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Settimanale di
16 marzo 2012
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIII N. 10
Spedizione in Abbonamento
Postale Regime libero Modena
tassa riscossa, Tax percue.
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di Modena Poste Italiane spa
a soli
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in edicola
salviamo l’ospedale
A fronte del continuo impoverimento
dell’Ospedale di Carpi, è possibile creare
in città, sull’esempio di Sassuolo, una
Fondazione che lo tuteli e distribuisca in modo
equo le donazioni che arrivano da imprenditori
e mondo del volontariato? arriveremo mai
a costruire un nuovo ospedale pubblico-privato?
Don Claudio
Pontiroli
Federico
Poletti
carpi perde uno dei suoi
“don” più amati
remesina: la saga approda
davanti al difensore civico
a rischio la sede
fiorentina di champion
etichetta mia, ora ti
riconosco...
16.03.2012 n° 10
2
Libri
Tra le righe...
da non perdere!
Nucleare sì, nucleare no.
Di Sabrina Arcuri
L
’11 marzo 2011, il terremoto più potente mai registrato
in Giappone provoca uno tsunami che colpisce direttamente la centrale nucleare di Fukushima. A partire
dallo tsunami che ha devastato il Giappone vogliamo ricordare il libro Nucleare sì? Nucleare no, di Sabrina Arcuri. Un
testo che riflette sull’utilizzo, o il non-utilizzo, dell’energia
nucleare per scopi civili. Lo scorso anno l’ipotesi paventata
dal Governo italiano di riaprire la discussione sul nucleare
ha creato un acceso dibattito e la tragedia di Fukushima,
accaduta di lì a poco, ha infiammato i termini della questione. Nucleare sì? Nucleare no, nasce proprio come indagine
sull’energia nucleare per chi vuol farsi un’idea precisa
dell’argomento senza essere un esperto. Il dibattito è drogato dalla disinformazione: avremo energia a basso costo?
Che cosa è cambiato rispetto a 25 anni fa? E’ progredita la tecnologia? Si sono
ridotti i rischi? Li avevamo sovrastimati? Abbiamo risolto le questioni aperte?
Siamo di fronte a problematiche che devono essere comprese, almeno nelle loro
linee essenziali, da tutti coloro sui quali ricadranno gli effetti, positivi e negativi,
delle scelte politiche: i cittadini. Per questo riteniamo che chi ha la responsabilità
delle decisioni abbia anche il dovere di offrire risposte e di spiegare i motivi delle
scelte operate. Dopo la reazione popolare che seguì lo scoppio dei reattori nucleari
in Giappone e considerato l’esito del referendum del giugno dello scorso anno,
il Governo italiano ha sospeso la questione. Ma non è escluso un nuovo inizio del
programma energetico nucleare. In Nucleare sì, nucleare no il punto di partenza è
senza preconcetti: si cercano le fonti, le si analizza e le si confronta.
San Marino: “Qualcuno faccia qualcosa”.
“
Non ne possiamo più. Qualcuno faccia qualcosa”. Sono numerosi i residenti
della frazione di San Marino a lamentare le deprecabili condizioni in cui versa
Piazzale Gasparini in prossimità dei bidoni dedicati alla raccolta differenziata
dei rifiuti. “I bidoni sono sempre pieni e la gente è obbligata o a tornarsene a
casa con la propria spazzatura oppure a lasciarla a terra. Di conseguenza lo spiazzo è sempre sporco e pieno di rifiuti abbandonati. Gli operatori di Aimag dovrebbero passare più spesso, questo renderebbe l’area più pulita e decorosa”. Come è
noto, a Carpi la raccolta differenziata dei rifiuti ha raggiunto il 62% come media
cittadina, con un incremento del 5,6% rispetto al 2010, mentre, nelle aree urbane interessate dal provvedimento di raccolta domiciliare - centro storico e frazioni a parte - la quota “virtuosa” sfiora il 74%. Numeri eccellenti, primati che ci
inorgogliscono ma, dal momento che non esistono zone di Serie A e altre di Serie
B, occorre che Aimag si faccia carico del problema sollevato dai sanmarinesi e
cerchi di porvi rimedio. Difficilmente si arriverà a una raccolta porta a porta nelle
frazioni - troppo onerosa per un numero
esiguo di cittadini - ciò non toglie che
proprio lì, dove la cittadinanza differenzia
autonomamente, conscia dell’importanza di tale azione, senza alcuna pressione,
Aimag debba essere attenta e “ligia” al
dovere. Il rischio, in caso contrario, è che la
gente si stufi e getti tutto nel cassonetto
grigio. E questo rappresenterebbe una
sconfitta per ciascuno di noi.
Jessica Bianchi
Il graffio
La Iena
“Con la cultura non si mangia”, disse Campedelli.
Ops, scusate, era Tremonti…
Frase della settimana...
“Dobbiamo far capire agli extracomunitari
che qui si paga e non possono fare quello che
pare a loro, tanto se Sinergas non riscuote paghiamo
noi. Persino i meridionali adesso si sono messi
a fare così… Finirà che i servizi sociali pagano
Sinergas che poi paga il Comune”.
Argio Alboresi, capogruppo Lega Nord, in Consiglio Comunale.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE
Gianni Prandi
CAPOREDATTORE
Sara Gelli
REDAZIONE
Jessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio,
Enrico Gualtieri, Federico Campedelli,
Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli,
Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA
Liliana Corradini
PUBBLICITA’
Multiradio - 059698555
STAMPA
Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE
Via Nuova Ponente, 24/A CARPI
Tel. 059 645566 - Fax 059 642110
[email protected], [email protected]
COOPERATIVA RADIO BRUNO arl
Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999
Chiuso in redazione il 14 marzo 2012
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La 21enne carpigiana Serena Morselli dal 15 ottobre vive e studia a Berlino nell’ambito del progetto Erasmus
Un’esperienza che apre la mente
L
asciare famiglia e
amici per immergersi
completamente in una
realtà straniera, conoscere
coetanei di tanti paesi, affrontare situazioni difficili, vivere
esperienze indimenticabili.
Eccolo l’Erasmus: esperienza vissuta, dal 1987, anno
di nascita del programma,
da circa un milione e mezzo
di studenti in tutta l’Unione
Europea. L’Erasmus è stata
anche la scelta della 21enne
carpigiana Serena Morselli.
Dopo il diploma scientifico
con indirizzo tradizionale-bilingue al Liceo Fanti, Serena
dal 2010 è iscritta alla Facoltà
di Fisica a Bologna. In questi
giorni, la studentessa è rientrata a Carpi per una breve
pausa prima di ripartire alla
volta di Berlino, per completare la sua borsa di studio alla
Freie Universität che scade a
fine luglio.
Quando e perchè hai
deciso di studiare a
Berlino?
“Berlino mi ha sempre affascinata per la sua storia e in
quanto capitale della Germania, paese che amo molto.
Ho avuto la conferma del suo
fascino quando l’ho visitata
durante una gita in quinta superiore. Perciò, non appena è
uscito il bando Erasmus e ho
visto Berlino tra le opzioni,
non me lo sono fatta ripetere
Serena Morselli davanti alla
porta di Brandeburgo
serena racconta
la sua berlino
Leggi la notizia su:
www.temponews.it
due volte”.
Come si svolgono le tue
giornate nella capitale
tedesca?
“A Berlino condivido una
stanza nel quartiere di
Zehlendorf insieme a Sonja,
una ragazza di Stoccarda.
Esco al mattino e torno nel
pomeriggio, spesso pranzo in
mensa insieme ai compagni
o, col bel tempo e visto il tanto verde del campus, mangio
un panino al sole. Vivendo un
po’ lontana dal centro, circa
una mezz’ora di metropolitana, non mi capita spesso di
uscire durante la settimana,
preferisco passare la serata
in casa, con gli amici, per
cenare e divertirci coi giochi
di società, che qui sono molto
popolari. La vera vita Erasmus la vivo nei weekend e
durante le vacanze”.
Qual è la vita Erasmus?
“E’ vivere la città e la multiculturalità che la caratterizza:
dall’andare in un pub a fare
serata al più esotico concerto
di musica africana o argentina, al più caratteristico WGParty. Il WG è un appartamento condiviso, come tutti
quelli degli studenti, e se si
decide di fare una festicciola
il padrone di casa non manca
mai di dirti: “se vuoi porta
un amico”. Così nascono
le serate più belle, a ballare
in qualche soggiorno con
persone appena conosciute, a
cucinare in
compagnia
o ad assistere a chi
improvvisa una jamsession
con tamburi e chitarre
trovati
in casa.
Penso che
l’Erasmus
vada ben
oltre gli
stereotipi
dell’andare a ballare
tutte le sere
e conoscere gente da tutto il mondo:
queste cose sono di certo
vere, ma tutto quello che dentro di te suscita un’esperienza
di vera vita vissuta all’estero,
da cittadino e non da turista,
con l’impegno di integrarti
nella tua nuova città e nella
tua nuova casa, è ai più incomprensibile. L’esperienza
Erasmus rappresenta il primo
passo per aprire davvero la
mente”.
L’Erasmus è sempre
un’occasione per stringere nuove amicizie con
persone provenienti da
ogni parte del mondo.
Vuoi parlarci delle tue?
“Le mie prime amicizie sono
state un ragazzo iraniano e
una coppia di coinquiline,
una polacca e una aretina.
E’ quasi impossibile evitare
gli italiani. Malgrado abbia
cercato di vivere solo in un
contesto tedesco, la vicinanza
culturale è davvero un legame troppo forte, e gli amici
italiani sono decisamente indispensabili. Ho legato molto
anche con i miei compagni
di classe, quasi tutti tedeschi,
e altre due ragazze Erasmus,
una inglese e una slovacca:
insomma uno splendido
poutpourrì! Ma l’amica più
cara è decisamente la mia
coinquilina, che mi fa sentire
a casa anche qui a Berlino”.
Quali sono le differenze
principali che hai notato
tra Berlino e l’Italia?
“La differenza principale è la
totale indifferenza al tempo, e ciò significa lezioni a
qualsiasi orario e pasti a ogni
ora. Da quando la giornata
inizia a quando finisce tutti
fan di tutto senza un ordine
cronologico apparente. Tutto
è molto più spontaneo, oltre
che pratico. Si fa quel che
si deve fare, indipendentemente da che ora sia, da ciò
che possano pensare gli altri,
e questo vale non solo per
gli studenti ma anche per i
manager in abito scuro. L’approccio libero alla giornata
è molto stimolante, e molto
diverso da quello che ho sem-
pre vissuto in Italia. La stessa
spontaneità si riflette poi
nelle lezioni: c’è un contatto
molto diretto coi professori e
i tutor, l’ambiente universitario è davvero un’amalgama
molto ben miscelata! Tutto è
a portata di mano, dai musei
(con fortissime riduzioni di
prezzo per gli studenti) alle
biblioteche, ai tantissimi
cinema con film in lingua
originale, ai mille eventi
culturali volti soprattutto a
sottolineare l’internazionalità
di ogni argomento”.
C’è un luogo particolare
che porterai nel cuore?
“Il Mauer Park: uno spiazzo
grandissimo ai piedi di un
pezzo restante del muro in
cui ogni domenica oltre a
uno splendido mercatino
delle pulci, c’è il karoke più
famoso di tutta la Germania.
In una piccola arena naturale,
una folla di adulti e bambini
rimane per ore seduta sulla
collina per assistere alle esibizioni canore di gente proveniente da tutto il mondo, da
una bimbetta sui sei anni a un
signore anziano nostalgico di
John Wayne, che cantano o ci provano - alcuni terribili,
altri bravissimi, e tutti ad applaudire sempre e comunque.
La fila per esibirsi è lunghissima ma un giorno o l’altro lo
voglio assolutamente fare”.
Chiara Sorrentino
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4
Consiglio Comunale
Ostello: ma
quanto ci costi?
E
’ stata discussa in Consiglio Comunale un’interrogazione presentata
da Lorenzo Paluan (Carpi a 5
stelle e Prc - sull’Ostello della
Gioventù di via Alghisi. Paluan si
è chiesto quanto tempo occorra
al Comune per predisporre un
bando di gara per la gestione
di un bene di sua proprietà, a
che punto sia l’elaborazione per
quello dell’Ostello e a quanto
ammontino le spese di mantenimento della struttura dal suo
completamento. Gli ha risposto
l’assessore al Turismo, Simone
Morelli: “il bando uscirà tra
qualche settimana e sarà riservato a privati o associazioni che
dovranno proporre all’interno
dell’Ostello anche iniziative di
tipo culturale e non solo legate al turismo. Molti soggetti si
sono già informati. Abbiamo
atteso la rendicontazione degli
altri enti che hanno partecipato alle spese per la realizzazione dell’Ostello per verificare
eventuali risorse aggiuntive
per l’arredamento interno,
che vorremmo fosse dedicato,
ad esempio, alla promozione
dell’enogastronomia del territorio”. Paluan si è dichiarato
insoddisfatto della risposta,
“dal momento che i contributi della Provincia per il restauro
dell’intonaco sono stati rendicontati; che il primo progetto
è del 2004; che l’edificio è finito da tempo e che dopo aver
speso più di 1 milione di euro
non sappiamo cosa fare al suo
interno”.
“Sinergas fatturi
solo ai morosi”
D
iscusso un Odg firmato
dai consiglieri Pd Davide Dalle Ave e Marco
Bagnoli sugli impianti di riscaldamento centralizzati, nel quale si chiede a sindaco e Giunta
a predisporre gli atti affinché a
Carpi si prevengano fenomeni
di distacco della fornitura del
gas metano a condominii dove
abitano famiglie impossibilitate
a causa della crisi a pagare le
bollette. Paolo Zironi (Pd) ha
definito preoccupante la situazione di diversi palazzi: “nei
prossimi mesi andranno all’asta
almeno 40-50 immobili in città. Sinergas potrebbe fatturare
singolarmente alle famiglie e
non ai condominii i consumi,
utilizzando poi lo strumento
dei millesimi per recuperare i
soldi delle fatture alle famiglie
morose. Chiedo all’assessore di
attivarsi in questo senso”. “Il
problema - ha detto il sindaco non può essere di pertinenza del
Comune ma delle proprietà degli alloggi. Noi siamo intervenuti
per pignorare appartamenti o
murare alloggi: non posso sottacere però la leggerezza con
cui alcuni amministratori condominiali scaricano sul Comune
il peso di tali situazioni”. L’odg
è stato approvato a esclusione
della Lega.
L’assessore all’Economia del Comune di Carpi, Simone Morelli, risponde ai dipendenti dell’Ipercoop
Borgogioioso, da giorni in “rivolta” perché contrari alle aperture domenicali
“Il vero tema è la riforma del mercato di lavoro”
“
Non si deve rischiare
di far equiparare, agli
occhi dei cittadini, le
battaglie giuste con la difesa
degli interessi delle lobby.
Le liberalizzazioni sono una
cosa, la precarietà un’altra. La
vera battaglia deve essere sul
secondo tema”. A rispondere
ai dipendenti dell’Ipercoop
Borgogioioso, da giorni in
subbuglio perché contrari
alle aperture domenicali rese
possibili dalla liberalizzazione
degli orari voluta dal Governo
Monti, è l’assessore all’Economia del Comune di Carpi,
Simone Morelli. “Gli Enti Locali in questa storia non hanno
voce in capitolo perché, essendo una trattativa tra privati,
non hanno la facoltà di intervenire. Nonostante ciò, non ci
siamo tirati indietro e abbiamo
chiesto alle catene distributive
di specificare come intendano
muoversi, riuscendo a far sì
che, almeno per 10 giornate,
corrispondenti alle festività
più importanti, chiudano”.
L’assessore fa notare come, a
fronte della richiesta di alcuni
lavoratori di poter liberamente
decidere quando godere del
tempo libero al quale hanno
diritto, vi siano d’altra parte
tanti giovani che si ritrovano
senza un’occupazione, a causa della crisi o per le difficoltà
nell’accedere al mondo del
lavoro. “E’ evidente che questi
due fatti stridono tra loro. Una
politica seria deve mettere in
comunicazione queste due
rispettabili istanze e trovare
una sintesi. Iniziamo col dirci
la verità: a molti carpigiani
i negozi aperti di domenica fanno comodo. Questa
potrebbe inoltre essere
l’occasione per creare nuovi
posti di lavoro”. Ed è proprio
sulla tipologia di contratti che
Morelli invita a concentrare
sforzi e attenzione: “che tipo
di occupazione ci sarà? Buona
o cattiva, precaria o stabile?
Invito tutti, sindacati compresi, a lottare su questo. Il vero
tema è la riforma del mercato
di lavoro”.
M.M.
Donne e lavoro: “se uno degli indici sui quali si misura la civiltà di un Paese è il
grado di tutela della sua componente femminile, allora in Italia c’è davvero
ancora molta strada da fare”, ha dichiarato la coordinatrice della Cgil di Carpi,
Tamara Calzolari
La crisi è femmina
L
e donne sono le prime
a soffrire della crisi
economica. A confermarlo sono i numeri: a
fronte delle 887 domande
di disoccupazione maschile
avanzate lo scorso anno nel
distretto carpigiano, sono
1.052 quelle delle donne. Se
si esamina poi un arco temporale più lungo - dal 2009
al 2011 – il dato è aumentato
del 30% rispetto al 2009 e
raddoppiato nel triennio.
Lo ha dichiarato la coordinatrice della Cgil di Carpi,
Tamara Calzolari, nel
corso della serata sul tema
Donne e lavoro, organizzata,
martedì scorso, dai Giovani
Democratici e dalle donne
del Pd presso il Cinema
Ariston di San Marino. “Le
donne – spiega la coordinatrice - sono più esposte della
controparte maschile perché
spesso hanno un rapporto
di lavoro più precario che le
rende maggiormente esposte
al rischio di essere buttate
fuori dal mondo del lavoro
quando arriva la tempesta”.
Non solo: essere donna significa anche, troppo spesso,
avere un inquadramento più
basso e meno possibilità di
essere flessibili. “Oggi il
lavoro domenicale e H24 è
il cavallo di battaglia del Governo ma questo è evidentemente più problematico
per una donna che, spesso,
ha anche compiti di cura
rispetto a figli o familiari
anziani”. Dopotutto viviamo
pur sempre nel Paese in cui
alle donne spetta, a parità
di titolo di studio, mansione e orario di lavoro, uno
stipendio inferiore del 5%
rispetto a quello dei colleghi
maschi. “Oggi vi sono madri
che ritirano i propri bambini
dall’asilo perché diventa più
conveniente restare a casa
piuttosto che pagare una
retta, e i tagli alla spesa pubblica delle varie manovre
finanziarie di certo non aiutano”. Una donna, ribadisce
Calzolari, subisce il taglio di
un servizio tre volte: perché
molte di loro sono impiegate
nella pubblica amministrazione; perché senza un supporto fa più fatica a portare
avanti un lavoro continuativo e, infine, perché, come
cittadina, di quel servizio
non potrà più godere. Ma
cosa occorre per giungere
alla parità di genere? “E’ importante contrastare in tutti
i modi possibili la pratica
delle cosiddette dimissioni
in bianco e i congedi obbligatori per maternità, ma non
c’è solo questo. Sul tavolo
riguardante il mercato del
lavoro che si sta discutendo
a livello nazionale, c’è molta
timidezza rispetto alla stabilità e alla tutela del lavoro,
soprattutto se l’argomento
in discussione riguarda la
limitazione dell’articolo
18. Sono ragionamenti di
retroguardia, secondo i quali
togliendo diritti si può riguadagnare in competitività. Ricordiamoci tutti che, quando
si toglie una tutela, le donne
sono le prime a risentirne”.
Si parla continuamente di
difesa della famiglia ma se
le giovani donne non sono in
grado di avere un contratto
sufficientemente stabile da
consentire loro di pianificare
un progetto di vita, allora
questi restano slogan privi
di contenuto, buoni soltanto
per misere campagne elettorali. “Se uno degli indici
sui quali si misura la civiltà
di un Paese è il grado di
tutela della sua componente
femminile – chiosa Calzolari – allora in Italia c’è ancora
molta strada da fare”.
Marcello Marchesini
Corso Alberto Pio
(Galleria Max Mara)
A Carpi una
sede di Bper
Futura
B
per Futura - Associazione per lo sviluppo della
Banca Popolare dell’Emilia Romagna - è un’associazione senza scopo di lucro che si
propone di promuovere una
partecipazione attiva, cosciente e informata dei soci alla vita
sociale della Banca Popolare
dell’Emilia Romagna. L’iniziativa nasce dalla convinzione suffragata dall’esperienza storica,
che l’attenzione e il controllo
informato dei soci sull’operato
del management siano una condizione essenziale per garantire
una maggiore efficienza ed evitare abusi o errori strategici e di
gestione, spesso dovuti proprio
all’autoreferenzialità di chi amministra, che possono incidere
sulla tenuta e il valore della Banca. Una sede Bper Futura è stata inaugurata a Carpi, in corso
Pio, nella galleria di Max Mara.
“Sarà un prezioso appoggio per
l’associazione e anche per tutti
coloro che vorranno informarsi
direttamente alla fonte sulle nostre attività e le nostre idee, circa
il futuro dell’istituto bancario
più legato al nostro territorio.
Così supportati, vogliamo,
come Coordinamento di Carpi, impegnarci al massimo per
la partecipazione all’assemblea
2012, al fine di manifestare democraticamente le nostre idee
in assemblea e così dare il nostro
contributo”, ha commentato
Riccardo Rubbiani del coordinamento cittadino.
