pof 2014_15 - Istituto Comprensivo Sant`Eufemia
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pof 2014_15 - Istituto Comprensivo Sant`Eufemia
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE S. EUFEMIA LAMEZIA AD INDIRIZZO MUSICALE VIA DELLE NAZIONI – 88046 LAMEZIA TERME (CZ) E-mail [email protected] - Tel. e Fax 0968 53141 A.S.2014-2015 PREMESSA Il POF deve porsi come espressione di “un’impresa sociale” che coinvolga tutti gli attori interni ed esterni del territorio; un’impresa nella quale la coerenza dei criteri organizzativi si misura nella capacità di contestualizzarli rapportandoli alle persone e alle concrete possibilità di interazione con le istituzioni. Non deve connotarsi come una mera elencazione della pluralità delle iniziative, ma, attraverso esse, definire la sua presenza nella comunità; non una descrizione di finalità ma un’azione processuale in vista di obiettivi; non una documentazione dei processi attivati e degli esiti attesi, ma un ricorsivo movimento di ripensamento e confronto. Il POF, così inteso, attiene ad un processo organizzativo di gestione strategica della scuola che consente alla stessa di organizzare e valorizzare le risorse interne, leggere e riferire, riordinare e definire un sistema di valori, descrivere gli assetti organizzativi e di governance, individuare linee di sviluppo e strategie da perseguire, definire gli obiettivi da conseguire e le azioni di miglioramento da attivare per una visibilità e trasparenza della sua funzione e del servizio erogato. Il POF, in tale prospettiva assume la funzione di un sistema autopoietico, capace, cioè, di conservare e riprodurre la propria organizzazione interna, dove l’aspetto della referenzialità non assume caratteristiche negative di isolamento ma attiene alla percezione consapevole della propria identità e missione sulle quale costruire un’organizzazione coerente con la prima e congruente con la seconda. Al contempo, il POF dovrà trovare un equilibrio tra “senso della realtà” e “senso della possibilità”, perché è da quest’ultimo che discende la capacità progettuale. Secondo il Regolamento sull’Autonomia didattica ed organizzativa (D.P.R. 275 del 1999) il Piano dell’Offerta Formativa, elaborato e redatto da questo Istituto Scolastico Comprensivo, è il documento fondamentale che attesta l’identità della scuola quale Istituzione formativa operante nel territorio. Di essa, oltre ad essere il concreto punto di riferimento in quanto ne identifica l’aspetto culturale, specifica e chiarisce la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa. Con tale connotazione il P.O.F. non può che essere il naturale sviluppo della pratica didattica dell’Istituto. Esso si ispira a criteri di flessibilità e fattibilità, di verificabilità ed integrazione, di responsabilità e trasparenza. In coerenza con tali aspetti costitutivi, tiene conto delle esigenze del contesto sociale in cui opera l’Istituzione scolastica e prevede nel contempo un’organizzazione della didattica che assicuri il successo formativo di tutta la sua utenza. Alla sua elaborazione e predisposizione hanno contribuito il Collegio dei Docenti, che ha tenuto conto degli indirizzi generali definiti dal Consiglio di Istituto, lo Staff di direzione coordinato dalla funzione strumentale incaricata. Tale documento, elaborato sulla base dell’analisi delle caratteristiche socio-culturali del territorio e dei bisogni formativi dell’utenza, prevede l’elaborazione di un progetto d’Istituto che ha come obiettivi fondamentali: GARANTIRE A TUTTI IL DIRITTO ALL’ ISTRUZIONE FORMARE UNA COSCIENZA CIVILE ATTIVA; IMPARARE AD IMPARARE SVILUPPARE LA CAPACITA’ DI ORIENTAMENTO attraverso la cultura dell’integrazione e della convivenza civile. 2 INDICAZIONI GENERALI CHI SIAMO INTEGRAZIONE SCELTE EDUCATIVE ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI COME OPERIAMO AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA 3 CHI SIAMO L’Istituto Comprensivo S. Eufemia di Lamezia Terme comprende la scuola secondaria di primo grado e le scuole primarie e dell'infanzia di S. Eufemia Lamezia e di San Pietro Lametino e, dall’anno scolastico 2013- 2014, i tre Plessi del comune di Gizzeria e, nello specifico, la scuola secondaria di primo grado, la primaria e l’infanzia di Gizzeria centro e di Gizzeria Lido, la scuola primaria e dell’infanzia di Gizzeria del Plesso di Santa Caterina-Mortilla. S. EUFEMIA LAMEZIA VIA DELLE NAZIONI Tel. e Fax 0968 53141 GIZZERIA CENTRO GIZZERIA LIDO INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA VIA C.COLOMBO Tel. 0968 411477 S. PIETRO LAMETINO VIA MONTE GRAPPA TEL. 3355682265 S. EUFEMIA INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA VIA S. GIORGIO Tel. 0968 403566 INFANZIA PRIMARIA VIA DELLE NAZIONI TEL. 0968 53141 MORTILLA INFANZIA PRIMARIA VIA DEGLI OLEANDRI TEL. 0968466432 4 SANT’EUFEMIA S. Eufemia, quartiere periferico di Lamezia Terme, è un agglomerato urbano di circa 6000 abitanti, distante quasi dieci chilometri dal centro commerciale e dal centro storico della città. Situata al centro dell’ampia pianura prospiciente il golfo omonimo, è sede di un aeroporto intercontinentale. E’ importante nodo ferroviario e autostradale, il che ne accentua la centralità nell’intera regione e ne fa un luogo di transito e di varia e continua migrazione interna ed esterna. Anche l’attività lavorativa facilita continui spostamenti delle famiglie. Preponderante è l’attività del settore terziario con operatori nella ferrovia, nell’aeroporto e nelle strutture militari, spesso soggetti a spostamenti per e da altre sedi. Quella di S. Eufemia diventa così, per molti, una residenza temporanea, e se ciò comporta da una parte interscambio culturale, ricchezza di interessi e di confronto, dall’altra, e soprattutto per gli adolescenti, è causa di disadattamento, disaffezione ai luoghi e alle regole, senso di provvisorietà e, pertanto, di ritardi formativi, di condizionamenti negativi, di insuccesso scolastico. La scuola è, inoltre, al centro di un contesto che, di per sé, è crocevia di immigrazioni. Ad un nucleo consistente, ormai in gran parte integrato, di immigrati marocchini, si aggiungono una intraprendente comunità cinese e gruppi appartenenti a minoranze ucraine, rumene, cinesi e senegalesi . Un universo cosmopolita che riproduce, nella più ristretta realtà locale, le dinamiche sociali che la compresenza di culture determina, proponendo istanze di cittadinanza democratica e planetaria ad un tempo (abitare società plurali). In un simile contesto ambientale, in una scuola anch’essa plurale, si accentuano gli insuccessi scolastici, le difficoltà di apprendimento; si moltiplicano i fenomeni di dispersione e abbandono; subentrano crisi di identità e devianze comportamentali. Il compito della Scuola nel quartiere diventa, per conseguenza, particolarmente importante e difficile nel rimuovere gli ostacoli e nel prevenire i disagi, in collaborazione con le altre agenzie ( la parrocchia, la famiglia, altre associazioni). Queste le prevalenze del contesto socio-economico: prevalenza del settore terziario in campo economico, pur non mancando iniziative legate al mondo agricolo e industriale. S. Eufemia, infatti, si è sviluppata in quanto nodo importante nelle vie di comunicazione ferroviaria, stradale e aeroportuale. Tutta l’economia gravita intorno a questo aspetto particolare della località, come attestano i numerosi bar, ristoranti, alberghi, spesso a conduzione familiare, rivolti a soddisfare le esigenze dei passeggeri che transitano quotidianamente. una certa mobilità della popolazione, a cui sono ascrivibili sia la presenza di apporti culturali e linguistici diversi, con conseguente mancanza di identità omogenea collettiva, sia una certa problematicità nella sfera dei rapporti interpersonali. la presenza di gravi problemi comuni a tutto il Meridione: mancanza di rispetto del territorio, disoccupazione, violenza, diffusione della droga. 5 GIZZERIA Il comune di Gizzeria conta circa quattro mila abitanti, comprese le zone costiere. Ha circa 10 km di costa e una zona montana caratterizza che lo nonché ricchezza una ambientale notevole derivante non solo dalla posizione affacciata sul unica, Golfo di Sant’Eufemia, ma anche dal sito di interesse comunitario dei “Laghi La Vota”, che potrebbero rilanciare la vocazione turistica del territorio, catalizzando l’interesse di nuovi visitatori e dei vari Enti per una maggiore fruizione della preziosa risorsa naturalistica. Il centro storico è caratterizzato però, come molti paesi della provincia di Catanzaro, da uno spopolamento dovuto essenzialmente alla mancanza di occupazione; ciò porta i giovani, e anche i meno giovani, a dover lasciare il proprio paese d’origine per cercare altrove possibilità di lavoro, impoverendo notevolmente la capacità di crescita produttiva del territorio e rendendo, a livello di organizzazione sociale, più smagliate e fragili le interazioni organizzative e molto deboli gli stimoli culturali. Per queste motivazioni la scuola ha una forte valenza per il comune di Gizzeria, sia per unificare e trovare convergenze culturali in un’eterogeneità che deve essere un valore aggiunto, sia per dare nuovi stimoli ai giovani, ai ragazzi che devono credere nella legalità e nelle istituzioni per costruire un paese attivo, che crei possibilità di sviluppo e opportunità di lavoro per la comunità, in cui nutrire un nuovo futuro. La sede di territorio, Gizzeria ha centro, un’utenza centro meno storico eterogenea, del con un’estrazione socio- culturale più tipica. Il centro storico di Gizzeria, infatti, è inserito nei paesi di minoranza linguistica arberesche avendo avuto l’influenza culturale dei profughi albanesi che nel XV secolo lo ripopolarono. La Scuola di Gizzeria, a tal proposito, partecipa ogni anno alla rappresentazione folkloristico- culturale dei paesi di origine albanese organizzata dall’istituto Pitaro di Borgia e in particolare dalla scuola di Caraffa ( paese di origine albanese in cui si continua a parlarne anche la lingua). 