci
sia qualche incompatibilità.
Modulo libro
per i nostri “reportage”
Diversi sono i libri fotografici che ho realizzato tramite iPhoto e Aperture. Inutile
negare che sia una buona opportunità:
vedere le nostre immagini stampate su
una bella carta patinata con copertina è
una gratificazione notevole.
Sulsitodiwww.tv.adobe.comsonopresentitrefilmati(ininglese)diintroduzionealle
funzionalitàdiimpaginazione.Ilserviziodi
stampa si appoggia a Blurb, il quale offre
formati quadrati da 18x18cm a 30x30cm
e formati rettangolari, sia orizzontali che
verticali, da 20x25cm a 28x38cm. Il formatoquadrato30x30cmèunatentazione
alla quale è difficile resistere.
Il flusso di lavoro permette di lasciare a
Lightroom il compito di impaginare partendo da una nostra selezione di immagini; è una funzione che offre una buona
base di partenza da modificare a nostro
piacimento. In alternativa si può impaginare ogni singola pagina scegliendo dai
molti layout presenti nella libreria: si va
dalle pagine a foto singola, con o senza
testo, fino a quelle con molte immagini,
sempre con o senza testo. Non mancano
le opportunità per i momenti di gloria personale: una foto su doppia pagina.
Non è ancora possibile creare un lay-out
personalizzato direttamente dal Modulo
Libro, esiste comunque un metodo che
passa per il Modulo Stampa; i lay-out
personalizzatiprobabilmentesarannoun
miglioramento di Lightroom 5.
Una differenza rispetto ad altri software e ai servizi on-line di stampa libri è la
mancanzadilay-outtematici;nonostante
Lightroom sia un software serio e professionale sarebbe stato comunque utile
avere a disposizione temi come il viaggio,
l’album di famiglia, i matrimoni. Per ora
dovremoaccontentarcideilay-outdisponibili, ma sopperire a questa mancanza
potrebbe essere un’opportunità per i numerosi produttori di plug-in.
Soft-Proof: benvenuti profili di stampa
Una funzione che è stata a lungo richiesta
è la possibilità di importare in Lightroom
i profili di stampa. Adobe ha finalmente
reso disponibile questa funzionalità con
la quale è possibile vedere, e correggere,
le tonalità che non sono stampabili su un
determinatodispositivo.Questafunzione
aiuterà i professionisti a sviluppare i file
Raw evitando di creare tonalità difficili da
mandare in stampa.
Anche per chi non lavora in campo professionale questa novità darà vantaggi,
grazie al fatto che le stampanti casalinghe
di buona qualità hanno profili colore per
ogni carta del produttore. Basta quindi
indicare a Lightroom con quale carta, originale, si stamperà e a monitor saranno
evidenziati gli eventuali colori non stampabili. Sarà sufficiente regolare la saturazione di quelle specifiche tonalità, sia manualmente che con lo strumento Target,
per far rientrare i colori delle nostre immagini in quelli stampabili dal nostro dispositivo. Il soft-proofing , come metodo,
prevede che il monitor sia calibrato, anche se gli avvertimenti visivi di “area non
stampabile”permettono di avere un’idea
precisa delle aree critiche da correggere
anche senza un monitor calibrato.
Invio diretto email
Disporre di una pur minima funzione che
permetta di inviare una versione a bassa
Prezzi
Il prezzo è di e 132, con una sensibile
flessione rispetto al precedente. L’aggiornamento e 75.
 
Requisiti
Piattaforma Windows: Windows  Vista
SP2 o Windows 7 SP1, 2 GB Ram
Piattaforma Macintosh: CPU Intel Multicore 64 bit, OSX 10.6.8 o 10.7, 2 GB
Ram
Lingua: italiano
risoluzionediun’immagineèimportante.
Fino alla versione 3, era limitata la capacitàdiLightroomdiesportarevelocemente
file Jpeg di dimensione minima.
Ora il supporto è migliorato: la composizione di un’email avviene all’interno del
programma, con tanto di rubrica personale integrata. Per l’invio il sistema si
appoggiaalprogrammadipostapredefinito sul proprio computer.
Il giudizio
Adobe ha esteso le capacità di Lightroom
sia integrando funzioni già presenti su
altri software, che introducendone altre
completamente nuove per questa classe
di programmi.
Manca invece il riconoscimento dei volti,
presente da Picasa in su; questa funzione
potrebbe diventare disponibile, ulteriormente estesa a qualunque forma, nel futuro Adobe Bridge CS6, come ho notato
in un filmato su AdobeTv.
Una riflessione: gli sforzi dei progettisti
per migliorare Lightroom sembrano tendere ad allontanare sempre di più da Photoshop i fotografi, professionisti o meno,
per portarli nel mondo di Lightroom.
Maurizio Costa
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