Imprese, consulenti e
associazioni
Il fisco vi
semplifica la
via...
D
a quest’anno i risultati
dei 730 per i conguagli
nelle buste paga arrivano a tutti i sostituti d’imposta
dai servizi online dell’Agenzia
delle Entrate. Questa nuova
procedura è obbligatoria per
tutti i sostituti d’imposta. Entro
il 31 marzo il sostituto deve trasmettere il modello (reperibile
sul sito www.agenziaentrate.
gov.it) per comunicare all’Agenzia delle Entrate l’indirizzo telematico presso cui ricevere i risultati contabili dei 730. I vantaggi
per i sostituti d’imposta sono
numerosi: i dati mediante il canale web viaggiano in un unico
flusso, hanno una provenienza
sicura, sono a disposizione in
tempi rapidi e corrispondono a
quelli presenti nei 730. I datori
di lavoro, a loro volta, potranno
eseguire in sicurezza i conguagli
sulle retribuzioni e trasferire i
dati nelle buste paga con rapidità e a un minor costo.
16.03.2012 n° 10
E
’ ufficiale. La comunicazione è stata data
all’inizio del mese di
marzo ai quaranta lavoratori, in maggioranza giovani
donne: Champion chiude
il centro design e prototipi
di Scandicci per trasferire i
reparti nella sede di Carpi.
Il trasloco avverrà durante
il mese di agosto affinchè i
dipendenti possano essere
effettivi a Carpi all’inizio
di settembre 2012. Un
dramma per le quaranta
dipendenti, tra cui molte
mamme giovani con figli
piccoli: una scelta insostenibile quella di decidere
se cambiare vita, improvvisando il trasferimento di
un’intera famiglia, o mollare il lavoro. O andare in
Emilia, oppure lasciare. Le
prime lavoratrici che hanno
ricevuto la lettera si sono
dimesse senza poter beneficiare di alcun ammortizzatore sociale. “Già, perché
5
Champion chiude a Scandicci per trasferire il centro design e prototipi a Carpi.
Il dramma delle quaranta dipendenti davanti a una scelta insostenibile
Tutti a Carpi. O a casa
Nuovo Corriere di Firenze.
La questione è approdata
in Consiglio provinciale a
Firenze. Il Consiglio si era
già interessato della situazione inerente l’azienda
nel febbraio del 2010. In
quel frangente la Champion aveva deciso di aprire
una procedura di mobilità
per 57 addetti a livello
nazionale (23 a Scandicci)
a causa della crisi e della perdita di importanti
commesse. Riferendo sulla
questione, l’assessore provinciale al Lavoro, Elisa
Simoni, ha ricordato che
“la caratteristica prevalente della manodopera è
quella di essere femminile
(soprattutto donne con
figli) e giovane. Nei mesi
scorsi in due tranche sono
stati trasferiti a Carpi 12
addetti. Nessuno di loro ha
accettato il trasferimento (5
lavoratrici si sono dimesse). La Provincia di Firenze
effettua un monitoraggio
continuo della situazione,
preoccupata in particolare
per le donne dipendenti con
figli”. I sindacati, che sono
riusciti a ottenere un incontro con l’azienda, puntano
a far avere alle lavoratrici
almeno gli ammortizzatori
sociali.E non è escluso
che la Provincia di Firenze
decida di intervenire in ma-
bibliotecari lamentano di non
aver visto nessuna volontà di
dialogo da parte del Comune
ma si dicono ancora disposti a
ragionare senza preconcetti.
Nel corso del pomeriggio
tanti lettori hanno condiviso
i loro testi preferiti, che sono
stati raccontati da persone di
ogni età, da giovani donne ad
anziani signori. La domenica
a sostegno dei bibliotecari è
poi proseguita al Cookies,
dove i The papier hanno
eseguito, indossando sul
volto la maschera emblema di
quella che a Carpi ha assunto
ormai i toni e i simboli di una
riflessione collettiva sul valore
– facoltativo o meno – che
hanno gli investimenti nella
cultura, brani di lotta degli
Anni ’60. Mercoledì scorso
una rappresentanza dei
Bastardi senza Loria ha poi
consegnato, all’Ufficio protocollo del Comune, le tante
firme raccolte: oltre 1.500. A
dimostrazione di come la città
sia, da questo punto di vista,
molto attenta. L’Amministrazione continua dal canto suo
a ribadire la volontà di ‘tenere’
sulla cultura, pur con le inevitabili razionalizzazioni. Resta
il fatto che, ad oggi, oltre ai
17 posti di lavoro è prevista
anche la chiusura domenicale
della biblioteca. In questi
giorni si stanno svolgendo
gli incontri tra sindacato,
Amministrazione e azienda –
I numeri
L
champion scandicci:
tutti a carpi o a casa
Leggi la notizia su:
www.temponews.it
spostare a 150 chilometri
di distanza persone, soprattutto giovani donne con
figli, che guadagnano mille
euro al mese, significa,
nella maggior parte dei casi
costringerle a presentare
dimissioni volontarie. Che
di volontario, però, non
hanno poi molto”, scrive il
’azienda è presente in
60 paesi tra Europa,
Africa e Medio Oriente,
con 200 negozi. Il Gruppo
Champion Europe, formato
da 4 aziende, ha tre sedi nelle
quali sono impiegati 800 dipendenti. A Modena e Carpi
vengono realizzati i prototipi
(poi prodotti in Bielorussia e
in Vietnam) mentre a Scandicci opera il centro design,
sviluppo prodotto (ideazione
prototipi) e sourcing.
“Spostare
a 150 km
di distanza
persone,
soprattutto
donne con figli,
che guadagnano
mille euro al
mese, significa,
nella maggior
parte dei casi
costringerle a
presentare
dimissioni
volontarie. Che
di volontario,
però, non han
poi molto”.
niera più pesante attivando
l’Unità di Crisi.
S.G.
la Cooperativa Euro&Promos
– e c’è da sperare che possa
emergere qualche decisione
positiva per i precari. Perché
dalla letteratura ci arriva
anche l’insegnamento a non
accettare supinamente i dati
di fatto, a non sottomettersi
senza fiatare all’esistente e
alle sue crude pretese, bensì
ad avere il coraggio di immaginare soluzioni diverse per
costruire una realtà migliore.
Marcello Marchesini
Numerosi i cittadini che domenica scorsa
hanno riempito gli spazi della libreria La Fenice
per sostenere i 17 precari di Euro&Promos
“Salvate la cultura”
C
hissà cos’avranno
pensato, i Bibliotecari
esuberanti per i quali
si avvicina la data – il 1° aprile
- nella quale perderanno il posto di lavoro alla Loria di Carpi,
nel vedere le tante persone
che, nel pomeriggio di domenica scorsa, hanno riempito gli
spazi della libreria La Fenice
per portare il loro sostegno ai
17 precari di Euro&Promos.
“Sappiamo che è un momen-
U
no strumento di tutela per i consumatori
e di certificazione
della qualità dei prodotti:
il Parlamento europeo ha
approvato il nuovo regolamento Ue sull’etichettatura
dei prodotti tessili circolanti
all’interno dell’Europa e,
sul tema, Lapam Confartigianato Moda ha
organizzato un seminario
tecnico giovedì 15 marzo,
presso la sede di via Zappiano. Reazioni a metà fra
apprezzamento e delusione
perchè il nuovo regolamento si preoccupa di stabilire
norme relative all’uso delle
denominazioni delle fibre
tessili, all’etichettatura
e al contrassegno della
composizione fibrosa dei
prodotti tessili nei vari cicli
di produzione, trasformazione e distribuzione “ma
non affronta - sottolinea
Federico Poletti, presidente di Lapam Moda - la
questione dell’origine del
prodotto e della sua tracciabilità rimandandola al 2013.
Nonostante ciò, si tratta di
una normativa importante
perchè rende omogenee su
tutto il territorio europeo le
to difficile per tutti – ha detto
Maria Peri – ma vorremmo capire perché la nostra
Amministrazione tende a
tagliare molto, forse troppo,
sulla cultura. Pensiamo invece
che sia proprio nei momenti
di difficoltà economica che
occorra investire nel sapere
diffuso, perché proprio da
esso possono arrivare gli
stimoli e le indicazioni per
risollevarsi”. Negli ultimi mesi i
Le nuove norme europee sull’etichettatura tessile rappresentano un passo avanti nella tutela dei
consumatori. Il nuovo regolamento è stato presentato nel corso di un seminario organizzato da Lapam
Etichetta mia, ora ti riconosco
Federico
Poletti
modalità di etichettatura
dei capi di abbigliamento e
questo rappresenta un passo
avanti verso una maggiore attenzione alla tutela del
consumatore finale”. “L’etichetta dovrà riportare l’esatta
composizione del tessuto - ha
spiegato Emilio Bonfiglioli,
responsabile del Centro Quali-
etichetta mia, ora ti
riconosco...
Leggi la notizia su:
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tà Tessile di Carpi - la quantità
di fibre naturali e/o sintetiche
e le parti di origine animale.
In una seconda fase è prevista
l’etichettatura per le sostanze
allergeniche e altre indicazioni per il consumatore. Si tratta
di passare a un’informazione
più completa e veritiera a garanzia del prodotto da legare
“Si tratta di
passare a
una
informazione
più completa e
veritiera a
garanzia
della salute del
consumatore”.
sull’etichettatura anche alla
salute del consumatore. Questo solamente in un secondo
tempo e, probabilmente, dal
2013 per aiutare, per esempio,
coloro che soffrono di allergie”. Il capitolo più delicato
resta comunque quello dei
controlli, ancora troppo pochi e poco efficaci in Italia.
Tant’è che siamo al paradosso:
un’azienda italiana dopo aver
prodotto in Cina, ha riportato i capi d’abbigliamento in
Italia per apporre il proprio
marchio; nel momento in cui
è tornata in Cina per essere
distribuita e venduta, la merce
è stata controllata in dogana e
rispedita al produttore perché
non conforme. Ad affrontare
l’argomento dei controlli è stata Anna Cortese dell’Ufficio
di Vigilanza della Camera di
Commercio di Modena precisando che “all’immissione
di un prodotto sul mercato, è
il fabbricante che garantisce
l’esattezza delle informazioni
contenute nell’etichetta. Un
Emilio Bonfiglioli
distributore è considerato
fabbricante qualora immetta
un prodotto sul mercato con
il proprio nome o marchio di
fabbrica”. Anche il venditore
al dettaglio ha degli obblighi:
secondo il regolamento, deve
porre in vendita solo prodotti
tessili etichettati correttamente. Ma come farà a verificare la
correttezza delle informazioni
contenute nell’etichetta non è
scritto nella nuova normativa
europea... La Camera di Commercio dopo una prima fase di
informazione e divulgazione
dei contenuti del nuovo Regolamento sull’etichettatura,
darà il via ai controlli sulla
composizione fibrosa dei prodotti tessili e sulla loro corretta
etichettatura. Niente sanzioni
ancora però, perchè il Ministero non ha adottato la legge di
riordino, “ma potrebbe provvedere da qui all’8 maggio,
quando il regolamento europeo entrerà in vigore”, spiega
Cortese.
Sara Gelli
16.03.2012 n° 10
6
C
aro Don Claudio,
sei arrivato qui, nella
Parrocchia dedicata
alla Madonna della Neve,
sul finire del secolo scorso,
seguendo il calendario Gregoriano. Quel calendario che
scandisce la storia cristiana.
Ci hai accompagnato e guidato nei primi anni del nuovo
secolo.
Hai guidato con sapienza,
intelletto e fortezza questa
comunità, in questa lembo di
terra, nel lasso di tempo che
il Signore ti ha concesso per
compiere la sua opera.
Hai portato con te la spiritualità basata sulla convinta
centralità del battesimo
e della sua riscoperta per
l’esperienza cristiana e l’hai
coltivata con le persone delle
comunità neocatecumenali.
Ti abbiamo sentito parlare
delle vocazioni e per questo
organizzavi i momenti di
preghiera e i pellegrinaggi
del Serra Club.
Dicevi di aver celebrato
centinaia di matrimoni e di
saperla lunga sulla famiglia.
Per questo non temevi il linguaggio chiaro sull’uomo e
la donna di oggi. Con amore
e con rigore, eri consapevole
dell’oggi, delle famiglie che
siamo, che conosciamo, in
cui viviamo, e che a volte
rompiamo.
Sapevi legare la tradizione e
i segni dei tempi. Abbiamo
costruito insieme un nuovo
Tempio per il Signore con
l’arte figurativa, e abbiamo
risentito a ogni Messa l’odore dell’incenso.
Hai convolto i ragazzi per
fare i chierichetti, hai valorizzato i talenti del canto e
della musica con le Corali
e i gruppi di giovani e di
mamme che magari non
riprendevano la chitarra in
mano da anni. Tenevi molto
alla liturgia, anche a quella
domenicale delle 9.45 quando coinvolgevi i ragazzi, e
nel frattempo catechizzavi
gli adulti, con un linguaggio
semplice, più che mai necessario, in un mondo di parole
inutili. Siete svegli? Chiedevi. Che monito per grandi e
piccini.
Abbiamo voluto insieme
accettare la sfida del creare
nuovi spazi per i giovani
scout, dell’azione cattolica,
delle classi di catechismo,
del doposcuola, del campogiochi, per dare a tutti la possibilità di far vivere l’esperienza del gruppo e l’iniziazione cristiana. In questo
modo abbiamo aperto alla
convivialità, valorizzata con
i talenti dei tanti che l’han-
nella notte di Domenica 11 marzo ci ha lasciato don Claudio
pontiroli. migliaia le persone che hanno partecipato ai suoi
funerali nella chiesa di quartirolo
“Io non vi lascio soli”
carpi ha perduto uno dei
suoi “don” più amati
Lascia il tuo ricordo su:
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O
rfani di don
Claudio. Così si
sentono coloro
che lo hanno conosciuto
e apprezzato. Una persona diretta, un sacerdote
carismatico, un uomo dal
sentire profondo. Un esem-
pio di fede incarnata, di
Vangelo vissuto, al punto
da diventare parecchio
scomodo ma sempre molto
vicino, uomo tra gli uomini. Orfani di don Claudio
siamo un po’ tutti: la parrocchia, la diocesi, l’intera
città. Ma lasciandoci deve
aver sicuramente pensato
alle parole del Vangelo di
Giovanni: “Anche chi crede in me, compirà le opere
che io compio e ne farà di
più grandi, perché io vado
al Padre”.
Carpi ha perso uno dei suoi sacerdoti più amati
C
on don Claudio
Pontiroli, Carpi ha
perso uno dei parroci
più amati della Diocesi. Ricco
di carisma e di grande carica
umana, con una capacità
innata di relazionarsi con la
gente e di coinvolgerla nelle
sue tante iniziative, don Claudio ha fatto della Parrocchia
di Quartirolo, dal 1998, una
delle più frequentate anche
da non parrocchiani. Memorabili le sue messe domenicali
con l’intervento di centinaia
di ragazzi, scout e non solo,
seduti in terra accanto a lui,
per ascoltarne la parola e
seguirne gli insegnamenti.
Nato a San Biagio di San Felice, nel 1944, aveva compiuto
68 anni il 2 febbraio scorso.
Ordinato sacerdote nel 1969
dal vescovo Prati, fu prima
arciprete a Gavello e Quarantoli e poi cappellano in San
Francesco di Carpi con don
Enea, venendo in seguito
assegnato alla parrocchia Madonna della Neve dal vescovo
Staffieri. Ed è stato lì, dal
1998 in poi, che ha profuso
ogni energia e il massimo del
suo impegno. Nel gennaio
di quest’anno, si era recato
in India, per rendere visita
alla parrocchia e al paese di
A sinistra Don
Claudio
in Terra Santa
residenza di don Lorenzo, il
suo prezioso collaboratore indiano. La fine di don Claudio
è giunta rapidamente, nel giro
di un mese. Dopo l’intervento
chirurgico subito al Policlinico
di Modena, il ricovero in Rianimazione e poi il ritorno a casa.
Ma per pochi giorni, perchè
le sue condizioni sono andate
peggiorando e i suoi medici
lo hanno fatto nuovamente
ricoverare in Rianimazione.
Ma domenica 11 marzo, forse
presagendo la fine imminente, egli ha voluto a tutti i costi
ritornare nella sua parrocchia
ed è stato accontentato. Qui,
in piena lucidità mentale,
ha voluto intorno a sè i suoi
stretti e preziosi collaboratori
(nella conduzione della chiesa
e della parrocchia) dando
loro le ultime disposizioni.
Ha chiesto l’estrema unzione
e la sua ultima comunione,
somministrategli dal vescovo
Cavina e da don Luca. Poi,
verso le 23,30 di domenica,
la fine, in serenità e in pace,
come testimoniato dal viso
tranquillo, quasi sorridente,
no condivisa. Mai banale,
sempre con la voglia di stare
insieme, perchè insieme abbiamo fatto e continueremo
a fare tante e buone cose, per
parlare di Dio nella festa, sia
per la Madonna della Neve,
d’estate, il 5 agosto, che con
altri momenti durante l’anno.
Portavi i ragazzi a conoscere
Nomadelfia, trovavi il tempo
per seguire lo sport, la pallavolo dove hai degli amici
molto cari. Hai saputo essere
prete tra le gente, in dialogo
rigoroso con il mondo di
oggi, a volte anche con il
linguaggio di oggi, dicevi
anche qualche parolaccia,
ma con il senso profondo
ed esigente della persona. A
volte eri irascibile, discutibile, ma mai banale. Tenevi
le porte aperte, la macchina
pronta per una delle tanti destinazioni, lo sguardo sempre
rivolto in avanti.
Amavi le sfide, come quando
hai iniziato la causa di postulazione per Odoardo Focherini. La tua voce si sentiva.
Adesso sei in silenzio.
“Hai saputo
essere prete
tra la gente,
in dialogo rigoroso
con il mondo di
oggi, a volte anche
con il linguaggio di
oggi, dicevi anche
qualche parolaccia,
ma con il senso
profondo ed
esigente della
persona”.
con cui ha lasciato la vita terrena. E le migliaia di persone
che hanno partecipato lunedì
sera alla messa in suffragio
celebrata nella nuova chiesa
e ai successivi funerali di martedì alla presenza del vescovo,
del suo predecessore Tinti e di
tutti i sacerdoti della Diocesi,
oltre che di una rappresentanza di Nomadelfia, hanno confermato il grande affetto dei
carpigiani per questo valoroso
e instancabile sacerdote, la cui
figura morale, civile e religiosa
resterà sempre impressa nella
loro memoria.
Cesare Pradella
Ti salutiamo tutti, Don Claudio. Ti salutano i tuoi vescovi
diocesani, il vescovo Giuseppe della Diocesi indiana
di Cochin i tuoi confratelli
sacerdoti, Don Lorenzo e la
sua famiglia che hai recentemente visitato, ti salutano
tutte le comunità parrocchiali in cui sei stato, tutti noi
che ti abbiamo conosciuto,
i tuoi stretti collaboratori in
casa, in ufficio, i presenti e
gli assenti, uno a uno, senza
appartenenza alcuna, se non
a quel Popolo di Dio, al quale
anche tu, come uomo e come
prete, apparterrai per sempre.
Arrivederci di fronte a Dio,
Don Claudio!
Stefano Zanoli
per la comunità
parrocchiale di Quartirolo
L’omelia del
Vescovo
Q
uando muore una
persona cara, il buio
sembra scendere sulla
nostra anima e siamo straziati
come da una lacerazione interiore, specialmente quando
il distacco arriva in maniera
drammatica, come una catastrofe inattesa. Così ci sentiamo
oggi, di fronte a don Claudio
che ritorna per l’ultima volta in
questa sua chiesa, da lui così
tenacemente voluta, in mezzo a questo popolo che per
tanti anni ha servito e questo
popolo ha dimostrato tutta la
sua riconoscenza prendendosi
cura di lui con una premura e un
affetto quasi materno nel corso
della malattia che lo ha condotto alla morte. Don Claudio
era un uomo che spesso usava
parole poco carezzevoli e con
un carattere non facile e a volte
conflittuale. Ne era ben consapevole! Il giorno prima di morire
mi diceva con sincero e profondo rammarico: “Eccellenza, io
non ho mai obbedito e chiedo
perdono perché ho sbagliato e
perché ho fatto soffrire”. Tuttavia, “egli ha cercato il Signore”,
“ha confessato che Gesù è il
Figlio di Dio”, ha creduto nella
misericordia di Dio. Ha lasciato scritto nel suo testamento:
“Confido solo nella misericordia di Dio che mi ama e chiedo
tanto suffragio per me povero
peccatore”. Ha amato la Chiesa
con un amore operoso; le sue
mani, come quelle di Gesù, hanno donato l’Eucarestia, hanno
benedetto, hanno assolto dai
peccati, hanno amministrato
i sacramenti, hanno soccorso
i poveri… e come quelle di
Gesù sono state crocifisse da
una mortale malattia che, seppure breve, lo ha purificato e
impreziosito agli occhi di Dio.