6 Il contesto socio-culturale e territoriale, in cui sono ubicati i plessi scolastici della zona marina di Mortilla e Gizzeria Lido, è molto eterogeneo; i nuclei abitativi, di recente formazione, sono caratterizzati da una popolazione di provenienza variegata; molte sono anche le famiglie extracomunitarie che vivono in questa parte del territorio comunale e che mantengono intensi contatti economici e sociali con i paesi viciniori della Piana di Sant’Eufemia Lamezia. Le occasioni di incontro e confronto tra gli abitanti residenti, però, non sono molte, data la mancanza di spazi sociali finalizzati all’organizzazione e fruizione di manifestazioni ed eventi aggregativi di matrice culturale. 7 S. EUFEMIA LAMEZIA - SEZIONE AD INDIRIZZO MUSICALE BREVE STORIA Nel 1998, in quella che prima era la Scuola Media di S. Eufemia, oggi Istituto Comprensivo, viene istituito il “Corso Sperimentale ad Indirizzo Musicale” così come previsto dal Decreto Ministeriale del 1979. L’Istituto ora comprende la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado di S Eufemia Lamezia, Gizzeria e San Pietro Lametino. Per diversi anni questa è stata l’unica scuola ad indirizzo musicale presente nel Comune di Lamezia Terme e nei comuni limitrofi. Nel corso vengono inizialmente attivati tre indirizzi strumentali: chitarra, pianoforte e flauto, successivamente ampliati a quattro con l’introduzione, nel 2000, della specialità strumentale di violino. Le attività musicali svolte negli ultimi anni hanno dimostrato che la musica costituisce uno dei linguaggi alternativi più incisivi e più idonei a favorire lo sviluppo e la formazione degli alunni, anche per ciò che riguarda l’educazione alla convivenza democratica. Da qui la necessità di utilizzare la musica come momento didattico-formativo capace di attivare il pieno coinvolgimento emotivo attraverso cui ciascun alunno può esprimere attitudini e talento. L’azione didattica dell’Istituto da sempre è stata incentrata sull’unicità che ogni allievo rappresenta nella sua realtà formativa. La socializzazione, il confronto, l’ampliamento della consapevolezza dell’”Io” rappresentano parte degli obiettivi che l’Istituto da sempre si è proposto, ed è in quest’ottica che l’azione formativa di tipo artistico, ma non solo, nel tempo si è ampliata coinvolgendo anche la scuola primaria, dove azioni di tipo propedeutico sono state attivate anche nella consapevolezza di favorire momenti di raccordo e di continuità tra i vari segmenti scolastici dello stesso Istituto, e di offrire possibilità di orientamento aiutando i ragazzi a riconoscere le proprie attitudini e potenzialità STRUTTURA DEI CORSI I quattro corsi di strumento prevedono la frequenza a tre ore di lezione distribuite nell’arco della settimana, con orari pomeridiani. Le tre ore di lezione sono divise in: -Un’ora di strumento, anche con l’organizzazione di piccoli gruppi all’interno della classe strumentale; -Un’ora di teoria e solfeggio, la cui organizzazione può essere fatta per gruppi strumentali; -Un’ora di musica d’insieme, che coinvolge tutti gli alunni e che si pone come obiettivo la realizzazione di un’orchestra stabile e la costituzione di diverse formazioni cameristiche. 8 Scelte Educative Le scelte si fondano sull'analisi collegiale dei bisogni formativi emergenti, sintetizzabili come segue: Bisogni formativi Bisogni degli alunni Bisogni delle famiglie Sviluppo delle capacità relazionali Coinvolgimento nella vita della scuola Sviluppo dell’identità Trasparenza dell’azione educativa Sviluppo di abilità cognitive e critiche Collaborazione tra docenti e famiglia Autostima ed auto-orientamento Attività di arricchimento e di rinforzo 9 Le Risorse Strutturali e Strumentali LABORATORI N. 3 laboratori informatici STRUMENTI SPAZI COMUNI Strumenti musicali: Cortile esterno per Pianoforte verticale giochi all’aperto N° 4 tastiere sintetizzatori – N° 3 violini N° 2 flauti traversi Batteria acustica (5 pezzi) Percussioni varie N. 1 Laboratorio linguistico Impianto di amplificazione Biblioteca 500+500 N.1 Laboratorio artistico Videoproiettore Aula magna Videocamera N. 2 Laboratori musicali N° 2 televisori con video registratore N. 1 laboratorio scientifico Episcopio Palestra coperta e scoperta N. 40 L I M (PRIMARIA SECONDARIA) - 10 Risorse Esterne Il nostro Istituto ha siglato dei protocolli di Intesa e delle convenzioni con Enti del territorio, allo scopo di migliorare l’offerta formativa, valorizzando le risorse presenti nel contesto di appartenenza: Comune di Lamezia Comune di Gizzeria Associazione Talìa Fondazione Calabria Etica Associazione culturale “Animula” Associazione Centro Studi Ricerca e Tradizione Popolare II Reggimento aviazione dell’esercito “Sirio” ASL AVIS Lamezia Terme AVIS Gizzeria 11 COME OPERIAMO APPRENDERE PER COMPETENZE L’Istituto Comprensivo ha recepito le Nuove Indicazioni per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’istruzione definite e diramate dal Ministero della Pubblica Istruzione con circolare del 5 settembre 2012. In esse viene conferita centralità assoluta all’apprendimento per competenze e ad una visione olistica del sapere e dell’apprendimento. Apprendere per competenze induce tutti i sistemi di istruzione e formazione a rivedere sostanzialmente i percorsi formativi e a dare maggiore attenzione ai risultati di apprendimento piuttosto che al processo. In questo approccio diventa centrale la cura nella scelta delle metodologie didattiche e degli strumenti per la centralità dei bisogni individuali della persona del discente. Il Parlamento e il Consiglio della Unione Europea il 18 dicembre 2006 hanno varato una raccomandazione ai paesi membri sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente da acquisire alla fine dell’obbligo di istruzione/formazione, necessarie per la realizzazione e lo sviluppo della persona, ovvero del capitale culturale; del cittadino, ovvero del capitale sociale; del lavoratore, ovvero del capitale umano. Nell’ottica di un apprendimento permanente lungo l’arco della vita, esse devono costituire per tutti i cittadini la base per ulteriori apprendimenti. In questo contesto di normativa europea si pone il DM n. 139 del 22 agosto 2007che offre una chiara definizione delle competenze come base per la progettazione dei percorsi formativi. A questo documento, è opportuno riferirsi anche per le definizioni di competenze, abilità e conoscenze: “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro ; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. 12 COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Comunicare nella madre lingua: esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale che scritta, e di interagire in modo corretto sul piano linguistico in contesti culturali e sociali diversi. Comunicare nelle lingue straniere: sapersi esprimere nelle altre lingue, acquisendo le abilità di mediazione e comprensione interculturale. Competenza in campo matematico, scientifico e tecnologico: sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere problemi in situazioni concrete, utilizzare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda; comprendere i bisogni avvertiti dagli esseri umani. Competenza digitale: saper utilizzare le nuove tecnologie per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet. Senso di iniziativa ed imprenditorialità: saper esplicitare le idee e tradurle in azione, attingendo a varie risorse culturali e personali: la creatività, l’innovazione, l’assunzione di rischi, capacità di pianificare e gestire progetti. Consapevolezza ed espressione culturale: produrre idee, esperienze ed emozioni utilizzando un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, la letteratura e le arti visive. 