3) La predisposizione dell`impianto
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3) La predisposizione dell`impianto
Convegno: “La domotica per la sicurez z a” Intervento dal titolo La predisposizione dell’impianto Verso la soluzione domotica A cura di Massimo Perotto - VIMAR SpA 55 Convegno: “La domotica per la sicurez z a” Premessa La guida CEI 64-100 tratta in modo dettagliato le caratteristiche delle infrastrutture da predisporre in un edificio residenziale al fine di consentire l’agevole posa del cablaggio dedicato alla distribuzione dei servizi di telecomunicazione e alle applicazioni domotiche. La predisposizione delle unità immobiliari si basa sui seguenti principi: - L’infrastruttura è “universale” ossia in grado di consentire la posa dei cavi per una rete domestica dotata di un ragionevole numero di applicazioni, con possibilità di personalizzazioni nel caso di impianti particolari - L’ infrastruttura consente di fruire dei servizi considerando diverse ipotesi di arredo - Le infrastrutture devono essere realizzate contestualmente alla costruzione dell’immobile, senza andare ad alterare le caratteristiche del progetto strutturale dello stesso e delle caratteristiche di isolamento termico e acustico - La topologia è a stella per le applicazioni TLC, è libera per la domotica - Prevedere un adeguato dimensionamento degli spazi installativi per distributore domestico e scatole di derivazione. - Rispettare le quote installative delle scatole, in base al tipo di apparecchio. La Norma CEI EN50090-9-1 del CT205 ha definito una normalizzazione delle infrastrutture con una classificazione gerarchica degli “Spazi Installativi”. L’antintrusione si realizza cablando sul bus una serie di sensori che comunicano alla centrale con continuità lo stato dell’area protetta. Sulla base di queste segnalazioni una centrale elabora le informazioni ed agisce di conseguenza: nessuna azione, allarme sonoro, chiamata telefonica, Email, sms, azionamento di eventuali applicazioni ausiliarie (es. automazione luci). Completano il sistema uno o più moduli di interfaccia con cui l’utente può comandare il sistema. Normalmente il sistema può essere suddiviso in aree, a seconda dell’estensione dell’abitazione e del tipo di protezione che si richiede: protezione totale nel caso si esca di casa o protezione perimetrale/zona giorno quando si è presenti nelle ore notturne. I sensori di protezione sono di tipo: - Perimetrale esterno o interno (giardino, terrazzo, porte e finestre) - Volumetrico interno I dispositivi per il sistema antintrusione devono essere installati in conformità ad una normativa specifica (CEI 79-3). Questa in particolare prevede che il cavo bus a cui sono connessi i dispositivi antintrusione sia separato dal resto del sistema (la comunicazione avviene tramite moduli di interfaccia) e, nel 57 58 caso il sistema sia di livello di prestazione 1, può condividere la conduttura con altri cavi. E’ possibile inoltre monitorare alcune situazioni di potenziale pericolo installando sensori specifici in grado di rilevare: - Fughe di gas esplosivi - Fughe di gas tossici (CO) - Principio di incendio - Allagamento - Mancanza di energia elettrica Queste applicazioni si definiscono “allarmi tecnici”. Convegno: “La domotica per la sicurez z a” 61 62 Convegno: “La domotica per la sicurez z a” 63 64 Convegno: “La domotica per la sicurez z a” 65 66 Convegno: “La domotica per la sicurez z a” 67 68 Convegno: “La domotica per la sicurez z a” 69 70 Convegno: “La domotica per la sicurez z a” 71 72 Convegno: “La domotica per la sicurez z a” 73 74 Convegno: “La domotica per la sicurez z a” 75 76 Convegno: “La domotica per la sicurez z a” 77 78 Convegno: “La domotica per la sicurez z a” 79 80 Convegno: “La domotica per la sicurez z a” 81