Cari fratelli e sorelle, davanti alla
morte di un sacerdote, rapito
alla nostra famiglia diocesana,
ancora nel vigore delle forze e
nel pieno della sua attività pastorale, non possiamo fermarci
alla sola commozione o al dolore... Don Claudio è andato incontro al Padre, che ha sempre
fiduciosamente invocato e amato, mosso e ispirato da quello
Spirito che egli aveva ricevuto
nel battesimo, nella cresima,
nell’ordinazione sacerdotale.
Ora che abita per sempre nella casa di Dio, e quindi è più
vicino al Suo cuore, continua
a rischiarare il nostro cammino
e ci aiuterà in modo nuovo: un
modo più efficace e vero. Concludo rivolgendomi ai giovani
qui presenti. Il modo più bello
per esprimere gratitudine a don
Claudio è quello di prendere
il posto da lui lasciato libero.
Siate generosi con il Signore e
il Signore lo sarà con voi!
Mons. Francesco Cavina
16.03.2012 n° 10
G
iovedì scorso un
gruppo di commercianti e alcuni cittadini, capitanati dal direttore
di Ascom Confocommercio di Carpi, Massimo
Fontanarosa, hanno atteso
il sindaco Enrico Campedelli davanti a Palazzo
Scachetti per consegnargli
simbolicamente le chiavi
delle proprie attività e manifestargli, per l’ennesima
volta, il proprio malumore a
fronte dell’introduzione del
senso unico di marcia in via
Remesina, provvedimento
che ha messo in ginocchio
numerose attività.
Il no al senso unico viene
anche da coloro che, pur non
vivendo in città, vi lavorano e, provenienti da Novi,
Rovereto o Sant’Antonio
in Mercadello, ogni giorno,
sono costretti a percorrere la
Bretella allungando considerevolmente i tempi di
percorrenza, inquinando di
più e contribuendo a congestionare un’arteria già fortemente intasata, soprattutto
nelle ore di punta, in particolare all’altezza della zona
autotrasportatori di Fossoli.
“Non vogliamo attribuire
colpe, ma è altrettanto vero
che i commercianti non
possono subire le ricadute
di scelte politiche sbagliate.
La Bretella nord è un’opera
faraonica ma mal concepita
- aveva commentato il presidente di Ascom, Giorgio
Vecchi - che, di fatto, non
funziona. I commercianti
non possono scontare tale
errore progettuale e politico”. Il gruppo di cittadini,
una ventina circa, ha circondato il sindaco chiedendogli
se vi fossero delle novità sul
Lorella Grilli
I commercianti di via Remesina e alcuni cittadini hanno consegnato al sindaco le
chiavi delle proprie attività ma il primo cittadino si sottrae al confronto
Sindaco in fuga...
la saga di via remesina
arriva al difensore civico
Leggi la notizia su:
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provvedimento e il primo
cittadino ha annunciato che
“non appena sarà finito e,
quindi, messo in sicurezza,
il percorso ciclopedonale di
via Remesina, con l’attraversamento della Ferrovia,
sarà ripristinato il doppio
senso di marcia ma solo
da Fossoli per Carpi”. Ma
quando, chiedono tutti? “Il
prima possibile”, risponde
Campedelli un po’ spazientito. Un ripristino che però
non soddisfa pienamente,
in quanto i pendolari verso
Carpi, così come alcune
attività di via Remesina
Esterna, continueranno ad
essere fortemente penalizzati. “E’ nostro dovere tutelare la sicurezza e la salute
dei cittadini”, conclude il
primo cittadino lapidario
e, alla levata di scudi dei
manifestanti, sfugge alle
critiche, rifugiandosi dentro
al palazzo.
“Ma come - si chiedono
esterrefatti i cittadini - non
Sabato 17 marzo, a partire dalle 15, corteo del
Gruppo anarchico Soverte
“Il bosco dell’area ovest non si
tocca”, parola di Soverte
I
7
l 22 novembre 2011
Polizia e Carabinieri hanno sgomberato gli stabili dell’ex
Consorzio agrario di
Carpi, occupati dal 1°
giugno dagli anarchici carpigiani per dare vita allo Spazio sociale
Soverte. “In quasi 6 mesi di occupazione - raccontano i ragazzi
del Soverte - i progetti sono stati tanti: la creazione di un luogo di
aggregazione libera ha permesso lo sviluppo di iniziative culturali
come un collettivo studentesco, un laboratorio hip-hop, un laboratorio di fotografia, incontri sulle autoproduzioni, videoproiezioni,
dibattiti di approfondimento, teatro, musica ed espressione artistica.
Tutto auto-organizzato e auto-finanziato. Gli stabili sono stati messi
in sicurezza e resi agibili tramite iniziative di recupero che hanno
permesso la riqualificazione dell’area. Le visite guidate all’interno del
bosco adiacente allo spazio hanno stimolato l’interesse di tanti, che
sono passati incuriositi da quest’angolo di natura incolta a due passi
dal centro, purtroppo a rischio cementificazione. Soverte porterà
avanti la difesa del bosco: “invitiamo tutte le realtà che si battono
per la difesa del territorio ad aderire al corteo del 17 marzo, partenza
dalla stazione delle autocorriere, contro lo sgombero del Soverte,
in solidarietà ai 14 denunciati per l’occupazione”.
Bruna Lami
ci ascolta nemmeno?”. E
tra gli stupiti mormorii, tutti
salgono verso l’ufficio di
Campedelli per consegnargli le chiavi senza però riuscire a farsi ricevere. Lorella Grilli, titolare del ristorante La Cascina di Fossoli
è disperata: “nei soli mesi di
gennaio e febbraio ho incassato 12mila euro in meno.
Non posso permettermi
un calo di introiti di questa
portata. La mia attività è in
via Remesina Esterna 40, in
prossimità dell’incrocio con
via Valle”. Lì la situazione
è drammatica. Da quando è
stata cambiata la viabilità,
si sono verificati numerosi
tamponamenti. “All’incrocio la segnaletica è cambiata
e gli automobilisti si trovano di fronte a un divieto di
transito verso via Remesina;
purtroppo la zona non è
illuminata adeguatamente
e, quindi, a causa dell’abitudine, molte persone tirano
dritto e questo ha già causato incidenti, fortunatamente
non gravi, ma la sicurezza
è a tutti gli effetti compromessa. Per quanto riguarda la mia attività invece,
nonostante abbia messo,
sfidando il rischio di multe,
un cartello che avverte gli
astanti che possono entrare
sulla Remesina per raggiungere la Cascina, le cose
vanno male e non so come
potremo andare avanti”.
Anche per Bruna Lami,
titolare di alcuni discout
carpigiani, le cose non
vanno meglio: “è la seconda
volta che ci fanno lo scherzo
di introdurre un senso unico
in prossimità delle nostre
attività, prima in via Genova e ora in via Remesina.
Tali provvedimenti stanno
notevolmente compromettendo i nostri introiti”. Al
danno, la beffa. Il commercio a Carpi conta oltre 4mila
addetti, persone che fanno
i conti ogni giorno con una
crisi che morde, un’ammi-
Simona Tirabassi
nistrazione illuminata non
può metterci il carico da
novanta: non ora. Per questo
motivo Ascom ha chiesto al
Comune, (tramite una formale richiesta protocollata)
“un’immediata sospensione
del senso unico con una
moratoria, per ripristinare
il doppio senso su tutta la
Remesina e non solo su un
tratto”. Tra le motivazioni
addotte dall’associazione di
categoria vi è anche il tema
della sicurezza, dietro il
quale i nostri amministratori
continuano a trincerarsi: “il
traffico stradale dirottato
sulla Bretella sta creando
una situazione di serio pericolo, inoltre l’attuale cartellonistica stradale crea seri
problemi di sicurezza, sono
infatti numerose le auto che
stanno procedendo in senso
contrario, senza contare che
da quando via Remesina è
a senso unico molte vetture
percorrono l’intero tratto a
una velocità ben superiore
a quella imposta dai limiti”.
E, per finire, anche il problema inquinamento non
può essere trascurato. Carpi
aderisce alla campagna
Liberiamo l’aria, indice un
blocco del traffico il giovedì
su un fazzoletto di terra e
rimane impassibile di fronte
alle colonne che si formano
sulla Bretella, intossicando
l’area. Qualcosa non quadra. “Io ogni giorno mi reco
a Novi per andare a trovare
i miei genitori anziani - ci
racconta Lisa Forghieri - e
sono obbligata a usare la
Bretella, non è ammissibile”. Simona Tirabassi
ogni giorno si reca a Carpi,
al lavoro, da Sant’Antonio:
“transitando sulla Remesina
impiegavo 15 minuti, ora
dovendo percorrere forzatamente la Bretella ci metto
mezz’ora. Un inaccettabile
allungamento dei tempi. Sul
ponte poi, restiamo incolonnati per minuti interi, a
causa del traffico pesante
che forma lunghe code per
immettersi in rotonda”. La
saga ora è arrivata davanti al
difensore civico, l’avvocato
Davide Bonfiglioli. Alla
prossima puntata.
Jessica Bianchi
Stanziato 1 milione di euro per chi non riesce a pagare l’affitto. In un anno sono stati 1.320
i provvedimenti di sfratto emessi in Provincia di Modena. Nel 96% dei casi dovuti a morosità
Emergenza sfratti
S
ono 1.320 i provvedimenti di sfratto emessi
nella nostra provincia
nel corso del 2011, nella
quasi totalità dei casi (1.273,
pari al 96,4 per cento) dovuti
a morosità. Dal 2005 a oggi
l’andamento dei provvedimenti di sfratto convalidati
dal Tribunale è in costante
crescita, con un picco nel
2009 e una temporanea riduzione nel 2010, ma nel 2011
il trend ha ripreso a salire,
con un incremento del 5,1
per cento rispetto all’anno
precedente. Si è passati dai
788 provvedimenti esecutivi
del 2005 agli 874 del 2006
(+10,9 per cento), saliti a 934
nel 2007 (+ 6,8 per cento),
1.136 nel 2008 e, nel 2009,
1.553 (+36,7 per cento
rispetto all’anno precedente). Dopo una temporanea
frenata nel 2010 (1.256 provvedimenti) il numero totale
di sfratti ha ripreso a crescere
l’anno scorso. Rispetto al
numero totale di sfratti, è tuttavia aumentata in maniera
significativa la percentuale
dei casi riconducibili a morosità degli inquilini. Se nel
2011 l’incremento totale dei
provvedimenti è stato del 5,1
per cento rispetto all’anno
precedente, la percentuale
sale all’8 per cento per i casi
di morosità. Per questo motivo la Provincia di Modena
ha promosso l’istituzione di
un Fondo straordinario per
aiutare le famiglie che, a causa della crisi economica, non
riescono a pagare il canone di
affitto della casa e hanno un
provvedimento convalidato
di sfratto. Costituito grazie
ai contributi economici della
Provincia di Modena, della
Regione Emilia Romagna
e delle quattro Fondazioni
bancarie del territorio –
Modena, Carpi, Mirandola
e Vignola – il Fondo “salvasfratti” avrà una dotazione
iniziale di 1 milione di euro,
e potrà essere implementato
da eventuali donazioni volontarie provenienti da altri sog-
getti. Il contributo economico
ai proprietari consentirà di
sospendere, per un periodo
di dodici mesi, l’esecutività
degli sfratti convalidati per
morosità. Saranno i Comuni
a ritirare le domande, verificarne i requisiti di ammissibilità e erogare i contributi,
che la Provincia trasferirà loro
mensilmente.
16.03.2012 n° 10
8
I lettori ci scrivono
Tutto passa, anche i Vigili...
Nonostante la presenza di due vigili
un’auto transita contromano
E
ccovi alcune foto che mostrano
come i Vigili carpigiani, non vigilìno affatto. L’auto, in piazzale
Baracchi (a 100 metri dal Comando di
Polizia Municipale di Carpi) imbocca contromano, (si vede il segnale
orizzontale e successivamente nella
progressione delle foto il segnale verticale di divieto) nonostante la presenza
dell’agente di Polizia Municipale, e
di altri che giungono successivamente, ma non succede nulla. Anzi, dei
ragazzi in motorino, imboccano la
strada come indicato dai segnali, ma si
trovano quasi a scontrarsi con le auto
che, continuamente, imboccano il
piazzale contromano. Questo, posso
assicurare, accade spesso,
anche più volte al giorno; persino le
auto dell’Amministrazione Comunale, “tagliano” per quel breve tratto,
per poter tornare in sede (di fatto nei
pressi si trovano gli uffici comunali
del servizio di Onoranze funerbri),
eppure, sperando che non accada mai
(ma visti i precedenti cittadini non ci
spererei troppo) lo scontro, un giorno
o l’ altro, sarà inevitabile. Cosa si farà
in quel caso? Si urlerà ancora alla
disgrazia? All’ennesima coincidenza?
Nelle altre foto in sequenza, si vedono
dei ragazzi in bicicletta attraversare il
passaggio pedonale senza scendere
dalla bici, il che potrebbe sembrare
una stupidaggine ma, dal momento
che i vigili dicono di star effettuando
una “ferrea” educazione stradale...
Beh, direi che tra indifferenza ed
educazione stradale, ce ne passa.
Appunto, ci passa e si passa come se i
vigili non esistessero...
Un carpigiano
I
l sito dell’Unione delle Terre
d’Argine ( www.terredargine.it)
propone un vademecum rivolto
ai genitori per aiutarli a trasportare
i loro figli in auto con la massima
sicurezza, con le regole da seguire e
alcune informazioni tecniche sui diversi sistemi di ritenuta. L’utilizzo dei
Piazzale Baracchi, incrocio viale Peruzzi.
Il vigile urbano attraversa il pedonale ma dietro di
lui, si consumano più illeciti che resteranno impuniti
L’auto contromano rischia di investire
lo scooter che invece ha seguito
la segnalatica svoltando a sinistra
Nonostante la presenza di
due vigili, i ciclisti
attraversano sulle strisce
senza scendere dalla bici
Ancora contromano...
Nonostante la presenza di due vigili,
un’altra auto se ne infischia del divieto
Un vademecum rivolto ai genitori per aiutarli a trasportare i
loro figli in sicurezza
Bimbi sicuri in auto e in bicicletta
sistemi di ritenuta per bimbi trasportati deve essere visto dai genitori non
tanto come il rispetto di una norma,
ma piuttosto come una protezione
dei propri figli. Ogni anno, in Italia,
quasi 100 bimbi perdono la vita in
incidenti stradali, molti mentre sono
trasportati a bordo di veicoli, non
assicurati dagli appositi sistemi di
ritenuta. II costante rispetto delle
norme del Codice della strada può
salvare la vita di moltissimi bambini.
Nel corso dell’anno la Polizia Municipale effettuerà controlli sul regolare
utilizzo di tali sistemi di ritenuta per
il trasporto a bordo di autovetture
Jungonauta
made in Carpi...
sicurezza a carpi - I fatti della settimana
Anziana truffata da due
finti poliziotti
Due finti poliziotti hanno truffato
un’anziana di Carpi, rubandole in
un primo momento monili d’oro,
poi circa 10.000 euro in contanti.
La donna, 84 anni, è rientrata nella
propria casa trovando all’esterno
due uomini che le hanno riferito di
essere poliziotti intervenuti in seguito
a un furto. L’appartamento della
pensionata risultava a soqquadro ed
erano stati rubati dei gioielli. Con la
scusa di compiere ulteriori controlli, i
due sono tornati dentro insieme alla
proprietaria riuscendo a trovare - e
a prendere - anche l’ingente quantità di denaro custodita all’interno
dell’abitazione prima di fuggire e far
perdere le proprie tracce.
Coppia arrestata con 800
pasticche di ecstasy
Un tunisino di 27 anni e una marocchina di 30 sono stati arrestati
dalla Polizia a Carpi, dopo che nella
loro abitazione sono state trovate
più di 800 pasticche di ecstasy. La
Polizia ha fatto irruzione nell’appartamento nel corso di indagini contro
lo spaccio di droga nell’ambito dei
frequentatori dei locali da ballo. I due
giovani hanno provato inutilmente a
nascondere la sostanza stupefacente
nella vasca di scarico del water, in
bagno. I poliziotti hanno poi trovato
altre pasticche in casa, nella borsa
della donna e nel garage, oltre a
materiale per confezionare la droga. I
due nordafricani sono stati portati in
carcere a Modena.
Carpi, in manette uno
spacciatore internazionale
Associazione a delinquere, spaccio
internazionale di droga e riciclaggio
di denaro sporco, queste le accuse di
cui dovrà rispondere un cittadino ma-
rocchino, residente a Carpi, arrestato
dalla Polizia di Stato e considerato tra
i capi di un ampio giro di spaccio che,
dal Marocco, attraverso la Spagna,
faceva arrivare lo stupefacente in
Italia, dove i proventi venivano poi
riciclati da due famiglie cinesi.
Sono 60 le persone indagate
nell’Operazione Mercedes, dalla
Squadra Mobile della Questura di
Rimini che, in collaborazione con
il comando provinciale riminese
della Guardia di Finanza e le Forze
dell’Ordine spagnole, sta eseguendo
arresti nei confronti di 27 persone
per associazione per delinquere
finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti e riciclaggio di denaro sporco. Le indagini coordinate
dalla Dda di Bologna hanno anche
prodotto sequestri preventivi per 6
milioni, tra beni immobili, auto di
lusso, conti correnti bancari e denaro
contate. Sequestrati anche 5mila chili
di hashish e due chili di cocaina. Tre
arresti sono stati eseguiti in Spagna
per cittadini di origine marocchina a
Marbella, Malaga e Barcellona. Tre
cittadini di origine cinese invece, sono
stati fermati a Prato e uno a Roma,
due gli ucraini, con passaporto russo,
arrestati a Rimini, 17 i cittadini di origine marocchina arrestati tra Milano,
Lodi, Como e uno appunto a Carpi.
Secondo quanto ricostruito dagli
inquirenti i trafficanti magrebini in
Spagna si appoggiavano ai cinesi per
i pagamenti delle forniture di droga. I
cinesi ripulivano il contante attraverso
attività commerciali e imprenditoriali
pulite. Mentre lo spaccio delle sostanze era affidato a cittadini di origine
marocchina o dell’Est Europa.
Santa Croce, furto in casa
mentre la famiglia dormiva
I proprietari dell’appartamento
dormivano (in casa ci sono anche due
bambini di 5 e 2 anni) quando i ladri
si sono introdotti nell’appartamento
situato in via Nazioni Unite in una
palazzina di nuova costruzione nella
frazione di Santa Croce.
Erano circa le 4 del mattino quando
si sono arrampicati al primo piano
e, approfittando di una tapparella
lasciata aperta, hanno forato il vetro
per aprire la maniglia. Hanno camminato su cuscini per evitare il minimo
rumore e hanno aperto cassetti e
comodini. Rubati: cellulari, denaro
contante e gioielli. Il risveglio per i
proprietari è stato uno choc.
Via Torino, svaligiato un
appartamento
In via Torino i ladri sono entrati in un
appartamento all’ora di pranzo probabilmente sapendo che i proprietari
sarebbero rimasti fuori fino alle 15.
Hanno forzato la porta d’ingresso
del palazzo e hanno aperto la porta
blindata dell’appartamento senza
lasciare traccia. Bottino: orologi, un
navigatore satellitare, bigiotteria.
Non sono però riusciti a forzare la
cassaforte.
I Carabinieri arrestano un
ladro
A Campogalliano i Carabinieri
di Carpi, nel corso di un servizio
perlustrativo, hanno arrestato A.G.
54enne romano e domiciliato a
Reggio Emilia, operaio, responsabile
di furto aggravato. L’uomo, insieme
a un complice (riuscito a fuggire alla
vista dei Carabinieri) è stato bloccato
in una casa a Panzano, in via San
Pietro, mentre prelevava ponteggi in
ferro per i lavori di ristrutturazione
dell’edificio e cavi in rame di una
centralina elettrica, caricandoli sul
suo furgone Transit. La refurtiva è
stata prontamente restituita al legittimo proprietario.
o velocipedi: per tali violazioni è
prevista una sanzione pecuniaria
pari a 76 euro e la decurtazione di
5 punti sulla patente in materia di
trasporto dei piccoli su autovetture
e una sanzione pecuniaria pari a 24
euro in materia di trasporto di bimbi
su biciclette.
Cronache di viaggio!
by Locco - www.jungo.it
Jungo è il sistema che
rivoluzionerà il nostro
modo di spostarci (in
città e fuori città):
è un modo agile e
flessibile per ridurre
o anche azzerare la
nostra dipendenza
dall’auto. Come?
Semplice: sfruttando
le correnti naturali di
traffico! Ci sono milioni di sedili vuoti che
ti passano davanti, ti ci
puoi imbarcare direttamente, con
tempi di attesa che tendono a zero! Quando un automobilista qualsiasi vede uno “jungonauta” che fa il segnale
- mano alzata con la card in mano - accosta volentieri,
perché sa di poter viaggiare in compagnia, in sicurezza
reciproca, guadagnando il ticket. Lo jungonauta a sua
volta saltella da una direttrice all’altra, risparmiando e
divertendosi! Tutto su www.jungo.it . Questa settimana,
insieme all’inventore di Jungo, Enrico Gorini, facciamo il
punto sui numeri di Jungo nel 2011.