13 DIDATTICA LABORATORIALE Nella scuola dell’autonomia è sempre più sentita l’esigenza di organizzare dei percorsi di studio in cui l’organizzazione scolastica sia resa flessibile. Uno degli aspetti fondamentali di tale flessibilità riguarda il modo di organizzare il tempo e le forme dell’insegnamento per renderli sempre più vicini e rispondenti alle modalità e ai ritmi di apprendimento degli allievi, non attraverso “la classe laboratorio”, ma attraverso “il laboratorio in classe”. La scuola, quindi il luogo in cui intesa come laboratorio, diventa non solo si elaborano saperi, ma anche un insieme di opportunità formative per produrre nuove conoscenze e sviluppare nuove abilità e competenze. In questa prospettiva, l’azione educativa si sposta dall’insegnamento all’apprendimento, cioè ai processi del “far apprendere” e del riflettere sul fare; l’allievo diventa protagonista del suo personale processo di apprendimento e, contestualmente, acquisisce consapevolezza del percorso didattico intrapreso. Attraverso la didattica laboratoriale si realizza un’altra condizione indispensabile per lo sviluppo della motivazione: la creazione di un contesto di apprendimento attraente e coinvolgente, in cui l’allievo “impara facendo” e scopre naturalmente il piacere di fare, di saper fare e di saper essere, avvicinandosi a quella dimensione etica indispensabile per un approccio significativo allo sviluppo di una formazione completa. Il laboratorio è luogo privilegiato di trasversalità (tra lingue, tra linguaggi, tra mente e “mani”, tra mente e corpo, pensiero ed emozioni). La classe è il laboratorio in cui fare insieme e imparare perché… “Apprendo se riesco a sentirmi coinvolto, se provo piacere, se faccio dei collegamenti, se posso agganciare l’informazione alla mia rete di conoscenze”. (A. Giordan) 14 ALFABETIZZAZIONE E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Sul modello delle Linee Guida nazionali fornite dal MIUR con C.M. del 19/02/2014, anche nell’I.C. di Sant’Eufemia Lamezia si presenta la necessità di intervenire in un nuovo contesto scolastico e sociale nel quale si realizza l’integrazione dei bambini e dei ragazzi stranieri, per cui è utile proporre alcune indicazioni operative che aiutano il personale docente e non docente in questo complesso lavoro. La presenza di alunni stranieri nel nostro Istituto è un fenomeno abbastanza recente, ma in continua crescita, dovuto all'aumento di famiglie immigrate che si stabiliscono nelle aree di riferimento della scuola. L'integrazione di questi alunni è quindi un obiettivo prioritario che comprende tre momenti fondamentali: l'accoglienza l'intervento linguistico la dimensione interculturale all'interno delle varie discipline In genere tutti gli alunni arrivati da poco tempo in Italia possono considerarsi non italofoni, e necessitano nella prima fase di moduli intensivi della durata di 3-4 mesi, con circa 2 ore di lezione al giorno, dedicati all’italiano L2, anche raggruppando alunni di classi diverse in piccoli gruppi e coinvolgendoli in attività laboratoriali. La fase iniziale dell’apprendimento dell’italiano L2 per comunicare corrisponde grosso modo alla descrizione dei livelli A1 e A2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (uso elementare della lingua). Si tratta di un intervento specifico (il cosiddetto laboratorio di italiano L2) che ha l’obiettivo di favorire: lo sviluppo delle capacità di ascolto e comprensione dei messaggi orali; l’acquisizione del lessico fondamentale della lingua italiana (le circa 2000 parole più usate); l’acquisizione e la riflessione sulle strutture grammaticali di base; il consolidamento delle capacità tecniche di lettura/scrittura in L2. Nella seconda fase, di accesso all’italiano dello studio, che può essere considerata una fase ponte, si rinforza e si sostiene l’apprendimento della L2 come lingua di contatto e nello stesso tempo si forniscono le competenze cognitive e metacognitive efficaci per partecipare attivamente alle attività d’aula, consolidando gli strumenti e i materiali didattici e affinando le modalità di intervento di tipo linguistico. In questa fase ponte si sviluppano in particolare le abilità di scrittura e di lettura/comprensione dei testi narrativi. La fase di integrazione linguistica si conclude inserendo a pieno titolo l’alunno straniero nel percorso degli apprendimenti comuni. Per tutti gli alunni che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana è possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che strumenti compensativi e misure dispensative (ad esempio la dispensa dalla lettura ad alta voce, la scrittura veloce sotto dettatura ecc.). In tal caso si avrà cura di monitorare l’efficacia degli interventi affinchè siano messi in atto per il tempo strettamente necessario. Tali misure dovranno avere infatti carattere transitorio e attinente aspetti didattici, privilegiando percorsi personalizzati. 15 INTEGRAZIONE SCOLASTICA ALUNNI DISABILI L’obiettivo educativo generale valido a diversi livelli per ogni alunno, è l’integrazione. Cioè dare la possibilità ad ognuno di partecipare attivamente, di interagire con gli altri, di collaborare ed, infine, di crescere. In particolare l’insegnante ha il compito di: valorizzare le capacità e le potenzialità dell’alunno; individuare le maggiori difficoltà dell’alunno; trovare percorsi alternativi applicando gli interventi più idonei; raggiungere gli obiettivi utilizzando strategie e strumenti alternativi; valutare il raggiungimento degli obiettivi con verifiche adeguate alle metodologie adeguate. Tutto questo anche in considerazione della Legge-quadro del 5/2/92 n°104, che all’art. 13 comma 6 recita così: “Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti”. Per quanto riguarda gli obiettivi, essi verranno stabiliti nei vari Consigli di Classe sulla base della realtà particolare e del livello di capacità di ogni ragazzo e della classe dove è inserito. Gli interventi didattici, strettamente legati agli obiettivi specifici definiti per ogni ragazzo, saranno: lavori di gruppo in classe, nei quali l’insegnante curricolare e l’insegnante di sostegno trovano la possibilità di intervenire in modo individualizzato all’interno dei vari gruppi; lavori in classe (compresenza); rapporto individualizzato con l’alunno in difficoltà (fuori dalla classe); lavori in gruppi omogenei e/o eterogenei per il livello, fuori dalla classe. ALUNNI DSA Con la legge 8 ottobre 2010 n.170 sono state dettate nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento (DSA) in ambito scolastico. Inoltre, sono state introdotte, per la prima volta in un testo legislativo, sia la definizione di DSA, sia quella di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. La legge definisce la dislessia come “un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura” ; la disgrafia come” un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica”; la disortografia come “un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica.”; la discalculia come “un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri”. Le singole difficoltà possono essere più o meno gravi e presentarsi associate. Per riuscire a leggere e a scrivere gli alunni con DSA devono impegnare al massimo le loro capacità e le loro energie, si stancano molto e impegnano molto tempo, sono lenti, commettono errori, saltano parole e righe. Questo dispendio di energie va a discapito della comprensione del testo. In particolare, per un alunno con diagnosi di DSA la scuola dovrà predisporre un Piano educativo personalizzato che dovrà indicare :gli interventi didattici individualizzati e personalizzati, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative da mettere in atto, le forme di verifica e valutazione adeguate e differenziate. 16 STRUMENTI COMPENSATIVI STRUMENTI DISPENSATIVI tabelle delle misure, delle formule geometriche, fisiche, chimiche lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, scrittura alla lavagna, copiatura dalla lavagna, copiatura testi o esercizi nelle verifiche, nelle esercitazioni e nei compiti a casa, disegni tecnici, uso del vocabolario, scrittura e lettura di numeri romani calcolatrice studio mnemonico ( ad. es. poesie, di regole grammaticali, di definizioni, di tabelline) studio delle lingue straniere in forma scritta registratore, cassette registrate, cdrom cartine geografiche e storiche, tabelle della memoria di ogni tipo prendere appunti computers con programmi di videoscrittura con correttore ortografico ed eventualmente sintesi vocale audiovisivi dizionari elettronici 17 ALUNNI BES La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 ”strumenti di intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana e si inserisce in modo significativo nel percorso di inclusione scolastica e di realizzazione del diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e per tutti gli studenti in situazioni di difficoltà. Nello specifico sottolinea che “ ogni alunno, con continuità o per determinati periodi può manifestare bisogni educativi speciali sia per motivi fisici, biologici o fisiologici, sia per motivi psicologici e sociali, di fronte ai quali è fatto obbligo alle scuole di offrire adeguate e personalizzate risposte.” Infatti un bisogno educativo speciale richiama una difficoltà che si evidenzia in età evolutiva nell’ambito educativo/apprenditivo; si manifesta in un funzionamento problematico in termini di danno, di ostacolo, o stigma sociale, pertanto necessita di un intervento educativo individualizzato o personalizzato da parte dell’istituzione scolastica. IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Il ”PDP Piano Didattico Personalizzato” è uno strumento programmatorio necessario per favorire una progettualità che risponda in modo mirato alle esigenze degli studenti, prevedendo la personalizzazione del loro percorso. Il PDP è atto dovuto in presenza di alunni con DSA e BES. Viene redatto collegialmente dal team/consiglio di classe, completato dalle programmazioni curricolari e concordato con la famiglia. Deve essere consegnato alle famiglie all’inizio di ogni anno scolastico, e deve essere consultabile dai docenti che vengono a sostituire