Italia, popolo di santi e giocatori Gestore privato al
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Italia, popolo di santi e giocatori Gestore privato al
Giochi Italia, popolo di santi e giocatori Il governo per fare soldi sforna a raffica slot machine nei bar L’Italia è sempre più un popolo di Santi, poeti, navigatori e...giocatori. L’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, infatti, ha deciso di allargare ulteriormente la corda. Nel nuovo decreto il contingentamento delle New slot, per esempio, passa da 4 a 6 apparecchi per gli esercizi pubblici. Nel nuovo documento si stabilisce la possibilità di installare un apparecchio ogni 5 mq. sino ad un massimo di 75 awp per le agenzie scommesse, negozi “Bersani”, sale bingo, sale Vlt e sale giochi tradizionali indipendentemente dal possesso dell’art. 88 Tulps per le Vlt. Tabaccherie, ricevitorie del lotto e corner potranno installare un apparecchio ogni 10 mq. Fino ad un massimo di 6. Gli esercizi dovranno sempre ottenere dai Comuni la licenza di installazione di apparecchi ex 86 Tulps. Il nuovo decreto prevede che anche le edicole e qualsiasi altro esercizio commerciale possano dotarsi di slot machine. Come bar e ristoranti potranno installare 1 apparecchio ogni 15 mq. sino ad un massimo di 6 macchine. Gli alberghi e gli stabilimenti balneari avranno pure la possibilità di inserire sino a 10 awp, ben 6 in più rispetto a prima. Insomma si potrà giocare e tentare la fortuna ovunque. Gestore privato al Casinò di Sanremo Iincassi in calo del 12%, Il Comune salva la Spa del presidente Di Meco Giuseppe “Pino” Di Meco, presidente della Casinò Spa, se la ride. Gli incassi, rispetto a pochi anni fa, sono preoccupanti, ma ila maggioranza del sindaco Zoccarato gli è venuta incontro aumentandogli la percentuale degli incassi. Il casinò non si terrà più il 63, ma il 66% degli introiti per coprire tutte le spese: dipendenti, spettacoli, promozioni, investimenti. Un bel mucchio di milioni di euro tolti alla città ed ai sanremesi in nome della crisi. In Consiglio comunale l’opposizione di centro sinistra ha sparato a zero, ma senza centrare il bersaglio. Da segnalare il rilancio della Lega: il presidente Marco Lupi ha rispolverato l’idea di affidare la gestione del casinò ad un privato, solvibilissimo e serio, in cambio di un congruo ed adeguato affitto annuale. Insomma staccare la spina della politica dalla casa da gioco. Basta problemi, solo utili. Sarà la volta buona? Dipende dalla volontà dei partiti togliere definitivamente le mani dal casinò, dal grande business e serbatoio di voti che rappresenta e che ha sempre condizionato vittorie e sconfitte della città. Da registrare l’arrivo di Enrico Bianchi, nuovo direttore della produzione: contratto biennale, 150 mila € l’anno, possibilità d’aumento del 30% legato ai risultati. Auguri. 22 www.ecodellariviera.it Luglio 2011 A tavola si ragiona meglio Ad Arma, a tavola da “Giuan”, si sono incontrati tre big delle sale da gioco, new slots e videolottery: Raffaele Fasuolo, “patron” di Fun Seven, Luca Canuto, proprietario di X-Tek e l’austriaco Joannes Mayer, responsabile per l’Italia del gruppo Merkur. Stanno pensando anche ai Casinò?