V
enerdì, dopo una settimana di fuoco, decido che devo assolutamente
arrivare a casa prima delle 20 per riuscire a vedere i miei serramenti
nuovi! Così, alle 17.20, mi reco immediatamente davanti all’uscita
del lavoro anche se dubito di trovarvi la mia jungatrice preferita.Dopo pochi
minuti, accosta con il suo solito fare agitato, il BMW della ragazza rumena che
mi porta sempre a Ponte Motta. Felicissimo mi avvicino e aprendo la porta,
provo a salutarla, ma mi zittisce, come al solito, con un: “Dai, datti una mossa
che sono in ritardo”. Salgo, facciamo due chiacchiere e mi scarica a destinazione! A Ponte Motta, dove puntualmente sembro un vigile, vedo macchine
passare praticamente a spinta, per paura di un velox e telefoni cellulari che
volano prima che qualunque sospetto di un’infrazione possa essere da me
sollevato. Dopo poco si ferma una macchina, due ragazzi che stanno andando a Carpi. Fantastico! Salgo, facciamo conoscenza e mi scaricano in centro.
Proprio un bell’inizio di fine settimana!
16.03.2012 n° 10
“
I numeri dell’ictus a
Carpi, così come in tutta la Provincia di Modena e in Regione, nel 2011,
segnano un calo del 13,5%
rispetto all’anno precedente.
Un numero in controtendenza
col progressivo invecchiamento della popolazione, ovvero la fascia maggiormente
colpita da questa patologia”,
ha spiegato il primario di
Neurologia dell’Ospedale
Ramazzini, nonché presidente di Alice, Associazione per
la lotta all’ictus cerebrale Sezione di Carpi, Gabriele
Greco. Un risultato importante, seppure perfettibile, al
quale si è giunti anche grazie
all’impegno profuso da Alice
- e non solo - nel condurre
“campagne di prevenzione
e di promozione di corretti
stili di vita, - ha aggiunto
il primario - per cercare di
arginare i fattori di rischio
evitabili che possono concorrere alla manifestazione della
malattia” che, lo ricordiamo,
costituisce la terza causa di
morte nel mondo e la prima
di invalidità. Una patologia
dall’impatto potenzialmente devastante, sulla quale,
ha ribadito il dottor Mario
Baratti, responsabile della
Stroke Unit (unità intensiva
nata nel 2006 con sei posti
letto dedicati, all’interno della quale operano e interagiscono strettamente più figure
professionali, in particolare
infermieri e fisioterapisti, per
gestire al meglio la fase acuta
dei pazienti colpiti da ictus)
9
I numeri dell’ictus a Carpi, così come in Regione, nel 2011, segnano un calo del 13,5% rispetto all’anno
precedente. Un risultato importante, seppure perfettibile, al quale si è giunti anche grazie all’impegno
profuso da Alice - e non solo - nel condurre campagne di promozione di corretti stili di vita
Ictus: mai abbassare la guardia
Da sinistra Mario Baratti, Gabriele Greco, Mauro Benincasa e i volontari di Alice, Ilva Tosi e Vanni Po
ictus: mai abbassare
la guardia
Leggi la notizia su:
www.temponews.it
“è necessario non abbassare
mai la guardia affinchè ogni
intervento sia sempre tempestivo e mirato”. Ciò che fa la
differenza nella gestione di
un paziente colpito da ictus
è, infatti, proprio la tempestività con la quale si agisce.
Lo staff multidisciplinare e
multiprofessionale dell’unità ictus “ha acquisito degli
automatismi fondamentali
per garantire una totale ed
efficace presa in carico del
paziente. Non si può perder
tempo: tutti devono sapere
cosa fare, nello stesso momento”, continua Baratti. E
se nella fase ospedaliera, la
macchina è ben oliata, anche
grazie a continui aggiorna-
17 marzo - Sala delle Vedute, Palazzo Pio
Un convegno sull’ictus
S
abato 17 marzo, a
partire dalle ore 9, nella
cornice della Sala delle
Vedute di Palazzo Pio, Alice
- Sezione Carpi organizza il convegno regionale
dal titolo: Le figure non
mediche nell’assistenza
all’ictus cerebrale in fase
acuta e post acuta. Un
convegno inedito, poichè
sposta il focus dai medici,
accendendo invece i riflettori
sulle altre professionalità che
concorrono all’assistenza
dei pazienti. “Una chiave di
lettura nuova - ha sottolineato il dottor Gabriele Greco
- per ribadire, ancora una
volta, l’importanza strategica
e vincente di affrontare in
modo multidisciplinare e
multiprofessionale questa
patologia”. La mattinata sarà
dedicata a temi di carattere
tecnico-scientifici rivolti a
tutti coloro che hanno a cuore il benessere dei pazienti,
mentre il pomeriggio, le sette
Sandro
Spinsanti
sezioni regionali di Alice si
confronteranno per tentare
di perseguire sempre nuovi
e articolati obiettivi, continuando a offrire aiuto pratico
ai malati e alle loro famiglie,
rafforzando le campagne di
prevenzione e stringendo
sempre più sinergie con le
altre associazioni del territorio, per il bene dell’intera
comunità. Da segnalare,
alle 18, la lezione magistrale
affidata al professor Sandro
Spinsanti (ha insegnato
Etica Medica nella Facoltà
di Medicina dell’Università
Cattolica di Roma e Bioetica
all’Università di Firenze. Ha
fondato e dirige l’Istituto Giano per le medical humanities
e il management in sanità a
Roma. Dirige la rivista Janus)
sul tema: Associazioni di
volontariato ed etica.
menti, è nelle fasi pre e post
ospedaliere che occorre ancora lavorare e molto. Ed è
proprio in questi due ambiti
che Alice può rappresentare
la chiave di volta. “La terapia
trombolitica - spiega Greco
- deve essere somministrata
entro tre ore dalla manifestazione di un ictus ischemico
(anche se presto tale finestra
temporale si allargherà a 4 ore
e mezzo) per essere efficace”. Nell’Area Nord nel 2012
sono stati 300 i pazienti colpiti da ictus, mentre le trombolisi effettuate sono state 20
(di cui 12 al Ramazzini e 8
a Baggiovara). Tale terapia,
pur non essendo somministrabile a tutti, esige grande
velocità. “Spesso le persone
colpite da ictus tentennano,
hanno paura, chiamano il medico di famiglia, aspettano di
stare meglio o si recano al
Pronto Soccorso. No: occorre
chiamare immediatamente il
118 per velocizzare al massimo l’arrivo del paziente in
reparto”, ha spiegato Greco.
Ed è esattamente con questo
linguaggio semplice e diretto
che parla Alice: “quello della
porta accanto, perchè i volontari che vi operano, compresi
ex pazienti, vogliono arrivare
a tutti”, conclude Baratti.
Jessica Bianchi
16.03.2012 n° 10
10
A fronte del continuo impoverimento dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, scarsamente tutelato dalle scelte della direzione
dell’Azienda Usl di Modena, è possibile creare in città, sull’esempio di Sassuolo, una Fondazione che lo tuteli e distribuisca
in modo equo le tante donazioni che arrivano da imprenditori e mondo del volontariato per rimediare alle sue carenze
strutturali e tecnologiche? Lo abbiamo chiesto al direttore del distretto sanitario, claudio vagnini
Salviamo il nostro ospedale
N
ato dalla fusione tra
il vecchio Ospedale
Civile e la casa di
cura Villa Fiorita, il Nuovo Ospedale di Sassuolo
(che è una società mista
pubblico-privata della quale fanno parte l’Azienda
Usl di Modena con il 51%
delle azioni e una società
privata, la To Life SpA,
con il 49%) sta per essere
“investito” da un forte
vento rinnovatore. E’ stato
infatti presentato la scorsa
settimana un progetto dal
sapore decisamente innovativo, che guarda negli
occhi il futuro e sta per trasformarsi in realtà concreta: la Fondazione Ospedale di Sassuolo. L’idea di
creare una Fondazione, che
vede il sostegno entusiasta
del cantante Nek, a supporto dell’attività dell’ospedale sassolese nasce prima
di tutto dal desiderio di
creare un organismo
capace di essere un punto
di riferimento, affidabile e
trasparente, per la gestione
delle risorse private frutto
di donazioni destinate al
sostegno dell’Ospedale e,
più in generale, al mantenimento di una struttura
d’eccellenza, al servizio
dell’intera comunità. Sarà
una Onlus, non avrà quindi
fini di lucro e sarà incentrata sulla valorizzazione
dell’interesse collettivo
e di solidarietà, con un
occhio di riguardo verso
Carpi, cosa sta succedendo? Da anni l’Ospedale
Ramazzini lamenta carenze non più sostenibili. Dal
ridimensionamento del
Centro Diabetologico al
salviamo il nostro
ospedale
Commenta la notizia su:
www.temponews.it
Claudio
Vagnini
il mondo del volontariato. Considerate le scelte
politiche fatte sinora dalla
direzione aziendale modenese, volte tendenzialmen-
te a potenziare il “vorace”
mostro Baggiovara (che, lo
ricordiamo ha 20 milioni
di debito sul groppone) e
a impoverire progressivamente gli altri, la scelta
fatta da Sassuolo potrebbe,
potenzialmente, assumere
contorni del tutto salvifici
per la sanità locale, “massimizzando i vantaggi per
la comunità”, ha sottolineato il direttore generale
dell’Ospedale di Sassuolo,
Bruno Zanaroli e mantenendo un “centro di cura
altamente qualificato in città” ha aggiunto il direttore
sanitario dell’Ospedale di
Sassuolo, Anselmo Campagna. Il prossimo passo
è quello di individuare una
ventina di soci fondatori,
nell’ambito del tessuto sociale cittadino che, presu-
mibilmente dovranno versare una quota 5mila euro
ciascuno, per dotare così il
nuovo soggetto giuridico
di un patrimonio iniziale di
almeno 100mila euro. E a
“Sono
favorevole
alla nascita
di una
Fondazione
che supporti
l’attività
ospedaliera
e territoriale
sanitaria. Benvenga tutto ciò
che può essere
di aiuto al buon
funzionamento
dei servizi”.
Dirigenza
Cencetti e Caroli lasciano, più o
meno volontariamente...
I
l dottor Stefano Cencetti, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria Policlinico di Modena, ha rassegnato le
sue dimissioni. “Ho maturato la decisione, di rimettere il mio
mandato al fine di consentire il decollo di una nuova fase nella
gestione della Sanità modenese, conseguente all’approvazione del
nuovo Piano Attuativo Locale”, ha dichiarato. A quelle di Cencetti,
fanno seguito anche le dimissioni di Giuseppe Caroli, direttore
generale dell’azienda Usl.“Ho incontrato il presidente della Regione
Emilia-Romagna, Vasco Errani, e gli ho comunicato che alla fine
di maggio, in corrispondenza con la verifica, intendo dimettermi
dal mio incarico. Questa scelta è irrevocabile ed è motivata dalla
consapevolezza da un lato, di avere svolto con impegno e competenza il mio lavoro e, dall’altro, dalla convinzione che col nuovo Pal si
apre una nuova fase per la sanità modenese, e questo è bene che si
possa sviluppare con il rinnovamento degli stessi assetti gestionali”.
Si apre ora il toto scommesse: una cosa è certa, sicuramente anche
il nuovo direttore generale non parlerà modenese...
depotenziamento dell’Oculistica, alla riduzione
del servizio di vigilanza
dell’ospedale, da 24 a 8
ore. A ciò si aggiungono
l’inadeguatezza, in termini
di spazio, del Pronto Soccorso cittadino che conta
oltre 45mila accessi l’anno, le tre sale operatorie
ancora chiuse, la carenza di
personale e i conseguenti
allungamenti dei tempi
d’attesa di Otorinolaringoiatria, Chirurgia, Ortopedia
e Urologia, senza contare
i disagi per l’Endoscopia
costretta a operare in spazi
a dir poco risicati. Una
situazione inaccettabile
di cui la politica pare non
volersi fare carico. Stanchi
di pagare scelte aziendali
che lasciano cadere a pezzi
il nostro ospedale, perchè
non prendere Sassuolo
ad esempio, creando una
Fondazione pro Ramazzini? Da anni l’ospedale
sopravvive grazie alla generosità di alcuni imprenditori locali, prima fra tutti,
sull’esempio del padre,
Anna Molinari che, a febbraio, alla presentazione
del nuovo ecogastroscopio,
attrezzatura del valore di
oltre 100mila euro da lei
donata al Ramazzini e che
sarà utilizzata dal Servizio
di Endoscopia Digestiva e
Gastroenterologia aveva
detto a gran voce: “guai a
chi tocca il nostro ospeContinua a pagina 11
16.03.2012 n° 10
Continua da pagina 10
dale. Non vorrei mai che
il Ramazzini, da centro di
eccellenza sanitaria della
Provincia, fosse ridotto a
una sorta di ambulatorio,
depauperato dei propri
medici e impoverito nei
servizi resi alla cittadinanza.Pur nell’ottica di una
riorganizzazione della rete
sanitaria - aveva concesso
la stilista - deve essere preservato il livello di qualità
e di prestazioni dell’ospedale di Carpi. Ciascuno di
noi, imprenditori compresi,
cercherà di fare la propria
parte, per donare all’ospedale le attrezzature che
ancora mancano”.
Accanto a lei non possiamo
non ricordare anche i fratelli Marco e Vannis Marchi di Liu Jo che, sempre a
febbraio, hanno donato un
fibrobroncoscopio di ultima generazione, all’Unità
Operativa di Rianimazione
e Terapia Intensiva del nostro nosocomio. Al loro impegno si somma poi l’infaticabile lavoro di centinaia
di volontari che, giorno
dopo giorno, si impegnano
nel raccogliere fondi, realizzando piccoli miracoli,
basti pensare alla nascita
del nuovo Polo Radioterapico (costato 5,5 milioni di
euro, di cui 800mila euro
raccolti da Amo, grazie
alla partecipazione di tutto
il tessuto cittadino locale).
In un territorio generoso
come il nostro, sarebbe
auspicabile che tutti questi
soggetti si unissero sotto
l’egida di un unico ente,
super partes, per garantire
un’equa distribuzione delle
risorse verso tutti i reparti
dell’ospedale e mantenere
così in perfetta salute il Ramazzini. Ma è una strada
percorribile? Lo abbiamo
chiesto al direttore del Distretto Sanitario di Carpi,
Claudio Vagnini.
“Sono assolutamente favorevole alla nascita di una
Fondazione che supporti
l’attività ospedaliera e
territoriale sanitaria. Benvenga - commenta - tutto
ciò che può essere di aiuto
al buon funzionamento dei
servizi. Lavorare per creare
un ente che coinvolga il
tessuto imprenditoriale locale, il prezioso mondo del
volontariato e le associazioni di categoria potrebbe
essere un’ottima idea che
certamente sosterrei e sono
convinto che questa idea
potrebbe raccogliere una
certa dose di interesse”.
Il sasso noi lo abbiamo
lanciato, la speranza è che
qualcuno lo acchiappi e
inizi a lavorare fattivamente, con delle idee da una
parte e del denaro dall’altra, per riuscire finalmente
ad avere quel “peso” politico che ci consentirebbe
di giocare una partita vera
nelle sedi istituzionali - che
oggi ci snobbano - e strappare qualche vittoria.
Jessica Bianchi
11
Abbiamo chiesto ad alcuni medici che operano all’interno dell’ospedale di Carpi,
se considerano fattibile l’ipotesi della nascita di una Fondazione pro Ramazzini.
Nonostante le parole più o meno prudenti, nessuno di loro ne nega l’utilità, al
contrario fanno fronte comune nel dire che il nosocomio necessita di un aiuto
La parola ai medici
A
bbiamochiestoadalcuni medici che operano
all’interno dell’ospedale di Carpi, se considerano
fattibile l’ipotesi della nascita
di una Fondazione pro Ramazzini. Nonostante le parole più o
meno prudenti, nessuno di loro
ne nega l’utilità, al contrario
fanno fronte comune nel dire
che il nosocomio necessita di
un aiuto.
“Sicuramente qualche differenza tra l’Ospedale di Carpi
completamente pubblico e
Gabriele
Greco
quello di Sassuolo, pubblico/
privato esiste, anche a livello di
finanziamenti. Ciò non toglie
- commenta il dottor Carlo Di
Donato, primario di Medicina
- che a Carpi vi sia da decenni
una attitudine da parte di soggetti privati (e penso al cavalier
Molinari in primis) a sostenere
economicamente con donazioni il nostro ospedale. Di solito
il donatore privato preferisce
però che risulti ben evidente
il suo impegno personale, per
cui non so se una Fondazione,
in cui le donazioni dei singoli
si fonderebbero in un unico
“pool” sarebbe interessante
per i donatori stessi: certo potrebbe suscitare uno spirito di
emulazione “contagioso” ma
la chiave di volta del successo
di tale iniziativa starebbe, a mio
avviso, nell’identificazione di
quello che lei definisce “organo
super partes” che, francamente
faccio fatica a immaginare. Ci
sarebbe poi il problema del coordinamento con la programmazione aziendale, che pure
non vedo semplice. Tuttavia
credo sia un’ipotesi meritevole
di approfondimento”.
“L’’idea - gli fa eco il primario di Neurologia, dottor Gabriele Greco - potrebbe essere
percorribile anche per Carpi,
stando sempre attenti al mix di
protagonisti, ovvero imprenditori, istituzioni, privati...
Credo occorra pensarci con
attenzione”.
“La proposta è bella - ammette
il primario di Oncologia, dottor
Fabrizio Artioli - ma la vedo
difficilmente realizzabile. La
sanità carpigiana ha storicamente una realtà di volontariato estremamente articolata
- che Sassuolo non ha - ma,
spesso, parcellizzata e quindi
diventa difficile immaginare
una Fondazione per l’Ospedale a Carpi. Una realtà del genere
la vedrei bene nel creare e gestire una struttura tipo Hospice,
che però l’Ausl, al momento,
non vuole. Una Fondazione è
una questione complessa e tutti
avremmo auspicato che fosse
stata Anna Molinari a fondarla
in memoria di suo padre e tutti
Gianpaolo
Papi
le avremmo dato una mano;
so che ci sta pensando, ma al
momento non è all’orizzonte.
Il discorso è complesso, ma interessante”. “Non c’è dubbio
che se ci riesce Sassuolo può
riuscirci - volendolo - anche
Carpi”, commenta il dottor
Giorgio
Guidetti
Carlo
Di Donato
Fabrizio
Artioli
Giampaolo Papi, titolare
del Modulo D1S di Diagnosi
e Terapia delle Patologie Tiroidee. Entusiasta dell’idea il
dottor Giorgio Guidetti, direttore del Servizio di AudioVestibologia e Rieducazione
Vestibolare: “Oggi cozziamo
contro un muro di gomma che
blocca ogni tipo di iniziativa
e di progetti. Quello di Carpi
è un ospedale importante e
credo sia fondamentale supportarlo poichè, ad oggi, vi
sono problemi enormi. Nei
miei due anni di permanenza
qui non ho notato alcun miglioramento voluto dall’alto,
bensì tentativi da parte delle
persone che vi operano di fare
tutto il possibile per rimediare
alle carenze esistenti. Vi sono
persone, come ad esempio la
stilista Molinari, che cercano
di esercitare delle pressioni
politico-amministrative per
tentare di smuovere qualcosa: è
evidente che sul territorio vi sia
la volontà diffusa di lavorare
per il bene del Ramazzini. La
costituzione di una fondazione
sarebbe un’operazione giusta
e doverosa e sarei il primo a
supportarla. Un organo al di
sopra delle parti diventa fondamentale se le scelte politiche
dell’azienda non ci supportano
e non ci proteggono. Se la direzione generale continuerà ad
affossare la qualità delle prestazioni di Carpi a favore di
altri centri, il rischio è quello
di trasformare l’ospedale in
un dispensatore di prestazioni
di routine e di basso livello e
tutto ciò è inaccettabile. Una
fondazione che si occupi di
mantenere alta la qualità della
sanità, magari in un’ottica di
Area Nord - Carpi e Mirandola
- potrebbe aiutarci ad andare
lontano e a diventare un centro
di eccellenza”.
J.B.
Pronto Soccorso
La Fondazione CRC congela momentaneamente i fondi
D
ovevano Iniziare
a breve i lavori di
ampliamento del
Pronto Soccorso dell’ospedale di Carpi finanziati anche
dalla Fondazione Cassa di
Risparmio con uno stanziamento di 900mila euro. Poi
un fulmine a ciel sereno ci ha
colpiti: l’ente congela i fondi
messi a disposizione. Ma
cosa è accaduto? Lo abbiamo
chiesto al presidente, Gian
Fedele Ferrari. “Abbiamo
dovuto procedere in questo
senso, nostro malgrado,
quando ci siamo accorti che
l’Azienda sanitaria locale non
rispettava gli impegni stabiliti.
Volendo garantire la massima
Gian
Fedele
Ferrari
efficacia
delle
risorse rese
disponibili dalla
Fondazione per la
ristrutturazione
del Pronto
Soccorso,
avevamo concordato di assumere la gestione della realizzazione “chiavi in mano” di
quanto progettato dall’Ausl.
Questo per evitare gli iter
burocratici che diversamente
si sarebbero dovuti attivare,
forieri di lungaggini e costi
incerti. Con la gestione dei
lavori a carico della Fondazione, saremmo stati sicuri sia
del loro inizio che della loro
fine, così come del contenimento dei costi, perché la
Fondazione è nella condizione di liquidare subito le spese
mentre l’ente pubblico no.