i titolari delle classi. Il PDP deve valersi anche della partecipazione diretta dell’allievo (età adeguata), per renderlo parte attiva del processo di apprendimento. Al Dirigente scolastico e agli OO.CC. spetta il compito di assicurare l’ottemperanza piena e fattiva di questi impegni. Questo documento deve contenere in particolar modo: le strategie e le metodologie didattiche utilizzate, gli strumenti compensativi e le misure dispensative adottate e le indicazioni per la valutazione degli apprendimenti durante le verifiche nel corso dell’anno, durante le prove Invalsi e gli Esami di Stato. PAI (PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE) In coerenza con il POF dell'Istituto Comprensivo di S. Eufemia Lamezia- Gizzeria, attraverso un’attenta considerazione e valutazione delle caratteristiche e dei bisogni dell’utenza, nel rispetto delle normative nazionali e dell'autonomia scolastica, viene definito il seguente Piano Annuale per l'lnclusività (P.A.I.) per la progettazione e la documentazione di percorsi di integrazione e di inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali. In questa logica il P.A.I. si caratterizza come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell'intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola "per tutti e per ciascuno”. Il protocollo, quindi, che coinvolge soggetti diversi, docenti, famiglie equipe medico-psico-pedagogica ed esperti esterni, intende offrire, a livello di istituzione scolastica, uno strumento utile per organizzare e pianificare sul piano formativo tutte le azioni necessarie per una didattica efficace, finalizzata a bisogni specifici da 18 realizzare a favore di alunni con bisogni educativi specifici nel rispetto delle diverse situazioni di ciascuno. Tutto ciò in un’ottica di prevenzione del disagio adolescenziale e della dispersione scolastica. Per il raggiungimento di tale traguardo, la scuola come istituzione educante, nel rispetto della normativa vigente, è chiamata a mettere in atto ogni azione possibile, sia di natura organizzativa e di coordinamento, sia di collaborazione e mediazione. Nello specifico intende: 1. realizzare un ambiente accogliente e supportivo; 2. sostenere l’apprendimento attraverso il monitoraggio e la revisione costante del curricolo, sviluppando attenzione educativa a tutti i soggetti educandi presenti nell’istituto; 3. promuovere e coinvolgere tutte le risorse umane professionali presenti all’interno della scuola, nonché quelle figure professionali di supporto esterno che possano favorire il miglioramento del processo di apprendimento degli allievi; 4. finalizzare l’intervento didattico in funzione della centralità dell’alunno nel processo di insegnamento/ apprendimento; 5. favorire l’acquisizione di competenze collaborative 6. promuovere pratiche di cultura inclusiva, mediante una sinergica collaborazione tra tutte le componenti della comunità scolastica. 19 ACCOGLIENZA E CONTINUITA’ L’accoglienza è un primo livello di orientamento ed è finalizzata a favorire l’inserimento dell’alunno nel contesto scolastico per renderlo consapevole del nuovo ambiente, del proprio rapportarsi ad esso, del proprio livello di partenza. L’accoglienza si coniuga necessariamente ad un raccordo costruttivo tra i segmenti di scuola del primo ciclo di istruzione: infanzia- primaria- secondaria di primo grado, non solo perché la scuola si presenti all’alunno come luogo di ” benessere”, ma anche allo scopo di prevenire situazioni di criticità e di difficoltà che sono di solito la causa principale di dispersione scolastica nel primo anno di scuola secondaria di primo grado. La collaborazione tra le scuole del primo ciclo riveste dunque un’importanza fondamentale per favorire nell’utenza scolastica, gradatamente e progressivamente, la costruzione di un percorso educativoformativo equilibrato, sereno e proficuo che conduca l’allievo a forme di orientamento consapevole, in base a cui poter operare scelte consapevoli, autonome e ragionate. PIANO D’ INTERVENTO PER LA CONTINUITA’ I risvolti operativi del progetto CONTINUITA’ sono così delineati: Accompagnare l’allievo in tutto il percorso scolastico in una logica di continuità non solo verticale, ma anche orizzontale con l’esperienza familiare e le esperienze extrascolastiche; Acquisizioni di informazioni in collaborazione tra docenti e con la famiglia; Coordinamento dei curricoli degli anni iniziali e terminali per assicurare un continuum di opportunità educative favorevoli allo sviluppo armonico della personalità culturale, socio- affettivo- relazionale dell’allievo; Predisposizione di un sistema comune di verifica e di accertamento degli apprendimenti; Possibili momenti e forme di compartecipazione alle attività didattiche delle classi iniziali e terminali; Individuazione di criteri relativi alla formazione delle classi iniziali. 20 I risvolti operativi del progetto ACCOGLIENZA sono così delineati: Favorire la socializzazione ambientale. E’ il primo nucleo di abitudini da sviluppare e riguarda l’organizzazione logistica delle nuova scuola, per cui nella fase marzo-aprile si guideranno gli alunni delle classi terminali a conoscere concretamente i luoghi deputati alla loro vita scolastica, Favorire incontri tra alunni e docenti della classe iniziale( classe prima) del nuovo segmento scolastico. Nei primi giorni di scuola favorire l’organizzazione temporale. Facilitare la socializzazione all’interno della scuola Illustrare e discutere programmi, obiettivi, metodologie, attività di studio, organizzazione scolastica ecc..; Effettuazione di prove d’ingresso per la verifica della situazione di partenza, avendo cura di commisurarli alle reali possibilità medie del gruppo classe al fine di non far vivere il risultato come insuccesso. 21 ORIENTAMENTO FORMATIVO Compito principale della scuola e di ogni docente attraverso la propria disciplina, è quello di aiutare lo studente nello sviluppo perché possa realizzare integralmente se stesso, potenziando le sue capacità per poi inserirsi in modo attivo e creativo nella società in rapida trasformazione. Perciò è riduttivo collocare le attività orientative solo nelle fasi di passaggio e transizione in relazione con le scelte da affrontare. Esso, essendo collegato alla formazione globale della persona e allo sviluppo dell’identità, deve attraversare ogni ordine e grado di scuola e ogni disciplina. L’orientamento deve, quindi, essere inteso come azione formativa mirante a mettere in grado gli allievi di orientarsi in una società complessa, di decidere il proprio futuro(progetto esistenziale) e di partecipare attivamente negli ambienti scelti; che agisce nei loro confronti a 360 gradi ed è continuo per l’intera area della vita. Da qui il collegamento tra orientamento ed educazione permanente. Esso, dunque, “ diventa una componente strutturale dei processi educativi e non più un’attività laterale mirata, spesso, a risolvere situazioni patologiche”( dalla Direttiva Ministeriale n. 487 del 6 agosto 1997). 22 ORIENTAMENTO COME FUNZIONE STRATEGICA NEL SISTEMA EDUCATIVO INSEGNANTE ALUNNO CONTESTO DI APPRENDIMENTO IDEA DI APPRENDIMENTO MODELLO DIDATTICO AZIONI ORIENTATIVE VALUTAZIONE FACILITATORE GUIDA COMPAGNO DI RICERCA INTERATTIVO GENERATIVO INTERVENTI DIRETTI , NON STRUTTURATI ASPECIFICI, DIDATTICA ORIENTATIVA, PROGRAMMI DI CONOSCENZA DELLA REALTA’ TERRITORIALE, LABORATORI DI CONOSCENZA DEL SE’ E DELLE DISCIPLINE BASATA SU PRESTAZIONI REALI, PRODUTTIVA, INTEGRATIVA E CONTINUA, IMPARZIALE COMPITO AUTENTICO STIMOLANTE MULTIDISCIPLI NARE GRUPPI ETEROGENEI ED EQUIFLESSIBILI ACCERTAMENTI DI INTERESSI MOTIVAZIONI E CAPACITA’ ESPLORATORE APPRENDISTA PRODUTTORE DI CONOSCENZA COLLABORATIVO CONOSCENZA CONDIVISA, DIVERSITA’ COME RISORSA La scuola ha , quindi, un ruolo fondamentale perché l’alunno consegua il risultato di una scelta di studio e la terza classe della scuola secondaria di I° grado rappresenta il primo appuntamento dell’alunno con questa problematica. Il compito sicuramente appare arduo, soprattutto oggi con una situazione economico-sociale in crisi e soggetta a continue e rapide trasformazioni in atto. Riuscire tuttavia a capire criticamente la realtà e l’essere educati all’orientamento sono due obiettivi che la scuola deve conseguire, ben sapendo che l’orientamento è un processo formativo continuo. In quest’ottica si è, pertanto, delineata un ‘unità didattica fondamentale, scandita in un percorso triennale destinato alla scuola secondaria di primo grado. 23 PERCORSO TRIENNALE DI ORIENTAMENTO CLASSI PRIME -Interessi scolastici extrascolastici dell’alunno ed -Il paese dove abita -Le principali attività che vi si svolgono - Le caratteristiche più semplici delle professioni - Le scuole esistenti nel suo paese legate al mondo delle attività lavorative locali CLASSI SECONDE: CLASSI TERZE -Capacità dell’alunno di lavorare in gruppo e di prendere decisioni; -I principali percorsi scolasticoformativi -La provincia e la regione di appartenenza; -Le principali attività che vi si svolgono con la classificazione delle stesse a seconda del settore di appartenenza; -Le caratteristiche complesse di un gruppo professioni più di -Le scuole esistenti nella Provincia e nella Regione e le loro principali caratteristiche. -Situazione socio-economica locale e regionale -Aspettative future, personali e della famiglia La scuola favorisce visite guidate alle scuole superiori per conoscere concretamente: -L’organizzazione interna -Gli indirizzi formativi diversi -Le dotazioni di strutture e di tecnologie -Il Piano dell’offerta formativa -Gli sbocchi possibili occupazionali 24 CRITERI DI VALUTAZIONE Il D.P.R. 22.06.2009 n. 122 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli art. 2 e 3 del D.L. 01.09.2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla L. 30.10.2008 n.169” pubblicato in GU 19.08.09, n. 191, ha come oggetto regolamento, finalità e caratteri della valutazione. Tale regolamento provvede a coordinare le disposizioni inerenti alla valutazione degli alunni tenendo conto anche dei disturbi specifici di apprendimento e della disabilità. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva. La valutazione deve tener conto: a) del processo di apprendimento, b) del comportamento c) del rendimento scolastico complessivo; inoltre, deve concorrere ai processi autovalutativi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, attraverso l’individuazione delle potenzialità e carenze di ogni singolo alunno. Si procederà con le azioni di verifica/valutazione degli alunni in diverse fasi: • Iniziale, per verificare la situazione di partenza; • Intermedia, 1° bimestre, • Intermedia, alla fine del 1° Quadrimestre ; • Intermedia, 3° bimestre (consegna pagellino) • Finale, alla fine del 2° Quadrimestre. VALUTAZIONE PER COMPETENZE Art. 8 del Regolamento DPR n. 122 del 22 giugno 2009 Certificazione delle competenze 1. Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi, ai sensi dell'articolo 3, commi 1 e 2, del decreto-legge. 2. Per quanto riguarda il secondo ciclo di istruzione vengono utilizzate come parametro di riferimento, ai fini del rilascio della certificazione di cui all'articolo 4 del decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139, le conoscenze, le abilità e le competenze di cui all'allegato del medesimo decreto. 3. Le certificazioni delle competenze concernenti i diversi gradi e ordini dell'istruzione sono determinate anche sulla base delle indicazioni espresse dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (INVALSI) e delle principali rilevazioni internazionali. Tradizionalmente il nostro sistema scolastico, pur nello sviluppo e nell’aggiornamento di disposizioni ordinamentali e nell’invito, talvolta esplicito, di indicazioni e di programmi nazionali, ha fondato la valutazione degli alunni prioritariamente sulle conoscenze, così come sulla predominanza delle conoscenze ha fondato l’insegnamento. Oggi i cambiamenti degli orientamenti educativi a livello dei paesi sviluppati impongono anche al nostro sistema di adeguare tendenze e indicazioni a nuove prospettive. Ogni scuola è chiamata a rivedere il suo impianto formativo e, conseguentemente, i suoi modi di valutare. 25 Il punto di partenza più plausibile è un approccio alla progettazione ed alla valutazione per competenze. La norma, d’altronde, definisce oggi, in modo chiaro, il compito della scuola indicando gli step valutativi e di certificazione delle competenze senza ambiguità. Sembra, comunque, difficile valutare e certificare una competenza, tutti ne sono consapevoli, ma è possibile individuare strumenti che consentano di “fotografare” in un certo momento e ad un certo livello le acquisizioni ottenute, salvo adeguare le certificazioni a livelli successivi. Si tratta di approssimazioni, ma è l’unico modo per avvicinarsi alla descrizione di competenze. Tanto più che oggi sotto l’attenzione degli esperti non c’è la competenza in sé, ma la persona competente. La natura polimorfa del concetto di competenza, la compresenza di componenti osservabili e latenti presuppone una molteplicità di punti di vista: si tratterà di abbinare una prospettiva soggettiva, una intersoggettiva e una oggettiva per arrivare a cogliere la complessità del fenomeno e inserirla in un quadro di insieme coerente ed integrato. A queste tre dimensioni dell’osservazione dovranno corrispondere diversi strumenti di valutazione, evidentemente abbastanza lontani da quelli tradizionali. Sul piano soggettivo svolgeranno una funzione importante il diario di bordo(es. scheda sintetica sull’andamento della giornata; può essere individuale o di gruppo e documenta il percorso svolto), le autobiografie, le liste di controllo( check list di osservazione dell’allievo), i dossier e altri processi di carattere “metacognitivo”(es. questionari di autopercezione). Sul piano dell’ osservazione intersoggettiva opereranno modalità di osservazione e valutazione delle prestazioni del soggetto costituite da strumenti quali le rubriche valutative, protocolli di osservazione strutturati e non strutturati, questionari o interviste intesi a rilevare le percezioni dei diversi soggetti coinvolti nel processo, note e commenti valutativi. Infine la dimensione oggettiva della valutazione sarà perseguita con l’analisi delle prestazioni dell’individuo impegnato in compiti operativi: prove di verifica, più o meno strutturate, compiti di realtà, realizzazione di prodotti assunti come espressione di competenze. 26 PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE RELATIVA AL COMPORTAMENTO Descrittori voto /giudizio Comportamento corretto e responsabile. Frequenza assidua. Partecipazione attiva e puntualità nello studio. Relazione collaborativa con insegnanti e compagni. Comportamento corretto. Frequenza assidua. Partecipazione costante. Relazione corretta con insegnanti e compagni. Comportamento sostanzialmente corretto e rispettoso delle regole. Frequenza delle lezioni regolare. Partecipazione adeguata. Relazione positiva con insegnanti e compagni. Comportamento non sempre rispettoso delle regole. Frequenza alle lezioni abbastanza regolare. Partecipazione e impegno accettabile. Relazione sostanzialmente corretta con insegnanti e compagni. Comportamento poco controllato e non sempre rispettoso delle regole. Frequenza alle lezioni irregolare. Partecipazione e impegno saltuari. Atteggiamenti non sempre corretti con insegnanti e compagni. Comportamento non rispettoso delle regole con richiami disciplinari e sospensioni reiterate ai sensi del DPR 249/98. Frequenza alle lezioni molto irregolare. Gravi inadempienze nello studio. Atteggiamenti offensivi/aggressivi nei confronti degli insegnanti, dei compagni, del personale scolastico. Scuola Primaria (giudizio) Scuola Secondaria (voto) Ottimo 10 Distinto 9 Buono 8 Discreto 7 Sufficiente 6 Insufficiente 5 27 SCALA DI VALUTAZIONE- DESCRIZIONE DEI LIVELLI D’APPRENDIMENTO Scuola Primaria e Secondaria Livelli generali di competenza Competenza pienamente acquisita, utilizzata con padronanza, osservata in numerosi contesti e situazioni complesse. Competenza acquisita, utilizzata con discreta padronanza, osservata con frequenza in contesti e situazioni talvolta complessi. Competenza acquisita con sufficiente sicurezza, utilizzata non sempre in autonomia, osservata con frequenza ma in contesti non complessi. Competenza acquisita con qualche incertezza, utilizzata non sempre in autonomia, osservata in contesti semplici. Competenza acquisita parzialmente e utilizzata in contesti semplici. Competenza debole e lacunosa, utilizzata, raramente e solo con guida, in contesti particolarmente semplici. Livello di competenza 3– avanzato Valutazione espressa in decimi 10 9 2intermedio 8 7 1– base 6 4-5 28 AUTOANALISI D’ISTITUTO La stessa definizione del Piano dell’offerta formativa (D.P.R. 275/’99, art.3) è già di per sé misura del livello di consapevolezza con cui ogni singola istituzione scolastica declina le proprie azioni finalizzandole alla qualità del servizio offerto ai propri utenti. Già da esso, quindi, discende un concetto di responsabilità che comporta il dover render conto della propria attività ai portatori d’interesse. Al concetto di qualità sono connessi quelli di miglioramento e di innovazione continua che consentono di stare al passo con i rapidi mutamenti del contesto sociale, con i ritmi evolutivi di una realtà dinamica, eterogenea, complessa, così come complesso è il sistema organizzativo e formativo della stessa scuola. Il processo educativo, in quest’ottica, deve essere reso “visibile” poiché attraverso esso si coglie il livello organizzativo e l’efficienza- efficacia dell’istituzione scolastica. Per questo è necessario valutare. La valutazione è sottesa alla stessa definizione di servizio pubblico, non come attività fine a se stessa, ma per conoscere attraverso essa lo stato di funzionalità della scuola, il raggiungimento delle mete prefigurate da cui desumere indicazioni per mettere in atto azioni di miglioramento. Le caratteristiche di flessibilità e di rendicontabilità del POF appartengono alla sua struttura progettuale per cui, anche quando saranno in atto processi valutativi esterni (dicasi INVALSI) sarà necessario mantenere un’abitudine alla rilevazione dei processi per essere in grado di intervenire nei momenti opportuni per modificare, migliorare, rendere compatibili gli stessi con i mutamenti dell’ambiente nel quale si opera. Ciò presuppone la capacità di individuare dei sensori capaci di segnalare errori e discrasie. La prima regola da seguire riguarda il monitoraggio, cioè il controllo e l’osservazione sistematica di una