Sia chiaro, quanto deliberato non è stato revocato, le
risorse sono ancora assegnate
e ci auguriamo di ricevere
quanto prima
le essenziali
garanzie,
nell’interesse
dei cittadini,
che possano essere
utilizzate
nel modo
più efficace
possibile”.
E sul fronte della nascita
di un soggetto giuridico
pro Ramazzini, come si
pronuncia la Fondazione?
Sareste disposti a divenire
uno dei potenziali soci?
“A differenza di Sassuolo, qui
c’è già una Fondazione che
sostiene l’ospedale cittadino
e con risorse ben più ingenti.
La Fondazione CR Carpi da
tempo si è posta la priorità
assoluta di tutelare la salute
dei cittadini del territorio.
Sono più di 7 milioni gli euro
destinati dalla Fondazione in
questi anni alla qualificazione
del Ramazzini e sono tantissimi i reparti che possono
godere di strutture all’avanguardia grazie a queste
erogazioni, si pensi solo alla
Radioterapia o al Reparto di
Ostetricia e a quello di Pediatria, a Cardiologia, Urologia,
Neurologia, al Day Hospital
Oncologico e alla Lungodegenza, per non parlare delle
apparecchiature di diagnostica digitale, della tac e del
mammografo, fino agli ultimi
interventi che potenziano
Oculistica e Medicina con le
più sofisticate strumentazioni
oggi a disposizione. E dopo
lo stanziamento per il Pronto
Soccorso, che speriamo
possa venire presto erogato, a
ulteriore presidio della salute
locale, la Fondazione ha costituito uno specifico gruppo di
lavoro, formato dai consiglieri
Tonino Zanoli, Gabriella
Aggazzotti, Attilio Bedocchi, Eleno Dondi, Luigi
Lamma, Ercole Losi, Lamberto Menozzi ed Elia Taraborrelli, che sta incontrando
i primari dell’ospedale con lo
scopo di recepire direttamente le esigenze dei vari reparti
al fine di poter provvedere nel
modo più adeguato”.
Tagliamo la
testa al toro!
L
a realtà è a dir
poco ialina:
l’Azienda Usl di
Modena dell’Area
Nord della provincia
se ne infischia. Grandemente. Così come di
quella Sud, per essere
onesti, dove a funzionare è solo l’ospedale
di Sassuolo che però,
non dimenticatelo, è
pubblico/privato. E allora vogliamo davvero
tagliare la testa al toro?
Vogliamo smettere di
giocare a rimpiattino
sulla sanità locale?
Creiamo un nuovo
ospedale a capitale
misto. Il Ramazzini è a
tutti gli effetti un policlinico, decapitazione
dell’Emodinamica a
parte, Carpi può infatti
vantare la presenza di
tutti i reparti. Un’eccellenza che Sassuolo
non ha. Superiamo
allora il discorso di un
nuovo ospedale unico
d’area (poiché in quel
caso, occorrerebbe
edificarlo a metà strada
tra Carpi e Mirandola,
scontentando i cittadini
dell’una e dell’altra)
e creiamo una nuova
struttura ospedaliera
carpigiana grazie al
contributo dell’imprenditoria locale interessata a salvaguardare il
benessere dell’intera
cittadinanza. Se il
tessuto imprenditoriale
carpigiano mettesse sul
tavolo 50/60 milioni di
euro, con la vendita del
nosocomio attuale e un
aiuto - minimo - della
Regione, Carpi avrebbe
finalmente un nuovo
ospedale.
E’ questa la vera partita da giocare. Poichè
mettere le pezze al
Ramazzini non è più
sufficiente: troppo risicati gli spazi e troppo
vecchie le strutture.
Occorre ragionare su
un nuovo ospedale - e
ricordiamo l’offerta di
mettere a disposizione
un terreno di proprietà
della Fondazione Crc a
Santa Croce, che Gian
Fedele Ferrari fece anni
fa - realizzato però
secondo i crismi dell’imprenditoria privata. Basta sprechi, basta scelte
scellerate a favore del
politicante di turno o
del primario più carismatico. La salute è
bene di tutti. Per tutti.
Occorre acquisire
maggior peso e, di
conseguenza, maggior “credibilità”: un
portafoglio reso ricco
dall’imprenditoria
privata da sbandierare
davanti al naso della
Regione significherebbe essere ascoltati
e ottenere non i 100
milioni necessari per
edificare una nuova
struttura (richiesta alla
quale ci ha già risposto
picche) bensì una cifra
più ragionevole. Carpi
ha la forza per mettere
in piedi una struttura
come si deve. Ora è il
momento di verificare
se ne ha anche la voglia. In caso contrario,
al coro di mea culpa,
dovremo unire anche il
nostro...
16.03.2012 n° 10
12
Grande successo di pubblico per gli Happy Hour e il loro concerto - tributo a Luciano Ligabue, tenutosi
sabato 10 marzo al Palazzetto dello Sport
Gli Happy Hour festeggiano il
compleanno del Liga
S
abato 10 marzo, presso il Palazzetto dello
Sport di Carpi, gli
Happy Hour Liga Tribute
Band hanno festeggiato a
suon di musica, e con tre
giorni di anticipo, il 52°
compleanno del cantautore correggese Luciano
Ligabue. Per l’occasione
sono accorsi fan da tutta la
provincia e anche da altre
regioni italiane, e oltre 500
persone hanno gremito il
Palazzetto. La band degli
Happy Hour è stata fondata
nel 2009 ed è attualmente
composta dal nonantolano
Fabio Azzali alla voce, e
dai carpigiani: Alessan-
dro De Filippi e Nicholas
Merzi alla chitarra, Enrico
Magnanini alla tastiera,
Andrea Po alla batteria,
e Francesco Caliendo al
basso. Nella serata di sabato scorso, i cancelli del Palazzetto carpigiano si sono
aperti alle
19,30 con il
Dj Set Rock
Vinilico con
Dj Filippo, e
tante piccole
sorprese per
gli ospiti.
Poi, a partire
dalle 21,30
gli Happy
Hour hanno
Benedizioni pasquali
Il Vescovo in visita alla Bper
M
onsignor Francesco
Cavina,nell’ambito
del programma delle
benedizioni pasquali alle aziende, ha visitato la sede dell’Area
Territoriale di Carpi della Banca
Popolare dell’Emilia Romagna
in Piazza Martiri, sopra la storica sede dello stesso Istituto.
L’Area Territoriale si occupa di
coordinare e supportare le 33
filiali di Area Carpi dislocate nel
territorio cittadino, nella Bassa
modenese, nel mantovano e
nel bresciano. Il vescovo, alla
presenza dello staff coordinato
da Ermanno Ruozzi, ha fatto
riferimento alla Prima Lettera
di San Paolo Apostolo ai Tessalonicesi aggiornandone il contenuto per esortare a lavorare
uniti come squadra, nel rispetto
delle persone, tenendo sempre
la fede come linea guida. Sua
Eccellenza, in modo semplice
e diretto, è arrivato al cuore di
ognuno dei presenti.
anni fa. Il coro Ushac, misto perché formato da disabili, familiari
e volontari dell’associazione, è
Musicoterapia
L’Ushac ad Assisi
L
’Unione Sportiva Portatori Handicap Carpi ha
partecipato, domenica
scorsa, a una rassegna di corali
tenutasi ad Assisi nel corso della
giornata conclusiva del convegno Dialogo interdisciplinare e possibili neuroscienze,
organizzato dalla Scuola di
regalato al folto pubblico
presente due ore di concerto tra vecchi e nuovi successi di Luciano Ligabue.
Inoltre, nel corso dell’intera serata, il pub Karl Stube
di Santa Croce di Carpi ha
fornito il servizio di ristoro
ai numerosi fan del rocker
correggese. L’evento è stato reso possibile dalla Polisportiva Pallacanestro
Nazareno, con il patrocinio del Comune di Carpi
e il contributo dell’azienda
Angelo Po.
Chiara Sorrentino
Musicoterapia della Pro Civitate Cristiana. Oltre al Coro
Arcobaleno dell’associazione
carpigiana, erano presenti 150
persone. Un bel modo per socializzare e condividere uno
strumento – quello del coro –
nella sede della prima Scuola di
questo tipo fondata in Italia 30
diretto dalla maestra Francesca
Canova, allieva del Corso di Musicoterapia di Assisi. Un’occasione in più per dimostrare come
la musica possa essere non solo
un piacevole passatempo, ma
anche un valido strumento per
contribuire a migliorare la vita
delle persone.
16.03.2012 n° 10
Moda primavera estate 2012
Paola Joy si
accende di
colore
S
i dice che la moda
torni ciclicamente…
ma c’è anche chi come
la linea Paola Joy prodotta dall’azienda carpigiana
Pretty Mode propone per la
prossima P-E 2012 novità assolute e davvero strabilianti!
L’originalità della collezione si
cela in capi apparentemente
realizzati in stampa fantasia
nei toni neutri del corda e
del naturale che in realtà
nasconde nella sua trama
quattro colori sensibili ai
raggi UV capaci di accendersi
se colpiti dai raggi solari, per
un effetto visivo unico. La
tecnica all’avanguardia della
“quadricromia solare”, permette ai colori più evidenti
di nasconderne altri intessuti
in modo latente e sensibili
ai raggi UV. A seconda della
luce del giorno, il lilla, il verde
lime, l’arancione e il fuxia si
colorano donando al capo
un piacevole effetto visivo.
Una tecnica assolutamente
innovativa e realizzata in
Italia, ne fa fede il cartellino
che riporta la particolarità di
questa serie, disponibile nei
punti vendita Paola Joy.
13
Carpi anticipa anche Liverpool con una mostra with Love, per un mese di eventi, concerti e un contest
dedicati alla musica per sempre giovane dei Fab 4
Al Borgo scoppia la Beatlemania
L
anciata con lo
slogan Mostra
with Love, Beatlemania: 50 anni
con i Beatles apre i
battenti il 25 marzo
presso la galleria del
centro commerciale
Borgogioioso e darà
il via in Italia - e non
solo - alle celebrazioni del cinquantesimo dal primo 45
giri registrato dai
Beatles nel 1962:
Love me do. Un take
datato 26 ottobre
1963 tanto sommario da definire la loro musica
“un misto di sentimentalismo e di violenza”, ma
che ha però il valore di una
testimonianza: i Beatles sono
rivoluzionari e si impongono
da subito sulla scena nazionale e nell’arco di un paio
d’anni conquistano i giovani
di tutto il mondo, è più di un
amore, un vero delirio, quasi
una liberazione. La mostra,
che ha ottenuto il patrocinio
della città di Carpi, è curata
da Massimo Masini, collezionista e fan modenese che
ha raccolto una delle collezioni più apprezzate in Italia
dagli estimatori dei Beatles
e sarà inaugurata il 25 marzo
alle 16 e resterà esposta fino
al 22 aprile. Si rivedranno,
tra memorabilia, sagome
e rarità, i 45 giri originali
italiani, considerati quelli
con le più belle copertine
mai realizzate,
dischi da tutto
il mondo e poi
riviste, giornali
d’epoca, cartoline, manifesti, gadget.
All’inaugurazione parteciperà Rolando
Giambelli presidente dei Beatlesiani d’Italia
Associati e il
cantante e attore
Roberto Freak
Antoni, leader
degli Skiantos,
laureato al Dams di Bologna
con una tesi sui Beatles con
lo scrittore e docente Gianni
Celati. Seguirà, alle 17, il
Concerto tributo ai Beatles
con la cover band Let it Beat
di Reggio Emilia. Nell’arco
del mese di apertura della
mostra nella galleria del
centro commerciale tutte le
domeniche alle 17 (tranne
a Pasqua) si terranno altri
concerti: domenica 1° aprile
si esibirà il duo chitarre e
voci Fre Monti, che riunisce
il bassista e chitarrista Alessandro Monti e il vocalist
Francesco Monti, giovane
astro nascente della musica
italiana; domenica 15 aprile,
sarà la volta di un altro duo,
questa volta solo strumentale, We want Beatles; infine
domenica 22 si chiuderà con
Mercoledì 21 marzo il concerto dell’orchestra dell’Istituto superiore di studi
musicali Vecchi-Tonelli con sei ospiti dall’Iraq
L’armonia dei fiati
L
a rassegna di spettacoli
gratuiti Una serata in
San Rocco, offerti alla
città dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi,
sceglie di dar spazio, per il
suo settimo appuntamento,
ai giovani allievi dell’Istituto
di studi musicali VecchiTonelli. Mercoledì 21 marzo,
a partire dalle 21, all’Auditorium San Rocco si esibirà
l’Orchestra di fiati. Nato
15 anni fa, e partito con circa
una decina di elementi, a
oggi il gruppo si compone
di 65 elementi, sia studenti
dell’istituto che ex-allievi. Per
l’occasione saranno presenti
anche sei ragazzi iracheni
facenti parte, in patria,
di un’orchestra sinfonica
giovanile. Giunti in Italia a
gennaio per perfezionare
la loro tecnica strumentale
grazie a un progetto realizzato dall’Accademia Lirica
Mirella Freni di Modena in
collaborazione con l’Istituto
Vecchi - Tonelli e finanziato
dal Ministero degli Esteri,
la serata rappresenterà per
loro un’occasione per esibirsi
insieme ai ragazzi italiani.
Il concerto consterà di due
parti: in un primo tempo
l’orchestra di fiati eseguirà il
suo repertorio mentre, nella
seconda, entreranno in scena
anche gli ‘ospiti’ stranieri –
oboe, fagotto, clarinetto,
tromba, corno e trombone
– per suonare, insieme ai loro
compagni italiani, i brani del
nuovo repertorio.Questo
concerto, unitamente a un
importante valenza didattica
– chiosa il Maestro Massimo
Bergamini – ha un prezioso
significato umano ed emotivo, perché da la possibilità
ai ragazzi di ogni classe e
di tutte le età di suonare
insieme e, quindi, consolidare il gruppo. L’ingresso al
concerto è libero e gratuito
sino a esaurimento posti.
il Borgogioioso Beat Factor:
esibizione e premiazione dei
vincitori tra i gruppi giovanili che avranno partecipato
all’omonimo contest lanciato
attraverso il social network
Facebook. L’iniziativa, ideata di concerto con l’Assessorato alle Politiche Culturali
e Giovanili del Comune di
Carpi, con la collaborazione
di Spazio Giovani Mac’è,
Zeta Factory e Radio
Stella, si propone di coinvolgere le giovani band che,
filmando la propria esecuzione di una cover dei Beatles e
caricandola on-line, avranno
la possibilità di esibirsi e
vincere attrezzature musicali
e non solo. Non mancheranno momenti di approfondimento culturale dedicati ai
Beatles a al beat in versione
emiliana: due gli appuntamenti in programma presso
l’auditorium della biblioteca
Loria. Lunedì 2 aprile, alle
21, l’incontro Chiedi chi
erano i Beatles con il giornalista, scrittore e critico
musicale Enzo Gentile e
giovedì 12 aprile una serata
dedicata al tema Dai Beatles
al beat modenese nel corso
della quale verrà presentato il
volume di Masini, Avanzi di
balera con l’autore e Beppe
Carletti, leader e immagine
dei Nomadi, gruppo tra i più
amati della musica italiana.
14
16.03.2012 n° 10
16.03.2012 n° 10
Nessun Campo
Nomadi a Fossoli
L’arte della
chiacchiera...
L
e chiacchiere da bar, si
sa, tali sono. Seppure
questa nobile pratica
possa vantare una sua degna e onorata professione,
la notizia che ci arriva da
Fossoli ha davvero dell’incredibile. In questo caso,
considerate le dimensioni
dell’abitato, si potrebbe
parlare di leggenda paesana, più che metropolitana. Ma di che si tratta? Pare
stia circolando la voce che il
Comune avrebbe in animo
di spostare il Campo Nomadi, attualmente situato
lungo via Nuova Ponente,
proprio nei dintorni della
frazione carpigiana. Non
solo: le voci sostengono
che un’ottantina di nomadi sarebbero pronti a
trasferirsi, armi e bagagli,
sempre nei dintorni dell’insediamento a Nord di Carpi.
Ora, la situazione a Fossoli
è calda. Anzi, rovente. La
questione di via Remesina
sta infiammando gli animi
e l’Amministrazione non è
certamente ben vista. Ma
è proprio ascoltando una
diceria come questa, priva
di qualsivoglia fondamento – ci siamo informati – a
far sorgere il sospetto che
vi possa essere chi, approfittando del livore maturato
in tutt’altra faccenda, tenti
di alimentare le fiamme e
spargere zizzania, mettendo in giro voci infondate.
Con la paura, certo, qualche voto si può racimolare.
Qualche dubbio, invece, su
quanto giocare con i timori
e soffiare sul fuoco possa
giovare a una comunità
qualsiasi. Domanda che
sarebbe opportuno rivolgere agli oscuri mestatori
che tali dicerie hanno messo
in circolazione. In ogni caso i
fossolesi, almeno da questo
punto di vista, possono tranquillizzarsi: si tratta di una
bufala bella e buona.
M.M.
S
e ne è andato il decano
degli elettrauto carpigiani, Gianfranco
Beltrami. Aveva 79 anni
e aveva aperto l’officina,
conosciuta e apprezzata da
due generazioni di automobilisti carpigiani, nel 1958,
prima in via Niccolò Biondo
e, successivamente, in via
15
L’Angolo di Cesare Pradella
Dalle parole ai fatti: non c’è tempo da perdere
L
a crisi, il lavoro, i bisogni
dell’uomo, la
riscoperta del lavoro
come unico mezzo
per uscire dall’impasse. Ma, nel
contempo, fare in
modo che dalla crisi
emerga un rinnovato
senso di comunità e
la necessità di rilanciare un nuovo stile
di vita, più sobrio
e solidale. Gli economisti, i cosiddetti
esperti di politiche di
mercato, si sprecano
a delineare la situazione in essere, a
fare un check-up del
malato Italia, ma poi,
spesso, si fermano al momento
di suggerire ricette e modi per
uscire dalla fase recessiva. C’è
invece chi, come l’economista
Franco Mosconi, carpigiano
propositi e idee. In
recenti conferenze
tenute nel modenese
e in scritti su riviste
specializzate, Mosconi ha sottolineato che si deve partire
dall’inizio della crisi,
vale e dire dal 2008,
per cercare di dare
risposte concrete.
“Il 2008 ha dimostrato in tutta la sua
gravità le incertezze
che oggi continuiamo
a vivere, ma quel crac
era in incubazione
perché legato all’economia, alla finanza e
alla politica. E, già
allora, ma maggiormente oggi, è aumentata la diseguaglianza nella distribuzione dei redditi e delle
ricchezze, portando gravi problemi non solo all’economia
dell’uomo e della famiglia, ma
Franco Mosconi
di adozione, docente di Economia e politica industriale
all’Università di Parma e al
Collegio europeo, tenta di
dare concretezza a proposte,
anche all’interno del paese e
l’Italia si trova oggi, al pari
di altri paesi europei, in una
situazione di estesa povertà.
Con un altro problema annesso: quello della mancanza di
chance dei giovani di entrare
nel mondo del lavoro”.
Severo il giudizio del professor
Mosconi anche sulla grande
finanza e sulla finanza internazionale che ha agito a scapito
del lavoro dell’uomo che ha
portato negli ultimi anni a un
calo della quota di reddito da
lavoro dipendente, mentre la
sfida oggi la si gioca proprio
sul lavoro e sull’attività manifatturiera di cui, per fortuna,
la Provincia di Modena è ricca
di esperienze consolidate. E
al riguardo ha citato l’Enciclica Centesimus annus di
Paolo Giovanni Paolo II,
vale a dire la Dottrina sociale della Chiesa, “per costruire
un’economia di mercato dal
volto umano, capace di non
perdere il contatto con la realtà
del momento e la concretezza
necessaria. Per questo c’è un
grande lavoro da fare nel campo dell’istruzione, soprattutto
quella tecnica, e delle politiche
pubbliche, tra cui la politica
industriale”.
Ma Mosconi è andato oltre,
proponendo la costituzione di
un fondo finanziario europeo
che gestisca gli Stati membri
ma anche per dare corpo a
grandi investimenti nel continente. Un Ministero delle
Finanze Europeo insomma,
per incrementare gli investimenti e aiutare l’Unione Europea (che ha il Pil superiore a
quello di tutte le altre aree del
mondo, Stati Uniti compresi)
a tenere la barra dritta sui conti
dei singoli Stati membri. Vedremo come questa sua proposta sarà accolta dalla Ue e
dagli Stati membri.
Elezioni a Novi - il sindaco uscente Luisa Turci si ricandida appoggiata da Partito democratico e Sinistra Ecologia e Libertà
Economia e immigrazione al centro
I
delle preferenze a tutto vantaggio del Centrodestra che
non aspetta altro. Proprio per
questo ci appelliamo al voto
utile”. Temi cardine di questa
campagna elettorale saranno
economia e immigrazione.
D’altra parte, con circa il 18%
della popolazione composta
da immigrati – il 6% in più rispetto alla media provinciale
– e con una natalità di questi
ultimi maggiore di quella degli
italiani, Novi si configura come
una realtà del tutto particolare
anche in un panorama come
quello italiano, ormai abituato
a convivere con un’immigrazione sempre più massiccia.
Un laboratorio appunto. Che,
come tale, potrebbe rappresentare un esempio da imitare
o, al contrario, un grosso falli-
n primavera si terranno, a
Novi, le elezioni amministrative. Il sindaco uscente Luisa
Turci si ricandida alla carica di
primo cittadino, appoggiata da
Partito democratico e Sinistra
Ecologia e Libertà. Per scegliere
il programma è stato creato un
gruppo di lavoro di 30 persone,
espressione di associazioni di
categoria, volontariato e partiti, la cosiddetta società civile.