situazione. Una volta che siano stati scelti gli ambiti, i settori, le attività che prioritariamente si intendono valutare, occorre poterne seguire in itinere l’ordinato funzionamento. E’ necessario elaborare con chiarezza i criteri da applicare in questa delicata fase di lavoro, mediante l’individuazione e la sistematica rilevazione di indicatori di contesto (cioè delle condizioni ambientali preesistenti), di risorse (cioè dei mezzi, dei materiali e delle persone su cui poter contare), di processo (cioè delle scelte organizzative concretamente adottate), di prodotto (cioè dei risultati finali in termini qualitativi e quantitativi). Nell’ambito degli strumenti di monitoraggio rientrano anche i questionari di customer satisfaction, da utilizzare come utile feedback, che ci fornisce la percezione della qualità da parte dell’utente . Effettuato il monitoraggio, si procede ad un esame dei punti di forza e degli elementi di debolezza emersi per pianificare le fasi di azioni successive volte al miglioramento del servizio. I settori monitorati, gli indicatori utilizzati ed i risultati analizzati devono essere pubblici. L’Istituto partecipa ai seguenti progetti di autoanalisi, valutazione e miglioramento delle performances formative: VALeS promosso dall’’INVALSI Rete R.E.S.E.T. finalizzato alla sperimentazione e ricerca di modelli educativi e didattici, partendo dalle Indicazioni Nazionali e dalle proposte del MIUR Sperimentazione del Piano di Miglioramento in collaborazione con l’INDIRE e l’Università di Genova 29 FUNZIONIGRAMMA n. 2 Responsabile della gestione organizzativa d’istituto: - assenze alunni - assenze e sostituzioni personale - adattamenti orari -visite/viaggi n. 5 Responsabili della gestione organizzativa di plesso: - assenze alunni - assenze e sostituzioni personale - adattamenti orari - richiami agli alunni - relazioni con le famiglie - preposti al sistema di prevenzione e protezione Responsabili per il raccordo didattico d’istituto: n.1curricolo verticale n.1 sistema di valutazione-coordinamento rilevazione prove INVALSI n. 1 Responsabile per integrazione alunni PDH e DSA n. 4 Funzioni strumentali AREA DIDATTICA n. 22 Coordinatori consigli di interclasse e di classe n. 5 Referenti Scuola dell’Infanzia n. 4 gruppi di area disciplinare n. 1 Responsabile aule informatiche, LIM e sito web n. 2 Responsabili del sistema gestione qualità AREA QUALITA’ n. 1 responsabile autoanalisi d’istituto n. 4 incarichi specifici a personale amministrativo; n.3 ex art.7 n. 5 incarichi specifici a personale ausiliario; n.12 ex art. 7 n. 5 Responsabile servizio prevenzione e protezione AREA SICUREZZA n. 8 addetti primo intervento sulla fiamma n. 8 addetti primo soccorso 30 FUNZIONI STRUMENTALI Area 1 GESTIONE DEL POF Area 2 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI Area 3 COORDINAMENTO ATTIVITA’ DI SOSTEGNO-GLHDSA- BES, ALUNNI STRANIERI Area 4 GESTIONE MULTIMEDIALE E STRUMENTO MUSICALE SCARPINO FRANCESCA FRAGIACOMO DOMENICO DE FAZIO FRANCESCO FITTANTE CLAUDIO REFERENTI COMMISSIONI SICUREZZA APA FRANCESCO (RSPP INTERNO) ELETTORALE LIMARDI GIOVANNA CURRICULO VERTICALE COLTELLARO TEODOLINDA 31 CONSIGLIO D’ISTITUTO Le funzioni del Consiglio d’Istituto sono le seguenti: DETTA INDIRIZZI GENERALI PER LE ATTIVITA’ DEL POF APPROVA IL PROGRAMMA ANNUALE ESPRIME CRITERI GENERALI INERENTI ALLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E ALL’ ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO ADOTTA CARTA DEI SERVIZI, IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO ADATTA IL CALENDARIO SCOLASTICO DELIBERA ADESIONI A RETI E CONSORZI INDIVIDUA EVENTUALE LIMITE SPESA( Art.34 D.I.44/2000) Dirigente Scolastico: dott.ssa Careri Fiorella, Componente di diritto Consiglio d'Istituto Presidente: COMPONENTI GENITORI COMPONENTI DOCENTI PERSONALE A.T.A. Calabria Marilena Folino Maria Rosaria Lo Bianco Brunella Arcieri Maurizio Pallone Patrizia Senatore Aldisa Maressa Vittoria Piraina Vincenzina Marano Laura Carpentieri Giovanna Fraone Domenico Coltellaro Teodolinda De Cesare Eduardo Romano Sara Iera Valentina Caputo Maria 32 IL COLLEGIO DOCENTI IL Collegio dei docenti è formato da 88 docenti, divisi nei tre ordini di scuola e nei vari plessi. I compiti del Collegio Docenti sono i seguenti: ELABORA GESTISCE E VALUTA IL POF APPROVA IL PIANO DELLE ATTIVITA’ VALUTA PERIODICAMENTE L’ANDAMENTO DIDATTICO- DISCIPLINARE DELIBERA L’ASSETTO ORGANIZZATIVO E LE ARTICOLAZIONI DEL COLLEGIO DOCENTI FORMULA PROPOSTE PER LA FORMAZIONE CLASSI ASSEGNAZIONI DOCENTI FORMULAZIONE ORARIO DIVISIONE ANNO SCOLASTICO ADOTTA LIBRI DI TESTO SCEGLIE SUSSIDI INDIVIDUA FUNZIONI STRUMENTALI ELEGGE RAPPRESENTANTI IN SENO AGLI OO.CC. 33 ORGANIZZAZIONE ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA ORARI DI APERTURA DELLA SCUOLA DAL LUNEDÌ AL SABATO Ore 07,30 – 19,30 ORARI DI RICEVIMENTO SEGRETERIA ORARI DI RICEVIMENTO DIRIGENZA DAL LUNEDÌ AL SABATO Ore 11,30 – 13,00 MARTEDI E GIOVEDÌ Ore 15,00 – 17,00 DAL LUNEDÌ AL VENERDI’ Ore 11,00 – 12,00 ORARIO DELLE LEZIONI SCUOLA DELL'INFANZIA S.EUFEMIA 08,00 – 13,00 / 12,00 - 16,00 SCUOLA DELL’INFANZIA GIZZERIA 08.00- 13,30/12,00-16,30 Da lunedì a venerdì SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA 08,30 – 13,30 PRE-SCUOLA PRIMARIA 07.30- 08.20 ATTIVITA’ DI STRUMENTO MUSICALE 13,30 – 18,30 34 ORGANIGRAMMA DIRIGENTE SCOLASTICO : DOTT.SSA CARERI FIORELLA COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO : PRIMO COLLABORATORE NICASTRI MARIA GIUSEPPINA SECONDO COLLABORATORE SCANGA MARIA GABRIELLA RESPONSABILI DI PLESSO PLESSO SCUOLA S. PIETRO LAMETINO – FERRARI RAFFAELLA PLESSO SANTA CATERINA-MORTILLA – FOLINO MARIAROSARIA PLESSO GIZZERIA CENTRO - PALLONE PATRIZIA PLESSO GIZZERIA LIDO - SCALERCIO ANGELINA PERSONALE AREA DIDATTICO- AMMINISTRATIVA DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI VESCIO PINA ASSISTENTI AMMINISTRATIVI CACAPRIGLIONE OSVALDO, CICCO SILVANA, FLORO CANDIDA ORNELLA, MONTUORO LAURA, SENATORE ALDISA, SACCO CORRADO NICOLA, GUERRIERI MIRIAM. COLLABORATORI SCOLASTICI BARILARO VINCENZINA , DE SENSI ALFREDO, FATO ANTONIO, GIUDICE FIORELLA, LANZO FRANCO, LO BIANCO BRUNELLA, LUNA MARIO, MANCUSO FRANCESCO ANTONIO, MENDICINO FRANCESCO, SANT’ANGELO PALMA, SERRATORE MARIANNA, SONNI GIULIO ROSARIO, TRAPUZZANO MARIO, VILLELLA ANTONIO, VENEZIANO FRANCESCO, MAIONE PAOLO 35 SCUOLA DELL’INFANZIA FINALITA’ LE EQUIPES ORGANIZZAZIONE PROGETTI 36 Scuola dell'Infanzia FINALITÀ EDUCATIVE GENERALI La scuola dell’infanzia, non obbligatoria e di durata triennale, concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale religioso e sociale delle bambine e dei bambini promovendone le capacità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento e assicurando un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative; nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori, contribuisce alla formazione integrale delle bambine e dei bambini e, nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza il profilo educativo e la continuità educativa con il complesso dei servizi all’infanzia e con la scuola primaria. Le finalità del processo formativo della Scuola dell’Infanzia, previste nelle Nuove Indicazioni Nazionali, sono così declinate: sviluppo dell’identità sviluppo dell’autonomia sviluppo della competenza cittadinanza La scuola dell’infanzia ha come traguardo fondamentale LO SVILUPPO INTEGRALE DEL BAMBINO 37 OBIETTIVI FORMATIVI Tenendo presente il contesto socio culturale e le esigenze formative del bacino d’utenza in cui la scuola opera, sono poi individuati gli obiettivi d’apprendimento e progettate delle unità di lavoro, ove si delineano le competenze attese in relazione alle diverse fasce d’età. CAMPI D’ESPERIENZA IL SE’ E L’ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO IMMAGINI, SUONI,COLORI I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO Esprimere emozioni e sentimenti Osservare e valutare i propri comportamenti Accogliere le diversità come valore positivo Controllare i comportamenti aggressivi e superare conflitti Rispettare le regole di gioco e di comportamento Aver cura del proprio corpo Conoscere le principali funzioni del proprio corpo Scoprire la propria lateralità Sviluppare il coordinamento oculo-manuale Distinguere i suoni dai rumori Riconoscere i suoni dannosi che siamo costretti a subire passivamente e quelli salutari che aiutano a rilassarsi e a riprendere le forze Associare il ritmo al movimento e rappresentarlo simbolicamente Associare i colori a vari elementi della realtà. Cantare in gruppo e da soli Partecipare attivamente alle conversazioni con l’insegnante e con i compagni Rispondere adeguatamente a domande stimolo Esprimersi con linguaggio sufficientemente ricco e comprensibile Pronunciare correttamente fonemi e gruppi consonantici Ascoltare e comprendere racconti dai più semplici ai più complessi Memorizzare e recitare filastrocche, poesie, canti Stabilire relazioni di quantità: maggiore di…; minore di….; uguale a….; Operare classificazioni secondo un criterio stabilito Compiere seriazioni in ordine crescente e decrescente Individuare le relazioni esistenti tra oggetti e forme geometriche Comprendere la successione temporale 38 Le équipes PLESSI DOCENTI IL SE’ E L’ALTRO IL CORPO IMMAGINI, I DISCORSI E IL SUONI,COLORI E LE PAROLE MOVIMENTO