“Sono felice di poter dire che,
in questo modo, si sono avvicinati alla politica anche tanti
giovani che prima non erano
mai stati coinvolti”, commenta
soddisfatta la Turci. Del consiglio in scadenza, sono solo 4 i
membri ricandidati. Per il resto
si tratterà di facce nuove. “Ovviamente non si parte da zero,
perché abbiamo già un’espe-
rienza nell’Amministrazione
alle spalle, ma il mondo cambia
e, di conseguenza, anche noi
dobbiamo farlo. Cambiamento
che però non deve essere fine
a se stesso, bensì compiuto
alla luce di valori consolidati, perché non avrebbe senso
gettare il bambino con l’acqua
sporca”. La lista Con Novi sta
lavorando per arrivare a una
rappresentanza femminile del
50%, anche se il progetto di
unificare tutto il Centrosinistra
è naufragato: saranno infatti
tre le liste ‘progressiste’ a contendersi la fiducia dei cittadini. “Abbiamo provato a unire
tutti – spiega Italo Malagola
(Pd) – proponendo le Primarie.
Idea che però è stata rifiutata. Temiamo quindi ci possa
essere una frammentazione
Marx, a fianco del Tennis
Club, dove si trova tuttora.
Gianfranco Beltrami lascia la
moglie Clotilde Portioli, i
fratelli Giancarlo e Luciano
e i figli Massimo e Cristina.
E proprio il figlio Massimo
ha preso in mano le redini
dell’attività paterna da alcuni
anni a questa parte. Avventu-
Arrivederci Gianfranco...
Gianfranco Beltrami nella sua
ultima vacanza in Kenya
Luisa Turci
mento: “L’immigrazione è un
fatto – conclude la Turci – e ci
si deve confrontare con esso,
non speculare sulla paura. Il
vero tema è quello dei nuovi
italiani, i figli di immigrati nati
qui che possono rappresentare
una grande opportunità per il
nostro Paese”.
Marcello Marchesini
rosa la vita di Beltrami. Dapprima gestore di un ristorante
ad Addis Abeba, col padre,
che si era trasferito nel paese
africano, divenne successivamente capo della officina
Fiat nella stessa città poi, a
seguito del peggioramento
della situazione politica del
Paese, la decisione di tornare
in Italia e l’apertura a Carpi
dell’officina che ha festeggiato quest’anno i suoi 54 anni
di vita. Grande appassionato
di pesca, Gianfranco Beltrami
amava trascorrere le sue ferie
in Kenya e la foto lo mostra
mentre si trovava in un villaggio vacanze a Mombasa.
C.P.
16.03.2012 n° 10
16
Sono aperte le
preiscrizioni per il
corso di scrittura
base organizzato dal
Team Eclipsed Word
Publishing in
collaborazione con
la Libreria Mondadori
di Carpi
Inaugurata la mostra Donne che fanno l’acquerello presso la Sala espositiva
della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi
Quando l’arte è donna
La Cassetta
Degli Attrezzi
S
ono aperte le preiscrizioni per il corso
di scrittura base, La
cassetta degli attrezzi,
organizzato dal Team Eclipsed Word Publishing in
collaborazione con la Libreria Mondadori di Carpi.
Il corso si articolerà in 10
incontri serali, da 2 ore
ciascuno, durante i quali
saranno affrontati argomenti teorici, supportati
da materiali didattici e da
esercitazioni pratiche. Fra gli
argomenti del corso, saranno toccati aspetti basilari e
importanti quali: le motivazioni dello scrivere; gestire
lo spazio e il tempo della
scrittura; temi, generi ed
espedienti lettarari; il punto
di vista e le tipologie di
narrazione; storia e discorso
ed errori comuni. Il corso
inizierà ad aprile e si terrà
a Carpi, presso la Libreria
Mondadori, in Piazza Martiri,
8. Per informazioni contattare la libreria al numero di
telefono 059.64213. Presso
la sede della libreria sarà
inoltre possibile effettuare
la pre-iscrizione al corso.
La pre-iscrizione è gratuita
e non vincolante. Costi e
modalità di svolgimento del
corso saranno comunicati
a quanti, fra i pre-iscritti,
confermeranno la propria
partecipazione.
Da sinistra Libera Guidetti, Rosella Tagliavini, Sandra Campostrini, Lorena Ghizzoni e Giuliana Lugli
U
na mostra tutta al
femminile, dal titolo
Donne che fanno
l’acquerello, quella che ha
inaugurato sabato 10 mar-
AUGURI!
E
zio Terenziani
e Raffaella
Carletti il 18 marzo
1962 si sono uniti in matrimonio. In occasione del
loro 50esimo anniversario, domenica 18 marzo,
festeggeranno la ricorrenza insieme al figlio Paolo, alla nuora Vera e alla
nipote Chiara. Il fratello,
Raffaele Carletti, insieme
alla sorella Gabriella e ai
nipoti Mariangela e Carmine Carletti, augura agli
sposi tanta felicità.
zo, nella Sala Espositiva
della Fondazione Cassa di
Risparmio di Carpi. Le 5
protagoniste della mostra
di acquerelli che ha preso il
via appena due giorni dopo
la festività che celebra le
donne, sono le artiste carpigiane Sandra Campostrini,
Lorena Ghizzoni, Libera
Guidetti, Giuliana Lugli
e Rosella Tagliavini. Tra i
tanti visitatori presenti anche
il pittore e scultore Romano Pelloni a cui Sandra
Campostrini ha dedicato un
acquerello. “Un giorno sono
andata a dipingere da lui e
ci siamo scambiati i ritratti: lui ha fatto il mio e io il
suo”. Anche l’assessore alle
Politiche Scolastiche Maria
Cleofe Filippi ha presenziato alla cerimonia di apertura
della mostra, dichiarando la
sua ammirazione nei confronti di tutte le donne che
comunicano alla comunità
attraverso l’arte e la creatività. Per Giuliana Lugli, che
ama sperimentare sempre
tecniche nuove, l’acquerello
rappresenta una delle forme
di espressione predilette.
Lorena Ghizzoni nelle sue
opere, racconta spesso Carpi
lasciando trasparire tutto il
suo amore per la terra che le
ha dato i natali. Delicatezza,
armonia cromatica e mirabile sintesi espressiva sono le
caratteristice che spiccano
nei paesaggi e nelle rappresentazioni floreali di Rosella Tagliavini e di Libera
Guidetti. La mostra è aperta
fino al 25 marzo tutti i giorni
dalle 10 alle 12 e dalle 17
alle 19. L’ingresso è libero.
Chiara Sorrentino
A Carpi una mostra
di Trento Longaretti
Quando la
fede si fa
cultura
F
ino al 1° aprile, in Sala
Duomo, è possibile
visitare la mostra del
pittore Trento Longaretti,
allestita in collaborazione con
l’Azione cattolica di Carpi.
Trento Longaretti, ospite ben
cinque volte alla biennale di
Venezia, è sicuramente una
delle figure artistiche che più
vividamente hanno saputo
testimoniare al mondo la propria fede, uscendo dall’ambito
strettamente ecclesiale. Infatti, malgrado siano molte le
opere commissionate da chiese, monasteri, oratori e seminari, la sua produzione è stata
realizzata anche per privati
e quasi esclusivamente con
temi e soggetti non immediatamente riconducibili all’arte
sacra. I soggetti presenti sulle
sue tele sono madri, bambini,
vecchi, viandanti, mendicanti,
arlecchini, paesaggi, strumenti musicali, uccelli, vasi,
fiori, soli e lune. Tratta cioè
del mondo reale nel quale
vive ogni uomo e proprio per
questo la sua pittura si offre al
credente, all’ateo, all’agnostico e al diversamente credente.
Estremamente attento alla
reale condizione dell’uomo
sempre in bilico tra la possibilità di realizzare la sua felicità e
gli ostacoli che si frappongono
lungo il cammino, le sue tele
hanno sullo sfondo i grandi
interrogativi che, prima o poi,
si impongono a ogni uomo:
da dove vengo? Dove vado?
Che senso hanno il dolore e
la morte? Cos’è la felicità?
Come posso realizzarla nella
vita?
16.03.2012 n° 10
17
Domenica 18 marzo, al Cinema Ariston di San Marino, per la
rassegna Prima all’Ariston, a partire dalle 20,30, proiezione
del film Cavalli di Michele Rho
Dura umanità
I
talia, fine Ottocento. Alessandro
e Pietro, due fratelli diversi ma
legatissimi tra loro vivono in un
paesino degli Appennini. Alla morte
della madre, i due ragazzi ricevono in
dono due cavalli - Sauro e Baio - che
determineranno il destino di entrambi: il primo userà il suo per andare e
venire dalla città vivendo esperienze e
avventure; l’altro resterà col laborioso
intento di mettere su un allevamento.
Tuttavia, i due fratelli scopriranno
che per realizzare i propri sogni c’è
un prezzo molto caro da pagare...
Cavalli è un’opera prima accurata e
ben diretta, distesa nei tempi e con
inquadrature che respirano. Bello,
soprattutto, il modo in cui il regista
Michele Rho sa alternare scene di realismo (sembra un po’ di respirare l’odore
dei cavalli) con altre più simboliche. E giusta la scelta di una rappresentazione
tutt’altro che bucolica; anzi, di mettere in scena un’umanità dura e quasi barbarica. I due attori (Vinicio Marchioni e Michele Alhaique)hanno qualcosa di
magico e recitano davvero con ogni parte del corpo.
Giovedì 22 marzo, alle 20.45, presso le Scuole Elementari
Collodi, proiezione del film Precious di L. Daniels
La brutalità della vita
T
esoro Nascosto - Associazione genitori figli con
handicap, 3° Circolo Carpi,
Comprensivo Scolastico Carpi
Due, Comprensivo Scolastico
Carpi Zona Nord e Associazione
Anmic - sezione provinciale di Modena presentano, giovedì 22 marzo, alle
20.45, presso le Scuole Elementari
Collodi, la proiezione del film Precious, di Lee Daniels. Precious Jones
ha diciassette anni, un corpo obeso
e un figlio nel ventre (il secondo ed
entrambi sono frutto di un incesto).
A scuola viene derisa dai compagni
anche perchè non ha ancora imparato a leggere e scrivere. A casa la
madre non solo non la difende dalle
violenze paterne ma la accusa di averglielo rubato oltre a cercare di ostacolare
in ogni modo i suoi tentativi di riscatto dall’ignoranza. Precious però, solo apparentemente ottusa, tiene duro. Accetta l’offerta di iscriversi a una scuola con un
programma speciale dove finalmente comincia ad apprendere come leggere e
scrivere e, soprattutto, decide di tenere il bambino. La strada verso l’autodeterminazione non è però facile. Una vera sopresa positiva questa opera seconda
di Daniels. Questa storia di ordinaria violenza domestica e sociale è narrata
con uno stile decisamente originale e si avvale di una protagonista che riesce
a trasformare il proprio problema fisico in una risorsa di indubbio impatto. Se
vedendola comprendi come il mondo che la circonda possa trovare più di un’occasione per deriderla, Daniels riesce a farti aderire immediatamente all’universo
dei suoi desideri non facendo ricorso a un facile pietismo ma lavorando sul suo
immaginario. Precious è una ragazza prigioniera di un corpo fuori misura che
però non si sogna magra. Il suo universo ideale ha altri territori in cui cercare
percorsi diversi da quelli ormai a lei ben noti della brutalità di una vita in cui
domina l’ignoranza. Perchè Daniels riesce a farci quasi respirare un clima saturo
di un odio e di una perfidia dettati dalla totale mancanza di un benchè minimo
orizzonte culturale. Lo fa però con la leggera profondità di chi sa che si può
trovare uno stile piacevole per proporre riflessioni su temi gravi. Riuscendoci.
La sfida della maternità
a cura di Clarissa Martinelli
[email protected]
Cara Clarissa,
l’altra mattina a
Radio Bruno ho
sentito che avevi
al telefono la
cantante Giorgia
che diceva quanto è stato difficile
per lei abituarsi
al suo bambino
perchè deve fare
molti sacrifici. A
me ha dato tanto
fastidio sentirlo
dire perchè sono
una mamma e
sono tanto felice
anche se il bambino all’inizio ha
avuto qualche
problema, ma
secondo me certe
cose non vanno
dette o si pensa male; se lei è
una persona che fa spettacolo forse non è adatta a fare la
madre.
Dina
iorgia non ha detto di
essere infelice, ma ha
spiegato altro. Che nessuno prepara a dovere alle difficoltà
della maternità e che, nell’immaginario collettivo, la neo madre
deve essere una figura angelicata,
G
grata e felice per il nuovo arrivato
tra coccole e sorrisi. Mentre ci
sono difficoltà enormi e oltre ai
momenti gradevoli si affaccia il
senso di inadeguatezza, ci sono situazioni in cui non si riescono a
individuare le ragioni dei pianti,
momenti di sconforto e di rabbia. Ha ribadito che l’esperienza
d’amore è totale, ma andrebbe
tolto di mezzo il “mito” perchè
non fa che alimentare le insicurezze e le difficoltà di una fase della
Casa della Divina Provvidenza - Domenica 18 marzo
Lavori per 160mila euro
S
i sono conclusi i lavori di adeguamento di Palazzo Benassi,
edificio di proprietà del Comune di Carpi, dove dal 1936 ha sede la
Pia Fondazione Casa della Divina
Provvidenza. L’istituto di via Matteotti
71, che trae il nome della sua fondatrice Marianna Saltini, fin dalla sua
nascita ha ospitato, e tuttora accoglie,
bambine e adolescenti che per vari motivi non possono rimanere all’interno
di un nucleo familiare perché orfane
o perché provenienti da situazioni
familiari difficili. Attualmente nella
Casa di Mamma Nina ci sono circa 25
persone: oltre alle 8 religiose che vi
abitano, vi sono ospiti permanenti e
diverse ragazze alloggiate in modalità
residenziale o in accoglienza diurna.
Le opere compiute hanno riguardato
principalmente l’abbattimento delle
barriere architettoniche con l’installazione di un elevatore interno, per
rendere i quattro piani dell’edificio
accessibili; l’adeguamento normativo
della centrale termica e della sicurezza
generale ai fini della prevenzione incendi; la riqualificazione di alcuni locali al
primo e al secondo piano, per migliorare la fruizione e il comfort nelle aree
di studio, gioco e di socializzazione;
i bagni sono stati poi rimodernati e
adeguati anche grazie al rifacimento
degli impianti termoidraulici e elettri-
vita della donna e della coppia
che prima di tutto è complessa e
da imparare a gestire. Vedi, Dina,
credo che negare anche a se stesse
certe normali reazioni emotive
come fai tu, rischi di alimentare
l’incapacità di molte neo mamme
di sentirsi all’altezza del ruolo.
Ciascuna donna vive l’esperienza
in modo unico, ma dirsi la verità
senza ipocrisie credo aiuti più del
raccontarsi bugie per fare “bella
figura”.
ci. Nell’area cortiliva sono state rifatte
alcune condotte sotterranee degli impianti e si è risanato il sistema fognario.
L’importo dei lavori ammonta a 160mila
euro. I lavori sono stati finanziati con
il contributo della Regione per 84mila euro, dalla Fondazione CRC per
40mila euro e dal Comune di Carpi e
dalla Pia Fondazione Casa della Divina
Provvidenza per la restante quota di
36mila euro. I lavori di adeguamento
verranno presentati nel corso di una
cerimonia di inaugurazione che si svolgerà domenica 18 marzo, alle 16.30,
alla presenza del vescovo, monsignor
Francesco Cavina, del sindaco, Enrico Campedelli, del consigliere della
Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi
Tonino Zanoli e alla presenza delle
autorità civili e religiose.
Tempo... di quiz!
ANAGRAMMA CINEMATOGRAFICO
Titolo (4 5)
Amori rosa
Riso amaro
I costumi di Halloween
Halloween: due donne stanno
pensando al vestito per la figlia di
una delle due: “qual è un vestito che
un uomo appena lo vede si spaventa?”.
E l’altra: “l’abito da sposa”.
Sudoku
Come si gioca
Questo gioco di logica
propone una griglia di 9×9
celle, ciascuna delle quali
può contenere un numero
da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa, da
bordi in neretto, in 9 sottogriglie, chiamate regioni, di
3×3 celle contigue. Le griglie
proposte al giocatore hanno
da 20 a 35 celle contenenti
un numero. Scopo del gioco
è quello di riempire le caselle bianche con numeri
da 1 a 9, in modo tale che in
ogni riga, colonna e regione
siano presenti tutte le cifre
da 1 a 9, e pertanto senza
ripetizioni.
16.03.2012 n° 10
18
L’aforisma della settimana...
“Nella vita abbondano i maschi, ma scarseggiano gli uomini”.
Bette Davis
appuntamenti
Teatro
CARPI
18 marzo - ore 21
Sergio Cammariere
in concerto
Teatro Comunale
19 e 20 marzo - ore 21
The history boys
Di Alan Bennett
Con Elio De Capitani, Ida
Marinelli
Teatro Comunale
Sabato 24 marzo alle 21.30 tutti al Palapanini di Modena
In viaggio verso
Broadway
Dall’Italia agli States, passando per Parigi e Chicago…
un insolito viaggio nello scintillante mondo del musical!
nello scintillante mondo di Broadway in un vortice musicale che
vi farà ripercorrere le storie dei
più importanti musical dagli Anni
’70 a oggi, come Sister Act, Jesus
Christ Superstar, Notre Dame de
Paris, Chicago, Moulin Rouge,
Cats, Aquarius, We Will Rock
You. Una strabiliante avventura
adatta per grandi e piccini.
Mostre
CARPI
Fino al 18 marzo
La commedia di Arturo
Mostra a cura di Francesca
Pergreffi e Filippo Bergonzini
Spazio Meme
Fino al 18 marzo
Immagini dal silenzio
La prima mostra fotografica
nazionale dei lager nazisti
attraverso l’Italia 1955-1960
A cura di Marzia Luppi ed
Elisabetta Ruffini
Sala Ex Poste
Fino al 30 marzo
L’umorismo ai tuoi piedi
Personale di Lorenzo Bolzani
O&A Centro Affari
Fino al 25 marzo
Donne che fanno l’acquerello
Esposizione di pittrici
carpigiane
Mostra curata da Rosella
Tagliavini
Sala espositiva Fondazione
Cassa di Risparmio
Fino al 1° aprile
Trento Longaretti, maestro
di inculturazione della fede
Sala Duomo
Fino al 7 aprile
Personale di Alberto
Bencivenni
L’arte espressa dall’artista
rimane in equilibrio tra
figurazione e informale,
attraverso un pullulare di colori
accesi che divampano sulle
campiture
N.E. Cafè & Art
Eventi
CARPI
16 marzo - ore 22
Umberto Palazzo
+ Rashomon
Aseguire 1+1 Many Dj’s
Kalinka Arci Club
17 marzo - ore 21
Andem a Teater
Rassegna di Teatro Dialettale
A la Bersagliera
Di Alfredo Pittieri
Compagnia filodrammatica
Mirabellese
Circolo Guerzoni
I
n viaggio verso Broadway
è l’entusiasmante musical
degli allievi del Music Store
Academy, in tournèe dal 12 novembre fino a quest’estate, è uno
vero e proprio show dai grandi
numeri: 130 cambi d’abito in 90
minuti, costumi realizzati appositamente per lo spettacolo dalla
stylist Lara Fezzardi, 14 cantanti, 2 corpi di ballo, 10 musical
famosi e 10 scenografie virtuali.
Sabato 24 Marzo alle 21.30 sarà
il Palapanini di Modena a trasformarsi in un vero e proprio aereoporto che proietterà il pubblico
in un fantastico ed emozionante
viaggio. Un tranquillo volo aereo
dall’Italia agli States, durante il
quale un’imprevista rottura del
videoproiettore, costringerà un
improbabile equipaggio fatto di
The History Boys
I
n un college inglese, a Sheffield, il gruppo degli allievi dell’ultimo anno si
prepara ad affrontare gli esami d’ammissione a Oxford e Cambridge.
Il loro insegnante di letteratura, Hector, è un anticonformista che cerca di
infondere nei ragazzi l’amore per la parola e per l’appagamento che solo il
sapere autentico può dare. A questo tipo di approccio si oppone il preside della
scuola, un burocrate interessato unicamente al successo e allo studio come
mezzo per il raggiungimento di posizioni di potere all’interno della società.
Proprio per far sì che i giovani studenti apprendano i trucchi per influenzare il
giudizio della commissione che vaglierà le richieste di accesso alle più prestigiose università, viene assunto Irwin, giovane professore arrivista ed opportunista,
che si pone immediatamente in netto contrasto con Hector e con la docente di
storia, Mrs.Lintott, la quale però è troppo debole per opporsi apertamente alle
nuove politiche scolastiche e subisce in silenzio le scelte del preside cinico e ottuso. L’autore di questa commedia non si schiera né da una parte né dall’altra,
mostrandoci come in ogni protagonista esistano grandi limiti e contraddizioni
lancinanti: quello che ne esce è il ritratto di personaggi realistici, mai caricaturali
o unilaterali e il messaggio veicolato è amaro: nel nostro mondo, spesso, trionfa
l’ipocrisia e i vincenti sono coloro che antepongono i calcoli alle vere passioni.
Una regia e un cast di attori encomiabili per uno spettacolo giovane, profondo
e commovente.
17 marzo - ore 22
Paolo Benvegnù acoustic duo
Kalinka Arci Club
17 marzo - ore 9
Alice presenta il convegno:
Le figure mediche
nell’assistenza all’ictus
cerebrale in fase acuta e
post acuta
Sala delle Vedute
17 marzo
Selezioni e cerimonia
di premazione dei
Campionati Internazionali di
Giochi Matematici
Sala Congressi
18 marzo - ore 15
Il figlio di babbo natale
Regia di Sarah Smith
Cinema Ariston
19 marzo - ore 14.30
Bloody Sunday
Regia di Paul Greengrass
Sala Congressi
hostess maldestre e stewards con
la paura di volare a intrattenere i
passeggeri improvvisandosi per
una notte, artisti di musical. Ideato e diretto da Andrea Lanfredi e
coreografato da Nausica Pavesi,
questo spettacolo vi catapulterà
Il 19 e 20 marzo al Comunale di Carpi arriva lo spettacolo di
Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani
appuntamenti
Fino al 19 luglio - ore 16.30
Essere_Voce
Incontri per mamme e papà in
attesa per scoprire la bellezza
e l’utilità del racconto e della
voce prima della nascita
Programma date:
Giovedì 19 aprile
Giovedì 17 maggio
Giovedì 21 giugno
Giovedì 19 lugluio
Partecipazione gratuita
E’ necessaria la prenotazione al
338.4265167
A cura del Gaam
Biblioteca il Falco Magico
Appuntamento con la quinta serata del concorso per comici
Carpe Ridens. Sabato 24 marzo, alle 21, al Circolo Loris
Guerzoni di via Genova, ospite il Trio I Qualunquisti
Ridere, ridere, ridere ancora...
Q
uattro sfidanti di altissimo livello si affronteranno sul palco, in una serata a ritmo frenetico, sempre e solo sul palco, del Circolo Loris Guerzoni di Carpi. Dopo il grande successo della tre edizioni precedenti,
ecco tornare in scena il concorso che anche quest’anno farà ridere i carpigiani e
non solo. Carpe Ridens è il concorso di cabaret all’insegna della risata grassa,
ideato dalla Miglio Comico Produzioni (www.migliocomico.it). Una sfilata di
comici che si terrà per sei sabati al Circolo Guerzoni, da ottobre a maggio 2012.
Gli spettacoli, saranno anticipati alle 21 da un piatto freddo e avranno inizio alle
21.45. A ogni serata saranno poi presenti ospiti provenienti da Zelig e Colorado
Cafè e altre dimensioni televisive. Sabato 24 marzo, i prestigiosi ospiti della giuria saranno I Qualunquisti. I Qualunquisti sono un trio musicale, contrabbasso
per accarezzare il palco e dare ritmo alla serata, piano per dare colore, improvvisazione e tenore e, infine, voce per dare un che di pungente. Tra canzoni
ironiche e monologhi accattivanti, si ride con un pizzico di irriverenza, degno di
una vecchia comicità che nel far ridere, vuol far anche riflettere.
Tutte le serate sono a prenotazione obbligatoria. (info: 059683336).
16.03.2012 n° 10
L
e mini-vacanze sono sempre
più diffuse, ma non si tratta di
ferie brevi che, al contrario,
sono drasticamente in calo. Sono i
piccoli turisti ad aumentare, intesi
come bambini e ragazzi in viaggio
con la famiglia o senza mamma e
papà. Le statistiche parlano chiaro:
secondo l’Osservatorio Nazionale
sul turismo giovanile, nel 2011 ben il
76% delle famiglie italiane ha fatto
almeno una vacanza di una settimana con figli minorenni, mentre
l’Istat rileva che gli Under 14 sono
gli individui che viaggiano di più:
ogni anno oltre il 60% dei bambini
effettua almeno una vacanza.
La richiesta di tour, hotel, villaggi,
campeggi per famiglie e campi scuola riservati ai soli bambini è diventata
così estesa da portare alla nascita di
una fiera dedicata, che si ripete ormai
da 9 anni. E’ proprio ai desideri e alle
esigenze turistiche dei più piccoli
che si rivolge Children’s Tour, il
salone delle vacanze 0-14. Organizzato da Studio Lobo, si svolge dal
16 al 18 marzo presso il quartiere
fieristico di Modena e rappresenta
oggi in Italia l’unica occasione di
incontro e confronto tra esperienze
turistiche rivolte ai genitori e alle
famiglie, senza trascurare i ragazzi
che viaggiano da soli, con la scuola
o l’associazione sportiva. Qui i genitori possono incontrare direttamente
località turistiche, villaggi, alberghi
e strutture ricettive, parchi tematici,
camp sportivi e centri per le vacanze
studio, fattorie didattiche e percorsi naturalistici che hanno dato vita
a servizi ad hoc per il target 0-14.
Nei tre giorni di manifestazione, poi,
sono numerose le attività pensate per
far sperimentare ai piccoli visitatori
un assaggio delle prossime vacanze, attraverso laboratori didattici
e creativi, spettacoli, avventure e
nuovi sport con percorsi a tema e
simulazioni. La manifestazione
è il posto ideale per informarsi e
pianificare la formula vacanza migliore: divertente ed educativa per i
bimbi, rilassante per mamma e papà.
La fiera ospita località e strutture
ricettive provenienti da tutta Italia
per un totale di oltre 200 espositori
che al tema bambino, alla sua sensibilità e alle sue esigenze, riservano
progetti specifici. Non mancherà il
padiglione Sport & Natura, interamente dedicato alle vacanze verdi
un settore in espansione. Per questo a Children’s Tour non poteva
mancare un’attenzione particolare
a questo tema: qui ci saranno anche
parchi avventura, fattorie didattiche, agriturismi, camp sportivi e
altre proposte per vacanze rigoro-
19
Ritorna a ModenaFiere il salone delle vacanze 0-14. Dal 16 al 18 marzo si parla di viaggi per i più piccoli,
di turismo formato famiglia e di turismo scolastico: moltissime le proposte, per tutte le tasche
La vacanza formato bambino
samente a contatto con la natura. Ma
l’edizione 2012 di Children’s Tour
fornisce anche la fotografia di un
fenomeno in continua evoluzione:
al Salone vengono presentati i dati
dell’Osservatorio Nazionale sul
turismo giovanile, giunto alla sua
quarta edizione, che punta a tracciare
il profilo del segmento, a definirne le
tendenze e le esigenze, a concepire le
più efficaci strategie per sviluppare
il settore del turismo 0-14.
I piccoli viaggiatori, mentre mamma
e papà visitano il salone, possono
sperimentare dal vivo le varie proposte e decidere in prima persona
quale vacanza preferiscono. Oltre
alle classiche vacanze al mare e in
montagna, ce n’è davvero per tutti
i gusti, a partire dalle località che
offrono soggiorni divertenti e...
istruttivi! Perché non approfittare delle vacanze per apprendere le
arti magiche? La Scuola Estiva di
Stregoneria si trova
nell’Oasi Lipu di
Crava Morozzo in
Valle Maira, località alpina in provincia di Cuneo e si dice
sia proprio la stessa
dove ha studiato Harry Potter! Qui, tra pozioni e incantesimi,
si impara a conoscere
gli animali, ad accudirli, a prendersene
cura nel rispetto delle
loro caratteristiche e
nel loro ambiente; si
studia l’astronomia
e le caratteristiche
delle piante del bosco, ma soprattutto
si creano legami e
amicizie. Non solo
laghi e boschi ma an-
che un pezzo di storia per piccoli
e grandi: è la proposta del Parco
Matildico di Montalto, a una ventina
di chilometri da Reggio Emilia. Sul
colle sono rimaste da visitare le mura
del castello della famiglia Canossa,
mentre il laghetto al centro del parco
si può navigare con le canoe. E’ più
slow, invece, la vacanza nelle fattorie didattiche, diffuse soprattutto al
Centro-Nord, dove si impara a fare
il pane e si privilegiano le attività
manuali come la raccolta della frutta,
ma la tendenza è sempre imparare, socializzare e fare movimento.
Parchi avventura, parchi naturali,
agriturismi, percorsi di mountain
bike e itinerari escursionistici: nel
padiglione Sport & Natura c’è solo
l’imbarazzo della scelta per far vivere
ai bambini stupende esperienze alla
scoperta degli animali e dei boschi,
fare escursioni light e sperimentare
percorsi di trekking. Sono presenti
al gran completo anche gli otto Adventure Park dell’Emilia Romagna
con uno spazio dedicato: qui si può
diventare Tarzan per un giorno, con
l’assistenza continua di personale
specializzato. Alberi, imbragatura,
casco, una serie di vie fatte di corda
tra i rami e una buona dose di spirito
d’avventura sono gli ingredienti necessari. E visto che il divertimento e
le bellezze dell’ambiente devono essere fruibili per tutti con il massimo
della sicurezza possibile, al Salone
è presente anche Montepizzo Adventure Park, situato nell’Appennino
bolognese: il parco, privo di barriere
architettoniche, è attrezzato per il
trasporto dei disabili e dispone di
diverse carrozzine 4×4 (novità assoluta in Italia!) per la circolazione
off-road in libertà anche dei portatori
di handicap motori.
E se mamma e papà vogliono visi-
rienza linguistica allargata, che
coinvolge i più piccoli insieme a
mamma e papà, con corsi in mattinata e pomeriggi in famiglia, magari
a zonzo per conoscere meglio il paese ospitante. Non manca un occhio
di riguardo per la forma fisica dei
piccoli turisti, con numerosissime
proposte di vacanza in camp sportivi. Si va dai camp ultra-attrezzati al
mare o in montagna per perfezionarsi
in sport classici come il calcio, il
tennis o il basket, ma anche in quelli
più particolari come lo scherma e il
tiro con l’arco. Esiste persino un Hip
hop camp per chi desidera muovere
i primi passi di danza e combinare
la propria formazione con mare e
divertimento: qui insegnanti qualificati trasmettono ai ragazzi la loro
professionalità, insegnando loro i
rudimenti della danza fino a vere e
proprie coreografie.
ORARI: venerdì dalle 9 alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 20.
tare una città europea con i bimbi
al seguito? A Children’s Tour è
possibile conoscere gli spazi per
gli adulti e i bambini che vogliono meravigliarsi insieme, anche in
una metropoli o in una città europea.
Un’idea alternativa può poi essere
quella di una ciclovacanza: una settimana lungo la ciclabile più famosa al
mondo, quella che costeggia il Danubio, che conduce da Linz a Vienna;
l’incanto dei castelli della Loira e
dei giardini francesi; in picchiata tra
vigne e meleti dell’Alto Adige da
Passo Resia a Bolzano. L’Olanda,
poi, è particolarmente adatta a tour
in bici più barca, pensati appositamente per le famiglie con bambini.
Un esempio? Partendo da Amsterdam, pedalando pedalando tutta la
famiglia farà tappa in alcune tra le
più belle città fortificate olandesi,
come Gouda e Gorinchem, prima
di arrivare ai famosi mulini a vento
di Kinderdijk. Un soggiorno studio
all’estero è un’esperienza preziosa,
che arricchisce il bagaglio culturale
di bambini e ragazzi: favorisce l’acquisizione di una lingua straniera e
l’incontro con persone di nazionalità diverse. Qualche esempio? E’
possibile trascorrere una settimana
a Taunton, la tipica cittadina inglese
non lontano da Bristol, e frequentare
il campus della King’s Hall school:
lezioni di lingua, visita delle città
e dei musei circostanti, escursioni,
sport e divertimento assicurati. Mai
pensato, invece, di partire con tutta
la famiglia per studiare una lingua
straniera? Anche questo è possibile,
basta scegliere la destinazione: in
Inghilterra, Irlanda, Usa, Australia,
Germania e Spagna esistono scuole
che permettono di vivere un’espe-
appuntamenti
20 marzo - ore 20.30
L’importanza di una corretta
deglutizione per lo sviluppo
armonico della bocca e quindi
di tutto l’organismo: cosa
devono sapere le mamme?
Relatori:
Roberto Forghieri, specialista
in odontoiatria
Alessandro Carrafiello,
specialista in posturologia
Sala Duomo
21 marzo - ore 14.15
Persepolis
Regia di Vincent Paronnaud
Sala Congressi
21 marzo - ore 15
I mercoledì delle donne
Cinema: We want sex
Regia di Nigel Cole
Circolo Loris Guerzoni
21 marzo - ore 21
Orchestra di Fiati
Istituto Vecchi - Tonelli
Auditorium San Rocco
21 marzo - ore 20.30
Facciamo la pappa!
Laboratorio di cucina
Nido Orso Biondo
22 marzo - ore 21.15
Magico Kirghizistan
Sala Congressi
29 marzo - alle 21
Ero straniero e mi avete accolto
Riflessioni di Fratel Lino,
segretario Comunità di Bose
Sala Duomo
16.03.2012 n° 10
20
Calcio – Derby buttato: Carpi raggiunto allo scadere dalla Reggiana in 10 (1-1)
Nella storia, dalla porta sbagliata
Quinto pareggio, decimo risultato utile consecutivo: eguagliato Corghi.
Ma Notaristefano è in discussione: proprietà e squadra reclamano più coraggio.
Domenica c’è il Sorrento: antipasto playoff e crocevia del futuro.
C
on lo psicodrammatico
1-1 subito in superiorità
numerica (e tecnica) da una
Reggiana allo sbando, il Carpi di
Notaristefano entra nella storia.
Ovviamente dalla porta sbagliata. Salgono a 10 i risultati utili
consecutivi. Viene così eguagliato
il record biancorosso di Ivano
Corghi, annata ’64-’65, seconda
miglior striscia positiva di sempre
nel terzo livello professionistico
del calcio italiano (allora C unica).
E s’avvicina il primato assoluto
dell’ultimo De Biasi (C1, ’95’96), che resistette 11 giornate
senza sconfitta.
SUMMIT – Nella stagione dei
grandi paradossi, l’ultimo della
serie è che nessuno - ma proprio
nessuno - si è speso per celebrarne
il merito. Anzi, per qualche ora la
società ha messo in discussione
proprio la guida tecnica. Il summit
post-partita convocato d’urgenza in via Marx sintomatizza una
vasta epidemia d’incertezze. S’è
concluso in una bolla d’aria, ma
con molte conseguenze. Ognuno resta al suo posto, però con
meno potere di prima. Ne ha
perso l’allenatore, la cui implicita
mozione di sfiducia si somma
alla precarietà d’un contratto in
scadenza. Ne ha smarrito in parte
anche Giuntoli, di nuovo tra due
fuochi competitivi: dovrà giustificare ai giocatori l’insoddisfazione
della proprietà verso il tecnico, e
altresì evitare che questo diventi
un alibi sul loro rendimento di qui
alla fine. Si è scoperta più debole
anche la proprietà stessa, avendo
delegittimato sottovoce il mister
salvo poi concludere la sconve-
PROSSIMO AVVERSARIO: sorrento
Aggrappato a Ginestra. Ma mancherà per squalifica
I
playoff del Carpi cominciano virtualmente con largo anticipo da una delle
squadre accreditate in partenza per la vittoria finale, ma arresasi molto presto
al ritmo del vertice. Subito dopo la gara d’andata (vinta senza grandi meriti),
il Sorrento ha perso il passo di Taranto e Ternana. Rimane tuttora tra le squadre
meno battute del torneo: solo 5 i ko (uno solo in casa, col Lumezzane). Sono
tanti però i pareggi (spesso concessi in rimonta) che ne hanno rallentato il passo:
ben 9, uno in meno dei primatisti Taranto, Pisa e Monza. Molto ampia è la differenza di rendimento interno ed esterno (28 punti a 17). Assai scadente inoltre il
bilancio negli scontri diretti. Contro le prime 4, i campani hanno conquistato un
solo successo (proprio ai danni del Carpi); nelle altre sfide: nessun gol, due 0-0,
ed altrettante sconfitte. La più pesante è lo 0-4 di Vercelli che costò la panchina
a Sarri, esonerato dopo 16 uscite e 27 punti raccolti (media: 1.69). Poco meglio
(18 in 10 gare) sta facendo il suo successore Gennaro Ruotolo, vecchio cuore
genoano ancorchè “leone di Anfield”, il cui principale merito è nella correzione
degli equilibri difensivi: appena 6 le reti subite durante la sua gestione (22 quelle
totali, quante il Carpi: quarta retroguardia). L’attacco è aggrappato alle razzie d’un
vecchio ragazzo di 31 anni: Ciro Ginestra, ex Modena, già decisivo all’andata nel
completare la rimonta, a cui riferisce il 40% abbondante del fatturato (14 delle
34 reti complessive). Domenica mancherà per squalifica.
E.G.
Calcio a Cinque - Virtus
Virtus, tre schiaffi! Esultano gli Eagles
T
ramontano inopinatamente le aspirazioni virtussine di impresa al fotofinish, infrante dal corsaro che non t’aspetti, quei
Simeck Eagles dall’imperscrutabile psicologia
agonistica, che, come l’ebbro tramortito e
claudicante, non appena abbassi la guardia
mandano a bersaglio, con il sorriso sulle
labbra, il gancio mortifero. Il primo tempo
segna uno sterile dominio gialloblù, lungi dal
concretizzarsi nella segnatura del vantaggio:
la colossale occasione capitata a Bigarelli s’infrange sulla traversa, tra l’incredulo godimento ostentato dai ghigni ospiti. Nella seconda
frazione è immediato l’acuto virtussino, con
Nosari (in foto) che, complice una deviazione,
sembra destinato a spaccare in due il match (1-0). Di qui in avanti la scena è
però tutta del numero uno ospite: studiatissima la teatralità di ogni suo gesto,
l’estremo avversario, bersagliato dallo snervante forcing virtussino, prende a
dimenarsi in continuazione, quasi tarantolato. Vicino, anche per fisiognomica,
ai demoni primigeni della mitologia antica, l’eccentrico sembra prodursi in
un rito evocativo a cui le valchirie sassolesi rispondono indemoniate: in rapida
successione gli Eagles bucano Accomando prima da rimessa laterale, dunque in ripartenza, quando il pivot ospite trafigge il 12 di casa con una battuta
improvvisa. Le percussioni gialloblù peccano di eccessivo ardore, e prima Nosari,
dunque Guidi a più riprese, tentano invano il guizzo che vanifichi l’anatema
ospite. La debacle gialloblù si compie in un epilogo palpitante, in cui a cogliere
nel segno è l’ennesima ripartenza sassolese, con Accomando impallinato per
la terza volta (1-3). Preso atto che, evidentemente, non è tempo di imprese,
conviene rimboccarsi le maniche, ché di qui in avanti si guarda all’agone finale;
la diabolica trafila del post season si delinea all’orizzonte: urge affilare le spade,
Virtus, perché il tuo destino non sia nelle mani del fato.
Federico Campedelli
nienza di un esonero in questa
curva del tragitto. A corsa lanciata
verso il traguardo, e senza un
sostituto immediatamente arruolabile. E’ stato cioè un confronto
d’azzardo. Senza vincitori.
CRISI - Si apre dunque ufficialmente una nuova crisi. D’ambiente e di sistema, molto prima che di
risultati. La classifica preoccupa
fino a un certo punto. Benché
acuta, la pareggite ha inciso poco.
Nessuno sta davvero correndo.
Tutti si aspettano. Ben sapendo
che, a questo punto della stagione,
ogni strappo può compromettere il
rush finale. In sostanza, è un tratto
in surplace obbligato. A cui i biancorossi non si sottraggono. Nelle
ultime 5 gare, hanno raccolto gli
stessi punti del Taranto. Appena
uno meno del Benevento, che
pure arriva da lontano con l’inerzia sparata di chi rincorre dall’inizio. Vanno appena più veloci
Sorrento (+3) e Pro Vercelli (+5),
grazie al calendario meno duro.
PARALISI - Sono però le indicazioni del campo che non autorizzano a sognare. Il processo di
crescita si è praticamente paralizzato. La squadra ha guadagnato
continuità appiattendosi. Comincia contratta. Riparte male, con
prevedibilità e timidezza. Conclude arretrando. Va detto che in questo momento è tassata dai molti
femminile carpi
Passo falso per le
biancorosse
United F07 - Carpi: 4 - 1
D
opo pochissimi istanti di gioco
il Carpi si mette in luce con
Ruosi, che però non finalizza.
La situazione si ribalta al 5° con un
errore difensivo delle carpigiane che
lasciano Romagnoli libera di segnare.
Al 10° ancora uno svarione nell’area
biancorossa e Pellicciari salva con una
parata plastica. Il Carpi non riesce però
scrollarsi il torpore di dosso e al 25° le
bolognesi, con Pirrottina, allungano
le distanze. Il primo tempo vede brillare
la squadra di casa: sullo scadere, Pellicciari salva ancora una volta la porta. Il
secondo tempo si apre ancora in sordina per le biancorosse, che però al 55°
sembra trovino lo sblocco psicologico
con un bellissimo pallonetto di Rubini
che accorcia le distanze. La reazione
biancorossa è però solo momentanea.