GIZZERIA LA CONOSCENZA DEL MONDO GIUGLIANO NATALINO NATALINO NATALINO GIUGLIANO CIMINO ROMANO CIMINO CIMINO ROMANO MASI ROPPA ROPPA ROPPA MASI PUTRINO MARUCA MARUCA MARUCA PUTRINO RASO CHIRILLO CHIRILLO CHIRILLO RASO S.EUFEMIA FABIANO ARCURI ARCURI FABIANO ARCURI LAMEZIA GRAZIANO ZAFFINA ZAFFINA GRAZIANO GRAZIANO CAPUTO CAPUTO IANNAZZO IANNAZZO CAPUTO FURGIUELE GUZZO FURGIUELE FURGIUELE GUZZO LIDO MORTILLA GIZZERIA CENTRO SAN PIETRO LAMETINO 39 I PROGETTI CURRICOLARI ED EXTRA-CURRICOLARI PROGETTI Accoglienza FINALITA’ Orientarsi ambiente nel PLESSO nuovo Socializzare e “star bene” con gli altri Continuità Favorire l’inserimento dei bambini nella scuola primaria Favorire il passaggio dei bambini nella scuola primaria Alfabetizzazione di Inglese Favorire un primo approccio ludico alla lingua inglese Alfabetizzazione motoria Sviluppare l’educazione alla salute attraverso la pratica sportiva TUTTI I PLESSI (3 anni) TUTTI I PLESSI (3 e 5 anni) TUTTI I PLESSI (5 anni) TUTTI I PLESSI 40 SCUOLA PRIMARIA FINALITA’ LE EQUIPES LABORATORI I PROGETTI 41 SCUOLA PRIMARIA FINALITÀ EDUCATIVE GENERALI La scuola primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi comprese quelle derivanti dalle disabilità, promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, ivi comprese quelle relative all’alfabetizzazione informatica, fino alle prime sistemazioni logico-critiche, di fare apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e l’alfabetizzazione nella lingua inglese, di porre le basi per l’utilizzazione di metodologiche scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO Apprezzare il patrimonio conoscitivo – valoriale e comportamentale ereditato dal fanciullo e dedicare particolare attenzione alla sua considerazione, esplorazione e discussione comune. Avvalorare l’espressione corporea come condizione e risultato dell’avvaloramento di tutte le altre dimensioni della persona: la razionale, l’estetica, la sociale, l’operativa, l’affettiva, la morale e la spirituale e religiosa. Fare esplicitare ai fanciulli l’implicito e lo scontato presente nel patrimonio di visioni, teorie e pratiche che ha accumulato, e assumere consapevolmente queste ultime, insieme ai valori che contengono. Favorire l’acquisizione della lingua italiana, indispensabile alla piena fruizione delle opportunità formative scolastiche ed extrascolastiche, sia di una lingua comunitaria, l’inglese, privilegiando, ove fosse possibile, la coltivazione dell’eventuale lingua madre che fosse diversa dall’italiano. 42 Favorire l’acquisizione delle varie modalità espressive di natura artistico – musicale, dell’approccio scientifico e tecnico, delle coordinate storiche, geografiche ed organizzative della vita umana e della convivenza civile, mantenendo costante l’attenzione al bisogno continuo di unità della cultura fin nella distinzione delle prospettive in cui si esprime. Favorire il confronto interpersonale e orientare verso la cura e il miglioramento di sé verso l’adozione di “buone pratiche” in tutte le dimensioni della vita umana, personale e comunitaria. Far acquisire il rispetto nei confronti delle persone e delle culture coinvolte nel processo educativo. Sperimentare l’importanza dell’impegno personale e del lavoro di gruppo attivo e solidale attraverso cui accettare e rispettare l’altro, dialogare e partecipare in maniera costruttiva alla realizzazione di obiettivi comuni. Organizzazione Nella scuola primaria, peri docenti il tempo scuola è di 24 ore settimanali di cui due da destinare alle attività di programmazione e verifica . Il tempo scuola per gli alunni è di 27 ore obbligatorie oltre 3 ore facoltative ed opzionali distribuite nella settimana, dedicate ad attività laboratoriali. Le attività di laboratorio non sono semplici “aggiunte” alla programmazione scolastica, ma risultano pienamente inserite nella progettazione curriculare e contribuiscono a garantire, in modo equilibrato, lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale dei bambini. Inoltre, costituiscono un’opportunità didattica per integrare le attività afferenti al curricolo locale nella quota prevista. Le equipes 43 S. EUFEMIA LAMEZIA CLASSI PRIMA A DOCENTI SCANGA GABRIELLA DISCIPLINE ITALIANO, MATEMATICA, TECNOLOGIA, SCIENZE MOTORIE FOLINO RACHELA STORIA, GEOGRAFIA, SCIENZE, INGLESE DE SARRO ANGELA RELIGIONE PRIMA VOLPE SERAFINA ITALIANO, ARTE/IMMAGINE, MUSICA, B FOLINO RACHELA MATEMATICA, TECNOLOGIA SCIENZE MOTORIE,STORIA, GEOGRAFIA, SCIENZE, INGLESE DE SARRO ANGELA PRIMA C SECONDA NOTTE TERESA B SECONDA C TERZA A TERZA B ITALIANO MATEMATICA, TECNOLOGIA, SCIENZE MOTORIE, INGLESE FOLINO RACHELA STORIA , GEOGRAFIA, SCIENZE VITALONE DANIELA ARTE/IMMAGINE, MUSICA, DE SARRO ANGELA RELIGIONE MARZOCCO OLGA ITALIANO, MUSICA, MATEMATICA, SCIENZE, TECNOLOGIA, ARTE/IMMAGINE SCIENZE A SECONDA RELIGIONE MOTORIE COLTELLARO T. STORIA, GEOGRAFIA MENDICINO TERESA A. INGLESE PANCRAZIO ROSINA RELIGIONE ATTANASIO ROSETTA ITALIANO,ARTE/IMMAGINE,MUSICA,MATEMATICA ,SCIENZE,TECOLOGIA,SCIENZE MOTORIE CHIEFFE MARIA STORIA , GEOGRAFIA MENDICINO TERESA A. INGLESE PANCRAZIO ROSINA RELIGIONE LANZELLOTTI ITALIANO, ANNAMARIA SCIENZE,MATEMATICA,TECNOLOGIA,SCIENZE MUSICA, ARTE/IMMAGINE, MOTORIE MENDICINO TERESA A. INGLESE PANCRAZIO ROSINA RELIGIONE DE SARRO ANGELA STORIA, GEOGRAFIA MURACA FELICIA ITALIANO,ARTE,MUSICA,SCIENZE MOTORIE,MATEMATICA,SCIENZE,TECNOLOGIA BASILE DOMENICA STORIA, GEOGRAFIA MENDICINO TERESA A. INGLESE DE SARRO ANGELA RELIGIONE PIRAINA VINCENZINA ITALIANO, ARTE/IMMAGINE, MUSICA, SCIENZE MOTORIE, MATEMATICA,SCIENZE TECNOLOGIA BASILE DOMENICA STORIA,GEOGRAFIA MENDICINO TERESA A. INGLESE 44 TERZA C QUARTA A QUARTA B DE SARRO ANGELA RELIGIONE GIUDICE FRANCESCA SOSTEGNO DIACO ELISABETTA ITALIANO, ARTE, MUSICA, SCIENZE BASILE DOMENICA MENDICINO TERESA STORIA, GEOGRAFIA ANNA INGLESE DE SARRO ANGELA RELIGIONE MERANTE ANNA ITALIANO, MUSICA, SCIENZE MOTORIE, ARTE/IMMAGINE STORIA, GEOGRAFIA, SCIENZE, CEFALA’ MARIALUISA TECNOLOGIA MENDICINO TERESA MATEMATICA ANNA INGLESE PANCRAZIO ROSINA RELIGIONE PETRUZZA CONCETTA ITALIANO,ARTE/IMMAGINE, MUSICA,SCIENZE MOTORIE,SCIENZE,TECNOLOGIA,STORIA, CEFALA’ MARIA LUISA GEOGRAFIA MENDICINO TERESA MATEMATICA ANNA INGLESE PANCRAZIO ROSINA QUARTA C GAGLIOTI ANNAMARIA RELIGIONE ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA, INGLESE ARTE/TECNOLOGIA,MUSICA,SCIENZE MOTORIE CEFALA’ MARIALUISA PANCRAZIO ROSINA QUINTA A MOTORIE,MATEMATICA,SCIENZE,TECNOLOGIA MATEMATICA, SCIENZE RELIGIONE VESCIO MARIA SOSTEGNO CHIEFFE MARIA ITALIANO, ARTE/IMMAGINE,MUSICA,SCIENZE COSTANZO ROSA MOTORIE,TECNOLOGIA,MATEMATICA,SCIENZE DE SARRO ANGELA STORIA , GEOGRAFIA, INGLESE CARERI GIUSEPPINA RELIGIONE BASILE DOMENICA SOSTEGNO ATTIVITA’ OPZIONALI (1H) QUINTA B QUINTA C CERRA SAVERIA ITALIANO, MATEMATICA, SCIENZE, INGLESE TECNOLOGIA ARTE/IMMAGINE, MUSICA, SCIENZE MOTORIE COSTANZO ROSA STORIA, GEOGRAFIA DE SARRO ANGELA RELIGIONE BERNARDI LINA SOSTEGNO COLTELLARO ITALIANO, ARTE/IMMAGINE, TECNOLOGIA TEODOLINDA MUSICA,SCIENZE MOTORIE, STORIA GEOGRAFIA COSTANZO ROSA MATEMATICA, SCIENZE ,INGLESE BASILE DOMENICA ATTIVITA’ OPZIONALI (1H) MENDICINO TERESA A. INGLESE DE SARRO ANGELA RELIGIONE S. PIETRO LAMETINO 45 PLURICLASSE (1a, 2a ) FERRARI RAFFAELLA TUTTE LE AREE+ INGLESE CIMINO LUIGI ARTE/IMMAGINE PANCRAZIO ROSINA RELIGIONE VITALONE DANIELA PLURICLASSE FERRARI RAFFAELLA TUTTE LE AREE (3a , 4a e 5a ) CIMINO LUIGI RELIGIONE PANCRAZIO ROSINA INGLESE VITALONE DANIELA GIZZERIA CENTRO PRIMA A SECONDA A TERZA A CALABRIA ALBA ITALIANO,ARTE/IMMAGINE, MUSICA INFORMATICA FALVO MICHELANGELA INGLESE, FUSTO PAOLO RELIGIONE MASTROIANNI GIOVANNA MATEMATICA, MOTORIA SCIENZE STATTI MARIA SILVANA STORIA-GEOGRAFIA CHIRILLO CRISTINA ITALIANO,ARTE/IMMAGINE,MOTORIA SCIENZE INFORMATICA FALVO MICHELANGELA INGLESE FUSTO PAOLO RELIGIONE PALLONE PATRIZIA STORIA GEOGRAFIA MUSICA TORCHIA FLORESTA FLORA MATEMATICA PALLONE PATRIZIA ITALIANO,ARTE,INFORMATICA, SCIENZE, MOTORIA STATTI MARIA SILVANA STORIA, GEOGRAFIA, MATEMATICA CHIRILLO CRISTINA MUSICA FALVO MICHELANGELA INGLESE FUSTO PAOLO RELIGIONE 46 QUARTA A QUINTA A MASTROIANNI GIOVANNA ITALIANO,ARTE/IMMAGINE,MUSICA INFORMATICA STATTI MARIA SILVANA STORIA GEOGRAFIA MOTORIA TORCHIA FLORESTA FLORA MATEMATICA SCIENZE FUSTO PAOLO RELIGIONE FALVO MICHELANGELA INGLESE COSENTINO FERNANDA SOSTEGNO TORCHIA FLORESTA FLORA ITALIANO,ARTE,INFORMATICA STATTI MARIA SILVANA MATEMATICA MUSICA CALABRIA ALBA STORIA GEOGRAFIA MOTORIA E SCIENZE FUSTO PAOLO RELIGIONE FALVO MICHELANGELA INGLESE SANTA CATERINA –MORTILLA CHIRILLO GINA ITALIANO,LAB. LINGUISTICO,ARTE, LAB. CREATIVO,SCIENZE MUSICA, MOTORIA FALVO GIOVANNA MATEMATICA, LAB. SCIENTIFICO RASO LUIGINO STORIA,GEOGRAFIAINFORMATICA, FALVO MICHELANGELA INGLESE SCAVO MARIA RELIGIONE MARUCA SILVANA ITALIANO,LAB. LINGUISTICO,ARTE, SCIENZE, MUSICA,MOTORIE PRIMA A SECONDA A CANTAFIO CAROLINA FOLINO MARIA ROSARIA MARUCA MARIA CARMELA SCAVO MARIA MATEMATICA, LAB. SCIENTIFICO STORIA, GEOGRAFIA, LAB. CREATIVO INGLESE RELIGIONE MARUCA SILVANA ITALIANO, ARTE/IMMAGINE LAB.LINGUISTICO, LAB.CREATIVO, 47 TERZA A MARUCA MARIA CARMELA STORIA,GEOGRAFIA, SCIENZE MOTORIE MATEMATICA,SCIENZE, SCAVO MARIA LAB.SCIENTIFICO CANTAFIO CAROLINA MUSICA FALVO GIOVANNA RELIGIONE INGLESE SOSTEGNO MARCUZZO ADELINA QUARTA A CHIRILLO GINA ITALIANO,LAB.LINGUISTICO,ARTE/I MMAGINE,LAB.SCIENTIFICO,INFORM ATICA,MUSICA,SCIENZE MOTORIE FALVO GIOVANNA MATEMATICA,SCIENZE CANTAFIO CAROLINA STORIA,GEOGRAFIA FOLINO MARIA ROSARIA LAB.CREATIVO SCAVO MARIA RELIGIONE INGLESE QUINTA A FOLINO MARIA ROSARIA ITALIANO,LAB.LINGUISTICO,INFORM ATICA,SCIENZE,MUSICA,SCIENZE MOTORIE,LAB.CREATIVO CHIRILLO GINA MATEMATICA,LAB.SCIENTIFICO FALVO GIOVANNA STORIA,GEOGRAFIA RASO LUIGINO INGLESE SCAVO MARIA RELIGIONE CANTAFIO CAROLINA GIZZERIA LIDO 1 PLURICLASSE CHIRILLO CATERINA FALVO MICHELANGELA SCAVO MARIA TUTTE LE AREE INGLESE RELIGIONE 48 I PROGETTI CURRICOLARI ED EXTRA-CURRICOLARI PROGETTI CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO ACCOGLIENZA AREA A RISCHIO FINALITA’ Favorire continuità educativa nei diversi ordini di scuola PLESSO TUTTI Star bene con se stessi e gli altri TUTTI Prevenire il fenomeno del disagio e dell’abbandono scolastico TUTTI LEGALITA’ Educazione ambientale e alla salute TUTTI IL NUOTO IN CARTELLA Propedeutica alla pratica del nuoto GIZZERIA PHLOSOPHY FOR CHILDREN Affrontare le problematiche esistenziali in una comunità di ricerca S.EUFEMIA (classi II e III) Propedeutica alla pratica del tiro con l’arco S. EUFEMIA (classe IV) GIOCO-ARCO UNA REGIONE IN MOVIMENTO Favorire lo sviluppo della cultura dello sport e dell’educazione alla salute TUTTI RIPARTIAMO DALLE ORIGINI…ESSERE ALBANESE Comprendere l’importanza delle tradizioni culturali per la formazione del senso di identità personale e collettivo Laboratorio di letto-scrittura GIZZERIA ARCOBALENO DELLE IDEE MAGICI SUONI IMPARARE AD IMPARARE S.EUFEMIA (classi V) Avviamento allo strumento musicale S.EUFEMIA (classi V) Sviluppare le competenze linguistiche attraverso l’attività teatrale S.EUFEMIA (classi V) 49 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO PROGRAMMAZIONE EQUIPES PROGETTI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 50 Scuola secondaria di 1° grado FINALITA’ La scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini, all’interazione sociale; organizza ed accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento nelle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione, all’evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di formazione; introduce lo studio di una seconda lingua dell’Unione europea; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione. Dopo attenta lettura delle Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati e delle indicazioni per il curricolo, i docenti della Scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo S. Eufemia hanno stabilito, d’accordo, i seguenti obiettivi formativi, comuni a tutte le discipline: Favorire lo sviluppo armonico e globale della persona, nel rispetto delle differenze, dell’identità e dei ritmi personali di apprendimento Stimolare la conoscenza e la lettura critica della realtà sociale, vicina e lontana, per maturare la consapevolezza del proprio ruolo, attivo e responsabile, all’interno della comunità di appartenenza e della società in generale. Aiutare l’alunno nella ”fatica” interiore del crescere, nella maturazione e nella conquista graduale della propria identità, perché sappia relazionarsi con gli altri e sappia effettuare scelte consapevoli a breve, medio e lungo termine. Favorire l’acquisizione e il radicamento di conoscenze e di abilità, organizzate e rielaborate in validi schemi concettuali, trasferite in termini competenze nelle più diverse situazioni e secondo le effettive capacità individuali. Prevenire e rimuovere i fattori di disagio psicologico e di svantaggio culturale, che possono ostacolare lo sviluppo armonico e globale della persona, al fine di consentire a tutti il successo scolastico. Valorizzare la “diversità”, favorendo la piena integrazione del diversamente abile. Contribuire alla realizzazione di un clima ottimale che possa favorire al meglio la relazione educativa, i rapporti interpersonali, gli apprendimenti ricchi di significati. Programmazione Tenuto conto delle “Indicazioni Nazionali” 2012 e dei traguardi di competenza tracciati per ogni disciplina, ogni docente predispone le Uda annuali. Esse vanno a declinare le conoscenze e le abilità da perseguire, funzionali al raggiungimento delle competenze. 51 Equipe pedagogica S. EUFEMIA LAMEZIA DOCENTE DISCIPLINA CLASSE/I MERCURIO MARIA INGLESE 1A-2A-3A-2B-1C-2C-3C MERCURI MARIA CARMELA INGLESE 3B GONZALES MARILENA INGLESE 2B APA FRANCESCO TECNOLOGIA TUTTE GIMELLI LUIGI ARTE E IMMAGINE TUTTE SANFRANCESCO FRANCA EDUCAZIONE MUSICALE TUTTE MANTELLO GIUSEPPINA RELIGIONE TUTTE ARILLI ANNA MATEMATICA-SCIENZE 1B-2B-3B CARPENTIERI GIOVANNA MATEMATICA-SCIENZE 1A-2A-3A STELLA ANTONELLA MATEMATICA-SCIENZE 1C-2C-3C AMATRUDA CAROLINA LETTERE 2A- 3A CITTADINO DONATELLA LETTERE 3B- I C NICASTRI GIUSEPPINA LETTERE 3C SORRENTI CATERINA LETTERE IA-2C SCARPINO FRANCESCA ITALIANO 1B -II B CATROPPA GABRIELLA APPROFONDIMENTO TUTTE FELICETTO GAETANO SCIENZE MOTORIE TUTTE D’IPPOLITO MAURIZIO SOSTEGNO 2C DE FAZIO FRANCESCO SOSTEGNO 1B LONGO MARIA ADRIANA SOSTEGNO 3B RIGA IDA SOSTEGNO 1A-3A CRITELLI RITA FLAUTO GRUPPI DI TUTTE LE CLASSI/SEZIONI FITTANTE CLAUDIO CHITARRA GRUPPI DI TUTTE LE CLASSI/SEZIONI IANNELLO DANIELA PIANOFORTE GRUPPI DI TUTTE LE CLASSI/SEZIONI SPAGNOLO LUCIANO VIOLINO GRUPPI DI TUTTE LE CLASSI/SEZIONI 52 GIZZERIA CENTRO E LIDO SCALERCIO ANGELINA LETTERE 1B- 2B CATROPPA GABRIELLA APPROFONDIMENTO TUTTE GIORNO TERESA LETTERE 3A MANNARINO CINZIA MATEMATICA-SCIENZE 1A- 2A MERCURI MARIA CARMELA INGLESE TUTTE SPADAFORA GIUSEPPINA FRANCESE 1A-2A-3A ASTORINO VINCENZO TECNOLOGIA TUTTE ROCCHINO NADIA ARTE E IMMAGINE TUTTE BRUNONE FRANCO SCIENZE MOTORIE 1A- 2A- 3A MISURACA MARINA MUSICA 1A-2A-3A DE VITO MARIANNA RELIGIONE TUTTE CALABRIA BRUNA MATEMATICA-SCIENZE 1B 2B -3A CAROTENUTO ASSIA FRANCESE 1B-2B IANNELLO DANIELA ED. MUSICALE 1B-2B SPACCAROTELLA SANDRA SCIENZE MOTORIE 1B TALARICO ANTONIA SCIENZE MOTORIE 2B FRAGIACOMO DOMENICO LETTERE 1A-2A ATTIVITA’ ALTERNATIVE PER COLORO CHE NON SI AVVALGONO DELL’I.R.C. Per quanto riguarda le attività alternative a favore degli alunni che hanno deciso di non avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica, il collegio indica alcune proposte che potranno essere attuate dai docenti assegnati a tale compito: Attività di consolidamento o approfondimento di temi riguardanti valori umani universalmente condivisi: pace, solidarietà, rispetto reciproco ; Attività di lettura e di studio guidate; Attività di recupero e consolidamento, dove necessario, delle attività svolte in classe. 53 I PROGETTI CURRICOLARI ED EXTRA-CURRICOLARI PROGETTI FINALITA’ PLESSO CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO Favorire continuità educativa nei diversi ordini di scuola Le problematiche adolescenziali TUTTI LEGALITA’ AREA A RISCHIO RIPARTIAMO DALLE ORIGINI…ESSERE ALBANESE ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO TUTTI Prevenire il fenomeno del disagio e dell’abbandono scolastico TUTTI Comprendere l’importanza delle tradizioni culturali per la formazione del senso di identità personale e collettivo Promuovere azioni di tutela e salvaguardia delle tracce del passato sul territorio GIZZERIA S. EUFEMIA (II MEDIA) MOMENTI FORTI INIZIATIVE/CONCORSI Concorsi musicali Concorsi letterari Concorso “La matita delle idee” Concorso Teatrale Concorso EXPO Attività di fine anno RICORRENZE 4 Novembre Festa del S. Patrono Natale e Pasqua Giornata degli aquiloni 54 VISITE GUIDATE - VIAGGI D’ISTRUZIONE La scuola ritiene importante aprirsi al territorio e far si che gli alunni prendano coscienza e conoscenza di ciò che li circonda; per tale motivo incoraggia le visite guidate e i viaggi d'istruzione, che saranno sempre da considerare come amplificazione o punto d'arrivo di un percorso didattico curricolare. Per le uscite che prevedano un impegno economico considerevole è prevista la partecipazione alle spese da parte delle famiglie. Destinazioni: da individuare in base allo sviluppo delle attività. Nell’ambito dello studio dello strumento musicale sono previsti: - concerti didattici; - uscite sul territorio - partecipazione a rassegne e concorsi 55 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTIVITA’ CURRICOLARI ATTIVITA’ EXTRA CURRICOLARI ACCOGLIENZA ORIENTAMENTO INTERCULTURA ORCHESTRA LABORATORI GIOCHI SPORTIVI PROGETTI PON-POR PROGETTI AREA A RISCHIO E A FORTE FLUSSO MIGRATORIO LEGALITA’ PROGETTI/CONCORSI MIUR RADICI ALBANESI INFORMATICA INGLESE 56 Fanno parte integrante del POF gli allegati: CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO CARTA DEI SERVIZI REGOLAMENTO D’ISTITUTO REGOLAMENTO DI DISCIPLINA PROGETTI CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE PAI LINEE GUIDA PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI 57 1- PREMESSA pag.2 2- CHI SIAMO pag.4 3- SCELTE EDUCATIVE pag.9 4-RISORSE INTERNE ED ESTERNE pag.10 5-COME OPERIAMO pag.12 6- INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI pag.16 7- OFFERTA FORMATIVA pag.20 8 -VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI pag.25 9- AUTOANALISI D’ISTITUTO pag.29 10- FUNZIONIGRAMMA pag. 30 11- ORGANIGRAMMA pag. 31 12- SCUOLA DELL’INFANZIA pag.36 13- SCUOLA PRIMARIA pag. 41 14- SCUOLA SECONDARIA pag.50 15- VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE pag.55 16- AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA pag.56 58