Dopo cinque minuti, lo United con un
bel tiro da fuori area di Deserti segna la
terza rete. Il Carpi non trova gli spazi e
forse anche un po’ penalizzato da qualche svista arbitrale, non riesce a essere
incisivo. All’85° le bolognesi con Borsari trovano la quarta rete, chiudendo
così definitivamente la partita.
Chiara Bonanni
infortuni e dal sovraccarico dei
leader (Cioffi, Laurini, Eusepi,
Memushaj). Più profondamente
però, è il risultato difficile di una
sintesi complessa. Tra le esigenze
di una difesa fisica, costretta a rinculare perché orfana di velocisti.
E la permeabilità del centrocampo privo d’ incontristi puri. Alla
lunga, i limiti strutturali ed i tanti
errori commessi ne hanno incrudito la paura di scoprirsi. Fino a
speculare troppo sul controgioco,
senza alternative. Tutta la spontaneità d’inizio stagione è andata
perduta, anche quella virtuosa. E
con essa, i gol delle punte.
MISTER - Il miglior attacco si
auto-conserva solo grazie ad un
immane sforzo cooperativistico.
Ma va stressandosi la disabitudine
a vincere, principalmente perché
mancano i colpi degli uomini addetti a risolvere i problemi di tutti.
Manca un reparto vero, esistono
solo soluzioni provvisorie. E manca un modulo di riserva, per giocare partite diverse all’interno della
stessa. Qui cominciano le colpe
dell’allenatore, che sta intervenendo con troppa cautela. Manda
segnali remissivi, mentre i giocatori reclamano manifestazioni di
coraggio. La sua analisi comincia
dal cruccio del pari. Non dal più
grave peccato d’aver tenuto aperti
i conti, laddove invece la Reggiana attendeva solo d’essere sbranata in velocità. Quando viene meno
la forza di vincere, va trasmessa
almeno la speranza. Di questo
hanno bisogno ora i giocatori, per
uscire dal guado. Non più di sapere semplicemente che sono disciplinati e bravi. Vanno convinti di
essere i migliori. Probabilmente,
né la terza punta (Ferretti), né
lo sganciamento di Cioffi da
centravanti aggiunto, avrebbero
modificato l’epilogo degli ultimi
assalti. Ma sì infuso una mentalità
diversa nella testa di tutti. Invece,
la squadra lascia ancora una volta
l’impressione di uscire dal campo
classifica
Ternana Taranto (-3)
Pro Vercelli Carpi Sorrento (-2)
Benevento (-2) Foggia (-2) Lumezzane Avellino Tritium Pisa Como (-2) Reggiana (-2) Monza Spal (-4) Viareggio Pavia Foligno (-4)
56
49
47
44
43
41
36
36
35
34
31
30
28
25
24
22
20
16
prossimo turno
Domenica 18 marzo - ore 14.30
27a giornata
Carpi-Sorrento; Avellino-Foggia;
Foligno-Pro Vercelli;Pavia-Ternana;
Pisa-Reggiana; Spal-Monza;
Taranto-Benevento; Tritium-Como;
Viareggio-Lumezzane.
con risorse inesplorate. Consapevole di superiorità. Ma, altrettanto, di non possedere abbastanza
decisione per dimostrarla tutta. E’
questo, più d’ogni altro, il rilievo
che guasta l’umore di Bonacini
(detto francamente: lo manda
proprio fuori dagli stracci). Tra i
due c’è un’enorme distanza antropologica, che sta spingendo il
rapporto ai minimi termini. Mister
Gaudì è imprenditore rampante,
d’assalto. Ha fabbricato il proprio
successo in un modo solo: attaccando sempre, e cucinando spezie.
Pertanto, non accetta commensali che rifiutino il peperoncino
in tavola. Mister Notaristefano
invece è un conservativo di crosta.
Ha visto fallire troppe rivoluzioni
in vita sua. Perciò, quando c’è da
guarire l’influenza preferisce il
riso in bianco. Adesso però, oltre
al patron, sono anche i suoi stessi
giocatori a pretendere qualcosa di
più piccante. Dentro questo clima
d’angosce si va verso la sfida
col Sorrento, primo anticipo di
playoff. Soltanto il potere taumaturgico d’un grande risultato può
colmare il vuoto di fiducia generato dalle scorie di un derby buttato
via. Partita-bivio ad altissima
elettricità: o funge da salva-vita,
oppure manda in corto il circuito.
Enrico Gualtieri
Regionali – Napoli-show: Correggese poker con dedica
Eccellenza. La Correggese alimenta l’ottimo momento, ed esce alla grande
dalla zona playout surclassando il pericolante Traversetolo (4-0). Grande scoperta
della domenica è Alessandro Napoli, classe ’88, attaccante promettentissimo
e di vasto repertorio, autore di una bellissima tripletta. Chiude i conti Fidone.
A fine partita, il presidente Lazzaretti dedica la vittoria al ds Claudio Poli e al
giovane Matteo Pergetti, con la speranza di rivederli presto in campo. Dopo il
recupero di Crevalcore (disputato mercoledì), il cammino degli uomini di Belletti
prosegue a Zola Predosa.
Promozione. Pessima prova difensiva della Solierese. I gialloblu reggono un
tempo all’urto del Concordia, poi crollano sotto i colpi dell’ex bolognese Di Costanzo. Finisce 2-4. Inutili i centri di Pannullo e Azzouzi (poi espulso in pieno
recupero per fallo di reazione).
Prima. Mantiene l’imbattibilità la Virtus, che manda in bianco il Luzzara a domicilio (0-0) ed aggiunge un altro mattoncino alla rimonta salvezza.
E.G.
provinciali – Colpaccio Fossolese
Seconda. La copertina è tutta per la Fossolese, che compie l’impresa di giornata
e si risolleva in classifica. I blues sovvertono i pronostici imponendo una pesante
battuta all’ambizioso Cavezzo di mister Buffagni. Ghelfi si procura e trasforma
il rigore d’apertura che costa il rosso a Caleffi per fallo da ultimo uomo. Nella
ripresa, decide il solito Martinelli: 2-1. Ruzzola invece la Cabassi, lasciando tre
punti pesantissimi alla Cdr (2-3) nonostante la doppia superiorità numerica.
Terza. Goleade e conferme: restano in scia delle primissime Limidi (4-0 a Medolla)
e Cortilese (5-1 al Rivara), sbrigando agilmente le rispettive pratiche. In evidenza
gli abituali trascinatori: Jannuzzo e Setti da una parte, Gasparini e Chizzini
dall’altra. Torna al successo il S.Marino di “Topa” Rossi, regolando il Cittanova
con un gol per tempo (2-0: Fulchini e Ferraresi). Cade infine la Carpine (0-2),
stesa in casa dalla Folgore (seconda della classe).
E.G.
16.03.2012 n° 10
S
iamo andati a trovare la piccola azienda Eccentrica di
Carpi e subito ci han detto:
“crediamo che il saggio e semplice
detto popolare, nella botte piccola,
c’è il vino buono, si sposi perfettamente con la nostra realtà”. Infatti
ETC 2.0 è una realtà industriale che
ha voluto abbracciare una filosofia
innovativa di ricerca dell’eccellenza, mantenendo una struttura
snella e flessibile anche grazie alle
dimensioni ridotte. La soddisfazione di partner e clienti sono i primi
obiettivi di ogni reparto. Nel settore
non possono vantare la leadership e
questo fornisce loro un’ottima motivazione per dare sempre il massimo.
La qualità è al servizio dei clienti.
Buona parte dei recenti investimenti
dell’azienda sono infatti stati rivolti
all’implementazione di un servizio
clienti di qualità. A ogni richiesta del
cliente, rispondono con cordialità
e competenza. Ritengono infatti
che il punto di partenza di un ottimo servizio sia la comprensione
delle necessità e delle attese del
cliente. La loro risposta è sempre
immediata e affidabile, in modo da
potersi concretizzare in una soluzione tangibile e definitiva. L’azienda
offre poi un prodotto di qualità a un
prezzo competitivo. Attraverso una
continua azione di ottimizzazione,
rivolta alla produzione, Eccentrica è in grado di fornire un prezzo
competitivo su molti dei prodotti
sia per il Prèt à Porter che per segmenti più economici. Per Eccentrica,
l’ottimizzazione, passa attraverso
miglioramenti operativi interni e attraverso una quotidiana ricerca di
nuovi fornitori e nuovi trattamenti.
Un’attenzione particolare è rivolta
alla ricerca di nuovi materiali, in
grado di impreziosire i capi e, al
contempo, di ridurre i costi di pro-
21
Pallavolo: Sodalizio tra l’azienda carpigiana Eccentrica e la Liu Jo Volley
ETC 2.0: nella botte piccola,
c’è il vino buono...
duzione.
Il Made In Italy è una scelta (riguardo
all’approvvigionamento di materie
prime e la lavorazione dei prodotti)
che ritengono imprescindibile per
garantire le tempistiche di produzione necessarie a rispondere alle
tendenze emergenti e i lead time ridotti e un’elevata flessibilità delle
dimensioni dei lotti produttivi. Il
team di ETC 2.0 è specializzato da
16 anni nella confezione d’abbigliamento femminile, con una capacità
ormai rara di lavorare anche tessuti
a navetta, tra cui il lino. L’ottimizzazione produttiva è rivolta anche
alla gestione dei tempi di attraversamento e, recentemente, è stato
introdotto un innovativo sistema di
programmazione della produzione
e di monitoraggio dei lead time in
ottica WCM, utilizzato solo dalle
grandi realtà industriali. L’ultimo
anello della catena può avvalersi di
un efficace e personalizzato servizio
di logistica interno, integrato con un
magazzino esterno automatizzato
per garantire ai clienti una consegna
attenta e puntuale. Questo garan-
tisce lo stesso livello di
servizio in ogni momento della stagione vendita, anche nei momenti di
picco.
La riconoscibilità dello
stile all’interno dei campionari prodotti e la ricerca continua, sono le parole d’ordine che guidano
il lavoro di Eccentrica.
Grazie a un team attivo
nella ricerca di nuove tendenze e al
bilanciamento tra produzione pronto
moda e programmato, propongono
ai clienti un campionario di tendenza
e innovativo. Il lavoro dello staff
interno è solitamente integrato da
collaborazioni con affermati stilisti freelance per alcuni pacchetti
esclusivi. Questo stile ha stregato
molte importanti case di moda internazionali. Ma cosa produce in concreto questa fiorente realtà? Abiti,
T-shirt & top, pantaloni, maglieria,
camicie, shorts e giacche informali.
Recentemente anche a capospalla
e denim. Niente di quanto ETC2.0
offre, può avere un reale valore
un’espressione dell’entusiasmo
femminile”.
Partecipate alle partite della
Liu Jo in casa?
“Ogni volta che non abbiamo viaggi
di lavoro o impegni che ci impediscano di andare al Palazzetto”.
Cosa vi aspettate da questo
campionato?
“Tanto divertimento”.
Pensate di poter escogitare un
aggiunto se non è co- prodotto nella vostra linea per
struito su di una solida lo sport, e la pallavolo in
base di principi etici. A particolare?
partire dalle scelte di “Abbiamo già molti progetti in
prodotto, desiderano corso ma non lo escludiamo per il
offrire ai clienti capi futuro”.
Michela Sferrazza
con una buona qualità intrinseca ma a un Capo della collezione
prezzo equo. Ogni di- Primavera - Estate
pendente dell’azienda
è trattato come una risorsa preziosa e ogni
azione intrapresa è portata avanti nel
rispetto delle leggi e del buon senso.
Periodicamente effettuano valutazioni attente sulle fonti di spreco (sui
consumi, sulla carta, sulle risorse
non sfruttate) e discutono circa le
possibili soluzioni per rimuoverle. Il
desiderio di Eccentrica è anche quello di fornire un piccolo contributo
alla costruzione di un futuro “green”
per il mondo, essendo intransigenti
sulla raccolta differenziata di ogni
rifiuto. Eccentrica ha inoltre stretto una partnership col mondo dello
sport locale, in particolare con la
Liu Jo Volley.
Come è nato questo sodalizio
con la pallavolo femminile?
“Abbiamo in comune la voglia di
fare bene e per noi è un ottimo mezzo
pubblicitario”.
Credete nello sport come
impegno nel sociale?
“Certo, lo sport in questo caso è
cec - pallavolo maschile
Cec di squadra: Biella battuta 3-1
Ph Perri
C
’è stato da soffrire, ma che
Cec! E’ servita una grande
prova di squadra (con quattro attaccanti su cinque in doppia
cifra) per piegare la Lauretana
Biella e mettersi alle spalle la sconfitta interna con Asti di domenica
scorsa. Alla
fine di una
battaglia con
tanti momenti ricchi
di pathos e
spettacolo,
Lirutti e compagni si sono
imposti 3-1 su
una Lauretana
Biella che ha
mantenuto
tutte le attese
di squadra forte e temibile soprattutto in trasferta, dove ha già vinto
sei volte. Nella raccolta di successi
esterni dei piemontesi non entra
però quello del PalaFerrari, dove è
tornata a vigere la legge della Cec,
che dopo aver impresso il proprio
marchio al match ed essersi vista
rimontare sull’1-1, è stata bravissima nel terzo e soprattutto quarto
set, quando il tie-break è stato
dietro l’angolo prima della sgasata
finale dei biancoblu. Che in avvio
sono scesi in campo con il consueto
starting seven che vede Guerrieri
opposto a Pedron, capitan Lirutti
e De Marco in banda, Piccinini e
Spiga al centro e Trentin libero;
dall’altra parte Lauretana con Gradi
opposto al regista Simeon, Santià
e Costa in posto 4, Menicali e
Salvatori al centro e Pavan libero.
Si parte e il primo stop tecnico è
fermato da un primo tempo di Piccinini (8-6). Sull’errore piemontese
del 10-7 coach Di Lonardo chiama
il suo primo time-out, ma la Cec
non molla la presa e il +4 arriva con
l’ace di Guerrieri (14-10). Il gioco
biancoblu esce dalle mani di Pedron
che è una bellezza e il secondo
stop tecnico arriva sul diagonale in
contrattacco di Lirutti (16-11). E’
poi lo stesso capitano dai 9 metri
a trovare il +5 (ace del 20-15) e la
strada per la conquista del primo
set si fa in discesa: è allora il turno
di battuta di Guerrieri a scavare i 3
punti finali che conducono al 25-17
finale. Secondo set. 8-5 Carpi al primo stop, ben presto è però 8-8. La
“7” di Piccinini e un muro di Pedron
riportano la Cec avanti di un break
(10-8), ma Biella è sempre lì e con
un parziale di 3-0 passa a condurre
(11-12) quando coach Molinari
stoppa il gioco. Si torna in campo e
si gioca punto su punto e così è fino
al 18 pari, quando un doppio errore
biancoblu spedisce la Lauretana
18-20; la Cec tenta la rimonta ma
nel finale gli ospiti allungano fino al
21-25 che impatta il computo dei
parziali. Terzo set. 8-6 Carpi col primo tempo di Piccinini, ma è dopo il
time out tecnico che la Cec strappa,
allungando da 10-8 fino al 15-8 sul
turno di battuta di capitan Lirutti.
Un maxi-break che spacca in due
il set e lo consegna nei fatti nelle
mani dei biancoblu, che - con anche
Possega in campo per una rotazione
- chiudono la pratica con un muro
di Spiga che vale il 25-15. Quarto
set. Questa volta, per la prima nella
partita, è Biella davanti al primo
tempo tecnico (6-8), vantaggio che
difende anche alla seconda sosta
obbligata (14-16) per poi allargare
a +3 sul 16-19. La Cec ricuce fino
al 18-19, quando Lirutti spara out il
contrattacco della possibile parità,
che arriva però a quota 22 col muro
di Spiga su Gradi. Il bello però deve
ancora venire: 23 pari, Lirutti mette
a terra il contrattacco del sorpasso,
trasformato in 3 punti di piombo
dall’ace di De Marco che regala il
25-23 e un 3-1 pesantissimo.
16.03.2012 n° 10
22
pallamano: Handball Carpi si prepara alla settimana più importante della sua storia con la serenità di chi può sognare un’impresa.
Forti di 7 vittorie consecutive, i biancorossi attendono, sabato 17 marzo, alle 18, al Vallauri, la capolista Cassano Magnago
Tutti al Vallauri per il Big Match
V
ale tanto, per non dire che
vale tutto. La Handball
Carpi si prepara alla settimana più importante della sua storia
con la serenità di chi può sognare
un’impresa. Forti di 7 vittorie consecutive, i biancorossi attendono sabato 17, alle ore 18, al Vallauri, la
capolista Cassano Magnago, che
guida la classifica del Girone A di A1
con 6 punti in più dei biancorossi,
che però il prossimo 31 marzo recupereranno la gara sul campo del
fanalino di coda Leno. Basta leggere la classifica, che fra lombardi
e biancorossi vede il Merano a -4
dalla vetta, per capire l’importanza
di un match che potrebbe riscrivere
i giochi per il primo posto, l’unico
che regala la promozione nel campionato di Elite. Carpi dovrà cercare quella che si chiama una vera e
propria impresa, perché il Cassano
guida da inizio stagione il girone e,
in 14 gare, giocate ha perso solo 2
volte in trasferta, un po’ a sorpresa
al debutto sul campo di Sassari, poi
Handball Carpi
due settimane fa a Merano, la gara
che, di fatto, ha riaperto la corsa al
primato. In mezzo i lombardi avevano infilato un filotto di 11 vittorie
consecutive a testimonianza di una
forza di squadra inconfutabile, che
Carpi ha già saggiato sulla propria
pelle nel match di andata, che è
anche l’ultima sconfitta stagionale
dei biancorossi. Era il 26 novembre
scorso e a Cassano, la squadra di
Davide Serafini scese in campo in
pratica solo nella ripresa, partendo
con un parziale di 10-1 nei primi 10
Pallanuoto - Cabassi Under 12
S.G. La Patria
Ottimo piazzamento per la Ritmica
S
i è svolta, domenica 11 marzo a Bellaria-Igea Marina, la seconda prova del
Campionato Regionale di Serie C, facente parte del calendario agonistico
della F.G.I. La S.G. La Patria si è presentata con due squadre. La Squadra
A composta da Asia Franchetto, Chiara Ferrari, Federica Guaitoli e Cecilia
Cavaletti ha egregiamente eseguito il proprio programma, ottenendo un buon
12° posto; subito dopo, al 13° posto sul totale delle 24 squadre presenti, si sono
piazzate le componenti della Squadra B, Stefania Bertollo, Alessia Luppi, Asia
Ognibene e Chiara Lo Conte. Con questi piazzamenti entrambe le formazioni
si sono guadagnate l’ammissione alla Fase Interregionale che si svolgerà ad
Abano Terme il 21 e 22 aprile. Inoltre le ginnaste più grandi della Ritmica della
Patria, saranno impegnate domenica 18 marzo a Castel Bolognese per la Fase
Regionale del Campionato di Serie D.
minuti, poi diventato 19-7 all’intervallo. Il -8 finale (33-25) rappresentò
allora la terza sconfitta su tre gare
in trasferta, un trend che proprio da
quello sciagurato incontro i biancorossi hanno saputo invertire. Carpi
dovrà cercare di fare la gara da su-
Carpi 3 si aggiudica il Torneo
D
omenica 11 marzo si è tenuta la
seconda giornata del Campionato
Under 12 a Concentramenti nell’impianto natatorio comunale di
Vignola. La Cabassi Carpi ha portato ben 3
squadre e Carpi 3 si è aggiudicata il torneo,
segnale inequivocabile che la categoria Under 12 è ormai una realtà assodata
anche in Provincia di Modena. I piccoli atleti carpigiani si sono ben comportati in
questa nuova avventura (promossa dalla Uisp Provinciale di Modena) che ha
visto la partecipazione di varie realtà, ovvero le società di Carpi, Modena, Vignola,
Formigine e Finale Emilia.
bito, anche perché per completare
l’opera (e vendicare anche il ko in
Coppa subito prima del campionato
sempre a opera di Cassano) bisognerà cercare di annullare anche il
gap dell’andata di 8 reti, visto che in
caso di arrivo in parità valgono gli
scontri diretti. La sonante vittoria
di sabato sera a Parma (39-21) è il
sintomo dell’ottimo stato di forma
di Carpi che, nonostante le soste
forzate fra neve e stop al campionato
degli ultimi mesi, sta producendo
un’ottima pallamano, fatta di pressione e di freddezza al tiro. Nel derby
non c’è stata quasi mai gara, con
Parma in scia solo nel primo tempo, chiuso avanti da Carpi con un
5-0 parziale negli ultimi minuti per
18-11. Solo accademia nella ripresa
per i biancorossi, che trovano gli 8
gol di Di Matteo (arrivato a quota
109) e Davide Zoboli e anche i 4
del giovane Malagola.
Per centrare l’impresa di sabato,
Carpi dovrà fare affidamento anche
sul proprio pubblico, come sottolinea il d.g. Claudio Cerchiari. “Ci
serve l’appoggio dei nostri tifosi,
che alla Vallauri si sono sempre fatti
sentire, trasformando la nostra palestra in un fortino. L’appuntamento
è di quelli che attendiamo da una
vita”. In casa, Carpi cercherà di prolungare il proprio record e arrivare
alla ventinovesima vittoria di fila fra
serie B, A2 e A1, un primato senza
eguali in Italia e che dura da più
di tre anni. Ma stavolta avrebbe un
valore ancora maggiore.
16.03.2012 n° 10
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